EAGLE.Fvg - Laboratorio Sistemi Grafici

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EAGLE.Fvg - Laboratorio Sistemi Grafici
EAGLE.Fvg – Pubblicazione PRG
Manuale Utente
EAGLE.Fvg
Versione 3.3 – Pubblicazione PRG
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Indice
1
2
Scopo del documento ................................................................................................................... 3
Utilizzo del sistema ...................................................................................................................... 4
2.1 Avvio ..................................................................................................................................... 4
2.2 Contesto di lavoro ................................................................................................................. 6
2.3 Le ricerche ............................................................................................................................. 7
2.3.1 Generalità ....................................................................................................................... 7
2.3.2 Casella di ricerca e inserimento parametri ..................................................................... 7
2.3.3 Contestualizzazioni ........................................................................................................ 9
2.3.4 Avvio della ricerca ....................................................................................................... 10
2.3.5 Funzioni associate alla casella di ricerca ..................................................................... 11
2.3.6 Il pannello dei risultati ................................................................................................. 12
2.3.7 Le finestre di dettaglio ................................................................................................. 17
2.3.8 La visualizzazione in mappa del risultato .................................................................... 20
2.3.9 Download strato informativo ....................................................................................... 21
2.3.1 Download carta numerica ............................................................................................ 22
2.3.2 Stampa elenco risultati ................................................................................................. 23
2.3.3 Stampa dettaglio ........................................................................................................... 24
2.4 Gestione della finestra di mappa ......................................................................................... 25
2.4.1 Generalità della finestra e descrizione della barra dei comandi ................................... 25
2.4.2 Messaggistica ............................................................................................................... 27
2.4.3 Posizione del cursore sulla mappa ............................................................................... 28
2.4.4 Scale bar ....................................................................................................................... 28
2.4.5 Navigazione all‟interno della mappa ........................................................................... 29
2.4.6 Livello di inquadramento corrente ............................................................................... 31
2.4.7 Comando „Vista Panoramica‟ ...................................................................................... 32
2.4.8 Comando „Mini-map‟ .................................................................................................. 33
2.4.9 Comando „Scheda oggetto‟ .......................................................................................... 35
2.4.10 Comando „Legenda‟ ..................................................................................................... 36
2.4.11 Comando „Misure‟ ....................................................................................................... 41
2.4.12 Comando „Geonote‟ ..................................................................................................... 45
2.4.13 Comando „Localizza per coordinate‟ ........................................................................... 49
2.4.14 Comando „Stampa mappa‟ ........................................................................................... 50
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Allegato A – Regole per le ricerche ........................................................................................... 53
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1 Scopo del documento
Il presente documento ha lo scopo di fornire indicazioni per l‟utilizzo del sistema EAGLE.Fvg nell‟ambito del servizio
di pubblicazione del Piano Regolatore Generale ed è rivolto a tutti gli utenti che utilizzavano il sistema PRGEvo.
In generale, EAGLE.Fvg consente la ricerca di informazioni disponibili all‟interno di fonti dati accessibili al sistema
stesso, la loro consultazione e la visualizzazione dei dettagli.
In questa guida si farà riferimento alle seguenti fonti dati:

Dati catastali geometrici

Banche dati presenti nel Catalogo dei Dati Ambientali e Territoriali (d‟ora in avanti IRDAT Fvg)

Piani Regolatori Generali Comunali (d‟ora in avanti PRGC) e documenti associati

Numerazione civica regionale.
Le diverse fonti dati vengono accedute attraverso opportune componenti del sistema, espandibili in maniera modulare e
un‟interfaccia utente molto compatta permette un‟efficace usabilità.
EAGLE.Fvg è basato sul paradigma del motore di ricerca e consente di eseguire interrogazioni tra le banche dati in
modo dinamico e continuo. L‟integrazione tra i contenuti agevola la consultazione e garantisce una risposta accurata ed
esaustiva alle esigenze di conoscenza ed analisi del territorio.
EAGLE.Fvg, inoltre, integra la gestione della componente cartografica, favorisce l‟approccio a vari livelli cartografici
(dalle mappe proprietarie di „Bing Maps‟ e open di „Open Street Map‟, a quelle fornite dall‟Amministrazione Regionale
- CTRN, ortofotocarte, ecc. -) e consente la visualizzazione geografica dei risultati di ricerca.
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2 Utilizzo del sistema
2.1 Avvio
L‟attivazione del sistema viene effettuata a partire dallo specifico collegamento predisposto all‟interno del sito web di
ciascun Comune oppure nella pagina predisposta sul sito di Insiel.
I requisiti per poter utilizzare il sistema sono descritti nell‟allegato B in fondo al documento.
La pagina iniziale (fig. 2.1) viene visualizzata per segnalare all‟utente collegato che il sistema sta effettuando le
operazioni di configurazione del suo contesto di lavoro.
Fig. 2.1 Pagina di accesso alla sistema
Al termine delle operazioni di configurazione che solitamente durano alcuni secondi, viene proposta la pagina
principale all‟interno della quale è contenuta la mappa che visualizza il territorio corrispondente al Comune scelto (fig.
2.2).
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Fig. 2..2 Pagina principale con la mappa visualizzata in avvio
Nella parte alta, sotto la barra contenente il logo del sistema e quello della Regione, sono riportati i possibili contesti
(ambiti) di ricerca e la casella (“buca”) nella quale si può digitare il testo da utilizzare per effettuare la ricerca stessa
(fig. 2.3), mentre sul lato destro è visibile la barra dei comandi disponibili (fig. 2.4).
Fig. 2..3 Barra dei contesti di ricerca e “buca di ricerca”
Fig. 2..4 Barra dei comandi
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Nella parte sinistra della pagina sono disponibili i comandi di controllo della navigazione (fig. 2.5) ed in basso vengono
indicate le coordinate relative alla posizione del cursore del mouse e la barra chilometrica (fig. 2.6).
Fig. 2..6 Coordinate del cursore del mouse e la barra chilometrica
Fig. 2..5 Controlli di navigazione
2.2 Contesto di lavoro
Il contenuto della mappa e l‟area geografica visualizzata all‟avvio di EAGLE.Fvg sono informazioni definite all‟interno
del foglio di lavoro utilizzato nella sessione corrente.
Selezionando con un clic del mouse il primo pulsante in alto della barra dei comandi
fornisce le informazioni sull‟identità dell‟utente collegato, sul foglio di lavoro in uso.
, si apre un pannello che
La figura 2.7 mostra il pannello suddiviso nelle due sezioni Utente e Foglio di lavoro.
Fig. 2..7 Pannello con le informazioni di contesto
Per chiudere il pannello si può premere di nuovo il pulsante, riconoscibile perché evidenziato con uno sfondo bianco,
oppure premere il piccolo pulsante etichettato con una freccia nell‟angolo in alto a sinistra del pannello stesso.
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2.3 Le ricerche
2.3.1 Generalità
La versione di EAGLE.Fvg documentata in questo manuale prevede i seguenti ambiti di ricerca:

Dati catastali geometrici tra cui
o
Unità immobiliari del Catasto Fabbricati
o
Particelle del Catasto Terreni

Banche dati presenti nel catalogo IRDAT Fvg

Numeri civici georiferiti
I dati in questione fanno riferimento all‟intero territorio regionale e possono essere filtrati per ambito; il dettaglio delle
loro caratteristiche può variare a seconda della tipologia di ricerca.
2.3.2 Casella di ricerca e inserimento parametri
Come detto, la casella di ricerca è disponibile nella parte superiore della pagina principale (evidenziata dalla freccia in
fig. 2.8).
Fig. 2.8 Evidenza della casella di ricerca
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Posizionando il cursore del mouse all‟interno della casella, il cursore stesso assume l‟aspetto di una linea verticale (|)
segnalando l‟avvenuta attivazione della casella stessa e comunicando la possibilità di digitare il testo, sia maiuscolo che
minuscolo, che deve essere utilizzato per la ricerca all‟interno delle banche dati configurate.
La modalità di ricerca nell‟attuale versione del sistema è di tipo full text: ciò significa che verranno cercati i dati che
contengono riferimenti a tutte le parole specificate dall‟utente.
Ad esempio, specificando il testo
Via Udine Gorizia
il sistema cercherà all‟interno delle banche dati configurate, gli oggetti contenenti tutte le tre parole Via, Udine e
Gorizia.
In termini pratici, nell‟elenco dei risultati saranno sicuramente presenti

i civici di Via Udine a Gorizia

i civici di Via Gorizia a Udine,

i civici di Via Gorizia a Pavia di Udine
oltre ad altri dati all‟interno dell‟IRDAT contenenti tali parole.
Questa modalità di ricerca è estremamente efficace perché

non presuppone la conoscenza da parte dell‟utente di regole per specificare il criterio di ricerca

le singole parole possono essere inserite indifferentemente in caratteri maiuscoli o minuscoli senza
pregiudicare l‟esito

le singole parole possono essere inserite senza dover rispettare per forza un ordine preciso

il numero di risultati trovati è significativamente superiore rispetto ad una ricerca di tipo tradizionale,
basata su una frase SQL interpretata dai motori di database: vengono infatti restituiti anche dati che,
pur contenendo riferimenti alle parole specificate, potrebbero avere minore attinenza con l‟oggetto
della ricerca.
La logica, simile a quelli dei motori di ricerca più utilizzati sul mercato (Google, Yahoo, Bing, …) è quindi quella di
lasciare all‟utente la valutazione sulla qualità dei risultati trovati.
E‟ altrettanto chiaro che quanto più il testo di ricerca è generico, tanto maggiori sono i risultati trovati e tanto più
difficile è la loro consultazione. E‟ sempre una buona norma, laddove è possibile, raffinare la ricerca evitando di
specificare singole parole, soprattutto se molto generiche.
Il sistema comunque dà la possibilità di effettuare ricerche che forniscono risultati precisi. Componendo
opportunamente il testo ed utilizzando alcune parole chiave e, infine, delimitandolo mediante i doppi apici, verranno
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ricercati i soli dati che contengono esattamente il testo stesso (sempre non discriminando tra caratteri maiuscoli e
minuscoli).
Nel caso dell‟esempio precedente, specificando “Gorizia Via Udine”, cioè prima il nome del Comune e poi la via,
verranno trovati esattamente i civici di Via Gorizia a Udine.
Oppure, specificando “Tarcento sezione _ foglio 33 mappale 885” verranno trovati esattamente la particella e le
quattro unità immobiliari che hanno i riferimenti catastali indicati.
Il testo sopra specificato può essere abbreviato utilizzando i sinonimi delle parole chiave sezione, foglio nel modo
seguente: “Tarcento sez fg 33 mappale 885” . Si noti che la parola chiave relativa alla sezione va comunque specificata
anche se vuota.
Nella tabella presente nell‟allegato A vengono elencate le regole per effettuare ricerche precise nel caso di alcune
particolari tipologie di dati.
2.3.3 Contestualizzazioni
Nel caso in cui si voglia restringere la ricerca dei risultati ad un determinato contesto o ambito, sono state resi
disponibili alcuni filtri, attivabili selezionando l‟opportuna voce all‟interno della barra dei contesti nella parte superiore
della pagina principale (evidenziata dalla freccia in fig. 2.9).
Fig. 2.9 Evidenza delle contestualizzazioni
L‟ambito attivo è evidenziato con uno sfondo blu.
Nella versione del sistema utilizzata per la pubblicazione dei PRG, sono previste le seguenti opzioni:

Ricerca combinata
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Questo ambito di ricerca è automaticamente attivato all‟avvio del sistema e permette la ricerca a tutti i contesti
dichiarati disponibili, avendo praticamente l‟effetto di non applicare alcun filtro.
Esempio: digitando la parola „Cave‟, il sistema recupera sia i dati relativi alle cave presenti sul Catalogo
IRDAT Fvg sia gli eventuali articoli delle normative tecniche di attuazione del PRG contenenti la parola
„Cave‟.

Catasto
La selezione dell‟ambito del catasto consente di ricercare:
o
Unità immobiliari del Catasto Fabbricati
o
Particelle del Catasto Terreni
o
Fogli di mappa
o
Sezioni censuarie

Catalogo IRDAT
Selezionando questo contesto, l‟indagine si limita alla ricerca di dati all‟interno del Catalogo IRDAT Fvg,
restituendo servizi, dataset e singoli oggetti che soddisfano il filtro specificato.

Stradario
Questo ambito circoscrive la ricerca all‟interno della base dati dei civici georeferenziati, raggruppati su base
alla toponomastica per specie (via/piazza …).

Piani Regolatori
Selezionando questo contesto, l‟indagine si limita alla ricerca dei documenti allegati al PRG visualizzato,
solitamente le Norme Tecniche di Attuazione, specificando una o più parole presenti nei documenti stessi.
2.3.4 Avvio della ricerca
Una volta inserito il testo, l‟utente avvia la ricerca premendo (da tastiera) il tasto INVIO, o facendo clic sul pulsante
, posto a destra della casella di ricerca: l‟evidenza dell‟elaborazione in corso è evidenziata dalla presenza del
simbolo
.
Al termine della fase di ricerca, il sistema visualizza i risultati trovati all‟interno di un pannello come quella mostrato
nella fig. 2.10.
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Fig. 2.10 Pagina dei risultati
2.3.5 Funzioni associate alla casella di ricerca
Nel corso di una sessione di lavoro, il sistema memorizza la sequenza di testi specificati dall‟utente per effettuare
ricerche. Tali informazioni vengono poi messe a disposizione per l‟eventuale riesecuzione di alcune ricerche senza
dover riscrivere il testo corrispondente.
I pulsanti situati all‟estremità destra della casella di ricerca (evidenziate in rosso nella fig. 2.11) consentono di:

attivare nuovamente la ricerca precedente rispetto a quella corrente (appena effettuata) (

attivare nuovamente la ricerca successiva rispetto a quella corrente (

interrompere la ricerca in corso ( ).
);
);
Fig. 2.11 Funzioni associate alla ricerca
Avvicinando il cursore del mouse a ciascun pulsante compare un tooltip (suggerimento) esplicativo del comando.
2.3.5.1 Ricerca precedente
Il pulsante con la freccia indietro (
) permette di richiamare nella casella di ricerca il testo corrispondente alla
ricerca effettuata in precedenza. Il pulsante può essere premuto più volte fino ad arrivare alla ricerca voluta. Se durante
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la sessione di lavoro non è stata effettuata più di una ricerca, il pulsante viene evidenziato in colore grigio (
indicare che non è attivo.
) ad
2.3.5.2 Ricerca successiva
Il pulsante con la freccia avanti (
) permette di richiamare nella casella di ricerca il testo corrispondente alla ricerca
che era stata effettuata successivamente a quella il cui testo compare correntemente nella casella stessa. Il pulsante può
essere premuto più volte fino ad arrivare alla ricerca voluta. Il pulsante è attivo solamente nel caso in cui sia stato
precedentemente premuto il pulsante di ricerca precedente. Nel caso in cui non sia attivo, il pulsante viene evidenziato
in colore grigio (
).
2.3.5.3 Interrompi la ricerca
Nel caso in cui si voglia interrompere l‟operazione di ricerca è sufficiente premere il pulsante
comunque i risultati trovati fino a quel momento.
: il sistema visualizza
2.3.6 Il pannello dei risultati
Una volta terminata la ricerca, il sistema apre un pannello all‟interno del quale sono visualizzati in forma di elenco i
risultati trovati (fig. 2.12).
Fig. 2.12 Pagina principale con il pannello di visualizzazione dei risultati
Per garantire una migliore usabilità, i risultati sono organizzati in pagine e raggruppabili in categorie.
Ciascuna pagina è sua volta organizzata come segue:

in alto a sinistra viene riportato il numero di elementi presenti nella pagina visualizzata;
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
nella parte sinistra vengono elencate le categorie all‟interno delle quali sono stati individuati i risultati e il
numero di occorrenze per ciascuna categoria;

al centro sono riportati i risultati, esplicitati da un titolo in grassetto e da una breve descrizione;

a destra di ogni singola voce può comparire il simbolo
, indicante la possibilità di effettuare
un‟indagine ulteriore (raffinamento), impostando come testo di ricerca il titolo del risultato;

in basso viene riportato il numero di pagine nelle quali sono stati organizzati i risultati trovati e i comandi
che permettono all‟utente di spostarsi all‟interno delle pagine stesse;

lungo il bordo destro può comparire la barra di scorrimento verticale, nel caso in cui le dimensioni del
pannello non consentano la visualizzazione di tutti gli elementi in esso contenuti.
Nell‟angolo in alto a sinistra del pannello di presentazione dei risultati è presente il tasto
ridurre o espandere il pannello stesso.
che premuto consente di
Avvicinando, invece, il cursore del mouse al bordo destro, compare una barra blu (in fig. 2.13 evidenziata dalla freccia
rossa) che permette di allargare o restringere il pannello. Il ridimensionamento è possibile solo entro certi limiti per non
precludere la visualizzazione della mappa (o del dettaglio dei risultati) o, viceversa, la lettura dei risultati.
Fig. 2.13 Barra per il ridimensionamento orizzontale
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2.3.6.1 Le categorie ed il filtraggio dei risultati
I dati disponibili vengono opportunamente configurati (indicizzati, in termini più tecnici) prima di essere utilizzati in
EAGLE.Fvg in modo tale da essere raggruppati in categorie. Ogni ambito di ricerca contiene i dati appartenenti ad una
o più categorie.
In questa versione, il sistema supporta le seguenti categorie:

Articolo PRG (ambito Piani Regolatori): raggruppa i documenti allegati al PRGC visualizzato in mappa, quali
le Norme Tecniche di Attuazione

Strada (ambito Stradario): contiene gli elementi geometrici “strade” intesi come raggruppamento di numeri
civici georiferiti appartenenti ad una medesima specie (via, piazza, vicolo, frazione, …)

Comune: raggruppa gli elementi geometrici “Comuni“ intesi come Comuni amministrativi

Foglio catastale (ambito Catasto): raggruppa gli elementi geometrici “fogli di mappa catastale”

<<Oggetto territoriale>>: la categoria si specializza in base alla tipologia del risultato trovato nell‟ambito
della ricerca in IRDAT Fvg (strada, corso d‟acqua, frana, numerazione civica, …)

Particella catastale (ambito Catasto): raggruppa gli elementi geometrici “particelle catastali”

Dati BingMaps (ambito Stradario): raggruppa gli indirizzi (località) georiferiti restituiti da BingMaps

<<Servizio>> (ambito Catalogo IRDAT): raggruppa le informazioni sui servizi geografici di IRDAT Fvg

Sezione catastale (ambito Catasto): raggruppa gli elementi geometrici “sezioni catastali”

<<Strato informativo>> (ambito Catalogo IRDAT): raggruppa i dataset territoriali contenuti in IRDAT Fvg

Unità immobiliare urbana (ambito Catasto): raggruppa gli elementi geometrici “fabbricati”
La classificazione per categorie permette di filtrare i risultati nell‟elenco, migliorando la leggibilità delle informazioni.
Per applicare un filtro è sufficiente fare clic col tasto sinistro del mouse sulla voce desiderata: una barretta blu (indicata
dalla freccia rossa in fig. 2.14) evidenzia il criterio di selezione attivo e il pannello mostra solo i risultati che rispettano
la condizione.
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Fig. 2.14 Attivazione filtraggio risultati
Per rimuovere un filtro è sufficiente fare nuovamente clic sulla voce corrispondente.
2.3.6.2 Elenco dei risultati
I risultati della ricerca vengono presentati nella parte centrale del pannello e sono caratterizzati da:

Titolo riportato in grassetto
Fornisce un‟indicazione sul contenuto del risultato e varia a seconda della categoria di appartenenza (un foglio
catastale viene, ad esempio, contraddistinto dal nome del Comune, dalla Sezione censuaria, dal foglio e dal
numero della mappa). Non è presente nei risultati derivanti da BingMaps.

Snippet
E‟ una breve descrizione del risultato, che varia a seconda della categoria e compare sotto il titolo evidenziato
in colore grigio. Consente all‟utente di individuare rapidamente i risultati più confacenti alla sua indagine.
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Fig. 2.15 Evidenza del risultato
Facendo clic col tasto sinistro del mouse su una singola voce, il sistema propone un menù contestuale (fig. 2.16) che
permette di


attivare la visualizzazione in mappa degli elementi geometrici georiferiti (si veda il paragrafo 2.3.8)
aprire un pannello con il dettaglio informativo (si veda il paragrafo 2.3.7)
Fig. 2.16 Menù contestuale associato ad un risultato relativo alla categoria Comune
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2.3.6.3 Raffinamento della ricerca
Accanto ai singoli risultati visualizzati può comparire il simbolo
: il comando associato, attivabile con un clic del
tasto sinistro del mouse, permette di effettuare un raffinamento, cioè una ricerca ulteriore, utilizzando come criterio i
dati relativi al risultato selezionato.
All‟attivazione del comando, i dati relativi al titolo del risultato corrispondente vengono automaticamente copiati nella
casella di ricerca e utilizzati per avviare la nuova ricerca.
Il raffinamento è previsto per le seguenti categorie di dati:

Comune

Particella catastale

Sezione catastale

Unità immobiliare urbana
2.3.7 Le finestre di dettaglio
E‟ possibile visualizzare i dati di dettaglio relativi ad ogni singolo risultato presente nell‟elenco selezionando con un
clic del mouse la relativa voce dal menù contestuale (fig. 2.17).
Fig. 2.17 Selezione del dettaglio dal menù contestuale
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Attivando il comando, il sistema mostra un nuovo pannello, affiancato a quello dei risultati, all‟interno del quale
vengono elencati, raggruppati in sezioni, tutti i dati disponibili relativi all‟elemento selezionato.
La tipologia ed il contenuto del dettaglio variano a seconda della categoria: nella tabella seguente vengono riportate le
informazioni visualizzabili per ciascuna categoria.
Categoria di appartenenza dell’elemento
Dettaglio
Articolo PRG
Testo del documento
Civici per strada
Nessun dettaglio
Comune
Dettaglio dati cartografici
Foglio catastale
Dettaglio dati cartografici
Indirizzo
Dettaglio dati cartografici
<<Oggetto territoriale>>
Dettaglio dati cartografici
Dettaglio metadato (IRDAT Fvg)
Particella catastale
Dettaglio dati cartografici
Dati BingMaps
Nessun dettaglio
<<Servizio>>
Dettaglio metadato (IRDAT Fvg)
Sezione catastale
Dettaglio dati cartografici
<<Strato informativo>>
Dettaglio metadato (IRDAT Fvg)
Unità immobiliare urbana
Dettaglio dati cartografici
Tab. 1 Dettaglio per categoria
A ciascuna tipologia di dettaglio corrisponde una voce del menu contestuale, visibile solamente se il risultato
selezionato appartiene alla categoria corrispondente.
Il pannello di visualizzazione del dettaglio può essere ridimensionato in larghezza per una migliore leggibilità del
contenuto, pur entro certi limiti per evitare la sovrapposizione con il pannello dei risultati o la lettura del testo. Per farlo
è sufficiente avvicinare il cursore del mouse al bordo sinistro del pannello fino a che compare una barra blu; trascinare
tale barra verso destra o verso sinistra fino al raggiungimento della dimensione desiderata.
La chiusura del pannello di dettaglio può avvenire in due modi:
1. facendo clic sul pulsante
posto in alto a destra;
2. effettuando una nuova ricerca.
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2.3.7.1 Dettaglio metadato (IRDAT Fvg)
Questo tipo di dettaglio è associato a risultati appartenenti a tipologie che fanno riferimento alle categorie generiche
<<Strato informativo>>, <<Servizio>> o <<Oggetto territoriale>> e riporta le informazioni contenute nei metadati del
“Catalogo dei Dati Ambientali e Territoriali” (Catalogo IRDAT Fvg).
Per ciascun dataset o servizio di IRDAT Fvg vengono visualizzati i dati che ne identificano il contenuto, il significato, il
contesto di produzione e lo stato di aggiornamento: possono, inoltre, essere presenti indirizzi (link) a partire dai quali
effettuare lo scarico del dataset in oggetto, nei diversi formati, ed eventuali indirizzi di siti web e di servizi correlati
(URL) (fig. 2.18).
Fig. 2..18 Dettaglio IRDAT Fvg
2.3.7.2 Dettaglio dati cartografici
Il pannello di dettaglio dei dati cartografici (fig. 2.19) visualizza informazioni relative all‟elemento cartografico
selezionato che può appartenere alle seguenti categorie:

Particelle catastali

Unità immobiliari

<<Oggetti territoriali>>
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
Comuni

Comuni censuari catastali

Sezioni catastali

Fogli catastali

Indirizzi
Le informazioni sono ovviamente diverse a seconda della categoria di risultati: in figura 2.19 è mostrato il dettaglio di
un foglio catastale.
Fig. 2.19 Dettaglio dati cartografici per la categoria Foglio Catastale
2.3.8 La visualizzazione in mappa del risultato
I risultati di una ricerca associati a dati georiferiti possono essere visualizzati nella finestra di mappa.
Il relativo comando del menu contestuale è disponibile per le seguenti categorie di risultati:

Particella catastale

Dati BingMaps

Unità immobiliare

<<Strato informativo>>

<<Oggetto territoriale>>

Comune

Comune Censuario catastale

Sezione catastale

Foglio catastale
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
Civici per strada

Indirizzo
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Il comando si attiva selezionando la voce “Visualizza in mappa” (fig. 2.20) dal menù contestuale.
Fig. 2.20 Comando “Visualizza in mappa”
I dati geometrici vengono visualizzati nella finestra di mappa, localizzati geograficamente, e aggiunti alle voci già
presenti nella legenda.
2.3.9 Download strato informativo
EAGLE.Fvg permette di effettuare lo scarico sul proprio computer dei dataset censiti nel catalogo IRDAT Fvg:
l‟operazione può essere eseguita attraverso il comando „Dettaglio metadato‟ (par. 2.3.7.1) che tramite la specifica voce
del menù contestuale (fig. 2.21).
Quest‟ultima modalità consente di aprire un pannello nel quale sono elencati i link per lo scarico delle banche dati in
tutti i formati e i sistemi di riferimento disponibili.
Di seguito si riporta il testo che norma l‟accesso ai dati del catalogo IRDAT e il collegamento alla delibera della
Regione Friuli Venezia Giulia.
Regole in materia di dati aperti e loro utilizzo. ITALIA OPEN DATA LICENSE V2.0 (IODL 2.0). Licenza adottata dalla
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia come "standard" ai sensi dell'articolo 8 del Decreto Legislativo 36/2006 e in
ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 4, comma 4, della Legge Regionale 7/2014 "Disposizioni in materia di
dati aperti e loro riutilizzo".
Delibera dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio 27 gennaio 2015 n. 221
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Fig. 2..21 Download strato informativo
2.3.1 Download carta numerica
EAGLE.Fvg permette di effettuare lo scarico sul proprio computer dei fogli della carta numerica nei formati disponibili
nel catalogo IRDAT Fvg: l‟operazione può essere eseguita attraverso la specifica voce del menù contestuale (fig. 2.22)
in corrispondenza di un risultato appartenente ad una delle tipologie che fanno riferimento alla categoria generica
<<oggetto territoriale>>.
Quest‟ultima modalità consente di aprire un pannello nel quale sono elencati i link per lo scarico delle banche dati in
tutti i formati e i sistemi di riferimento disponibili (sempre nella stessa figura).
Di seguito si riporta il testo che norma l‟accesso ai dati del catalogo IRDAT e il collegamento alla delibera della
Regione Friuli Venezia Giulia.
Regole in materia di dati aperti e loro utilizzo. ITALIA OPEN DATA LICENSE V2.0 (IODL 2.0). Licenza adottata dalla
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia come "standard" ai sensi dell'articolo 8 del Decreto Legislativo 36/2006 e in
ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 4, comma 4, della Legge Regionale 7/2014 "Disposizioni in materia di
dati aperti e loro riutilizzo".
Delibera dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio 27 gennaio 2015 n. 221
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Fig. 2.22 Download carta numerica
2.3.2 Stampa elenco risultati
L‟elenco dei risultati di una ricerca può essere stampato selezionando il pulsante
nella parte destra della finestra di mappa.
posto sulla barra dei comandi,
Il comando visualizza in anteprima un file in formato PDF (fig. 2.23) che può essere successivamente salvato o
stampato.
Il file presenta, per ogni risultato:

la tipologia di entità evidenziata da una barra orizzontale grigia

il titolo

la descrizione.
Ciascun file PDF riporta le voci presenti nella lista dei risultati al momento dell‟esecuzione della stampa. Se, ad
esempio, è stato eseguito un filtro per categoria, l‟anteprima comprende soltanto i risultati filtrati.
L‟apertura del file PDF può variare a seconda delle impostazioni specifiche del browser utilizzato. In alcuni casi il file è
aperto all‟interno del browser stesso, in altri è gestito dal programma di lettura dei file PDF.
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Fig. 2.23 Stampa elenco risultati
2.3.3 Stampa dettaglio
EAGLE.Fvg permette di stampare i contenuti delle schede di dettaglio attraverso il pulsante
posto sulla barra
dei comandi, nella parte destra della mappa. Il bottone compare dinamicamente non appena viene aperto un pannello di
dettaglio dalla lista dei risultati e scompare alla sua chiusura.
Una volta attivato, il comando visualizza in anteprima un file PDF che può essere successivamente salvato o stampato.
L‟apertura del file PDF può variare a seconda delle impostazioni specifiche del browser utilizzato. In alcuni casi il file è
aperto all‟interno del browser stesso, in altri è gestito dal programma di lettura dei file PDF.
I contenuti e la struttura della stampa variano a seconda della tipologia di dettaglio che viene esplicitata da un tooltip
che appare avvicinando il cursore del mouse al pulsante.
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Nella seguente tabella sono descritte le diverse tipologie.
TIPOLOGIA STAMPA
DESCRIZIONE
Stampa Dati Irdat
Riporta nella stampa la stessa struttura e
contenuto (a esclusione dei
formati di
distribuzione dei dataset) di „Dettaglio
metadato (IRDAT Fvg)‟. La funzione è
disponibile per risultati delle categorie
<<Strato informativo>>, <<Servizio>> e
<<Oggetto territoriale>>
Stampa Dati Cartografici
Nel file PDF sono riscontrabili le informazioni
del „Dettaglio dati Cartografici‟ di Particella
catastale, Unità immobiliare, Comune, Comune
censuario catastale, Sezione catastale, Foglio
catastale e Indirizzo.
In grigio vengono evidenziate: la tipologia di
entità
e
le
caratteristiche
principali
dell‟oggetto. Per es. nel caso di una particella
compaiono il Comune di appartenenza, la
sezione censuaria, il foglio e il numero di
mappale
GRAFICA
Tab. 2 Dettaglio stampa per tipologia
2.4 Gestione della finestra di mappa
2.4.1 Generalità della finestra e descrizione della barra dei comandi
La finestra di mappa è costituita dai seguenti componenti principali:

il componente mappa

la barra di stato

la barra dei comandi.
2.4.1.1 La mappa
Il componente mappa contiene:
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
la scale bar o barra chilometrica che dà una percezione immediata della scala di rappresentazione della vista
corrente

i comandi per la gestione dell‟inquadramento e degli spostamenti all‟interno della mappa (controlli di
navigazione)

l‟etichetta che evidenzia il livello di inquadramento (tile) della vista rappresentata all‟interno della mappa
2.4.1.2 Barra di stato
La barra di stato è situata nella parte inferiore della finestra, sotto la mappa. Mediante tale barra il sistema fornisce:

le opportune segnalazioni all‟utente dopo l‟esecuzione di un comando

la posizione in coordinate geografiche assunta dal cursore del mouse all‟interno della mappa
Controlli di
navigazione
Barra dei
comandi
Livello di
inquadramento
Scale bar
Messaggistica
Posizione
del
cursore
Fig. 2.24 I componenti della finestra di mappa
2.4.1.3 La barra dei comandi
La gestione della mappa è delegata ad una serie di comandi presenti all‟interno della barra sulla parte destra della
finestra (come evidenziato in fig. 2.24). Ciascun comando si attiva e si disattiva con un clic del mouse sul pulsante
corrispondente.
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L‟attivazione di un comando viene evidenziata dal colore bianco di sfondo assunto dal relativo pulsante.
I comandi sono modali, con la sola eccezione del comando „Mini-map‟: ciò significa semplicemente che l‟utente non
può eseguirne più di uno alla volta.
Avvicinando il cursore del mouse a ciascun pulsante appare un tooltip che evidenzia il nome del comando (fig. 2.25).
Fig. 2.25 Tooltip che appare avvicinando il cursore del mouse al pulsante
Scorrendo la barra dall‟alto verso il basso e saltando il primo pulsante, utilizzato per la gestione dei fogli di lavoro, sono
disponibili i seguenti comandi:

Attivare la vista panoramica sul territorio

Visualizzare la mini-map

Attivare il comando di interrogazione degli elementi cartografici rappresentati nella vista corrente

Visualizzare la legenda che permette la gestione delle entità (layer) rappresentate nella vista corrente

Effettuare misurazioni di lunghezza e area

Inserire GeoNote, cioè elementi geometrici personalizzati

Effettuare una localizzazione per coordinate geografiche

Attivare le stampe e le esportazioni di informazioni

Visualizzare la documentazione disponibile.
2.4.2 Messaggistica
La sezione sinistra della barra di stato viene utilizzata dal sistema per interagire con l‟utente visualizzando informazioni
utili sullo stato del sistema stesso oppure suggerimenti sull‟operazione attivata.
I livelli di notifica sono classificati per grado di severità:

Info: raggruppa le notifiche informative contraddistinte da un simbolo di colore grigio (fig. 2.26).
Fig. 2.26 Esempio di messaggistica informativa
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
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Warning: raggruppa i messaggi di attenzione contraddistinti da un punto esclamativo su sfondo triangolare
giallo (fig. 2.27).
Fig. 2.27 Esempio di messaggistica di warning

Error: raggruppa le segnalazioni di errore contraddistinte da un simbolo rosso (fig. 2.28).
Fig. 2.28 Messaggistica di errore
2.4.3 Posizione del cursore sulla mappa
La sezione destra della barra di stato viene utilizzata dal sistema per evidenziare le coordinate geografiche
corrispondenti alla posizione corrente del cursore del mouse all‟interno della mappa. I valori si aggiornano
dinamicamente ad ogni piccolo spostamento del cursore stesso.
Attivando il pulsante contraddistinto dalla freccetta
, si apre un piccolo pannello che permette di modificare il
formato delle coordinate scegliendo tra tre possibili opzioni (fig. 2.29). I valori vengono immediatamente convertiti e
aggiornati. I formati di visualizzazione previsti sono:

Decimal: visualizza le coordinate geografiche in gradi sessadecimali; è l‟impostazione predefinita

DDMMSS: visualizza le coordinate geografiche in gradi, minuti e secondi

UTM: visualizza le coordinate piane UTM (Est, Nord, fuso)
Fig. 2.29 Gestione formati di visualizzazione delle coordinate
2.4.4 Scale bar
Nell‟angolo in basso a destra della mappa è presente la barra chilometrica che fornisce una percezione grafica della
scala di rappresentazione della vista corrente. È costituita da una barretta colorata sormontata dall‟indicazione della
distanza rappresentata. L‟informazione viene aggiornata dopo ogni operazione di zoom o localizzazione.
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Fig. 2.30 Scale bar
2.4.5 Navigazione all’interno della mappa
Il sistema permette all‟utente di modificare opportunamente la vista all‟interno della mappa mediante operazioni di
spostamento e di inquadramento, aumentando o diminuendo il dettaglio della vista stessa. La vista si aggiorna anche
durante l‟esecuzione di una ricerca.
EAGLE.Fvg utilizza la tecnologia „Deep Zoom‟ che garantisce la massima fluidità sulla mappa sfruttando meccanismi
di dissolvenza delle immagini nel passaggio tra un livello di inquadramento (livello di tile) ed il successivo (o il
precedente).
La navigazione all‟interno della mappa può essere effettuata tramite:

il mouse

i controlli di navigazione, cioè i comandi per la gestione dell‟inquadramento e degli spostamenti

il pulsante „Fit All‟ da barra dei comandi
2.4.5.1 Navigazione tramite mouse
L‟operazione di zoom può essere effettuata in modo molto semplice mediante la rotellina del mouse utilizzata per lo
scorrimento (se disponibile). La vista corrente viene ingrandita oppure ridotta ruotando la rotellina in un verso o
nell‟altro e viene presa come riferimento la posizione del cursore all‟interno della mappa.
L‟operazione di spostamento (pan) all‟interno della mappa viene effettuata altrettanto semplicemente spostando il
cursore nella direzione voluta e contemporaneamente tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
2.4.5.2 Controlli di navigazione
Analogamente ai più noti sistemi di visualizzazione di dati geografici sul mercato, EAGLE.Fvg mette a disposizione
alcuni comandi per lo zoom ed il pan. Sono posizionati nella parte in alto a sinistra della finestra di mappa e corredati da
un tooltip esplicativo che compare al passaggio del cursore.
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Fig. 2.31 Controlli di navigazione
Ciascun comando viene descritto nella tabella seguente:
COMANDO
Zoom Indietro
Zoom Avanti
Pan
Slider bar
DESCRIZIONE
Facendo clic sul pulsante la vista corrente si rimpicciolisce di un livello di
inquadramento (diminuisce il dettaglio) mantenendo fisso il centro
dell‟inquadratura. La modifica viene evidenziata sia dalla modifica del valore
dell‟etichetta che indica il livello di inquadramento corrente, posta sopra il
comando, sia dallo spostamento dello slider nella slider bar laterale
Facendo clic sul pulsante la vista corrente si ingrandisce di un livello di
inquadramento (aumenta il dettaglio) mantenendo fisso il centro
dell‟inquadratura. La modifica viene evidenziata sia dalla modifica del valore
dell‟etichetta che indica il livello di inquadramento corrente, posta sopra il
comando, sia dallo spostamento dello slider nella slider bar laterale
Facendo clic sulle frecce direzionali del pulsante viene eseguito uno
spostamento del centro dell‟inquadratura. Il livello di inquadramento non
cambia
PULSANTE
La Slider bar o barra graduata permette di variare il livello di zoom spostando
con il mouse lo slider evidenziato in grossetto sulla barra stessa. Uno
spostamento verso l‟alto corrisponde ad un ingrandimento, verso il basso un
rimpicciolimento. La barra diventa visibile solo quando viene avvicinato il
cursore del mouse ai Navigation Tools.
Tab. 3 Controlli di navigazione
Va evidenziato il fatto che i suddetti comandi di zoom e pan hanno un comportamento diverso da quello dei comandi
attivati direttamente dal mouse. I primi utilizzano il centro della vista corrente come centro dell‟inquadratura, i secondi
utilizzano la posizione corrente del cursore.
2.4.5.3 Comando ‘Fit all’
Il comando viene attivato facendo clic sul pulsante
nella barra dei comandi.
„Fit all‟ ripristina la vista iniziale, cioè la vista visualizzata all‟avvio della sessione di lavoro, il cui centro e livello di
inquadramento sono informazioni memorizzate all‟interno del foglio di lavoro in uso (fig. 2.32).
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Fig. 2.32 Comando „Fit all‟
2.4.6 Livello di inquadramento corrente
All‟interno dei controlli di navigazione, EAGLE.Fvg evidenzia il livello di inquadramento della vista corrente. I valori
vanno da 1 a 20. Il valore massimo e quello di default, evidenziato all‟avvio del sistema, vengono configurati
dall‟amministratore.
Il livello si aggiorna dopo ogni operazione di zoom e di localizzazione. Il valore relativo alla vista che contiene l‟intera
Regione è 9, quelli relativi alle viste che contengono il territorio di un Comune variano da 12 a 14.
Qualunque operazione di zoom ha come effetto collaterale la comparsa nella vista corrente di tutti i dati presenti in
legenda ed abilitati ad essere visualizzabili al livello di inquadramento corrente e la scomparsa di quelli non abilitati.
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Fig. 2.33 Evidenziazione del livello di inquadramento corrente
2.4.7 Comando ‘Vista Panoramica’
EAGLE.Fvg mette a disposizione uno speciale comando di Bing Maps che permette la visualizzazione di immagini
aeree elaborate da fotografie a bassa quota. La peculiarità di queste fotografie è di essere scattate in obliquo a 45° in
modo tale da fornire una particolare percezione della profondità ed un estremo dettaglio nei particolari.
Le immagini sono normalmente disponibili per i capoluoghi di provincia e la qualità è particolarmente apprezzabile
all‟interno delle zone urbane dove vengono visualizzate nitidamente vie, immobili ed oggetti.
Il comando si attiva selezionando il pulsante „Vista Panoramica‟
nella barra dei comandi: contestualmente viene
attivata una nuova modalità di visualizzazione (fig. 2.34) che permette di rappresentare sulla mappa soltanto le
immagini oblique.
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Fig. 2.34 Vista Panoramica attiva
La vista pseudo-tridimensionale è disponibile da tutti e quattro i punti cardinali e può essere ruotata attraverso due
pulsanti che compaiono nei controlli di navigazione:
PULSANTE
DESCRIZIONE
Ruota la vista in senso anti-orario
Ruota la vista in senso orario
Durante la rappresentazione della vista panoramica, i controlli di navigazione sono attivi.
Per ritornare alla modalità di visualizzazione normale è sufficiente selezionare il comando
barra dei comandi quando è attiva la vista panoramica.
, il primo in alto nella
2.4.8 Comando ‘Mini-map’
Il comando „Mini-map‟, attivabile premendo il pulsante
nella barra dei comandi, apre una seconda piccola mappa
di dimensioni fisse posizionata in basso a sinistra (fig. 2.35) contenente di default la vista visualizzata sulla mappa
principale all‟avvio del sistema (comprendente l‟intero territorio regionale). Lo scopo della „Mini-map‟ è quello di
evidenziare dinamicamente, tramite un “pallino rosso”, la posizione del centro della vista correntemente visualizzata
nella mappa principale.
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Le due mappe sono sincronizzate tra loro nel senso che ogni modifica del centro della vista nella mappa principale a
seguito di un comando di navigazione implica un aggiornamento della posizione evidenziata nella mini mappa;
viceversa, ogni spostamento del “pallino rosso” nella „Mini-map‟, effettuato tenendo premuto il tasto sinistro del mouse
e muovendo il cursore nella direzione voluta, scatena un‟operazione di spostamento del centro della vista corrente nella
mappa principale.
È possibile scegliere tra due modalità di visualizzazione della „Mini-map‟ :

Default: la vista inquadra l‟intero territorio regionale e compare il simbolo di spunta sulla voce „Regione Friuli
Venezia Giulia‟. I dati cartografici di sfondo rimangono fissi mentre il pallino rosso si sposta ad ogni
spostamento nella della mappa principale.

Deselezionando la voce „Regione Friuli Venezia Giulia‟, la vista visualizzata non corrisponde più a quella
della mappa principale all‟avvio del sistema, ma si aggiorna dinamicamente mantenendo un livello di
inquadramento inferiore di 4 unità rispetto alla vista della mappa principale.
Per nascondere la „Mini-map‟ è sufficiente fare nuovamente clic sul pulsante corrispondente.
Fig. 2.35 Attivazione del comando „Mini-map‟
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2.4.9 Comando ‘Scheda oggetto’
Il comando „Scheda Oggetto‟, attivabile premendo il pulsante
, permette all‟utente di interrogare gli elementi
geometrici visualizzati all‟interno della mappa. Mentre il comando è attivo il simbolo assume un colore di sfondo
bianco e ogni clic del mouse sulla mappa viene interpretato da EAGLE.Fvg come una richiesta di interrogazione. Il
sistema evidenzia il punto selezionato con un simbolo ed apre un pannello che presenta l‟elenco di tutti i dati trovati in
prossimità del punto stesso (fig. 2.36).
Fig. 2.36 Attivazione del comando „Scheda oggetto‟
Accanto ad ogni voce dell‟elenco compaiono due pulsanti: quello a sinistra della voce, etichettato dal simbolo
viene utilizzato per espandere il contenuto della voce, mentre quello a destra, etichettato dal simbolo
utilizzato appunto per stampare il singolo dettaglio.
PULSANTE
,
, viene
DESCRIZIONE
Selezionandolo, il pulsante viene etichettato con il simbolo
e la voce della lista si espande
mostrando il dettaglio. La quantità e il tipo di informazioni variano a seconda della classe di
oggetti. EAGLE.Fvg supporta anche link multimediali: ognuno di essi scatena l‟apertura di un
nuovo pannello nel browser (o una nuova finestra) che visualizza il relativo documento.
Il pulsante permette di visualizzare in anteprima un file PDF che può essere successivamente
salvato o stampato. L‟apertura del file PDF può variare a seconda delle impostazioni specifiche
del browser utilizzato. Nel file sono riportati la tipologia di entità, un eventuale titolo
dell‟elemento e i dati di dettaglio dell‟elemento stesso.
Tab. 4 Comandi di gestione del contenuto della scheda oggetto
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Prima di effettuare una nuova interrogazione è necessario chiudere la scheda oggetto con un clic sul pulsante
Il comando „Scheda oggetto‟ rimane attivo finché non viene premuto nuovamente il pulsante
dei comandi seguenti:

Legenda

Misure

GeoNote

Localizza per coordinate

Stampa mappa.
.
oppure si attiva uno
2.4.10 Comando ‘Legenda’
Il comando „Legenda‟, attivabile premendo il pulsante
nella barra dei comandi, permette di gestire i dati
geografici rappresentati all‟interno della mappa. Viene solitamente utilizzato il termine “livello” per indicare ciascun
insieme omogeneo di elementi geometrici.
L‟attivazione del comando apre un pannello sulla parte destra della finestra (fig. 2.37) all‟interno del quale sono elencati
i livelli registrati nel sistema.
Fig. 2.37 Attivazione del comando „Legenda‟
I livelli nella legenda sono rappresentati mediante una struttura ad albero (fig. 2.38) che riflette l‟organizzazione
gerarchica utilizzata dall‟amministratore per classificarli. Nel caso i dati configurati siano numerosi, tale organizzazione
ottimizza la leggibilità da parte dell‟utente che può espandere o comprimere i raggruppamenti agendo sulle frecce poste
accanto a ciascuno di essi.
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Fig. 2.38 Struttura ad albero del livello
L‟albero della legenda è suddiviso in due macro-raggruppamenti: gli sfondi cartografici e gli strati informativi.
2.4.10.1
Sfondi cartografici
Gli sfondi cartografici rappresentano un insieme di dati geografici, di natura e contenuti diversi tra loro, messe a
disposizione da soggetti esterni alla Regione Friuli Venezia Giulia e generalmente accessibili tramite servizi web.
Questi dati non possono essere gestiti né personalizzati, ma, sovrapposti ai dati regionali, sono di supporto ad una
migliore lettura del territorio.
L‟elenco degli sfondi è configurabile dall‟amministratore in base alle necessità, ma anche alla disponibilità dei servizi
sulla rete internet. Nel foglio di lavoro utilizzato per redigere questo documento sono stati configurati dati provenienti
da Microsoft Bing Maps e OpenStreetMap.
In particolare:

Bing Maps (mappa stradale): mostra immagini vettoriali di strade, edifici e aree geografiche

Bing Maps (vista aerea con toponimi): carica immagini satellitari evidenziando le strade e i principali
toponimi

Bing Maps (vista aerea): attiva le immagini satellitari del territorio visualizzato

Open Street Map: visualizza le mappe rese disponibili nell‟ambito del progetto „OpenStreetMap‟
I dati di Bing Maps sono proprietari di Microsoft e vengono resi disponibili grazie al contratto sottoscritto con
Microsoft stessa. Le mappe OpenStreetMap sono invece disponibili senza vincoli di licenza.
Può essere selezionato solo un livello del raggruppamento „Sfondi cartografici‟ per volta. Tale vincolo deriva dal fatto
che le immagini fornite da questi servizi non sono trasparenti e quindi non ha senso sovrapporre uno sfondo ad un altro.
Perciò questi dati vengono visualizzati sempre ad una priorità più bassa rispetto a tutti gli altri dati disponibili in
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legenda. Ciò significa anche che, ad esempio, se viene visualizzato un livello corrispondente ad una versione di
ortofotocarta regionale, tale livello (raster e non vettoriale) coprirà qualsiasi sfondo cartografico già visualizzato in
mappa.
Il comportamento di default per il raggruppamento „Sfondi cartografici‟ viene definito in fase di configurazione da parte
dell‟amministratore. L‟opzione „Nessuna Cartografia‟ consente di disabilitare la visualizzazione di tutti gli sfondi
cartografici disponibili.
In questa versione di EAGLE.Fvg è possibile stampare l‟eventuale livello visualizzato appartenente agli „Sfondi
cartografici‟, sovrapposto agli altri livelli visualizzati nella mappa.
2.4.10.2
Strati informativi
In questa categoria rientrano i dati geografici messi a disposizione dall‟Amministrazione Regionale e\o dall‟Ente per il
quale è stato configurato il sistema attraverso uno specifico foglio di lavoro.
Esistono una serie di livelli di base generalmente disponibili in ogni foglio di lavoro:

la Carta Regionale Numerica in scala 1: 25.000 (CRN) e la Carta Tecnica Regionale Numerica in scala 1:5.000
(CTRN) – cartografie vettoriali

le ortofotocarte, disponibili in diverse edizioni a partire da Blom CGR 1998 fino Protezione Civile FVG 2012
– cartografie raster

la cartografia catastale comprendente edifici, acque, strade, particelle e fogli di mappa – disponibile in un unico
archivio regionale

le banche dati geografiche presenti nel catalogo IRDAT Fvg

la numerazione civica georiferita regionale – disponibile in un unico archivio regionale
Durante la sessione di lavoro la categoria „Strati informativi‟ si arricchisce dei dati geografici aggiunti dinamicamente
nella legenda a fronte di operazioni di geolocalizzazione di risultati di ricerche (par. 2.4.8).
All‟interno della struttura ad albero della legenda, ciascun livello visualizzabile nella mappa è riconoscibile dalla
presenza del quadratino (check box), posto alla sinistra del titolo, utilizzato per abilitare (spuntare) o disabilitare
(togliere la spunta) il livello stesso.
Non è sufficiente abilitare un livello per poterlo immediatamente visualizzare nella vista corrente: il livello deve
possedere un intervallo di visibilità che contiene il livello di inquadramento corrente. Per maggior comodità dell‟utente,
il sistema evidenzia in nero i titoli dei livelli che soddisfano la condizione (ad esempio, „Acque catastali‟ nella legenda
di fig. 2.39), in grigio quelli che non la soddisfano (ad esempio, „Particelle Catastali‟ nella legenda di fig. 2.39).
L‟impostazione degli intervalli di visibilità per ciascun livello disponibile nel sistema è un‟operazione delicata e viene
effettuata dall‟amministratore con il duplice obiettivo di garantire una buona leggibilità della mappa evitando la
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visualizzazione di dati di dettaglio su ampie aree di territorio e tempi di risposta ottimali evitando il trasferimento in rete
di grandi quantità di dati.
L‟utente può conoscere l‟intervallo di visibilità di uno specifico livello tramite il tooltip che appare dinamicamente a
video quando avvicina il cursore del mouse alla corrispondente voce di legenda (viene data indicazione anche della
provenienza del dato, ad esempio Catalogo IRDAT).
Livello non visualizzabile
alla scala corrente
Localizza, elimina, info
e opacità
Livello attivo
Intervallo visibilità
Fig. 2.39 Elementi della legenda
La selezione di un livello che ha un intervallo di visibilità compatibile con la vista corrente comporta l‟immediata
visualizzazione in mappa del livello stesso in primo piano rispetto a quelli già visualizzati. Ne consegue che
deselezionare e poi selezionare nuovamente un livello comporta lo spostamento in primo piano dello stesso.
In ogni caso i livelli di tipo vettoriale vengono visualizzati sempre in primo piano rispetto alle immagini raster.
La sovrapposizione dei livelli nella mappa può essere alterata impostando dinamicamente il grado di opacità (o
trasparenza). Diminuendo l‟opacità (aumentando la trasparenza) di un livello, il livello stesso risulterà meno visibile e
consentirà una visibilità migliore dei livelli sottostanti.
Tale impostazione fa parte dei comandi associati a ciascun livello.
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I comandi vengono resi disponibili mediante una serie di pulsanti che compaiono dinamicamente alla destra del titolo
una volta posizionato il cursore sopra il titolo stesso. La sequenza di comandi dipende dalla tipologia del livello e dalle
impostazioni effettuate dall‟amministratore.
Avvicinando il cursore ad un pulsante compare il tooltip esplicativo del comando.
PULSANTE
NOME
Localizza
Elimina
Info
Opacità
DESCRIZIONE
Il comando scatena la geolocalizzazione del livello sulla mappa impostando un
opportuno livello di inquadramento per la vista corrente
Il comando rimuove la voce dalla legenda ed il livello dalla vista corrente
Il comando scatena l‟apertura di un pannello che visualizza dati di dettaglio
associati al livello
Il comando scatena l‟apertura di un pannello con una barra graduata che permette di
impostare il valore percentuale di opacità da un minimo di 30% a un massimo di
100%. Di default il grado di opacità è del 100% (nessuna trasparenza).
La variazione del valore viene effettuata tenendo premuto il tasto sinistro del mouse
sul cursore e scorrendo sulla barra fino al valore desiderato. Effettuando invece un
clic sulla barra, il cursore si posiziona sul valore più vicino.
Il pannello scompare allontanando il cursore del mouse.
Il comando è disponibile solo per i livelli correntemente visualizzati.
Tab. 6 Comandi associato ad un livello di legenda
Sono disponibili anche alcuni comandi associati ai raggruppamenti di livelli (cartelle): vengono utilizzati per operare
simultaneamente su tutti i livelli contenuti. La sequenza di comandi dipende dalle impostazioni effettuate
dall‟amministratore.
Avvicinando il cursore ad un pulsante compare il tooltip esplicativo del comando.
PULSANTE
NOME
Visualizza
tutto il
contenuto
Nascondi
tutto il
contenuto
Elimina
DESCRIZIONE
Il comando seleziona per la visualizzazione tutti i livelli del raggruppamento: se
il livello di inquadramento corrente è contenuto nell‟intervallo di visibilità di
ogni singolo livello, il livello stesso viene visualizzato nella vista corrente
Il comando deseleziona per la visualizzazione tutti i livelli del raggruppamento:
ciascun livello viene eliminato (o per meglio dire, nascosto) dalla vista corrente
Il comando rimuove il raggruppamento dalla legenda e elimina definitivamente
ciascun livello dalla vista corrente
Tab. 6 bis Comandi associati ad un raggruppamento di livelli
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2.4.11 Comando ‘Misure’
EAGLE.Fvg permette il calcolo di distanze, aree e perimetri mediante operazioni di redlining di spezzate e poligoni
all‟interno della mappa: ciò significa che gli elementi oggetto delle misure vengono temporaneamente inseriti
dall‟utente e vengono rimossi ad ogni nuova misura o quando il comando viene disattivato.
Il comando viene attivato selezionando nella barra il pulsante
: si apre un pannello con alcuni pulsanti, ciascuno
corrispondente ad un‟operazione. Avvicinando il cursore a ciascun pulsante compare un tooltip che ne illustra il
significato.
Fig. 2.40 Apertura pannello per esecuzione di misure
I valori di lunghezza e area vengono aggiornati dinamicamente ad ogni movimento del cursore fino al termine
dell‟operazione di misura.
Il pannello scompare selezionando nuovamente il pulsante.
2.4.11.1 Misura di lunghezze
La prima operazione messa a disposizione dal pannello „Misure‟ permette di effettuare il calcolo di lunghezze.
Il comando si attiva con un clic sul primo pulsante del pannello (evidenziato in fig. 2.41). Mentre il comando è attivo il
pulsante mantiene uno sfondo bianco.
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Fig. 2.41 Attivazione comando per la misura di lunghezze
Una volta attivato il comando, l‟utente può introdurre tramite una sequenza di clic all‟interno della mappa i vertici della
spezzata che vuole misurare.
Dopo ogni clic, il punto selezionato viene evidenziato con un cerchietto giallo e un segmento verde lo unisce al punto
ideale corrispondente alla posizione del cursore del mouse. Nell‟area sottostante i pulsanti compare il valore della
misura complessiva di lunghezza data dalla somma delle lunghezze dei segmenti inseriti e dalla distanza attuale
dell‟ultimo vertice inserito dalla posizione del cursore (fig. 2.42). L‟unità di misura (m oppure km) cambia in base alle
dimensioni dell‟elemento.
Ogni segmento della linea spezzata è rappresentato da una linea verde e il suo punto medio viene indicato da un
cerchietto blu.
La geometria della linea spezzata può essere modificata in qualunque momento durante l‟operazione di misura
spostando la posizione di un vertice o di un punto medio tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sopra il
vertice/punto stesso e spostandosi nella direzione voluta. Non appena viene selezionato, un punto medio diventa vertice
della linea spezzata modificata.
E‟ possibile anche eliminare un vertice con un semplice clic del mouse sul corrispondente cerchietto giallo: la geometria
si adatterà di conseguenza ed in modo dinamico.
Durante l‟inserimento della linea spezzata è sempre possibile effettuare comandi di navigazione sulla vista corrente per
agevolare l‟operazione.
Per terminare l‟operazione di inserimento è sufficiente fare doppio clic sull‟ultimo punto introdotto oppure fare clic sul
primo vertice della linea spezzata. In quest‟ultimo caso, la linea diventa un poligono e la misura indica la lunghezza del
perimetro.
Terminata l‟operazione, sul pannello rimane evidenziato il valore della lunghezza complessiva della linea disegnata,
mentre sulla mappa resta visualizzata la linea senza l‟evidenza dei vertici.
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Fig. 2.42 Effettuazione di una misura di lunghezza
Per eseguire un‟altra misura si seleziona nuovamente il pulsante nel pannello. Automaticamente scompare il risultato
della misura precedente e l‟elemento temporaneamente visualizzato nella mappa scompare.
In qualsiasi istante è possibile disattivare l‟operazione di misura selezionando il pulsante
pannello.
, quello più a destra nel
2.4.11.1 Misura di area e perimetro
Premendo il pulsante
, il secondo nel pannello „Misure‟, è possibile effettuare il calcolo dell‟area e del perimetro
di un poligono la cui geometria viene definita dall‟utente. Le modalità sono analoghe a quelle del comando
„Lunghezze‟.
Una volta attivo il comando, l‟utente può introdurre tramite una sequenza di clic all‟interno della mappa i vertici del
poligono da misurare (fig. 2.43).
Il sistema evidenzia:

i punti inseriti dall‟utente mediante cerchietti gialli (quello iniziale ha dimensioni maggiori)

i segmenti che uniscono i vertici mediante linee verdi

i punti medi dei segmenti mediante cerchietti blu

il segmento che collega l‟ultimo vertice inserito al punto ideale corrispondente alla posizione del cursore del
mouse mediante una linea verde
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
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la superficie corrispondente alla sequenza di vertici inseriti (devono essere almeno tre) in colore blu
leggermente trasparente.
Fig. 2.43 Effettuazione di una misura di area
Nell‟area sottostante i pulsanti compaiono i valori di superficie e del perimetro della geometria corrispondente alla
sequenza di punti. L‟unità di misura (m, mq oppure km, kmq) cambia in base alle dimensioni dell‟elemento.
La geometria può essere modificata in qualunque momento durante l‟operazione spostando la posizione di un vertice o
di un punto medio tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sopra il vertice/punto stesso e spostandosi nella direzione
voluta. Non appena viene selezionato, un punto medio diventa vertice della linea spezzata modificata.
E‟ possibile anche eliminare un vertice con un semplice clic del mouse sul corrispondente cerchietto giallo: la geometria
si adatterà di conseguenza ed in modo dinamico.
Durante l‟inserimento della geometria è sempre possibile effettuare comandi di navigazione sulla vista corrente per
agevolare l‟operazione.
Per terminare l‟operazione di inserimento è sufficiente fare doppio clic sull‟ultimo punto introdotto oppure fare clic sul
primo vertice della linea spezzata che definisce il contorno dell‟area.
Terminata l‟operazione (fig. 2.44), sul pannello rimangono evidenziati i valori finali di superficie e perimetro, mentre
sulla mappa resta visualizzata la linea spezzata che definisce il contorno dell‟area senza l‟evidenza dei vertici.
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Fig. 2.44 Fine dell‟operazione di misura
Per eseguire un‟altra misura si seleziona nuovamente il pulsante nel pannello. Automaticamente scompare il risultato
della misura precedente e l‟elemento temporaneamente visualizzato nella mappa scompare.
In qualsiasi istante è possibile disattivare l‟operazione di misura selezionando il pulsante
pannello.
, quello più a destra nel
2.4.12 Comando ‘Geonote’
Il comando Il comandoGeoNote permette all‟operatore di introdurre simboli (pushpin) all‟interno della mappa,
sovrapposti ai livelli già visualizzati. Lo scopo è di arricchire la mappa con informazioni che l‟operatore stesso ritiene
necessarie, anche in funzione della stampa.
Il comando viene attivato selezionando nella barra il pulsante
: si apre un pannello diviso in due sezioni.
La prima contiene il pulsante per l‟inserimento di una nuova GeoNota di tipo punto.
La seconda contiene l‟elenco delle GeoNote che l‟operatore ha eventualmente inserito nella sessione in corso o in una
sessione precedente.
Il pannello scompare selezionando nuovamente il pulsante
.
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Fig. 2.45 Apertura pannello per inserimento di GeoNote
Una volta attivato il comando, il pulsante assume uno sfondo bianco (rimarrà tale finchè il comando è attivo) e, sotto la
barra dei pulsanti, vengono visualizzate le informazioni necessarie alla definizione della GeoNota e utili per poterla
successivamente individuare in modo univoco:

Il colore del simbolo – informazioni grafiche

Il nome e un‟eventuale nota associata – informazioni alfanumeriche
Fig. 2.46 Attivazione del comando per l‟inserimento di una GeoNota di tipo punto
Poiché ogni informazione presenta un valore preimpostato (eventualmente vuoto), l‟operatore potrebbe inserire il
pushpin nella mappa senza modificare alcun dato, anche se si consiglia, almeno, la definizione del nome della GeoNota.
Una volta inserito il pushpin, il pulsante di inserimento della GeoNota, all‟interno del pannello, assumerà nuovamente
lo sfondo trasparente ad indicare che il comando non è più attivo, scompariranno le informazioni di definizione della
GeoNota e, invece, comparirà una nuova voce nell‟elenco delle GeoNote disponibili, come mostrato in figura 2.47.
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Fig. 2.47 Evidenza della GeoNota di tipo pushpin inserita
2.4.12.1 Comandi di gestione delle GeoNote
Alla sinistra del nome di ciascuna GeoNota nell‟elenco delle GeoNote disponibili, compare una casella di spunta che
l‟operatore può utilizzare per rendere visibile/invisibile in mappa la GeoNota stessa, come accade per qualsiasi livello di
dati geografici presenti nella legenda di EAGLE.Fvg.
Spostando il cursore del mouse in prossimità della voce dell‟elenco, compariranno, sottoforma di tooltip, i pulsanti per
la gestione della GeoNota (fig. 2.48).
Fig. 2.48 Comandi associati ad una GeoNota
geolocalizzazione della GeoNota
la GeoNota viene visualizzata al centro dell‟inquadratura ed al livello di inquadramento ottimale che il sistema ritiene
ottimale
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eliminazione di una GeoNota
la GeoNota viene eliminata dalla mappa e scompare dall‟elenco delle GeoNote disponibili; se la GeoNota era stata
creata all‟interno di un foglio di lavoro poi salvato, nel caso in cui il foglio stesso non venga nuovamente salvato, la
GeoNota sarà ancora disponibile nelle successive sessioni di lavoro
modifica dei metadati della GeoNota
è possibile modificare ogni singola informazione che caratterizza una GeoNota, sia grafica che alfanumerica; nel
pannello compariranno nuovamente le informazioni con i valori correntemente impostati e due nuovi pulsanti per
annullare o confermare le modifiche effettuate.
Fig. 2.49 Modifica dei metadati di una GeoNota
Un clic sul simbolo
, posto all‟estremità destra della casella contenente il valore del colore, fa comparire un
pannello più piccolo con una serie di comandi per l‟impostazione del colore (fig. 2.50).
Fig. 2.50 Comandi per l‟impostazione del colore
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L‟operatore può sostanzialmente effettuare tre impostazioni:

Colore base

Tonalità del colore

Trasparenza
Per impostare il colore base va utilizzata la barra verticale (slider bar) , indicata dalla freccia rossa nella figura,
semplicemente trascinando con il cursore del mouse uno dei simboli
o la linea immaginaria che li unisce.
Per definire una tonalità del colore impostato si possono utilizzare due modalità:

trascinare l‟indicatore
base di ciascun colore

più semplicemente selezionare con un clic un punto all‟interno del quadrato a sinistra.
su ciascuna delle tre barre orizzontali R G e B che rappresentano le componenti
Per definire il livello di trasparenza o opacità del colore, va utilizzando la barra orizzontale A (la prima in alto),
trascinando l‟indicatore
.
L‟evidenza del colore definito, dopo ogni singola impostazione effettuata, viene dinamicamente mostrata nella casellina
in basso a sinistra.
Le impostazioni effettuate vengono confermate facendo clic sul pulsante OK.
2.4.13 Comando ‘Localizza per coordinate’
Il comando di localizzazione per coordinate permette di modificare la vista corrente inquadrando la mappa all‟interno di
una porzione di territorio che ha come centro il punto di coordinate specificate dall‟utente, mantenendo invece in
alterato il livello di inquadramento corrente.
La nuova posizione del centro della vista viene definita introducendo i valori delle coordinate nelle apposite caselle del
pannello che compare selezionando il pulsante
nella barra.
Il sistema consente di specificare coordinate sulla base di uno dei due formati seguenti:

Decimal: coordinate geografiche – valori di latitudine e longitudine espressi in gradi sessadecimali. Il valore
impostato di default è 0.

UTM: coordinate piane UTM – valori Est e Nord espressi in metri. Vanno anche specificati il fuso di
appartenenza e l‟emisfero (per la Regione FVG i valori sono zona:33 e emisfero N) .
La selezione del formato può essere fatta dinamicamente tramite un pulsante di opzione: una volta inserita una coppia di
valori, tali valori vengono opportunamente convertiti se viene cambiato il formato delle coordinate.
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Dopo aver impostato i valori si effettua la localizzazione premendo il pulsante „Localizza‟.
Fig. 2.51 Localizzazione per coordinate - modalità Decimal
2.4.14 Comando ‘Stampa mappa’
Il comando corrispondente al pulsante
corredata da una legenda dei dati.
consente di effettuare una stampa in scala della mappa, eventualmente
Selezionato il comando, appare un pannello (fig. 2.52) che consente all‟utente di specificare tutte le informazioni
necessarie alla preparazione della stampa:

la selezione del formato di stampa a partire da un elenco di formati/modelli predefiniti. L‟informazione è
obbligatoria perchè determina il formato del foglio di stampa e la presenza o meno della legenda;

il titolo e il sottotitolo, informazioni opzionali di corredo della stampa, eventualmente inserite come testo
libero;

la scala di stampa. Il valore di default è quello calcolato (ovviamente approssimando) a partire dal livello di
inquadramento della vista corrente. Se il valore di default viene cancellato e non ne viene inserito uno nuovo, il
sistema determina la scala sulla base del formato di stampa scelto e dell‟ingombro della vista corrente. Se
viene specificata una scala diversa da quella di default, l‟area di stampa è determinata in base al formato scelto
e alla scala specificata, mantenendo il centro della vista corrente.
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Fig. 2.52 Attivazione del comando „Stampa mappa‟
Premendo il pulsante „Stampa‟ si apre l‟anteprima di stampa in formato pdf (fig. 2.53). EAGLE.Fvg, oltre ai livelli
appartenenti agli „Strati Informativi‟, permette di stampare anche l‟eventuale livello appartenente agli „Sfondi
cartografici‟ ed eventuali GeoNote, se visualizzati in mappa.
In funzione del modello di stampa scelto nell‟intestazione in alto a destra può comparire un‟immagine del territorio
regionale con l‟evidenza della zona stampata. In basso compaiono la scala e le coordinate degli estremi della porzione
di territorio rappresentata. L‟eventuale legenda riporta le informazioni di tutti i layer attivi sulla finestra di mappa al
momento della stampa.
Il file PDF può essere successivamente stampato o salvato.
NOTA: la scala di rappresentazione viene rispettata se e solo se le impostazioni di stampa non prevedono riduzioni o
adattamenti alla pagina (fare attenzione all‟impostazione delle proprietà di stampa).
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Fig. 2.53 Esempio di stampa della mappa
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3 Allegato A – Regole per le ricerche
La modalità full-text presuppone che vengano cercati i dati contenenti riferimenti a tutte le parole specificate
dall‟utente.
Il sistema non utilizza alcun tipo di “intelligenza” per verificare quali risultati tra quelli ottenuti sono più pertinenti alla
ricerca effettuata e quali no: per poterlo fare dovrebbe in qualche modo interpretare il significato del testo specificato
dall‟utente. I motori di ricerca più noti sul mercato si stanno evolvendo in questa direzione adottando la tecnologia
semantica.
L‟evoluzione di EAGLE.Fvg non può prescindere dal seguire questa direzione che permetterebbe di coniugare molto
bene la potenza di ricerca dei dati e la facilità nell‟utilizzo dei risultati.
In ogni caso, l‟attuale versione dà la possibilità di effettuare ricerche che forniscono risultati più precisi (rispetto al “full
text” puro), in molti casi precisi. Il senso di questa considerazione verrà chiarito negli esempi seguenti.
Componendo opportunamente il testo ed utilizzando alcune parole chiave e, infine, delimitandolo mediante i doppi
apici, verranno ricercati i soli dati che contengono esattamente il testo stesso (sempre non discriminando tra caratteri
maiuscoli e minuscoli).
Per esempio, specificando il testo “Gorizia Via Udine”, cioè prima il nome del Comune, poi la parola chiave Via ed
infine il nome della via, verranno trovati esattamente i civici di Via Udine a Gorizia.
Specificando invece il testo “Udine Via Gorizia”, verranno trovati i civici di Via Gorizia a Udine, ma anche i civici di
Via Gorizia a Pavia di Udine (come se fosse stato specificato il testo “Pavia di Udine Via Gorizia”). In questo secondo
caso, i risultati sono sovrabbondanti rispetto alle richieste dell‟utente.
E‟ possibile specificare nella “buca di ricerca” un testo composto da più parti racchiuse tra doppi apici: l‟obiettivo è
quello di evitare di introdurre parole ritenute inutili per la ricerca.
Ad esempio, nella ricerca di un foglio catastale, specificando il testo "Foglio Tarcento" "33", composto da due parti
racchiuse tra doppi apici separate da un carattere „spazio‟, si evita di specificare il testo "Foglio Tarcento (Tarcento)
33", sicuramente più lungo da digitare.
Nelle tabelle seguenti vengono descritte le regole di composizione del testo per le tipologie di ricerche più utilizzate,
suddivise per ambito.
Le parole chiave sono evidenziate in grassetto; alcune prevedono l‟uso di abbreviazioni: sez al posto di sezione, fg al
posto di foglio. Altre verranno introdotte sulla base delle necessità evidenziate dagli utenti.
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Ambito Catasto
Ricerca
Categorie dei
risultati
Regola
Esempio
Particella
Particella catastale
“particella catastale nomecomune
sezione sezione foglio numerofoglio
mappale numeromappale”
"particella catastale Arba sezione
A foglio 1 mappale 2"
Particella
(senza
specificare
la sezione)
Particella catastale
particella catastale nomecomune “
numerofoglio mappale
numeromappale”
particella catastale Tarcento
"foglio 33 mappale 885"
il testo racchiuso nei doppi apici è
limitato ad una parte
Unità
immobiliare
urbana
Unità immob. urbana
“Fabbricato catastale nomecomune
sezione sezione foglio numerofoglio
mappale numeromappale subalterno
numerosubalterno”
"fabbricato catastale Faedis
sezione A foglio 33 mappale
133"
Unità
immobiliare
urbana
(senza
specificare
la sezione)
Unità immob. urbana
Fabbricato catastale nomecomune
“foglio numerofoglio mappale
numeromappale subalterno
numerosubalterno”
fabbricato catastale Tarcento
"foglio 33 mappale 885
subalterno 1”
Foglio
Foglio catastale
il testo racchiuso nei doppi apici è
limitato ad una parte
“Foglio comunecensuario
(nomecomune) sezione numerofoglio”
"Foglio Tarcento (Tarcento) 33"
"Foglio Barcola (Trieste) C 12"
sezione può essere un carattere „spazio‟
"Foglio Barcola"
Foglio
(ricerca
semplificata)
Foglio catastale
“Foglio comunecensuario”
“numerofoglio”
"foglio Tarcento" "33"
Sezione
Sezione catastale
Foglio catastale
“comunecensuario (nomecomune)
sezione”
“Barcola (Trieste) C”
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Ambito Stradario
Ricerca
Indirizzo (non
singolo civico)
Categorie dei
risultati
Civici per strada
Regola completa
Esempio
“nomecomune via nomevia”
"Gorizia via Udine"
nomevia deve essere esattamente
l‟informazione presente nei dati
“Trieste via Domenico Rossetti”
“Trieste piazza della Borsa”
Ambito IRDAT
Ricerca
Indirizzo
Categorie dei
risultati
<<Oggetto territoriale>>
<<Strato informativo>>
Regola completa
“nomecomune via nomevia
numerocivico”
Esempio
"Gorizia via Udine"
“Trieste piazza della Borsa 4”
nomevia deve essere
esattamente l‟informazione
presente nei dati
numerocivico può essere
omesso