farmaci e gravidanza - Comune di Castelfranco Emilia
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farmaci e gravidanza - Comune di Castelfranco Emilia
Farmacista dr.ssa Francesca Braglia Farmacista dr. Giovanni Casadei Farmacista dr. Ivo Zoboli Per informazioni e dubbi sull’argomento “farmaci e gravidanza” contattare ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE “MARIO NEGRI” Via La Masa 19 - 20156 MILANO Tel. 02 390141 Tel. Segreteria generale 02 39014317 E-mail [email protected] Website: www.marionegri.it ALLATTAMENTO AL SENO L’allattamento al seno è il mezzo naturale ed insostituibile per assicurare ai bambini tutto ciò di cui hanno bisogno per nutrirsi. In condizioni normali tutte le donne sono in grado di allattare al seno. La secrezione di latte da parte della ghiandola mammaria è un fenomeno fisiologico e regolato dagli ormoni e può essere influenzato da vari fattori come le emozioni, la salute ed il regime alimentare. La grandezza e la forma delle mammelle non influiscono sulla capacità di produrre latte. Con la nascita del bambino il livello degli ormoni della gravidanza (estrogeni e progesterone) si abbassa consentendo alla prolattina di stimolare la produzione di latte. Il neonato, con la suzione, stimola le terminazioni nervose localizzate nell’areola: questi stimoli confluiscono verso il cervello che risponde inviando particolari sostanze le quali, attraverso una catena d’eventi, favoriscono la secrezione di latte. E’ bene che il bambino sia allattato al seno già mezz’ora dopo il parto sia per facilitare l’espulsione della placenta e ripristinare le dimensioni dell’utero che per stimolare le funzioni secretive del seno. Il metodo migliore per mantenere un buon flusso di latte è di allattare in modo regolare e frequente: così da stimolare la secrezione e prevenire gli “ingorghi”. Nei primi due giorni dopo il parto, il bambino succhia colostro; un liquido giallastro ricco d’anticorpi. Tra il 3° e il 5° giorno si ha la montata lattea, i seni si presentano tesi e turgidi con possibile fastidio e dolore. Con la montata lattea si comincia a produrre il latte vero e proprio che contiene: carboidrati, proteine, grassi, calcio, vitamine, minerali e acqua oltre agli anticorpi. Il latte materno è un alimento completo fino a 6 mesi di vita; nell’allattamento esclusivo al seno non si deve aggiungere nulla nemmeno l’acqua. ! ! ! ! ! ! se necessario (quando c’è difficoltà di fuoriuscita del latte) fare degli impacchi tiepidi al seno; lavarsi le mani; assumere una posizione comoda e rilassata; iniziare il drenaggio del seno gradualmente; non riempire completamente i contenitori (il latte congelandosi aumenta di volume); chiudere ermeticamente il contenitore apponendo un’etichetta con la data e la quantità di latte prelevata. Il latte materno si può conservare: ! a temperatura ambiente max 4 ore; ! nel frigo max 48 ore; ! nel freezer max 3 mesi; ! nel congelatore a -20° anche più di un anno. Per scongelare il latte porre il contenitore sotto il rubinetto dell’acqua calda fino a farlo diventare tiepido oppure scaldarlo a bagnomaria. Non usare il forno a microonde. Prima di somministrarlo, controllare la temperatura versandone un po’ sul dorso della mano. Il latte che eventualmente rimane dopo la poppata deve essere buttato. CONTROINDICAZIONI ALL’ALLATTAMENTO In presenza di gravi patologie o particolari situazioni come AIDS o sieropositività, tubercolosi, uso di droghe, terapie antitumorali od ormonali in corso, è assolutamente controindicato che la mamma allatti. Alcuni farmaci rappresentano una controindicazione all’allattamento al seno, in particolare come: amiodarone, indometacina, ergotamina, litio, anti-epilettici, farmaci anoressizzanti, bromocriptina, metimazolo, difenidramina, ciproeptadina. Divieto per i superalcolici; il vino è tollerato solo in piccole quantità. La birra non aumenta la produzione di latte. Caffè, the, Coca-Cola e cacao vanno limitati. Alcuni alimenti possono conferire al latte un sapore sgradevole come: asparagi, aglio, cipolla, cavolo, spezie. RIMEDI NATURALI Esistono alcune piante medicinali usate tradizionalmente per aumentare la montata lattea: le proprietà galattofore degli infusi di finocchio (Foeniculum vulgare) e di galega (Galega officinalis), che costituiscono gli ingredienti principali di molti prodotti presenti in farmacia, sono conosciute sin dall’antichità. Anche l’omeopatia può giovare alla montata lattea con Ricinus Communis 5 CH in ragione di 5 granuli alla mattina e alla sera. CONSERVAZIONE DEL LATTE MATERNO In alcune condizioni può essere utile conservare il latte materno (assenze impreviste della mamma, motivazioni mediche, difficoltà di attacco al seno). Come procedere: ! procurarsi un tiralatte che deve essere pulito in tutte le sue parti e sterilizzato prima dell’uso; ! procurarsi i contenitori sterili di plastica o di vetro (in farmacia); VANTAGGI Allattare il neonato al seno,è la scelta migliore per la sua alimentazione e la sua salute. Vantaggi per il neonato: ! il latte materno è l’alimento ideale per l’elevata tollerabilità e digeribilità. ! contiene anticorpi che proteggono il neonato da infezioni e allergie. ! la crescita corporea è più regolare. Vantaggi per la madre: ! l’utero ritorna più rapidamente alle condizioni normali e si ha un rientro più veloce al peso pregravidico. ! riduzione del rischio per il cancro alla mammella e per altri organi della sfera genitale ! risparmio economico ! comodità e praticità ! miglior rapporto madre-figlio. CONSIGLI PRATICI Ad ogni poppata occorre attendere che il bambino svuoti una mammella prima di passare all’altra. Occasionalmente il bimbo può rifiutare di nutrirsi; questo accade spesso nei primi giorni di vita, quando è troppo stanco per sentire lo stimolo della fame. In questi casi non bisogna demoralizzarsi, ma semplicemente spremere il latte che il bambino avrebbe succhiato ed aspettare che sia lui a chiederlo: un bimbo si nutre meglio quando è affamato. Il rifiuto a nutrirsi potrebbe essere dovuto anche al seno ingorgato e gonfio che rende difficile la suzione: anche in questo caso è utile spremere un po’ di latte prima di attaccare il bimbo alla mammella, così avrà meno problemi ad effettuare la poppata. Per aiutarlo ad attaccarsi facilmente al seno, rilassatevi e prendete le cose con calma (anche se il bimbo piange!): tenete il neonato abbastanza in alto, così che possa raggiungere il capezzolo senza sforzo, fategli appoggiare la testa nell’incurvatura del vostro braccio, sostenendogli la schiena ed il sedere. Quando il bambino sta poppando in maniera corretta tiene la bocca spalancata e stringe tutta l’areola, mentre il capezzolo è completamente inserito fino in fondo alla bocca, la lingua ed i muscoli delle mascelle lavorano per succhiare, le sue orecchie e le tempie si muovono. Quando ha finito e volete spostarlo da una mammella all’altra, fategli scivolare dolcemente il mignolo all’interno della bocca. CURA DEL SENO Per prevenire le ragadi in vista dell’allattamento è bene fin dalla gravidanza prendersi cura della pelle del seno con particolare attenzione per i capezzoli. E’ importante nelle sei settimane che precedono il parto effettuare un leggero massaggio con un guanto in crine durante il bagno o la doccia esercitando una lieve pressione nella zona dell’areola e del capezzolo. Tale manovra ha lo scopo di irrobustire la zona. Successivamente dopo aver asciugato la cute della mammella si possono applicare prodotti oleosi come olio di mandorle dolci o creme idratanti ed elasticizzanti a base di burro di karitè o lanolina. Durante l’allattamento è bene usare reggiseni con l’apertura anteriore e per ciò che riguarda l’igiene personale è importante lavare il seno con la sola acqua tiepida prima e dopo la poppata: non usare il sapone perché disidrata la pelle irritandola. Per asciugare il seno è consigliabile tamponarlo con un asciugamano in tessuto naturale (lino o cotone) evitando lo sfregamento o con il phon tiepido. Se si usano le coppette assorbilatte , per contenere eventuali gocciolamenti, bisogna cambiarle spesso per impedire che l’ambiente diventi troppo umido provocando macerazione della cute con possibile infezione. Per evitare la disidratazione del capezzolo è bene applicare creme idratanti e nutrienti specifiche che nella maggior parte dei casi vanno però asportate prima della poppata successiva. ALIMENTAZIONE DELLA MAMMA La mamma che allatta esclusivamente al seno ha esigenze nutritive diverse rispetto al periodo della gravidanza. L’alimentazione deve essere varia e deve includere le normali quantità di liquidi, soprattutto acqua (1,5 – 2 litri al giorno). Il fabbisogno di calcio aumenta rispetto alla gravidanza: Parmigiano e grana sono molto indicati per rifornire il fisico di questo elemento fondamentale (una scaglia a pranzo ed una a cena sono sufficienti). Le proteine possono essere assunte in quantità uguali rispetto al periodo gravidico. La verdura deve essere sempre presente sia a pranzo che a cena, sia cotta che cruda. Per ciò che riguarda i legumi, vanno bene fagioli, ceci e piselli che andranno frullati, così diverranno più digeribili e si potrà evitare una eccessiva fermentazione nell’intestino. Via libera anche alla frutta, specialmente quella di stagione. Per aiutarlo ad attaccarsi facilmente al seno, rilassatevi e prendete le cose con calma (anche se il bimbo piange!): tenete il neonato abbastanza in alto, così che possa raggiungere il capezzolo senza sforzo, fategli appoggiare la testa nell’incurvatura del vostro braccio, sostenendogli la schiena ed il sedere. Quando il bambino sta poppando in maniera corretta tiene la bocca spalancata e stringe tutta l’areola, mentre il capezzolo è completamente inserito fino in fondo alla bocca, la lingua ed i muscoli delle mascelle lavorano per succhiare, le sue orecchie e le tempie si muovono. Quando ha finito e volete spostarlo da una mammella all’altra, fategli scivolare dolcemente il mignolo all’interno della bocca. CURA DEL SENO Per prevenire le ragadi in vista dell’allattamento è bene fin dalla gravidanza prendersi cura della pelle del seno con particolare attenzione per i capezzoli. E’ importante nelle sei settimane che precedono il parto effettuare un leggero massaggio con un guanto in crine durante il bagno o la doccia esercitando una lieve pressione nella zona dell’areola e del capezzolo. Tale manovra ha lo scopo di irrobustire la zona. Successivamente dopo aver asciugato la cute della mammella si possono applicare prodotti oleosi come olio di mandorle dolci o creme idratanti ed elasticizzanti a base di burro di karitè o lanolina. Durante l’allattamento è bene usare reggiseni con l’apertura anteriore e per ciò che riguarda l’igiene personale è importante lavare il seno con la sola acqua tiepida prima e dopo la poppata: non usare il sapone perché disidrata la pelle irritandola. Per asciugare il seno è consigliabile tamponarlo con un asciugamano in tessuto naturale (lino o cotone) evitando lo sfregamento o con il phon tiepido. Se si usano le coppette assorbilatte , per contenere eventuali gocciolamenti, bisogna cambiarle spesso per impedire che l’ambiente diventi troppo umido provocando macerazione della cute con possibile infezione. Per evitare la disidratazione del capezzolo è bene applicare creme idratanti e nutrienti specifiche che nella maggior parte dei casi vanno però asportate prima della poppata successiva. ALIMENTAZIONE DELLA MAMMA La mamma che allatta esclusivamente al seno ha esigenze nutritive diverse rispetto al periodo della gravidanza. L’alimentazione deve essere varia e deve includere le normali quantità di liquidi, soprattutto acqua (1,5 – 2 litri al giorno). Il fabbisogno di calcio aumenta rispetto alla gravidanza: Parmigiano e grana sono molto indicati per rifornire il fisico di questo elemento fondamentale (una scaglia a pranzo ed una a cena sono sufficienti). Le proteine possono essere assunte in quantità uguali rispetto al periodo gravidico. La verdura deve essere sempre presente sia a pranzo che a cena, sia cotta che cruda. Per ciò che riguarda i legumi, vanno bene fagioli, ceci e piselli che andranno frullati, così diverranno più digeribili e si potrà evitare una eccessiva fermentazione nell’intestino. Via libera anche alla frutta, specialmente quella di stagione. Divieto per i superalcolici; il vino è tollerato solo in piccole quantità. La birra non aumenta la produzione di latte. Caffè, the, Coca-Cola e cacao vanno limitati. Alcuni alimenti possono conferire al latte un sapore sgradevole come: asparagi, aglio, cipolla, cavolo, spezie. RIMEDI NATURALI Esistono alcune piante medicinali usate tradizionalmente per aumentare la montata lattea: le proprietà galattofore degli infusi di finocchio (Foeniculum vulgare) e di galega (Galega officinalis), che costituiscono gli ingredienti principali di molti prodotti presenti in farmacia, sono conosciute sin dall’antichità. Anche l’omeopatia può giovare alla montata lattea con Ricinus Communis 5 CH in ragione di 5 granuli alla mattina e alla sera. CONSERVAZIONE DEL LATTE MATERNO In alcune condizioni può essere utile conservare il latte materno (assenze impreviste della mamma, motivazioni mediche, difficoltà di attacco al seno). Come procedere: ! procurarsi un tiralatte che deve essere pulito in tutte le sue parti e sterilizzato prima dell’uso; ! procurarsi i contenitori sterili di plastica o di vetro (in farmacia); VANTAGGI Allattare il neonato al seno,è la scelta migliore per la sua alimentazione e la sua salute. Vantaggi per il neonato: ! il latte materno è l’alimento ideale per l’elevata tollerabilità e digeribilità. ! contiene anticorpi che proteggono il neonato da infezioni e allergie. ! la crescita corporea è più regolare. Vantaggi per la madre: ! l’utero ritorna più rapidamente alle condizioni normali e si ha un rientro più veloce al peso pregravidico. ! riduzione del rischio per il cancro alla mammella e per altri organi della sfera genitale ! risparmio economico ! comodità e praticità ! miglior rapporto madre-figlio. CONSIGLI PRATICI Ad ogni poppata occorre attendere che il bambino svuoti una mammella prima di passare all’altra. Occasionalmente il bimbo può rifiutare di nutrirsi; questo accade spesso nei primi giorni di vita, quando è troppo stanco per sentire lo stimolo della fame. In questi casi non bisogna demoralizzarsi, ma semplicemente spremere il latte che il bambino avrebbe succhiato ed aspettare che sia lui a chiederlo: un bimbo si nutre meglio quando è affamato. Il rifiuto a nutrirsi potrebbe essere dovuto anche al seno ingorgato e gonfio che rende difficile la suzione: anche in questo caso è utile spremere un po’ di latte prima di attaccare il bimbo alla mammella, così avrà meno problemi ad effettuare la poppata. L’allattamento al seno è il mezzo naturale ed insostituibile per assicurare ai bambini tutto ciò di cui hanno bisogno per nutrirsi. In condizioni normali tutte le donne sono in grado di allattare al seno. La secrezione di latte da parte della ghiandola mammaria è un fenomeno fisiologico e regolato dagli ormoni e può essere influenzato da vari fattori come le emozioni, la salute ed il regime alimentare. La grandezza e la forma delle mammelle non influiscono sulla capacità di produrre latte. Con la nascita del bambino il livello degli ormoni della gravidanza (estrogeni e progesterone) si abbassa consentendo alla prolattina di stimolare la produzione di latte. Il neonato, con la suzione, stimola le terminazioni nervose localizzate nell’areola: questi stimoli confluiscono verso il cervello che risponde inviando particolari sostanze le quali, attraverso una catena d’eventi, favoriscono la secrezione di latte. E’ bene che il bambino sia allattato al seno già mezz’ora dopo il parto sia per facilitare l’espulsione della placenta e ripristinare le dimensioni dell’utero che per stimolare le funzioni secretive del seno. Il metodo migliore per mantenere un buon flusso di latte è di allattare in modo regolare e frequente: così da stimolare la secrezione e prevenire gli “ingorghi”. Nei primi due giorni dopo il parto, il bambino succhia colostro; un liquido giallastro ricco d’anticorpi. Tra il 3° e il 5° giorno si ha la montata lattea, i seni si presentano tesi e turgidi con possibile fastidio e dolore. Con la montata lattea si comincia a produrre il latte vero e proprio che contiene: carboidrati, proteine, grassi, calcio, vitamine, minerali e acqua oltre agli anticorpi. Il latte materno è un alimento completo fino a 6 mesi di vita; nell’allattamento esclusivo al seno non si deve aggiungere nulla nemmeno l’acqua. ! ! ! ! ! ! se necessario (quando c’è difficoltà di fuoriuscita del latte) fare degli impacchi tiepidi al seno; lavarsi le mani; assumere una posizione comoda e rilassata; iniziare il drenaggio del seno gradualmente; non riempire completamente i contenitori (il latte congelandosi aumenta di volume); chiudere ermeticamente il contenitore apponendo un’etichetta con la data e la quantità di latte prelevata. Il latte materno si può conservare: ! a temperatura ambiente max 4 ore; ! nel frigo max 48 ore; ! nel freezer max 3 mesi; ! nel congelatore a -20° anche più di un anno. Per scongelare il latte porre il contenitore sotto il rubinetto dell’acqua calda fino a farlo diventare tiepido oppure scaldarlo a bagnomaria. Non usare il forno a microonde. Prima di somministrarlo, controllare la temperatura versandone un po’ sul dorso della mano. Il latte che eventualmente rimane dopo la poppata deve essere buttato. CONTROINDICAZIONI ALL’ALLATTAMENTO In presenza di gravi patologie o particolari situazioni come AIDS o sieropositività, tubercolosi, uso di droghe, terapie antitumorali od ormonali in corso, è assolutamente controindicato che la mamma allatti. Alcuni farmaci rappresentano una controindicazione all’allattamento al seno, in particolare come: amiodarone, indometacina, ergotamina, litio, anti-epilettici, farmaci anoressizzanti, bromocriptina, metimazolo, difenidramina, ciproeptadina. Farmacista dr.ssa Francesca Braglia Farmacista dr. Giovanni Casadei Farmacista dr. Ivo Zoboli Per informazioni e dubbi sull’argomento “farmaci e gravidanza” contattare ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE “MARIO NEGRI” Via La Masa 19 - 20156 MILANO Tel. 02 390141 Tel. Segreteria generale 02 39014317 E-mail [email protected] Website: www.marionegri.it ALLATTAMENTO AL SENO