Allattamento al seno: è importante per lo sviluppo cognitivo
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Allattamento al seno: è importante per lo sviluppo cognitivo
Allattamento al seno: è importante per lo sviluppo cognitivo? Da tempo, è ormai risaputo che l’allattamento al seno apporta moltissimi benefici nei bambini, soprattutto per quanto riguarda la loro salute cardiaca: una volta adulti, è stata registrata una notevole riduzione nello sviluppo di malattie congenite. Un recente studio portato avanti alla Brown University, con a capo il professor Sean Deoni, assistente di ingegneria, ha invece focalizzato la sua attenzione sulla relazione tra assunzione di latte materno e sviluppo celebrale. Durante questa ricerca è stato analizzato un campione di 133 bambini di età compresa tra i 10 mesi e i 4 anni, suddivisi in 3 gruppi in base al tipo di alimentazione seguita: 1° gruppo: bambini allattati al seno per almeno 3 mesi; 2° gruppo: bambini che avevano assunto una combinazione di latte materno e latte artificiale; 3° gruppo: bambini alimentati solamente con latte artificiale. Segue in basso Deoni e la sua equipe hanno mappato, tramite macchinari per la risonanza magnetica, il cervello dei bambini durante le ore di sonno: si sono concentrati in particolare sull’analisi della materia bianca, vale a dire il tessuto contente le fibre nervose che mettono in comunicazione le varie aree del cervello e il controllo della mielina, il materiale che isola queste fibre, permettendo di velocizzare i segnali elettrici intorno al cervello. I risultati sono stati tutti a favore dell’allattamento al seno; è stato infatti riscontrato che: i bambini appartenenti al 1° gruppo presentavano una crescita più rapida della mielina, con un aumento significativo del suo volume intorno ai due anni. Rispetto agli altri due gruppi, la crescita è stata più veloce rispettivamente del 20 e 30%; attraverso dei test cognitivi effettuati sui bambini più grandi, è stato riscontrato che quelli allattati esclusivamente al seno avevano sviluppato, più degli altri, alcune zone chiave del cervello, vale a dire il linguaggio, le funzioni emotive, le funzioni cognitive, la ricezione visiva e le capacità motorie. Aerobica, alleata della prevenzione del tumore al seno Una ricerca dell’Università del Minnesota ha rivelato che l’aerobica potrebbe essere uno strumento di prevenzione per il cancro al seno. Questo tipo di attività sarebbe infatti in grado di ridurre le probabilità di insorgenza del cancro grazie alla sua influenza sul metabolismo degli estrogeni, ormoni che svolgono un ruolo fondamentale nei meccanismi della malattia. La dott.ssa Mindy S. Kurzer, coordinatrice della ricerca pubblicata su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, spiega: “il nostro è il primo studio a dimostrare che l’esercizio aerobico influenza il modo in cui i nostri corpi gestiscono gli estrogeni e producono più metaboliti ‘buoni’ che abbassano il rischio di cancro al seno”. Segue in basso I ricercatori americani hanno coinvolto nello studio un ampio campione di donne che seguivano un programma di allenamento aerobico ed hanno monitorato i loro livelli di estrogeni E1, E2 ed E3, ed i metaboliti delle urine. L’ipotesi degli scienziati è che il metabolismo degli estrogeni favorisca la produzione del metabolite 2-OHE1 sul metabolite 16alpha-OHE1, condizione che induce l’aumento del rapporto 2-OHE1/16alpha-OHE1 collegato a una riduzione del rischio di cancro al seno, infatti, l’esercizio aerobico produce un aumento della quantità di 2-OHE1 e una riduzione della quantità di 16alphaOHE1, mettendo in moto un aumento deciso del rapporto tra i due elementi correlato a una riduzione delle possibilità di ammalarsi di cancro al seno.