L`Asma Bronchiale
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L`Asma Bronchiale
SP I C E E L A A cura di Ermanno Corbo * L'Asma Bronchiale Guida pratica per i pazienti asma bronchiale è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree così diffusa da rappresentare un grave problema per la salute pubblica in tutto il mondo. Può esordire ad ogni età, dalla prima infanzia all’età avanzata. Di solito ha carattere familiare, ed infatti compare con più frequenza in alcune famiglie rispetto ad altre. Il rischio di avere l’asma è più alto per un bambino con il padre o la madre, o entrambi i genitori, asmatici. Nell’ultimo ventennio la sua prevalenza è notevolmente aumentata nei paesi ad elevato sviluppo socio/economico, soprattutto nella popolazione pediatrica. Da stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo sono affetti da asma 100-150 milioni di persone di tutte le età. A volte ha valenza clinica modesta, altre volte può essere grave, raramente è fatale. In Italia interessa più di 4 milioni d’individui ed un bambino su 10 ne è affetto. Questa patologia è spesso sottovalutata perché può presentarsi come disturbo passeggero ed episodico, ma soprattutto è poco conosciuta dai pazienti. Tutto ciò comporta errori nel trattamento farmacologico e nelle abitudini di vita. Abbiamo già accennato che l’asma bronchiale è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree. La parete dei bronchi è ispessita per edema (rigonfiamento) della mucosa e spasmo (contrazione) della muscolatura presente nel suo spessore. Il risultato è una riduzione del calibro bronchiale. Un’abbondante secrezione di muco bianco, denso e viscoso contribuisce all’ostruzione. respiratoria. I meccanismi alla base dell’asma bronchiale sono molto complessi e non ancora ben conosciuti. Sappiamo che è un processo infiammatorio cronico delle vie aeree e che i pazienti asmatici hanno i bronchi molto sensibili a stimoli che invece non danno alcun problema ai soggetti sani. Tali stimoli sono chiamati fattori scatenanti. L’asma bronchiale è il risultato dell’interazione tra fattori genetici predisponenti e fattori scatenanti esterni. L’ATOPIA rappresenta una specifica alterazione genetica del sistema immunitario caratterizzata da produzione eccessiva di immunoglobuline E (anticorpi IgE) capaci di legarsi ad una serie innumerevole di sostanze (antigeni) chiamate allergeni. L’incontro dell’antigene (pollini, acari della polvere di casa, ecc.) con l’anticorpo IgE scaturisce una serie di reazioni umorali e cellulari che sono alla base della sintomatologia clinica (asma allergico). In molti asmatici non è possibile dimostrare alcun tipo di sensibilizzazione allergica, evenienza confermata dalla presenza di bassi livelli di IgE. In questi pazienti è presente solo la condizione genetica dell’iperreattività bronchiale. S’intende per iperreattività bronchiale una risposta esagerata del sistema bronchiale a stimoli chimico–fisici di natura non allergica: aria fredda, nebbia, sforzo fisico, ecc. (asma non allergico). Tale condizione è presente anche nei pazienti affetti da asma allergico. Con ogni atto inspiratorio l’aria è introdotta dal mondo esterno, attraverso il naso e la bocca, nella trachea sino ai bronchi di calibro sempre più piccolo per giungere agli alveoli polmonari. Qui avvengono gli scambi gassosi indispensabili per le attività vitali del nostro organismo; l’aria già utilizzata lascia le vie aeree nella direzione opposta con l’espirazione. I bronchi del soggetto asmatico sono molto sensibili e reagiscono a numerosi fattori (fumo di sigaretta, pollini, aria fredda, inquinamento ambientale, ecc.) contraendosi. Durante la crisi asmatica il passaggio dell’aria è ostacolato, la respirazione diventa difficile ed insorge la sensazione soggettiva di vera e propria fatica pugliasalute - otto - Fattori genetici predisponenti • Atopia • Iperreattività bronchiale Fattori scatenanti • Fattori allergici • Fattori infettivi • Fattori irritanti ambientali • Fattori professionali • Fattori farmacologici • Esercizio fisico • Fattori neuro-psichici • Reflusso gastro-esofageo novembre 2004 Spesso tali fattori si sovrappongono e si intrecciano nella malattia asmatica. Fattori allergici Aeroallergeni Acari della polvere di casa, forfora, piume e peli di animali domestici (cani, gatti, uccelli e roditori), pollini di erbe, piante ed alberi, muffe dell’ambiente domestico e dell’ambiente esterno. Fattori non allergici Fattori infettivi Banali infezioni delle prime vie aeree di origine virale, raffreddore comune e mal di gola, possono scatenare l’asma o innescare una condizione di tosse secca e stizzosa persistente. Fattori ambientali • Climatici (nebbia, aria fredda). • Inquinamento atmosferico esterno (gas di scarico e contaminanti particolati prodotti dal traffico veicolare, dai sistemi di riscaldamento e dall’industria). • Inquinamento atmosferico interno (fumo di tabacco attivo e passivo, fumo della legna da ardere, prodotti profumati come spray per capelli, cosmetici e detergenti per uso domestico, odori forti di cucina). Fattori professionali Inalazione di sostanze vegetali, di derivati animali e di sostanze chimiche (isocianati e resine impiegate nella preparazione di vernici, enzimi usati nella produzione di detersivi). Pollini Calendario dei principali pollini allergenici Fattori farmacologici Aspirina ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei, antibiotici (penicilline e cefalosporine). Sforzo fisico Nel soggetto con iperreattività bronchiale lo sforzo fisico può suscitare una crisi d’asma che si verifica dopo pochi minuti dall’inizio dell’esercizio e che tende a cessare dopo una o due ore. Anche il solo ridere, il piangere ed il gridare possono scatenare crisi d’asma. Fattori neuro-psichici Ansia e stress. Sintomi dell’asma bronchiale Allergeni alimentari Alimenti di origine animale o vegetale (uova, crostacei, pesci, frutta fresca e secca, ecc.) e additivi alimentari (solfiti, salicilati, sodio glutammato) possono provocare, soprattutto nei bambini, crisi di asma accompagnate spesso da altre manifestazioni allergiche (orticaria, eczemi, ecc.). pugliasalute - nove - • Difficoltà respiratoria (dispnea) più o meno grave. • Respirazione sibilante. • Sensazione di costrizione toracica. • Tosse secca e stizzosa persistente. novembre 2004 Diagnosi clinica E’ raggiunta attraverso il seguente iter: • Raccolta della storia clinica. • Esame clinico obiettivo. • Prove di funzionalità respiratoria (spirometria basale, test di reattività bronchiale con metacolina, test di broncoreversibilità). • Misurazioni del Picco di Flusso Espiratorio (PEF). Nel sospetto di Asma allergico sono necessarie ulteriori indagini per identificare eventuali allergeni responsabili: a) Prove cutanee allergologiche per inalanti (Prick test). b) Test radioimmunologico per dosare le IgE mirate verso i singoli allergeni (RAST); c) Test radioimmunologico per dosare la quantità totale delle IgE (PRIST); d) Test di reattività bronchiale con esposizione del soggetto all’allergene sospetto. Segni premonitori degli episodi d’asma Gli episodi d’asma di solito sono preannunciati da segni d’avvertimento che precedono di alcune ore la comparsa dei sintomi respiratori. Tali segni possono variare di volta in volta. Li elenchiamo perché è importante saperli riconoscere: • Riduzione del picco di flusso espiratorio. • Affanno per modesti sforzi fisici. • Prurito agli occhi e lacrimazione. • Starnuti e secrezione bianca dal naso. • Mal di gola e febbre. • Senso di stanchezza. • Nervosismo ed irrequietezza. Misuratore del picco di flusso espiratorio Il Peak Flow Meter è uno strumento semplice da usare, poco costoso, di piccole dimensioni, in grado di misurare la velocità d’uscita dell’aria dai polmoni. E’ dotato di un cursore che scorre su una scala numerata con valori espressi in litri/minuto. Sappiamo che durante l’episodio d’asma i bronchi cominciano a restringersi lentamente, chiudendosi sempre di più. Il misuratore di picco di flusso consente di scoprire un restringimento delle vie aeree con anticipo di ore e talvolta di giorni rispetto alla comparsa dei sintomi asmatici. Peak Flow Meter pugliasalute Ciò permette di adeguare tempestivamente la terapia e prevenire la crisi d’asma. Negli asmatici l’uso del Peak Flow Meter deve avere la stessa diffusione che ha l’uso del misuratore di pressione negli ipertesi e l’uso dello strumento per leggere i valori glicemici nei diabetici. I pazienti di età maggiore di 5 anni possono usare questo strumento. Il Peak Flow Meter può aiutare a: • Identificare i fattori scatenanti l’asma. • Stabilire se la terapia in atto garantisce un buon controllo dell’asma. • Decidere quando è opportuno modificare la terapia. • Decidere quando recarsi al pronto soccorso. • Riferire al proprio medico non solo sensazioni soggettive, ma anche misure obiettive della propria condizione respiratoria. Come usare il Peak Flow Meter • Posizionare sullo zero l’indicatore della scala numerica. • Fare un’inspirazione profonda stando in piedi. • Mettere il boccaglio in bocca e stringere le labbra intorno. • Soffiare fuori l’aria più forte e velocemente possibile. • Riportare il cursore sullo zero e ripetere l’operazione altre due volte. • Annotare il valore più alto delle tre prove su un diario del PEF. Individuare il PEF migliore personale Il PEF migliore personale è il valore di Picco di Flusso Espiratorio più alto raggiunto nel periodo di due settimane durante il quale l’asma è ben controllata, cioè quando non si ha alcun sintomo respiratorio. Le registrazioni vanno fatte la mattina al risveglio e la sera. Prima e dopo lo spray broncodilatatore, se è stato prescritto tale farmaco. Una volta stabilito il PEF migliore personale, il medico curante calcolerà i valori in base ai quali intervenire. Tali valori sono disposti in tre zone a semaforo Zona verde (da 80 a 100% del PEF migliore personale): tutto va bene. Non ci sono sintomi d’asma e si può continuare la terapia in atto. Zona gialla (da 60 a 80% del PEF migliore personale): indica allerta. Probabilmente sta per verificarsi un episodio d’asma. Questa non è ben controllata ed è necessario che il medico curante modifichi il piano di trattamento. Zona rossa (PEF inferiore al 60% del migliore personale): emergenza medica. Concordare subito con il Medico curante la terapia d’urgenza per rientrare nella zona gialla e poi in quella Verde. Se necessario, recarsi al Pronto Soccorso. - dieci - novembre 2004 Broncodilatatori Obiettivi del trattamento dell’asma • Ridurre al minimo i sintomi, mantenendoli sempre sotto controllo. • Prevenire le riacutizzazioni. • Consentire al paziente di svolgere qualsiasi attività, anche sportiva. • Prevenire emergenze e ricoveri. • Prevenire l’evoluzione dell’Asma in ostruzione irreversibile al flusso aereo. • Prevenire la mortalità per Asma. Tutti i farmaci per curare l’asma Abbiamo già chiarito che i principali meccanismi della malattia sono l’infiammazione ed il broncospasmo. Pertanto i farmaci da impiegare devono agire proprio su questi due fattori. Antinfiammatori Cortisonici Sono potenti farmaci antinfiammatori. Prevengono e riducono l’infiammazione e l’edema della mucosa bronchiale, diminuendone l’abbondante secrezione. Preparazioni: • Bombolette spray, aerosol predosati, confezioni di polvere secca e soluzioni liquide da nebulizzare: usati nelle terapie di mantenimento. • Compresse: usate negli episodi d’asma più importanti. • Fiale per via intramuscolare o endovenosa: usate solo in Ospedale, in Ambulatorio o al Pronto Soccorso nei casi severi. Nelle terapie inalatorie prolungate, con bomboletta spray o con nebulizzatore, dopo l’uso, ricordarsi di sciacquare la bocca e la gola con acqua per prevenire infezioni da funghi. L’uso pediatrico deve avvenire sotto stretto controllo del medico curante. Disodiocromoglicato e sodio nedocromile Sono farmaci antinfiammatori ad azione più blanda rispetto al cortisone. Prevengono la flogosi delle vie aeree provocata dal contatto con i fattori scatenanti. Non hanno alcun effetto sulla crisi d’asma in atto, ma possono ridurre i sintomi se assunti giornalmente. Sono usati per via inalatoria. Occorrono 4-5 settimane di terapia prima di decidere se sono efficaci. Se impiegati insieme ad un broncodilatatore, è necessario assumere prima il broncodilatatore. pugliasalute •2 stimolanti ed anticolinergici Rilassano la muscolatura bronchiale contratta durante l’episodio d’asma. Preparazioni: • Bombolette spray, confezioni di polvere secca e soluzione liquida da nebulizzare. I broncodilatatori ad azione prolungata sono utilizzati nella terapia di mantenimento, quelli ad azione rapida vengono impiegati per risolvere gli episodi acuti. • Compresse o sciroppo: per brevi terapie. • Fiale per via intramuscolare o endovenosa: usate solo in Ospedale, in Ambulatorio o al Pronto Soccorso nei casi severi. Per risolvere una crisi acuta d’asma è indispensabile usare i broncodilatatori a breve durata d’azione per il loro effetto rapido sulla risoluzione dei sintomi. È utile occorre chiedere al medico un broncodilatatore a rapida azione da portare sempre con sè. Inoltre occorre fare attenzione all’uso corretto dei •2 stimolanti perché potrebbero causare tachicardia, palpitazioni, aumenti pressori, irrequietezza e tremore delle mani. Regole per la terapia inalatoria Come usare le bombolette spray •Agitare la bomboletta e mantenerla in posizione verticale con l’apertura verso il basso. •Espellere tutta l’aria fuori dai polmoni. •Mettere la bomboletta a pochi centimetri dalla bocca. •Inspirare lentamente e profondamente mentre si preme l’erogatore. •Trattenere il respiro per qualche secondo prima di riprendere la Bomboletta spry respirazione. •Aspettare 1-2 minuti prima di ripetere una seconda erogazione. Le bombolette spray possono già essere usate dai bambini con più di 6 anni. Per i bambini più piccoli e per gli anziani l’inalazione dello spray può essere facilitata dall’uso del distanziatore o camera d’espansione. - undici - Come usare il distanziatore • Agitare la bomboletta spray ed applicarla al novembre 2004 Immunoterapia distanziatore. • Espellere tutta l’aria fuori dai La vaccinazione antiallergica è indicata quando è dimostrata sicura correlazione tra sintomatologia respiratoria ed esposizione all’allergene. Il vaccino antiallergico non guarisce l’asma, ma ne diminuisce i sintomi nel tempo, riducendo contemporaneamente la necessità di assumere farmaci. Nei soggetti affetti da rinite allergica riduce il rischio d’insorgenza dell’asma o del suo peggioramento. A differenza dei farmaci il vaccino agisce sul sistema immunitario e perciò deve essere sempre associato ad essi. Nei bambini l’immunoterapia può essere iniziata intorno ai 4-5 anni. Il vaccino per via iniettiva sottocutanea deve essere eseguito solo da Medici. Attualmente la via sublinguale sembra un’alternativa valida all’iniezione sottocutanea. La durata ottimale dell’immunoterapia è compresa, in linea di massima, fra tre e cinque anni. polmoni. • Spruzzare il farmaco Distanziatore con bomboletta spray nel distanziatore. • Inspirare profonda-mente e lentamente attraverso il boccaglio del distanziatore. • Espirare dopo aver trattenuto l’aria per qualche secondo. • Ripetere l’inspirazione sino ad esaurimento del farmaco. I broncodilatatori in soluzione liquida vanno inalati con l’uso di un nebulizzatore (apparecchio per aerosol terapia) Tale modalità è particolarmente utile nei soggetti che hanno difficoltà ad usare le bombolette spray ed il distanziatore e nei bambini di età inferiore a 6 anni con l’utilizzo della maschera facciale. Dopo l’iniezione di un vaccino per via sottocutanea occorre rimanere nell’ambulatorio del medico per almeno 30 minuti. Come tenere sotto controllo i fattori scatenanti l’asma Nebulizzatore Teofillina Anche la teofillina è un broncodilatatore. Preparazioni: • Compresse o capsule; • Sciroppo; • Fiale per via endovenosa (aminofillina). La teofillina può essere assunta 1 o 2 volte al dì, alle dosi ed agli orari indicati dal medico curante. Può essere misurata nel sangue (teofillinemia) per valutare se il farmaco è ben dosato. In caso di febbre, malattia virale o assunzione di antibiotici, consultare il medico curante perché potrebbe essere necessario modificarne la dose per evitare effetti collaterali. Antil eucotrieni Sono farmaci per uso orale che hanno azione antinfiammatoria e sono in grado di inibire lo spasmo della muscolatura bronchiale indotto da allergeni, aria fredda e sforzo fisico, migliorando la funzione respiratoria ed il quadro clinico. Antistaminici Utili nella terapia della rinite allergica, meno impiegati in quella dell’asma bronchiale. Attenzione: gli antistaminici possono provocare sonnolenza. pugliasalute Pollini e Muffe • Evitare di uscire all’aperto nella tarda mattina e nel pomeriggio quando il livello dei pollini è più elevato. • Tenere le finestre chiuse durante le stagioni nelle quali pollini e muffe sono ai livelli più alti. • Usare l’aria condizionata, se è possibile. Acari della polvere di casa • Avvolgere materassi e cuscini in fodere di tessuto impermeabile agli acari. • Evitare di riposare o dormire su divani. • Eliminare tappeti e moquette. • Lavare con acqua calda (almeno 60°), le lenzuola, le federe, le coperte ed i giocattoli di peluche. • Usare sostanze chimiche che eliminano gli acari. • Evitare l’uso dell’aspirapolvere. • Usare un aspirapolvere centralizzato con il sacco di raccolta della polvere fuori casa. • Usare sempre una mascherina antipolvere quando si utilizza questo elettrodomestico. - dodici - novembre 2004 Forfora, peli, piume di animali domestici. (Gli allergeni sono anche presenti nella saliva e nelle urine) •Allontanare l’animale da casa e comunque tenerlo fuori dalla camera da letto. •Lavare l’animale domestico una volta alla settimana. •Assumere un farmaco per l’asma a rapida azione (broncodilatatore) prima di entrare in un’abitazione dove vive un animale domestico. •Evitare cuscini e coperte imbottiti di piume. Muffe all’interno dell’abitazione •Cambiare bene l’aria nei bagni e nella cucina. •Non usare umidificatori. •Ridurre l’umidità all’interno dell’abitazione a meno del 50% con un deumidificatore. Numerosi atleti sono asmatici: la malattia non ha loro impedito di fornire prestazioni sportive eccezionali. Un esempio di qualche anno fa è il brillante risultato del nostro fondista Salvatore Antibo che ha stabilito il record mondiale e vinto la medaglia d’oro ai campionati Europei. Hanno partecipato alle Olimpiadi del 1984 ben 67 atleti affetti da asma, ed alcuni di questi sono saliti sul podio. Asma e gravidanza Se si è affetti da asma bronchiale si può affrontare tranquillamente la gravidanza. E’ vero che i sintomi dell’asma possono peggiorare nel 30% delle donne in gravidanza tra l’ottavo ed il nono mese, ma questo non rappresenta un problema se si seguono con diligenza la terapia ed i consigli comportamentali proposti dal medico. L’asma non curata danneggia la mamma ed il feto che riceve meno ossigeno. La maggior parte dei farmaci per l’asma possono essere assunti durante la gravidanza senza inconvenienti per il bambino, ma sempre sotto controllo medico. I farmaci antiasmatici non danno problemi al bambino se sarà allattato al seno. Allergeni degli scarafaggi • Usare insetticidi spray o trappole per scarafaggi. Fumo di tabacco • Non fumare. • Evitare che altri fumino in casa. Fumi e vapori • Evitare profumi e cosmetici profumati. • Non usare deodoranti per l’ambiente. • Ridurre gli odori forti della cucina (estrattori). • Evitare di stare in casa durante la verniciatura di pareti, infissi e radiatori. • Usare prodotti non profumati per pulire la casa. • Evitare l’uso del fuoco a legna (camini e cucine). • Evitare di usare stufe a kerosene. Non bisogna iniziare la vaccinazione antiallergica durante la gravidanza. Il vaccino può essere assunto alle stesse dosi se è stato iniziato prima di questa. Asma e servizio militare Sforzo fisico • Prima dell’attività fisico-sportiva usare uno spray broncodilatatore ad azione rapida o disodiocromoglicato o sodio nedocromile o fare terapia con antileucotrieni, come consigliato dal medico curante. • Fare esercizi di riscaldamento prima dell’attività fisica e di raffreddamento al termine di questa. • Gli adulti ed i bambini asmatici possono praticare la maggior parte degli sport: nuoto, basket, pallavolo, canottaggio, ecc. Con la Legge 226 del 23 Agosto 2004, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 204 del 31 Agosto 2004, il Servizio Militare di Leva è sospeso a tempo indeterminato dal 1° Gennaio 2005. Tuttavia appare utile riportare quanto segue. Il Decreto del Ministro della Difesa del 26.3.1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.86 del 14.4.1999, contiene l’approvazione del nuovo elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare. L’elenco sostituisce quello approvato con Decreto del Ministro della Difesa del 29.11.1995. Con successiva Determinazione Dirigenziale della Direzione Generale della Sanità Militare (Circolare DIFESAN n.1095/99/ML-13/50 del 24.5.1999) sono stabiliti i criteri diagnostici applicativi riguardanti le imperfezioni ed infermità contenute negli articoli del suddetto elenco. Si può affermare che, se seguiti con costanza e con metodo, la terapia ed i consigli del medico curante, non solo si può condurre una vita del tutto normale, ma si può affrontare anche una sana attività sportiva. Per quanto attiene l’asma bronchiale allergico sono inidonei al servizio militare i soggetti che rientrano in tali definizioni: • Soggetti con prove di Funzionalità Respiratoria con Raffreddore ed influenza • Evitare persone affette da raffreddore ed influenza. • Vaccinarsi contro l’influenza. • Non assumere farmaci senza prescrizione medica. pugliasalute - tredici - novembre 2004 valori di Volume Espiratorio Massimo al secondo < 80% del teorico. • Soggetti con prove di funzionalità respiratoria negative, ma con test di stimolazione bronchiale alla Metacolina positivo per riduzione del 20% del Volume Espiratorio Massimo al secondo per dosaggi del farmaco inferiori a 800 microgrammi. • Soggetti affetti da allergie stagionali, positivi ai prick test cutanei, con negatività delle prove di funzionalità respiratoria e del test alla Metacolina durante il resto dell’anno, che presentano riduzione del 20% del Volume Espiratorio Massimo al secondo per dosaggi di Metacolina inferiori a 800 microgrammi solo durante la stagione di pollinazione. L'asma bronchiale in cifre A cura di Antonella Rotondo * Asma bronchiale Tassi standardizzati per età. Anno 2000. Maschi e femmine. Ai soggetti affetti da asma bronchiale allergico, che presentano un test di stimolazione bronchiale alla Metacolina positivo per riduzione del 20% del Volume Espiratorio Massimo al secondo per dosaggi del farmaco compresi tra 800 e 1600 microgrammi, viene attribuito un coefficiente che limita le funzioni militari da svolgere. * Direttore Presidio Pneumologico AUSL TA/1 oltre 3,4 3,1 - 3,3 2,9 - 3,1 2,7 - 2,9 2,5 - 2,7 Il grafico indica nelle zone scure le regioni con un’incidenza maggiore della patologia (oltre 3,4 casi su mille abitanti). * Primo Tecnologo Istat Fonte: Istat: Sistema sanitario e condizioni di salute. Indicatori regionali. Anno 2000 Bibliografia Teach Your Patients About Asthma: a Clinician’s Guide National Asthma Education Program National Heart, Lung, and Blood Institute National Institutes of Health Bethesda, Maryland 20892 S. Raffaele Cittadella della Carità Fondazione eretta in Ente Morale Publication No 92-2737, October 1992 U.S. Department of Health and Human Services Public Health Service Casa di Cura ad indirizzo Riabilitativo: Neuromotorio, Cardiologico, Respiratorio Medicina del Lavoro e Tossicologia – Università degli Direttore Sanitario Dott. Vincenzo Ruggiero Studi di Perugia Autorizzazione Comunale N. 09/03 del 29/10/2003 Office of Prevention, Education, and Control Specialista in Fisiatria Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio Organo Ufficiale AIPO; Vol.11 – Agosto 1996 Rapporto sull’Asma A cura di M. De Palma e C. Grassi; 1997 SYNTAGMA s.r.l. Resp. Cardiologia: Resp. Pneumologia: Labor. di Analisi Cliniche: Ambulatorio di Radiologia: Ambulatorio di FKT: Poliambulatorio: Medicina del Lavoro: Progetto Mondiale Asma Piazzale Cittadella della Carità, 1 - 74100 Taranto Tel. 099/4732111/214 - Fax 099/4732250 - National Institutes of Health; National Heart, Lung and Blood Institute; Versione aggiornata 2002 pugliasalute Dott. M. Orlando, Specialista in Cardiologia Dott. C. Imperiale, Specialista in Pneumologia Dott.ssa A. Coppola, Biologa Dott. G. D'Onghia, Radiologo Dott. V. Ruggiero, Specialista in Fisiatria Dott. V. Ruggiero, Specialista in Fisiatria Dott. G. Saltalamacchia www.cittadelladellacarita.it - e-mail: [email protected] - quattordici - novembre 2004