037-044 Francia
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Dati macroeconomici1 anno 2008 Reddito Procapite Tasso di inflazione Tasso disoccupazione Tasso di variazione del PIL € % % % 20.694 3,7 6,3 3,0 Previsione di crescita PIL per il 2008 % 0,2 Totale import Totale export Saldo Bilancia Commerciale Totale import da Italia Totale export verso Italia Saldo interscambio con l’Italia Investimenti esteri Investimenti all’estero Investimenti italiani Investimenti in Italia mld € mld € mld € mld € mld € mld € mld € mld € mld € mld € 40,09 29,75 -10,34 1,82 1,13 -0,69 5,60 7,76 0,012 0,012 1 Fonte: Central Bureau of Statistic, Bank of Israel, Banca d’Italia 2 aggiornato a ottobre 2008 Caratteristiche Generali Mesi Temperature nella capitale (in °C) Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Media max 18 19 20 22 25 28 30 30 31 28 25 19 Media min 9 9 10 12 17 19 21 22 20 15 12 9 Fuso orario (rispetto all’Italia): +1 Superficie 21.643 kmq Popolazione 7.371.900 Gruppi etnici Ebrei (75,6%), Musulmani (16,6%), Cristiani (2,1%), Drusi (1,6%), Altri (4%) Comunità italiana oltre 10.000 Capitale Gerusalemme (733.300) Città principali Tel Aviv-Jaffa (384.400), Haifa (266.300), Rishon Le Zion (222.000), Ashdod (204.200) Moneta New Israeli Shekel (ILS) Tasso di cambio1 1 euro=5,38114 ILS Lingua ebraico. Principali lingue straniere: arabo, inglese e russo Religioni principali Ebrei (75,6%), Musulmani (16,6%), Cristiani (2,1%), Drusi (1,6%) Ordinamento dello Stato democrazia Parlamentare. Il potere legislativo è affidato al parlamento (la Knesset), formata da 120 membri eletti ogni quattro anni a suffragio universale diretto. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo, presieduto dal Primo Ministro. Il Presidente è eletto dalla Knesset ed ha un mandato di cinque anni Suddivisione amministrativa sei distretti (mehozot): Centrale, Haifa, Gerusalemme, Settentrionale, Meridionale e Tel-Aviv. 1 2 aggiornato al 12 marzo 2009 fonte: Central Bureau of Statistics, e Bank of Israel Quadro dell’economia2 Quadro macroeconomico Nonostante la crisi globale, l’economia conferma una crescita costante seppure più moderata rispetto agli anni precedenti. Il 2008 si è chiuso con una variazione del PIL pari al +3%, mentre nel 2009 lo stesso dovrebbe attestarsi a +0,2%. Il 2008 ha chiuso con un indice dei prezzi al consumo del 3,8%, in diminuzione rispetto al 2007 (4,9%). Il tasso di inflazione rispetto al 2007 è aumentato dello 0,3% per un valore pari a 3,7%, mentre si prevede una diminuzione dell’indice a quota 3% nel corso del 2009. Il tasso di disoccupazione è apparso in rallentamento rispetto al 2007, attestandosi a quota 6,3%, e nonostante la crisi economica, il Governo si è proposto di abbassarlo al 5% entro IL 2010. Il flusso degli investimenti diretti esteri ha rappresentato e rappresenta tutt’ora il motore trainante dell’economia israeliana. Società quali Hewlett Packard, Intel, IBM, Microsoft, Cisco, Motorola, HP hanno compiuto importanti investimenti in Israele. Principali settori produttivi Il settore high-tech si è confermato trainante dell’economia israeliana. Ormai da alcuni anni Israele è lo Stato che al mondo investe nella ricerca la maggior percentuale del proprio PIL (4,5%), sopravanzando gli Stati Uniti (2,1%) e le più evolute nazioni industrializzate europee (Svezia con il 3,6%, Finlandia con il 3,4%, Svizzera con il 2,9%). La principale area di specializzazione dell’attività di ricerca e sviluppo si conferma l’Information & Communication Technology (sistemi di software, attrezzature per semiconduttori, ottica, nanotecnologie, sicurezza, embedded systems, attrezzature mediche e tecnologie legate a internet). Negli ultimi anni si è registrata una crescita nel settore delle bioscienze e in quello delle tecnologie energetiche e ambientali, nel quale Israele conduce importanti ricerche legate alla desalinizzazione delle acque, al risparmio idrico e allo sfruttamento delle energie rinnovabili, soprattutto solare. La necessità di raggiungere una condizione di autosufficienza nella produzione di sistemi di difesa ha portato il settore aeronautico ed aerospaziale (IAI, l’industria aerospaziale israeliana) BUSINESS ATLAS 2009 ad essere considerato un leader a livello mondiale. Altri settori produttivi di particolare interesse sono quello agroalimentare e delle bevande, la lavorazione di diamanti, metalli, legno e plastica. Infrastrutture e trasporti La rete stradale copre circa 15.700 km, di cui 6.200 km di strade extra-urbane e 9.700 km urbane. Autostrade collegano Tel Aviv a Haifa, a Ashdod ed a Gerusalemme. La rete ferroviaria si estende per oltre 900 km. Il principale aeroporto è il Ben Gurion situato a Lod, a circa 10 km da Tel Aviv. Inoltre vi sono aeroporti a Eilat, Ovdà, Tel Aviv e Haifa. I porti più importanti sono Haifa, Ashkelon, Ashdod ed Eilat sul Mar Rosso. Recentemente è stato approvato un ambizioso piano di ampliamento di tutto il sistema portuale (Master Plan fino al 2050). La pianificazione riguarda, in particolare, la costruzione di 2 terminal nei porti di Haifa e Ashdod. Grandi progetti sono stati avviati recentemente per il potenziamento delle linee ferroviarie, in particolare: il treno veloce sulle linee Tel Aviv-Beer Sheva; l’elettrificazione dell’intera rete ferroviaria esistente (941 km), attualmente funzionante con locomotori diesel; la costruzione, entro il 2011, di una ferrovia ad alta velocità che collegherà Tel Aviv a Gerusalemme, come stabilito dal bando di gara chiusosi lo scorso ottobre; la metropolitana leggera di Tel Aviv (Linea Rossa), i cui lavori dovrebbero iniziare nel corso del 2009 e concludersi nel 2014. Seguiranno poi progetti analoghi per collegare Tel Aviv con: Holon e Rishon Le Zion (Linea Verde); Kfar Saba, Ra’anana, Herzeliya e Ramat Hasharon (Linea Gialla); Kiriyat Ono e dintorni (Linea Viola); un sistema di trasporto metropolitano leggero a Gerusalemme (entro 2010 il primo tratto) e un sistema di trasporto bus guidato nella zona di Haifa. Infine, è stato firmato un accordo per la creazione di una rete di metropolitana leggera per collegare le città di Petah Tikva, Bat Yam e Tel Aviv da realizzarsi nell’arco di cinque anni. Commercio estero Totale export(diamanti esclusi): mld/€ 29,75 Totale import(diamanti esclusi): mld/€ 40,09 Principali prodotti importati: materie prime, esclusi diamanti e carburanti per mld/€ 17,33 (43%) in aumento del 4% rispetto al 2007; beni di investimento per mld/€ 7,59 (18%) con un incremento del 14% attribuibile all'andamento delle importazioni di macchinari vari; beni di consumo per mld/€ 5,83 (14%) con un incremento del 18%; carburanti per mld/€ 9,20 (22%) con un incremento del 43% dovuto all’aumento del prezzo del greggio. Per ciò che concerne i diamanti grezzi e lavorati l'importazione è di mld/€ 6,68 complessivi con una diminuzione dell'1% rispetto al 2007. Principali prodotti esportati: secondo i dati pubblicati dal Central Bureau of Statistics, il 91% del totale dei beni esportati nel 2008 è costituito da manufatti (esclusi diamanti) con un incremento del 13% rispetto al 2007, mentre il 12% è il ISRAELE valore percentuale dell’esportazione di diamanti sul totale delle esportazioni (+0,6% rispetto al 2007) e il 2% è quello dei prodotti agricoli (-1% rispetto al 2007). In particolare, nel settore manufatturiero, si nota una differenza percentuale nel valore dei beni esportati che varia in base alla tipologia del prodotto, ripartita come segue: alta (44%), medioalta (31%), medio-bassa (20%) o bassa (5%) tecnologia. Principali partner commerciali Paesi Clienti: Unione Europea, con una quota pari al 24,7%, è in lieve calo rispetto al 26,4% del 2007 ma in crescita per quanto concerne il valore assoluto (+12,1%); rimane, invece, invariata la quota di esportazioni verso gli USA (30,7%) e sono significativamente aumentate nei confronti della Cina tanto con riferimento alla quota di mercato (3,7%) quanto in valore assoluto (+23,6%). L’Italia è il sesto acquirente di Israele con un valore di importazioni pari a mld/€ 1,13, ovvero il 4% del totale delle esportazioni israeliane dopo USA, Olanda, Germania, Regno Unito e Turchia. Paesi Fornitori: Unione Europea con il 33,8%, in lieve flessione rispetto alla quota del 35,5% del 2007; per il 12,7% dagli USA, in flessione rispetto al 14,9% del 2007; e per 9,2% dalla Cina. Rispetto a questo scenario, comunque, il valore delle importazioni dai Paesi dell’Unione è aumentato in valore assoluto del 13,9%, quello delle importazioni dagli USA del 2,1% mentre le importazioni dalla Cina hanno fatto registrare un significativo +19,5%. L’Italia è il quinto fornitore di Israele con una quota di mercato pari a mld/€ 1,82, ovvero il 4% del totale delle importazioni israeliane (preceduto da USA e Cina, e in Europa dalla Germania e dalla Svizzera). Interscambio con l’Italia Saldo commerciale (diamanti esclusi): mld/€ -0,69 Nel 2008 l’interscambio complessivo Italia/Israele è aumentato del 17,5%. L’Italia detiene una quota del 13,5% sul totale degli acquisti europei da Israele (13,9% nel 2007) e una quota dell’11,4% sul totale delle esportazioni israeliane verso i Paesi UE (9,8% nel 2007). L’economia italiana e israeliana sono complementari in svariati settori, in particolar modo nei campi riguardanti le alte tecnologie, R&S per la produzione di macchinari e di sistemi di protezione ambientale. Sul piano degli investimenti israeliani in Italia, l`opportunità di unire le tecnologie di eccellenza israeliane alla capacità industriale italiana, collocando la produzione sul mercato unico europeo, ha incentivato numerose aziende israeliane ad investire in Italia. Gli investimenti israeliani in Italia hanno riguardato in anni recenti molteplici settori tra i quali l'industria farmaceutica, le telecomunicazioni ed il settore agroalimentare. Principali voci dell’export italiano: macchinari e attrezzature elettriche (mld/€ 0,52); metalli di base (mld/€ 0,22); prodotti chimici (mld/€ 0,2); prodotti in plastica e gomma (mld/€ 0,13); settore tessile e abbigliamento (mld/€ 0,11). Importanti quote di mercato sono rappresentate anche dalla MEDIO ORIENTE/AFRICA ISRAELE vendita di automezzi, aerei, navi e attrezzature ad esse associate, articoli in pietra, cemento, ceramica, vetro, pietre preziose e bigiotteria e da prodotti alimentari, bevande e tabacco. Rispetto all’anno precedente, la variazione positiva più rilevante si è registrata nei settori: prodotti alimentari, bevande, tabacco (+34,4%), automezzi, aerei e navi (+24%), prodotti vegetali (+28%), tessile e abbigliamento (+18%), pietre preziose e bigiotteria (+13%). E’ da segnalare, invece, il calo del 68,8% delle esportazioni di minerali verso Israele. Principali voci dell’import italiano: prodotti chimici e derivati (mld/€ 0,48, +66,7%); prodotti in plastica e gomma (mld/€ 0,18, +1,6%); macchinari ed attrezzature elettriche (mld/€ 0,19, +34,3%). Investimenti esteri (principali Paesi e settori) Verso il Paese: la crescita degli investimenti diretti esteri in Israele è stata determinata da molteplici fattori tra i quali: le privatizzazioni, la crescente apertura del mercato israeliano, il boom della new economy e del settore high-tech, considerato il motore trainante dell’economia israeliana. L'acquisizione di start-up israeliane rappresenta per le grandi società internazionali dell’high-tech una scelta conveniente, rispetto allo sviluppo di costosi programmi autonomi di Ricerca e Sviluppo in patria. Italiani verso il Paese: telecomunicazione, chimica e settore assicurativo. All’estero del Paese: high-tech, immobiliare. In Italia del Paese: settore farmaceutico, telecomunicazioni e immobiliare. Quest’ultimo settore caratterizzato da una crisi di lungo periodo in Israele ha spinto gli investitori locali verso nuovi mercati, come l’Italia. Ultimamente, è il mercato immobiliare toscano ad attirare maggiori capitali, in particolare nel settore turistico e in nuovi progetti abitativi. Aspetti normativi e legislativi Regolamentazione degli scambi Sdoganamento e documenti di importazione: lo sdoganamento avviene tramite procedure informatizzate negli uffici dell’Agenzia delle Dogane collegati ai sistemi informatici delle barriere doganali. Una parte della merce è ispezionata dal funzionario doganale che apre uno o più colli sulla base di direttive fornite dalla direzione generale della Dogana. I documenti richiesti (non inclusi campioni, merci per corpi consolari, etc.) sono: la fattura originale del fabbricante o della ditta d’esportazione, possibilmente firmate; lista d’imballaggio per merce in quantità superiore a un collo; lettera di trasporto aereo/marittimo; certificato (o dichiarazione) d’assicurazione marittima; formulario EUR 1 (o dichiarazione parallela) per merce fabbricata in Europa. Alcune tipologie di merci sono sotto la sorveglianza dei Ministeri per cui è richiesta una licenza di importazione rilasciata dal relativo Ministero (dei Trasporti, della Sanità o dell’Agricoltura) o un permesso dell’Istituto Tecnico. Classificazione doganale delle merci: il Department of Customs & VAT è diviso in diverse sezioni, una delle quali si occupa di classificazione. La classificazione delle merci è basata sul Sistema di nomenclatura Armonizzato HS (Harmonized System) riconosciuto ed usato internazionalmente nella compilazione di liste tariffarie. Tale sistema è gestito dal World Customs Organization (WCO) che ha sede a Bruxelles. Per ricevere informazioni dall’estero in merito alla classificazione dei beni e ad eventuali tasse sull’importazione di prodotti in Israele, è possibile contattare direttamente la Classification Section del Department of Customs & VAT. La classificazione include inoltre informazioni circa la necessità di ulteriori ed eventuali licenze e/o standard approvati da altre autorità, come il Standards Institute of Israel e diversi Ministeri all’interno del Governo. Restrizione delle importazioni: applicate su merci provenienti da Paesi che non hanno rapporti diplomatici con Israele, merci pericolose al pubblico, merci militari, altre merci specificate sulla Tariffa Doganale. Importazioni temporanee: permesse usando il Carnet Ata o sotto altri accordi doganali (generalmente un pagamento in deposito che viene restituito dopo l’esportazione della merce). Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese Normativa per gli investimenti stranieri: Israele incentiva l’ingresso di capitali esteri e a tale riguardo, una serie di provvedimenti legislativi prevedono sovvenzioni statali, agevolazioni ed esenzioni fiscali per società straniere che intendano effettuare investimenti produttivi nel Paese. Gli incentivi agli investimenti sono regolati dalla “legge per il sostegno degli investimenti di capitale (ECIL)” del 1959. Inoltre, il 20.11.1995, è stato firmato un trattato commerciale tra Israele e l’UE, il “Trattato di Associazione”, basato sul principio di reciprocità. Uno degli effetti principali di questo accordo è l’espansione dei parametri delle esistenti free trade zones aggiornando regole sulle origini dei prodotti e rendendole più flessibili, garantendo un accesso facilitato a mercati di approvvigionamento pubblici e statali e semplificando le condizioni commerciali. Questo accordo proibisce l’imposizione di dazi sull’import ed export tra Israele e l’Unione Europea. Le agevolazioni concesse dal governo (sovvenzioni, sgravi e garanzie per prestiti) riguardano in particolar modo le imprese a cui venga attribuito lo “status” di impresa riconosciuta dal Centro di Investimento Governativo, figura prevista già dalla legge per il sostegno degli investimenti di capitali del 1959. Lo status di impresa riconosciuta è concesso dal “Centro per l’Investimento” del Ministero dell’Industria e del Commercio a progetti che procurino benefici all’economia del Paese. I certificati di “riconoscimento” consentono al progetto di usufruire di un sostanziale supporto BUSINESS ATLAS 2009 da parte statale, come trattamenti speciali di natura fiscale (esenzioni), ma prevedono anche contributi a fondo perduto, sovvenzioni statali sotto forma di prestiti, una riduzione dell’imposta sulle società (con un’aliquota variabile dal 10 al 25% a seconda del grado di controllo estero), una ritenuta alla fonte ridotta al 15% sui dividendi distribuiti alla controllante estera. Vi è inoltre la possibilità di usufruire di un ammortamento in forma abbreviata per i macchinari e gli impianti necessari alla realizzazione di particolari progetti. L’entità delle agevolazioni varia, inoltre, a seconda dell’ubicazione dell’impresa: il territorio israeliano è stato infatti, suddiviso in tre fasce, due delle quali presentano delle condizioni particolarmente favorevoli in termini di finanziamento. Incentivi sono attribuiti dall’Office of the Chief Scientist (OCS) nel campo della ricerca e dello sviluppo. In questo ambito il supporto varia dal 30% per il miglioramento di prodotti esistenti, al 66% per lo sviluppo di tecnologie altamente avanzate. Fra i maggiori settori d’investimento rivestono particolare interesse i piani di sviluppo regionali per progetti relativi al controllo e alla desalinizzazione delle acque, alla desertificazione, all’agricoltura avanzata, ai software, al turismo, all’industria farmaceutica, alle infrastrutture e ai trasporti, all’energia, alle comunicazioni e ai programmi logisticoambientali. Legislazione societaria: la costituzione di entità legali è semplice. Sono previste: a) Proprietà esclusiva; b) Partnership limitata o generale (General or Limited Partnership); c) Società israeliana a responsabilità limitata e d) come Società straniera. L’operazione più frequente consiste nell’assorbimento da parte di una società estera di una società israeliana che ne diventa filiale. Israele non richiede che azioni ed obbligazioni di un’azienda israeliana rimangano in mano a cittadini israeliani. Brevetti e proprietà intellettuale Israele è firmatario della Paris Convention for the Protection of Industrial Property che protegge i brevetti per un periodo di 20 anni, ed è membro del Trattato per la Cooperazione in materia di Brevetti (PCT). Qualsiasi nuova invenzione, che sia un processo o un prodotto che propone un passaggio innovativo ed abbia un impiego industriale o agricolo, può essere brevettato. Requisito fondamentale è che il prodotto non sia stato brevettato altrove. In ogni caso, i metodi diagnostici e di medicazione per esseri umani non sono brevettabili. Anche nuove varietà di piante o razze animali non sono brevettabili, fatta eccezione per gli organismi microbiologici, non presenti in natura. Per quanto concerne i Marchi Registrati: la registrazione è protetta dalla Trademark Ordinance del 1972 per un periodo di 14 anni rinnovabile a tempo indeterminato. Copyright: i diritti dei creatori di lavori letterari, artistici e musicali originali sono garantiti dalla Copyright Law del 1911. Questo genere di protezione è automatica e non è necessaria alcuna richiesta. ISRAELE Sistema fiscale Prevede: 1) imposte sul reddito; 2) imposte sui Capital Gains e 3) imposta sul Valore Aggiunto. Esistono, inoltre, una serie di altre imposte specifiche. La regola generale, secondo l’Ordinamento delle Imposte sul Reddito in Israele, prevede che i residenti israeliani e stranieri siano soggetti a tassazione sui redditi derivanti da fonti israeliane, ovvero redditi che siano maturati, derivati o ricevuti in Israele da israeliani o stranieri residenti in Israele per più di metà dell’anno fiscale. Persone giuridiche: l’imposta media sul reddito delle persone giuridiche in Israele è pari al 33%. I dividendi pagati a persone fisiche israeliane e a persone fisiche e giuridiche straniere sono soggetti a ritenuta del 25%, a meno di specifiche norme contenute negli accordi bilaterali sulla doppia tassazione. Le imprese qualificate come Approved Enterprises, le società a controllo straniero e gli investitori stranieri sono sottoposti ad una disciplina specifica. Le società in cui l’investimento straniero supera il 25% possono scegliere di presentare la contabilità in dollari o di legare la loro valuta israeliana al tasso di cambio anzichè al CPI. I Capital Gains derivanti dalla vendita di azioni sono soggetti a tassazione. Persone Fisiche: in Israele sia il reddito dei residenti che quello dei non residenti è soggetto a tassazione, purché sia originato da fonti israeliane come definito precedentemente. Invece i redditi originati all’estero non sono sempre considerati parte del reddito tassabile. Il sistema impositivo sul reddito è progressivo, con una struttura per scaglioni. Per evitare il fiscal drag, gli scaglioni sono aggiustati trimestralmente in base alle variazioni del CPI. I residenti stranieri sono soggetti alla stessa disciplina, ma nel caso abbiano investito in valuta straniera possono scegliere di calcolare i guadagni nella valuta originaria anziché in Shekel. Nel 2005 il Ministero delle Finanze ha annunciato la diminuzione della tassa d’acquisto sulle nuove autovetture. La vecchia imposta era del 95%. La diminuzione graduale dell’imposta, secondo il programma, si estenderà su un periodo di 5 anni. La prima fase ha comportato una diminuzione del 6% nell’imposta. A riforma compiuta, nel 2010, l`imposta dovrebbe assestarsi al 72%. Sui dividendi e sugli interessi corrisposti ai residenti in Italia si applica una ritenuta d’imposta rispettivamente del 25%, e del 15%. Nessuna ritenuta sulle royalties. Inoltre, il guadagno inflazionistico sulla vendita di azioni di società israeliane acquistate originariamente in valuta straniera è esente da tasse se il calcolo è basato sulle variazioni del tasso di cambio rilevante. I capital gains derivanti dalla vendita di azioni alla Borsa Valori di Tel Aviv sono esenti dal pagamento delle tasse. Capital Losses: le perdite in conto capitale possono essere compensate da guadagni reali e possono essere riportate per un massimo di 7 anni. Le perdite sulle azioni possono essere compensate solo da guadagni su azioni. Anno fiscale: 1 gennaio – 31 dicembre MEDIO ORIENTE/AFRICA ISRAELE Imposta sui redditi delle persone fisiche Redditi (in €) Valore 0 - 1.970 1.971 - 3.950 3.951 - 10.590 10.591 - 30.000 30.001 - 34.820 oltre 34.821 10 % 17 % 26 % 34 % 39 % 49 % Tassazione sulle attività d’impresa: con la riforma del 2003, la tassazione societaria è stata ridotta dal 36% all’attuale 27% e l’obiettivo è quello di raggiungere, nel 2010, un livello di imposte societarie pari al 25%. Imposta sul valore aggiunto (VAT): dal 2006 il tasso è stato fissato al 15,5%. Notizie per l’operatore Rischio paese3 3/7 Condizioni di assicurabilità SACE4 apertura Sistema bancario Le funzioni di banca centrale sono affidate alla Bank of Israel. Il sistema bancario è fortemente centralizzato. Buona parte delle transazioni bancarie vengono effettuate da tre istituti di credito (Bank Hapoalim, Bank Leumi e Israel Discount Bank). Nell’ambito dei programmi di privatizzazione elaborati dal Governo è in corso la cessione, anche tramite la borsa valori, di gran parte del capitale delle principali banche del Paese, tranne che per la Bank Hapoalim, già privatizzata. Tipologia Tassi bancari5 Tasso ufficiale di sconto Valore 0,75 % Principali finanziamenti e linee di credito SIMEST Finanziamenti agevolati e servizi Studi di prefattibilità, fattibilità e assistenza tecnica collegati agli investimenti D.M. 136/00 Investimenti esteri Legge 100/90 Fondo di Venture Capital Crediti all’esportazione Dlgs. 143/98 (già Legge 227/77) Legge 394/81 Sviluppo Commerciale Servizi di assistenza tecnica Business scouting art. 3, c.5 della L.100/90 - Dlgs 143/98 Accordo SIMEST MIGA Copertura dei rischi politici Per ulteriori informazioni si vedano le pagg. 10-11 Parchi industriali e zone franche La Free Trade Zone Law, firmata nel 1969, dichiara i porti di Haifa, Ashdod ed Eilat zone franche. Alle aziende situate in queste zone, oltre all’esenzione dal pagamento delle imposte indirette, vengono garantiti numerosi altri vantaggi. Alle imprese che hanno sede nella città di Eilat è garantita l’esenzione dall’imposta sul valore aggiunto (ad eccezione delle automobili e dei prodotti elettronici). Nel 1996, in seguito alla firma del trattato di pace tra Israele e la Giordania, gli Stati Uniti hanno dichiarato il proposito di aprire Qualifying Industrial Zones (QIZ) tra i due Paesi allo scopo di attrarre investimenti e rafforzare la cooperazione economica nella regione. A tale scopo, è entrato in vigore nel dicembre 2004 un accordo, firmato successivamente anche con l’Egitto. I beni prodotti nelle QIZ soggetti ad esportazione negli Stati Uniti sono esenti da dazi ed aliquote. Accordi con l’Italia L’economia israeliana, date le ridotte dimensioni del mercato interno, la scarsità di risorse naturali e la situazione geopolitica, è per sua natura “export-led”. Il commercio internazionale gioca quindi un ruolo fondamentale. Tra gli accordi stipulati con l’Unione Europea si sottolineano: l’Accordo di Area di Libero Scambio firmato nel 1975 che prevede l’esenzione tariffaria per i prodotti industriali ed agricoli su presentazione della certificazione d’origine; Accordo del 1995 che, in sostituzione del precedente, concede ai prodotti israeliani più flessibilità in tema di certificazione d’origine. Tale accordo include anche altri aspetti, quali la libertà di movimento dei capitali, ulteriori liberalizzazioni in tema di costituzione di società; cooperazione economica in aree di reciproco interesse; cooperazione regionale nei settori industriale, agricolo, standards, servizi finanziari, tasse, ambiente, energia, informazione e comunicazione, trasporti e turismo. Gli accordi con l’Unione Europea non si limitano comunque a politiche di accesso ai due mercati, ma si estendono anche ai programmi scientifici. Israele, risulta essere il primo paese non europeo ad aver avviato una collaborazione nell’ambito del 4°, 5° e 6° Programma Quadro di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico. Per quanto riguarda l’R&D, nel 2008 si è tenuta la settima edizione del Bando per la raccolta di progetti congiunti di ricerca sulla base dell’accordo di cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo dello Stato di Israele. L’Italia, infatti, è il terzo partner scientifico di Israele dopo Stati Uniti e Germania. I due Paesi sono legati da un Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica, fir3 4 5 fonte: OCSE. Categoria OCSE (o categoria di rischio) indica il grado di rischiosità (da 0 a 7, dove 0=rischio minore e 7=rischio massimo), ovvero la probabilità che si verifichi un default per maggiori informazioni www.sace.it per far fronte allo sbilanciamento economico in corso e per creare un’atmosfera di fiducia nella popolazione, la Banca Centrale ha ritoccato al ribasso il tasso d’interesse per ben 7 volte negli ultimi sei mesi portandolo dal 4,25% all’attuale 0,75% BUSINESS ATLAS 2009 mato nel 2000 ed entrato in vigore nel 2002. L’Accordo ha consentito il finanziamento diretto di quasi 40 progetti congiunti di ricerca che coinvolgono numerose aziende, università ed enti di ricerca dei due Paesi. A livello intergovernativo, esiste inoltre un Accordo di Cooperazione nel Campo della Sanità e delle Scienze Mediche, firmato nel 2002 ed entrato in vigore nel 2003. La capillarità delle relazioni scientifiche tra i due Paesi è dimostrata dagli innumerevoli MoU, protocolli operativi e intese tra regioni, enti locali e soggetti pubblici e privati italiani con lo Stato d’Israele e suoi enti. Lo sviluppo dei rapporti scientifici e tecnologici tra i due Paesi continua a poggiare sulla formula tecnologie in cambio di strutture e sistemi di produzione. La collaborazione con l’industria italiana viene considerata dagli ambienti hitech israeliani come un naturale complemento dalla fase di ricerca e brevettazione a quella di realizzazione e commercializzazione dei prodotti finiti. Nel 2003 è stato firmato l’Accordo Agricolo che prevede tariffe preferenziali e quote. Israele aderisce anche a molteplici organizzazioni economiche quali il gruppo della Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e la Banca Inter-Americana per lo Sviluppo. Israele è, inoltre, membro del WTO dal 1994. Dal marzo 1996, il Consiglio dell’OCSE ha approvato la richiesta israeliana di partecipare ad alcune attività in veste di osservatore, in vista di una futura adesione. Dal 2002, Israele è paese membro della rete euro-mediterranea delle agenzie di promozione degli investimenti. Il progetto ANIMA è finanziato dal programma comunitario MEDA di cooperazione tra l’Unione europea ed i 12 paesi partner del Mediterraneo. Costo dei fattori produttivi Operaio Generico Operaio Specializzato Impiegato Quadro Dirigente da 900 1.000 1.000 1.200 2.000 Organizzazione sindacale Creata nel 1923, ad opera dei primi nuclei dell’emigrazione ebraica in Palestina, l’Histadrut, la federazione generale dei sindacati in Israele, è la più grande organizzazione volontaria del paese ed un potente attore nello scenario economico. Oggi, l’Histadrut è una confederazione che organizza una trentina di organizzazioni sindacali, di rango sia settoriale che di mestiere. A livello locale operano 78 strutture e, in azienda, vige il sistema del single channel, con delegati eletti dal personale (non importa se iscritti o meno al sindacato) sul modello dei consigli d’azienda. media Alta e media tensione Combustibile 0,07 Prodotti petroliferi7 (in €/l) Benzina Nafta Combustibile industriale da 1,13 0,90 0,70 a 1,43 1,32 0,90 Acqua9 (in €/m3) Ad uso industriale da a 0,60 1,15 Telecomunicazioni10 (in €/min.) Tipologia chiamata Media Telefonia fissa Verso l’Italia Interurbana nazionale Connessione Internet Tipologia 0,015 0,424 0,015 0,370 Immobili7 (canone mensile in €/m2) Affitto locali uffici da 6 a 20 Informazioni utili a 1.000 1.500 2.088 4.000 6.000 Elettricità8 (in €/KW/h) Categorie Manodopera7 (valori medi mensili in €) Categorie ISRAELE Indirizzi Utili NEL PAESE RETE DIPLOMATICO CONSOLARE11 Ambasciata d’Italia Trade Tower Building, 25 Hamered Street 21° Piano 68125 Tel Aviv tel +972 3 5104004 - fax +972 3 5100235 e-mail: [email protected] web: www.ambtelaviv.esteri.it 7 8 9 10 11 fonte: Central Bureau of Statistic fonte: Israel Electric Corporation fonte: Hagihon Ltd- Jerusalem Water and Waste Water Works Corporation fonte telefonia: Bezeq, Kavei Zahav, Barak; fonte Internet: Bezeq, Netvision, Orange fonte: Ministero degli Affari Esteri (www.esteri.it) MEDIO ORIENTE/AFRICA ISRAELE Consolati Nazareth (Consolato Onorario) Renaissance Nazareth Hotel 2015 Mount Precipice 16000 tel +972 4 6084928 - fax +972 4 6452929 Haifa (Consolato Onorario) 2, Pal Yam ave., Oren Building, 33095 tel +972 4 8664850 - fax +972 4 8664834 Eilat (Consolato Onorario) 9, Avocado Street tel +972 8 6317276 - fax +972 8 6317610 Beersheva (Consolato Onorario) ALTRI UFFICI DI PROMOZIONE ITALIANI Istituti italiani di cultura Tel Aviv 25 Rehov Hamered, 68125 tel +972 3 5161361 - fax +972 3 5161330 e-mail: [email protected] web: [email protected] Haifa 12 Rehov Meir tel +972 4 8536091 - fax +972 4 8523934 e-mail: [email protected] Ufficio ICE The Tower Building 17th fl.- 3 Daniel Frish St. 64731 Tel Aviv-Giaffa tel +972 3 6918130 / 39 / 41 fax +972 3 6962812 e-mail: [email protected] www.ice.it Ufficio della Cooperazione Mujir al Din 5 – Ghoshosh House - Sheikh Jarrah tel +972 2 5828138 ISTITUTI DI CREDITO BNL c/o BNP Paribas Per informazioni e assistenza su progetti di sviluppo internazionale: [email protected] IN ITALIA RETE DIPLOMATICO-CONSOLARE Ambasciata via M. Mercati,14 - 00197 Roma tel 06 6198500 - fax 06 36198555 e-mail: [email protected] web: www.mfa.gov.il Formalità doganali e documenti di viaggio E’ necessario un passaporto valido. Gli apolidi hanno bisogno di un documento di viaggio valido, con un visto di rientro nel Paese in cui è stato rilasciato il documento. I visitatori possono rimanere nel Paese per tre mesi a partire dalla data di arrivo. Poiché alcuni Paesi non permettono l’ingresso a chi abbia un visto israeliano sul passaporto, i viaggiatori interessati possono richiedere che il visto venga apposto su un foglio separato che sarà allegato ad una pagina del passaporto. Corrente elettrica 220V, 50 Hz Giorni lavorativi ed orari Uffici: dom-gio 8.30-17.30; alcuni uffici lavorano durante la mattina del venerdì. Negozi: 9.00-19.00; il venerdì e la vigilia delle festività, i negozi chiudono alle ore 14.00. Banche: dom-gio 8.30-12.30; domenica, martedì, giovedì anche dalle 16.00 alle 18.00. Festività Il sabato (Shabbat), il giorno di riposo in Israele e tutte le feste religiose ebraiche, cominciano al tramonto del giorno precedente e finiscono al calare della notte. La maggior parte dei negozi, le aziende, gli uffici, e i locali pubblici sono chiusi e quasi tutti i mezzi di trasporto (ad eccezione dei taxi) cessano di funzionare. Altre festività sono: Rosh Ha Shana (Capodanno Ebraico), Kippur (Giorno dell’Espiazione), Sukkot (Festa delle Capanne), Yom Azmaut (Giorno dell’Indipendenza), Shavuot (Pentecoste) e Pesach (Pasqua). Media Quotidiani: in ebraico: Yediot Aharonot, Maariv, Haaretz, Globes. In inglese: Jerusalem Post, Herald Tribune-Haaretz. TV: reti pubblico commerciali: Arutz 2, Israel 10 e il canale della Knesset. Notevole successo è stato registrato negli ultimi anni dalla televisione via cavo e via satellite (con “Yes” e “Hot” come principali providers). Media on-line: tutti i quotidiani possiedono una versione online. Globes, Haaretz e Jerusalem Post hanno anche un’edizione in inglese on-line. Alberghi In categoria lusso da € 200 a 250; in 1a cat. €150 - 200; in 2a categoria € 70 - 150. Assistenza Medica In caso d’emergenza, rivolgersi al Magen David Adom (l´equivalente della Croce Rossa), al 101 da tutto il Paese. Mezzi di trasporto Compagnia aerea di bandiera: El-Al Altre compagnie aeree operanti nel Paese: Arkia Israel Airlines, Israir, Sun D’Or (società controllata dall’El-Al), Tamir Airlines (voli interni). Trasferimenti da e per l’aeroporto: l’autobus 475 collega il Terminal 1 dell’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv (stazione ferroviaria centrale e ai principali alberghi - circa 20 minuti di viaggio), partendo ogni ora dalle 4.00 alle 24.00. Gli autobus dell’Egged partono per Tel Aviv ogni 15 minuti (dalle 5.00 alle 22.00) e per Gerusalemme ogni 30 minuti BUSINESS ATLAS 2009 (dalle 6.30 alle 20.30). È disponibile un servizio di shuttle tra l’Airport City e il terminal 3 dell’aeroporto. Presente inoltre il servizio taxi e il servizio taxi collettivi, chiamati Sherut, a prezzi più competititvi. Telecomunicazioni Telefonia fissa: Bezeq Telefonia Internazionale da Israele per l’estero: Kavei Zahav (prefisso 012); Bezeq International (prefisso 014); Barak (prefisso 013). Telefonia mobile: Orange (GSM); Pelephone; Cellcom, Mirs. ISRAELE Siti di interesse Governo Israeliano (www.gov.il) Istituto Nazionale di Statistica (www.cbs.gov.il) Ministero degli Affari Esteri (www.mfa.gov.il) Informazioni su questioni doganali (http://62.219.95.10/TaarifEnglish/) Ministero Industria e Commercio (www.tamas.gov.il) Israel Export and International Cooperation Institute (www.export.gov.il) Manufacturer’s Association (www.industry.org.il) Israeli Industry Center for R&D (www.matimop.org.il) Museo Italiano Arte Ebraica di Gerusalemme (www.jija.org)