Morta a 14 anni in un tragico schianto
Transcript
Morta a 14 anni in un tragico schianto
,!7HB7C1-djeaag!:m;k;O;L;q Carrozzeria Nova-Car Bonaj srl Lunedì 16 aprile 2012 Viale Italia, 12 Tel./Fax 0321 652564 Cell. 347 2687210 CALTIGNAGA (NO) uniamo le penne! D A L 1 8 7 7 L’ I N F O R M A Z I O N E I N D I P E N D E N T E ANNO 135 - N. 43 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato www.corrieredinovara.com Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Novara - Euro 1,20 [email protected] Novara, violenta aggressione in centro Stroncato da improvviso malore Da una verifica su 2.041 Comuni Preso a calci e pugni per banale rimprovero Cordoglio per la morte dell’architetto Guasco Cerano tra i Comuni più virtuosi d’Italia a pagina 3 a pagina 10 a pagina 11 L’INCIDENTE NELLA SERATA DI SABATO, SULLA REGIONALE 229 DEL LAGO D’ORTA, GIÀ TEATRO DI UN ANALOGO DRAMMA Morta a 14 anni in un tragico schianto Marta Giroldini, liceale omegnese, avrebbe compiuto 15 anni il mese prossimo VERBANIA Non aveva ancora 15 anni, li avrebbe compiuti il mese prossimo. Marta Giroldini, studentessa omegnese al primo anno dell’indirizzo classico del liceo Cavalieri, è morta alle 23,30 sulla strada regionale 229 del lago d’Orta, nell’impatto tra la Y10 condotta da un amico diciannovenne che la stava riaccompagnando a casa, alle 23,30 circa di sabato, e la Bmw X5 in uscita da Omegna diretta verso Pettenasco. Ad esserle fatale l’invasione di corsia della vettura sulla quale viaggiava. Forse a causa del fondo viscido (pioveva), forse del- l’oscurità o di qualche altra concausa sulla quale stanno indagando i carabinieri. Di certo Marta è morta sul colpo. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto hanno potuto prestare aiuto solo ai due conducenti e al passeggero dell’altra auto, feriti leggermente. Il giovane di 19 anni è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Verbania e per lui la prognosi è di una trentina di giorni, mentre solo ferite lievi per le altre due persone coinvolte nel sinistro. Per lei era troppo tardi. Insieme ai Carabinieri, sono intervenuti una Marta Giroldini pattuglia della Polizia stradale, per regolare il traffico in transito, i Vigili del fuoco volontari di Omegna e quelli del comando provinciale di Verbania, per la rimozione dei mezzi e il lavaggio della sede stradale. Teatro dell’incidente un tratto già tristemente famoso, costato la vita ad un’altra giovane omegnese in anni recenti, in località Borca. La salma di Marta è stata composta all’obitorio dell’ospedale Castelli di Verbania, dove ieri si sono susseguiti amici della giovane, del fratello maggiore Mattia, 19 anni, e dei genitori – Luciano, oggi infermiere al Centro ortopedico di quadrante di Omegna, ma in passato in servizio proprio al Castelli - e Roberta Giacomini, di- rigente alla casa di riposo di Vogogna. Nonna Elda, insieme con l’altra nonna Anna Maria e il nonno Germano accanto alla bara dove la nipotina giace senza vita, non sa darsi pace. La tiene per mano. Attorno e nell’atrio dell’obitorio è tutto un abbracciarsi fra genitori e figli in lacrime. «L’avevo incrociata venerdì, in giro per Omegna - ricorda Carlotta - Mi sembra un incubo e vorrei che fosse solo quello, un brutto sogno». «Siamo qui per stare vicino al fratello, siamo della stessa compagnia, lei la conoscevamo come si può conoscere la sorella minore di un amico. Era carina e molto simpatica» le fa eco Erica. «Una tragedia, che colpisce una bella famiglia – commenta Enzo Franza, assessore a Omegna - Mattia giocava nel Bagnella con mio figlio, fino a qualche anno fa. Siamo senza parole. Però quella è una strada maledetta. Ci ha già portato via un’altra ragazza». Oggi alle 16,30 il Rosario nella parrocchiale di S. Ambrogio, domani dalle 14,30, sempre nella parrocchiale, i funerali. La salma arriverà direttamente da Verbania. Mauro Rampinini Investiti sul ciglio della strada, la più grave ha 15 anni CASTELLETTO TICINO Un altro grave incidente stradale è avvenuto sabato sera a Castelletto Ticino, sulla statale 33 del Sempione. Per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri di Castelletto, quattro giovani che stavano camminando sul ciglio della strada sono stati investiti da un’automobile guidata da una donna. L’incidente si è verificato attorno alle 22.30 nei pressi del bowling. Tutte le persone investite sono rimaste ferite, ma ad avere la peggio è stata una ragazza di 15 anni, E.P., di Borgomanero, che è stata subito trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale “Maggiore” di Novara, dove in serata sarebbe stata sottoposta d’urgenza a un intervento neurochirurgico alla testa. Gli altri tre giovani sono stati invece ricoverati al Pronto soccorso dell’ospedale di Borgomanero, con codici di media gravità. Tuttavia ieri, purtroppo, le condizioni di uno dei ragazzi si sono aggravate a tal punto da rendere necessario il suo trasferimento all’ospedale Maggiore di Novara. Nottata davvero problematica, quella di sabato, che si è conclusa poco dopo le 5 con l’intervento dei Vigili del Fuoco di Novara sulla Sr 11 per un’auto finita fuori strada nei pressi della curva del Motel Piranha. Per fortuna le persone coinvolte non avrebbero riportato ferite gravi. Clarissa Brusati IL DRAMMA DI MOROSINI: UNA DINAMICA MOLTO SIMILE A QUELLA CHE 24 ANNI FA UCCISE STEFANO DAL LAGO IN PISTA “Un altro angelo volato via” ■ «Un altro angelo volato via». Così Beppe Mascara, giocatore del Novara Calcio, ha commentato su Twitter la morte in campo del calciatore del Livorno, Pier Mario Morosini, avvenuta sabato pomeriggio a Pescara durante l’incontro del campionato di serie B tra Pescara e Livorno. Una morte shock che ha portato la Federcalcio alla sospensione di tutti i campionati in Italia. Per chi, non più giovanissimo, ha visto le immagini di quel ragazzo che cade a terra, cerca di rialzarsi e di reagire senza riuscirci, tradito proprio da quel corpo che lo aveva portato ai vertici dello sport, il collegamento con la morte di Stefano Dal Lago, avvenuta durante una partita di hockey sulla pista del palazzetto che ora porta il suo nome a Novara, è stato automatico. Dinamiche e tragedie simili: un ragazzo che, fino in fondo, lotta, spreca fino all’ultima goccia della sua linfa vitale per non mollare, i soccorsi in campo che cercano di scongiurare il peggio e poi la folle corsa verso l’ospedale, per tenere ancora accesa la fiammella dell’ultima, vana, speranza, ma sapendo che la porta sulla sua vita si sta chiudendo con il passare dei secondi. Quell’esperienza l’abbiamo vissuta il 27 settembre 1988. Si giocava Hockey Novara-Forte dei Marmi di Coppa Italia di hockey pista: Stefano Dal Lago, 24 anni di Trissino, è uno dei punti fermi della squadra novarese e della nazionale azzurra che, poco prima, si è laureata campione mondiale. I tifosi e la stampa lo chiamano il “turbo” per la sua velocità sui pattini. Pochi minuti prima aveva realizzato la sua ultima rete azzurra, poi, improvvisamente, si accascia dietro la gabbia del suo portiere, Livio Parasuco. Non serve il massaggio cardiaco, non serve la corsa in ambulanza in ospedale. Sandro Devecchi continua a pagina 19 Piermario Morosini in Vicenza-Novara di serie B del 19 marzo 2011 opposto a Pippo Porcari 3 64 21 7 45 03 n w .dy ww t s.i i am