BerlusconisfidagiudiciePd

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BerlusconisfidagiudiciePd
LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 • ANNO 147 N. 259 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
All’interno del giornale un supplemento gratuito di sedici pagine
La moda della prossima estate
Cheese, da domani a Bra la festa dei sapori
Da Gucci a Ferretti
voglia di leggerezza
Da domani a lunedì, a Bra (Cuneo), torna
per la nona volta Cheese, l’evento
biennale di Slow Food dedicato alle
forme del latte e al mondo dei formaggi.
Il nostro speciale è una guida alla
manifestazione, ma anche
un’introduzione al ricco e variegato
universo dei formaggi italiani e alle
tipologie in via d’estinzione che Slow
Food vuole far salire sulla sua Arca, con le
istruzioni per degustarli al meglio e per
produrli a casa propria.
Orli al polpaccio per compensare
gli spacchi su fianchi e schiena
E la sagoma di Snoopy su mini abiti
Amapane, Ricotta Voza e Sabadin PAG. 20-21
Videomessaggio di 16 minuti per rilanciare Forza Italia. Primo voto in Giunta sulla decadenza: 15 a 1. Centrodestra e Lega escono
Liberati 11 dissidenti
Berlusconi sfida giudici e Pd
La svolta
di Rohani
“In Iran mai
“Democrazia dimezzata, io innocente, farò politica anche fuori dal Parlamento” l’atomica”
Letta: adesso basta, serve un chiarimento. Epifani: eversivo, governo a rischio
*
Domani con La Stampa la 1a uscita a soli 2.90 € in più
*
W
Rilancio di Forza Italia, ma
nessuna crisi di governo. Nel videomessaggio di 16 minuti diffuso ieri, prima della riunione della Giunta per le elezioni del Senato, Silvio Berlusconi è tornato
ad attaccare i giudici: «Democrazia dimezzata, sono innocente. Farò politica anche fuori dal
Parlamento». Letta: ora serve
un chiarimento. DA PAG. 2 A PAG. 7
n
COSÌ FINISCONO
LE LARGHE
INTESE
MARCELLO SORGI
È
come se tutt’insieme il governo fosse
già caduto e la
campagna elettorale ricominciata,
purtroppo, con i suoi toni di
sempre. Non importa che
Berlusconi, negli oltre sedici
minuti della sua apparizione
tv a reti quasi unificate, abbia
accortamente evitato di minacciare la crisi e sia arrivato
a dare per scontata la sua decadenza da senatore. Il videomessaggio con cui il Cavaliere
è riemerso dal lungo esilio
estivo di Arcore, per rilanciare, sai che novità, Forza Italia,
ha reso esplicito quel che già
s’intuiva: la breve stagione
delle larghe intese è finita con
la decisione del Pd di schierarsi con M5S e Sel, per chiudere la carriera parlamentare
del leader del centrodestra
condannato in Cassazione.
Da oggi in poi (ma per la verità da oltre un mese, dal giorno della fatidica sentenza della
Suprema Corte) la convivenza
di Pd e Pdl non sarà più neppure quella da separati in casa
che avevano sperimentato nella difficile esperienza della larga maggioranza. Comincia
una stagione di guerriglia, nella quale, stando alle prime reazioni del Pd al ritorno in campo di Berlusconi, i due alleatiavversari combatteranno un
corpo a corpo quotidiano,
stando attenti sempre a scaricare uno sull’altro la responsabilità della crisi, che a un certo
punto, gioco forza, ci sarà.
CONTINUA A PAGINA 27
IL QUIRINALE
E ora la grazia
si allontana
L’attivista Nasrin Sotoudeh
L’Iran del nuovo presidente Hassan Rohani apre
sul nucleare: mai l’atomica.
Teheran ha liberato 11 dissidenti, tra cui l’attivista per i
diritti umani Nasrin Sotoudeh. La Casa Bianca: pronti a
dialogare
Semprini A PAG. 14
n
Il rifiuto di accettare
la sentenza ostacola
un atto di clemenza
Antonella Rampino A PAGINA 7
CON OBAMA
PARTITA APERTA
ROBERTO TOSCANO
OMOFOBIA
FERMO IMMAGINE SKY/ANSA
Silvio Berlusconi, nel corso del videomessaggio, non ha detto una parola sul governo
IL MESSIA SFINITO
IL CERINO AL PD
UGO MAGRI
A PAGINA 3
MATTIA FELTRI
A PAGINA 4
Scontro totale
grillini-Boldrini
«Non è super partes»
Sospesa la discussione
Napolitano: più rispetto
Andrea Malaguti A PAGINA 9
Il governo: deficit sopra il 3%. Fassina: rivedere l’Imu. Usa, la Fed lascia invariati gli stimoli monetari
Aumento Iva, stop del Pdl al premier
A pochi giorni dal primo
ottobre, quando aumenterà di
un punto l’aliquota Iva oggi al
21%, si apre una nuova bagarre tra Pdl e Pd che, paradossalmente, chiedono la stessa
cosa al governo, e cioè evitare
quell’incremento su cui le associazioni dei commercianti e
n
dei consumatori lanciano l’allarme. Ma a scatenare la guerra
tra i due partiti è la ricerca delle
coperture necessarie con Fassina che chiede di rivedere l’Imu
scatenando l’ira del Pdl. E in
Usa la Fed lascia invariati gli stimoli monetari. Barbera, Ferrigo,
Giovannini e Russo ALLE PAG. 10 E 11
Buongiorno
MASSIMO GRAMELLINI
u La prima volta che lo sentii gridare Forza Italia al ripa-
ro di una siepe di finti libri rilegati in pelle, ero preoccupato ma incuriosito. Ancora non sapevo che il set era stato montato in un cantiere: se la telecamera avesse allargato l’inquadratura, avremmo scoperto che la scrivania
si affacciava su un cumulo profetico di macerie. Quell’uomo d’affari uscito da un telefilm degli Anni Ottanta rappresentava la novità, la sorpresa, per molti la speranza.
Ma quando di lì a qualche mese lo rividi arringare il popolo da una videocassetta, lo stupore aveva già ceduto alla
delusione. Il terzo filmato produsse sconforto, il quarto
fastidio. Non ricordo quando il fastidio si sia trasformato
in noia. Io e i suoi video siamo invecchiati insieme: a me
cadevano i capelli che crescevano a lui, nella mia libreria
IL PREZZO
DELLE
PROMESSE
STEFANO LEPRI
N
elle condizioni in
cui si trova l’Italia,
togliere una tassa
oggi comporta il rischio di
doverne rimettere due
domani.
CONTINUA A PAGINA 27
Non video più
i volumi cambiavano mentre nella sua erano sempre gli
stessi, miracolosamente intonsi. Logore, invece, le parole: promesse e minacce, sempre più vaghe. Sempre meno
riusciva a farmi sorridere e spaventare, alternando la
maschera tragica con quella comica sullo sfondo di arredamenti barocchi e bandieroni pomposi.
Ora è tornato a Forza Italia, ma i suoi proclami mi rimbalzano addosso come palline di pongo scagliate da una
fionda sfibrata. Vedo le rughe infittirsi, le labbra spezzarsi al
pari della voce. Sento parole d’amore che sprizzano livore.
Dovrebbe farmi paura e invece non mi fa neanche pena. Solo tanta tristezza: per lui, per me, per noi che da vent’anni
scandiamo il tempo delle nostre vite con i videomessaggi di
un tizio che ha sostituito la politica con l’epica dei fatti suoi.
F
ino a due anni fa la Siria
era tutt’altro che al
centro di quella che potremmo definire la crisi medio-orientale permanente.
La repubblica dinastica degli
Assad si configurava come
un regime duramente repressivo.
CONTINUA A PAGINA 27
IL CASO SALUZZO
La ragazza suicida
nel 2004: “Questo
mondo fa paura”
L’ultima lettera di Paola
prima di scomparire
Per il suo gesto indagato
il professore sotto accusa
per abusi su due allieve
Niccolò Zancan
A PAGINA 18
CN
66
PUBLIKOMPASS
SERVIZI PROMOZIONALI
DA DOMANI LA CITTÀ È «IN MANO» A CHEESE
Nel cuore di Bra
oltre sessanta
Presìdi Slow Food
Cisaràquellodedicatoall’AgrìdiValtorta,
quellodelbagossdiBagolino,quellodelcevrindiCoazze,macisarannoanchequelli
del Castelmagno d’alpeggio, del canestratodiCasteldelMonteedeiformaggisudafricani e irlandesi, entrambi a latte crudo.
Sono oltre 60 i Presìdi Slow Food, che – dislocatinelcuoredellacittà,traviaPrincipi
diPiemonteeviaMarconi–portanoall’attenzionedeivisitatorinonsoloiformaggi,
maanchepani,mielieconfetture.DalMediterraneo ai Pirenei, dalle Alpi al monte
Ararat,iPresìdiaccompagnanoinunviaggioallascopertadiunpatrimonioculturaleunicoeraccontanodisaperiantichiedi
tecniche di lavorazione tradizionali. L’appuntamentoèdomaniconCheese.
Spiegano a Slow Food: «I Presìdi sono
progetti che salvano prodotti artigianali
(pani, salumi, formaggi), razze autoctone,
varietà vegetali e tecniche tradizionali di
coltivazione, allevamento e pesca, a rischio di estinzione. Coinvolgono comunitàdipiccoliproduttori(contadini,pastori,
pescatori), promuovono pratiche sostenibili e valorizzano il territorio». Aggiungono:«Quest’annoiPresìdisarannoproposti
a Cheese con la nuova etichettatura narrante, ovvero un sistema di etichettatura
Nuova etichettatura
Tante informazioni
su produttori
razze, tecniche, territori
STUFA A PELLET
PALAZZETTI “ECOFIRE JESSICA”
CANALIZZABILE
POTENZA 12,1 KW RENDIMENTO
SUPERIORE ALL’85%
> POSSIBILITÀ DI RIMBORSO
CONTO TERMICO GSE
Esempio pratico :
Prezzo di listino stufa (iva esclusa): euro 2.380,00
Contributo* Conto Termico GSE
per fascia climatica E: euro 1.703,00
Costo finale stufa (iva esclusa): euro 677,00
*l’importo del contributo verrà rimborsato e ripartito in due rate annuali.
riccodiinformazionisuiproduttoriesulle
razzeprotagonistedeiprogetti,sulletecniche di produzione, sui territori di provenienza,sulbenessereanimale».Scorrendo
il lungo elenco, balzano subito agli occhi
alcunenovitàchesiincontreranno,curiosandoneglistanddelledueviecentralidella città della Zizzola: il latte di cammello
deipastorikarrayudell’Etiopia,iformaggi
di alpeggio dei Pirenei francesi, il caciocavallo palermitano (fatto con il latte delle
vacchecinisare,unarazzaanticachepopolava le montagne della provincia di Palermo), il burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo (prodotto sul monte Mucrone e
sul Mombarone, nel Biellese) e il formaggio di malga del Lagorai, in Trentino. Aggiungonogliorganizzatori:«Adesempioil
presidio del formaggio irlandese a latte
crudo,includediversitipidiformaggiprodotti su tutto il territorio irlandese, nei 10
caseificiartigianalichelavoranoconstilie
tecniche differenti, ma con l’obiettivo co-
mune di realizzare formaggi di alta qualità,
utilizzandolattecrudodelleproprievaccheo
diquelleallevateinfattorievicine».
Tornandoinpatria,iPresidisioccupanodi
bitto storico (Lombardia), del casolét della Val
di Sole (Trentino Alto Adige), del caciocavallo
di Ciminà (Reggio Calabria), del caciocavallo
podolico della Basilicata e del Gargano, e dell’Asiago stravecchio. Non mancherà di attrarrel’attenzioneilPresidiodel«bagossdiBagolino»,unformaggiochesiproducenell’altobresciano.ComespieganoaSlowFood:«Bagossiè
il nome degli abitanti di Bagolino, piccolo comune dell’alto Bresciano, in Val di Caffaro.
Quinasceancheilnomedelformaggiochesi
produceinquestavalle,apastacrudaedalatte
parzialmentescremato».
Dal Parco nazionale di Mavrovo (Macedonia) arrivano invece i formaggi d’alpeggio d
MavrovoReka,ilcuiPresidioènatopertutelare e promuovere le produzione dei tre principaliprodotticaseariottenuticonillattecrudo
dellapecorasharplaninska:ilkashkaval,ilbelosirenjeeilkiselomleko.
ConcludonoalquartiergeneralediSlowFood:«Andandosulnostrosito,allasezione“Fondazione per la Biodiversità onlus” è possibile,
compilando una scheda proposta, segnalarci
unPresidio,dicuipoinoiciinteresseremo».
CN
SPECIALE CHEESE 67
Camminata tra odori e sapori della Penisola
Dalla focaccia di Recco alla tigellina di Carpi
Cheese,ovveroformaggimanonsolo.Passo
dopopasso,intuttoilcentrodiBraèunalunga camminata fra odori e sapori di tutta la
Penisola. Da piazza XX Settembre al cortile
delle scuole Maschili di via Marconi è un vero e proprio viaggio attraverso le esperienze
gastronomiche di ogni regione. Sostare tra
le bancarelle delle Cucine di strada è farsi
conquistare da profumi e aromi, quelli che
fanno tornare indietro nel tempo, ricette
chesitramandanodigenerazioneingenerazione e costituiscono un grande ed irrinunciabile patrimonio culinario d’Italia. Si potranno degustare spuntini sfiziosi, tutti secondo le ricette tradizionali della gastronomia locale che vuole come punto di partenza materie prime di ottima qualità. E allora
si può fare una tappa in odor di Romagna
nell’Osteria del Gran Fritto di Cesenatico e
Milano Marittima, passando poi per la Puglia con le Bombette di Alberobello, ma anche degustare lo sfizioso Mac’d’Bra, il buon
panino confezionato con salsiccia di Bra, in-
salatadegliortiepanerigorosamentedeipanificatori braidesi. Sempre apprezzata anchelafocacciaconilformaggiodiRecco,così
come da Carpi arriva la tigellina. Una tira
l’altra e ci scappa una bella scorpacciata anchedioliveall’ascolana,perpoifareunsalto
in terra di Langa, con il pastificio Vallebalbo
di Santo Stefano Belbo e infine si và a spasso
pericarrugidiGenovaeisuoimanicaretti.
Pochipassioltrecisidissetainunasingolare piazza, quella dedicata alla birra. Sono
ben28ibirrificiselezionatipresentiaCheese,tutticonproduzioneartigianale.Cheese
èunodeimassimiappuntamentiperibirrifici artigianali. Una vetrina internazionale
perilmegliodellebirreartigianali.Saranno
presenti la birra Pasturana, Pasturana (Al),
Kulmbacher Brauerei, Nogara (Vr), Birrificio del Forte, Pietrasanta (Lu), Have a Nice
Trip,Carmagnola(To),BirrificioKarma,Avignano(Ce),BirrificioSorrento,Sant’Angelo
(Na)BirrificioL’Olmaia,Montepulciano(Si),
Birrificio Troll, Vernante (Cn), Birrificio Par-
sifal, San Raffaele Cimea (To), Birra Turan,
Viterbo (Vt), Birrificio Free Lions, Tuscania
(Vt),BirrificioLaSuperba,Bustalla(Ge),Giratempopub – Birre artigianali, Sant’Albano
Stura(Cn),Birrificiol’OrsoVerde,BustoArsizio (Va), Birrificio Grado Plato, Chieri (To),
Birrifico Brewfist, Codogno (Lo), Birrificio
Baladin, Piozzo (Cn), Birrificio San Gabriel,
Ponte di Piave (Tv), Beba Birra Integrale, VillarPerosa(To),BirrificoArtigianaleAbbà,Livorno Ferraris (Vc), Birra del Borgo, Roma,
Birrificio Citabiunda, Neive (Cn) e Gilac di
Torino, Birrificio Svevo, Modugno (Ba), Birraceca, Givoletto (To), Croce di Malto, Trecate (No), Nuovo Birrificio Nicese, Nizza Monferrato (At), Birrificio Maneba, Ottaviano
(Na). Spazio particolare merita quello del
Club Amici del Toscano. Dove, accanto ad
unabuonaselezionedivini,birraedistillati
si potrà sedere al tavolino per fumare un
profumatosigarotoscano.Completamente
rinnovata nella forma e nei contenuti, presenteancheinquestaedizionelaPiazzadella Pizza, concepita per dare spazio e voce ai
formaggi e ai prodotti simbolo della straordinariabiodiversitàitalianaeinternazionale che Slow Food si impegna a preservare
ognigiorno.
CN
GRANDA ESTATE
58 .Spettacoli
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
“ Porto il mio violino
nel picco Regio”
Savigliano, Ughi atteso ospite della “Santità Sconosciuta”
Stasera, ore 21, al teatro
Vacchetti, va in scena lo
spettacolo, a cura della Filodrammatica carrucese, «Pigna secca e pigna verde»,
dal film di Emerico Valentinetti con Gilberto Govi e Pina Camera.
Stasera ricomincia la nuova
stagione musicale al Condorito, con l’esibizione di due
gruppi inglesi: dalle 21 i Delta Sleep, con i loro pezzi dalle ritmiche jazz, i cori di matrice hardcore e le chitarre,
e The Elderly and Children,
con un repertorio math-rock
e pop.
U
SALUZZO
Miss Estate
arriva da Verzuolo
Si chiama Michela Mondino
la nuova Miss Estate Saluzzo, eletta l’altra sera al Topsy. Verzuolese, classe 1996,
frequenta la quarta Ragioneria. Atleta della ginnastica
ritmica, sogna un futuro nel
mondo della danza.
MONDOVÌ
noramica del violino».
Ha già avuto modo di conoscere il Milanollo?
«Ho tenuto l’anno scorso una
masterclass. È un piccolo Regio
e ha una discreta acustica, anche se un po’ asciutta. I costruttori del passato erano molto attenti al suono e
OGGI non solo all’esteOggi spesso i
Prima l’AbInaugurazione tica.
restauri non lo ribazia
di
della rassegna spettano e si usaStaffarda,
Domani
il concerto no materiali inapora un teapropriati. È imtro ottocentesco. Sarà un repertorio in portante che ci sia una camera
acustica di legno, ma forse qualcarattere con il luogo?
«Ho scelto un programma cosa è stato fatto».
che corrisponde all’ultimo
L’ambiente modifica il modo
album che ho inciso per la
di suonare?
Sony “Violino romantico’’. «Il segreto sta nell’adattarsi,
Eseguirò pezzi brevi, di cir- il violino è sensibile all’atmoca dieci minuti, di Beetho- sfera, all’umidità: è vivo. Il leven, Kreisler, Dvorak, Wie- gno è fatto cellule ed ha bisoniawski, per offrire una pa- gno di un certo tempo per
SERVIZI
UTILI
Stasera protagonista
la Filodrammatica
Riapre il Condorito
con due band inglesi
VANNA PESCATORI
CUNEO
24h
CARRÙ
MARGARITA
Intervista
to Ughi oggi interviene,
in
qualità di ospite
d’onore,
all’inaugurazione
dell’ottava edizione de «La
Santità Sconosciuta» che si
apre con un dibattito, alla
Crusà Nera di Savigliano
(ore 18,30), sul tema della
fede. Prendendo spunto
dalla prima enciclica di Papa Francesco, dialogheranno lo storico e giornalista
Paolo Mieli e il teologo don
Alberto Piola.
Finale con le note, alle 21,
in piazza Cesare Battisti,
del Brass Express. Domani,
alle 21, il teatro Milanollo
accoglierà il grande violinista accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi. Informazioni allo
0172710235 o
0172710247.
Agenda
GUARDIA MEDICA
Notturna prefestiva e festiva:
Cuneo 848 817.817.
Alba 0173 361.316.
Borgo S. Dalmazzo 848 817.817.
Bra 0172 420.377.
Ceva 848 817.817.
Dronero 848 817.817.
Fossano 848 817.817.
Mondovì 848 817.817.
Ormea 848 817.817.
Saluzzo 848 817.817.
Savigliano 848 817.817.
Uto Ughi
Sarà anche
a Cuneo
per
presentare
il suo primo
libro
FARMACIE
Cuneo: Della Valle, piazza Galimberti
5, tel. 0171 692.334.
Alba: Degiacomi, corso Langhe 80,
tel. 0173 440.458.
Bra: Bianchi, via Vittorio Emanuele
149, tel. 0172 412.209.
Fossano: Rottondo, via Roma 1, tel.
0172 60.544.
Savigliano: Bonelli, via Alfieri 11, tel.
0172 712.366.
Mondovì: Santa Maria, piazza Monteregale 4, tel. 0174 42.290.
adattarsi. Ho assistito una
volta ad un concerto di Segovia: all’inizio la sua chitarra
si sentiva appena, poi è diventata un’orchestra».
E il pubblico?
«Quando c’è una grande esecuzione e il pubblico la segue
con partecipazione, si sprigiona un’energia magnetica, si
crea un’osmosi tra chi suona e
chi ascolta».
Lei sarà anche a Cuneo per
presentare il suo primo libro.
Come si sente da scrittore?
«Nel libro esprimo incontri,
emozioni, esperienze. Oggi lo farei in modo più ampio. La musica come la scrittura comunica
un pensiero che è il filo conduttore, ma che può dare luogo a
comprensioni diverse, come è
accaduto con le parole del Papa,
in cui ognuno può trovare altri
significati».
Saluzzo: San Martino, corso Piemonte
8, tel. 0175 42.242.
AUTOAMBULANZE
Cuneo 0171 480755. Alba 0173
316313. Albaretto Torre 0173
520144. Bagnolo Piemonte 0175
392606. Barge 0175 346.262. Borgo
San Dalmazzo 0171 262.626. Bra
0172 420370. Busca 0171 944800.
Caraglio 0171 619102. Ceva 0174
701 566. Dronero 0171 916 333.
Fossano 0172 631450. La Morra
Presentazione
di «Punti di vista»
Domani alle 17 nella sala polivalente del Museo della ceramica presentazione del libro. «Punti di vista» (Interviste dal Gregoriano al
Rock) di Bruno Baudissone,
a cura di Giuliana Bagnasco
e Caludio Bo. Sarà presente
l’autore.
CUNEO
Si parla di economia
per Summer School
«Un’altra economia è possibile», recita il titolo del dibattito in programma stasera, alle 21, nel Salone d’onore
del Municipio, terzo appuntamento allargato a tutta la
cittadinanza, della Summer
School.
0173 501 02. Saluzzo 0175 45245.
San Giacomo Roburent 0174
227533. Sommariva del Bosco 0172
55 102. Vinadio 0171 959126. Racconigi 0172 84644. Savigliano 0172
717107.
TELEFONO DONNA
0171 631515.
POLIZIA
Questura pronto intervento 113.
Stradale Cuneo 0171 608.811.
«Il bestiario» sarà domenica
“To B in art”
collettiva
in scena
a Moretta
Una settimana di performance: dalla pittura alla scultura,
dalla fotografia, alle installazioni, al multimedia. Da sabato, fino a domenica 29, Moretta
ospita la collettiva d’arte contemporanea emergente «To B
in art». L’inaugurazione è alle
18, con un aperitivo artistico, e
alle 20 cominciano le acrobazie sui tessuti di Juna e Kaori,
mentre Konscio propone la
musica elettronica sperimentale live. Domenica alle 16 inizia il progetto «Xilografie in
strada», con le incisioni di Noemi Anthea Chiavazza, Aron
Trova e Riccardo Di Stefano,
poi ci sarà «Il Bestiario», un
evento artistico a cui tutti possono partecipare per realizzare un’opera collettiva. Alle 21,
la compagnia teatrale Primo
Atto si esibisce in «Ladri, manichini e donne nude» e «Non
tutti i ladri vengono per nuocere», di Dario Fo, in un’ambientazione fedele Anni ’50. Mercoledì alle 21 «I privilegi dell’àugure. Sceneggiata piemontese nell’anno 2013»: letture
poetico-visive di Carlo Enrico
Paolo Quaglia. Giovedì sera,
sperimentazioni in tempo reale, e venerdì, alle 21, musica,
clip e animazioni di Luca Storero e le canzoni di Andrea
Mazzari. Sabato i Mag-Nadyne, band torinese, e domenica,
alle 20, l’opera teatrale «Dissoluzione nel nulla».
[M. C.]
Bra 0172 429.211.
Ceva 0174 705.511.
Mondovì 0174 566.811.
Saluzzo 0175 211.811.
CARABINIERI
Carabinieri 112.
GUARDIA
DI FINANZA
Gdf e Soccorso Montagna 117.
Comando provinciale 0171 692.389.
oppure 0171 69.20.76.
La posta dei lettori. Corso Nizza 11, 12100 Cuneo; [email protected]; fax 017164402
Alcune precisazioni
sullo stadio di Bra
nA
proposito dello stadio
«Madonna dei fiori» di Bra.
Sin dalla certezza della promozione della nostra squadra
nella serie professionistica, la
dirigenza e l’amministrazione
comunale si sono mosse per
dare una risposta a questa esigenza, una volta definite le
questioni societarie che consentissero di sostenere finanziariamente la nuova impegnativa stagione. A campionato di serie D in corso era già
stato fatto un incontro con i
tecnici di Lega Pro per capire
le diverse prescrizioni richieste per l’iscrizione al nuovo
campionato, tanto che i tecnici
incaricati dalla società e gli uf-
fici comunali hanno verificato le
soluzioni per rendere idoneo
l’impianto, così come sono state
vagliate tutte le possibili fonti di
finanziamento di spese che ammontano ad oltre 100 mila euro.
Tutto ciò senza dimenticare la
necessità di assicurare un campo agibile sin dall’inizio della
stagione, condizione necessaria
per poter iscrivere la squadra
alla Seconda divisione. Sotto
quest’ultimo aspetto, grazie alla
collaborazione dell’amministrazione civica di Cuneo, è stato
possibile dare la disponibilità
dello stadio Paschiero per lo
svolgimento delle gare d’apertura della stagione, consentendo
così alla società di iscriversi al
campionato nei tempi brevissimi concessi tra l’ufficializzazione del passaggio di categoria e il
termine ultimo per il deposito
della documentazione in Lega.
Grazie alla disponibilità della
Fondazione Crb sono stati trovati anche i soldi necessari alla
realizzazione degli importanti
lavori che sono necessari affinché vi sia l’omologazione dell’impianto alla serie professionistica. Ora, pressoché completata la fase progettuale, occorre
passare rapidamente a quella
realizzativa, per un lavoro in cui,
mediamente, si hanno risposte
in un lasso di tempo triplo o quadruplo rispetto a quelli che ci
siamo posti come obiettivo per
vedere nuovamente, e quanto
prima, i giallorossi al Madonna
dei fiori. A questo proposito, allo
scopo di accelerare il più possibile i tempi, sono già partiti i lavori di rigenerazione del campo
di gioco, con l’auspicio che possa
essere calcato quanto prima dai
nostri portacolori.
GIACOMO GERMANETTI
BRUNA SIBILLE
MASSIMO BORRELLI
PRESIDENTE DELL’A.C. BRA S.R.L.
SINDACO DI BRA
ASSESSORE COMUNALE ALLO SPORT
BRA
Ospedale di Ceva
e le critiche di Bonelli
n Apprendiamo
dai giornali
che il direttore dell’Asl Cn 1, dottor Bonelli, non condivide alcune nostre prese di posizione in
merito ai recenti interventi
adottati nei confronti dell’ospedale di Ceva. In particolare,
avremmo esagerato parlando di
«disprezzo della volontà popola-
re» e di «tagli dissennati». Come
potremmo mai dire che la volontà popolare è stata rispettata?
Dopo mesi di proteste e manifestazioni, il Piano di riordino della Sanità della Granda non è stato minimamente modificato.
Anzi, sta venendo attuato in
ogni suo punto, senza che le richieste da noi formulate in tutto
questo periodo – quelle sì, volute
dalla popolazione - siano state
anche solo prese in considerazione. Non c’è stato un solo ripensamento, non un passo indietro su nulla. Nel nostro caso,
purtroppo, né i politici si sono
confrontati con la cittadinanza,
né gli amministratori, a quanto
ci risulta, hanno proposto soluzioni alternative. E così siamo
arrivati ai «tagli» di oggi, che abbiamo definito, e continuiamo a
definire, dissennati. Non c’è infatti alcuna razionalità nella rete
ospedaliera progettata per il
territorio meridionale della
Granda: vi sono tre ospedali sede di D.E.A. concentrati in
un’unica zona (Cuneo, Savigliano e Mondovì) e poi un vastissimo territorio – da Mondovì a Savona (70 km!) – con un solo ospedale sede di un vero e proprio
Pronto soccorso (Ceva). Adesso
inoltre si vuole chiudere nel fine
settimana il reparto di Chirurgia di questo ospedale offrendo
in cambio generiche garanzie
circa la possibilità che le emergenze possano ancora essere
qui gestite. La reperibilità di uno
o due medici chirurghi non può
essere ritenuta sufficiente.
DAVIDE PRATO
CEVA
CN
LA STAMPA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
il caso
VALTER MANZONE
BRA
e transenne di via
Vittorio
Emanuele, che delimitano l’inizio della Ztl, zona a traffico limitato, costituiscono un grave intoppo alla
circolazione, in quanto spesso non vengono tolte in tempo utile, costringendo sia i residenti sia chi deve percorrere la via per lavoro a scendere dall’auto e a spostarle per
poter circolare». Francesco
Racca, giovane avvocato
braidese, interpretando anche i sentimenti del padre –
commerciante con negozio
nella Ztl - spiega così la protesta, che ha indirizzato all’assessore alla Viabilità,
Giuseppe Bonetto. E il Comune ha deciso di eliminare
le barriere.
L’assessore commenta: «Il
problema della presenza di
queste transenne, più volte
sollevato da alcuni concittadini, è questo: quando alle 17
dei giorni feriali o alle 9 del
sabato e della domenica,
scatta il divieto di accesso
nella via, era necessario che
qualche agente dalla polizia
municipale posizionasse le
transenne, per impedire l’accesso ai veicoli. I residenti,
dotati di “pass” hanno, invece, diritto di transito e quindi
le spostavano, senza poi rimetterle nella posizione originaria».
Aggiunge il sindaco Bruna
Sibille: «Ho ricevuto lamentele da parte di automobilisti
che trovavano la strada bloccata dalle transenne oppure
che le vedevano ancora collo-
«L
Via le transenne della Ztl
“D’intralcio alla circolazione”
Bra, l’ha deciso il Comune dopo le proteste dei cittadini
.
Bra e Roero .51
Lotto
MASSIMI RITARDI
BARI
30
66
29
87
89
83
46
66
74
149
57
77
21
104
57
58
64
84
85
69
45
61
CAGLIARI
FIRENZE
GENOVA
MILANO
NAPOLI
PALERMO
ROMA
TORINO
Cartelli
Verranno
modificati
per
regolare
la Ztl
senza più
ricorrere
alle transenne
contestate
«Quelle barriere
che delimitano la Ztl
costituiscono
un grave intoppo
per chi si sposta»
«I residenti con il pass
le spostavano
per transitare
e spesso scordavano
di riposizionarle»
Francesco Racca
Giuseppe Bonetto
Giovane avvocato
di Bra
Assessore comunale
alla Viabilità
cate al loro posto, anche in orario non più compatibile con la
Ztl. Allora, dopo un incontro
con Bonetto, Borrelli e Mussetto, abbiamo deciso di cambiare la cartellonistica della
Ztl, in modo da non usare più
queste transenne, che creano
l’eterno problema di metterle
e toglierle tempestivamente».
Conclude Sergio Mussetto,
della polizia locale: «Normalmente la segnaletica verticale,
come quella presente in città,
è sufficiente. Naturalmente gli
agenti effettueranno opportuni controlli perché tutti rispettino gli orari della Ztl, così come sono indicati sui pannelli
posti ai suoi accessi».
Divieti
Damercoledì
sospesiilimiti
n È stata sospesa l’attiva-
zione della Ztl (zona a traffico limitato) in via Vittorio
Emanuele, da ieri fino a mercoledì 25 settembre. La decisione, concertata tra il primo cittadino Bruna Sibille,
l’assessore comunale alla
Viabilità Giuseppe Bonetto
e il comandante della polizia
locale Mauro Taba, è nata
dall’esigenza di «rendere
più fluido il traffico» durante le trafficate giornate di
«Cheese» (quando a Bra arriveranno decine di migliaia
di visitatori dall’Italia e dall’estero e si pone pertanto il
problema di affrontare le
questioni legate all’aumento del traffico) e nei due
giorni successivi alla conclusione dell’evento, che verranno necessariamente dedicati a smobilitare tutti gli
stands e risistemare le zone
che hanno accolto la rassegna. Ha spiegato il primo cittadino: «Da giovedì prossimo, invece, torneranno in
vigore le consuete limitazioni orarie, che funzionano
cioè dalle 17 alle 24 nei giorni feriali e dalle 9 alle 24 nei
festivi. Tutto tornerà alla
normalità».
[V. M.]
VENEZIA
NAZIONALE
25
60
84
65
38
77
4
53
13
97
81
68
19
86
20
51
70
53
52
61
21
52
22
55
33
59
3
63
55
51
72
67
86
67
36
64
12
44
67
48
58
59
70
45
32
48
61
53
49
52
66
50
45
67
10
65
77
56
65
41
54
47
49
55
18
43
37
43
59
47
34
51
81
48
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66
63
39
46
75
38
19
45
21
52
5
40
IL COMPUTER SUGGERISCE
Ambi centrati: sul n. 31 Firenze. Ecco le 30 coppie su cui puntate. Il gioco va programmato almeno
4 settimane consecutive, come gli altri sistemi:
31-13
31-27
31-55
31-21
31-15
31-66
31-67
31-03
31-60
31-35
31-28
31-10
31-59
31-33
31-88
31-90
31-74
31-37
31-82
31-05
31-77
31-52
31-01
31-54
31-11
31-89
31-69
31-76
31-19
31-70
Ambate mature: sono ambate in scadenza di uscita, infatti
tra parentesi indichiamo la presunta scadenza dell’estrazione.
Bari 54 (7); Cagliari 2 (7); Firenze 31 (10); Genova
38 (8); Milano 84 (10); Napoli 74 (7); Palermo
72(7); Roma 67 (7); Torino 10 (7); Venezia 64 (7).
Per questa settimana il computer ci consiglia i 40 ambi in frequenza sulla ruota di Genova.
35-02
35-06
35-11
35-18
35-27
35-33
35-38
35-40
35-45
35-49
35-50
35-55
35-57
35-59
35-66
35-69
35-74
35-79
35-89
35-90
83-02
83-06
83-11
83-18
83-27
83-33
83-38
83-41
83-45
83-49
83-50
83-55
83-57
83-59
83-66
83-69
83-74
83-79
83-89
83-90
Per cadenze la lunghetta più in ritardo sviluppata
per ambo e terno da giocare a Milano..
01-11-21
01-11-31
01-11-41
01-11-51
01-11-61
01-11-71
01-11-81
11-21-31
11-21-41
11-21-51
11-21-61
11-21-71
11-21-81
21-31-41
21-31-51
21-31-61
21-31-71
21-31-81
31-41-51
31-41-61
31-41-71
31-41-81
31-51-61
31-51-81
41-51-61
41-51-71
41-51-81
51-61-71
51-61-81
61-71-81
VINCITE: 15 a Milano; 76 a Firenze.
SUPERENALOTTO CACCIA AL JACKPOT
Giocate normali e sistemi integrati
e 1,00
2 combinazioni
4
20
10
39
28
42
29
43
66
e 3,50
36
69
45
77
76
82
7 combinazioni
11
78
86
90
Giocate sistematiche con basi
e 112
224 combinazioni
Basi fisse prese 1 ad 1 (4 numeri)
8
14
59
76
19
32
41
46
Varianti (8 numeri)
50 63 69 80
Statistiche a cura della Ricevitoria n. 490
di Davide e Liliana Miola
CN
44 .Cuneo e provincia
Reportage
LORENZO BORATTO
CUNEO
l cimitero di Cuneo si lavora alla realizzazione di
«un’area per la sepoltura
di salme di cittadini di fede islamica». Lo prevede
il Piano regolatore. I cantieri sono iniziati, in sordina, ad aprile.
L’area è per i «residenti nel Comune e loro familiari»: 440 metri quadri,
potrà ospitare 84 inumazioni. La zona
è stata individuata perché «posta
esattamente in direzione sud-est, cioè
verso la Mecca», come prevede il rito
islamico per le inumazioni, con il cadavere sottoterra e la testa in direzione della città santa. Ma sotto quel terreno ci sono antichi ossari dove, da
inizio ‘900 e per decenni, sono state
accumulati i resti di generazioni di cuneesi man mano che il cimitero si ampliava: il nucleo originario del camposanto è del 1776, la più antica tomba
monumentale è del 1807 (il generale
belga Prevost, che combattè nelle
campagne napoleoniche).
I lavori così stanno richiedendo più
tempo (e una spesa maggiore) del previsto. Oggi l’area è totalmente recintata e chiusa: i visitatori non possano
accedere; le chiavi le ha il custode.
L’assessore ai Lavori pubblici, Valter
Fantino: «Un segno di integrazione e
rispetto per i fedeli musulmani, una
delle tante comunità che qui vivono
da decenni. La città è da tempo multietnica, si doveva provvedere». A fine
maggio sono iniziate le «operazioni di
conferimento a cremazione dei resti
ossei»: inceneriti i resti finiranno poi
in un’altra area. Così l’amministrazione ha dovuto affrontare due problemi.
Il primo: i resti ossei sono tantissimi. Finora sono stati cremati oltre
A
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Nel campo destinato agli islamici
trovate quindici tonnellate di ossa
La fossa comune risale a inizio ’900. Tutte saranno cremate, ma servono mesi
Il grande
ossario
Per decenni
sono state
accumulati
i resti delle
tombe
dismesse
Tutte le ceneri
delle ossa
cremate
troveranno
riposo
in un’altra
piccola area
del cimitero
di Cuneo
[CUCCHIETTI]
4.200 kg di ossa, si stima ne restino altre 10 tonnellate. Sono stati spesi 25 mila euro, in cassa per questa “voce di
spesa” ne restano 4 mila e si dovrà
aspettare il prossimo bilancio per trovare fondi. In una relazione che l’assessore Fantino a inviato ai capigruppo in
Consiglio comunale si legge che «non
essendo accessibili i siti prima dell’inizio operazioni, era stata fatta una stima
sommaria del volume presunto degli
ossari. Il quantitativo rilevato è di peso
maggiore: i resti ossei si sono frantumati per l’ingente accatastamento».
Secondo problema: le ossa vanno conferiti a Bra, al Coincre (consorzio intercomunale cremazione) che lavora per
decine di Comuni; ad esempio nell’ultimo periodo anche per Savona, dove
l’impianto esistente ha problemi. Così il
conferimento massimo settimanale è
stato finora di 360 kg. Servono soluzio-
LEVALDIGI. TRENTA GIORNI PER PRONUNCIARSI
Tar accoglie ricorso dell’aeroporto
“Ministero decida sulla concessione”
PAOLA SCOLA
LEVALDIGI
Il ministero dell’Economia,
dove la pratica è ferma ormai da anni, in attesa di una
firma, ha trenta giorni di
tempo per decidere sul rilascio della concessione aeroportuale ventennale alla
«Geac», riguardo allo scalo
«Cuneo Alpi del Mare» di
Levaldigi. L’ha stabilito il
Tar del Piemonte, che ha accolto il ricorso presentato
dalla società di gestione dell’aeroporto cuneese.
Non solo. Il ministero do-
vrà «chiudere la pratica» della concessione definitiva tenendo conto dei pareri già
espressi dal ministero dei
Trasporti e dall’Enac (Ente
nazionale aviazione civile). E
in entrambi i casi si era trattato di un «via libera».
Entro un mese, dunque, è
destinata a sbloccarsi - salvo
ulteriori imprevisti burocratici, che tuttavia in questa vicenda non sono certo mancati una pratica che impediva alla
«Geac» anche di trovare nuovi
investitori. Fondamentali per
andare avanti, di fronte ai tagli
di bilancio subìti dagli enti
pubblici soci. Anche il gruppo
turco che da mesi ha avviato
contatti con la società, perchè
interessato a partecipare in
modo rilevante nella compagine azionaria dello scalo, ha posto come condizione il rilascio
del documento.
«È la loro condizione fondamentale - conferma Ferruccio
Dardanello, presidente nazionale di Unioncamere e della
Camera di commercio cuneese, principale socio di Levaldigi e da sempre suo entusiasta
sostenitore -. Ancora nelle ulti-
ni per accelerare i lavori. Gigi Garelli,
referente dell’associazione «Orizzonti
di pace»: «Le comunità musulmane
hanno più volte parlato dell’esigenza di
un luogo adatto alla sepoltura secondo i
loro riti. Non sono più migranti, hanno
famiglie e lavori stabili, qui crescono i
loro figli. La prospettiva è vivere qui, restarci dopo la morte. L’area al cimitero
urbano è un segnale positivo di accoglienza».
me settimane c’è stato un incontro con loro, che hanno
confermato tutto l’interessamento e i progetti di investimento. Ma è ovvio che, per la
loro portata, questi interventi
hanno necessità di prevedere
tempi lunghi di sviluppo, almeno di venti-venticinque anni».
E ancora: «La decisione del
Tribunale amministrativo regionale del Piemonte per noi è
estremamente positiva, se non
fondamentale per il futuro.
Siamo soddisfatti, perchè questa volta davvero siamo “a tre
dita” dalla conclusione della
vicenda e dall’inizio di una
grande stagione di rilancio del
nostro aeroporto».
Nella bozza di Piano nazionale degli scali, nelle scorse
settimane, il ministero ha indicato anche Levaldigi, insieme
a Torino Caselle, fra gli aeroporti che verranno mantenuti.
DUE PRECEDENTI
Altre aree
a Savigliano
e Fossano
In tutta la Granda ci sono
solo due altri cimiteri con spazi
specifici per la sepoltura dei
credenti musulmani. Uno è a
Fossano e la decisione risale al
maggio 2010: Soufian El Karroumi, 9 anni, venne investito
da un’auto in viale Regina Elena
mentre era in bicicletta. I genitori del ragazzo e la comunità
islamica cittadina chiesero di
poter seppellire il giovane a Fossano e il Comune destinò
un’area di 1380 metri quadrati.
In seguito Lega e Pdl avevano
fatto richiesta di un referendum
comunale su questa scelta (proposta bocciata). Al momento il
giovane di origini marocchine è
l’unico sepolto in quella parte
del cimitero. Anche Savigliano,
dall’anno scorso, ha un’area riservata ai credenti islamici nel
cimitero, dopo la richiesta della
comunità islamica cittadina: ci
sono 77 posti e nessuno è ancora
stato seppellito.
[L. B.]
n
ECONOMIA AZIENDALE E DIREZIONE D’IMPRESA
Cerimonia con i neo laureati a Cuneo
n «Si esce dalla crisi puntando sull’export verso i Paesi emergenti,
come sta facendo il Cuneese». Così ieri Mario Spaltini, vicedirettore generale di Ubi Bre, ai neolaureati del corso in Economia aziendale e direzione d’impresa. La cerimonia nella sede di Cuneo dell’ateneo. Sei studenti hanno conseguito la laurea binazionale con l’università di Nizza.
43
*
IL METEO
Sole
Poco
Nuvoloso
nuvoloso
Sole e tepore settembrino, oggi massime sui 25 gradi
OGGI Temperature ˚C
SVIZZERA
CITTÀ
VB
AO
Temporale
Variabile
Nebbia
Pioggia
intensa
BI
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TO
Neve
Mare
mosso
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mosso
Mare
agitato
GE
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AT
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NO
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LA STAMPA
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25
25
CUNEO
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
REDAZIONE CORSO NIZZA 11
TELEFONO 0171 452411 FAX 0171 64402
E-MAIL [email protected]
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PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. - CORSO GIOLITTI 21 BIS
TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249
E PROVINCIA
*
All’interno
MIN MAX
AOSTA
VERBANIA
BIELLA
NOVARA
VERCELLI
TORINO
ASTI
ALESSANDRIA
CUNEO
MILANO
GENOVA
SAVONA
IMPERIA
L'alta pressione atlantica torna a
espandersi verso la Francia e le
Alpi e manterrà un flusso di aria
asciutta che garantirà condizioni
soleggiate per alcuni giorni; oggi
la corrente da nord-ovest
determinerà un riscaldamento
per effetto foehn nei fondovalle
e sulle pianure, portando le
temperature massime anche
oltre i 25 gradi a bassa quota.
Nei prossimi giorni le
temperature scenderanno di
qualche grado, ma resteranno
tiepide giornate settembrine.
A cura di www.nimbus.it
AT
Vento
MI
NO
MIN MAX
Centimetri-LA STAMPA
Da oggi con La Stampa
Coperto
AOSTA
VERBANIA
BIELLA
NOVARA
VERCELLI
TORINO
ASTI
ALESSANDRIA
CUNEO
MILANO
GENOVA
SAVONA
IMPERIA
DOMANI Temperature ˚C
SVIZZERA
CN
PETIZIONE. DOPO LA MORTE DI UN CAVALLO ALLA GARA DI ASTI
LEVALDIGI
Concessione allo scalo
Il Tar fissa in un mese
il limite per decidere
Paola Scola
A PAGINA 44
“Fate il Palio senza gli asini”
Protestano anche gli animalisti albesi: meglio che corrano gli uomini
ISOTTA CAROSSO
ALBA
SAVIGLIANO
Lettera e appello
della famiglia di Paola
che si uccise nel 2004
Andrea Giaccardi
A PAGINA 53
BRA
Via le transenne
La Ztl segnalata
solo con cartelli
Valter Manzone
A PAGINA 51
BRA
Oggi con La Stampa
inserto di 16 pagine
dedicato a Cheese
«Mille firme per un palio
senza asini». Dopo la caduta
e la morte di uno dei cavalli
durante la corsa di Asti domenica scorsa, i riflettori
degli animalisti sono ora
puntati sulla kermesse albese in programma il 6 ottobre. In queste ore, dalla sua
pagina Facebook, un «Asino
del palio di Alba», che nelle
ultime settimane ha già fatto sentire più volte la sua voce, hanno lanciato la nuova
petizione.
«Perché nessun altro animale muoia durante una
corsa ridicola e al solo fine
di far divertire e ridere il
pubblico pagante - si legge
nella petizione -. I firmatari
chiedono al Comune di Alba
Gli organizzatori
«Nessuna violenza
Vengano con noi
a controllare»
che continui la tradizione
del Palio senza l’utilizzo di
asini e di nessun altro tipo di
animale, prendendo ad
esempio numerose altre città che hanno già organizzato gare alternative i cui unici
partecipanti sono esseri
umani».
Non si fanno intimidire gli
organizzatori, che anzi rilanciano con una controproposta: «Non siamo contrari
a coinvolgere una rappresentanza delle associazioni
animaliste nella verifica di
quanto facciamo con molta
cura ed attenzione dal 1967,
nel massimo rispetto delle
norme vigenti».
Aggiunge il presidente dell’Ente Fiera, Antonio Degiacomi: «Non ci sono mai stati
incidenti, sull’agonismo prevale l’aspetto giocoso e burlesco. Negli ultimi anni l’accresciuta sensibilità al benessere
animale ha indotto ad un ancor maggior rigore nelle regole di gara».
Alla partenza non è usato il
canapone, la grossa fune che
può costituire intralcio e pericolo. Gli asini gareggiano senza morso, proibito dal regolamento, pena la squalifica, così
come non è ammesso tirare o
colpire con manate o con le
briglie. La pista è ricoperta di
segatura e protetta ai lati da
La gara
burla
Fu inventata
per irridere
al blasonato
palio
di Asti
utilizzando
asini
invece
dei cavalli
balle di paglia. I veterinari
dell’Asl vigilano sin dal sorteggio del mattino.
La corsa, dove i nove borghi cittadini si disputano il
Palio, il drappo dipinto que-
st’anno da Paolo Galetto, è però solo una parte di una delle
giornate più amate della Fiera e seguita ogni anno da
quattromila spettatori: tutto
comincia con la suggestiva
sfilata medievale per le vie
della città con oltre mille figuranti e prosegue con le rappresentazioni nell’arena, allestita quest’anno nella più spaziosa piazza Medford.
A Fossano
Morì
una cavalla
Dopoprotestee2milafirme
antidopinganchesuifantini
Scelta
all’ultimo
per sostituire
un animale
infortunato
non resse
allo sforzo
della gara
Anche il palio di Fossano è
stato protagonista dello
scontro tra animalisti e
«puristi» della manifestazione. Nel 2012 la cavalla del
Borgo Romanisio morì dopo
aver disputato la prima
manche. L’animale non più
giovane, era stato scelto pochi giorni prima del Palio,
per sostituire un cavallo infortunato. Un problema
cardiocircolatorio ne pro-
vocò la morte. Da quel momento animalisti protestarono contro la Giostra dell’oca
chiedendo di eliminare gare
con animali. Firmarono in
duemila adesioni, mentre
borghi e Comune continuavano a sostenere che «il Palio si
fa con i cavalli». Per il 2013 è
stato stilato un regolamento
nuovo, più «restrittivo» del
nazionale, con età minima e
massima per i cavalli, con-
trolli veterinari e antidoping
per animale e fantino.
A pochi giorni dalla manifestazione storica centinaia
di mail e lettere sono state inviate un po’ da tutta Italia per
chiedere, ancora una volta di
abolire la gara. La sera prima
della kermesse i ragazzi fossanesi hanno tappezzato la
città con cartelli che chiedevano di tenere “Giù le mani
dal Palio”, che si è poi svolto
regolarmente senza incidenti
e con alcuni manifestanti fuori dall’arena.
[LA. SE.]
I
LA STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
f
ormaggi
in festa
Domani
si apre a Bra
la grande
kermesse
dedicata
da SlowFood
ai prodotti
del latte
di tutto
il mondo
ALL’INTERNO
CARLO PETRINI
Guccini: “Il mio Mettiamoli
parmigiano”
sull’arca
Hinds, il re
degli affinatori
Marinella Venegoni PAGINA III
Piero Sardo PAGINA IV
Claudio Gallo PAGINA VII
La mappa
dei tesori
Camia: plateau Le scelte
d’autore
di Niko Romito
PAGINE VIII IX
Roberto Fiori PAGINA X
Francesco Moscatelli PAGINA XI
Con il vino
Come si fa
e con la birra in casa
La novità
dalla Moravia
S. Miravalle L. Ferrua PAGINA XIII
Dario Bragaglia PAGINA XV
Una festa
per chi ama
sapori e saperi
O
rmai è tradizione: da 16 anni, con
cadenza biennale, a settembre la mia
piccola cittadina di Bra, in provincia
di Cuneo, tra la Langa e il Roero, si trasforma
per accogliere Cheese tra le sue vie e piazze
più belle, in pieno centro. La nona edizione
della manifestazione, dal 20 al 23, come al
solito vedrà convergere decine di migliaia tra
produttori, affinatori, professionisti, semplici appassionati e curiosi del mondo del formaggio e del latte in tutte le sue forme.
SEGUE A PAGINA II
Maurizio Ternavasio PAGINA XV
R
Il programma
Gli appuntamenti
giorno per giorno
Anteprima
Una cena da re
Albergo dell’Agenzia, Pollenzo
(via Fossano 21) dalle 19
Antica Corona Reale, Pollenzo
(via Fossano 13) alle 20,30
n I piatti partono dal classico pa-
n Primo appuntamento serale
nino burro e acciughe al risotto al
formaggio, per poi passare alle preparazioni dei giovani chef delle Tavole Accademiche.
Ingresso gratuito, si pagano le
consumazioni
con una grande cena (vini Gaja)
preparata da Giampiero e Renzo
Vivalda, che nelle sale dell’Antica
Corona Reale diletteranno i gourmet di tutto il mondo.
Costo: 130 €/100 soci Slow Food
CARLO PETRINI
Una festa per chi ama
i sapori e i saperi
del formaggio
La folla tra le vie di Bra a Cheese 2011
CARLO PETRINI*
SEGUE DA PAGINA I
O
rmai si può dire che
esista una vera e propria comunità a livello
internazionale che si
trova e si incontra a
Cheese sin al 1997; una comunità
che ne ha seguito lo sviluppo di
edizione in edizione, rafforzando in
maniera più potente di quanto non
immaginassimo le varie tematiche
affrontate di volta in volta. Orientamenti che questo mondo variegato ha saputo mettere a frutto e a
risorsa, come
per quanto
riguarda la
battaglia per la
difesa dei prodotti a latte
crudo (a Cheese
2013 non ci
saranno formaggi a latte pastorizzato), quella per la tutela di
pascoli e alpeggi o la dignità del
mondo pastorale, vale a dire gli
ingredienti fondamentali per fare i
migliori formaggi del Pianeta:
luoghi, saperi, razze animali, uomini. Queste tematiche sono state
coniugate poi a livello internazionale nei diversi contesti territoriali, perché Cheese non riguarda
solo l’Italia, ed è stato bello per
esempio scoprire ottime produzioni, nuovi protagonisti in Africa o in
buona parte del Latinoamerica.
Scoprire che la Turchia ha moltissimi formaggi di grandissimo
interesse, frutto di incontri di
culture e tradizioni casearie differenti, proprie di questa nazione
crocevia del tra l’Europa, l’Oriente e
il mondo arabo. Per non parlare del
Nord America e del mondo anglosassone, che hanno sviluppato negli
anni – si può dire in parallelo a Cheese – ottime produzioni a latte crudo, che all’inizio degli Anni Novanta
erano quasi inesistenti o sparite,
vittime di una legislazione iper-igienista, e influenzata dalle lobbies
industriali, che voleva che tutto il
latte fosse obbligatoriamente pastorizzato. A Bra ci saranno tutti, nel
grande mercato diffuso, nella Gran
Sala con i formaggi in degustazione,
presso i laboratori del gusto o negli
spazi dedicati a convegni, incontri e
approfondimenti. Ci saranno anche
dei momenti più conviviali, in piazza
la sera o negli spazi dedicati, perché
Cheese è soprattutto una grande
festa e un momento per stare insieme. Questa è l’atmosfera che si
respirerà anche quest’anno.
Le amicizie nate a Cheese tra
produttori e affinatori si sono consolidate negli anni e oggi possiamo dire
che il mondo del formaggio di qualità
sia quanto mai unito e consapevole, e
Dall’Inghilterra
alla Turchia
ciascuno sceglie
i tesori da salvare
che l’anarchia che lo contraddistingueva fino a una quindicina d’anni fa
abbia lasciato spazio a una nuova
progettualità comune. In modo
particolare è l’esperienza italiana
che ne esce rafforzata, perché grazie
a Cheese siamo diventati il baricentro mondiale per tematiche così
importanti.
Quest’anno rilanciamo una delle
idee più care a Slow Food: la tutela
della biodiversità alimentare attraverso il progetto dell’Arca del Gusto,
un’arca metaforica su cui caricare i
prodotti in via d’estinzione o più a
rischio di omologazione a causa della
depauperante invadenza delle produzioni industriali standardizzate.
L’Arca del Gusto sarà il tema portante e abbiamo invitato tutti a portare
a Bra il proprio formaggio più caro,
per caricarvelo simbolicamente.
Molti personaggi dello spettacolo e
della cultura hanno già aderito all’appello. Si possono vedere e leggere
le dichiarazioni d’amore per il loro
formaggio d’elezione sul sito cheese.slowfood.it (dove si trova anche il
programma completo dell’evento).
Io, da parte mia, porto a Cheese una
bella toma di Langa a latte ovino, un
formaggio che per secoli ha rappresentato uno dei pilastri dell’alimentazione delle mie terre e a cui sono
legato sin dall’infanzia. Dopo un
periodo buio, vederla, oggi, nuovamente viva e importante protagonista a Cheese, grazie anche all’impegno di nuovi e giovani casari o pastori (che hanno aderito al Presidio
Slow Food), è motivo di orgoglio per
me e per il mio territorio.
*Presidente di Slow Food
Venerdì
LA STAMPA
.SPECIALE
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Oggi
II
La Valtellina
verticale
Banca del Vino, Pollenzo
(p.zza V. Emanuele 13) alle 15
n Laboratorio di degustazione di
5 annate di bitto storico, formaggio
d’alpeggio unico in abbinamento a
5 Valtellina Superiore e Sforzato.
Costo: 20 euro
R
SPECIALE LA STAMPA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Cercando
l’«Arca perduta»
Assaggi
fra Italia e Francia
Le sfumature
di giallo
Cosa vuol dire
«degustazione»
Gli «Italian pubs»
fanno scuola
Liceo scientifico, Bra
(via V. Emanuele 312) alle 16
Sala scuole maschili, Bra
(via V. Emanuele 200) alle 16
Sala Ipc Velso Mucci, Bra
(via Craveri 8) alle 16
Liceo scientifico, Bra
(via V. Emanuele 312) alle 19
Sala scuole maschili, Bra
(via V. Emanuele 200) alle 19
n Laboratorio: lungo l’arco alpi-
n Laboratorio di assaggi di caci
n Quali parole usare per de-
sce un formaggio si perdono i sapori della cultura di intere comunità, dai Balcani alla Svizzera.
no italo-francese ci sono specialità
casearie che mantengono in vita
l’economia montana.
italiani accompagnati da Roberto
Rubino, per scoprire che il giallo
nei formaggi vuol dire qualità.
scrivere un formaggio? Una lezione per scoprire i termini giusti
con degustazioni alla cieca.
Costo: 18 euro
Costo: 20 euro
Costo: 18 euro
Costo: 25 euro con manuale
n Laboratorio: quando svani-
.
III
n I migliori publican (gestori di
pub) italiani presentano una birra
e un formaggio, scelti tra quelli di
maggior successo nei loro locali.
Costo: 23 euro con guida
FRANCESCO GUCCINI
“Ricordo il profumo
del parmigiano
della mia infanzia”
Intervista
MARINELLA VENEGONI
PAVANA (PT)
omani e sabato saranno
due giorni di appuntamento con l’amicizia, per
Francesco Guccini a Bra.
Il cantautore bolognese che ha purtroppo appeso da poco al
chiodo la chitarra di già rimpiantissimi concerti - conta in quest’angolo di
Langa su rapporti di quarantennale
durata: naturalmente con Carlin
Petrini e i suoi due amici per la pelle
storici, Azio e il compianto Giovanni.
Un Trio che, ai tempi d’oro del Premio Tenco di Amilcare Rambaldi,
infiammò le nottate del dopoteatro
con il suo esilarante cabaret e il blues
In The Langa, cantato da Azio con la
traduzione istantanea di Carlin. Fu
Guccini a portarli da Rambaldi a
Sanremo per divertire il popolo della
Canzone d’Autore; si conoscevano da
metà dei Settanta, quando la sua
stella brillava già alta.
Si era dopo La Locomotiva e sulla
strada dell’Avvelenata. I tre giovani e
irrequieti braidesi, all’inseguimento
di sogni lontani, a base di ideologie e
(già allora) buon cibo sotto l’aura
dell’Arci, lo avevano invitato ad inaugurare, ad Alba, la Libreria La Torre.
«Fu simpatia immediata», ricorda
ora Azio, che ci fa un po’ da Virgilio
nella ricostruzione di alcuni vuoti che
il passare del tempo ha causato: una
simpatia che ha allungato i suoi
tentacoli fino al Cheese, con la consegna domani sera della cittadinanza
onoraria di Bra a Francesco Guccini,
coronata da una chiacchierata fra
Carlin e Francesco sulla pubblica
piazza.
Guccini sorride già, al telefono
dalla sua casa di Pàvana: «Questa
cittadinanza onoraria credo sia un
complotto fra lo Slowfood di qua e lo
Slowfood di là, fra le Langhe e l’Appennino. C’è un pittore romagnolo,
Mirco Ambrogini, che ha dipinto dei
quadri ispirati alle mie canzoni, e a
Bra li mettono in mostra. Ma io a Bra
sono di casa, c’è una mia più che
quarantennale presenza, per l’amicizia con Carlin Petrini, che mi ha
sempre invitato». E fra i formaggi da
salvare che sono il filo rosso che lega
questa edizione di Cheese lui cosa
porterebbe sull’Arca del Gusto?
«Penso che sia importante portare
sull’Arca del Gusto un pezzo del
parmigiano della Vacca bianca Modenese, perché oggi più che mai c’è
bisogno di tutelare e sostenere que-
D
Francesco Guccini davanti alla sua casa di Pavana sull’Appennino tosco-emiliano
sta piccola produzione, il formaggio di
quando ero ragazzo che ha un sapore
inconfondibile. Nonostante le difficoltà
economiche e quelle causate dal terremoto, i produttori del Consorzio continuano con tenacia la lavorazione del
latte e la produzione di due sole forme
al giorno. Non dimentichiamoci che
questo è il vero parmigiano della tradizione e che la razza bianca modenese è
ormai ridotta a pochissimi capi».
Azio Citi ricorda che, tra l’altro,
dopo l’inaugurazione della libreria,
Guccini rimase moltissimo deluso
perché invece di portarlo a cena in
un’osteria di Langa, lo accompagnarono in una pizzeria napoletana.
«Avevano fondato - dice Guccini
-una radio Bra Onderosse, che sostene-
Al cantautore
di Pavana sarà
data la cittadinanza
onoraria di Bra
Al Caffè
Letterario
vano essere la prima radio politica
italiana, anche se non era vero. Mi
chiesero di fare un concerto in sostegno e ci andai, io e anche Dario Fo».
E’ ancora Azio, a contestualizzare:
ricorda che all’epoca ci furono manifestazioni per la liberazione dell’avvocato Lazagna, un partigiano incarcerato
proprio a Fossano per una presunta
contiguità con le Brigate Rosse, e che
Dario Fo aveva organizzato per lui una
marcia da quelle parti.
Quante cittadinanze onorarie ha,
Guccini? «Sanremo, San Lazzaro di
Savena, Porretta Terme e un’altra,
forse quattro. Mi manca quella di
Sambuca, malgrado abiti fisso lì non
me l’hanno data». Sambuca è la cittadina che ha la sua Pàvana come frazione. Lì, rintanato in casa, sta scrivendo
un altro giallo con Machiavelli e il
nuovo Dizionario delle cose perdute: «Ho
appena finito l’elenco, ne vuole qualcuna? I vespasiani, che ora per far pipì
devi andare a prendere il caffè nei bar;
l’autostop che più nessuno fa, e poi le
pezze del culo, ma non quelle di moda,
quella è un altra tecnica. E anche le
cartoline, che non le spedisce più
nessuno».
La lettura dei giornali
con La Stampa
Ogni mattina, alle 11, al Caffè Letterario di Cheese ci sarà una lettura
pubblica dei quotidiani in collaborazione con La Stampa. Domani
«Un cacio al pallone. Divagazioni
sul calcio e varia umanità» con Gigi
Garanzini, Beppe Furino, Claudio
Sala, Giuseppe Burdese. Sabato
«L’altra faccia della notizia fra satira,
realtà e rock’n’roll...» con Marinella
Venegoni. Domenica «C’è scritto sul
giornale» Chiacchierata sui fatti del
giorno con Mario Calabresi, direttore
de La Stampa, e Carlo Petrini, presidente Slow Food. Modera Gianni
Martini.
IV
Venerdì
LA STAMPA
.SPECIALE
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Il programma
Gli appuntamenti
giorno per giorno
Le prelibatezze
della Lombardia
Con il sigaro
e i pionieri di Langa
Chez Palluda
Sala Ipc Velso Mucci, Bra
(via Craveri 8) alle 19
Stand sigaro Toscano, Bra
(piazza XX Settembre) alle 21
n A tavola: Davide Palluda pro-
n FormaggideipresidiSlowFood(agrì
n Dalla Langa alla Toscana, un inedi-
All’Enoteca del Roero, Canale
(via Roma 57) alle 20.30
diValtorta,bagòssdiBagolino,fatulìdella
Val Saviore, pannerone di Lodi e stracchinoorobico)convinidellaValcalepio.
topercorsotralebollicinediSergioGermano, il cacio di Beppino Occelli e il più
famososigaroitaliano,ilModigliani.
pone una tra le migliori cucine del
basso Piemonte e non solo, portando il suo ristorante al meritato riconoscimento della stella Michelin. Vini Cantina Lamole di Lamole.
Costo: 18 euro
Costo: 15 euro
Costo: 80/75 euro soci Slow Food
Lo chef Davide Palluda
LA PENISOLA DELLA BIODIVERSITÀ
A ciascuno il suo formaggio
per scoprire le mille culture d’Italia
PIERO SARDO*
uanti sono i formaggi
in Italia? Le valutazioni di autorevoli
ricercatori (Ottogalli,
Barberis) parlano di
non meno di quattrocento differenti specialità, suddivise per i quattro tipi di latte
esistenti sul nostro territorio:
vacca, capra, pecora e bufala. In
verità un inventario completo per
ora non esiste, neppure estrapolandolo dagli elenchi dei Prodotti
Tipici Italiani (P.A.T.). Esistono
catalogazioni parziali, come del
resto parziale è anche il libro
«Formaggi d’Italia», pubblicato
da Slow Food Editore. Quattrocento è una sorta di numero totem, perché anche i francesi vantano lo stesso totale, ma in pratica
è aleatorio. È così difficile censire
la produzione casearia del nostro
Paese? Lo è, in effetti, perché si
tratta di una delle filiere più complesse e differenziate e poi perché
molti, moltissimi produttori scelgono di agire sotto traccia, non
compaiono in nessun elenco ufficiale (non ottemperano le norme
igienico-sanitarie, non vogliono
fare fattura, non intendono vendere al di fuori del loro territorio...).
Occorre poi aggiungere che l’industria casearia è molto
intraprendente, lancia
continuamente prodotti
nuovi, che magari variano di
pochissimo da qualche formaggio già esistente, ma che
grazie al marketing professionale trovano subito un buon
posizionamento sul mercato e
vengono proposti come novità,
spesso con un forte legame con il
Q
Da Nord a Sud
tutti sull’Arca
Abruzzo e Molise
La Treccia di Santa Croce ha un
forte valore tradizionale: portata a
tracolla dei pastori e degli animali
che ricevono la benedizione di san
Giacomo, è segno di buon augurio
per l’andamento della stagione
agricola
Veneto
La Ricotta affumicata nasce
dall’usanza di appendere la
ricotta sul camino delle
malghe, per affumicarla
lentamente e permetterle
di assumere i profumi di
faggio, rovere e conifere
Valle d’Aosta
Bianco, morbido e cremoso, il
Reblec è un formaggio fresco, di
piccola pezzatura, ricavato dalla
panna affiorata spontaneamente
passato. E dunque sono difficili da
censire, perché l’industria non ama
comunicare ricette e metodi di
produzione e tanto meno l’origine
della materia prima. Ma il settore
che ci piacerebbe conoscere in modo approfondito e valorizzare è quello dei piccoli e piccolissimi
allevatori-casari: è, come
dicevamo, il più difficile da
scoprire, ma è sicuramente
quello più interessante e più
rappresentativo della nostra
Penisola. Perché in moltissimi casi
si tratta di vere e proprie scoperte:
anche quando si pensa di aver
assaggiato o visionato un’infinità di
formaggi, salta sempre fuori, nel
nostro incredibile Paese, il cacio
sconosciuto, la variante insolita, la
ricetta unica e irripetibile, il metodo di conservazione e stagionatura
impensabile. Noi di Slow Food li
abbiamo battezzati Formaggi dell’Arca, perché se non li mettiamo al
sicuro, se non li aiutiamo a emergere, tra pochissimi anni li perderemo. Li perderemo anche perché i
mercati di prossimità, quelli dove i
piccoli hanno sempre trovato un
facile sbocco commerciale, per la
prima volta sono in recessione.
Dunque i tempi stringono, e per
arrivare a illuminare questo angolo
buio della produzione casearia,
abbiamo pensato di rivolgerci ai
consumatori, ai cittadini, ai sempli-
Basilicata
Lella
Costa
Tenero e cremoso
il mio Panerone
l mio formaggio preferito si
chiama panerone, o anche pannerone, ma a me piace di più con
una enne sola. È lombardo, lo fanno
soprattutto nel Cremasco e nel
Lodigiano, e come il cielo di Lombardia è così buono quando è buono. Oddio, non è che piaccia a
tutti, anzi. Forse perché
vedendolo, con quei buchini
(che tecnicamente hanno
un altro nome, ma ci siamo
capiti) così delicati e innocui,
I
quell’aria cremosa (pànera in dialetto vuol dire panna), non ti aspetti un
sapore così amaro. Credo sia la
mancanza di sale a renderlo così. Io
lo adoro, ma in casa mia sono l’unica, per cui lo compro in modiche
quantità, per uso personale, e lo consumo in segreto, magari col miele di
castagno. E spero
proprio che continuino a spacciarlo
per sempre.
Gian Maria
Testa
Il Bruss, che piccola
piacevole vergogna
Il cantautore
Gian Maria Testa, 55 anni, sta
per pubblicare l’album «Men
At Work», con ventitré canzoni
registrate dal vivo in Germania
Il Casieddu si fa con latte crudo di capra
al pascolo, aromatizzato con la nepata,
una pianta dalle proprietà antibatteriche
casa mia avevamo un
«crotin», un sottoscala
stretto e buio, un trapezio
senza finestre dove tenere le
scope di saggina, i barattoli di
conserva e il bruss dentro una
scodella di terracotta coperta
solo da uno straccio. Si aggiungevano le croste dei formaggi e lo si
offriva con parsimonia e circospezione perché il bruss era
l’intimo di una casa, la piccola
piacevole vergogna.
A
L’attrice
Lella Costa,
61 anni,
attrice
e autrice,
è famosa
per i suoi
monologhi
Sardegna
La Trizza, tradizionale vaccino fresco che si
produce in tutta la regione, e soprattutto
nella zona montana del Montiferru
SPECIALE LA STAMPA
Il nuovo Camia
Al Boscareto
Locanda Borgo Antico, La Morra
(prov. Alba-Barolo) alle 20.30
La Rei, Serralunga d’Alba
(via Roddino 21) alle 20.30
n A tavola: a pochi giorni dal-
l’inaugurazione Massimo Camia
(tra le firme stellate delle Langhe)
accoglie i visitatori nel nuovo ristorante aperto nei locali della cantina
Damilano.
Costo: 80 euro/75 soci Slow Food
Locanda del Borgo Antico
Sabato
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Quando si dice
la contraffazione
Fiandino: il burro
dal 1889
n A tavola: immerso nelle vigne di
Auditorium Crb, Bra alle 9.30
Serralunga d’Alba, nel contesto dell’albergo cinque stelle Relais Boscareto, il
ristoranteLaReioffreunacucinastellataingentilitadaltoccoinnovativodello
chefMarcoForneris.ViniBatasiolo.
n Convegno: Vino, extravergine, formaggi... la vita e i «miracoli»
di un ampio business: dalla frode
conclamata all’italian sounding
formalmente ineccepibile.
Banca del Vino, Pollenzo
(p.zza V. Emanuele 13) alle 13
Costo: 80 euro/ 75 soci Slow Food
Ingresso libero
Giuseppe
Battiston
n Laboratorio con «Gepis» Bar-
bero alla scoperta del burro delle
Fattorie Fiandino sia nella versione
normale che in quella salata.
Costo: 20 euro
Il Frant, meraviglia
d’alta quota
orrei salvare il «Formadi frant»,
un formaggio della Carnia che si
faceva recuperando le forme
venute male. Lo vorrei salvare perché
mi ricorda quando i formaggi si andavano a comprare in malga, direttamente dai malgari che li facevano lì, ad alta
quota, prima che le rigide normative
europee distruggessero tutte le tipicità. Convogliare il latte alle centrali del
latte e non usarlo là dove viene munto
per fare i formaggi rende inutile persino che le mucche vadano al pascolo.
V
Luca
Mercalli
La degustazione guidata a un Laboratorio dell’edizione 2012 di Cheese
ci appassionati. Abbiamo detto:
portate il formaggio che volete
preservare, che volete far salire
sull’Arca e noi lo catalogheremo e lo
andremo poi a visitare. Ovviamente
arriverà un po’ di tutto, non possiamo pensare a migliaia di esperti
che sappiano individuare le caratteristiche specifiche di un formaggio raro: ma certamente arriveranno tante bellissime sorprese, abbiamo già dei segnali importanti in tal
senso. Sarà un momento di presa
d’atto diffusa, condivisa, a prescindere dal numero di caci che potrete
vedere e assaggiare presso la Casa
della Biodiversità (in via Marconi)
nei quattro giorni di Cheese: una
presa d’atto che c’è un mondo ali-
mentare che lentamente ma inesorabilmente va sparendo. Una perdita di biodiversità che in modo inesorabile sta minacciando non solo i
formaggi, ma anche specie animali
e vegetali, e pure saperi. E la cosa
non ci piace per nulla. Mi viene in
Si attendono molte
bellissime sorprese
soprattutto dai
piccoli produttori
Michael
Pollan
Il Rasco, formaggio di pregio
un tempo comunemente
prodotto nei «vaccarizzi»
sulla Sila durante le
transumanze, è oggi a forte
rischio di estinzione
Giuseppe Battiston, 45 anni,
si è imposto con «Pane e
tulipani» di Soldini e con
un’intensa attività teatrale
campanacci nella nebbia, e tutta la
varietà dei profumi della flora alpina.
Quando lo assaporo d’inverno, rivedo
questi colori, ascolto gorgoglii, scorgo
vette innevate e percepisco
tutta la profondità storica
di almeno due millenni
di pastorizia e sapienza
casearia pressoché
immutate e ancora
attualissime. Beaufort,
altissimo formaggio.
L’uomo
del meteo
Luca Mercalli,
47 anni,
scruta le
nuvole per La
Stampa e in
tv per Che
tempo che fa
*Presidente della fondazione Slow Food
per la Biodiversità Onlus
Bethlehem, contro
la legge dell’acciaio
orrei salvare un formaggio del Connecticut che si chiama Bethlehem. È
la versione di oltreoceano del francese St. Nectaire. La preparazione tradizionale
prevede solo latte crudo e attrezzatura di
legno. Anche se questo metodo è sicuro e
affidabile, si scontra con le pratiche igieniche correnti, che prediligono
l’acciaio inossidabile. Il
Bethlehem è un formagIl columnist
gio speciale: segue un
Michael Pollan, 58 anni, insegna
procedimento quasi del
giornalismo a Berkeley. Ha scritto
tutto scomparso negli Usa
«Il dilemma dell’onnivoro»
e merita di essere protetto e preservato.
V
Calabria
mente il finale di «Fahrenheit 451»,
il film di François Truffaut, nel
quale, per salvare la traccia dei libri
importanti in una società oscurantista che i libri li vuole bruciare,
tutti i dissidenti di un gruppo imparano a memoria ciascuno un titolo
e di fatto «diventano» quel titolo.
Bello, avvincente finale: forse non
possiamo pensare di farci formaggio, ma magari di diventare testimonial, sui nostri territori, di un
cacio da salvare. Questo sì, lo possiamo fare: a patto di essere in
tanti, di essere solidali, informati e
disponibili.
L’attore
Il Beaufort come me
osserva i ghiacciai
er me il più buon formaggio è il
Beaufort. Forse non ha bisogno
di essere salvato, perchè è
pregiato e diffuso sulle Alpi di Savoia,
ma il mio motivo è che dentro ha il
sapore dell’erba che osserva i ghiacciai... come me. Nelle sue forme
tonde di grandi dimensioni è racchiusa la luce del sole dei cento
giorni dell’estate d’alta quota , l’acqua
dei nevai, il vento frizzante che
spazza le creste, i suono ovattato
P
V
.
Luca
Morino
La signora Adelina
e quel Castelmagno
mo il Castelmagno
perché è un libro di
Storia e perché fa
parte della mia storia. Lo
comprò per la prima
volta mio padre proprio a
Castelmagno da una
certa signora Adelina: lo
avevamo messo in un panno umido e col passare del
tempo si sviluppavano le
muffe, il gusto cambiava e
aumentava d’intensità.
Impareggiabile.
A
Il musicista-scrittore
Luca Morino, 51 anni, cantante,
chitarrista e scrittore, è membro
fondatore e leader dei Mau Mau
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA VI
SPECIALE LA STAMPA
Sabato
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Il programma
Gli appuntamenti
giorno per giorno
Fare i casari
in Sud Africa
Gli artigiani
dei Pirenei
Laboratorio
malerbe
Liceo Scientifico, Bra
(via V. Emanuele 312) alle 13
Sala scuole maschili, Bra
(via V. Emanuele 200) alle 13
Sala Ipc Velso Mucci, Pollenzo
(via Craveri 8) alle 13
n Alla scoperta dei formaggi a latte
n Laboratorio: una camminata con la
n Un’esperienza unica per
crudo del Sud Africa, una nazione che vede la varietà dei suoi paesaggi rappresentatadalvariegatopanoramadeisuoicaci.
direttrice del Mercato dei formaggi artigianali dei Pirenei di Seu d’Urgell alla scoperta dei formaggi dell’arco pirenaico.
sfiorare molteplici temi: la valorizzazione delle malerbe, il non
spreco, la manualità.
Costo: 20 euro
Costo: 20 euro
Costo: 20 euro
VII
.
FORMAGGI D’OLTREMANICA
Jason, l’affinatore di Londra
che salva pezzi di mondo
Intervista
CLAUDIO GALLO
CORRISPONDENTE DA LONDRA
anno tutti a Londra chi è
Jason Hinds, con i suoi
due negozi, Covent Garden e Borough Market,
colmi di pile di formaggi
che rapiscono il naso con odori
selvaggi e delicati. Tutti sanno
che affina formaggi da Neal’s ma
pochi si rendono conto che lui in
realtà salva interi pezzi di mondo,
minacciati mortalmente dalla
logica industriale. La puntigliosa
scoperta e la salvaguardia di
piccoli produttori, di varietà fatte
da un’unica famiglia, hanno preservato sapori che lo scaffale del
supermercato non immagina
neppure. Jason, 46 anni, porta
tutti gli anni la sua incredibile
esperienza al «Cheese» di Bra,
per gli inglesi una città che si
chiama reggiseno.
S
Com’è nata la sua passione per i
formaggi?
«Finita l’università, nel 1991, dovevo decidere che cosa fare da grande. Amavo il calcio, giocavo in seconda categoria. Mi piaceva la musica dance, ero abbastanza conosciuto come disc jockey nelle sale
della Londra Anni Ottanta, gran
periodo. Poi adoravo i viaggi e il
formaggio. Fin da piccolo ero io a
comprare il formaggio in famiglia.
Ora, non avevo abbastanza talento
A Covent Garden e Borough Market
Jason Hinds (nella foto sopra) lavora a Neal Yard’s
Dairy da più di vent’anni. Il negozio ha due sedi
(dal 1996 ha aperto a Borough Market) e da due
anni fa stagionare i suoi formaggi, sempre a Londra,
in tre arcate scavate sotto la ferrovia.
per diventare calciatore professionista e non mi vedevo a continuare a
mixare i dischi a cinquant’anni. Così
ho cercato di combinare le rimanenti passioni, cercando di far conoscere il formaggio inglese all’estero.
Quando lo dissi ai miei amici pensarono che fossi diventato matto. Era
una idea che covavo dai tempi dell’università: e mi divenne perfettamente chiara».
La
curiosità
La Gran Bretagna
è il Paese ospite
dell’edizione 2013
di Cheese
Stichelton, il futuro
ha un nome antico
Dal 1995, il disciplinare Dop proibisce
di produrre lo Stilton con latte di
mucca non pastorizzato. Ci è voluto
qualche anno, ma dal 2006 la reazione
(che per i suoi promotori non è che un
ritorno alle origini) è arrivata: si
chiama Stichelton (nella foto), lo
Stilton artigianale, fatto con latte
intero, non pastorizzato. Ai tempi dei
sassoni, il villaggio che ora si chiama
Stilton si chiamava Stichelton, e la
scelta del nome dice tutto: per gli
esperti, lo Stichelton, prodotto in
piccole quantità, ha maggiore complessità di gusto ed è infinitamente
più ricco di sfumature.
Qual è il suo formaggio preferito?
«Se potessi portarmi un solo formaggio su un’isola deserta, come diciamo in Inghilterra, porterei il
Colston Bassett».
Un «formaggio blu» fatto in un villaggio al confine tra il Nottinghamshire e il Leicestershire, perché proprio questa varietà?
«È proprio il Colston che mi ha
spinto a fare conoscere i formaggi
britannici all’estero. Questa varietà
di Stilton è particolarmente autentica. Non ho mai avuto una particolare attrazione per lo Stilton, che
spesso è fatto industrialmente e
non ha un buon sapore: è troppo
blu, acido e secco. Il Colston invece
ha una consistenza morbida, dolce
e burrosa, si capisce perché questo
formaggio è così apprezzato. Ogni
weekend vado a fare un giro dai
produttori per portare qualche forma a Londra».
Che cosa si beve con il Colston Bassett?
«In Inghilterra molti lo abbinano al
Porto, al “Tawny Port”, ma io preferisco un bel Sauternes, sinergia
magica. Si abbina bene anche alla
birra, la Porter ad esempio, un birra londinese scura con un forte
gradazione».
Il suo formaggio italiano favorito?
«Senza dubbio il Parmigiano Reggiano, anche qui per la sua genuinità. Bisogna saperlo comprare però,
quello che si trova in Inghilterra nei
supermercati è spesso troppo secco
e acidulo, mentre dovrebbe essere
morbido, dolce e fruttato».
VIII
LA STAMPA
.SPECIALE
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
LA GUIDA
Comedistricarsi
frapastorietiopi
emalghealpine
Vivere la città
La mappa della rassegna
e delle principali attrazioni
6
Illustrazione di
Alessandro Bonaccorsi
5
ROBERTO FIORI
M
etti un giorno a Cheese, a
navigare tra le forme del
latte. Per non perdersi
neppure un assaggio, meglio
organizzarsi: ecco una breve
guida per districarsi tra stand e
laboratori.
La mattina comincia con il
Mercato dei Formaggi di piazza
Carlo Alberto, vero centro nevralgico della manifestazione con
tremila metri quadrati, 188 bancarelle (136 italiane e 52 straniere) e 45 stand dei casari che propongono i loro prodotti unici,
raccontandone storia e tradizioni.
La visita prosegue nella Via degli
Affinatori di piazza Roma, regno
degli artigiani che con grande
pazienza arricchiscono i formaggi
di personalità aromatiche e sapori straordinari.
Le scoperte continuano in via
Principi di Piemonte e via Marconi, dedicate ai 60 Presìdi Slow
Food dove si può spaziare dal
latte di cammello dei pastori
IL CUORE DELLA MANIFESTAZIONE
In piazza Carlo Alberto
ci sono 188 bancarelle
e 45 stand dei casari
etiopi Karrayyu al burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo
biellese. Non solo formaggi, comunque: sulle bancarelle anche
pani, confetture, mieli e molti altri
prodotti tutelati dall’associazione
della chiocciola. Nei paraggi, c’è
l’area dedicata all’iniziativa «Salva un formaggio!», lanciata in
occasione di Cheese per tutelare il
prodotto che vi sta più a cuore e
che rischia l’estinzione. Qui potrete depositarlo e chiedere che
salga a bordo dell’Arca del Gusto.
Dopo uno spuntino nella Piazza
della Pizza o ai Chioschi Degustazione regionali, è l’ora di cercare
un posto nella Gran Sala dei formaggi per gustare almeno uno dei
150 prodotti proposti (molti arrivano dalle Isole Britanniche, il
paese ospite di quest’anno), sorseggiando un calice di vino della
vicina Enoteca. Qui potrete anche
scegliere il Laboratorio del Gusto
che più vi aggrada tra i 36 proposti durante i giorni della manifestazione, fino a lunedì.
Per la cena si può scegliere un
Appuntamento a Tavola nei ristoranti della zona e poi chiudere la
serata in centro, tra spettacoli,
mostre e concerti.
8
10
1
Mercato dei
Formaggi
11
3000 metri quadri per trovare il
vostro formaggio preferito!
2
Via degli Affinatori
Chi, con pazienza, riesce a tirare
fuori il meglio da ogni formaggio
4
3
Mobile Food
1
Rincorrete le leccornie ambulanti!
4
2
Presìdi Slow Food
I formaggi più rari, pani,
confetture e mieli.
5
1
Piazza dell’Arca
7
Porta qui il tuo formaggio da
salvare e fallo salire sull’Arca
6
3
Casa della
Biodiversità
Per incontrare pastori, degustare
miele, caffè e gelati
7
Mostra Cuneo,
cultura casearia
Mostra fotografica en plein air per
allietare la passeggiata
8
Laboratori del
Gusto
Abbinamenti unici tra vini, birre e
formaggi cercate quello che più vi
intriga
9
10
Cucine di strada
Piazza della pizza
Focaccia di Recco o piadina
romagnola o le bombette
pugliesi? Questo il dilemma!
Si sente già il profumo della
mozzarella e del basilico…da
provare!
SPECIALE LA STAMPA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
IX
Il saluto
del sindaco
12
8
.
21
Unisg
Per conoscere l’Università delle
Scienze Gastronomiche di Pollenzo
13
20
Piazza della birra
Con i formaggi funzionano anche
le bionde spumeggianti
14
19
9
Regione Piemonte
Gli stand degli assessorati
all’Agricoltura e alla Montagna
21
18
18
15
Caffè letterario
Dove il formaggio incontra i libri e
gli scrittori
20
17
19
Cheese Bimbi
Due giornate all’insegna del cibo,
per imparare divertendosi
16
17
Slow Food Educa
Bambini, portate mamma e papà e
imparate a fare la pasta ripiena
15
Laboratori
del Latte
8
Conferenze e laboratori pratici per
diventare veri esperti
11
12
Chioschi
degustazione
Mostra Omaggio a
Francesco Guccini
Piatti della cucina langarola, olive
all’ascolana e degustazioni di
fontina…
Come ti dipingo le canzoni di un
poeta e cantautore
13
Palco
Spettacoli, documentari e
chiacchierate. Appuntamento
dopo il calar del sole
14
Sala dei Formaggi
ed Enoteca
150 formaggi per 800 vini in libero
abbinamento.
A Bra stiamo
come topi
nel formaggio
BRUNA SIBILLE*
envenuti a Cheese! Ancora
una volta, come accade puntualmente ogni biennio da
nove edizioni, sarà il nostro centro
storico a fare da cornice a uno degli
eventi internazionali di maggior
prestigio per l’intero comparto lattiero-caseario. L’attesa che a Bra è
cresciuta progressivamente sin dalla
chiusura della precedente edizione,
finalmente si concretizzerà in un’edizione di Cheese che ha tutte le carte
in regola per proseguire il felice
percorso che ne ha sempre contraddistinto il suo cammino, fino a divenire un irrinunciabile polo d’attrazione
per uno dei settori centrali nell’agroalimentare europeo.
Quest’anno l’attenzione si soffermerà poi sulle produzioni casearie
delle isole britanniche e ho già percepito quanta attesa vi
è nella terra d’Albione per sedersi, metaforicamente parlando, alla tavola della
nobiltà casearia
europea. È un’altra
delle opportunità
che Cheese sarà in
grado di offrire per sottoporre all’attenzione del grande pubblico autentiche rarità casearie, spesso note solo
ai più curiosi gourmet, che dispongono invece di tutte le caratteristiche
per farsi apprezzare da un pubblico
più vasto.
È per questo che la rassegna
rappresenta un’occasione assolutamente imperdibile, aiutandoci a
trasformare Bra in una delle mete
turisticamente immancabili nel
bacino di Langhe e Roero. Ciò anche
grazie all’eccezionale suggestione
rappresentata da un elemento di
attrazione quale Slow Food, che in
città è nato e mantiene il suo quartier
generale.
È con questo spirito che nel 1997
nacque Cheese, permettendo all’amministrazione comunale di
cementare, con l’organizzazione
presieduta da Carlin Petrini, una
sinergia strategica che ha prodotto i
più importanti cambiamenti avvenuti a Bra in questi ultimi vent’anni.
Per queste ragioni l’aspettativa in
città è così alta, nella consapevolezza che ogni edizione di Cheese ha
segnato una tappa, spesso fondamentale, di un percorso di sviluppo
che neppure la crisi di questi ultimi
anni ha potuto interrompere.
* Sindaco di Bra
B
Il programma
Gli appuntamenti
giorno per giorno
I cuochi «alleati»
Jeremy Lee
Albergo dell’Agenzia, Pollenzo
(via Fossano 21) alle 20,30
Castello di Verduno, Verduno
(via Umberto I) alle 20,30
n A tavola: nelle sale carloal-
n A tavola: nell’anno in cui la
bertine del ristorante dell’Albergo gli chef del progetto «Alleanza tra i cuochi e i Presidi Slow Food» propongono piatti della cucina di tutto il mondo.
Gran Bretagna è il Paese ospite un
appuntamento dedicato alla cucina
d’Oltremanica con Jeremy Lee, chef
del Quo Vadis di Londra. Vini della
cantina Paolo Saracco.
Costo: 60€/50 soci Slow Food
Costo: 60 euro/50 soci Slow Food
ROBERTO FIORI
l primo assaggio è una Toma
di Murazzano, dalle colline
dell’Alta Langa: «Latte di
pecora al 100%, dolce, fresca e
poco aggressiva». L’ultimo è
un Verzin di Beppino Occelli: «Erborinato, ottenuto da latte vaccino
intero, esplode in bocca senza perdere i sentori del latte appena munto». Il plateau di formaggi di Massimo Camia, chef stellato di Langa
che ha appena iniziato una nuova
avventura ai piedi delle colline tra
Barolo e La Morra, è una squadra di
«magnifici dieci» che giocano in
attacco e parlano quasi tutti piemontese.
«Non ho mai avuto il carrello in
sala - spiega - per una scelta qualitativa. Lasciati lì, i formaggi seccano e
perdono la giusta morbidezza, oltre
a invadere con il loro profumo-odore». Meglio preparare il piatto in
cucina, affidandosi a fornitori di
I
fiducia. «La scelta dei collaboratori,
in questo caso, è tutto. Io da anni
lavoro con Franco Parola, affinatore
di Saluzzo, e con Beppino Occelli,
produttore di Farigliano. Riescono
sempre a darmi formaggi perfetti,
maturi al punto giusto».
Il secondo assaggio del plateau è
riservato alla Robiola di Loazzolo: «È
un caprino fresco, al massimo di due
o tre settimane, con una bella nota di
acidità». Il terzo al Montèbore, «una
formaggetta di latte vaccino e ovino
dalla storia antichissima, che ha una
curiosa forma a torta nuziale e un
sapore straordinario».
Terminati i freschi, a cui si può
abbinare del miele d’acacia, la selezione di Massimo Camia propone
sette formaggi stagionati: «Iniziamo
dalla Toma di Oropa, di puro vaccino,
molto morbida e grassa, per poi
passare a Madama Tuma, un caprino
di Mombaldone stagionato sullo stile
francese». Con il Testun, stagionato
otto mesi nelle cantine di Valcasotto
1
2
3
4
5
Tuma di
Murazzano (Cn)
Regno Unito
con il Porto
Liceo scientifico, Bra
(via V. Emanuele 312) alle 13
n Laboratorio. Il panorama ca-
seario britannico è in fermento: ecco i new old cheeses abbinati al
Porto Croft di Steinbrück Italia.
Costo: 25 euro
6
IL PIATTO DI MASSIMO CAMIA
“Tradisco il Piemonte
solo per un Malghesino”
Domenica
LA STAMPA
.SPECIALE
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Sabato
X
Nelle Langhe
Lo chef stellato Massimo
Camia ha appena aperto
un nuovo locale ai piedi delle
colline fra Barolo e la Morra
7
5
8
3
4
2
9
1
10
Robiola
di Loazzolo (At)
Formaggetta
Montébore (Al)
Toma «riserva»
di Oropa (Bi)
Madama Tuma
di Mombaldone (At)
6
7
8
su assi di legno, e con l’Occelli nel
fieno Maggengo si sale d’intensità e si
può creare un po’ di contrasto con la
cugnà, la tipica mostarda d’uva piemontese.
La posizione numero otto è riservata a un grande classico come il
Castelmagno «rigorosamente d’al-
Testun
di Valcasotto (Cn)
Fieno Maggenco
«B.Occelli» (Cn)
Castelmagno
di alpeggio
9
10
Malghesino
«A. Croce» (Lo)
Verzin
«B. Occelli»
peggio, al quale abbiniamo una nostra
confettura di pomodori verdi e pere
da usare con moderazione, per non
alterare troppo il gusto». Gli ultimi
due assaggi sono per gli erborinati: il
già citato Verzin e il Malghesino di
Angelo Croce, «simile al gorgonzola,
con un gusto pieno, dolce e cremoso»,
unica concessione lombarda nella
selezione dello chef di Langa, accostati a una confettura di mele cotogne e
a un pan brioche con uva passa appena tostato. Nei calici, un Marsala De
Bartoli o un passito con note non
eccessivamente dolci, ma anche un
Barolo per chi ama giocare in casa.
La tecnica
e gli attrezzi
OGNI TOMA HA IL SUO COLTELLO
Mai servirlo senza crosta
Lo impone il galateo del taglio
scaglie, a fette, a spicchi o a
cucchiaiate. Per arrivare nel
piatto, o meglio nel «plateau»,
le forme del latte devono essere
correttamente porzionate. Un’operazione tutt’altro che scontata, se si
vogliono soddisfare appieno i commensali e rispettare le mille differenze tra formaggi duri e molli,
freschi e stagionati.
A
delicata si utilizza il filo metallico:
l’attrito del filo sulla pasta è pressoché nullo per cui il taglio separa
nettamente la fetta, senza deformazioni o slabbrature. Nel caso di paste
morbide e discretamente asciutte
come gli erborinati si possono usare
lame sottili, lunghe e abbastanza
strette, perché anche in questo caso
devono presentare la minor superfi-
Come si taglia
I prodotti molto freschi e a pasta
molle e cremosa, come le ricotte
appena fatte, il mascarpone, lo
squacquerone, vanno prelevati con
un cucchiaio. «Per gli altri formaggi
occorre innanzitutto scegliere il
coltello adatto» spiega Franco Parola, affinatore con una vera boutique
in quel di Saluzzo.
Per i formaggi a pasta molle molto
Per i formaggi
a pasta molle
meglio usare
un filo metallico
cie possibile a contatto con la pasta.
La lama del coltello deve scendere
perpendicolare alla fetta o alla forma: per facilitare l’operazione, ci
sono coltelli a lama ribassata grazie
ai quali si giunge alla fine del taglio
senza toccare il tagliere con le nocche delle dita. Quando la forma è
piuttosto larga, si fa scendere la
lama aiutandosi con l’altra mano che
preme sulla punta del coltello per
mantenerlo in piano.
«Con le forme a pasta più asciutta
e dura si usano lame più larghe e
spesse - dice Parola -. Nel caso del
Parmigiano Reggiano, del Grana e
dei pecorini stagionati, si usa il
coltello a goccia, che non taglia la
pasta del formaggio ma la spacca».
Le scaglie mettono in risalto la trama granulosa della pasta e ne esaltano i profumi.
Come si porziona
La porzionatura è vincolata dalla
forma e dalla sua dimensione. «I formaggi hanno tutti forme geometriche spiega Parola -, e queste vanno rispettate anche quando arrivano nel piatto,
con l’accortezza di distribuire a tutti la
stessa quantità di crosta». Una caciottella di piccole dimensioni, una robiola
di qualche etto, cilindrica, spessa pochi
centimetri, deve essere tagliata a
spicchi. Un cilindro allungato di caprino, dal diametro di 6-8 centimetri, va
tagliato a dischi e ogni disco va porzionato in tre triangoli.
Le forme a faccia quadrata o rettangolare (come il taleggio) si possono dividere seguendo linee diverse,
facendo in modo di avere fette parallelepipede. Una forma cilindrica di
medie dimensioni (come la fontina)
va prima divisa a metà lungo il diametro e quindi suddivisa in fette.
Ciascuna va poi ridotta in porzioni
singole: partendo dal centro, si taglia
la fetta a liste, fino a qualche centimetro dallo scalzo.
«Di fronte a uno spicchio di formaggio, un classico errore nel taglio
è “mangiare la punta” con il coltello,
creando spicchi sempre più piccoli»
dice Parola. Altro errore è far arrivare a tavola le porzioni già prive di
crosta: il galateo del formaggio pro[R.F.]
prio non lo consente.
SPECIALE LA STAMPA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
.
XI
Il cacio
e il Riesling
L’eccellenza
dal Po all’Oltrepò
Le stelle di Crippa
Gli Alciati
Bollicine all’Arco
Sala scuole maschili, Bra
(via V. Emanuele 200) alle 13
Banca del Vino, Pollenzo
(p.zza V. Emanuele 13) alle 16
Piazza Duomo, Alba
(p.zza Risorgimento 4) alle 12,30
Villa Reale, Serralunga d’Alba
(Fontanafredda) alle 20,30
Osteria dell’Arco, Alba
(p.zza Savona 5) alle 20,30
n A tavola. Opportunità unica
n A tavola. Dopo 10 anni a Pol-
n A Tavola: Maurizio Dellapiana e
n Laboratorio. Degustazione
n NelCremonesec’èunarealtàsempre
di sei caci di diversa origine ed
età accompagnati dai Riesling di
alcuni vigneron tedeschi.
più forte di giovane imprenditoria agricola che ha scommesso sul territorio ottenendoincambioprodottid’eccellenza.
per pranzare dallo chef Enrico
Crippa nell’anno in cui ha conquistato la terza stella. Vini della
famiglia Ceretto di Alba.
lenzo, Piero e Ugo Alciati si sono
trasferiti nel parco della cantina
Fontanafredda. Menù a partire dai
classici di mamma Lidia con bollicine Alta Langa.
la sua brigata mantengono fede alla
tradizione inserendo, di tanto in
tanto, piatti con tecniche innovative. Abbinamento inusuale con le
bollicine della cantina Zardetto.
Costo: 25 euro
Costo: 20 euro
Costo:190euro/170sociSlowFood
Costo:80euro/75sociSlowFood
Costo: 50 euro / 45 soci Slow Food
Lo chef Enrico Crippa
LA SCELTA DI NIKO ROMITO
“Il segreto del mio carrello?
È il profumo del latte di maggio”
2
FRANCESCO MOSCATELLI
l formaggio deve profumare di
latte. E per esaltarlo bastano un
pezzo di pane e un calice di vino
rosso. Niko Romito, 39 anni, chef
bistellato Michelin del Ristorante
Reale di Castel di Sangro (L’Aquila), non
tradisce la ricerca dell’essenzialità - uno
dei tratti distintivi della sua cucina nemmeno a fine pasto. «Mi piace sentire
l’odore dei fiori e del fieno, il gusto primario del formaggio. Per questo adoro i
caciocavallo fatti con il latte di maggio e
di giugno, quando nei pascoli abbondano
le erbe spontanee».
Il carrello del Reale ruota intorno a
questa sensibilità. «Abbiamo fatto una
scelta radicale, puntando sulle eccellenze
abruzzesi e molisane – spiega Niko -. Facciamo ruotare otto o nove prodotti, proponendo diverse stagionature e diversi sapori.
Io di solito non consiglio mai gli abbinamenti con marmellate e mieli, perché il formaggio va gustato così com’è stato fatto dal
casaro. Quando è perfetto, al di là dell’inten-
I
3
1
Niko Romito, 39
anni, è lo chef del
Reale di Castel di
Sangro, 2 stelle
Michelin
4
6
5
1
2
In Abruzzo
Stracchinato
«Campo Felice»
di Lucoli (Aq)
Caciocavallo 2 mesi
«Di Nucci»
di Agnone (Is)
3
Gregoriano
«G.Rotolo»
di Scanno (Aq)
4
Ricotta «Porta
dei parchi»
di Anversa (Aq)
7
8
5
Caprino
stagionato
sei mesi
6
Pecorino
«Trotta» di
Capracotta (Is)
7
Caciocavallo
«G.Rotolo»
di Scanno (Aq)
8
Caciocavallo 2 anni
«Di Nucci»
di Agnone (Is)
sità, lascia comunque la bocca pulita. Io
preferisco servirlo con un pane dalla crosta
importante e la mollica chiusa, ma la cosa
più importante è che abbia una punta di
sale in meno rispetto a quello comune.
Questo perché il pane deve accompagnare
ogni assaggio e allo stesso tempo fare da
traghetto fra i vari formaggi».
Il percorso elaborato dallo chef parte
con una ricotta di pecora di Gregorio
Rotolo, titolare dell’omonima azienda
agricola di Scanno, il borgo dei fotografi
alle pendici del Monte Godi. «È freschissima, viene lavorata ogni tre giorni e l’unico
peccato è che sia difficile da trovare»
racconta Niko. Seguono una ricotta della
fattoria La Porta dei Parchi di Anversa
degli Abruzzi stagionata per 40 giorni e
affumicata al legno di ginepro, oppure un
«gregoriano» di pecora. La terza proposta
è un caciocavallo di due mesi del caseificio
Di Nucci di Agnone, in Molise. Il passo
successivo - una delle grandi passioni di
Romito - è uno «stracchinato» di latte
vaccino di Campo Felice, un piccolissimo
produttore di Lucoli, in provincia dell’Aquila. «Ha un gusto di fieno acido,
decisamente più importante anche se la
pasta è ancora morbida».
A segnare il passaggio di consistenza è
un pecorino semiduro dei Trotta di Capracotta (Isernia). «A questo punto –
continua Niko – proseguiamo con due
caciocavallo particolari: il primo è una
creatura di Gregorio Rotolo, viene invecchiato un anno e affinato nelle vinacce; il
secondo, firmato Di Nucci, ha due anni e
si taglia a scaglie come un Parmigiano. Di
solito li intervalliamo con un caprino di sei
mesi». Il carrello del Reale si chiude con
un erborinato di grande forza: un gorgonzola di pecora stagionato sei mesi del
caseificio Campo Felice.
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA XII
SPECIALE LA STAMPA
Domenica
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
Il programma
Gli appuntamenti
giorno per giorno
Dalla bottiglia...
Le bollicine
La nouvelle
vague degli
abbinamenti
propone
per il nostro
parmigiano
non più i rossi
frizzanti ma
le bollicine
francesi
Il moscato
Il Loazzolo
astigiano
è un nettare
dorato
che incontra
la pasta
venata
d’azzurro
verde del
gorgonzola
Il porto
Il Porto Croft,
uno dei
marchi storici
della
produzione
portoghese
oggi si sposa
con i nuovi
Cheddar
inglesi
Il biologico
Una barbera
biodinamica
di Cascina
degli Ulivi
oggi si
incontra
con una
tuma
di pecora
delle Langhe
Abbinamenti
da scoprire
Sotto la Torre
Premio ai locali
Banca del Vino, Pollenzo
(p.zza V. Emanuele 13) alle 19
Osteria La Torre, Cherasco
(via dell’Ospedale 22) alle 20,30
Teatro Politeama, Bra
(p.zza Carlo Alberto) alle 16
n A tavola. Nei piatti della Torre si
n Torna il Premio «Locali del Buon
formaggioprodottonellefruitères,caseificicooperatividelmassicciodelloJuradalattecrudodivacchedirazzamontbéliarde.
ritrovano il rispetto per la tradizione e quel tanto che basta di innovazione. Un omaggio al formaggio e
alla memoria in questo menù abbinato ai vini della cantina Araldica.
Formaggio», l’ambito riconoscimento che segnala i locali (rivenditori, affinatori, ristoranti) che si distinguono per la selezione di formaggi
offerti alla propria clientela.
Costo: 30 euro
Costo: 50 euro/45 soci Slow Food
Ingresso libero
n Laboratorio alla scoperta del comté –
VINI & FORMAGGI
Non solo lambrusco
adesso il Parmigiano
sposa lo champagne
SERGIO M IRAVALLE
L
o famo strano? Massì. L’abbinamento tra formaggi e
vini ha abbandonato progressivamente le regole
auree della tradizione a
tavola per esplorare nuove strade,
sempre più azzardate e imprevedibili.
Se ne percorrerrano alcune anche a
Cheese, dove c’è attesa per un «matrimonio» inedito: Parmigiano reggiano
e Champagne. Parrebbe un’eresia, o
perlomeno un tradimento, visto che il
più famoso (e copiato) formaggio
italiano è da sempre felicemente
sposato con i vini rossi, sia i più giovani e beverini, a cominciare dal conterraneo Lambrusco, che con i più importanti e suadenti figli del Nebbiolo e del
Sangiovese e non solo. A Bra proporranno invece una serie di parmigiani
di vario grado di stagionatura, dal
giovane di sei mesi ad un incredibile
100 mesi (più di otto anni) abbinati
alle nobili bollicine di Francia.
Chissà che cosa ne penserebbe un
esteta del gusto come Paolo Monelli
che, nei primi Anni Sessanta, nel
suo O.P. optimus potor, il vero bevitore,
si domandava, citando Rabelais «è
venuto prima il vino o il formaggio?»
Quesito arduo, quanto quello dell’uovo e della gallina. Fatto sta che
sono indispensabili l’uno all’altro. I
francesi, ancora loro, dicono che un
pranzo senza formaggi è come una
bella donna alla quale manchi un
occhio e senza vino sarebbe completamente cieca.
Oggi ci sono gli «orologi», piatti con
più assaggi posti in ordine circolare,
proprio come un orologio. Si comincia
per logica e rispetto dei sapori dai
formaggi più freschi e si arriva a quelli
più stagionati. In mezzo assaggi di
miele, confetture e marmellate con il
gran ritorno della «cugnà», e della
mostarda arricchita di noci, mandorle,
nocciole.
In questo caso, l’abbinamento con i
vini è molto personale, visto che difficilmente si potrà cambiar bicchiere
per ogni singolo formaggio.
Detto questo gli abbinamenti seguono la regola di mettere insieme
vini e formaggi dello stesso carattere:
grande stoffa e sapidità devono dialogare; i formaggi più freschi e vicini al
sapore del latte vogliono vini più leggeri, di bassa gradazione e tannicità.
Insomma vecchi con i vecchi e giovani
con i giovani. La regola del vino rosso
come abbinamento ideale per i formaggi è superata, così come quella
che imponeva i bianchi con il pesce.
Oggi si guarda più alla struttura del
vino che al colore. Lo dimostrano i vini
da meditazione, una categoria del
pensiero enologico. Un tempo erano
soprattutto i Porto, grandi Marsala, gli
Sherry, i Sauternes qualche moscato
E in Piemonte
con il Gorgonzola
si punta
sul Loazzolo
assimo Bottura ormai
massimo profeta gastronomico della terra italica
ha trasformato in oro l’incontro
tra Parmigiano e aceto balsamico, due diamanti della sua Emilia.
Il mondo dei formaggi è talmente
vasto da offrire abbinamenti
pressoché infiniti e quindi anche
con le bevande non ci sono confini. Il matrimonio naturale, forse
ancora più di quello con il vino, è
quello con la birra. Certo a volte
ci vuole coraggio ad assaggiare
certi sapori forti che danno all’olfatto indicazioni molto diverse
dal «su, dai, assaggiami!». Il
palato invece si lascia sedurre
dall’incontro tra due prodotti
entrambi figli della fermentazione
e proprio per questo così potenti
per il naso. In bocca le cose vanno
diversamente anche perché spesso le birre riescono a pulirla dalla
grassezza della materia casearia.
Di solito si pensa che più la birra è
Massimo Bottura
propone un gioco
con l’aceto
balsamico
leggera e più si adatta al formaggio ma non sempre è così. Teo
Musso, l’inventore della birra
artigianale all’italiana per esempio
considera «perfetti» gli abbinamenti tra la sua Super Baladin
(un’ambrata che si ispira alle birre
d’abbazia) e l’intenso Testun, formaggio ovino-vaccino a pasta
semidura tipico del Cuneese affinato da Beppino Occelli su assi di
legno. Oppure quello tra la Elixir
(ambrata, fruttata nata da lieviti
da whisky) e la forza del Roquefort
affinato da Guffanti. A ognuno il
suo gioco quindi. Perché l’abbinamento birra-formaggi è un meraviglioso divertimento per il palato.
Ad esempio un bellissimo gioco
riesce facendo incontrare la scu-
XIII
...alla forma
passito, soprattutto al Sud a cominciare da Pantelleria, senza dimenticare i
Vin Santi in Toscana e in Trentino. La
ricerca e la moda delle vendemmie
tardive ha visto nascere una serie
infinita di vini «liquorosi»: tutti molto
profumati e intensi e destinati a trovare compagnia ideale con i formaggi più
saporiti, piccanti e con gli erborinati.
Matrimoni d’amore nascono anche
tra vini e formaggi biologici e biodinamici. Alla cascina degli Ulivi di Novi
Ligure propongono (anche Cheese)
barbere e dolcetti con la tuma di pecora delle Langhe di Anna Maria Trombetta produttrice di Paroldo. A poche
colline di distanza ecco la robiola di
Roccaverano dop sposata con lo spumante metodo classico Alta Langa.
Memo Melendez, un giovane messicano con il cuore a Treiso dove
conduce il ristorante «Profumo di
vino» si è innamorato del nebbiolo
vendemmia tardiva Sunié di Lodali e
lo propone in abbinamento ad un Blu
del Moncenisio.
Gli chef si sbizzarriscono a stupire,
ma non bisogna essere «stellato» per
provare l’emozione di un gorgonzola,
un tempo rigorosamente sposato alla
barbera (un bel matrimonio felice da
osteria), proposto oggi con un Loazzolo doc, una delle più piccole denominazioni d’Italia. Nasce dalla caparbietà
di una manciata di produttori di moscato d’Asti, sulle colline sopra Canelli,
ispirati, a a suo tempo, da Luigi Veronelli e dall’enologo Giancarlo Scaglione. Vendemmia tardiva, appassimento
sui graticci, rese bassissime: un nettare dorato che incontra la pasta venata
d’azzurroverde del gorgonzola.
La seduzione degli incontri
con la birra e il the affumicato
LUCA FERRUA
M
L a prova dei Comté
dello Jura
.
rissima Guinness - così intensa da
sembrare lattosa - con un Pecorino
di fossa o, anche meglio, con un
Caciocavallo podolico. Ma come
perdersi un’intensa birra d’abbazia con un meraviglioso Gorgonzola naturale. O ancora - per stare un
po’ più leggeri - una birra piemon-
Teo Musso
sfida ad assaggiare
la Super Baladin
con il Testun
Il parmigiano
Il re dei nostri prodotti caseari
L’erborinato più famoso
Con un vino da meditazione
Il Cheddar
Sta vivendo una nuova stagione
La Tuma delle Langhe
Un formaggio di pecora
tesissima come la Menabrea, da
far sposare a una Mozzarella di
bufala o una Robiola di Roccaverano che abbina la sua forza a una
Weissbier, o - per essere più precisi - a una Franziskaner. Ma se si
vuole giocare per davvero, si può
far incontrare i formaggi anche
con i cocktail classici. E allora
provate ad assaggiare un Emmentaler di dodici mesi con un Negroni, o meglio ancora con un Americano, mentre per i più temerari
sarà sublime il matrimonio tra un
Castelmagno e una Caipirinha (ma
non giurerei, in questo caso, sul
risultato finale per lo stomaco).
Lasciando il pianeta alcolici si può
passare ai the e abbinare un caprino fresco con un the affumicato
come il «Lapsang Souchong». Il
risultato è sorprendente e il gioco
può arrivare a far incontrare i due
ingredienti anche in un risotto. Ci
sono temerari invece che senza
temere la scomunica di Slow Food
fanno incontrare la gazzosa con un
erborinato o addirittura la Coca
(sia essa Coca, Pepsi, Mecca o
Mole) con il Bitto.
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA XIV
SPECIALE LA STAMPA
Lunedì
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
L’affinatore
francese
I grandi sapori
dell’ossolano
Garola e Planeta
Banca del Vino, Pollenzo
(p.zza V. Emanuele 13) alle 13
Banca del Vino, Pollenzo
(p.zza V. Emanuele 13) alle 13
n A Tavola. Vista superba sulle
n Laboratorio: A lezione da uno
Il programma
Gli appuntamenti
giorno per giorno
n Laboratorio. Dai pascoli del-
dei migliori affinatori d’Oltralpe,
Hervé Mons, mastro formaggiaio
nel Rhône-Alpes.
l’Ossola nascono il bettelmatt, lo
stagionato di Crodo e il caprino erborinato della Valle Vigezzo.
Costo: 25 euro
Costo: 20 euro
Langhe, Piemonte nel piatto e Sicilia nel bicchiere: i piatti dello chef
Maurilio Garola incontrano i vini
della cantina Planeta.
Costo: 80 euro/ 75 soci Slow
Food
Fresco, facile e fai-da-te
Ecco come produrlo in casa
1
Il latte
Perché sia assicurata
la sua corretta pastorizzazione
deve provenire da stalle
testate igienicamente
2
MAURIZIO TERNAVASIO
arsi il formaggio in casa è il
sogno di molti, così come preparare il pane nel forno del
giardino. Anzi, forse è persino più
facile avere a che fare con il latte che
con la farina. Le regole da seguire
sono poche ed elementari. Basta
attenersi ai consigli di chi di formaggi
se ne intende. Come Emilia Brezzo,
responsabile dei corsi su latte e carne
dell’Istituto lattiero-caseario e delle
tecnologie agroalimentari di Moretta,
in provincia di Cuneo. L’importante è
mettere le mani sul latte giusto. «Deve provenire da stalle igienicamente
controllate e sicure. Dopo che si può
partire». Vediamo come e con che
cosa. «Il prodotto casalingo più semplice da creare è il tomino fresco, che
tra l’altro è una specialità della nostra
zona. Bisogna riscaldare leggermente, facendo attenzione a non portarlo
a bollitura per non rovinare le proteine, il latte appena munto e aggiungergli il caglio». Che altro non è che un
piccolo pezzo dello stomaco del capretto o dell’agnello che assicura la
trasformazione delle proteine del
latte stesso, in particolare la caseina.
Lo si trova in qualche farmacia, un
F
3
Il caglio
È la sostanza che assicura
la trasformazione delle
proteine del latte: lo si trova a
poco prezzo in alcune farmacie
Un coltello
Deve essere a lama liscia:
prima bisogna fare
un taglio a croce sul
prodotto e poi tagliuzzarlo
ulteriormente
per assicurare
la fuoriuscita del siero
Per fare il formaggio è importante usare latte di stalle igienicamente controllate
boccettino costa circa due euro. E ne
serve mezzo cucchiaino per un litro di
latte. A quel punto il latte diventa una
specie di coagulo e cambia consistenza, trasformandosi in una sostanza
gelatinosa come un budino. In pratica
avviene una precipitazione dallo stato
liquido a quello semisolido e infine
solido. «Dopo un quarto d’ora circa da
questo passaggio, occorre praticare
È una vera delizia,
ottimo da solo
o accompagnato
dalla frutta fresca
4
5
La fuscella
Il contenitore di plastica
traforato serve per
asciugare il più possibile
il prodotto e dargli la
caratteristica forma
Mercati
globali
Nato in Repubblica Ceca
Creato e stagionato in Italia
DARIO BRAGAGLIA
del grana e del parmigiano. «Qui ci
sono una grande disponibilità di
terra, aziende agricole di alto livello
e condizioni climatiche propizie»,
aggiunge Roberto Brazzale, presidente del gruppo. Nel 2003 nasce
Gran Moravia, attualmente viene
prodotto in circa 200-220 mila forme l’anno. L’idea è quella di far sposare il grande patrimonio di conoscenze casearie dei tecnici italiani
con un territorio per molti versi
ancora vergine, ma di grandi poten-
ulle alture della Moravia
attorno a Litovel a metà settembre l’aria è già frizzante.
Le 800 mucche dell’allevamento di
Protivanov sembrano gradire il
calo di temperatura e producono
mediamente 23 litri di latte al
giorno. «È meno di quanto si ottiene da noi in Pianura Padana - spiega Roberto Brazzale - ma è un latte
di alta qualità che deriva anche del
benessere di cui godono gli animali, con la stabulazione libera e le
cuccette individuali per oltre il 90
per cento del bestiame allevato».
Nel 2000 il Gruppo Brazzale, erede
di una famiglia veneta che opera da
otto generazioni nel mondo del
latte, in pratica dalla fine del Settecento, ha deciso di spostare nella
bella campagna morava, in Repubblica Ceca, la produzione di un
formaggio a pasta dura nello stile
S
Tra i punti di forza
della lavorazione
il bassissimo
consumo d’acqua
zialità. In questi dieci anni attorno al
progetto Gran Moravia si è così
raccolta una rete di circa 80 aziende
agricole, oltre 18 mila capi bovini per
un totale di circa 100 mila ettari di
terreno e 450 mila litri di latte raccolti ogni giorno. «Le aziende che
lavorano per noi distano in media
non più di 70 chilometri dal caseificio di Litovel, e questo ci permette di
ottimizzare i tempi e i costi: un
prodotto buono non deve per forza
essere caro», sottolinea Brazzale.
Fra i punti di forza della filiera del
Gran Moravia ci sono i foraggi utilizzati per l’alimentazione del bestiame
che non vengono irrigati artificialmente, consentendo un notevole
risparmio di acqua. Un vanto del
formaggio che nasce in Moravia è
quello di poter quantificare la propria «water footprint», ovvero la
propria impronta idrica. Con l’attenzione al risparmio di acqua in ogni
fase della lavorazione, si raggiungo-
XV
La Ciau del Tornavento, Treiso
(p.zza L. Baracco 7) alle 20,30
I CONSIGLI DELL’ESPERTO
Dal latte alla toma
in cinque mosse
.
no i 2.067 litri per chilo e gli esperti
dicono che è una cifra bassa, cosa
ovviamente positiva per un mondo
sempre più assetato. Nel caseificio
di Litovel, che è stato battezzato La
Formaggeria, le forme di Gran Moravia sono sistemate nelle alte scalere: migliaia di forme che nascono
morave, ma invecchiano italiane. La
stagionatura (mediamente fra i 9 e i
15 mesi) avviene infatti nello stabilimento di Zanè, in provincia di Vicenza, dove viene fatto anche il
confezionamento. Meno del 5 per
cento della produzione rimane in
Repubblica Ceca e viene venduto
nella catena di negozi a marchio La
Formaggeria Gran Moravia. Il Gruppo Brazzale sta per aprire il suo
tredicesimo negozio nel Paese che lo
ha accolto. I cechi sembrano andare
pazzi per l’italian style in versione
casearia. E il negozio di piazza San
Venceslao a Praga è la vetrina più
importante e affollata.
La brigata de «La Ciau»
un taglio a croce con un coltello dalla
lama liscia». Una pratica molto diffusa fin dai tempi antichi tra i nostri
pastori, che in questo gesto vedevano
anche un implicito riconoscimento
alla divinità a cui si doveva la fecondità di animali e raccolti. «Dopo aver
lasciato riposare ancora qualche
minuto quello che è ancora un prodotto indefinito, si assiste alla separazione del siero. Procedimento assicurato
dall’ulteriore taglio con la medesima
posata in modo da creare una sorta di
scacchiere a righe parallele», continua l’esperta. Siamo al buono, in
bocca affiora l’acquolina. Vogliamo
gustare immediatamente, o al massimo il giorno dopo, un bel tomino
fresco? Basta prendere un mestolo
per travasare in una fuscella (il caratteristico recipiente di plastica traforato) il contenuto. «Altrimenti va bene
anche un colino, che assicura l’ulteriore fuoriuscita di siero e l’assunzione
della forma caratteristica. Dopo 10
minuti bisogna rigirarlo sempre per
via del siero, poi è pronto per essere
assaggiato. Una vera delizia, ottimo
da gustare da solo o accompagnato
alla frutta fresca. Il sapore è quello
delicatissimo che sa solo di latte».
Adesso proviamo ad ottenere un
formaggio un po’ più stagionato. È
sempre Emilia Brezzo che ci accompagna nella preparazione. «È fondamentale eliminare del tutto il siero,
che non permette l’asciugatura, la
stagionatura e alla lunga dà un gusto
non buono. Dopo la croce è sufficiente
sminuzzare il prodotto in porzioni
grandi come i chicchi di riso. Dopo
una ventina di giorni si potrà così
mangiare una meravigliosa toma. Ma
per ottenere lo stesso peso del tomino, occorre più latte ». Insomma, il
tipo di formaggio da preparare in casa
dipende principalmente dal modo di
tagliare la cagliata.
Tomino fresco
È il prodotto finale di tutto
il procedimento:
ha il sapore del latte
appena munto
ed è ottimo da mangiare,
da solo o accompagnato
alla frutta fresca
La stagionatura di Brazzale
LA STAMPA
Direttore Responsabile
Mario Calabresi
Vicedirettori
Massimo Gramellini, Francesco Manacorda
Cesare Martinetti, Luca Ubaldeschi
Editrice La Stampa Spa
Via Lugaro 15, Torino
Presidente
John Elkann
Direttore Generale
Luigi Vanetti
Stabilimento di Stampa
La Stampa, v. G. Bruno 84, Torino
Supplemento chiuso in tipografia il 18-09-2013
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA XVI
BREVI
10 | CUNEO
Giovedì 19 settembre 2013 il Giornale del Piemonte
Ospedale: convocati sindaci della CN2
Furti nei market: due arrestati
Lotta al sommerso, 11 irregolari
ALBA. Il sindaco Maurizio Marello, anche presidente della Rappresentanza della Conferenza dei sindaci dell’Asl Cn 2, ha organizzato una convocazione della stessa per martedì 24 settembre, sul tema del nuovo ospedale in costruzione a Verduno
e anche sulla situazione dei due attuali ospedali di Alba e Bra
che stanno attraversando un momento complesso.
GENOLA. Sono due gli arresti per reati contro il patrimonio effettuati
nelle ultime ore da parte dei carabinieri. Nei guai sono finiti due rumeni: la 26enne B.M., fermata dopo aver sottratto merce nel super
Bennet di Genola, e il 56enne suo connazionale C. G., bloccato con
merce rubata presso il supermercato Lidl di Racconigi. La donna,
che durante la fuga ha colpito la cassiera al volto con la borsa.
CUNEO. I carabinieri hanno scovato 11 lavoratori in nero in 2 ditte.
Tre di loro, impiegati in una azienda di Cherasco, risultavano essere in realtà stati licenziati in primavera, anche se lavoravano
con le stesse modalità precedenti il licenziamento. La ditta avrebbe anche omesso di versare i contributi. Altri 7 lavoratori non regolari sono stati individuati dai carabinieri in una ditta di Canale.
NEL CAPOLUOGO
Extrabolletta accende
il dibattito d’autunno
Allarme di Pellegrino (Cuneo Più):
«A bilancio 500mila euro di spese in più»
ALESSANDRO ZORGNIOTTI
da Cuneo
Tempi più bui? Più che una realtà, sono
una necessità. L’extra-bolletta da
500mila euro è pronta a infiammare assieme ad altre voci dell’ordine del
giorno - il Consiglio comunale convocato per l’inizio della prossima settimana. La ricognizione degli equilibri di bilancio, discussa nella riunione ultima
della competente Commissione, ha
evidenziato infatti un aumento tendenziale delle spese correnti alle voci
energia e calore. Con il rischio, nel caso in cui non vengano assunti gli opportuni correttivi, che debbano essere
«raffreddati» altri capitoli di intervento
legati al contrasto delle emergenze sociali. L’allarme viene lanciato dal capogruppo di maggioranza di Cuneo Più,
Vincenzo Pellegrino: «Al momento stiamo parlando di una proiezione da qui
alla fine dell’anno, però l’analisi degli
andamenti effettivi del documento economico-finanziario per il 2013 ci impone di agire nell’ottica di un serrato monitoraggio dei consumi quotidiani del
nostro Ente, immaginando da subito
azioni strutturali sul versante impiantistico per il contenimento degli stessi, in
uno con razionalizzazioni da attuare
anche nella situazione vigente». Il rappresentante della coalizione di governo
cittadino traccia una panoramica più
complessiva del problema legato alla
sostenibilità (economica oltre che ecologica) delle bollette di Palazzo civico:
«Il pieno recupero funzionale del fabbricato ex Ospedale Santa Croce, all’interno del Piano di sviluppo urbano del
Centro storico, comporterà spese ordinarie di manutenzione pari a 12mila
euro al mese. Per questo motivo è urgente individuare, nel prosieguo della
progettazione avviata, soluzioni tecno-
MISURE URGENTI
«Ora si provvede con avanzo
corrente e fondo cassa, ma
servono soluzioni strutturali»
logiche e organizzative che impediscano preventivamente un tale esborso. Gli
esempi di siti e voci su cui provvedere in
maniera lungimirante potrebbero poi
allungare questo elenco. Dobbiamo in
altre parole essere pronti per quando
entrerà in vigore la nuova tassa comunale unificata su raccolta rifiuti e servizi comunali indivisibili, la Service Tax
che assorbirà Imu e Tares, perché razionalizzando le spese correnti di funzionamento dell’Ente e dei suoi servizi potremo incidere sulle aliquote in misura
favorevole ai nostri concittadini». Per il
momento, le coperture dovrebbero ve-
nire da una quota parte dell’avanzo di
amministrazione (quella non vincolata
a investimenti) e dal fondo cassa. «Però
non può essere questa la soluzione duratura - ammonisce Pellegrino - in
quanto si tratta a loro volta di risorse sì
ancora cospicue ma destinate, di esercizio in esercizio, ad assottigliarsi sempre di più. Importante, comunque, che
pur nell’imprevisto si riesca a fare fronte senza nuovi aumenti di tassazione».
A proposito della quale entra in gioco
anche la Tares, i cui bollettini hanno debuttato nelle buche delle lettere di famiglie e imprese: «Mentre per le prime
si registra una situazione di sostanziale
invarianza - conclude Pellegrino - per
le seconde sarà necessario un intervento che bilanci il tiro in occasione delle
rate successive al 30 settembre. Anche
se ciò non forma ufficialmente un punto dell’ordine del giorno della settimana
entrante, ritengo che si debba comin-
WELFARE/1 - NELLA CITTÀ DEGLI ACAJA
FOSSANO. Il welfare trova ristoro, in attesa di trovare lavoro. In
uno slancio bipartisan, l’assessore «democrat» alle Finanze Vincenzo Paglialonga e la presidente leghista della Commissione
Bilancio Anna Mantini, annunciano per questo giovedì una riunione consultiva in Comune dedicata all’esame dell’urgente variazione al bilancio di previsione
2013 per consentire il rifinanziamento della mensa scolastica:
intervento realizzato in parte attigendo al Fondo emergenze sociali istituito nella manovra per
l’anno in corso, per un importo
INTEGRAZIONE
Risorse decisive per
consentire agevolazioni
con le norme Isee
pari a 15mila euro, in altra misura utilizzando un contributo assegnato dalla Fondazione della
Cassa di Risparmio di Fossano
nell’ambito della missione che
questa si è attribuita per sostenere il welfare locale. «Si tratta di
una misura di bilancio - spiega la
capogruppo del Carroccio in
Consiglio, Mantini - volta a far sì
che l’anno scolastico possa cominciare includendo fin da subi-
che ora sottoponiamo alla Commissione competente e poi all’aula consiliare - aggiunge Paglialonga - si inserisce in una linea di continuità con interventi
di welfare municipale che, grazie
anche al contributo meritorio di
Enti terzi come appunto la Fondazione CRF a cui va il ringraziamento mio e di tutta l’Amministrazione comunale, fin dall’ini-
te, da rendere possibile l’accesso
a queste agevolazioni anche per
quei nuclei familiari fossanesi
che finora ne sono rimasti esclusi, a causa della fissazione di soglie di reddito massimo ridicolmente basse e di requisiti di consistenza numerica della famiglia
rivolti a favorire quasi esclusivamente gli extracomunitari, ignorando le situazioni di oggettiva
difficoltà di un sempre più alto
numero di nostri concittadini
che invece hanno sempre dovuto pagare rette e tariffe al loro
massimo importo». «Il provvedimento che abbiamo adottato, e
In Consiglio
comunale arriva
anche la delibera
sugli equilibri
di bilancio
WELFARE/2 - A CUNEO
Mensa scolastica: il sociale
trova ristoro con ben 32mila euro
to le agevolazioni necessarie alle famiglie in maggiori difficoltà,
sulla base dei criteri Isee. Per
questo motivo, la deliberà verrà
poi sottoposta con procedura
d’urgenza alla ratifica finale nel
Consiglio convocato per il successivo martedì 24. Senza ancora
entrare nell’analisi del provvedimento, in considerazione delle
modifiche intervenute a livello
nazionale per i requisiti Isee (indicatore della situazione economica equivalente, ndr), il personale auspicio, mio e del mio
gruppo, è che i criteri fissati nel
documento siano tali, finalmen-
ciare a parlarne, seguendo l’esperienza
avviata da altre Amministrazioni della
Granda, da Alba a Fossano a Mondovì».
Il Consiglio comunale, per la parte amministrativa, si occuperà degli atti di
riequilibrio economico-finanziario, della variantina per il parcheggio a raso
dell’ex eliporto, del project financing
per i box interrati nella piazza dell’ex
Foro Boario. La parte politica non sarà
«in bolletta», annunciandosi altrettanto
incandescente: oltre all’interpellanza
del capogruppo Pdl Riccardo Cravero
sul giallo della tangenziale autostradale, ben 9 ordini del giorno; tra questi,
due della maggioranza contro il piano
regionale sul trasporto pubblico locale e
l’aumento dell’Iva sui servizi delle cooperative sociali e uno dell’ex candidato
sindaco Garelli contro la guerra in Siria,
documento che da patrimonio bipartisan del Consiglio (come avrebbe voluto
Cravero) diventa un’iniziativa «esule».
MANTINI (LEGA)
«Bene, ma si dia una
giusta precedenza
alle famiglie fossanesi»
zio hanno collocato il nostro Comune all’avanguardia, a livello
provinciale, per la qualità e l’entità delle misure adottate, fra le
quali ricordo quelle assunte fin
dal 2012, per esempio, con l’obiettivo di evitare l’adeguamento
al rialzo delle tariffe per i servizi
estivi all’infanzia, importanti al
fine di permettere ai genitori di
dedicarsi al lavoro in un così
complesso frangente». [AZor]
Assistenza: il Governo
è assente, il Comune no
CUNEO. Welfare: lo Stato è assente, il Municipio
no. Il Comune dovrà sostenere, nell’anno scolastico
2013/2014, una spesa di circa 300mila euro per integrare l’assistenza agli alunni diversabili inseriti nelle
scuole dell’Infanzia, Primarie e secondarie di primo
grado (la scuola superiore è di competenza della Provincia), cui vanno aggiunti gli oneri per un ormai ristretto gruppo di dipendenti assegnato in servizio
nelle scuole stesse. L’assistenza agli alunni diversabili
dovrebbe essere a carico dello Stato, ma i Comuni si
vedono costretti a integrare le risorse, sempre più
contratte, messe in campo dal Ministero per l’Istruzione. In questo modo il Comune apporta il proprio
contributo per far sì che l’avvio dell’anno scolastico
avvenga in modo ordinato, limitando i disagi che tutti gli anni accompagnano questo periodo. L’iniziativa è stata assunta dall’assessore ai Servizi sociali,
Franca Giordano. Saranno 72 gli alunni seguiti con
tale intervento per un impegno pari a 290mila euro
con un marcato aumento rispetto a quanto fatto
l’anno precedente; aumento tradotto anche in un
maggiore costo (circa il 7% in più), dato che nel
2012/13 il Comune erogò alle scuole la cifra di
269mila euro. Sono fondi tratti al 90% dal bilancio
comunale: il resto è coperto da un sempre più esiguo
fondo regionale erogato attraverso l’Amministrazione provinciale. Fondi che il Comune, da alcuni anni,
eroga affinché gli istituti scolastici possano provvedere agli interventi avvalendosi di cooperative sociali
o di progetti particolari, realizzati dalle loro insegnanti nella più completa autonomia e mirati ai singoli casi seguiti e alle metodologie didattiche.
il Giornale del Piemonte
Giovedì 19 settembre 2013
TORINO
| 7
DA DOMANI
Cheese: tutti a Bra
per il formaggio
Al via la nona edizione del festival
internazionale del mercato caseario
FEDERICO CALLEGARO
Una quattro giorni per scoprire le meraviglie del formaggio in una delle regioni
che contribuisce maggiormente ad accrescere il livello di eccellenza della produzione italiana. Si tratta di Cheese, kermesse internazionale con cadenza biennale, alla sua nona edizione, in programma a Bra da domani a lunedì. A farla da
padroni saranno, ovviamente, i formaggi
piemontesi e specialmente quelli che si
raggruppano sotto un sigillo di garanzia
come Assopiemonte Dop e Igp. Tra questi
spiccano il formaggio Bra, il Castelmagno,
il Murazzano, il Raschera, la Robiola di
Roccaverano e la Toma Piemontese. Lo
spazio occupato dalla mostra mercato,
però, sarà molto più esteso rispetto all’area espositiva vera e propria, e, occupando le varie aree mercatali, andrà a interessare tutta la città. E quest’anno, tra i
prodotti presentati, ci sarà anche una novità. Tra gli stand sarà presente anche
quello dedicato interamente ai formaggi
di alpeggio e ai margari piemontesi. Una
scelta, questa, voluta dall’assessore regionale all’Economia montana, perché
diventi anche l’occasione per incentivare il turismo sulle nostre montagne. «Per
la prima volta dopo molti anni, a questo
evento internazionale viene riservato
uno spazio per promuovere i formaggi e i
produttori delle vallate piemontesi», ha
osservato Gian Luca Vignale. Venendo ai
numeri, il comparto caseario piemontese
vanta delle cifre imponenti che lo rendono un settore produttivo di enorme interesse: sono 19mila, per esempio, le aziende che hanno un allevamento annesso al
loro laboratorio, 160mila le vacche da latte che ne producono quasi 8 milioni di
quintali, per un valore agricolo di 340 milioni. Cifre non minori sono quelle che riguardano i ricavi derivati dall’export dei
formaggi, attestate intorno al valore me-
dio di 250 milioni. Ma in tempi di crisi
economica, comunque, tutti i settori produttivi subiscono dei danni, e l’attenzione delle istituzioni finisce per diventare il
discrimine tra la morte o la sopravvivenza. Non è un caso, perciò, che a Cheese
partecipino anche, con un’ala tematica
appositamente dedicata, le istituzioni locali. Il compito che andranno a svolgere
sarà quello di accogliere i visitatori per far
loro conoscere i meccanismi della produzione del formaggio, affiancando i commercianti nel proporre degustazioni e
percorsi tematici. Dell’importanza dell’evento è conscio anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto,
che vede questa come l’occasione giusta
in grado di rilanciare la città di Bra e il Piemonte intero, sulla scena mondiale. Per
raggiungere più facilmente Cheese sono
stati potenziati i collegamenti ferroviari
tra Bra e Torino. Saranno tre le corse
straordinarie in partenza da Torino Stura
I NUMERI
Sono 19mila le case produttrici
che hanno un allevamento
annesso al proprio laboratorio
alle 21,23, alle 22,23 e alle 23,23, con corrispondente potenziamento anche in
partenza da Bra alle 21,36, alle 22,36 e
23,36 in direzione del capoluogo regionale. Il numero complessivo di treni che collegano giornalmente Bra con Torino sarà
così di quaranta unità, con prime partenze alle 5,23 da Torino Stura e si potrà raggiungere la kermesse con convogli ogni
ora. A questi si aggiungono i 35 treni della linea Bra, Alba e Cavallermaggiore in
coincidenza con i regionali veloci da e per
Cuneo e Savona o tramite i 34 treni della
Torino-Fossano.
CANDIA
CHEESE Migliaia i produttori che parteciperanno alla kermesse internazionale
INDAGA IL NAS
Scoperto un primosale a «pois» rossi
dalla prima pagina
(...) nell’area a sud della città. Una brutta sorpresa per l’ignaro acquirente, che al momento di aprire la confezione, in scadenza il 25
settembre, è stato colpito dall’odore acre del
formaggio e dalla presenza di numerose macchie di colore rosso e giallo. Immediata la decisione di rivolgersi al Nucleo antisofisticazione dei carabinieri, che ora procederà alle
necessarie analisi per accertare l’eventuale
pericolosità del prodotto e al controllo delle
altre confezioni del medesimo lotto in vendita nel supermercato torinese. Non è la prima
volta che a Torino vengono segnalati casi di
prodotti caseari alterati. L’ultimo episodio risale alla metà di agosto, quando una donna
ha sporto denuncia dopo che la mozzarella
acquistata in un supermercato di Grugliasco
aveva assunto una inquietante colorazione
blu. Dopo i primi accertamenti, il pm Raffaele Guariniello aveva poi deciso l’iscrizione nel
registro degli indagati del responsabile della
ditta produttrice, un’azienda casearia della
provincia di Reggio Calabria, procedendo per
violazione della legge 1962 sugli alimenti. In
quel caso dai controlli del Nas era infatti
emersa la presenza di un batterio conosciuto come «pseudomonas fluorescens», responsabile della colorazione blu ma non
dannoso per la salute. In passato non sono
mancati anche i casi di mozzarelle e altri formaggi freschi a «pois» rossi, che sono risultati essere contaminati da lieviti «cromogeni».
PROCURA
GP100913
Gamberi e fior di loto,
«guerra» della Provincia
Sui frutti di bosco
nuovi accertamenti
dalla prima pagina
Non è ancora cessato l’allarme sui
frutti di bosco che solo qualche mese fa
ha indotto la procura di Torino a vederci chiaro. Nuovi casi di epatite hanno spinto il pubblico ministero Raffaele Guariniello a svolgere ulteriori accertamenti per verificare cosa stia succedendo. In alcuni supermercati sono
state rintracciate alcune confezioni,
poi risultate positive ai controlli, confezioni commercializzate da una azien-
(...) A questo fine la Provincia ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della
Regione. I fondi saranno utilizzati per realizzare un più
ampio programma per la «valorizzazione e incremento
della biodiversità nella rete ecologica provinciale». Il
programma comprende una serie coordinata di progetti, che saranno realizzati in sette località, individuate come nodi della rete ecologica provinciale, con l’obiettivo di conservare la biodiversità, tutelare gli habitat
naturali e le specie rare presenti. Gli interventi saranno
affiancati da una campagna di comunicazione. Grazie
alle collaborazioni avviate e al finanziamento ottenuto
dal Psr, nei prossimi mesi saranno realizzati interventi
sperimentali di cattura dei Gamberi della Louisiana e
di taglio del Fior di Loto. La specie botanica è ritenuta
responsabile della sparizione della pianta acquatica
Limnantemio e delle Ninfee, ma anche della forte riduzione del Nannufaro e della Castagna d’acqua. La lotta alle specie esotiche invasive sarà condotta anche su
altre specie arboree e arbustive che seppur meno evidenti sono in rapida espansione: Ailanto, Robinia, Acero americano, Bambù, Fitolacca, Buddleja. Il progetto di
tutela della biodiversità prevede inoltre la realizzazione
di due ecodotti sotterranei, con barriere semifisse, per
la protezione degli anfibi (in particolare i Rospi), che attraversano la vicina strada provinciale per raggiungere
la zona paludosa dove si riproducono. È previsto inoltre
un corridoio ecologico di circa 800 metri, costituito da
un’estesa fascia vegetata di alberi e arbusti lungo il canale che costeggia il lato occidentale della palude. Saranno infine realizzati interventi di miglioramento forestale nei boschi umidi di proprietà pubblica.
[MTra]
Assemblea elettiva
CNA Piemonte
Futuro artigiano
ne discutono
Francesco Cudia, presidente CNA Piemonte
Filippo Provenzano, segretario CNA Piemonte
Carlo Trigilia, ministro alla Coesione territoriale
Agostino Ghiglia, assessore regionale
all’Artigianato e Commercio
Beppe Berta, Università Bocconi di Milano
Marco Bettiol, Università di Padova
Daniele Vaccarino, presidente CNA Torino
Sergio Silvestrini, segretario generale CNA
Moderati da Luca Ponzi, vicecaporedattore del
TGR Piemonte
Segreteria CNA Piemonte - 011.5541811
[email protected]
Con la collaborazione di
COGART
P I E M O N T E
C O O P E R A T I VA D I G A R A N Z I A E C O N S U L E N Z A P E R L E I M P R E S E
FITA CNA FORMAZIONE SRL
Domenica 22 settembre
dalle ore 9,30 alle ore 13
Hotel Santo Stefano
via Porta Palatina 19
Torino
ROGATORIA
Trovate nuove confezioni col virus
Guariniello chiede documenti
a Polonia, Canada e Ucraina
da della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Le confezioni, dunque, contenevano il pericoloso virus che avrebbe
provocare l’epatite ai fruitori degli stessi frutti di bosco. Di fronte a questo pericolo il pm Guariniello ha richiesto attraverso una rogatoria internazionale in Polonia, Ucraina e Canada - notizie sulla provenienza dei frutti poi surgelati e arrivati nelle buste acquistate
nei nostri supercati. Inoltre sono stati
disposti nuovi campionamenti in Italia per verificare se esistano altre confezioni con frutti «infetti» dal virus che
provoca l’epatite.
llaa RReeppuubbbblliiccaa
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
CRONACA
■ XI
TORINO
JACOPO RICCA
FORMAGGI sono arrivati, in
camion o con l’Arca poco
importa, ora è il turno dei visitatori. Parte domani a Bra
“Cheese – Le forme del latte”, la
quattro giorni casearia organizzata da Slow Food, ospiti
d’onore i formaggi delle Isole
Britanniche e i loro produttori.
Fino a lunedì incontri, degustazioni e intrattenimento attorno
ai “frutti del latte”. La nona edizione avrà un “fulcro” democratico: tutti potranno segnalare i prodotti da salvare. L’Arca
della campagna “Salva un formaggio” è giunta a Bra e la commissione giudicatrice è pronta
ad assaggiare le segnalazioni di
produttori e appassionati.
Salvati o meno, saranno moltissimi i formaggi che invaderanno Bra da domani a lunedì. I
tremila metri quadri del Merca-
I
I formaggi sono a Bra
domani con Guccini
apre le danze Cheese
Centinaia i produttori in arrivo dal mondo
bato sarà il turno de La Paranza
del Geco, mentre domenica
Andrea Pierdicca e gli Yo-yo
Mundi propongono lo spettacolo “La Solitudine dell’Ape”.
Anche in questa edizione
Cheese non dimentica l’educazione al gusto: gli ormai tradizionali laboratori giocheranno,
come sempre, la loro parte (le
prenotazioni sono chiuse). La
kermesse organizzata da Slow
Food si conferma “green”: arriVia Gramsci invasa per Zucca
CHEESE 2013 Bra
Gli orari
EVENTI
Venerdì, sabato e domenica
dalle 11 alle 23.
Lunedì dalle 11 alle 20
MERCATO DEI FORMAGGI
Venerdì, sabato e domenica
dalle 10 alle 22 (lunedì
chiuderà alle 20)
GRAN SALA DEI FORMAGGI
ED ENOTECA
Venerdì dalle 12.30 alle 23,
sabato e domenica dalle 11
alle 23 (lunedì chiuderà alle 20)
Per l’inaugurazione
alle 12,30 arriverà
il ministro Nunzia
De Girolamo, già
esauriti i laboratori
to ospiteranno gli stand di centinaia di produttori da tutto il
mondo, mentre nella Gran Sala
(a ingresso libero) sarà possibile degustare i 150 formaggi selezionati (un terzo sarà composto
dai cheese britannici), accompagnandoli con i vini proposti
dall’Enoteca: i tagliandi per le
degustazioni saranno disponibili dall’apertura di venerdì alle
L’evento
I treni
Potenziati i collegamenti
da Torino con Bra (tre corse
notturne in più). Porta SusaBra dalle 5.30 alle 23.30,
Bra-Porta Susa dalle 5.36
alle 23.36. Un treno ogni ora
in ogni direzione
IL MERCATO
Le bancarelle
del grande
mercato
dei formaggi
durante l’ultima
edizione
di Cheese
12.30 quando interverrà il ministro Nunzia De Girolamo.
Ogni biglietto vale un assaggio
(dal Parmigiano italiano a quello a latte crudo sudafricano non
si faranno distinzioni).
La serata d’apertura vedrà
sul palco il padrone di casa Carlo Petrini e Francesco Guccini
(che durante Cheese riceverà la
cittadinanza onoraria braide-
se) che si racconteranno in una
“chiacchierata in libertà” stimolati da Guido De Maria. Sabato invece il cantautore emiliano salirà sull’Arca del Gusto
per proporre la sua selezione
personale di formaggi da “salvare”. Dopo una giornata di degustazioni sarà sempre possibile rilassarsi con la musica in
piazza Caduti della Libertà: sa-
20/23 settembre 2013
I prezzi
Non si pagano biglietti
d’ingresso.
1 a tagliando per le
degustazioni nella Gran Sala
(ogni pezzo di formaggio
ce ne vorrà uno, mentre
per i vini ci voglio dai 3 ai 5
tagliandi).
65 Tessera Speciale
Cheese con 3 buoni
degustazione per la Gran
Sala dei Formaggi
ed Enoteca (comprende
la Guida formaggi
d’Italia e la Guida
ai Presìdi Slow Food
e vari gadget)
vare a Bra con i mezzi pubblici
sarà più facile. Regione e Agenzia per la mobilità hanno potenziato i collegamenti con Torino. Ogni ora, dall’alba alle
23.30 partirà un treno della linea 4 del Servizio Ferroviario
Metropolitano, Torino-Bra e ritorno. A Cheese, in Arca o in treno, arriveranno in molti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Festa con 4 mila
e tappeti rossi
per il nuovo Zucca
ON una serata in pieno stile mondan-milanese, è stato riaperto ieri sera lo storico bar Zucca, uno
dei luoghi d'incontro più amati dai torinesi. Per l’occasione in via Gramsci,
dov’è la nuova location del bar è stata
organizzata una festa dalle dimensioni
inusuali per Torino: 4 mila invitati, due
vie chiuse al traffico, rigida selezione alle barriere, tappeti rossi, aperitivo in
strada sulle note della colonna sonora
del film di Sorrentino "La Grande Bellezza". A gustare pizzette e tramezzini
c’erano tra gli altri, il presidente della
Regione, Roberto Cota, gli assessori Michele Coppola e Agostino Ghiglia, il presidente del festival del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, la presidente della
Fondazione Museo Egizio, Evelina Christillin, il calciatore Claudio Marchisio,
l'ex olimpionico Livio Berruti.
C
ANSA PIEMONTE - 18/09/2013 13:35:00
ANSA/ Alimentare: Piemonte a Cheese; 250 mln da export
formaggi - Sono 19.000 le aziende in regione, 160.000 le
vacche da latte
(ANSA) - TORINO, 18 SET - Diciannovemila aziende conallevamenti, 160.000 vacche da latte, quasi 8 milioni diquintali di latte con un
valore a prezzi agricoli di base di 340milioni di euro, 9 formaggi Dop e 60 riconosciuti come ProdottiAgroalimentari Tradizionali del
Piemonte, con un valore di 250milioni di euro dell'export di formaggi piemontesi. Sono inumeri del comparto lattiero-caseario
piemontese, che la Regionericorda in occasione di Cheese, la kermesse internazionale suiformaggi, in programma a Bra dal 20 al 23
settembre. Quest'anno, per la prima volta, all'evento parteciperà anchel'Assessorato Regionale all'Economia montana, con uno
standdedicato ai formaggi di alpeggio e ai margari piemontesi, in cuioltre alle tradizioni enogastronomiche saranno presenti schermie
depliant che presenteranno tutte le attività turistiche,sportive e di outdoor che le montagne piemontesi offrono. "Cheese rappresenta un
grande evento - sottolinea l'assessoreregionale all'Agricoltura, Claudio sacchetto - in grado dirilanciare la città di Bra, e il Piemonte,
sulla scena mondiale:il sistema organizzativo si prepara all'accoglienza di oltre150.000 visitatori e giornalisti provenienti da ogni parte
delmondo". "Per la prima volta dopo molti anni a questo eventointernazionale viene riservato uno spazio per promuovere iformaggi e i
produttori delle vallate piemontesi. L'obiettivo èdi mettere in vetrina tutti i sapori, tradizionienogastronomiche e attività outdoor che la
montagna piemonteseoffre'', rileva l'assessore regionale all'Economia montana GianLuca Vignale. "L'organizzazione dell'evento di
Cheese, comprese le numeroseiniziative collegate - spiega il presidente di Assopiemonte dope igp, Gianni Siccardi - è una sfida che
abbiamo colto, "forti"della squadra che ha partecipato al lavoro, sempre assistita daSlow Food. Nella nostra area il pubblico potrà
conoscere,degustare e toccare con mano la realtà della nostra filieralattiero-casearia. Sono previsti anche incontri didattici con lescuole
e, ciliegina sulla torta, l'incontro di sabato 21 alle17, con Carlo Cracco, grande maestro di cucina". (ANSA).
ANG
ANSA PIEMONTE - 18/09/2013 16:29:00
Alimentare: Cheese; un treno all'ora da Torino a Bra - Salirà
a 40 numero collegamenti giornalieri, più corse serali
(ANSA) - TORINO, 18 SET - L'assessorato ai trasporti dellaRegione Piemonte e l'Agenzia per la mobilità metropolitana diTorino hanno
potenziato i collegamenti ferroviari tra Bra eTorino nei giorni di Cheese, evento dedicato all'enogastronomiain programma dal 20 al 23
settembre. Saranno tre le corse straordinarie dell'Sfm4 in partenza daTorino Stura alle 21,23, alle 22,23 e alle 23,23, concorrispondente
potenziamento anche in partenza da Bra alle21,36, alle 22,36 e 23,36 in direzione del capoluogo regionale.Grazie a questi convogli, il
numero complessivo di treni checollegano giornalmente Bra con Torino salirà a quaranta, conprime partenze alle 5,23 da Torino Stura
per un cadenzamento ditrasporto che permetterà di raggiungere il centro della festacon treni ogni ora in partenza da e per la stazione
della cittàcuneese. A questi si aggiungono i 35 treni di collegamento lungola sfmB che collegano Bra con Alba e Cavallermaggiore
incoincidenze con i Regionali Veloci da e per Cuneo e Savona otramite i 34 convogli dell'sfm7 Torino-Fossano , chepermetteranno da
ogni parte di poter essere presenti a Cheeselasciando l'auto in garage. (ANSA).
ANG
ANSA PIEMONTE - 18/09/2013 18:35:00
Ansa Piemonte - notizie del giorno: ore 18.30
(ANSA) - TORINO, 18 SET - EPATITE A: NUOVI CASI IN FRUTTI BOSCO SURGELATI- Nuovi casi di frutti di bosco surgelati,
contaminati dal virusdell'epatite A, sono stati scoperti dalle analisi disposte daRaffaele Guariniello, che il mese scorso aveva
apertoun'inchiesta. Si tratta di prodotti prelevati in supermercatitorinesi e commercializzati da ditte di Lombardia e EmiliaRomagna. I
casi. cinque, sono stati segnalati al ministero dellaSalute. Chiesta una rogatoria a Polonia, Ucraina e Canada, dadove provengono i
frutti, e disposti nuovi campionamenti inItalia. ---. FA SESSO CON PARROCO E LO RICATTA,CONVALIDATO ARRESTO- E' stato
convalidato l'arresto della rom, di origini romene,fermata nei giorni scorsi per estorsione nei confronti di unanziano parroco di Torino.
Secondo l'accusa la donna, che avevaavuto una relazione con il prete, si sarebbe fatta consegnare350 mila euro in due anni. Bonifici,
assegni e contanti incambio del suo silenzio sui loro incontri sessuali. La donna,dal canto suo, ha ammesso di averlo minacciato
soltanto unavolta, chiedendogli 50 mila euro.---. ETERNIT: RICERCATORI,YALE REVOCHI LAUREA A SCHMIDHEINY- Yale revochi
la laurea honoris causa a Stephan Schmidheiny, ilmiliardario svizzero condannato in appello a 18 anni direclusione nel processo Eternit.
Lo chiede una petizionesottoscritta da una sessantina di docenti universitari ericercatori, tra cui l'ex ministro Balduzzi. Ad
inviarlaall'ateneo statunitense l'Afeva, l'associazione che riunisce ifamigliari delle vittime e i malati della Eternit. La laurea,sostiene la
petizione, gli fu data "prima che si conoscesse illato oscuro".---. SALUTO SOLENNE A TORINO AL PREFETTO DI PACE- "Il senso
istituzionale di Torino dovrebbe essere preso adesempio in Italia per altre realtà": così il prefetto di Torino,Alberto Di Pace, ha
ringraziato la città per il saluto solenneche gli ha voluto riservare. Di Pace, napoletano, lascia perassumere l'incarico di direttore del
Dipartimento dei Vigili delFuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile. Il sindaco, PieroFassino e i presidenti del Piemonte, Roberto Cota e
dellaProvincia, Antonio Saitta, lo hanno ringraziato a nome deitorinesi.---. IL GRANDE CINEMA E LA PUBBLICITA' ALL'ASTA
BOLAFFI- Il fascino del grande cinema e le pubblicità del '900 all'astaBolaffi il prossimo 26 settembre. Una vendita di oltre 500lotti, tra
litografie e offset, che partiranno da una basecomplessiva di 300mila euro. Tra i pezzi più rari la seriecompleta di manifesti per l'uscita di
'Accattone', film diPasolini del '61, commissionati dal regista agli amici pittoriCorrado Cagli, Carlo Levi, Mino Maccari e Anna
Salvatore.All'asta anche le locandine di film come Via col vento e IlGrande Sonno.---. RIVA: CORTEO OPERAI LESEGNO VICINO LA
TORINO-SAVONA- Protestano i lavoratori della Riva Acciaio di Lesegno. Uncentinaio di operai sta sfilando in corteo a Mondovì, nei
pressidel casello dell'autostrada Torino-Savona. Ad aprire lamanifestazione lo striscione "Fateci lavorare", lo stesso sloganscandito dai
dipendenti dello stabilimento in provincia diCuneo. La manifestazione sta causando disagi alla circolazione. ---. ALIMENTARE:
PIEMONTE A CHEESE, 250 MLN DA EXPORT FORMAGGI- 19mila aziende con allevamenti, 160.000 vacche da latte, quasi8 mln di
quintali di latte con un valore a prezzi agricoli dibase di 340 mln di euro, 9 formaggi Dop e 60 riconosciuti comeProdotti Agroalimentari
Tradizionali del Piemonte, con un valoredi 250 mln di euro dell'export di formaggi piemontesi. Sono inumeri del comparto lattierocaseario piemontese, che la Regionericorda in occasione di Cheese, la kermesse internazionale suiformaggi, in programma a Bra dal
20 al 23 settembre.---. AMBIENTE:LAGO CANDIA, GUERRA A GAMBERI LOUISIANA E FIOR LOTO- Guerra ai gamberi della
Louisiana e ai fiori di loto al lagodi Candia. La Provincia di Torino, grazie ai fondi del Piano diSviluppo Rurale regionale, realizzerà un
programma per ilcontenimento di queste specie esotiche, ritenute invasive edannose per l'habitat naturale indigeno. "Siamo convinti che
laperdita di biodiversità - afferma l'assessore provinciale MarcoBalagna - sia un problema che riguarda tutta la società".(ANSA).
BAN
Terza pagina
giovedì 19 settembre 2013
35
Caterina e Apollonia
ARTE&STORIA I tesori della Collegiata di Revello/ 7
[email protected]
l’acchiappamostre
Polittico della Trinità
di anna cavallera
LA MOSTRA
DELLASETTIMANA
Il capolavoro di Oddone Pascale
Nella predella del
Polittico della Trinità (il
primo nella navata di sinistra), Oddone Pascale, pittore e scultore del
‘500, ha rappresentato le
anime del Purgatorio e
la loro successiva liberazione. Su un disegno
netto ed accurato, l’artista saviglianese ha steso pennellature sicure di
colori tersi il cui tono risalta sulla masse più scure, evidenziando in tal
modo il contrasto tra l’aridità fosca della mole del
monte (reminiscenza
dantesca!), la sensazione di arsura data dal fuoco in cui sono immersi i
purganti, e la luminosità,
la verde freschezza della Gerusalemme celeste.
Nella parte destra del
quadro stanno, assistite
da un angelo con pastorale e turibolo (l’odoroso
fumo d’incenso avvolge
le preghiere di suffragio
e le eleva a Dio), le nude
anime espianti: i loro volti ed i loro atteggiamenti
manifestano non tanto
sofferenza e tormento per
la pena, quanto piuttosto
contrita supplica di perdono e consapevolezza
della futura eterna salvezza. Sullo sfondo, due
angeli, percorrendo
un’esile passerella, accompagnano, l’uno al
luogo d’espiazione, l’altro all’uscita dal Purgatorio, le anime loro affidate.
A sinistra, un altro messaggero celeste, con
l’abito rosso dell’amore
divino che salva (gli altri
indossano vesti grigie in
segno di penitente umiltà), conduce le anime
ormai purificate verso il
luminoso e verdeggiante Paradiso, dove si giunge salendo una scala ed
oltrepassando una porta.
Opera rinascimentale, datata 1541 (in alto
sulla cornice), il polittico
(nove tavole, diverse per
forma e grandezza) rispecchia nella fastosa
struttura, in legno finemente intagliato e con
ricche dorature, il modello classico dell’arco di
trionfo.
Ai fianchi della predella, sui plinti che reggono le colonne, sono
dipinti i ritratti di santa
Apollonia, a destra, e di
santa Caterina. La storia
di quest’ultima, bellissima principessa, che nel
Medioevo ebbe grande
popolarità sia nella devozione sia nell’arte, e
divenne simbolo di pura
gioventù, chiara bellezza, intemerata grazia, è
involta nella leggenda.
Siamo agli inizi del IV
secolo in Alessandria
d’Egitto e, durante una
grandiosa cerimonia sacrificale, la giovane Caterina si dichiara cristiana, rimprovera apertamente l’imperatore Massenzio e sostiene con
successo la sua fede di
fronte a cinquanta filoso-
i ragazzi
leggono
di Mara Dompé
Corso di coraggio per bambini
paurosi
Maria sogna una vita movimentata e avventurosa: le
piacerebbe viaggiare intorno al mondo ed esplorare
terre lontane e affascinanti, come l’Africa o l’Australia. Ma c’è un problema: è
una gran fifona. Ha paura
perfino di Tigre, che nonostante il nome altisonante
è un semplice gatto domestico che vive a casa della
nonna. Per superare le sue
paure, decide allora di iscriversi alla Scuola di
Coraggio dello zoo. Al giardino zoologico, infatti, ci
sono tantissimi animali strani e spaventosi e ci si
può sottoporre a molte prove di coraggio: dare da
mangiare le noccioline all’elefante, avvicinarsi al
gorilla e al gufo, dare un bacio alla giraffa. Cosa
impareranno Maria e i suoi paurosi compagni dopo
una giornata di lezione allo zoo? Ecco una piccola
anticipazione, due delle regole fondamentali: È
importante avere paura di ciò che può farci del
male e Se scappi, la paura non se ne va.
Rita Vilela, Corso di coraggio per bambini paurosi,
illustrazioni di Maddalena Gerli, San Paolo, 9,90
euro.
f ermo immagine
di alberto abbà
n° 127
In fila per due
Sono tutti lì, al fondo del binario. Sono in venticinque
e stanno in fila per due. Con l’eccezione di uno: i
numeri dispari vanno gestiti con più attenzione, sempre in bilico fra isolati e raccomandati.
Non li hanno dieci anni, ma hanno uno zaino a testa.
Zaini grandi e colorati li allenano a portare un peso
che più avanti non sarà solo quello della cultura e
della merendina. Sono curati quei ragazzi. Non portano bluse o grembiuli scuri. Indossano polo da adulti
e pettinature da pubblicità. Mini jeans e gonne a fiori.
Sorridono e fanno un gran baccano e ci provano a
stare in fila per due sotto i richiami di una maestra che
non si arrende. Almeno fino all’appello, anche se già
alla lettera “F” l’ordine rischia di saltare. Marco, Goran, Chiara, Chen. Più colori, non solo negli zaini
rispetto a qualche anno fa. I bambini, che si tengono
per mano, valgono più di mille decreti e fanno meno
rumore dei barconi in arrivo a Lampedusa. In fila per
due, proprio mentre la maestra prova ad immortalare
il momento con un moderno tablet. Si, la maestra
adesso alza la voce. Ma si vede che le piace il suo
lavoro e quei ragazzi. Educazione e responsabilità.
Gioco e insegnamento, anche agli impegni della vita.
Il treno è arrivato. Il gruppo può procedere. In file per
due e possibilmente tenendosi per mano.
La gita sta finendo, ma il viaggio continua.
[email protected]
fi. Massenzio, ammirato,
se ne invaghisce e vorrebbe sposarla ma, in
seguito al fermo rifiuto
della ragazza, la imprigiona sottoponendola
alla tortura della ruota: le
lame però si spuntano
ed il suo corpo rimane
intatto. Mentre viene condotta fuori città per essere decapitata con la spada e conquistarsi la palma del martirio, prega per
tutti, ed il popolo gridando proclama che il Dio
dei cristiani è vero.
Analoga è la storia/
leggenda dell’altrettanto
bellissima giovane nobile ed alessandrina Apollonia, condannata, nel
249 durante l’impero di
Decio, al rogo in cui si
slanciò da se stessa. In
precedenza aveva subito l’estrazione violenta
dell’intera dentatura: viene perciò rappresentata
con una tenaglia che
stringe un molare e da
secoli è venerata ed invocata come protettrice
contro il mal di denti; nell’altra mano regge un libro, simbolo di saggezza.
Nel ritrarre queste
due giovani donne, abbigliate secondo l’alta
moda del Rinascimento,
Oddone Pascale riesce
armoniosamente a fondere la semplicità apparente dell’impostazione,
con la fluidità dei pochi
colori di base, con il risalto dei volti (in particolare
quello di Apollonia, classico, pienotto, regolarissimo) e delle altre parti
scoperte sulle tinte corpose dei panneggiamenti, offrendoci una visione
gradevole di aristocratica bellezza. L’oro dei fili
sottili, che ornano le stoffe, e della maglia, che dal
collo di Caterina scende
ramificata al corpetto,
dona, colpito dalla luce
radente, sommessi sfavillii.
Solleviamo lo sguardo alle tre tavole dipinte
del fastigio, ove, come
nei due deliziosi ritratti
femminili presenti sui
plinti della predella, il
pennello di Oddone Pascale scorre altrettanto
libero e fresco, dimostrando padronanza
espressiva e delicatezza cromatica. Il riquadro
a sinistra è dedicato a
san Luigi IX (1214 1270), re di Francia, un
giovane uomo bello e
nobile d’aspetto, con ricchi abiti rinascimentali,
corona e scettro (attributi del potere regale), e
libro (simbolo di devota
saggezza). Non del tutto
peregrina pare l’ipotesi
di Mario Perotti secondo
cui “Il ritratto idealizzato
di questo famoso re francese cela probabilmente quello di un personaggio influente di Revello
ai tempi degli ultimi Marchesi di Saluzzo” (AA.
Il trittico superiore
VV., La Collegiata di
Revello, Cuneo 1987).
A destra troviamo sant’Antonio abate (250 356), un anziano monaco con lunga e folta barba
e capelli bianchi; la mancina regge sottobraccio il
libro della sapienza,
mentre l’altra mano stringe il lungo bastone con
manico a Ä (“tau”), a cui
sono legate le campanelle del questuante.
Al centro è la scena
dell’Ascensione del Signore, soggetto già affrontato dal nostro artista e realizzato in modo
simile sull’interno di
un’anta della “macchina d’altare” nella chiesa
abbaziale di Staffarda
(1531 - 1533), e nell’ancona della Madonna del
Rosario in san Giovanni
a Saluzzo (1535).
Andrea Righetti
(7 – continua)
PERSONA
GGI Un libr
o racconta la vita di una ffigura
igura ffondamentale
ondamentale
libro
PERSONAGGI
Dopo Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, a Palazzo
Reale, a Torino, torna un altro grande maestro della
fotografia. La rassegna “Werner Bischof. Retrospettiva”, visitabile sino al 16 febbraio 2014 rappresenta una
mostra di grande impatto sociale, dedicata a uno dei più
importanti fotoreporter del XX secolo. L’esposizione,
organizzata dalla casa editrice d’arte Silvana Editoriale
in collaborazione con l’agenzia fotografica,Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte, è l’occasione per far conoscere a un vasto pubblico un artista della fotografia che,
per la profonda empatia con i soggetti ritratti e la repulsione per il sensazionalismo, fu definito dalla critica
mondiale “il fotoreporter umanista”. Il percorso espositivo si compone di 105 fotografie in bianco e nero, divise
in 7 sezioni (Zurich 1945, Europe after the war 19451950, Japan 1951-1952, Korea 1951-1952, Hong Kong/
Indochina 1951-1952, India 1951-1952, North/South
America 1953-1954) che illustrano l’intensa e fulminea
carriera del fotografo svizzero. Werner Bischof nasce
a Zurigo nel 1916; all’età di 16 anni inizia a frequentare
la scuola d’arte della città dove entra in contatto con il
fotografo Hans Finsler, legato alla corrente della Nuova
Oggettività. Dopo solo quattro anni apre il proprio studio,
dedicandosi inizialmente alla fotografia realistica e di
moda, dimostrando da subito una grande capacità tecnica e un’accurata ricerca della perfezione formale. Alla
fine della seconda guerra mondiale, nell’autunno del ’45,
intraprende un viaggio nell’Europa devastata dal conflitto: attraversa la Germania, la Francia e l’Olanda rimanendone profondamente segnato, tanto da abbandonare la fotografia patinata per dedicarsi interamente al
fotogiornalismo e all’osservazione documentaristica della
realtà. Nel 1949 entra a far parte dell’appena nata
agenzia Magnum Photos, per la quale lavora in qualità
di fotoreporter in giro per il mondo: in pochi anni visita il
Giappone, Hong Kong, la Cina e la Corea. Nel 1951
arriva finalmente a riscuotere il suo primo successo
internazionale con il reportage sulla carestia nella regione indiana del Bihar, per conto della rivista americana
“Vogue”. Nonostante sia profondamente colpito dalla
povertà della popolazione indiana e dalle condizioni
estreme di vita in quelle regioni, Bischof riesce a mantenere intatta la sua sensibilità per la perfezione tecnica,
utilizzando la luce come elemento creativo e realizzando delle immagini potenti e di grande impatto visivo. A soli
38 anni, nel 1954, perde la vita in un incidente automobilistico sulle Ande peruviane. Orari: dal martedì alla
domenica dalle 9.30 alle 18.30. Ultimo ingresso alle ore
18.00. Chiuso il lunedì. Info: 011 5620450.
L’ingegnere della Cuneo-Nizza LEALTREMOSTRE
Joseph Durandy, nizzardo, compì gli studi a Torino
Legato alla costruzione della linea ferroviaria
Torino-Cuneo-Nizza,
suggestivo collegamento il cui mantenimento, e
potenziamento, è tema di
stretta attualità, è il nome,
non del tutto noto, di Joseph Durandy.
A far conoscere la biografia di questo personaggio, evidenziandone
i forti legami con il cuneese, provvede ora il volume di Denis Andreis dal
titolo: “Joseph Durandy
(Guillaumes 1834 – Borgo San Dalmazzo 1912).
Presidente del Consiglio
Generale delle Alpi Marittime e pioniere della regione transfrontaliera tra
Nizza e Cuneo” (Prefazione di Walter Cesana,
Nerosubianco, Cuneo,
2012, pp. 88, euro 12). Lo
studio di Denis Andreis,
nato a Nizza nel 1950,
insegnante e storico, ripercorre, basandosi su
un’approfondita documentazione, le vicende
del Durandy soffermandosi, con pagine chiare
ed efficaci, sulle diverse
tappe che la scandirono:
ingegnere, politico e imprenditore.
Il profilo biografico del
Durandy, nato a Guillaumes, piccolo comune delle Alpi Marittime, il 6 marzo 1834, registra i primi
studi al Collegio dei Gesuiti di Nizza Marittima,
seguiti da quelli al Collège National e al Collège
Royal di Sospel. Nell’agosto del 1853, il giovane
venne ammesso alla Facoltà di Scienze Matematiche per Ingegneri e Architetti a Torino. Gli studi
nella capitale del Regno
di Sardegna, svolti in lingua italiana, culminarono con la laurea in ingegneria conseguita nel
1857. Quella di Joseph fu
una formazione che risultò fondamentale per il resto della sua vita. Diversi
incarichi di prestigio punteggiarono ben presto gli
anni successivi. Egli iniziò a farsi notare contribuendo, in qualità d’ingegnere, a diverse opere
realizzate a Nizza tra cui
la canalizzazione del corso d’acqua Paillon e la
costruzione del pontegiardino in piazza Masséna. All’impegno come
ingegnere fecero seguito
sia l’attività pubblica, non
priva di una buona dose
di opportunismo politico,
che quella finanziaria e
imprenditoriale.
Durandy legò però il
suo nome anche agli studi ferroviari. Incaricato, nel
luglio 1872, dal Consiglio
municipale di Nizza, di
valutare i progetti preparati per la realizzazione
della ferrovia attraverso
le Alpi, in modo tale da
collegare Marsiglia a Torino, Durandy sostenne,
fin da subito, il tracciato
via Nizza, Sospel e il colle
di Tenda. L’Ingegnere
scartò invece la proposta
formulata per un collegamento attraverso la valle
Vésubie. Non mancarono comunque le polemiche con i sostenitori di altri
tracciati, come l’italiano
Cora favorevole al percorso da Barcelonette a
Dronero.
Superate queste posizioni differenti, Durandy
presentò infine, nel 1874,
il suo rapporto definitivo
alla Municipalità tutto in
favore del collegamento
attraverso il Colle di Tenda. L’ingegner Durandy,
con la delegazione nizzarda, ritornò a Torino il
21 giugno 1901. La Delegazione venne inviata
nella ex capitale sabauda a sostenere la prosecuzione della costruzione, avviata nel 1887 ed
attestata, dall’anno precedente a Vievola, del
collegamento ferrovia
Torino-Cuneo-Nizza. Fu
un giorno particolarmente felice per Joseph, non
solo per il ricordo degli
studi giovanili, ma anche
per il successo ottenuto
dalla Delegazione. Nonostante il positivo esito sa-
rebbe però stato necessario attendere, sia a causa del Primo conflitto mondiale che delle difficoltà
del percorso, fino al 30
ottobre 1928 per salutare
l’apertura della linea ferroviaria che collegava
Cuneo con Nizza e Ventimiglia. Nel 1935 essa
risultò poi interamente
elettrificata.
Il legame con il Piemonte, dopo il periodo
degli studi, si manifestò
con una serie di attività
immobiliari intraprese da
Joseph, a Cuneo e a Borgo San Dalmazzo, a partire dal 1890. In quest’ultima località, egli acquistò
delle vaste proprietà corrispondenti ai beni dell’antica Abbazia di San Dalmazzo di Pedona. A Borgo San Dalmazzo, l’ingegnere, politico e uomo d’affari Joseph Durandy si
spense l’11 agosto 1912.
“Alla fine, tutto sommato, –
il secondo libro di Rita Bignante
Storia d’amore
Intreccio sulle ali della musica
Dopo il romanzo
d’esordio, Senza sedurre, Rita Bignante ci regala un’altra storia di
facile lettura e di coinvolgente passione. Perché di questo si tratta, di
passione.
Un incantesimo lungo una notte narra di un
innamoramento inconsueto per l’età del protagonista, 49 anni,
quando ormai le passioni tendono a sfumare in sentimenti più
meditati. Ed invece
Brian si innamora e attraverso la
parole dell’autrice, che si è calata
nel suo personaggio, ci racconta
i tormenti della sua anima e del
suo cuore. Non è più un adolescente, è un uomo maturo ma la
freccia di Cupido lo ha scalfito allo
stesso modo e i suoi pensieri,
messi interamente a nudo dalla
storia, contrastano con il riserbo
che l‘autrice riserva alla protago-
nista femminile, Livia.
Non vi sveliamo
il meccanismo narrativo che fa leva su
un clamoroso colpo di scena anche
perché il succo del
romanzo è un altro.
La delicata storia
d’amore che scivola veloce sulle ali
della musica occupa tutto lo spazio. Il
resto è contorno, a
volte persino eccessivo rispetto all’essenzialità dell’intreccio.
Rita Bignante si conferma narratrice di vaglia, che sa esplorare
l’animo umano e tradurlo in una
storia romanzata calandola in un
ambiente, il pinerolese, che ci è
familiare.
m. b.
Rota Bignante, Un incantesimo
lungo una notte, La Caravella ed.,
13 euro
scrive Andreis - Joseph
Durandy è un uomo-cardine. La sua vita si svolge
a cavallo di due epoche, la
fine della vecchia Contea
di Nizza in cui affondano
le sue radici e la nascita
del nuovo dipartimento,
che apre molte prospettive future. Si svolge, inoltre, tra due regioni, la montagna di cui è originario, e
la costa del mare, dove fa
carriera e trova fortuna.
Due sono anche gli ambiti
delle sue attività, il servizio
pubblico attraverso l’amministrazione e la politica,
e l’imprenditoria privata
con gli affari e l’economia, di cui finisce per toccare quasi tutti i settori.
Due infine sono le nazioni, la scelta ragionata della Francia e l’attrazione
sentimentale per l’Italia...
da Guillaumes a Borgo
San Dalmazzo (...)” (pp.
73-74).
paolo gerbaldo
Giovedì 26 settembre, alle ore 19, presso gli Ex Lavatoi di
Cuneo sarà inaugurata la mostra fotografica “Eden, il
giardino delle delizie” di Emanuele Di Paolo. L’esposizione rientra nell’ambito del progetto “CN/PhotoArt”, curato
da Cornelio Cerato, e sarà visitabile fino a domenica 13
ottobre nel locale di via della Pieve 3. “Le fotografie esposte
in questa mostra rappresentano un’estensione del progetto
sul mosso, sono estratti da una serie di scatti che, nelle
intenzioni, vogliono rappresentare l’Eden. Gli elementi che
lo compongono sono il giardino delle delizie (Eden), l’albero
della conoscenza del bene e del male ed i suoi frutti, infine
la cacciata dall’Eden”. Gli orari di apertura al pubblico
coincidono con quelli del locale: dalle 19 alle 00,30, nei giorni
di mercoledì, giovedì e domenica, e dalle 19 alle 3 il venerdì
e il sabato. Per ulteriori informazioni telefonare al numero
333-2615610.
Sarà inaugurata sabato 21 settembre, e proseguirà sino al
3 novembre, la mostra “Livio Politano. Architetture
precarie”. Allestita presso il Castello di Roddi, storica
sede appartenuta agli avi di Pico della Mirandola, i lavori
inediti ed i più noti del Maestro piemontese Livio Politano,
scelti appositamente per dare uno sguardo a tutto tondo
sull’impagabile espressività di questo Pittore.
Dopo essere tornato nelle nostre lande con una personale
a Villa Gualino di Torino, Politano si “concede” nuovamente
alla sua Provincia con una rassegna ricca di oltre 60
selezionatissime opere che insistono, in particolare, sugli
ultimi dieci anni di attività pittorica (cui si aggiungono sperimentazioni scultoree) dove la fanno da padrone le notissime Cittadelle e dove non mancano peraltro i conosciutissimi Nastri , le Pagine e gli scorci paesaggistici, specie quelli
di Langa. Orari: il giovedì ed il venerdì dalle ore 15 alle 19.
Sabato, domenica, prefestivi e festivi dalle 10 alle 13 e dalle
15 alle 19. Info: 0173620120.
leggere con gusto
di cetta berardo
Formaggio über allen
Provola contro parmigiano. Ovvero femmina contro
maschio. Assurda la contrapposizione dei sessi, fuori
moda, targata anni sessanta.
Io però, invece di contrapposizione, parlerei di complementarietà.
Lei è così tenera, così tonda, così piena e ben soda,
riempie occhi e cuore. Tutti i
maschi la vorrebbero come
compagna di vita: silente e
sostanziosa, il riferimento ideale in cui affondare le ansie, i
desideri. Già il nome è una
dilatazione fonica, giocata
sulla o, vocale di chiusura, con
l’accrescitivo che fa pensare
alle maggiorate della storia, le
Anitone che hanno conquistato, fatto sognare notti incandescenti. Lei, sempre materna e ferma, incrollabile.
Ma per fare la coppia ci
vogliono due persone.
Lui, tronfio e sostanzioso,
solido e compatto. E’ un partner doc, affidabile e quasi inso-
stituibile. Due provenienze diverse, Nord e Sud a confronto.
La provola è tipica dell’Italia
centromeridionale, si consuma
lievemente stagionata o affumicata. Così recita il Vocabolario dell’agricoltura: Provatura,
sorta di cacio a foggia di palla
che si fa con latte di bufala e si
suol mangiare fresco… in alcuni luoghi si usa di chiamarlo
anche mozzarella o provola.
Il parmigiano è invece tutto
del Nord. Boccaccio nel Decamerone dimostra che già nel
1200-1300 il parmigiano aveva raggiunto la tipizzazione
odierna, il che spinge a supporre che le sue origini risalgano a diversi secoli prima: Eravi
una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato.
Buono era buono. Giovanni Briccio, anche noto come
Giovanni Francesco Bricci,
pittore, drammaturgo e musicista romano del 600, ci stuzzica con le parole: Ecco i buoni
maccheroni, /eccoli caldi, ec-
coli boni. / Io gli ho fatti adesso;
/sotto e sopra anco vi ho messo/
buon formaggio parmosciano/
e buttiro a piena mano.
Perché inseguire questa
coppia ? per quale scopo, potremmo chiederci. La provincia
si profuma in questi giorni di
formaggio. Cheese a Bra è
l’evento, che piaccia o no e da
Bra i turisti si diramano in altre
città, per “gustare” opere d’arte,
palazzi storici. Saluzzo, Savigliano, Alba sono le mete preferite. A Saluzzo il settembre si
colora e si anima: musica, mostre e quant’altro. Gli africani
sfrecciano con le loro biciclette,
alla ricerca di qualche lavoro o
di una manciata di euro per
sopravvivere. Forse anche loro
sognano le montagne del Boccaccio, i maccheroni con colate
di formaggio, un piatto caldo
che fa bene allo stomaco, ora
che l’aria si fa frizzantina e la
notte fredda.
Chi sa, se un Cheese per
loro ci sarà mai, in futuro.
Attualità
CUNEO, VENERDI’ 20 SETTEMBRE
L’acqua ai cittadini
Riprendono e continuano gli eventi di Emmaus in
occasione dei suoi venti anni. Venerdì 20
settembre a Cuneo si svolgerà l’iniziativa “Acqua
bene comune – l’acqua ai cittadini”. La giornata,
organizzata in collaborazione con il Comune e il
Comitato Acqua pubblica di Cuneo, inizia alle 11
nel salone d’onore del Municipio di Cuneo con un
incontro tra Raymond Avrillier, vice sindaco
onorario di Grenoble e uno dei principali fautori
della ripubblicizzazione dell’acqua della sua città,
e i sindaci della provincia di Cuneo invitati dal
primo cittadino di Cuneo Federico Borgna. Alle 21
presso il Cinema Monviso incontro pubblico con
lo stesso Avrillier, Riccardo Petrella (professore
emerito Università di Lovanio, animatore del
Contratto Mondiale dell’Acqua ed ex presidente
dell’Acquedotto Pugliese) e Renzo Fior
(presidente di Emmaus Italia).
p. b.
CUNEO, DOMENICA 22
CL e la Bellezza dell’annuncio
Domenica 22 settembre, dalle 15, Comunione e
Liberazione scende in piazza Virginio a Cuneo
per la festa “Live now! La Bellezza che abbiamo
incontrato”. La Bellezza (con la B maiuscola) che
gli organizzatori hanno incontrato, anche
attraverso la testimonianza ed i libri di don
Giussani, fondatore del movimento, è l’annuncio
cristiano. Alcuni stand documenteranno in modo
concreto le esperienze di presenza e di carità
nate nel solco di Comunione e Liberazione, dal
Banco alimentare al Banco farmaceutico, dalle
Famiglie per l’accoglienza ai Cavalieri, al gruppo
di volontari per il carcere Sesta opera
all’Associazione Papa Giovanni XXIII. Alle
15 giochi e divertimenti per bambini e adulti; alle
18 lo spettacolo “Sparisci!” con le magie di Mago
Pancione; alle 19 la testimonianza “La Bellezza
che abbiano incontrato”; alle 20 cena in piazza e
alle 21,30 Canti parole e musica dal vivo.
Per celebrare i 1
700 anni dell’Editt
o della ttolleranza
olleranza
1700
dell’Editto
8
nona edizione dal 20 al 23 settembre a Bra
Nel segno della Croce Profumodi Cheese
Mostra al Palazzo dei Vescovi di Saluzzo
Formaggi da salvare sull’Arca
SALUZZO - L’Ufficio
Beni culturali ecclesiastici con l’Ufficio Ecumenismo e dialogo della
Diocesi di Saluzzo prendono parte alle celebrazioni nazionali dell’Anniversario dell’Editto
della tolleranza (emanato da Costantino e Licinio nel 313 dopo Cristo) promosse dall’Associazione Musei ecclesiastici italiani, allestendo una mostra nel Palazzo dei Vescovi in cui
figurano elaborati grafici e dipinti di fra Sereno
Maria Lovera, allievo
dell’incisore monregalese Francesco Franco,
in dialogo con pregevoli opere d’arte antica
provenienti dal territorio diocesano.
Il filo conduttore dell’esposizione, che è la
riflessione sul Segno
della Croce in tutte le sue
declinazioni, dalla rilettura in chiave francescana proposta da fra Sereno del ciclo di Piero della
Francesca ad Arezzo,
dedicato alla Leggenda
BRA - Cheese torna a
Bra per la nona edizione,
da venerdì 20 a lunedì 23
settembre nelle piazze e
nelle vie del centro storico. Quattro giorni alla scoperta dei formaggi negli
stand del Mercato dei
Formaggi (centinaia di
casari italiani proporranno i loro prodotti su una
superficie di 3.000 mq,
raccontandone storia e
tradizioni e si incontreranno, tra gli altri, i produttori
dei Presìdi Slow Food) e
nelle proposte della Gran
Sala dei Formaggi, dove
sarà ospite la produzione
lattiero-casearia del Regno Unito.
La manifestazione internazionale è ormai un
punto di riferimento per
gli artigiani della filiera
lattiero-casearia e per un
vasto pubblico di appassionati, grazie alla sua
capacità di far conoscere
“le mille anime del formaggio”, dagli animali da
latte fino al prodotto finito.
In questa nona edizione della manifestazione
braidese, Slow Food ri-
CHERASCO, SABATO 21 SETTEMBRE
Omaggio a Vayra, 1° Bersagliere d’Italia
Sabato 21 settembre i bersaglieri piemontesi renderanno omaggio a Giuseppe Silvestro Vayra, soldato volontario nella Brigata Granatieri della
Guardia, che per primo indossò l’uniforme concepita da Lamarmora per il
nuovo Corpo dei bersaglieri.
La manifestazione si terrà a Cherasco, città natale di Vayra, nel bicentenario della nascita del 1° Bersagliere
d’Italia che partecipò a tutte le guerre
d’Indipendenza meritando due medaglie d’argento.
Il ritrovo è fissato alle 15,30 nel cimitero di Cherasco per la posa di fiori
sulla tomba di Giuseppe Silvestro
Vayra; alle 16 è prevista la visita alla
sala Vayra del Museo civico Adriani e
giovedì 19 settembre 2013
alle 16,30, in piazza Nicola Vercellone, i partecipanti al raduno renderanno omaggio al monumento dei Caduti.
Ma il momento clou della giornata si
terrà alle 17, in piazza del Municipio,
dove verrà scoperta una lapida intitolata al bersagliere cheraschese; seguirà il conferimento della Cittadinanza onoraria ala Fanfara dei Bersaglieri di Asti “Roberto Lavesseri”
che in serata, alle 21, si esibirà in
concerto nei pressi dell’Arco Trionfale
Alla giornata parteciperà una delegazione dell’associazione Bersaglieri
di Saluzzo guidata dal presidente
Mauro Barone.
IL 21 E 28 SETTEMBRE, L’11 OTTOBRE
Tre incontri a Saluzzo
In occasione della mostra allestita a Saluzzo sono
previste alcune conferenze che si terranno nella
Sala Verde del Palazzo dei Vescovi: sabato 21
settembre, alle 16, la mostra sarà inaugurata con gli
interventi di fra Sereno Maria Lovera su “La libertà
delle persone presupposto per la libertà di religione” e di Guido Gentile su “Il Cristo deposto di san
Bernardino di Saluzzo e l’immaginario della pietà
piemontese”.
Il sabato successivo, 28 settembre, alle 16, Valeria
Moratti (Soprintendenza per i beni storici, artistici
ed etnoantropologici del Piemonte) parlerà delle
Giornate europee del patrimonio 2013 e dei restauri per l’anniversario dell’Editto della tolleranza.
Venerdì 11 ottobre, infine, relazione su “L’albero
della Croce” di Marco Moriggi, docente di filologia
semitica al Dipartimento di scienze umanistiche
dell’Università di Catania.
della Vera Croce, alle
opere di Villanova Solaro e Scarnafigi che attestano la devozione per
l’Invenzione della Croce nell’area di pianura
dell’attuale Diocesi di
Saluzzo, in particolare
tra XVI e XVII secolo.
Colloquiano tra loro,
per diverse tecniche e
ambiti culturali, le preziose croci processionali
esposte nella Cappella
di San Sebastiano al piano nobile del Palazzo dei
Vescovi: da Revello a
Barge, da Acceglio a Villar San Costanzo, dal XV
al XVI secolo.
Nella Sala Verde si
propone - quasi una
meditazione francescana - la riflessione sulla
morte e resurrezione di
Gesù Cristo, con l’ausilio della Via Crucis dipinta da fra Sereno nel
1975 e di due importanti
opere provenienti dal
San Bernardino di Saluzzo: la celebre pala del
Molineri raffigurante San
Francesco d’Assisi in
adorazione del Cristo
crocifisso e la scultura
del Cristo deposto, restaurata per la mostra e
oggetto di interessanti
ipotesi di attribuzione.
Per il tema dei primi
evangelizzatori dell’area, l’attenzione è
puntata sulle opere già
patrimonio del Seminario saluzzese: il reliquia-
rio seicentesco di san
Costanzo, recante lo
stemma della famiglia
Gastaldi, e il piccolo dipinto di san Pancrazio
martire.
La mostra è stata curata da Lea Carla Antonioletti e Sonia Damiano per il Palazzo dei Vescovi di Saluzzo, in coordinamento con la Fondazione San Michele di
Cuneo.
Nell’atrio del Palazzo figurano pannelli didattici sulle origini del cristianesimo in Piemonte,
curati da Mirella Lovisolo per l’Associazione Informazioni su Cristo, nell’ambito della mostra
Grafie dell’anima del
2007.
La mostra allestita nel
Palazzo dei Vescovi sarà
aperta al pubblico dalle
15,30 alle 18,30 (ingresso gratuito, visite guidati
dai Volontari per l’arte)
sabato 21, venerdì 27 e
domenica 29 settembre,
venerdì 4, 11, 18, 25 e
domenica 27 ottobre,
domenica 3 novembre.
lancia il progetto dell’Arca del Gusto invitando
produttori, espositori e cittadini a presentare a Cheese i formaggi da non
perdere, quelli da salvare dal rischio della schiacciante omologazione.
«A Cheese ognuno di
noi sarà chiamato a portare a Bra il prodotto caseario ritenuto meritevole di salire sull’Arca con
l’iniziativa Salva
un
formaggio! Solo così, infatti, si preservano razze,
pascoli, paesaggi e sa-
GLI ORARI
venerdì 20 settembre
Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca 12.30 –
23, Mercato dei Formaggi 10 – 22
sabato21 e domenica 22
Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca 11 – 23,
Mercato dei Formaggi
10 – 22
lunedì 23
Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca 11 – 20,
Mercato dei Formaggi
10 – 20.
CUNEO, SABATO 21 SETTEMBRE
Mafie e appalti: da tecnico dei rifiuti a testimone di giustizia
Riprendono a Cuneo gli incontri
della “Scuola di legalità”: sabato
21 settembre, alle 18, in Sala
Vinay in via Roma 4 (palazzo S.
Giovanni)si parla di “Mafie e
appalti”, con la partecipazione di
Raphael Rossi, tecnico in
materia di rifiuti, diventato
testimone di giustizia dopo aver
denunciato un giro di tangenti
nell’Amiat, azienda pubblica di
Torino; Cristina Clerico,
avvocatessa cuneese
specializzata in appalti pubblici;
Avviso Pubblico, associazione di
enti locali e regionali (alla quale
aderisce anche il Comune di
Cuneo) per la formazione civile
contro le mafie.
É negli anni ’70 che la mafia, da
parassitaria, si trasforma in
“imprenditrice”, diventando
soggetto attivo dell’economia
legale. Un modello, quello dell’
“impresa mafiosa” che può
contare su specifici vantaggi
competitivi, rispetto alle imprese
legali. La mafia imprenditrice
scoraggia la concorrenza
attraverso intimidazioni e
violenze, ottenendo appalti
pubblici, contratti e forniture a
prezzi molto vantaggiosi grazie
ai grandi capitali illeciti che così
può “ripulire”. Altro vantaggio è
la possibilità di avere a
disposizione molta manodopera
a basso costo, senza tutele
sindacali, costretta a lavorare in
condizioni di sicurezza precarie,
oltre all’evasione dei contributi.
La crisi pone più che mai in
allerta rispetto al rischio che le
mafie possano fare incetta di
imprese, case, terreni e grandi
opere, specie attraverso gli
appalti pubblici. E l’importanza,
per le amministrazioni locali, di
mantenere un elevato livello di
allerta, per creare una barriera
contro il pericoloso contagio
della mafia imprenditrice che sta
conquistando controllo e potere
soprattutto nel Nord Italia.
peri delle piccole comunità, spesso tramandati
da generazioni. –
spiega Roberto Burdese,
presidente di Slow Food
Italia - L’invito è quindi a
portare a Bra il formaggio
che pensate stia scomparendo e farlo salpare
con noi sull’Arca».
Non mancheranno i
punti ristoro con le cucine
di strada, i chioschi degustazione nelle aree Regionali, la piazza della
birra e quella della pizza.
Tornano le degustazioni guidate nei Laboratori del Gusto, alcuni dei
quali ospitati eccezionalmente nella suggestiva
cornice di Pollenzo (a
pochi chilometri da Bra),
nelle sale della Banca del
Vino e dell’Università di
Scienze Gastronomiche;
i Master of Food, che affiancano le degustazioni
di formaggi tipici di Belgio, Gran Bretagna e Italia a vini e birre artigianali
locali; gli Appuntamenti
a Tavola, occasione imperdibile per cenare in
ambienti unici dove i migliori chef propongono
specialità locali e internazionali; le attività educative per le scuole e per
le famiglie in visita alla
manifestazione; i Laboratori del Latte, incontri
di informazione e discussione per approfondire
tematiche che quest’anno sono legate al latte
crudo alimentare, ai fermenti, alla tradizione casearia delle isole britanniche, al benessere animale, all’importanza dei
pascoli.
Nel cortile di Slow
Food Editore ritorna il
Caffè letterario con presentazioni di libri accompagnate da degustazioni
e concerti acustici.
paolo biancardi
anno CI - n. 35
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: Via Parrà, 9 - Saluzzo - Telef ono 0175/ 42556 -Telef ax 0175/ 43440
Convegno diocesano e Lettera pastorale del Vescovo
La lezione
di Joseph
Lo sappiamo tutti. Ma facciamo finta di non saperlo. È più comodo, meno ingombrante per le
nostre coscienze. Sappiamo bene
che dietro ogni ragazzo africano
che incontriamo in città o che
vediamo sfrecciare in bicicletta
lungo le nostre pericolosissime
strade e che sappiamo pernottare (si fà per dire) al Foro Boario c’è
una storia. C’è una vita che meriterebbe di essere raccontata. C’è
una cultura che non capiamo (o
non vogliamo o non ci interessa
capire), ci sono sofferenze e drammi terribili.
Consiglio a tutti di collegarsi
alla rete, a Internet e di guardare
con attenzione l’ultimo capitolo
del progetto “la terra che connette”. Si tratta di un video, un documentario girato da Andrea Fenoglio, è il sesto episodio di una serie
web che intende raccontare quanto sta succedendo al Foro Boario
di Saluzzo: l’arrivo di centinaia di
migranti africani alla ricerca di un
lavoro, gli sgomberi, le tensioni,
l’accoglienza ma anche le ricchezze, gli scambi culturali…
Quest’ultimo video racconta le
lezioni di italiano che alcuni volontari stanno regalando ai migranti
(integrazione dal basso come la
definisce Fenoglio), ma soprattutto ci racconta la storia di Joseph. Joseph è un uomo maturo che
in Burkina Faso insegnava francese in un liceo. Ha chiesto un
anno di congedo per venire in Italia con l’illusione di trovare un lavoro redditizio e poter curare la
sorella che è malata di cancro.
L’anno è ormai trascorso, di lavoro ne ha trovato poco, a Saluzzo
soltanto un contratto di 20 giorni e
così ha deciso di tornare in Africa
per non perdere anche il suo lavoro e la sua famiglia. E la sorella
dovrà aspettare…
Mi ha colpito la dignità e la tenerezza con cui quest’uomo ha raccontato la sua dolorosa vicenda.
Mi ha fatto pensare alle tante altre
storie che si celano dietro ognuno
di loro. E mi ha fatto sentire un
privilegiato. Perché una donna
malata non può essere curata?
Perché permettiamo che accadano cose simili?
Ho letto recentemente un libro
“Il tempo dalla mia parte” di Mohamed Ba (ed. San Paolo), un senegalese che vive da anni in Italia.
Racconta la storia di un ragazzo
arrivato in Europa dall’Africa che
deve fare i conti con una cultura
estranea e con le diffidenze dei
suoi amici che faticano a trovare
una dimensione in Italia. Si conclude con una specie di “rilettura”
dei comandamenti che voglio
condividere: “Avrai altro “io” all’infuori di te: nella relazione ci
siamo noi due. Non nominare
l’identità degli altri invano. Onora
la memoria della tua città e raccontala ai nuovi compagni che
vengono da terre lontane. Onora e
rispetta le feste di ogni uomo e
donna. Non imporre il tuo punto di
vista, impara a confrontarti con il
mondo. Non rubare la parola ai
nuovi, cerca di ascoltarli. Non
essere testimone della cultura
degli altri se non ne sai nulla o parli
solo “per sentito dire”. Non desiderare solo la tua cultura, rischi la
solitudine. Non desiderare solo la
cultura d’altri, rischi di perdere la
tua e distruggere te stesso. Non
uccidere le differenze culturali,
sono la bellezza dell’umanità”.
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CORSO DI MAXI EMERGENZA A SALUZZO
CHIESA
Mario Banchio
ϭϯϬϯϰ
giovedì 19 set t embre 2013
1,20 euro
ISSN 2281-4604
in
Missione
Giovedì 19 e venerdì 20 settembre nella chiesa di Maria
Ausiliatrice a Saluzzo è in programma il Convegno pastorale sul tema “Chiesa in Missione”. La prima serata vedràla
partecipazione di don Giulio Albanese direttore di Popoli e
Missione, nella seconda verrà presentata la Lettera pastorale del Vescovo.
31 33
e
pag.
chi sono i nuovi abitanti di Saluzzo
SALUZZO
Musica: nasce
l’Accademia Cappa e
l’Apm ci rimane male
pag.
DRONERO
I 100
anni de
“Le Perle”
pag.
pagg.
Prove di disastro
pag.
Benvenuti in città
LAMORTE DI ALBINAMAEROPERACCHIA SPETTACOLI
Era la sarta delle Castellane
3 Cerimonia per i nuovi residenti
2
21
SALUZZO - Sono 166
dal 1°gennaio al 31 agosto di quest’anno i nuovi
residenti in città. Il Comune li ha invitati ad una
cerimonia di benvenuto
con la quale la giunta ha
voluto salutare personalmente i “nuovi saluzzesi”.
pag.
la vignetta
di gianni audisio
5
PARCO DEL PO
13
Santità
sconosciuta:
Uto Ughi
cambia
palcoscenico
pag.
SALUZZO
Geologi da tutto il mondo
pag.
4
pag.
Mostra
nel Segno
della Croce
6
a Bra dal 20 al 23 settembre la 9ª edizione
Re formaggio
9
pag.
8
DAL 9 AL 13 OTTOBRE
In gita con il Corriere
ACheeseprodottidatutto ilmondo
Cheese torna a Bra per la nona
edizione, da venerdì 20 a lunedì
23 settembre nelle piazze e nelle
vie del centro storico.
Negli stand del Mercato dei
Formaggi, dove si alternano centinaia di casari italiani e stranieri per
proporre i loro prodotti unici, raccontandone storia e tradizioni e si
incontreranno, tra gli altri, i produttori dei Presìdi Slow Food e nelle
proposte della Gran Sala dei Formaggi, dove ospite sarà la produzione lattiero-casearia del Regno
Unito, sarà possibile scoprire un
mondo di formaggi. La manifestazione internazionale è ormai un
punto di riferimento per gli artigiani
della filiera lattiero-casearia e per
gli appassionati, grazie alla sua
capacità di far conoscere “le mille
anime del formaggio”, dagli animali da latte fino al
prodotto finito.
pag.
8
Ultimi giorni per iscriversi alla gita proposta
dal Corriere per i suoi affezionati lettori. Oltre
300 persone si sono già iscritte e sono pronte a
salire sugli autobus con destinazione Puglia e
Basilicata: chi avesse intenzioni di iscriversi è
pregato di rivolgersi entro il 27 settembre alle
agenzie convenzionate. La mèta scelta quest’anno per il viaggio da mercoledì 9 a domenica
13 ottobre è distribuita in due diverse regioni
italiane: dopo la visita a Matera, la famosa città
dei Sassi, la carovana godrà i bellissimi panorami di Altamura, dei trulli di Alberobello, per concludere con Bari e i paesaggi mozzafiato di
Polignano a mare.
Il viaggio viene proposto a 595 euro scontato
a 575 euro per gli abbonati al Corriere di Saluzzo.
La quota comprende il viaggio con accompagnatore e la pensione completa (bevande sempre incluse) per tutto il viaggio.
«TAXE PERÇUE» - «TASSA RISCOSSA» - ABBONEMENT POSTE - ABBONAMENTO POSTA - 12037 SALUZZO (ITALY)
Reg. Trib. di Cuneo n. 1029, del 7-7-1948 - ROC n. 1359 - Direttore responsabile Mario Banchio - Vicedirettore Giovanni Rovera. Abb. annuo euro 45; semestrale euro 30; estero normale
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IL POPOLO
Bacheca
CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano
Giovedì 19 settembre 2013
A Bra arriva “Cheese”
il Salone dei formaggi
Film
da vedere
a cura di
Matteo Coggiola
Torna Percy Jackson al cinema
Dal 20 al 23 settembre la cittadina piemontese di Bra
ospita per quattro giorni i più bravi produttori di formaggi di qualità sia italiani sia stranieri nella grande
manifestazione di Cheese. Una settantina di bancarelle
provenienti da 15 Paesi e speciali Laboratori del Gusto
rappresentano le tecniche casearie dei cinque continenti, dall’Australia al Sudamerica, dagli Stati Uniti
alle diverse tradizioni a cavallo tra Europa e Asia.
Quest’anno a farla da padroni nella Gran Sala di Cheese sono i formaggi delle Isole Britanniche.
Ingresso libero, portabicchiere targato Slow Food, una
manciata di ticket per le degustazioni e il gioco è fatto.
Su 150 specialità casearie proposte sotto le arcate di
via Garibaldi, ben 50 sono selezionate da Neal’s Yard
Dairy per la Gran Bretagna e da Sheridan’s Cheesemongers per l’Irlanda. Il tutto accompagnato da un
bicchiere di vino consigliato dal personale Fisar tra le
800 etichette italiane dell’Enoteca. E per chi non si accontenta dell’assaggio in Gran Sala e vuole portarsi a
casa un ricordo di Bra, c’è il Mercato di piazza Roma
e il Mercato dei Formaggi di piazza Carlo Alberto:
3000 metri quadri in cui si alternano centinaia di casari italiani e stranieri per proporre i loro prodotti unici,
raccontandone storia e tradizioni. Gli acquisti continuano in via Principi di Piemonte e via Marconi, dedicate ai Presìdi Slow Food, in cui spaziare dal latte di
cammello dei pastori etiopi karrayu al burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo biellese, passando dal
formaggio di malga trentino del Lagorai. Non solo formaggi, comunque: a profumare le bancarelle anche pani, confetture, mieli e molti altri prodotti tutelati dall’associazione Slow Food che organizza l’evento.
Ci sarà anche l’area dedicata all’iniziativa “Salva un
formaggio!”, lanciata per tutelare il prodotto che rischia l’estinzione. Si potrà depositarlo e chiedere che
salga a bordo dell’Arca del Gusto, il progetto della
Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che
raccoglie i sapori tradizionali in tutto il mondo.
Dopo una visita alla Casa della Biodiversità per scoprire le ultime novità e i programmi della Fondazione,
si può fare una sosta nel cortile delle Scuole Maschili
di via Vittorio Emanuele, in cui sedersi alla Piazza
della Pizza con le sue prelibatezze tradizionali campane proposte dai migliori pizzaioli o ai Chioschi Degustazione per assaggiare le specialità regionali più tipiche, dalle olive all’ascolana ai piatti della cucina langarola.
Nella parte alta della cittadina piemontese, percorrendo via Mendicità Istruita si giunge presso il Caffè Letterario del cortile di Slow Food Editore, luogo privilegiato di ritrovo per i soci Slow Food, in cui si alternano concorsi di birra fatta in casa, presentazioni di libri
e golosi aperitivi. In piazza XX Settembre si potrà curiosare tra le novità dello stand Slow Food, partecipare
alle coinvolgenti attività didattiche per grandi e piccini, dagli appuntamenti per le famiglie ai Master of
Food, e assistere a stimolanti Laboratori del Latte, le
conferenze che approfondiscono il mondo dei formaggi. Si potrà anche visitare la mostra “Omaggio a
Francesco Guccini”, dedicata ai quadri che illustrano
le canzoni del celebre cantautore.
Abbonamenti
annuale EURO 45,00;
sostenitore EURO 80,00;
estero a seconda della destinazione
Settimanale di informazione della Diocesi di
Tortona fondato nel 1896
Registrazione nel Registro Periodici presso il
Tribunale di Tortona
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della Legge 250 del 7/8/1990.
La settimana scorsa è uscito il secondo atto delle avventure narrate in “Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo”.
Dopo “Il ladro di fulmini”
del 2010, ecco “Il mare dei
mostri”. Niente male l’idea
chiave di questa saga fantasy: trasferire nel cuore di
New York tutto l’Olimpo e
creare qui le condizioni per
uno scontro tra umani, semidei, dei.
C’era in agguato una buona
dose di banalità in questa
operazione (quella che caratterizza tanti monumenti
della classicità greco-romana rifatti in terra americana). Qui però il tutto è stato
vestito con una fantasia
svelta, sbrigliata, incalzante. Così il copione cresce in
dinamicità, e, tra le righe
del fantasy, passano richiami all’America di oggi: la
guerra da evitare, la mamma da difendere, l’amicizia
da salvare e, insieme, una
piccola, non pedante ma
utile, lezione di storia per il
pubblico di adolescenti
coinvolto dai protagonisti
loro coetanei.
Nel primo atto, il giovane
Percy Jackson, in visita al
reparto di storia greca del
Metropolitan Museum, era
stato avvicinato da una
strana creatura che lo accusò di aver rubato il fulmine
di Zeus profilandosi all’orizzonte una guerra. Percy
scoprì di essere un semidio,
nato dall’unione di sua madre con Poseidone, dio del
mare. Anche molti suoi
amici sono in realtà creature mitologiche. Con loro
Percy affrontò tutti gli ostacoli necessari per dimostrare di non aver rubato il fulmine e per evitare la minaccia della guerra. In questo secondo atto Percy
Jackson cercherà di rubare
ai Ciclopi il Vello d’oro
per curare un Pino dalle
proprietà straordinarie.
Un’impresa epica che costerà un pericoloso viaggio
attraverso il Mare dei mostri. Molto buoni gli effetti
speciali, mai invadenti ma
finalizzati a rendere più
credibile la vicenda. Le tematiche spaziano dall’avventura alla mitologia, dalla famiglia al rapporto tra
genitori e figli, dalla guerra
alla storia. La pellicola é da
valutare come consigliabile, nell’insieme semplice e
adatta come proposta di
qualità per ragazzi.
volti di amicizia
“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita
quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di
“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il
Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]
Domenica 25 agosto,
nella chiesa di San Ponzo
di Semola, frazione
di Varzi, Padre Angelo
Colla e Don Gianluca
Vernetti, durante la Messa
hanno ricordato i 60 anni
di matrimonio di
Anna e Giuseppe Fregosi
e i 50 anni di matrimonio
di Pieranna e Ponzio
Lanfranchi
e di Alba e Italo Nevioni.
Dopo la cerimonia,
gli sposi, con i parenti,
gli amici e tutta
la comunità, si sono
ritrovati al Circolo Anspi
per i “dolci” auguri.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente
da “A tavola con le nonne”
Cipolle ripiene al forno
Seguendo il calendario liturgico e le giornate in cui la Chiesa prescriveva di mangiare “di magro”, ossia in cui era vietato cibarsi di carne, ci accorgiamo che le cuoche per variare
spesso il menù dovevano essere dorate di parecchia fantasia.
Talvolta però s’ingegnavano nell’aggiungere o togliere
qualche ingrediente all’interno di una medesima ricetta.
Queste cipolle ripiene al forno, che preparate insieme agli
zucchini ripieni, quando la trebbiatura durava più giorni,
contenevano anche prosciutto cotto o carne di maiale, erano
un mangiare “di grasso”. Private delle carni divenivano un
piatto “di magro”, al punto da essere a Volpedo, Monleale e
Montemarzino una portata della cena della Vigilia di Natale.
Ingredienti per 4 porzioni
4 cipolle
200 gr prosciutto cotto o carne di maiale
100 gr di mortadella
100 gr di carne tritata
pane grattugiato q.b.
grana grattugiato q.b.
l uovo
l cucchiaio di prezzemolo tritato
un poco di maggiorana
1 spicchio d’aglio
pepe, olio extravergine d’oliva q.b., sale (facoltativo)
Preparazione
Tagliate le cipolle a metà e mettetele a cuocere a vapore.
Nel frattempo in una terrina amalgamate l’uovo e i gusti con
il prosciutto cotto, la mortadella e la carne tritati.
Aggiungete al composto pane e grana grattugiati e pepate.
Levate le cipolle dal fuoco, fatele asciugare su di un canovaccio pulito e svuotatele al centro. Mettete la polpa asportata nella terrina, unendola agli altri ingredienti. Scaldate il
forno a 200°, distribuite la farcia nelle cipolle e adagiatele
sulla teglia imburrata. Irroratele con l’olio e fatele gratinare
in forno caldo. Seguendo lo stesso procedimento potete preparare anche le zucchine ripiene.
39
VALLI
Giovedì 19 settembre 2013
VAL GRANDE. Domenica 15 si è tenuta l’esercitazione del soccorso alpino speleologico
Simulato il soccorso di un ricercatore di funghi
L’intervento fra i boschi delle Valli
CANTOIRA — Domenica scorsa la Val Grande ha
ospitato l’esercitazione della XIII Delegazione di
Torino del Soccorso alpino speleologico Piemontese.
Sotto una pioggia battente, dopo il saluto del sindaco di Cantoira Luigi Ala, i volontari delle stazioni
di Exilles, Pinerolo, Balme, Ala di Stura, Usseglio,
Lanzo e Forno Alpi Graie, si sono inoltrati, dalle 8
ino alle 14,30, nei boschi compresi tra le frazioni di
Vrù e Lities di Cantoira, per lo svolgimento dei lavori. Una zona nella quale, tra l’altro, in passato, si
sono anche veriicati dei gravi incidenti che hanno
visto come vittime dei cercatori di funghi.
«L’esercitazione consisteva nel simulare l’infor-
tunio di un cercatore di funghi che allerta il 118
comunicando le coordinate Gps» - spiega Manlio
Astoli il vice delegato, che ha coordinato la giornata, insieme al capostazione di Forno Alpi Graie,
Livio Berta - Le squadre quindi hanno raggiunto il
into infortunato e si sono confrontate nelle tecniche di evacuazione più idonee al terreno».
«Malgrado le condizioni meteorologiche la partecipazione è stata buona ed il lavoro svolto ha
permesso di ripassare le tecniche di intervento riguardanti una delle casistiche di incedente percentualmente più alte nelle nostre valli; la giornata accompagnata dalla pioggia ha reso anche il lavoro
(gia.gia.)
più dificile» - rilette ancora Astoli.
CHIALAMBERTO. «Grazie ai volontari»
Pro loco: grande esordio
Iniziative anche in inverno
ASSOCIAZIONE. È nato il nuovo gruppo guidato da Giuseppe Tomasino
Produttori Toma di Lanzo
VALLI — È uficialmente nata
V
l
l’associazione
“Produttori Toma
d Lanzo della Provincia di Toridi
n Alla presenza di un notaio i
no”.
p
produttori
aderenti e Francesco
A
Airola,
assessore all’agricoltura
d
della
Comunità montana, hanno
s
siglato
l’accordo e sottoscritto lo
s
statuto
redatto dalla stessa.
Eletto il consiglio direttivo
c Giuseppe Tomasino alla guicon
d del gruppo e Mara Benedetto
da
c
come
vice presidente. Poi ancor Luigi Ala, Oreste Falchero e
ra
Francesco Airola in rappresentanza dell’ente montano. «Il nostro intento - spiega Giuseppe
Tomasino - è quello si valorizzare un prodotto importante per
noi come la toma, cercando di
puntare sulla qualità e sulla possibilità di farsi conoscere anche
al di fuori del nostro territorio.
Ora ci auguriamo di coinvolgere
il maggior numero di produttori». John Battaglino, tecnico del
servizio agricoltura della Comunità montana precisa: «L’associazione sta muovendo i primi passi
in collaborazione con il servizio
agricoltura. Sono pervenute le
prime domande dei soci per l’utilizzo del marchio e dopo i primi
controlli eseguiti sulla regolarità
delle produzioni, si sta provvedendo alla consegna dei marchi,
al ine di poter differenziare il
prodotto originale e caratteristico delle nostre valli». Ogni produttore quindi dovrà tenere un
registro delle tome marchiate e i
controlli continueranno anche in
seguito; inizialmente saranno ad
opera dei tecnici della Comunità montana, in modo da tutelare
i consumatori sulla provenienza
e qualità del prodotto. «I produttori di toma che fanno parte dei
25 Comuni della Comunità montana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone – commenta Francesco
Airola - possono associarsi e così, dopo la veriica della regolarità produttiva potranno ottenere anch’essi il marchio uficiale.
Ci saranno poi due certiicazioni, una “toma di Lanzo” e l’altra
“toma di Lanzo d’alpeggio”». La
prima uscita pubblica dell’associazione avverrà a Bra, in occasione di “Cheese”, tra il 20 e il 23
settembre, la mostra internazionale sul formaggio,considerata
la più grande vetrina nazionale del mondo caseario. Un inizio
con il botto per la nostra toma.
La festa country ha riscosso un notevole successo. A fianco, il neo
presidente Andrea Giors. Sotto, la partenza di “Piedi dolci”
CHIALAMBERTO — Pur con poco tempo a disposizione il nuovo direttivo della Pro loco è sceso in campo con energia e buona volontà mettendo in atto manifestazioni che hanno incontrato il favore del pubblico: «C’è stata una buona partenza – spiega soddisfatto il presidente
Andrea Giors – con l’apericena a km zero organizzata grazie alla partecipazione di tutti gli esercenti e albergatori del Comune, che hanno
offerto i loro prodotti di eccellenza e che ringrazio per la disponibilità, come anche i gestori del bar campi di Valnera che ci hanno sempre supportati. Anche il tempo è stato clemente con noi, regalandoci
serate e giornate serene, che invitavano a uscire, e questo ci ha dato
la carica giusta per proseguire nel nostro impegno.
Abbiamo riscontrato molta disponibilità anche da parte delle altre
associazioni che operano sul territorio e dall’amministrazione comunale, perciò stiamo pensando di mettere in cantiere qualche bella iniziativa per il periodo invernale». Tornando all’estate appena trascorsa, hanno riscosso molto successo le simpatiche feste-party per bambini e le serate musicali, accanto a proposte ormai collaudate come
il torneo “tennis&sangria”, i tornei sportivi di vario genere e la corsa
“piedi dolci”, alla quale hanno partecipato in 38 al giro corto e 11 al
giro lungo. E poi ci sono state originali novità, a partire dalla cena con
musica sotto le stelle, nella magica notte di San Lorenzo, con gli astri
che nel buio di Cossiglia pareva si potessero toccare con la mano; è
stata presa d’assalto la postazione dove due ragazze spadellavano a
ripetizione profumate crêpes dolci e salate. Un successo al di sopra
di ogni aspettativa la serata cabaret con i comici Marco&Mauro, su
un gremitissimo il campo da pallavolo con 500 persone Altra novità
la festa country, che ha coinvolto molti principianti attratti dai balli,
(g.l.)
ma anche dalle braciole e hot dog.
— ELISA RAVERA
PREMIATI I FEDELISSIMI DI CANTOIRA
Giuseppe Tomasino
è il nuovo presidente
dell’associazione
di produttori. Sopra,
il marchio della toma
CANTOIRA — L’estate cantoirese ha premiato altri
Fedelissimi. La tradizionale festa organizzata dalla
Pro loco si è svolta alla presenza del sindaco Luigi Ala e del presidente della Pro loco Celestina Olivetti. La giornata è iniziata con la messa, celebrata
dal parroco don Giuseppe Casalegno e dal diacono Oreste Longhi in ricordo dei Fedelissimi e dei
soci Pro loco defunti, ed è proseguita con la premiazione dei Fedelissimi con le pergamene firmate da sindaco, parroco e presidente della Pro Loco:
coniugi Rosanna e Roberto Dall’Angelo, Angela e
Massimo Pistonatto, Luciana Vercelli Lupo, Silvana
Rita Pavan e Silvia Vertova Frigerio.
(g.l.)
Aperto
tutti i giorni a pranzo
La sera aperto
il giovedì, venerdì,
sabato.
Le altre serate
solo su prenotazione
La Chef Giusy e Antonello vi aspettano
con i loro piatti, le nuove proposte
e interessanti menu, il tutto utilizzando materie
prime selezionate e prodotti del territorio, fra
cui spicca la carne esclusivamente canavesana
come la “battuta al coltello” e la “tagliata di
sottoiletto”
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aperto la domenica mattina - orario continuato
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ECO DI BIELLA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
I produttori
Notizie, appuntamenti e commenti sono
forniti dalle principali associazioni di
categoria operanti nel Biellese
A cura di VERONICA BALOCCO
Uib
Confartigianato
LIBRI E MOSTRE
ALBAVILLA CELEBRA LA DINASTIA SERICA DEI DUBINI
I Dubini e le filande
Convegno ad Albavilla, il primo ottobre prossimo con
presentazione del libro e l’inaugurazione della mostra
fotografica intitolati “Imprenditori in... Batteria. I Dubini
e le filande di Albavilla nel contesto serico lombardo”.
Il libro racconta il patrimonio di artigianato e arte, di
industria e conoscenza, che l’Italia conserva nella sua
storia, fatta di audaci imprenditori e lavoratori del
popolo. Un libro dedicato alla produzione serica nel
suo sviluppo storico ed economico, attraverso la
Evento
storia di una famiglia che per quattro generazioni ha
onorato con lucida dedizione e correttezza
deontologica la classe imprenditoriale lombarda. I
Dubini , prendendo le redini della Batteria ex Porro
nell’Ottocento, aprirono un nuovo capitolo nella storia
economica dell’allora Villalbese. Innovatori nella
tecnologia determinarono gli sviluppi industriali della
regione. Negli anni ’80, l’andamento sempre peggiore
del settore di mercato portò alla graduale cessazione
delle attività.
Cna
MICROCREDITO ATTENTI A IMU
CONTRATTI TIPO TEMPI
AL ROTARY
E CAPITOLATI SMI DI PAGAMENTO
E SERVICE TAX
Si terrà il prossimo mercoledì 25
settembre l’incontro illustrativo
organizzato dall’Unione Industriale
Biellese, riservato agli associati, che avrà
come tema i nuovi documenti di
riferimento del sistema associativo
tessile e abbigliamento. La Giunta di
Sistema Moda Italia ha esaminato e
approvato la nuova edizione dei Contratti
tipo e dello Standard Qualità. I Contratti
tipo, precedentemente chiamati Capitolati
o Condizioni generali di lavorazione o
vendita, sono delle bozze contrattuali
finalizzate a facilitare la definizione di
regole di comportamento uniformi,
rendendo più semplici e trasparenti i
rapporti all’interno della filiera. Tali testi
non sono vincolanti, ma costituiscono un
riferimento generale di categoria. Lo
Standard Qualità è a tutt’oggi la più
completa raccolta di standard tecnici che
definiscono lo stato dell’arte nelle
trasformazioni di nobilitazione dei
manufatti tessili, sia semilavorati che
capi confezionati. Al fine di illustrare nel
dettaglio questi importanti documenti è
stato organizzato l’incontro a cui
prenderanno parte il vice direttore di Smi,
Mauro Chezzi, e il direttore tecnico
Centrocot, Gabriella Alberta Fusi.
Per informazioni e adesioni: Area
Internazionale e Fiscalità,
[email protected]; tel.:
015-84.83.220.
Edili
«La legge sui tempi di pagamento in
vigore dal 1° gennaio 2013 - commenta
Cristiano Gatti, presidente di
Confartigianato Biella - stenta ad essere
rispettata dai committenti pubblici e
anche privati. Lo confermano le
segnalazioni di artigiani e piccoli
imprenditori all’Osservatorio attivato il 31
gennaio 2013 da Confartigianato e
visibile sul portale della nostra
Confederazione (www.confartigianato.it).
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio
di Confartigianato - spiega Gatti soltanto il 13,4% degli imprenditori rileva
che i tempi di pagamento della Pubblica
amministrazione si sono accorciati,
mentre il 68,7% li considera invariati e il
17,9% segnala che si sono addirittura
allungati. Il 36,6% dei piccoli imprenditori
dichiara che i tempi di pagamento dei
privati si sono allungati, a fronte del 50%
che non ha rilevato cambiamenti, mentre
solo il 13,9 % segnala una diminuzione
dei tempi per veder saldate le fatture.
«A distanza di otto mesi dall’entrata in
vigore - ha sottolineato il presidente Gatti
- l’applicazione delle nuove norme in
Italia risulta ancora scarsa e, addirittura,
il fenomeno dei crediti insoluti è
peggiorato nei rapporti tra privati.
«Per quanto riguarda i debiti della Pa
subiamo gli effetti di un sistema di
regole e procedure, soprattutto per
l’esigenza di tenere i conti pubblici sotto
controllo, che ha frenato l’efficienza
amministrativa dei processi di
pagamento, fino a produrre debiti
arretrati che superano la cifra di 91
miliardi. Tra le cause dei debiti dei privati
- ha concluso Gatti - vi sono le
inefficienze della giustizia civile, che
rendono conveniente essere cattivi
pagatori».
Confesercenti
Si è parlato soprattutto di microredito,
lunedì sera al Rotary Club Biella, in
occasione della visita ufficiale del
Governatore del distretto 2031, il
professor Sergio Bortolani, docente all’
Università Bocconi di Milano. La serata,
al Circolo Sociale Biellese, è stata
l’occasione per affrontare il tema del
progetto microcredito, service di distretto
per l’anno rotariano in corso. Il progetto
si pone l’obiettivo di sovvenire alle
esigenze di piccoli imprenditori per i quali
l’accesso al credito è il maggiore
problema Rotary intende farlo mettendo
a disposizione non solo le somme
raccolte (ad oggi circa 200 mila euro)
attraverso alcuni fondi rotativi ma anche
le professionalità dei propri soci in
un’attività di consulenza tecnica. Sopra in
foto, da sinistra, il Governatore Bortolani
con il presidente di Rotary Club Biella,
Massimo Andreoni, ed il Governatore
designato per il 2015, Masssimo Tosetti.
Ascom
LE MICROIMPRESE SOMMINISTRAZIONE STRUTTURE
E IL SISTRI
AL VIA UN CORSO
RICETTIVE
Dal 1° ottobre le imprese e gli enti che
gestiscono rifiuti pericolosi (trasportatori,
intermediari e impianti di trattamento) con
più di 10 dipendenti dovranno iniziare a
usare il sistema di tracciabilità dei rifiuti, il
Sistri. L’introduzione del Sistri riguarda
anche le imprese edili laddove si trovino a
effettuare operazioni di recupero o
smaltimento. In particolare, la fase più
delicata riguarderà il primo mese. Infatti i
trasportatori saranno chiamati a gestire la
transizione compilando sia la vecchia
modulistica cartacea sia i form digitali
salvati sulle chiavette usb di cui saranno
dotati o su di una scatola nera installata sul
mezzo.
Gli oneri graveranno soprattutto sui
trasportatori, che fino al 3 marzo del 2014
dovranno anche inserire i dati che il
sistema prevedeva per i produttori iniziali di
rifiuti, quindi tutte le imprese che esercitano
attività diverse da quelle connesse alla
gestione degli scarti. I produttori saranno
tenuti a verificare la corretta compilazione
del formulario di trasporto, sia della
“scheda movimentazione Sistri”; dovranno
annotare nel registro gli estremi di entrambi
e tenere sotto controllo i documenti
provenienti dall’impianto di smaltimento. La
quarta copia del formulario dovrà essere
restituita, dal trasportatore, entro tre mesi,
mentre il gestore dell’impianto deve
garantire che la copia su carta della
“scheda movimentazione Sistri” ritorni al
produttore entro 30 giorni.
Preoccupante il coinvolgimento delle
migliaia di microimprese autorizzate al
trasporto dei propri rifiuti in piccole
quantità. Questo sistema moltiplica gli
oneri burocratici a loro carico. Ance,
insieme ad altre organizzazioni di categoria,
si sta impegnando perché il sistema possa
essere rivisto.
Confesercenti del Biellese, attraverso
l’agenzia formativa di Cescot, comunica
che il prossimo 7 ottobre avrà inizio il
Corso per somministratori di alimenti e
bevande e attività di commercio nel
settore merceologico alimentare. Il corso
è rivolto a tutti coloro che intendono
svolgere un’attività di somministrazione di
alimenti e bevande in qualsiasi forma (bar,
ristorante, pizzeria, birreria, paninoteca,
ecc.) e a chi intende esercitare il
commercio di generi alimentari al
dettaglio, all’ingrosso, in forma ambulante
o nei confronti di una determinata cerchia
di persone (cooperative o circoli). Gli
obiettivi del corso sono quelli di fornire le
conoscenze necessarie per poter
agevolmente superare l’esame presso la
Camera di Commercio, fornendo inoltre gli
strumenti che consentano di organizzare e
condurre la propria attività in maniera
razionale e con le necessarie conoscenze
normative. Oltre alla frequenza del corso e
al superamento dell’esame, è necessario
essere maggiorenni e in possesso dei
requisiti morali.
Il corso si svolgerà in orario serale nella
sede di Confesercenti e Cescot, a Biella,
in via Bertodano 13/a, e avrà una durata
di 100 ore.
Per informazioni rivolgersi ai seguenti
numeri telefonici: 015-35.17.68 e
015-35.27.30 oppure all’indirizzo mail
[email protected].
In seguito all’introduzione del Regolamento
Ce n. 692/2011 è stato ampliato il numero
di informazioni che le strutture ricettive
devono fornire attraverso la rilevazione Istat
dei flussi turistici. I gestori o proprietari di
tutte le strutture ricettive alberghiere ed
extra-alberghiere (alberghi, affittacamere,
rifugi alpini ed escursionistici,
bed&breakfast, Cav case o appartamenti
per vacanze, ostelli per la gioventù, case
per ferie, alloggi agriturismo, campeggi,
residenze turistico-alberghiere) devono
obbligatoriamente presentare la
comunicazione mensile dei flussi turistici
entro il giorno 10 del mese successivo a
quello di riferimento. È opportuno
sottolineare che i dati sono coperti da
segreto, pertanto non potranno mai essere
diffusi se non in forma aggregata e
comunque in modo che non si possa in
alcun caso fare un riferimento individuale.
Gli stessi dati saranno usati solo ed
esclusivamente ai fini statistici. Come
illustrato infatti dalla circolare Istat n. 14 del
13 marzo scorso, gli alberghi dovranno
adeguare il loro programma con la
rilevazione del numero di camere
giornaliere occupate; inoltre sono stati
riclassificati alcuni Paesi di provenienza
nell’area extra europea. Le strutture
ricettive che utilizzano la modalità cartacea
possono rivolgersi all’Ufficio Turismo della
Provincia di Biella, sig. Diego Casoni, tel.:
015-84.80.772, mail
[email protected]. Per gli alberghi
che utilizzano il sistema on line Tuap per
l’invio dei dati statistici, è stata inviata una
apposita comunicazione presente nella
Homepage all’indirizzo
http://www.sistemapiemonte.it/turismo/arrivi
_par tenze/index.shtml. La nostra segreteria
gruppi è a disposizione per ulteriori
informazioni in merito: tel.: 015-83.52.790.
«Non avere escluso dall’Imu
capannoni, laboratori, negozi e alberghi,
per quest’anno ancora equiparati alle
abitazioni di lusso, è un grosso errore
che, nella situazione attuale, rende le
imprese più vulnerabili. Pagheranno,
infatti, oltre 9 miliardi, con il rischio di
superare il non invidiabile traguardo del
68% di imposizione sulle imprese». Lo
ha affermato Sergio Silvestrini,
segretario generale della Cna,
intervenuto a nome di Rete Imprese
Italia all’audizione sulla Conversione in
legge del Dl 102/13, tenuta ieri di fronte
alle Commissioni riunite 5ª e 6ª della
Camera. Rete Imprese Italia ritiene
inaccettabile che si continui a tassare
in maniera così pesante gli immobili
strumentali e ne chiede quindi
l’esenzione dall’Imu. Nel frattempo,
chiede di assicurare la deducibilità
dell’Imu pagata dalle imprese. Dà atto
al governo, però, di aver mantenuto
l’impegno di abolire l’Imu sugli immobili
invenduti. «Anche le modalità per
rifinanziare gli ammortizzatori in deroga
- ha continuato Silvestrini - appaiono
non condivisibili. Ancora una volta
sono le imprese, attraverso il prelievo
delle risorse destinate alla
decontribuzione del costo del lavoro, a
sostenere una prestazione che
dovrebbe gravare sulla fiscalità
generale». Rete Imprese Italia domanda
al Parlamento di controllare il rispetto
del termine perentorio di 30 giorni,
entrato in vigore il primo gennaio
scorso, previsto per i pagamenti della
Pubblica amministrazione. Rete
Imprese Italia, infine, chiede al
Parlamento di vigilare sull’impianto
della Service Tax, la nuova imposta sui
servizi comunali che scatterà nel 2014.
Contadini Cia
SERVE UNA NUOVA
POLITICA AGRARIA
«C’è sempre più bisogno di una nuova
Politica agraria nazionale. La recente
intesa sulla Pac impone al più presto
questa scelta, che è una strada
obbligata. Il settore primario, con le
nuove sfide europee e internazionali e le
difficoltà congiunturali, ha necessità
impellente di strategie mirate, di misure
efficaci in grado di dare prospettive certe
di sviluppo e competitività per le imprese,
oggi sotto il peso di costi opprimenti e di
una burocrazia asfissiante». Lo ha
affermato il presidente della Cia,
Giuseppe Politi. «Una rinnovata politica
agricola nazionale - ha aggiunto - non è
un puro desiderio, ma un percorso
indispensabile. Non a caso, la Cia da
tempo chiede lo svolgimento di una
Conferenza sull’agricoltura dove poter
discutere le linee-guida per imprimere un
deciso cambiamento e per rispondere
alle esigenze del settore agricolo e
agroalimentare. Il ministro delle Politiche
agricole Nunzia De Girolamo si sta
impegnando concretamente e ha preso
precisi impegni. Per ciò che ci riguarda
abbiamo avanzato delle proposte e
chiesto l’apertura ufficiale di un Tavolo
per parlare dei temi alla base di un
cambio di marcia nella strategia per
l’agricoltura. Questo perché l’Italia non ha
da decenni una politica agricola efficace
e anche se ultimamente il tiro è stato
corretto, c’è ancora molto da fare per
metterci al livello degli altri Paesi.
Attendiamo fiduciosi che questi impegni
vengano mantenuti. Per tale ragione
esprimiamo forte preoccupazione per i
rischi di una crisi di governo che avrebbe
effetti devastanti sull’economia e
sull’intero sistema imprenditoriale,
soprattutto sull’agricoltura che, in questi
ultimi mesi, ha cominciato a registrare
segnali negativi», conclude Politi.
LegaCoop
COOPERATIVE UNITE
PER CONTARE DI PIÙ
Per certi versi, la strada imboccata negli
ultimi due anni dalle cooperative italiane è
un ritorno all’inizio della loro storia, alla
ricerca di una organizzazione di categoria
unica che ricorda i tempi prima della
scissione del 1919 tra imprese cooperative
rosse, di parte comunista, e bianche,
d’ispirazione cattolica: il 27 gennaio del
2011 si è costituita su scala nazionale
l’Alleanza delle Cooperative Italiane,
replicata a livello locale in tutte le regioni. In
Piemonte l’Aci, formata da Legacoop,
Confcooperative e Agci (componente
minoritaria, di lontana ascendenza
repubblicana) è nata il 5 luglio scorso, con
l’obiettivo dichiarato di fare lobby nei
rapporti con la politica e le istituzioni.
Insomma, le coop del Piemonte si
uniscono per contare di più ai tavoli delle
decisioni, facendo pesare il proprio
capitale: un milione di soci (62mila 484 dei
quali sono anche lavoratori) per 1.885
imprese che fatturano l’8% del Pil della
regione. Giancarlo Gonella, 56 anni,
torinese, già al vertice della Legacoop
piemontese, è presidente dell’Alleanza
regionale. Le prime mosse dell’Alleanza
piemontese sono già definite: «Le strutture
che si occupano di questioni legali e di
rapporti sindacali diventeranno comuni alle
tre centrali cooperative entro il 2014 spiega Gonella - ma sarà l’unificazione
della rappresentanza il vero nodo cruciale».
In Piemonte, il sentiero è già tracciato: sulla
spinosa questione dei ritardi di pagamento
delle prestazioni sanitarie da parte della
pubblica amministrazione, le tre centrali di
rappresentanza cooperativa si sono mosse
insieme quest’anno per chiedere (e in parte
ottenere) il saldo dei crediti. In altri casi,
per esempio tra imprese agricole e di
distribuzione, le cooperative hanno avviato
alleanze che sfruttano le differenze di
presenza sul mercato.
Coldiretti
IL FORMAGGIO
È A “CHEESE”
Dal Biellese alla Valsesia, al Vercellese, i
formaggi del territorio saranno tra i
protagonisti del lungo fine settimana di
“Cheese”, la manifestazione volta a
scoprire tutte “le forme del latte” che si
svolgerà dal 20 al 23 settembre a Bra, in
provincia di Cuneo. «Il territorio sarà
presente grazie anche agli allevatori che
trasformano il proprio latte nei pregiati
formaggi che ci distinguono», dicono
Paolo Dellarole e Marco Chiesa,
presidente e direttore della Federazione
Coldiretti di Vercelli e Biella. Molti dei
rinomati formaggi prodotti nelle nostre
alpi si devono all’attività dell’alpeggio: la
salita all’alpeggio storicamente passava
attraverso varie fasi che si identificano
con pascoli e strutture poste a diversa
altezza sulla stessa montagna. L’alpeggio
ricomprende nelle nostre province sia le
mandrie bovine sia le greggi ovicaprine e
interessa sul territorio un’ampia fascia
che comprende le alture biellesi e
valsesiane. La monticazione quest’anno
è iniziata con ritardo, ma il bel tempo di
luglio e agosto ha consentito di
recuperare i tempi e di produrre ottimi
formaggi che, con un’adeguata
stagionatura, potranno esprimersi al
meglio. Storicamente, proprio il
mantenimento delle vie che portano agli
alpeggi ha avuto grande importanza
storica, sia per i collegamenti con le
vicine valli e con il centro Europa sia per
l’economia domestica delle imprese a
conduzione familiare, la cui vita era
regolata dai ritmi e dalle esigenze
dell’attività d’alpeggio. Sulle Alpi, infatti,
la produzione di latte e di formaggio ha
sempre avuto un ruolo di primo piano
sotto l’aspetto socio-economico.
27
ECO DI BIELLA
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013
“CHEESE LE FORME DEL LATTE”
Economia
La kermesse internazionale dei formaggi, giunta alla sua 9ª
edizione biennale, si apre domani e chiude lunedì
A BRA/ ALLA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE TOME, MACAGN, LATTE E BURRO CRUDO
NOVITÀ BIELLESI A CHEESE
FORMAGGI DI AZIENDE LOCALI E DEI DUE PRESIDI SLOW FOOD ATTIVI NELL’ELVO E VALLE DI MOSSO
I numeri
L’EVENTO
Le eccellenze biellesi passano
da Bra nel Cuneese dove, da
domani, venerdì, a lunedì 23
settembre, due aziende biellesi e
due presidi Slow food si trasferiranno per “Cheese le forme
del latte”, la kermesse internazionale dei formaggi, giunta alla
sua 9ª edizione biennale. Se si
parla di formaggi non possono
certo mancare i prodotti nostrani e le raffinatezze del gusto
appartenenti al Biellese. Tra i
protagonisti ci sarà il Caseificio
Pier Luigi Rosso. Uno dei titolari, Enrico Rosso, spiega:
«Porteremo a Cheese i nostri
formaggi, in particolare il maccagno che è il cavallo di battaglia
aziendale che è entrato da poco
tra i 17 migliori formaggi d’Italia nella guida il Gambero Rosso. Inoltre non mancherà la toma piemontese, premiata a “Cibus” come 3ª classificata su 180
partecipanti. Poi porteremo una
selezione dei nostri prodotti e
presenteremo alcune novità». Il
caseificio Rosso si troverà in
piazza Carlo Alberto nel cuore
del mercato, dove anche il consumatore esigente potrà deliziarsi il palato con ogni prelibatezza. Anche Botalla Formaggi prenderà parte alla manifestazione. Simona Bonino,
racconta: «Porteremo come
prodotto principale lo Sbirro
(formaggio dal gusto unico prodotto con latte biellese e birra
Menabrea), insieme alla linea
dei piccoli i “Botallini”, tomette
19.000
aziende in Piemonte con allevamenti.
160mila le vacche da latte su 900mila capi
bovini fra cui la Pezzata Rossa d’Oropa.
104mila i capi ovini di cui 50mila di pecora
biellese
IL LATTE CRUDO ELVO
SALVATO DALL’ECOMUSEO
Il presidio del burro e del latte
crudo dell’alto Elvo parteciperà
ad uno dei laboratori del gusto
di Cheese. Nella serata di
sabato, alle 19, nella sala delle
scuole maschili, in via Vittorio
Emanuele, a Bra, il presidio
prenderà parte a “I formaggi
salvati dagli ecomusei”. Dalla
collaborazione tra la rete
ecomuseale e Slow food sono
nati progetti importanti per
preservare i prodotti simbolo del
territorio. Durante il laboratorio i
produttori biellesi faranno il
burro, così come i produttori del
Gemonese, in Friuli, il pan di
sorc e i formaggi di latteria
turnaria, i formaggi di malga del
Lagorai, del Trentino e i mieli di
alta montagna o i prodotti di
agnello sambucano della Valle
Stura. Alcune di queste realtà
italiane saranno presentate e
abbinate a birre artigianali
provenienti dalle medesime
regioni. L’iscrizione è pari a 18
euro. Info: cheese.slowfood.it.
75
Le società agroindustriali piemontesi di cui
alcune nel Biellese. 9 i formaggi Dop e 60
riconosciuti dalla Regione fra cui Maccagno
e Toma Biellese.
340
La famiglia Rosso nel reparto stagionatura
I presidi. A rappresentare il
nostro territorio, inoltre, ci saranno due presidi Slow food che
sono quello del burro e del latte
crudo dell’alto Elvo (dei pro-
duttori Serafino Peretto di Pollone, Lorenzo Ramella di Sordevolo e Arcangelo Rosso Baietto di Netro) e quello del Macagn
(prodotto da Lidia Fresco di
Alagna, Livio Garbaccio di Civiasco e Valter Negra di Piode).
Giuseppe Pidello, referente del
presidio della valle Elvo, spiega:
«Porteremo il burro a latte crudo
del presidio e cercheremo di
vendere il prodotto. Coi produttori inoltre parteciperemo ad
E-COMMERCE
MARKETING E FISCO
ALL’ENTE CAMERALE
La Camera di Commercio di
Biella organizza nela sua sede
un ciclo di incontri rivolto ad
aziende e professionisti per
sviluppare e migliorare la
propria attività sul web sul
tema “E-commerce:
marketing, aspetti legali e
fiscali”. Il primo è fissato
mercoledì 2 ottobre ore
14.30-18, gli altri mercoledì
23 ottobre ore 10-13 e ore
14-17. Info: tel. 015-3599371.
ASSICURAZIONI
milioni di euro di valore del latte in
Piemonte di cui 250 milioni di export 2012
e caciotte. Non venderemo prodotti, ma effettueremo degustazioni». Botalla sarà infatti nel
cortile di Slow food editore.
«Parteciperemo agli eventi dove
si alterneranno giornalisti e
scrittori», aggiunge Bonino.
Brevi
un laboratorio del gusto». «Venderemo in fiera il macagn - racconta Giacomo Bergamo, referente del presidio del Macagn
-, saremo anche nella “Gran
sala dei formaggi ed enoteca”
nella quale si potrà partecipare
alla degustazione». Gli stand dei
presidi saranno in via Marconi,
nell’area dei presidi Slow food
per tutte le 4 giornate della kermesse.
l Ramona Bellotto
MAPFRE WARRANTY
PARTNER DI MALDARIZZI
Mapfre Warranty spa, società
del gruppo Mapfre,
multinazionale globale di
assicurazioni con sede per
l’Italia a Biella, rafforza alla
Fiera del Levante la
partnership che la lega a
Maldarizzi automotive
group, «iniziativa solida e
forte al punto che ogni anno
non solo cresce ma si
rinnova» afferma Gian Paolo
Aliani Soderi, dg Mapfre
Warranty e Mapfre
Assistance in Italia.
PIANURA
MORETTA | PIAZZA E VILLA SALINA: SI INAUGURA IN MUSICA LA NUOVA AREA
Giovedì 19 settembre 2013
33
SCARNAFIGI | VALGRANA PER LA PRIMA VOLTA A BRA
Novant’anni di note ed emozioni Weekend con Cheese
L’azienda dei Biraghi propone i suoi gioielli
La bella storia della Filarmonica Da visitare lo stand dei maestri assaggiatori Onaf
MORETTA
Andrea Caponnetto
È una storia che intreccia quella
delle grandi famiglie industriali del paese. Un filo rosso che
lega lo sviluppo economico di
Moretta alla comune passione
per la musica di tanti suoi abitanti. Un “marchio” che accomuna i principali paesi lungo il
Po, tutti dotati da decenni di un
complesso bandistico, che va
rinnovandosi di generazione in
generazione. Non a caso i novantanni della Società Filarmonica sono celebrati domenica
pomeriggio in collaborazione
con la banda musicale San Lorenzo di Cavour, la Banda Santa Cecilia di Villafranca e la Filarmonica San Bernardino di
Bricherasio: tutte e 3 presenti in
pompa magna (Villafranca con
tanto di majorettes) per festeggiare questo importante traguardo.
Emozionato, il presidente Mario Piovano, dal 2009 alla guida
della Filarmonica, ha fatto gli
onori di casa accompagnato dal
sindaco Sergio Banchio, regalando anche una targa alle tre
bande “gemelle”, rappresentate dai maestri Ivan Vottero, Enrico Chiapusso, Alessandro
Faccin e dai presidenti Bruno
Vottero, Giovanni Genovesio,
Federica Gallo. Con la scomparsa del Maestro Giordana,
nell'agosto del 2008, la direzione della Filarmonica è stata affidata a Mauro Galliano già vice-direttore e primo clarinetto
oggi è l'anima del gruppo, infarcito di giovani appassionati,
che tutti i martedì si ritrova per
La consegna dei riconocimenti alle bande “gemelle” e l’ingresso in piazza Salina della Filarmonica
le prove e che nel 2013 ha portato a casa oltre 30 date, sia come
Banda morettese, sia come
Fanfara della sezione Alpini di
Saluzzo.
Tutte le bande insieme a fine
concerto hanno eseguito all'unisono il brano composto dal
maestro-Compositore Giuseppe Ricotta “Moretta” espressamente realizzato per il novantesimo di fondazione della Filarmonica Morettese. I musici sono stati ospitati nello splendido
dehors di Villa Salina e molti
dei presenti all'evento (reso
possibile grazie alla collaborazione di Pro loco e Protezione
civile) si sono recati in visita alla mostra fotografica di vita
morettese del '900, curata dal
Circolo fotografico nella chiesa di San Rocco.
UN PO’ DI STORIA...
MORETTA | La Filarmonica Morettese nacque nel 1923. Fondatore e presidente era Mattia Locatelli, proprietario dell' omonimo caseificio. Grazie al contributo economico del presidente Locatelli
vennero acquistati tutti gli strumenti necessari per i musici, sotto la
guida musicale del Cav. Filippo Franchi, maresciallo di Fanteria dell'
Esercito e maestro della Banda Militare di Torino; il Cav. Franchi fu
maestro della Filarmonica per oltre cinquant' anni.
Nel 1953,per vari motivi amministrativi si sciolse e fu solo grazie all'
intervento di Sebastiano Ponso, da tutti conosciuto come "Gianetu" che si prodigò per ricomporre il gruppo; la banda riprese l'attività all' inizio degli anni sessanta. Nel 1966 venne nominato presidente il Cav. Francesco Robasto che mantenne la carica fino al
1998. Al maestro Devecchi successe il maestro Giordana, musico
della Filarmonica fin dal 1946, compositore delle marce "Propoli"
e "Stefano C.",dedicata al padre del presidente,Piero Calandri,nominato nel 1999. Dal 1970 la Società Filarmonica Morettese rappresenta la Sezione Ana - Monviso gruppo di Saluzzo. Nel luglio
2003, in occasione della festa nazionale francese, la Filarmonica è
diventata la banda ufficiale della cittadina di Vouneuil sous Biard
(gemellata con Moretta)a pochi chilometri da Poitiers.
TRADIZIONE | DANTE COME NON LO AVETE MAI CONOSCIUTO: IN SCENA I “7D”
Tajarin protagonisti da venerdì
Casalgrasso apre con una pièce teatrale la 3-giorni di festa
Musica dei Pooh, liscio, vespe e appuntamenti gastronomici
CASALGRASSO
Valentina Chiabrando
L’ottava edizione dell’ormai tipica sagra del Tajarin casalgrassese si svolgerà quest’anno dal
19 (con lo spettacolo dantesco di
cui parliamo in seguito) al 22
settembre.
L’apertura della sagra avrà inizio venerdì 20 settembre con il
servizio cena a partire dalle
19,30 nel salone ristorante sotto
la tecnostruttura con menù a
scelta. Alle 21,30 serata danzante con i “Pooh – be generation”.
Sabato 21 cena a partire dalle
19,30 e successivamente intrattenimento musicale con “Andrea e la sua orchestra”.
Domenica 22 sarà il vero clou
dei festeggiamenti con alle 9 ritrovo e giro per i piccoli comuni
con “Amis d’la vespa” e alle 12
pranzo. Nel pomeriggio servizio gonfiabili e alle 16 sfilata
prodotti Avon.
Alle 17 spettacolo “American
graffiti” con il gruppo danza
spettacolo “Alice & Company”.
Dalle 19,30 servizio cena di
chiusura sagra con un menù a
base di antipasti misti, tajarin
bianchi, neri, rossi o verdi, secondi vari con frittura di pesce e
Il gruppo della compagnia 7D di Carmagnola
porchetta al forno, contorno,
formaggi, dessert.
DIVINO CAOS
A inaugurare la sagra sarà invece giovedì 19 uno spettacolo teatrale “Divino caos”. Chi, studiando la Divina Commedia,
non si è mai chiesto se ciò che
Dante si era immaginato si sia
poi realmente avverato? La
compagnia 7D del polo Baldessano - Roccati di Carmagnola,
formata da studenti ed ex-allievi, ha lanciato questa sfida al
pubblico, immaginando un aldilà…in crisi!
Dopo il successo ottenuto lo
scorso anno con la messa in scena di “Memorie dal convento”,
ispirata al Medioevo carmagnolese, si è da poche settimane
conclusa la rappresentazione
del nuovo dramma ‘Divino
Kaos’. Frutto interamente delle
geniali menti studentesche guidate dall’estro della prof. Claudia Cravero, docente di lettere
dell’istituto, l’opera vuole essere una riscrittura comica del famoso poema di Dante.
La fantasia ha portato gli studenti a pensare al sommo poeta che,
appena morto, si ritrova in quello che sembra un cantiere in costruzione e, guidato da Virgilio,
per niente contento di accompagnarlo nel suo viaggio, scopre
che i tre regni da lui immaginati
sono stati sovvertiti e l’aria di
crisi che mal si respira sulla Terra è arrivata anche tra le anime.
Tra angeli portinai precari, una
Beatrice per niente angelicata, e
papi-politici corrotti, il pubblico
viene trascinato in questa girandola caotica vista dagli occhi dei
più giovani. Il lavoro compiuto
dagli studenti è stato molto lungo e, per prepararsi al meglio
nella recitazione, hanno avuto a
loro disposizione le tecniche e i
consigli dell’attrice professionista Ivana Cravero.
I costumi visti sulla scena sono
invece stati realizzati con cura
paziente dalla docente di arte
Margherita Caliendo.
SCARNAFIGI | Formaggio
Piemonte e Toma del Marchesato: ecco i due “fuoriclasse”
della squadra casearia saluzzese pronti a conquistare il mondo
attraverso Cheese, la manifestazione di Bra dedicata alle
forme del latte e al mondo dei
formaggi.
Valgrana sbarca per la prima
volta nella grande vetrina del
formaggio - insieme ad altri
marchi industriali di fama come Osella - con l’obiettivo di
sottolineare e comunicare le
qualità e i valori che distinguono l’eccellenza legata alle proprie produzioni casearie che nel
tempo hanno mantenuto le caratteristiche di naturalità e artigianalità tipiche della provincia di Cuneo. Un fatturato di 40
milioni di euro e circa 200 mila
forme di grana l’anno: questi i
numeri con cui Valgrana si presenta a Cheese.
Alberto Biraghi, amministratore delegato dell’azienda scarnafigese: «Promuoviamo le
produzioni tipiche del territorio, fermamente convinti che la
chiave del successo sia preservare le reali caratteristiche di
provenienza dei nostri prodotti.
La nostra provincia è apprezzata, per l’attenzione e la salvaguardia della filiera agroalimentare, oltre a essere considerata l’eccellenza nella produzione alimentare di qualità».
I valori della tradizione hanno
permesso alla Valgrana di conquistare il mercato italiano e di
avere interessanti risultati in
vari Paesi europei, «anche grazie ad una strategia basata su
un’eccezionale qualità rag-
Formaggio Piemonte e Toma del Marchesato, i due “fuoriclasse”
giunta grazie alla meticolosa
selezione dei circa cento allevatori fornitori di latte nelle
province di Cuneo e di Torino».
I PRODOTTI DI PUNTA
Formaggio Piemonte: un formaggio a pasta dura, in forme
da circa 34 kg l’una, ottenuto da
latte bovino che, dopo aver riposato, si presenta perfetto per
la caseificazione, originando
un prodotto apprezzato in
quanto a pasta dura, granulosa
e ideale, dopo lenta maturazio-
ne e una stagionatura indicativa
di 12-14 mesi, per il consumo.
Oggi Valgrana ne produce oltre
700 forme al giorno. A Cheese
saranno presenti anche la Toma
del Marchesato, formaggio con
una stagionatura indicativa di
20-30 giorni che ha incontrato
un grande favore da parte dei
consumatori, la Toma Piemontese Dop, il Raschera Dop e il
Bra Dop.
ACap
L’EVENTO DAL 20 AL 23
Cheese quest'anno apre venerdì 20 e si conclude lunedì 23 settembre. Un evento che anima le strade e le piazze di Bra, celebrando il variegato mondo del latte e dei formaggi. Moltissimi
gli appuntamenti da non perdere. Piazza Carlo Alberto è il centro nevralgico della manifestazione: 3 mila metri quadri in cui si
alternano centinaia di casari italiani e stranieri. In piazza c’è anche la stand dell’Onaf, l’organizzazione degli assaggiatori di
formaggio, che invita il pubblico a conoscere le modalità per iscriversi.
18
Appuntamenti
Giovedì 19 settembre
- A Bagnolo Piemonte, la XII edizione
della “Fiera della Pietra” propone l’allestimento di un percorso itinerante della
pietra “dalla cava al prodotto finito” e
stand degli operatori del settore della pietra. Info: 339.63.66.900.
Venerdì 20 settembre
- A Casalgrasso, da oggi a domenica 22
settembre, si tiene la “8ª Sagra del tajarin”. Al castello comunale, la sagra del
rinomato piatto della tradizione piemontese, abbinato ai sughi locali e a quelli della
GIOVEDI 19 SETTEMBRE 2013
cucina mediterranea. Il venerdì ed il sabato a cena e la domenica a pranzo e a
cena, tajarin bianchi, verdi, rossi e neri
preceduti da antipasti e seguiti da porchetta, patatine, formaggi e dolci. Serate
musicali, esibizioni di danza e giochi per
bambini. Orari: ven.-sab. 19.30-01, dom.
tutto il giorno. Info: 340.47.08.089.
- A Bra, fino al 23 settembre “Cheese”,
grande kermesse internazionale dedicata
al settore lattiero-caseario. Possibili degustazioni, mercato con i migliori formaggi
da tutto il mondo spazi dibattiti, , in collaborazione con Slow Food.
- A Caraglio, da oggi a domenica 22 set-
a
CORRIERE
m
r
Info
TURNI
tembre, si tiene la “XXXV Fiera Regionale d’Autunno – X Sagra degli gnocchi
al Castelmagno”, esposizioni, prodotti
tipici del territorio, artigianato, macchine
agricole e tante novità. Mostre, esibizioni,
musica, intrattenimenti per bambini, artisti
di strada, polo dell’agricoltura, fattoria e
laboratori didattici, esposizioni di vario
genere e un gustoso appuntamento dedicato agli gnocchi al Castelmagno.
Info: 380.53.32.194 www.insiemepercaraglio.it
“Mano Loca e Massimo Vecchi” con la
partecipazione di Cico Falzone, voce e
basso dei Nomadi. Cena + concerto dalle
ore 20 a 28 euro; solo concerto 10 euro
ore 21. Info: 339.71.16.347.
- A Sanfront, alle 21 nella chiesa parrocchiale la IX edizione della rassegna musicale “Suoni dal Monviso” propone il
concerto dei “Gruppi Bandistici Società
Filarmonica Morettese”.
Info: 349.32.82.223 www.suonidalmonviso.it
Sabato 21 settembre
Domenica 22 settembre
- A Racconigi, a Tenuta Berroni Ristorante L’Arancera, si tiene il concerto di
-A Sanfront, alle 16,30 nell’Ala Comunale
la IX edizione della rassegna musicale
“Suoni dal Monviso” propone il concerto
della Banda Musicale di Revello.
- A Racconigi, dalle 7.30 alle 18 Nel centro storico si tiene “Il Trovarobe”, grande
mercato dell’antiquariato, collezionismo e
modernariato. Negozi aperti nel centro
storico. Info: 339.77.67. 532.
- A Racconigi, alle 9 davanti al Municipio
si tiene il ritrovo per la “Cicloescursione”
su strade asfaltate e secondarie, verso la
valle Maira, con arrivo previsto nel comune di Cartignano e pranzo preparato dalla
locale pro-loco del paese. Alle 10 sul piazzale La Prateria a Savigliano, alle 11,15 al
ponte di Monsola, a Villafalletto.
Info: 340.90.09.991.
- A Caramagna P.te, dalle 15, si corre tra
i borghi (i cantun) il “Palio della Robiola
Osella”. Carretti carichi di robiola vengono trainati a staffetta. Segue degustazione. Info: 0172.89.004
www.comune.caramagnapiemonte.it
METE
I
GRANDA
Previsioni
www.
meteopiemonte
.com
a cura di
Paolo Caraccio
giovedì 19 settembre Bonelli (via San Giovanni, 2)
venerdì 20 settembre Dominici (via Cambiani, 2)
21 settembre Albertini (p.za Santa Rosa, 49)
sabato
domenica 22 settembre Paschetta (p.za Santa Rosa, 65)
23 settembre Bonelli (via San Giovanni, 2)
lunedì
martedì 24 settembre Albertini (p.za Santa Rosa, 49)
mercoledì 25 settembre Paschetta (p.za Santa Rosa, 65)
giovedì 26 settembre Dominici (via Cambiani, 2)
L’icona meteo rappresenta il
tempo prevalente della giornata
Sabato pomeriggio 21 settembre
(la domenica rimangono aperti solo i self-service)
TURNO D
* s/s Agip, via Liguria, 1 (SR 20)
s/s TotalErg, via Cervino, 2 (SR 20)
s/s Total, via Savigliano, 29/A (Monasterolo)
s/s Erg, S.P.662 km 10+417 (Marene)
E-Leclerc, via Saluzzo, 65
CORRIERE di SAVIGLIANO
Raduno annuale Classe 1930 a Racconigi
Riceviamo e pubblichiamo:
“Si informa che il ritrovo della “Festa degli Amici” e di tutti i famigliari si terrà al
ristorante “Da Mosè” con ritrovo alle 12,30 del 22 settembre. Si prega di confermare la partecipazione a: ristorante “Da Mosè” tel. 0172.86.474 - Paolo Ruffino
tel. 0172.84.530 cell.333.19.41.360.
Servizio fotografico a cura di: Walter tel. 011.78.78.40, Oscar tel. 0141.28.23.10,
Mauro cell. 328.94.61.206, Beppe tel. 011.70.23.55”.
Savigliano via Chianoc,
Aperto ogni giovedì dalle ore 21
Info: 349.86.22.493 www.saviglianoscacchi.net
Riflessioni della scacchiera
Dopo un lungo silenzio, eccoci di nuovo insieme con le
“Riflessioni della scacchiera”. Innanzi tutto porgo le mie scuse
al Direttore di questo giornale, che da tanto tempo così gentilmente ci
ospita. Dimostrando un notevole grado di maleducazione, non ho
avvertito della interruzione del mio sproloquiare a volte senza senso e
questo comportamento, se non si addice a un ragazzo adolescente,
figuriamoci ad un uomo della mia età.
Non mi resta che sperare di essere perdonato ricordando che il perdono è un regalo non tanto per chi lo riceve quanto per chi lo concede.
Negli scacchi, al proprio avversario
non bisogna perdonare nulla e questa è la regola in tutte le forme di
competizione ma nella vita, il perdono, è una speranza che ci sorregge
lungo tutto il nostro cammino perché
ognuno di noi, dismesse le proprie spoglie mortali, di fronte al giudizio supremo,
in ginocchio lo invocherà.
Paolo Simonazzi
IL BIANCO MUOVE E DA’ SCACCO MATTO IN DUE MOSSE
Soluzione: il cavallo bianco muove in e2, se il re nero muove in h2, segue regina in h4 con scacco matto; se il re nero
muove in h3 segue regina in h5 con scacco matto e se il re nero muove in f3 segue regina in f4 con scacco matto.
* impianti muniti di autolavaggio - s/s = self service
I.P.
ALIMENTARE IL BENESSERE
L’Associazione Palcoscenico del Marchesato in collaborazione con Giovanna Brugiafreddo di Grace Light, la Scuola di danza Piccat di Saluzzo e Tribù in movimento di Tarantasca organizzano l’Evento “Alimentare il BENESSERE” il 21 e 22 settembre nelle Antiche
Scuderie M. Musso, piazza Montebello n.1, Saluzzo.
Ingresso per visita stand, convegni e spettacoli Euro 5; bambini fino a 10 anni gratuito.
Orari : SABATO 21 Settembre: dalle 15 alle 24 - chiusura stand ore 22
DOMENICA 22 Settembre: dalle 10 alle 22 - chiusura stand ore 22
Il BENESSERE sarà inteso in ogni sfaccettatura fisica e psichica e gli stand presenti proporranno prodotti BIO per cosmesi e alimentazione, centri benessere, palestre, attrezzature per il riposo e per l’handicap, lettini da massaggio (es. OPENSPACE di FOSSANO ) e
centri benessere come LE MAREE di Cuneo, o il RESORT MONVISO di Sanfront,
centri medici (SALUCOM di SAVIGLIANO) ecc…Tra gli espositori degni di particolare
attenzione citiamo l’azienda La QUINTESSENZA, che presenterà prodotti di formulazione sinergica di oli essenziali tra i quali spicca un trattamento contro la caduta dei capelli.
Altrettanto interessante è il prodotto distribuito dalla ditta BIO OCCHIALI, ideatrice di
metodi e strumenti per rieducare il sistema visivo in modo sano e naturale. Il Centro Salute e Natura di ALICE PRON proporrà sedute gratuite di Iridologia, il centro estetico
NADÌ presenterà le ultime tecniche di trucco permanente. Chi vorrà documentarsi in
fatto di benessere potrà acquistare materiale presso l’ampio stand “Verde Libri”. In tema
di alimentazione, uno degli obiettivi che ci siamo posti è avvicinare il pubblico alla bioalimentazione, alla cucina vegetariana e vegana. Stupiti e… ingolositi dall’originalità di questa
arte culinaria, abbiamo pensato di proporla in esclusiva ai visitatori.
Particolare attenzione abbiamo posto nell’organizzare, con la collaborazione di Giovanna
Brugiafreddo, i molteplici interventi di esperti nelle varie discipline e filosofie del benessere, che si alterneranno nel corso del convegno. Come momenti di svago abbiamo previsto
piacevoli ed istruttivi spettacoli di ballo e di carattere sportivo, e con altrettanta cura abbiamo selezionato divertentissimi intrattenimenti per i più piccini.
SPETTACOLI
sabato 21 settembre ore 15.30-16.30: esibizione maestri di ballo Ambrogio Marinella e Marengo Fulvio con liscio – liscio dance - standard
h 17.30-18.30: spettacolo di danza dei piccoli della scuola Piccat
h 21,00: la scuola Piccat presenta gli allievi adulti nelle discipline: danza classica e
moderna – hip hop - break – contemporanea – orientale – liscio – latino americano
domenica 22 settembre h 10.30-12.00: asd New Twirling di Bra presenta spettacolo di ginnastica artistica – classica – ritmica con bastone con il gruppo campione
regionale e 3° classificato al campionato italiano.
saranno presenti Alessia e Luca, campionessa regionale freestyle e 2° classificato al
campionato italiano; team classificato 1° categoria preagonismo.
dalle h 14,30 alle h 19,00: zumba - Tempio del Fitness di Revello e, a seguire, spettacoli presentati da Tribù in Movimento di Tarantasca: ginnastica tonificante-tone
up, total body circuit, step coreo, pump, pilates matwork, cardio kick boxing,
arti marziali e sport da ring, karate, judo, kick boxing, boxe, boxe francese
savate, allenamento personalizzato con i colpitori e pao; thai jutsu, wingtzung, krav maga.
h 21.00 –23.00: spettacolo dei maestri Ambrogio Marinella e Marengo Fulvio con liscio
–liscio dance –standard; esibizione coppia latinisti Porcu Moreno e Cogno Marta.
Per prenotazioni ristorazione vegetariana: Paolo 347-22.544.53.
CONVEGNO
“ALIMENTARE IL BENESSERE”
coordinato da Grace Light, un Mondo d’Amore, Saluzzo
SABATO 21 settembre
16.00-17.45: Adamo Cirelli, sensitivo, tratterà l’argomento ANGELI. Nelle sue conferenze regala emozioni e messaggi alle persone che sentono l’esigenza di venire a contatto con gli Angeli.
18.00-19.00: Fernand Peyrot, Iridologo, Naturopata, tratterà l’argomento: Paura. In
una società dove tantissime persone soffrono di attacchi di panico questo intervento
sarà di sicuro interesse.
19.00-19.30: Giuseppe Porrati tratterà l’argomento: cosmesi naturale. Con un’ esperienza trentennale nel settore, parlerà delle ultime scoperte scientifiche in ambito naturale, e di un preparato contro la caduta dei capelli dopo la chemioterapia.
DOMENICA 22 settembre
15.00- 15.50: Caterina Polini, titolare della ditta BIO-OCCHIALI, tratterà l’argomento: La Danza degli occhi. Metodi e strumenti per rieducare il sistema visivo in modo
naturale.
16.00-16.30: Carmen Somaschi, consulente di alimentazione vegetariana - Presidente
Associazione Vegetariana Italiana, tratterà l’argomento: Cibo, una scelta di vita - Il
vegetarianesimo come soluzione etica al grande impatto inquinante del pianeta.
16.30-17.00: Dr. Davide Bartolomeo Bertinetto: Il Veganesimo in relazione alla pratica
sportiva (UltraTrail e Sollevamento Pesi).
17.00-18.00: Mario Bertola, Kinesiologo, tratterà l’argomento: NAET - Un metodo
naturale per eliminare gli effetti sgradevoli delle intolleranze energetiche.
18.00-19.00: Dr. Giorgio Oderda, Medico Chirurgo - Medicina Olistica
tratterà l’argomento: Ossigeno-Ozono terapia: cos’è e cosa fa”.