BerlusconisfidagiudiciePd
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LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 • ANNO 147 N. 259 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it All’interno del giornale un supplemento gratuito di sedici pagine La moda della prossima estate Cheese, da domani a Bra la festa dei sapori Da Gucci a Ferretti voglia di leggerezza Da domani a lunedì, a Bra (Cuneo), torna per la nona volta Cheese, l’evento biennale di Slow Food dedicato alle forme del latte e al mondo dei formaggi. Il nostro speciale è una guida alla manifestazione, ma anche un’introduzione al ricco e variegato universo dei formaggi italiani e alle tipologie in via d’estinzione che Slow Food vuole far salire sulla sua Arca, con le istruzioni per degustarli al meglio e per produrli a casa propria. Orli al polpaccio per compensare gli spacchi su fianchi e schiena E la sagoma di Snoopy su mini abiti Amapane, Ricotta Voza e Sabadin PAG. 20-21 Videomessaggio di 16 minuti per rilanciare Forza Italia. Primo voto in Giunta sulla decadenza: 15 a 1. Centrodestra e Lega escono Liberati 11 dissidenti Berlusconi sfida giudici e Pd La svolta di Rohani “In Iran mai “Democrazia dimezzata, io innocente, farò politica anche fuori dal Parlamento” l’atomica” Letta: adesso basta, serve un chiarimento. Epifani: eversivo, governo a rischio * Domani con La Stampa la 1a uscita a soli 2.90 € in più * W Rilancio di Forza Italia, ma nessuna crisi di governo. Nel videomessaggio di 16 minuti diffuso ieri, prima della riunione della Giunta per le elezioni del Senato, Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare i giudici: «Democrazia dimezzata, sono innocente. Farò politica anche fuori dal Parlamento». Letta: ora serve un chiarimento. DA PAG. 2 A PAG. 7 n COSÌ FINISCONO LE LARGHE INTESE MARCELLO SORGI È come se tutt’insieme il governo fosse già caduto e la campagna elettorale ricominciata, purtroppo, con i suoi toni di sempre. Non importa che Berlusconi, negli oltre sedici minuti della sua apparizione tv a reti quasi unificate, abbia accortamente evitato di minacciare la crisi e sia arrivato a dare per scontata la sua decadenza da senatore. Il videomessaggio con cui il Cavaliere è riemerso dal lungo esilio estivo di Arcore, per rilanciare, sai che novità, Forza Italia, ha reso esplicito quel che già s’intuiva: la breve stagione delle larghe intese è finita con la decisione del Pd di schierarsi con M5S e Sel, per chiudere la carriera parlamentare del leader del centrodestra condannato in Cassazione. Da oggi in poi (ma per la verità da oltre un mese, dal giorno della fatidica sentenza della Suprema Corte) la convivenza di Pd e Pdl non sarà più neppure quella da separati in casa che avevano sperimentato nella difficile esperienza della larga maggioranza. Comincia una stagione di guerriglia, nella quale, stando alle prime reazioni del Pd al ritorno in campo di Berlusconi, i due alleatiavversari combatteranno un corpo a corpo quotidiano, stando attenti sempre a scaricare uno sull’altro la responsabilità della crisi, che a un certo punto, gioco forza, ci sarà. CONTINUA A PAGINA 27 IL QUIRINALE E ora la grazia si allontana L’attivista Nasrin Sotoudeh L’Iran del nuovo presidente Hassan Rohani apre sul nucleare: mai l’atomica. Teheran ha liberato 11 dissidenti, tra cui l’attivista per i diritti umani Nasrin Sotoudeh. La Casa Bianca: pronti a dialogare Semprini A PAG. 14 n Il rifiuto di accettare la sentenza ostacola un atto di clemenza Antonella Rampino A PAGINA 7 CON OBAMA PARTITA APERTA ROBERTO TOSCANO OMOFOBIA FERMO IMMAGINE SKY/ANSA Silvio Berlusconi, nel corso del videomessaggio, non ha detto una parola sul governo IL MESSIA SFINITO IL CERINO AL PD UGO MAGRI A PAGINA 3 MATTIA FELTRI A PAGINA 4 Scontro totale grillini-Boldrini «Non è super partes» Sospesa la discussione Napolitano: più rispetto Andrea Malaguti A PAGINA 9 Il governo: deficit sopra il 3%. Fassina: rivedere l’Imu. Usa, la Fed lascia invariati gli stimoli monetari Aumento Iva, stop del Pdl al premier A pochi giorni dal primo ottobre, quando aumenterà di un punto l’aliquota Iva oggi al 21%, si apre una nuova bagarre tra Pdl e Pd che, paradossalmente, chiedono la stessa cosa al governo, e cioè evitare quell’incremento su cui le associazioni dei commercianti e n dei consumatori lanciano l’allarme. Ma a scatenare la guerra tra i due partiti è la ricerca delle coperture necessarie con Fassina che chiede di rivedere l’Imu scatenando l’ira del Pdl. E in Usa la Fed lascia invariati gli stimoli monetari. Barbera, Ferrigo, Giovannini e Russo ALLE PAG. 10 E 11 Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI u La prima volta che lo sentii gridare Forza Italia al ripa- ro di una siepe di finti libri rilegati in pelle, ero preoccupato ma incuriosito. Ancora non sapevo che il set era stato montato in un cantiere: se la telecamera avesse allargato l’inquadratura, avremmo scoperto che la scrivania si affacciava su un cumulo profetico di macerie. Quell’uomo d’affari uscito da un telefilm degli Anni Ottanta rappresentava la novità, la sorpresa, per molti la speranza. Ma quando di lì a qualche mese lo rividi arringare il popolo da una videocassetta, lo stupore aveva già ceduto alla delusione. Il terzo filmato produsse sconforto, il quarto fastidio. Non ricordo quando il fastidio si sia trasformato in noia. Io e i suoi video siamo invecchiati insieme: a me cadevano i capelli che crescevano a lui, nella mia libreria IL PREZZO DELLE PROMESSE STEFANO LEPRI N elle condizioni in cui si trova l’Italia, togliere una tassa oggi comporta il rischio di doverne rimettere due domani. CONTINUA A PAGINA 27 Non video più i volumi cambiavano mentre nella sua erano sempre gli stessi, miracolosamente intonsi. Logore, invece, le parole: promesse e minacce, sempre più vaghe. Sempre meno riusciva a farmi sorridere e spaventare, alternando la maschera tragica con quella comica sullo sfondo di arredamenti barocchi e bandieroni pomposi. Ora è tornato a Forza Italia, ma i suoi proclami mi rimbalzano addosso come palline di pongo scagliate da una fionda sfibrata. Vedo le rughe infittirsi, le labbra spezzarsi al pari della voce. Sento parole d’amore che sprizzano livore. Dovrebbe farmi paura e invece non mi fa neanche pena. Solo tanta tristezza: per lui, per me, per noi che da vent’anni scandiamo il tempo delle nostre vite con i videomessaggi di un tizio che ha sostituito la politica con l’epica dei fatti suoi. F ino a due anni fa la Siria era tutt’altro che al centro di quella che potremmo definire la crisi medio-orientale permanente. La repubblica dinastica degli Assad si configurava come un regime duramente repressivo. CONTINUA A PAGINA 27 IL CASO SALUZZO La ragazza suicida nel 2004: “Questo mondo fa paura” L’ultima lettera di Paola prima di scomparire Per il suo gesto indagato il professore sotto accusa per abusi su due allieve Niccolò Zancan A PAGINA 18 CN 66 PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI DA DOMANI LA CITTÀ È «IN MANO» A CHEESE Nel cuore di Bra oltre sessanta Presìdi Slow Food Cisaràquellodedicatoall’AgrìdiValtorta, quellodelbagossdiBagolino,quellodelcevrindiCoazze,macisarannoanchequelli del Castelmagno d’alpeggio, del canestratodiCasteldelMonteedeiformaggisudafricani e irlandesi, entrambi a latte crudo. Sono oltre 60 i Presìdi Slow Food, che – dislocatinelcuoredellacittà,traviaPrincipi diPiemonteeviaMarconi–portanoall’attenzionedeivisitatorinonsoloiformaggi, maanchepani,mielieconfetture.DalMediterraneo ai Pirenei, dalle Alpi al monte Ararat,iPresìdiaccompagnanoinunviaggioallascopertadiunpatrimonioculturaleunicoeraccontanodisaperiantichiedi tecniche di lavorazione tradizionali. L’appuntamentoèdomaniconCheese. Spiegano a Slow Food: «I Presìdi sono progetti che salvano prodotti artigianali (pani, salumi, formaggi), razze autoctone, varietà vegetali e tecniche tradizionali di coltivazione, allevamento e pesca, a rischio di estinzione. Coinvolgono comunitàdipiccoliproduttori(contadini,pastori, pescatori), promuovono pratiche sostenibili e valorizzano il territorio». Aggiungono:«Quest’annoiPresìdisarannoproposti a Cheese con la nuova etichettatura narrante, ovvero un sistema di etichettatura Nuova etichettatura Tante informazioni su produttori razze, tecniche, territori STUFA A PELLET PALAZZETTI “ECOFIRE JESSICA” CANALIZZABILE POTENZA 12,1 KW RENDIMENTO SUPERIORE ALL’85% > POSSIBILITÀ DI RIMBORSO CONTO TERMICO GSE Esempio pratico : Prezzo di listino stufa (iva esclusa): euro 2.380,00 Contributo* Conto Termico GSE per fascia climatica E: euro 1.703,00 Costo finale stufa (iva esclusa): euro 677,00 *l’importo del contributo verrà rimborsato e ripartito in due rate annuali. riccodiinformazionisuiproduttoriesulle razzeprotagonistedeiprogetti,sulletecniche di produzione, sui territori di provenienza,sulbenessereanimale».Scorrendo il lungo elenco, balzano subito agli occhi alcunenovitàchesiincontreranno,curiosandoneglistanddelledueviecentralidella città della Zizzola: il latte di cammello deipastorikarrayudell’Etiopia,iformaggi di alpeggio dei Pirenei francesi, il caciocavallo palermitano (fatto con il latte delle vacchecinisare,unarazzaanticachepopolava le montagne della provincia di Palermo), il burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo (prodotto sul monte Mucrone e sul Mombarone, nel Biellese) e il formaggio di malga del Lagorai, in Trentino. Aggiungonogliorganizzatori:«Adesempioil presidio del formaggio irlandese a latte crudo,includediversitipidiformaggiprodotti su tutto il territorio irlandese, nei 10 caseificiartigianalichelavoranoconstilie tecniche differenti, ma con l’obiettivo co- mune di realizzare formaggi di alta qualità, utilizzandolattecrudodelleproprievaccheo diquelleallevateinfattorievicine». Tornandoinpatria,iPresidisioccupanodi bitto storico (Lombardia), del casolét della Val di Sole (Trentino Alto Adige), del caciocavallo di Ciminà (Reggio Calabria), del caciocavallo podolico della Basilicata e del Gargano, e dell’Asiago stravecchio. Non mancherà di attrarrel’attenzioneilPresidiodel«bagossdiBagolino»,unformaggiochesiproducenell’altobresciano.ComespieganoaSlowFood:«Bagossiè il nome degli abitanti di Bagolino, piccolo comune dell’alto Bresciano, in Val di Caffaro. Quinasceancheilnomedelformaggiochesi produceinquestavalle,apastacrudaedalatte parzialmentescremato». Dal Parco nazionale di Mavrovo (Macedonia) arrivano invece i formaggi d’alpeggio d MavrovoReka,ilcuiPresidioènatopertutelare e promuovere le produzione dei tre principaliprodotticaseariottenuticonillattecrudo dellapecorasharplaninska:ilkashkaval,ilbelosirenjeeilkiselomleko. ConcludonoalquartiergeneralediSlowFood:«Andandosulnostrosito,allasezione“Fondazione per la Biodiversità onlus” è possibile, compilando una scheda proposta, segnalarci unPresidio,dicuipoinoiciinteresseremo». CN SPECIALE CHEESE 67 Camminata tra odori e sapori della Penisola Dalla focaccia di Recco alla tigellina di Carpi Cheese,ovveroformaggimanonsolo.Passo dopopasso,intuttoilcentrodiBraèunalunga camminata fra odori e sapori di tutta la Penisola. Da piazza XX Settembre al cortile delle scuole Maschili di via Marconi è un vero e proprio viaggio attraverso le esperienze gastronomiche di ogni regione. Sostare tra le bancarelle delle Cucine di strada è farsi conquistare da profumi e aromi, quelli che fanno tornare indietro nel tempo, ricette chesitramandanodigenerazioneingenerazione e costituiscono un grande ed irrinunciabile patrimonio culinario d’Italia. Si potranno degustare spuntini sfiziosi, tutti secondo le ricette tradizionali della gastronomia locale che vuole come punto di partenza materie prime di ottima qualità. E allora si può fare una tappa in odor di Romagna nell’Osteria del Gran Fritto di Cesenatico e Milano Marittima, passando poi per la Puglia con le Bombette di Alberobello, ma anche degustare lo sfizioso Mac’d’Bra, il buon panino confezionato con salsiccia di Bra, in- salatadegliortiepanerigorosamentedeipanificatori braidesi. Sempre apprezzata anchelafocacciaconilformaggiodiRecco,così come da Carpi arriva la tigellina. Una tira l’altra e ci scappa una bella scorpacciata anchedioliveall’ascolana,perpoifareunsalto in terra di Langa, con il pastificio Vallebalbo di Santo Stefano Belbo e infine si và a spasso pericarrugidiGenovaeisuoimanicaretti. Pochipassioltrecisidissetainunasingolare piazza, quella dedicata alla birra. Sono ben28ibirrificiselezionatipresentiaCheese,tutticonproduzioneartigianale.Cheese èunodeimassimiappuntamentiperibirrifici artigianali. Una vetrina internazionale perilmegliodellebirreartigianali.Saranno presenti la birra Pasturana, Pasturana (Al), Kulmbacher Brauerei, Nogara (Vr), Birrificio del Forte, Pietrasanta (Lu), Have a Nice Trip,Carmagnola(To),BirrificioKarma,Avignano(Ce),BirrificioSorrento,Sant’Angelo (Na)BirrificioL’Olmaia,Montepulciano(Si), Birrificio Troll, Vernante (Cn), Birrificio Par- sifal, San Raffaele Cimea (To), Birra Turan, Viterbo (Vt), Birrificio Free Lions, Tuscania (Vt),BirrificioLaSuperba,Bustalla(Ge),Giratempopub – Birre artigianali, Sant’Albano Stura(Cn),Birrificiol’OrsoVerde,BustoArsizio (Va), Birrificio Grado Plato, Chieri (To), Birrifico Brewfist, Codogno (Lo), Birrificio Baladin, Piozzo (Cn), Birrificio San Gabriel, Ponte di Piave (Tv), Beba Birra Integrale, VillarPerosa(To),BirrificoArtigianaleAbbà,Livorno Ferraris (Vc), Birra del Borgo, Roma, Birrificio Citabiunda, Neive (Cn) e Gilac di Torino, Birrificio Svevo, Modugno (Ba), Birraceca, Givoletto (To), Croce di Malto, Trecate (No), Nuovo Birrificio Nicese, Nizza Monferrato (At), Birrificio Maneba, Ottaviano (Na). Spazio particolare merita quello del Club Amici del Toscano. Dove, accanto ad unabuonaselezionedivini,birraedistillati si potrà sedere al tavolino per fumare un profumatosigarotoscano.Completamente rinnovata nella forma e nei contenuti, presenteancheinquestaedizionelaPiazzadella Pizza, concepita per dare spazio e voce ai formaggi e ai prodotti simbolo della straordinariabiodiversitàitalianaeinternazionale che Slow Food si impegna a preservare ognigiorno. CN GRANDA ESTATE 58 .Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 “ Porto il mio violino nel picco Regio” Savigliano, Ughi atteso ospite della “Santità Sconosciuta” Stasera, ore 21, al teatro Vacchetti, va in scena lo spettacolo, a cura della Filodrammatica carrucese, «Pigna secca e pigna verde», dal film di Emerico Valentinetti con Gilberto Govi e Pina Camera. Stasera ricomincia la nuova stagione musicale al Condorito, con l’esibizione di due gruppi inglesi: dalle 21 i Delta Sleep, con i loro pezzi dalle ritmiche jazz, i cori di matrice hardcore e le chitarre, e The Elderly and Children, con un repertorio math-rock e pop. U SALUZZO Miss Estate arriva da Verzuolo Si chiama Michela Mondino la nuova Miss Estate Saluzzo, eletta l’altra sera al Topsy. Verzuolese, classe 1996, frequenta la quarta Ragioneria. Atleta della ginnastica ritmica, sogna un futuro nel mondo della danza. MONDOVÌ noramica del violino». Ha già avuto modo di conoscere il Milanollo? «Ho tenuto l’anno scorso una masterclass. È un piccolo Regio e ha una discreta acustica, anche se un po’ asciutta. I costruttori del passato erano molto attenti al suono e OGGI non solo all’esteOggi spesso i Prima l’AbInaugurazione tica. restauri non lo ribazia di della rassegna spettano e si usaStaffarda, Domani il concerto no materiali inapora un teapropriati. È imtro ottocentesco. Sarà un repertorio in portante che ci sia una camera acustica di legno, ma forse qualcarattere con il luogo? «Ho scelto un programma cosa è stato fatto». che corrisponde all’ultimo L’ambiente modifica il modo album che ho inciso per la di suonare? Sony “Violino romantico’’. «Il segreto sta nell’adattarsi, Eseguirò pezzi brevi, di cir- il violino è sensibile all’atmoca dieci minuti, di Beetho- sfera, all’umidità: è vivo. Il leven, Kreisler, Dvorak, Wie- gno è fatto cellule ed ha bisoniawski, per offrire una pa- gno di un certo tempo per SERVIZI UTILI Stasera protagonista la Filodrammatica Riapre il Condorito con due band inglesi VANNA PESCATORI CUNEO 24h CARRÙ MARGARITA Intervista to Ughi oggi interviene, in qualità di ospite d’onore, all’inaugurazione dell’ottava edizione de «La Santità Sconosciuta» che si apre con un dibattito, alla Crusà Nera di Savigliano (ore 18,30), sul tema della fede. Prendendo spunto dalla prima enciclica di Papa Francesco, dialogheranno lo storico e giornalista Paolo Mieli e il teologo don Alberto Piola. Finale con le note, alle 21, in piazza Cesare Battisti, del Brass Express. Domani, alle 21, il teatro Milanollo accoglierà il grande violinista accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi. Informazioni allo 0172710235 o 0172710247. Agenda GUARDIA MEDICA Notturna prefestiva e festiva: Cuneo 848 817.817. Alba 0173 361.316. Borgo S. Dalmazzo 848 817.817. Bra 0172 420.377. Ceva 848 817.817. Dronero 848 817.817. Fossano 848 817.817. Mondovì 848 817.817. Ormea 848 817.817. Saluzzo 848 817.817. Savigliano 848 817.817. Uto Ughi Sarà anche a Cuneo per presentare il suo primo libro FARMACIE Cuneo: Della Valle, piazza Galimberti 5, tel. 0171 692.334. Alba: Degiacomi, corso Langhe 80, tel. 0173 440.458. Bra: Bianchi, via Vittorio Emanuele 149, tel. 0172 412.209. Fossano: Rottondo, via Roma 1, tel. 0172 60.544. Savigliano: Bonelli, via Alfieri 11, tel. 0172 712.366. Mondovì: Santa Maria, piazza Monteregale 4, tel. 0174 42.290. adattarsi. Ho assistito una volta ad un concerto di Segovia: all’inizio la sua chitarra si sentiva appena, poi è diventata un’orchestra». E il pubblico? «Quando c’è una grande esecuzione e il pubblico la segue con partecipazione, si sprigiona un’energia magnetica, si crea un’osmosi tra chi suona e chi ascolta». Lei sarà anche a Cuneo per presentare il suo primo libro. Come si sente da scrittore? «Nel libro esprimo incontri, emozioni, esperienze. Oggi lo farei in modo più ampio. La musica come la scrittura comunica un pensiero che è il filo conduttore, ma che può dare luogo a comprensioni diverse, come è accaduto con le parole del Papa, in cui ognuno può trovare altri significati». Saluzzo: San Martino, corso Piemonte 8, tel. 0175 42.242. AUTOAMBULANZE Cuneo 0171 480755. Alba 0173 316313. Albaretto Torre 0173 520144. Bagnolo Piemonte 0175 392606. Barge 0175 346.262. Borgo San Dalmazzo 0171 262.626. Bra 0172 420370. Busca 0171 944800. Caraglio 0171 619102. Ceva 0174 701 566. Dronero 0171 916 333. Fossano 0172 631450. La Morra Presentazione di «Punti di vista» Domani alle 17 nella sala polivalente del Museo della ceramica presentazione del libro. «Punti di vista» (Interviste dal Gregoriano al Rock) di Bruno Baudissone, a cura di Giuliana Bagnasco e Caludio Bo. Sarà presente l’autore. CUNEO Si parla di economia per Summer School «Un’altra economia è possibile», recita il titolo del dibattito in programma stasera, alle 21, nel Salone d’onore del Municipio, terzo appuntamento allargato a tutta la cittadinanza, della Summer School. 0173 501 02. Saluzzo 0175 45245. San Giacomo Roburent 0174 227533. Sommariva del Bosco 0172 55 102. Vinadio 0171 959126. Racconigi 0172 84644. Savigliano 0172 717107. TELEFONO DONNA 0171 631515. POLIZIA Questura pronto intervento 113. Stradale Cuneo 0171 608.811. «Il bestiario» sarà domenica “To B in art” collettiva in scena a Moretta Una settimana di performance: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia, alle installazioni, al multimedia. Da sabato, fino a domenica 29, Moretta ospita la collettiva d’arte contemporanea emergente «To B in art». L’inaugurazione è alle 18, con un aperitivo artistico, e alle 20 cominciano le acrobazie sui tessuti di Juna e Kaori, mentre Konscio propone la musica elettronica sperimentale live. Domenica alle 16 inizia il progetto «Xilografie in strada», con le incisioni di Noemi Anthea Chiavazza, Aron Trova e Riccardo Di Stefano, poi ci sarà «Il Bestiario», un evento artistico a cui tutti possono partecipare per realizzare un’opera collettiva. Alle 21, la compagnia teatrale Primo Atto si esibisce in «Ladri, manichini e donne nude» e «Non tutti i ladri vengono per nuocere», di Dario Fo, in un’ambientazione fedele Anni ’50. Mercoledì alle 21 «I privilegi dell’àugure. Sceneggiata piemontese nell’anno 2013»: letture poetico-visive di Carlo Enrico Paolo Quaglia. Giovedì sera, sperimentazioni in tempo reale, e venerdì, alle 21, musica, clip e animazioni di Luca Storero e le canzoni di Andrea Mazzari. Sabato i Mag-Nadyne, band torinese, e domenica, alle 20, l’opera teatrale «Dissoluzione nel nulla». [M. C.] Bra 0172 429.211. Ceva 0174 705.511. Mondovì 0174 566.811. Saluzzo 0175 211.811. CARABINIERI Carabinieri 112. GUARDIA DI FINANZA Gdf e Soccorso Montagna 117. Comando provinciale 0171 692.389. oppure 0171 69.20.76. La posta dei lettori. Corso Nizza 11, 12100 Cuneo; [email protected]; fax 017164402 Alcune precisazioni sullo stadio di Bra nA proposito dello stadio «Madonna dei fiori» di Bra. Sin dalla certezza della promozione della nostra squadra nella serie professionistica, la dirigenza e l’amministrazione comunale si sono mosse per dare una risposta a questa esigenza, una volta definite le questioni societarie che consentissero di sostenere finanziariamente la nuova impegnativa stagione. A campionato di serie D in corso era già stato fatto un incontro con i tecnici di Lega Pro per capire le diverse prescrizioni richieste per l’iscrizione al nuovo campionato, tanto che i tecnici incaricati dalla società e gli uf- fici comunali hanno verificato le soluzioni per rendere idoneo l’impianto, così come sono state vagliate tutte le possibili fonti di finanziamento di spese che ammontano ad oltre 100 mila euro. Tutto ciò senza dimenticare la necessità di assicurare un campo agibile sin dall’inizio della stagione, condizione necessaria per poter iscrivere la squadra alla Seconda divisione. Sotto quest’ultimo aspetto, grazie alla collaborazione dell’amministrazione civica di Cuneo, è stato possibile dare la disponibilità dello stadio Paschiero per lo svolgimento delle gare d’apertura della stagione, consentendo così alla società di iscriversi al campionato nei tempi brevissimi concessi tra l’ufficializzazione del passaggio di categoria e il termine ultimo per il deposito della documentazione in Lega. Grazie alla disponibilità della Fondazione Crb sono stati trovati anche i soldi necessari alla realizzazione degli importanti lavori che sono necessari affinché vi sia l’omologazione dell’impianto alla serie professionistica. Ora, pressoché completata la fase progettuale, occorre passare rapidamente a quella realizzativa, per un lavoro in cui, mediamente, si hanno risposte in un lasso di tempo triplo o quadruplo rispetto a quelli che ci siamo posti come obiettivo per vedere nuovamente, e quanto prima, i giallorossi al Madonna dei fiori. A questo proposito, allo scopo di accelerare il più possibile i tempi, sono già partiti i lavori di rigenerazione del campo di gioco, con l’auspicio che possa essere calcato quanto prima dai nostri portacolori. GIACOMO GERMANETTI BRUNA SIBILLE MASSIMO BORRELLI PRESIDENTE DELL’A.C. BRA S.R.L. SINDACO DI BRA ASSESSORE COMUNALE ALLO SPORT BRA Ospedale di Ceva e le critiche di Bonelli n Apprendiamo dai giornali che il direttore dell’Asl Cn 1, dottor Bonelli, non condivide alcune nostre prese di posizione in merito ai recenti interventi adottati nei confronti dell’ospedale di Ceva. In particolare, avremmo esagerato parlando di «disprezzo della volontà popola- re» e di «tagli dissennati». Come potremmo mai dire che la volontà popolare è stata rispettata? Dopo mesi di proteste e manifestazioni, il Piano di riordino della Sanità della Granda non è stato minimamente modificato. Anzi, sta venendo attuato in ogni suo punto, senza che le richieste da noi formulate in tutto questo periodo – quelle sì, volute dalla popolazione - siano state anche solo prese in considerazione. Non c’è stato un solo ripensamento, non un passo indietro su nulla. Nel nostro caso, purtroppo, né i politici si sono confrontati con la cittadinanza, né gli amministratori, a quanto ci risulta, hanno proposto soluzioni alternative. E così siamo arrivati ai «tagli» di oggi, che abbiamo definito, e continuiamo a definire, dissennati. Non c’è infatti alcuna razionalità nella rete ospedaliera progettata per il territorio meridionale della Granda: vi sono tre ospedali sede di D.E.A. concentrati in un’unica zona (Cuneo, Savigliano e Mondovì) e poi un vastissimo territorio – da Mondovì a Savona (70 km!) – con un solo ospedale sede di un vero e proprio Pronto soccorso (Ceva). Adesso inoltre si vuole chiudere nel fine settimana il reparto di Chirurgia di questo ospedale offrendo in cambio generiche garanzie circa la possibilità che le emergenze possano ancora essere qui gestite. La reperibilità di uno o due medici chirurghi non può essere ritenuta sufficiente. DAVIDE PRATO CEVA CN LA STAMPA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 il caso VALTER MANZONE BRA e transenne di via Vittorio Emanuele, che delimitano l’inizio della Ztl, zona a traffico limitato, costituiscono un grave intoppo alla circolazione, in quanto spesso non vengono tolte in tempo utile, costringendo sia i residenti sia chi deve percorrere la via per lavoro a scendere dall’auto e a spostarle per poter circolare». Francesco Racca, giovane avvocato braidese, interpretando anche i sentimenti del padre – commerciante con negozio nella Ztl - spiega così la protesta, che ha indirizzato all’assessore alla Viabilità, Giuseppe Bonetto. E il Comune ha deciso di eliminare le barriere. L’assessore commenta: «Il problema della presenza di queste transenne, più volte sollevato da alcuni concittadini, è questo: quando alle 17 dei giorni feriali o alle 9 del sabato e della domenica, scatta il divieto di accesso nella via, era necessario che qualche agente dalla polizia municipale posizionasse le transenne, per impedire l’accesso ai veicoli. I residenti, dotati di “pass” hanno, invece, diritto di transito e quindi le spostavano, senza poi rimetterle nella posizione originaria». Aggiunge il sindaco Bruna Sibille: «Ho ricevuto lamentele da parte di automobilisti che trovavano la strada bloccata dalle transenne oppure che le vedevano ancora collo- «L Via le transenne della Ztl “D’intralcio alla circolazione” Bra, l’ha deciso il Comune dopo le proteste dei cittadini . Bra e Roero .51 Lotto MASSIMI RITARDI BARI 30 66 29 87 89 83 46 66 74 149 57 77 21 104 57 58 64 84 85 69 45 61 CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA TORINO Cartelli Verranno modificati per regolare la Ztl senza più ricorrere alle transenne contestate «Quelle barriere che delimitano la Ztl costituiscono un grave intoppo per chi si sposta» «I residenti con il pass le spostavano per transitare e spesso scordavano di riposizionarle» Francesco Racca Giuseppe Bonetto Giovane avvocato di Bra Assessore comunale alla Viabilità cate al loro posto, anche in orario non più compatibile con la Ztl. Allora, dopo un incontro con Bonetto, Borrelli e Mussetto, abbiamo deciso di cambiare la cartellonistica della Ztl, in modo da non usare più queste transenne, che creano l’eterno problema di metterle e toglierle tempestivamente». Conclude Sergio Mussetto, della polizia locale: «Normalmente la segnaletica verticale, come quella presente in città, è sufficiente. Naturalmente gli agenti effettueranno opportuni controlli perché tutti rispettino gli orari della Ztl, così come sono indicati sui pannelli posti ai suoi accessi». Divieti Damercoledì sospesiilimiti n È stata sospesa l’attiva- zione della Ztl (zona a traffico limitato) in via Vittorio Emanuele, da ieri fino a mercoledì 25 settembre. La decisione, concertata tra il primo cittadino Bruna Sibille, l’assessore comunale alla Viabilità Giuseppe Bonetto e il comandante della polizia locale Mauro Taba, è nata dall’esigenza di «rendere più fluido il traffico» durante le trafficate giornate di «Cheese» (quando a Bra arriveranno decine di migliaia di visitatori dall’Italia e dall’estero e si pone pertanto il problema di affrontare le questioni legate all’aumento del traffico) e nei due giorni successivi alla conclusione dell’evento, che verranno necessariamente dedicati a smobilitare tutti gli stands e risistemare le zone che hanno accolto la rassegna. Ha spiegato il primo cittadino: «Da giovedì prossimo, invece, torneranno in vigore le consuete limitazioni orarie, che funzionano cioè dalle 17 alle 24 nei giorni feriali e dalle 9 alle 24 nei festivi. Tutto tornerà alla normalità». [V. M.] VENEZIA NAZIONALE 25 60 84 65 38 77 4 53 13 97 81 68 19 86 20 51 70 53 52 61 21 52 22 55 33 59 3 63 55 51 72 67 86 67 36 64 12 44 67 48 58 59 70 45 32 48 61 53 49 52 66 50 45 67 10 65 77 56 65 41 54 47 49 55 18 43 37 43 59 47 34 51 81 48 63 49 66 63 39 46 75 38 19 45 21 52 5 40 IL COMPUTER SUGGERISCE Ambi centrati: sul n. 31 Firenze. Ecco le 30 coppie su cui puntate. Il gioco va programmato almeno 4 settimane consecutive, come gli altri sistemi: 31-13 31-27 31-55 31-21 31-15 31-66 31-67 31-03 31-60 31-35 31-28 31-10 31-59 31-33 31-88 31-90 31-74 31-37 31-82 31-05 31-77 31-52 31-01 31-54 31-11 31-89 31-69 31-76 31-19 31-70 Ambate mature: sono ambate in scadenza di uscita, infatti tra parentesi indichiamo la presunta scadenza dell’estrazione. Bari 54 (7); Cagliari 2 (7); Firenze 31 (10); Genova 38 (8); Milano 84 (10); Napoli 74 (7); Palermo 72(7); Roma 67 (7); Torino 10 (7); Venezia 64 (7). Per questa settimana il computer ci consiglia i 40 ambi in frequenza sulla ruota di Genova. 35-02 35-06 35-11 35-18 35-27 35-33 35-38 35-40 35-45 35-49 35-50 35-55 35-57 35-59 35-66 35-69 35-74 35-79 35-89 35-90 83-02 83-06 83-11 83-18 83-27 83-33 83-38 83-41 83-45 83-49 83-50 83-55 83-57 83-59 83-66 83-69 83-74 83-79 83-89 83-90 Per cadenze la lunghetta più in ritardo sviluppata per ambo e terno da giocare a Milano.. 01-11-21 01-11-31 01-11-41 01-11-51 01-11-61 01-11-71 01-11-81 11-21-31 11-21-41 11-21-51 11-21-61 11-21-71 11-21-81 21-31-41 21-31-51 21-31-61 21-31-71 21-31-81 31-41-51 31-41-61 31-41-71 31-41-81 31-51-61 31-51-81 41-51-61 41-51-71 41-51-81 51-61-71 51-61-81 61-71-81 VINCITE: 15 a Milano; 76 a Firenze. SUPERENALOTTO CACCIA AL JACKPOT Giocate normali e sistemi integrati e 1,00 2 combinazioni 4 20 10 39 28 42 29 43 66 e 3,50 36 69 45 77 76 82 7 combinazioni 11 78 86 90 Giocate sistematiche con basi e 112 224 combinazioni Basi fisse prese 1 ad 1 (4 numeri) 8 14 59 76 19 32 41 46 Varianti (8 numeri) 50 63 69 80 Statistiche a cura della Ricevitoria n. 490 di Davide e Liliana Miola CN 44 .Cuneo e provincia Reportage LORENZO BORATTO CUNEO l cimitero di Cuneo si lavora alla realizzazione di «un’area per la sepoltura di salme di cittadini di fede islamica». Lo prevede il Piano regolatore. I cantieri sono iniziati, in sordina, ad aprile. L’area è per i «residenti nel Comune e loro familiari»: 440 metri quadri, potrà ospitare 84 inumazioni. La zona è stata individuata perché «posta esattamente in direzione sud-est, cioè verso la Mecca», come prevede il rito islamico per le inumazioni, con il cadavere sottoterra e la testa in direzione della città santa. Ma sotto quel terreno ci sono antichi ossari dove, da inizio ‘900 e per decenni, sono state accumulati i resti di generazioni di cuneesi man mano che il cimitero si ampliava: il nucleo originario del camposanto è del 1776, la più antica tomba monumentale è del 1807 (il generale belga Prevost, che combattè nelle campagne napoleoniche). I lavori così stanno richiedendo più tempo (e una spesa maggiore) del previsto. Oggi l’area è totalmente recintata e chiusa: i visitatori non possano accedere; le chiavi le ha il custode. L’assessore ai Lavori pubblici, Valter Fantino: «Un segno di integrazione e rispetto per i fedeli musulmani, una delle tante comunità che qui vivono da decenni. La città è da tempo multietnica, si doveva provvedere». A fine maggio sono iniziate le «operazioni di conferimento a cremazione dei resti ossei»: inceneriti i resti finiranno poi in un’altra area. Così l’amministrazione ha dovuto affrontare due problemi. Il primo: i resti ossei sono tantissimi. Finora sono stati cremati oltre A STAMPA .LA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Nel campo destinato agli islamici trovate quindici tonnellate di ossa La fossa comune risale a inizio ’900. Tutte saranno cremate, ma servono mesi Il grande ossario Per decenni sono state accumulati i resti delle tombe dismesse Tutte le ceneri delle ossa cremate troveranno riposo in un’altra piccola area del cimitero di Cuneo [CUCCHIETTI] 4.200 kg di ossa, si stima ne restino altre 10 tonnellate. Sono stati spesi 25 mila euro, in cassa per questa “voce di spesa” ne restano 4 mila e si dovrà aspettare il prossimo bilancio per trovare fondi. In una relazione che l’assessore Fantino a inviato ai capigruppo in Consiglio comunale si legge che «non essendo accessibili i siti prima dell’inizio operazioni, era stata fatta una stima sommaria del volume presunto degli ossari. Il quantitativo rilevato è di peso maggiore: i resti ossei si sono frantumati per l’ingente accatastamento». Secondo problema: le ossa vanno conferiti a Bra, al Coincre (consorzio intercomunale cremazione) che lavora per decine di Comuni; ad esempio nell’ultimo periodo anche per Savona, dove l’impianto esistente ha problemi. Così il conferimento massimo settimanale è stato finora di 360 kg. Servono soluzio- LEVALDIGI. TRENTA GIORNI PER PRONUNCIARSI Tar accoglie ricorso dell’aeroporto “Ministero decida sulla concessione” PAOLA SCOLA LEVALDIGI Il ministero dell’Economia, dove la pratica è ferma ormai da anni, in attesa di una firma, ha trenta giorni di tempo per decidere sul rilascio della concessione aeroportuale ventennale alla «Geac», riguardo allo scalo «Cuneo Alpi del Mare» di Levaldigi. L’ha stabilito il Tar del Piemonte, che ha accolto il ricorso presentato dalla società di gestione dell’aeroporto cuneese. Non solo. Il ministero do- vrà «chiudere la pratica» della concessione definitiva tenendo conto dei pareri già espressi dal ministero dei Trasporti e dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile). E in entrambi i casi si era trattato di un «via libera». Entro un mese, dunque, è destinata a sbloccarsi - salvo ulteriori imprevisti burocratici, che tuttavia in questa vicenda non sono certo mancati una pratica che impediva alla «Geac» anche di trovare nuovi investitori. Fondamentali per andare avanti, di fronte ai tagli di bilancio subìti dagli enti pubblici soci. Anche il gruppo turco che da mesi ha avviato contatti con la società, perchè interessato a partecipare in modo rilevante nella compagine azionaria dello scalo, ha posto come condizione il rilascio del documento. «È la loro condizione fondamentale - conferma Ferruccio Dardanello, presidente nazionale di Unioncamere e della Camera di commercio cuneese, principale socio di Levaldigi e da sempre suo entusiasta sostenitore -. Ancora nelle ulti- ni per accelerare i lavori. Gigi Garelli, referente dell’associazione «Orizzonti di pace»: «Le comunità musulmane hanno più volte parlato dell’esigenza di un luogo adatto alla sepoltura secondo i loro riti. Non sono più migranti, hanno famiglie e lavori stabili, qui crescono i loro figli. La prospettiva è vivere qui, restarci dopo la morte. L’area al cimitero urbano è un segnale positivo di accoglienza». me settimane c’è stato un incontro con loro, che hanno confermato tutto l’interessamento e i progetti di investimento. Ma è ovvio che, per la loro portata, questi interventi hanno necessità di prevedere tempi lunghi di sviluppo, almeno di venti-venticinque anni». E ancora: «La decisione del Tribunale amministrativo regionale del Piemonte per noi è estremamente positiva, se non fondamentale per il futuro. Siamo soddisfatti, perchè questa volta davvero siamo “a tre dita” dalla conclusione della vicenda e dall’inizio di una grande stagione di rilancio del nostro aeroporto». Nella bozza di Piano nazionale degli scali, nelle scorse settimane, il ministero ha indicato anche Levaldigi, insieme a Torino Caselle, fra gli aeroporti che verranno mantenuti. DUE PRECEDENTI Altre aree a Savigliano e Fossano In tutta la Granda ci sono solo due altri cimiteri con spazi specifici per la sepoltura dei credenti musulmani. Uno è a Fossano e la decisione risale al maggio 2010: Soufian El Karroumi, 9 anni, venne investito da un’auto in viale Regina Elena mentre era in bicicletta. I genitori del ragazzo e la comunità islamica cittadina chiesero di poter seppellire il giovane a Fossano e il Comune destinò un’area di 1380 metri quadrati. In seguito Lega e Pdl avevano fatto richiesta di un referendum comunale su questa scelta (proposta bocciata). Al momento il giovane di origini marocchine è l’unico sepolto in quella parte del cimitero. Anche Savigliano, dall’anno scorso, ha un’area riservata ai credenti islamici nel cimitero, dopo la richiesta della comunità islamica cittadina: ci sono 77 posti e nessuno è ancora stato seppellito. [L. B.] n ECONOMIA AZIENDALE E DIREZIONE D’IMPRESA Cerimonia con i neo laureati a Cuneo n «Si esce dalla crisi puntando sull’export verso i Paesi emergenti, come sta facendo il Cuneese». Così ieri Mario Spaltini, vicedirettore generale di Ubi Bre, ai neolaureati del corso in Economia aziendale e direzione d’impresa. La cerimonia nella sede di Cuneo dell’ateneo. Sei studenti hanno conseguito la laurea binazionale con l’università di Nizza. 43 * IL METEO Sole Poco Nuvoloso nuvoloso Sole e tepore settembrino, oggi massime sui 25 gradi OGGI Temperature ˚C SVIZZERA CITTÀ VB AO Temporale Variabile Nebbia Pioggia intensa BI VC TO Neve Mare mosso Mare calmo Poco mosso Mare agitato GE CN FRANCIA PV AL SV SP IM 12 13 15 11 10 11 9 10 14 12 16 17 18 26 25 25 26 25 26 26 25 25 27 29 28 27 CITTÀ VB AO BI TO AT PV AL GE CN FRANCIA MI NO VC SV IM SP LA STAMPA 14 13 15 12 11 13 11 11 13 13 16 17 18 25 24 24 24 25 24 25 25 23 25 26 25 25 CUNEO GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 REDAZIONE CORSO NIZZA 11 TELEFONO 0171 452411 FAX 0171 64402 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/CUNEO PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. - CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249 E PROVINCIA * All’interno MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA L'alta pressione atlantica torna a espandersi verso la Francia e le Alpi e manterrà un flusso di aria asciutta che garantirà condizioni soleggiate per alcuni giorni; oggi la corrente da nord-ovest determinerà un riscaldamento per effetto foehn nei fondovalle e sulle pianure, portando le temperature massime anche oltre i 25 gradi a bassa quota. Nei prossimi giorni le temperature scenderanno di qualche grado, ma resteranno tiepide giornate settembrine. A cura di www.nimbus.it AT Vento MI NO MIN MAX Centimetri-LA STAMPA Da oggi con La Stampa Coperto AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA DOMANI Temperature ˚C SVIZZERA CN PETIZIONE. DOPO LA MORTE DI UN CAVALLO ALLA GARA DI ASTI LEVALDIGI Concessione allo scalo Il Tar fissa in un mese il limite per decidere Paola Scola A PAGINA 44 “Fate il Palio senza gli asini” Protestano anche gli animalisti albesi: meglio che corrano gli uomini ISOTTA CAROSSO ALBA SAVIGLIANO Lettera e appello della famiglia di Paola che si uccise nel 2004 Andrea Giaccardi A PAGINA 53 BRA Via le transenne La Ztl segnalata solo con cartelli Valter Manzone A PAGINA 51 BRA Oggi con La Stampa inserto di 16 pagine dedicato a Cheese «Mille firme per un palio senza asini». Dopo la caduta e la morte di uno dei cavalli durante la corsa di Asti domenica scorsa, i riflettori degli animalisti sono ora puntati sulla kermesse albese in programma il 6 ottobre. In queste ore, dalla sua pagina Facebook, un «Asino del palio di Alba», che nelle ultime settimane ha già fatto sentire più volte la sua voce, hanno lanciato la nuova petizione. «Perché nessun altro animale muoia durante una corsa ridicola e al solo fine di far divertire e ridere il pubblico pagante - si legge nella petizione -. I firmatari chiedono al Comune di Alba Gli organizzatori «Nessuna violenza Vengano con noi a controllare» che continui la tradizione del Palio senza l’utilizzo di asini e di nessun altro tipo di animale, prendendo ad esempio numerose altre città che hanno già organizzato gare alternative i cui unici partecipanti sono esseri umani». Non si fanno intimidire gli organizzatori, che anzi rilanciano con una controproposta: «Non siamo contrari a coinvolgere una rappresentanza delle associazioni animaliste nella verifica di quanto facciamo con molta cura ed attenzione dal 1967, nel massimo rispetto delle norme vigenti». Aggiunge il presidente dell’Ente Fiera, Antonio Degiacomi: «Non ci sono mai stati incidenti, sull’agonismo prevale l’aspetto giocoso e burlesco. Negli ultimi anni l’accresciuta sensibilità al benessere animale ha indotto ad un ancor maggior rigore nelle regole di gara». Alla partenza non è usato il canapone, la grossa fune che può costituire intralcio e pericolo. Gli asini gareggiano senza morso, proibito dal regolamento, pena la squalifica, così come non è ammesso tirare o colpire con manate o con le briglie. La pista è ricoperta di segatura e protetta ai lati da La gara burla Fu inventata per irridere al blasonato palio di Asti utilizzando asini invece dei cavalli balle di paglia. I veterinari dell’Asl vigilano sin dal sorteggio del mattino. La corsa, dove i nove borghi cittadini si disputano il Palio, il drappo dipinto que- st’anno da Paolo Galetto, è però solo una parte di una delle giornate più amate della Fiera e seguita ogni anno da quattromila spettatori: tutto comincia con la suggestiva sfilata medievale per le vie della città con oltre mille figuranti e prosegue con le rappresentazioni nell’arena, allestita quest’anno nella più spaziosa piazza Medford. A Fossano Morì una cavalla Dopoprotestee2milafirme antidopinganchesuifantini Scelta all’ultimo per sostituire un animale infortunato non resse allo sforzo della gara Anche il palio di Fossano è stato protagonista dello scontro tra animalisti e «puristi» della manifestazione. Nel 2012 la cavalla del Borgo Romanisio morì dopo aver disputato la prima manche. L’animale non più giovane, era stato scelto pochi giorni prima del Palio, per sostituire un cavallo infortunato. Un problema cardiocircolatorio ne pro- vocò la morte. Da quel momento animalisti protestarono contro la Giostra dell’oca chiedendo di eliminare gare con animali. Firmarono in duemila adesioni, mentre borghi e Comune continuavano a sostenere che «il Palio si fa con i cavalli». Per il 2013 è stato stilato un regolamento nuovo, più «restrittivo» del nazionale, con età minima e massima per i cavalli, con- trolli veterinari e antidoping per animale e fantino. A pochi giorni dalla manifestazione storica centinaia di mail e lettere sono state inviate un po’ da tutta Italia per chiedere, ancora una volta di abolire la gara. La sera prima della kermesse i ragazzi fossanesi hanno tappezzato la città con cartelli che chiedevano di tenere “Giù le mani dal Palio”, che si è poi svolto regolarmente senza incidenti e con alcuni manifestanti fuori dall’arena. [LA. SE.] I LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 f ormaggi in festa Domani si apre a Bra la grande kermesse dedicata da SlowFood ai prodotti del latte di tutto il mondo ALL’INTERNO CARLO PETRINI Guccini: “Il mio Mettiamoli parmigiano” sull’arca Hinds, il re degli affinatori Marinella Venegoni PAGINA III Piero Sardo PAGINA IV Claudio Gallo PAGINA VII La mappa dei tesori Camia: plateau Le scelte d’autore di Niko Romito PAGINE VIII IX Roberto Fiori PAGINA X Francesco Moscatelli PAGINA XI Con il vino Come si fa e con la birra in casa La novità dalla Moravia S. Miravalle L. Ferrua PAGINA XIII Dario Bragaglia PAGINA XV Una festa per chi ama sapori e saperi O rmai è tradizione: da 16 anni, con cadenza biennale, a settembre la mia piccola cittadina di Bra, in provincia di Cuneo, tra la Langa e il Roero, si trasforma per accogliere Cheese tra le sue vie e piazze più belle, in pieno centro. La nona edizione della manifestazione, dal 20 al 23, come al solito vedrà convergere decine di migliaia tra produttori, affinatori, professionisti, semplici appassionati e curiosi del mondo del formaggio e del latte in tutte le sue forme. SEGUE A PAGINA II Maurizio Ternavasio PAGINA XV R Il programma Gli appuntamenti giorno per giorno Anteprima Una cena da re Albergo dell’Agenzia, Pollenzo (via Fossano 21) dalle 19 Antica Corona Reale, Pollenzo (via Fossano 13) alle 20,30 n I piatti partono dal classico pa- n Primo appuntamento serale nino burro e acciughe al risotto al formaggio, per poi passare alle preparazioni dei giovani chef delle Tavole Accademiche. Ingresso gratuito, si pagano le consumazioni con una grande cena (vini Gaja) preparata da Giampiero e Renzo Vivalda, che nelle sale dell’Antica Corona Reale diletteranno i gourmet di tutto il mondo. Costo: 130 €/100 soci Slow Food CARLO PETRINI Una festa per chi ama i sapori e i saperi del formaggio La folla tra le vie di Bra a Cheese 2011 CARLO PETRINI* SEGUE DA PAGINA I O rmai si può dire che esista una vera e propria comunità a livello internazionale che si trova e si incontra a Cheese sin al 1997; una comunità che ne ha seguito lo sviluppo di edizione in edizione, rafforzando in maniera più potente di quanto non immaginassimo le varie tematiche affrontate di volta in volta. Orientamenti che questo mondo variegato ha saputo mettere a frutto e a risorsa, come per quanto riguarda la battaglia per la difesa dei prodotti a latte crudo (a Cheese 2013 non ci saranno formaggi a latte pastorizzato), quella per la tutela di pascoli e alpeggi o la dignità del mondo pastorale, vale a dire gli ingredienti fondamentali per fare i migliori formaggi del Pianeta: luoghi, saperi, razze animali, uomini. Queste tematiche sono state coniugate poi a livello internazionale nei diversi contesti territoriali, perché Cheese non riguarda solo l’Italia, ed è stato bello per esempio scoprire ottime produzioni, nuovi protagonisti in Africa o in buona parte del Latinoamerica. Scoprire che la Turchia ha moltissimi formaggi di grandissimo interesse, frutto di incontri di culture e tradizioni casearie differenti, proprie di questa nazione crocevia del tra l’Europa, l’Oriente e il mondo arabo. Per non parlare del Nord America e del mondo anglosassone, che hanno sviluppato negli anni – si può dire in parallelo a Cheese – ottime produzioni a latte crudo, che all’inizio degli Anni Novanta erano quasi inesistenti o sparite, vittime di una legislazione iper-igienista, e influenzata dalle lobbies industriali, che voleva che tutto il latte fosse obbligatoriamente pastorizzato. A Bra ci saranno tutti, nel grande mercato diffuso, nella Gran Sala con i formaggi in degustazione, presso i laboratori del gusto o negli spazi dedicati a convegni, incontri e approfondimenti. Ci saranno anche dei momenti più conviviali, in piazza la sera o negli spazi dedicati, perché Cheese è soprattutto una grande festa e un momento per stare insieme. Questa è l’atmosfera che si respirerà anche quest’anno. Le amicizie nate a Cheese tra produttori e affinatori si sono consolidate negli anni e oggi possiamo dire che il mondo del formaggio di qualità sia quanto mai unito e consapevole, e Dall’Inghilterra alla Turchia ciascuno sceglie i tesori da salvare che l’anarchia che lo contraddistingueva fino a una quindicina d’anni fa abbia lasciato spazio a una nuova progettualità comune. In modo particolare è l’esperienza italiana che ne esce rafforzata, perché grazie a Cheese siamo diventati il baricentro mondiale per tematiche così importanti. Quest’anno rilanciamo una delle idee più care a Slow Food: la tutela della biodiversità alimentare attraverso il progetto dell’Arca del Gusto, un’arca metaforica su cui caricare i prodotti in via d’estinzione o più a rischio di omologazione a causa della depauperante invadenza delle produzioni industriali standardizzate. L’Arca del Gusto sarà il tema portante e abbiamo invitato tutti a portare a Bra il proprio formaggio più caro, per caricarvelo simbolicamente. Molti personaggi dello spettacolo e della cultura hanno già aderito all’appello. Si possono vedere e leggere le dichiarazioni d’amore per il loro formaggio d’elezione sul sito cheese.slowfood.it (dove si trova anche il programma completo dell’evento). Io, da parte mia, porto a Cheese una bella toma di Langa a latte ovino, un formaggio che per secoli ha rappresentato uno dei pilastri dell’alimentazione delle mie terre e a cui sono legato sin dall’infanzia. Dopo un periodo buio, vederla, oggi, nuovamente viva e importante protagonista a Cheese, grazie anche all’impegno di nuovi e giovani casari o pastori (che hanno aderito al Presidio Slow Food), è motivo di orgoglio per me e per il mio territorio. *Presidente di Slow Food Venerdì LA STAMPA .SPECIALE GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Oggi II La Valtellina verticale Banca del Vino, Pollenzo (p.zza V. Emanuele 13) alle 15 n Laboratorio di degustazione di 5 annate di bitto storico, formaggio d’alpeggio unico in abbinamento a 5 Valtellina Superiore e Sforzato. Costo: 20 euro R SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Cercando l’«Arca perduta» Assaggi fra Italia e Francia Le sfumature di giallo Cosa vuol dire «degustazione» Gli «Italian pubs» fanno scuola Liceo scientifico, Bra (via V. Emanuele 312) alle 16 Sala scuole maschili, Bra (via V. Emanuele 200) alle 16 Sala Ipc Velso Mucci, Bra (via Craveri 8) alle 16 Liceo scientifico, Bra (via V. Emanuele 312) alle 19 Sala scuole maschili, Bra (via V. Emanuele 200) alle 19 n Laboratorio: lungo l’arco alpi- n Laboratorio di assaggi di caci n Quali parole usare per de- sce un formaggio si perdono i sapori della cultura di intere comunità, dai Balcani alla Svizzera. no italo-francese ci sono specialità casearie che mantengono in vita l’economia montana. italiani accompagnati da Roberto Rubino, per scoprire che il giallo nei formaggi vuol dire qualità. scrivere un formaggio? Una lezione per scoprire i termini giusti con degustazioni alla cieca. Costo: 18 euro Costo: 20 euro Costo: 18 euro Costo: 25 euro con manuale n Laboratorio: quando svani- . III n I migliori publican (gestori di pub) italiani presentano una birra e un formaggio, scelti tra quelli di maggior successo nei loro locali. Costo: 23 euro con guida FRANCESCO GUCCINI “Ricordo il profumo del parmigiano della mia infanzia” Intervista MARINELLA VENEGONI PAVANA (PT) omani e sabato saranno due giorni di appuntamento con l’amicizia, per Francesco Guccini a Bra. Il cantautore bolognese che ha purtroppo appeso da poco al chiodo la chitarra di già rimpiantissimi concerti - conta in quest’angolo di Langa su rapporti di quarantennale durata: naturalmente con Carlin Petrini e i suoi due amici per la pelle storici, Azio e il compianto Giovanni. Un Trio che, ai tempi d’oro del Premio Tenco di Amilcare Rambaldi, infiammò le nottate del dopoteatro con il suo esilarante cabaret e il blues In The Langa, cantato da Azio con la traduzione istantanea di Carlin. Fu Guccini a portarli da Rambaldi a Sanremo per divertire il popolo della Canzone d’Autore; si conoscevano da metà dei Settanta, quando la sua stella brillava già alta. Si era dopo La Locomotiva e sulla strada dell’Avvelenata. I tre giovani e irrequieti braidesi, all’inseguimento di sogni lontani, a base di ideologie e (già allora) buon cibo sotto l’aura dell’Arci, lo avevano invitato ad inaugurare, ad Alba, la Libreria La Torre. «Fu simpatia immediata», ricorda ora Azio, che ci fa un po’ da Virgilio nella ricostruzione di alcuni vuoti che il passare del tempo ha causato: una simpatia che ha allungato i suoi tentacoli fino al Cheese, con la consegna domani sera della cittadinanza onoraria di Bra a Francesco Guccini, coronata da una chiacchierata fra Carlin e Francesco sulla pubblica piazza. Guccini sorride già, al telefono dalla sua casa di Pàvana: «Questa cittadinanza onoraria credo sia un complotto fra lo Slowfood di qua e lo Slowfood di là, fra le Langhe e l’Appennino. C’è un pittore romagnolo, Mirco Ambrogini, che ha dipinto dei quadri ispirati alle mie canzoni, e a Bra li mettono in mostra. Ma io a Bra sono di casa, c’è una mia più che quarantennale presenza, per l’amicizia con Carlin Petrini, che mi ha sempre invitato». E fra i formaggi da salvare che sono il filo rosso che lega questa edizione di Cheese lui cosa porterebbe sull’Arca del Gusto? «Penso che sia importante portare sull’Arca del Gusto un pezzo del parmigiano della Vacca bianca Modenese, perché oggi più che mai c’è bisogno di tutelare e sostenere que- D Francesco Guccini davanti alla sua casa di Pavana sull’Appennino tosco-emiliano sta piccola produzione, il formaggio di quando ero ragazzo che ha un sapore inconfondibile. Nonostante le difficoltà economiche e quelle causate dal terremoto, i produttori del Consorzio continuano con tenacia la lavorazione del latte e la produzione di due sole forme al giorno. Non dimentichiamoci che questo è il vero parmigiano della tradizione e che la razza bianca modenese è ormai ridotta a pochissimi capi». Azio Citi ricorda che, tra l’altro, dopo l’inaugurazione della libreria, Guccini rimase moltissimo deluso perché invece di portarlo a cena in un’osteria di Langa, lo accompagnarono in una pizzeria napoletana. «Avevano fondato - dice Guccini -una radio Bra Onderosse, che sostene- Al cantautore di Pavana sarà data la cittadinanza onoraria di Bra Al Caffè Letterario vano essere la prima radio politica italiana, anche se non era vero. Mi chiesero di fare un concerto in sostegno e ci andai, io e anche Dario Fo». E’ ancora Azio, a contestualizzare: ricorda che all’epoca ci furono manifestazioni per la liberazione dell’avvocato Lazagna, un partigiano incarcerato proprio a Fossano per una presunta contiguità con le Brigate Rosse, e che Dario Fo aveva organizzato per lui una marcia da quelle parti. Quante cittadinanze onorarie ha, Guccini? «Sanremo, San Lazzaro di Savena, Porretta Terme e un’altra, forse quattro. Mi manca quella di Sambuca, malgrado abiti fisso lì non me l’hanno data». Sambuca è la cittadina che ha la sua Pàvana come frazione. Lì, rintanato in casa, sta scrivendo un altro giallo con Machiavelli e il nuovo Dizionario delle cose perdute: «Ho appena finito l’elenco, ne vuole qualcuna? I vespasiani, che ora per far pipì devi andare a prendere il caffè nei bar; l’autostop che più nessuno fa, e poi le pezze del culo, ma non quelle di moda, quella è un altra tecnica. E anche le cartoline, che non le spedisce più nessuno». La lettura dei giornali con La Stampa Ogni mattina, alle 11, al Caffè Letterario di Cheese ci sarà una lettura pubblica dei quotidiani in collaborazione con La Stampa. Domani «Un cacio al pallone. Divagazioni sul calcio e varia umanità» con Gigi Garanzini, Beppe Furino, Claudio Sala, Giuseppe Burdese. Sabato «L’altra faccia della notizia fra satira, realtà e rock’n’roll...» con Marinella Venegoni. Domenica «C’è scritto sul giornale» Chiacchierata sui fatti del giorno con Mario Calabresi, direttore de La Stampa, e Carlo Petrini, presidente Slow Food. Modera Gianni Martini. IV Venerdì LA STAMPA .SPECIALE GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Il programma Gli appuntamenti giorno per giorno Le prelibatezze della Lombardia Con il sigaro e i pionieri di Langa Chez Palluda Sala Ipc Velso Mucci, Bra (via Craveri 8) alle 19 Stand sigaro Toscano, Bra (piazza XX Settembre) alle 21 n A tavola: Davide Palluda pro- n FormaggideipresidiSlowFood(agrì n Dalla Langa alla Toscana, un inedi- All’Enoteca del Roero, Canale (via Roma 57) alle 20.30 diValtorta,bagòssdiBagolino,fatulìdella Val Saviore, pannerone di Lodi e stracchinoorobico)convinidellaValcalepio. topercorsotralebollicinediSergioGermano, il cacio di Beppino Occelli e il più famososigaroitaliano,ilModigliani. pone una tra le migliori cucine del basso Piemonte e non solo, portando il suo ristorante al meritato riconoscimento della stella Michelin. Vini Cantina Lamole di Lamole. Costo: 18 euro Costo: 15 euro Costo: 80/75 euro soci Slow Food Lo chef Davide Palluda LA PENISOLA DELLA BIODIVERSITÀ A ciascuno il suo formaggio per scoprire le mille culture d’Italia PIERO SARDO* uanti sono i formaggi in Italia? Le valutazioni di autorevoli ricercatori (Ottogalli, Barberis) parlano di non meno di quattrocento differenti specialità, suddivise per i quattro tipi di latte esistenti sul nostro territorio: vacca, capra, pecora e bufala. In verità un inventario completo per ora non esiste, neppure estrapolandolo dagli elenchi dei Prodotti Tipici Italiani (P.A.T.). Esistono catalogazioni parziali, come del resto parziale è anche il libro «Formaggi d’Italia», pubblicato da Slow Food Editore. Quattrocento è una sorta di numero totem, perché anche i francesi vantano lo stesso totale, ma in pratica è aleatorio. È così difficile censire la produzione casearia del nostro Paese? Lo è, in effetti, perché si tratta di una delle filiere più complesse e differenziate e poi perché molti, moltissimi produttori scelgono di agire sotto traccia, non compaiono in nessun elenco ufficiale (non ottemperano le norme igienico-sanitarie, non vogliono fare fattura, non intendono vendere al di fuori del loro territorio...). Occorre poi aggiungere che l’industria casearia è molto intraprendente, lancia continuamente prodotti nuovi, che magari variano di pochissimo da qualche formaggio già esistente, ma che grazie al marketing professionale trovano subito un buon posizionamento sul mercato e vengono proposti come novità, spesso con un forte legame con il Q Da Nord a Sud tutti sull’Arca Abruzzo e Molise La Treccia di Santa Croce ha un forte valore tradizionale: portata a tracolla dei pastori e degli animali che ricevono la benedizione di san Giacomo, è segno di buon augurio per l’andamento della stagione agricola Veneto La Ricotta affumicata nasce dall’usanza di appendere la ricotta sul camino delle malghe, per affumicarla lentamente e permetterle di assumere i profumi di faggio, rovere e conifere Valle d’Aosta Bianco, morbido e cremoso, il Reblec è un formaggio fresco, di piccola pezzatura, ricavato dalla panna affiorata spontaneamente passato. E dunque sono difficili da censire, perché l’industria non ama comunicare ricette e metodi di produzione e tanto meno l’origine della materia prima. Ma il settore che ci piacerebbe conoscere in modo approfondito e valorizzare è quello dei piccoli e piccolissimi allevatori-casari: è, come dicevamo, il più difficile da scoprire, ma è sicuramente quello più interessante e più rappresentativo della nostra Penisola. Perché in moltissimi casi si tratta di vere e proprie scoperte: anche quando si pensa di aver assaggiato o visionato un’infinità di formaggi, salta sempre fuori, nel nostro incredibile Paese, il cacio sconosciuto, la variante insolita, la ricetta unica e irripetibile, il metodo di conservazione e stagionatura impensabile. Noi di Slow Food li abbiamo battezzati Formaggi dell’Arca, perché se non li mettiamo al sicuro, se non li aiutiamo a emergere, tra pochissimi anni li perderemo. Li perderemo anche perché i mercati di prossimità, quelli dove i piccoli hanno sempre trovato un facile sbocco commerciale, per la prima volta sono in recessione. Dunque i tempi stringono, e per arrivare a illuminare questo angolo buio della produzione casearia, abbiamo pensato di rivolgerci ai consumatori, ai cittadini, ai sempli- Basilicata Lella Costa Tenero e cremoso il mio Panerone l mio formaggio preferito si chiama panerone, o anche pannerone, ma a me piace di più con una enne sola. È lombardo, lo fanno soprattutto nel Cremasco e nel Lodigiano, e come il cielo di Lombardia è così buono quando è buono. Oddio, non è che piaccia a tutti, anzi. Forse perché vedendolo, con quei buchini (che tecnicamente hanno un altro nome, ma ci siamo capiti) così delicati e innocui, I quell’aria cremosa (pànera in dialetto vuol dire panna), non ti aspetti un sapore così amaro. Credo sia la mancanza di sale a renderlo così. Io lo adoro, ma in casa mia sono l’unica, per cui lo compro in modiche quantità, per uso personale, e lo consumo in segreto, magari col miele di castagno. E spero proprio che continuino a spacciarlo per sempre. Gian Maria Testa Il Bruss, che piccola piacevole vergogna Il cantautore Gian Maria Testa, 55 anni, sta per pubblicare l’album «Men At Work», con ventitré canzoni registrate dal vivo in Germania Il Casieddu si fa con latte crudo di capra al pascolo, aromatizzato con la nepata, una pianta dalle proprietà antibatteriche casa mia avevamo un «crotin», un sottoscala stretto e buio, un trapezio senza finestre dove tenere le scope di saggina, i barattoli di conserva e il bruss dentro una scodella di terracotta coperta solo da uno straccio. Si aggiungevano le croste dei formaggi e lo si offriva con parsimonia e circospezione perché il bruss era l’intimo di una casa, la piccola piacevole vergogna. A L’attrice Lella Costa, 61 anni, attrice e autrice, è famosa per i suoi monologhi Sardegna La Trizza, tradizionale vaccino fresco che si produce in tutta la regione, e soprattutto nella zona montana del Montiferru SPECIALE LA STAMPA Il nuovo Camia Al Boscareto Locanda Borgo Antico, La Morra (prov. Alba-Barolo) alle 20.30 La Rei, Serralunga d’Alba (via Roddino 21) alle 20.30 n A tavola: a pochi giorni dal- l’inaugurazione Massimo Camia (tra le firme stellate delle Langhe) accoglie i visitatori nel nuovo ristorante aperto nei locali della cantina Damilano. Costo: 80 euro/75 soci Slow Food Locanda del Borgo Antico Sabato GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Quando si dice la contraffazione Fiandino: il burro dal 1889 n A tavola: immerso nelle vigne di Auditorium Crb, Bra alle 9.30 Serralunga d’Alba, nel contesto dell’albergo cinque stelle Relais Boscareto, il ristoranteLaReioffreunacucinastellataingentilitadaltoccoinnovativodello chefMarcoForneris.ViniBatasiolo. n Convegno: Vino, extravergine, formaggi... la vita e i «miracoli» di un ampio business: dalla frode conclamata all’italian sounding formalmente ineccepibile. Banca del Vino, Pollenzo (p.zza V. Emanuele 13) alle 13 Costo: 80 euro/ 75 soci Slow Food Ingresso libero Giuseppe Battiston n Laboratorio con «Gepis» Bar- bero alla scoperta del burro delle Fattorie Fiandino sia nella versione normale che in quella salata. Costo: 20 euro Il Frant, meraviglia d’alta quota orrei salvare il «Formadi frant», un formaggio della Carnia che si faceva recuperando le forme venute male. Lo vorrei salvare perché mi ricorda quando i formaggi si andavano a comprare in malga, direttamente dai malgari che li facevano lì, ad alta quota, prima che le rigide normative europee distruggessero tutte le tipicità. Convogliare il latte alle centrali del latte e non usarlo là dove viene munto per fare i formaggi rende inutile persino che le mucche vadano al pascolo. V Luca Mercalli La degustazione guidata a un Laboratorio dell’edizione 2012 di Cheese ci appassionati. Abbiamo detto: portate il formaggio che volete preservare, che volete far salire sull’Arca e noi lo catalogheremo e lo andremo poi a visitare. Ovviamente arriverà un po’ di tutto, non possiamo pensare a migliaia di esperti che sappiano individuare le caratteristiche specifiche di un formaggio raro: ma certamente arriveranno tante bellissime sorprese, abbiamo già dei segnali importanti in tal senso. Sarà un momento di presa d’atto diffusa, condivisa, a prescindere dal numero di caci che potrete vedere e assaggiare presso la Casa della Biodiversità (in via Marconi) nei quattro giorni di Cheese: una presa d’atto che c’è un mondo ali- mentare che lentamente ma inesorabilmente va sparendo. Una perdita di biodiversità che in modo inesorabile sta minacciando non solo i formaggi, ma anche specie animali e vegetali, e pure saperi. E la cosa non ci piace per nulla. Mi viene in Si attendono molte bellissime sorprese soprattutto dai piccoli produttori Michael Pollan Il Rasco, formaggio di pregio un tempo comunemente prodotto nei «vaccarizzi» sulla Sila durante le transumanze, è oggi a forte rischio di estinzione Giuseppe Battiston, 45 anni, si è imposto con «Pane e tulipani» di Soldini e con un’intensa attività teatrale campanacci nella nebbia, e tutta la varietà dei profumi della flora alpina. Quando lo assaporo d’inverno, rivedo questi colori, ascolto gorgoglii, scorgo vette innevate e percepisco tutta la profondità storica di almeno due millenni di pastorizia e sapienza casearia pressoché immutate e ancora attualissime. Beaufort, altissimo formaggio. L’uomo del meteo Luca Mercalli, 47 anni, scruta le nuvole per La Stampa e in tv per Che tempo che fa *Presidente della fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus Bethlehem, contro la legge dell’acciaio orrei salvare un formaggio del Connecticut che si chiama Bethlehem. È la versione di oltreoceano del francese St. Nectaire. La preparazione tradizionale prevede solo latte crudo e attrezzatura di legno. Anche se questo metodo è sicuro e affidabile, si scontra con le pratiche igieniche correnti, che prediligono l’acciaio inossidabile. Il Bethlehem è un formagIl columnist gio speciale: segue un Michael Pollan, 58 anni, insegna procedimento quasi del giornalismo a Berkeley. Ha scritto tutto scomparso negli Usa «Il dilemma dell’onnivoro» e merita di essere protetto e preservato. V Calabria mente il finale di «Fahrenheit 451», il film di François Truffaut, nel quale, per salvare la traccia dei libri importanti in una società oscurantista che i libri li vuole bruciare, tutti i dissidenti di un gruppo imparano a memoria ciascuno un titolo e di fatto «diventano» quel titolo. Bello, avvincente finale: forse non possiamo pensare di farci formaggio, ma magari di diventare testimonial, sui nostri territori, di un cacio da salvare. Questo sì, lo possiamo fare: a patto di essere in tanti, di essere solidali, informati e disponibili. L’attore Il Beaufort come me osserva i ghiacciai er me il più buon formaggio è il Beaufort. Forse non ha bisogno di essere salvato, perchè è pregiato e diffuso sulle Alpi di Savoia, ma il mio motivo è che dentro ha il sapore dell’erba che osserva i ghiacciai... come me. Nelle sue forme tonde di grandi dimensioni è racchiusa la luce del sole dei cento giorni dell’estate d’alta quota , l’acqua dei nevai, il vento frizzante che spazza le creste, i suono ovattato P V . Luca Morino La signora Adelina e quel Castelmagno mo il Castelmagno perché è un libro di Storia e perché fa parte della mia storia. Lo comprò per la prima volta mio padre proprio a Castelmagno da una certa signora Adelina: lo avevamo messo in un panno umido e col passare del tempo si sviluppavano le muffe, il gusto cambiava e aumentava d’intensità. Impareggiabile. A Il musicista-scrittore Luca Morino, 51 anni, cantante, chitarrista e scrittore, è membro fondatore e leader dei Mau Mau GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA VI SPECIALE LA STAMPA Sabato GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Il programma Gli appuntamenti giorno per giorno Fare i casari in Sud Africa Gli artigiani dei Pirenei Laboratorio malerbe Liceo Scientifico, Bra (via V. Emanuele 312) alle 13 Sala scuole maschili, Bra (via V. Emanuele 200) alle 13 Sala Ipc Velso Mucci, Pollenzo (via Craveri 8) alle 13 n Alla scoperta dei formaggi a latte n Laboratorio: una camminata con la n Un’esperienza unica per crudo del Sud Africa, una nazione che vede la varietà dei suoi paesaggi rappresentatadalvariegatopanoramadeisuoicaci. direttrice del Mercato dei formaggi artigianali dei Pirenei di Seu d’Urgell alla scoperta dei formaggi dell’arco pirenaico. sfiorare molteplici temi: la valorizzazione delle malerbe, il non spreco, la manualità. Costo: 20 euro Costo: 20 euro Costo: 20 euro VII . FORMAGGI D’OLTREMANICA Jason, l’affinatore di Londra che salva pezzi di mondo Intervista CLAUDIO GALLO CORRISPONDENTE DA LONDRA anno tutti a Londra chi è Jason Hinds, con i suoi due negozi, Covent Garden e Borough Market, colmi di pile di formaggi che rapiscono il naso con odori selvaggi e delicati. Tutti sanno che affina formaggi da Neal’s ma pochi si rendono conto che lui in realtà salva interi pezzi di mondo, minacciati mortalmente dalla logica industriale. La puntigliosa scoperta e la salvaguardia di piccoli produttori, di varietà fatte da un’unica famiglia, hanno preservato sapori che lo scaffale del supermercato non immagina neppure. Jason, 46 anni, porta tutti gli anni la sua incredibile esperienza al «Cheese» di Bra, per gli inglesi una città che si chiama reggiseno. S Com’è nata la sua passione per i formaggi? «Finita l’università, nel 1991, dovevo decidere che cosa fare da grande. Amavo il calcio, giocavo in seconda categoria. Mi piaceva la musica dance, ero abbastanza conosciuto come disc jockey nelle sale della Londra Anni Ottanta, gran periodo. Poi adoravo i viaggi e il formaggio. Fin da piccolo ero io a comprare il formaggio in famiglia. Ora, non avevo abbastanza talento A Covent Garden e Borough Market Jason Hinds (nella foto sopra) lavora a Neal Yard’s Dairy da più di vent’anni. Il negozio ha due sedi (dal 1996 ha aperto a Borough Market) e da due anni fa stagionare i suoi formaggi, sempre a Londra, in tre arcate scavate sotto la ferrovia. per diventare calciatore professionista e non mi vedevo a continuare a mixare i dischi a cinquant’anni. Così ho cercato di combinare le rimanenti passioni, cercando di far conoscere il formaggio inglese all’estero. Quando lo dissi ai miei amici pensarono che fossi diventato matto. Era una idea che covavo dai tempi dell’università: e mi divenne perfettamente chiara». La curiosità La Gran Bretagna è il Paese ospite dell’edizione 2013 di Cheese Stichelton, il futuro ha un nome antico Dal 1995, il disciplinare Dop proibisce di produrre lo Stilton con latte di mucca non pastorizzato. Ci è voluto qualche anno, ma dal 2006 la reazione (che per i suoi promotori non è che un ritorno alle origini) è arrivata: si chiama Stichelton (nella foto), lo Stilton artigianale, fatto con latte intero, non pastorizzato. Ai tempi dei sassoni, il villaggio che ora si chiama Stilton si chiamava Stichelton, e la scelta del nome dice tutto: per gli esperti, lo Stichelton, prodotto in piccole quantità, ha maggiore complessità di gusto ed è infinitamente più ricco di sfumature. Qual è il suo formaggio preferito? «Se potessi portarmi un solo formaggio su un’isola deserta, come diciamo in Inghilterra, porterei il Colston Bassett». Un «formaggio blu» fatto in un villaggio al confine tra il Nottinghamshire e il Leicestershire, perché proprio questa varietà? «È proprio il Colston che mi ha spinto a fare conoscere i formaggi britannici all’estero. Questa varietà di Stilton è particolarmente autentica. Non ho mai avuto una particolare attrazione per lo Stilton, che spesso è fatto industrialmente e non ha un buon sapore: è troppo blu, acido e secco. Il Colston invece ha una consistenza morbida, dolce e burrosa, si capisce perché questo formaggio è così apprezzato. Ogni weekend vado a fare un giro dai produttori per portare qualche forma a Londra». Che cosa si beve con il Colston Bassett? «In Inghilterra molti lo abbinano al Porto, al “Tawny Port”, ma io preferisco un bel Sauternes, sinergia magica. Si abbina bene anche alla birra, la Porter ad esempio, un birra londinese scura con un forte gradazione». Il suo formaggio italiano favorito? «Senza dubbio il Parmigiano Reggiano, anche qui per la sua genuinità. Bisogna saperlo comprare però, quello che si trova in Inghilterra nei supermercati è spesso troppo secco e acidulo, mentre dovrebbe essere morbido, dolce e fruttato». VIII LA STAMPA .SPECIALE GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA GUIDA Comedistricarsi frapastorietiopi emalghealpine Vivere la città La mappa della rassegna e delle principali attrazioni 6 Illustrazione di Alessandro Bonaccorsi 5 ROBERTO FIORI M etti un giorno a Cheese, a navigare tra le forme del latte. Per non perdersi neppure un assaggio, meglio organizzarsi: ecco una breve guida per districarsi tra stand e laboratori. La mattina comincia con il Mercato dei Formaggi di piazza Carlo Alberto, vero centro nevralgico della manifestazione con tremila metri quadrati, 188 bancarelle (136 italiane e 52 straniere) e 45 stand dei casari che propongono i loro prodotti unici, raccontandone storia e tradizioni. La visita prosegue nella Via degli Affinatori di piazza Roma, regno degli artigiani che con grande pazienza arricchiscono i formaggi di personalità aromatiche e sapori straordinari. Le scoperte continuano in via Principi di Piemonte e via Marconi, dedicate ai 60 Presìdi Slow Food dove si può spaziare dal latte di cammello dei pastori IL CUORE DELLA MANIFESTAZIONE In piazza Carlo Alberto ci sono 188 bancarelle e 45 stand dei casari etiopi Karrayyu al burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo biellese. Non solo formaggi, comunque: sulle bancarelle anche pani, confetture, mieli e molti altri prodotti tutelati dall’associazione della chiocciola. Nei paraggi, c’è l’area dedicata all’iniziativa «Salva un formaggio!», lanciata in occasione di Cheese per tutelare il prodotto che vi sta più a cuore e che rischia l’estinzione. Qui potrete depositarlo e chiedere che salga a bordo dell’Arca del Gusto. Dopo uno spuntino nella Piazza della Pizza o ai Chioschi Degustazione regionali, è l’ora di cercare un posto nella Gran Sala dei formaggi per gustare almeno uno dei 150 prodotti proposti (molti arrivano dalle Isole Britanniche, il paese ospite di quest’anno), sorseggiando un calice di vino della vicina Enoteca. Qui potrete anche scegliere il Laboratorio del Gusto che più vi aggrada tra i 36 proposti durante i giorni della manifestazione, fino a lunedì. Per la cena si può scegliere un Appuntamento a Tavola nei ristoranti della zona e poi chiudere la serata in centro, tra spettacoli, mostre e concerti. 8 10 1 Mercato dei Formaggi 11 3000 metri quadri per trovare il vostro formaggio preferito! 2 Via degli Affinatori Chi, con pazienza, riesce a tirare fuori il meglio da ogni formaggio 4 3 Mobile Food 1 Rincorrete le leccornie ambulanti! 4 2 Presìdi Slow Food I formaggi più rari, pani, confetture e mieli. 5 1 Piazza dell’Arca 7 Porta qui il tuo formaggio da salvare e fallo salire sull’Arca 6 3 Casa della Biodiversità Per incontrare pastori, degustare miele, caffè e gelati 7 Mostra Cuneo, cultura casearia Mostra fotografica en plein air per allietare la passeggiata 8 Laboratori del Gusto Abbinamenti unici tra vini, birre e formaggi cercate quello che più vi intriga 9 10 Cucine di strada Piazza della pizza Focaccia di Recco o piadina romagnola o le bombette pugliesi? Questo il dilemma! Si sente già il profumo della mozzarella e del basilico…da provare! SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 IX Il saluto del sindaco 12 8 . 21 Unisg Per conoscere l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo 13 20 Piazza della birra Con i formaggi funzionano anche le bionde spumeggianti 14 19 9 Regione Piemonte Gli stand degli assessorati all’Agricoltura e alla Montagna 21 18 18 15 Caffè letterario Dove il formaggio incontra i libri e gli scrittori 20 17 19 Cheese Bimbi Due giornate all’insegna del cibo, per imparare divertendosi 16 17 Slow Food Educa Bambini, portate mamma e papà e imparate a fare la pasta ripiena 15 Laboratori del Latte 8 Conferenze e laboratori pratici per diventare veri esperti 11 12 Chioschi degustazione Mostra Omaggio a Francesco Guccini Piatti della cucina langarola, olive all’ascolana e degustazioni di fontina… Come ti dipingo le canzoni di un poeta e cantautore 13 Palco Spettacoli, documentari e chiacchierate. Appuntamento dopo il calar del sole 14 Sala dei Formaggi ed Enoteca 150 formaggi per 800 vini in libero abbinamento. A Bra stiamo come topi nel formaggio BRUNA SIBILLE* envenuti a Cheese! Ancora una volta, come accade puntualmente ogni biennio da nove edizioni, sarà il nostro centro storico a fare da cornice a uno degli eventi internazionali di maggior prestigio per l’intero comparto lattiero-caseario. L’attesa che a Bra è cresciuta progressivamente sin dalla chiusura della precedente edizione, finalmente si concretizzerà in un’edizione di Cheese che ha tutte le carte in regola per proseguire il felice percorso che ne ha sempre contraddistinto il suo cammino, fino a divenire un irrinunciabile polo d’attrazione per uno dei settori centrali nell’agroalimentare europeo. Quest’anno l’attenzione si soffermerà poi sulle produzioni casearie delle isole britanniche e ho già percepito quanta attesa vi è nella terra d’Albione per sedersi, metaforicamente parlando, alla tavola della nobiltà casearia europea. È un’altra delle opportunità che Cheese sarà in grado di offrire per sottoporre all’attenzione del grande pubblico autentiche rarità casearie, spesso note solo ai più curiosi gourmet, che dispongono invece di tutte le caratteristiche per farsi apprezzare da un pubblico più vasto. È per questo che la rassegna rappresenta un’occasione assolutamente imperdibile, aiutandoci a trasformare Bra in una delle mete turisticamente immancabili nel bacino di Langhe e Roero. Ciò anche grazie all’eccezionale suggestione rappresentata da un elemento di attrazione quale Slow Food, che in città è nato e mantiene il suo quartier generale. È con questo spirito che nel 1997 nacque Cheese, permettendo all’amministrazione comunale di cementare, con l’organizzazione presieduta da Carlin Petrini, una sinergia strategica che ha prodotto i più importanti cambiamenti avvenuti a Bra in questi ultimi vent’anni. Per queste ragioni l’aspettativa in città è così alta, nella consapevolezza che ogni edizione di Cheese ha segnato una tappa, spesso fondamentale, di un percorso di sviluppo che neppure la crisi di questi ultimi anni ha potuto interrompere. * Sindaco di Bra B Il programma Gli appuntamenti giorno per giorno I cuochi «alleati» Jeremy Lee Albergo dell’Agenzia, Pollenzo (via Fossano 21) alle 20,30 Castello di Verduno, Verduno (via Umberto I) alle 20,30 n A tavola: nelle sale carloal- n A tavola: nell’anno in cui la bertine del ristorante dell’Albergo gli chef del progetto «Alleanza tra i cuochi e i Presidi Slow Food» propongono piatti della cucina di tutto il mondo. Gran Bretagna è il Paese ospite un appuntamento dedicato alla cucina d’Oltremanica con Jeremy Lee, chef del Quo Vadis di Londra. Vini della cantina Paolo Saracco. Costo: 60€/50 soci Slow Food Costo: 60 euro/50 soci Slow Food ROBERTO FIORI l primo assaggio è una Toma di Murazzano, dalle colline dell’Alta Langa: «Latte di pecora al 100%, dolce, fresca e poco aggressiva». L’ultimo è un Verzin di Beppino Occelli: «Erborinato, ottenuto da latte vaccino intero, esplode in bocca senza perdere i sentori del latte appena munto». Il plateau di formaggi di Massimo Camia, chef stellato di Langa che ha appena iniziato una nuova avventura ai piedi delle colline tra Barolo e La Morra, è una squadra di «magnifici dieci» che giocano in attacco e parlano quasi tutti piemontese. «Non ho mai avuto il carrello in sala - spiega - per una scelta qualitativa. Lasciati lì, i formaggi seccano e perdono la giusta morbidezza, oltre a invadere con il loro profumo-odore». Meglio preparare il piatto in cucina, affidandosi a fornitori di I fiducia. «La scelta dei collaboratori, in questo caso, è tutto. Io da anni lavoro con Franco Parola, affinatore di Saluzzo, e con Beppino Occelli, produttore di Farigliano. Riescono sempre a darmi formaggi perfetti, maturi al punto giusto». Il secondo assaggio del plateau è riservato alla Robiola di Loazzolo: «È un caprino fresco, al massimo di due o tre settimane, con una bella nota di acidità». Il terzo al Montèbore, «una formaggetta di latte vaccino e ovino dalla storia antichissima, che ha una curiosa forma a torta nuziale e un sapore straordinario». Terminati i freschi, a cui si può abbinare del miele d’acacia, la selezione di Massimo Camia propone sette formaggi stagionati: «Iniziamo dalla Toma di Oropa, di puro vaccino, molto morbida e grassa, per poi passare a Madama Tuma, un caprino di Mombaldone stagionato sullo stile francese». Con il Testun, stagionato otto mesi nelle cantine di Valcasotto 1 2 3 4 5 Tuma di Murazzano (Cn) Regno Unito con il Porto Liceo scientifico, Bra (via V. Emanuele 312) alle 13 n Laboratorio. Il panorama ca- seario britannico è in fermento: ecco i new old cheeses abbinati al Porto Croft di Steinbrück Italia. Costo: 25 euro 6 IL PIATTO DI MASSIMO CAMIA “Tradisco il Piemonte solo per un Malghesino” Domenica LA STAMPA .SPECIALE GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Sabato X Nelle Langhe Lo chef stellato Massimo Camia ha appena aperto un nuovo locale ai piedi delle colline fra Barolo e la Morra 7 5 8 3 4 2 9 1 10 Robiola di Loazzolo (At) Formaggetta Montébore (Al) Toma «riserva» di Oropa (Bi) Madama Tuma di Mombaldone (At) 6 7 8 su assi di legno, e con l’Occelli nel fieno Maggengo si sale d’intensità e si può creare un po’ di contrasto con la cugnà, la tipica mostarda d’uva piemontese. La posizione numero otto è riservata a un grande classico come il Castelmagno «rigorosamente d’al- Testun di Valcasotto (Cn) Fieno Maggenco «B.Occelli» (Cn) Castelmagno di alpeggio 9 10 Malghesino «A. Croce» (Lo) Verzin «B. Occelli» peggio, al quale abbiniamo una nostra confettura di pomodori verdi e pere da usare con moderazione, per non alterare troppo il gusto». Gli ultimi due assaggi sono per gli erborinati: il già citato Verzin e il Malghesino di Angelo Croce, «simile al gorgonzola, con un gusto pieno, dolce e cremoso», unica concessione lombarda nella selezione dello chef di Langa, accostati a una confettura di mele cotogne e a un pan brioche con uva passa appena tostato. Nei calici, un Marsala De Bartoli o un passito con note non eccessivamente dolci, ma anche un Barolo per chi ama giocare in casa. La tecnica e gli attrezzi OGNI TOMA HA IL SUO COLTELLO Mai servirlo senza crosta Lo impone il galateo del taglio scaglie, a fette, a spicchi o a cucchiaiate. Per arrivare nel piatto, o meglio nel «plateau», le forme del latte devono essere correttamente porzionate. Un’operazione tutt’altro che scontata, se si vogliono soddisfare appieno i commensali e rispettare le mille differenze tra formaggi duri e molli, freschi e stagionati. A delicata si utilizza il filo metallico: l’attrito del filo sulla pasta è pressoché nullo per cui il taglio separa nettamente la fetta, senza deformazioni o slabbrature. Nel caso di paste morbide e discretamente asciutte come gli erborinati si possono usare lame sottili, lunghe e abbastanza strette, perché anche in questo caso devono presentare la minor superfi- Come si taglia I prodotti molto freschi e a pasta molle e cremosa, come le ricotte appena fatte, il mascarpone, lo squacquerone, vanno prelevati con un cucchiaio. «Per gli altri formaggi occorre innanzitutto scegliere il coltello adatto» spiega Franco Parola, affinatore con una vera boutique in quel di Saluzzo. Per i formaggi a pasta molle molto Per i formaggi a pasta molle meglio usare un filo metallico cie possibile a contatto con la pasta. La lama del coltello deve scendere perpendicolare alla fetta o alla forma: per facilitare l’operazione, ci sono coltelli a lama ribassata grazie ai quali si giunge alla fine del taglio senza toccare il tagliere con le nocche delle dita. Quando la forma è piuttosto larga, si fa scendere la lama aiutandosi con l’altra mano che preme sulla punta del coltello per mantenerlo in piano. «Con le forme a pasta più asciutta e dura si usano lame più larghe e spesse - dice Parola -. Nel caso del Parmigiano Reggiano, del Grana e dei pecorini stagionati, si usa il coltello a goccia, che non taglia la pasta del formaggio ma la spacca». Le scaglie mettono in risalto la trama granulosa della pasta e ne esaltano i profumi. Come si porziona La porzionatura è vincolata dalla forma e dalla sua dimensione. «I formaggi hanno tutti forme geometriche spiega Parola -, e queste vanno rispettate anche quando arrivano nel piatto, con l’accortezza di distribuire a tutti la stessa quantità di crosta». Una caciottella di piccole dimensioni, una robiola di qualche etto, cilindrica, spessa pochi centimetri, deve essere tagliata a spicchi. Un cilindro allungato di caprino, dal diametro di 6-8 centimetri, va tagliato a dischi e ogni disco va porzionato in tre triangoli. Le forme a faccia quadrata o rettangolare (come il taleggio) si possono dividere seguendo linee diverse, facendo in modo di avere fette parallelepipede. Una forma cilindrica di medie dimensioni (come la fontina) va prima divisa a metà lungo il diametro e quindi suddivisa in fette. Ciascuna va poi ridotta in porzioni singole: partendo dal centro, si taglia la fetta a liste, fino a qualche centimetro dallo scalzo. «Di fronte a uno spicchio di formaggio, un classico errore nel taglio è “mangiare la punta” con il coltello, creando spicchi sempre più piccoli» dice Parola. Altro errore è far arrivare a tavola le porzioni già prive di crosta: il galateo del formaggio pro[R.F.] prio non lo consente. SPECIALE LA STAMPA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 . XI Il cacio e il Riesling L’eccellenza dal Po all’Oltrepò Le stelle di Crippa Gli Alciati Bollicine all’Arco Sala scuole maschili, Bra (via V. Emanuele 200) alle 13 Banca del Vino, Pollenzo (p.zza V. Emanuele 13) alle 16 Piazza Duomo, Alba (p.zza Risorgimento 4) alle 12,30 Villa Reale, Serralunga d’Alba (Fontanafredda) alle 20,30 Osteria dell’Arco, Alba (p.zza Savona 5) alle 20,30 n A tavola. Opportunità unica n A tavola. Dopo 10 anni a Pol- n A Tavola: Maurizio Dellapiana e n Laboratorio. Degustazione n NelCremonesec’èunarealtàsempre di sei caci di diversa origine ed età accompagnati dai Riesling di alcuni vigneron tedeschi. più forte di giovane imprenditoria agricola che ha scommesso sul territorio ottenendoincambioprodottid’eccellenza. per pranzare dallo chef Enrico Crippa nell’anno in cui ha conquistato la terza stella. Vini della famiglia Ceretto di Alba. lenzo, Piero e Ugo Alciati si sono trasferiti nel parco della cantina Fontanafredda. Menù a partire dai classici di mamma Lidia con bollicine Alta Langa. la sua brigata mantengono fede alla tradizione inserendo, di tanto in tanto, piatti con tecniche innovative. Abbinamento inusuale con le bollicine della cantina Zardetto. Costo: 25 euro Costo: 20 euro Costo:190euro/170sociSlowFood Costo:80euro/75sociSlowFood Costo: 50 euro / 45 soci Slow Food Lo chef Enrico Crippa LA SCELTA DI NIKO ROMITO “Il segreto del mio carrello? È il profumo del latte di maggio” 2 FRANCESCO MOSCATELLI l formaggio deve profumare di latte. E per esaltarlo bastano un pezzo di pane e un calice di vino rosso. Niko Romito, 39 anni, chef bistellato Michelin del Ristorante Reale di Castel di Sangro (L’Aquila), non tradisce la ricerca dell’essenzialità - uno dei tratti distintivi della sua cucina nemmeno a fine pasto. «Mi piace sentire l’odore dei fiori e del fieno, il gusto primario del formaggio. Per questo adoro i caciocavallo fatti con il latte di maggio e di giugno, quando nei pascoli abbondano le erbe spontanee». Il carrello del Reale ruota intorno a questa sensibilità. «Abbiamo fatto una scelta radicale, puntando sulle eccellenze abruzzesi e molisane – spiega Niko -. Facciamo ruotare otto o nove prodotti, proponendo diverse stagionature e diversi sapori. Io di solito non consiglio mai gli abbinamenti con marmellate e mieli, perché il formaggio va gustato così com’è stato fatto dal casaro. Quando è perfetto, al di là dell’inten- I 3 1 Niko Romito, 39 anni, è lo chef del Reale di Castel di Sangro, 2 stelle Michelin 4 6 5 1 2 In Abruzzo Stracchinato «Campo Felice» di Lucoli (Aq) Caciocavallo 2 mesi «Di Nucci» di Agnone (Is) 3 Gregoriano «G.Rotolo» di Scanno (Aq) 4 Ricotta «Porta dei parchi» di Anversa (Aq) 7 8 5 Caprino stagionato sei mesi 6 Pecorino «Trotta» di Capracotta (Is) 7 Caciocavallo «G.Rotolo» di Scanno (Aq) 8 Caciocavallo 2 anni «Di Nucci» di Agnone (Is) sità, lascia comunque la bocca pulita. Io preferisco servirlo con un pane dalla crosta importante e la mollica chiusa, ma la cosa più importante è che abbia una punta di sale in meno rispetto a quello comune. Questo perché il pane deve accompagnare ogni assaggio e allo stesso tempo fare da traghetto fra i vari formaggi». Il percorso elaborato dallo chef parte con una ricotta di pecora di Gregorio Rotolo, titolare dell’omonima azienda agricola di Scanno, il borgo dei fotografi alle pendici del Monte Godi. «È freschissima, viene lavorata ogni tre giorni e l’unico peccato è che sia difficile da trovare» racconta Niko. Seguono una ricotta della fattoria La Porta dei Parchi di Anversa degli Abruzzi stagionata per 40 giorni e affumicata al legno di ginepro, oppure un «gregoriano» di pecora. La terza proposta è un caciocavallo di due mesi del caseificio Di Nucci di Agnone, in Molise. Il passo successivo - una delle grandi passioni di Romito - è uno «stracchinato» di latte vaccino di Campo Felice, un piccolissimo produttore di Lucoli, in provincia dell’Aquila. «Ha un gusto di fieno acido, decisamente più importante anche se la pasta è ancora morbida». A segnare il passaggio di consistenza è un pecorino semiduro dei Trotta di Capracotta (Isernia). «A questo punto – continua Niko – proseguiamo con due caciocavallo particolari: il primo è una creatura di Gregorio Rotolo, viene invecchiato un anno e affinato nelle vinacce; il secondo, firmato Di Nucci, ha due anni e si taglia a scaglie come un Parmigiano. Di solito li intervalliamo con un caprino di sei mesi». Il carrello del Reale si chiude con un erborinato di grande forza: un gorgonzola di pecora stagionato sei mesi del caseificio Campo Felice. GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA XII SPECIALE LA STAMPA Domenica GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Il programma Gli appuntamenti giorno per giorno Dalla bottiglia... Le bollicine La nouvelle vague degli abbinamenti propone per il nostro parmigiano non più i rossi frizzanti ma le bollicine francesi Il moscato Il Loazzolo astigiano è un nettare dorato che incontra la pasta venata d’azzurro verde del gorgonzola Il porto Il Porto Croft, uno dei marchi storici della produzione portoghese oggi si sposa con i nuovi Cheddar inglesi Il biologico Una barbera biodinamica di Cascina degli Ulivi oggi si incontra con una tuma di pecora delle Langhe Abbinamenti da scoprire Sotto la Torre Premio ai locali Banca del Vino, Pollenzo (p.zza V. Emanuele 13) alle 19 Osteria La Torre, Cherasco (via dell’Ospedale 22) alle 20,30 Teatro Politeama, Bra (p.zza Carlo Alberto) alle 16 n A tavola. Nei piatti della Torre si n Torna il Premio «Locali del Buon formaggioprodottonellefruitères,caseificicooperatividelmassicciodelloJuradalattecrudodivacchedirazzamontbéliarde. ritrovano il rispetto per la tradizione e quel tanto che basta di innovazione. Un omaggio al formaggio e alla memoria in questo menù abbinato ai vini della cantina Araldica. Formaggio», l’ambito riconoscimento che segnala i locali (rivenditori, affinatori, ristoranti) che si distinguono per la selezione di formaggi offerti alla propria clientela. Costo: 30 euro Costo: 50 euro/45 soci Slow Food Ingresso libero n Laboratorio alla scoperta del comté – VINI & FORMAGGI Non solo lambrusco adesso il Parmigiano sposa lo champagne SERGIO M IRAVALLE L o famo strano? Massì. L’abbinamento tra formaggi e vini ha abbandonato progressivamente le regole auree della tradizione a tavola per esplorare nuove strade, sempre più azzardate e imprevedibili. Se ne percorrerrano alcune anche a Cheese, dove c’è attesa per un «matrimonio» inedito: Parmigiano reggiano e Champagne. Parrebbe un’eresia, o perlomeno un tradimento, visto che il più famoso (e copiato) formaggio italiano è da sempre felicemente sposato con i vini rossi, sia i più giovani e beverini, a cominciare dal conterraneo Lambrusco, che con i più importanti e suadenti figli del Nebbiolo e del Sangiovese e non solo. A Bra proporranno invece una serie di parmigiani di vario grado di stagionatura, dal giovane di sei mesi ad un incredibile 100 mesi (più di otto anni) abbinati alle nobili bollicine di Francia. Chissà che cosa ne penserebbe un esteta del gusto come Paolo Monelli che, nei primi Anni Sessanta, nel suo O.P. optimus potor, il vero bevitore, si domandava, citando Rabelais «è venuto prima il vino o il formaggio?» Quesito arduo, quanto quello dell’uovo e della gallina. Fatto sta che sono indispensabili l’uno all’altro. I francesi, ancora loro, dicono che un pranzo senza formaggi è come una bella donna alla quale manchi un occhio e senza vino sarebbe completamente cieca. Oggi ci sono gli «orologi», piatti con più assaggi posti in ordine circolare, proprio come un orologio. Si comincia per logica e rispetto dei sapori dai formaggi più freschi e si arriva a quelli più stagionati. In mezzo assaggi di miele, confetture e marmellate con il gran ritorno della «cugnà», e della mostarda arricchita di noci, mandorle, nocciole. In questo caso, l’abbinamento con i vini è molto personale, visto che difficilmente si potrà cambiar bicchiere per ogni singolo formaggio. Detto questo gli abbinamenti seguono la regola di mettere insieme vini e formaggi dello stesso carattere: grande stoffa e sapidità devono dialogare; i formaggi più freschi e vicini al sapore del latte vogliono vini più leggeri, di bassa gradazione e tannicità. Insomma vecchi con i vecchi e giovani con i giovani. La regola del vino rosso come abbinamento ideale per i formaggi è superata, così come quella che imponeva i bianchi con il pesce. Oggi si guarda più alla struttura del vino che al colore. Lo dimostrano i vini da meditazione, una categoria del pensiero enologico. Un tempo erano soprattutto i Porto, grandi Marsala, gli Sherry, i Sauternes qualche moscato E in Piemonte con il Gorgonzola si punta sul Loazzolo assimo Bottura ormai massimo profeta gastronomico della terra italica ha trasformato in oro l’incontro tra Parmigiano e aceto balsamico, due diamanti della sua Emilia. Il mondo dei formaggi è talmente vasto da offrire abbinamenti pressoché infiniti e quindi anche con le bevande non ci sono confini. Il matrimonio naturale, forse ancora più di quello con il vino, è quello con la birra. Certo a volte ci vuole coraggio ad assaggiare certi sapori forti che danno all’olfatto indicazioni molto diverse dal «su, dai, assaggiami!». Il palato invece si lascia sedurre dall’incontro tra due prodotti entrambi figli della fermentazione e proprio per questo così potenti per il naso. In bocca le cose vanno diversamente anche perché spesso le birre riescono a pulirla dalla grassezza della materia casearia. Di solito si pensa che più la birra è Massimo Bottura propone un gioco con l’aceto balsamico leggera e più si adatta al formaggio ma non sempre è così. Teo Musso, l’inventore della birra artigianale all’italiana per esempio considera «perfetti» gli abbinamenti tra la sua Super Baladin (un’ambrata che si ispira alle birre d’abbazia) e l’intenso Testun, formaggio ovino-vaccino a pasta semidura tipico del Cuneese affinato da Beppino Occelli su assi di legno. Oppure quello tra la Elixir (ambrata, fruttata nata da lieviti da whisky) e la forza del Roquefort affinato da Guffanti. A ognuno il suo gioco quindi. Perché l’abbinamento birra-formaggi è un meraviglioso divertimento per il palato. Ad esempio un bellissimo gioco riesce facendo incontrare la scu- XIII ...alla forma passito, soprattutto al Sud a cominciare da Pantelleria, senza dimenticare i Vin Santi in Toscana e in Trentino. La ricerca e la moda delle vendemmie tardive ha visto nascere una serie infinita di vini «liquorosi»: tutti molto profumati e intensi e destinati a trovare compagnia ideale con i formaggi più saporiti, piccanti e con gli erborinati. Matrimoni d’amore nascono anche tra vini e formaggi biologici e biodinamici. Alla cascina degli Ulivi di Novi Ligure propongono (anche Cheese) barbere e dolcetti con la tuma di pecora delle Langhe di Anna Maria Trombetta produttrice di Paroldo. A poche colline di distanza ecco la robiola di Roccaverano dop sposata con lo spumante metodo classico Alta Langa. Memo Melendez, un giovane messicano con il cuore a Treiso dove conduce il ristorante «Profumo di vino» si è innamorato del nebbiolo vendemmia tardiva Sunié di Lodali e lo propone in abbinamento ad un Blu del Moncenisio. Gli chef si sbizzarriscono a stupire, ma non bisogna essere «stellato» per provare l’emozione di un gorgonzola, un tempo rigorosamente sposato alla barbera (un bel matrimonio felice da osteria), proposto oggi con un Loazzolo doc, una delle più piccole denominazioni d’Italia. Nasce dalla caparbietà di una manciata di produttori di moscato d’Asti, sulle colline sopra Canelli, ispirati, a a suo tempo, da Luigi Veronelli e dall’enologo Giancarlo Scaglione. Vendemmia tardiva, appassimento sui graticci, rese bassissime: un nettare dorato che incontra la pasta venata d’azzurroverde del gorgonzola. La seduzione degli incontri con la birra e il the affumicato LUCA FERRUA M L a prova dei Comté dello Jura . rissima Guinness - così intensa da sembrare lattosa - con un Pecorino di fossa o, anche meglio, con un Caciocavallo podolico. Ma come perdersi un’intensa birra d’abbazia con un meraviglioso Gorgonzola naturale. O ancora - per stare un po’ più leggeri - una birra piemon- Teo Musso sfida ad assaggiare la Super Baladin con il Testun Il parmigiano Il re dei nostri prodotti caseari L’erborinato più famoso Con un vino da meditazione Il Cheddar Sta vivendo una nuova stagione La Tuma delle Langhe Un formaggio di pecora tesissima come la Menabrea, da far sposare a una Mozzarella di bufala o una Robiola di Roccaverano che abbina la sua forza a una Weissbier, o - per essere più precisi - a una Franziskaner. Ma se si vuole giocare per davvero, si può far incontrare i formaggi anche con i cocktail classici. E allora provate ad assaggiare un Emmentaler di dodici mesi con un Negroni, o meglio ancora con un Americano, mentre per i più temerari sarà sublime il matrimonio tra un Castelmagno e una Caipirinha (ma non giurerei, in questo caso, sul risultato finale per lo stomaco). Lasciando il pianeta alcolici si può passare ai the e abbinare un caprino fresco con un the affumicato come il «Lapsang Souchong». Il risultato è sorprendente e il gioco può arrivare a far incontrare i due ingredienti anche in un risotto. Ci sono temerari invece che senza temere la scomunica di Slow Food fanno incontrare la gazzosa con un erborinato o addirittura la Coca (sia essa Coca, Pepsi, Mecca o Mole) con il Bitto. GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA XIV SPECIALE LA STAMPA Lunedì GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 L’affinatore francese I grandi sapori dell’ossolano Garola e Planeta Banca del Vino, Pollenzo (p.zza V. Emanuele 13) alle 13 Banca del Vino, Pollenzo (p.zza V. Emanuele 13) alle 13 n A Tavola. Vista superba sulle n Laboratorio: A lezione da uno Il programma Gli appuntamenti giorno per giorno n Laboratorio. Dai pascoli del- dei migliori affinatori d’Oltralpe, Hervé Mons, mastro formaggiaio nel Rhône-Alpes. l’Ossola nascono il bettelmatt, lo stagionato di Crodo e il caprino erborinato della Valle Vigezzo. Costo: 25 euro Costo: 20 euro Langhe, Piemonte nel piatto e Sicilia nel bicchiere: i piatti dello chef Maurilio Garola incontrano i vini della cantina Planeta. Costo: 80 euro/ 75 soci Slow Food Fresco, facile e fai-da-te Ecco come produrlo in casa 1 Il latte Perché sia assicurata la sua corretta pastorizzazione deve provenire da stalle testate igienicamente 2 MAURIZIO TERNAVASIO arsi il formaggio in casa è il sogno di molti, così come preparare il pane nel forno del giardino. Anzi, forse è persino più facile avere a che fare con il latte che con la farina. Le regole da seguire sono poche ed elementari. Basta attenersi ai consigli di chi di formaggi se ne intende. Come Emilia Brezzo, responsabile dei corsi su latte e carne dell’Istituto lattiero-caseario e delle tecnologie agroalimentari di Moretta, in provincia di Cuneo. L’importante è mettere le mani sul latte giusto. «Deve provenire da stalle igienicamente controllate e sicure. Dopo che si può partire». Vediamo come e con che cosa. «Il prodotto casalingo più semplice da creare è il tomino fresco, che tra l’altro è una specialità della nostra zona. Bisogna riscaldare leggermente, facendo attenzione a non portarlo a bollitura per non rovinare le proteine, il latte appena munto e aggiungergli il caglio». Che altro non è che un piccolo pezzo dello stomaco del capretto o dell’agnello che assicura la trasformazione delle proteine del latte stesso, in particolare la caseina. Lo si trova in qualche farmacia, un F 3 Il caglio È la sostanza che assicura la trasformazione delle proteine del latte: lo si trova a poco prezzo in alcune farmacie Un coltello Deve essere a lama liscia: prima bisogna fare un taglio a croce sul prodotto e poi tagliuzzarlo ulteriormente per assicurare la fuoriuscita del siero Per fare il formaggio è importante usare latte di stalle igienicamente controllate boccettino costa circa due euro. E ne serve mezzo cucchiaino per un litro di latte. A quel punto il latte diventa una specie di coagulo e cambia consistenza, trasformandosi in una sostanza gelatinosa come un budino. In pratica avviene una precipitazione dallo stato liquido a quello semisolido e infine solido. «Dopo un quarto d’ora circa da questo passaggio, occorre praticare È una vera delizia, ottimo da solo o accompagnato dalla frutta fresca 4 5 La fuscella Il contenitore di plastica traforato serve per asciugare il più possibile il prodotto e dargli la caratteristica forma Mercati globali Nato in Repubblica Ceca Creato e stagionato in Italia DARIO BRAGAGLIA del grana e del parmigiano. «Qui ci sono una grande disponibilità di terra, aziende agricole di alto livello e condizioni climatiche propizie», aggiunge Roberto Brazzale, presidente del gruppo. Nel 2003 nasce Gran Moravia, attualmente viene prodotto in circa 200-220 mila forme l’anno. L’idea è quella di far sposare il grande patrimonio di conoscenze casearie dei tecnici italiani con un territorio per molti versi ancora vergine, ma di grandi poten- ulle alture della Moravia attorno a Litovel a metà settembre l’aria è già frizzante. Le 800 mucche dell’allevamento di Protivanov sembrano gradire il calo di temperatura e producono mediamente 23 litri di latte al giorno. «È meno di quanto si ottiene da noi in Pianura Padana - spiega Roberto Brazzale - ma è un latte di alta qualità che deriva anche del benessere di cui godono gli animali, con la stabulazione libera e le cuccette individuali per oltre il 90 per cento del bestiame allevato». Nel 2000 il Gruppo Brazzale, erede di una famiglia veneta che opera da otto generazioni nel mondo del latte, in pratica dalla fine del Settecento, ha deciso di spostare nella bella campagna morava, in Repubblica Ceca, la produzione di un formaggio a pasta dura nello stile S Tra i punti di forza della lavorazione il bassissimo consumo d’acqua zialità. In questi dieci anni attorno al progetto Gran Moravia si è così raccolta una rete di circa 80 aziende agricole, oltre 18 mila capi bovini per un totale di circa 100 mila ettari di terreno e 450 mila litri di latte raccolti ogni giorno. «Le aziende che lavorano per noi distano in media non più di 70 chilometri dal caseificio di Litovel, e questo ci permette di ottimizzare i tempi e i costi: un prodotto buono non deve per forza essere caro», sottolinea Brazzale. Fra i punti di forza della filiera del Gran Moravia ci sono i foraggi utilizzati per l’alimentazione del bestiame che non vengono irrigati artificialmente, consentendo un notevole risparmio di acqua. Un vanto del formaggio che nasce in Moravia è quello di poter quantificare la propria «water footprint», ovvero la propria impronta idrica. Con l’attenzione al risparmio di acqua in ogni fase della lavorazione, si raggiungo- XV La Ciau del Tornavento, Treiso (p.zza L. Baracco 7) alle 20,30 I CONSIGLI DELL’ESPERTO Dal latte alla toma in cinque mosse . no i 2.067 litri per chilo e gli esperti dicono che è una cifra bassa, cosa ovviamente positiva per un mondo sempre più assetato. Nel caseificio di Litovel, che è stato battezzato La Formaggeria, le forme di Gran Moravia sono sistemate nelle alte scalere: migliaia di forme che nascono morave, ma invecchiano italiane. La stagionatura (mediamente fra i 9 e i 15 mesi) avviene infatti nello stabilimento di Zanè, in provincia di Vicenza, dove viene fatto anche il confezionamento. Meno del 5 per cento della produzione rimane in Repubblica Ceca e viene venduto nella catena di negozi a marchio La Formaggeria Gran Moravia. Il Gruppo Brazzale sta per aprire il suo tredicesimo negozio nel Paese che lo ha accolto. I cechi sembrano andare pazzi per l’italian style in versione casearia. E il negozio di piazza San Venceslao a Praga è la vetrina più importante e affollata. La brigata de «La Ciau» un taglio a croce con un coltello dalla lama liscia». Una pratica molto diffusa fin dai tempi antichi tra i nostri pastori, che in questo gesto vedevano anche un implicito riconoscimento alla divinità a cui si doveva la fecondità di animali e raccolti. «Dopo aver lasciato riposare ancora qualche minuto quello che è ancora un prodotto indefinito, si assiste alla separazione del siero. Procedimento assicurato dall’ulteriore taglio con la medesima posata in modo da creare una sorta di scacchiere a righe parallele», continua l’esperta. Siamo al buono, in bocca affiora l’acquolina. Vogliamo gustare immediatamente, o al massimo il giorno dopo, un bel tomino fresco? Basta prendere un mestolo per travasare in una fuscella (il caratteristico recipiente di plastica traforato) il contenuto. «Altrimenti va bene anche un colino, che assicura l’ulteriore fuoriuscita di siero e l’assunzione della forma caratteristica. Dopo 10 minuti bisogna rigirarlo sempre per via del siero, poi è pronto per essere assaggiato. Una vera delizia, ottimo da gustare da solo o accompagnato alla frutta fresca. Il sapore è quello delicatissimo che sa solo di latte». Adesso proviamo ad ottenere un formaggio un po’ più stagionato. È sempre Emilia Brezzo che ci accompagna nella preparazione. «È fondamentale eliminare del tutto il siero, che non permette l’asciugatura, la stagionatura e alla lunga dà un gusto non buono. Dopo la croce è sufficiente sminuzzare il prodotto in porzioni grandi come i chicchi di riso. Dopo una ventina di giorni si potrà così mangiare una meravigliosa toma. Ma per ottenere lo stesso peso del tomino, occorre più latte ». Insomma, il tipo di formaggio da preparare in casa dipende principalmente dal modo di tagliare la cagliata. Tomino fresco È il prodotto finale di tutto il procedimento: ha il sapore del latte appena munto ed è ottimo da mangiare, da solo o accompagnato alla frutta fresca La stagionatura di Brazzale LA STAMPA Direttore Responsabile Mario Calabresi Vicedirettori Massimo Gramellini, Francesco Manacorda Cesare Martinetti, Luca Ubaldeschi Editrice La Stampa Spa Via Lugaro 15, Torino Presidente John Elkann Direttore Generale Luigi Vanetti Stabilimento di Stampa La Stampa, v. G. Bruno 84, Torino Supplemento chiuso in tipografia il 18-09-2013 GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 LA STAMPA XVI BREVI 10 | CUNEO Giovedì 19 settembre 2013 il Giornale del Piemonte Ospedale: convocati sindaci della CN2 Furti nei market: due arrestati Lotta al sommerso, 11 irregolari ALBA. Il sindaco Maurizio Marello, anche presidente della Rappresentanza della Conferenza dei sindaci dell’Asl Cn 2, ha organizzato una convocazione della stessa per martedì 24 settembre, sul tema del nuovo ospedale in costruzione a Verduno e anche sulla situazione dei due attuali ospedali di Alba e Bra che stanno attraversando un momento complesso. GENOLA. Sono due gli arresti per reati contro il patrimonio effettuati nelle ultime ore da parte dei carabinieri. Nei guai sono finiti due rumeni: la 26enne B.M., fermata dopo aver sottratto merce nel super Bennet di Genola, e il 56enne suo connazionale C. G., bloccato con merce rubata presso il supermercato Lidl di Racconigi. La donna, che durante la fuga ha colpito la cassiera al volto con la borsa. CUNEO. I carabinieri hanno scovato 11 lavoratori in nero in 2 ditte. Tre di loro, impiegati in una azienda di Cherasco, risultavano essere in realtà stati licenziati in primavera, anche se lavoravano con le stesse modalità precedenti il licenziamento. La ditta avrebbe anche omesso di versare i contributi. Altri 7 lavoratori non regolari sono stati individuati dai carabinieri in una ditta di Canale. NEL CAPOLUOGO Extrabolletta accende il dibattito d’autunno Allarme di Pellegrino (Cuneo Più): «A bilancio 500mila euro di spese in più» ALESSANDRO ZORGNIOTTI da Cuneo Tempi più bui? Più che una realtà, sono una necessità. L’extra-bolletta da 500mila euro è pronta a infiammare assieme ad altre voci dell’ordine del giorno - il Consiglio comunale convocato per l’inizio della prossima settimana. La ricognizione degli equilibri di bilancio, discussa nella riunione ultima della competente Commissione, ha evidenziato infatti un aumento tendenziale delle spese correnti alle voci energia e calore. Con il rischio, nel caso in cui non vengano assunti gli opportuni correttivi, che debbano essere «raffreddati» altri capitoli di intervento legati al contrasto delle emergenze sociali. L’allarme viene lanciato dal capogruppo di maggioranza di Cuneo Più, Vincenzo Pellegrino: «Al momento stiamo parlando di una proiezione da qui alla fine dell’anno, però l’analisi degli andamenti effettivi del documento economico-finanziario per il 2013 ci impone di agire nell’ottica di un serrato monitoraggio dei consumi quotidiani del nostro Ente, immaginando da subito azioni strutturali sul versante impiantistico per il contenimento degli stessi, in uno con razionalizzazioni da attuare anche nella situazione vigente». Il rappresentante della coalizione di governo cittadino traccia una panoramica più complessiva del problema legato alla sostenibilità (economica oltre che ecologica) delle bollette di Palazzo civico: «Il pieno recupero funzionale del fabbricato ex Ospedale Santa Croce, all’interno del Piano di sviluppo urbano del Centro storico, comporterà spese ordinarie di manutenzione pari a 12mila euro al mese. Per questo motivo è urgente individuare, nel prosieguo della progettazione avviata, soluzioni tecno- MISURE URGENTI «Ora si provvede con avanzo corrente e fondo cassa, ma servono soluzioni strutturali» logiche e organizzative che impediscano preventivamente un tale esborso. Gli esempi di siti e voci su cui provvedere in maniera lungimirante potrebbero poi allungare questo elenco. Dobbiamo in altre parole essere pronti per quando entrerà in vigore la nuova tassa comunale unificata su raccolta rifiuti e servizi comunali indivisibili, la Service Tax che assorbirà Imu e Tares, perché razionalizzando le spese correnti di funzionamento dell’Ente e dei suoi servizi potremo incidere sulle aliquote in misura favorevole ai nostri concittadini». Per il momento, le coperture dovrebbero ve- nire da una quota parte dell’avanzo di amministrazione (quella non vincolata a investimenti) e dal fondo cassa. «Però non può essere questa la soluzione duratura - ammonisce Pellegrino - in quanto si tratta a loro volta di risorse sì ancora cospicue ma destinate, di esercizio in esercizio, ad assottigliarsi sempre di più. Importante, comunque, che pur nell’imprevisto si riesca a fare fronte senza nuovi aumenti di tassazione». A proposito della quale entra in gioco anche la Tares, i cui bollettini hanno debuttato nelle buche delle lettere di famiglie e imprese: «Mentre per le prime si registra una situazione di sostanziale invarianza - conclude Pellegrino - per le seconde sarà necessario un intervento che bilanci il tiro in occasione delle rate successive al 30 settembre. Anche se ciò non forma ufficialmente un punto dell’ordine del giorno della settimana entrante, ritengo che si debba comin- WELFARE/1 - NELLA CITTÀ DEGLI ACAJA FOSSANO. Il welfare trova ristoro, in attesa di trovare lavoro. In uno slancio bipartisan, l’assessore «democrat» alle Finanze Vincenzo Paglialonga e la presidente leghista della Commissione Bilancio Anna Mantini, annunciano per questo giovedì una riunione consultiva in Comune dedicata all’esame dell’urgente variazione al bilancio di previsione 2013 per consentire il rifinanziamento della mensa scolastica: intervento realizzato in parte attigendo al Fondo emergenze sociali istituito nella manovra per l’anno in corso, per un importo INTEGRAZIONE Risorse decisive per consentire agevolazioni con le norme Isee pari a 15mila euro, in altra misura utilizzando un contributo assegnato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Fossano nell’ambito della missione che questa si è attribuita per sostenere il welfare locale. «Si tratta di una misura di bilancio - spiega la capogruppo del Carroccio in Consiglio, Mantini - volta a far sì che l’anno scolastico possa cominciare includendo fin da subi- che ora sottoponiamo alla Commissione competente e poi all’aula consiliare - aggiunge Paglialonga - si inserisce in una linea di continuità con interventi di welfare municipale che, grazie anche al contributo meritorio di Enti terzi come appunto la Fondazione CRF a cui va il ringraziamento mio e di tutta l’Amministrazione comunale, fin dall’ini- te, da rendere possibile l’accesso a queste agevolazioni anche per quei nuclei familiari fossanesi che finora ne sono rimasti esclusi, a causa della fissazione di soglie di reddito massimo ridicolmente basse e di requisiti di consistenza numerica della famiglia rivolti a favorire quasi esclusivamente gli extracomunitari, ignorando le situazioni di oggettiva difficoltà di un sempre più alto numero di nostri concittadini che invece hanno sempre dovuto pagare rette e tariffe al loro massimo importo». «Il provvedimento che abbiamo adottato, e In Consiglio comunale arriva anche la delibera sugli equilibri di bilancio WELFARE/2 - A CUNEO Mensa scolastica: il sociale trova ristoro con ben 32mila euro to le agevolazioni necessarie alle famiglie in maggiori difficoltà, sulla base dei criteri Isee. Per questo motivo, la deliberà verrà poi sottoposta con procedura d’urgenza alla ratifica finale nel Consiglio convocato per il successivo martedì 24. Senza ancora entrare nell’analisi del provvedimento, in considerazione delle modifiche intervenute a livello nazionale per i requisiti Isee (indicatore della situazione economica equivalente, ndr), il personale auspicio, mio e del mio gruppo, è che i criteri fissati nel documento siano tali, finalmen- ciare a parlarne, seguendo l’esperienza avviata da altre Amministrazioni della Granda, da Alba a Fossano a Mondovì». Il Consiglio comunale, per la parte amministrativa, si occuperà degli atti di riequilibrio economico-finanziario, della variantina per il parcheggio a raso dell’ex eliporto, del project financing per i box interrati nella piazza dell’ex Foro Boario. La parte politica non sarà «in bolletta», annunciandosi altrettanto incandescente: oltre all’interpellanza del capogruppo Pdl Riccardo Cravero sul giallo della tangenziale autostradale, ben 9 ordini del giorno; tra questi, due della maggioranza contro il piano regionale sul trasporto pubblico locale e l’aumento dell’Iva sui servizi delle cooperative sociali e uno dell’ex candidato sindaco Garelli contro la guerra in Siria, documento che da patrimonio bipartisan del Consiglio (come avrebbe voluto Cravero) diventa un’iniziativa «esule». MANTINI (LEGA) «Bene, ma si dia una giusta precedenza alle famiglie fossanesi» zio hanno collocato il nostro Comune all’avanguardia, a livello provinciale, per la qualità e l’entità delle misure adottate, fra le quali ricordo quelle assunte fin dal 2012, per esempio, con l’obiettivo di evitare l’adeguamento al rialzo delle tariffe per i servizi estivi all’infanzia, importanti al fine di permettere ai genitori di dedicarsi al lavoro in un così complesso frangente». [AZor] Assistenza: il Governo è assente, il Comune no CUNEO. Welfare: lo Stato è assente, il Municipio no. Il Comune dovrà sostenere, nell’anno scolastico 2013/2014, una spesa di circa 300mila euro per integrare l’assistenza agli alunni diversabili inseriti nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e secondarie di primo grado (la scuola superiore è di competenza della Provincia), cui vanno aggiunti gli oneri per un ormai ristretto gruppo di dipendenti assegnato in servizio nelle scuole stesse. L’assistenza agli alunni diversabili dovrebbe essere a carico dello Stato, ma i Comuni si vedono costretti a integrare le risorse, sempre più contratte, messe in campo dal Ministero per l’Istruzione. In questo modo il Comune apporta il proprio contributo per far sì che l’avvio dell’anno scolastico avvenga in modo ordinato, limitando i disagi che tutti gli anni accompagnano questo periodo. L’iniziativa è stata assunta dall’assessore ai Servizi sociali, Franca Giordano. Saranno 72 gli alunni seguiti con tale intervento per un impegno pari a 290mila euro con un marcato aumento rispetto a quanto fatto l’anno precedente; aumento tradotto anche in un maggiore costo (circa il 7% in più), dato che nel 2012/13 il Comune erogò alle scuole la cifra di 269mila euro. Sono fondi tratti al 90% dal bilancio comunale: il resto è coperto da un sempre più esiguo fondo regionale erogato attraverso l’Amministrazione provinciale. Fondi che il Comune, da alcuni anni, eroga affinché gli istituti scolastici possano provvedere agli interventi avvalendosi di cooperative sociali o di progetti particolari, realizzati dalle loro insegnanti nella più completa autonomia e mirati ai singoli casi seguiti e alle metodologie didattiche. il Giornale del Piemonte Giovedì 19 settembre 2013 TORINO | 7 DA DOMANI Cheese: tutti a Bra per il formaggio Al via la nona edizione del festival internazionale del mercato caseario FEDERICO CALLEGARO Una quattro giorni per scoprire le meraviglie del formaggio in una delle regioni che contribuisce maggiormente ad accrescere il livello di eccellenza della produzione italiana. Si tratta di Cheese, kermesse internazionale con cadenza biennale, alla sua nona edizione, in programma a Bra da domani a lunedì. A farla da padroni saranno, ovviamente, i formaggi piemontesi e specialmente quelli che si raggruppano sotto un sigillo di garanzia come Assopiemonte Dop e Igp. Tra questi spiccano il formaggio Bra, il Castelmagno, il Murazzano, il Raschera, la Robiola di Roccaverano e la Toma Piemontese. Lo spazio occupato dalla mostra mercato, però, sarà molto più esteso rispetto all’area espositiva vera e propria, e, occupando le varie aree mercatali, andrà a interessare tutta la città. E quest’anno, tra i prodotti presentati, ci sarà anche una novità. Tra gli stand sarà presente anche quello dedicato interamente ai formaggi di alpeggio e ai margari piemontesi. Una scelta, questa, voluta dall’assessore regionale all’Economia montana, perché diventi anche l’occasione per incentivare il turismo sulle nostre montagne. «Per la prima volta dopo molti anni, a questo evento internazionale viene riservato uno spazio per promuovere i formaggi e i produttori delle vallate piemontesi», ha osservato Gian Luca Vignale. Venendo ai numeri, il comparto caseario piemontese vanta delle cifre imponenti che lo rendono un settore produttivo di enorme interesse: sono 19mila, per esempio, le aziende che hanno un allevamento annesso al loro laboratorio, 160mila le vacche da latte che ne producono quasi 8 milioni di quintali, per un valore agricolo di 340 milioni. Cifre non minori sono quelle che riguardano i ricavi derivati dall’export dei formaggi, attestate intorno al valore me- dio di 250 milioni. Ma in tempi di crisi economica, comunque, tutti i settori produttivi subiscono dei danni, e l’attenzione delle istituzioni finisce per diventare il discrimine tra la morte o la sopravvivenza. Non è un caso, perciò, che a Cheese partecipino anche, con un’ala tematica appositamente dedicata, le istituzioni locali. Il compito che andranno a svolgere sarà quello di accogliere i visitatori per far loro conoscere i meccanismi della produzione del formaggio, affiancando i commercianti nel proporre degustazioni e percorsi tematici. Dell’importanza dell’evento è conscio anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, che vede questa come l’occasione giusta in grado di rilanciare la città di Bra e il Piemonte intero, sulla scena mondiale. Per raggiungere più facilmente Cheese sono stati potenziati i collegamenti ferroviari tra Bra e Torino. Saranno tre le corse straordinarie in partenza da Torino Stura I NUMERI Sono 19mila le case produttrici che hanno un allevamento annesso al proprio laboratorio alle 21,23, alle 22,23 e alle 23,23, con corrispondente potenziamento anche in partenza da Bra alle 21,36, alle 22,36 e 23,36 in direzione del capoluogo regionale. Il numero complessivo di treni che collegano giornalmente Bra con Torino sarà così di quaranta unità, con prime partenze alle 5,23 da Torino Stura e si potrà raggiungere la kermesse con convogli ogni ora. A questi si aggiungono i 35 treni della linea Bra, Alba e Cavallermaggiore in coincidenza con i regionali veloci da e per Cuneo e Savona o tramite i 34 treni della Torino-Fossano. CANDIA CHEESE Migliaia i produttori che parteciperanno alla kermesse internazionale INDAGA IL NAS Scoperto un primosale a «pois» rossi dalla prima pagina (...) nell’area a sud della città. Una brutta sorpresa per l’ignaro acquirente, che al momento di aprire la confezione, in scadenza il 25 settembre, è stato colpito dall’odore acre del formaggio e dalla presenza di numerose macchie di colore rosso e giallo. Immediata la decisione di rivolgersi al Nucleo antisofisticazione dei carabinieri, che ora procederà alle necessarie analisi per accertare l’eventuale pericolosità del prodotto e al controllo delle altre confezioni del medesimo lotto in vendita nel supermercato torinese. Non è la prima volta che a Torino vengono segnalati casi di prodotti caseari alterati. L’ultimo episodio risale alla metà di agosto, quando una donna ha sporto denuncia dopo che la mozzarella acquistata in un supermercato di Grugliasco aveva assunto una inquietante colorazione blu. Dopo i primi accertamenti, il pm Raffaele Guariniello aveva poi deciso l’iscrizione nel registro degli indagati del responsabile della ditta produttrice, un’azienda casearia della provincia di Reggio Calabria, procedendo per violazione della legge 1962 sugli alimenti. In quel caso dai controlli del Nas era infatti emersa la presenza di un batterio conosciuto come «pseudomonas fluorescens», responsabile della colorazione blu ma non dannoso per la salute. In passato non sono mancati anche i casi di mozzarelle e altri formaggi freschi a «pois» rossi, che sono risultati essere contaminati da lieviti «cromogeni». PROCURA GP100913 Gamberi e fior di loto, «guerra» della Provincia Sui frutti di bosco nuovi accertamenti dalla prima pagina Non è ancora cessato l’allarme sui frutti di bosco che solo qualche mese fa ha indotto la procura di Torino a vederci chiaro. Nuovi casi di epatite hanno spinto il pubblico ministero Raffaele Guariniello a svolgere ulteriori accertamenti per verificare cosa stia succedendo. In alcuni supermercati sono state rintracciate alcune confezioni, poi risultate positive ai controlli, confezioni commercializzate da una azien- (...) A questo fine la Provincia ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione. I fondi saranno utilizzati per realizzare un più ampio programma per la «valorizzazione e incremento della biodiversità nella rete ecologica provinciale». Il programma comprende una serie coordinata di progetti, che saranno realizzati in sette località, individuate come nodi della rete ecologica provinciale, con l’obiettivo di conservare la biodiversità, tutelare gli habitat naturali e le specie rare presenti. Gli interventi saranno affiancati da una campagna di comunicazione. Grazie alle collaborazioni avviate e al finanziamento ottenuto dal Psr, nei prossimi mesi saranno realizzati interventi sperimentali di cattura dei Gamberi della Louisiana e di taglio del Fior di Loto. La specie botanica è ritenuta responsabile della sparizione della pianta acquatica Limnantemio e delle Ninfee, ma anche della forte riduzione del Nannufaro e della Castagna d’acqua. La lotta alle specie esotiche invasive sarà condotta anche su altre specie arboree e arbustive che seppur meno evidenti sono in rapida espansione: Ailanto, Robinia, Acero americano, Bambù, Fitolacca, Buddleja. Il progetto di tutela della biodiversità prevede inoltre la realizzazione di due ecodotti sotterranei, con barriere semifisse, per la protezione degli anfibi (in particolare i Rospi), che attraversano la vicina strada provinciale per raggiungere la zona paludosa dove si riproducono. È previsto inoltre un corridoio ecologico di circa 800 metri, costituito da un’estesa fascia vegetata di alberi e arbusti lungo il canale che costeggia il lato occidentale della palude. Saranno infine realizzati interventi di miglioramento forestale nei boschi umidi di proprietà pubblica. [MTra] Assemblea elettiva CNA Piemonte Futuro artigiano ne discutono Francesco Cudia, presidente CNA Piemonte Filippo Provenzano, segretario CNA Piemonte Carlo Trigilia, ministro alla Coesione territoriale Agostino Ghiglia, assessore regionale all’Artigianato e Commercio Beppe Berta, Università Bocconi di Milano Marco Bettiol, Università di Padova Daniele Vaccarino, presidente CNA Torino Sergio Silvestrini, segretario generale CNA Moderati da Luca Ponzi, vicecaporedattore del TGR Piemonte Segreteria CNA Piemonte - 011.5541811 [email protected] Con la collaborazione di COGART P I E M O N T E C O O P E R A T I VA D I G A R A N Z I A E C O N S U L E N Z A P E R L E I M P R E S E FITA CNA FORMAZIONE SRL Domenica 22 settembre dalle ore 9,30 alle ore 13 Hotel Santo Stefano via Porta Palatina 19 Torino ROGATORIA Trovate nuove confezioni col virus Guariniello chiede documenti a Polonia, Canada e Ucraina da della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Le confezioni, dunque, contenevano il pericoloso virus che avrebbe provocare l’epatite ai fruitori degli stessi frutti di bosco. Di fronte a questo pericolo il pm Guariniello ha richiesto attraverso una rogatoria internazionale in Polonia, Ucraina e Canada - notizie sulla provenienza dei frutti poi surgelati e arrivati nelle buste acquistate nei nostri supercati. Inoltre sono stati disposti nuovi campionamenti in Italia per verificare se esistano altre confezioni con frutti «infetti» dal virus che provoca l’epatite. llaa RReeppuubbbblliiccaa GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 CRONACA ■ XI TORINO JACOPO RICCA FORMAGGI sono arrivati, in camion o con l’Arca poco importa, ora è il turno dei visitatori. Parte domani a Bra “Cheese – Le forme del latte”, la quattro giorni casearia organizzata da Slow Food, ospiti d’onore i formaggi delle Isole Britanniche e i loro produttori. Fino a lunedì incontri, degustazioni e intrattenimento attorno ai “frutti del latte”. La nona edizione avrà un “fulcro” democratico: tutti potranno segnalare i prodotti da salvare. L’Arca della campagna “Salva un formaggio” è giunta a Bra e la commissione giudicatrice è pronta ad assaggiare le segnalazioni di produttori e appassionati. Salvati o meno, saranno moltissimi i formaggi che invaderanno Bra da domani a lunedì. I tremila metri quadri del Merca- I I formaggi sono a Bra domani con Guccini apre le danze Cheese Centinaia i produttori in arrivo dal mondo bato sarà il turno de La Paranza del Geco, mentre domenica Andrea Pierdicca e gli Yo-yo Mundi propongono lo spettacolo “La Solitudine dell’Ape”. Anche in questa edizione Cheese non dimentica l’educazione al gusto: gli ormai tradizionali laboratori giocheranno, come sempre, la loro parte (le prenotazioni sono chiuse). La kermesse organizzata da Slow Food si conferma “green”: arriVia Gramsci invasa per Zucca CHEESE 2013 Bra Gli orari EVENTI Venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 23. Lunedì dalle 11 alle 20 MERCATO DEI FORMAGGI Venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 22 (lunedì chiuderà alle 20) GRAN SALA DEI FORMAGGI ED ENOTECA Venerdì dalle 12.30 alle 23, sabato e domenica dalle 11 alle 23 (lunedì chiuderà alle 20) Per l’inaugurazione alle 12,30 arriverà il ministro Nunzia De Girolamo, già esauriti i laboratori to ospiteranno gli stand di centinaia di produttori da tutto il mondo, mentre nella Gran Sala (a ingresso libero) sarà possibile degustare i 150 formaggi selezionati (un terzo sarà composto dai cheese britannici), accompagnandoli con i vini proposti dall’Enoteca: i tagliandi per le degustazioni saranno disponibili dall’apertura di venerdì alle L’evento I treni Potenziati i collegamenti da Torino con Bra (tre corse notturne in più). Porta SusaBra dalle 5.30 alle 23.30, Bra-Porta Susa dalle 5.36 alle 23.36. Un treno ogni ora in ogni direzione IL MERCATO Le bancarelle del grande mercato dei formaggi durante l’ultima edizione di Cheese 12.30 quando interverrà il ministro Nunzia De Girolamo. Ogni biglietto vale un assaggio (dal Parmigiano italiano a quello a latte crudo sudafricano non si faranno distinzioni). La serata d’apertura vedrà sul palco il padrone di casa Carlo Petrini e Francesco Guccini (che durante Cheese riceverà la cittadinanza onoraria braide- se) che si racconteranno in una “chiacchierata in libertà” stimolati da Guido De Maria. Sabato invece il cantautore emiliano salirà sull’Arca del Gusto per proporre la sua selezione personale di formaggi da “salvare”. Dopo una giornata di degustazioni sarà sempre possibile rilassarsi con la musica in piazza Caduti della Libertà: sa- 20/23 settembre 2013 I prezzi Non si pagano biglietti d’ingresso. 1 a tagliando per le degustazioni nella Gran Sala (ogni pezzo di formaggio ce ne vorrà uno, mentre per i vini ci voglio dai 3 ai 5 tagliandi). 65 Tessera Speciale Cheese con 3 buoni degustazione per la Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca (comprende la Guida formaggi d’Italia e la Guida ai Presìdi Slow Food e vari gadget) vare a Bra con i mezzi pubblici sarà più facile. Regione e Agenzia per la mobilità hanno potenziato i collegamenti con Torino. Ogni ora, dall’alba alle 23.30 partirà un treno della linea 4 del Servizio Ferroviario Metropolitano, Torino-Bra e ritorno. A Cheese, in Arca o in treno, arriveranno in molti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Festa con 4 mila e tappeti rossi per il nuovo Zucca ON una serata in pieno stile mondan-milanese, è stato riaperto ieri sera lo storico bar Zucca, uno dei luoghi d'incontro più amati dai torinesi. Per l’occasione in via Gramsci, dov’è la nuova location del bar è stata organizzata una festa dalle dimensioni inusuali per Torino: 4 mila invitati, due vie chiuse al traffico, rigida selezione alle barriere, tappeti rossi, aperitivo in strada sulle note della colonna sonora del film di Sorrentino "La Grande Bellezza". A gustare pizzette e tramezzini c’erano tra gli altri, il presidente della Regione, Roberto Cota, gli assessori Michele Coppola e Agostino Ghiglia, il presidente del festival del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, la presidente della Fondazione Museo Egizio, Evelina Christillin, il calciatore Claudio Marchisio, l'ex olimpionico Livio Berruti. C ANSA PIEMONTE - 18/09/2013 13:35:00 ANSA/ Alimentare: Piemonte a Cheese; 250 mln da export formaggi - Sono 19.000 le aziende in regione, 160.000 le vacche da latte (ANSA) - TORINO, 18 SET - Diciannovemila aziende conallevamenti, 160.000 vacche da latte, quasi 8 milioni diquintali di latte con un valore a prezzi agricoli di base di 340milioni di euro, 9 formaggi Dop e 60 riconosciuti come ProdottiAgroalimentari Tradizionali del Piemonte, con un valore di 250milioni di euro dell'export di formaggi piemontesi. Sono inumeri del comparto lattiero-caseario piemontese, che la Regionericorda in occasione di Cheese, la kermesse internazionale suiformaggi, in programma a Bra dal 20 al 23 settembre. Quest'anno, per la prima volta, all'evento parteciperà anchel'Assessorato Regionale all'Economia montana, con uno standdedicato ai formaggi di alpeggio e ai margari piemontesi, in cuioltre alle tradizioni enogastronomiche saranno presenti schermie depliant che presenteranno tutte le attività turistiche,sportive e di outdoor che le montagne piemontesi offrono. "Cheese rappresenta un grande evento - sottolinea l'assessoreregionale all'Agricoltura, Claudio sacchetto - in grado dirilanciare la città di Bra, e il Piemonte, sulla scena mondiale:il sistema organizzativo si prepara all'accoglienza di oltre150.000 visitatori e giornalisti provenienti da ogni parte delmondo". "Per la prima volta dopo molti anni a questo eventointernazionale viene riservato uno spazio per promuovere iformaggi e i produttori delle vallate piemontesi. L'obiettivo èdi mettere in vetrina tutti i sapori, tradizionienogastronomiche e attività outdoor che la montagna piemonteseoffre'', rileva l'assessore regionale all'Economia montana GianLuca Vignale. "L'organizzazione dell'evento di Cheese, comprese le numeroseiniziative collegate - spiega il presidente di Assopiemonte dope igp, Gianni Siccardi - è una sfida che abbiamo colto, "forti"della squadra che ha partecipato al lavoro, sempre assistita daSlow Food. Nella nostra area il pubblico potrà conoscere,degustare e toccare con mano la realtà della nostra filieralattiero-casearia. Sono previsti anche incontri didattici con lescuole e, ciliegina sulla torta, l'incontro di sabato 21 alle17, con Carlo Cracco, grande maestro di cucina". (ANSA). ANG ANSA PIEMONTE - 18/09/2013 16:29:00 Alimentare: Cheese; un treno all'ora da Torino a Bra - Salirà a 40 numero collegamenti giornalieri, più corse serali (ANSA) - TORINO, 18 SET - L'assessorato ai trasporti dellaRegione Piemonte e l'Agenzia per la mobilità metropolitana diTorino hanno potenziato i collegamenti ferroviari tra Bra eTorino nei giorni di Cheese, evento dedicato all'enogastronomiain programma dal 20 al 23 settembre. Saranno tre le corse straordinarie dell'Sfm4 in partenza daTorino Stura alle 21,23, alle 22,23 e alle 23,23, concorrispondente potenziamento anche in partenza da Bra alle21,36, alle 22,36 e 23,36 in direzione del capoluogo regionale.Grazie a questi convogli, il numero complessivo di treni checollegano giornalmente Bra con Torino salirà a quaranta, conprime partenze alle 5,23 da Torino Stura per un cadenzamento ditrasporto che permetterà di raggiungere il centro della festacon treni ogni ora in partenza da e per la stazione della cittàcuneese. A questi si aggiungono i 35 treni di collegamento lungola sfmB che collegano Bra con Alba e Cavallermaggiore incoincidenze con i Regionali Veloci da e per Cuneo e Savona otramite i 34 convogli dell'sfm7 Torino-Fossano , chepermetteranno da ogni parte di poter essere presenti a Cheeselasciando l'auto in garage. (ANSA). ANG ANSA PIEMONTE - 18/09/2013 18:35:00 Ansa Piemonte - notizie del giorno: ore 18.30 (ANSA) - TORINO, 18 SET - EPATITE A: NUOVI CASI IN FRUTTI BOSCO SURGELATI- Nuovi casi di frutti di bosco surgelati, contaminati dal virusdell'epatite A, sono stati scoperti dalle analisi disposte daRaffaele Guariniello, che il mese scorso aveva apertoun'inchiesta. Si tratta di prodotti prelevati in supermercatitorinesi e commercializzati da ditte di Lombardia e EmiliaRomagna. I casi. cinque, sono stati segnalati al ministero dellaSalute. Chiesta una rogatoria a Polonia, Ucraina e Canada, dadove provengono i frutti, e disposti nuovi campionamenti inItalia. ---. FA SESSO CON PARROCO E LO RICATTA,CONVALIDATO ARRESTO- E' stato convalidato l'arresto della rom, di origini romene,fermata nei giorni scorsi per estorsione nei confronti di unanziano parroco di Torino. Secondo l'accusa la donna, che avevaavuto una relazione con il prete, si sarebbe fatta consegnare350 mila euro in due anni. Bonifici, assegni e contanti incambio del suo silenzio sui loro incontri sessuali. La donna,dal canto suo, ha ammesso di averlo minacciato soltanto unavolta, chiedendogli 50 mila euro.---. ETERNIT: RICERCATORI,YALE REVOCHI LAUREA A SCHMIDHEINY- Yale revochi la laurea honoris causa a Stephan Schmidheiny, ilmiliardario svizzero condannato in appello a 18 anni direclusione nel processo Eternit. Lo chiede una petizionesottoscritta da una sessantina di docenti universitari ericercatori, tra cui l'ex ministro Balduzzi. Ad inviarlaall'ateneo statunitense l'Afeva, l'associazione che riunisce ifamigliari delle vittime e i malati della Eternit. La laurea,sostiene la petizione, gli fu data "prima che si conoscesse illato oscuro".---. SALUTO SOLENNE A TORINO AL PREFETTO DI PACE- "Il senso istituzionale di Torino dovrebbe essere preso adesempio in Italia per altre realtà": così il prefetto di Torino,Alberto Di Pace, ha ringraziato la città per il saluto solenneche gli ha voluto riservare. Di Pace, napoletano, lascia perassumere l'incarico di direttore del Dipartimento dei Vigili delFuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile. Il sindaco, PieroFassino e i presidenti del Piemonte, Roberto Cota e dellaProvincia, Antonio Saitta, lo hanno ringraziato a nome deitorinesi.---. IL GRANDE CINEMA E LA PUBBLICITA' ALL'ASTA BOLAFFI- Il fascino del grande cinema e le pubblicità del '900 all'astaBolaffi il prossimo 26 settembre. Una vendita di oltre 500lotti, tra litografie e offset, che partiranno da una basecomplessiva di 300mila euro. Tra i pezzi più rari la seriecompleta di manifesti per l'uscita di 'Accattone', film diPasolini del '61, commissionati dal regista agli amici pittoriCorrado Cagli, Carlo Levi, Mino Maccari e Anna Salvatore.All'asta anche le locandine di film come Via col vento e IlGrande Sonno.---. RIVA: CORTEO OPERAI LESEGNO VICINO LA TORINO-SAVONA- Protestano i lavoratori della Riva Acciaio di Lesegno. Uncentinaio di operai sta sfilando in corteo a Mondovì, nei pressidel casello dell'autostrada Torino-Savona. Ad aprire lamanifestazione lo striscione "Fateci lavorare", lo stesso sloganscandito dai dipendenti dello stabilimento in provincia diCuneo. La manifestazione sta causando disagi alla circolazione. ---. ALIMENTARE: PIEMONTE A CHEESE, 250 MLN DA EXPORT FORMAGGI- 19mila aziende con allevamenti, 160.000 vacche da latte, quasi8 mln di quintali di latte con un valore a prezzi agricoli dibase di 340 mln di euro, 9 formaggi Dop e 60 riconosciuti comeProdotti Agroalimentari Tradizionali del Piemonte, con un valoredi 250 mln di euro dell'export di formaggi piemontesi. Sono inumeri del comparto lattierocaseario piemontese, che la Regionericorda in occasione di Cheese, la kermesse internazionale suiformaggi, in programma a Bra dal 20 al 23 settembre.---. AMBIENTE:LAGO CANDIA, GUERRA A GAMBERI LOUISIANA E FIOR LOTO- Guerra ai gamberi della Louisiana e ai fiori di loto al lagodi Candia. La Provincia di Torino, grazie ai fondi del Piano diSviluppo Rurale regionale, realizzerà un programma per ilcontenimento di queste specie esotiche, ritenute invasive edannose per l'habitat naturale indigeno. "Siamo convinti che laperdita di biodiversità - afferma l'assessore provinciale MarcoBalagna - sia un problema che riguarda tutta la società".(ANSA). BAN Terza pagina giovedì 19 settembre 2013 35 Caterina e Apollonia ARTE&STORIA I tesori della Collegiata di Revello/ 7 [email protected] l’acchiappamostre Polittico della Trinità di anna cavallera LA MOSTRA DELLASETTIMANA Il capolavoro di Oddone Pascale Nella predella del Polittico della Trinità (il primo nella navata di sinistra), Oddone Pascale, pittore e scultore del ‘500, ha rappresentato le anime del Purgatorio e la loro successiva liberazione. Su un disegno netto ed accurato, l’artista saviglianese ha steso pennellature sicure di colori tersi il cui tono risalta sulla masse più scure, evidenziando in tal modo il contrasto tra l’aridità fosca della mole del monte (reminiscenza dantesca!), la sensazione di arsura data dal fuoco in cui sono immersi i purganti, e la luminosità, la verde freschezza della Gerusalemme celeste. Nella parte destra del quadro stanno, assistite da un angelo con pastorale e turibolo (l’odoroso fumo d’incenso avvolge le preghiere di suffragio e le eleva a Dio), le nude anime espianti: i loro volti ed i loro atteggiamenti manifestano non tanto sofferenza e tormento per la pena, quanto piuttosto contrita supplica di perdono e consapevolezza della futura eterna salvezza. Sullo sfondo, due angeli, percorrendo un’esile passerella, accompagnano, l’uno al luogo d’espiazione, l’altro all’uscita dal Purgatorio, le anime loro affidate. A sinistra, un altro messaggero celeste, con l’abito rosso dell’amore divino che salva (gli altri indossano vesti grigie in segno di penitente umiltà), conduce le anime ormai purificate verso il luminoso e verdeggiante Paradiso, dove si giunge salendo una scala ed oltrepassando una porta. Opera rinascimentale, datata 1541 (in alto sulla cornice), il polittico (nove tavole, diverse per forma e grandezza) rispecchia nella fastosa struttura, in legno finemente intagliato e con ricche dorature, il modello classico dell’arco di trionfo. Ai fianchi della predella, sui plinti che reggono le colonne, sono dipinti i ritratti di santa Apollonia, a destra, e di santa Caterina. La storia di quest’ultima, bellissima principessa, che nel Medioevo ebbe grande popolarità sia nella devozione sia nell’arte, e divenne simbolo di pura gioventù, chiara bellezza, intemerata grazia, è involta nella leggenda. Siamo agli inizi del IV secolo in Alessandria d’Egitto e, durante una grandiosa cerimonia sacrificale, la giovane Caterina si dichiara cristiana, rimprovera apertamente l’imperatore Massenzio e sostiene con successo la sua fede di fronte a cinquanta filoso- i ragazzi leggono di Mara Dompé Corso di coraggio per bambini paurosi Maria sogna una vita movimentata e avventurosa: le piacerebbe viaggiare intorno al mondo ed esplorare terre lontane e affascinanti, come l’Africa o l’Australia. Ma c’è un problema: è una gran fifona. Ha paura perfino di Tigre, che nonostante il nome altisonante è un semplice gatto domestico che vive a casa della nonna. Per superare le sue paure, decide allora di iscriversi alla Scuola di Coraggio dello zoo. Al giardino zoologico, infatti, ci sono tantissimi animali strani e spaventosi e ci si può sottoporre a molte prove di coraggio: dare da mangiare le noccioline all’elefante, avvicinarsi al gorilla e al gufo, dare un bacio alla giraffa. Cosa impareranno Maria e i suoi paurosi compagni dopo una giornata di lezione allo zoo? Ecco una piccola anticipazione, due delle regole fondamentali: È importante avere paura di ciò che può farci del male e Se scappi, la paura non se ne va. Rita Vilela, Corso di coraggio per bambini paurosi, illustrazioni di Maddalena Gerli, San Paolo, 9,90 euro. f ermo immagine di alberto abbà n° 127 In fila per due Sono tutti lì, al fondo del binario. Sono in venticinque e stanno in fila per due. Con l’eccezione di uno: i numeri dispari vanno gestiti con più attenzione, sempre in bilico fra isolati e raccomandati. Non li hanno dieci anni, ma hanno uno zaino a testa. Zaini grandi e colorati li allenano a portare un peso che più avanti non sarà solo quello della cultura e della merendina. Sono curati quei ragazzi. Non portano bluse o grembiuli scuri. Indossano polo da adulti e pettinature da pubblicità. Mini jeans e gonne a fiori. Sorridono e fanno un gran baccano e ci provano a stare in fila per due sotto i richiami di una maestra che non si arrende. Almeno fino all’appello, anche se già alla lettera “F” l’ordine rischia di saltare. Marco, Goran, Chiara, Chen. Più colori, non solo negli zaini rispetto a qualche anno fa. I bambini, che si tengono per mano, valgono più di mille decreti e fanno meno rumore dei barconi in arrivo a Lampedusa. In fila per due, proprio mentre la maestra prova ad immortalare il momento con un moderno tablet. Si, la maestra adesso alza la voce. Ma si vede che le piace il suo lavoro e quei ragazzi. Educazione e responsabilità. Gioco e insegnamento, anche agli impegni della vita. Il treno è arrivato. Il gruppo può procedere. In file per due e possibilmente tenendosi per mano. La gita sta finendo, ma il viaggio continua. [email protected] fi. Massenzio, ammirato, se ne invaghisce e vorrebbe sposarla ma, in seguito al fermo rifiuto della ragazza, la imprigiona sottoponendola alla tortura della ruota: le lame però si spuntano ed il suo corpo rimane intatto. Mentre viene condotta fuori città per essere decapitata con la spada e conquistarsi la palma del martirio, prega per tutti, ed il popolo gridando proclama che il Dio dei cristiani è vero. Analoga è la storia/ leggenda dell’altrettanto bellissima giovane nobile ed alessandrina Apollonia, condannata, nel 249 durante l’impero di Decio, al rogo in cui si slanciò da se stessa. In precedenza aveva subito l’estrazione violenta dell’intera dentatura: viene perciò rappresentata con una tenaglia che stringe un molare e da secoli è venerata ed invocata come protettrice contro il mal di denti; nell’altra mano regge un libro, simbolo di saggezza. Nel ritrarre queste due giovani donne, abbigliate secondo l’alta moda del Rinascimento, Oddone Pascale riesce armoniosamente a fondere la semplicità apparente dell’impostazione, con la fluidità dei pochi colori di base, con il risalto dei volti (in particolare quello di Apollonia, classico, pienotto, regolarissimo) e delle altre parti scoperte sulle tinte corpose dei panneggiamenti, offrendoci una visione gradevole di aristocratica bellezza. L’oro dei fili sottili, che ornano le stoffe, e della maglia, che dal collo di Caterina scende ramificata al corpetto, dona, colpito dalla luce radente, sommessi sfavillii. Solleviamo lo sguardo alle tre tavole dipinte del fastigio, ove, come nei due deliziosi ritratti femminili presenti sui plinti della predella, il pennello di Oddone Pascale scorre altrettanto libero e fresco, dimostrando padronanza espressiva e delicatezza cromatica. Il riquadro a sinistra è dedicato a san Luigi IX (1214 1270), re di Francia, un giovane uomo bello e nobile d’aspetto, con ricchi abiti rinascimentali, corona e scettro (attributi del potere regale), e libro (simbolo di devota saggezza). Non del tutto peregrina pare l’ipotesi di Mario Perotti secondo cui “Il ritratto idealizzato di questo famoso re francese cela probabilmente quello di un personaggio influente di Revello ai tempi degli ultimi Marchesi di Saluzzo” (AA. Il trittico superiore VV., La Collegiata di Revello, Cuneo 1987). A destra troviamo sant’Antonio abate (250 356), un anziano monaco con lunga e folta barba e capelli bianchi; la mancina regge sottobraccio il libro della sapienza, mentre l’altra mano stringe il lungo bastone con manico a Ä (“tau”), a cui sono legate le campanelle del questuante. Al centro è la scena dell’Ascensione del Signore, soggetto già affrontato dal nostro artista e realizzato in modo simile sull’interno di un’anta della “macchina d’altare” nella chiesa abbaziale di Staffarda (1531 - 1533), e nell’ancona della Madonna del Rosario in san Giovanni a Saluzzo (1535). Andrea Righetti (7 – continua) PERSONA GGI Un libr o racconta la vita di una ffigura igura ffondamentale ondamentale libro PERSONAGGI Dopo Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, a Palazzo Reale, a Torino, torna un altro grande maestro della fotografia. La rassegna “Werner Bischof. Retrospettiva”, visitabile sino al 16 febbraio 2014 rappresenta una mostra di grande impatto sociale, dedicata a uno dei più importanti fotoreporter del XX secolo. L’esposizione, organizzata dalla casa editrice d’arte Silvana Editoriale in collaborazione con l’agenzia fotografica,Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, è l’occasione per far conoscere a un vasto pubblico un artista della fotografia che, per la profonda empatia con i soggetti ritratti e la repulsione per il sensazionalismo, fu definito dalla critica mondiale “il fotoreporter umanista”. Il percorso espositivo si compone di 105 fotografie in bianco e nero, divise in 7 sezioni (Zurich 1945, Europe after the war 19451950, Japan 1951-1952, Korea 1951-1952, Hong Kong/ Indochina 1951-1952, India 1951-1952, North/South America 1953-1954) che illustrano l’intensa e fulminea carriera del fotografo svizzero. Werner Bischof nasce a Zurigo nel 1916; all’età di 16 anni inizia a frequentare la scuola d’arte della città dove entra in contatto con il fotografo Hans Finsler, legato alla corrente della Nuova Oggettività. Dopo solo quattro anni apre il proprio studio, dedicandosi inizialmente alla fotografia realistica e di moda, dimostrando da subito una grande capacità tecnica e un’accurata ricerca della perfezione formale. Alla fine della seconda guerra mondiale, nell’autunno del ’45, intraprende un viaggio nell’Europa devastata dal conflitto: attraversa la Germania, la Francia e l’Olanda rimanendone profondamente segnato, tanto da abbandonare la fotografia patinata per dedicarsi interamente al fotogiornalismo e all’osservazione documentaristica della realtà. Nel 1949 entra a far parte dell’appena nata agenzia Magnum Photos, per la quale lavora in qualità di fotoreporter in giro per il mondo: in pochi anni visita il Giappone, Hong Kong, la Cina e la Corea. Nel 1951 arriva finalmente a riscuotere il suo primo successo internazionale con il reportage sulla carestia nella regione indiana del Bihar, per conto della rivista americana “Vogue”. Nonostante sia profondamente colpito dalla povertà della popolazione indiana e dalle condizioni estreme di vita in quelle regioni, Bischof riesce a mantenere intatta la sua sensibilità per la perfezione tecnica, utilizzando la luce come elemento creativo e realizzando delle immagini potenti e di grande impatto visivo. A soli 38 anni, nel 1954, perde la vita in un incidente automobilistico sulle Ande peruviane. Orari: dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.30. Ultimo ingresso alle ore 18.00. Chiuso il lunedì. Info: 011 5620450. L’ingegnere della Cuneo-Nizza LEALTREMOSTRE Joseph Durandy, nizzardo, compì gli studi a Torino Legato alla costruzione della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Nizza, suggestivo collegamento il cui mantenimento, e potenziamento, è tema di stretta attualità, è il nome, non del tutto noto, di Joseph Durandy. A far conoscere la biografia di questo personaggio, evidenziandone i forti legami con il cuneese, provvede ora il volume di Denis Andreis dal titolo: “Joseph Durandy (Guillaumes 1834 – Borgo San Dalmazzo 1912). Presidente del Consiglio Generale delle Alpi Marittime e pioniere della regione transfrontaliera tra Nizza e Cuneo” (Prefazione di Walter Cesana, Nerosubianco, Cuneo, 2012, pp. 88, euro 12). Lo studio di Denis Andreis, nato a Nizza nel 1950, insegnante e storico, ripercorre, basandosi su un’approfondita documentazione, le vicende del Durandy soffermandosi, con pagine chiare ed efficaci, sulle diverse tappe che la scandirono: ingegnere, politico e imprenditore. Il profilo biografico del Durandy, nato a Guillaumes, piccolo comune delle Alpi Marittime, il 6 marzo 1834, registra i primi studi al Collegio dei Gesuiti di Nizza Marittima, seguiti da quelli al Collège National e al Collège Royal di Sospel. Nell’agosto del 1853, il giovane venne ammesso alla Facoltà di Scienze Matematiche per Ingegneri e Architetti a Torino. Gli studi nella capitale del Regno di Sardegna, svolti in lingua italiana, culminarono con la laurea in ingegneria conseguita nel 1857. Quella di Joseph fu una formazione che risultò fondamentale per il resto della sua vita. Diversi incarichi di prestigio punteggiarono ben presto gli anni successivi. Egli iniziò a farsi notare contribuendo, in qualità d’ingegnere, a diverse opere realizzate a Nizza tra cui la canalizzazione del corso d’acqua Paillon e la costruzione del pontegiardino in piazza Masséna. All’impegno come ingegnere fecero seguito sia l’attività pubblica, non priva di una buona dose di opportunismo politico, che quella finanziaria e imprenditoriale. Durandy legò però il suo nome anche agli studi ferroviari. Incaricato, nel luglio 1872, dal Consiglio municipale di Nizza, di valutare i progetti preparati per la realizzazione della ferrovia attraverso le Alpi, in modo tale da collegare Marsiglia a Torino, Durandy sostenne, fin da subito, il tracciato via Nizza, Sospel e il colle di Tenda. L’Ingegnere scartò invece la proposta formulata per un collegamento attraverso la valle Vésubie. Non mancarono comunque le polemiche con i sostenitori di altri tracciati, come l’italiano Cora favorevole al percorso da Barcelonette a Dronero. Superate queste posizioni differenti, Durandy presentò infine, nel 1874, il suo rapporto definitivo alla Municipalità tutto in favore del collegamento attraverso il Colle di Tenda. L’ingegner Durandy, con la delegazione nizzarda, ritornò a Torino il 21 giugno 1901. La Delegazione venne inviata nella ex capitale sabauda a sostenere la prosecuzione della costruzione, avviata nel 1887 ed attestata, dall’anno precedente a Vievola, del collegamento ferrovia Torino-Cuneo-Nizza. Fu un giorno particolarmente felice per Joseph, non solo per il ricordo degli studi giovanili, ma anche per il successo ottenuto dalla Delegazione. Nonostante il positivo esito sa- rebbe però stato necessario attendere, sia a causa del Primo conflitto mondiale che delle difficoltà del percorso, fino al 30 ottobre 1928 per salutare l’apertura della linea ferroviaria che collegava Cuneo con Nizza e Ventimiglia. Nel 1935 essa risultò poi interamente elettrificata. Il legame con il Piemonte, dopo il periodo degli studi, si manifestò con una serie di attività immobiliari intraprese da Joseph, a Cuneo e a Borgo San Dalmazzo, a partire dal 1890. In quest’ultima località, egli acquistò delle vaste proprietà corrispondenti ai beni dell’antica Abbazia di San Dalmazzo di Pedona. A Borgo San Dalmazzo, l’ingegnere, politico e uomo d’affari Joseph Durandy si spense l’11 agosto 1912. “Alla fine, tutto sommato, – il secondo libro di Rita Bignante Storia d’amore Intreccio sulle ali della musica Dopo il romanzo d’esordio, Senza sedurre, Rita Bignante ci regala un’altra storia di facile lettura e di coinvolgente passione. Perché di questo si tratta, di passione. Un incantesimo lungo una notte narra di un innamoramento inconsueto per l’età del protagonista, 49 anni, quando ormai le passioni tendono a sfumare in sentimenti più meditati. Ed invece Brian si innamora e attraverso la parole dell’autrice, che si è calata nel suo personaggio, ci racconta i tormenti della sua anima e del suo cuore. Non è più un adolescente, è un uomo maturo ma la freccia di Cupido lo ha scalfito allo stesso modo e i suoi pensieri, messi interamente a nudo dalla storia, contrastano con il riserbo che l‘autrice riserva alla protago- nista femminile, Livia. Non vi sveliamo il meccanismo narrativo che fa leva su un clamoroso colpo di scena anche perché il succo del romanzo è un altro. La delicata storia d’amore che scivola veloce sulle ali della musica occupa tutto lo spazio. Il resto è contorno, a volte persino eccessivo rispetto all’essenzialità dell’intreccio. Rita Bignante si conferma narratrice di vaglia, che sa esplorare l’animo umano e tradurlo in una storia romanzata calandola in un ambiente, il pinerolese, che ci è familiare. m. b. Rota Bignante, Un incantesimo lungo una notte, La Caravella ed., 13 euro scrive Andreis - Joseph Durandy è un uomo-cardine. La sua vita si svolge a cavallo di due epoche, la fine della vecchia Contea di Nizza in cui affondano le sue radici e la nascita del nuovo dipartimento, che apre molte prospettive future. Si svolge, inoltre, tra due regioni, la montagna di cui è originario, e la costa del mare, dove fa carriera e trova fortuna. Due sono anche gli ambiti delle sue attività, il servizio pubblico attraverso l’amministrazione e la politica, e l’imprenditoria privata con gli affari e l’economia, di cui finisce per toccare quasi tutti i settori. Due infine sono le nazioni, la scelta ragionata della Francia e l’attrazione sentimentale per l’Italia... da Guillaumes a Borgo San Dalmazzo (...)” (pp. 73-74). paolo gerbaldo Giovedì 26 settembre, alle ore 19, presso gli Ex Lavatoi di Cuneo sarà inaugurata la mostra fotografica “Eden, il giardino delle delizie” di Emanuele Di Paolo. L’esposizione rientra nell’ambito del progetto “CN/PhotoArt”, curato da Cornelio Cerato, e sarà visitabile fino a domenica 13 ottobre nel locale di via della Pieve 3. “Le fotografie esposte in questa mostra rappresentano un’estensione del progetto sul mosso, sono estratti da una serie di scatti che, nelle intenzioni, vogliono rappresentare l’Eden. Gli elementi che lo compongono sono il giardino delle delizie (Eden), l’albero della conoscenza del bene e del male ed i suoi frutti, infine la cacciata dall’Eden”. Gli orari di apertura al pubblico coincidono con quelli del locale: dalle 19 alle 00,30, nei giorni di mercoledì, giovedì e domenica, e dalle 19 alle 3 il venerdì e il sabato. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 333-2615610. Sarà inaugurata sabato 21 settembre, e proseguirà sino al 3 novembre, la mostra “Livio Politano. Architetture precarie”. Allestita presso il Castello di Roddi, storica sede appartenuta agli avi di Pico della Mirandola, i lavori inediti ed i più noti del Maestro piemontese Livio Politano, scelti appositamente per dare uno sguardo a tutto tondo sull’impagabile espressività di questo Pittore. Dopo essere tornato nelle nostre lande con una personale a Villa Gualino di Torino, Politano si “concede” nuovamente alla sua Provincia con una rassegna ricca di oltre 60 selezionatissime opere che insistono, in particolare, sugli ultimi dieci anni di attività pittorica (cui si aggiungono sperimentazioni scultoree) dove la fanno da padrone le notissime Cittadelle e dove non mancano peraltro i conosciutissimi Nastri , le Pagine e gli scorci paesaggistici, specie quelli di Langa. Orari: il giovedì ed il venerdì dalle ore 15 alle 19. Sabato, domenica, prefestivi e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Info: 0173620120. leggere con gusto di cetta berardo Formaggio über allen Provola contro parmigiano. Ovvero femmina contro maschio. Assurda la contrapposizione dei sessi, fuori moda, targata anni sessanta. Io però, invece di contrapposizione, parlerei di complementarietà. Lei è così tenera, così tonda, così piena e ben soda, riempie occhi e cuore. Tutti i maschi la vorrebbero come compagna di vita: silente e sostanziosa, il riferimento ideale in cui affondare le ansie, i desideri. Già il nome è una dilatazione fonica, giocata sulla o, vocale di chiusura, con l’accrescitivo che fa pensare alle maggiorate della storia, le Anitone che hanno conquistato, fatto sognare notti incandescenti. Lei, sempre materna e ferma, incrollabile. Ma per fare la coppia ci vogliono due persone. Lui, tronfio e sostanzioso, solido e compatto. E’ un partner doc, affidabile e quasi inso- stituibile. Due provenienze diverse, Nord e Sud a confronto. La provola è tipica dell’Italia centromeridionale, si consuma lievemente stagionata o affumicata. Così recita il Vocabolario dell’agricoltura: Provatura, sorta di cacio a foggia di palla che si fa con latte di bufala e si suol mangiare fresco… in alcuni luoghi si usa di chiamarlo anche mozzarella o provola. Il parmigiano è invece tutto del Nord. Boccaccio nel Decamerone dimostra che già nel 1200-1300 il parmigiano aveva raggiunto la tipizzazione odierna, il che spinge a supporre che le sue origini risalgano a diversi secoli prima: Eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato. Buono era buono. Giovanni Briccio, anche noto come Giovanni Francesco Bricci, pittore, drammaturgo e musicista romano del 600, ci stuzzica con le parole: Ecco i buoni maccheroni, /eccoli caldi, ec- coli boni. / Io gli ho fatti adesso; /sotto e sopra anco vi ho messo/ buon formaggio parmosciano/ e buttiro a piena mano. Perché inseguire questa coppia ? per quale scopo, potremmo chiederci. La provincia si profuma in questi giorni di formaggio. Cheese a Bra è l’evento, che piaccia o no e da Bra i turisti si diramano in altre città, per “gustare” opere d’arte, palazzi storici. Saluzzo, Savigliano, Alba sono le mete preferite. A Saluzzo il settembre si colora e si anima: musica, mostre e quant’altro. Gli africani sfrecciano con le loro biciclette, alla ricerca di qualche lavoro o di una manciata di euro per sopravvivere. Forse anche loro sognano le montagne del Boccaccio, i maccheroni con colate di formaggio, un piatto caldo che fa bene allo stomaco, ora che l’aria si fa frizzantina e la notte fredda. Chi sa, se un Cheese per loro ci sarà mai, in futuro. Attualità CUNEO, VENERDI’ 20 SETTEMBRE L’acqua ai cittadini Riprendono e continuano gli eventi di Emmaus in occasione dei suoi venti anni. Venerdì 20 settembre a Cuneo si svolgerà l’iniziativa “Acqua bene comune – l’acqua ai cittadini”. La giornata, organizzata in collaborazione con il Comune e il Comitato Acqua pubblica di Cuneo, inizia alle 11 nel salone d’onore del Municipio di Cuneo con un incontro tra Raymond Avrillier, vice sindaco onorario di Grenoble e uno dei principali fautori della ripubblicizzazione dell’acqua della sua città, e i sindaci della provincia di Cuneo invitati dal primo cittadino di Cuneo Federico Borgna. Alle 21 presso il Cinema Monviso incontro pubblico con lo stesso Avrillier, Riccardo Petrella (professore emerito Università di Lovanio, animatore del Contratto Mondiale dell’Acqua ed ex presidente dell’Acquedotto Pugliese) e Renzo Fior (presidente di Emmaus Italia). p. b. CUNEO, DOMENICA 22 CL e la Bellezza dell’annuncio Domenica 22 settembre, dalle 15, Comunione e Liberazione scende in piazza Virginio a Cuneo per la festa “Live now! La Bellezza che abbiamo incontrato”. La Bellezza (con la B maiuscola) che gli organizzatori hanno incontrato, anche attraverso la testimonianza ed i libri di don Giussani, fondatore del movimento, è l’annuncio cristiano. Alcuni stand documenteranno in modo concreto le esperienze di presenza e di carità nate nel solco di Comunione e Liberazione, dal Banco alimentare al Banco farmaceutico, dalle Famiglie per l’accoglienza ai Cavalieri, al gruppo di volontari per il carcere Sesta opera all’Associazione Papa Giovanni XXIII. Alle 15 giochi e divertimenti per bambini e adulti; alle 18 lo spettacolo “Sparisci!” con le magie di Mago Pancione; alle 19 la testimonianza “La Bellezza che abbiano incontrato”; alle 20 cena in piazza e alle 21,30 Canti parole e musica dal vivo. Per celebrare i 1 700 anni dell’Editt o della ttolleranza olleranza 1700 dell’Editto 8 nona edizione dal 20 al 23 settembre a Bra Nel segno della Croce Profumodi Cheese Mostra al Palazzo dei Vescovi di Saluzzo Formaggi da salvare sull’Arca SALUZZO - L’Ufficio Beni culturali ecclesiastici con l’Ufficio Ecumenismo e dialogo della Diocesi di Saluzzo prendono parte alle celebrazioni nazionali dell’Anniversario dell’Editto della tolleranza (emanato da Costantino e Licinio nel 313 dopo Cristo) promosse dall’Associazione Musei ecclesiastici italiani, allestendo una mostra nel Palazzo dei Vescovi in cui figurano elaborati grafici e dipinti di fra Sereno Maria Lovera, allievo dell’incisore monregalese Francesco Franco, in dialogo con pregevoli opere d’arte antica provenienti dal territorio diocesano. Il filo conduttore dell’esposizione, che è la riflessione sul Segno della Croce in tutte le sue declinazioni, dalla rilettura in chiave francescana proposta da fra Sereno del ciclo di Piero della Francesca ad Arezzo, dedicato alla Leggenda BRA - Cheese torna a Bra per la nona edizione, da venerdì 20 a lunedì 23 settembre nelle piazze e nelle vie del centro storico. Quattro giorni alla scoperta dei formaggi negli stand del Mercato dei Formaggi (centinaia di casari italiani proporranno i loro prodotti su una superficie di 3.000 mq, raccontandone storia e tradizioni e si incontreranno, tra gli altri, i produttori dei Presìdi Slow Food) e nelle proposte della Gran Sala dei Formaggi, dove sarà ospite la produzione lattiero-casearia del Regno Unito. La manifestazione internazionale è ormai un punto di riferimento per gli artigiani della filiera lattiero-casearia e per un vasto pubblico di appassionati, grazie alla sua capacità di far conoscere “le mille anime del formaggio”, dagli animali da latte fino al prodotto finito. In questa nona edizione della manifestazione braidese, Slow Food ri- CHERASCO, SABATO 21 SETTEMBRE Omaggio a Vayra, 1° Bersagliere d’Italia Sabato 21 settembre i bersaglieri piemontesi renderanno omaggio a Giuseppe Silvestro Vayra, soldato volontario nella Brigata Granatieri della Guardia, che per primo indossò l’uniforme concepita da Lamarmora per il nuovo Corpo dei bersaglieri. La manifestazione si terrà a Cherasco, città natale di Vayra, nel bicentenario della nascita del 1° Bersagliere d’Italia che partecipò a tutte le guerre d’Indipendenza meritando due medaglie d’argento. Il ritrovo è fissato alle 15,30 nel cimitero di Cherasco per la posa di fiori sulla tomba di Giuseppe Silvestro Vayra; alle 16 è prevista la visita alla sala Vayra del Museo civico Adriani e giovedì 19 settembre 2013 alle 16,30, in piazza Nicola Vercellone, i partecipanti al raduno renderanno omaggio al monumento dei Caduti. Ma il momento clou della giornata si terrà alle 17, in piazza del Municipio, dove verrà scoperta una lapida intitolata al bersagliere cheraschese; seguirà il conferimento della Cittadinanza onoraria ala Fanfara dei Bersaglieri di Asti “Roberto Lavesseri” che in serata, alle 21, si esibirà in concerto nei pressi dell’Arco Trionfale Alla giornata parteciperà una delegazione dell’associazione Bersaglieri di Saluzzo guidata dal presidente Mauro Barone. IL 21 E 28 SETTEMBRE, L’11 OTTOBRE Tre incontri a Saluzzo In occasione della mostra allestita a Saluzzo sono previste alcune conferenze che si terranno nella Sala Verde del Palazzo dei Vescovi: sabato 21 settembre, alle 16, la mostra sarà inaugurata con gli interventi di fra Sereno Maria Lovera su “La libertà delle persone presupposto per la libertà di religione” e di Guido Gentile su “Il Cristo deposto di san Bernardino di Saluzzo e l’immaginario della pietà piemontese”. Il sabato successivo, 28 settembre, alle 16, Valeria Moratti (Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte) parlerà delle Giornate europee del patrimonio 2013 e dei restauri per l’anniversario dell’Editto della tolleranza. Venerdì 11 ottobre, infine, relazione su “L’albero della Croce” di Marco Moriggi, docente di filologia semitica al Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università di Catania. della Vera Croce, alle opere di Villanova Solaro e Scarnafigi che attestano la devozione per l’Invenzione della Croce nell’area di pianura dell’attuale Diocesi di Saluzzo, in particolare tra XVI e XVII secolo. Colloquiano tra loro, per diverse tecniche e ambiti culturali, le preziose croci processionali esposte nella Cappella di San Sebastiano al piano nobile del Palazzo dei Vescovi: da Revello a Barge, da Acceglio a Villar San Costanzo, dal XV al XVI secolo. Nella Sala Verde si propone - quasi una meditazione francescana - la riflessione sulla morte e resurrezione di Gesù Cristo, con l’ausilio della Via Crucis dipinta da fra Sereno nel 1975 e di due importanti opere provenienti dal San Bernardino di Saluzzo: la celebre pala del Molineri raffigurante San Francesco d’Assisi in adorazione del Cristo crocifisso e la scultura del Cristo deposto, restaurata per la mostra e oggetto di interessanti ipotesi di attribuzione. Per il tema dei primi evangelizzatori dell’area, l’attenzione è puntata sulle opere già patrimonio del Seminario saluzzese: il reliquia- rio seicentesco di san Costanzo, recante lo stemma della famiglia Gastaldi, e il piccolo dipinto di san Pancrazio martire. La mostra è stata curata da Lea Carla Antonioletti e Sonia Damiano per il Palazzo dei Vescovi di Saluzzo, in coordinamento con la Fondazione San Michele di Cuneo. Nell’atrio del Palazzo figurano pannelli didattici sulle origini del cristianesimo in Piemonte, curati da Mirella Lovisolo per l’Associazione Informazioni su Cristo, nell’ambito della mostra Grafie dell’anima del 2007. La mostra allestita nel Palazzo dei Vescovi sarà aperta al pubblico dalle 15,30 alle 18,30 (ingresso gratuito, visite guidati dai Volontari per l’arte) sabato 21, venerdì 27 e domenica 29 settembre, venerdì 4, 11, 18, 25 e domenica 27 ottobre, domenica 3 novembre. lancia il progetto dell’Arca del Gusto invitando produttori, espositori e cittadini a presentare a Cheese i formaggi da non perdere, quelli da salvare dal rischio della schiacciante omologazione. «A Cheese ognuno di noi sarà chiamato a portare a Bra il prodotto caseario ritenuto meritevole di salire sull’Arca con l’iniziativa Salva un formaggio! Solo così, infatti, si preservano razze, pascoli, paesaggi e sa- GLI ORARI venerdì 20 settembre Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca 12.30 – 23, Mercato dei Formaggi 10 – 22 sabato21 e domenica 22 Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca 11 – 23, Mercato dei Formaggi 10 – 22 lunedì 23 Gran Sala dei Formaggi ed Enoteca 11 – 20, Mercato dei Formaggi 10 – 20. CUNEO, SABATO 21 SETTEMBRE Mafie e appalti: da tecnico dei rifiuti a testimone di giustizia Riprendono a Cuneo gli incontri della “Scuola di legalità”: sabato 21 settembre, alle 18, in Sala Vinay in via Roma 4 (palazzo S. Giovanni)si parla di “Mafie e appalti”, con la partecipazione di Raphael Rossi, tecnico in materia di rifiuti, diventato testimone di giustizia dopo aver denunciato un giro di tangenti nell’Amiat, azienda pubblica di Torino; Cristina Clerico, avvocatessa cuneese specializzata in appalti pubblici; Avviso Pubblico, associazione di enti locali e regionali (alla quale aderisce anche il Comune di Cuneo) per la formazione civile contro le mafie. É negli anni ’70 che la mafia, da parassitaria, si trasforma in “imprenditrice”, diventando soggetto attivo dell’economia legale. Un modello, quello dell’ “impresa mafiosa” che può contare su specifici vantaggi competitivi, rispetto alle imprese legali. La mafia imprenditrice scoraggia la concorrenza attraverso intimidazioni e violenze, ottenendo appalti pubblici, contratti e forniture a prezzi molto vantaggiosi grazie ai grandi capitali illeciti che così può “ripulire”. Altro vantaggio è la possibilità di avere a disposizione molta manodopera a basso costo, senza tutele sindacali, costretta a lavorare in condizioni di sicurezza precarie, oltre all’evasione dei contributi. La crisi pone più che mai in allerta rispetto al rischio che le mafie possano fare incetta di imprese, case, terreni e grandi opere, specie attraverso gli appalti pubblici. E l’importanza, per le amministrazioni locali, di mantenere un elevato livello di allerta, per creare una barriera contro il pericoloso contagio della mafia imprenditrice che sta conquistando controllo e potere soprattutto nel Nord Italia. peri delle piccole comunità, spesso tramandati da generazioni. – spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - L’invito è quindi a portare a Bra il formaggio che pensate stia scomparendo e farlo salpare con noi sull’Arca». Non mancheranno i punti ristoro con le cucine di strada, i chioschi degustazione nelle aree Regionali, la piazza della birra e quella della pizza. Tornano le degustazioni guidate nei Laboratori del Gusto, alcuni dei quali ospitati eccezionalmente nella suggestiva cornice di Pollenzo (a pochi chilometri da Bra), nelle sale della Banca del Vino e dell’Università di Scienze Gastronomiche; i Master of Food, che affiancano le degustazioni di formaggi tipici di Belgio, Gran Bretagna e Italia a vini e birre artigianali locali; gli Appuntamenti a Tavola, occasione imperdibile per cenare in ambienti unici dove i migliori chef propongono specialità locali e internazionali; le attività educative per le scuole e per le famiglie in visita alla manifestazione; i Laboratori del Latte, incontri di informazione e discussione per approfondire tematiche che quest’anno sono legate al latte crudo alimentare, ai fermenti, alla tradizione casearia delle isole britanniche, al benessere animale, all’importanza dei pascoli. Nel cortile di Slow Food Editore ritorna il Caffè letterario con presentazioni di libri accompagnate da degustazioni e concerti acustici. paolo biancardi anno CI - n. 35 DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: Via Parrà, 9 - Saluzzo - Telef ono 0175/ 42556 -Telef ax 0175/ 43440 Convegno diocesano e Lettera pastorale del Vescovo La lezione di Joseph Lo sappiamo tutti. Ma facciamo finta di non saperlo. È più comodo, meno ingombrante per le nostre coscienze. Sappiamo bene che dietro ogni ragazzo africano che incontriamo in città o che vediamo sfrecciare in bicicletta lungo le nostre pericolosissime strade e che sappiamo pernottare (si fà per dire) al Foro Boario c’è una storia. C’è una vita che meriterebbe di essere raccontata. C’è una cultura che non capiamo (o non vogliamo o non ci interessa capire), ci sono sofferenze e drammi terribili. Consiglio a tutti di collegarsi alla rete, a Internet e di guardare con attenzione l’ultimo capitolo del progetto “la terra che connette”. Si tratta di un video, un documentario girato da Andrea Fenoglio, è il sesto episodio di una serie web che intende raccontare quanto sta succedendo al Foro Boario di Saluzzo: l’arrivo di centinaia di migranti africani alla ricerca di un lavoro, gli sgomberi, le tensioni, l’accoglienza ma anche le ricchezze, gli scambi culturali… Quest’ultimo video racconta le lezioni di italiano che alcuni volontari stanno regalando ai migranti (integrazione dal basso come la definisce Fenoglio), ma soprattutto ci racconta la storia di Joseph. Joseph è un uomo maturo che in Burkina Faso insegnava francese in un liceo. Ha chiesto un anno di congedo per venire in Italia con l’illusione di trovare un lavoro redditizio e poter curare la sorella che è malata di cancro. L’anno è ormai trascorso, di lavoro ne ha trovato poco, a Saluzzo soltanto un contratto di 20 giorni e così ha deciso di tornare in Africa per non perdere anche il suo lavoro e la sua famiglia. E la sorella dovrà aspettare… Mi ha colpito la dignità e la tenerezza con cui quest’uomo ha raccontato la sua dolorosa vicenda. Mi ha fatto pensare alle tante altre storie che si celano dietro ognuno di loro. E mi ha fatto sentire un privilegiato. Perché una donna malata non può essere curata? Perché permettiamo che accadano cose simili? Ho letto recentemente un libro “Il tempo dalla mia parte” di Mohamed Ba (ed. San Paolo), un senegalese che vive da anni in Italia. Racconta la storia di un ragazzo arrivato in Europa dall’Africa che deve fare i conti con una cultura estranea e con le diffidenze dei suoi amici che faticano a trovare una dimensione in Italia. Si conclude con una specie di “rilettura” dei comandamenti che voglio condividere: “Avrai altro “io” all’infuori di te: nella relazione ci siamo noi due. Non nominare l’identità degli altri invano. Onora la memoria della tua città e raccontala ai nuovi compagni che vengono da terre lontane. Onora e rispetta le feste di ogni uomo e donna. Non imporre il tuo punto di vista, impara a confrontarti con il mondo. Non rubare la parola ai nuovi, cerca di ascoltarli. Non essere testimone della cultura degli altri se non ne sai nulla o parli solo “per sentito dire”. Non desiderare solo la tua cultura, rischi la solitudine. Non desiderare solo la cultura d’altri, rischi di perdere la tua e distruggere te stesso. Non uccidere le differenze culturali, sono la bellezza dell’umanità”. ϵ ϳϳϮϮϴϭ ϰϲϬϬϬϮ CORSO DI MAXI EMERGENZA A SALUZZO CHIESA Mario Banchio ϭϯϬϯϰ giovedì 19 set t embre 2013 1,20 euro ISSN 2281-4604 in Missione Giovedì 19 e venerdì 20 settembre nella chiesa di Maria Ausiliatrice a Saluzzo è in programma il Convegno pastorale sul tema “Chiesa in Missione”. La prima serata vedràla partecipazione di don Giulio Albanese direttore di Popoli e Missione, nella seconda verrà presentata la Lettera pastorale del Vescovo. 31 33 e pag. chi sono i nuovi abitanti di Saluzzo SALUZZO Musica: nasce l’Accademia Cappa e l’Apm ci rimane male pag. DRONERO I 100 anni de “Le Perle” pag. pagg. Prove di disastro pag. Benvenuti in città LAMORTE DI ALBINAMAEROPERACCHIA SPETTACOLI Era la sarta delle Castellane 3 Cerimonia per i nuovi residenti 2 21 SALUZZO - Sono 166 dal 1°gennaio al 31 agosto di quest’anno i nuovi residenti in città. Il Comune li ha invitati ad una cerimonia di benvenuto con la quale la giunta ha voluto salutare personalmente i “nuovi saluzzesi”. pag. la vignetta di gianni audisio 5 PARCO DEL PO 13 Santità sconosciuta: Uto Ughi cambia palcoscenico pag. SALUZZO Geologi da tutto il mondo pag. 4 pag. Mostra nel Segno della Croce 6 a Bra dal 20 al 23 settembre la 9ª edizione Re formaggio 9 pag. 8 DAL 9 AL 13 OTTOBRE In gita con il Corriere ACheeseprodottidatutto ilmondo Cheese torna a Bra per la nona edizione, da venerdì 20 a lunedì 23 settembre nelle piazze e nelle vie del centro storico. Negli stand del Mercato dei Formaggi, dove si alternano centinaia di casari italiani e stranieri per proporre i loro prodotti unici, raccontandone storia e tradizioni e si incontreranno, tra gli altri, i produttori dei Presìdi Slow Food e nelle proposte della Gran Sala dei Formaggi, dove ospite sarà la produzione lattiero-casearia del Regno Unito, sarà possibile scoprire un mondo di formaggi. La manifestazione internazionale è ormai un punto di riferimento per gli artigiani della filiera lattiero-casearia e per gli appassionati, grazie alla sua capacità di far conoscere “le mille anime del formaggio”, dagli animali da latte fino al prodotto finito. pag. 8 Ultimi giorni per iscriversi alla gita proposta dal Corriere per i suoi affezionati lettori. Oltre 300 persone si sono già iscritte e sono pronte a salire sugli autobus con destinazione Puglia e Basilicata: chi avesse intenzioni di iscriversi è pregato di rivolgersi entro il 27 settembre alle agenzie convenzionate. La mèta scelta quest’anno per il viaggio da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre è distribuita in due diverse regioni italiane: dopo la visita a Matera, la famosa città dei Sassi, la carovana godrà i bellissimi panorami di Altamura, dei trulli di Alberobello, per concludere con Bari e i paesaggi mozzafiato di Polignano a mare. Il viaggio viene proposto a 595 euro scontato a 575 euro per gli abbonati al Corriere di Saluzzo. La quota comprende il viaggio con accompagnatore e la pensione completa (bevande sempre incluse) per tutto il viaggio. «TAXE PERÇUE» - «TASSA RISCOSSA» - ABBONEMENT POSTE - ABBONAMENTO POSTA - 12037 SALUZZO (ITALY) Reg. Trib. di Cuneo n. 1029, del 7-7-1948 - ROC n. 1359 - Direttore responsabile Mario Banchio - Vicedirettore Giovanni Rovera. Abb. annuo euro 45; semestrale euro 30; estero normale www.corrieredisaluzzo.it euro 65. Una copia euro 1,20 arretrati il doppio. C/C post. n. 16988123 intestato a: Sale e Luce società cooperativa - Via Parrà, 9 - Saluzzo (editrice). Fotocomposizione in proprio. Stampa realizzat o da Leonardo Web srl CSQ - Erbusco (Bs) Poste italiane spa - Spedizione in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 NO/ Cuneo - Pubblicità: CorMedia, Via Parrà, 9, Saluzzo, Tel. 0175/218779 - Telefax 0175/43440 - O.P.Q. s.r.l. 20124 Milano, via G.B. Pirelli 30, tel. 02/66992511, fax. 02/66992530 – 20128 Torino, via Carlo Giordana 3, tel. 011/5683687. Contatto: Grazia Briozzo redazione@ corrieredisaluzzo.it 22 IL POPOLO Bacheca CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano Giovedì 19 settembre 2013 A Bra arriva “Cheese” il Salone dei formaggi Film da vedere a cura di Matteo Coggiola Torna Percy Jackson al cinema Dal 20 al 23 settembre la cittadina piemontese di Bra ospita per quattro giorni i più bravi produttori di formaggi di qualità sia italiani sia stranieri nella grande manifestazione di Cheese. Una settantina di bancarelle provenienti da 15 Paesi e speciali Laboratori del Gusto rappresentano le tecniche casearie dei cinque continenti, dall’Australia al Sudamerica, dagli Stati Uniti alle diverse tradizioni a cavallo tra Europa e Asia. Quest’anno a farla da padroni nella Gran Sala di Cheese sono i formaggi delle Isole Britanniche. Ingresso libero, portabicchiere targato Slow Food, una manciata di ticket per le degustazioni e il gioco è fatto. Su 150 specialità casearie proposte sotto le arcate di via Garibaldi, ben 50 sono selezionate da Neal’s Yard Dairy per la Gran Bretagna e da Sheridan’s Cheesemongers per l’Irlanda. Il tutto accompagnato da un bicchiere di vino consigliato dal personale Fisar tra le 800 etichette italiane dell’Enoteca. E per chi non si accontenta dell’assaggio in Gran Sala e vuole portarsi a casa un ricordo di Bra, c’è il Mercato di piazza Roma e il Mercato dei Formaggi di piazza Carlo Alberto: 3000 metri quadri in cui si alternano centinaia di casari italiani e stranieri per proporre i loro prodotti unici, raccontandone storia e tradizioni. Gli acquisti continuano in via Principi di Piemonte e via Marconi, dedicate ai Presìdi Slow Food, in cui spaziare dal latte di cammello dei pastori etiopi karrayu al burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo biellese, passando dal formaggio di malga trentino del Lagorai. Non solo formaggi, comunque: a profumare le bancarelle anche pani, confetture, mieli e molti altri prodotti tutelati dall’associazione Slow Food che organizza l’evento. Ci sarà anche l’area dedicata all’iniziativa “Salva un formaggio!”, lanciata per tutelare il prodotto che rischia l’estinzione. Si potrà depositarlo e chiedere che salga a bordo dell’Arca del Gusto, il progetto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che raccoglie i sapori tradizionali in tutto il mondo. Dopo una visita alla Casa della Biodiversità per scoprire le ultime novità e i programmi della Fondazione, si può fare una sosta nel cortile delle Scuole Maschili di via Vittorio Emanuele, in cui sedersi alla Piazza della Pizza con le sue prelibatezze tradizionali campane proposte dai migliori pizzaioli o ai Chioschi Degustazione per assaggiare le specialità regionali più tipiche, dalle olive all’ascolana ai piatti della cucina langarola. Nella parte alta della cittadina piemontese, percorrendo via Mendicità Istruita si giunge presso il Caffè Letterario del cortile di Slow Food Editore, luogo privilegiato di ritrovo per i soci Slow Food, in cui si alternano concorsi di birra fatta in casa, presentazioni di libri e golosi aperitivi. In piazza XX Settembre si potrà curiosare tra le novità dello stand Slow Food, partecipare alle coinvolgenti attività didattiche per grandi e piccini, dagli appuntamenti per le famiglie ai Master of Food, e assistere a stimolanti Laboratori del Latte, le conferenze che approfondiscono il mondo dei formaggi. Si potrà anche visitare la mostra “Omaggio a Francesco Guccini”, dedicata ai quadri che illustrano le canzoni del celebre cantautore. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: [email protected] Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: [email protected] www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427 Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG Associato FISC USPI Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990. La settimana scorsa è uscito il secondo atto delle avventure narrate in “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”. Dopo “Il ladro di fulmini” del 2010, ecco “Il mare dei mostri”. Niente male l’idea chiave di questa saga fantasy: trasferire nel cuore di New York tutto l’Olimpo e creare qui le condizioni per uno scontro tra umani, semidei, dei. C’era in agguato una buona dose di banalità in questa operazione (quella che caratterizza tanti monumenti della classicità greco-romana rifatti in terra americana). Qui però il tutto è stato vestito con una fantasia svelta, sbrigliata, incalzante. Così il copione cresce in dinamicità, e, tra le righe del fantasy, passano richiami all’America di oggi: la guerra da evitare, la mamma da difendere, l’amicizia da salvare e, insieme, una piccola, non pedante ma utile, lezione di storia per il pubblico di adolescenti coinvolto dai protagonisti loro coetanei. Nel primo atto, il giovane Percy Jackson, in visita al reparto di storia greca del Metropolitan Museum, era stato avvicinato da una strana creatura che lo accusò di aver rubato il fulmine di Zeus profilandosi all’orizzonte una guerra. Percy scoprì di essere un semidio, nato dall’unione di sua madre con Poseidone, dio del mare. Anche molti suoi amici sono in realtà creature mitologiche. Con loro Percy affrontò tutti gli ostacoli necessari per dimostrare di non aver rubato il fulmine e per evitare la minaccia della guerra. In questo secondo atto Percy Jackson cercherà di rubare ai Ciclopi il Vello d’oro per curare un Pino dalle proprietà straordinarie. Un’impresa epica che costerà un pericoloso viaggio attraverso il Mare dei mostri. Molto buoni gli effetti speciali, mai invadenti ma finalizzati a rendere più credibile la vicenda. Le tematiche spaziano dall’avventura alla mitologia, dalla famiglia al rapporto tra genitori e figli, dalla guerra alla storia. La pellicola é da valutare come consigliabile, nell’insieme semplice e adatta come proposta di qualità per ragazzi. volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected] Domenica 25 agosto, nella chiesa di San Ponzo di Semola, frazione di Varzi, Padre Angelo Colla e Don Gianluca Vernetti, durante la Messa hanno ricordato i 60 anni di matrimonio di Anna e Giuseppe Fregosi e i 50 anni di matrimonio di Pieranna e Ponzio Lanfranchi e di Alba e Italo Nevioni. Dopo la cerimonia, gli sposi, con i parenti, gli amici e tutta la comunità, si sono ritrovati al Circolo Anspi per i “dolci” auguri. La Ricetta a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne” Cipolle ripiene al forno Seguendo il calendario liturgico e le giornate in cui la Chiesa prescriveva di mangiare “di magro”, ossia in cui era vietato cibarsi di carne, ci accorgiamo che le cuoche per variare spesso il menù dovevano essere dorate di parecchia fantasia. Talvolta però s’ingegnavano nell’aggiungere o togliere qualche ingrediente all’interno di una medesima ricetta. Queste cipolle ripiene al forno, che preparate insieme agli zucchini ripieni, quando la trebbiatura durava più giorni, contenevano anche prosciutto cotto o carne di maiale, erano un mangiare “di grasso”. Private delle carni divenivano un piatto “di magro”, al punto da essere a Volpedo, Monleale e Montemarzino una portata della cena della Vigilia di Natale. Ingredienti per 4 porzioni 4 cipolle 200 gr prosciutto cotto o carne di maiale 100 gr di mortadella 100 gr di carne tritata pane grattugiato q.b. grana grattugiato q.b. l uovo l cucchiaio di prezzemolo tritato un poco di maggiorana 1 spicchio d’aglio pepe, olio extravergine d’oliva q.b., sale (facoltativo) Preparazione Tagliate le cipolle a metà e mettetele a cuocere a vapore. Nel frattempo in una terrina amalgamate l’uovo e i gusti con il prosciutto cotto, la mortadella e la carne tritati. Aggiungete al composto pane e grana grattugiati e pepate. Levate le cipolle dal fuoco, fatele asciugare su di un canovaccio pulito e svuotatele al centro. Mettete la polpa asportata nella terrina, unendola agli altri ingredienti. Scaldate il forno a 200°, distribuite la farcia nelle cipolle e adagiatele sulla teglia imburrata. Irroratele con l’olio e fatele gratinare in forno caldo. Seguendo lo stesso procedimento potete preparare anche le zucchine ripiene. 39 VALLI Giovedì 19 settembre 2013 VAL GRANDE. Domenica 15 si è tenuta l’esercitazione del soccorso alpino speleologico Simulato il soccorso di un ricercatore di funghi L’intervento fra i boschi delle Valli CANTOIRA — Domenica scorsa la Val Grande ha ospitato l’esercitazione della XIII Delegazione di Torino del Soccorso alpino speleologico Piemontese. Sotto una pioggia battente, dopo il saluto del sindaco di Cantoira Luigi Ala, i volontari delle stazioni di Exilles, Pinerolo, Balme, Ala di Stura, Usseglio, Lanzo e Forno Alpi Graie, si sono inoltrati, dalle 8 ino alle 14,30, nei boschi compresi tra le frazioni di Vrù e Lities di Cantoira, per lo svolgimento dei lavori. Una zona nella quale, tra l’altro, in passato, si sono anche veriicati dei gravi incidenti che hanno visto come vittime dei cercatori di funghi. «L’esercitazione consisteva nel simulare l’infor- tunio di un cercatore di funghi che allerta il 118 comunicando le coordinate Gps» - spiega Manlio Astoli il vice delegato, che ha coordinato la giornata, insieme al capostazione di Forno Alpi Graie, Livio Berta - Le squadre quindi hanno raggiunto il into infortunato e si sono confrontate nelle tecniche di evacuazione più idonee al terreno». «Malgrado le condizioni meteorologiche la partecipazione è stata buona ed il lavoro svolto ha permesso di ripassare le tecniche di intervento riguardanti una delle casistiche di incedente percentualmente più alte nelle nostre valli; la giornata accompagnata dalla pioggia ha reso anche il lavoro (gia.gia.) più dificile» - rilette ancora Astoli. CHIALAMBERTO. «Grazie ai volontari» Pro loco: grande esordio Iniziative anche in inverno ASSOCIAZIONE. È nato il nuovo gruppo guidato da Giuseppe Tomasino Produttori Toma di Lanzo VALLI — È uficialmente nata V l l’associazione “Produttori Toma d Lanzo della Provincia di Toridi n Alla presenza di un notaio i no”. p produttori aderenti e Francesco A Airola, assessore all’agricoltura d della Comunità montana, hanno s siglato l’accordo e sottoscritto lo s statuto redatto dalla stessa. Eletto il consiglio direttivo c Giuseppe Tomasino alla guicon d del gruppo e Mara Benedetto da c come vice presidente. Poi ancor Luigi Ala, Oreste Falchero e ra Francesco Airola in rappresentanza dell’ente montano. «Il nostro intento - spiega Giuseppe Tomasino - è quello si valorizzare un prodotto importante per noi come la toma, cercando di puntare sulla qualità e sulla possibilità di farsi conoscere anche al di fuori del nostro territorio. Ora ci auguriamo di coinvolgere il maggior numero di produttori». John Battaglino, tecnico del servizio agricoltura della Comunità montana precisa: «L’associazione sta muovendo i primi passi in collaborazione con il servizio agricoltura. Sono pervenute le prime domande dei soci per l’utilizzo del marchio e dopo i primi controlli eseguiti sulla regolarità delle produzioni, si sta provvedendo alla consegna dei marchi, al ine di poter differenziare il prodotto originale e caratteristico delle nostre valli». Ogni produttore quindi dovrà tenere un registro delle tome marchiate e i controlli continueranno anche in seguito; inizialmente saranno ad opera dei tecnici della Comunità montana, in modo da tutelare i consumatori sulla provenienza e qualità del prodotto. «I produttori di toma che fanno parte dei 25 Comuni della Comunità montana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone – commenta Francesco Airola - possono associarsi e così, dopo la veriica della regolarità produttiva potranno ottenere anch’essi il marchio uficiale. Ci saranno poi due certiicazioni, una “toma di Lanzo” e l’altra “toma di Lanzo d’alpeggio”». La prima uscita pubblica dell’associazione avverrà a Bra, in occasione di “Cheese”, tra il 20 e il 23 settembre, la mostra internazionale sul formaggio,considerata la più grande vetrina nazionale del mondo caseario. Un inizio con il botto per la nostra toma. La festa country ha riscosso un notevole successo. A fianco, il neo presidente Andrea Giors. Sotto, la partenza di “Piedi dolci” CHIALAMBERTO — Pur con poco tempo a disposizione il nuovo direttivo della Pro loco è sceso in campo con energia e buona volontà mettendo in atto manifestazioni che hanno incontrato il favore del pubblico: «C’è stata una buona partenza – spiega soddisfatto il presidente Andrea Giors – con l’apericena a km zero organizzata grazie alla partecipazione di tutti gli esercenti e albergatori del Comune, che hanno offerto i loro prodotti di eccellenza e che ringrazio per la disponibilità, come anche i gestori del bar campi di Valnera che ci hanno sempre supportati. Anche il tempo è stato clemente con noi, regalandoci serate e giornate serene, che invitavano a uscire, e questo ci ha dato la carica giusta per proseguire nel nostro impegno. Abbiamo riscontrato molta disponibilità anche da parte delle altre associazioni che operano sul territorio e dall’amministrazione comunale, perciò stiamo pensando di mettere in cantiere qualche bella iniziativa per il periodo invernale». Tornando all’estate appena trascorsa, hanno riscosso molto successo le simpatiche feste-party per bambini e le serate musicali, accanto a proposte ormai collaudate come il torneo “tennis&sangria”, i tornei sportivi di vario genere e la corsa “piedi dolci”, alla quale hanno partecipato in 38 al giro corto e 11 al giro lungo. E poi ci sono state originali novità, a partire dalla cena con musica sotto le stelle, nella magica notte di San Lorenzo, con gli astri che nel buio di Cossiglia pareva si potessero toccare con la mano; è stata presa d’assalto la postazione dove due ragazze spadellavano a ripetizione profumate crêpes dolci e salate. Un successo al di sopra di ogni aspettativa la serata cabaret con i comici Marco&Mauro, su un gremitissimo il campo da pallavolo con 500 persone Altra novità la festa country, che ha coinvolto molti principianti attratti dai balli, (g.l.) ma anche dalle braciole e hot dog. — ELISA RAVERA PREMIATI I FEDELISSIMI DI CANTOIRA Giuseppe Tomasino è il nuovo presidente dell’associazione di produttori. Sopra, il marchio della toma CANTOIRA — L’estate cantoirese ha premiato altri Fedelissimi. La tradizionale festa organizzata dalla Pro loco si è svolta alla presenza del sindaco Luigi Ala e del presidente della Pro loco Celestina Olivetti. La giornata è iniziata con la messa, celebrata dal parroco don Giuseppe Casalegno e dal diacono Oreste Longhi in ricordo dei Fedelissimi e dei soci Pro loco defunti, ed è proseguita con la premiazione dei Fedelissimi con le pergamene firmate da sindaco, parroco e presidente della Pro Loco: coniugi Rosanna e Roberto Dall’Angelo, Angela e Massimo Pistonatto, Luciana Vercelli Lupo, Silvana Rita Pavan e Silvia Vertova Frigerio. (g.l.) Aperto tutti i giorni a pranzo La sera aperto il giovedì, venerdì, sabato. Le altre serate solo su prenotazione La Chef Giusy e Antonello vi aspettano con i loro piatti, le nuove proposte e interessanti menu, il tutto utilizzando materie prime selezionate e prodotti del territorio, fra cui spicca la carne esclusivamente canavesana come la “battuta al coltello” e la “tagliata di sottoiletto” FORNO CANAVESE Via Papandrea 1 Tel. 0124.7168 - Cell. 338.8644477 E-mail: [email protected] www.ristorantelatradizione.com Foto ricordo sul sagrato della chiesa Centro frutta COMMERCIO INGROSSO e MINUTO di PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI di Alessi V. & C. VENDEMMIA ANTICIPATA UVE DA VINO PIEMONTESI t#BSCFSB t%PMDFUUP t$PSUFTF t#POBSEB MERIDIONALI t4BOHJPWFTF t.POUFQVMDJBOP t.BMWBTJB t5SFCCJBOP San Maurizio C.se via Fatebenefratelli,116 116 Tel. 011.925.34.31 - Fax 011.927.97.28 - Cell. 347.043.09.90 aperto la domenica mattina - orario continuato 29 ECO DI BIELLA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 I produttori Notizie, appuntamenti e commenti sono forniti dalle principali associazioni di categoria operanti nel Biellese A cura di VERONICA BALOCCO Uib Confartigianato LIBRI E MOSTRE ALBAVILLA CELEBRA LA DINASTIA SERICA DEI DUBINI I Dubini e le filande Convegno ad Albavilla, il primo ottobre prossimo con presentazione del libro e l’inaugurazione della mostra fotografica intitolati “Imprenditori in... Batteria. I Dubini e le filande di Albavilla nel contesto serico lombardo”. Il libro racconta il patrimonio di artigianato e arte, di industria e conoscenza, che l’Italia conserva nella sua storia, fatta di audaci imprenditori e lavoratori del popolo. Un libro dedicato alla produzione serica nel suo sviluppo storico ed economico, attraverso la Evento storia di una famiglia che per quattro generazioni ha onorato con lucida dedizione e correttezza deontologica la classe imprenditoriale lombarda. I Dubini , prendendo le redini della Batteria ex Porro nell’Ottocento, aprirono un nuovo capitolo nella storia economica dell’allora Villalbese. Innovatori nella tecnologia determinarono gli sviluppi industriali della regione. Negli anni ’80, l’andamento sempre peggiore del settore di mercato portò alla graduale cessazione delle attività. Cna MICROCREDITO ATTENTI A IMU CONTRATTI TIPO TEMPI AL ROTARY E CAPITOLATI SMI DI PAGAMENTO E SERVICE TAX Si terrà il prossimo mercoledì 25 settembre l’incontro illustrativo organizzato dall’Unione Industriale Biellese, riservato agli associati, che avrà come tema i nuovi documenti di riferimento del sistema associativo tessile e abbigliamento. La Giunta di Sistema Moda Italia ha esaminato e approvato la nuova edizione dei Contratti tipo e dello Standard Qualità. I Contratti tipo, precedentemente chiamati Capitolati o Condizioni generali di lavorazione o vendita, sono delle bozze contrattuali finalizzate a facilitare la definizione di regole di comportamento uniformi, rendendo più semplici e trasparenti i rapporti all’interno della filiera. Tali testi non sono vincolanti, ma costituiscono un riferimento generale di categoria. Lo Standard Qualità è a tutt’oggi la più completa raccolta di standard tecnici che definiscono lo stato dell’arte nelle trasformazioni di nobilitazione dei manufatti tessili, sia semilavorati che capi confezionati. Al fine di illustrare nel dettaglio questi importanti documenti è stato organizzato l’incontro a cui prenderanno parte il vice direttore di Smi, Mauro Chezzi, e il direttore tecnico Centrocot, Gabriella Alberta Fusi. Per informazioni e adesioni: Area Internazionale e Fiscalità, [email protected]; tel.: 015-84.83.220. Edili «La legge sui tempi di pagamento in vigore dal 1° gennaio 2013 - commenta Cristiano Gatti, presidente di Confartigianato Biella - stenta ad essere rispettata dai committenti pubblici e anche privati. Lo confermano le segnalazioni di artigiani e piccoli imprenditori all’Osservatorio attivato il 31 gennaio 2013 da Confartigianato e visibile sul portale della nostra Confederazione (www.confartigianato.it). Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio di Confartigianato - spiega Gatti soltanto il 13,4% degli imprenditori rileva che i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione si sono accorciati, mentre il 68,7% li considera invariati e il 17,9% segnala che si sono addirittura allungati. Il 36,6% dei piccoli imprenditori dichiara che i tempi di pagamento dei privati si sono allungati, a fronte del 50% che non ha rilevato cambiamenti, mentre solo il 13,9 % segnala una diminuzione dei tempi per veder saldate le fatture. «A distanza di otto mesi dall’entrata in vigore - ha sottolineato il presidente Gatti - l’applicazione delle nuove norme in Italia risulta ancora scarsa e, addirittura, il fenomeno dei crediti insoluti è peggiorato nei rapporti tra privati. «Per quanto riguarda i debiti della Pa subiamo gli effetti di un sistema di regole e procedure, soprattutto per l’esigenza di tenere i conti pubblici sotto controllo, che ha frenato l’efficienza amministrativa dei processi di pagamento, fino a produrre debiti arretrati che superano la cifra di 91 miliardi. Tra le cause dei debiti dei privati - ha concluso Gatti - vi sono le inefficienze della giustizia civile, che rendono conveniente essere cattivi pagatori». Confesercenti Si è parlato soprattutto di microredito, lunedì sera al Rotary Club Biella, in occasione della visita ufficiale del Governatore del distretto 2031, il professor Sergio Bortolani, docente all’ Università Bocconi di Milano. La serata, al Circolo Sociale Biellese, è stata l’occasione per affrontare il tema del progetto microcredito, service di distretto per l’anno rotariano in corso. Il progetto si pone l’obiettivo di sovvenire alle esigenze di piccoli imprenditori per i quali l’accesso al credito è il maggiore problema Rotary intende farlo mettendo a disposizione non solo le somme raccolte (ad oggi circa 200 mila euro) attraverso alcuni fondi rotativi ma anche le professionalità dei propri soci in un’attività di consulenza tecnica. Sopra in foto, da sinistra, il Governatore Bortolani con il presidente di Rotary Club Biella, Massimo Andreoni, ed il Governatore designato per il 2015, Masssimo Tosetti. Ascom LE MICROIMPRESE SOMMINISTRAZIONE STRUTTURE E IL SISTRI AL VIA UN CORSO RICETTIVE Dal 1° ottobre le imprese e gli enti che gestiscono rifiuti pericolosi (trasportatori, intermediari e impianti di trattamento) con più di 10 dipendenti dovranno iniziare a usare il sistema di tracciabilità dei rifiuti, il Sistri. L’introduzione del Sistri riguarda anche le imprese edili laddove si trovino a effettuare operazioni di recupero o smaltimento. In particolare, la fase più delicata riguarderà il primo mese. Infatti i trasportatori saranno chiamati a gestire la transizione compilando sia la vecchia modulistica cartacea sia i form digitali salvati sulle chiavette usb di cui saranno dotati o su di una scatola nera installata sul mezzo. Gli oneri graveranno soprattutto sui trasportatori, che fino al 3 marzo del 2014 dovranno anche inserire i dati che il sistema prevedeva per i produttori iniziali di rifiuti, quindi tutte le imprese che esercitano attività diverse da quelle connesse alla gestione degli scarti. I produttori saranno tenuti a verificare la corretta compilazione del formulario di trasporto, sia della “scheda movimentazione Sistri”; dovranno annotare nel registro gli estremi di entrambi e tenere sotto controllo i documenti provenienti dall’impianto di smaltimento. La quarta copia del formulario dovrà essere restituita, dal trasportatore, entro tre mesi, mentre il gestore dell’impianto deve garantire che la copia su carta della “scheda movimentazione Sistri” ritorni al produttore entro 30 giorni. Preoccupante il coinvolgimento delle migliaia di microimprese autorizzate al trasporto dei propri rifiuti in piccole quantità. Questo sistema moltiplica gli oneri burocratici a loro carico. Ance, insieme ad altre organizzazioni di categoria, si sta impegnando perché il sistema possa essere rivisto. Confesercenti del Biellese, attraverso l’agenzia formativa di Cescot, comunica che il prossimo 7 ottobre avrà inizio il Corso per somministratori di alimenti e bevande e attività di commercio nel settore merceologico alimentare. Il corso è rivolto a tutti coloro che intendono svolgere un’attività di somministrazione di alimenti e bevande in qualsiasi forma (bar, ristorante, pizzeria, birreria, paninoteca, ecc.) e a chi intende esercitare il commercio di generi alimentari al dettaglio, all’ingrosso, in forma ambulante o nei confronti di una determinata cerchia di persone (cooperative o circoli). Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire le conoscenze necessarie per poter agevolmente superare l’esame presso la Camera di Commercio, fornendo inoltre gli strumenti che consentano di organizzare e condurre la propria attività in maniera razionale e con le necessarie conoscenze normative. Oltre alla frequenza del corso e al superamento dell’esame, è necessario essere maggiorenni e in possesso dei requisiti morali. Il corso si svolgerà in orario serale nella sede di Confesercenti e Cescot, a Biella, in via Bertodano 13/a, e avrà una durata di 100 ore. Per informazioni rivolgersi ai seguenti numeri telefonici: 015-35.17.68 e 015-35.27.30 oppure all’indirizzo mail [email protected]. In seguito all’introduzione del Regolamento Ce n. 692/2011 è stato ampliato il numero di informazioni che le strutture ricettive devono fornire attraverso la rilevazione Istat dei flussi turistici. I gestori o proprietari di tutte le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere (alberghi, affittacamere, rifugi alpini ed escursionistici, bed&breakfast, Cav case o appartamenti per vacanze, ostelli per la gioventù, case per ferie, alloggi agriturismo, campeggi, residenze turistico-alberghiere) devono obbligatoriamente presentare la comunicazione mensile dei flussi turistici entro il giorno 10 del mese successivo a quello di riferimento. È opportuno sottolineare che i dati sono coperti da segreto, pertanto non potranno mai essere diffusi se non in forma aggregata e comunque in modo che non si possa in alcun caso fare un riferimento individuale. Gli stessi dati saranno usati solo ed esclusivamente ai fini statistici. Come illustrato infatti dalla circolare Istat n. 14 del 13 marzo scorso, gli alberghi dovranno adeguare il loro programma con la rilevazione del numero di camere giornaliere occupate; inoltre sono stati riclassificati alcuni Paesi di provenienza nell’area extra europea. Le strutture ricettive che utilizzano la modalità cartacea possono rivolgersi all’Ufficio Turismo della Provincia di Biella, sig. Diego Casoni, tel.: 015-84.80.772, mail [email protected]. Per gli alberghi che utilizzano il sistema on line Tuap per l’invio dei dati statistici, è stata inviata una apposita comunicazione presente nella Homepage all’indirizzo http://www.sistemapiemonte.it/turismo/arrivi _par tenze/index.shtml. La nostra segreteria gruppi è a disposizione per ulteriori informazioni in merito: tel.: 015-83.52.790. «Non avere escluso dall’Imu capannoni, laboratori, negozi e alberghi, per quest’anno ancora equiparati alle abitazioni di lusso, è un grosso errore che, nella situazione attuale, rende le imprese più vulnerabili. Pagheranno, infatti, oltre 9 miliardi, con il rischio di superare il non invidiabile traguardo del 68% di imposizione sulle imprese». Lo ha affermato Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna, intervenuto a nome di Rete Imprese Italia all’audizione sulla Conversione in legge del Dl 102/13, tenuta ieri di fronte alle Commissioni riunite 5ª e 6ª della Camera. Rete Imprese Italia ritiene inaccettabile che si continui a tassare in maniera così pesante gli immobili strumentali e ne chiede quindi l’esenzione dall’Imu. Nel frattempo, chiede di assicurare la deducibilità dell’Imu pagata dalle imprese. Dà atto al governo, però, di aver mantenuto l’impegno di abolire l’Imu sugli immobili invenduti. «Anche le modalità per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga - ha continuato Silvestrini - appaiono non condivisibili. Ancora una volta sono le imprese, attraverso il prelievo delle risorse destinate alla decontribuzione del costo del lavoro, a sostenere una prestazione che dovrebbe gravare sulla fiscalità generale». Rete Imprese Italia domanda al Parlamento di controllare il rispetto del termine perentorio di 30 giorni, entrato in vigore il primo gennaio scorso, previsto per i pagamenti della Pubblica amministrazione. Rete Imprese Italia, infine, chiede al Parlamento di vigilare sull’impianto della Service Tax, la nuova imposta sui servizi comunali che scatterà nel 2014. Contadini Cia SERVE UNA NUOVA POLITICA AGRARIA «C’è sempre più bisogno di una nuova Politica agraria nazionale. La recente intesa sulla Pac impone al più presto questa scelta, che è una strada obbligata. Il settore primario, con le nuove sfide europee e internazionali e le difficoltà congiunturali, ha necessità impellente di strategie mirate, di misure efficaci in grado di dare prospettive certe di sviluppo e competitività per le imprese, oggi sotto il peso di costi opprimenti e di una burocrazia asfissiante». Lo ha affermato il presidente della Cia, Giuseppe Politi. «Una rinnovata politica agricola nazionale - ha aggiunto - non è un puro desiderio, ma un percorso indispensabile. Non a caso, la Cia da tempo chiede lo svolgimento di una Conferenza sull’agricoltura dove poter discutere le linee-guida per imprimere un deciso cambiamento e per rispondere alle esigenze del settore agricolo e agroalimentare. Il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo si sta impegnando concretamente e ha preso precisi impegni. Per ciò che ci riguarda abbiamo avanzato delle proposte e chiesto l’apertura ufficiale di un Tavolo per parlare dei temi alla base di un cambio di marcia nella strategia per l’agricoltura. Questo perché l’Italia non ha da decenni una politica agricola efficace e anche se ultimamente il tiro è stato corretto, c’è ancora molto da fare per metterci al livello degli altri Paesi. Attendiamo fiduciosi che questi impegni vengano mantenuti. Per tale ragione esprimiamo forte preoccupazione per i rischi di una crisi di governo che avrebbe effetti devastanti sull’economia e sull’intero sistema imprenditoriale, soprattutto sull’agricoltura che, in questi ultimi mesi, ha cominciato a registrare segnali negativi», conclude Politi. LegaCoop COOPERATIVE UNITE PER CONTARE DI PIÙ Per certi versi, la strada imboccata negli ultimi due anni dalle cooperative italiane è un ritorno all’inizio della loro storia, alla ricerca di una organizzazione di categoria unica che ricorda i tempi prima della scissione del 1919 tra imprese cooperative rosse, di parte comunista, e bianche, d’ispirazione cattolica: il 27 gennaio del 2011 si è costituita su scala nazionale l’Alleanza delle Cooperative Italiane, replicata a livello locale in tutte le regioni. In Piemonte l’Aci, formata da Legacoop, Confcooperative e Agci (componente minoritaria, di lontana ascendenza repubblicana) è nata il 5 luglio scorso, con l’obiettivo dichiarato di fare lobby nei rapporti con la politica e le istituzioni. Insomma, le coop del Piemonte si uniscono per contare di più ai tavoli delle decisioni, facendo pesare il proprio capitale: un milione di soci (62mila 484 dei quali sono anche lavoratori) per 1.885 imprese che fatturano l’8% del Pil della regione. Giancarlo Gonella, 56 anni, torinese, già al vertice della Legacoop piemontese, è presidente dell’Alleanza regionale. Le prime mosse dell’Alleanza piemontese sono già definite: «Le strutture che si occupano di questioni legali e di rapporti sindacali diventeranno comuni alle tre centrali cooperative entro il 2014 spiega Gonella - ma sarà l’unificazione della rappresentanza il vero nodo cruciale». In Piemonte, il sentiero è già tracciato: sulla spinosa questione dei ritardi di pagamento delle prestazioni sanitarie da parte della pubblica amministrazione, le tre centrali di rappresentanza cooperativa si sono mosse insieme quest’anno per chiedere (e in parte ottenere) il saldo dei crediti. In altri casi, per esempio tra imprese agricole e di distribuzione, le cooperative hanno avviato alleanze che sfruttano le differenze di presenza sul mercato. Coldiretti IL FORMAGGIO È A “CHEESE” Dal Biellese alla Valsesia, al Vercellese, i formaggi del territorio saranno tra i protagonisti del lungo fine settimana di “Cheese”, la manifestazione volta a scoprire tutte “le forme del latte” che si svolgerà dal 20 al 23 settembre a Bra, in provincia di Cuneo. «Il territorio sarà presente grazie anche agli allevatori che trasformano il proprio latte nei pregiati formaggi che ci distinguono», dicono Paolo Dellarole e Marco Chiesa, presidente e direttore della Federazione Coldiretti di Vercelli e Biella. Molti dei rinomati formaggi prodotti nelle nostre alpi si devono all’attività dell’alpeggio: la salita all’alpeggio storicamente passava attraverso varie fasi che si identificano con pascoli e strutture poste a diversa altezza sulla stessa montagna. L’alpeggio ricomprende nelle nostre province sia le mandrie bovine sia le greggi ovicaprine e interessa sul territorio un’ampia fascia che comprende le alture biellesi e valsesiane. La monticazione quest’anno è iniziata con ritardo, ma il bel tempo di luglio e agosto ha consentito di recuperare i tempi e di produrre ottimi formaggi che, con un’adeguata stagionatura, potranno esprimersi al meglio. Storicamente, proprio il mantenimento delle vie che portano agli alpeggi ha avuto grande importanza storica, sia per i collegamenti con le vicine valli e con il centro Europa sia per l’economia domestica delle imprese a conduzione familiare, la cui vita era regolata dai ritmi e dalle esigenze dell’attività d’alpeggio. Sulle Alpi, infatti, la produzione di latte e di formaggio ha sempre avuto un ruolo di primo piano sotto l’aspetto socio-economico. 27 ECO DI BIELLA GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 “CHEESE LE FORME DEL LATTE” Economia La kermesse internazionale dei formaggi, giunta alla sua 9ª edizione biennale, si apre domani e chiude lunedì A BRA/ ALLA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE TOME, MACAGN, LATTE E BURRO CRUDO NOVITÀ BIELLESI A CHEESE FORMAGGI DI AZIENDE LOCALI E DEI DUE PRESIDI SLOW FOOD ATTIVI NELL’ELVO E VALLE DI MOSSO I numeri L’EVENTO Le eccellenze biellesi passano da Bra nel Cuneese dove, da domani, venerdì, a lunedì 23 settembre, due aziende biellesi e due presidi Slow food si trasferiranno per “Cheese le forme del latte”, la kermesse internazionale dei formaggi, giunta alla sua 9ª edizione biennale. Se si parla di formaggi non possono certo mancare i prodotti nostrani e le raffinatezze del gusto appartenenti al Biellese. Tra i protagonisti ci sarà il Caseificio Pier Luigi Rosso. Uno dei titolari, Enrico Rosso, spiega: «Porteremo a Cheese i nostri formaggi, in particolare il maccagno che è il cavallo di battaglia aziendale che è entrato da poco tra i 17 migliori formaggi d’Italia nella guida il Gambero Rosso. Inoltre non mancherà la toma piemontese, premiata a “Cibus” come 3ª classificata su 180 partecipanti. Poi porteremo una selezione dei nostri prodotti e presenteremo alcune novità». Il caseificio Rosso si troverà in piazza Carlo Alberto nel cuore del mercato, dove anche il consumatore esigente potrà deliziarsi il palato con ogni prelibatezza. Anche Botalla Formaggi prenderà parte alla manifestazione. Simona Bonino, racconta: «Porteremo come prodotto principale lo Sbirro (formaggio dal gusto unico prodotto con latte biellese e birra Menabrea), insieme alla linea dei piccoli i “Botallini”, tomette 19.000 aziende in Piemonte con allevamenti. 160mila le vacche da latte su 900mila capi bovini fra cui la Pezzata Rossa d’Oropa. 104mila i capi ovini di cui 50mila di pecora biellese IL LATTE CRUDO ELVO SALVATO DALL’ECOMUSEO Il presidio del burro e del latte crudo dell’alto Elvo parteciperà ad uno dei laboratori del gusto di Cheese. Nella serata di sabato, alle 19, nella sala delle scuole maschili, in via Vittorio Emanuele, a Bra, il presidio prenderà parte a “I formaggi salvati dagli ecomusei”. Dalla collaborazione tra la rete ecomuseale e Slow food sono nati progetti importanti per preservare i prodotti simbolo del territorio. Durante il laboratorio i produttori biellesi faranno il burro, così come i produttori del Gemonese, in Friuli, il pan di sorc e i formaggi di latteria turnaria, i formaggi di malga del Lagorai, del Trentino e i mieli di alta montagna o i prodotti di agnello sambucano della Valle Stura. Alcune di queste realtà italiane saranno presentate e abbinate a birre artigianali provenienti dalle medesime regioni. L’iscrizione è pari a 18 euro. Info: cheese.slowfood.it. 75 Le società agroindustriali piemontesi di cui alcune nel Biellese. 9 i formaggi Dop e 60 riconosciuti dalla Regione fra cui Maccagno e Toma Biellese. 340 La famiglia Rosso nel reparto stagionatura I presidi. A rappresentare il nostro territorio, inoltre, ci saranno due presidi Slow food che sono quello del burro e del latte crudo dell’alto Elvo (dei pro- duttori Serafino Peretto di Pollone, Lorenzo Ramella di Sordevolo e Arcangelo Rosso Baietto di Netro) e quello del Macagn (prodotto da Lidia Fresco di Alagna, Livio Garbaccio di Civiasco e Valter Negra di Piode). Giuseppe Pidello, referente del presidio della valle Elvo, spiega: «Porteremo il burro a latte crudo del presidio e cercheremo di vendere il prodotto. Coi produttori inoltre parteciperemo ad E-COMMERCE MARKETING E FISCO ALL’ENTE CAMERALE La Camera di Commercio di Biella organizza nela sua sede un ciclo di incontri rivolto ad aziende e professionisti per sviluppare e migliorare la propria attività sul web sul tema “E-commerce: marketing, aspetti legali e fiscali”. Il primo è fissato mercoledì 2 ottobre ore 14.30-18, gli altri mercoledì 23 ottobre ore 10-13 e ore 14-17. Info: tel. 015-3599371. ASSICURAZIONI milioni di euro di valore del latte in Piemonte di cui 250 milioni di export 2012 e caciotte. Non venderemo prodotti, ma effettueremo degustazioni». Botalla sarà infatti nel cortile di Slow food editore. «Parteciperemo agli eventi dove si alterneranno giornalisti e scrittori», aggiunge Bonino. Brevi un laboratorio del gusto». «Venderemo in fiera il macagn - racconta Giacomo Bergamo, referente del presidio del Macagn -, saremo anche nella “Gran sala dei formaggi ed enoteca” nella quale si potrà partecipare alla degustazione». Gli stand dei presidi saranno in via Marconi, nell’area dei presidi Slow food per tutte le 4 giornate della kermesse. l Ramona Bellotto MAPFRE WARRANTY PARTNER DI MALDARIZZI Mapfre Warranty spa, società del gruppo Mapfre, multinazionale globale di assicurazioni con sede per l’Italia a Biella, rafforza alla Fiera del Levante la partnership che la lega a Maldarizzi automotive group, «iniziativa solida e forte al punto che ogni anno non solo cresce ma si rinnova» afferma Gian Paolo Aliani Soderi, dg Mapfre Warranty e Mapfre Assistance in Italia. PIANURA MORETTA | PIAZZA E VILLA SALINA: SI INAUGURA IN MUSICA LA NUOVA AREA Giovedì 19 settembre 2013 33 SCARNAFIGI | VALGRANA PER LA PRIMA VOLTA A BRA Novant’anni di note ed emozioni Weekend con Cheese L’azienda dei Biraghi propone i suoi gioielli La bella storia della Filarmonica Da visitare lo stand dei maestri assaggiatori Onaf MORETTA Andrea Caponnetto È una storia che intreccia quella delle grandi famiglie industriali del paese. Un filo rosso che lega lo sviluppo economico di Moretta alla comune passione per la musica di tanti suoi abitanti. Un “marchio” che accomuna i principali paesi lungo il Po, tutti dotati da decenni di un complesso bandistico, che va rinnovandosi di generazione in generazione. Non a caso i novantanni della Società Filarmonica sono celebrati domenica pomeriggio in collaborazione con la banda musicale San Lorenzo di Cavour, la Banda Santa Cecilia di Villafranca e la Filarmonica San Bernardino di Bricherasio: tutte e 3 presenti in pompa magna (Villafranca con tanto di majorettes) per festeggiare questo importante traguardo. Emozionato, il presidente Mario Piovano, dal 2009 alla guida della Filarmonica, ha fatto gli onori di casa accompagnato dal sindaco Sergio Banchio, regalando anche una targa alle tre bande “gemelle”, rappresentate dai maestri Ivan Vottero, Enrico Chiapusso, Alessandro Faccin e dai presidenti Bruno Vottero, Giovanni Genovesio, Federica Gallo. Con la scomparsa del Maestro Giordana, nell'agosto del 2008, la direzione della Filarmonica è stata affidata a Mauro Galliano già vice-direttore e primo clarinetto oggi è l'anima del gruppo, infarcito di giovani appassionati, che tutti i martedì si ritrova per La consegna dei riconocimenti alle bande “gemelle” e l’ingresso in piazza Salina della Filarmonica le prove e che nel 2013 ha portato a casa oltre 30 date, sia come Banda morettese, sia come Fanfara della sezione Alpini di Saluzzo. Tutte le bande insieme a fine concerto hanno eseguito all'unisono il brano composto dal maestro-Compositore Giuseppe Ricotta “Moretta” espressamente realizzato per il novantesimo di fondazione della Filarmonica Morettese. I musici sono stati ospitati nello splendido dehors di Villa Salina e molti dei presenti all'evento (reso possibile grazie alla collaborazione di Pro loco e Protezione civile) si sono recati in visita alla mostra fotografica di vita morettese del '900, curata dal Circolo fotografico nella chiesa di San Rocco. UN PO’ DI STORIA... MORETTA | La Filarmonica Morettese nacque nel 1923. Fondatore e presidente era Mattia Locatelli, proprietario dell' omonimo caseificio. Grazie al contributo economico del presidente Locatelli vennero acquistati tutti gli strumenti necessari per i musici, sotto la guida musicale del Cav. Filippo Franchi, maresciallo di Fanteria dell' Esercito e maestro della Banda Militare di Torino; il Cav. Franchi fu maestro della Filarmonica per oltre cinquant' anni. Nel 1953,per vari motivi amministrativi si sciolse e fu solo grazie all' intervento di Sebastiano Ponso, da tutti conosciuto come "Gianetu" che si prodigò per ricomporre il gruppo; la banda riprese l'attività all' inizio degli anni sessanta. Nel 1966 venne nominato presidente il Cav. Francesco Robasto che mantenne la carica fino al 1998. Al maestro Devecchi successe il maestro Giordana, musico della Filarmonica fin dal 1946, compositore delle marce "Propoli" e "Stefano C.",dedicata al padre del presidente,Piero Calandri,nominato nel 1999. Dal 1970 la Società Filarmonica Morettese rappresenta la Sezione Ana - Monviso gruppo di Saluzzo. Nel luglio 2003, in occasione della festa nazionale francese, la Filarmonica è diventata la banda ufficiale della cittadina di Vouneuil sous Biard (gemellata con Moretta)a pochi chilometri da Poitiers. TRADIZIONE | DANTE COME NON LO AVETE MAI CONOSCIUTO: IN SCENA I “7D” Tajarin protagonisti da venerdì Casalgrasso apre con una pièce teatrale la 3-giorni di festa Musica dei Pooh, liscio, vespe e appuntamenti gastronomici CASALGRASSO Valentina Chiabrando L’ottava edizione dell’ormai tipica sagra del Tajarin casalgrassese si svolgerà quest’anno dal 19 (con lo spettacolo dantesco di cui parliamo in seguito) al 22 settembre. L’apertura della sagra avrà inizio venerdì 20 settembre con il servizio cena a partire dalle 19,30 nel salone ristorante sotto la tecnostruttura con menù a scelta. Alle 21,30 serata danzante con i “Pooh – be generation”. Sabato 21 cena a partire dalle 19,30 e successivamente intrattenimento musicale con “Andrea e la sua orchestra”. Domenica 22 sarà il vero clou dei festeggiamenti con alle 9 ritrovo e giro per i piccoli comuni con “Amis d’la vespa” e alle 12 pranzo. Nel pomeriggio servizio gonfiabili e alle 16 sfilata prodotti Avon. Alle 17 spettacolo “American graffiti” con il gruppo danza spettacolo “Alice & Company”. Dalle 19,30 servizio cena di chiusura sagra con un menù a base di antipasti misti, tajarin bianchi, neri, rossi o verdi, secondi vari con frittura di pesce e Il gruppo della compagnia 7D di Carmagnola porchetta al forno, contorno, formaggi, dessert. DIVINO CAOS A inaugurare la sagra sarà invece giovedì 19 uno spettacolo teatrale “Divino caos”. Chi, studiando la Divina Commedia, non si è mai chiesto se ciò che Dante si era immaginato si sia poi realmente avverato? La compagnia 7D del polo Baldessano - Roccati di Carmagnola, formata da studenti ed ex-allievi, ha lanciato questa sfida al pubblico, immaginando un aldilà…in crisi! Dopo il successo ottenuto lo scorso anno con la messa in scena di “Memorie dal convento”, ispirata al Medioevo carmagnolese, si è da poche settimane conclusa la rappresentazione del nuovo dramma ‘Divino Kaos’. Frutto interamente delle geniali menti studentesche guidate dall’estro della prof. Claudia Cravero, docente di lettere dell’istituto, l’opera vuole essere una riscrittura comica del famoso poema di Dante. La fantasia ha portato gli studenti a pensare al sommo poeta che, appena morto, si ritrova in quello che sembra un cantiere in costruzione e, guidato da Virgilio, per niente contento di accompagnarlo nel suo viaggio, scopre che i tre regni da lui immaginati sono stati sovvertiti e l’aria di crisi che mal si respira sulla Terra è arrivata anche tra le anime. Tra angeli portinai precari, una Beatrice per niente angelicata, e papi-politici corrotti, il pubblico viene trascinato in questa girandola caotica vista dagli occhi dei più giovani. Il lavoro compiuto dagli studenti è stato molto lungo e, per prepararsi al meglio nella recitazione, hanno avuto a loro disposizione le tecniche e i consigli dell’attrice professionista Ivana Cravero. I costumi visti sulla scena sono invece stati realizzati con cura paziente dalla docente di arte Margherita Caliendo. SCARNAFIGI | Formaggio Piemonte e Toma del Marchesato: ecco i due “fuoriclasse” della squadra casearia saluzzese pronti a conquistare il mondo attraverso Cheese, la manifestazione di Bra dedicata alle forme del latte e al mondo dei formaggi. Valgrana sbarca per la prima volta nella grande vetrina del formaggio - insieme ad altri marchi industriali di fama come Osella - con l’obiettivo di sottolineare e comunicare le qualità e i valori che distinguono l’eccellenza legata alle proprie produzioni casearie che nel tempo hanno mantenuto le caratteristiche di naturalità e artigianalità tipiche della provincia di Cuneo. Un fatturato di 40 milioni di euro e circa 200 mila forme di grana l’anno: questi i numeri con cui Valgrana si presenta a Cheese. Alberto Biraghi, amministratore delegato dell’azienda scarnafigese: «Promuoviamo le produzioni tipiche del territorio, fermamente convinti che la chiave del successo sia preservare le reali caratteristiche di provenienza dei nostri prodotti. La nostra provincia è apprezzata, per l’attenzione e la salvaguardia della filiera agroalimentare, oltre a essere considerata l’eccellenza nella produzione alimentare di qualità». I valori della tradizione hanno permesso alla Valgrana di conquistare il mercato italiano e di avere interessanti risultati in vari Paesi europei, «anche grazie ad una strategia basata su un’eccezionale qualità rag- Formaggio Piemonte e Toma del Marchesato, i due “fuoriclasse” giunta grazie alla meticolosa selezione dei circa cento allevatori fornitori di latte nelle province di Cuneo e di Torino». I PRODOTTI DI PUNTA Formaggio Piemonte: un formaggio a pasta dura, in forme da circa 34 kg l’una, ottenuto da latte bovino che, dopo aver riposato, si presenta perfetto per la caseificazione, originando un prodotto apprezzato in quanto a pasta dura, granulosa e ideale, dopo lenta maturazio- ne e una stagionatura indicativa di 12-14 mesi, per il consumo. Oggi Valgrana ne produce oltre 700 forme al giorno. A Cheese saranno presenti anche la Toma del Marchesato, formaggio con una stagionatura indicativa di 20-30 giorni che ha incontrato un grande favore da parte dei consumatori, la Toma Piemontese Dop, il Raschera Dop e il Bra Dop. ACap L’EVENTO DAL 20 AL 23 Cheese quest'anno apre venerdì 20 e si conclude lunedì 23 settembre. Un evento che anima le strade e le piazze di Bra, celebrando il variegato mondo del latte e dei formaggi. Moltissimi gli appuntamenti da non perdere. Piazza Carlo Alberto è il centro nevralgico della manifestazione: 3 mila metri quadri in cui si alternano centinaia di casari italiani e stranieri. In piazza c’è anche la stand dell’Onaf, l’organizzazione degli assaggiatori di formaggio, che invita il pubblico a conoscere le modalità per iscriversi. 18 Appuntamenti Giovedì 19 settembre - A Bagnolo Piemonte, la XII edizione della “Fiera della Pietra” propone l’allestimento di un percorso itinerante della pietra “dalla cava al prodotto finito” e stand degli operatori del settore della pietra. Info: 339.63.66.900. Venerdì 20 settembre - A Casalgrasso, da oggi a domenica 22 settembre, si tiene la “8ª Sagra del tajarin”. Al castello comunale, la sagra del rinomato piatto della tradizione piemontese, abbinato ai sughi locali e a quelli della GIOVEDI 19 SETTEMBRE 2013 cucina mediterranea. Il venerdì ed il sabato a cena e la domenica a pranzo e a cena, tajarin bianchi, verdi, rossi e neri preceduti da antipasti e seguiti da porchetta, patatine, formaggi e dolci. Serate musicali, esibizioni di danza e giochi per bambini. Orari: ven.-sab. 19.30-01, dom. tutto il giorno. Info: 340.47.08.089. - A Bra, fino al 23 settembre “Cheese”, grande kermesse internazionale dedicata al settore lattiero-caseario. Possibili degustazioni, mercato con i migliori formaggi da tutto il mondo spazi dibattiti, , in collaborazione con Slow Food. - A Caraglio, da oggi a domenica 22 set- a CORRIERE m r Info TURNI tembre, si tiene la “XXXV Fiera Regionale d’Autunno – X Sagra degli gnocchi al Castelmagno”, esposizioni, prodotti tipici del territorio, artigianato, macchine agricole e tante novità. Mostre, esibizioni, musica, intrattenimenti per bambini, artisti di strada, polo dell’agricoltura, fattoria e laboratori didattici, esposizioni di vario genere e un gustoso appuntamento dedicato agli gnocchi al Castelmagno. Info: 380.53.32.194 www.insiemepercaraglio.it “Mano Loca e Massimo Vecchi” con la partecipazione di Cico Falzone, voce e basso dei Nomadi. Cena + concerto dalle ore 20 a 28 euro; solo concerto 10 euro ore 21. Info: 339.71.16.347. - A Sanfront, alle 21 nella chiesa parrocchiale la IX edizione della rassegna musicale “Suoni dal Monviso” propone il concerto dei “Gruppi Bandistici Società Filarmonica Morettese”. Info: 349.32.82.223 www.suonidalmonviso.it Sabato 21 settembre Domenica 22 settembre - A Racconigi, a Tenuta Berroni Ristorante L’Arancera, si tiene il concerto di -A Sanfront, alle 16,30 nell’Ala Comunale la IX edizione della rassegna musicale “Suoni dal Monviso” propone il concerto della Banda Musicale di Revello. - A Racconigi, dalle 7.30 alle 18 Nel centro storico si tiene “Il Trovarobe”, grande mercato dell’antiquariato, collezionismo e modernariato. Negozi aperti nel centro storico. Info: 339.77.67. 532. - A Racconigi, alle 9 davanti al Municipio si tiene il ritrovo per la “Cicloescursione” su strade asfaltate e secondarie, verso la valle Maira, con arrivo previsto nel comune di Cartignano e pranzo preparato dalla locale pro-loco del paese. Alle 10 sul piazzale La Prateria a Savigliano, alle 11,15 al ponte di Monsola, a Villafalletto. Info: 340.90.09.991. - A Caramagna P.te, dalle 15, si corre tra i borghi (i cantun) il “Palio della Robiola Osella”. Carretti carichi di robiola vengono trainati a staffetta. Segue degustazione. Info: 0172.89.004 www.comune.caramagnapiemonte.it METE I GRANDA Previsioni www. meteopiemonte .com a cura di Paolo Caraccio giovedì 19 settembre Bonelli (via San Giovanni, 2) venerdì 20 settembre Dominici (via Cambiani, 2) 21 settembre Albertini (p.za Santa Rosa, 49) sabato domenica 22 settembre Paschetta (p.za Santa Rosa, 65) 23 settembre Bonelli (via San Giovanni, 2) lunedì martedì 24 settembre Albertini (p.za Santa Rosa, 49) mercoledì 25 settembre Paschetta (p.za Santa Rosa, 65) giovedì 26 settembre Dominici (via Cambiani, 2) L’icona meteo rappresenta il tempo prevalente della giornata Sabato pomeriggio 21 settembre (la domenica rimangono aperti solo i self-service) TURNO D * s/s Agip, via Liguria, 1 (SR 20) s/s TotalErg, via Cervino, 2 (SR 20) s/s Total, via Savigliano, 29/A (Monasterolo) s/s Erg, S.P.662 km 10+417 (Marene) E-Leclerc, via Saluzzo, 65 CORRIERE di SAVIGLIANO Raduno annuale Classe 1930 a Racconigi Riceviamo e pubblichiamo: “Si informa che il ritrovo della “Festa degli Amici” e di tutti i famigliari si terrà al ristorante “Da Mosè” con ritrovo alle 12,30 del 22 settembre. Si prega di confermare la partecipazione a: ristorante “Da Mosè” tel. 0172.86.474 - Paolo Ruffino tel. 0172.84.530 cell.333.19.41.360. Servizio fotografico a cura di: Walter tel. 011.78.78.40, Oscar tel. 0141.28.23.10, Mauro cell. 328.94.61.206, Beppe tel. 011.70.23.55”. Savigliano via Chianoc, Aperto ogni giovedì dalle ore 21 Info: 349.86.22.493 www.saviglianoscacchi.net Riflessioni della scacchiera Dopo un lungo silenzio, eccoci di nuovo insieme con le “Riflessioni della scacchiera”. Innanzi tutto porgo le mie scuse al Direttore di questo giornale, che da tanto tempo così gentilmente ci ospita. Dimostrando un notevole grado di maleducazione, non ho avvertito della interruzione del mio sproloquiare a volte senza senso e questo comportamento, se non si addice a un ragazzo adolescente, figuriamoci ad un uomo della mia età. Non mi resta che sperare di essere perdonato ricordando che il perdono è un regalo non tanto per chi lo riceve quanto per chi lo concede. Negli scacchi, al proprio avversario non bisogna perdonare nulla e questa è la regola in tutte le forme di competizione ma nella vita, il perdono, è una speranza che ci sorregge lungo tutto il nostro cammino perché ognuno di noi, dismesse le proprie spoglie mortali, di fronte al giudizio supremo, in ginocchio lo invocherà. Paolo Simonazzi IL BIANCO MUOVE E DA’ SCACCO MATTO IN DUE MOSSE Soluzione: il cavallo bianco muove in e2, se il re nero muove in h2, segue regina in h4 con scacco matto; se il re nero muove in h3 segue regina in h5 con scacco matto e se il re nero muove in f3 segue regina in f4 con scacco matto. * impianti muniti di autolavaggio - s/s = self service I.P. ALIMENTARE IL BENESSERE L’Associazione Palcoscenico del Marchesato in collaborazione con Giovanna Brugiafreddo di Grace Light, la Scuola di danza Piccat di Saluzzo e Tribù in movimento di Tarantasca organizzano l’Evento “Alimentare il BENESSERE” il 21 e 22 settembre nelle Antiche Scuderie M. Musso, piazza Montebello n.1, Saluzzo. Ingresso per visita stand, convegni e spettacoli Euro 5; bambini fino a 10 anni gratuito. Orari : SABATO 21 Settembre: dalle 15 alle 24 - chiusura stand ore 22 DOMENICA 22 Settembre: dalle 10 alle 22 - chiusura stand ore 22 Il BENESSERE sarà inteso in ogni sfaccettatura fisica e psichica e gli stand presenti proporranno prodotti BIO per cosmesi e alimentazione, centri benessere, palestre, attrezzature per il riposo e per l’handicap, lettini da massaggio (es. OPENSPACE di FOSSANO ) e centri benessere come LE MAREE di Cuneo, o il RESORT MONVISO di Sanfront, centri medici (SALUCOM di SAVIGLIANO) ecc…Tra gli espositori degni di particolare attenzione citiamo l’azienda La QUINTESSENZA, che presenterà prodotti di formulazione sinergica di oli essenziali tra i quali spicca un trattamento contro la caduta dei capelli. Altrettanto interessante è il prodotto distribuito dalla ditta BIO OCCHIALI, ideatrice di metodi e strumenti per rieducare il sistema visivo in modo sano e naturale. Il Centro Salute e Natura di ALICE PRON proporrà sedute gratuite di Iridologia, il centro estetico NADÌ presenterà le ultime tecniche di trucco permanente. Chi vorrà documentarsi in fatto di benessere potrà acquistare materiale presso l’ampio stand “Verde Libri”. In tema di alimentazione, uno degli obiettivi che ci siamo posti è avvicinare il pubblico alla bioalimentazione, alla cucina vegetariana e vegana. Stupiti e… ingolositi dall’originalità di questa arte culinaria, abbiamo pensato di proporla in esclusiva ai visitatori. Particolare attenzione abbiamo posto nell’organizzare, con la collaborazione di Giovanna Brugiafreddo, i molteplici interventi di esperti nelle varie discipline e filosofie del benessere, che si alterneranno nel corso del convegno. Come momenti di svago abbiamo previsto piacevoli ed istruttivi spettacoli di ballo e di carattere sportivo, e con altrettanta cura abbiamo selezionato divertentissimi intrattenimenti per i più piccini. SPETTACOLI sabato 21 settembre ore 15.30-16.30: esibizione maestri di ballo Ambrogio Marinella e Marengo Fulvio con liscio – liscio dance - standard h 17.30-18.30: spettacolo di danza dei piccoli della scuola Piccat h 21,00: la scuola Piccat presenta gli allievi adulti nelle discipline: danza classica e moderna – hip hop - break – contemporanea – orientale – liscio – latino americano domenica 22 settembre h 10.30-12.00: asd New Twirling di Bra presenta spettacolo di ginnastica artistica – classica – ritmica con bastone con il gruppo campione regionale e 3° classificato al campionato italiano. saranno presenti Alessia e Luca, campionessa regionale freestyle e 2° classificato al campionato italiano; team classificato 1° categoria preagonismo. dalle h 14,30 alle h 19,00: zumba - Tempio del Fitness di Revello e, a seguire, spettacoli presentati da Tribù in Movimento di Tarantasca: ginnastica tonificante-tone up, total body circuit, step coreo, pump, pilates matwork, cardio kick boxing, arti marziali e sport da ring, karate, judo, kick boxing, boxe, boxe francese savate, allenamento personalizzato con i colpitori e pao; thai jutsu, wingtzung, krav maga. h 21.00 –23.00: spettacolo dei maestri Ambrogio Marinella e Marengo Fulvio con liscio –liscio dance –standard; esibizione coppia latinisti Porcu Moreno e Cogno Marta. Per prenotazioni ristorazione vegetariana: Paolo 347-22.544.53. CONVEGNO “ALIMENTARE IL BENESSERE” coordinato da Grace Light, un Mondo d’Amore, Saluzzo SABATO 21 settembre 16.00-17.45: Adamo Cirelli, sensitivo, tratterà l’argomento ANGELI. Nelle sue conferenze regala emozioni e messaggi alle persone che sentono l’esigenza di venire a contatto con gli Angeli. 18.00-19.00: Fernand Peyrot, Iridologo, Naturopata, tratterà l’argomento: Paura. In una società dove tantissime persone soffrono di attacchi di panico questo intervento sarà di sicuro interesse. 19.00-19.30: Giuseppe Porrati tratterà l’argomento: cosmesi naturale. Con un’ esperienza trentennale nel settore, parlerà delle ultime scoperte scientifiche in ambito naturale, e di un preparato contro la caduta dei capelli dopo la chemioterapia. DOMENICA 22 settembre 15.00- 15.50: Caterina Polini, titolare della ditta BIO-OCCHIALI, tratterà l’argomento: La Danza degli occhi. Metodi e strumenti per rieducare il sistema visivo in modo naturale. 16.00-16.30: Carmen Somaschi, consulente di alimentazione vegetariana - Presidente Associazione Vegetariana Italiana, tratterà l’argomento: Cibo, una scelta di vita - Il vegetarianesimo come soluzione etica al grande impatto inquinante del pianeta. 16.30-17.00: Dr. Davide Bartolomeo Bertinetto: Il Veganesimo in relazione alla pratica sportiva (UltraTrail e Sollevamento Pesi). 17.00-18.00: Mario Bertola, Kinesiologo, tratterà l’argomento: NAET - Un metodo naturale per eliminare gli effetti sgradevoli delle intolleranze energetiche. 18.00-19.00: Dr. Giorgio Oderda, Medico Chirurgo - Medicina Olistica tratterà l’argomento: Ossigeno-Ozono terapia: cos’è e cosa fa”.