passo_passo 2016 - Fondazione San Giovanni Battista

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passo_passo 2016 - Fondazione San Giovanni Battista
PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
TITOLO DEL PROGETTO:
PASSO PASSO_2016
Dal progetto” Passo Passo”, Parrocchia Anime Sante del Purgatorio, Vittoria.
“Pole Pole, Hakuna Matata”
(Passo Passo_2016, non c’è problema)
Detto swahili
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
FONDAZIONE SAN GIOVANNI BATTISTA
La Fondazione San Giovanni Battista è impegnata a fornire servizi e promuovere attività nel
territorio della provincia di Ragusa dai primi anni Ottanta. La Fondazione è attiva in prima
linea nel settore dell’assistenza socio sanitaria, della formazione, dell’intercultura, della
progettazione.
Dal 1985, tramite il centro d’accoglienza “SS Annunziata”, svolge attività di sostegno a
soggetti con ogni tipo di disagio. Il servizio, in questi anni, ha previsto accoglienza diurna e
notturna, erogazione di pasti pronti, servizio doccia e distribuzione di generi alimentari.
Dal 2001 è ente gestore per il Comune di Ragusa del progetto “Famiglia Amica”, afferente
al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), volto all’accoglienza, alla
tutela e all’integrazione di nuclei familiari richiedenti e/o titolari di protezione
internazionale. Negli anni si sono aggiunti altri progetti analoghi, implementati in diverse
zone del territorio provinciale. Dal 2004 gestisce il progetto “Farsi prossimo” per la
Provincia regionale di Ragusa, riservato a uomini singoli in condizione di vulnerabilità. Dal
2014 gestisce anche il progetto “Accoglienza Casmenea” per il comune di Comiso, riservato
a uomini singoli, il progetto “Vivere la vita” per il Comune di Ragusa riservato a donne sole
o con figli in condizione di vulnerabilità, il progetto “Biscari” per la Provincia regionale di
Ragusa, riservato a uomini singoli.
Dal 2005 la Fondazione propone a diverse scuole della Provincia di Ragusa attività
strutturate sul tema della promozione del dialogo interculturale, inserite nei percorsi
curriculari e di stage.
Dal 2007 al 2009 ha gestito il progetto “Black and white”, in convenzione con il Comune di
Ragusa, mirato all’integrazione di minori stranieri di età compresa tra 6 e 12 anni,
attraverso la creazione di un centro interetnico, al fine di promuovere atteggiamenti di
reciprocità e interculturali tra stranieri ed italiani.
Nel 2008 l’ente ha ottenuto il finanziamento dalla Fondazione per il Sud del progetto
denominato “Centro Enogastronomico del Mediterraneo”, per la realizzazione e la
valorizzazione della cultura enogastronomica, presso l’Antico Convento dei Cappuccini di
Ibla. Si sono già avviati, nell’ambito di questa esperienza, corsi di alta formazione sulla
cucina e laboratori di pasticceria rivolti alle famiglie. Una cucina che metta insieme le
tradizioni locali con quelle internazionali, il tutto sotto la guida di esperti cuochi e
pasticceri.
Dal 2009 ha gestito diversi progetti a valere sul Fondo europeo per l’integrazione di
cittadini di Paesi terzi e sul Fondo Europeo per i Rifugiati. Ha gestito in qualità di Ente
capofila il progetto “Nuovi spazi per i giovani”, finanziato dal FEI, a sostegno del dialogo
interculturale tra le giovani generazioni. Inoltre ha gestito i progetti “Lontani dalla
violenza”, “Salut-are” e “Al Roshid finanziati dal Fondo Europeo per i Rifugiati, in diverse
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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annualità.
Nel triennio 2010 – 2012 ha realizzato, in qualità di partner, il progetto A.P.Q. (Accordo di
programma quadro) “Voglio dire”, rivolto ai giovani e finalizzato alla promozione del
protagonismo giovanile e di attività di integrazione.
Nel 2011 è stato avviato il progetto “Servizi in rete: efficaci interventi di sostegno”,
dedicato all’emergenza abitativa e al miglioramento degli alloggi (sostegno all’affitto,
acquisto mobili, ristrutturazioni, rifacimento impianti).
Nel biennio 2011 – 2012, in convenzione con il Dipartimento Regionale Protezione Civile,
l’ente ha garantito l’accoglienza di profughi nell’ambito del fenomeno denominato
“Emergenza Nord Africa”.
Nel 2013 ha realizzato, in qualità di capofila, il Progetto “I tetti colorati” (FEI – Azione 6 –
A.P. 2012), prima esperienza in Sicilia sull’abitazione e sull’abitare secondo il modello
europeo dell’Housing First, ossia una proposta operativa in cui la casa è precondizione
verso l’autonomia.
Nel 2014 ha gestito, in qualità di subappaltatore, il Servizio di formazione, orientamento e
mediazione linguistico-culturale, nell’ambito del progetto “Empowerment”, finanziato alla
Prefettura di Ragusa a valere sul FEI (A.P. 2012). In tale contesto, la Fondazione ha operato
per la gestione di servizi di supporto e formazione della pubblica amministrazione locale
(Questura, Prefettura, SUI), anche dei contesti sanitari. Un progetto analogo, denominato
“Mettiamoci in-accordo” è stato finanziato anche per l’anno 2015.
La Fondazione, in virtù di una Convenzione con l’Università San Raffaele di Roma, si occupa
dell’orientamento a livello locale dei corsi universitari proposti dall’Ateneo e
dell’organizzazione di Master e Corsi di perfezionamento da svolgersi nel territorio ibleo.
L’esperienza della Fondazione San Giovanni Battista nel settore dell’alta formazione ha
contribuito alla creazione del Polo di Alta formazione, insieme all’Istituto di antropologia
Paideia, all’Università San Raffaele di Roma, all’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi
di Ragusa, all’Istituto Teologico San Tommaso di Messina e alla Scuola di Alta Cucina
Nosco. L’offerta formativa prevede Master di I livello, Corsi di perfezionamento
universitario, formazione permanente. I settori interessati riguardano la comunicazione
sociale, l’intercultura, il counselling in ambito socio-educativo e pastorale,
l’enogastronomia.
NZ03557
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
Progetto “PASSO PASSO_2016"
REGIONALE
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CARATTERISTICHE PROGETTO
4. Titolo del progetto:
PASSO PASSO_2016
5. Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: Educazione e Promozione culturale
Area di intervento: Animazione culturale verso minori
Codice: E02
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Area d’intervento
“Fino a che punto si tollera che i bambini più svantaggiati rimangano indietro?”: questa la domanda chiave del
rapporto Rapporto UNICEF 2014 "La Condizione dell'infanzia nel mondo - Ogni bambino conta" .
La risposta è che il destino di “rimanere indietro” per uno svantaggio iniziale di cui nessun bambino è
responsabile segna oggi milioni di bambini in Europa: il rapporto Unicef dimostra come le circostanze in cui un
bambino nasce possono comportare un rischio maggiore di avere un basso livello di salute, un ridotto sviluppo
cognitivo, uno scarso rendimento scolastico, minori capacità e aspirazioni, e alla fine un reddito inferiore
nell’età adulta, contribuendo così a trasmettere le condizioni di svantaggio da una generazione all’altra.
E anche il rapporto della Caritas Europa “Poverty Paper, campagna Zero Poverty, 2010” sostiene che
“all’interno della famiglia, un bambino che cresce ha a disposizione determinate risorse (economiche,
socioculturali, psicologiche e spirituali): quanto più basso è lo stato socioeconomico dei genitori (vale a dire il
livello di istruzione, il reddito e lo status professionale), tanto minori saranno i livelli di tali risorse posseduti”.
Un’ingiustizia fondamentale, che spesso vede rassegnazione culturale e scarso impegno nelle politiche in atto.
Di fronte a realtà locali portatrici di gravi livelli di povertà infantile, l’obiettivo ideale di “non lasciare indietro
nessun bambino” è quello che spinge la Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa, nel suo piccolo, a
progettare interventi di promozione dell’infanzia.
Il progetto vuole intervenire sul versante della prevenzione e della legalità attivando delle strategie
d’intervento e di aiuto chiare e mirate. Aiutare non significa sostituirsi, ma guardare alle capacità della
persona, rispettata nel proprio mondo interiore, trovando le modalità affinché ognuno possa sentirsi soggetto
attivo.
Contesto territoriale
Con 318.983 abitanti distribuiti in dodici comuni ed in 126689 famiglie, la provincia di Ragusa è una delle
province meno popolate della Sicilia. I 57.648 minori (0-17 anni) della provincia rappresentano il 18,07% della
popolazione, con differenze notevoli fra i comuni (Fonte: Istat, 2015).
Concentrandoci nei territori setting del presente progetto, cogliamo la differente incidenza della popolazione
in età evolutiva:
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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Minori su totale popolazione
COMUNI del PROGETTO
VALORI DI COMPARAZIONE
VITTORIA
21,4%
SICILIA
19,9%
COMISO
19,7%
ITALIA
17%
RAGUSA
17,1%
Fonte: Istat, 2011
Il progetto “PASSO PASSO_2016” nasce per rispondere al bisogno di aggregazione e socializzazione dei minori
residenti nel territorio dei comuni di Ragusa, Vittoria, Comiso, attraverso il supporto alle realtà dedite
all’educazione e promozione culturale di bambini ed adolescenti. L’intento del progetto è quello di valorizzare
luoghi e creare modalità di aggregazione, attraverso l’utilizzazione creativa degli spazi pubblici al fine di
facilitare i processi di socializzazione, favorire un’organizzazione qualitativamente costruttiva del tempo libero
e la proposizione di modelli educativi positivi. Inoltre si vuole sollecitare una cultura dei diritti del minore
attraverso un coinvolgimento del territorio che valorizzi il senso di appartenenza agli spazi abitativi in funzione
dei bisogni del minore.
I comuni interessati al progetto sono quattro: Ragusa e Vittoria, di dimensioni comparabili (73.030 abitanti il
primo, 63.092 abitanti il secondo); Comiso (29.984abitanti); Giarratana (3.092 abitanti) (Fonte: Istat, 2015).
Il Comune di Ragusa
Il Comune di Ragusa conta una popolazione di 73.030 abitanti (Fonte: Bilancio demografico anno 2014 e
popolazione residente al 31 dicembre. Istat, 2014). I minori sono 11.908, ossia il 16,3% della popolazione; di questi,
956 sono bambini e ragazzi stranieri, nella maggior parte dei casi (477) nati in Italia (Fonte: dossier immigrazione
Caritas Migrantes 2014 e Bilancio demografico anno 2014 e popolazione residente al 31 dicembre. Istat, 2014).
Gli immigrati regolarmente residenti sono 4.163 e rappresentano il 5,7% della popolazione, con una presenza
femminile del 46,3%. Le nuove nascite di figli di stranieri nel 2014 sono state il 9,3% delle nascite: dato che
esprime il futuro multi-culturale e la tendenza stanziale delle migrazioni verso il comune (Fonte: Dossier CaritasMigrantes 2014 e Bilancio demografico anno 2014 e popolazione residente al 31 dicembre. Istat, 2014). La presenza
di famiglie immigrate a Ragusa, in anni in cui questa istituzione sta acquisendo modelli valoriali e dinamiche affettive
profondamente variegate, deve spingerci alla riflessione sulla fatica che deve compiere la famiglia immigrata nel suo
sforzo di bilanciare l’adeguamento rispetto alla società ospite e la conservazione degli elementi di continuità con le
proprie tradizioni da trasmettere alle nuove generazioni. È un impegno che può avere effetti laceranti nel contesto
sociale o all’interno della famiglia stessa.
Dai dati emersi dal progetto “I tetti colorati”, gestito dalla Fondazione San Giovanni Battista e finanziato sul Fondo
Europeo per l’Integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi, si rileva come nella città di Ragusa una vera integrazione tra
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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cittadini italiani e cittadini di altra nazionalità costituisce ancora un miraggio: ai numerosi quartieri residenziali e
periferici, in cui la presenza non italiana è del tutto o quasi assente, si contrappone il quartiere centro, di cui
esponiamo di seguito le caratteristiche.
Il centro storico di Ragusa conta 3162 persone residenti, di cui 602 immigrati (Fonte: Analisi dei censimenti
parrocchiali 2006-2010-2013). Il quartiere presenta molte criticità e un’alta incidenza di persone provenienti da
diverse nazionalità. Nel corso degli ultimi anni, il quartiere è andato sempre più spopolandosi a causa del
trasferimento dei residenti verso quartieri residenziali. Ciò ha comportato una ghettizzazione dello stesso dovuta
anche al fatto che i migranti hanno trovato più conveniente risiedere al centro, sia per la maggiore accessibilità ai
servizi, sia per i minori costi di affitto delle abitazioni.
La crisi socio-economica di questi anni, il sistema di welfare sempre più sofferente e la disoccupazione crescente,
comportano una marginalità sociale diffusa che spesso colpisce interi nuclei familiari, con evidenti ricadute sulla
serenità e l’integrazione dei minori.
La scuola del quartiere (Istituto Comprensivo “G. Pascoli”, Plesso Ecce Homo) conta una notevole presenza di
famiglie di nazionalità non italiana. In alcune classi la percentuale di alunni stranieri supera il 40%. Come si legge
nella Relazione del Dirigente Scolastico relativa al programma annuale 2014 “…il bisogno formativo emerso è
certamente collegato all’integrazione delle diversità, alla conoscenza delle identità culturali e alla promozione della
comunione sociale ispirata ai valori del rispetto, della tolleranza, della cooperazione, per costruire una società
dialogica e accogliente”.
Per quanto riguarda la popolazione immigrata, sottolineiamo che il 19% del totale dei residenti del quartiere è
rappresentato da stranieri (602 persone di cui 92 nati in Italia). Questo è un dato molto importante se consideriamo
che nel 2006 la percentuale ammontava a solo l’8,7% (235 persone di cui 25 nati in Italia) e nel 2010 era al 14,9%
(410 persone).
Le principali nazioni di provenienza sono: Tunisia, Albania, Romania, Eritrea, Marocco, Cina (Fonte: Analisi dei
censimenti parrocchiali 2006-2010-2013).
Anche rispetto alle famiglie è importante fare delle considerazioni: i nuclei familiari (compresi quelli in convivenza)
con componenti con meno di 40 anni residenti nel territorio della parrocchia sono 167 (su un totale di 620) di cui
ben 65 stranieri; i nuclei familiari con componenti sotto i 35 anni sono 105, di cui 57 stranieri. Ciò dimostra che la
presenza straniera sta apportando mutamenti profondi nella struttura demografica e sociale del quartiere.
Proprio per questo si rende necessario, anche nei quartieri residenziali e nonostante la scarsa presenza di bambini di
altra nazionalità, promuovere un lavoro che tenda all’educazione interculturale.
A Ragusa la dispersione scolastica appare abbastanza ridotta rispetto ai dati provinciali:
Indice dispersione scolastica anno 2011/2012
a) ABBANDONO/ EVASIONI
b) FREQUENZA SALTUARIA
Scuola secondaria di primo grado
Ragusa
a) 0,18%
b) 0,09%
Media Provinciale
a) 1,55%
b) 2,02%
Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale Regionale per la Sicilia,
Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica 2011/2012
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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Indice dispersione scolastica anno 2011/2012
a) RIPETENTI (PRIMA VOLTA)
Scuola secondaria di primo grado
b) PLURIRIPETENTI
a) 3,45%
b) 1,13%
a) 3,99%
Media Provinciale
b) 1,65%
Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale Regionale per la Sicilia,
Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica 2011/2012
Ragusa
Alunni di nazionalità straniera anno 2011/2012
DISPERSIONE SCOLASTICA
Ragusa
Scuole secondarie di primo grado
6,49%
Media Provinciale
6,43%
Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale Regionale per la Sicilia,
Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica 2011/2012
La famiglia
L’osservatorio diocesano delle povertà e risorse della Caritas di Ragusa registra che la maggior parte delle persone
che si rivolgono ai centri di ascolto (punti di incontro della Chiesa locale con le persone in difficoltà e/o povertà) è
costituita da donne (73%). Il 16% di queste donne è separato o divorziato: a sottolineare come la fine o la crisi di un
progetto di coppia coincida spesso e soprattutto per le donne e i figli, con l’inizio di situazioni di sofferenza anche
economica.
Una indagine condotta dalla diocesi di Ragusa con il CENSIS dal titolo Contro la cultura dello scarto: le marginalità
sociali nella diocesi di Ragusa. Quaderni del Censis 2015 ha evidenziato che, per quanto riguarda lo stato civile ,si
registra una componente di coniugati lievemente superiore alla media nazionale e anche della stessa Sicilia, tuttavia
sono molti anche i celibi/nubili (percentuale intorno al 41% della popolazione). I coniugati, nei 10 anni tra i due
censimenti, sono aumentati nella diocesi di Ragusa del 4,3%, mentre i divorzi sono cresciuti anche in misura
maggiore rispetto alla media nazionale. Sono aumentate di molto tra i due censimenti le famiglie composte da una
sola persona (trend peraltro nazionale) con una riduzione consistente delle famiglie più numerose (4 componenti, 5
componenti e più). Anche in questo caso si tratta di trend simili a quello nazionale. Accanto alle famiglie uni
personali risultano accresciute anche le coppie senza figli e le monogenitoriali.
La crisi e la “destrutturazione” della famiglia tradizionale conducono a nuove tipologie di unioni familiari. Tra le
tendenze che muovono questa transizione si evidenziano a livello locale:
- La riduzione del numero di matrimoni;
- Matrimoni e nascita del primo figlio posticipati ad età più avanzate;
- L’aumento della permanenza dei figli nella famiglia di origine;
- Aumento delle separazioni e dei divorzi;
- Riduzione del numero dei componenti per nucleo familiare.
Sono in aumento, altresì, le donne che diventano madri dopo i 30 anni, in piena età lavorativa. Si pone, pertanto, il
problema di conciliare lavoro e famiglia, compito non ancora sufficientemente agevolato dai servizi attivi sul
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territorio. Nonostante l’attivazione di servizi di supporto alla famiglia, il maggior carico assistenziale rimane
comunque a carico della donna (Fonte: Piano di zona Distretto 44, triennio 2013-2015).
Andando più nel dettaglio dell’area di intervento di questo progetto, ossia i minori, vediamo come nel Comune di
Ragusa manchino rilevazioni che indagano il mondo dei bambini e dei ragazzi, ad eccezione dell’unico studio svolto
dalla Caritas diocesana di Ragusa nel 2008, “Ascolto giovani”, che ha come target i giovani tra i 14 e i 19 anni.
L’indagine evidenzia che i ragazzi, soprattutto nella fascia d’età più bassa, trascorrono il loro tempo libero
guardando la tv e giocando ai videogames, mentre le ragazze hanno dichiarato maggiori preferenze nell’uso del pc.
Circa la “partecipazione ad attività di associazionismo o volontariato” è emerso un quadro di bassissima
partecipazione (13,7%). Il volontariato e l’associazionismo insomma, non sono contemplati tra le attività del tempo
libero, in cui non rientra evidentemente l’impegno sociale in termini di aggregazione positiva e propositiva nel
territorio. Questo a Ragusa più che a Comiso, nonostante il capoluogo di provincia presenti un’offerta di iniziative e
stimoli maggiore.
Il comune di VITTORIA
A Vittoria risiedono 63.092 abitanti. I minori sono 12.697: la classe di popolazione in età evolutiva rappresenta
quindi il 20% della popolazione. Misura nettamente superiore rispetto al resto della Sicilia (18,0%) e del paese
(16,8%) (Fonte: Istat, Popolazione residente al 1° Gennaio 2015).
Vittoria è una città giovane, la crescita naturale (differenza tra tasso di natalità e di mortalità) che in Italia è negativo
(-1,4), a Vittoria è di 2,3. Uno scarto significativo (vd. Grafico).
COMUNE DI VITTORIA:
CRESCITA NATURALE DELLA POPOLAZIONE
GRAFICO 1
tasso di crescita naturale
4
3,5
3
Vittoria
2,5
2
1,5
1
0,5
Provinci
a di
Ragusa
Sicilia
Italia
0
-0,5
-1
Una crescita naturale in buona parte determinata dalla presenza dei cittadini stranieri: dei 5.754 immigrati residenti
nel comune, infatti, ben 1288 sono minori (Fonte: Popolazione straniera residente al 1° Gennaio Istat, 2015). In
tendenza con gli altri comuni della provincia, si registra a Vittoria il sovra-dimensionamento dell’incidenza dei nuovi
nati con nazionalità straniera rispetto all’incidenza degli stranieri sulla popolazione: mentre gli immigrati
rappresentano il 9,1% della popolazione, i nuovi nati “stranieri” rappresentano il 13% delle nascite del 2014 (Fonte:
Dossier statistico Caritas Migrantes 2014 e Istat, Popolazione residente al 1° Gennaio 2015). Una tendenza che
spinge le politiche verso serie scelte di educazione interculturale.
Educazione necessaria soprattutto laddove gli strumenti culturali in mano alla popolazione e alle famiglie non sono
adeguati.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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Negli ultimi anni, infatti, la complessità derivante dalla composizione multiculturale della popolazione si intreccia
strettamente con il disagio sociale causato della crisi del comparto agricolo, dovuta al crollo dei prezzi alla
produzione e a fenomeni di dumping (termine usato in letteratura economica per indicare una situazione dove,
come risultato di aiuti pubblici, un prodotto è venduto, su un dato mercato e in un tempo preciso, ad un prezzo così
basso per cui i produttori locali difficilmente possono competere con esso).
Complessità che genera tensioni presso una popolazione culturalmente fragile, come rivelano i più recenti dati Istat
disponibili:
Vittoria risulta uno dei Comuni meno scolarizzati d’Italia: il 26,82% della popolazione residente non ha conseguito la
scuola dell'obbligo e solo il 24,13% possiede un diploma di scuola media superiore. (Fonte: Indice di non
conseguimento della scuola dell'obbligo, Istat 2010).
Indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo
Totale
26,82
15,2
Vittoria
Sicilia
(Fonte: Indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo, Istat 2010).
In particolare è la fascia dei diplomi superiori a registrare un ritardo pari a 3 punti percentuali inferiore rispetto al
valore regionale e di quasi 6 punti rispetto alla media nazionale. E’ come se mentre i più motivati alla crescita negli
studi, il segmento più alto, si fosse impegnato qui come altrove, la fascia intermedia non sia riuscita a prolungare le
proprie ambizioni di studio “scavallando” il diploma di media inferiore e a non aver compiuto quel percorso di
crescita che consente l’ottenimento della licenza di media superiore (Fonte: Contro la cultura dello scarto: le
marginalità sociali nella diocesi di Ragusa. Quaderni del Censis 2015)
Probabilmente tale configurazione è imputabile all'andamento economico di Vittoria, incardinato sul settore
agricolo; il 42,6% delle imprese, infatti, sono indirizzate a tale comparto, nel quale, secondo una annosa mentalità
vittoriese, non è necessario alcun titolo di studio per offrire buone prestazioni.
In tale contesto risulta evidente come la crisi del comparto agricolo generi ipso facto una pericolosa crisi sociale.
Dai dati dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica di Ragusa emerge come tali fragilità economiche e culturali dei
padri ricadano in parte sui figli: in particolare, i dati sulla dispersione scolastica presso le nuove generazioni vedono
un’alta percentuale di abbandono alla scuola secondaria di primo e secondo grado, dove si registra un livello di
dispersione nettamente superiore rispetto alla media provinciale; anche per le voci “insuccesso” e “frequenza
saltuaria”, i dati relativi alla città di Vittoria sono più alti rispetto alla media provinciale.
Indice dispersione scolastica anno 2011/2012
a) ABBANDONO/
EVASIONI
b) INSUCCESSO
Scuole secondarie di
primo grado
Scuole secondarie di
secondo grado
a) 3,19%
b) 55,33%
c) 5,03%
a) 1,55%
b) 47,6%
c) 2,02%
a) 8,90%
b) 81,94 %
c) 1,16%
a) 3,06%
b) 78,85%
c) 1,46%
c) FREQUENZA
SALTUARIA
Vittoria
Media
Provinciale
Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale Regionale per la Sicilia,
Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica 2011/2012
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Per quanto riguarda gli stranieri i dati non sono confortanti, come si evince dal grafico, la dispersione scolastica
degli alunni delle scuole secondarie di primo grado tocca i 25 punti percentuali, quelli delle scuole secondarie di
secondo grado il 4,23%.
Alunni di nazionalità straniera anno 2011/2012
DISPERSIONE
SCOLASTICA
Vittoria
Media
Provinciale
Scuole
secondarie di
primo grado
25,00%
Scuole secondarie di
secondo grado
6,43%
3,28%
4,23%
Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale Regionale per la Sicilia,
Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica 2011/2012
Dalle riflessioni portate avanti ci si pone l' interrogativo circa le reali prospettive per i giovani della città.
Secondo le ultime informazioni disponibili, nella provincia di Ragusa la fascia di età tra i 25 e i 34 anni presenta un
tasso di disoccupazione prossimo al 30%, 35,6% a Vittoria (Fonte:Istat, tasso di disoccupazione provinciale 2014 e
Piano di zona distretto socio-sanitario D43 – Vittoria, Comiso, Acate – anno 2013 - 2015). Una disoccupazione
giovanile talmente alta che sembra nascondere, ancora una volta, il lavoro nero, le scarse prospettive di
miglioramento sociale e il disagio giovanile.
Sulla mancanza di stimoli per l’impiego del tempo libero, una problematica estremamente grave è data dal gioco
d’azzardo patologico, molto diffuso fra i giovanissimi, come dichiara in un’intervista del 3 gennaio 2010 il
responsabile del Ser.t. di Vittoria, Giuseppe Mustile: <<Questa è una delle dipendenze più gravi che si conoscano, in
quanto, proprio perché non esiste il danno biologico legato alla azione neurotossica della sostanza, è ancora più
difficile da contrastare per l’interessato che resta prigioniero della propria precarietà e disperazione fino a compiere
gesti estremi. La pericolosità del gioco d’azzardo sta nella possibilità di accesso di tutti i soggetti, anche dei minori.
I giovanissimi, soprattutto, vedono nel gioco una via alternativa ed una scorciatoia per arrivare all’eldorado, al
1
denaro facile senza fatica e senza merito (…) E allora le conseguenze si fanno gravissime» .
Da una ricerca condotta dalla Caritas Diocesana di Ragusa (“Vittoria: conoscere, discernere, agire”, 2009), che
include una rilevazione della percezione dei cittadini rispetto al proprio quartiere d’appartenenza, deduciamo la
carenza in quanto a programmazione territoriale di attività ricreative e culturali ed agli spazi aggregativi: dai
questionari somministrati a un campione di 413 cittadini, vediamo come il 90% del campione valuta insufficiente
l’offerta di attività; in particolare questa risulta “inesistente” per il 67,5% e “scarsa” e sporadica per il 2,6%. Il 7%
degli intervistati reputa le attività programmate per il tempo libero “stimolanti” e il 3% “soddisfacenti”.
Gli spazi aggregativi (campi di calcio, oratori, parchi, centri anziani…) sono “inesistenti” per il 47%; “presenti, ma
funzionano a fatica” per il 33%; funzionali (“aiutano a mantenere vivo il quartiere”) per il 15% del campione.
Il giudizio sugli elementi urbani avvertiti come deficitari include (in ordine decrescente): le aree verdi, i mezzi di
trasporto, le aree attrezzate per i bambini, le librerie e i centri culturali, la pulizia, la sicurezza, i centri
d’aggregazione.
Ne deriva la lettura di una città carente da un punto di vista urbanistico, in cui mancano zone verdi, spazi aggregativi
atti all’incontro, spazi per il gioco, mezzi di trasporto che possano facilitare la mobilità di tutti, luoghi dedicati alla
crescita culturale.
Anche delle ricerche sulla percezione del quartiere svolte presso due parrocchiedi Vittoria (San Francesco di Paola e
San giovanni Bosco) dimostra l’esigenza di maggiori attenzioni verso i minori. Invitati a indicare quali servizi
1
http://www.corrierediragusa.it
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vorrebbero che fossero migliorati ne quartiere oltre un terzo degli intervistati cita le aree attrezzate per i bambini e il
desiderio di una presenza maggiore di centri di aggregazione per minori. (Fonte: caritas.diocesidiragusa.it )
Il Comune di COMISO
Il Comune di Comiso conta una popolazione di 29.705 abitanti (Fonte: Istat, Popolazione residente al 1° gennaio
2015).
I minori sono 5.423; 639 di questi sono bambini e ragazzi stranieri (Fonte: Istat, Popolazione straniera residente al 1°
gennaio 2015).
Gli immigrati residenti sono 2.418, e rappresentano l’8,1% della popolazione, con un grado di presenza femminile
del 41%. Dati che esprimono pienamente il futuro multi-culturale e la natura stanziale delle migrazioni verso il
Comune.
Le nazionalità maggiormente rappresentate sono la Tunisia, la Romania, il Marocco, l’Albania (Fonte: Istat Bilancio
Demografico, popolazione residente straniera per sesso e cittadinanza al 31/12/2014).
I dati economici sul Comune - che si distingue per alcune peculiarità nei settori dell’agricoltura (produzione di uva,
mandorle, cereali), dell'artigianato (ricami e lavori in pietra) e dell'industria (lavorazione dei marmi) - sono
preoccupanti se si considerano alcuni indicatori:
il tasso di disoccupazione e il tasso di disoccupazione giovanile si attestano rispettivamente al 20,9% e al 45%
(Fonte, Istat 2014);
la distribuzione della ricchezza: a Comiso il 26,2% dei contribuenti dichiara redditi inferiori a 10.000 euro (Fonte:
Comuni-Italiani.it, Elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze relativi all’anno d’imposta
2012).
Tali indicatori, che suggeriscono anche una forte presenza di lavoro nero e irregolare nel Comune, lasciano
intendere come molte famiglie del comisano vivano in condizione di precarietà.
Considerando i dati del Piano di Zona Distrettuale (Fonte: Piano di zona Distretto 43, 2007-2009), emerge che il
bacino di popolazione giovanile, sia in età scolare che lavorativa, il quale rappresenta un punto di forza per lo
sviluppo economico e sociale del Comune di Comiso, soffre tuttavia diverse situazioni di disagio, dovute ad
un’elevata disoccupazione, una troppo forte presenza di lavoro nero e un basso tasso di scolarizzazione. In merito a
quest’ultimo punto, sottolineamo come rilevanti l’indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo (15-22 anni)
che si attesta al 18,35% e l’indice di possesso del Diploma di scuola media superiore (19 anni e più) del 21,74%
(Fonte: Istat, 2010).
Questi i dati sulla dispersione scolastica 2011/2012:
Per ciò che concerne la scuola secondaria di primo grado, durante il primo quadrimestre, il tasso di
abbandono/evasione è stato del 2,07% (a fronte dell’1,55%, dato medio provinciale) e la frequenza saltuaria si è
attestata all’1,62% (2,02% il dato provinciale); l’insuccesso si attesta al 55,41% (47,6% è il dato provinciale). Gli
alunni ripetenti sono stati il 3,42% e i pluriripetenti il 3,7%. Gli alunni stranieri “dispersi” hanno raggiunto a Comiso
l’8,12%, a fronte del 6,43% dell’intera provincia (Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca,
Direzione Generale Regionale per la Sicilia, Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica
2011/2012, Scuola Secondaria di Primo Grado).
Per quanto riguarda, invece, la scuola secondaria di secondo grado, durante il primo quadrimestre, il tasso di
abbandono/evasione è stato dello 0% (a fronte del 3,06%, dato medio provinciale), la frequenza saltuaria si è
attestata allo 0,6% (1,46% il dato provinciale) e l’insuccesso al 77,86% (al di sotto del dato provinciale del 78,85%).
Gli alunni ripetenti sono stati il 7,11% e i pluriripetenti lo 0,86%. Gli alunni stranieri coinvolti dal fenomeno sono stati
il 2,17%, a fronte del 3,28%, dato provinciale (Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca,
Direzione Generale Regionale per la Sicilia, Osservatorio Dispersione Scolastica Ragusa, Dispersione Scolastica
2011/2012, Scuola Secondaria di Secondo Grado).
Dalla visione dei dati sulla dispersione si evince che la situazione più grave riguarda la scuola secondaria di primo
grado e, quindi, proprio la fascia di età interessata maggiormente dal progetto insieme a quella corrispondente alla
scuola primaria.
Andando più nel dettaglio dell’area di intervento di questo progetto, vediamo come nel Comune di Comiso
manchino rilevazioni che indagano il mondo dei bambini e dei ragazzi, ad eccezione dell’unico studio svolto dalla
Caritas diocesana di Ragusa nel 2008, “Ascolto giovani”, che ha come target i giovani tra i 14 e i 19 anni.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
11
L’indagine evidenzia modi di vivere, modelli di comportamento, valori ed opinioni di 497 ragazzi e ragazze incontrati
durante le ore scolastiche nei licei Classico e Scientifico e all’Istituto Tecnico Commerciale. Alcuni dati sembrano
interessanti per la nostra descrizione: Alla domanda “Come trascorri il tuo tempo libero?” i ragazzi hanno espresso
maggiori preferenze per tv e videogames, soprattutto nella fascia d’età più bassa. Circa la “partecipazione ad attività
di associazionismo o volontariato” è emerso un quadro di bassissima partecipazione (18,1%). Il volontariato e
l’associazionismo insomma, non sono contemplati tra le attività del tempo libero, in cui non rientra evidentemente
l’impegno sociale in termini di aggregazione positiva e propositiva nel territorio. L’88,6% del campione di ragazzi si
sono dichiarati ampiamente soddisfatti della propria vita.
Il Comune di GIARRATANA
Giarratana è sito in una zona collinare con altitudine di 668 m s.l.m., in provincia di Ragusa, città dalla quale dista 15
km, e ha un numero complessivo di abitanti pari a 3.092 persone, di cui 448 minori (Fonte: Istat, 2015).
I confini territoriali di Giarratana si estendono oltre il centro cittadino, fino alle zone rurali circostanti ove si trovano
numerose frazioni.
Analizzando più attentamente il tasso che misura la densità demografica possiamo rilevare come Giarratana si
collochi al terzultimo posto della classifica dei comuni della provincia, con un valore pari a 65 abitanti per km².
CLASSIFICA DELLA DENSITÀ DEMOGRAFICA NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA (abitanti/km)
Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT
Il decentramento delle frazioni, rispetto al centro cittadino e ai servizi che esso offre, è uno dei disagi che emergono
più palesemente nel contesto territoriale preso in considerazione, secondo quanto riferito da fonti amministrative
locali. Insieme a questo va rilevata la mancanza di infrastrutture e servizi (ospedali; scuole di istruzione di secondo
grado; centri di aggregazione per giovani; strutture sportive) indispensabili per i cittadini, costretti quindi spesso a
spostarsi a Ragusa.
La vita sociale del paese, in assenza di alternative, è secondo una vecchia consuetudine, scandita dall’organizzazione
(in diversi momenti dell’anno) di feste, che vedono il coinvolgimento partecipato di tutta la comunità cittadina e che
rappresentano per il paese una rilevante forma di coesione sociale.
L’economia della zona ha avuto da sempre come settore trainante quello agricolo, che rappresenta l’eccellenza nel
territorio ibleo per due aspetti:
 la produzione di uve pregiare da tavola e per la vinificazione;
 la produzione olivicola, che ha ottenuto il riconoscimento di alta qualità con l’attribuzione DOP Monti Iblei.
La crisi del settore agricolo che ha coinvolto nell’ultimo decennio la provincia di Ragusa, ha avuto forti ripercussioni
anche sull’economia di Giarratana con effetti a catena su tutti gli altri settori (specie quello dell’edilizia) e con i
Progetto “PASSO PASSO_2016"
12
conseguenti fenomeni: disoccupazione (tasso al 21,3%, fra i più alti della provincia di Ragusa); impoverimento del
ceto medio; indebitamento.
Per ciò che concerne i cittadini di nazionalità non italiana residenti a Giarratana, i dati aggiornati al gennaio 2014
rilevano, infatti, la presenza di 89 cittadini stranieri (44 di sesso maschile e 45 di sesso femminile.
A queste cifre andrebbe aggiunto il considerevole numero di migranti non regolari che non è, tuttavia, possibile
censire.
Per quanto riguarda la situazione dei minori, il Comune è primo in provincia per indice di vecchia, pari a 199,7%, a
sottolineare il costante invecchiamento della popolazione seguito da un costante decremento del tasso di natalità.
La combinazione del processo di contrazione della popolazione più giovane in età 0-14 anni e crescita della
popolazione anziana di 65 anni e più, determina una crescente debolezza della struttura demografica, misurata dalla
scarsa incidenza della popolazione in età centrale (15-64 anni), che è quella parte di popolazione cosiddetta “attiva”
su cui grava il peso economico della società.
La situazione economica del territorio delinea una condizione di disagio, effetto dell’attuale crisi economica, che
riguarda verticalmente diverse fasce della popolazione. Particolarmente colpiti i giovani che vedono svanire
concrete possibilità di trovare un’occupazione in un contesto ridimensionato come quello di Giarratana.
Le sedi d’attuazione
La Cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa
Il territorio parrocchiale è ubicato nel centro storico di Ragusa e conta 3162 persone residenti, di cui 602 immigrati
(Fonte: Analisi dei censimenti parrocchiali 2006-2010-2013). Il quartiere presenta molte criticità e un’alta incidenza
di persone provenienti da diverse nazionalità. Nel corso degli ultimi anni, il quartiere è andato sempre più
spopolandosi a causa del trasferimento dei residenti verso quartieri residenziali. Ciò ha comportato una
ghettizzazione dello stesso dovuta anche al fatto che i migranti hanno trovato più conveniente risiedere al centro,
sia per la maggiore accessibilità ai servizi, sia per i minori costi di affitto delle abitazioni.
Per quanto riguarda le famiglie, è importante sottolineare l’incidenza del disagio abitativo: soprattutto i migranti
sono spesso costretti a vivere in alloggi inadeguati, impropri o non corrispondenti agli standard abitativi comuni.
Anche una ricerca della Caritas locale sull’anagrafe comunale di Ragusa conferma quanto forte sia l'esigenza
abitativa innanzitutto tra gli stranieri: il 60% di essi vive nel centro storico del Comune, spesso in abitazioni vetuste
ed inadeguate, anche in assenza di particolari condizioni di disagio socio-economico.
Tuttavia, il problema dell’abitare non riguarda solo gli stranieri. Legate a una crescente precarizzazione lavorativa dei
componenti della famiglia, le difficoltà a rispondere puntualmente nel pagare il canone di affitto a privati o enti
pubblici hanno esposto i nuclei familiari locali a sfratti o minacce di sfratti, aggravando situazioni già difficili, con
conseguente pericolo per decine di famiglie, anche con minori a carico, di ritrovarsi senza abitazione. Ciò comporta
una marginalità sociale diffusa che spesso colpisce interi nuclei familiari che, con il cronicizzarsi della problematica,
rischiano l’esclusione abitativa e la marginalità sociale.
La mancata disponibilità economica delle famiglie ha portato alla luce anche le difficoltà legate al soddisfacimento
dei bisogni primari come l’alimentazione. La mancanza di cibo vede protagoniste numerose famiglie, le quali
sempre più spesso, e in misura sempre maggiore, si rivolgono ai servizi presenti sul territorio. L’aumentare delle
persone che si rivolgono ai Centri di Ascolto parrocchiale e diocesani perché non hanno niente da mangiare per sé e
per i propri figli ne sono un esempio. L'impoverimento si evidenzia nei contatti: l’Osservatorio diocesano delle
Povertà e delle Risorse racconta di 1.216 contatti di singoli (nel 2010 erano stati 588) e il dato lievita a 3.700
persone, di cui 1.012 minori, se si stimano anche i componenti del nucleo familiare (Fonte: Osservatorio diocesano
delle Povertà e delle Risorse, elaborazione dati del 2012).
Dai dati elaborati dal censimento 2013 dalla parrocchia emerge con chiarezza l’altra problematica del quartiere,
costituita dal fatto che la maggior parte dei residenti è composta da persone per lo più adulte e sole. Gli abitanti
del territorio di riferimento parrocchiale che hanno un’età dai 60 anni in su costituiscono, infatti, il 28% del totale e il
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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dato arriva al 33% se si considera solo la popolazione italiana. (Fonte: Analisi dei censimenti parrocchiali 2006-20102013).
Anche la composizione dei nuclei familiari fa molto riflettere: ben il 44%, infatti, sono costituiti da un solo
componente e il 25% da due componenti. In poco meno del 70% dei casi, dunque, le famiglie sono costituite da un
massimo di due componenti. (Fonte: Analisi dei censimenti parrocchiali 2006-2010-2013).
La parrocchia, attraverso la Caritas parrocchiale e il Centro di Ascolto che fungono da antenne del disagio del
quartiere, ha raccolto i bisogni delle famiglie : la crisi economica ed occupazionale ha fatto emergere situazioni di
fragilità che coinvolgono disagi di natura diversa. In questo modo, chi non possiede una rete di sostegno (amicale
e/o familiare) si trova spesso nelle condizioni di una vera e propria esclusione sociale, perché non riesce con le
proprie risorse a far fronte alle esigenze. Con il presente progetto, si vogliono affrontare i “nuovi” bisogni (legati alla
precarizzazione del lavoro, all’alto costo della vita e degli affitti e all’immobilità delle pensioni e degli stipendi) ed
i“vecchi” disagi (riscontrati da ex detenuti e detenuti, persone con dipendenze, persone con disagi psichici, senza
dimora, prostitute).
I destinatari del nostro progetto, bambini e adolescenti giovani che frequentano l’oratorio, appartengono spesso a
famiglie in condizione di disagio multifattoriale, in buona parte famiglie monogenitoriali o ricostituite; alcuni vivono
con i nonni e/o con tutori affidatari e sono noti ai servizi sociali comunali.
In alcuni casi, si riscontrano situazioni di povertà evidente e analfabetismo, disturbi psicologici di alcuni ragazzi o dei
loro familiari, difficoltà legali (alcuni membri delle famiglie hanno gravi problemi con la legge), difficoltà nel rispetto
delle regole e atteggiamenti razzisti, così come difficoltà di integrazione e situazioni di emarginazione.
Il bacino di utenza della sede è composto da 20 minori di età compresa fra i 7 e gli 11 anni, nella maggior parte si
tratta di bambine con la presenza non costante di 7 ragazzini.
Nello specifico si elencano qui di seguito il numero di bambini che vivono le diverse tipologie di disagio, secondo la
rilevazione effettuata dagli animatori dell’oratorio e dai precedenti giovani in servizio civile:
Tipologia di disagio
Numero di bambini
Disagio Familiare
14/20
Difficoltà di Socializzazione con i coetanei
4/20
Situazioni di violenza
2/20
Difficoltà di apprendimento
16/20
Difficoltà economiche
Contatto con ambienti illegali
18/20
7/20
In risposta a questo disagio, l’oratorio promuove diverse attività, volte a educare e formare i ragazzi poco inseriti
nella rete sociale, con interventi mirati che facilitano l’apprendimento e momenti ricreativi a scopo ludico-didattico.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
14
L’oratorio diventa un luogo in cui fare i compiti, giocare e socializzare. Gli interventi educativi sono volti al recupero
e sostegno scolastico, al rispetto delle regole, alla socializzazione attiva attraverso giochi e attività di animazione,
all’integrazione culturale attraverso laboratori mirati di riflessione e confronto. Il processo formativo si realizza
anche attraverso la proiezione di film, passeggiate culturali e momenti ludico-agonistici (torneo di calcetto, di Pingpong, di Calcio Balilla).
In sintesi, le attività che si realizzano comprendono:
- supporto e recupero scolastico;
- attività sportive;
- animazione: giochi, momenti ludici e ricreativi
- educazione all’intercultura attraverso laboratori e momenti di riflessione di gruppo;
- cineforum;
- passeggiate didattiche.
Le risorse umane impiegate nelle attività sono 7 volontari, fra animatori, educatori ed addetti al sostegno scolastico.
Destinatari del progetto per la sede sono i 20 minori, 7 maschi e 13 femmine, di età compresa fra i 7 e gli 11 anni che
partecipano alle attività dell’oratorio.
Destinatari sono anche i bambini appartenenti alle 50 famiglie che si vogliono raggiungere attraverso le visite
domiciliari.
Beneficiari sono le famiglie dei destinatari, che trovano un sostegno nell’accudimento e nell’educazione dei figli.
Beneficiaria è anche la comunità locale e in particolare quella del quartiere centro, che trovano nell’oratorio un
punto di riferimento per l’educazione ai valori della pace, della solidarietà, dell’intercultura.
Il progetto si propone di essere una valida soluzione alla dispersione scolastica, alla piccola delinquenza,
all’emarginazione e alla solitudine di molti soggetti che attraverso le azioni del progetto avranno la possibilità di
trascorrere tutti i pomeriggi della settimana in un luogo caldo, accogliente, familiare, divertente e attento alla
formazione del singolo. La presenza di volontari del Servizio Civile Nazionale permetterà alla Sede di operare con la
forza di un numero maggiore di risorse umane, funzionale ai fini della proposta educativa.
La Parrocchia San Giuseppe Artigiano di Ragusa
La parrocchia sorge in un quartiere periferico della città, meta di residenza di molte neo-famiglie. La
popolazione di riferimento della parrocchia è molto numerosa: circa 7.000 persone; i ragazzi che frequentano
la parrocchia sono circa 500, un numero limitato rispetto al bacino di riferimento (sono infatti circa 2300 i
minori che abitano il quartiere).
Il quartiere si presenta come un “dormitorio”: privo dei luoghi naturali d’aggregazione e incontro, come le
piazze e i giardini.
Prima dell’avvio del progetto di servizio civile “Conosciamoci”, avviato il 16 novembre 2009, le attività extracatechetiche si svolgevano solo per due pomeriggi a settimana. Grazie al progetto, le attività aggregative della
parrocchia rivolte ai minori hanno visto un miglioramento sostanziale, in termini qualitativi (varietà e regolarità
delle attività) sia in termini di tempo di apertura della sede ai minori.
Questo risultato è stato rilevante, soprattutto per quei minori che vivono in condizione di svantaggio sociale.
Tra le principali problematiche riscontriamo difficoltà nell’apprendimento e manifesta diversità di
appartenenza sociale. Nel quartiere, inoltre, si trova anche un complesso di case popolari, abitate da ragazzi
che soffrono situazioni di grave insuccesso scolastico e povertà di stimoli culturali. Nel settembre del 2009,
l’Istituto Autonomo Case Popolari di Ragusa, inoltre, ha deciso un intervento di “regolarizzazione” degli alloggi
popolari, molti dei quali occupati abusivamente da non assegnatari. La decisione ha provocato nel quartiere
della sede un vero allarme sociale, in quanto molti abitanti, privi di risorse e alternative, hanno visto la propria
Progetto “PASSO PASSO_2016"
15
situazione aggravarsi ulteriormente. Tali eventi familiari non hanno risparmiato conseguenze in termini di
sofferenza e ulteriore precarizzazione nella vita dei minori.
Destinatari del progetto sono circa 60 minori di età 6-15 anni: 40 di questi ragazzi vivono situazioni di
insuccesso scolastico, spesso grave. Prima del servizio civile questi minori frequentavano la parrocchia
saltuariamente. Nei primi due mesi del 2010 si è registrata una regolarità maggiore nella frequenza del
sostegno scolastico.
Beneficiari sono la scuola, il quartiere e le famiglie, spesso assorbite da emergenze quotidiane e impossibilitate
ad assistere con continuità i figli.
Bisogni
Insuccesso scolastico
Indicatori
23/40 sono stati respinti;
12/40 minori non frequentano regolarmente la scuola;
20/40 accedono a iniziative di sostegno scolastico;
Elevato livello di conflittualità fra i minori
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile e
alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
22 bambini manifestano comportamenti disfunzionali:
difficoltà di memoria, attenzione, logica; vivacità
eccessiva con tendenza alla violenza verbale e allo
scontro fisico
Un unico intervento sociale in atto nel quartiere, che
raggiunge 60 minori
Iniziative che permettono la socializzazione con ragazzi
esterni al quartiere:
1 Torneo di calcetto, con partite in casa e fuori casa
Uscite in città/provincia
Uscite al mare nel mese di luglio
Le Attività della parrocchia che sono in favore di questi minori sono:
- Il sostegno scolastico
- L’animazione sportiva
- Le attività ricreative
- Le uscite
Gli stessi ragazzi frequentano inoltre il Centro Sportivo, la Scuola, la Piscina Comunale, il Centro Pastorale dove
svolgono attività di nuoto, ginnastica, danza, basket, calcio, scoutismo, percorsi creativi, teatro.
La Parrocchia San Paolo Apostolo di Ragusa
La parrocchia Parrocchia San Paolo Apostolo si trova in un quartiere residenziale della città di Ragusa, che conta
circa 7.000 abitanti, con particolare incidenza di famiglie di recente costituzione. I minori che abitano il quartiere
sono circa 840. Per ciò che concerne il successo scolastico nell’ultimo anno i minori promossi sono stati 637, i
respinti 70 e i dispersi 2. Di questi minori quelli che frequentano la Parrocchia sono circa 441 e verranno descritti qui
di seguito in riferimento al sesso e alla fascia d’età:
Progetto “PASSO PASSO_2016"
16
Buona parte di questi ragazzi frequenta il gruppo Scout della Parrocchia, molti si ritrovano nei centri commerciali
della zona o nelle piazzette e solo pochi praticano sport come calcio, rugby, pallavolo e basket. Inoltre trascorrono la
maggior parte del tempo libero nell’ambiente domestico giocando con i videogames o al computer.
Tra le problematiche manifestate quelle più evidenti riguardano il disagio relazionale, la mancanza di stimoli culturali
(oltre alle abituali attività della parrocchia i ragazzi hanno bisogno di essere stimolati a praticare altre attività), il
disagio familiare e, a livello personale, il basso livello di autostima.
Per questi ragazzi è sorto l’oratorio parrocchiale, munito di campo dei calcetto e attrezzature sportive, dove sono
attivi attività sportive, momenti di confronto e riflessione con i giovani, cine-forum, uscite, campi di servizio. Di fatto,
i minori che frequentano con costanza queste attività sono circa 50, di età 8/15 anni.
Destinatari del progetto per la sede sono i 50 minori di età 8/15 anni che partecipano alle attività dell’oratorio.
Beneficiari sono le famiglie dei destinatari. Beneficiari sono anche gli insegnanti e i gruppi-classe dei bambini che
vedono un progressivo miglioramento del rendimento scolastico dei minori e della loro capacitò di apertura all’altro.
Bisogni
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
e alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
Basso livello di autostima e autoefficacia
Indicatori
280/441 minori passano il pomeriggio
nell’ambiente domestico, a guardare la tv o giocare
con pc/videogames
30/50 minori presentano difficoltà relazionali:
insicurezza e difficoltà ad essere assertivi, passività
e aggressività.
La Parrocchia Beata Maria Vergine di Lourdes
La parrocchia sorge nella C. San Giacomo, frazione di Ragusa che prende il nome dall’antico feudo San
Giacomo, proprietà del Barone Musso da Palazzolo, a cui si aggiunge la principale contrada dei dintorni:
Bellocozzo. Si estende alla periferia di Ragusa sulla strada Modica-Giarratana e Giarratana-Noto. Detta frazione
dista 12 Km da Modica Alta, Km 9 da Giarratana e Km 16 da Ragusa; conta circa 1.000 abitanti. Le tre contrade
principali della parrocchia sono: San Giacomo Torre, Bellocozzo e San Giacomo Mulino, in ogni contrada è
presente una Chiesa.
I parrocchiani sono sparsi su un vasto territorio e non esiste un nucleo cittadino ma soltanto un crocevia dove
sono allocati i servizi necessari (3 supermercati, 1 guardia medica, 1 bar, 1 circolo, 1 farmacia, 1 macelleria, 1
istituto comprensivo scolastico, 1 piazzetta, 1 ufficio postale, 2 stazioni di rifornimento di benzina).).
La parrocchia rappresenta un centro d’incontro e socializzazione fondamentale per questa contrada. I ragazzi
iscritti al catechismo nella parrocchia sono 34.Da tre anni è sorto un Oratorio per tutti i bambini e i ragazzi,
attrezzato dei giochi fondamentali.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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L’Oratorio è un’opportunità fondamentale non solo per questa contrada, ma anche per le altre contrade dei
dintorni (c.da Carbonaro, c.da Balata di Modica, c.da Barco, c.da Montesano, c.da san Martino) le cui
parrocchie sono aperte solo la domenica. Tali contrade ricadono in più comuni: Ragusa, Modica e Rosolini. Se
si aggiungono tutte le altre contrade si arriva ad una popolazione di circa 2.500 abitanti.
La contrada San Giacomo e tutte le altre sono prettamente rurali. Il livello d’istruzione medio è quello della
licenza di scuola secondaria di primo grado. Le professioni prevalenti sono: coltivatore diretto, bracciante
agricolo e allevatore. In atto si vive una profonda crisi economica del settore dell’agricoltura e
dell’allevamento, la zona è depressa e di estrema periferia: gli abitanti sono isolati socialmente, culturalmente
e sportivamente da tutto quello che avviene in un paese o città. C’è scarsa socializzazione tra gli adulti e così
anche tra i ragazzi. Le uniche risorse che si possono riscontrare in questo contesto, fanno riferimento
all’ambiente naturalistico, agli grandi spazi aperti, alla disponibilità e all’entusiasmo della popolazione quando
con e per loro si condivide sul territorio un’attività di qualsiasi natura e genere. Sul territorio a parte la scuola e
l’oratorio, non esistono altri luoghi che svolgono attività aggregative di alcun genere. L’ unico plesso di San
Giacomo, l’I.C. “Giovanni Pascoli”, ha attivato in quest’anno scolastico:
 progetto di minibasket e danza sportiva;
 progetti PON “Io e l’orto” e “Ecologia ed ambiente”;
 progetto area a rischio.
Qui di seguito vengono riportati i dati relativi ai minori iscritti, promossi, respinti, dispersi nell’ultimo anno
scolastico presso il plesso I.C. “G. Pascoli”
I.C. G. Pascoli
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola
media
inferiore
Totale
Alunni iscritti
26
48
30
Alunni promossi
26
48
28
Alunni respinti
/
/
2
Alunni dispersi
/
/
/
104
102
2
0
Inoltre frequentano la scuola superiore a Ragusa e a Modica circa n. 65 adolescenti di tutte le contrade della
zona.
In una zona tanto depressa e isolata, in cui nessuna iniziativa sociale dei comuni è in atto, l’oratorio risulta una
ricchezza grande per la socializzazione e la crescita umana e cristiana dei bambini e ragazzi, le cui principali
problematiche manifestate possono essere così sintetizzate:
 isolamento strutturale: c’è sola una piccola villetta in c.da San Giacomo, mancano strutture, spazi ed
associazioni aggregativi.
 la famiglie dei ragazzi sono attanagliate dalla crisi economica strutturale dell’agricoltura, i costi superano i
ricavi e molte aziende agricole sono a rischio chiusura. Tale realtà mette in crisi l’economia familiare, ed ha
risvolti nella vita dei ragazzi.
 un certo numero di ragazzi abbandona gli studi di scuola superiore, per cercare sbocco nel mondo del
lavoro, sono soprattutto ragazzi maschi, meno attratti dal lungo percorso degli studi;
 l’uso di cannabis, l’abuso di alcool, il non rispetto di alcune leggi, in particolare l’uso del casco, guidare
l’auto senza la patente, il non rispetto delle norme stradali, si rivelano come dei modi con cui il disagio
trova forma e si esprime in termini di devianza giovanile soprattutto nei giovani più grandi (sembra più a
rischio la fascia dei ragazzi maschi dalla III media alla scuola superiore).
Per ciò che riguarda la dimensione “minori e scuola”, l’istituto comprensivo “Giovani Pascoli” plesso di San
Giacomo ha già in atto una riduzione di classi che si acuirà drammaticamente nei prossimi anni (paventando
Progetto “PASSO PASSO_2016"
18
forse anche la chiusura del plesso), già l’anno scorso sono stati attivati 2 pluriclassi. Inoltre i professori sono
presenti, senza però continuità didattica. Anche i servizi di trasporto stentano a rispondere ai bisogni della
popolazione scolastica: gli scuolabus per arrivare al plesso scolastico sono assicurati dal comune di Ragusa e di
Modica (tale comune ha gravi difficoltà ad assicurare questo servizio per problemi di copertura finanziaria), e
alcuni bambini partono la mattina alle ore 6.40 per arrivare a scuola in tempo. Emerge quindi la forte
espansione del territorio e la precarietà delle strade di campagna che ricevono poca manutenzione dagli enti
preposti.
Destinatari: i bambini e i ragazzi iscritti all’oratorio sono 86 e sono così suddivisibili per fascia d’età e sesso:
 40 di cui 26 maschi e 14 femmine; 6-10 anni
 28 di cui 12 maschi e 16 femmine; 11-14 anni
 18 ragazzi frequentano saltuariamente
Beneficiari: la popolazione della contrada di San Giacomo (1000 abitanti) e delle contrade adiacenti.
Bisogni
“Isolamento” nel territorio e rispetto al territorio:
i minori che vogliano accedere a qualsiasi tipo di servizio,
sono costretti a recarsi a Ragusa, che dista dalla sede
circa 15 km e non è collegata da nessun mezzo urbano.
Tale condizione ostacola la partecipazione dei ragazzi
alla vita sociale, oltre a discriminare alcuni bambini
rispetto ad altri, e contribuisce a creare una specie di
isolamento nel contesto di San Giacomo.
Indicatore
Il 50% dei minori è impossibilitato a frequentare attività
extra-scolastiche (palestra, piscina, corsi di musica ecc)
per difficoltà negli spostamenti verso Ragusa.
Non esistono attività di socializzazione e aggregazione
nel territorio.
Le attività organizzate in parrocchia (dal lunedì al sabato dalle 15 alle 20) per i minori sono così articolate:
- Bambini 7-10 anni: vengono proposti giochi di socializzazione per migliorare l’interazione, la conoscenza
reciproca, l’autostima e l’assertività. Le attività variano di anno in anno e danno vita ad un momento finale
di esibizione dei lavori e convivialità con le famiglie.
- Donne (madri dei bambini): laboratorio di cucina.
- Ragazzi 11-17 anni: attività conviviali con tornei di Calciobalilla , Dama, battaglia navale, ping pong;
laboratorio teatrale
Durante il periodo estivo si organizzano uscite a mare con i ragazzi.
La Parrocchia Madonna delle Lacrime
La parrocchia si colloca in una zona semi-periferica del Comune di Vittoria, il cui quartiere conta circa 3000
abitanti. Circa 180 minori frequentano la parrocchia. Di questi solo un ristretto numero di bambini proviene da
un contesto familiare disagiato, con conseguenze in ambito scolastico.
Qui di seguito verranno descritti i minori che frequentano la parrocchia suddivisi per sesso e fasce d’età.
Fasce d’età
7-10
11-13
Femmine
40
20
Maschi
30
10
totale
70
30
I locali della chiesa, di recente costruzione, si presentano spaziosi, con sale interne e spazi esterni che facilitano
l’aggregazione e l’organizzazione di momenti d’incontro comunitari. In particolare, saranno dedicati a questo
progetto 3 sale e un cortile con giardino.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
19
Dal 2007 la Parrocchia ha attivato un oratorio giovanile per l’animazione dei bambini e dei giovani del
quartiere.
Le attività finora attuate nell’oratorio si svolgono tutti i pomeriggi, con particolare concentrazione nel sabato,
e sono così riassumibili:
i. Laboratorio Teatrale,
ii. Laboratorio di danza,
iii. Attività sportive,
iv. Sostegno scolastico.
I destinatari sono circa 100 ragazzi, di età tra gli 7 e i 13 anni che frequentano regolarmente l’oratorio. La
condizione socio-economica delle famiglie di questi ragazzi è medio-bassa, secondo quanto afferma il parroco
durante l’intervista realizzata per l’analisi dei bisogni effettuata dalla Fondazione San Giovanni Battista, nel
senso che le famiglie sono abbastanza stabili, i capo-famiglia generalmente svolgono lavori legati all’agricoltura
o al commercio, il livello d’istruzione è basso e la condizione economica, non certo agiata, non risulta tuttavia
segnata da grave disagio. La delinquenza e la devianza sociale sono un problema del territorio che colpisce i
destinatari in misura di circa 5 bambini con genitori in carcere e conseguenti disagi familiari.
Beneficiari del progetto sono le famiglie dei minori, con particolare riferimento alle mogli di detenuti, che
vivono il disagio della condizione di madri sole.
Le risorse umane che volontariamente guidano i laboratori e svolgono un ruolo primario di educatori verso i
ragazzi sono 10 volontarie, giovani madri di bambini che frequentano il catechismo o catechiste.
Bisogni prevalenti dei destinatari
Indicatori
Insuccesso scolastico
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
e alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
Scarsa presenza delle figure genitoriali
20 minori frequentano saltuariamente la scuola
40 minori partecipano ad attività sportive
30 minori partecipano ad attività di laboratorio
15 bambini appartengono a nuclei monogenitoriali
e vivono la solitudine in casa in quanto il genitore è
impegnato in attività lavorative
La Parrocchia Santa Maria Maddalena di Vittoria
La Parrocchia S. Maria Maddalena si colloca in una zona semi-periferica del Comune di Vittoria, il cui quartiere
conta circa 3000 abitanti. Circa 180 minori frequentano la parrocchia. Di questi solo un ristretto numero di
bambini proviene da un contesto familiare disagiato, con conseguenze in ambito scolastico.
Qui di seguito verranno descritti i minori che frequentano la parrocchia suddivisi per sesso e fasce d’età.
Fasce d’età
7-10
11-13
Femmine
60
45
Maschi
40
35
totale
100
80
I locali della chiesa, di recente costruzione, si presentano spaziosi, con sale interne e spazi esterni che facilitano
l’aggregazione e l’organizzazione di momenti d’incontro comunitari. In particolare, saranno dedicati a questo
progetto 3 sale e un cortile con giardino.
Dal 2007 la Parrocchia ha attivato un oratorio giovanile per l’animazione dei bambini e dei giovani del
quartiere.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
20
Le attività finora attuate nell’oratorio si svolgono tutti i pomeriggi, con particolare concentrazione nel sabato,
e sono così riassumibili:
- Laboratorio Teatrale,
- Laboratorio di danza,
- Attività sportive,
- Sostegno scolastico.
I destinatari sono circa 100 ragazzi, di età tra gli 7 e i 13 anni che frequentano regolarmente l’oratorio. La
condizione socio-economica delle famiglie di questi ragazzi è medio-bassa, secondo quanto afferma il parroco
durante l’intervista realizzata per l’analisi dei bisogni effettuata dalla Fondazione San Giovanni Battista, nel
senso che le famiglie sono abbastanza stabili, i capo-famiglia generalmente svolgono lavori legati all’agricoltura
o al commercio, il livello d’istruzione è basso e la condizione economica, non certo agiata, non risulta tuttavia
segnata da grave disagio. La delinquenza e la devianza sociale sono un problema del territorio che colpisce i
destinatari in misura di circa 5 bambini con genitori in carcere e conseguenti disagi familiari.
Beneficiari del progetto sono le famiglie dei minori, con particolare riferimento alle mogli di detenuti, che
vivono il disagio della condizione di madri sole.
Le risorse umane che volontariamente guidano i laboratori e svolgono un ruolo primario di educatori verso i
ragazzi sono 10 volontarie, giovani madri di bambini che frequentano il catechismo o catechiste.
Bisogni prevalenti dei destinatari
Indicatori
Basso livello di autostima e autoefficacia
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
e alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
20 minori manifestano insicurezza e aggressività
Solo il 30% dei bambini ha la possibilità di fare sport
o partecipare ad attività extrascolastiche
La Parrocchia Santa Maria Goretti di Vittoria
La parrocchia si colloca in un quartiere periferico e in espansione della città di Vittoria, caratterizzato dalla
presenza di molte famiglie giovani. Il quartiere conta di circa 10.000 abitanti, di questi 1500 sono i minori.
Le due scuole del quartiere che accolgono i minori in età scolare sono la scuola primaria “Filippo TRAINA” e il
2° circolo “CARUANO”, che nell’ultimo anno hanno contato rispettivamente 280 e 619 iscritti. Nell’ultimo anno
sono 15 (inclusi i minori extracomunitari) i casi di dispersione scolastica che si registrano all’istituto “Filippo
Traina”, di cui 6 bocciati nelle classi quinte; mentre non si registrano abbandoni o bocciature al 2° circolo
“Caruano”.
La parrocchia dispone di un oratorio, dove tutti i giorni i ragazzi si incontrano per socializzare e svolgere
assieme le attività proposte dai volontari o auto-gestite dai più grandi, quali:
 teatro
 tornei di calcetto
 laboratorio creativo
 giochi da tavolo
 passeggiate periodiche in bicicletta
 corso di mountain bike per i bambini
La parrocchia dispone inoltre di un locale distaccato che rappresenta una “base” per un gruppo di animatori di
strada, volontari, che incontrano i ragazzi nei loro luoghi informali d’aggregazione circa 2 volte a settimana.
Questi giovani cercano di istaurare con i ragazzi un rapporto di dialogo che li porta, occasionalmente, a
Progetto “PASSO PASSO_2016"
21
partecipare alle attività parrocchiali e che, comunque, rappresenta un segno di prossimità fra la chiesa e la
strada.
Uno dei bisogni del quartiere in questione è, infatti, la mancanza di luoghi aggregativi per i più giovani: alcuni
di questi svolgono autonomamente attività di calcetto e palestra, ma la parrocchia rappresenta e rimane
l’unico punto d’incontro e socializzazione del territorio per la maggior parte dei minori, che non ricevono dalla
famiglia un accompagnamento per quanto concerne la sfera dell’educazione sportiva e culturale.
Frequentano la parrocchia circa 470 ragazzi: circa 400 bambini del catechismo (6-12 anni); un gruppo di 30
giovanissimi (13-17 anni); un gruppo di circa 30 giovani (18-28 anni) e 10 ragazzi che vengono raggiunti in
strada.
Destinatari del progetto sono i 30 giovanissimi (13-17 anni), di cui 20 femmine e 10 maschi, e i 10 ragazzi con
cui si realizzano attività in strada e tornei di calcetto.
Beneficiari sono le famiglie e la comunità parrocchiale, che vede nella partecipazione giovanile un punto di
forza e di vitalità.
Le risorse umane impiegate sono tutte volontarie: 5 animatori per l’oratorio che curano le attività; 4 educatori;
3 animatori di strada, senza contare i volontari per la catechesi che preparano i ragazzi ai sacramenti.
Bisogni
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
e alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
Basso livello di autostima e autoefficacia
Indicatori
Solo il 30% dei bambini ha la possibilità di fare sport o
partecipare ad attività extrascolastiche
5/30 giovanissimi manifestano difficoltà sociorelazionali
La Parrocchia San Giovanni Bosco di Vittoria
La parrocchia si colloca in un quartiere della città in Via di espansione ma già particolarmente strutturato ed
abitato. Il territorio della parrocchia è popolato da circa 4.750 abitanti. Di questi circa 200 minori frequentano
le attività di catechismo della parrocchia e sono inseriti nel percorso di formazione cristiana in preparazione ai
sacramenti.
Le tre scuole che accolgono i minori in età scolare del quartiere sono la Scuola Elementare VI circolo didattico
Francesco Pappalardo, la Scuola Media Vittoria Colonna, la Scuola Media Giacomo Matteotti.
Qui di seguito verranno riportati per ogni scuola i dati relativi agli iscritti nell’anno scolastico 2010/2011 e i dati
corrispondenti ai successi e/o abbandoni scolastici.
Tipo di scuola
Scuola Elementare VI
circolo
didattico
“Francesco
Pappalardo”
Scuola
Media
“Vittoria Colonna”
Scuola
Media
“Giacomo Matteotti”
alunni iscritti
441
alunni promossi
440
alunni bocciati
0
Abbandoni
1
650
565
70
15
441
379
61
1
Fonte: Scuola Elementare VI circolo didattico “Francesco Pappalardo”, Scuola Media “Vittoria Colonna”,Scuola Media “Giacomo Matteotti”
Come si evince dalla tabella l’insuccesso e la dispersione scolastica riguardano primariamente la fascia d’età
11-13 anni relativa ai minori che frequentano la scuola media inferiore.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
22
In questo contesto, nel corso del 2008 nasce l’oratorio nei locali della parrocchia, con l’intento di trasmettere e
testimoniare i valori cristiani tra i vari gruppi esistenti. L’oratorio è animato da un gruppo di educatrici che
attuano iniziative volte al coinvolgimento e alla socializzazione fra i minori e si occupano di formare altri
educatori volontari.
L’oratorio rimane aperto tutti i pomeriggi: si svolgono attività di sostegno scolastico ed attività laboratoriali.
Particolare rilievo meritano il laboratorio teatrale, terapeutico per i soggetti con maggiori difficoltà e le lezioni
di chitarra.
I minori che frequentano l’oratorio sono vivaci e hanno grossi problemi d’applicazione nello studio. A volte
assumono atteggiamenti prepotenti e discriminatori nei confronti di nazionalità diversa, spesso litigano tra di
loro. Oltre all’oratorio frequentano il calcetto e la scuola di musica.
Destinatari del progetto sono 30 minori, 4 femmine e 26 maschi di età compresa tra 9 e 17 anni, sui quali si
riscontrano i seguenti bisogni:
Bisogni
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile e
alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
Basso livello di autostima e autoefficacia
Indicatori
La sede rappresenta l’unico centro d’aggregazione
giovanile del quartiere, aperto ai ragazzi per 18
ore/settimana
Circa 300 giovani nel quartiere non frequentano luoghi
di aggregazione e socializzazione
9/20 minori presentano difficoltà relazionali: insicurezza
e difficoltà ad essere assertivi, passività ed aggressività.
Beneficiari sono le famiglie e la comunità parrocchiale, che vede nella partecipazione giovanile un punto di
forza e di vitalità.
Le risorse umane impiegate sono tutte volontarie: 4 animatori per l’oratorio che curano le attività; 2 educatori;
senza contare i volontari per la catechesi che preparano i ragazzi ai sacramenti.
La Parrocchia SS. Rosario di Vittoria
Si tratta di una piccola chiesa all’interno della quale di recente è sorto un centro aggregativo per ragazzi,
aperto tutti i giorni, per l’organizzazione di attività sportive, di aggregazione e di supporto scolastico. I progetti
di servizio civile che si sono susseguiti dal 2009 ad oggi stanno centrando l’obiettivo primario di migliorare ed
incrementare le attività e, di conseguenza, il coinvolgimento giovanile. Con il presente progetto si vuole fare un
ulteriore passo verso la formazione remota alla cittadinanza attiva tramite il potenziamento delle risorse
culturali e delle abilità sociali.
Destinatari del progetto sono circa 25 ragazzi e ragazze di età 10-18 anni, sui quali si riscontrano i seguenti
bisogni:
Bisogni
Elevato livello di conflittualità fra i minori
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Indicatori
Gli episodi di conflitto violento fra i destinatari hanno
frequenza giornaliera
23
Insuccesso scolastico
15/25 bambini presentano gravi insufficienze
scolastiche;
10 bambini si assentano da scuola con frequenza di
almeno un giorno a settimana.
Beneficiari sono le famiglie e la comunità parrocchiale.
Le risorse umane impiegate sono tutte volontarie: 2 animatori per l’oratorio che curano le attività; 1
educatore, 3 volontari per il supporto scolastico.
La Parrocchia Anime Sante del Purgatorio
La parrocchia sorge nel cuore del quartiere “celle” della città di Vittoria. Il territorio di riferimento è la
circoscrizione “Forcone - Colle D’oro-Celle Maritaggi”, che conta 18.312 abitanti. Di questi il quartiere “celle”
ne comprende 3800 così suddivisibili: adulti circa 3.350, giovani circa 260 , bambini circa 190. Inoltre, abitano
nel quartiere circa 170 immigrati compresi i minori.
“Celle” è un quartiere particolarmente problematico della città di Vittoria. Le conseguenze della crisi agricola
descritta nel contesto si riflettono molto sulla popolazione di questo territorio, dove è alta l’incidenza dei
piccoli coltivatori diretti e delle donne che lavorano nei centri di condizionamento (magazzini per il
confezionamento dei prodotti orto-frutticoli). Le condizioni di lavoro spesso sacrificanti, rendono difficile
l’accudimento dei figli. I ragazzi scendono così direttamente in strada, un luogo familiare e un piccolo mondo
condiviso, che rischia però di diventare un deserto educativo se qualcuno non si fa carico del disagio latente e
manifesto dei più piccoli.
Nel quartiere, su un totale di 600 famiglie, 180 vivono disagio legato a povertà complesse.
I bisogni dei giovani e dei bambini del quartiere sono prevalentemente legati a povertà culturale ed
economica, alla cultura della prevaricazione, “respirata” dai bambini sin da piccolissimi, alla mancanza di
stimoli culturali in grado di arginare il pericolo di devianza insito nella vita di questi minori.
L’educazione affettiva, la prossimità, la possibilità di vivere esperienze significative e di condividere valori
positivi, sono opportunità che mancano nel territorio del quartiere “Celle”, contraddistinto invece dalla
presenza di ragazzi che sfrecciano in motorino e che raramente “si fermano” a conversare, riflettere, creare,
conoscersi realmente. In sintesi le problematiche principali che caratterizzano i minori di questo quartiere
potrebbero essere così sintetizzate:
 carenza educativa (mancanza di affetto famigliare);
 scarsa istruzione scolastica;
 disagio familiare (nuove povertà);
 devianza minorile e giovanile;
 carenza di strutture ricreative, luoghi di socializzazione adeguate ai giovani;
 scarsa efficienza di quelle efficienti a causa di comportamenti scorretti non rispettosi dei luoghi.
Per ciò che riguarda l’ambito ‘scarsa istruzione scolastica’ possiamo fare riferimento ai dati dell’anno scolastico
2009/2010 relativi al numero di iscritti nelle due scuole del quartiere, Scuola elementare “Portella della
Ginestra” e I.C. “Consolino”, e al numero di insuccessi o abbandoni scolatici.
Mentre per le due Scuole elementari, “Portella della Ginestra” e “G. Consolino”, possiamo trarre semplici
informazioni relative alla presenza di minori nel territorio della parrocchia: 685 minori, di cui solo 3 bocciati
nella prima e 156, di cui 5 non promossi e 1 ritirato nella seconda; dai dati sugli alunni delle scuole medie
dell’Istituto comprensivo “G. Consolino”, traiamo importanti informazioni sul disagio culturale degli studenti
adolescenti.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
24
SCUOLA MEDIA
N° alunni iscritti
N° alunni promossi
N° alunni ritirati
N° alunni non promossi
276
198
21
57
Fonte: Istituto comprensivo “G. Consolino”, comunicazione del 04/02/2011, prot. num. 405 / C38.
Si può notare un’incidenza di alunni ritirati nell’anno scolastico 2009/2010 pari al 7% e una percentuale di
insuccesso scolastico che, se si aggregano i dati su alunni ritirati e alunni bocciati, arriva al 28%. Comparando il
dato con quello provinciale sulla dispersione (cfr. pag. 12), pari al 4,8%, si deduce la specificità problematica
del territorio. Se si considera, inoltre, che si tratta di preadolescenti e che stiamo parlando di scuola
dell’obbligo, si capisce come la deprivazione culturale di questo quartiere necessiti di un soccorso.
In risposta a questo cumulo di bisogni dei minori, la parrocchia agisce in maniera responsabile, consapevole del
fatto che non tutto si può risolvere, e con l’obiettivo di dare a questi ragazzi un punto di riferimento chiaro,
accogliente, affidabile. Per questo, si sono attivate le seguenti iniziative: sostegno scolastico e
all’apprendimento verso quei minori con maggiore carenza scolastica e connessi disagi familiari; attività
ricreativa ed educativa con laboratori creativi, giochi da tavolo, giochi all’aperto, giochi all’interno dell’oratorio
(piccolo spazio); attività sportive con torneo di calcetto. Tutto ciò alternando durante l’anno periodi dell’una e
dell’altra attività.
Riguardo l’ambito nuove povertà-disagio famigliare, la sola parrocchia, per quanto attiva, non riesce a dare
adeguata risposta: nell’ultimo anno il numero di famiglie assistite dalla S. Vincenzo è salito a 190 da 150
dell’anno precedente.
Il quartiere non riceve attenzione sufficiente da parte delle istituzioni, come è possibile notare anche solo
guardando all’aspetto urbanistico: incuria, rifiuti sparsi per le strade, assenza di luoghi volti all’aggregazione
spontanea.
Nel triennio 2004-2007 nel quartiere è stato attivo il progetto A.P.Q. (Accordo di programma quadro) “Giovani
in Città” che ha visto l’apertura di un centro ricreativo per ragazzi affidato ad un’equipe di professioniste: il
progetto è stato frequentato interamente da adolescenti di sesso maschile, che hanno partecipato con attivo
interesse a tutte le attività. Nel 2014 è stato attivo il progetto parrocchiale, in collaborazione con la Caritas
Diocesana, “Da Poppa a Prua”, che vedeva impegnati tre operatori (di cui due ex volontari del servizio civile) e
Progetto “PASSO PASSO_2016"
25
alcuni volontari in attività di recupero scolastico, laboratori interculturale e sportivo nei giorni
ingfrasettimanali.
L’unico centro d’aggregazione quindi rimane la Parrocchia frequentata sia da adulti (circa 650), sia da giovani
(circa 110) che da bambini (circa 160) che però soffre una mancanza di strutture adeguate all’accoglienza dei
minori.
In tale contesto, un’iniziativa particolarmente efficace riguarda le iniziative di animazione che travalicano i
confini dei locali parrocchiali, e raggiungono i ragazzi nei luoghi informali dove questi d’incontrano, per creare
con loro una relazione di prossimità ed interessamento. La comunità parrocchiale periodicamente organizza
iniziative di animazione del territorio, con l’organizzazione di feste nel quartiere, momenti di condivisione nella
piazzetta antistante la chiesa, ed in queste occasioni i ragazzi partecipano attivamente, perché coinvolti dal
parroco e dai giovani che frequentano i gruppi pastorali.
Un’altra difficoltà dei destinatari del progetto sta nella capacità di apertura all’altro: secondo il parroco e gli
educatori, i ragazzi sono fortemente arroccati all’appartenenza territoriale ristretta, tanto che all’interno dello
stesso quartiere è difficile che un ragazzo appartenente ad una zona la travalichi e si spinga a frequentare
attività esterne.
Il presente progetto mira anche a favorire l’emersione dei giovanissimi dal loro stretto contesto per offrire loro
occasioni di socializzazione più allargata, e per accompagnarli in questo graduale processo di apertura all’altro,
non privo di difficoltà.
La difficoltà che la Parrocchia vive, e che con questo progetto si vuole alleggerire, è quella di garantire ai
ragazzi una presenza costante e programmata che li aiuti a trovare nuovi stimoli e nuovi punti di riferimento
affidabili. In questo, il servizio civile può facilitare il lavoro delle parrocchia nel portare avanti i diversi impegni
quotidianamente, sia in sede che sul territorio circostante conoscendo le varie realtà di disagio e dove è
possibile mettendo in atto azioni di risposta ai bisogni assistenza e benessere.
La costanza nel portare avanti queste attività di sostegno e aiuto, così come il potenziamento dell’attività è il
risultato atteso dalla presenza dei volontari in servizio civile. Con il potenziamento del doposcuola si supererà
l’ostacolo della scarsa istruzione scolastica per quanto sia possibile in certi casi. Riguardo i laboratori creativi si
aiuteranno i ragazzini a sviluppare la libera espressione artistica, mentre nei momenti ricreativi di gioco i
volontari in SCN stimoleranno i minori ai valori educativi. Con l’attività sportiva del calcetto saranno aiutati a
comprendere il valore dell’educazione fisica e civica espletata all’interno di un rettangolo da gioco. Infine,
nonostante le diverse problematiche si aiuteranno le famiglie in disagio, sviluppando una rete di auto aiuto
dove è possibile con il vicinato, parrocchia ed enti di assistenza non facendo sentire da sole queste famiglie.
Tutte queste attività concorrono anche a far scendere la percentuale, abbastanza alta, di devianza minorile
che, in modo diretto è difficile da abbattere.
Le attività sopra descritte, quindi verranno svolte dai volontari in servizio civile in affiancamento agli operatori
al fine di prevenzione primaria e secondaria del disagio giovanile.
Destinatari del progetto sono i 40 minori che frequentano attualmente l’oratorio, così descritti per sesso e
fascia d’età: 5/6 anni: 6 femmine
7/10 anni: 7 femmine; 10 maschi
11/13 anni: 1 femmina; 10 maschi
14/17 anni: 6 maschi
Beneficiari del progetto sono gli abitanti del quartiere (3.800 persone): 3.350 adulti, 650 dei quali frequentano
la parrocchia; 260 adolescenti e 190 bambini. Di questi, 160 frequentano il catechismo.
Bisogni
I ragazzi delle secondarie di 1 grado non sono raggiunti
da iniziative di sostegno scolastico
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Indicatori
6/11 minori delle secondarie di 1 grado non
frequentano regolarmente la scuola;
26
Cultura della sopraffazione e dell’illegalità: (bullismo,
aggressività verbale e fisica, aggregazione selettiva tra
coloro che manifestano comportamenti prevaricatori,
inibizione della sfera emozionale, incapacità
all’empatia, disimpegno morale, giustificazione della
trasgressione, tentativi di intimidazione anche
attraverso l’utilizzo di coltellini multiuso).
15/40 minori legati ad ambienti delinquenziali
Forti carenze urbanistiche: quartiere “deserto”
Negli ultimi 3 anni la parrocchia ha rivolto 15
richieste agli enti amministrativi locali per la
sistemazione del piazzale di fronte alla Chiesa.
Il quartiere rimane privo di spazi atti alla
socializzazione.
Le attività svolte nella Comunità Parrocchiale sono:
• Servizio S.Vincenzo (distribuzione alimenti);
• Oratorio pomeridiano (giochi ricreativi, animazione);
• ACR-catechismo e animazione bambini;
• Gruppo giovanissimi e giovani con guide di Azione Cattolica;
• Corale di animazione liturgica;
• Iniziative trimestrali di animazione di strada con la collaborazione di tutta la Comunità;
• Attività sportive nel campetto adiacente alla parrocchia;
• Conoscenza delle realtà di disagio del territorio;
• Festa di quartiere “Celle in festa”, annuale.
Le azioni rivolte nello specifico ai minori sono:
 Attività di recupero e sostegno (tutti i giorni dal lun. al ven. h.15-18)
 Laboratori creativi per sviluppare l’espressione artistica dei ragazzini (tre volte a settimana h.1819);
 Attività ludico – ricreative (tre volte a settimana h.18-19);
 Attività sportive con tornei di calcio a cinque (tre volte a settimana h.15-18).
 Gruppi educativi a tema (quattro volte a settimana h.18-19)
 attività di reciprocità interculturale (due volte a settimana h.17-19)
Tali attività sono principalmente svolte dai volontari in SCN, con l’aiuto e il supporto di altri volontari in
sede parrocchiale. Nello specifico:
 N. 2 persone impegnate in attività di doposcuola;
 N. 2 persone impegnate nel laboratorio creativo;
 N. 3 persone impegnate in attività ludico ricreative;
 N. 3 persone impegnate in attività sportiva tornei di calcetto ;
 N.3 persone impegnate in attività di oratorio tornei calcio balilla, ping pong, altri giochi;
 N.3 persone impegnate in attività di reciprocità interculturale con immigrati del quartiere.
La sede non riesce a dare costanza a tutte queste attività, con l’apporto del servizio civile si possono mettere in
atto diverse sinergie e dare più costanza alle suddette attività. Inoltre, valutata la presenza di immigrati nel
quartiere in crescita, si vuole avviare l’attività di intercultura al fine di riuscire ad avere un consolidato rapporto
di reciprocità con gli immigrati presenti e favorire l’integrazione nel territorio e quartiere.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
27
Le risorse umane impiegate sono tutte volontarie: 3 animatori per l’oratorio che curano le attività; 1
educatore; 1 animatore sportivo; senza contare i volontari per la catechesi che preparano i ragazzi ai
sacramenti.
Nel territorio altre possibili risorse sono la scuola materna Alfredino Fuschi con la sua attività diurna, i
Progetti PON avviati nelle scuole di appartenenza e alcune scuole di danza, musica, calcio. I ragazzi
partecipano con assiduità ai progetti PON, avviati dalle scuole di appartenenza, che prevedono attività sportive
e laboratori musicali, linguistici, informatici, artistici; Solo pochi ragazzi frequentano invece le scuole di calcio,
musica e danza.
Altra risorsa è rappresentata dall’ Associazione ONG In.Con.Tra che si occupa di Intercultura e Convivialità Tra i
Popoli (Atto Costitutivo del 24-02-2011).
La Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Vittoria
La parrocchia si trova in un quartiere centrale e molto popoloso della città, che conta una popolazione di circa
7.000 abitanti. Ciò che si nota primariamente quando ci si avvicina alla chiesa è la grande concentrazione di
cittadini stranieri che si riuniscono nella piazza antistante la Parrocchia, eletta da molti immigrati della città
come punto di ritrovo. Mentre il “colore” della piazza fino a qualche tempo fa era unicamente maghrebino, da
circa tre anni agli immigrati tunisini, marocchini e algerini, si affiancano anche i nuovi immigrati provenienti
dall’est. La parrocchia si colloca così nel mezzo di un incrocio di culture, dove gli immigrati mostrano un certo
grado di integrazione nel territorio (attività commerciali proprie, incontro in gruppi abituali, buona presenza di
immigrati ultra-sessantenni). La differente religione ha contribuito a mantenere nel corso degli anni le due
comunità che popolano il quartiere (la folta comunità cristiana della parrocchia e la comunità musulmana che
si incontra nella piazza antistante) su due binari paralleli, senza momenti d’incontro o scambi considerevoli.
Con il presente progetto si intende valorizzare le attività di animazione giovanile della parrocchia, rivolte ai
minori del quartiere, presso il centro giovanile Dario Nicosia: struttura sportiva polivalente, recentemente
ristrutturata e abilitata, con campo di calcetto, sala per giochi da tavolo e attività varie, spogliatoi e bagni.
L’utilizzo dei locali è spesso inter-parrocchiale. Nel centro giovanile si svolgono le seguenti attività:
- Attività ludico-formative
- Attività di aggregazione e socializzazione
- Attività terapeutiche (ginnastica correttiva)
- Recupero scolastico
Destinatari del progetto, relativamente a questa sede di attuazione, sono circa 150 minori, così suddivisi:
- Bambini dai 6 agli 11 anni: circa 100;
- Ragazzi dai 12 ai 17 anni: circa 50.
Secondo quanto dichiarato dal parroco durante l’intervista effettuata dalla Fondazione San Giovanni Battista
durante la fase di progettazione, questi minori non risentono di situazioni sociali fortemente problematiche o
marginali, ma appaiono sempre più smarriti e fragili, con un forte bisogno di valori di riferimento e di scoprire
nuovi modi per stare insieme.
Beneficiari del progetto sono le famiglie dei minori e i giovani che possono usufruire saltuariamente delle
strutture della parrocchia, il contesto sociale dei minori e l’ambiente scolastico.
Bisogni prevalenti dei destinatari
Indicatori
Basso livello di autostima e autoefficacia
60/150 minori presentano difficoltà relazionali:
insicurezza e difficoltà ad essere assertivi, passività
Progetto “PASSO PASSO_2016"
28
e aggressività.
Carenza di iniziative volte all’aggregazione Frequentano la parrocchia e l’oratorio circa 150
giovanile e alla crescita culturale ed umana degli bambini, ma almeno altri 100 potrebbero essere
integrati in questa attività
adolescenti
Insuccesso scolastico
Nel quartiere l’evasione dall’obbligo scolastico
sfiora il 10% dei minori
Parrocchia S. Francesco Di Paola, Vittoria
La Parrocchia è situata in un territorio che conta circa 3500 abitanti; i minori che hanno un’età compresa tra gli 8 e i
15 anni sono circa 400.
I minori
Il catechismo della parrocchia accoglie circa 300 bambini tra i 6 e i 13 anni.
Su questa popolazione di minori, è possibile affermare che la dispersione scolastica non è significativa, anche se è
possibile rilevare durante gli incontri di catechesi che le difficoltà di apprendimento e il bisogno di sostegno
scolastico è notevolissimo: almeno 60/300 bambini manifestano comportamenti disfunzionali e difficoltà attentive,
che ne pregiudicano il rendimento scolastico.
Destinatari e beneficiari nella sede
Nella sede è presente l’oratorio.
I bambini/ragazzi che lo frequentano, hanno quasi tutti un comportamento aggressivo tra loro e poco incline alle
regole del buon comportamento e del gioco, non vogliono partecipare alle attività costruttive proposte dagli
animatori preferendo a questi giochi di ultima generazione, tennis da tavolo e calcio balilla.
L’oratorio si rivolge a circa 60 bambini/ragazzi residenti nel quartiere che frequentano quotidianamente. I bambini
da 8 a 13 anni sono circa 32 e da 14 a 18 circa 23, le bambine/ragazze tra 13 e 16 anni sono circa 15.
Destinatari delle attività che, in sede, si intendono portare avanti grazie al progetto sono i circa 60 minori di età
compresa tra gli 8 e i 18 anni che frequentano la parrocchia e partecipano, con frequenza variabile, alle attività
dell’oratorio.
Beneficiari sono i circa 150 ragazzi di età 13-17 anni residenti nel territorio della parrocchia Resurrezione, su una
popolazione di circa 3.000 abitanti: per questi giovani l’oratorio rappresenta una opportunità educativa unica nel
territorio.
Beneficiari delle attività della sede sono anche: i circa 300 genitori, che necessitano un supporto educativo e della
possibilità di confronto e orientamento nella funzione genitoriale; gli educatori e insegnanti dei ragazzi, che vedono
migliorare l’atteggiamento pro-sociale dei giovani e le competenze relazionali; la comunità parrocchiale, che può
accrescere la conoscenza del territorio e dei giovani, affinando la capacità di stare accanto alle famiglie; la comunità
civile, che vede ridursi il rischio di devianza sociale cui i giovani del comune sono soggetti.
Proprio sulle famiglie c’è da dire che molte beneficiano in maniera poco partecipe dei servizi dell’oratorio,
“delegando” in buona parte la gestione del tempo pomeridiano dei figli alla parrocchia e interessandosi poco di
quanto i bambini vivono nello spazio parrocchiale.
Questo bisogno di coinvolgimento delle famiglie è molto sentito dagli educatori della parrocchia che sentono il peso
di una responsabilità non condivisa e risentono della funzione di “babysitteraggio” di cui alcune madri sono
portatrici.
Su almeno 20 bambini, inoltre, si denota poco controllo da parte dei genitori, indicato anche dal fatto che i bambini
non hanno orari di rientro adeguati alla loro età e si trattengono in parrocchia fino alle 21:00, orario di chiusura
dell’oratorio.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
29
Bisogni
Insuccesso scolastico dei bambini di recente
immigrazione
Elevato livello di conflittualità fra i minori
Indicatori
10 ragazzi extracomunitari con scarsa conoscenza della
lingua italiana e difficoltà scolastiche
17 ragazzi con comportamenti disfunzionali
La Parrocchia Maria SS. Annunziata e San Giuseppe
E’ l’unica parrocchia del Comune di Giarratana. Al suo interno esiste l’oratorio “Pier Giorgio Frassati”, unico
spazio presente nel Comune per l’aggregazione e la socializzazione dei minori e dei giovani. L’oratorio è stato
chiuso per ristrutturazione e da settembre 2014 sarà nuovamente attivo.
Il numero complessivo dei residenti nel è di 3.124 persone, di cui 485 minori (Fonte: Istat, 2013)
Le caratteristiche del territorio rappresentano un limite allo sviluppo e alla crescita culturale, sociale ed
economica degli abitanti del quartiere. I fattori critici della vita sociale degli abitanti si possono così riassumere:
- mancanza di stimoli;
- scarso interesse per lo sviluppo culturale;
- carenza di luoghi di aggregazione;
- “affanno” delle istituzione nel promuovere e realizzare interventi sistematici ed efficaci nei confronti
dei minori.
Tutto questo genera una situazione di “stallo”, soprattutto per i giovani e i bambini.
La parrocchia non è ancora un punto centrale e di riferimento.
La presenza di animatori volontari ha permesso all’oratorio di rappresentare una nuova presenza e risorsa del
territorio e un luogo fondamentale di socializzazione per il quartiere.
Tra le problematiche manifestate quelle più evidenti riguardano il disagio scolastico, la mancanza di stimoli
culturali (oltre alle abituali attività della parrocchia i ragazzi hanno bisogno di essere stimolati a praticare altre
attività), il disagio familiare e, a livello personale, il basso livello di autostima.
Di fatto, i minori che frequentano con costanza le attività della parrocchia sono circa 150, di età 6-13 anni.
Destinatari del progetto per la sede sono i 150 minori di età 6-13 anni che partecipano alle attività
dell’oratorio.
Beneficiari sono le famiglie dei destinatari. Beneficiari sono anche gli insegnanti e i gruppi-classe dei bambini
che vedono un progressivo miglioramento del rendimento scolastico dei minori e della loro capacitò di
apertura all’altro.
Bisogni
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
e alla crescita culturale ed umana degli adolescenti
Basso livello di autostima e autoefficacia
Indicatori
280/441 minori passano il pomeriggio
nell’ambiente domestico, a guardare la tv o giocare
con pc/videogames.
60/150 minori presentano difficoltà relazionali:
fragilità emotiva, comportamenti di passività o
aggressività.
La Parrocchia SS. Annunziata di Comiso
Si tratta di una chiesa centrale della città, particolarmente preziosa per la sua architettura e per gli affreschi
interni. Il territorio della Parrocchia conta una popolazione di circa 5.000 abitanti. Frequentano le attività della
parrocchia circa 200 minori di età compresa fra gli 8 e i 13 anni. Le attività dedicate ai minori, oltre al
catechismo, comprendono:
- l’animazione con attività ludiche e ricreative,
Progetto “PASSO PASSO_2016"
30
- il sostegno scolastico per i bambini del quartiere, con particolare attenzione ai figli degli immigrati che
presentano forti difficoltà linguistiche
Destinatari di queste attività, potenziate dal presente progetto, sono 20 minori: 10 d’origine straniera. Di
questi 5 sono in Italia da meno di 2 anni. Il gruppo è quindi multiculturale e plurilingue, ma con uno scarso
livello di integrazione interculturale.
Beneficiari sono le famiglie dei minori immigrati, che trovano un supporto nell’istruzione dei figli; le
famiglie di tutti i minori, che possono beneficiare di un’educazione interculturale proposta ai figli.
Beneficiari sono gli abitanti del quartiere e la scuola.
Bisogni
Difficoltà linguistiche
Indicatori
Presenza di 10/30 bambini d’origine straniera
6 dei 10 bambini di arabofoni hanno difficoltà di
espressione, 3 anche di nella comprensione.
10/20 bambini italiani hanno difficoltà nell’espressione
in lingua italiana e nella produzione scritta;
Scarsa integrazione interculturale
Non si rilevano attività dedicate all’educazione
interculturale (0 ore/settimana);
I bambini d’origine straniera vengono frequentemente
appellati con epiteti razzisti;
Gli operatori non hanno mai ricevuto formazione
specifica per educare in contesti multiculturali
DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI
DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI AI MINORI NEL COMUNE DI RAGUSA
I minori residenti nel Comune di Ragusa in età corrispondente ai destinatari del progetto (7-14 anni) sono 7.035.
I minori che nel 2012 sono stati raggiunti dai servizi assistenziali del Comune di Ragusa sono 365 (minori inseriti in
servizi diurni, in carico al servizio sociale professionale, in comunità alloggio, in sostegno educativo domiciliare e in
affido). A questi vanno aggiunti i 360 minori che gravitano intorno ai centri giovanili e agli oratori convenzionati con
il Comune (Fonte: Relazione sociale – Piano di Zona 2013-2015 Distretto 44).
L’Osservatorio diocesano delle attività e delle risorse stima in 650 i minori coinvolti in situazioni di povertà.
Considerato che il bisogno di educazione e promozione culturale e di aggregazione accomuna tutti i bambini, con
particolare riferimento a coloro che non possono godere delle stesse opportunità a causa delle difficoltà socioeconomiche delle famiglie, si può affermare che la domanda di servizi analoghi a quelli offerti dal seguente progetto
riguarda almeno 5500 minori.
A fronte di tale bisogno, i servizi analoghi a quelli offerti dal progetto sono i seguenti:
 Progetti PON e POR Istituti scolastici
 Medi Care Società Cooperativa Sociale
 n. 8 Ludoteche private
 L'arcobaleno Friend Societa' Cooperativa Sociale – Onlus
 n. 10 Associazioni sportive
 Abio Onlus presso Ospedale Maria Paternò Arezzo Ragusa Ibla
 n. 28 Parrocchie.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
31
DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI AI MINORI NEL COMUNE DI VITTORIA
I minori residenti nel Comune di Vittoria in età corrispondente ai destinatari del progetto (6-16 anni) sono 7.910.
I minori appartenenti alle famiglie che nel 2013 sono state raggiunte dai servizi assistenziali del Comune di Vittoria
sono circa 450;
L’Osservatorio diocesano delle attività e delle risorse stima in 250 i minori coinvolti in situazioni di povertà.
Considerato che il bisogno di educazione e promozione culturale e di aggregazione accomuna tutti i bambini, con
particolare riferimento a coloro che non possono godere delle stesse opportunità a causa delle difficoltà socioeconomiche delle famiglie, si può affermare che la domanda di servizi analoghi a quelli offerti dal seguente progetto
riguarda almeno 5.000 bambini.
A fronte di tale bisogno, i servizi analoghio a quelli offerti dal progetto sono i seguenti:
Ente erogatore
Descrizione del servizio offerto
Istituti scolastici
Progetti PON, POF e POR
Cooperativa
Centro di aggregazione e socializzazione per minori, si svolgono attività di animazione,
Mimmo Tanteri
ludico-ricreative e sostegno scolastico. Orari: 16.00-19.00.
Cooperativa sociale Albatros
Centro aggregativo e di socializzazione per minori, si svolgono attività di animazione,
intrattenimenti e ludico-ricreative per la prima infanzia. Orario: lun-sab 9.00-13.00.
Cooperativa Arcobaleno
Si svolgono attività di educativa domiciliare per minori, ludoteca, baby parking e
doposcuola. Orari:educativa domiciliare, ludoteca e doposcuola lun-sab 12.00-20.00
baby parking lun-sab 8.00-13.00 15.00-20.00. n° utenti 8 minori e circa 12 disabili.
Cooperativa sociale Jumangi
Si svolgono attività di ludoteca, baby sitting, doposcuola, attività musicale, teatrale,
pittorico e ricreativa, asilo nido doposcuola per l’infanzia, attività laboratoriali e di
animazione per minori. Orari: periodo estivo lun-sab 8.00-14.00 15.00-20.00, periodo
invernale lun-ven 14.20.30 sab 8.30-13.30 15.00-20.30.
Cooperativa sociale Karman
Si svolgono attività di ludoteca, baby parking,dai 18 ai 36 mesi, doposcuola, laboratori
tematici e di intrattenimento per minori. Orari: ludoteca periodo scolastico 15.00-19.00
periodo estivo 9.00-13.00, baby parking 8.00-13.00 solo periodo invernale, doposcuola
15.00-19.00, laboratori tematici 9.00-13.00 15.00-19.00.
Coop. Soc. Pierino Grispino
Centro ricreativo con servizio di sostegno scolastico per bambini della scuola primaria
Missionarie della Carità
Le suore accolgono 13 bambini in modalità residenziale e offrono sostegno scolastico ed
educativo per 20 bambini
Centro
giovanile
Dario Struttura polivalente in cui si svolgono attività sportive (tennis, calcetto, pallavolo) e
Nicosia
attività educative in favore di bambini con disagio familiare, dal momento che l'ampia
struttura è dotata anche di locali al chiuso.
Il girotondo onlus (ospedale)
Svolge animazione e clowneria nei reparti pediatrici dell’Ospedale di Vittoria.
A queste realtà vanno aggiunte 10 Ludoteche private e 15 parrocchie.
DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI AI MINORI NEL COMUNE DI COMISO
I minori residenti nel Comune di Vittoria in età corrispondente ai destinatari del progetto (6-16 anni) sono
3.394.
L’Osservatorio diocesano delle attività e delle risorse stima in 100 i minori coinvolti in situazioni di povertà.
Considerato che il bisogno di educazione e promozione culturale e di aggregazione accomuna tutti i
bambini, con particolare riferimento a coloro che non possono godere delle stesse opportunità a causa
delle difficoltà socio-economiche delle famiglie, si può affermare che la domanda di servizi analoghi a
quelli offerti dal seguente progetto riguarda almeno 2000 minori.
A fronte di tale bisogno, i servizi analoghi a quelli offerti dal progetto sono i seguenti:
 Centro Giovanile Biagio Attardi
 Associazione culturale Fattinmente
 Coop. Sociale Pallium
Progetto “PASSO PASSO_2016"
32




Noi Con Voi Insieme Onlus
“Istituto Sacro Cuore” , Suore del Sacro Cuore di Ragusa
Associazione koinè, presso parrocchia San Giuseppe
Associazione Calicantus (partner del seguente progetto).
DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI A GIARRATANA
La domanda dei servizi della sede è rappresentata dai 448 minori residenti nel territorio comunale. Le famiglie
lamentano l’assenza di servizi educativi e aggregativi all’interno dello stesso, eccezion fatta per i seguenti:
Ente erogatore
Istituti scolastici
Palestra comunale
Descrizione del servizio
Attività educative, progetti pon, por, pof.
Attività sportive
IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO
Destinatari del progetto saranno circa 600 minori di età compresa tra i 6 e i 16 anni.
Beneficiari del progetto saranno le famiglie dei minori autoctoni e immigrati interessati, gli abitanti dei quartieri di
riferimento, le scuole di appartenenza dei ragazzi, il gruppo dei pari dei minori coinvolti, la comunità locale.
DESCRIZIONE DELLA RETE INFORMALE CON CUI SI COLLABORA PER REALIZZARE IL PROGETTO E RELATIVO
RUOLO
Per la realizzazione del progetto, le sedi si relazionano giornalmente, in maniera strutturata o informale,
con una rete di enti che collaborano alla realizzazione del progetto:
-
La Caritas diocesana di Ragusa: per la promozione del progetto presso le parrocchie della diocesi di
Ragusa, per la realizzazione dei laboratori di intercultura, per la collaborazione con le Caritas
parrocchiali per il supporto alle famiglie dei minori, per l’organizzazione di momenti aggregativi
diocesani.
-
L’Ufficio Catechistico della Diocesi: per la collaborazione in fase di riflessione educativa e di
valutazione del progetto e per la co-programmazione di attività educative nelle sedi di attuazione.
-
Il progetto Policoro, all’interno dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro, per l’orientamento dei
minori alle opportunità formative e lavorative del territorio.
-
Gli Istituti scolastici dei Comuni di Vittoria, Comiso, Ragusa, che hanno fornito i dati presenti nel
progetto e che vengono supportate dalle attività di promozione culturale svolta nelle sedi e rivolta ai
bambini più svantaggiati.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
33
-
L’Istituto Paideia (vd. accordo di partenariato) che supporterà l’equipe di progetto attraverso la
supervisione periodica degli operatori delle sedi coinvolti nelle azioni educative (laboratori, colloqui,
attività sportive) in cui siano coinvolti minori che presentano indicatori di disagio psicologico che
compromettono la piena integrazione nel gruppo dei pari (come da lettera di partenariato).
-
L’Associazione “P.G.S. Or.Sa. Ragusa” (vd. accordo di partenariato) per il supporto all’organizzazione,
gestione e pubblicizzazione delle attività sportive svolte con i minori destinatari del progetto ed il
coinvolgimento delle sedi di progetto per la partecipazione a tornei sportivi organizzati
dall’associazione.
-
La rete delle parrocchie presenti nei Comuni del progetto.
7) Obiettivi del progetto:
PREMESSA
La Fondazione San Giovanni Battista, ispirandosi ai principi sanciti dalla legge 64/2001 e in linea con il decreto
sulle linee guida per un sistema regionale del Servizio Civile in Sicilia, promuove una proposta di servizio civile
che veda il giovane al centro della progettazione e dell’attuazione del servizio civile, e consideri primaria la
valenza formativa dello stesso.
Questo vale maggiormente nel contesto siciliano, dove i giovani sperimentano “una grandissima difficoltà a
accedere agli strumenti dell’autonomia individuale (lavoro, istruzione efficace, formazione continua), ad una
piena cittadinanza (accesso alle sedi decisionali nelle istituzioni)”: il Servizio civile deve rappresentare un
momento privilegiato di passaggio verso l’età adulta; un’esperienza di cittadinanza, di protagonismo, di
solidarietà.
La Fondazione San Giovanni Battista si impegna dal 2007 a valorizzare il Servizio Civile Nazionale nel territorio
della provincia di Ragusa, attraverso la cura di tutte le fasi in cui si stabilisce il contatto con i giovani, in quanto
il coinvolgimento dei volontari è obiettivo prioritario, da perseguire fin dalle prime fasi della nascita del
progetto.
In quest’ottica, la Fondazione San Giovanni Battista darà particolare impulso alla formazione, intesa come
“imparare facendo”, ma anche come formazione generale, specifica e permanente, per permettere ai giovani
l’elaborazione, la riflessione, la scoperta di sè, degli altri “compagni di viaggio”, e del territorio di
appartenenza; per stimolare l’impegno nella vita civile e a concorrere con modalità nonviolente alla
costruzione della pace.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
34
OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO
I.
II.
PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEI MINORI, SOSTENENDO LE CONDIZIONI PER UN PROTAGONISMO ATTIVO
PROMUOVERE L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN CONTESTI MULTICULTURALI
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO
AREA DI INTERVENTO:
Animazione culturale verso minori
SEDE
Cattedrale San Giovanni Battista Ragusa (cod. id. 110206)
Bisogni
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Difficoltà linguistiche
Migliorare il livello di apprendimento della lingua italiana:
10 bambini d’origine straniera migliorano il livello di
espressione in lingua italiana.
I 10 bambini italiani con difficoltà nell’espressione in lingua
italiana e nella produzione scritta migliorano il rendimento.
12 minori riducono le insufficienze scolastiche
Scarsa integrazione interculturale
Attivazione di n. 1 percorso dedicato all’educazione
interculturale per i minori in sede
Scarsa conoscenza delle famiglie dei minori e dei loro bisogni Attuare una ricerca azione per la conoscenza delle
famiglie con minori del quartiere
Vengono raggiunte, informate e conosciute almeno 50
famiglie non ancora in contatto con la parrocchia
SEDE
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981)
Bisogni
Insuccesso scolastico
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e
l’inserimento nel contesto dei pari:
12 bambini normalizzano la frequenza scolastica, riducendo
le assenze della metà;
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
Elevata conflittualità / Cultura della sopraffazione
SEDE
Parrocchia San Paolo Apostolo Ragusa (cod. id. 97983)
Bisogni
Progetto “PASSO PASSO_2016"
20 ragazzi seguiti dal sostegno scolastico migliorano il
rendimento scolastico
Implementare le occasioni di uscita che attraverso
l’utilizzazione positiva del tempo libero creano momenti
di condivisione e confronto con i coetanei
il tempo dedicato ad attività esterne ai locali della
parrocchia subirà un incremento di 60 ore
Implementare il numero di attività sportive e di gruppo
che favoriscono l’incontro e le relazioni improntate alla
condivisione e collaborazione
i minori, attraverso l’animazione sportiva, acquisiscono in
maniera sperimentale i valori legati alla legalità e al rispetto
dell’altro
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
35
Basso livello di autostima e autoefficacia
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
Elevata conflittualità / Cultura della sopraffazione
SEDE
Parrocchia BMV di Lourdes Ragusa (cod. id. 110227)
Bisogni
“Isolamento” nel territorio e rispetto al territorio
SEDE
Parrocchia Madonna delle Lacrime Vittoria (cod. id. 97982)
Bisogni
Insuccesso scolastico
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante
l’espressione delle capacità personali nell’espletamento di
attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche:
25 minori che manifestano insicurezza o aggressività
maturano nelle competenze relazionali
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
Coinvolgimento di 20/90 minori che passano il tempo
libero davanti a tv o pc/videogames
Implementare il numero di attività sportive e di gruppo
che favoriscono l’incontro e le relazioni improntate alla
condivisione e collaborazione
i minori, attraverso l’animazione sportiva, acquisiscono in
maniera sperimentale i valori legati alla legalità e al
rispetto dell’altro
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
attivazione di nuovi laboratori rivolti agli adolescenti
Implementare le occasioni di uscita dei minori dalla
frazione, attraverso l’incontro, la conoscenza e la
condivisione di esperienze con i coetanei:
il tempo dedicato ad attività esterne ai locali della
parrocchia subirà un incremento di 80 ore, passando da 30
ore a 110 ore/anno
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e
l’inserimento nel contesto dei pari:
10 bambini normalizzano la frequenza scolastica, riducendo
le assenze della metà;
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
Scarsa presenza delle figure genitoriali
SEDE
Parrocchia S. Maria Maddalena Vittoria (cod. id. 110225)
Bisogni
Basso livello di autostima e autoefficacia
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
Rapporto volontari/destinatari = da 1/6 a 1/5
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante il contatto
con la natura e la coltivazione di erbe officinali:
15 minori che manifestano insicurezza o aggressività
partecipano al percorso didattico laboratoriale sulle sulle
erbe officinali
Potenziare l’efficacia della sede:
Coinvolgimento di 20/90 minori che passano il tempo
libero davanti a tv o pc/videogames
36
SEDE
Parrocchia S. Maria Goretti Vittoria (cod. id. 90569)
Bisogni
Basso livello di autostima e autoefficacia
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
SEDE
Parrocchia San Giovanni Bosco Vittoria (cod. id. 90565)
Bisogni
Basso livello di autostima e autoefficacia
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
SEDE
Parrocchia SS. Rosario Vittoria (cod. id. 97969)
Bisogni
Insuccesso scolastico
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante
l’espressione delle capacità personali nell’espletamento di
attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche:
5/30 minori migliorano il livello di socializzazione con i
coetanei
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
il tempo di apertura della sede passa da 24 ore/settimana,
a 36 ore/settimana
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante
l’espressione delle capacità personali nell’espletamento di
attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche:
9/20 minori partecipano alle attività di teatro e migliorano
nella capacità di relazione con i coetanei
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
il tempo di apertura della sede passa da 18 ore/settimana,
a 24 ore/settimana
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e
l’inserimento nel contesto dei pari:
10 bambini normalizzano la frequenza scolastica, riducendo
le assenze della metà;
Elevata conflittualità / Cultura della sopraffazione
SEDE
Parrocchia Purgatorio Oratorio Vittoria (cod. id. 112212)
Bisogni
Insuccesso scolastico
Implementare le occasioni di uscita dei minori dal
quartiere, attraverso l’incontro, la conoscenza e la
condivisione di esperienze con i coetanei:
il tempo dedicato ad attività esterne ai locali della
parrocchia subirà un incremento di 100 ore, passando da
50 ore a 150 ore/anno
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e
l’inserimento nel contesto dei pari:
10 bambini normalizzano la frequenza scolastica, riducendo
le assenze della metà;
Forti carenze urbanistiche: quartiere “deserto”
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Implementare le occasioni di incontro, conoscenza e
condivisione attraverso la fruizione di esperienze ed
37
Elevata conflittualità / Cultura della sopraffazione
Insuccesso scolastico
6/11 minori delle secondarie di 1 grado non frequentano
regolarmente la scuola;
SEDE
Parrocchia S. Cuore di Gesù Vittoria (cod. id. 90575)
Bisogni
Basso livello di autostima e autoefficacia
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
Insuccesso scolastico
Nel quartiere l’evasione dall’obbligo scolastico sfiora il 10%
dei minori
uscite di gruppo
- il tempo dedicato ad attività esterne ai locali della
parrocchia subirà un incremento di 50 ore
- i minori, attraverso i laboratori, acquisiscono in maniera
sperimentale i valori legati alla legalità e al rispetto
dell’altro.
Migliorare la frequenza scolastica dei bambini che
evadono la scuola:
6/6 bambini hanno accesso al sostegno scolastico e
intensificano la frequenza scolastica
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante
l’espressione delle capacità personali nell’espletamento di
attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche:
30/60 minori che manifestano insicurezza o aggressività
maturano nelle competenze relazionali
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
Incremento del numero di bambini che frequentano
regolarmente l’oratorio di almeno 50 unità
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e
l’inserimento nel contesto dei pari:
almeno 15 bambini intensificano la frequenza scolastica
SEDE
Parrocchia SAN FRANCESCO DI PAOLA, Vittoria, (cod. id 110229)
Bisogni
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Insuccesso scolastico
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e
l’inserimento nel contesto dei pari:
10 bambini normalizzano la frequenza scolastica, riducendo
le assenze della metà;
Elevata conflittualità / Cultura della sopraffazione
Implementare le occasioni di uscita dei minori dal
quartiere, attraverso l’incontro, la conoscenza e la
condivisione di esperienze con i coetanei:
il tempo dedicato ad attività esterne ai locali della
parrocchia subirà un incremento di 100 ore, passando da
50 ore a 150 ore/anno
SEDE
PARROCCHIA MARIA SS. ANNUNZIATA E S. GIUSEPPE (cod. id. 62685)
Bisogni
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Basso livello di autostima e autoefficacia
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante
l’espressione delle capacità personali nell’espletamento di
attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche:
25 minori che manifestano insicurezza o aggressività
maturano nelle competenze relazionali
Progetto “PASSO PASSO_2016"
38
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
SEDE
Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967)
Bisogni
Difficoltà linguistiche
Carenza di iniziative volte all’aggregazione giovanile
Scarsa integrazione interculturale
Potenziare l’efficacia della sede, unica risorsa del
quartiere:
Coinvolgimento di 20/90 minori che passano il tempo
libero davanti a tv o pc/videogames
OBIETTIVI SPECIFICI (situazione di arrivo)
Facilitare l’apprendimento della lingua italiana attraverso
un supporto nello studio
10/30 bambini d’origine straniera migliorano il livello di
espressione in lingua italiana.
I 10 bambini italiani con difficoltà nell’espressione in lingua
italiana e nella produzione scritta migliorano il rendimento.
Potenziare l’efficacia della sede:
il tempo di apertura della sede passa da 18 ore/settimana,
a 24 ore/settimana
Attivazione di n. 1 percorso dedicato all’educazione
interculturale per i minori in sede
8)
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile
nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivo specifico
Facilitare l’apprendimento della lingua italiana attraverso un supporto nello studio.
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206); Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967)
Attività 1.1
ALFABETIZZAZIONE
ITALIANA
AZIONE GENERALE 1
Attività 1.2
SUPPORTO INDIRETTO ALLA
L’APPRENDIMENTO DELLA FAMIGLIA
SPAZIO PER
LINGUA ITALIANA
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Il corso prevede in una prima fase l’apprendimento delle nozioni della
lingua italiana, attraverso un percorso di alfabetizzazione di base con la
lettura e comprensione di testi semplici, la conoscenza della sintassi e
delle regole grammaticali e di scrittura.
Per rafforzare le competenze linguistiche in maniera indiretta, ma
soprattutto per favorire l’inclusione sociale delle famiglie dei bambini,
la sede propone un percorso di rafforzamento delle competenze
linguistiche e di socializzazione per le madri dei bambini. Le donne,
spesso unica figura della famiglia a non avere relazioni sociali
significative, vengono coinvolte per due pomeriggi a settimana in
attività didattiche, fondate soprattutto sull’apprendimento informale e
partecipativo.
39
Obiettivo specifico
Attivazione di un percorso dedicato all’educazione interculturale per i minori in sede
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206); Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967)
Attività 2.1
Ampio spazio sarà dato all’espressione non verbale come codice
universale di comunicazione, per permettere ai ragazzi che vivono lo
shock culturale di mettersi in contatto con il proprio mondo emotivo ed
esprimerlo nella stessa forma degli altri. Lentamente si passerà
all’apprendimento delle nozioni della lingua italiana, attraverso un
percorso che prevede la lettura e la comprensione di testi semplici, la
visione di documentari e cartoni, la conoscenza delle regole
grammaticali, la scrittura libera.
In una seconda fase si approfondisce la conoscenza della cultura
italiana, al fine di integrare le conoscenze dei ragazzi e aiutarli a ripensare per elaborare un sapere “interculturale”, attraverso dei
raccordi interdisciplinari di italiano, storia, geografia.
Anche in questa fase, ampio spazio sarà lasciato alle immagini, ai
racconti guidati, al confronto, alle uscite nel territorio.
Quando i minori si sentiranno più a proprio agio nel gruppo e più liberi
di esprimersi, verranno introdotti in attività di scrittura creativa e
giocosa.
Successivamente anche questi ragazzi parteciperanno alle attività
ludiche pomeridiane.
CONOSCERE…
AZIONE GENERALE 2
SPAZIO INTERCULTURA
Attività 2.2
PENSARE E
RI-PENSARE
Attività 2.3
CREARE…
Obiettivo specifico
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e l’inserimento nel contesto dei pari
SEDI
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981), Parrocchia Madonna delle Lacrime (cod. id. 97982), Parrocchia
Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212), Parrocchia Sacro Cuore di Gesù (cod. id. 90575); Parrocchia SS. Rosario (cod. id.
97969); Parrocchia San Francesco di Paola (cod. id. 110229)
Attività 3.1
PERCORSI
DIDATTICI
AZIONE GENERALE 3
PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE
ALLO STUDIO
Attività 3.2
POTENZIAMENTE
Progetto “PASSO PASSO_2016"
L’attività di sostegno scolastico si propone come strumento di recupero
e di compensazione dello scarso livello culturale dei minori. Il “fare i
compiti” deve diventare uno spazio di crescita personale e culturale
all’interno di una relazione educativa che si sviluppa a partire
dall’analisi dei bisogni educativi e formativi di ogni minore; si passa
quindi a stilare un progetto educativo finalizzato al raggiungimento
degli obiettivi scolastici relativi alla fascia d’età di appartenenza. Queste
fasi serviranno ad orientare il sostegno didattico, nella valenza di
svolgimento dei compiti assegnati a scuola. Laddove necessario si
svolgeranno spiegazioni più approfondite ed esercitazioni sulle
specifiche discipline in cui l’apprendimento risulta carente.
L’attività di sostegno si focalizza sulla valorizzazione e sul
potenziamento delle capacità e delle conoscenze dei minori, per
contrastare la loro disaffezione e scarsa motivazione allo studio.
L’attività “potenzia-mente” si svolge attraverso esercitazioni ludicocognitive, che consistono nell’approfondimento di argomenti con prove
pratiche individuali e di gruppo.
40
Attività 3.3
SOCIALIZZIAMO
CON LO
STUDIO
L’attività di sostegno diventa uno spazio relazionale di socializzazione e
aggregazione che trova il suo sbocco naturale nel laboratorio di
scrittura creativa. Le due attività quindi prevedranno momenti di “codocenza” e prossimità, per favorire il passaggio dei ragazzi al
laboratorio più propriamente creativo.
Obiettivo
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante l’espressione delle capacità personali
nell’espletamento di attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche
SEDI
Parrocchia S. Maria Goretti (cod. id. 90569), Parrocchia San Giovanni Bosco (cod. id. 90565 Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
(cod. id. 90575), Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212); Parrocchia San Paolo Apostolo (cod. id. 97983); Parrocchia
S. Maria Maddalena (cod. id. 110225); Parr. Maria SS. Annunziata e San Giuseppe (cod. id. 62685)
Attività 4.1
LABORATORIO DI PITTURA E
ATTIVITA’ MANUALI
AZIONE GENERALE 4
LABORATORI
Attività 4.2
LABORATORIO DI TEATRO
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Le attività grafico-pittoriche introducono il bambino ai linguaggi della
comunicazione visiva, insegnano a liberare le capacità espressive di
ciascuno, a dare ascolto alle emozioni suscitate da ciò che li circonda, a
entrare nel mondo ricco e affascinante delle immagini.
Il laboratorio si propone lo scopo di sviluppare e migliorare la manualità
ed offre la possibilità di giocare con il colore utilizzando la fantasia, il
mondo circostante, il proprio corpo e una vasta gamma di
materiali: matite, pastelli, acrilici, tempere, spugnette, pennelli,
mascherine. La conoscenza del colore e dei materiali permette di
esprimere emozioni e impressioni, di dare corpo al proprio pensiero
creativo, di comunicare stati d’animo, di creare disegni, oggetti e
decori.
Materiali: Matite, gomme, pastelli, tempere, acrilici, colori per vetro,
pennelli, spugnette, cartoncini, carte telate, mascherine, oggetti in
legno, oggetti in vetro
Attraverso il laboratorio i bambini vengono portati e accompagnati a
“giocare” il teatro, cominciando a sperimentarne le tecniche basilari,
superando le ritrosie, ma anche controllando “esuberanze” e “irruenza”
laddove queste non aiutano a giocare insieme. L’obiettivo è quello di
favorire il recupero e la valorizzazione delle qualità e peculiarità
espressive e creative del singolo all’interno di un lavoro collettivo, quale
uno spettacolo teatrale o un cortometraggio.
Il laboratorio si divide in due momenti fondamentali:
- i primi incontri sono dedicati al conoscersi, alla relazione con i
compagni e con gli adulti: ecco allora i primi esercizi giocati sullo spazio,
sull’uso del proprio corpo per muoversi e agire in questo spazio, per
scoprire cosa fa il corpo quando si muove e quali possibilità esso ha
quando gli viene “comandato” di assumere un atteggiamento, una
postura, di eseguire un movimento che può diventare gesto; e il corpo,
come tutti gli strumenti, ha un suono, la voce, di cui scoprire le
potenzialità
espressive;
- si passa poi alla scelta del testo da rappresentare davanti a un
pubblico come momento conclusivo di un percorso durato l'intero
anno, alla distribuzione delle parti e alle prove per costruire lo
spettacolo, ulteriore pretesto per condurre i bambini a usare le
componenti teatrali: corpo, voce, spazio, tutto ciò che possono aver
appreso durante il percorso ludico e cognitivo.
41
Contenuti:
- Approfondimento del rapporto con gli altri e lo spazio;
- Disponibilità a mettersi in gioco e fiducia da dare e ricevere;
- Acquisizione delle tecniche di preparazione all’allestimento di
uno spettacolo teatrale e delle tecniche di realizzazione di un
cortometraggio.
Metodologia:
- Giochi di conoscenza al fine di favorire l’amalgama fra i
componenti del gruppo;
- Lavoro sul corpo nell'obbiettivo di superare elementi che
condizionano la libertà di movimento quali: timidezza,
abitudine, costrizione;
- Percorso d’invenzione creativa in cui verranno proposti esercizi
e giochi d’improvvisazione teatrale ispirati alla storia che verrà
messa in scena;
- Percezione ed educazione della voce, dizione;
- L’educazione all'ascolto della musica;
- I linguaggi del Teatro di Figura: la realizzazione di burattini,
pupazzi, maschere, ombre;
- le tecniche di preparazione all’allestimento di uno spettacolo
teatrale;
- le tecniche di realizzazione di un cortometraggio.
SEDI:
Parrocchia S. Maria Maddalena (cod. id. 110225)
AZIONE GENERALE 7
CONTATTO CON LA
NATURA
La sede, nella prospettiva di sviluppo delle attività oratoriali fin qui
Attività 7.1
realizzate, promuoverà un percorso didattico-laboratoriale sulla salute
Laboratorio didattico sulle e gli antichi rimedi naturali secondo i dettami dell’erboristeria
piante officinali e aromatiche conventuale dei frati francescani, con il ripristino delle specie di piante
officinali e aromatiche presenti nel giardino del convento.
Concretamente il percorso sara’ articolato nelle seguenti tappe e azioni:
•
formazione iniziale con mini-ciclo di due incontri didattici sulle
erbe officinali in collaborazione con l’accademia di arti erboristiche di
roma
•
giornate di ricerca di piante officinali autoctone della zona di
riserva “valle dell’ippari”, conoscenza sul campo delle specie piu’ adatte
alla piantumazione in giardino
•
esperienze laboratoriali sull’uso di 10 specie di piante officinali
selezionate nel percorso di ricerca sulle specie autoctone
•
allestimento del percorso da far usufruire alle scuole nel
contesto del giardino e di una mostra informativa
•
giornate di sensibilizzazione per il terriotorio cittadino con il
coinvolgimento di tutti i ragazzi partecipanti alle attivita’ dell’oratorio
Obiettivo - Potenziare l’efficacia della sede
SEDI
Parrocchia BMV di Lourdes (cod. id. 110227), Parrocchia Madonna delle Lacrime (cod. id. 97982), Parrocchia S. Maria Goretti
Progetto “PASSO PASSO_2016"
42
(cod. id. 90569), Parrocchia San Giovanni Bosco (cod. id. 90565), Parrocchia Sacro Cuore di Gesù (cod. id. 90575), Parrocchia
Maria SS. Annunziata (cod. id. 97967); Parrocchia S. Maria Maddalena (cod. id. 110225); Parrocchia San Paolo Apostolo (cod.
id. 97983);
Dopo incontri organizzativi con gli operatori e i responsabili delle sedi, si
DI concorda il nuovo orario potenziato di apertura dei centri aggregativi e
MAGGIOR TEMPO PER I
si strutturano le attività. Successivamente si comunica quanto deciso a
RAGAZZI
destinatari e beneficiari.
6.1
Nel secondo mese del progetto, si prevede l’organizzazione nelle sedi
EVENTO ESTERNO
interessate, di un evento in strada per far conoscere l’operato
dell’oratorio. L’evento (concerto, spettacolo, mostra e quant’altro derivi
dalle attività attualmente in corso nelle sedi) avrà luogo durante le ore
serali allo scopo di attirare l’attenzione dei giovani. Durante la
manifestazione verranno inoltre distribuiti dei volantini informativi
riguardo i laboratori organizzati dall’oratorio.
6.2
La seconda fase riguarda il contatto con le scuole attraverso il
AZIONE GENERALE 6
SCUOLE
coinvolgimento degli operatori sociali. Lo scopo è capire se all’interno
delle strutture scolastiche esistano casi di minori che possono trarre
COINVOLGIMENTO NUOVI
beneficio dalle attività in corso. In caso favorevole, si concorda con gli
MINORI
operatori scolastici il percorso di orientamento e inserimento dei minori
all’oratorio, affinché possano usufruire dei servizi offerti e possano
essere supportati nella socializzazione e nell’occupazione del tempo
libero.
6.3
La terza fase prevede la distribuzione e l’affissione di locandine presso
MATERIALE INFORMATIVO
luoghi di aggregazione come bar, pizzerie, pub allo scopo di destare
l’attenzione dei giovani e suscitare il loro interesse nei confronti delle
attività dell’oratorio
AZIONE GENERALE 5
5.1
AUMENTO
ORARIO
APERTURA DELLE SEDI
Obiettivo specifico
Implementare le occasioni di incontro, conoscenza e condivisione con i coetanei, attraverso uscite di
gruppo e attività sportive
SEDI
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981), Parrocchia BMV di Lourdes (cod. id. 110227), Parrocchia SS. Rosario
(cod. id. 97969), Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212); Parrocchia San Paolo Apostolo (cod. id. 97983); Parrocchia
San Francesco di Paola (cod. id. 110229)
AZIONE GENERALE 8
torneo di calcetto
AZIONE GENERALE 9
VISITE GUIDATE
attività 8.1
OLTRE LO SPORT
attività 9.1
CONOSCIAMO IL
TERRITORIO
attività 10.1
TUTTI AL MARE
AZIONE GENERALE 10
LUGLIO AL MARE
Mese di luglio
Progetto “PASSO PASSO_2016"
L’attività di calcio attiva nelle sedi in cui si svolgono attività di
animazione sportiva prevede le seguenti attività:
- allenamento settimanale;
- partite dentro e fuori casa con squadre del territorio;
- tornei di calcio cittadini.
Le visite guidate vogliono promuovere la conoscenza del territorio della
provincia (parchi e riserve, centro storico), per consentire una visione
nuova dei posti. Le visite saranno supportate da esperti operanti nelle
associazioni ambientaliste e culturali del territorio comunale e
provinciale.
L’attività estiva dei minori prevede le gite al mare, presso le frazioni
balneari del litorale ibleo. Le gite si svolgono con cadenza bisettimanale:
i bambini vengono accompagnati con il pulmino messo a disposizione
dai Comuni o dalle sedi che hanno i pullman di proprietà. Una volta in
spiaggia si organizzano giochi di animazione e momenti di condivisione
delle merende.
43
Obiettivo specifico
Contrastare l’isolamento sociale delle famiglie con minori del quartiere
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206)
L’azione è finalizzata a raggiungere le famiglie più “periferiche”, ossia
distanti dai centri di socializzazione, del quartiere.
La parrocchia pianificherà l’intervento, attraverso una mappatura del
Pianificazione dell’intervento territorio che aiuti ad individuare le zone meno “conosciute” alla
e ricognizione famiglie
comunità parrocchiale. Attraverso il supporto dei catechisti e della
scuola, si individueranno le situazioni familiari più problematiche e si
pianificherà la visita a queste famiglie.
Sulla base della individuazione delle famiglie più isolate, gli operatori e i
Attività 11.2
volontari in servizio civile attuano l’azione progettata.
Durante l’orario di apertura dell’oratorio, i “ricercatori” dedicheranno
Realizzazione della ricerca
almeno 4 ore a settimana alla visita delle famiglie, finalizzata a
presentare i servizi oratoriali ma anche i servizi rivolti agli altri
componenti (Caritas parrocchiale, gruppi pastorali, etc.). La visita
diventa segno di attenzione e occasione di osservazione del contesto di
vita dei bambini e presenta la parroccia come punto di riferimento e di
aiuto del territorio. Laddove la parrocchia evidenzi situazioni più difficili
o problematiche, le stesse saranno oggetto di riflessione congiunta dei
gruppi pastorali con il parroco.
Attività 11.1
AZIONE GENERALE 11
Ricerca azione
Progetto “PASSO PASSO_2016"
44
Diagramma di GANTT
ATTIVITÀ’
PERIODO DI REALIZZAZIONE
Obiettivo specifico – Facilitare l’apprendimento della lingua italiana attraverso un supporto nello 1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
studio
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
attività 1.1 ALFABETIZZAZIONE ITALIANA
attività 1.2. Supporto indiretto alla famiglia
Obiettivo specifico – Attivazione di un percorso dedicato all’educazione interculturale per i minori in 1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
sede
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
attività 2.1 CONOSCERE…
attività 2.2 PENSARE E RIPENSARE
attività 2.3 CREARE…
Obiettivo – Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e l’inserimento nel contesto dei pari
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
attività 3.1 PERCORSI DIDATTICI
attività 3.2 POTENZIALMENTE
attività 3.3 SOCIALIZZIAMO CON LO STUDIO
Obiettivo – Accrescere la consapevolezza di sé, mediante l’espressione delle capacità personali 1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
nell’espletamento delle attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche.
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
Attività 4.1 LABORATORIO DI PITTURA E ATTIVITA’ MANUALI
Attività 4.2 LABORATORIO DI TEATRO
Attività 7.1 Laboratorio didattico sulle piante officinali e aromatiche
Obiettivo specifico – Potenziare l’efficacia della sede.
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
Attività 5.1 AUMENTO ORARIO DI APERTURA DELLE SEDI
Attività 6.1 EVENTO ESTERNO
Attività 6.2 SCUOLE
Attività 6.3 MATERIALE INFORMATIVO
Obiettivo specifico – Implementare le occasioni di incontro, conoscenza e condivisione con i coetanei, 1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
attraverso uscite di gruppo e attività sportive.
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
Progetto “PASSO PASSO_2016"
45
attività 8.1 OLTRE LO SPORT
attività 9.1 CONOSCIAMO IL TERRIOTORIO
attività 10.1 TUTTI AL MARE
Obiettivo specifico – Contrastare l’isolamento sociale delle famiglie con minori del quartiere
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese
attività 11.1 PIANIFICAZIONE DELL’INTERVENTO
attività 11.2 REALIZZAZIONE DELLA RICERCA
Progetto “PASSO PASSO_2016"
46
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
AREA DI INTERVENTO:
Animazione culturale verso minori
SEDE
Parrocchia Cattedrale San Giovanni Battista Ragusa, Cod. Sede Attuaz. 110206
Numero
Professionalità
1
parroco
1
Vice-parroco responsabile attività giovanili
10
Volontari Caritas
7
Volontari dell’oratorio
20
catechisti
SEDE
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa, Cod. Sede Attuaz. 97981
Numero
Professionalità
2
sacerdoti
1
educatore
6
Animatori di cui 1 sportivo
4
Volontari per supporto scolastico
3
educatori
SEDE
Parrocchia San Paolo Apostolo Ragusa, Cod. Sede Attuaz. 97983
Numero
Professionalità
1
parroco
1
vice parroco
5
Animatori sportivi
10
educatori
2
Esperti in arti grafiche
SEDE
Parrocchia BMV di Lourdes, Cod. Sede Attuaz. 110227
Numero
Professionalità
1
parroco
10
animatori
1
Animatore sportivo
2
educatori
SEDE
Parrocchia Madonna delle Lacrime Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 97982
Numero
Professionalità
1
parroco
5
Volontari per il recupero scolastico
4
animatori
3
educatori
SEDE
Parrocchia S. Maria Maddalena Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 110225
Numero
Professionalità
2
sacerdoti
1
Responsabile attività oratoriali
Progetto “PASSO PASSO_2016"
47
1
Esperto in erboristica
10
Volontari
1
Esperto laboratori artistici
SEDE
Parrocchia S. Maria Goretti Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 90569
Numero
Professionalità
1
parroco
8
animatori
1
Attore volontario
4
educatori
SEDE
Parrocchia San Giovanni Bosco Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 90565
Numero
Professionalità
1
parroco
3
educatori
1
Attore volontario
7
animatori
SEDE
Parrocchia SS. Rosario Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 97969
Numero
Professionalità
1
parroco
1
Animatore sportivo
3
volontari per supporto scolastico
6
animatori
SEDE
Parrocchia Purgatorio Oratorio Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 112212
Numero
Professionalità
1
parroco
5
animatori
1
responsabile dell’oratorio
1
Animatore sportivo
4
volontari per sostegno scolastico
SEDE
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 90575
Numero
Professionalità
1
sacerdote
2
educatori
10
animatori
1
Animatore sportivo
SEDE
Parrocchia SAN FRANCESCO DI PAOLA, Vittoria, Cod. Sede Attuaz. 110229
Numero
Professionalità
1
Parroco
5
animatori
5
Volontari per il supporto scolastico
10
catechisti
SEDE
Parrocchia MARIA SS. ANNUNZIATA E S. GIUSEPPE, Giarratana, Cod. Sede Attuaz. 62685
Progetto “PASSO PASSO_2016"
48
Numero
1
2
10
2
Professionalità
parroco
Animatrici dell’oratorio
Educatori o catechisti
Animatori sportivi
SEDE
Parrocchia SS. Annunziata Comiso, Cod. Sede Attuaz. 97967
Numero
Professionalità
2
addetti al sostegno scolastico
5
animatori
1
Volontario di origine tunisina / mediatore
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
L’accoglienza è un processo che prende avvio dopo le selezioni (con l’accettazione da parte dei giovani
dell’impegno), ma non può considerarsi concluso nei primi giorni di servizio. Esso va infatti inteso come un
modus operandi del servizio civile nel nostro ente, una impostazione organizzativa e relazionale che pone
l’accento sulla relazione di fiducia e scambio di arricchimento reciproco che è opportuno instaurare fra ente e
volontario.
Ad avvio progetto, i volontari saranno istruiti su compiti e mansioni che verranno loro affidati. Ad apertura
della attività progettuali tutte le figure dell’ente impegnate nel servizio civile saranno coinvolte in un incontro
mirato ribadire ruoli e funzioni organizzative, a raccogliere aspettative, timori ed ansie dei giovani.
Prima ancora di proiettare i giovani in un ruolo operativo, gli stessi saranno introdotti alla logica che informa le
attività delle singole sedi di attuazione. I ruoli di ciascun operatore coinvolto nelle sedi di attuazione progetto
saranno meglio specificati e chiariti ai volontari.
Il gruppo di volontari in servizio civile, supportato e coordinato dagli OLP e dalle altre figure professionali,
diverrà parte integrante, previa informazione e formazione specifica, dell’équipe che realizzerà gli interventi
previsti da progetto. Affiancheranno le figure professionali nei tipi di intervento previsti nel piano di
attuazione.
I volontari della Fondazione San Giovanni Battista prenderanno parte ad almeno 2 momenti dI incontro con i
volontari in servizio presso la Caritas Diocesana di Ragusa, il Comune di Vittoria, la Confcooperative/Consorzio
La Città Solidale di Ragusa. Gli incontri saranno l’occasione per confrontare impressioni, vissuti ed esperienze
di ragazzi che sperimentano l’impegno di servizio civile presso enti diversi, in progetti diversi, spesso a contatto
con tipologie di utenza differenti e con organizzazioni dalle caratteristiche non uniformi.
Il ruolo del volontario rappresenta, dunque, la concretizzazione di una cultura che vuole capire, che sa essere
solidale. Di fatto, più semplicemente, lavora, presta la propria opera, sostiene per incrementare e per
rafforzare le potenzialità del progetto. Ma, principalmente, il volontario rappresenta la terza faccia, il terzo
aspetto, rappresenta la socializzazione e l’educazione attraverso le relazioni umane.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
49
Obiettivo specifico
Facilitare l’apprendimento della lingua italiana attraverso un supporto nello studio.
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206); Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967)
Attività 1.1
ALFABETIZZAZIONE
ITALIANA
AZIONE GENERALE 1
SPAZIO PER
L’APPRENDIMENTO DELLA
LINGUA ITALIANA
Attività 1.2
SUPPORTO INDIRETTO ALLA
FAMIGLIA
I volontari aiuteranno gli operatori nel favorire l’apprendimento delle
nozioni della lingua italiana, attraverso un percorso di alfabetizzazione
di base con la lettura di testi semplici, la conoscenza delle regole
grammaticali. Il valore dei volontari in questa fase è molto forte,
proprio per il bisogno di prossimità che i ragazzi non pienamente
integrati nella cultura e nel territorio di residenza sentono. I volontari in
servizio civile potranno dedicare tempo alla preparazione delle attività
e del materiale utile in sede e al dialogo informale con i ragazzini.
I ragazzi in servizio civile cureranno interamente il percorso di
rafforzamento delle competenze linguistiche e di socializzazione per le
madri dei bambini. Saranno coadiuvate dalle catechiste e da un
mediatore linguistico.
Obiettivo specifico
Attivazione di un percorso dedicato all’educazione interculturale per i minori in sede
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206); Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967)
Attività 2.1
I volontari aiuteranno gli operatori nel favorire l’apprendimento delle
nozioni della lingua italiana, attraverso un percorso di alfabetizzazione
di base con la lettura di testi semplici, la conoscenza delle regole
grammaticali. Il valore dei volontari in questa fase è molto forte,
proprio per il bisogno di prossimità che i ragazzi non pienamente
integrati nella cultura e nel territorio di residenza sentono. I volontari in
servizio civile potranno dedicare tempo alla preparazione delle attività
e del materiale utile in sede e al dialogo informale con i ragazzini.
I volontari sosterranno il processo d’integrazione tra le diverse culture,
per ri-pensare ed elaborare un sapere “interculturale” condiviso.
CONOSCERE…
AZIONE GENERALE 2
SPAZIO INTERCULTURA
Attività 2.2
PENSARE E
RI-PENSARE
Attività 2.3
CREARE…
I volontari collaboreranno con gli operatori nelle attività di laboratorio
artistico-ricreativioed espressivo-emozionale.
Obiettivo specifico
Migliorare il rendimento scolastico, la frequenza e l’inserimento nel contesto dei pari
SEDI
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981), Parrocchia Madonna delle Lacrime (cod. id. 97982), Parrocchia
Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212), Parrocchia Sacro Cuore di Gesù (cod. id. 90575); Parrocchia SS. Rosario (cod. id.
97969); Parrocchia San Francesco di Paola (cod. id. 110229)
AZIONE GENERALE 3
PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE
ALLO STUDIO
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Attività 3.1
PERCORSI
DIDATTICI
I volontari inseriti nell’attività di sostegno scolastico contribuiranno ad
aumentare le risorse umane presenti, al fine di potenziare
qualitativamente il servizio.
50
Attività 3.2
POTENZIAMENTE
Nell’azione di sostegno scolastico i volontari, sull’analisi dei bisogni
educativi e formativi del minore, offriranno spiegazioni più
approfondite ed esercitazioni sulle specifiche discipline in cui
l’apprendimento risulta carente.
Attività 3.3
SOCIALIZZIAMO
CON LO
STUDIO
Il “fare i compiti” deve diventare uno spazio di crescita personale e
culturale all’interno di una relazione educativa tra l’adulto/educatore e
il bambino. Partendo da questo presupposto, i volontari costruiranno
tale relazione.
Obiettivo
Accrescere la consapevolezza di sé, mediante l’espressione delle capacità personali
nell’espletamento di attività teatrali, creative, sportive, naturalistiche
SEDI
Parrocchia S. Maria Goretti (cod. id. 90569), Parrocchia San Giovanni Bosco (cod. id. 90565 Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
(cod. id. 90575), Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212); Parrocchia San Paolo Apostolo (cod. id. 97983); Parrocchia
S. Maria Maddalena (cod. id. 110225); Parr. Maria SS. Annunziata e San Giuseppe (cod. id. 62685)
AZIONE GENERALE 4
LABORATORI
Attività 4.1
LABORATORIO DI PITTURA E
ATTIVITA’ MANUALI
Attività 4.2
LABORATORIO DI TEATRO
I laboratori prevedono il coinvolgimento dei minori in attività artistiche
di differente natura a seconda delle motivazioni, degli interessi e delle
attitudini di ognuno (canto, ballo, recitazione, creazioni graficopittoriche, di cartapesta). Per cui i minori verranno accompagnati e
affiancati dai volontari nella fase di realizzazione dei laboratori.
L’approccio laboratoriale sarà incentrato sull’ascolto, sulla
valorizzazione delle capacità creative di ogni minore e la promozione di
un clima di collaborazione.
Le produzioni artistiche dei ragazzi avranno, inoltre, visibilità grazie ad
eventi pubblici, come mostre, spettacoli, musicall.
I volontari accompagneranno le attività dei minori, sostenendo in
particolare quei minori che hanno bisogno di maggiori attenzioni e
affiancamento.
SEDI:
Parrocchia S. Maria Maddalena (cod. id. 110225)
AZIONE GENERALE 7
CONTATTO CON LA
NATURA
Nel percorso didattico-laboratoriale sull’erboristeria conventuale dei
Attività 7.1
frati francescani, i volontari in servizio civile parteciperanno
Laboratorio didattico sulle attivamente a tutte le fasi, in affiancamento all’esperto e agli educatori
piante officinali e aromatiche dell’oratorio. Parteciperanno quindi alla formazione iniziale sulle erbe
officinali, alle giornate di ricerca di piante officinali nella “Valle
dell’Ippari”, alla coltivazione delle 10 specie di piante officinali,
all’allestimento del percorso per la mostra informativa, aiuteranno ad
organizzare le giornate di sensibilizzazione per i bambini del territorio.
Obiettivo - Potenziare l’efficacia della sede
SEDI
Parrocchia BMV di Lourdes (cod. id. 110227), Parrocchia Madonna delle Lacrime (cod. id. 97982), Parrocchia S. Maria Goretti
(cod. id. 90569), Parrocchia San Giovanni Bosco (cod. id. 90565), Parrocchia Sacro Cuore di Gesù (cod. id. 90575), Parrocchia
Maria SS. Annunziata (cod. id. 97967); Parrocchia S. Maria Maddalena (cod. id. 110225); Parrocchia San Paolo Apostolo (cod.
id. 97983);
Progetto “PASSO PASSO_2016"
51
AZIONE GENERALE 5
MAGGIOR TEMPO PER I
RAGAZZI
5.1
AUMENTO
ORARIO
APERTURA DELLE SEDI
6.1
EVENTO ESTERNO
AZIONE GENERALE 6
COINVOLGIMENTO NUOVI 6.2
SCUOLE
MINORI
6.3
MATERIALE INFORMATIVO
I volontari facilitano, con l’apporto in termini organizzativi e di energie,
DI l’apertura delle strutture in orari aggiuntivi a quelli abituali, al fine di
raggiungere più giovani.
I volontari partecipano pienamente alla organizzazione dell’evento in
strada per far conoscere l’operato dell’oratorio. L’evento (concerto,
spettacolo, mostra e quant’altro derivi dalle attività attualmente in
corso nelle sedi) avrà luogo durante le ore serali allo scopo di attirare
l’attenzione dei giovani. Durante la manifestazione verranno inoltre
distribuiti dei volantini informativi riguardo i laboratori organizzati
dall’oratorio, anche da parte dei volontari in SCN.
I volontari partecipano stabilendo il contatto con le scuole, aolo dopo
che i responsabili hanno già avviato lo stesso. I volontari concordano
con gli operatori scolastici il percorso di orientamento e inserimento dei
minori all’oratorio, insieme agli operatori.
I volontari partecipano alla distribuzione e affissione di locandine
presso luoghi di aggregazione come bar, pizzerie, pub allo scopo di
destare l’attenzione dei giovani nei confronti delle attività dell’oratorio.
Obiettivo specifico
Implementare le occasioni di incontro, conoscenza e condivisione con i coetanei, attraverso uscite di
gruppo e attività sportive
SEDI
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981), Parrocchia BMV di Lourdes (cod. id. 110227), Parrocchia SS. Rosario
(cod. id. 97969), Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212); Parrocchia San Paolo Apostolo (cod. id. 97983); Parrocchia
San Francesco di Paola (cod. id. 110229)
AZIONE GENERALE 8
torneo di calcetto
AZIONE GENERALE 9
VISITE GUIDATE
AZIONE GENERALE 10
attività 8.1
OLTRE LO SPORT
I volontari in Servizio Civile Nazionale saranno inseriti all’interno del
gruppo degli animatori sportivi. I volontari saranno coinvolti
nell’organizzazione dei tornei e nelle trasferte.
attività 9.1
CONOSCIAMO IL
TERRITORIO
I volontari, insieme agli operatori, parteciperanno alla progettazione,
all’organizzazione e all’attuazione delle visite guidate.
attività 10.1
TUTTI AL MARE
I volontari supportano pienamente gli operatori nella organizzazione e
realizzazione delle uscite al mare.
LUGLIO AL MARE
Mese di luglio
Obiettivo specifico
Contrastare l’isolamento sociale delle famiglie con minori del quartiere
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206)
AZIONE GENERALE 11
Ricerca azione
L’azione è finalizzata a raggiungere le famiglie più “periferiche”, ossia
Attività 11.1
distanti dai centri di socializzazione, del quartiere.
I volontari parteciperanno alle riunioni finalizzate a mappare il territorio
Pianificazione dell’intervento e agli incontri con i catechisti e gli insegnanti della scuola per
e ricognizione famiglie
individuare le situazioni familiari più problematiche. I volontari
pianificheranno con il parroco la visita a queste famiglie.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
52
Attività 11.2
Realizzazione della ricerca
Sulla base della individuazione delle famiglie più isolate, gli operatori e i
volontari in servizio civile attuano l’azione progettata.
Durante l’orario di apertura dell’oratorio, i “ricercatori” dedicheranno
almeno 4 ore a settimana alla visita delle famiglie, finalizzata a
presentare i servizi oratoriali ma anche i servizi rivolti agli altri
componenti (Caritas parrocchiale, gruppi pastorali, etc.). La visita
diventa segno di attenzione e occasione di osservazione del contesto di
vita dei bambini e presenta la parroccia come punto di riferimento e di
aiuto del territorio.
Laddove la parrocchia evidenzi situazioni più difficili o problematiche, le
stesse saranno oggetto di riflessione congiunta dei gruppi pastorali con
il parroco e i volontari in servizio civile.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
30
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
30
0
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
30
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Si richiedono ai volontari impegno e forte motivazione a:
- operare in campo educativo e culturale,
- mantenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti dei minori e degli utenti del servizio
in genere che escluda nella maniera più assoluta l’uso di un linguaggio volgare o di maltrattamenti
fisici e lesivi della dignità del bambino,
- rispettare la segretezza delle informazioni di cui verranno in possesso.
Obbligo di partecipare al percorso formativo previsto a livello provinciale e alle giornate di formazione
residenziale, eventualmente anche fuori dal comune ove si svolge il proprio progetto.
Disponibilità a seguire e accompagnare i minori destinatari del progetto per eventi aggregativi esterni (campi,
uscite ecc.).
I giovani potranno accompagnare i bambini durante gli eventi aggregativi esterni o in casi eccezionali presso
l’abitazione utilizzando il mezzo dell’ente o il proprio.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
53
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
N.
1
2
3
4
5
6
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
CATTEDRALE SAN
GIOVANNI
PIAZZA SAN GIOVANNI
RAGUSA
BATTISTA
BATTISTA SNC
RAGUSA
PARROCCHIA S.
GIUSEPPE
RAGUSA VIA PIETRO NENNI s.n.
ARTIGIANO
RAGUSA
PARROCCHIA SAN
PAOLO
VIA UMBERTO
RAGUSA
APOSTOLO
GIORDANO 67
RAGUSA
PARROCCHIA
CONTRADA
BMV DI LOURDES RAGUSA
BELLOCOZZO - S.
RAGUSA
GIACOMO SNC
PARROCCHIA
MADONNA DELLE
VIA ROSOLINO PILO,
VITTORIA
LACRIME
50
VITTORIA
PARROCCHIA
SANTA MARIA
VIA GAETANO LA
VITTORIA
MADDALENA
CHINA 12
VITTORIA
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Data
Cognome e
di
C.F.
nome
nascit
a
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
110206
4
ALESSI
GIROLAMO
SGARIOTO
CLARA
97981
2
MONTANA
RODOLFO
SGARIOTO
CLARA
97983
2
POMILLO
ANDREA
SGARIOTO
CLARA
110227
2
VITALE SANTO
SGARIOTO
CLARA
97982
1
MARTORANA
GRAZIANO
SGARIOTO
CLARA
110225
2
BRUNO
GAETANO
SGARIOTO
CLARA
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
54
7
8
9
10
11
12
13
14
PARROCCHIA S.
MARIA GORETTI
VITTORIA
PARROCCHIA SAN
GIOVANNI
BOSCO VITTORIA
PARROCCHIA SS.
ROSARIO
VITTORIA
PARROCCHIA
PURGATORIO
ORATORIO
VITTORIA
PARROCCHIA
SACRO CUORE DI
GESU'
VITTORIA VIA P. GENTILE, 16
90569
3
VITTORIA VIA G. LEOPARDI,1
90565
2
La TERRA
SALVATORE
ANDREA
CONTI
SALVATORE
2
GIAQUINTA
GIOVANNI
VIA FRATELLI
VITTORIA
BRIGANTI, 120
VITTORIA
VITTORIA
PARR. S.
VITTORIA
FRANCESCO DI
PAOLA VITTORIA
PARROCCHIA
GIARRATA
MARIA SS.
ANNUNZIATA E S.
NA
GIUSEPPE
PARROCCHIA
MARIA SS.
COMISO
ANNUNZIATA
COMISO
Progetto “PASSO PASSO_2016"
PIAZZA GIOVANNI
XXIII, 0
PIAZZA DANIELE
MANIN 27
PIAZZA DON
SALVATORE BELLA 1
97969
112212
90575
110229
2
NIGITA
GIOVANNI
3
CASCONE
MARIO
1
MALLEMI
SALVATORE
BOCCHIERI
RICCARDO
VIA GARIBALDI 44
62685
2
CORSO VITTORIO
EMANUELE, 196
97967
2
CABIBBO
GIUSEPPE
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
SGARIOTO
CLARA
55
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
ATTIVITA’ PERMANENTI DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
La campagna permanente di promozione del servizio civile si propone di sensibilizzare
l’opinione pubblica ai valori della solidarietà, della pace, della nonviolenza e della mondialità
e in particolare alle possibilità offerte dal servizio civile.
La promozione sarà coordinata dall’ente e valorizzerà la creatività dei giovani in servizio civile
e la loro partecipazione diretta, per iniziative di contatto con i destinatari, ma si individua già
come strumento privilegiato per la comunicazione il sito internet dell’ente.
In particolare, prima di procedere alle selezioni dei volontari sarà data ampia diffusione al
bando attraverso:
- comunicati stampa,
- trasmissioni e spot su Radio Antenna Ave Maria,
- Notizia sul sito www.radiokaris.it
- Notizia sul sito www.diocesidiragusa.it
- Notizia sul sito www.insiemeragusa.it
- Notizia sul quindicinale diocesano “Insieme”
- Sito internet della Fondazione www.fsgb.it
Informazioni sul servizio civile e sui progetti saranno disponibili sul sito web istituzionale dei
Comuni coinvolti; presso l’Ufficio relazioni col pubblico della Provincia di Ragusa.
A tale proposito l’ente attuatore si farà promotore di iniziative di comunicazione volte a
migliorare la visibilità dell’opportunità offerta ai giovani dal proprio progetto di servizio civile.
In particolare si raccorderà con la Provincia Regionale di Ragusa perché provveda attraverso i
propri canali istituzionali di comunicazione a diffondere i contenuti del progetto; si
raccorderà allo stesso scopo con le principali testate giornalistiche a copertura locale.
L’attività di promozione sarà inoltre rivolta a tutti gli uffici pubblici ed agli attori del privato
sociale del territorio.
Un piano di comunicazione sui temi del servizio civile e sul progetto in particolare sarà
attuato come di seguito descritto.
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE PRIMA
DELL’AVVIO DEL PROGETTO
 Incontri con i giovani delle quinte classi delle scuole medie superiori;
 Incontri con i giovani delle Parrocchie;
 Incontri informativi di pre-selezione presso la sede della Fondazione rivolta ai giovani
interessati al bando.
Tutte le attività saranno attuate in collaborazione con i giovani in servizio in qualità di
testimoni dell’esperienza di sevizio civile.
Nel corso degli incontri si porrà l’accento, oltre che sui valori fondanti del servizio civile,
anche sulla specificità offerta da un programma di impiego a contatto con i bambini, gli
adolescenti, le famiglie.
Totale ore dedicate prima dell’avvio del progetto: 20
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE DURANTE LO
SVOLGIMENTO DEL PROGETTO
 Incontri con i giovani della diocesi presso scuole, gruppi parrocchiali, associazioni etc
(15 ore complessive)
Progetto “PASSO PASSO_2016"
56






Almeno 2 articoli nel Quindicinale della Diocesi “Insieme” e sul sito della testata
Insieme: www.insiemeragusa.it
Link sul sito della Fondazione www.fsgb.it
4 articoli su testate giornalistiche a copertura provinciale
2 pagine pubblicitarie su televisioni a copertura provinciale
2 interventi nella Radio Diocesana “Radio Karis”
Partecipazione ad eventi quali il ricordo delle stragi di Palermo (23 maggio), la festa di
San Massimiliano (12 marzo). In particolare, per la festa di San Massimiliano, si
organizzeranno uno o più eventi zonali, con giovani di altri enti per ricordare le origini
dell’esperienza.
Totale ore dedicate durante il servizio civile: 16
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE DOPO LA
CONCLUSIONE DEL PROGETTO
Testimonianza durante gli incontri di formazione organizzati per i nuovi volontari in S.C.N
della Fondazione S.G. Battista.
Totale ore dedicate dopo il servizio civile: 5
Totale complessivo ore di promozione e sensibilizzazione: 41
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
La Fondazione San Giovanni Battista adotta criteri e modalità di selezione propri, di seguito descritti.
Il punteggio massimo che un candidato può ottenere è pari a 100 punti, così ripartiti:
• scheda di valutazione: max 40 punti;
• precedenti esperienze: max 30 punti;
• titoli di studio, professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze:
max 30 punti.
1)Scheda di valutazione
Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivo dei
candidati è pari a 40. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta dalla somma del
punteggio attribuito ai singoli fattori di valutazione. I fattori di valutazione sono 8 e ad ognuno è
attribuito un punteggio massimo pari a 5. Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale é
uguale o superiore a 24/40.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
57
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità
1. Conoscenza dell’Ente
giudizio (max 5 punti):………….
2. Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:
giudizio (max 5 punti):………….
3. Condivisione degli obiettivi del progetto:
giudizio (max 5 punti):………….
4. Motivazioni generali del candidato:
giudizio (max 5 punti):………….
5. Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e
professionalità previste dal progetto:
giudizio (max 5 punti):………….
6. Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per
l'espletamento del servizio (es: missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):
giudizio (max 5 punti):………….
7. Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:
giudizio (max 5 punti):………….
8. Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del
progetto:
giudizio (max 5 punti):………….
2) Precedenti esperienze (allegato 3 del Bando)
Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a 30 punti, così ripartiti:
• precedenti esperienze maturale presso l'ente che realizza il progetto e nello stesso settore: max 12
punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 1,00 = 12 ). E' possibile
sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile;
• precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso enti diversi da quello che
realizza il progetto: max 9 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a
0,75 = 9). E' possibile sommare la durata dì più esperienze fino al raggiungimento del periodo
massimo valutabile;
• precedenti esperienze maturate presso l'ente che realizza il progetto in un settore diverso da quello
del progetto: max 6 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,50 = 6 ).
E' possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo
valutabile;
• precedenti esperienze maturate presso enti diversi da quello che realizza il progetto in ambiti affini a
quello del progetto: max 3 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,25
= 3). E' possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo
valutabile.
3) Titoli di studio, professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze
(allegato 3 del Bando)
Progetto “PASSO PASSO_2016"
58
Il punteggio massimo relativo al titolo di studio, alle esperienze non valutate nell'ambito del
precedente punto 2, alle altre conoscenze è pari complessivamente a 30 punti, così ripartiti:
TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)
Laurea attinente progetto = punti 15 ;
Laurea non attinente a progetto = punti 12;
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 12;
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 10;
Diploma attinente progetto = punti 8;
Diploma non attinente progetto = punti 7;
Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti 1,00)
- Si valuta solo il titolo di studio più elevato. Alla dizione generica di laurea sono riconducibili sia
la laurea del vecchio ordinamento precedente alla riforma del D.M. 509/99, che la laurea di
secondo livello (specialistica) contemplata dal nuovo ordinamento.
TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)
Attinenti al progetto = fino a punti 5
Non attinenti al progetto = fino a punti 2
Non terminato = fino a punti 1
- Più titoli possono concorrere alla formazione del punteggio nell'ambito delle singole categorie
individuate nell'allegato (es. due titoli attinenti al progetto concorrono alla formazione del
punteggio fino al massimo previsto); viceversa per due titoli di cui uno attinente al progetto e
l'altro non attinente non è possibile cumulare i punteggi ottenuti. In questo caso viene considerato
solo il punteggio più elevato.
ALTRE CONOSCENZE = fino a punti 5
- es. conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc.
ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE = fino a punti 5
Si tratta di esperienze diverse da quelle valutate al precedente punto 2 (es. animatore di villaggi
turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, ecc.)
Particolare importanza verrà data alla fase di avvicinamento dei giovani alle proposte progettuali della
Fondazione: precedentemente alle attività di sensibilizzazione e promozione, l’ente propone attività di
informazione e orientamento rivolte ai giovani, sia in forma pubblica che tramite colloqui mirati.
In particolare, la Fondazione organizzerà n. 2 incontri di informazione e orientamento (pre-selezione)
rivolti ai giovani interessati al bando, oggetto dei quali saranno: il scn, il bando in corso, gli enti attivi
sul territorio, l’ente Fondazione San Giovanni Battista, le modalità di selezione, i progetti. Si prevede la
testimonianza di volontari in corso e/o ex volontari in servizio civile. Durante gli stessi incontri verrà
reso disponibile il materiale informativo, con i relativi moduli per la partecipazione al bando. I giovani
verranno informati anche dei modi e dei tempi per un contatto diretto e personale con l’ente.
La Fondazione infatti, predisporrà uno sportello informativo, aperto nei giorni infrasettimanali,
dedicato all’informazione e all’orientamento dei giovani, attivo per tutta la durata del bando.
Sarà inoltre possibile contattare l’ente attraverso il sito internet, la casella di posta elettronica, la linea
telefonica.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
59
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
No
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Al fine di monitorare e valutare l’andamento delle attività di Servizio Civile, la Fondazione San
Giovanni Battista predispone un piano di monitoraggio su due indicatori: l’esperienza dei volontari in
servizio e la rispondenza dei risultati progettuali. L’intera attività è coordinata dal Responsabile del
monitoraggio.
Il piano di Monitoraggio e Valutazione intende valutare periodicamente cosa funziona e cosa non
funziona nel progetto, e verificare – al termine dei 12 mesi – la realizzazione dei risultati previsti ed il
raggiungimento degli obiettivi, nonché la qualità percepita dai diversi attori coinvolti (volontari,
operatori locali, destinatari finali del progetto). L’azione si articola come segue:
Tempi
Azione
Fase
di Nella scheda progetto (punto 7), vengono
progettazione individuati per ogni obiettivo specifico previsto
gli INDICATORI finali, in base ai quali si
definiranno gli standard di valutazione
dell’efficacia.
Metà servizio
a) Valutazione intermedia del progetto, con
realizzazione di un “racconto” guidato
dell’esperienza da parte dei giovani;
b) Rilevazione degli indicatori di risultato
attesi, quali:
-
Fine servizio
Partecipazione dei minori alle azioni
previste da progetto;
Partecipazione degli altri destinatari e
beneficiari alle azioni previste da progetto;
Innalzamento qualitativo del livello di
apprendimento e del benessere dei minori.
c) Valutazione finale, con compilazione del
questionario di Monitoraggio finale da
parte dei giovani;
d) Rilevazione degli indicatori di risultato
attesi, quali:
-
-
Partecipazione dei minori alle azioni
previste da progetto;
Partecipazione degli altri destinatari e
beneficiari alle azioni previste da progetto;
Innalzamento qualitativo del livello di
apprendimento e del benessere dei minori.
Strumento rilevazione e
standard di qualità
Scheda progetto.
Racconto guidato per la
rilevazione
del
gradimento e dei punti
critici del progetto.
a) Schede di rilevazione e
di osservazione degli
indicatori. Valore medio
sperato: rispetto di
almeno il 60% degli
indicatori.
b) Questionario
per
volontari. Valore medio
sperato: minimo 5/10.
c) Schede di rilevazione
degli indicatori.
Valore medio sperato:
rispetto di almeno il
60%
degli indicatori.
Oltre a quanto descritto, il Responsabile del Monitoraggio monitorerà – di concerto con l’equipe di
gestione del Servizio Civile – le eventuali situazioni problematiche che dovessero emergere
Progetto “PASSO PASSO_2016"
60
all’interno delle sedi, attivandosi tempestivamente per la risoluzione delle questioni e dei conflitti
rilevati.
In relazione alla metodologia ed agli strumenti sopra riportati, il sistema di valutazione prevede
l’analisi ed il rispetto dei seguenti elementi:
o EFFICACIA: intesa come il raggiungimento degli obiettivi previsti;
o EFFICIENZA: intesa come il rispetto dell’articolazione delle attività previste in sede
progettuale e la qualità percepita dai giovani.
Per il monitoraggio e la valutazione dell’esperienza dei volontari in servizio civile si prevedono
momenti di incontro:
- Con gli Olp, in fase di progettazione, per la definizione del progetto e degli indicatori relativi agli
obiettivi per ciascuna sede; durante incontri periodici con i volontari, laddove le rilevazioni
precedenti lo richiedano.
- Con i giovani:
- incontro di metà servizio (al 5°-6° mese) di 1 o 2 giornate
- incontri periodici (bimestrali) di alcune ore ciascuno
- incontro di fine servizio (al 12° mese) di alcune giornate residenziali.
Durante gli incontri verranno proposte attività di gruppo finalizzate alla verifica e alla rilettura
dell’esperienza: le parti, muovendo dai piani delle attività realizzati, rivedranno le attività svolte per
verificarne la tenuta, soppesarne il valore, concordare la futura programmazione. Durante gli stessi
momenti a metà e a fine servizio, verrà distribuito il questionario di monitoraggio.
In specifici momenti può essere richiesta ai volontari la stesura di una relazione “orientata” in cui
riferire su: formazione, attività nella SAP, relazione con OLP e RLEA, crescita personale.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
No
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
-
NO
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Il progetto prevede l’impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate:
1.
alla copertura della quota-parte che il personale dipendente dedica al progetto;
2.
alle attività di formazione specifica;
3.
alle risorse tecniche e strumentali dedicate al progetto;
4.
alle attività di promozione;
secondo la seguente ripartizione:
Voci di spesa in quota parte del personale retribuito (cfr voce 8.2)
Risorse finanziarie
14 Animatori di comunità
Tali figure sono presente nelle diverse attività con il seguente impegno:
40 h mensili x € 13,00= € 520,00 al mese X 12 = € 6.240,00
€ 6.240,00 X 14 persone
€ 87.360,00
Sub Totale
Progetto “PASSO PASSO_2016"
€ 87.360,00
61
Voci di spesa formazione specifica
Rimborso ai docenti impegnati
Kit didattico e dispense (n. 30 X € 15,00 ciascuno)
Attrezzature informatiche e multimediali (PC, stampante, videoproiettore, lavagna a fogli,
videocamera)
Sub Totale
Voci di spesa fase di avvicinamento e monitoraggio
a. Locale
b. Sedie
c. Tavolo
d. Copie del bando
e. Copie del progetto
f. Brochure illustrativa
g. Allegati 2 e 3 al bando per la presentazione delle domande
h. Materiale fotografico
i. Copie delle schede di monitoraggio per 30 volontari
j. Copie del bilancio d’esperienza per 30 volontari
k. Automezzi (carburante, tassa, assicurazione)
Risorse finanziarie
€ 1.200,00
€ 450,00
€ 800,00
€ 2.450,00
Risorse finanziarie
€ 700,00
Sub Totale
Voci di spesa risorse tecniche e strumentali (come da voce 26)
Attrezzatura informatica e multimediale (pc, stampante, videoproiettore,
videocamera, lettore DVD, stereo, macchina fotografica) € 800 X 15 sedi
Materiale didattico per i laboratori didattici, di lettera e scrittura espressiva € 300,00
X 14 sedi
Materiale multimediale (DVD e CD) € 100,00 X 14 sedi
Materiale per iniziative interculturali ed incontri con le famiglie € 200,00 X 14 sedi
€ 2.000,00
€ 2.700,00
Risorse finanziarie
€ 12.000,00
€ 4.200,00
€ 1.400,00
€ 2.800,00
Materiale per giochi di gruppo, attività sportive e manipolative € 300 X 14 sedi
€ 4.200,00
Attrezzature e materiale per i laboratori teatrali, espressivi e manipolativi € 200,00 X
14 sedi
Sub Totale
Voci di spesa promozione del progetto (come da voce 18)
Organizzazione incontri (sala, materiale, etc..)
Spazi pubblicitari su mass media a diffusione locale (giornali e TV)
Depliant da distribuire durante gli incontri nelle scolaresche
€ 2.800,00
€ 28.500,00
Risorse finanziarie
€ 500,00
€ 300,00
€ 200,00
Sub Totale
€ 1.000,00
TOTALE RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE: € 122.010,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Progetto “PASSO PASSO_2016"
62
Per la realizzazione del progetto, si costituisce una rete di enti che collaborano alla realizzazione del
progetto (vd. accordi di partenariato):
1. Paideia Istituto di Antropologia P.IVA 01373960887, si impegna a supportare il progetto nel
seguente modo:
- n. 2 risorse umane per la supervisione periodica degli operatori delle sedi coinvolte nelle
azioni educative (laboratori, colloqui, attività sportive) in cui siano coinvolti minori che
presentano indicatori di disagio psicologico che compromettono la piena integrazione nel
gruppo dei pari.
2. P.G.S. OR.SA Polisportive Giovanili Salesiane codice fiscale 92002190889, si impegna a fornire il
seguente apporto alle attività del progetto:
- Supporto all’organizzazione, gestione e pubblicizzazione delle attività sportive svolte con i
minori destinatari del progetto;
- Coinvolgimento delle sedi di progetto per la partecipazione a tornei sportivi organizzati
dall’associazione.
3. Alì Corrada fornitura per ufficio P.IVA 00961350881 si impegna a fornire il seguente apporto alle
attività del progetto:
- Fornitura di materiale necessario alle attività laboratoriali legate alle attività di progetto tutte.
3. Antoci Giovanni Arti Grafiche P.IVA 01009050889, si impegna a fornire il seguente apporto alle
attività del progetto:
- Stampa di materiale necessario alle attività laboratori ali del progetto e alla diffusione dei
risultati progettuali.
4. “Rel-Azioni Società Cooperativa Sociale Onlus”, P. IVA 01533020887, si impegna a fornire il
seguente apporto alle attività del progetto:
- n. 2 risorse umane per la mediazione linguistico-culturale dei minori che presentano sintomi
di resistenza all’integrazione sociale nel gruppo dei pari e con gli educatori.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Oltre alla normale dotazione in uso nei locali delle sedi (quali ad esempio sedie, scrivanie etc.),
saranno specificamente dedicate all’attuazione del progetto le seguenti risorse:
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206); Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967)
AZIONE GENERALE 1
SPAZIO PER
L’APPRENDIMENTO DELLA
LINGUA ITALIANA
AZIONE GENERALE 2
Televisione, 1 lettore dvd, 3 dvd educativi, 1 radio, Cd musicali, squadrette, righe, compassi,
100 fogli formato A3, 7 tubi di colla, 1 diario del gruppo, 50 giornali illustrati per collage, 10
confezioni di regoli, 1 specchio 2metri x 3 metri.
20 carte finalizzate all’apprendimento, 5 libri di fiabe dal mondo, 1 libro sui giochi di interazione,
1 pc con collegamento internet, per la programmazione di attività all’educazione interculturale.
SPAZIO INTERCULTURA
SEDI
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981), Parrocchia Madonna delle Lacrime Vittoria (cod. id. 97982),
Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212), PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESU' (cod. id. 90575); Parrocchia SS.
Rosario (cod. id. 97969); Parr. San Francesco di Paola (cod. id. 110229)
Progetto “PASSO PASSO_2016"
63
Per ogni sede
AZIONE GENERALE 3
PERCORSI DIDATTICI DI
RIMOTIVAZIONE ALLO
Circa 30 sedie, 5 dizionari di lingua italiana, 2 dizionari lingua inglese, circa 20 banchetti per
doposcuola, 1 appendiabiti, 1 carta geografica, 50 Quaderni, 50 Penne, 50 matite, 10 libri di testo
a supporto didattico.
STUDIO
SEDI
Parrocchia S. Maria Goretti (cod. id. 90569), Parrocchia San Giovanni Bosco (cod. id. 90565), PARROCCHIA SACRO CUORE DI
GESU' (cod. id. 90575), Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212); Parr. San Paolo Apostolo (cod. id. 97983);
Parrocchia Santa Maria Maddalena (cod. id.110225); Parr. Maria SS. Annunziata e San Giuseppe (cod. Id. 62685)
AZIONE GENERALE 4
LABORATORI
Attività 4.1
Per ogni sede
Laboratorio di pittura e attività Matite, gomme, pastelli, tempere, acrilici, colori per vetro, pennelli,
spugnette, cartoncini, carte telate, mascherine, oggetti in legno,
manuali
oggetti in vetro,
Attività 4.2
Per ogni sede
Laboratorio di teatro
Sala per prove, materiale per la realizzazione di burattini, pupazzi,
delle maschere, delle ombre; video-proiettore, notebook, cd
musicali, stereo, amplificazione, palco, costumi, stoffe, maquillage,
mixer audio, impianto luci par 1000 e sagoma tori, mixer
luci+dimmer, 11 radio microfono ad archetto, 1 radio microfono
palmare, 4 monitor spia, video proiettore.
Attività 7.1
Sede Santa Maria Maddalena:
Laboratorio didattico piante
Computer, videoproiettore, scrivania, sedie, carburante, vasi, pale,
officinali e aromatiche
sacchi, zappe, guanti da giardiniere, terriccio, concime, locandine,
pannelli.
SEDI
Parrocchia BMV di Lourdes (cod. id. 110227), Parrocchia Madonna delle Lacrime Vittoria (cod. id. 97982), Parrocchia S.
Maria Goretti (cod. id. 90569), Parrocchia San Giovanni Bosco (cod. id. 90565), PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESU' (cod.
id. 90575); Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id. 97967); Parrocchia Santa Maria Maddalena (cod. id.110225);
Parr. San Paolo Apostolo (cod. id. 97983).
AZIONE GENERALE 5
MAGGIOR TEMPO PER I
RAGAZZI
AZIONE GENERALE 6
COINVOLGIMENTO NUOVI
Per ogni sede:
1 Computer, linea ADSL, 1 macchina fotografica, spese per la stampa del materiale informativo.
Calcio balilla, palle, giochi educativi (giochi per l’equilibrio, puzzle, Perline e corda per costruire
collanine, matite, pennarelli, pennelli per colorare, libri da colorare e ritagliare), Strumenti musicali,
giochi di abilità e movimento (mikado, corde, cerchi etc.), carta, cartoncini, pennarelli.
MINORI
SEDI
Parrocchia S. Giuseppe Artigiano Ragusa (cod. id. 97981), Parrocchia BMV di Lourdes (cod. id. 110227), Parrocchia SS.
Rosario (cod. id. 97969), Parrocchia Purgatorio Oratorio (cod. id. 112212), Parrocchia Maria SS. Annunziata Comiso (cod. id.
97967); Parr. San Paolo Apostolo (cod. id. 97983); Parr. San Francesco di Paola (cod. id. 110229)
AZIONE GENERALE 8
torneo di calcetto
AZIONE GENERALE 9
VISITE GUIDATE
AZIONE GENERALE 10
attività 8.1
OLTRE LO SPORT
attività 9.1
CONOSCIAMO IL
TERRITORIO
attività 10.1
TUTTI AL MARE
LUGLIO AL MARE
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Per ogni sede:
5 palle, 2 porte, completini da calcetto (maglia + calzoni), stipula
assicurazione per copertura infortuni e responsabilità civile contro
terzi per tutti i bambini bambini.
Biglietti per ingresso a parchi, musei, teatro; Materiale sportivo
(palla, cerchi, ostacoli, birilli, canestri), 1 automezzo, carburante,
cappellini, merende.
Nelle sedi Parrocchia S. Giuseppe Artigiano, Parrocchia BMV di
Lourdes, Parrocchia Purgatorio Oratorio, San Francesco di Paola, San
Paolo Apostolo: 1 campo di calcetto.
64
SEDI
Cattedrale San Giovanni Battista (cod. id. 110206);
Attività 11.1
Mappa del quartiere, sala per riunioni, materiale di cancelleria.
Attività 11.2
Carburante, depliant informativi, sala per riunioni, computer,
telefono.
AZIONE GENERALE 11
RICERCA AZIONE
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
La Scuola di Servizio Sociale F. S. D’Alcontres di Modica, codice fiscale 90000790882 e p. IVA
01366480885, come dichiarato nell’allegato protocollo d’intesa, permetterà ai propri studenti che
svolgono servizio civile nel presente progetto di concorrere al riconoscimento dei crediti formativi
liberi da parte dell’Università di Messina - Corso di Laurea in Servizio Sociale.
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
L’Istituto Paideia, ente accreditato al CNCP ai sensi della legge 4 del 14/01/2013, equipara lo
svolgimento del servizio civile nel progetto Passo_Passo allo svolgimento del tirocinio formativo.
Pertanto, riconosce l’esperienza del servizio civile, al termine delle attività previste, come sostitutiva
del periodo di tirocinio previsto dai seguenti corsi di formazione :
 Master di 1° livello in counselling socio-educativo

Corso di counselling educativo pastorale

Master in counselling multiculturale
L’associazione CNOS- FAP Regione Sicilia equipara lo svolgimento del servizio civile nei progetti della
Fondazione San Giovanni Battista allo svolgimento del tirocinio formativo. Pertanto, riconosce
l’esperienza del servizio civile, al termine delle attività previste, come sostitutiva del periodo di
tirocinio previsto dai seguenti corsi di formazione:
 Assistente ai servizi familiari
 Operatore socio-assistenziale
 Addetto alle aree verdi (per soggetti svantaggiati)
 Operatore decoratore (per soggetti disabili)
 Addetto ai beni culturali ed al restauro
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Per tutti coloro che concludono il Servizio Civile è previsto il rilascio di un attestato da parte della
Fondazione San Giovanni Battista, in cui vengono riportate la tipologia del servizio svolto e le
competenze che vengono conseguite durante il servizio.
Il progetto consente l'acquisizione delle seguenti competenze riconosciute e certificate dalla
Fondazione San Giovanni Battista. Tramite un apposito protocollo d’intesa, che si allega al progetto,
stipulato con L’Istituto Paideia di Ragusa si certificherà il riconoscimento delle competenze maturate
di seguito elencate:
Progetto “PASSO PASSO_2016"
65
COMPETENZE TRASVERSALI
- Costruire messaggi chiari, al fine di fornire informazioni corrette ai giovani interessati alle attività
organizzate dall’associazione.
- Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia
- Collaborare con i professionisti coinvolti nel progetti, in relazione ai propri compiti e ai risultati da
raggiungere
- Integrarsi con altre figure/ruoli professionali e non
- Collaborare con il Personale dell’Ente e con i colleghi.
COMPETENZE SPECIFICHE
- Stabilire canali di comunicazione tra il minore, la famiglia, la scuola, il territorio, i servizi presenti e
il contesto parrocchiale.
- Applicare tecniche di stimolazione cognitiva
- Coinvolgere i minori nelle attività proposte.
- Leggere i bisogni dei minori, e proporre attività di interesse
- Utilizzare tecniche specifiche di animazione: attività di intrattenimento (giochi, musica, films
ecc…); supporto ad attività scolastiche; attività sportive; attività occupazionali (disegno,
patchwork, manipolazione creta, pittura); attività culturali (visite e gite, raccolta storie personali,
drammatizzazione), sostegno ai legami familiari (feste , accompagnamento).
- Capacità di ascolto dei bisogni e delle problematiche dei minori;
- Capacità rapporto con minori con problematiche di tipo sociale in atto
- Essere in grado di orientare il minore verso percorsi di crescita personale etici e morali, e verso
validi percorsi formativi e professionali.
- Saper informare il minore e il giovane dei servizi presenti sul territorio.
- Capacità di gestione di un gruppo di adolescenti nelle attività ludico-sportive;
- Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia
- Collaborare con gli operatori coinvolti nel progetto, in relazione ai propri compiti e ai risultati da
raggiungere
- Integrarsi con altre figure
- Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari
- Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità.
- Lavorare in team per produrre risultati collettivi
- Assumere le necessarie decisioni gestionali in sufficiente autonomia, seppur nell’ambito di sistemi
già organizzati e condivisi.
CAPACITÀ
COMPETENZE
I volontari saranno impiegati per almeno il 40% del loro orario di
servizio in attività assieme agli operatori nelle sedi di attuazione; in
questo modo avranno la possibilità:
Di apprendere le modalità relazionali più adeguate per creare
efficaci relazioni d’aiuto nei confronti dell’utenza;
Di conoscere e collaborare con le diverse figure professionali
presenti nel proprio centro;
Di apprendere competenze specifiche rispetto al lavoro di
gruppo e una metodologia funzionale (es. pre-gruppo, gruppo,
post-gruppo; supervisioni, ecc.)
Progetto “PASSO PASSO_2016"
66
E
RELAZIONALI
Di relazionarsi con i referenti di enti, associazioni o altre realtà
presenti nel territorio.
-
Capacità e
competenze
organizzative
-
-
Capacità e
competenze
Professionali e/o
tecniche
-
-
Attraverso il lavoro di gruppo con l’intera èquipe di
operatori, i volontari potranno partecipare
all’organizzazione delle attività previste dal progetto
Per le attività di sensibilizzazione del territorio i
volontari collaboreranno con gli OLP o altri operatori
e potranno apprendere come progettare, organizzare
ed attivare contatti con realtà presenti nel territorio e
creare momenti di incontro con la cittadinanza locale.
Uso di programmi informatici professionali.
Competenze informatiche per svolgere ricerche,
aggiornare siti e social network, pubblicare materiale
multimediale, catalogare ed inventariare,
pubblicizzare le attività delle sedi, sensibilizzare alla
diffusione della cultura locale.
Uso strumenti tecnici professionali.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione verrà realizzata presso la sede dell’ente, in Via Ungaretti, 11 - Ragusa.
Altra sede di formazione sarà la sede legale dell’ente, sita in via Roma 109, Ragusa.
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale sarà effettuata in proprio presso l’ente con propri formatori.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il progetto formativo ha l’obiettivo di:
 Dotare i giovani volontari di competenze generali e specifiche coerenti con il percorso
proposto dal progetto e nel rispetto di quanto disposto dalle “Linee Guida sulla
formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” emanate dall’UNSC;
Progetto “PASSO PASSO_2016"
67


Sviluppare nei volontari le dimensione della cittadinanza attiva e responsabile,
conoscere i fondamenti costituzionali e la normativa del servizio civile nazionale,
sviluppare le competenze e capacità dei volontari.
Accrescere nei volontari le competenze trasversali (soft skills), attraverso incontri di
formazione comunitari, articolati in momenti di riflessione individuale e
approfondimento nei piccoli gruppi. I valori dell’accoglienza e della visione positiva di
sè e dell’altro appaiono fondamentali per una efficacia dei volontari rispetto al
servizio e ai contesti in cui sono inseriti.
A partire dai contenuti previsti per la formazione generale nella circolare “Linee guida per
la formazione generale dei volontari”, e guardando agli obiettivi sopra enunciati, il
percorso di formazione generale si attua come di seguito descritto.
La formazione sarà svolta attraverso l’utilizzo di tecniche e metodologie attive che
favoriscano la partecipazione dei giovani e lo scambio non discriminante tra volontari con
vissuti, esperienze, propensioni differenti. Tali metodologie sono:
o lezioni frontali (almeno il 40% del monte ore complessivo)
o elaborazione dei vissuti personali e di gruppo, simulazioni, lavori in gruppo e
riflessioni personali (almeno il 50% del monte ore complessivo)
o testimonianze e/o visite ad esperienze significative.
Per ogni obiettivo formativo vengono perseguiti:
o la consapevolezza: essere/divenire consapevoli di sé, dell’altro, della realtà;
o saper comunicare la realtà
o saper stare nella realtà
o dal saper fare al saper fare delle scelte
o dallo stare insieme al cooperare.
Ed in relazione a questi livelli:
o la dimensione individuale
o la dimensione comunitaria e il capitale sociale
o la visione di sé nel mondo
Articolazione della proposta di formazione prevista
La formazione generale verrà erogata secondo la presenta tempistica:
- L’80 % del monte ore destinato alla formazione generale verrà erogato entro e non
oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. Detta percentuale (80%) comprenderà la
trattazione di tutti i moduli di cui sotto;
- Il restante 20% del monte ore destinato alla formazione generale verrà erogato a
partire dal 210° giorno dall’avvio del progetto ed entro e non oltre il 270°.
33) Contenuti della formazione:
In conformità alle "Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile
nazionale", approvate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del
Servizio Civile Nazionale del 19 luglio 2013, si propone il seguente programma di
formazione generale:
Progetto “PASSO PASSO_2016"
68
Macroaree e moduli formativi
I “Valori e identità del SCN”
1.1 L’identità del gruppo in formazione
Si tratta di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative
appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio
civile che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le
motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai concetti di “patria”,
“difesa senza armi”, “difesa nonviolenta”, ecc., avrà come obiettivo non la condivisione
e/o accettazione del significato che le istituzioni attribuiscono a tali parole, bensì quello di
creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a
sviluppare l’esperienza di servizio civile. Questo modulo sarà propedeutico a tutti gli altri
moduli.
1.2 Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale
Si metterà in evidenza il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con
l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia a partire dalla
legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua
attuale configurazione così come delineata dal legislatore del 2001, ovvero di difesa civile
della Patria con mezzi ed attività non militari, dimensione che lo caratterizza e lo
differenzia da altre forme di intervento ed impegno sociale.
1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
1.3.a
Si approfondirà il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso
mezzi ed attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della
solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso materiale
o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della cultura, della tutela
del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione (art.9) e della pace tra i
popoli (art. 11 Cost.). In particolare ciò avverrà attraverso lo studio delle varie pronunce
della Corte costituzionale nelle quali è stato dato a tale concetto un contenuto ampio e
dettagliato.
1.3.b
Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si
presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano
istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito dei riferimenti al diritto
internazionale si potranno inoltre approfondire le tematiche relative alla “gestione e
trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della guerra” e alle
“operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peaceenforcing” e “peacebuilding”. Possono, inoltre, essere inserite tematiche concernenti la
pace ed i diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli
ordinamenti delle Nazioni Unite.
1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico
Verranno illustrate le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile, nonché
quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio civile nazionale.
In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico
da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale condizione per l’accreditamento di
quest’ultimo: un patto tra
Progetto “PASSO PASSO_2016"
69
l’UNSC e l’Ente, con cui essi si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla
base della cultura e dell’identità del servizio civile nazionale.
2 “La cittadinanza attiva”
2.1 La formazione civica
Se il legislatore ordinario, nella legge istitutiva del 2001, ha posto tra le finalità del SCN il
“contribuire alla formazione civica dei giovani”, il legislatore delegato nel 2002, nel
confermare e ribadire tale concetto, ha inserito tra i contenuti obbligatori del corso di
formazione generale “un periodo di formazione civica”.
La formazione civica si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori,
delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della civile
convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari possano
diventare cittadini attivi. Sarà opportuno analizzare la funzione ed il ruolo degli organi
costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e
all’iter di formazione delle leggi.
Il percorso di formazione o educazione civica serve non solo a fornire al giovane
volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che cresce
e si trasforma nel tempo, ma anche a trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle
competenze civiche e sociali funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”. Si illustrerà
quindi il percorso che lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva
ricollegando i principi teorici ad azioni pratiche ed insegnando ai volontari a tradurre in
comportamenti ed azioni le idee e i valori sanciti dalla Carta costituzionale.
2.2 Le forme di cittadinanza
Richiamandosi al concetto di formazione civica prima descritto, si farà presente come tale
formazione abbia come auspicabile conseguenza l’incremento di impegno civico da parte
dei giovani. Si illustreranno in questo modulo le forme di partecipazione, individuali e
collettive, che possono essere agite dal cittadino, in un’ottica di cittadinanza appunto
attiva.
La partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione sociale, della
promozione sociale, l’obiezione di coscienza, il servizio civile nazionale, l’impegno politico
e sociale, la democrazia partecipata, le azioni nonviolente, l’educazione alla pace, la
partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati, sono tutti
esempi concreti che possono essere illustrati e discussi nell’impostazione, nell’azione e
nelle conseguenze, invitando i ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le
metodologie non formali e la logica progettuale, un percorso di azione.
2.3 La protezione civile
Il tema della protezione civile, che si integra perfettamente nel concetto di difesa della
Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone, nonché fattore di
educazione e di crescita di cittadinanza attiva, verrà affrontato non solo attraverso
propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale.
Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio, visti
come il necessario ed imprescindibile substrato delle attività umane, si illustrerà come
tale territorio/comunità possa essere
colpito da eventi naturali ed antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
70
A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del progetto, si
mostrerà come la protezione civile agisce attraverso la previsione e prevenzione dei rischi
(concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva) e l’intervento in
emergenza e la ricostruzione post emergenza. Sarà opportuno in tale ambito formativo
sottolineare lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e
legalità, nonché tra ricostruzione/legalità.
Nel presente modulo verranno inoltre illustrate le norme di comportamento da seguire
nella gestione delle emergenze, anche per poter espletare al meglio gli eventuali compiti
di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.
2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
Una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai
volontari durante l’anno di servizio civile, sarà la possibilità pratica di partecipare e di
candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN. Sarà
dunque opportuno illustrare ai volontari tale possibilità, inserita nel contesto della
cittadinanza agita, il suo funzionamento ed importanza, anche come presa in carico di un
comportamento responsabile, le cui conseguenze potranno essere visibili solo in tempi
medio lunghi, ma non per questo meno importanti.
A tale riguardo sarebbe auspicabile la partecipazione, durante le ore di formazione, di exvolontari o rappresentanti in carica, nonché di delegati di Regione dei volontari in servizio
civile, in qualità di consulenti, al fine di rendere maggiormente incisivo l’argomento.
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
3.1 Presentazione dell’ente
In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si
troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le
caratteristiche specifiche e le modalità
organizzative ed operative dell’Ente accreditato.
3.2 Il lavoro per progetti
Il lavorare per progetti è un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità dei
processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali.
Lavorare per progetti è un lavoro ad alta integrazione, risultato che non si ottiene
automaticamente ma va costruito e la sua qualità dipende dalla qualità delle competenze
che ciascuno mette in gioco. Il progetto
viene suddiviso in fasi e compiti che vengono assegnati ad un team di persone.
L’integrazione del team è il risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e
cooperazione di tutte queste figure. I volontari in servizio civile sono parte integrante di
questo processo e la loro crescita umana è fondamentale per la riuscita del progetto.
Non bisogna dimenticare che una conoscenza imprecisa del progetto nel suo insieme, una
scorretta definizione iniziale dei tempi, dei metodi, degli obiettivi, una scadente qualità
dei rapporti fra le persone possono determinarne il fallimento.
3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Progetto “PASSO PASSO_2016"
71
Come già espresso nel modulo precedente, per la buona riuscita del progetto è
fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suo insieme e quindi un’attenta
conoscenza delle diverse figure e dei loro
ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi attraverso la realizzazione di una serie di azioni è
direttamente riconducibile alle figure che operano al suo interno. A sua volta, lo stesso
ente è collocato all’interno di una
sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di servizio civile” (gli enti di SCN,
l’UNSC, le Regioni e le Province autonome). E’ importante che il volontario conosca
“tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari etc.) e
all’interno dello stesso ente (differenza fra ente e partner, fra sede operativa etc.) per il
raggiungimento degli obiettivi.
3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
In tale modulo verrà presentato e illustrato ai volontari il “Prontuario concernente la
disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, (DPCM 4 febbraio
2009 e successive modifiche) in tutti i suoi punti.
3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Partendo dall'ingresso del volontario nell'organizzazione sarà utile soffermarsi sulla
comunicazione quale elemento essenziale dell'esperienza quotidiana, sia nei rapporti fra
singoli individui, sia a livello di gruppi.
Poiché la comunicazione serve una combinazione di scopi e può produrre una
combinazione di risultati, occorrerà prendere in esame i suoi elementi costitutivi: il
contesto, l'emittente, il messaggio, il canale
comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo.
L'analisi della comunicazione all'interno di un gruppo, quale è quello in cui è inserito il
volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa
in un gruppo di lavoro. Sarà utile, pertanto, considerare il gruppo come possibile causa di
conflitti, riconoscendo il momento iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura
della situazione), l'interazione con gli altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro
risoluzione in modo costruttivo (alleanza/mediazione/ consulenza).
34) Durata:
Il progetto prevede un percorso formativo generale di 42 ore.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sedi di realizzazione:
La formazione specifica si attuerà nella sede della Fondazione e in alcune delle sedi di attuazione, per
permettere una maggiore conoscenza reciproca tra i volontari e favorire la conoscenza dei territori
coinvolti nel progetto da parte dei volontari. Le sedi coinvolte sono così allocate:
Via Roma 109
Ragusa
Via Rosolino Pilo, 50
Vittoria
Via P. Gentile, 16
Vittoria
Via G. Leopardi,1
Vittoria
Via Pietro Nenni S.N.
Ragusa
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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Contrada Bellocozzo - S. Giacomo Snc
VIA GARIBALDI 44
Ragusa
Giarratana
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica è effettuata in proprio con formatori dell’Ente
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Cognome
Campagnolo
Cascone
Cascone
Grillo
La Monica
Massari
Milazzo
Perricone
Piazzese
Sgarioto
Solarino
Solarino
Nome
Giovanna
Luogo di nascita
Data di nascita
Mario
Renato
Ignazio
Vincenzo
Gina
Angelo
Rosaria
Rosa Alessandra
Clara
Antonino
Stefano
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Cognome
Nome
Campagnolo
Giovanna
Cascone
Cascone
Grillo
Mario
Renato
Ignazio
La Monica
Vincenzo
Massari
Milazzo
Perricone
Gina
Angelo
Rosaria
Piazzese
Rosa Alessandra
Sgarioto
Clara
Solarino
Antonino
Solarino
Stefano
Progetto “PASSO PASSO_2016"
Competenze
Dott.ssa in Scienze della Comunicazione;
Counsellor, formatrice accreditata scn;
operatrice Caritas Diocesana di Ragusa.
Docente Teologia Morale
Ingegnere
Counsellor, Insegnante di religione.
Responsabile Osservatorio Diocesano
Povertà e risorse, respons. Area
immigrazione Caritas Diocesana di
Ragusa.
Assistente Sociale, Giornalista pubblicista.
Sociologo, ricercatore sociale
Insegnante di religione/counselor.
Psicologa e psicoterapeuta, educatrice
progetto Famiglia Amica.
Educatrice, counsellor.
Psicologo
psicoterapeuta,
direttore
didattico e docente presso l’Università
Pontificia Salesiana
Segretario didattico e comunicazione
strategica.
73
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il progetto prevede un percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo dei volontari con
l’acquisizione di competenze specifiche rispetto all’ambito e al settore d’impiego del progetto.
In virtù delle differenti fasi di svolgimento del progetto e della necessità di tornare su alcuni contenuti
alla luce dell’esperienza maturata, la Fondazione San Giovanni Battista sceglie di adottare le seguenti
modalità di erogazione della formazione specifica: Erogare il 70% delle ore entro e non oltre 90
giorni dall’avvio del progetto; Erogare il rimanente 30% entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del
progetto.
Le tecniche metodologiche previste saranno tese al coinvolgimento e alla partecipazione dei
volontari. Si prediligerà una metodologia di tipo attivo e interattivo che si servirà di lezioni frontali,
role playing, attivazioni con debriefing e approfondimento finali, discussioni guidate, visione di
materiale audio-video, simulazioni.
Questo al fine di promuovere un miglior perseguimento delle pari opportunità, in linea con le linee
guida regionali: in ogni gruppo, infatti, gli elementi con maggior livello culturale o intellettivo o con
maggiori competenze verbali, emergono naturalmente, con il rischio di attivare negli elementi più
fragili percorsi di svalutazione personale e chiusura. L’utilizzo di una metodologia interattiva, al
contrario, offre nuove possibilità a questi soggetti, che sperimentano come le soluzioni spontanee e
originali siano spesso molto più apprezzabili ed efficaci delle risposte standardizzate che richiede la
formazione frontale e tradizionale.
40) Contenuti della formazione:
Modulo formativo:
FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI NEI
PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE
Formatore:
Cascone Renato
Durata: 8 ore
Metodologia d’insegnamento: lezione frontale, dinamiche di gruppo, esercitazioni pratiche, simulate.
In conformità alle "Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale",
approvate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale del 19
luglio 2013, tale modulo si svolgerà entro i primi90 giorni dall’avvio del progetto.
Contenuti: I principali elementi connessi alla sicurezza e ai rischi nel lavoro e in riferimento al
volontario di servizio civile. Valutazione del rischio e definizione di misure preventive nei lavori
socio/educativi ed assistenziali.
Modulo formativo: Il lavoro di rete
Formatore:
Massari Gina
Durata: 8 ore
Azioni di progetto a AZIONE GENERALE 1 SPAZIO APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA
cui si riferiscono i
AZIONE GENERALE 3 PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE ALLO STUDIO
contenuti:
AZIONE GENERALE 4 LABORATORI
AZIONE GENERALE 6 COINVOLGIMENTO NUOVI MINORI
- La Mappatura del territorio: conoscenza dei territori di Ragusa, Vittoria, Giarratana
- Tutela dei minori: leggi e princìpi
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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-
Lavorare in rete: istituzioni e loro funzioni
Le reti formali: la rete dei servizi socio-sanitari ed il welfare state
Lo street- worker: definizioni, ruolo e funzioni.
I diversi aspetti dell’emarginazione: devianza giovanile, disagio mentale, criminalità;
Il valore della prevenzione.
Modulo formativo:
Formatore:
Azioni di progetto a
cui si riferiscono i
contenuti:
L’ascolto attivo e le competenze comunicative
Rosa Alessandra Piazzese
Durata: 8 ORE
AZIONE GENERALE 1 SPAZIO APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA
AZIONE GENERALE 3 PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE ALLO STUDIO
AZIONE GENERALE 4 LABORATORI
AZIONE GENERALE 6 COINVOLGIMENTO NUOVI MINORI
AZIONE GENERALE 3 PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE ALLO STUDIO
Metodologia d’insegnamento: lezione frontale, lavoro di gruppo, esercitazioni pratiche, simulate.
Contenuti: LE TIPOLOGIE DI ASCOLTO: NON SEGNALATO, PASSIVO, ATTIVO;
L’ASCOLTO ATTIVO ED EMPATICO: LA RIFORMULAZIONE, LA VERBALIZZAZIONE;
GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE;
LA COMUNICAZIONE INDIRETTA E DIRETTA, LA COMUNICAZIONE DI QUALITÀ.
Modulo formativo:
Formatore:
Azioni di progetto a
cui si riferiscono i
contenuti:
Il gioco che educa
Clara Sgarioto
Durata: 4 ORE
AZIONE GENERALE 8 TORNEO DI CALCETTO
AZIONE GENERALE 4 LABORATORI
AZIONE GENERALE 5 MAGGIOR TEMPO PER I RAGAZZI
AZIONE GENERALE 3 PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE ALLO STUDIO
Metodologia d’insegnamento: lezione frontale, lavoro di gruppo, esercitazioni pratiche, simulate.
Contenuti: IL CONCETTO DI RELAZIONE, I QUATTRO PRINCIPI BASE DELL'AZIONE EDUCATIVA, CENNI STORICI SULLA
PSICOLOGIA DELL ETÀ EVOLUTIVA E ACCENNI AI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO, DEL COMPORTAMENTO E DEI MOTIVI.
IL SIGNIFICATO DEL GIOCO NEI BAMBINI PER LO SVILUPPO AFFETTIVO, COGNITIVO E SOCIALE. L’ANIMAZIONE EDUCATIVA:
L’USO DEI LABORATORI RICREATIVI.
Modulo formativo:
Formatore:
Il problem solving
Stefano Solarino
Durata: 4 ORE
Azioni di progetto a TUTTE LE AZIONI DI PROGETTO
cui si riferiscono i
contenuti:
La teoria della u di Otto Scharmer
Il problem solving strategico (Il Modello di G.Nardone)
Una tecnica di problem solving: il brain storming
Il pensiero laterale: sei cappelli per pensare [E. De Bono]
Metodologia d’insegnamento:
lezione frontale, supporto multimediale, dibattito, attività in sottogruppi, role-play.
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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Modulo formativo:
Formatore:
Azioni di progetto a
cui si riferiscono i
contenuti:
Educare l’intelligenza emozionale: favorire consapevolezza delle proprie
emozioni e di quelle altrui.
Rosaria Perricone
Durata: 8 ORE
TUTTE LE AZIONI DI PROGETTO
Metodologia d’insegnamento: Le metodologie formative sono state finalizzate a favorire la
partecipazione attiva in particolare il cooperative learning e il training formativo per attivare i diversi
stili di apprendimento e le diverse intelligenze.
Contenuti:
- INTELLIGENZA EMOZIONALE RELAZIONALE: RICONOSCERE LE EMOZIONI; DARE UN NOME AI DIVERSI STATI
EMOTIVI; LA SCELTA DEL COMPORTAMENTO EMOZIONALE ADEGUATO : EMPATIZZARE O FRONTEGGIARE LE
EMOZIONI ALTRUI;
- INTELLIGENZA EMOZIONALE INTRAPSICHICA: ACCORGERSI SUBITO DI ESSERE EMOZIONATI; DARE UN NOME ALLE
EMOZIONI ; ESPRIMERLE CORRETTAMENTE.
Modulo formativo:
Formatore:
Fasi evolutive e Permessi. Il prendersi cura.
Antonino Solarino
Durata: 4 ORE
Azioni di progetto a
cui si riferiscono i
contenuti:
AZIONE GENERALE 1 SPAZIO APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA
AZIONE GENERALE 3 PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE ALLO STUDIO
AZIONE GENERALE 5 MAGGIOR TEMPO PER I RAGAZZI
AZIONE GENERALE 7 LABORATORIO DIDATTICO SU PIANTE AROMATICHE
Metodologia d’insegnamento: lezione frontale, lavoro di gruppo, esercitazioni pratiche, simulate.
Contenuti: IL CICLO DI SVILUPPO E LE 7 FASI EVOLUTIVE . I BISOGNI DEL BAMBINO. I BISOGNI DEL
GENITORE/EDUCATORE. I PERMESSI
SPECIFICI PER OGNI FASE. PRENDERSI CURA DI SÉ , PER PRENDERSI CURA “ DEGLI ALTRI.”
Modulo formativo:
Formatore:
Azioni generali a cui
si riferiscono i
contenuti:
Motivare i bambini ad apprendere
Rosaria Perricone, Clara Sgarioto
Durata: 8 ORE
AZIONE GENERALE 1 SPAZIO APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA
AZIONE GENERALE 3 PERCORSI DIDATTICI DI RIMOTIVAZIONE ALLO STUDIO
- La didattica: attività e strategie metodologiche più idonee a favorire nei bambini l’acquisizione
delle competenze di base deficitarie;
- Competenze relazionali per un approccio consono all’ambiente e al tipo di disagio di ogni minore
- Il problem solving relazionale: non dare le risposte ma aiutarli a trovare da soli le soluzioni
(sperimentarlo nel gruppo degli operatori e farlo sperimentare ai ragazzi).
Modulo formativo: EDUCARE ALL’INTERCULTURA
Formatore:
Vincenzo La Monica, Grillo Ignazio
Durata: 8 ore
Azioni di progetto a AZIONE GENERALE 1 SPAZIO PER L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
cui si riferiscono i
AZIONE GENERALE 2 CORSO “EDUCARE ALL’INTERCULTURA”
contenuti:
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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Una FORMAZIONE adeguata per gli operatori che si trovano a interfacciarsi con realtà multiculturali e
a misurarsi con le sfide dell’integrazione sociale e culturale, ruota attorno al corretto “utilizzo” e alla
conoscenza dello strumento dell’intercultura. Tematiche fondamentali da sviluppare sono:
- Il concetto di intercultura e gli strumenti privilegiati dell’intercultura;
- Come realizzare attività interculturali che favoriscano l’incontro e la socializzazione e la
valorizzazione delle differenze (in termini di fasi, concetti su cui basarsi per “creare” un’attività
interculturale, metodologia, attività per la valorizzazione delle diversità in ogni contesto).
- Bisogni e tempi di apprendimento dei ragazzi stranieri: accoglienza,impostazione metodologica e
scansione degli obiettivi.
- Competenze dell’operatore in contesti multiculturali.
- Differenze in gioco nella formazione.
- Le parole del corpo;
- Spazio e tempo: due categorie segnate profondamente dalle differenze.
Modulo formativo: COME SENSIBILIZZARE IL TERRITORIO
Formatore:
Giovanna Campagnolo
Durata: 4 ore
Azioni di progetto a AZIONE GENERALE 6 COINVOLGIMENTO NUOVI MINORI
cui si riferiscono i
contenuti:
Contenuti e metodologia d’insegnamento: PROGETTAZIONE e REALIZZAZIONE DI UN’AZIONE DI
SENSIBILIZZAZIONE NEL TERRITORIO.
Durante l’incontro si partirà dalla rilevazione degli apprendimenti del gruppo, quindi si esporrà la
strutturazione di un piano di comunicazione e delle sue possibili articolazioni.
Seguirà una parte laboratoriale in gruppi con valutazione finale del piano di comunicazione.
Formatore:
Mario Cascone
Azioni di progetto a
cui si riferiscono i
contenuti:
TUTTE LE AZIONI DEL PROGETTO
-
Durata: 4 ore
La valenza pastorale della cura dei piccoli: la parrocchia come centro educativo che anima il territorio.
Modulo formativo: OPERATORE DI FRONTIERA : ASCOLTO E MONITORAGGIO DELLE POVERTA’
Formatore:
Angelo Milazzo
Durata: 4 ore
Azioni di progetto a AZIONE GENERALE 11 RICERCA AZIONE
cui si riferiscono i
contenuti:
Contenuti e metodologia d’insegnamento:.
L’incontro partirà dalle esperienza dei lavori di frontiera svolti dalla diocesi di Ragusa per proporre
metodologie di approccio alle povertà presenti nella realtà cittadine. Verranno fornite
strumentazioni utili per la mappatura di una comunità e per la rilevazione dei bisogni.
Seguirà una parte laboratoriale su come sviluppare una ricercazione
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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41) Durata:
La formazione specifica avrà una durata di 72 ore.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio delle attività formative ha lo scopo di valutarne l’efficacia e la rispondenza alle
esigenze ed aspettative dei volontari.
Il piano di formazione verrà monitorato attraverso focus group e questionari specifici in diversi
momenti:
1) all’inizio del servizio: un focus group sarà dedicato alla rilevazione delle aspettative formative dei
volontari in servizio civile e all’individuazione del livello di competenze iniziali dei volontari;
2) in itinere: sarà somministrato un questionario al termine di ogni modulo di formazione specifica al
fine di valutare i livelli di apprendimento raggiunti e il grado di soddisfazione dei volontari;
3) al termine del percorso formativo: un incontro sarà dedicato a valutare la rispondenza tra le
aspettative e l’esperienza fatta; il grado di soddisfazione dei volontari, le competenze apprese. Tale
incontro favorirà la realizzazione del bilancio di competenze.
In base ai risultati delle rilevazioni, sarà possibile anche ritarare contenuti e metodologie degli
interventi formativi.
Per valutare le competenze professionali ed umane acquisite, formatori ed esperto del monitoraggio
utilizzeranno anche tecniche informali, quali focus group, stesura individuale di relazioni orientate ed
analisi di casi problematici vissuti nel gruppo.
I risultati finali del monitoraggio saranno utili per poter riprogettare e rivedere i futuri progetti di
formazione.
Ragusa, 13/10/2015
Il Responsabile legale dell’ente
-----------------------------------------(Dott. Antonino Solarino)
Il Responsabile Servizio Civile Nazionale
-----------------------------------------(Dott. Angelo MIlazzo)
Progetto “PASSO PASSO_2016"
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