Untitled - Comune di VALVERDE

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COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ PREMESSA La Silvoconsulting S.r.l. con Determinazione del Commissario ad acta n. 51 del 09/06/2010, ha ricevuto incarico dal Comune di Valverde (CT) per la verifica dettagliata e puntuale dei boschi di cui alla «Carta di ricognizione dei boschi», quale studio propedeutico alla redazione del Piano Paesaggistico della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania e ciò anche al fine della individuazione dei boschi nel P.R.G.C. La Silvoconsulting S.r.l., accettato l'incarico, ha affidato il compito di effettuare i rilievi necessari al sottoscritto Dott. For. Antonio Cullò iscritto all’Albo dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali con il n. 950, coadiuvato dal Dott. For. Salvatore Pantò iscritto all’Albo dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali con il n. 679, nella qualità di direttore tecnico della Silvoconsulting S.r.l. L’incarico prevede il rilievo puntuale della vegetazione presente all’interno delle aree rilevate dalla Soprintendenza, ed in particolare la caratterizzazione e la definizione dei boschi per l’eventuale ascrivibilità ai dettami della L.R. 16/96 e s.m.i. Il presente documento costituisce, dunque, la relazione di commento ai rilievi effettuati ed esposti in allegata cartografia in scala 1:5.000, ed illustra la metodologia adottata per la rilevazione e determinazione delle aree forestali ai sensi di legge con specifico riferimento a quanto già individuato nello studio della Soprintendenza di Catania; l’elaborato si articola come segue: METODOLOGIA DI INDAGINE E RIFERIMENTI NORMATIVI____________________________ 3
DEFINIZIONE DEI PARAMETRI DI INDAGINE __________________________________________ 7
COMMENTO AI RILIEVI CARTOGRAFICI ________________________________________ 12
LA VEGETAZIONE FORESTALE DEL TERRITORIO _______________________________________ 12
LE AREE INDIVIDUATE DALLA SOPRINTENDENZA ______________________________________ 13
Riepilogo delle aree rilevate, per tipologia e superficie ____________________________________________ 15
COMMENTO ALLE AREE INDIVIDUATE DALLA SOPRINTENDENZA _____________________________ 16
Caratteristiche Vegetali dell’area “A” __________________________________________________________ 16
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COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Ascrivibilità dell’area “A” alla L.R. 16/96 e s.m.i. _________________________________________________
Caratteristiche Vegetali dell’area “B” __________________________________________________________
Ascrivibilità dell’area “B” alla L.R. 16/96 e s.m.i. _________________________________________________
Caratteristiche Vegetali dell’area “C” __________________________________________________________
Ascrivibilità dell’area “C” alla L.R. 16/96 e s.m.i. _________________________________________________
Caratteristiche Vegetali dell’area “D” __________________________________________________________
Ascrivibilità dell’area “D” alla L.R. 16/96 e s.m.i. _________________________________________________
Caratteristiche Vegetali dell’area “E” __________________________________________________________
Ascrivibilità dell’area “E” alla L.R. 16/96 e s.m.i.__________________________________________________
Caratteristiche Vegetali dell’area “F” __________________________________________________________
Ascrivibilità dell’area “F” alla L.R. 16/96 e s.m.i.__________________________________________________
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COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ METODOLOGIA DI INDAGINE E RIFERIMENTI NORMATIVI Al fine di valutare l’esatta consistenza vegetale, con particolare riferimento all’individuazione dei popolamenti forestali a norma di legge, si è proceduto per ogni singola area alla individuazione e restituzione cartografica delle tipologie vegetali, utilizzando all’uopo le mappe catastali fornite dall’Amministrazione comunale, nonché le ortofoto disponibili nei siti web ufficiali del Portale Cartografico Nazionale e del S.I.T.R. Sicilia (www.miniambiente.it, www.sitr.it) relative al volo avvenuto negli anni 2007/2008 e le foto satellitari, disponibili on‐line da Google Earth. Sono state successivamente effettuate verifiche e controlli di dettaglio in situ, effettuando, ove necessario, specifici rilievi di campo con l’ausilio di GPS Nomad della TRIMBLE. I dati raccolti, con estensione shape (.shp) sono stati quindi restituiti su base cartografica raster (in scala 1:5.000) e raffrontati anche con ortofoto riferite a diversi anni, con il fine di cogliere i diversi avvicendamenti evolutivi della vegetazione dell’area a partire dal 1987. È stato così possibile individuare i boschi ai sensi della legge regionale 16/96 e s.m.i. nonché, per completezza di indagine, tutte quelle tipologie vegetali e forestali che nei rilievi della Soprintendenza sono state incluse tra le aree boschive ai sensi di legge, ma che invece rientrano tra le categorie escluse dalla definizione boschiva. Nella perimetrazione delle aree boschive sono state individuate e circoscritte tutte le piante forestali, ancorché isolate o in filare discontinuo, e la loro rilevazione è stata effettuata con lettura della proiezione esterna della chioma, metodologia questa oltre che necessaria, per una rilevazione strumentale a cielo aperto, obbligatoria per la fotointerpretazione delle aree. I riferimenti normativi applicati ai fini della definizione tecnica del bosco, così come previsto dal disciplinare, si riconducono all’art. 4 della L.R. 16/96 e s.m.i., ed in particolare alle più recenti modifiche ed integrazioni di cui alla normativa dettata dalla L.R. 14/06. La definizione di bosco contemplata nel presente studio viene di seguito integralmente riportata: 1. Si definisce bosco a tutti gli effetti di legge una superficie di terreno di estensione non inferiore a 10.000 mq. in cui sono presenti piante forestali, arboree o arbustive, destinate Pagina 3
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ a formazioni stabili, in qualsiasi stadio di sviluppo, che determinano una copertura del suolo non inferiore al 50 per cento. 2. Si considerano altresì boschi, sempreché di dimensioni non inferiori a quelle di cui al comma 1, le formazioni rupestri e ripariali, la macchia mediterranea, nonché i castagneti anche da frutto e le fasce forestali di larghezza media non inferiore a 25 metri. 3. Con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste, da emanare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono determinati criteri per l'individuazione delle formazioni rupestri, ripariali e della macchia mediterranea. 4. I terreni su cui sorgono le formazioni di cui ai commi 1 e 2, temporaneamente privi della vegetazione arborea sia per cause naturali, compreso l'incendio, sia per intervento antropico, non perdono la qualificazione di bosco. 5. A tutti gli effetti di legge, non si considerano boschi i giardini pubblici ed i parchi urbani, i giardini ed i parchi privati, le colture specializzate a rapido accrescimento per la produzione del legno, anche se costituite da specie forestali nonché gli impianti destinati prevalentemente alla produzione del frutto. 5‐bis. Per quanto non diversamente disposto trova applicazione anche nella Regione Siciliana la definizione di bosco di cui alla vigente normativa nazionale. Con riferimento al sopraccitato comma 5‐bis, per come introdotto dalla L.R. 14/06, si riporta integralmente anche la definizione di bosco di cui alla normativa nazionale (D.Lvo 227/2001), evidenziando i caratteri tecnici della definizione stessa recepiti dalla Regione Siciliana con il comma 5‐bis: Nelle more dell'emanazione delle norme regionali di cui al comma 2 e ove non diversamente già definito dalle regioni stesse si considerano bosco i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, i castagneti, le sugherete e la macchia mediterranea, ed esclusi i giardini pubblici e privati, le alberature stradali, i castagneti da frutto in attualità di coltura e gli impianti di frutticoltura e d'arboricoltura da legno di cui al comma 5. Le suddette formazioni vegetali e i terreni su cui essi sorgono devono avere estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e larghezza media non inferiore a 20 metri Pagina 4
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ e copertura non inferiore al 20 per cento, con misurazione effettuata dalla base esterna dei fusti. E' fatta salva la definizione bosco a sughera di cui alla legge 18 luglio 1956, n. 759. Sono altresì assimilati a bosco i fondi gravati dall'obbligo di rimboschimento per le finalità di difesa idrogeologica del territorio, qualità dell'aria, salvaguardia del patrimonio idrico, conservazione della biodiversità, protezione del paesaggio e dell'ambiente in generale, nonché le radure e tutte le altre superfici d'estensione inferiore a 2000 metri quadri che interrompono la continuità del bosco. Ai sensi del comma 3 della L.R. 16/96, si riporta di seguito anche la definizione di macchia mediterranea, come disposto con l’art. 1 del Decreto Presidenziale del 28 giugno del 2000: Per le finalità del presente decreto, si definisce macchia mediterranea una formazione vegetale, rappresentativa del clima termomediterraneo caratterizzata da elementi sclerofillici costituenti associazioni proprie dell'Oleo‐Ceratonion, alleanza dell'ordine Pistacio‐Rhamnetalia alaterni (Quercetea ilicis), insediata stabilmente in spazi appropriati in maniera continua e costituita da specie legnose arbustive a volte associate ad arboree, più o meno uniformi sotto l'aspetto fisionomico e tassonomico. Le specie guida più espressive sono rappresentate da: ‐ Alaterno (Rhamnus Alàternus); ‐ Alloro (Laurus nobilis); ‐ Bupleuro fruticoso (Bupleurum fruticosum); ‐ Caprifoglio mediterraneo (Lonicera implexa); ‐ Caprifoglio etrusco (Lonicera etrusca); ‐ Carrubbazzo (Anagyris foetida); ‐ Carrubo (Ceratonia siliqua); ‐ Citiso delle Eolie (Cytisus aeolicus); ‐ Corbezzolo (Arbutus unedo); ‐ Efedra distachia (Ephedra distachya); ‐ Efedra maggiore (Ephedra maior) ‐ Erica (Erica ss.pp.); ‐ Ginepro feniceo (Juniperus phoenicea, incl. J. turifera); ‐ Ginepro ossicedro (Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa); ‐ Ginestra delle Madonie (Genista madoniensis); ‐ Ginestra delle Eolie (Genista tyrrhena); Pagina 5
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ ‐ Ginestra dell'Etna (Genista aetnensis); ‐ Ilatro comune (Phillyrea latifoglia, incl. P. media); ‐ Ilatro sottile (Phillyrea angustifolia); ‐ Lentisco (Pistacia lentiscus); ‐ Mirto (Mirtus communis); ‐ Olivastro (Olea europaea var. sylvestris); ‐ Palma nana (Chamaerops humilis); ‐ Periploca minore (Periploca laevigata subsp. angustifolia); ‐ Quercia di Solunto (Quercus x soluntina); ‐ Quercia spinosa (Quercus calliprinos); ‐ Ranno con foglie d'Olivo (Rhamnus oleoides); ‐ Salvione giallo (Phlomis fruticosa); ‐ Terebinto (Pistacia terebinthus); ‐ Viburno (Viburnum tinus). Per l'attribuzione di una determinata formazione vegetale alla macchia mediterranea occorre che siano rappresentate almeno cinque delle specie elencate ivi compresi gli elementi arborei riconducibili alla stessa associazione dell'Oleo‐Ceratonion. La presenza diffusa nell'ambito della superficie considerata di una o più specie legnose residuate da colture agricole (olivo, mandorlo, frassino, noce, pero, nocciolo, melo, pistacchio, agrumi etc.) esclude ogni riferimento alla macchia mediterranea. Pagina 6
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ DEFINIZIONE DEI PARAMETRI DI INDAGINE Le disposizioni legislative in precedenza citate rendono necessarie alcune considerazioni su le diverse terminologie contemplate nelle leggi stesse, e ciò per rendere più esplicita la metodologia adottata nella identificazione delle aree forestali, relativamente alla Stabilità ed alla Densità dei popolamenti boschivi ed ai parametri relativi al Clima termomediterraneo ed agli elementi sclerofillici tipici della macchia mediterranea. Per qualificare le Formazioni Stabili si è fatto ricorso alla ecologia delle formazioni, attraverso lo studio della teoria delle successioni dell’ecosistema. Tale teoria prende in considerazione i diversi stadi di nascita, crescita, sviluppo e morte delle popolazioni vegetali all’interno di un territorio ben definito; ovvero quel processo di colonizzazione di un biotopo da parte della vegetazione ed i cambiamenti dallo stesso subiti nel tempo. Viene quindi distinta una successione primaria, che ha inizio su un substrato in precedenza privo di copertura vegetale (lava, morene, etc.) ed una successione secondaria, ovvero quel processo di ricolonizzazione della vegetazione su substrati in precedenza già vegetati (coltivi, pascoli, etc.). La successione è quindi un processo di sviluppo più o meno ordinato che implica dei cambiamenti nella composizione specifica della comunità vegetali. Tale successione conduce nel tempo ad uno stadio finale ”stabile”, definito “CLIMAX” (E. P. Odum ‐ 1963) in cui la vegetazione raggiunge uno stadio di equilibrio che si mantiene per periodi più o meno lunghi, rappresentando così il più alto stadio evolutivo della vegetazione (F.E. Clemets ‐ 1936). Molto sinteticamente, vengono di seguito riportati, seguendo una schematica successione, quei processi che conducono alla stabilità vegetale (climax) negli ambienti mediterranei. 1° Stadio Terreno nudo o ex coltivo: colonizzazione delle essenze pioniere erbacee (frugali, grandi disseminatrici, poco specializzate, poco longeve) che predispongono il terreno ad accogliere nuove comunità più evolute (arbustive); Pagina 7
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ 2° Stadio Essenze erbacee specializzate: predomina ancora la componente erbacea in direzione però di specie più evolute preparatrice del suolo; 3° Stadio Arbusteto: essenze con maggiore specializzazione in fatto di terreno e clima, più resistenti ai fattori edafici e climatici, anch’esse predispongono il terreno ad accogliere nuove comunità più evolute (arboree); 4° Stadio Arboreo primario: essenze sempre più specializzate e resistenti, generalmente ottime apportatrici di elementi nutritivi al suolo (miglioratrici); anch’esse predispongono il terreno ad accogliere nuove comunità più evolute (arboree definitive); 5° Stadio Arboreo definitivo (climax): Essenze definitive dell’ultimo stadio caratterizzate da una stabilità ecosistemica, per cui ad esse seguirà sempre la stessa tipologia di bosco. Le piante forestali destinate a formazioni stabili sono pertanto quelle che provengono da successioni primarie e che allo stato attuale mostrano un equilibrio prossimo allo stadio climax, inserendosi così perfettamente in un particolare ambiente (climatico, pedologico ed edafico). Esse costituiscono quindi l’unica espressione vegetale in grado di ottimizzare le resistenze ai cambiamenti imposti da fattori esterni ed interni e tendono a mantenere ed a rinnovare sempre la stessa tipologia specifica, rappresentando così la più evoluta fase della successione. Nella disciplina selvicolturale, per densità si intende la disposizione planimetrica (orizzontale) delle popolazioni rispetto ad un determinato territorio, ovvero la consistenza numerica rapportata ad un determinato spazio. Essa deve essere misurata in relazione alla presenza media della popolazione nell’area oggetto di studio e può essere ricavata con diverse metodologie, a seconda della finalità del lavoro, ed espressa con differenti indici numerici (area basimetrica/ettaro, n° di piante/ettaro, etc.) od anche in base alla copertura dell’area presa in esame, espressa in percentuale, come peraltro contemplato dalla normativa. Il valore percentuale scaturisce da una stima empirica, molto semplicistica, che riguarda la porzione di cielo osservabile dall’interno del popolamento. Sarà chiamato bosco con densità 100%, il popolamento dal cui interno non è possibile intravedere il cielo. Analogamente si definirà del 50% la densità di un popolamento le cui chiome lasciano intravedere una porzione di cielo, pari a quello occupata dalle chiome stesse (M. Cappelli ‐ 1978); ovvero il rapporto fra l’area di insidenza Pagina 8
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ (intendendo per insidenza la superficie occupata dalla proiezione delle chiome sul terreno) rispetto all’intera superficie occupata dal popolamento (M. Cantiani ‐ 1982). Il clima termomediterraneo, nella classificazione dei bioclimi della regione mediterranea secondo Gaussen, rientra nei "Climi Caldi e Temperati Caldi" sulla base della temperatura media del mese più freddo, che è di regola superiore a 0°C. Nell'ambito di questa classificazione il clima termomediterraneo si caratterizza per avere un periodo arido compreso tra i 100 e 150 giorni. La vegetazione naturale e spontanea predispone allora una serie di adattamenti nella propria struttura, che le permettono di sopravvivere alla lunga stagione calda e secca per mezzo della sclerofillia, che è quel meccanismo di difesa sviluppato dalle piante contro le perdite d’acqua, consistente nell’ispessimento della cuticola delle foglie e nella formazione di stomi infossati, con riduzione degli spazi intercellulari. Queste piante vengono raggruppate nell'associazione dell'Oleo‐Ceratonion, caratterizzata da una composizione floristica determinata in cui certe specie caratteristiche dell’associazione stessa (Olea europaea var. sylvestris e Ceratonia siliqua), ritenute esclusive, elettive e preferenziali rivelano, con la loro presenza, un ambiente ecologico particolare ed autonomo. Il D.P. del 28 giugno del 2000 che individua la macchia mediterranea statuisce, altresì, che le formazioni vegetali legnose arbustive od arboree, come precedentemente considerate, purchè “uniformi" sotto l’aspetto ”fisionomico e tassonomico“, devono essersi “insediate stabilmente (...) in maniera continua“ nelle aree da considerare bosco. L’unico elemento che coniuga tutte le peculiarità contemplate dalla legge è racchiuso nel concetto di stabilità ecosistemica delle formazioni vegetali riconducibile allo stadio finale delle successioni definito “CLIMAX” (E. P. Odum ‐ 1963) Negli ambienti siciliani, infatti, i diversi stadi della successione (per come precedentemente elencati) sono spesso interrotti, modificati od accorciati dalle diverse situazioni ambientali, quali ad esempio il clima ed il substrato pedologico che rappresentano fattori limitanti in certi territori isolani. Troviamo allora dei pedoclimax o dei climax climatici in funzione dei quali la vegetazione trova la sua stabilità (climax) in stadi evolutivi accorciati, come nel caso della steppa e della gariga delle zone costiere del Sud, o della macchia mediterranea arbustiva nelle colline sub‐costiere. Pagina 9
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ La macchia mediterranea propriamente detta, rappresenta dunque l’espressione più evoluta della vegetazione di determinati territori, caratterizzati da elevate temperature estive ed invernali, dove l’irraggiamento solare e le caratteristiche pedologiche (qualità, spessore, giacitura, tessitura e profondità del substrato), unitamente ad eventi calamitosi quali gli incendi, rappresentano i principali fattori limitanti l’accrescimento e lo sviluppo evolutivo delle specie verso la formazione boschiva. Può concludersi quindi che le specie della macchia sono xerofite (vivono cioè in ambienti aridi), sclerofille (si difendono dal calore con particolari accorgimenti fisionomici), pirofite (hanno cioè capacità di rinnovarsi dopo un incendio). La presenza imposta dal legislatore di almeno cinque delle specie elencate (tipiche della macchia mediterranea) nonché l’esclusione di aree anche in un recente passato antropizzate (residuate da colture agricole), rafforza il concetto di ”stabilità“ e costituisce il deterrente per non incorrere in grossolani errori di valutazione. Un problema sorto nel corso della esecuzione dello studio eseguito è risultato quello di definire gli elementi che possono costituire interruzione delle aree boschive, stante che la normativa vigente non offre indicazioni utili alla individuazione di eventuali elementi che interrompono la continuità di un bosco, come potrebbe essere nel caso di radure e di strade. Nella redazione del presente studio, lo scrivente ha ritenuto utile fare riferimento alla legge nazionale ‐ D.lgs. 227/2001, art. 2, comma 6 (peraltro recepita con L.R. 14/06), che riguardo alle radure così recita: “sono altresì assimilabili a bosco (…), le radure e tutte le altre superfici d’estensione inferiore a 2.000 metri quadri che interrompono la continuità del bosco”. Per quanto riguarda le strade è stato invece fatto proprio il criterio dettato dalla definizione di bosco della FAO (utilizzata peraltro nella redazione dell’inventario Forestale Nazionale e Regionale) che nella fattispecie così recita: “(…) sono inclusi nella definizione di bosco (…) le strade forestali, fratte tagliate, fasce tagliafuoco e altre piccole aperture del bosco (…)”. Ne consegue quindi che: ƒ
non costituiscono interruzione del bosco le strade di penetrazione ed a sevizio delle aree boschive stesse, i viottoli interni, le piste di esbosco, i viali parafuoco, le strade poderali ed interpoderali, nonché tutta la viabilità a fondo naturale od avente tipologia similare e finalità Pagina 10
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ limitate all’utilizzo delle aree sia agricole che boschive; ƒ
costituiscono invece elemento di discontinuità del bosco le strade urbane comunali ed extraurbane, provinciali, nazionali, ecc. che, pur quando attraversano aree boschive, costituiscono viabilità posta al servizio della collettività. Nelle diverse esclusioni dalla tipologia di bosco contemplate nell’art. 4 della L.R. 16/1996, al comma 5, vengono infine annoverati anche “(…) i giardini pubblici ed i parchi urbani, i giardini ed i parchi privati (…)” che non trovano però nella legge precise indicazioni relativamente alla tipologia degli elementi che li caratterizzano. Riguardo agli stessi lo scrivente tecnico ha reputato quindi opportuno uniformare le proprie determinazioni a due sentenze del T.A.R. Piemonte reperite a seguito di ricerche all’uopo effettuate, che nello specifico si riportano: “(…) Sono considerati “parchi urbani e giardini” i soprassuoli di origine per lo più artificiale, in terreni non boscati, finalizzati all’uso ornamentale o ricreativo, in cui la frequenza e la tipologia degli interventi di manutenzione tendano ad impedire la rinnovazione naturale (…)”; (Sentenza del T.A.R. Piemonte, Sez. I n. 1174/07) “(…) La presenza pressoché esclusiva di specie ornamentali esotiche impiantate dal proprietario nel corso degli anni; la presenza di una recinzione fissa e di opere accessorie quali tubazioni fisse per irrigazione, muretti e sentieramenti, si ritiene che l’appezzamento possa essere classificato come giardino privato e quindi non ascrivibile , da un punto di vista normativo, ad un bosco (…)”; (Sentenza del T.A.R. Piemonte, Sez. I n. 2723/08) In funzione di quanto sopra detto sono stati considerati parchi e giardini, e quindi esclusi dalla tipologia di bosco, tutte quelle aree a vegetazione forestale naturale e/o artificiale spesso dotate di strutture ed impianti di irrigazione, che si trovano annesse alle ville padronali, situate per lo più in contesti residenziali urbani e/o extraurbani e sempre ad uso esclusivo dei rispettivi proprietari degli immobili, circoscritte da muri e/o recinzioni metalliche di altezza mediamente pari a circa due metri e da cancelli che impediscono in modo chiaro l’accesso agli estranei, dove la vegetazione ha fini ornamentali e/o ricreativi ed usufruisce in linea generale di interventi di manutenzione che si discostano dalle pratiche ordinarie della selvicoltura. Pagina 11
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ COMMENTO AI RILIEVI CARTOGRAFICI LA VEGETAZIONE FORESTALE DEL TERRITORIO Il territorio comunale di Valverde si trova compreso tra la quota di metri 223 circa s.l.m. nella zona Sud‐Est del territorio, al confine con il comune di Acicastello, e di metri 373 s.l.m. in prossimità delle Case Tropea, poste nella parte centro meridionale del territorio valverdese, proprio a Sud del centro abitato. Dal punto di vista fitogeografico esso è inserito, secondo la classificazione del Pavari, nella sottozona media della fascia fitoclimatica del Lauretum. La composizione della vegetazione forestale si distribuisce omogeneamente nel territorio, andando a costituire quasi sempre querceti caducifogli riferibili al Quercion ilicis, caratterizzati dalla presenza di formazioni forestali a Quercus pubescens con intromissioni a Celtis australis ed arbusteti in prevalenza formati da Pistacia terebinthus e Rhamnus alaternus a cui si intervalla l’Euphorbia dendroides. Queste formazioni rappresentano l’espressione vegetale comune dei luoghi e risulta la più simile a quella tipologicamente diffusa nell’arco di tutto il territorio sub‐orientale della fascia pedemontano dell’Etna. Il graduale abbandono dei coltivi, che ha interessato buona parte delle aree marginali del territorio, ha favorito l’instaurarsi di una vegetazione a boscaglia in cui oltre alle specie spontanee già citate si affiancano (e spesso prevalgono) specie derivate dalle colture agricole ‐ o da esse favorite ‐ quali l’Olivo (Olea europea), l’Alloro (Laurus nobilis) spesso anche a portamento arboreo ed il Fico d’India (Opuntia ficus indica). La degradazione delle formazioni agricole e naturali, per effetto dell’opera distruttrice degli incendi (spesso dolosi) e dei pascolamenti (spesso abusivi), ha consentito lo sviluppo su vasta scala di una specie alquanto invasiva, quale il Rovo (Rubus ulmifolius), che spesso crea ostacolo all’espansione delle specie arbustive ed arboree forestali naturali. Questi roveti sono oggi particolarmente diffusi nel territorio comunale di Valverde ed in particolar modo nelle aree di recente abbandono colturale, già interessate da una Pagina 12
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ agricoltura marginale. Al fine di una corretta e necessaria salvaguardia del territorio si è ritenuto opportuno individuare e contrassegnare in cartografia con la definizione “Altri Boschi e Boscaglie” anche quelle formazioni che pur presentando caratteristiche simili al bosco per composizione specifica e stabilità, non sono stati annoverati tra le aree a ”bosco” ai sensi della legge 16/96 e s.m.i. perché di superficie inferiore all’ettaro, o in quanto aventi una densità di copertura stimata inferiore al 50% o perché aventi una larghezza media inferiore a quella prevista nella definizione di legge. Poiché a tali aree non è possibile apporre il regime vincolistico previsto per legge, esse risultano particolarmente vulnerabili al rischio di una totale distruzione, per cedere il posto ad altri usi e destinazioni economicamente più remunerative. Sebbene la normativa non prevede quindi ulteriori norme di salvaguardia, preme sottolineare l'importanza strategica (ecologica, botanica e paesaggistica) che tali formazioni, per quanto esigue, rivestono per il territorio e se ne suggerisce per questo una particolare attenzione pianificatoria volta a preservare, e possibilmente ampliare, e rivalutare tali aree. LE AREE INDIVIDUATE DALLA SOPRINTENDENZA Come richiesto dall’Amministrazione comunale di Valverde è stata svolta la verifica delle aree boschive, con riferimento alla Carta di ricognizione dei boschi, quale studio propedeutico del redigendo Piano Paesaggistico della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania; tale verifica è finalizzata a porre in evidenza i terreni boscati di cui all'art. 4 della L.R. 16/96 anche ai fini dell’aggiornamento del S.A.F, studio necessario per la redazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Valverde. Nella cartografia allegata, oltre ai boschi, sono state riportate tutte le tipologie vegetali riscontrate all’interno delle aree individuate dalla Soprintendenza, le quali aree, per una più facile individuazione, sono state nel presente studio contraddistinte con lettere Pagina 13
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ maiuscole (dalla A alla F). Nella tabella che segue sono riportate schematicamente, per ogni singola area, le superfici individuate sia dalla Soprintendenza che dallo scrivente per un confronto comparato dei risultati: -
nella seconda colonna sono riportate le superfici delle singole aree a bosco per come individuate dalla Soprintendenza; -
nella terza e nella quarta colonna sono riportate rispettivamente le superfici a bosco individuate dallo scrivente ai sensi della L.R. 16/96 e s.m.i. e quelle dallo stesso tecnico definite “Altri Boschi e Boscaglie” (ovvero tutte le aree che per quanto forestali non hanno tutte le caratteristiche di bosco ai sensi di legge); -
nella quinta ed ultima colonna è riportata la misura in metri lineari della fascia di rispetto corrispondente ad ognuna delle aree boschive individuate ai sensi della L.R. 16/96 e s.m.i.. Pagina 14
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Riepilogo delle aree rilevate, per tipologia e superficie SUPERFICIE mq Denominazione Area Soprintendenza Boschi Soprintendenza Boschi L.R. 16/96 e s.m.i. Altri Boschi e boscaglie A 14.143 / 10.584 / B 10.736 / 0,5884 / C 12.088 10.182 / 75 D 24.121 24.628 / 100 E 30.384 25.585 / 100 F 13.521 / / / TOTALI 104.993 60.395 16.468 Fascia Rispetto ml Pagina 15
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ COMMENTO ALLE AREE INDIVIDUATE DALLA SOPRINTENDENZA Caratteristiche Vegetali dell’area “A” L’area oggetto di indagine, per come individuata dalla Soprintendenza, ha una superficie di estensione pari a 1,4143 ettari ed è ubicata all’interno della frazione “Belfiore” posta in zona Nord‐Ovest del centro abitato di Valverde. L’area è caratterizzata da una formazione vegetale, in parte naturale, con specie tipiche del Quercion ilicis, composta in prevalenza da Roverella (Quercus pubescens) che si trova spesso consociata al Bagolaro (Celtis australis) ed all’Olivo (Olea europea s.p.p.). In realtà l’area, in un tempo non troppo remoto, era sicuramente coltivata ad Olivo, ma proprio per essere particolarmente accidentata aveva conservato, negli anfratti rocciosi e più impervi, la vegetazione arborea spontanea a Quercia e Bagolaro tipica del territorio. Il successivo abbandono colturale agricolo, nonché l’alta frequenza di eventi ignei, ha fatto sì che l’essenze arboree agricole cedessero numerosi spazi alla fascia arbustiva composta prevalentemente da Rovi, Alaterni, Terebinti, mentre graduale è il reintegro delle essenze forestali (Querce e Bagolari) consociate agli Olivi, che per l’abbondante ricaccio pollonifero si presentano con numerosi selvaggioni di olivastro. La parte centrale dell’area contrassegnata dalla Soprintendenza, è ancora Pagina 16
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ caratterizzata dalla presenza di una vasta chiaria la cui ampiezza fa sì che raggiunga una superficie ben maggiore di 2.000 mq e risulta composta da vegetazione erbacea nonché da arbusti invadenti quali i rovi. Ascrivibilità dell’area “A” alla L.R. 16/96 e s.m.i. I rilievi hanno condotto all’individuazione di una fascia forestale ben più ampia di quella rilevata dalla Soprintendenza, composta da filari di essenze forestali consociate all’olivo ed arbusti vari. Tale formazione non risulta ascrivibile alla L.R. 16/96 e s.m.i. in quanto, pur presentando popolamenti con densità superiore al 50% e con superficie complessiva rilevata (con misurazione esterna della chioma) per 584 mq maggiore di un ettaro, non presenta una larghezza media rilevata maggiore di 25 metri, come previsto per legge. All’attualità tale formazione, pertanto, non rientra nei parametri legislativi di Bosco ma è stata descritta e caratterizzata in maggiore ampiezza rispetto a quanto rilevato dalla Soprintendenza in quanto va a costituire un filare composto in prevalenza da specie di interesse forestale contiguo ed accorpato, pertanto contrassegnato in cartografia come “Altri Boschi e Boscaglie”. Pagina 17
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Caratteristiche Vegetali dell’area “B” L’area denominata “B” è ubicata a ridosso della Via Caramme in zona Nord‐Est del territorio, in prossimità del centro abitato di Valverde, ed interessa una superficie pari a 1,0736 ettari, così come individuata nella Carta di ricognizione dei boschi della Soprintendenza. L’area è caratterizzata da una forte pendenza, e dunque nel tempo è stata poco coinvolta dalle attività antropiche, per questo ha mantenuto una vegetazione arborea spontanea costituita in prevalenza da Roverella (Quercus pubescens) e Bagolaro (Celtis australis), che forma una fascia forestale stretta e lunga spesso consociata anche con specie arbustive. All’interno dell’area definita dalla Soprintendenza in realtà sono state riscontrate anche aree non interessate da formazioni arboree ma ascrivibili al roveto ed al ficodindieto, quale probabile degrado della preesistente vegetazione arborea, tali aree occupano una superficie di circa 5.000 mq dove prevalgono il Rovo, il Ficodindia ma anche la Felce e l’Euforbia. Pagina 18
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Ascrivibilità dell’area “B” alla L.R. 16/96 e s.m.i. All’interno dell’area individuata dalla Soprintendenza, i rilievi hanno condotto all’individuazione di una fascia forestale non ascrivibile alla L.R. 16/96 e s.m.i. in quanto di superficie complessiva rilevata (con misurazione esterna della chioma) pari a 0,5884 Ha pertanto minore ad 1 ettaro nonché la presenza di formazioni quali l’Euforbia, il Rovo e la Felce presenti nella parte periferica del popolamento arboreo. Anche in questo caso la fascia forestale è stata descritta caratterizzata e in cartografia come “Altri Boschi e Boscaglie” proprio per evidenziare all’Amministrazione la salvaguardia di tale area. Pagina 19
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Caratteristiche Vegetali dell’area “C” La superficie dell’area individuata dalla Soprintendenza è pari a 1,2087 ettari; quest’area, contrassegnata con lettera “C”, è ubicata al confine Est del territorio del comune di Valverde tra la via Caramme e la via San Nicolò limitrofa all’area “B” già descritta. Si tratta di una altura all’interno di un pianoro coltivato che raggiunge un dislivello massimo intorno ai 25 metri circa, costituita da forti affioramenti rocciosi e pertanto incoltivabile e, quindi, lasciata da tempi remoti alla colonizzazione delle specie arboree naturali. Il popolamento forestale naturale risente dal punto di vista floristico della presenza di specie ornamentali, in particolare nella sua parte periferica, artificialmente introdotte con ogni probabilità, in concomitanza con lo sviluppo della limitrofa attività vivaistica. Nell’area, infatti, oltre alle prevalenti specie forestali naturali (Querce e Bagolari) si rinvengono sporadici esemplari di Pino d’Aleppo (Pinus halepensis), di Cipresso di leyland (Cupressocyparis leylandii), di Cipresso comune (Cupressus sempervirens), nonché arbusti di Oleandro (Nerium oleander), e piante grasse quale l’Aloe vera e l’Euphorbia triangularis. Pagina 20
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Ascrivibilità dell’area “C” alla L.R. 16/96 e s.m.i. Per quanto l’area forestale presenta, come precedentemente descritto, sporadiche intromissioni di specie ornamentali il popolamento principale è sicuramente spontaneo in formazione stabile con densità pari al 100% e superficie di 10.182 mq, che risulta appena più piccolo rispetto a quello rilevato dalla Soprintendenza (1,2087 ettari) e ciò in quanto sono state escluse le essenze esotiche presenti nei margine esterno ad Est dell’area che rientrano all’interno del limitrofo vivaio nonchè le piante agricole presenti nel margine Ovest e Nord dell’area. L’area ridefinita, pertanto, rientra fra le formazioni boschive ai sensi di legge e prevede una inedificabilità anche all’interno della fascia di rispetto determinata, boschivo, sulla base dell’attuale normativa, pari a 75 metri e che andrà ad incidere anche nel limitrofo territorio comunale di Aci Catena. Pagina 21
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Caratteristiche Vegetali dell’area “D” Tra la Via Carminello e la Via Fontana l’orografia dei luoghi presenta un salto di quota di circa 30 metri con pendenze notevoli interessate da una fascia forestale di origine naturale che la Soprintendenza ha definito con una superficie di ettari 2,4120. All’interno del popolamento sono state individuate diverse specie non tutte di presumibile origine naturale. Infatti alla tipica Roverella (Quercus pubescens) si affiancano piante di Castagno (Castanea sativa), di Bagolaro (Celtis australis) di Carrubo (Ceratonia siliqua), Alloro (Laurus nobilis) a formare un prezioso popolamento costituito spesso da maestosi esemplari che manifestano l’anzianità del bosco. Dalla presenza dei manufatti riscontrati all’interno dell’area (muretti a secco, terrazzamenti e camminatoi) ma anche delle particolari specie vegetali rinvenute è possibile presumere che la formazione derivi dall’antico ampio parco afferente alla villa dei principi Borghese, famiglia nobiliare che nel territorio valverdese godeva di vaste proprietà. Oggi tali aree, ben distanti dalla residenza della nobile famiglia, hanno assunto una facies prettamente forestale in equilibrio con l’ambiente perdendo dunque la caratteristica Pagina 22
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ di Parco privato. Ascrivibilità dell’area “D” alla L.R. 16/96 e s.m.i. I rilievi hanno pertanto condotto all’individuazione di una popolamento forestale più vasto rispetto a quello riportato dalla Soprintendenza accludendo a questo anche porzioni a Nord e Sud dell’area che, per quanto limitrofe a caseggiati residenziali, non vanno a costituire giardini o parchi di pertinenza. Il bosco, individuato ai sensi di legge, raggiunge una superficie di ettari 2,4628 e pertanto il regime vincolistico imposto per legge contempla, una inedificabilità all’interno del bosco nonché nella fascia di rispetto boschivo, pari a 100 metri dal limite di questo. Pagina 23
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Caratteristiche Vegetali dell’area “E” La Zona denominata “E” è ubicata a ridosso del comune di San Gregorio di Catania in zona scoscesa a formare una timpa, che da quota 290 giunge repentinamente a quota 350 m s.l.m. con un salto di 60 m circa. L’area individuata dalla Soprintendenza ha una superficie complessiva pari a 3,0384 ettari e presenta giacitura in spiccato pendio con pendenze medie superiori al 50% con substrato pedologico di origine vulcanica che si caratterizza per una elevata presenza di roccia affiorante con materiale anche di grosse dimensioni. Si tratta di una ampia timpa che interessa un costone impervio e scosceso, che probabilmente in tempi remoti veniva utilizzata in parte per la coltivazione di piante a scopo agricolo; ciò è testimoniato ancora oggi dalla presenza dell’olivo, che specie nella parte esterna limitrofa all’area in questione, resta ancora la specie predominante, pur non oggetto di attuale coltivazione. Dove il suolo roccioso non consentiva la coltivazione agricola, esso veniva lasciato allo sviluppo delle alberature spontanee forestali (Quercus e Celtis) anche perché fornivano, negli anni, preziosa legna per il fabbisogno energetico familiare (riscaldamento, cucina, etc.). Pagina 24
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Ascrivibilità dell’area “E” alla L.R. 16/96 e s.m.i. La formazione forestale formato da alberature a Quercus e Celtis pertanto seppur distribuito nell’area in singoli elementi spesso intervallati da Olivastri ma anche Terebinti ed Alaterni raggiunge nel suo complesso una superficie omogenea e stabile di ettari 2,5585 minore rispetto a quella rilevata dalla Soprintendenza in quanto sono state escluse tutte le aree di pertinenza dei giardini e parchi privati delle limitrofe abitazioni, riscontrate nelle zone di margine dell’area già nel territorio di San Gregorio. Il bosco così rilevato ai sensi di legge determina una fascia di rispetto pari a 100 metri andando ad interessare anche il limitrofo territorio del comune di San Gregorio. Pagina 25
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ Caratteristiche Vegetali dell’area “F” L’area della Soprintendenza contrassegnata nel presente studio come “F” è ubicata a Sud del territorio del comune di Valverde a ridosso delle frazioni di Carminello e Casalrosato, ed occupa una superficie di ettari 1,3521 ettari. Essa ricade interamente all’interno del Parco della villa già di proprietà dei principi Borghese ed annovera al suo interno specie ornamentali quali Cipressi, Pini, Cedri, Allori, ma anche Olivi e Carrubi oltre a Bagolari e isolate Roverelle opportunamente coltivate attraverso ripuliture, potature, ed irrigazione, il tutto in un contesto edificato (gazebo, chiostro, scale, sedili, terrazze e belvedere), ben strutturato (muretti a secco, terrazzamenti, camminatoi, saie irrigue) ed arredato (giare, panche, impianti di illuminazione), che non lascia dubbi anche sulla artificialità del popolamento vegetale. Ascrivibilità dell’area “F” alla L.R. 16/96 e s.m.i. La formazione individuata dalla Soprintendenza per le caratteristiche sopra esposte non è ascrivibile al bosco ai sensi del comma 5 dell’art. 4 della L.R. 16/96 e s.m.i. in quanto Parco privato, quale espressione di un antico popolamento ornamentale a servizio della villa nobiliare già afferente alla famiglia dei principi Borghese. Pagina 26
COMUNE DI VALVERDE (CT) Verifica puntuale dei boschi individuati nel territorio comunale dal Piano Paesaggistico redatto dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania RELAZIONE __________________________________________________________________ IL DIRETTORE TECNICO (Dott. For. Salvatore Pantò) IL TECNICO (Dott. For. Antonio Cullò) Pagina 27