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3/2015 luglio Numero 3 - Anno 13 -luglio 2015 on line EXPO MILANO 2015 UNA VISITA MIRATA Bimestrale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova 2 Il catasto, la montagna e il topolino Pierluigi Capuzzo 4 È un obbligo deontologico il pagamento della quota Maurizio Falasco 6 Modificate le pensioni di anzianità Chiara Cattani e Oddone Zecchin 8 Una proposta per le donne geometra Chiara Cattani 9 Le modifiche richieste dal Triveneto Oddone Zecchin 11 Ancora sul bilancio e sulla morosità 12 Expo: non solo cibo ma anche architettura Mariangela Ballo Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova via Fornace Morandi, 24 35133 Padova tel. 049 8757788 - fax 049 661124 e-mail: [email protected] www.geometri.pd.it Pitagora n. 3/2015 on line SOMMARIO Presidente Geom. Pierluigi Capuzzo Segretario Geom. Oddone Zecchin Tesoriere Geom. Maurizio Falasco Consiglieri Giovanna Baldin Moreno Benetazzo Luca Biadolla Giovanni Dal Zotto Giuseppe Gazzin Rudi Girardi Michele Levorato Marco Mason Paolo Pol Michele Rizzo (n. 3280) Lorenza Tiengo Elena Tresoldi Direttore Pierluigi Capuzzo Referente per il Collegio Chiara Cattani Direttore responsabile Barbara Ammanati Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003 Editore Lettera srl, Galleria Scrovegni 7 tel. 0498805776; fax 8302577 35121 Padova [email protected] - www.lettera.org Pubblicità Lettera srl, Galleria Scrovegni 7 tel. 0498805776; fax 8302577 35121 Padova [email protected] Copyright Gli articoli pubblicati sono protetti dalla legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d’autore. Chiuso in redazione il 28 luglio 2015 In copertina: Palazzo Italia, Expo Milano 2015 Il catasto, la montagna e il topolino di Pierluigi Capuzzo 2 È un obbligo deontologico il pagamento della quota Il Collegio ha il dovere di legge di perseguire i morosi di Maurizio Falasco Notizie dal collegio Pensione di anzianità: 40 anni di contributi, 60 di età 4 5 La modifica è necessaria per la sostenibilità della Cassa di Chiara Cattani e Oddone Zecchin Una proposta per le donne geometra Le modifiche richieste dal Triveneto Ancora sui dati di bilancio e sulla morosità Expo 2015: non è solo una mostra di cibo C’è anche molta nuova architettura di Mariangela Ballo Informazioni Aggiornamento della Direttiva sulle procedure di emergenza in caso di calamità Codici per inadempimenti catastali anche con l’F24 Ep Condizionatori Decreti energetici in vigore dal 1° ottobre Dal 1° luglio nuovi edifici cablati per banda larga Durc on line dal 1° luglio Deroghe alle distanze tra fabbricati: impugnata la legge Autorizzazione unica ambientale: modello unificato Legge ecoreati Elenco di geometri qualificati nella valutazione immobiliare Pitagora 3/2015 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 6 8 9 11 12 20 21 22 1 EDITORIALE di Pierluigi Capuzzo presidente Il catasto, la montagna lla notizia dell’ennesimo rinvio della legge che dovrebbe riformare il Catasto par di vedere i Geometri –quella buona maggioranza di professionisti che appunto di Catasto si occupano- che sorridono ironicamente, come a dire: “lo sapevamo, che vi aspettavate?” È da ormai anni, molti, che si sente parlare di questa riforma che, a detta dei soliti media superficiali e arruffoni, dovrebbe essere epocale, finalmente equa e quindi gradita al cittadino, con modalità di assegnazione delle rendite determinata dal mercato e non da astrusi calcoli su basi meramente teoriche. La realtà, come avviene spesso, supera la fantasia. Qualcuno, a livello governativo, si è accorto che la nuova modalità di calcolo avrebbe aumentato a dismisura la base imponibile, mazzolando viepiù i cittadini padroni di casa –la grande maggioranza- e conseguentemente il mondo dell’edilizia già gravemente provato dalla crisi più devastante del dopoguerra. Le associazioni dell’immobiliare hanno plaudito al rinvio ma, come al solito, su temi dal contenuto altamente tecnico, sono più gli sproloqui che gli interventi assennati. Come al solito, gli annunci vengono affrontati con una superficialità A Sono poco avveduti i commenti favorevoli al rinvio della riforma delle rendite catastali. Speriamo invece che si addivenga finalmente, con la futuribile local tax, ad una tassazione degli immobili, sia in termini di base imponibile, e quindi di valori estimativi, sia in termini di aliquote, che non punisca il bene-casa così tanto da azzerare gli investimenti in questo settore, come sta ora avvenendo. 2 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA disarmante, e proviamo a spiegarne le ragioni. In primis, il Governo ha sempre affermato di stare a predisporre la riforma del Catasto con il faro della invarianza di gettito, cioè dichiarando ai quattro venti che il nuovo sistema impositivo non avrebbe prodotto aumenti di tasse, ma neanche riduzioni. Come potesse essere vera una siffatta affermazione, lo sanno soltanto quelli che l’hanno esposta, perché tutti noi sappiamo bene che non si può parlare in termini assoluti, perché è una sciocchezza. È corretto parlare di, se non eliminare, almeno ridurre la sperequazione tra immobili dalle caratteristiche analoghe attualmente censiti, e quindi tassati, con differenze abnormi. Classamenti iniqui oggi dovuti a sistemi di calcolo lontani anni luce dalla realtà del mercato. E questo è il punto sul quale si spera che la legge prossima futura intervenga con correttezza e soprattutto competenza. Noi tecnici siamo in spasmodica attesa di conoscere l’algoritmo e le modalità che porteranno a questa equalizzazione, anche per il ruolo che potremo/dovremo avere. Perché l’essenza del problema è che se parliamo di equità accadrà inevitabilmente che qualcuno pagherà di meno, ma qualcuno pagherà di più. Ora come è possibile parlare con cer- Pitagora 3/2015 Due mappe d’impianto, quella di Montagnana e quella di Padova (1902) a e il topolino tezza di invarianza di gettito? Chi è in grado di affermarlo? Stiamo trattando di milioni di unità immobiliari. È tempo che si smetta di fare dichiarazioni prive di fondamento. Speriamo soltanto che dopo tutto questo ribollire alla fine la montagna non partorisca il solito topolino. E che si addivenga finalmente, con la futuribile local tax, a un sistema di tassazione degli immobili, sia in termini di base imponibile, e quindi di valori estimativi, sia in termini di aliquote, che non punisca il bene-casa così tanto da azzerare gli investimenti in questo settore, come sta ora avvenendo. Qualcuno dovrebbe capire che nel nostro paese i tanto desiderati consumi interni riprenderanno soltanto se si rimette in assetto la filiera dell’edilizia. Tra pochi mesi la questione si ripresenterà, per l’ennesima volta, al grande pubblico. Alzi la mano chi è sicuro che vedremo la legge in quell’occasione. Che strano, non si vedono mani alzate. Bisogna convincersi che i tanto desiderati consumi interni riprenderanno soltanto se si rimette in assetto la filiera dell’edilizia. I geometri avevano già fatto una proposta ragionevole e praticabile «Abbiamo scelto di non intervenire sul catasto non perché non sia un buon lavoro ma nelle more della local tax potrebbe sembrare un aumento delle tasse anche se il testo prevedeva l’invarianza di gettito». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha spiegato in conferenza stampa la decisione di togliere dall'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri del 23 giugno 2015 il secondo decreto attuativo della delega fiscale in tema di immobili. La delega, prevista dal D.Lgs. n. 198/2014, scadeva il 27 giugno 2015. Le simulazioni curate dall'Agenzia delle Entrate avevano rappresentato un forte aumento delle nuove rendite catastali. Per questo, considerata la reale difficoltà di agire direttamente sulle imposte sulla casa, IMU e TASI, si è preferito rimandare l'approvazione del secondo decreto attuativo. Alla base della nuova valutazione ci saranno i prezzi medi di zona degli immobili, dati di cui l'Agenzia delle Pitagora 3/2015 Entrate è in possesso sia per rilevazioni dirette che per l'acquisizione degli importi dei rogiti, per buona parte dei comuni italiani. Quanto manca sono invece i fattori correttivi dovuti alle caratteristiche degli immobili oggetto della nuova valutazione. «C’è un solo modo per rassicurare i contribuenti e gestire la riforma in modo trasparente, ed è coinvolgere i professionisti», osserva Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale, sul Sole 24 Ore del 29 giugno. «Le funzioni statistiche che calcoleranno i nuovi valori patrimoniali vanno alimentate con dati “reali” sulle caratteristiche degli immobili, e bisogna dare ai proprietari la possibilità di comunicare al fisco queste informazioni, tramite i geometri e gli altri professionisti tecnici, usando un software semplificato rispetto al Docfa, che potrebbe essere messo a punto in tempi brevi. Il costo dell’operazione per i cittadini, comunque contenuto, potrebbe essere recuperato tramite una detrazione fiscale». COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Collegio e morosità È un obbligo deontologico il pagamento della quota di Maurizio Falasco, Tesoriere Il livello di morosità ha raggiunto limiti non più compatibili con la corretta gestione del Collegio, al quale la legge assegna l’obbligo del recupero. Ma si tratta anche di una questione di rispetto verso coloro che pagano ogni anno la quota di iscrizione. 4 D a circa due anni questo Consiglio si è attivato nel recupero delle quote di iscrizione all’Albo a partire dall’anno 2009, mentre per quelle relative agli anni precedenti è in corso la procedura con Equitalia. Per il pagamento della quota 2015, da una verifica eseguita a metà luglio, risultano che ben 241 colleghi non hanno ancora pagato, nonostante le comunicazioni mandate via e-mail e sms da Italriscossioni, ente preposto alla riscossione della quota di iscrizione. Invitiamo i colleghi morosi al pagamento immediato della stessa, al fine di evitare l’aggravio della sovrattassa di €. 50,00. Inoltre, si comunica che circa 220 colleghi non hanno pagato la quota relativa all’anno 2014 e che agli stessi verrà mandata ulteriore comunicazione di pagamento, mediante raccomandata, con l’aumento della sovrattassa di €. 50,00. Per quanto riguarda il recupero delle quote di iscrizione relative agli anni 2009-2013, grazie al preciso e paziente lavoro di un collega Consigliere e del personale di segreteria, abbiamo recuperato le quote di 195 colleghi su circa 250, morosi anche per più anni, mediante alcuni pagamenti immediati e per la maggior parte con pagamenti rateizzati, anche al fine di aiutare i nostri colleghi in difficoltà economica, causata dalla crisi che da anni colpisce notevolmente il settore edilizio. Per i restanti circa 55 colleghi, do- COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA po averli più volte contattati in varie maniere e senza ottenere alcuna risposta, informato il Consiglio del Collegio e dopo averne ottenuto il parere favorevole, si procederà al recupero delle quote per vie legali mediante un’ingiunzione di pagamento, purtroppo con un ulteriore costo a carico del Collegio. Ove anche questo recupero forzoso non dovesse andare a buon fine, il Consiglio si vedrà costretto a sospendere quei colleghi dall’esercizio della professione. NON È ACCANIMENTO Tutto questo, oltre a comportare un notevole aumento di lavoro del personale di segreteria, potrebbe sembrare un accanimento nei confronti dei colleghi ma non è così. Infatti questo Consiglio ha il dovere civile e morale di eseguire tutte le procedure per il recupero delle quote dei colleghi morosi: un dovere civile in quanto il Collegio è una Pubblica Amministrazione che deve procedere con tutte la azioni previste dalla Legge al recupero dei pagamenti insoluti, onde evitare al Direttivo e ai Consiglieri sanzioni personali dagli Enti preposti (Corte dei Conti,....) per mancanza di entrate; un dovere morale nei confronti di tutti quei colleghi, che sono la maggioranza, che pagano puntualmente la quota di iscrizione o eventualmente vengono in Collegio per la rateizzazione in caso di difficoltà economica. Pitagora 3/2015 NOTIZIE DAL COLLEGIO Libretti di tirocinio Corso di inglese Ricordiamo a tutti i praticanti e ai professionisti presso i cui studi si svolgono tirocini, che la prima consegna dei libretti e quelle successive, in occasione della vidimazioni semestrali, avverranno esclusivamente in occasione delle riunioni periodiche che tradizionalmente vengono organizzate da questo ente. Questo incontro è un momento importante di confronto e di informazione sulla professione al quale è necessario che i praticanti partecipino. La comunicazione della data e dell’orario di consegna avviene tramite email e attraverso il sito del Collegio con adeguato anticipo. Coloro che non potessero partecipare all’incontro dovranno produrre adeguata documentazione giustificativa. Il Collegio organizza, dal 15 settembre al 29 ottobre, un corso di inglese, con due lezioni settimanali da un’ora e mezza, il martedì e il giovedì, che si terranno nell’Auditorium del Collegio. Sono previsti due livelli: base e intermedio, entrambi di 30 ore, di cui18 frontali e 12 online. Ogni corso che verrà attivato avrà un minimo di tre e un massimo di cinque partecipanti. L’orario delle lezioni sarà stabilito all’inizio di settembre in base ai moduli che verranno attivati. Il costo è di euro 420, comprensivo di Iva e tassa di iscrizione. Le adesioni con iscrizione online devono avvenire entro il 30 luglio 2015. Entrambi i corsi danno diritto a 30 crediti formativi. Aggiornamento scheda personale dell’Albo La scheda personale, che ogni iscritto al Collegio può personalmente aggiornare dal sito web, è stata implementata con la possibilità di inserire i dati relativi all’Iscrizione all’Albo dei CTU e dell’Abilitazione di cui al D.Lgs 81/2008. Si invitano gli iscritti all’Albo a provvedere all’aggiornamento dei dati personali. Attivazione procedura aggiornamento identificativi catastali L’ufficio provinciale di Padova Territorio, presso l’Agenzia delle Entrate, sta procedendo con la modifica degli identificativi catastali delle unità immobiliari site nei comuni della provincia. Nel sito del Collegio all’indirizzo: http://www.geometri.pd.it/site/settori-attivita/cata sto/47-documenti-catasto/245-catasto-terreni-aggioridentificativi è inserito l’elenco dei comuni con la data di avvio della procedura di aggiornamento. Si tratta dei comuni di Baone (dal 3 giugno 2015), Bagnoli di Sopra (dall’8 giugno 2015), Anguillara Veneta (dal 15 giugno 2015), Sant'Urbano (dal 22 giugno 2015), Candiana (dal 29 giugno 2015), Galzignano Terme (dal 30 giugno 2015), Gazzo (dall'1 luglio 2015), Borgoricco (dal 2 luglio 2015), Vigonza (dal 3 luglio 2015), Correzzola (dal 6 luglio 2015), Fontaniva (dal 7 luglio 2015), Piombino Dese (dall'8 luglio 2015), Teolo (dal 9 luglio), Cittadella (dal 10 luglio 2015), Villanova (dal 13 luglio 2015), San Giorgio delle Pertiche (dal 14 luglio 2015), Saonara (dal 15 luglio 2015), Piazzola sul Brenta (dal 16 luglio 2015), Monselice (dal 17 luglio 2015), San Martino di Lupari (dal 20 luglio 2015), Vigodarzere (dal 21 luglio 2015), Campodarsego (dal 22 luglio 2015). Per informazioni geom. Marco Meduri tel. 0497811422 [email protected] Pitagora 3/2015 Fatturazione elettronica: come trovare il codice IPA Il codice IPA, necessario per la fatturazione alla pubblica amministrazione, si trova in un sito dedicato: www.indicepa.gov.it. Per individuare il codice giusto (codice univoco ufficio) di ogni ente o ufficio di ente, occorre seguire questo percorso. 1. Dalla home page si sceglie il criterio di ricerca dell’ente (per alfabeto, per codice fiscale, per pec, per categoria, per servizio, eccetera). 2. Procedendo nella ricerca si arriva all’ente desiderato. Accanto al nome c’è una serie di icone. Bisogna cliccare sulla seconda icona (vai alla lista degli uffici). 3. Cliccando sull’ufficio desiderato, si aprono tutte le informazioni relative: indirizzo, pec, codice univoco ufficio, nome del responsabile. Esempio: Scegliendo per categoria, si vuole conoscere il codice IPA dell’ufficio edilizia privata del Comune di Padova. Nella scheda di tale ufficio ci sono anche tutte le informazioni utili: indirizzo, pec, numeri di telefono, nome del dirigente. 1. Scegliamo per categoria 2. Pubbliche amministrazioni/Comuni/Padova 3. Comune di Padova/seconda icona/edilizia privata 4. Qui c’è il codice IPA COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 5 Cassa di previdenza Per la sostenibilità della Cassa 40 anni di contributi, 60 di età di Chiara Cattani e Oddone Zecchin, Delegati Cassa del Collegio di Padova Le nuove regole entreranno in vigore, secondo la proposta approvata dal Comitato dei delegati, nel 2020. Dal 1 gennaio 2016 ci sarà un innalzamento progressivo dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva. i è svolto a Roma, nelle giornate del 25-26 e 27 maggio, il consueto Comitato dei Delegati con l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2014, con un risultato economico di esercizio di 15,9 milioni di euro e con un risultato della gestione previdenziale di 5,7 milioni di euro. Elemento caratterizzante dell’anno 2014 è stata l’adozione di misure di contrasto all’evasione della contribuzione con la ricorrente “attività di vigilanza”. Tramite controlli incrociati tra i dati della Cassa, Agenzia delle Entrate e Camere di Commercio, sono state verificate le posizioni degli iscritti in relazione alle società di ingegneria e all’iscrizione al solo Albo, con verifica dell’esercizio dell’attività professionale senza il versamento S dei contributi previdenziali alla Cassa. Alla data odierna sono state recuperate contribuzioni pari a circa 3 milioni di euro e per il futuro verranno implementati i controlli anche coinvolgendo le Pubbliche Amministrazioni o gli Enti preposti ad accogliere istanze presentate dai professionisti geometri. Sono infatti state avviate le verifiche finanze per le dichiarazioni degli anni 2011-2012-2013. Sul fronte del trend di aumento delle richieste di pensione, l’inasprimento dei requisiti di accesso e l’applicazione del sistema contributivo, nel rispetto del pro-rata, sta dando segnali di mutamento con un calo nel 2014 di tutte le tipologie di pensioni, in particolare quella di vecchiaia con meno 22%. MODIFICHE ALLE PENSIONE DI ANZIANITÀ Sul tema della sostenibilità a lungo termine dell’Ente, è stata approvata dal Comitato la proposta di modifica delle regole di accesso alla pensione di anzianità per correggere una anomalia solo della Cassa Geometri e per ovviare alla persistente richiesta di uscire dal mondo del lavoro con la pensione di anzianità, che quest’anno ha rappresentato il 37% di tutte le domande di pensione. Di seguito vi sottoponiamo i nuovi requisiti in base ai quali, sostanzialmente, si potrà andare in pensione, a La sala del Comitato Delegti della Cassa di previdenza, tenutosi a Roma il 25-26-27 maggio 2015. 6 regime nel 2020, avendo almeno 40 anni di contribuzione e 60 anni di età. Si è voluto eliminare la possibilità della finestra che consentiva di accedere alla pensione con anzianità contributive dai 35 ai 40 anni ed età da 58 a 63 anni pur con l’applicazione di pesanti penalità. Le attuali regole saranno vigenti fino al 31 dicembre 2015, poi si cambierà gradualmente regime dal 1° gennaio 2016 con innalzamenti transitori fino ad arrivare a regime nel 2020 (vedasi articolato). RESTYLING DELLO STATUTO E DEI REGOLAMENTI È stata presentata la struttura che dovranno avere lo Statuto e i COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Regolamenti della Cassa oggetto di un Restyling, per il riordino di tutta Pitagora 3/2015 Questi i temi trattati nel Comitato di maggio la normativa vigente, che oggi risulta spesso ostica e di difficile interpretazione, visti i numerosi rimandi a modifiche avvenute nel tempo. La volontà è quella di poter adottare i nuovi testi già nel comitato dei delegati di fine novembre e per questo sono attualmente in corso numerosi incontri locali e nazionali. Lo scopo è quello di fornire un articolato che possa agevolmente dare le informazioni riguardanti l’ordinamento, la disciplina, gli obblighi e gli effetti a cui il geometra iscritto dovrà attenersi. Alcune aree di intervento riguarda- no lo statuto, il regime iscrittivo, la riforma delle professioni e l’iscrizione dei dipendenti pubblici e dei praticanti. Il tema è molto importante perché questa sarà l’opportunità per i delegati di presentare osservazioni e/o modifiche in base alle esperienze significative nei Collegi di appartenenza. Su questa aspettativa si è già mossa la compagine dei delegati del Triveneto in un lavoro di analisi congiunto, presentando già in occasione del comitato di maggio, interrogazioni a tema al nostro Presidente Fausto Amadasi, anticipando le principali tematiche da trattare Contrasto all'evasione della contribuzione Modifica alla pensione di anzianità Riordino di tutta la normativa vigente PROPOSTA DI MODIFICHE ALLA PENSIONE DI ANZIANITÀ Regolamento per l’attuazione delle attività di previdenza e assistenza a favore degli iscritti e dei loro familiari Art. 3 - Pensione di anzianità 3.1 -La pensione di anzianità è corrisposta a coloro che abbiano maturato i seguenti requisiti: a) compimento del sessantesimo anno di età; b) quaranta anni di effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa ed un pari periodo utile ai sensi del successivo comma 8. 3.2 - Il trattamento pensionistico di anzianità è determinato secondo il sistema di calcolo contributivo di cui all’art. 1 della legge 8.8.1995, n. 335 e successive modificazioni nel rispetto del principio del pro-rata in relazione alle anzianità già maturate alla data del 31.12.2006. La misura della quota di pensione calcolata ai sensi dell’art. 2, commi 2 e 3, non può essere inferiore all’importo di cui al comma 4 del citato art. 2, ridotto in proporzione agli anni di anzianità contributiva maturati al 31.12.2006. Art. 34 - Disposizione transitoria 34.11 - Le modifiche al presente Regolamento, deliberate dal Comitato dei Delegati nella seduta del 27 maggio 2015, entrano in vigore dal 1.1.2016. 34.12 - Dal 1.1.2016 fino al 31.12.2019 la pensione di anzianità di cui all’art. 3 del presente Regolamento può essere corrisposta: a) a coloro che abbiano maturato quaranta anni di effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa indipendentemente dall’età anagrafica; b) a coloro che abbiano i requisiti minimi riportati nella seguente tabella: Pitagora 3/2015 Anno decorrenza Età anagrafica Anzianità contributiva 2016 59 36 2017 60 37 2018 60 38 2019 60 39 34.13 - Nelle ipotesi di cui al comma precedente, il trattamento è determinato ai sensi dell’art. 3, comma 2 del presente Regolamento. Alla quota di pensione calcolata ai sensi dell’art. 2, commi 2,3, 4 e 5 in favore dei soggetti che si trovino nelle condizioni di cui alla lettera b) del comma precedente, si applica la sommatoria dei coefficienti di riduzione correlati all’età (tab. 1) e all’anzianità contributiva (tab. 2) di seguito riportati e già in vigore per effetto delle precedenti modifiche regolamentari: Tabella 1 Età anagrafica Coefficiente di riduzione 59 20% 60 15% 61 10% 62 05% 63 02% 64 00% Tabella 2 Anni di effettiva iscrizione Coefficiente di riduzione e di contribuzione alla Cassa 36 37 38 39 12% 09% 06% 03% COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 7 La differenza di genere Una proposta per le donne geometra: nell’esercizio professionale se hanno 40 anni di lavoro, possano andare Le donne sono il pilastro della rete in pensione anche prima dei 60 anni informale di aiuto delle famiglie. La donna nata nel 1940, a 40 anni può dividere il carico alle cure dei bambini e degli anziani con altri 9 adulti – ha almeno un anziano per 12 anni nella rete di parentela. La donna nata nel 1960, a 40 anni può dividere il carico alle cure dei bambini e degli anziani con altri 5 adulti – ha almeno un anziano per 18 anni nella rete di parentela. La donna nata nel 1970, a 40 anni può dividere il carico alle cure dei bambini e degli anziani con altri 5 adulti – ha almeno un anziano per 22 anni nella rete di parentela. Questo spiega perché consentire alle donne di andare in pensione prima dei 60 anni non è un privilegio. Nel cambiare le regole per l’accesso alla pensione di anzianità, la Commissione Legislativa dovrebbe tenere conto di alcune condizioni determinate dalla crisi economica e dalla specificità della professione al femminile. Infatti è verosimile che la nuova regola “40 anni di contributi e 60 anni di età” generi un comportamento diverso tra la platea dei geometri. Gli uomini rimarranno nel mondo del lavoro facendo i pensionati attivi, cioè sommando la pensione al reddito professionale; le donne, affaticate dai ritmi serrati di 40 anni di organizzazione lavoro-famiglia, accetteranno di buon grado l’uscita definitiva dal mondo del lavoro, senza continuazione di attività. Per questo motivo ho proposto che per le donne geometra rimanga, anche oltre il 2020, la possibilità di usufruire ancora dell’attuale norma, cioè di poter andare in pensione con minimo 40 anni di lavoro e di contribuzione, indipendentemente dall’età, quindi anche con meno di 60 anni di età. Alla Cassa questo comporterebbe un minimo sforzo economico, viste le pochissime donne che andranno in pensione con il massimo degli anni di esercizio professionale. Lo dimostra il fatto che nell’anno 2014 solo 8 donne hanno fatto domanda di pensione di anzianità, pari all’1 per cento (gli uomini sono stati 570). Non solo, introdurrebbe il principio di mutua solidarietà e sarebbe una prima risposta al notevole abbandono della professione (34% di donne) dopo i primi 10-15 anni di iscrizione all’Albo. Quanto al proseguimento di attività esercitato verosimilmente dagli uomini pensionati di anzianità, ho proposto di limitare questo periodo a 5 anni dalla data di pensionamento, quale tempo congruo per rimettere il lavoro verso tutti gli altri colleghi professionisti, di tutte le età, non solo giovani. Quale norma transitoria essa servirebbe a favorire il ricambio tra gli iscritti e a creare lavoro dall’interno verso l’esterno. Bisogna far capire che chiudere l’attività e dirigere i propri clienti verso altri colleghi non è un fallimento ma è un gesto di grande responsabilità civile. Non basta cambiare le regole della pensione di anzianità, occore anche cambiare il modello di welfare, ribadendo il concetto chiave che tutti dovremmo avere una pensione “dignitosa” a prescindere dalla possibilità di sommarla ad un reddito da lavoro. Chiara Cattani PENSIONI DI ANZIANITÀ DELIBERATE PER GEOMETRI DI SESSO FEMMINILE DAL 2010 AL 2014 Iscritte che hanno chiesto la pensione di anzianità 8 Età delle iscritte all’epoca della decorrenza della pensione Percentuale di appartenenza ai Collegi delle seguenti macro aree (%) anno numero anni nord centro sud 2010 3 60 – 61 – 64 67 33 --- 2011 7 59 (3) – 61 – 62 72 --- 28 2012 8 58 – 59(3) – 60 (2) – 62 – 63 62 25 12 2013 3 59 – 61 – 63 67 33 --- 2014 8 60 (2) – 61 (3) – 62 – 63 - 64 76 12 12 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 3/2015 Le modifiche richieste dai delegati del Triveneto su temi regolamentari e organizzativi Una caratteristica che contraddistingue i delegati Cassa dell’area geografica del Nord-Est è quella che gli interventi presso la Cassa Geometri, in occasione dei Comitati, tradizionalmente di maggio e novembre, sono sempre puntuali, dettagliati, tempestivi e soprattutto unitari in quanto, dopo avere condiviso in precedenti incontri zonali i temi da affrontare, solo uno di noi illustra alla platea il contributo che vogliamo portare; almeno in linea generale. L’ultimo comitato del 25-27 maggio ci ha consentito di sottoporre, come Triveneto, al presidente, ai consiglieri e ai delegati tutti, due documenti predisposti dal sottoscritto, nel quale sono state evidenziate alcune problematiche registrate e sollevate dagli iscritti nei molti incontri che i delegati hanno con i colleghi. Gli interventi sono stati impostati su due tematiche, regolamentari e organizzative, che brevemente vengono di seguito riassunte. Tra le questioni “regolamentari” si è inteso porre attenzione a vari argomenti di cui riporto solo i principali: 1) Crediti contributivi. Il caso è quello dell’iscritto che, per errori di calcolo, versa somme in eccedenza rispetto al dovuto e, non “curando” la propria situazione contributiva, non provvede a chiedere il rimborso entro il termine decennale, incorrendo così nella prescrizione del credito. È stato chiesto che sia la Cassa a comunicare l’esistenza del credito al fine di consentire all’iscritto di inoltrare la richiesta o meglio ancora disponendo d’ufficio il relativo rimborso. 2) Debiti contributivi. Sono stati riscontrati casi di anni “irregolari” che rendono invalido l’anno ai fini del calcolo della pensione, per mancato versamento di modeste somme sull’ordine di qualche decina o centinaia di euro, se non accedendo ad un calcolo con riserva matematica, estremamente oneroso. La modifica regolamentare richiesta vuole che sia possibile procedere alla versamento del dovuto, maggiorato unicamente degli interessi ed eventualmente di una sanzione. 3) Domanda di pensione con debiti e crediti contributivi. L’iscritto, al momento di inoltrare la domanda di pensione, si rende conto di non avere avuto la necessaria attenzione nel controllo della propria storia contributiva, accertando l’esistenza di crediti e debiti contributivi. La richiesta è stata quella che nel momento in cui viene deliberata la pensione si provveda anche con la compensazione dei debiti e crediti in armonia con le precedenti richieste. 4) Regolarità contributiva. La verifica della regolarità contributiva dell’iscritto è un preciso dovere dell’iscritto, però la migrazione della banca dati della Cassa da un sistema all’altro ha determinato casi in cui quello che era regolare ad una certa data non lo era più in data successiva. Per ovviare a tali inconvenienti è stato chiesto che la Cassa inserisca nei regolamenti il rilascio annuale di un documento che attesti lo stato contributivo allo scopo di bloccare la situazione per le annualità precedenti. 5) Pensione in totalizzazione. Analogamente a quanto avviene con la pensione in ricongiunzione, che prevede un momento in cui prima della liquidazione del trattamento finale venga emesso un atto di assenso da parte dell’iscritto sulle somme da versare, si chiede che anche per la pensione in totalizzazione, una volta terminata l’istruttoria e prima che venga deliberata dalla giunta, l’iscritto abbia la possibilità di accettare o rifiutare l’importo spettante come pensione. Tra le questioni “organizzative”, i rapporti e le comunicazioni tra la Cassa e l’iscritto sono stati il filo Pitagora 3/2015 Sia la Cassa a monitorare la situazione degli iscritti Errori di calcolo o mancato controllo della regolarità contributiva possono determinare amare sorprese al momento della pensione. Si chiede che la Cassa tenga monitorata la situazione di ogni iscritto. Difficoltà nella comunicazione con gli uffici della Cassa e corrispondenza solo tramite Pec sono segni di un rapporto poco amichevole verso gli iscritti. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 9 É troppo tardi pensarci al momento della pensione Tutti gli iscritti, giovani e meno giovani, prestino maggiore attenzione alla propria situazione contributiva, per evitare di perdere annualità irregolari, o crediti inesigibili.. conduttore delle richieste così sintetizzate: 1) Comunicazione Iscritto/Cassa. Nella gestione della comunicazione abbiamo evidenziato le difficoltà che l’iscritto ha nel contattare la Cassa tramite il centralino, il Contact Center o anche tramite comunicazioni a mezzo mail, PEC o raccomandata. La difficoltà sta nel riuscire ad avere il contatto diretto con un funzionario a cui rivolgere le istanze o a cui chiedere le risposte. 2) Corrispondenza Cassa/Iscritto. Nella gestione della corrispondenza tra Cassa e Iscritto, con particolare riferimento alla PEC, abbiamo segnalato che pur essendo uno strumento previsto per legge, molti iscritti hanno difficoltà nella sua gestione e, in particolare i pensionati, poco abituati all’uso delle nuove tecnologie avrebbero bisogno di un tipo di comunicazione tradizionale. 3) Formazione del personale dei Collegi. L’attività decentrata della Cassa che svolgono i collegi impone che una parte consistente delle risorse umane in servizio vengano continuamente aggiornate per dare il migliore servizio possibile all’iscritto. È stato chiesto di implementare ulteriormente la formazione a distanza tramite collegamenti streaming, che consentirebbero maggiore velocità e minore dispendio di risorse economiche. Tutte le nostre richieste e osservazioni hanno ricevuto una immediata e puntuale risposta dal presidente Amadasi, che si è dimostrato un profondo conoscitore della materia, lasciando intendere che su alcune questioni si potrà sicuramente intervenire, mentre su altre, colpevole anche la legislazione vigente, sarà più difficile. Una cosa è emersa fondamentalmente: tutte, o quasi, le nostre richieste sono state condivise dalla quasi totalità del comitato, anche se bisogna sottolineare che spesso i problemi sono determinati da una comprensibile scarsa conoscenza dell’argomento previdenziale da parte dell’iscritto, ma sovente anche da un suo, meno comprensibile, disinteresse, come a dire: Tanto ci penserò quando sarà il momento. Forse allora sarà troppo tardi però! L’invito che mi sento di rivolgere a tutti gli iscritti, giovani e meno giovani, è quello prestare maggiore attenzione alla propria situazione contributiva, in quanto nel momento in cui ne avremo più bisogno, una situazione compromessa per annualità irregolari, o non valide, renderebbe ancora più difficile quel momento. Quello che potrebbe sembrare adesso un sacrificio, sarà di certo un sollievo a fine carriera. Oddone Zecchin «Quant’è bella giovinezza, Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza» (Lorenzo de’ Medici) Statuto e Regolamenti più facili da comprendere Il Restyling dello Statuto e dei Regolamenti, che sarà approvato nel Comitato dei Delegati di novembre, prevede cinque aree di intervento. 1. Regime iscrittivo: riforma delle professioni, dipendenti pubblici, praticanti. 2. Ricognizione dei poteri e delle competenze in capo al: comitato dei delegati, presidente (potere d’urgenza), consiglio di amministrazione, giunta esecutiva. 3. Verifica dei requisiti di onorabilità professionalità e delle cause di incompatibilità e ineliggibilità dei delegati. 4. Disciplina in materia di trasparenza (ripartizione delle competenze Comitato dei delegati/Cda) 5. Aggiornamento norme di bilancio. Il Regolamento della Previdenza porta a 18 gli articoli e li inserisce in tre titoli: prestazioni previdenziali, prestazioni assistenziali, disposizioni transitorie. 10 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 3/2015 Due interventi presentati dal Triveneto sui dati del bilancio e sulla questione della morosità Al Comitato di maggio i delegati del Triveneto hanno posto altre due questioni. RAPPORTO CONTRIBUTI/PRESTAZIONI Una, espressa a nome di tutti dal delegato di Venezia Giovanni Rizzo, ha riguardato un aspetto primario del bilancio, cioé le entrate contributive, pari a 453,675 milioni di euro (ovvero senza le entrate per sanzioni, interessi, + rettifiche, rimborsi), inferiori alle spese per prestazioni, che sono pari a 464,715 milioni di euro. Il saldo è negativo per 11 milioni. A ciò si aggiunge il fatto che nell’importo delle entrate contributive è compreso anche il contributo integrativo (88,378 minimi + 49,900 autoliquidazione) pari a 138 milioni, significa che il saldo di competenza tra entrate contributive e uscite prestazionali rispetto alla sola redditività della categoria risulterebbe essere negativo per 149 milioni di euro. A fronte di questo dato c’è la conferma che circa 160 milioni di euro non sono stati riscossi, cosa che ha provocato la dismissione anticipata del patrimonio mobiliare. Accanto alla morosità, si è posto anche un altro problema: la scarsità di lavoro che impedisce ai geometri in attività di contribuire in misura pari al passato. “Prendiamo atto degli sforzi compiuti dal Presidente con il CdA per inventarsi opportunità e formule per reagire a questo tristemente pesante periodo, ma la mancanza di concreti ed efficaci risultati dalle diverse esperienze, come Sipem, Voi, Inarcheck o l'ultima Futura, ci fa ancor maggiormente preoccupare. Fortunatamente c'è Groma, che però ci vogliono togliere di mano...” Il documento termina con queste parole: “I delegati di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto, nel dichiarare il proprio voto favorevole all’approvazione del bilancio, chiedono con il presente documento: - Una più incisiva sinergia con il C.N.G. per garantire vere occasioni di lavoro per tutti, investire risorse e le abilità personali di chi ci rappresenta (e se serve anche qualche danaro) affinché si possa produrre l’obbligatorietà del Durc. - In vista della revisione delle modifiche statutarie che ci si appresterà a considerare per il prossimo comitato, siano inseriti appositi articoli che stabiliscano le modalità per cui la Cassa potrà direttamente segnalare agli organi di disciplina provinciali i vari casi di morosità, stabilendo anche l’incompatibilità di carica con coloro che si trovano nelle medesime situazioni negli organismi di categoria (delegati, membri del CdA, sindaci, amministratori di nostre partecipate, altri collaboratori esterni)”. MOROSITÀ, REATO DEONTOLOGICO Il delegato di Udine Renzo Fioritti ha pronunciato un intervento sulla morosità, esprimendo soddisfazione per il fatto che il Consiglio di amministrazione ha manifestato disponibilità a inserire nel riordino dello Statuto e dei Regolamenti norme che obblighino tutti a un comportamento corretto in fatto di contribuzione. Questo auspicio era stato espresso nelle riunioni preparatorie dai delegati del Triveneto i quali, considerando “violazione delle norme deontologiche” il mancato versamento per tre anni consecutivi dei contributi dovuti, ritengono che il moroso debba essere segnalato al Consiglio di disciplina per l’adozione del provvedimento di cancellazione dall’Albo. Fioritti inoltre ha positivamente considerato l’equiparazione, da parte del Consiglio di amministrazione, di coloro che non compilano il Quadro RR del Modello Unico agli iscritti che non presentavano il Modello 17, quindi recidivi soggetti al possibile provvedimento di cancellazione. Pitagora 3/2015 Le prestazioni previdenziali superano le contribuzioni Il saldo 2014 tra entrate contributive e spese previdenziali è negativo per 11 milioni, a cui si aggiunge una enorme somma dovuta alla morosità: 149 milioni di euro. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 11 Expo 2015 Non è solo una mostra di cibo ma anche di nuova architettura di Mariangela Ballo, giornalista In nome della sostenibilità, tornano in uso materiali e tecniche del passato per consumare meno risorse possibile. EXPO MILANO 2015: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 questa grande area vicina alla fiera di Milano, a Rho Pero, ospita l’esposizione universale dedicata all’alimentazione, considerata sotto l’aspetto della salubrità, della suf ficienza per 12 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA tutti gli abitanti della Terra e per la sostenibilità della Terra stessa. Il concetto ha due punti di riferimento: usare al meglio la tecnologia ma non danneggiare le risorse della natura, anzi riparare, se si può, i danni già arrecati. Pitagora 3/2015 CARDO E DECUMANO, COME LE CITTÀ ROMANE, ENTRO UN PERIMETRO D’ACQUA Il Collegio ha organizzato per il 12 e 13 settembre 2015 la visita all’EExpo di Milano. Tutti i dettagli della partecipazione sono esposti sul sito del Collegio. Come si vede della cartina sottostante, l’area è stata urbanizzata come facevano i Romani quando si accingevano a realizzare un accampamento o un centro urbano da un’area vergine. Delimitavano l’area e al suo interno tracciavano due assi perpendicolari, detti Decumano e Cardo. Così hanno fatto per l’Expo. Il Decumano è la via principale, che attraversa l’intero sito da est a ovest per un chilometro e mezzo e ospita su entrambi i lati i padiglioni nazionali dei Paesi partecipanti: degli oltre 130 Paesi, circa 60 hanno costruito un proprio padiglione (self-built), mentre gli altri (in genere i paesi più poveri) sono presenti all’interno di un distretto (cluster). Il lungo viale è coperto da un sistema di vele. Il Cardo, più corto (circa 350 metri) va da nord a sud e incrocia il Decumano in piazza Italia. All’estremo nord del Albero della Vita, un intreccio di legno e acCardo c’è l’A ciaio alto 37 metri, collocato di fronte a Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello Stato e del governo italiano. Gli edifici del Cardo sono rappresentativi del territorio italiano ed in particolare delle regioni, che qui hanno, per un periodo massimo di sei settimane, la loro sede di rappresentanza e luogo do esposizione. Il perimetro, mistilineo, è costituito da un corso d’acqua alimentato dal canale Villoresi, con una lunghezza complessiva di quattro chilometri e mezzo e una larghezza minima di quattro metri e mezzo; serve a irrigare le aree verdi e a controllare il microclima dell’area. UN’AREA DI 1,1 MILIONI DI METRI QUADRI, CON 140 PAESI E ORGANISMI INTERNAZIONALI Lo stesso concetto anima la costruzione stessa dell’esposizione. Il visitatore infatti vede prima di tutto i padiglioni, cioè l’immagine che i paesi espositori hanno voluto dare di se stessi, seguendo le linee guida obbli- gate: utilizzo di materiali sostenibili e riciclabili, realizzazione di edifici temporanei facili da smantellare, consumo energetico ridotto, attenzione al verde, metà dell’area del lotto occupato dallo spazio aperto. Pitagora 3/2015 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 13 PADIGLIONE L’albero della vita L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia è una struttura in legno e acciaio che si erge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano le gradinate. La chioma ricorda il disegno a losanghe creato da Michelangelo nella piazza del Campidoglio a Roma. In alcune occasioni l’Albero è animato da effetti speciali di luce e acqua. Al rivestimento in legno lamellare di larice corrisponde un'anima d'acciaio, realizzata nelle fonderie bresciane, per garantire la maggiore solidità possibile alla struttura. Il cuore in metallo dell'Albero della Vita nasconde una scala di accesso e i vani tecnici destinati agli addetti ai lavori: LE VIE D’ACQUA, INTERVENTI DI tramite questa scala si può raggiungere una terrazza panoramica posta sulla cima dell'Albero. La struttura centrale metallica è parzialmente oscurata tramite l'applicazione di fiori retrattili. Altri materiali utilizzati sono porfido e marmo di Botticino per la realizzazione del basamento e della passerella di accesso alla struttura. La base dell'Albero, le sue radici, raggiungibili attraverso una passerella sospesa sul Lake Arena, ospitano uno spazio espositivo. L'area, 90 metri di diametro, è dedicata ad eventi. L’opera è costata tre milioni, interamente sostenuti dalle aziende bresciane del Consorzio "Orgoglio Brescia". VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E AMBIENTALE Il sito espositivo è concepito come un’isola, circondata da acqua che proviene dal canale Villoresi, penetra all’interno, alimenta gli impianti di raf frescamento degli edifici e poi fuoriesce in una nuova canalizzazione che porta al Naviglio Grande e alla Darsena, nel cuore di Milano. I lavori di Expo 2015 hanno infatti compreso la riqualificazione della Darsena, l’antico porto cittadino, oltre che la sistemazione del Canale Villoresi e delle sue alzaie tra il Parco Groane e la città di Monza, compreso il recupero delle opere idrauliche storiche e la realizzazione di nuovi manufatti atti a migliorare la regolazione delle acque. 14 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 3/2015 ITALIA Palazzo Italia Expo 2015/Daniele Mascolo La rappresentazione in grandezza naturale di Hora (Stagione) è una statua del primo secolo dopo Cristo che porta in grembo uva, pere, melograni e noci, simbolo di fertilità e abbondanza. Abitualmente si trova agli Uffizi a Firenze, ma è stata prestata all’Expo e collocata nella hall di accoglienza di Palazzo Italia. Nel palazzo sono ospitate altre famose opere d’arte italiane: la Vucciria di Renato Guttuso, l'Ortolano di Arcimboldo e il Sostegno di mensa con grifi (Trapezophoros) del IV sec. a.C., proveniente da Ascoli Satriano, trafugata in uno scavo clandestino e recuperata dal nostro Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Palazzo Italia ha una superficie di circa 13.200 mq su 6 livelli fuori terra. È ispirato a una “foresta urbana”, formata da quattro blocchi che ospitano la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Auditorium-Eventi (Blocco Sud), la zona Uffici di Rappresentanza (Blocco Nord) e la zona Sale Conferenze-Meeting (Blocco Est). È un edificio a energia quasi zero (classe A), grazie al contributo del vetro fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento per l’involucro esterno. L’intera superficie esterna, 9.000 mq, è costituita da 900 pannelli di cemento “i.active Biodynamic” con principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta prevede l’utilizzo per l’80 per cento di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse. I pannelli per l’involucro esterno, pezzi unici diversi tra loro, sono stati realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Il progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale aggiudicato, su 68 partecipanti, allo studio Nemesi&Partners di Roma, realizzato con Proger e BMS Progetti per la parte ingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. Livio De Santoli per la sostenibilità. Pitagora 3/2015 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 15 PADIGLIONI SELF BUILT GERMANIA. ALBERI SOLARI E FIBROCEMENTO Superficie del lotto del padiglione: 4.913 mq Area espositiva: 2.680 mq Altezza dell’edificio: 12 m Superficie delle membrane: 1.855 mq FRANCIA. UN MERCATO CAPOVOLTO Il Padiglione della Francia è un edificio rappresentante un paesaggio capovolto di 3600 mq, di cui 2000 mq incastellati, ispirato ad un mercato su due piani rappresentativo delle “halles”, e luogo di scambi commerciali e di produzione. Il padiglione si ispira ad una forma esagonale rovesciata da sollevamenti tettonici. Questo “paesaggio costruito” sfuma all'interno del mercato nella parte interna del soffitto, unica parte visibile. Interamente fabbricato in legno francese proveniente dal Jura, la struttura in legno lamellare incollato é in picea all'interno e larice all'esterno. Tutti gli elementi (ossatura primaria e secondaria, soffitto, pavimento, facciate) sono 16 L’elemento centrale nel design del Padiglione tedesco sono i tetti in membrana, i « Germogli di Idee » che non solo offrono ombra ma producono anche energia diventando «Solar Trees » (Alberi Solari) grazie all’applicazione della tecnologia fotovoltaica organica (OPV) d’avanguardia. Il Padiglione è il primo grande progetto architettonico internazionale ad utilizzare questi prodotti innovativi. I moduli OPV funzionano in qualsiasi orientamento e sono attivi anche in presenza di luce diffusa. I circuiti stampati sono laminati sui due lati e sospesi in una rete d’acciaio filigranato che allontana l’elettricità dalla cella. La corrente prodotta viene immagazzinata ai piedi dei cinque « alberi solari » e alimenta un anello di luci LED che di notte li illumina creando un ciclo energetico completo, realizzato su imitazione degli esempi offerti dalla natura. Gli « alberi solari » funzionano in modo autosufficiente e aiutano a ridurre il fabbisogno d’energia dall’esterno e a risparmiare le risorse. Sulle pareti sono collocate lastre in fibrocemento disposte orizzontalmente che riducono l’irradiazione solare diretta permettendo l’illuminazione delle aree espositive. Quasi tutti gli ambienti sono ventilati e sono delimitati unicamente da membrane a pori aperti per un effetto protettivo contro gli insetti. incrociati gli uni con gli altri per costituire un'unica opera che disegna allo stesso tempo il rivestimento e la volumetria interna. Una macchina a comando numerico di grande precisione, accoppiata al software d'architettura, ha plasmato la struttura in tutte le dimensioni. Sono in evidenza anche le innovazioni francesi in materia di sistemi di fissazione invisibile. Ispirandosi al concetto “low-tech”, é interamente smontabile e rimontabile. Con i flussi d'aria che lo attraversano e il suo procedimento di tiraggio termico dal lucernario centrale, questo “mercato-paesaggio” beneficia di una ventilazione e di un rinfrescamento naturale, rendendolo un edificio a bassa consumazione di energia. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 3/2015 PADIGLIONI SELF BUILT STATI UNITI. UNA FATTORIA VERTICALE Il Padiglione USA (uno spazio di 3.250 mq) ricorda le linee di un tradizionale granaio americano, ma ha un titolo “patriottico”: "Cibo Americano 2.0: Uniti per nutrire il Pianeta”, volendo dimostrare che la leadership americana in ambito alimentare globale usa la scienza, la tecnologia, l'innovazione e il libero scambio. Le coltivazioni che alimentano il granaio sono collocate in verticale: 860 mq in cui si coltivano 42 varietà differenti di ortaggi, cereali ed erbe aromatiche. E questa è indicata come una soluzione per il futuro. La parete di coltivazione verticale è un sistema di ingegneria avanzata che utilizza 1494 singole torri di 1,3 m riempite di matrice di crescita, seminate con una coltura, appese a una serie di cornici rimovibili e irrigate da un sistema d’irrigazione a goccia. Le sementi di molte varietà di verdure a foglia scura, cereali ed erbe aromatiche sono state selezionate e fatte germogliare specificamente per la parete verde dell’Expo. Qui sono presenti anche alcune tecniche che gli CINA: PIASTRELLE ITALIANE PER VANKE Il Padiglione della Cina (foto sopra) è un misto di edificio rurale e urbano. Ma forse più interessante (foto a lato) è quello della Vanke, multinazionale cinese del settore immobiliare, ed è la prima volta che un’impresa cinese dispone di un padiglione tutto suo. Si tratta di uno spazio unico di 1000 mq, composto da circa 300 schermi installati in modo irregolare dove è proiettato un cortometraggio della durata di 8-10 minuti che ritrae momenti di vita delle comunità cinesi, evidenziando il ruolo fondamentale svolto dallo Shitang (convivialità) nella vita quotidiana. Il progetto è di Daniel Libeskind, che si è ispirato all’antico pensiero di Confucio, al Rinascimento italiano e all’arte contemporanea. L’esterno del padiglione è interamente rivestito da piastrelle rosse, disegnate per l’occasione da Libeskind e prodotte da Casalgrande Padana (serie Fractile), in un nuovo materiale ceramico: ecosostenibile ed autopulente. Le oltre 4200 lastre, prodotte nel formato 60x120 e successivamente tagliate in due distinti moduli di 60x60, sono state realizzate con uno speciale pattern frattale tridimensionale e sono frutto di un sofisticato procedimento industriale che prevede processi di smaltatura e cottura a 1250°C, impiegando selezionate miscele di argille, quarzi e feldspati, con l’utilizzo di smalti mePitagora 3/2015 americani considerano utili per il futuro, specie per i piccoli agricoltori: intercropping (più colture contemporaneamente sulla stessa terra), companion planting (piante mescolate per il controllo dei parassiti e per l’impollinazione), contour planting (aratura di contorno in zone collinari, tipo isoipse). Nel Cortile si può vedere il motore a gas Jenbacher, della GE Power & Water, che sfrutta biogas per creare energia a lungo termine. tallizzati saturi di ossidi, capaci di donare alla superficie ceramica un particolare e dinamico effetto cangiante: una cromia speciale, formulata e messa a punto, appositamente per questo progetto, nel laboratorio tintometrico di Casalgrande Padana. Anche l’installazione è stata complessa. Completata l’ossatura e messi in opera i puntoni in acciaio di controventamento, si è proceduto al montaggio degli orizzontamenti in lamiera grecata e al fissaggio dell’anima isolante dell’involucro, composta da pannelli in fibra di legno mineralizzata. Il tutto è stato poi racchiuso in uno strato di shotcrete su apposita armatura di sostegno. L’intero volume del padiglione Vanke, di forma inconsueta, è stato poi predisposto per la messa in opera di una speciale sottostruttura metallica di ancoraggio a secco del rivestimento ceramico, sviluppata in collaborazione tra l’architetto Daniel Libeskind e la Divisione Engineering di Casalgrande Padana. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 17 CASCINA TRIULZA IL LEGAME AGRICOLO DI MILANO La Cascina Triulza, un’antica costruzione rurale già presente all’interno del Sito Espositivo, è una delle cascine che segnano il paesaggio nei dintorni di Milano e riportano la città alla sua origine contadina e agricola. Ristrutturata per l’Expo, dopo l’evento, rimarrà in eredità alla città di Milano. Nella Cascina Triulza ha sede il Padiglione della Società Civile, gestito, in collaborazione con Expo Milano 2015, dalla Fondazione Triulza, un raggruppamento di numerose organizzazioni di rilevanza nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando di gara. È estesa su un’area di 7.900 mq, con oltre 5.000 metri quadri di spazio aperto. È strutturata su tre edifici: l’ex residenza, l’ex granaio e l’ex stalla. L’ex residenza è il principale edificio storico, dove si trovano gli spazi multifunzionali, uffici e sale riunioni. Nell’ex granaio, ampliato, sono presenti il punto di accoglienza dei visitatori, la sala convegni, l’area ristorazione. L’ex stalla è stata convertita in un grande e unico spazio espositivo e workshop. Il Mercato del Padiglione Società Civile vuole essere una vera porta di accesso a Expo per i produttori agricoli, gli artigiani, le cooperative, le imprese responsabili, le attività commerciali e i territori che promuovono prodotti e servizi atten- ti alla qualità, all’ambiente, alle tradizioni e ai diritti dell’uomo. È suddiviso in isole di metrature diverse (dai 4 ai 12 mq) opzionabili a moduli settimanali o per l’intera durata dell’Esposizione Universale. GEOMETRI IN EXPO Le sigle istituzionali dei Geometri (CNGeGL-Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, CIPAG-Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri e FGI-Fondazione Geometri Italiani) sono presenti con uno spazio personalizzato nella “FFattoria Globale del futuro 2.0”, il padiglione di WAA (World Association of Agronomists) e CONAF (Consiglio Nazionale Agronomi Forestali), un’area di 350 mq nell’area Nord Est 12. Fattoria globale è quella dove i diversi fattori di produzione si confrontano con il territorio in nome della sostenibilità. I CLUSTER I Cluster sono una delle novità di Expo Milano 2015: per la prima volta alcuni Paesi che non hanno un proprio padiglione vengono raggruppati in padiglioni collettivi a secondo identità tematiche e filiere alimentari. I temi sono: Riso, Cacao e Cioccolato, Caffè, Frutta e Legumi, Spezie, Cereali e Tuberi, Bio-Mediterraneo, Isole, mare e cibo, Zone aride. I CONVEGNI ALLA GALLERIA MERAVIGLI A Milano in Galleria Meravigli, di proprietà della Cassa, Geometri in Expo ha programmato numerosi convegni. Il primo si è tenuto il 21 luglio, Oltre l'efficienza: la nuova sfida della sostenibilità sarà far dialogare il costruito con l'ambiente. Seguiranno: il 24 settembre, Patrimonio architettonico e ambientale: re-inventare l'esistente; il 27 ottobre, La tecnologia al servizio dell'edilizia: il futuro è smart e sostenibile. Geometri in Expo: http://www.geometrinexpo.it so dal Politecnico di Milano. La motivazione è che il padiglione del Messico, grazie a una tripla membrana che ricopre l'intera superficie, sfrutta al massimo la luce naturale, riducendo il consumo di energia elettrica; inoltre applica filtri che impediscono ai raggi Uv di entrare all'interno. Oltre al Messico solo l'Irlanda e tre imprese (New HollandAgricoltura, Carlsberg Italia e Lavazza) hanno ricevuto questo riconoscimento. EDILIZIA SOSTENIBILE Il padiglione del Messico si è meritato il "Towards a sustainable Expo", nella categoria "Progettazione e Materiali dei Padiglioni" riconoscimento che Expo 2015, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente, ha assegnato alle strutture che si sono distinte per i più elevati standard di architettura sostenibile. Il giudizio è stato espres18 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 3/2015 VERTICAL FARM DI ENEA UNA POSSIBILE AGRICOLTURA DEL FUTURO L’Enea presenta all’EXPO di Milano la prima Vertical Farm italiana. Si tratta di una serra verticale alta quasi 5 metri nella quale si sperimenta una possibile agricoltura del futuro, realizzata senza pesticidi, senza trasporti., senza consumo di suolo. La Vertical Farm è l’emblema delle tecnologie per l’agricoltura del futuro, alle quali si lavora nei nove Centri Enea sul territorio nazionale: prodotti, servizi, processi concepiti per le imprese del settore e raccolAtlante dell’innovazione tecnologica, una sorta di ti nell’A ‘catalogo’ online con oltre 500 voci in diversi settori. Fra le innovazioni per l’agricoltura, i bioinsetticidi, i sensori per scoprire l’adulterazione dei prodotti alimentari, i processi per il recupero di sostanze utili dalle acque di scarico, le tecnologie per la tracciabilità degli alimenti, lo sviluppo dell’agricoltura di precisione (anche utilizzando droni e satelliti) per coltivare con meno acqua, usando modelli climatici innovativi. SCHEDA TECNICA È una serra multistrato chiusa con colture in orizzontale su piani sovrapposti. Consente di coltivare in assenza di terra, utilizzando colture idroponiche: le piante vengono inserite su piccole zolle di torba e crescono con l’apporto di acqua e nutrienti. Si tratta di una innovazione tecnologica di grande rilevanza, un prototipo in scala (3 m x 3 m x 4,5 m di altezza) perfettamente replicabile a livello industriale. In Italia ad oggi non esistono ancora delle serre verticali; ne esistono solo alcune nel mondo. La crescita delle piante è possibile grazie all’uso di illuminazione artificiale, con lampade a led ad altissima efficienza e a basso consumo. Vengono utilizzati i led perché forniscono luce fredda nelle colorazioni più idonee, blu e rosso, perfetta a riprodurre le condizioni che favoriscono la fotosintesi clorofilliana, essenziale per la crescita delle piante. La CO2 prodotta viene completamente riciclata e riassorbita dalle piante durante la fase notturna quando non ci sono le luci dei led accese. I led sono in funzione durante tutta la giornata e vengono spenti di notte. Coltivare con un sistema idroponico consente di ottimizzare anche gli usi dell’acqua. Il sistema necessita di circa 2 litri di acqua ogni kg di lattuga contro i 45 kg di coltivazione tradizionale. Coltivare su più piani soprapposti consente di avere una coltivazione di 3-4 volte superiore a quella di una coltura una serra tradizionale e di 7-8 volte in più rispetto ad una coltura in campo aperto. Nella Vertical farm Expo ogni 3 settimane si producono 500 piante di ottima qualità. Ogni ciclo di crescita è di 3 settimane per un totale di 14 cicli l’anno di produzioni. Essendo un sistema chiuso, non c’è bisogno di grosse quantità di concimi; rispetto ai sistemi di coltura tradizionali si arriva a risparmiarne il 50 per cento. IRRIGAZIONE E FERTIRRIGAZIONE Una pompa programmata entra in funzione periodicaPitagora 3/2015 mente ogni ora e attraverso un ciclo detto a flusso e riflusso consente l’erogazione dell’acqua per l’allagamento dei bancali. Per alcuni secondi ogni ora le radici assorbono l’acqua necessaria, e dopo l’acqua per gravità viene ricondotta nelle vasche sottostanti. Un fertirrigatore computerizzato, ovvero un’unità di miscelazione, controlla periodicamente il PH e la salinità della soluzione, integra nell’acqua la quantità di sostanze da erogare e le distribuisce attraverso l’irrigazione. La Vertical farm è composta da 12 piani di coltivazioni, ciascuno di un metro quadrato per un totale di 12 metri quadrati di superficie coltivata. Le piantine vengono inserite nella torba e completano il loro ciclo di crescita in 3 settimane. Per ogni ciclo si producono 250 piante di lattuga e 250 piante di basilico. Coltivare a ciclo chiuso consente di non sprecare nulla e di non produrre scarti o rifiuti. I prodotti sono privi di sostanze inquinanti, come pesticidi o fitofarmaci. SISTEMA ROBOTIZZATO Il sistema è progettato per essere completamente robotizzato. Nel caso della Vertical Farm dell’Expo, nel sistema non è previsto il robot, ma è un agronomo ogni 3 settimane ad occuparsi delle produzioni, della raccolta e del ricambio delle piante. Il clima all’interno è completamente controllato. Attraverso un sistema di climatizzazione, temperatura e umidità vengono ottimizzate in funzione delle esigenze delle piante. La temperatura è ottimizzata sia per la crescita del basilico che della lattuga con 17-18 gradi per il giorno, quando avviene la fotosintesi e 10-12 gradi per la notte, quando i led sono spenti. Telecamere collegate ai computer controllano tutto il sistema e anche anomalie o blackout. L’ambiente chiuso è completamente sterile, ossia non entrano insetti o parassiti. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 19 Informazioni Aggiornamento della Direttiva sulle procedure di emergenza in caso di calamità Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha emanato la nuova Direttiva 23/04/2015, concernente “Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emer genze derivanti da calamità naturali”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 169 del 23 luglio 2015, che aggiorna, superandola, la precedente Direttiva 12/12/2013. La nuova Direttiva delinea il modello di gestione della fase emergenziale, ed in particolare: - la procedura di attivazione della struttura operativa e delle comunicazioni; - la procedura per il coordinamento con le strutture di Protezione civile; - la procedura relativa all’attività di rilievo dei danni al patrimonio culturale, a sua volta articolata in una ricognizione speditiva, con l’ausilio delle schede per il rilievo speditivo del danno sul patrimonio culturale in caso di calamità naturale, ed in una rilevazione di dettaglio del danno, da effettuare nel caso di evento sismico con le schede A-DC, B-DP e C-BM allegate alla Direttiva; - la procedura relativa alle attività connesse agli interventi di messa in sicurezza dei beni immobili e mobili; - la procedura per la gestione dei depositi temporanei e dei laboratori di pronto intervento sui beni mobili; - la procedura per la gestione delle informazioni; - le modalità per la gestione della fase di progettazione e degli interventi di ricostruzione, consolidamento e restauro dei beni danneggiati; - i disciplinari operativi relativi alle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali. La Direttiva del 23 Aprile 2015 contiene tre allegati: - Allegato 1, strumenti schedografici - Allegato 2, istruzioni per utilizzo Community - Allegato 3, schema della struttura operativa. Sia la Direttiva che gli allegati sono stati aggiornati al 27 luglio 2015. Gli allegati sono costituiti da: - Scheda per il rilievo speditivo del danno sul patrimonio culturale in caso di calamità naturali - modelli: IEC, EM, P-ES, C-ES - Scheda per il rilievo del danno ai beni culturali - chiese modello ADC; - Scheda per il rilievo del danno ai beni culturali - palazzi modello BDP; - Scheda per il rilievo del danno ai beni culturali - danno beni mobilimodello C-BM; - Scheda di accompagnamento dei beni mobili rimossi; - Scheda di intervento sui beni mobili; - Scheda di pronto intervento; - Scheda di monitoraggio della progettazione; - Scheda di monitoraggio delle attività di rilievo del danno e di messa in sicurezza; - Disciplinare operativo per l’utilizzo dell’applicativo «Community Mibac» e per l’archiviazione informatica dei file; - Schema della struttura per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emer genze derivanti da calamità naturali. Codici per inadempimenti catastali anche con l’F24 Ep I codici tributo già in uso con il modello F24 per il pagamento delle somme dovute a seguito dell’attribuzione d’ufficio della rendita presunta e delle somme accertate a seguito di violazioni della normativa catastale possono essere utilizzati anche con l’F24 enti pubblici. A tale scopo, la risoluzione n. 66/E del 21 luglio 2015 apre le porte dell’F24 Ep ai seguenti codici tributo, da esporre in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”: T001 - Tributi speciali catastali - rendita presunta T002 - Sanzione per mancato adempimento catastale - rendita presunta 20 T003 - Interessi - rendita presunta T004 - Oneri accessori connessi alla determinazione della rendita presunta T009 - Tributi speciali catastali - accertamento catastale T010 - Sanzioni per mancati adempimenti catastali - accertamento catastale T011 - Interessi sui tributi speciali catastali - accertamento catastale T012 - Imposta di bollo - accertamento catastale T013 - Recupero spese per volture accertamento catastale T014 - Oneri accessori per operazioni catastali - accertamento catastale T015 - Altre spese per operazioni catastali - accertamento catastale. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Condizionatori Il Ministero dello Sviluppo economico, in merito a notizie pubblicate su organi di stampa, precisa che non c’è nessuna nuova tassa sui condizionatori domestici. Non si tratta di una tassa, ma solo controlli obbligatori su impianti piuttosto grandi, normalmente destinati a negozi, uffici e industrie, che superano la potenza di 12 kW e hanno l’obbligo del libretto di impianto. Perciò c’è solo il pagamento dell’intervento del tecnico. L’Italia ha introdotto, adeguandosi alle direttive europee, prescrizioni per il miglioramento dell’ef ficienza energetica nel condizionamento per tutelare l’ecosistema e favorire risparmio economico e competitività. Pitagora 3/2015 Informazioni Decreti energetici in vigore dal 1° ottobre Il 26 giugno sono stati firmati gli attesi decreti sulla efficienza energetica negli edifici, che entrano in vigore il 1° ottobre. Sono pubblicati nella G.U. n. 162 del 15 luglio 2015, suppl. n. 39. - Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. - Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici. - Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici. Restano validi gli attestati di certificazione energetica redatti ai sensi delle linee guida del DM 26 giugno 2009. Dal 1° luglio nuovi edifici cablati per banda larga Dal 1° luglio è entrato in vigore l’obbligo, per chi richiede un permesso di costruire per una nuova costruzione o per un intervento di ristrutturazione edilizia importante, di predisporre l’edificio alla connessione ad alta velocità in fibra ottica a banda ultralarga. Lo dispone il nuovo articolo 135-bis del Testo Unico Edilizia (Dpr 380/2001), introdotto dalla Legge 164/2014 di conversione del Decreto Sblocca Italia (dl 133/2014). In questo articolo sono indicate, quale riferimento tecnico, le Guide 306-2, 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI). CEI 306-2. Lo scopo di questa Guida è quello di fornire le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali, in conformità alle norme tecniche applicabili. Oggetto della Guida è l’impianto per la distribuzione dei segnali a supporto delle varie applicazioni (automazione di edificio, audio/video/multimediali, trasmissione dati, fonia) tipiche di questa tipologia di edifici. La Guida si rivolge principalmente a progettisti ed installatori, ma vuole essere anche d’ausilio agli utilizzatori finali come supporto per la definizione delle specifiche di impianto. Sostituisce completamente la Guida CEI 306-2:2003-01. Costo 90 euro. CEI 64-100/1, 64-100/2 e 64100/3. Le tre Guide Tecniche CEI sono fondamentali in materia di edilizia residenziale e predisposizione delle infrastrutture. Si rivolgono in particolare ai progettisti edili, agli architetti e agli installatori che lavorano alla costruzione di nuovi edifici in fase di ristrutturazione radicale. Costo 95 euro. Tutte le Guide sono acquistabili sul sito del Comitato Elettrotecnico Italiano. Deroghe alle distanze tra fabbricati: impugnata la legge La legge regionale del Veneto 16 marzo 2015, n. 4 (BUR n. 27/2015), il 18 maggio scorso è stata impugnata dal Governo limitatamente all’articolo 8, comma 1, lettera a), per violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, in quanto rientrante nella competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile. La legge regionale reca infatti disposizioni in materia di deroghe ai limiti di distanze tra fabbricati, da rispettarsi all’interno degli ambiti dei piani urbanistici attuativi (PUA) e degli ambiti degli interventi disciplinati puntualmente. Il giudizio è ancora pendente. Pitagora 3/2015 Durc on line dal 1° luglio Dal 1° luglio 2015 è operativo il servizio "Durc On Line" sul sito dell’Inps e dell’Inail. In base al DM 30 gennaio 2015, da questa data imprese, Pubbliche amministrazioni, Soa, banche e intermediari finanziari possono verificare la regolarità contributiva con un’unica interrogazione, inserendo il codice fiscale dell’impresa nelle banche dati di Inps, Inail e Casse Edili. La verifica della regolarità contributiva si basa sui pagamenti effettuati dall’impresa ai lavoratori subordinati, ai collaboratori e ai lavoratori autonomi. Non saranno considerati gravi gli scostamenti tra somme dovute e versate fino a 150 euro per ogni gestione. Ogni impresa potrà quindi avere “debiti” fino a 450 euro. Nel caso in cui la verifica abbia esito positivo, il sistema genererà un documento in formato pdf non modificabile che avrà durata di 120 giorni sia per i lavori pubblici che per quelli privati. Oltre all’interessato e alle amministrazioni, può accedere con una delega chiunque abbia interesse alla verifica della regolarità contributiva, come ad esempio banche e intermediari finanziari. La delega deve essere comunicata agli istituti dal soggetto delegante e conservata dal soggetto delegato. Le richieste del Durc presentate anteriormente al 1° luglio 2015 e ancora in corso di istruttoria sono definite con l’emissione del relativo certificato in Sportello unico previdenziale, applicando la nuova disciplina. Le nuove disposizioni sono spiegate in tre circolari: - Circolare Inail n. 61 del 26 giugno 2015 - Circolare Inps n. 126 del 26 giugno 2015. Indicazioni operative sono in: - Circolare del Ministero del Lavoro n. 19/2015 DM 30 gennaio 2015, DURC online, prime indicazioni operative. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 21 Informazioni Autorizzazione unica ambientale: modello unificato Il modello semplificato e unificato per la richiesta di autorizzazione unica ambientale (AUA) è stato pubblicato con il Decreto interministeriale 8 maggio 2015 del Dipertimento Funzione pubblica sulla Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 2015 n. 149, s.o. n. 35. Il decreto prevede che le regioni, entro il 30 giugno 2015, adeguino i contenuti del modello adottato in relazione alle normative regionali di settore. La data di pubblicazione sulla Gazzetta e la data prescritta alle Regioni coincidono. L’Autorizzazione unica ambientale può essere richiesta dai gestori di impianti assoggettati ad almeno una delle seguenti procedure abilitative: - autorizzazione agli scarichi di cui al Capo II del Titolo IV della Sezione II della Parte terza del Dlgs. 152/2006; - comunicazione preventiva di cui al- l’art. 112 del Dlgs. 152/2006, per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende; - autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’art. 269 del Dlgs. 152/2006; - autorizzazione generale di cui all’art. 272 del Dlgs. 152/2006; - comunicazione o nulla osta di cui all’art. 8, commi 4 o comma 6, della L. n. 447/1995; - autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all’art. 9 del Dlgs. n. 99/1992; - comunicazioni in materia di rifiuti pericolosi e non pericolosi di cui agli articoli 215 e 216 del Dlgs. 152/2006. L’Aua è rilasciata dallo Sportello unico per le attività produttive (Suap). Legge ecoreati La cosiddetta “legge ecoreati” (n. 68 del 22 maggio 2015) è stata definitivamente approvata. Essa, introduce nel codice penale un nuovo Titolo, dedicato ai delitti contro l’ambiente. In particolare sono previste le seguenti nuove fattispecie: inquinamento ambientale, morte o lesioni come conseguenza di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico di materiali ad alta radioattività, impedimento del controllo, omessa bonifica. Sospensione feriale tribunali La sospensione feriale dei termini processuali per il 2015 è stabilita dal 1° al 31 agosto, e così negli anni a seguire. In precedenza la sospensione andava fino al 15 settembre. Lo ha stabilito il Dl n. 132/2014, convertito in legge n. 162/2014. Elenco di geometri libero professionisti qualificati nella valutazione immobiliare Il Consiglio nazionale, facendo seguito al Protocollo d’Intesa sottoscritto il 16 aprile 2014 con l’Associazione Notarile Procedure Esecutive, ha adottato una procedura interna finalizzata a disciplinare le modalità operative per l’attuazione di tale accordo, stabilendo nello specifico i requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei professionisti qualificati. Tale procedura opera la distinzione tra una fase transitoria ed una fase a regime. Nella fase transitoria (fino al 31 dicembre 2016) sono considerati geometri libero professionisti qualificati nella valutazione immobiliare e nella due diligence immobiliare coloro che: 1. Siano iscritti all’Albo dei Geometri; 2. Non abbiano subito provvedimenti disciplinari di sospensione passati in giudicato negli ultimi 2 anni; 3. Abbiano svolto negli ultimi 3 anni almeno cinque consulenze tecniche d’ufficio riguardanti 5 distinte unità immobiliari nelle procedure di concordato preventivo o fallimento o esecuzione immobiliare; oppure abbiano seguito uno dei corsi citati (es. corso “VOL” oppure corsi organizzati dai Collegi; oppure un corso di valutazione immobiliare o di “due diligence” ai sensi del D.P.R. n. 137/2012. Nella fase a regime sono considerati geometri libero professionisti qualificati nella valutazione immobiliare e nella due diligence immobilia- re coloro che: 1. Siano iscritti all’Albo; 2. Siano in regola con la formazione professionale; 3. Non abbiano subito provvedimenti disciplinari di sospensione passati in giudicato negli ultimi 2 anni; 4. Siano in possesso della qualifica “REV” del TEGoVA oppue della certificazione ISO 1702. Con la circolare del 25 giugno, il Consiglio nazionale ha reso noto di essere in grado di rilasciare ai professionisti valutatori in possesso del riconoscimento REV, l’attestazione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutare immobiliare in conformità alla norma UNI 11558. Ciò in qualità di Awarding Member Association del TEGoVA. Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova via Fornace Morandi 24 - 35133 Padova - Tel. 049 8757788 - Fax 049 661124 - e-mail: [email protected] ORARIO DI RICEVIMENTO: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.30 COMMISSIONE PARCELLE: riceve ogni primo e terzo lunedì del mese, su appuntamento. Ufficio staccato di FONTANIVA presso Centro Padre Odone Nicolini - via Umberto I, 27 - tel. 0495942943, fax 049 5941749 Lunedì ore 9-12.30 22 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 3/2015