Pitagora 3_2015.qxd - Collegio Geometri Padova

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Pitagora 3_2015.qxd - Collegio Geometri Padova
3/2015
luglio
Numero 3 - Anno 13 -luglio 2015
on line
EXPO MILANO 2015
UNA VISITA MIRATA
Bimestrale di informazione
del Collegio Geometri
e Geometri Laureati di Padova
2 Il catasto, la montagna e il topolino
Pierluigi Capuzzo
4 È un obbligo deontologico
il pagamento della quota
Maurizio Falasco
6 Modificate le pensioni di anzianità
Chiara Cattani e Oddone Zecchin
8 Una proposta per le donne geometra
Chiara Cattani
9 Le modifiche richieste dal Triveneto
Oddone Zecchin
11 Ancora sul bilancio e sulla morosità
12 Expo: non solo cibo ma anche architettura
Mariangela Ballo
Bimestrale ufficiale di informazione
del Collegio Geometri
e Geometri Laureati di Padova
via Fornace Morandi, 24
35133 Padova
tel. 049 8757788 - fax 049 661124
e-mail: [email protected]
www.geometri.pd.it
Pitagora n. 3/2015
on line
SOMMARIO
Presidente
Geom. Pierluigi Capuzzo
Segretario
Geom. Oddone Zecchin
Tesoriere
Geom. Maurizio Falasco
Consiglieri
Giovanna Baldin
Moreno Benetazzo
Luca Biadolla
Giovanni Dal Zotto
Giuseppe Gazzin
Rudi Girardi
Michele Levorato
Marco Mason
Paolo Pol
Michele Rizzo (n. 3280)
Lorenza Tiengo
Elena Tresoldi
Direttore
Pierluigi Capuzzo
Referente per il Collegio
Chiara Cattani
Direttore responsabile
Barbara Ammanati
Iscrizione al Tribunale di Padova
n. 1852, 11 luglio 2003
Editore
Lettera srl, Galleria Scrovegni 7
tel. 0498805776; fax 8302577
35121 Padova
[email protected] - www.lettera.org
Pubblicità
Lettera srl, Galleria Scrovegni 7
tel. 0498805776; fax 8302577
35121 Padova
[email protected]
Copyright
Gli articoli pubblicati sono protetti
dalla legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d’autore.
Chiuso in redazione il 28 luglio 2015
In copertina: Palazzo Italia, Expo Milano 2015
Il catasto, la montagna e il topolino
di Pierluigi Capuzzo
2
È un obbligo deontologico il pagamento della quota
Il Collegio ha il dovere di legge di perseguire i morosi
di Maurizio Falasco
Notizie dal collegio
Pensione di anzianità: 40 anni di contributi, 60 di età
4
5
La modifica è necessaria per la sostenibilità della Cassa
di Chiara Cattani e Oddone Zecchin
Una proposta per le donne geometra
Le modifiche richieste dal Triveneto
Ancora sui dati di bilancio e sulla morosità
Expo 2015: non è solo una mostra di cibo
C’è anche molta nuova architettura
di Mariangela Ballo
Informazioni
Aggiornamento della Direttiva sulle procedure di emergenza in caso di calamità
Codici per inadempimenti catastali anche con l’F24 Ep
Condizionatori
Decreti energetici in vigore dal 1° ottobre
Dal 1° luglio nuovi edifici cablati per banda larga
Durc on line dal 1° luglio
Deroghe alle distanze tra fabbricati: impugnata la legge
Autorizzazione unica ambientale: modello unificato
Legge ecoreati
Elenco di geometri qualificati nella valutazione immobiliare
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COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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EDITORIALE
di Pierluigi Capuzzo
presidente
Il catasto, la montagna
lla notizia dell’ennesimo rinvio
della legge che dovrebbe riformare il Catasto par di vedere i Geometri –quella buona maggioranza di
professionisti che appunto di Catasto
si occupano- che sorridono ironicamente, come a dire: “lo sapevamo,
che vi aspettavate?”
È da ormai anni, molti, che si sente parlare di questa riforma che, a
detta dei soliti media superficiali e
arruffoni, dovrebbe essere epocale,
finalmente equa e quindi gradita al
cittadino, con modalità di assegnazione delle rendite determinata dal
mercato e non da astrusi calcoli su
basi meramente teoriche.
La realtà, come avviene spesso, supera la fantasia. Qualcuno, a livello
governativo, si è accorto che la nuova modalità di calcolo avrebbe aumentato a dismisura la base imponibile, mazzolando viepiù i cittadini
padroni di casa –la grande maggioranza- e conseguentemente il mondo
dell’edilizia già gravemente provato
dalla crisi più devastante del dopoguerra.
Le associazioni dell’immobiliare
hanno plaudito al rinvio ma, come al
solito, su temi dal contenuto altamente tecnico, sono più gli sproloqui che
gli interventi assennati.
Come al solito, gli annunci vengono affrontati con una superficialità
A
Sono poco avveduti
i commenti favorevoli
al rinvio della riforma
delle rendite catastali.
Speriamo invece
che si addivenga
finalmente, con
la futuribile local tax,
ad una tassazione
degli immobili, sia
in termini di base
imponibile, e quindi
di valori estimativi, sia
in termini di aliquote,
che non punisca
il bene-casa
così tanto da azzerare
gli investimenti
in questo settore, come
sta ora avvenendo.
2
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
disarmante, e proviamo a spiegarne
le ragioni.
In primis, il Governo ha sempre affermato di stare a predisporre la riforma del Catasto con il faro della invarianza di gettito, cioè dichiarando ai
quattro venti che il nuovo sistema
impositivo non avrebbe prodotto aumenti di tasse, ma neanche riduzioni.
Come potesse essere vera una siffatta affermazione, lo sanno soltanto
quelli che l’hanno esposta, perché
tutti noi sappiamo bene che non si
può parlare in termini assoluti, perché è una sciocchezza. È corretto
parlare di, se non eliminare, almeno
ridurre la sperequazione tra immobili
dalle caratteristiche analoghe attualmente censiti, e quindi tassati, con
differenze abnormi. Classamenti iniqui oggi dovuti a sistemi di calcolo
lontani anni luce dalla realtà del mercato. E questo è il punto sul quale si
spera che la legge prossima futura intervenga con correttezza e soprattutto
competenza. Noi tecnici siamo in
spasmodica attesa di conoscere l’algoritmo e le modalità che porteranno
a questa equalizzazione, anche per il
ruolo che potremo/dovremo avere.
Perché l’essenza del problema è
che se parliamo di equità accadrà inevitabilmente che qualcuno pagherà di
meno, ma qualcuno pagherà di più.
Ora come è possibile parlare con cer-
Pitagora 3/2015
Due mappe d’impianto, quella
di Montagnana e quella di Padova (1902)
a e il topolino
tezza di invarianza di gettito? Chi è
in grado di affermarlo? Stiamo trattando di milioni di unità immobiliari.
È tempo che si smetta di fare dichiarazioni prive di fondamento.
Speriamo soltanto che dopo tutto
questo ribollire alla fine la montagna
non partorisca il solito topolino. E
che si addivenga finalmente, con la
futuribile local tax, a un sistema di
tassazione degli immobili, sia in termini di base imponibile, e quindi di
valori estimativi, sia in termini di aliquote, che non punisca il bene-casa
così tanto da azzerare gli investimenti in questo settore, come sta ora avvenendo. Qualcuno dovrebbe capire
che nel nostro paese i tanto desiderati consumi interni riprenderanno soltanto se si rimette in assetto la filiera
dell’edilizia.
Tra pochi mesi la questione si ripresenterà, per l’ennesima volta, al
grande pubblico. Alzi la mano chi è
sicuro che vedremo la legge in quell’occasione.
Che strano, non si vedono mani alzate.
Bisogna convincersi
che i tanto desiderati
consumi interni
riprenderanno soltanto
se si rimette in assetto
la filiera dell’edilizia.
I geometri avevano già fatto una proposta ragionevole e praticabile
«Abbiamo scelto di non intervenire sul catasto non
perché non sia un buon lavoro ma nelle more della local
tax potrebbe sembrare un aumento delle tasse anche se
il testo prevedeva l’invarianza di gettito». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha spiegato in conferenza stampa la decisione di togliere dall'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri del 23 giugno 2015 il secondo decreto attuativo della delega fiscale in tema di
immobili.
La delega, prevista dal D.Lgs. n. 198/2014, scadeva il 27
giugno 2015. Le simulazioni curate dall'Agenzia delle
Entrate avevano rappresentato un forte aumento delle
nuove rendite catastali. Per questo, considerata la reale
difficoltà di agire direttamente sulle imposte sulla casa,
IMU e TASI, si è preferito rimandare l'approvazione del
secondo decreto attuativo.
Alla base della nuova valutazione ci saranno i prezzi
medi di zona degli immobili, dati di cui l'Agenzia delle
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Entrate è in possesso sia per rilevazioni dirette che per
l'acquisizione degli importi dei rogiti, per buona parte dei
comuni italiani. Quanto manca sono invece i fattori correttivi dovuti alle caratteristiche degli immobili oggetto
della nuova valutazione.
«C’è un solo modo per rassicurare i contribuenti e gestire la riforma in modo trasparente, ed è coinvolgere i professionisti», osserva Maurizio Savoncelli, presidente del
Consiglio nazionale, sul Sole 24 Ore del 29 giugno. «Le
funzioni statistiche che calcoleranno i nuovi valori patrimoniali vanno alimentate con dati “reali” sulle caratteristiche degli immobili, e bisogna dare ai proprietari la possibilità di comunicare al fisco queste informazioni, tramite i geometri e gli altri professionisti tecnici, usando un
software semplificato rispetto al Docfa, che potrebbe essere messo a punto in tempi brevi. Il costo dell’operazione per i cittadini, comunque contenuto, potrebbe essere
recuperato tramite una detrazione fiscale».
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
3
Collegio
e morosità
È un obbligo deontologico
il pagamento della quota
di Maurizio Falasco, Tesoriere
Il livello di morosità
ha raggiunto limiti
non più compatibili
con la corretta
gestione del Collegio,
al quale la legge
assegna l’obbligo
del recupero.
Ma si tratta anche
di una questione
di rispetto verso coloro
che pagano ogni anno
la quota di iscrizione.
4
D
a circa due anni questo Consiglio si è attivato nel recupero
delle quote di iscrizione all’Albo a
partire dall’anno 2009, mentre per
quelle relative agli anni precedenti è
in corso la procedura con Equitalia.
Per il pagamento della quota 2015,
da una verifica eseguita a metà luglio, risultano che ben 241 colleghi
non hanno ancora pagato, nonostante
le comunicazioni mandate via e-mail
e sms da Italriscossioni, ente preposto alla riscossione della quota di
iscrizione. Invitiamo i colleghi morosi al pagamento immediato della
stessa, al fine di evitare l’aggravio
della sovrattassa di €. 50,00.
Inoltre, si comunica che circa 220
colleghi non hanno pagato la quota
relativa all’anno 2014 e che agli
stessi verrà mandata ulteriore comunicazione di pagamento, mediante
raccomandata, con l’aumento della
sovrattassa di €. 50,00.
Per quanto riguarda il recupero
delle quote di iscrizione relative agli
anni 2009-2013, grazie al preciso e
paziente lavoro di un collega Consigliere e del personale di segreteria,
abbiamo recuperato le quote di 195
colleghi su circa 250, morosi anche
per più anni, mediante alcuni pagamenti immediati e per la maggior
parte con pagamenti rateizzati, anche
al fine di aiutare i nostri colleghi in
difficoltà economica, causata dalla
crisi che da anni colpisce notevolmente il settore edilizio.
Per i restanti circa 55 colleghi, do-
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
po averli più volte contattati in varie
maniere e senza ottenere alcuna risposta, informato il Consiglio del
Collegio e dopo averne ottenuto il
parere favorevole, si procederà al recupero delle quote per vie legali mediante un’ingiunzione di pagamento,
purtroppo con un ulteriore costo a carico del Collegio. Ove anche questo
recupero forzoso non dovesse andare
a buon fine, il Consiglio si vedrà costretto a sospendere quei colleghi
dall’esercizio della professione.
NON È ACCANIMENTO
Tutto questo, oltre a comportare un
notevole aumento di lavoro del personale di segreteria, potrebbe sembrare un accanimento nei confronti
dei colleghi ma non è così. Infatti
questo Consiglio ha il dovere civile e
morale di eseguire tutte le procedure
per il recupero delle quote dei colleghi morosi:
un dovere civile in quanto il Collegio è una Pubblica Amministrazione che deve procedere con tutte la
azioni previste dalla Legge al recupero dei pagamenti insoluti, onde evitare al Direttivo e ai Consiglieri sanzioni personali dagli Enti preposti (Corte dei Conti,....) per mancanza di entrate;
un dovere morale nei confronti di
tutti quei colleghi, che sono la maggioranza, che pagano puntualmente
la quota di iscrizione o eventualmente vengono in Collegio per la rateizzazione in caso di difficoltà economica.
Pitagora 3/2015
NOTIZIE DAL COLLEGIO
Libretti di tirocinio
Corso di inglese
Ricordiamo a tutti i praticanti e ai professionisti presso
i cui studi si svolgono tirocini, che la prima consegna dei
libretti e quelle successive, in occasione della vidimazioni
semestrali, avverranno esclusivamente in occasione delle
riunioni periodiche che tradizionalmente vengono organizzate da questo ente. Questo incontro è un momento
importante di confronto e di informazione sulla professione al quale è necessario che i praticanti partecipino.
La comunicazione della data e dell’orario di consegna
avviene tramite email e attraverso il sito del Collegio con
adeguato anticipo. Coloro che non potessero partecipare
all’incontro dovranno produrre adeguata documentazione
giustificativa.
Il Collegio organizza, dal 15 settembre al 29 ottobre, un
corso di inglese, con due lezioni settimanali da un’ora e
mezza, il martedì e il giovedì, che si terranno nell’Auditorium del Collegio. Sono previsti due livelli: base e intermedio, entrambi di 30 ore, di cui18 frontali e 12 online.
Ogni corso che verrà attivato avrà un minimo di tre e un
massimo di cinque partecipanti. L’orario delle lezioni sarà
stabilito all’inizio di settembre in base ai moduli che verranno attivati. Il costo è di euro 420, comprensivo di Iva e
tassa di iscrizione. Le adesioni con iscrizione online devono avvenire entro il 30 luglio 2015.
Entrambi i corsi danno diritto a 30 crediti formativi.
Aggiornamento scheda personale dell’Albo
La scheda personale, che ogni iscritto al Collegio può
personalmente aggiornare dal sito web, è stata implementata con la possibilità di inserire i dati relativi all’Iscrizione
all’Albo dei CTU e dell’Abilitazione di cui al D.Lgs 81/2008.
Si invitano gli iscritti all’Albo a provvedere all’aggiornamento dei dati personali.
Attivazione procedura aggiornamento
identificativi catastali
L’ufficio provinciale di Padova Territorio, presso l’Agenzia
delle Entrate, sta procedendo con la modifica degli identificativi catastali delle unità immobiliari site nei comuni
della provincia. Nel sito del Collegio all’indirizzo:
http://www.geometri.pd.it/site/settori-attivita/cata sto/47-documenti-catasto/245-catasto-terreni-aggioridentificativi è inserito l’elenco dei comuni con la data di
avvio della procedura di aggiornamento. Si tratta dei comuni di Baone (dal 3 giugno 2015), Bagnoli di Sopra (dall’8
giugno 2015), Anguillara Veneta (dal 15 giugno 2015),
Sant'Urbano (dal 22 giugno 2015), Candiana (dal 29 giugno 2015), Galzignano Terme (dal 30 giugno 2015), Gazzo
(dall'1 luglio 2015), Borgoricco (dal 2 luglio 2015), Vigonza
(dal 3 luglio 2015), Correzzola (dal 6 luglio 2015), Fontaniva (dal 7 luglio 2015), Piombino Dese (dall'8 luglio
2015), Teolo (dal 9 luglio), Cittadella (dal 10 luglio 2015),
Villanova (dal 13 luglio 2015), San Giorgio delle Pertiche
(dal 14 luglio 2015), Saonara (dal 15 luglio 2015), Piazzola
sul Brenta (dal 16 luglio 2015), Monselice (dal 17 luglio
2015), San Martino di Lupari (dal 20 luglio 2015), Vigodarzere (dal 21 luglio 2015), Campodarsego (dal 22 luglio
2015).
Per informazioni geom. Marco Meduri tel. 0497811422
[email protected]
Pitagora 3/2015
Fatturazione elettronica: come trovare
il codice IPA
Il codice IPA, necessario per la fatturazione alla pubblica amministrazione, si trova in un sito dedicato: www.indicepa.gov.it. Per individuare il codice giusto (codice univoco ufficio) di ogni ente o ufficio di ente, occorre seguire questo percorso.
1. Dalla home page si sceglie il criterio di ricerca dell’ente
(per alfabeto, per codice fiscale, per pec, per categoria, per
servizio, eccetera).
2. Procedendo nella ricerca si arriva all’ente desiderato.
Accanto al nome c’è una serie di icone. Bisogna cliccare
sulla seconda icona (vai alla lista degli uffici).
3. Cliccando sull’ufficio desiderato, si aprono tutte le informazioni relative: indirizzo, pec, codice univoco ufficio,
nome del responsabile.
Esempio:
Scegliendo per categoria, si vuole conoscere il codice
IPA dell’ufficio edilizia privata del Comune di Padova.
Nella scheda di tale ufficio ci sono anche tutte le informazioni utili: indirizzo, pec, numeri di telefono, nome del dirigente.
1. Scegliamo per categoria
2. Pubbliche amministrazioni/Comuni/Padova
3. Comune di Padova/seconda icona/edilizia privata
4. Qui c’è il codice IPA
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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Cassa
di previdenza
Per la sostenibilità della Cassa
40 anni di contributi, 60 di età
di Chiara Cattani e Oddone Zecchin, Delegati Cassa del Collegio di Padova
Le nuove regole
entreranno in vigore,
secondo la proposta
approvata dal Comitato
dei delegati, nel 2020.
Dal 1 gennaio 2016
ci sarà un innalzamento
progressivo
dell’età anagrafica
e dell’anzianità
contributiva.
i è svolto a Roma, nelle giornate
del 25-26 e 27 maggio, il consueto Comitato dei Delegati con l’approvazione del Bilancio Consuntivo
2014, con un risultato economico di
esercizio di 15,9 milioni di euro e
con un risultato della gestione previdenziale di 5,7 milioni di euro.
Elemento caratterizzante dell’anno
2014 è stata l’adozione di misure di
contrasto all’evasione della contribuzione con la ricorrente “attività di vigilanza”. Tramite controlli incrociati
tra i dati della Cassa, Agenzia delle
Entrate e Camere di Commercio, sono state verificate le posizioni degli iscritti in relazione alle società di ingegneria e all’iscrizione al solo Albo,
con verifica dell’esercizio dell’attività professionale senza il versamento
S
dei contributi previdenziali alla Cassa. Alla data odierna sono state recuperate contribuzioni pari a circa 3 milioni di euro e per il futuro verranno
implementati i controlli anche coinvolgendo le Pubbliche Amministrazioni o gli Enti preposti ad accogliere
istanze presentate dai professionisti
geometri. Sono infatti state avviate le
verifiche finanze per le dichiarazioni
degli anni 2011-2012-2013.
Sul fronte del trend di aumento
delle richieste di pensione, l’inasprimento dei requisiti di accesso e l’applicazione del sistema contributivo,
nel rispetto del pro-rata, sta dando segnali di mutamento con un calo nel
2014 di tutte le tipologie di pensioni,
in particolare quella di vecchiaia con
meno 22%.
MODIFICHE ALLE PENSIONE DI ANZIANITÀ
Sul tema della sostenibilità a lungo
termine dell’Ente, è stata approvata
dal Comitato la proposta di modifica
delle regole di accesso alla pensione
di anzianità per correggere una anomalia solo della Cassa Geometri e per
ovviare alla persistente richiesta di
uscire dal mondo del lavoro con la
pensione di anzianità, che quest’anno
ha rappresentato il 37% di tutte le domande di pensione.
Di seguito vi sottoponiamo i nuovi
requisiti in base ai quali, sostanzialmente, si potrà andare in pensione, a
La sala del Comitato Delegti
della Cassa di previdenza, tenutosi
a Roma il 25-26-27 maggio 2015.
6
regime nel 2020, avendo almeno 40
anni di contribuzione e 60 anni di età.
Si è voluto eliminare la possibilità
della finestra che consentiva di accedere alla pensione con anzianità contributive dai 35 ai 40 anni ed età da
58 a 63 anni pur con l’applicazione di
pesanti penalità.
Le attuali regole saranno vigenti fino al 31 dicembre 2015, poi si cambierà gradualmente regime dal 1°
gennaio 2016 con innalzamenti transitori fino ad arrivare a regime nel
2020 (vedasi articolato).
RESTYLING DELLO STATUTO E DEI REGOLAMENTI
È stata presentata la struttura che
dovranno avere lo Statuto e i
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Regolamenti della Cassa oggetto di
un Restyling, per il riordino di tutta
Pitagora 3/2015
Questi i temi trattati
nel Comitato di maggio
la normativa vigente, che oggi risulta
spesso ostica e di difficile interpretazione, visti i numerosi rimandi a modifiche avvenute nel tempo. La volontà è quella di poter adottare i nuovi testi già nel comitato dei delegati
di fine novembre e per questo sono
attualmente in corso numerosi incontri locali e nazionali.
Lo scopo è quello di fornire un articolato che possa agevolmente dare le
informazioni riguardanti l’ordinamento, la disciplina, gli obblighi e gli effetti a cui il geometra iscritto dovrà attenersi.
Alcune aree di intervento riguarda-
no lo statuto, il regime iscrittivo, la riforma delle professioni e l’iscrizione
dei dipendenti pubblici e dei praticanti. Il tema è molto importante perché
questa sarà l’opportunità per i delegati di presentare osservazioni e/o modifiche in base alle esperienze significative nei Collegi di appartenenza.
Su questa aspettativa si è già mossa la compagine dei delegati del Triveneto in un lavoro di analisi congiunto, presentando già in occasione
del comitato di maggio, interrogazioni a tema al nostro Presidente Fausto
Amadasi, anticipando le principali
tematiche da trattare
Contrasto all'evasione della
contribuzione
Modifica alla pensione di anzianità
Riordino di tutta la normativa
vigente
PROPOSTA DI MODIFICHE ALLA PENSIONE DI ANZIANITÀ
Regolamento per l’attuazione delle attività di previdenza e assistenza a favore degli iscritti e dei loro familiari
Art. 3 - Pensione di anzianità
3.1 -La pensione di anzianità è corrisposta a coloro che
abbiano maturato i seguenti requisiti:
a) compimento del sessantesimo anno di età;
b) quaranta anni di effettiva iscrizione e contribuzione
alla Cassa ed un pari periodo utile ai sensi del successivo comma 8.
3.2 - Il trattamento pensionistico di anzianità è determinato secondo il sistema di calcolo contributivo di cui all’art. 1 della legge 8.8.1995, n. 335 e successive modificazioni nel rispetto del principio del pro-rata in relazione alle anzianità già maturate alla data del 31.12.2006. La misura della quota di pensione calcolata ai sensi dell’art. 2,
commi 2 e 3, non può essere inferiore all’importo di cui al
comma 4 del citato art. 2, ridotto in proporzione agli anni di anzianità contributiva maturati al 31.12.2006.
Art. 34 - Disposizione transitoria
34.11 - Le modifiche al presente Regolamento, deliberate
dal Comitato dei Delegati nella seduta del 27 maggio
2015, entrano in vigore dal 1.1.2016.
34.12 - Dal 1.1.2016 fino al 31.12.2019 la pensione di anzianità di cui all’art. 3 del presente Regolamento può essere corrisposta:
a) a coloro che abbiano maturato quaranta anni di effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa indipendentemente dall’età anagrafica;
b) a coloro che abbiano i requisiti minimi riportati nella seguente tabella:
Pitagora 3/2015
Anno decorrenza Età anagrafica Anzianità contributiva
2016
59
36
2017
60
37
2018
60
38
2019
60
39
34.13 - Nelle ipotesi di cui al comma precedente, il trattamento è determinato ai sensi dell’art. 3, comma 2 del presente Regolamento. Alla quota di pensione calcolata ai
sensi dell’art. 2, commi 2,3, 4 e 5 in favore dei soggetti che
si trovino nelle condizioni di cui alla lettera b) del comma
precedente, si applica la sommatoria dei coefficienti di riduzione correlati all’età (tab. 1) e all’anzianità contributiva (tab. 2) di seguito riportati e già in vigore per effetto
delle precedenti modifiche regolamentari:
Tabella 1
Età anagrafica
Coefficiente di riduzione
59
20%
60
15%
61
10%
62
05%
63
02%
64
00%
Tabella 2
Anni di effettiva iscrizione
Coefficiente di riduzione
e di contribuzione alla Cassa
36
37
38
39
12%
09%
06%
03%
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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La differenza di genere
Una proposta per le donne geometra:
nell’esercizio professionale se hanno 40 anni di lavoro, possano andare
Le donne sono il pilastro della rete
in pensione anche prima dei 60 anni
informale di aiuto delle famiglie.
La donna nata nel 1940, a 40 anni
può dividere il carico alle cure
dei bambini e degli anziani
con altri 9 adulti – ha almeno
un anziano per 12 anni
nella rete di parentela.
La donna nata nel 1960, a 40 anni
può dividere il carico alle cure
dei bambini e degli anziani
con altri 5 adulti – ha almeno
un anziano per 18 anni
nella rete di parentela.
La donna nata nel 1970, a 40 anni
può dividere il carico alle cure
dei bambini e degli anziani
con altri 5 adulti – ha almeno
un anziano per 22 anni
nella rete di parentela.
Questo spiega perché consentire
alle donne di andare in pensione
prima dei 60 anni non è un privilegio.
Nel cambiare le regole per l’accesso alla pensione di anzianità, la
Commissione Legislativa dovrebbe
tenere conto di alcune condizioni
determinate dalla crisi economica e
dalla specificità della professione al
femminile.
Infatti è verosimile che la nuova
regola “40 anni di contributi e 60
anni di età” generi un comportamento diverso tra la platea dei geometri. Gli uomini rimarranno nel
mondo del lavoro facendo i pensionati attivi, cioè sommando la pensione al reddito professionale; le donne,
affaticate dai ritmi serrati di 40 anni
di organizzazione lavoro-famiglia,
accetteranno di buon grado l’uscita
definitiva dal mondo del lavoro,
senza continuazione di attività.
Per questo motivo ho proposto
che per le donne geometra rimanga,
anche oltre il 2020, la possibilità di
usufruire ancora dell’attuale norma,
cioè di poter andare in pensione con
minimo 40 anni di lavoro e di contribuzione, indipendentemente dall’età, quindi anche con meno di 60
anni di età.
Alla Cassa questo comporterebbe
un minimo sforzo economico, viste
le pochissime donne che andranno
in pensione con il massimo degli anni di esercizio professionale. Lo dimostra il fatto che nell’anno 2014
solo 8 donne hanno fatto domanda
di pensione di anzianità, pari all’1
per cento (gli uomini sono stati
570). Non solo, introdurrebbe il
principio di mutua solidarietà e sarebbe una prima risposta al notevole
abbandono della professione (34%
di donne) dopo i primi 10-15 anni di
iscrizione all’Albo.
Quanto al proseguimento di attività esercitato verosimilmente dagli
uomini pensionati di anzianità, ho
proposto di limitare questo periodo
a 5 anni dalla data di pensionamento, quale tempo congruo per rimettere il lavoro verso tutti gli altri colleghi professionisti, di tutte le età,
non solo giovani. Quale norma transitoria essa servirebbe a favorire il
ricambio tra gli iscritti e a creare lavoro dall’interno verso l’esterno.
Bisogna far capire che chiudere
l’attività e dirigere i propri clienti
verso altri colleghi non è un fallimento ma è un gesto di grande responsabilità civile.
Non basta cambiare le regole della pensione di anzianità, occore anche cambiare il modello di welfare,
ribadendo il concetto chiave che tutti dovremmo avere una pensione
“dignitosa” a prescindere dalla possibilità di sommarla ad un reddito da
lavoro.
Chiara Cattani
PENSIONI DI ANZIANITÀ DELIBERATE PER GEOMETRI DI SESSO FEMMINILE
DAL 2010 AL 2014
Iscritte che hanno chiesto
la pensione di anzianità
8
Età delle iscritte all’epoca
della decorrenza della pensione
Percentuale di appartenenza ai Collegi
delle seguenti macro aree (%)
anno
numero
anni
nord
centro
sud
2010
3
60 – 61 – 64
67
33
---
2011
7
59 (3) – 61 – 62
72
---
28
2012
8
58 – 59(3) – 60 (2) – 62 – 63
62
25
12
2013
3
59 – 61 – 63
67
33
---
2014
8
60 (2) – 61 (3) – 62 – 63 - 64
76
12
12
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Pitagora 3/2015
Le modifiche richieste dai delegati
del Triveneto su temi
regolamentari e organizzativi
Una caratteristica che contraddistingue i delegati Cassa dell’area
geografica del Nord-Est è quella che
gli interventi presso la Cassa Geometri, in occasione dei Comitati, tradizionalmente di maggio e novembre, sono sempre puntuali, dettagliati, tempestivi e soprattutto unitari in
quanto, dopo avere condiviso in precedenti incontri zonali i temi da affrontare, solo uno di noi illustra alla
platea il contributo che vogliamo
portare; almeno in linea generale.
L’ultimo comitato del 25-27 maggio ci ha consentito di sottoporre, come Triveneto, al presidente, ai consiglieri e ai delegati tutti, due documenti predisposti dal sottoscritto, nel
quale sono state evidenziate alcune
problematiche registrate e sollevate
dagli iscritti nei molti incontri che i
delegati hanno con i colleghi.
Gli interventi sono stati impostati
su due tematiche, regolamentari e
organizzative, che brevemente vengono di seguito riassunte.
Tra le questioni “regolamentari” si è inteso porre attenzione a vari argomenti di cui riporto solo i
principali:
1) Crediti contributivi. Il caso è
quello dell’iscritto che, per errori di
calcolo, versa somme in eccedenza
rispetto al dovuto e, non “curando”
la propria situazione contributiva,
non provvede a chiedere il rimborso
entro il termine decennale, incorrendo così nella prescrizione del credito. È stato chiesto che sia la Cassa a
comunicare l’esistenza del credito al
fine di consentire all’iscritto di inoltrare la richiesta o meglio ancora disponendo d’ufficio il relativo rimborso.
2) Debiti contributivi. Sono stati riscontrati casi di anni “irregolari”
che rendono invalido l’anno ai fini
del calcolo della pensione, per mancato versamento di modeste somme
sull’ordine di qualche decina o centinaia di euro, se non accedendo ad
un calcolo con riserva matematica,
estremamente oneroso. La modifica
regolamentare richiesta vuole che
sia possibile procedere alla versamento del dovuto, maggiorato unicamente degli interessi ed eventualmente di una sanzione.
3) Domanda di pensione con debiti e crediti contributivi. L’iscritto,
al momento di inoltrare la domanda
di pensione, si rende conto di non
avere avuto la necessaria attenzione
nel controllo della propria storia
contributiva, accertando l’esistenza
di crediti e debiti contributivi. La richiesta è stata quella che nel momento in cui viene deliberata la pensione si provveda anche con la compensazione dei debiti e crediti in armonia con le precedenti richieste.
4) Regolarità contributiva. La verifica della regolarità contributiva dell’iscritto è un preciso dovere dell’iscritto, però la migrazione della banca dati della Cassa da un sistema all’altro ha determinato casi in cui
quello che era regolare ad una certa
data non lo era più in data successiva. Per ovviare a tali inconvenienti è
stato chiesto che la Cassa inserisca
nei regolamenti il rilascio annuale di
un documento che attesti lo stato contributivo allo scopo di bloccare la situazione per le annualità precedenti.
5) Pensione in totalizzazione. Analogamente a quanto avviene con la
pensione in ricongiunzione, che prevede un momento in cui prima della
liquidazione del trattamento finale
venga emesso un atto di assenso da
parte dell’iscritto sulle somme da
versare, si chiede che anche per la
pensione in totalizzazione, una volta terminata l’istruttoria e prima che
venga deliberata dalla giunta, l’iscritto abbia la possibilità di accettare o rifiutare l’importo spettante come pensione.
Tra le questioni “organizzative”,
i rapporti e le comunicazioni tra la
Cassa e l’iscritto sono stati il filo
Pitagora 3/2015
Sia la Cassa a monitorare
la situazione degli iscritti
Errori di calcolo o mancato controllo
della regolarità contributiva
possono determinare amare sorprese
al momento della pensione.
Si chiede che la Cassa
tenga monitorata la situazione
di ogni iscritto.
Difficoltà nella comunicazione
con gli uffici della Cassa
e corrispondenza solo tramite Pec
sono segni di un rapporto
poco amichevole verso gli iscritti.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
9
É troppo tardi pensarci
al momento della pensione
Tutti gli iscritti, giovani
e meno giovani,
prestino maggiore attenzione
alla propria situazione contributiva,
per evitare di perdere annualità
irregolari, o crediti inesigibili..
conduttore delle richieste così sintetizzate:
1) Comunicazione Iscritto/Cassa.
Nella gestione della comunicazione
abbiamo evidenziato le difficoltà che
l’iscritto ha nel contattare la Cassa
tramite il centralino, il Contact Center o anche tramite comunicazioni a
mezzo mail, PEC o raccomandata.
La difficoltà sta nel riuscire ad avere il contatto diretto con un funzionario a cui rivolgere le istanze o a
cui chiedere le risposte.
2) Corrispondenza Cassa/Iscritto.
Nella gestione della corrispondenza
tra Cassa e Iscritto, con particolare
riferimento alla PEC, abbiamo segnalato che pur essendo uno strumento previsto per legge, molti iscritti hanno difficoltà nella sua gestione e, in particolare i pensionati,
poco abituati all’uso delle nuove tecnologie avrebbero bisogno di un tipo di comunicazione tradizionale.
3) Formazione del personale dei
Collegi. L’attività decentrata della
Cassa che svolgono i collegi impone che una parte consistente delle risorse umane in servizio vengano
continuamente aggiornate per dare
il migliore servizio possibile all’iscritto. È stato chiesto di implementare ulteriormente la formazione a
distanza tramite collegamenti streaming, che consentirebbero maggiore velocità e minore dispendio di risorse economiche.
Tutte le nostre richieste e osservazioni hanno ricevuto una immediata
e puntuale risposta dal presidente
Amadasi, che si è dimostrato un profondo conoscitore della materia, lasciando intendere che su alcune questioni si potrà sicuramente intervenire, mentre su altre, colpevole anche
la legislazione vigente, sarà più difficile. Una cosa è emersa fondamentalmente: tutte, o quasi, le nostre richieste sono state condivise dalla
quasi totalità del comitato, anche se
bisogna sottolineare che spesso i
problemi sono determinati da una
comprensibile scarsa conoscenza
dell’argomento previdenziale da
parte dell’iscritto, ma sovente anche
da un suo, meno comprensibile, disinteresse, come a dire: Tanto ci
penserò quando sarà il momento.
Forse allora sarà troppo tardi però!
L’invito che mi sento di rivolgere
a tutti gli iscritti, giovani e meno
giovani, è quello prestare maggiore
attenzione alla propria situazione
contributiva, in quanto nel momento in cui ne avremo più bisogno, una
situazione compromessa per annualità irregolari, o non valide, renderebbe ancora più difficile quel momento. Quello che potrebbe sembrare adesso un sacrificio, sarà di certo
un sollievo a fine carriera.
Oddone Zecchin
«Quant’è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza»
(Lorenzo de’ Medici)
Statuto e Regolamenti più facili da comprendere
Il Restyling dello Statuto e dei Regolamenti, che sarà approvato nel Comitato dei Delegati di novembre, prevede cinque aree di intervento.
1. Regime iscrittivo: riforma delle professioni, dipendenti pubblici, praticanti.
2. Ricognizione dei poteri e delle competenze in capo al: comitato dei delegati, presidente (potere d’urgenza), consiglio di amministrazione, giunta
esecutiva.
3. Verifica dei requisiti di onorabilità professionalità e delle cause di incompatibilità e ineliggibilità dei delegati.
4. Disciplina in materia di trasparenza (ripartizione delle competenze
Comitato dei delegati/Cda)
5. Aggiornamento norme di bilancio.
Il Regolamento della Previdenza porta a 18 gli articoli e li inserisce in tre titoli: prestazioni previdenziali, prestazioni assistenziali, disposizioni transitorie.
10
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Pitagora 3/2015
Due interventi presentati dal Triveneto
sui dati del bilancio
e sulla questione della morosità
Al Comitato di maggio i delegati
del Triveneto hanno posto altre due
questioni.
RAPPORTO CONTRIBUTI/PRESTAZIONI
Una, espressa a nome di tutti dal
delegato di Venezia Giovanni Rizzo, ha riguardato un aspetto primario del bilancio, cioé le entrate contributive, pari a 453,675 milioni di
euro (ovvero senza le entrate per
sanzioni, interessi, + rettifiche, rimborsi), inferiori alle spese per prestazioni, che sono pari a 464,715
milioni di euro. Il saldo è negativo
per 11 milioni.
A ciò si aggiunge il fatto che nell’importo delle entrate contributive è
compreso anche il contributo integrativo (88,378 minimi + 49,900 autoliquidazione) pari a 138 milioni,
significa che il saldo di competenza
tra entrate contributive e uscite prestazionali rispetto alla sola redditività della categoria risulterebbe essere
negativo per 149 milioni di euro.
A fronte di questo dato c’è la conferma che circa 160 milioni di euro
non sono stati riscossi, cosa che ha
provocato la dismissione anticipata
del patrimonio mobiliare.
Accanto alla morosità, si è posto
anche un altro problema: la scarsità
di lavoro che impedisce ai geometri
in attività di contribuire in misura
pari al passato. “Prendiamo atto degli sforzi compiuti dal Presidente
con il CdA per inventarsi opportunità e formule per reagire a questo tristemente pesante periodo, ma la
mancanza di concreti ed efficaci risultati dalle diverse esperienze, come Sipem, Voi, Inarcheck o l'ultima
Futura, ci fa ancor maggiormente
preoccupare. Fortunatamente c'è
Groma, che però ci vogliono togliere di mano...”
Il documento termina con queste
parole: “I delegati di Friuli Venezia
Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto,
nel dichiarare il proprio voto favorevole all’approvazione del bilancio,
chiedono con il presente documento:
- Una più incisiva sinergia con il
C.N.G. per garantire vere occasioni
di lavoro per tutti, investire risorse e
le abilità personali di chi ci rappresenta (e se serve anche qualche danaro) affinché si possa produrre
l’obbligatorietà del Durc.
- In vista della revisione delle modifiche statutarie che ci si appresterà a
considerare per il prossimo comitato, siano inseriti appositi articoli che
stabiliscano le modalità per cui la
Cassa potrà direttamente segnalare
agli organi di disciplina provinciali i
vari casi di morosità, stabilendo anche l’incompatibilità di carica con
coloro che si trovano nelle medesime
situazioni negli organismi di categoria (delegati, membri del CdA, sindaci, amministratori di nostre partecipate, altri collaboratori esterni)”.
MOROSITÀ, REATO DEONTOLOGICO
Il delegato di Udine Renzo Fioritti ha pronunciato un intervento sulla
morosità, esprimendo soddisfazione
per il fatto che il Consiglio di amministrazione ha manifestato disponibilità a inserire nel riordino dello
Statuto e dei Regolamenti norme
che obblighino tutti a un comportamento corretto in fatto di contribuzione. Questo auspicio era stato espresso nelle riunioni preparatorie
dai delegati del Triveneto i quali,
considerando “violazione delle norme deontologiche” il mancato versamento per tre anni consecutivi dei
contributi dovuti, ritengono che il
moroso debba essere segnalato al
Consiglio di disciplina per l’adozione del provvedimento di cancellazione dall’Albo.
Fioritti inoltre ha positivamente
considerato l’equiparazione, da parte
del Consiglio di amministrazione, di
coloro che non compilano il Quadro
RR del Modello Unico agli iscritti
che non presentavano il Modello 17,
quindi recidivi soggetti al possibile
provvedimento di cancellazione.
Pitagora 3/2015
Le prestazioni previdenziali
superano le contribuzioni
Il saldo 2014 tra entrate contributive
e spese previdenziali
è negativo per 11 milioni,
a cui si aggiunge una enorme
somma dovuta alla morosità:
149 milioni di euro.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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Expo 2015
Non è solo una mostra di cibo
ma anche di nuova architettura
di Mariangela Ballo, giornalista
In nome della sostenibilità,
tornano in uso materiali
e tecniche del passato
per consumare
meno risorse possibile.
EXPO MILANO 2015: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA
Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015
questa grande area vicina alla fiera di
Milano, a Rho Pero, ospita l’esposizione universale dedicata all’alimentazione, considerata sotto l’aspetto
della salubrità, della suf ficienza per
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COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
tutti gli abitanti della Terra e per la sostenibilità della Terra stessa. Il concetto ha due punti di riferimento: usare al
meglio la tecnologia ma non danneggiare le risorse della natura, anzi
riparare, se si può, i danni già arrecati.
Pitagora 3/2015
CARDO E DECUMANO, COME LE CITTÀ ROMANE, ENTRO UN PERIMETRO D’ACQUA
Il Collegio ha organizzato per il 12 e 13 settembre 2015
la visita all’EExpo di Milano. Tutti i dettagli della partecipazione sono esposti sul sito del Collegio.
Come si vede della cartina sottostante, l’area è stata
urbanizzata come facevano i Romani quando si accingevano a realizzare un accampamento o un centro urbano
da un’area vergine. Delimitavano l’area e al suo interno
tracciavano due assi perpendicolari, detti Decumano e
Cardo. Così hanno fatto per l’Expo.
Il Decumano è la via principale, che attraversa l’intero
sito da est a ovest per un chilometro e mezzo e ospita su
entrambi i lati i padiglioni nazionali dei Paesi partecipanti: degli oltre 130 Paesi, circa 60 hanno costruito un proprio padiglione (self-built), mentre gli altri (in genere i
paesi più poveri) sono presenti all’interno di un distretto
(cluster). Il lungo viale è coperto da un sistema di vele.
Il Cardo, più corto (circa 350 metri) va da nord a sud e
incrocia il Decumano in piazza Italia. All’estremo nord del
Albero della Vita, un intreccio di legno e acCardo c’è l’A
ciaio alto 37 metri, collocato di fronte a Palazzo Italia,
luogo di rappresentanza dello Stato e del governo italiano. Gli edifici del Cardo sono rappresentativi del territorio italiano ed in particolare delle regioni, che qui hanno,
per un periodo massimo di sei settimane, la loro sede di
rappresentanza e luogo do esposizione.
Il perimetro, mistilineo, è costituito da un corso d’acqua alimentato dal canale Villoresi, con una lunghezza
complessiva di quattro chilometri e mezzo e una larghezza minima di quattro metri e mezzo; serve a irrigare le
aree verdi e a controllare il microclima dell’area.
UN’AREA DI 1,1 MILIONI DI METRI QUADRI, CON 140 PAESI E ORGANISMI INTERNAZIONALI
Lo stesso concetto anima la costruzione stessa dell’esposizione. Il visitatore infatti vede prima di tutto i padiglioni, cioè l’immagine che i paesi
espositori hanno voluto dare di se
stessi, seguendo le linee guida obbli-
gate: utilizzo di materiali sostenibili
e riciclabili, realizzazione di edifici
temporanei facili da smantellare,
consumo energetico ridotto, attenzione al verde, metà dell’area del lotto
occupato dallo spazio aperto.
Pitagora 3/2015
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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PADIGLIONE
L’albero della vita
L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia è una
struttura in legno e acciaio che si erge al centro di Lake
Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano le gradinate.
La chioma ricorda il disegno a losanghe creato da Michelangelo nella piazza del Campidoglio a Roma. In alcune
occasioni l’Albero è animato da effetti speciali di luce e
acqua.
Al rivestimento in legno lamellare di larice corrisponde
un'anima d'acciaio, realizzata nelle fonderie bresciane, per
garantire la maggiore solidità possibile alla struttura. Il
cuore in metallo dell'Albero della Vita nasconde una scala
di accesso e i vani tecnici destinati agli addetti ai lavori:
LE VIE D’ACQUA, INTERVENTI DI
tramite questa scala si può raggiungere una terrazza panoramica posta sulla cima dell'Albero. La struttura centrale metallica è parzialmente oscurata tramite l'applicazione
di fiori retrattili. Altri materiali utilizzati sono porfido e
marmo di Botticino per la realizzazione del basamento e
della passerella di accesso alla struttura.
La base dell'Albero, le sue radici, raggiungibili attraverso
una passerella sospesa sul Lake Arena, ospitano uno spazio espositivo. L'area, 90 metri di diametro, è dedicata ad
eventi.
L’opera è costata tre milioni, interamente sostenuti dalle aziende bresciane del Consorzio "Orgoglio Brescia".
VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E AMBIENTALE
Il sito espositivo è concepito come un’isola, circondata da acqua che proviene dal canale Villoresi, penetra all’interno, alimenta
gli impianti di raf frescamento degli edifici e
poi fuoriesce in una nuova canalizzazione
che porta al Naviglio Grande e alla Darsena,
nel cuore di Milano.
I lavori di Expo 2015 hanno infatti compreso la riqualificazione della Darsena, l’antico
porto cittadino, oltre che la sistemazione del
Canale Villoresi e delle sue alzaie tra il Parco Groane e la città di Monza, compreso il recupero delle opere idrauliche storiche e la
realizzazione di nuovi manufatti atti a migliorare la regolazione delle acque.
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COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Pitagora 3/2015
ITALIA
Palazzo Italia
Expo 2015/Daniele Mascolo
La rappresentazione in grandezza naturale di Hora (Stagione) è una statua del primo secolo dopo
Cristo che porta in grembo uva, pere, melograni e noci, simbolo di fertilità e abbondanza.
Abitualmente si trova agli Uffizi a Firenze, ma è stata prestata all’Expo e collocata nella hall
di accoglienza di Palazzo Italia. Nel palazzo sono ospitate altre famose opere d’arte italiane: la Vucciria di Renato
Guttuso, l'Ortolano di Arcimboldo e il Sostegno di mensa
con grifi (Trapezophoros) del IV sec. a.C., proveniente da
Ascoli Satriano, trafugata in uno scavo clandestino e
recuperata dal nostro Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale.
Palazzo Italia ha una superficie di circa 13.200 mq
su 6 livelli fuori terra. È ispirato a una “foresta urbana”, formata da quattro blocchi che ospitano la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Auditorium-Eventi (Blocco Sud), la zona Uffici
di Rappresentanza (Blocco Nord) e la zona Sale Conferenze-Meeting (Blocco Est).
È un edificio a energia quasi zero (classe A), grazie al contributo del vetro fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento per l’involucro esterno. L’intera superficie esterna, 9.000 mq, è costituita da 900 pannelli di cemento “i.active Biodynamic” con
principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog.
La malta prevede l’utilizzo per l’80 per cento di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai
cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse. I
pannelli per l’involucro esterno, pezzi unici diversi tra loro, sono stati realizzati con la tecnologia di Styl-Comp.
Il progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale aggiudicato, su 68
partecipanti, allo studio Nemesi&Partners di Roma, realizzato con Proger e BMS Progetti per la parte
ingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. Livio De Santoli per la sostenibilità.
Pitagora 3/2015
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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PADIGLIONI SELF BUILT
GERMANIA. ALBERI SOLARI E FIBROCEMENTO
Superficie del lotto del padiglione: 4.913 mq
Area espositiva: 2.680 mq
Altezza dell’edificio: 12 m
Superficie delle membrane: 1.855 mq
FRANCIA. UN MERCATO CAPOVOLTO
Il Padiglione della Francia è un edificio rappresentante
un paesaggio capovolto di 3600 mq, di cui 2000 mq incastellati, ispirato ad un mercato su due piani rappresentativo delle “halles”, e luogo di scambi commerciali e di produzione. Il padiglione si ispira ad una forma esagonale rovesciata da sollevamenti tettonici. Questo “paesaggio costruito” sfuma all'interno del mercato nella parte interna
del soffitto, unica parte visibile.
Interamente fabbricato in legno francese proveniente
dal Jura, la struttura in legno lamellare incollato é in picea
all'interno e larice all'esterno. Tutti gli elementi (ossatura
primaria e secondaria, soffitto, pavimento, facciate) sono
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L’elemento centrale nel design del Padiglione tedesco
sono i tetti in membrana, i « Germogli di Idee » che non
solo offrono ombra ma producono anche energia diventando «Solar Trees » (Alberi Solari) grazie all’applicazione
della tecnologia fotovoltaica organica (OPV) d’avanguardia. Il Padiglione è il primo grande progetto architettonico internazionale ad utilizzare questi prodotti innovativi. I
moduli OPV funzionano in qualsiasi orientamento e sono
attivi anche in presenza di luce diffusa. I circuiti stampati
sono laminati sui due lati e sospesi in una rete d’acciaio filigranato che allontana l’elettricità dalla cella. La corrente
prodotta viene immagazzinata ai piedi dei cinque « alberi
solari » e alimenta un anello di luci LED che di notte li illumina creando un ciclo energetico completo, realizzato
su imitazione degli esempi offerti dalla natura. Gli « alberi solari » funzionano in modo autosufficiente e aiutano a
ridurre il fabbisogno d’energia dall’esterno e a risparmiare
le risorse.
Sulle pareti sono collocate lastre in fibrocemento disposte orizzontalmente che riducono l’irradiazione solare diretta permettendo l’illuminazione delle aree espositive.
Quasi tutti gli ambienti sono ventilati e sono delimitati
unicamente da membrane a pori aperti per un effetto
protettivo contro gli insetti.
incrociati gli uni con gli altri per costituire un'unica opera
che disegna allo stesso tempo il rivestimento e la volumetria interna. Una macchina a comando numerico di grande precisione, accoppiata al software d'architettura, ha
plasmato la struttura in tutte le dimensioni. Sono in evidenza anche le innovazioni francesi in materia di sistemi
di fissazione invisibile.
Ispirandosi al concetto “low-tech”, é interamente smontabile e rimontabile. Con i flussi d'aria che lo attraversano
e il suo procedimento di tiraggio termico dal lucernario
centrale, questo “mercato-paesaggio” beneficia di una
ventilazione e di un rinfrescamento naturale, rendendolo
un edificio a bassa consumazione di energia.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Pitagora 3/2015
PADIGLIONI SELF BUILT
STATI UNITI. UNA FATTORIA VERTICALE
Il Padiglione USA (uno spazio di 3.250 mq) ricorda le linee di un tradizionale granaio americano, ma ha un titolo “patriottico”: "Cibo Americano 2.0: Uniti per nutrire il
Pianeta”, volendo dimostrare che la leadership americana
in ambito alimentare globale usa la scienza, la tecnologia,
l'innovazione e il libero scambio.
Le coltivazioni che alimentano il granaio sono collocate
in verticale: 860 mq in cui si coltivano 42 varietà differenti di ortaggi, cereali ed erbe aromatiche. E questa è indicata come una soluzione per il futuro. La parete di coltivazione verticale è un sistema di ingegneria avanzata che
utilizza 1494 singole torri di 1,3 m riempite di matrice di
crescita, seminate con una coltura, appese a una serie di
cornici rimovibili e irrigate da un sistema d’irrigazione a
goccia. Le sementi di molte varietà di verdure a foglia scura, cereali ed erbe aromatiche sono state selezionate e fatte germogliare specificamente per la parete verde dell’Expo. Qui sono presenti anche alcune tecniche che gli
CINA: PIASTRELLE ITALIANE PER VANKE
Il Padiglione della Cina (foto sopra) è un misto di edificio rurale e urbano. Ma forse più interessante (foto a lato)
è quello della Vanke, multinazionale cinese del settore immobiliare, ed è la prima volta che un’impresa cinese dispone di un padiglione tutto suo. Si tratta di uno spazio
unico di 1000 mq, composto da circa 300 schermi installati in modo irregolare dove è proiettato un cortometraggio della durata di 8-10 minuti che ritrae momenti di vita
delle comunità cinesi, evidenziando il ruolo fondamentale svolto dallo Shitang (convivialità) nella vita quotidiana.
Il progetto è di Daniel Libeskind, che si è ispirato all’antico pensiero di Confucio, al Rinascimento italiano e all’arte contemporanea. L’esterno del padiglione è interamente
rivestito da piastrelle rosse, disegnate per l’occasione da
Libeskind e prodotte da Casalgrande Padana (serie
Fractile), in un nuovo materiale ceramico: ecosostenibile
ed autopulente. Le oltre 4200 lastre, prodotte nel formato 60x120 e successivamente tagliate in due distinti moduli di 60x60, sono state realizzate con uno speciale pattern frattale tridimensionale e sono frutto di un sofisticato procedimento industriale che prevede processi di smaltatura e cottura a 1250°C, impiegando selezionate miscele di argille, quarzi e feldspati, con l’utilizzo di smalti mePitagora 3/2015
americani considerano utili per il futuro, specie per i piccoli agricoltori: intercropping (più colture contemporaneamente sulla stessa terra), companion planting (piante
mescolate per il controllo dei parassiti e per l’impollinazione), contour planting (aratura di contorno in zone collinari, tipo isoipse).
Nel Cortile si può vedere il motore a gas Jenbacher, della GE Power & Water, che sfrutta biogas per creare energia a lungo termine.
tallizzati saturi di ossidi, capaci di donare alla superficie
ceramica un particolare e dinamico effetto cangiante: una
cromia speciale, formulata e messa a punto, appositamente per questo progetto, nel laboratorio tintometrico
di Casalgrande Padana.
Anche l’installazione è stata complessa. Completata
l’ossatura e messi in opera i puntoni in acciaio di controventamento, si è proceduto al montaggio degli orizzontamenti in lamiera grecata e al fissaggio dell’anima isolante
dell’involucro, composta da pannelli in fibra di legno mineralizzata. Il tutto è stato poi racchiuso in uno strato di
shotcrete su apposita armatura di sostegno.
L’intero volume del padiglione Vanke, di forma inconsueta, è stato poi predisposto per la messa in opera
di una speciale sottostruttura metallica di ancoraggio
a secco del rivestimento ceramico, sviluppata in collaborazione tra l’architetto
Daniel Libeskind e la Divisione Engineering di Casalgrande Padana.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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CASCINA TRIULZA
IL LEGAME AGRICOLO DI MILANO
La Cascina Triulza, un’antica costruzione rurale già presente all’interno del Sito Espositivo, è una delle cascine
che segnano il paesaggio nei dintorni di Milano e riportano la città alla sua origine contadina e agricola.
Ristrutturata per l’Expo, dopo l’evento, rimarrà in eredità alla città di Milano. Nella Cascina Triulza ha sede il
Padiglione della Società Civile, gestito, in collaborazione
con Expo Milano 2015, dalla Fondazione Triulza, un raggruppamento di numerose organizzazioni di rilevanza
nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando
di gara.
È estesa su un’area di 7.900 mq, con oltre 5.000 metri
quadri di spazio aperto. È strutturata su tre edifici: l’ex residenza, l’ex granaio e l’ex stalla. L’ex residenza è il principale edificio storico, dove si trovano gli spazi multifunzionali, uffici e sale riunioni. Nell’ex granaio, ampliato, sono
presenti il punto di accoglienza dei visitatori, la sala convegni, l’area ristorazione. L’ex stalla è stata convertita in
un grande e unico spazio espositivo e workshop. Il Mercato del Padiglione Società Civile vuole essere una vera porta di accesso a Expo per i produttori agricoli, gli artigiani,
le cooperative, le imprese responsabili, le attività commerciali e i territori che promuovono prodotti e servizi atten-
ti alla qualità, all’ambiente, alle tradizioni e ai diritti dell’uomo. È suddiviso in isole di metrature diverse (dai 4 ai
12 mq) opzionabili a moduli settimanali o per l’intera durata dell’Esposizione Universale.
GEOMETRI IN EXPO
Le sigle istituzionali dei Geometri (CNGeGL-Consiglio
Nazionale Geometri e Geometri Laureati, CIPAG-Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri e FGI-Fondazione
Geometri Italiani) sono presenti con uno spazio personalizzato nella “FFattoria Globale del futuro 2.0”, il padiglione
di WAA (World Association of Agronomists) e CONAF
(Consiglio Nazionale Agronomi Forestali), un’area di 350
mq nell’area Nord Est 12. Fattoria globale è quella dove i
diversi fattori di produzione si confrontano con il territorio in nome della sostenibilità.
I CLUSTER
I Cluster sono una delle novità di Expo Milano 2015:
per la prima volta alcuni Paesi che non hanno un proprio
padiglione vengono raggruppati in padiglioni collettivi a
secondo identità tematiche e filiere alimentari. I temi sono: Riso, Cacao e Cioccolato, Caffè, Frutta e Legumi,
Spezie, Cereali e Tuberi, Bio-Mediterraneo, Isole, mare e
cibo, Zone aride.
I CONVEGNI ALLA GALLERIA MERAVIGLI
A Milano in Galleria Meravigli, di proprietà della Cassa,
Geometri in Expo ha programmato numerosi convegni. Il
primo si è tenuto il 21 luglio, Oltre l'efficienza: la nuova
sfida della sostenibilità sarà far dialogare il costruito con
l'ambiente. Seguiranno: il 24 settembre, Patrimonio architettonico e ambientale: re-inventare l'esistente; il 27 ottobre, La tecnologia al servizio dell'edilizia: il futuro è
smart e sostenibile.
Geometri in Expo: http://www.geometrinexpo.it
so dal Politecnico di Milano. La motivazione è che il padiglione del Messico, grazie a una tripla membrana che ricopre l'intera superficie, sfrutta al massimo la luce naturale, riducendo il consumo di energia elettrica; inoltre applica filtri che impediscono ai raggi Uv di entrare all'interno. Oltre al Messico solo l'Irlanda e tre imprese (New
HollandAgricoltura, Carlsberg Italia e Lavazza) hanno ricevuto questo riconoscimento.
EDILIZIA SOSTENIBILE
Il padiglione del Messico si è meritato il "Towards a sustainable Expo", nella categoria "Progettazione e Materiali dei Padiglioni" riconoscimento che Expo 2015, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente, ha assegnato
alle strutture che si sono distinte per i più elevati standard di architettura sostenibile. Il giudizio è stato espres18
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Pitagora 3/2015
VERTICAL FARM DI ENEA
UNA POSSIBILE AGRICOLTURA DEL FUTURO
L’Enea presenta all’EXPO di Milano la prima Vertical
Farm italiana. Si tratta di una serra verticale alta quasi 5
metri nella quale si sperimenta una possibile agricoltura
del futuro, realizzata senza pesticidi, senza trasporti., senza consumo di suolo. La Vertical Farm è l’emblema delle
tecnologie per l’agricoltura del futuro, alle quali si lavora
nei nove Centri Enea sul territorio nazionale: prodotti, servizi, processi concepiti per le imprese del settore e raccolAtlante dell’innovazione tecnologica, una sorta di
ti nell’A
‘catalogo’ online con oltre 500 voci in diversi settori. Fra le
innovazioni per l’agricoltura, i bioinsetticidi, i sensori per
scoprire l’adulterazione dei prodotti alimentari, i processi
per il recupero di sostanze utili dalle acque di scarico, le
tecnologie per la tracciabilità degli alimenti, lo sviluppo
dell’agricoltura di precisione (anche utilizzando droni e
satelliti) per coltivare con meno acqua, usando modelli
climatici innovativi.
SCHEDA TECNICA
È una serra multistrato chiusa con colture in orizzontale su piani sovrapposti. Consente di coltivare in assenza di
terra, utilizzando colture idroponiche: le piante vengono
inserite su piccole zolle di torba e crescono con l’apporto
di acqua e nutrienti. Si tratta di una innovazione tecnologica di grande rilevanza, un prototipo in scala (3 m x 3 m
x 4,5 m di altezza) perfettamente replicabile a livello industriale. In Italia ad oggi non esistono ancora delle serre
verticali; ne esistono solo alcune nel mondo.
La crescita delle piante è possibile grazie all’uso di illuminazione artificiale, con lampade a led ad altissima efficienza e a basso consumo. Vengono utilizzati i led perché
forniscono luce fredda nelle colorazioni più idonee, blu e
rosso, perfetta a riprodurre le condizioni che favoriscono
la fotosintesi clorofilliana, essenziale per la crescita delle
piante. La CO2 prodotta viene completamente riciclata e
riassorbita dalle piante durante la fase notturna quando
non ci sono le luci dei led accese. I led sono in funzione
durante tutta la giornata e vengono spenti di notte.
Coltivare con un sistema idroponico consente di ottimizzare anche gli usi dell’acqua. Il sistema necessita di circa 2 litri di acqua ogni kg di lattuga contro i 45 kg di coltivazione tradizionale. Coltivare su più piani soprapposti
consente di avere una coltivazione di 3-4 volte superiore
a quella di una coltura una serra tradizionale e di 7-8 volte in più rispetto ad una coltura in campo aperto. Nella
Vertical farm Expo ogni 3 settimane si producono 500
piante di ottima qualità.
Ogni ciclo di crescita è di 3 settimane per un totale di
14 cicli l’anno di produzioni. Essendo un sistema chiuso,
non c’è bisogno di grosse quantità di concimi; rispetto ai
sistemi di coltura tradizionali si arriva a risparmiarne il 50
per cento.
IRRIGAZIONE E FERTIRRIGAZIONE
Una pompa programmata entra in funzione periodicaPitagora 3/2015
mente ogni ora e attraverso un ciclo detto a flusso e riflusso consente l’erogazione dell’acqua per l’allagamento
dei bancali. Per alcuni secondi ogni ora le radici assorbono l’acqua necessaria, e dopo l’acqua per gravità viene ricondotta nelle vasche sottostanti. Un fertirrigatore computerizzato, ovvero un’unità di miscelazione, controlla periodicamente il PH e la salinità della soluzione, integra
nell’acqua la quantità di sostanze da erogare e le distribuisce attraverso l’irrigazione.
La Vertical farm è composta da 12 piani di coltivazioni,
ciascuno di un metro quadrato per un totale di 12 metri
quadrati di superficie coltivata. Le piantine vengono inserite nella torba e completano il loro ciclo di crescita in 3
settimane. Per ogni ciclo si producono 250 piante di lattuga e 250 piante di basilico.
Coltivare a ciclo chiuso consente di non sprecare nulla
e di non produrre scarti o rifiuti. I prodotti sono privi di
sostanze inquinanti, come pesticidi o fitofarmaci.
SISTEMA ROBOTIZZATO
Il sistema è progettato per essere completamente robotizzato. Nel caso della Vertical Farm dell’Expo, nel sistema
non è previsto il robot, ma è un agronomo ogni 3 settimane ad occuparsi delle produzioni, della raccolta e del ricambio delle piante. Il clima all’interno è completamente
controllato. Attraverso un sistema di climatizzazione,
temperatura e umidità vengono ottimizzate in funzione
delle esigenze delle piante. La temperatura è ottimizzata
sia per la crescita del basilico che della lattuga con 17-18
gradi per il giorno, quando avviene la fotosintesi e 10-12
gradi per la notte, quando i led sono spenti. Telecamere
collegate ai computer controllano tutto il sistema e anche
anomalie o blackout. L’ambiente chiuso è completamente
sterile, ossia non entrano insetti o parassiti.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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Informazioni
Aggiornamento della Direttiva sulle procedure di emergenza in caso di calamità
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha emanato la nuova Direttiva 23/04/2015,
concernente “Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio
culturale in caso di emer genze derivanti da calamità naturali”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 169 del
23 luglio 2015, che aggiorna, superandola, la precedente Direttiva
12/12/2013.
La nuova Direttiva delinea il modello di gestione della fase emergenziale, ed in particolare:
- la procedura di attivazione della
struttura operativa e delle comunicazioni;
- la procedura per il coordinamento
con le strutture di Protezione civile;
- la procedura relativa all’attività di
rilievo dei danni al patrimonio culturale, a sua volta articolata in una ricognizione speditiva, con l’ausilio
delle schede per il rilievo speditivo
del danno sul patrimonio culturale in
caso di calamità naturale, ed in una
rilevazione di dettaglio del danno, da
effettuare nel caso di evento sismico
con le schede A-DC, B-DP e C-BM
allegate alla Direttiva;
- la procedura relativa alle attività
connesse agli interventi di messa in
sicurezza dei beni immobili e mobili;
- la procedura per la gestione dei depositi temporanei e dei laboratori di
pronto intervento sui beni mobili;
- la procedura per la gestione delle
informazioni;
- le modalità per la gestione della fase di progettazione e degli interventi
di ricostruzione, consolidamento e
restauro dei beni danneggiati;
- i disciplinari operativi relativi alle
attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in
caso di emergenze derivanti da calamità naturali.
La Direttiva del 23 Aprile 2015
contiene tre allegati:
- Allegato 1, strumenti schedografici
- Allegato 2, istruzioni per utilizzo
Community
- Allegato 3, schema della struttura
operativa.
Sia la Direttiva che gli allegati sono stati aggiornati al 27 luglio 2015.
Gli allegati sono costituiti da:
- Scheda per il rilievo speditivo del
danno sul patrimonio culturale in caso di calamità naturali - modelli: IEC, EM, P-ES, C-ES
- Scheda per il rilievo del danno ai
beni culturali - chiese modello ADC;
- Scheda per il rilievo del danno ai
beni culturali - palazzi modello BDP;
- Scheda per il rilievo del danno ai
beni culturali - danno beni mobilimodello C-BM;
- Scheda di accompagnamento dei
beni mobili rimossi;
- Scheda di intervento sui beni mobili;
- Scheda di pronto intervento;
- Scheda di monitoraggio della progettazione;
- Scheda di monitoraggio delle attività di rilievo del danno e di messa in
sicurezza;
- Disciplinare operativo per l’utilizzo
dell’applicativo «Community Mibac» e per l’archiviazione informatica dei file;
- Schema della struttura per la gestione delle attività di messa in sicurezza
e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emer genze derivanti
da calamità naturali.
Codici per inadempimenti catastali anche con l’F24 Ep
I codici tributo già in uso con il
modello F24 per il pagamento delle
somme dovute a seguito dell’attribuzione d’ufficio della rendita presunta
e delle somme accertate a seguito di
violazioni della normativa catastale
possono essere utilizzati anche con
l’F24 enti pubblici.
A tale scopo, la risoluzione n.
66/E del 21 luglio 2015 apre le porte
dell’F24 Ep ai seguenti codici tributo, da esporre in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”:
T001 - Tributi speciali catastali - rendita presunta
T002 - Sanzione per mancato adempimento catastale - rendita presunta
20
T003 - Interessi - rendita presunta
T004 - Oneri accessori connessi alla
determinazione della rendita presunta
T009 - Tributi speciali catastali - accertamento catastale
T010 - Sanzioni per mancati adempimenti catastali - accertamento catastale
T011 - Interessi sui tributi speciali
catastali - accertamento catastale
T012 - Imposta di bollo - accertamento catastale
T013 - Recupero spese per volture accertamento catastale
T014 - Oneri accessori per operazioni
catastali - accertamento catastale
T015 - Altre spese per operazioni catastali - accertamento catastale.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
Condizionatori
Il Ministero dello Sviluppo economico, in merito a notizie pubblicate
su organi di stampa, precisa che non
c’è nessuna nuova tassa sui condizionatori domestici. Non si tratta di una
tassa, ma solo controlli obbligatori su
impianti piuttosto grandi, normalmente destinati a negozi, uffici e industrie, che superano la potenza di
12 kW e hanno l’obbligo del libretto
di impianto. Perciò c’è solo il pagamento dell’intervento del tecnico.
L’Italia ha introdotto, adeguandosi
alle direttive europee, prescrizioni
per il miglioramento dell’ef ficienza
energetica nel condizionamento per
tutelare l’ecosistema e favorire risparmio economico e competitività.
Pitagora 3/2015
Informazioni
Decreti energetici in vigore dal 1° ottobre
Il 26 giugno sono stati firmati gli attesi decreti sulla efficienza energetica
negli edifici, che entrano in vigore il 1°
ottobre. Sono pubblicati nella G.U. n.
162 del 15 luglio 2015, suppl. n. 39.
- Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione
energetica degli edifici.
- Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai
fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici.
- Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle
prescrizioni e dei requisiti minimi
degli edifici.
Restano validi gli attestati di certificazione energetica redatti ai sensi
delle linee guida del DM 26 giugno
2009.
Dal 1° luglio nuovi edifici cablati per banda larga
Dal 1° luglio è entrato in vigore
l’obbligo, per chi richiede un permesso di costruire per una nuova costruzione o per un intervento di ristrutturazione edilizia importante, di
predisporre l’edificio alla connessione ad alta velocità in fibra ottica a
banda ultralarga. Lo dispone il nuovo
articolo 135-bis del Testo Unico Edilizia (Dpr 380/2001), introdotto
dalla Legge 164/2014 di conversione del Decreto Sblocca Italia (dl
133/2014). In questo articolo sono
indicate, quale riferimento tecnico, le
Guide 306-2, 64-100/1, 64-100/2 e
64-100/3 del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).
CEI 306-2. Lo scopo di questa
Guida è quello di fornire le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche
negli edifici residenziali, in conformità alle norme tecniche applicabili.
Oggetto della Guida è l’impianto per
la distribuzione dei segnali a supporto delle varie applicazioni (automazione di edificio, audio/video/multimediali, trasmissione dati, fonia) tipiche di questa tipologia di edifici. La
Guida si rivolge principalmente a
progettisti ed installatori, ma vuole
essere anche d’ausilio agli utilizzatori
finali come supporto per la definizione delle specifiche di impianto.
Sostituisce completamente la Guida
CEI 306-2:2003-01. Costo 90 euro.
CEI 64-100/1, 64-100/2 e 64100/3. Le tre Guide Tecniche CEI sono fondamentali in materia di edilizia
residenziale e predisposizione delle
infrastrutture. Si rivolgono in particolare ai progettisti edili, agli architetti e agli installatori che lavorano
alla costruzione di nuovi edifici in fase di ristrutturazione radicale. Costo
95 euro.
Tutte le Guide sono acquistabili sul
sito del Comitato Elettrotecnico
Italiano.
Deroghe alle distanze tra fabbricati: impugnata la legge
La legge regionale del Veneto 16
marzo 2015, n. 4 (BUR n. 27/2015),
il 18 maggio scorso è stata impugnata dal Governo limitatamente all’articolo 8, comma 1, lettera a), per violazione dell’articolo 117, secondo
comma, lettera l), della Costituzione,
in quanto rientrante nella competenza esclusiva dello Stato in materia di
ordinamento civile.
La legge regionale reca infatti disposizioni in materia di deroghe ai limiti di distanze tra fabbricati, da rispettarsi all’interno degli ambiti dei
piani urbanistici attuativi (PUA) e
degli ambiti degli interventi disciplinati puntualmente.
Il giudizio è ancora pendente.
Pitagora 3/2015
Durc on line dal 1° luglio
Dal 1° luglio 2015 è operativo il
servizio "Durc On Line" sul sito dell’Inps e dell’Inail. In base al DM 30
gennaio 2015, da questa data imprese, Pubbliche amministrazioni, Soa,
banche e intermediari finanziari possono verificare la regolarità contributiva con un’unica interrogazione, inserendo il codice fiscale dell’impresa
nelle banche dati di Inps, Inail e Casse
Edili. La verifica della regolarità contributiva si basa sui pagamenti effettuati dall’impresa ai lavoratori subordinati, ai collaboratori e ai lavoratori
autonomi. Non saranno considerati
gravi gli scostamenti tra somme dovute e versate fino a 150 euro per
ogni gestione. Ogni impresa potrà
quindi avere “debiti” fino a 450 euro.
Nel caso in cui la verifica abbia esito
positivo, il sistema genererà un documento in formato pdf non modificabile che avrà durata di 120 giorni sia
per i lavori pubblici che per quelli
privati.
Oltre all’interessato e alle amministrazioni, può accedere con una delega chiunque abbia interesse alla verifica della regolarità contributiva, come ad esempio banche e intermediari
finanziari. La delega deve essere comunicata agli istituti dal soggetto delegante e conservata dal soggetto delegato.
Le richieste del Durc presentate anteriormente al 1° luglio 2015 e ancora
in corso di istruttoria sono definite
con l’emissione del relativo certificato in Sportello unico previdenziale,
applicando la nuova disciplina.
Le nuove disposizioni sono spiegate in tre circolari:
- Circolare Inail n. 61 del 26 giugno
2015
- Circolare Inps n. 126 del 26 giugno 2015.
Indicazioni operative sono in:
- Circolare del Ministero del
Lavoro n. 19/2015 DM 30 gennaio
2015, DURC online, prime indicazioni operative.
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA
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Informazioni
Autorizzazione unica ambientale: modello unificato
Il modello semplificato e unificato
per la richiesta di autorizzazione unica ambientale (AUA) è stato pubblicato con il Decreto interministeriale
8 maggio 2015 del Dipertimento
Funzione pubblica sulla Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 2015 n. 149, s.o.
n. 35. Il decreto prevede che le regioni, entro il 30 giugno 2015, adeguino
i contenuti del modello adottato in relazione alle normative regionali di settore. La data di pubblicazione sulla
Gazzetta e la data prescritta alle Regioni coincidono.
L’Autorizzazione unica ambientale
può essere richiesta dai gestori di impianti assoggettati ad almeno una delle seguenti procedure abilitative:
- autorizzazione agli scarichi di cui al
Capo II del Titolo IV della Sezione II
della Parte terza del Dlgs. 152/2006;
- comunicazione preventiva di cui al-
l’art. 112 del Dlgs. 152/2006, per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque
reflue provenienti dalle aziende;
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’art. 269 del Dlgs. 152/2006;
- autorizzazione generale di cui all’art. 272 del Dlgs. 152/2006;
- comunicazione o nulla osta di cui
all’art. 8, commi 4 o comma 6, della
L. n. 447/1995;
- autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all’art. 9
del Dlgs. n. 99/1992;
- comunicazioni in materia di rifiuti
pericolosi e non pericolosi di cui agli
articoli 215 e 216 del Dlgs. 152/2006.
L’Aua è rilasciata dallo Sportello unico per le attività produttive (Suap).
Legge ecoreati
La cosiddetta “legge ecoreati” (n.
68 del 22 maggio 2015) è stata definitivamente approvata. Essa, introduce nel codice penale un nuovo
Titolo, dedicato ai delitti contro l’ambiente. In particolare sono previste le
seguenti nuove fattispecie: inquinamento ambientale, morte o lesioni
come conseguenza di inquinamento
ambientale, disastro ambientale, traffico di materiali ad alta radioattività,
impedimento del controllo, omessa
bonifica.
Sospensione feriale tribunali
La sospensione feriale dei termini
processuali per il 2015 è stabilita dal
1° al 31 agosto, e così negli anni a seguire. In precedenza la sospensione
andava fino al 15 settembre. Lo ha
stabilito il Dl n. 132/2014, convertito
in legge n. 162/2014.
Elenco di geometri libero professionisti qualificati nella valutazione immobiliare
Il Consiglio nazionale, facendo seguito al Protocollo d’Intesa sottoscritto il 16 aprile 2014 con l’Associazione Notarile Procedure Esecutive, ha adottato una procedura interna finalizzata a disciplinare le modalità operative per l’attuazione di tale
accordo, stabilendo nello specifico i
requisiti per l’iscrizione nell’elenco
dei professionisti qualificati. Tale
procedura opera la distinzione tra una
fase transitoria ed una fase a regime.
Nella fase transitoria (fino al 31 dicembre 2016) sono considerati geometri libero professionisti qualificati
nella valutazione immobiliare e nella
due diligence immobiliare coloro che:
1. Siano iscritti all’Albo dei Geometri;
2. Non abbiano subito provvedimenti
disciplinari di sospensione passati in
giudicato negli ultimi 2 anni; 3.
Abbiano svolto negli ultimi 3 anni almeno cinque consulenze tecniche
d’ufficio riguardanti 5 distinte unità
immobiliari nelle procedure di concordato preventivo o fallimento o esecuzione immobiliare; oppure abbiano
seguito uno dei corsi citati (es. corso
“VOL” oppure corsi organizzati dai
Collegi; oppure un corso di valutazione immobiliare o di “due diligence” ai
sensi del D.P.R. n. 137/2012.
Nella fase a regime sono considerati geometri libero professionisti
qualificati nella valutazione immobiliare e nella due diligence immobilia-
re coloro che: 1. Siano iscritti all’Albo; 2. Siano in regola con la formazione professionale; 3. Non abbiano
subito provvedimenti disciplinari di
sospensione passati in giudicato negli
ultimi 2 anni; 4. Siano in possesso
della qualifica “REV” del TEGoVA
oppue della certificazione ISO 1702.
Con la circolare del 25 giugno, il
Consiglio nazionale ha reso noto di
essere in grado di rilasciare ai professionisti valutatori in possesso del riconoscimento REV, l’attestazione dei
requisiti di conoscenza, abilità e
competenza del valutare immobiliare
in conformità alla norma UNI 11558.
Ciò in qualità di Awarding Member Association del TEGoVA.
Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova
via Fornace Morandi 24 - 35133 Padova - Tel. 049 8757788 - Fax 049 661124 - e-mail: [email protected]
ORARIO DI RICEVIMENTO: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.30
COMMISSIONE PARCELLE: riceve ogni primo e terzo lunedì del mese, su appuntamento.
Ufficio staccato di FONTANIVA
presso Centro Padre Odone Nicolini - via Umberto I, 27 - tel. 0495942943, fax 049 5941749
Lunedì ore 9-12.30
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