Ennio Fantastichini
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Ennio Fantastichini
Periodico bimestrale numero 2 - anno 5 Marzo - Aprile 2013 La rivista del benessere globale Ennio Fantastichini La cultura non è un costo, è un investimento Salute Benessere Cultura Società Ambiente Fashion Design Sport 54 Sommario IN COPERTINA Ennio Fantastichini 4 L’INTERVISTA Vito de Palma Sindaco di Ginosa SALUTE, BELLEZZA E BENESSERE Psiche e Tango Mio figlio ha i pidocchi Intervista al Dott. De Fazio Il primo ciclo mestruale Caffè Cous Cous CULTURA E SOCIETÀ Poesia ed etica Il Papa uomo Habemus Papam "...parliamo di bellezza quando..." I cavalieri di Santaccio La nascita del Comitato Olimpico in Italia Alla scoperta di Roma Rodolfo Valentino SPETTACOLO E INTRATTENIMENTO Gipsy - Loretta Goggi La Modestia Casting e provini 8 4 10 12 14 18 22 26 28 30 32 34 36 38 40 42 32 44 44 46 SPAZIO APERTO DIRITTO E TUTELA DEL CITTADINO NEWS dal mondo delle Assicurazioni Obiettivi legislativi per la conservazione dell'impresa Detrazioni figli a carico 60 48 50 52 TURISMO In Marocco con ai piedi gli sci Tutti in crociera Bilbao - Guggenheim 54 58 60 AMBIENTE ED ECOSOSTENIBILITÀ Energy Roadmap 2050 62 DESIGN Shabby Chic 64 MODA Must have 2013 66 SPORT Campionato italiano di Palermo Raduno collegiale 2013 68 69 HI TECH La stele di Rosetta 70 EVENTI Firenze Tango Festival Sospesa Fiera dell'Eccellenza Weekend Strabiologico 72 73 74 78 74 8 66 10 64 Wealth Planet magazine 1 GECOM S.p.A. Via Avv. Fulvio Croce, 14 - 52100 Arezzo - Tel. 0575 411166 - www.gecom.biz Editoriale Direttore Editoriale Direttore Responsabile G.Laura Ascione Massimo Poggioni I diritti, la dignità e il rispetto delle donne non possono più attendere. Papa Benedetto XVI, prima disprezzato poi venerato...decidetevi! Oltre 14 milioni di donne italiane nella loro vita sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica. Più che mai devastante è la violenza di tipo morale, sottile, ma profondamente tagliente nell’animo delle donne che la subiscono. Spesso non viene nemmeno riconosciuta come una forma di violenza o di sopruso, in quanto si stabilisce come modalità relazionale all’interno della coppia. L’intento è quello di creare un malinteso, a partire dalle parole della donna, che vengono sfruttate a proprio vantaggio. Di fronte a questa situazione molte donne soccombono. Dapprima si sforzano di essere comprensive, scusando il proprio uomo per amore o ammirazione. Man mano si insinua nella loro mente il pensiero di essere le uniche a poterlo capire e aiutare, arrivando a giustificare tutto. Le vittime nutrono la speranza che l’altro cambi, che capisca la sofferenza che infligge loro e che se ne penta. La violenza psicologica subita nel contesto familiare è una ragnatela tessuta lentamente nel corso del tempo. Il sentimento prevalente sottostante l’incapacità di reagire delle donne è la paura di perdere l’uomo della loro vita. La paura immobilizza ed impedisce scenari diversi. Questo spiega come possano mantenersi, per lungo tempo, relazioni di questo tipo. Gli uomini che instaurano modalità relazionali di questo tipo sono, a loro volta, vittime di se stessi, o meglio del bisogno costante di essere rassicurati del proprio valore. Non c’è desiderio di condivisione con l’altro, bensì di controllo totale sull’altro e così impongono le loro scelte e cercano di far accettare alle proprie compagne tutto il loro mondo fino a portarle alla rinuncia totale dei loro desideri e della possibilità di realizzarsi secondo le personali modalità. Amare non significa rinunciare a se stesse ed è questo che molte donne devono riuscire a capire per liberarsi da un tale giogo. L’anno 2005 vedeva l’investitura di un nuovo Papa e ciò rappresentava una partenza sicuramente in salita per il cardinale Ratzinger il quale si trovava a confrontarsi con l’Attività Pastorale del suo predecessore Giovanni Paolo II che ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità. Ratzinger è stato a lungo criticato per i suoi trascorsi stante l’accusa di aver presuntivamente aderito, da giovane, alla Hitler Jugend (ma obbligatoriamente costretto ad aderire dal Regime) e cioè l’organizzazione giovanile diretta propagazione del partito nazionalsocialista tedesco. Insomma, una specie di coerenza, a dire di molti, nell’affermare la propria idea cristianocentrica. Diciamo la verità: il cardinale tedesco non ha mai riscosso univoche simpatie dal mondo laico ed è stato trattato, in molti casi, con distacco e freddezza e ciò è stato forse in gran parte dovuto anche al ruolo che Karol Wojtyla gli conferì durante il suo pontificato con l’attribuzione della carica di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (per chi non lo sa, l’indimenticabile Tribunale dell’Inquisizione). Ruolo assolto egregiamente da Ratzinger che evidentemente ne possedeva le caratteristiche morali e le giuste competenze tanto che alcune pubblicazioni lo definirono - forse un po’ troppo arditamente- il “pastore tedesco”, lasciando intendere una personalità risoluta e determinata. Alla notizia delle sue inspiegabili dimissioni, il mondo dei fedeli si scandalizza e si dispiace, esprimendosi in una continua e ripetuta elargizione di messaggi di dolore, lettere toccanti e di tweet per quel Papa a lungo criticato ma che adesso si trova ad essere riconsiderato, amato e apprezzato, come se ricorresse un pentimento per ciò che gli è stato attribuito in questi anni e che probabilmente ha contribuito a creare il suo grave e inaspettato ripensamento. Quanta ipocrisia ho visto esprimere in questi giorni… Periodico bimestrale Iscr. Trib. di Montepulciano n. 321 13/05/2009 Direttore Responsabile Massimo Poggioni Direttore Editoriale G. Laura Ascione Per la pubblicità nazionale Claudio D’Ambrosio +39 327 6623731 Resp. Comunicazione Francesco Patiti Resp. Marketing Claudio D'Ambrosio Vincenza Ficelo Per la pubblicità Roma e Lazio Angelo Mangione +39 340 8215137 Edito da Wealth Planet Perugia Presidente Massimo Patiti [email protected] Si ringraziano tutti i collaboratori Wealth Planet magazine 3 a cura di G. Laura Ascione Ennio Fantastichini In copertina Una breve intervista con l’attore co-protagonista, insieme a Isabella Ferrari, della commedia “Il Catalogo”. Il palco come professione ma anche come vettore per una comunicazione sociale. 4 Wealth Planet magazine Uno dei temi della commedia è l’incomunicabilità, da cosa è dovuta? Anche se la commedia è stata scritta negli anni 60 oggi è più attuale che mai. Viviamo in un’epoca che sembra dominata dalla comunicazione ma in realtà dalla finta comunicazione, quella digitale, olografica e non quella del ph della pelle, degli odori. Io credo che il testo abbia guadagnato una forte contemporaneità, due prototipi di solitudine, uno maschile e uno femminile s’incontrano e come succede nella vita sono come due bombe pronte ad esplodere e che esploderanno attraverso questo incontro. Wealth Planet magazine 5 La sua storia ...sono gentile naturale, simpatico naturale... tratto da “Il Catalogo” La solitudine è l’altro tema della commedia, il mestiere dell’attore porta a soffrirne? In realtà la vita degli attori è molto solitaria; c’è un’immagine all’esterno che non corrisponde esattamente alla realtà, certo poi c’è Tom Cruise ma ad ogni Tom Cruise corrispondono cento attori che vivono la propria professione nella solitudine, faccio un esempio, basti pensare agli attori di teatro ceceni, iraniani o di altri luoghi in cui il loro lavoro si radica nel territorio, un territorio spesso difficile. L’attore quindi si trova ad essere spesso solo con gravi difficoltà. Comunque a mio giudizio coloro che riempiono la propria vita di persone sono proprio coloro che ne soffrono di più. Cosa ti ha spinto a recitare in questa commedia? La proposta mi è arrivata da Valerio Binasco, un regista che io volevo incontrare e poi la presenza di Isabella con cui ho lavorato spesso. Il mio ritorno al teatro dopo 12 anni era in agenda per cui non ho avuto difficoltà ad accettare la proposta di risalire sul palco e credo che nei prossimi anni approfitterò di questo disagio sociale che stiamo vivendo per fare una politica culturale attiva e anche per far capire alla gente e a chi ci amministra che la cultura non è un costo, è un investimento. 6 Wealth Planet magazine Secondo figlio di un maresciallo dei Carabinieri, nel 1975 si trasferisce da Fiuggi (dove il padre comandava la locale stazione) a Roma, per studiare recitazione all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, avendo esordito all’età di 15 anni a teatro in un’opera di Samuel Beckett ed in altri spettacoli teatrali. Nel 1982 con il film "Fuori dal giorno" esordisce sul grande schermo. Recita una piccola parte nel film "I soliti ignoti vent’anni dopo" (1985), regia di Amanzio Todini, al fianco di Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Nel 1988 è coprotagonista, con Laura Morante e Mario Adorf, del film "I ragazzi di via Panisperna", regia di Gianni Amelio, ove interpreta Enrico Fermi. Il suo più grande successo lo ottiene con "Porte aperte" (1989) di Gianni Amelio, grazie al quale, interpretando il personaggio di Tommaso Scalia accanto al suo maestro Gian Maria Volonté, riceve vari premi: Ciak d’Oro 1991, Nastro d’Argento (miglior attore non protagonista), European Film Awards (scoperta dell’anno) e il Premio Felix 1991. Attore sanguigno ed incisivo, ottiene grande successo la sua interpretazione del romano prepotente con Sabrina Ferilli nel film "Ferie d’agosto" (1996) di Paolo Virzì, grazie al quale ottiene una nomina per il David di Donatello 1996. Oltre ad aver interpretato numerosi film Fantastichini recita con successo nelle miniserie TV, "La Piovra 7" (1997), a quella impegnata "Sacco e Vanzetti" (2005), in cui interpreta l’anarchico Bartolomeo Vanzetti (ruolo interpretato nel film di Montaldo proprio da Volonté), fino a quella in costume "La freccia nera" (2006), in cui impersona il ruolo del perfido nobile medievale Raniero. Nel 2007 recita nel film "Saturno contro" di Ferzan Ozpetek e nel 2008 nel lungometraggio "Fortapàsc" diretto da Marco Risi. Nel 2010 è diretto ancora da Ozpetek al fianco di Alessandro Preziosi, Riccardo Scamarcio ed Elena Sofia Ricci in "Mine vaganti", per il quale vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Ultimo lavoro, "Studio illegale", un film di Umberto Carteni con Fabio Volo, Ennio Fantastichini, Zoé Félix, Marina Rocco, Nicola Nocella. P 4625 P 728 Acquistiamo Proprietá Immobiliari e Partecipazioni Aziendali Via dei Tagliapietra, 5 06132 Perugia tel. 075.5270599 e-mail: [email protected] L’intervista Intervista al Dott. Vito De Palma Sindaco di Ginosa a cura di Mirina Hoxha Incontriamo il Dott. Vito De Palma Sindaco di Ginosa che ci accoglie con la sua innata gentilezza ed ospitalità. In un ambiente fine approfittiamo della cortesia del primo cittadino di Ginosa per rivolgergli alcune domande…. Sig. Sindaco, come primo cittadino di Ginosa, ci parli di questa cittadina ricca di storia, cultura e di speranze per il futuro… Ginosa è una città che comprende nel suo territorio anche la frazione di Marina di Ginosa. Caratteristiche particolari del nostro territorio, che ne fanno una attrazione a livello turistico, sono le Gravine, con le sue chiese rupestri, nella quale ogni anno nel periodo pasquale si rappresenta la famosa Passio Christi ed il mare con la sua splendida spiaggia di Marina di Ginosa, Bandiera Blu della FEE da ormai 14 anni. Questi sono solo alcuni dei punti di forza della città di Ginosa, eccellenze ci sono nel campo dell’agricoltura, del commercio e della piccola e media industria. Una città che nonostante la crisi ha voglia di crescere. Cosa rappresenta la sua città per Lei? Ginosa è il motivo per il quale mi sono impegnato in politica. È fondamentale per me contribuire alla sua crescita ed al miglioramento della qualità della vita dei miei concittadini, specie le fasce più deboli come bambini, anziani e disabili. Il momento che la Puglia e l’Italia intera stanno attraversando non è sicuramente uno dei migliori economicamente parlando: ciò nonostante Lei si è assunto una grande responsabilità, quella di dare un futuro alla città di Ginosa e ai suoi concittadini, come si 8 Wealth Planet magazine sta muovendo e come intende muoversi al riguardo? Mi muovo in questa mia esperienza di Primo cittadino in continuità con il mio percorso politico che nelle precedenti amministrazioni comunali di centro destra mi ha visto Presidente del Consiglio comunale. Stiamo potenziando i servizi sociali, particolare attenzione è prestata ai finanziamenti regionali, statali e comunitari ai quali candidiamo, spesso con successo, progetti di finanziamento. Stiamo adottando politiche di bilancio rivolte alla razionalizzazione ed al contenimento della spesa senza diminuire i servizi, siamo riusciti a non aumentare la tassazione comunale e, anzi, abbiamo ridotto la tassazione su suoli e terreni agricoli. Altre attività poste in essere dalla mia Amministrazione sono rivolte al potenziamento delle infrastrutture a servizio della zona P.I.P. di Ginosa oltre che ad avere messo in campo una serie di iniziative volte al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed architettonico del centro storico di Ginosa. Inoltre abbiamo presentato per Marina di Ginosa un importante progetto per la realizzazione di un porticciolo turistico che potrebbe rappresentare la chiave di volta dello sviluppo turistico dell’intero territorio. Dott. De Palma, quando ha deciso di scendere in politica e quali sono state le motivazioni di fondo che l’hanno spinta? La politica per me significa servizio e passione. Appena ventenne mi sono avvicinato alla politica. Risale al 1993 la mia prima candidatura al Consiglio Comunale, e da allora mi sono sempre impegnato in prima linea per la crescita della mia comunità, in tutti i ruoli di minoranza e di maggioranza. I giovani di oggi sono i cittadini di domani. Cosa consiglia a questi futuri cittadini affinchè diventino effettivamente parte attiva della vita pubblica e civile nonché della politica stessa? Consiglio loro di essere parte attiva e critica della politica. Personalmente credo che la politica può ricevere tantissimo dai giovani in termini di partecipazione alla gestione della cosa pubblica. Oggi viviamo sentimenti di populismo che soffiano sul fuoco dell’antipolitica. A me questa cosa non piace, preferisco una proposta costruttiva ad una sterile protesta. Proprio perché ritengo fondamentale l’ingresso in politica dei giovani, nelle liste che sostenevano la mia candidatura a Sindaco erano candidati moltissimi giovani, alcuni dei quali oggi siedono in consiglio comunale. Infine, proprio nell’ottica di una maggiore partecipazione dei giovani alla politica, ho voluto che tutte le sedute del Consiglio Comunale fossero mandate in streaming sul sito istituzionale del Comune di Ginosa. Un consiglio ai “meno giovani” e agli anziani sempre più in debito di ossigeno e non solo per l’età avanzata... Il consiglio che mi permetto di dare è quello di non arrendersi mai, di essere sempre pronti a mettersi in gioco ed a dare il loro contributo. Signor Sindaco può essere il Turismo e una maggiore coesione tra istituzioni e regioni italiane la ricetta vincente per un futuro migliore? Sicuramente. Il brand che da sempre contraddistingue turisticamente Ginosa e Marina di Ginosa è non a caso: Tra le Gravine ed il Mare. Stiamo concentrando le nostre iniziative per uno sviluppo ecosostenibile della Gravina e di Marina di Ginosa. Il nostro obiettivo è creare un'offerta turistica basata su un itinerario storico e culturale che parte dalle Gravine di Ginosa, lungo un percorso che vede anche passaggi enogastronomici di altissima qualità, per arrivare al meraviglioso mare, con le sue spiagge, di Marina di Ginosa. Il tutto inserito in una programmazione di carattere generale che mira ad ottenere standard ambientali di alta qualità. In questo senso devono essere lette le politiche di tutela ambientale adottate dal Comune di Ginosa che vanno dalla bonifica dei siti inquinati dall’amianto al nuovo servizio di raccolta dei rifiuti urbani con l’inizio del sistema di raccolta differenziata spinta “porta a porta” che ci sta consentendo di ottenere risultati eccezionali; basti pensare che la percentuale di raccolta differenziata del mese di febbraio è pari a circa il 70%. La nostra rivista si occupa anche di Bellezza e Benessere nel senso più ampio…cosa è per Lei la Bellezza ed il Benessere? Bellezza e Benessere per me sono un binomio che può contribuire a raggiungere gli obiettivi di mandato che ho voluto mettere alla base del mio programma amministrativo. La Bellezza del nostro territorio, il rispetto dell’ambiente insieme alla vocazione turistica della nostra comunità, sono elementi indispensabili per dare benessere economico e sociale alla popolazione. Wealth Planet magazine 9 Salute, Bellezza e Benessere Psiche e tango: un gioco di equilibri nell’incontro con l’altro a cura della Dott.ssa Barbara Bertocci Psicologa, Psicoterapeuta, Vice Presidente Associazione per i Diritti degli Anziani (A.D.A.) Le piacerebbe imparare il tango, donna? Intende ora? Mi pongo gratuitamente al suo servizio, che ne pensa? Ehm, credo di avere un po’ paura E di cosa? Paura di sbagliare. Nel tango gli errori non esistono. Donna, è semplice, non è come la vita ed è questo a renderlo così grande, che se fai un errore e ti imbrogli tutto basta andare avanti a ballare, vuoi provare? Va bene, proviamo. (dal film “Profumo di donna”, 1992) In questo articolo ho deciso di parlare dell’affascinante binomio tra tango e psiche perché questo ballo richiama importanti significati psicologici che hanno a che fare con lo stare in relazione. Questa danza, dichiarata nel 2009 dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità, permette infatti un contatto profondo tra corpo e anima che si estrinseca soprattutto attraverso l’abbraccio (abrazo) e la posizione. L’abbraccio è un processo delicato che sollecita sensazioni di unione, possesso e distanza che, se dato con consapevolezza ma senza difese eccessive, dà l’opportunità di creare una intensa comunicazione empatica. Per questo 10 Wealth Planet magazine è necessario che prima di abbracciare il/la partner il ballerino/a stia bene con se stesso: essere sereni, giocosi, ma anche interessati ed emotivamente in connessione. Contemporaneamente all’ “abrazo” i danzatori assumono una posizione particolare (si sostengono, spingendosi lievemente l’uno con l’altro e mantenendosi abbastanza frontali, come due carte inclinate che restano in equilibrio), che permette loro di affidarsi reciprocamente sia nell’equilibrio che nella postura, sempre tesa e dinamica. Per non perdere la dinamicità oltre a mantenersi sempre in contatto con l’altro in modo da non far mai avvertire il proprio peso, i partners devono comunque avere una centratura su di sé facendo perno sul proprio asse interno (un filo invisibile che tiene il ballerino dritto dalla testa ai piedi). Nonostante questa biunivoca fiducia, comunque, l’uomo e la donna non perdono la propria identità ma stanno con l’altro mantenendo la propria indipendenza e la propria capacità di confronto dialettico. Altra caratteristica del tango è che non ci sono schemi o passi prestabiliti, ma, come nella vita, la coppia si muove nello spazio trovando sempre nuovi equilibri tra lo stare in contatto ed il distanziarsi. L’unico accordo, sancito a livello non verbale, è che l’uomo conduce e propone a patto di ricordarsi sempre di aver fiducia nella capacità della ballerina e di rispettarne le variazioni, i tempi, le posture e lo stile. Compito della danzatrice è rinunciare in parte alla propria volitività e rilassarsi completamente tra le braccia di un uomo spesso sconosciuto, senza però astenersi dall’esprimere i propri bisogni e diritti. Nel tango l’uomo non è superiore alla donna ma è proprio dal rispetto reciproco che si sprigiona la magia di questa danza. Ballare il tango significa quindi cercare se stessi, ascoltarsi, ma anche rispecchiarsi nell’animo della persona con cui si balla: conoscerlo perché vive delle tue stesse lontananze/vicinanze, degli stessi sogni, paure e dolori. Poiché, come abbiamo visto, semplici lezioni di tango propongono dei temi ricorrenti all’interno delle relazioni (ad esempio la distribuzione di potere e di ruoli, la negoziazione della distanza e della vicinanza, l’essere presenti a se stesso e all’altro, la comunicazione e l’espressione delle emozioni e la gestione dei conflitti) potrebbe essere auspicabile inserire questa disciplina in percorsi psicologici di aiuto e sostegno alla relazione tra partners. Ballare nell’abbraccio, in un contesto di apprendimento comunitario, può quindi voler dire investigare e promuovere un cambiamento verso un più autentico equilibrio multidimensionale che permette di approcciarsi alla “danza” della vita garantendo a se stessi un nuovo benessere psicofisico. BIBLIOGRAFIA Corrente G., Moretti M.P., Nicaso G., Riccetti M., Tamarro D., Tenerini A. (2011), Psiche e Tango: significati psicologici del tango argentino; Trasciatti Editore, Lucca Giusti E., Marsiglia V. (2011), Psicotangoterapia, Sovera, Roma Mio figlio ha i pidocchi non perdiamo la testa! a cura della Dott.ssa Maria Luisa Bacosi Università degli Studi di Perugia Se il cane si dice il più fedele amico dell’uomo, il pidocchio non è sicuramente da meno: onnipresente, silenzioso, democratico. E’ sempre stato sulle teste sia dei ricchi che dei poveri e rappresenta una delle poche specie viventi che non hanno subito contraccolpi al variare del clima e delle abitudini di vita dell’uomo. In passato questi piccoli parassiti erano considerati come una presenza naturale dell’ambiente domestico anche se i rapporti tra uomo e pidocchio non sono mai stati idilliaci e nel corso dei millenni l’uomo le ha tentate tutte per sbarazzarsi di questo ospite poco gradito, ma, ahimè, fornito di grande capacità di adattamento e resistenza. La pediculosi del capo è una infestazione diffusa in tutto il mondo e presenta focolai epidemici maggiormente fra i bambini delle scuole materne ed elementari in particolare tra ottobre e maggio ma anche in estate. Il pediculus humanus capitis è un artropode ematofago, cioè un insetto che si nutre di sangue, parassita obbligato e permanente, che sta a significare che lontano dall’ospite muore in 1-2 giorni. Questo insetto misura circa tre millimetri da adulto, di colore scuro e visibile ad occhio nudo. Le sue uova, chiamate lendini, sono simili a granellini di colore chiaro o scuro, attaccate su un lato del capello con preferenza alle zone auricolari ed occipitali. Ogni femmina depone 3-4 uova al giorno e le cementa con la saliva. Gli individui adulti e le ninfe (i piccoli) si nutrono di sangue: iniettano una piccola dose di saliva per dilatare i capillari e facilitare l’aspirazione del sangue producendo trauma, irritazione e allergia. I danni sono le 12 Wealth Planet magazine lesioni della cute legate allo sfregamento per il forte prurito. Il pidocchio della testa è un assiduo frequentatore di posti affollati, come luoghi di lavoro, scuole, mezzi di trasporto, palestre. Questo parassita rappresenta un problema, ma non è concretamente un nemico per la salute dell’uomo. Anche se è noto che il contagio non dipende da una scarsa igiene personale, il “caso pidocchi” continua ad essere visto con sospetto e vissuto con malessere. L’identificazione del pidocchio della testa con la scarsa igiene personale e con la povertà è tuttora la causa della tendenza, da parte della famiglia, a nascondere la realtà, con gli amici, i vicini, la scuola. Ma è bene sapere che: il pidocchio del capo non vola e non salta; non si trasmette attraverso l’acqua della piscina; colpisce sia i capelli sporchi che puliti; non trasmette malattie; non vive sugli animali domestici. Come prevenire i pidocchi? La prevenzione più importante avviene a livello familiare e consiste nella tempestiva individuazione dei parassiti, mettendo in atto una sorveglianza accurata dei bambini, con ispezioni settimanali del capo, in particolare dietro le orecchie e sulla nuca. Quando viene identificata la presenza del parassita, le linee guida suggeriscono l’uso di sostanze a base di piretro reperibili in farmacia. E’ importante seguire scrupolosamente le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo e suggerite dal proprio medico di famiglia o dal farmacista, al fine di evitare eccessi terapeutici che possono risultare dannosi per l’uomo. E come si può eliminare il parassita dall’ambiente ? Le regole base sono: lavare biancheria da letto e indumenti in lavatrice a 60° centigradi; quello che non può essere lavato in acqua, lavarlo a secco; aspirare i divani con l’aspirapolvere e buttare il sacchetto; lavare i giocattoli con acqua calda e sapone; i giocattoli che non si possono lavare (es. peluche) possono essere messi in buste di plastica sigillate per due settimane; i pettini, le spazzole si possono lavare in acqua calda con aggiunta di detersivo o alcool denaturato. E ricordarsi che non bisogna disinfestare, ma solo avere qualche accortezza! Insomma si può affermare che il pidocchio della testa è un vero e proprio “grattacapo”. e-mail [email protected] Salute, Bellezza e Benessere Intervista al Dott. De Fazio Chirurgo Internazionale e Maestro in Chirurgia delle Calvizie a cura di Mirina Hoxha Il Dott. De Fazio, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Perugia, specializzato in Chirurgia Generale con un perfezionamento in Chirurgia della Calvizie, nei primi anni del 2000, ha iniziato a sviluppare e a realizzare una propria tecnica chirurgica che permetteva il trapianto di singoli bulbi con modalità ed esiti che superavano le tecnologie di trapianto ad unità follicolari standard. In quello stesso periodo arriva, quindi, a brevettare un micro bisturi rotante, denominato”Bulbix” e, a distanza di un anno mette a punto anche un “Implanter Bulbix” che consente di impiantare il capello alla stessa profondità bulbare che aveva nella zona donatrice. Il Dott. De Fazio è inoltre un esperto utilizzatore del Trichosca, il metodo microscopico computerizzato per l’analisi approfondita e dettagliata del capello e del cuoio capelluto ed è membro della Società Italiana di Chirurgia e Medicina Estetica e della Italian Society of Hair restoration Surgery. Autore di numerose pubblicazioni svolge la sua professione presso l’ambulatorio Chires di Perugia e all’estero presso la Wimpole Clinic di Londra. Dott. De Fazio quando parliamo di interventi chirurgici ci vengono subito alla mente le cicatrici... Le cicatrici sono solo un brutto ricordo. L'”effetto bambola” (vedere spuntare un ciuffetto di capelli dalla cute come nelle bambole) è un fastidio del quale non soffre più nessuno. Il sistema “Bulbix “ è in grado di curare la calvizie senza cicatrici e con un risultato estetico praticamente perfetto. Ci parli e ci descriva l’intervento.... L’intervento viene fatto in anestesia locale, senza tagli, senza punti di sutura o cicatrici. Il prelievo viene effettuato da una zona chiamata “donatrice” che normalmente corrisponde all’area nucale o parietale del cuoio capelluto. Si tratta di 14 Wealth Planet magazine un piccolissimo foro dal diametro variabile di 0,5 - 0,8 mm al massimo, che si rimargina spontaneamente nell’arco di qualche giorno”. Si ha dolore durante e dopo L’intervento? Assolutamente no. L’anestesia è quella che normalmente si effettua dal dentista. Subito dopo l’intervento non si avvertirà alcun dolore e neanche nei giorni successivi. Il sistema Bulbix in cosa consiste? “Bulbix” è uno strumento chirurgico che permette di prelevare ogni capello insieme al proprio bulbo. Ciò che rende Bulbix una tecnologia unica al mondo nel suo genere, è il fatto che questo sistema è in grado di misurare la profondità del bulbo in fase di espianto, consentendo un reinserimento dell’unità follicolare ad altezza variabile nella fase di innesto. Questo permette al dispositivo Implanter Bulbix di riposizionare il bulbo alla stessa profondità in cui giaceva nella zona di espianto, in modo da ristabilire una condizione identica a quella in cui si trovava il capello nella zona donatrice. Proprio grazie a tale processo è quindi possibile ottenere risultati con una percentuale di attecchimento del 100% circa”. Ma per vedere dei risultati concreti e poter avere dei nuovi capelli? Alcuni dei capelli impiantati, attaccati alle nuove unità follicolari, cadano entro le prime 4-8 settimane dopo la procedura. Ma ciò è normale perchè il capello subisce uno stress chirurgico. Dopo la caduta del capello, inizia un nuovo ciclo di crescita, che farà comparire i primi capelli entro 2-4 mesi. I nuovi capelli impiantati saranno cresciuti completamente entro 8-10 mesi dopo la procedura con un ritmo di crescita di circa un 20% del totale per ogni mese. Con il sistema Bulbix è possibile trapiantare fino a 18002000 UF (unità follicolari, che possono contenere 1,2,3,4,5 Salute, Bellezza e Benessere capelli cosiddetti fratelli) in una sola seduta e garantire un processo di reinfoltimento naturale dei capelli con direzione fisiologica di crescita. Ma questi nuovi capelli saranno naturali? Per garantire una maggiore naturalezza, il capello viene orientato seguendo la direzione di quelli adiacenti già presenti nella zona di innesto. L’unità follicolare viene infatti inserita dall’Implanter che, in un’unica manovra e in assoluta precisione, pratica il minuscolo forellino ed inserisce il bulbo spingendolo con l’ausilio di un microscopico stantuffo. Il tutto avviene seguendo l’inclinazione e la profondità impostati, in base alle caratteristiche del capello e a quelle dell’area di innesto. Molto interessante ma ci faccia capire ancora meglio.... Una volta inserito il bulbo, le pareti della microfessura aderiranno perfettamente ai margini dell’elemento trapiantato, trattenendolo senza alcuna necessità di apporre punti di sutura. In seguito alla seduta di trapianto con la tecnica microchirurgica, sulla zona trattata si formeranno soltanto delle piccole crosticine destinate a scomparire naturalmente entro una settimana circa dall’intervento, e dopo 2-3 giorni è già possibile iniziare a lavarsi i capelli, avendo l’accortezza di utilizzare uno shampoo delicato, consigliato dallo specialista. Il risultato sarà, quindi, naturale e senza cicatrici ed è possibile programmare un percorso a seconda delle esigenze del paziente. Per una calvizie di dimensioni ridotte è sufficiente un’unica seduta. Quando si tratta di aree più estese invece è possibile suddividere la pratica di intervento di trapianto in più intervalli, distanziandoli tra di loro di alcuni mesi. Dott. De Fazio, Lei svolge la sua professione presso l’ambulatorio Chires e all’estero presso la Wimpole Clinic di Londra. Un altro cervello in fuga? Diciamo che all’estero lo spazio viene dato ai meriti, alle idee e alla creatività. A Perugia queste possibilità non c’erano. Il giorno successivo ad un concorso da ricercatore, che non ho potuto sostenere, mi è stato offerto un contratto di ricerca per otto anni a Londra. Cosa che mi ha permesso di mettere a punto la tecnica del Bulbix e di lavorare con le staminali, anche se al momento il trapianto è l’unica arma contro la caduta dei capelli. Info: Dr Luca De fazio Perugia-London www.lucadefazio.com Wealth Planet magazine 15 Villa Cecilia Centro di Riabilitazione Estensiva La filosofia della struttura Villa Cecilia è muoversi correttamente ad ogni età, mantenere e sviluppare al meglio le proprie potenzialità fisiche, recuperare la performance sportivo agonistica dopo un infortunio: godere di una vita in equilibrio con il proprio corpo è fondamentale. Al centro di ogni nostra attività c'è il paziente: il bambino, l’adulto e l’anziano. È fondamentale la sua motivazione per raggiungere un risultato d’eccellenza, quale esso sia. Sarà nostra premura che il paziente riesca a fare squadra con l’equipe di riabilitazione mettendoci la passione e la professionalità dei grandi atleti. A Villa Cecilia il concetto di movimento è quello di elemento indispensabile per la qualità della vita di ciascuna persona, in equilibrio e compatibilità con l’età, il grado di abilità, lo stato di salute, lo stile di vita. Attraverso un team interdisciplinare di medici altamente specializzati e fisioterapisti formati sulle varie branche della riabilitazione, la struttura opera ogni giorno per lo sviluppo, il recupero e il mantenimento della capacità di movimento, seguendo il principio dell’equilibrio fisico-psichico dell’individuo. Visite specialistiche Il fondamento di ogni attività di riabilitazione funzionale o di rieducazione motoria è la motivazione del paziente, alimentata dal rapporto positivo e di fiducia con il medico specialista. Solo attraverso l’elaborazione di una terapia ad hoc e/o di un percorso riabilitativo d’avanguardia si possono raggiungere gli obiettivi diagnostici prefissati. Le nostre branche specialistiche si concentrano in: Visita podologica-posturale Visita cardiologica Visita ortopedica - Visita fisiatrica Visita dietologica - Visita flebologica Visita Proctologica per emorroidi - Visita endocrinologica Visite per osteoporosi/malattia ossea di Paget Visita neurologica - Consulto psicologico Visita dentistica - Visita psichiatrica 16 Wealth Planet magazine Riabilitazione L’attività di riabilitazione prevede trattamenti ed esercizi per il recupero della funzione della mobilità e della coordinazione con l’utilizzo di macchinari innovativi e specializzati per lo sviluppo della forza, della potenza e della resistenza muscolare. Tutti gli esercizi e trattamenti sono eseguiti sotto stretto monitoraggio da parte del fisioterapista. Durante tutto il corso delle fasi di riabilitazione e recupero funzionale, vi è un costante contatto tra il paziente e il fisioterapista e, sia tra quest’ultimo e il referente medico all’interno dell’equipe. Ciò permetterà di monitorare la risposta nel tempo alle varie attività e potrà determinare un’evoluzione del protocollo, seguendo il principio dell’individualità del paziente. Elettrostimolazione - Ionoforesi - Laserterapia - Linfodrenaggio - Magnetoterapia - Massoterapia - Rieducazione motoria - Rieducazione posturale globale - Tecarterapia - Tens Ultrasuonoterapia Diagnostica In tutto il mondo medico-scientifico è riconosciuta l’importanza della prevenzione per garantire una buona salute ed una migliore qualità della vita. Adottare uno stile di vita corretto ed attuare la diagnosi precoce, possono salvare la vita di molte persone, evitare tanta sofferenza, oltre che diminuire la spesa sanitaria. A tale scopo Villa Cecilia ha attivato i seguenti screening: Screening audiologico Esame podobarometrico - Misurazione pressione arteriosa - Stick glicemico - Ecocuore - Ecografie internistiche Elettrocardiogramma. Ecografie muscolo-scheletriche - Ecodoppler arti inferiori Ecodoppler carotideo. Moc - mineralometria ossea computerizzata - Misurazione massa grassa/massa muscolare. Tradurre questi principi in azioni concrete nel nostro territorio, attuando informazione sulla prevenzione, affiancando il lavoro dei medici di medicina generale e quello delle strutture sanitarie specialistiche, è da sempre l’obiettivo che Villa Cecilia si è prefissata fin dalla sua apertura nel 2010. Convenzione ASL Info: VILLA CECILIA - Via della Molinella - Passignano sul Trasimeno - Pg Tel. 331 8731921 - 075 8296035 SEMIDORO OFFICINA ORTOPEDICA L’Officina Ortopedica Semidoro è una azienda storica, fondata nel 1950 con una grande esperienza in ambito riabilitativo e ortopedico. Non solo laboratorio specialistico per costruzione di ausili su misura, ma commercializzazione e adattamento di ogni genere di ausilio ortopedico. Sita al centro di Perugia, l’officina ortopedica Semidoro è composta: dall’ufficio, che accoglie con cordialità e competenza qualsiasi richiesta, fornendo tutte le indicazioni relative ad ausili sanitari-ortopedici nonché alle modalità per ottenere eventuali convenzionamenti o altre agevolazioni; dalla mostra con la più ampia scelta dei migliori presidi presenti sul mercato, tutti personalizzabili e adattabili alle singole esigenze. L’officina è anche: 4 sala prove, sala conferenze, magazzino e laboratori. Dalla sede perugina i nostri presidi vengono poi distribuiti a tutta la provincia/regione, anche in aree meno servite attraverso un servizio di consegna a domicilio e anche grazie ai nostri recapiti dislocati in diverse zone. Il personale è altamente specializzato e continuamente aggiornato, sia nelle tradizionali tecniche di lavorazione che sulle innovazioni tecnologiche per predisposizione ausili di nuova generazione: tecnici ortopedici sempre presenti in azienda, tecnici degli ausili, modellisti, calzolai, etc. Tra i nostri servizi ricordiamo: Esame Posturale Ergonomico-Antropometrico-Biomeccanico, analisi della postura secondo le più recenti innovazioni scientifiche Le disfunzioni e le problematiche legate ad alterazioni posturali sono tra le più frequenti cause di dolorabilità articolari. Sappiamo inoltre che quest’ultime sono presenti nella maggior parte della popolazione. Una normalizzazione della postura può quindi spesso essere decisiva nella risoluzione di problemi ritenuti normalmente cronici, oltre che naturalmente in campo preventivo. Data la complessità del nostro sistema posturale e le infinite interconessioni del nostro organismo, risulta chiaro quanto un’analisi posturale debba essere più precisa e corretta possibile. Siamo punto di riferimento nella realizzazione artigianale di ausili ortopedici: dalle calzature su misura ai busti e corsetti, artigiani dalla lunga esperienza curano con meticolosità la costruzione di ogni referenza. Solo coniugando questa passione artigianale con le tecniche scientifiche più innovative è infatti possibile proporre articoli in grado di soddisfare le necessità di ogni cliente. Gli ausili ortopedici per il tronco e la colonna: tenendo conto delle personali esigenze correttive, dello stile di vita e della garanzia di confort per il paziente, l’officina ortopedica realizza nei propri laboratori: reggispalle, collari, busti, corsetti rieducativi. In modo particolare, per quanto riguarda i corsetti, i tecnici ortopedici dell’azienda sono in grado di realizzarne diversi modelli, di tipo: Cheneau, Bivalva, Boston, Minerva, Milwakee. Dal 2009 vantiamo la collaborazione diretta del prof. Jacque Chenaeau per l’intera fase di realizzazione dei busti ideati e perfezionati dal grande luminare. I prodotti realizzati internamente dall’Officina Ortopedica Semidoro, grazie a un’accurata selezione dei migliori materiali disponibili sul mercato, sono garantiti dalla rintracciabilità dei prodotti. Tutori e protesi Punto di forza della nostra produzione è il settore tutori e protesi, anche questi presidi vengono realizzati a mano nei laboratori della nostra azienda. Per la produzione di questi ausili l’antica tecnica della lavorazione a mano si combina con i materiali e le tecnologie più moderne ottenendo un prodotto unico e con la massima funzionalità. Le protesi in particolare vengono lavorate con materiali più evoluti per consentire la maggior mobilità e leggerezza per permettere agli amputati la miglior riabilitazione possibile. La nostra azienda dispone di una vasta gamma di prodotti per disabili e per la riabilitazione di ogni tipo e per ogni età. Trattiamo inoltre diversi modelli di poltrone elevabili per il massimo confort domestico. Convenzione ASL E INAIL Info: OFFICINA ORTOPEDICA SEMIDORO S.R.L. Via XX Settembre, 76 Perugia Tel: 0755729192 - Fax: 0755721636 Wealth Planet magazine 17 Il primo ciclo mestruale a cura del Prof. Adriano Falorni - Pediatra La prima mestruazione o “menarca” rappresenta una pietra miliare nello sviluppo puberale della femmina. Anche quando sia stata fatta adeguata preparazione e siano state fornite le opportune informazioni alla ragazza, la comparsa del primo ciclo provoca sempre sorpresa e un certo grado d’inevitabile implicazione psicologica, dal momento che essa segna l’ingresso nel mondo degli adulti per quanto concerne l’acquisizione della capacità riproduttiva. L’evento, sebbene tenda ancora ad assumere i caratteri dell’intimità e della riservatezza, è d’esperienza comune nel mondo femminile; ciò non toglie che intorno ad esso aleggino errate convinzioni o leggende di varia natura. Una delle più diffuse si riferisce al rapporto dello sviluppo della statura con il menarca e comporta l’idea che il primo ciclo mestruale si associ in qualche misura all’arresto dell’accrescimento. In realtà le cose non stanno così. Il menarca si inserisce, di fatto, in un periodo contraddistinto dalla fase discendente del picco di accelerata velocità di crescita che caratterizza 18 Wealth Planet magazine lo sviluppo puberale. L’incremento residuo della statura, tuttavia, non si esaurisce in quel momento, ma continua fino al raggiungimento dell’altezza definitiva, sia pure con ampia variabilità individuale. In altre parole non risulta che il ciclo mestruale e lo sviluppo della statura possano realmente influenzarsi reciprocamente; ma presenterebbero solo un certo grado di contemporaneità. Del resto il menarca compare in età piuttosto variabile, che in media nella nostra popolazione si aggira intorno ai dodici anni e mezzo. Tale, infatti, risultò da un’indagine condotta dal nostro gruppo della Clinica Pediatrica dell’Università di Perugia, negli anni novanta, nelle province di Perugia, Terni e Rieti. Analogamente a quanto osservato per l’altezza, anche per l’età del menarca si è assistito ad una variazione nel tempo con la tendenza per quest’ultima alla riduzione, come è documentato da studi ripetuti a partire dagli anni cinquanta in diverse zone d’Italia. E’ stata rilevata così una progressiva anticipazione dell’ordine di circa due anni nel Salute, Bellezza e Benessere corso di mezzo secolo. Il “trend” sembra tuttavia in fase d’arresto o addirittura di regressione sulla base di studi condotti in diversi paesi europei. Tale andamento richiama l’attenzione sui diversi fattori che possono influenzare lo sviluppo sessuale femminile, anche se quello maschile non appare indifferente all’effetto di alcuni di essi. Oltre a situazioni patologiche debilitanti, sono state di volta in volta riferite influenze da parte di condizioni ambientali, geografiche, socio-economiche, educative, di stati di stress o dello stile di vita ivi compresa la qualità dell’alimentazione, od altro. Per molti di tali fattori è dubbio un reale effetto poiché i risultati degli studi in proposito non appaiono concordanti. Un ruolo di una certa importanza è stato attribuito all’esercizio fisico. Ritardo del menarca è stato ripetutamente osservato nelle atlete che svolgono certe attività: podismo, corsa di fondo, ginnastica, danza. In realtà la reale influenza di queste attività appare controversa, poiché nei vari studi l’età del menarca è apparsa sovrapponibile a quella materna in una larga parte delle atlete valutate. Tende, pertanto, a prevalere il concetto che tale rapporto sia da attribuire a condizioni costituzionali delle ragazze che portano a favorire certe scelte dell’esercizio fisico. Un ruolo più definito si può attribuire allo stato di nutrizione. Ripetuti studi, infatti, hanno mostrato un rapporto inverso fra entità della massa corporea, indicata per esempio dal BMI, ed età di comparsa della prima mestruazione. Anche in questo caso si può, in realtà, supporre un meccanismo costituzionale che escluda l’influenza diretta del peso. Tuttavia un dato di evidenza risulta da ciò che si osserva in quelle ragazze che cadono vittime della tremenda trappola dell’anoressia nervosa. Un segno del decorso della malattia, indicante una situazione di grave pericolo, è fornito dall’arresto dei cicli mestruali o dalla mancata comparsa di essi, cosa che, fra l’altro, può verificarsi anche in corso di diete dimagranti eccessivamente ipocaloriche comportanti forti perdite di peso. Pertanto, a parte una situazione di base, che da un lato condiziona l’assetto dello stato di nutrizione e dall’altro segna il ritmo dello sviluppo puberale, la denutrizione sicuramente incide sui tempi del menarca. Se, come abbiamo detto, la comparsa del ciclo mestruale segna un evento importante, esso non implica che fin dall’inizio sia raggiunta la completa funzione riproduttiva, poiché l’equilibrio dei ritmi regolati dai meccanismi endocrini dell’asse ipotalamo-ipofis-ovaio è ottenuto con una certa gradualità. Ne deriva che per uno-due anni i cicli possono presentare irregolarità dei flussi, anticipazioni o interruzioni più o meno prolungate, in rapporto alla possibilità che alcuni di essi siano caratterizzati dall’assenza dell’ovulazione. Fra le varie anomalie, per alcune delle quali sarà ovviamente opportuno il ricorso alla visita medico-specialistica, vale segnalare un evento, in realtà assai infrequente, ma che può essere oggetto di forte apprensione da parte dei genitori. Il primo ciclo mestruale, quando è regolare, è preceduto dalla comparsa dei caratteri sessuali secondari. Fra essi il piccolo rigonfiamento che si forma sotto l’areola mammaria sta ad indicare lo sviluppo della ghiandola e segna l’inizio degli effetti ormonali connessi con le ovaie. Da questa fase, che cronologicamente indica l’esordio dello sviluppo puberale ed al quale si associano segni uterini rilevabili con l’ecografia, il tempo che passa fino al menarca si aggira in media intorno ai due anni, con variazioni individuali anche piuttosto ampie. In alcuni casi, in bambine in età prepubere (fra sei e nove anni) e in totale assenza di segni indicanti l’inizio dello sviluppo sessuale, si può verificare la comparsa di perdite ematiche, talora limitate, talora invece tali da simulare un vero e proprio flusso mestruale che si presenta come un fulmine a cielo sereno. Quando siano escluse cause definite (una perdita di sangue può riconoscere molteplici meccanismi) si parla di “menarca prematuro”. Comunemente si limita a pochi episodi (da uno a tre). Non è chiara la causa di tale evento poiché i vari esami di laboratorio, ecografici, ecc, risultano normali confermando lo stato di prepubertà. Si può rilevare solo la presenza di livelli ematici di estrogeni più alti a testimoniare un meccanismo endocrino contraddistinto dal loro transitorio incremento. In sostanza è un quadro del tutto privo di aspetti patologici; anche il successivo sviluppo puberale rispetta i tempi e i modi della normalità, e tutto ciò che resta al medico da fare è di tranquillizzare l’ambiente familiare e la bambina. Wealth Planet magazine 19 a cura del Dott. Giulio Lattanzi - Farmacista, nutrizionista Cari lettori, in una piacevole giornata assolata, con timido sole primaverile, con molta curiosità e con il classico scetticismo che spesso aleggia ed accompagna quasi incosciamente tutti noi Dottori, ho visitato il centro Eutonia e ho potuto osservare, quasi scoprire vista la poca documentazione presente, il conosciuto e molto diffuso, soprattutto nei paesi Orientali ed Anglosassoni, METODO MPH 80. Eutonìa dal greco, sforzo, vigore termine usato da Anassagora per indicare tensione, forza motrice, negli stoici è la forza dell’aria e del fuoco; per noi Eutonìa è definibile come la condizione di equilibrio psicofisico dell’individuo, caratterizzata da uno stato di normalità del tono neuromuscolare e talvolta ottenibile con l’applicazione di tecniche di concentrazione mentale e di rilassamento e sicuramente il centro che abbiamo la fortuna di aver nella nostra provincia né rappresenta la massima espressione. Oggi importanti inestetismi e patologie estetiche affliggono molti pazienti, la ricerca del benessere psico-fisico è divenuto nella società attuale, il perseguire una filosofia di vita che mette il benessere della persona al centro dell’attenzione proponendo attività sportive, pratiche di rigenerazione oltre che di mental training combinate con un’alimentazione corretta. Il termine wellness si è diffuso nel mondo contemporaneamente alla consapevolezza che la società attuale espone le persone a stati di stress fisici e psicologici che sono all’origine di molte patologie. Il wellness ha come primo obiettivo proporre comportamenti virtuosi nelle attività motorie, nell’alimentazione e nella “manutenzione” del proprio stato emotivo ed una visita presso il centro Eutonia saprà proporre i trattamenti specifici e più indicati per il mantenimento del proprio stato 20 Wealth Planet magazine psico-fisico ideale. Prendiamo ora in considerazione le principali quattro patologie che affliggono gran parte della popolazione mondiale per quanto riguarda gli inestetismi e che tornano alla ribalta spesso in concomitanza con l’arrivo della primavera Le zone più frequentemente colpite da fenomeni di adiposità localizzata variano tra i due sessi. Gli uomini manifestano solitamente la cosiddetta “obesità di tipo androide o a mela” (massa adiposa concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell’addome al di sopra dell’ombelico) che si associa, tra l’altro, a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa; nelle femmine prevale invece l’obesità di tipo ginoide o a pera (massa adiposa concentrata nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell’addome al di sotto dell’ombelico). Per adiposità localizzata s’intende un tessuto costituito da cellule adipose sane, normali più o meno localizzato ed è la responsabile di inestetismi come la pancetta, e come le maniglie dell’amore. La cellulite colpisce il 90% della popolazione femminile e molto spesso viene indicata solo come uno spiacevole inestetismo. In realtà la cellulite è una vera e propria malattia del tessuto sottocutaneo. Si tratta infatti di un’alterazione che impedisce il normale scambio di sostanze nutritive, dai liquidi e dalle scorie, cioè materiali di scarto prodotti dall’organismo che non vengono allontanati; il risultato consiste nella creazione di tessuto in cui le cellule adipose sono alterate, le fibre connettivali sono ispessite con relativa formazione di fastidiosi granuli. E’ differenziabile in cellulite edematosa, il primo stadio della cellulite e, si riconosce perché la pelle, nei punti critici, è pastosa e se pizzicata, compare un effetto” bucherellato” sulla superficie simile alla “pelle di una arancia”. Le sue origini sono dovute a disfunzioni ormonali, costituzionali ed ereditarie. La cellulite edematosa è causata da una perdita di elasticità dei vasi sanguigni che irrorano il tessuto adiposo causando il ristagno dei liquidi. Per porre rimedio, non bisogna assolutamente perdere tempo perché questo inestetismo, se non curato, può peggiorare. Bisogna curare meglio l’alimentazione usando poco sale, fare attività fisica costantemente unita a massaggi drenanti ed iniziare ad assumere se preferito un integratore. La cellulite fibrosa è il secondo stadio della cellulite. Se si stringe la pelle fra le mani, il suo aspetto appare come quello di un sacchetto pieno di biglie, con protuberanze abbastanza evidenti. Questa forma di cellulite è dovuta ad un ristagno di liquidi costante che crea una sofferenza per il tessuto adiposo rendendolo fibroso, rendendo la pelle dura al tatto. Per difenderci dalla cellulite fibrosa occorre ricorrere a massaggi che riattivino la circolazione ed indirizzarsi verso cibi che contengano flavonoidi e bromelina, sostanze che aiutano la pelle a mantenersi elastica. La cellulite sclerotica si riconosce immediatamente perché, anche se non compressa, la pelle presenta avvallamenti e protuberanze come un sacchetto di noci; inoltre, comprimendo le zone colpite, si proverà dolore e si avvertiranno gli strati profondi sottocutanei inspessiti. In questo terzo stadio, la cellulite causa una notevole sofferenza ai tessuti e le cellule adipose aumentano numericamente e volumetricamente, ma i setti fibrosi che le separano tendono ad irrigidirsi ed a ritirarsi. Questo fa sì che le terminazioni nervose vengano compresse ed anche il semplice tastare i punti critici causi sofferenza. La cura punta su massaggi mirati, ginnastica in acqua ed un’alimentazione povera di carboidrati. Da qualche tempo grazie alla ricerca scientifica è stato messo a punto un particolare approccio classificabile come un trattamento transdermico di posa noto anche come metodo MPH80, il cui nome deriva dalle iniziali dell’ideatore ed il numero dalla quantità di principi attivi impiegati. Ogni paziente accolto presso il centro Eutonìa viene valutato con un’attenta anamnesi dello stato di tessuto adiposo o patologie estetiche presenti e gli viene consigliato il trattamento più adatto. Importante osservare che, già dal primo trattamento, ogni paziente nota immediatamente un beneficio sia al tatto ed alla vista del proprio corpo e sia fisiologicamente riscontrabile in quanto l’effetto drenante dei principi attivi e la ginnastica vascolare indotta provocano una diuresi immediata e, successivamente, a seconda dello stadio patologico della ritenzione frequenti stimoli alla minzione che si protraggono in alcuni casi sino alla notte. Il trattamento induce calore endogeno, creando ondate di caldo e freddo tali da sviluppare una ginnastica vascolare. La sua azione permette un ripristino della circolazione linfatica e capillare, migliora la diuresi e la tonicità cutanea e riduce il volume degli adipociti. Il Metodo si suddivide in 4 trattamenti: cellulite edematosa, cellulite fibrosa e sclerotica, adiposità localizzata e generale, e trattamento tonificante; grazie alla sinergia degli 80 principi attivi, lavora a livello dell’epidermide, del derma e del subderma. A livello dell’epidermide l’azione antiossidante, previene l’invecchiamento cellulare, favorisce la sintesi del collagene, nutre e elasticizza il tessuto. A livello del derma, favorisce la sintesi e la produzione del collagene, migliora il microcircolo, con attività, antiossidante, depurativa, disintossicante e tonificante. A livello del subderma, stimola l’utilizzazione dei grassi favorendo un aumentato del metabolismo dei liquidi, inducendo un’azione snellente, rassodante, vaso protettrice e antiedematosa. Tra gli innumerevoli principi attivi presenti, meritano una particolare attenzione, anche perché largamente studiati dalla comunità scientifica estetica e largamente utilizzati, la fosfatidilcolina, con la sua attività lipolitica ed anticellulite, favorente la riparazione ed il turnover delle cellule della cute; l’olio essenziale di pepe nero quale stimolante, rivitalizzante ed efficace diuretico naturale; l’escina con il suo spiccato effetto drenante, favorente la microcircolazione ed il turnover cellulare ed oltre agli altri principi menzionabili da sottolineare la bromillina con azione esfoliante, drenante anticellulitica e lenitiva. Non mi resta che concludere invitando tutti i lettori interessati a contattare il centro Eutonìa per prendere un appuntamento gratuito al fine di ottenere un’anamnesi accurata e magari un primo trattamento, considerando che importanti benefici ed effetti sono riscontrabili già dopo solo sei sedute. Eutonia Via Fosse Ardeatine, 8 - Ellera di Corciano Tel. 075 5170398 - cell. 338 9739824 [email protected] - www.eutonia.it Farmacia C. “Le Fornaci“ Via F.lli Briziarelli n°17 - 06055 Marsciano - Tel. 075 8749453 [email protected] - www.farmacialefornaci.it farmacia le fornaci farmacia fornaci Wealth Planet magazine 21 Caffè Coffea arabica e Coffea canephora Salute, Bellezza e Benessere 22 Wealth Planet magazine a cura del Dott. Giulio Lattanzi Farmacista, nutrizionista In origine, la parola araba “qahwa” identificava una bevanda estratta da alcuni semi che provocava effetti stimolanti ed eccitanti sugli esseri umani. Oggi in arabo con questa parola si indica il caffè. Fino al secolo XIX non era certo quale fosse il luogo dove la pianta del caffè ebbe origine, oltre all’Etiopia e le regioni dell’Africa orientale si ipotizzava la Persia e lo Yemen. Sull’origine del caffè esistono molte leggende, la più conosciuta dice che un pastore chiamato Kaldi portava a pascolare le capre in Etiopia ed un giorno queste, incontrando una pianta di caffè, cominciarono a mangiare le bacche ed a masticare le foglie. Arrivata la notte le capre anziché dormire si misero a vagabondare con energia e vivacità mai espressa fino ad allora. Vedendo questo il pastore ne individuò la ragione e abbrustolì i semi della pianta mangiati dal suo gregge, li macinò e, dopo averne fatta un’infusione, ottenne il caffè. Le capacità eccitanti della bevanda furono presto sfruttate in ambito religioso per le veglie notturne e la bevanda fu grandemente apprezzata dai mistici sufi nello Yemen, già intorno al 1450. Nel XV secolo questa bevanda cominciò a diffondersi in Medio Oriente prima (a Damasco, al Cairo e ad Instambul veniva consumata regolarmente nei luoghi d’incontro) e successivamente in Europa e nelle Americhe. I primi europei a descrivere la pianta di caffè furono il botanico tedesco Leonard Rauwolf, in un libro pubblicato nel 1583 e l’italiano Prospero Alpini, nel suo libro De Medicina Aegyptiorum del 1591. La pianta del caffè appartiene alla famiglia delle Rubiacee e viene identificata col nome di Coffea; ha piccole bacche rotonde e verdi che una volta giunte a maturazione diventano di color rosso vivo. Le specie di caffè attualmente commercializzate sono due: Coffea Canephora e Coffea arabica. L’arabica cresce tra i 1.000 e i 2.000 metri di altezza, è molto delicata ma ha maggiori proprietà organolettiche, mentre la Canephora, conosciuta anche col nome di Robusta, è più resistente e cresce ad altitudini inferiori, tra i 150 e i 600 metri. La qualità di caffè più coltivata al mondo è senza dubbio quella arabica che rappresenta circa il 75% della produzione mondiale. Pare che le prime notizie del caffè provengano dall’Etiopia e precisamente dall’altopiano del Kaffa, da dove appunto proviene la prima pianta di caffè; per quanto riguarda la bevanda, trae le sue origini in Yemen, intorno all’anno 1.000. Forse non tutti sanno che il caffè è una miscela ricca di numerose sostanze che se assunte in quantità giuste e senza esagerazioni possono avere effetti benefici sull’organismo. Qualche tazzina al giorno è salutare per le arterie, per il fegato, aiuta a mantenere una linea in forma e allevia il mal di testa. In base alle caratteristiche individuali dei consumatori (età, metabolismo, peso, sistema nervoso e cardiovascolare) è possibile consumare da 2 a 5 tazzine di caffè al giorno senza correre alcun rischio e col beneficio dei piacevoli e utili “effetti collaterali”. La composizione del caffè è complessa: in esso sono presenti più di innumerevoli sostanze che variano in rapporto al tipo di caffè e alle modalità di preparazione. Il limite nell’utilizzo è semplicemente legato alla presenza tra i suoi componenti della caffeina, componente farmacologicamante attivo con azione stimolante al livello del sistema nervoso centrale. Uno degli effetti della caffeina, è lo stimolo che la sostanza determina sull'attività cerebrale inducendo una migliore capacità di apprendimento, di associazione di idee e di memorizzazione. Proprio per questo motivo è consigliato l’uso del decaffeinato piuttosto che quello del caffè normale, per chi soffre di ulcere (per la stimolazione della secrezione gastrica) o per chi ha gravi problemi cardiologici. Grazie alla caffeina, un alcaloide presente nel caffè questa bevanda produce importanti effetti analgesici sul corpo umano. La caffeina è utilizzata anche per la preparazione di alcuni farmaci che possono essere acquistati senza ricetta e che alleviano il dolore di piccoli traumi, è spesso presente in associazione in alcuni farmaci utili per combattere la cefalea. Il caffè ha importanti proprietà antiossidanti grazie ai “flavonoidi” che contrastano l’azione dei radicali liberi, favorendo la prevenzione dei tumori legati all’invecchiamento delle cellule. Nella cosmesi la caffeina è un principio attivo noto, soprattutto per le sue proprietà drenanti e anti- edema, viene usato per le creme anticellulite e per contrastare le borse sotto gli occhi mentre fitoestratti di caffè nelle capsule anticellulite di note case estetiche prevengono anche l’invecchiamento cellulare; la caffeina è anche presente in creme viso con effetto anti età, anti invecchiamento, anti rughe e per la cura e la prevenzione del cancro alla pelle. Un’azione importante è la capacità di ridurre la fatica. Infatti dalle ricerche effettuate sugli effetti benefici durante l’attività sportiva, risulta che il caffè, un importante energizzante, aumenti l’attenzione e riduca la sensazione di fatica negli sport di resistenza. La caffeina produce uno stimolo all’attività cerebrale inducendo una migliore capacità di apprendimento, di associazione di idee e di memorizzazione. Tutti questi suoi suoi effetti hanno portato le autorità sportive a considerarla una sostanza vietata dalle norme antidoping nella pratica degli sport, limitandone l’uso ad una quantità tale da mantenere la concentrazione nelle urine inferiore ad un certo valore. In farmacia è reperibile sotto forma estratto secco, con aloe, in tisane ed infusi da utilizzare a scopi terapeutici oltre che nelle classiche formulazioni conosciute, ma provenienti da colture biologiche. Torta al caffè Ingredienti: 250 gr di uova intere, 200 gr zucchero di canna, 250 gr di burro, 250 gr di farina e la punta di un cucchiaino di lievito per dolci, una punta di sale e vaniglia (estratto o semi, non la vaniglina). Si mescolano il burro morbido e lo zucchero con vaniglia e sale, si aggiungono le uova gradualmente, infine la farina setacciata con il lievito. Si inforna per circa 30 minuti, con forno preriscaldato a 170-180°. Per la ganache al caffè: 200 gr di cioccolato bianco, 150 gr di panna liquida, due cucchiaini rasi di caffè solubile di buona qualità, 1 cucchiaino pieno di sciroppo di glucosio. Si mette il latte sul fuoco con il caffè solubile e il glucosio, si porta appena a bollore, si versa sul cioccolato bianco tagliato a pezzetti e si mescola delicatamente finché tutti gli ingredienti non sono ben amalgamati. Si emulsiona bene con il minipimer cercando di non creare bolle d’aria. Si mette in frigorifero per qualche ora, almeno quattro o meglio una notte intera, così la ganache si solidifica. Si tira fuori e si da di nuovo una frullatina con le fruste elettriche per montarla, a questo punto è pronta per farne l’uso che si vuole. Decorare le pareti esterne della torta con scaglie di cioccolato irregolari. Farmacia C. “Le Fornaci“ Via F.lli Briziarelli n°17 - 06055 Marsciano - Tel. 075 8749453 [email protected] farmacia le fornaci farmacia fornaci www.farmacialefornaci.it Wealth Planet magazine 23 SAPOROSA e intolleranza al lattosio a cura della Dott.ssa Pastore e Sig. D’ambrosio – area Ricerca e Sviluppo della Sanguedolce Srl La maggior parte delle persone può mangiare una grande varietà di cibi senza alcun problema. Tuttavia per una percentuale di individui sempre maggiore, determinati alimenti o componenti alimentari possono provocare reazioni negative, da una leggera eruzione cutanea ad una risposta allergica di grave entità. Una delle intolleranze alimentari più diffuse è quella al lattosio. Si definisce intolleranza al lattosio, o più correttamente, maldigestione di lattosio, una sindrome caratterizzata da disturbi gastroenterici che insorgono dopo l’ingestione di alimenti contenenti questo zucchero, generata dal deficit di produzione da parte delle cellule intestinali del duodeno dell’enzima lattasi deputato alla scissione del lattosio in glucosio e galattosio che sotto questa forma possono essere assorbiti. Non si tratta, come alle volte, discorsivamente, si può riferire, di una allergia. Le eventuali allergie al latte sono scatenate da proteine contenute nello stesso. Negli ultimi anni sono stati messi a punto diversi prodotti dedicati a quei soggetti che hanno riscontrato questa intolleranza. Anche la Sanguedolce Srl, un’azienda lattiero casearia, ormai leader nel settore, ha voluto soddisfare questa esigenza dei suoi consumatori. Grazie allo staff dell’area di Ricerca e Sviluppo, in particolare al Sig. Pietro D’Ambrosio e alla dott.ssa Luciana Pastore, la nostra azienda ha realizzato una mozzarella senza lattosio e una caciotta a basso contenuto di lattosio. Questi prodotti si ottengono aggiungendo la lattasi, un enzima che scinde il lattosio in glucosio e galattosio. La Sanguedolce Srl ha ottenuto anche l’autorizzazione da parte del Ministero della Salute per produrre alimenti destinati ad un’alimentazione particolare. Questo riconoscimento ci consente di ottenere la massima fiducia da parte dei consumatori. Gli ottimi risultati ottenuti, grazie alla messa a punto di questi prodotti, sia da un punto di vista commerciale sia per la soddisfazione mostrata dai consumatori che hanno riscontrato un oggettivo beneficio, rendono necessario un ampliamento della gamma di alimenti senza lattosio. Infatti, la nostra azienda a breve, introdurrà sul mercato anche la scamorza senza lattosio. In questo modo potrà fornire ai consumatori affetti dall’intolleranza al lattosio la possibilità di variare il consumo di questi prodotti. Salute, Bellezza e Benessere Ingredienti per 4 persone: • • • • • cous cous precotto 2 pomodori medi e molto sodi mezza zucchina 1 peperone rosso 4 etti di filetto di tonno; ricordatevi che deve essere abbattuto • 1 cipolla rossa • olio sale, pepe e aneto per guarnire • verdure miste per il brodo vegetale Preparazione: Cous Cous di verdure e tartare di tonno Lavare e fare a dadini piccolissimi il peperone, la zucchina, i pomodori (eliminando la parte interna con i semini). In una padella mettere un filo d’olio e far saltare il cous cous. In seguito aggiungere il brodo vegetale bollente, cuocere per cinque minuti fino a completo assorbimento del brodo. Aggiungere le verdure e continuare la cottura per altri due minuti. Le verdurine devono assolutamente restare croccanti aggiustando di sale e pepe. Le origini del couscous vanno ricercate tra i Berberi, popolo autoctono delle montagne e delle valli del Nord Africa. Pastori nomadi, i berberi ricavavano dal frumento, o, alle volte, da miglio e orzo, una sorta di semola che lavoravano con acqua o latte dando vita a dei composti che chiamavano kskso, o kuski. Il ritrovamento di alcuni reperti archeologici, che corrispondono a utensili presumibilmente utilizzati nella preparazione del piatto, fanno pensare che il couscous venisse consumato già da prima del IX secolo. Il suo elevato apporto nutritivo e la lunga conservazione, lo rendono adatto per chi è spesso in movimento. 26 Wealth Planet magazine Cultura e Società Poesia ed etica a cura di Lina Lo Giudice Sergi - Presidente Accademia Italiana di Poesia, Sociologa, Psicologa sociale, Giurista, già Direttore generale del Ministero della Pubblica Istruzione, Provveditore agli studi e Rettore dell'Università di Castel S.Angelo dell'UNLA 28 Wealth Planet magazine Cultura e Società Nella Grecia pre-classica e pre-filosofica, la stabilità dello spazio esistenziale della “polis”, era garantita, non dal gesto fondatore della città, che era ritenuto impolitico, ma dal canto dei poeti: l’unica possibilità che i greci avevano, di fermare la ciclicità della vita, era il gesto immortalante della poesia, della creazione poetica. La poesia procura al soggetto una posizione nel mondo, lo rivela, lo fa esistere. Ecco la dimensione etica della poesia, che ne fa emergere la stretta connessione, con la giustizia e la capacità di giudicare, e disvela il significato degli eventi. La poesia acquista, quindi, una dimensione fondativa rispetto “all’essere” ed uno spessore pratico quando si apre all’agire, alla “praxis”. Il concetto greco di “arete”, corrisponde al latino “virtus”, come capacità di eccellere, di emergere dalle difficoltà, di determinare il caso, di reagire, vuol dire fortezza di carattere, modello di equilibrio e di umanità. In pratica ingegno e coraggio per agire in modo giusto. L’uomo agisce, produce, imitando la natura e in questa produzione, nel “poiein”, creazione e tecnica si intrecciano con una potenza autonoma che è l’arte, sia come abilità tecnica, sia come creatività poetica, invenzione, anticipazione del futuro. La storia ha una sua morale, e se i nostri eruditi non sono in grado di scoprirla, vuol dire semplicemente che non sono in grado di capire il mondo che abbiamo creato, proprio come il popolo non è capace di utilizzare le istituzioni che si è dato. La storia, sfortunatamente, non conosce ”l’astuzia della ragione” di Hegel. Il precetto ”amerai il prossimo tuo come te stesso” dice Freud, è una delle norme etiche fondamentali della vita civilizzata, ma è anche in assoluta contraddizione con il genere di “ragione” che questa civiltà promuove, cioè la ragione dell’interesse personale, del vantaggio personale. E il prossimo tuo? E l’Altro? Ma chi è l’altro? Per Levinas l’altro non è che "un frammento differenziato", o una proiezione di ciò che è interno alla coscienza, ma è, e rimane, esterno al soggetto. E il soggetto diventa tale, si crea attraverso l’assunzione di responsabilità verso l’indomabile e irriducibile alterità del mondo. E, citando Dostoevskij, Levinas afferma “l’io ha sempre una responsabilità verso gli altri”. Ma la funzione principale della regolamentazione dei comportamenti umani, attraverso regole e norme giuridiche, consiste nel rendere compatibili con la struttura sociale, sia l’esercizio della responsabilità, che l’ubbidienza alle esigenze dell’etica. La società, infatti, non è che il prodotto dell’imbrigliamento delle inclinazioni egoistiche ed aggressive dei suoi membri, mediante la proposta della solidarietà. Di conseguenza, la società, con le sue leggi, trasforma la responsabilità verso l’altro, da incondizionata e illimitata a condizionata e limitata. La logica della responsabilità planetaria nasce dal presupposto che, soluzioni efficaci a problemi planetari, possano trovarsi solo se si riuscirà a rimodellare e far funzionare, la ragnatela di interdipendenze e interazioni globali. Ma, nella fitta rete mondiale di interdipendenza globale, non possiamo essere certi della nostra innocenza morale, ogni qualvolta altri esseri umani patiscono miseria, dolore, umiliazione. Bauman sostiene che il processo di globalizzazione ha prodotto una tale rete di interdipendenza, che penetra in ogni anfratto del pianeta, in ogni cervello disponibile ad essere conquistato. Servono perciò energie nuove per ristabilire e rafforzare un “forum globale” e per questo occorre attenzione e apprendimento continuo. La nostra educazione, la nostra scuola, ha questo compito etico, da sempre e oggi in particolare, in quanto la sfera pubblica, la politica, ha perso la capacità di illuminazione e guida, che faceva parte della sua natura originaria. Viviamo tempi oscuri, possiamo ripetere con Hanna Arendt e Bertold Brecht: gli amministratori dello stato abbandonano ogni ipotesi di regolamentazione basata su norme giuridiche e si trasformano in “agenti” delle esigenze del mercato, indifferenti alle esigenze culturali ed artistiche. Per loro la cultura non è più necessaria come strumento di progettazione, costruzione e mantenimento dell’ordine sociale, mettono in vendita i beni culturali e usano il loro potere e le risorse di cui dispongono, per garantirsi il silenzio e la complicità della “massa”, corrotta e scivolata in basso, nei parametri da essi stabiliti. Si tagliano così le ali all’immaginazione artistica e alla creatività. E’ nostro dovere ricostruire queste ali attraverso la rivisitazione storica delle arti e della poesia. La bellezza è stata una delle promesse eccitanti della modernità. Ora è nascosta, si vergogna a mostrarsi in un mondo volgare che non la conosce ed ovviamente non la cerca. La bellezza è l’anima dell’arte, anche quando, straziata, si trasforma in un buco nero, si nasconde nella caverna. Ma anche da li, dalla caverna platonica, l’idea artistica, la poesia, vola e poeticamente tras- forma la realtà, ed è questa nuova “forma” possibile e l’unica eticamente praticabile. Il “Kalos Kai Agatos” è ancora valido. Wealth Planet magazine 29 Il Papa Uomo a cura di Mirina Hoxha “Smarrito e inadatto in un mondo che cambia molto velocemente” Benedetto XVI Giustifica così il Papa Benedetto XVI il suo ritiro dal mandato pontificio. Questa rinuncia, avvenuta in un momento in cui il mondo intero si trova molto solo e senza più certezze ha destato una profonda paura nei fedeli ma allo stesso tempo tanta ammirazione nei confronti di un Papa così coraggioso. Ormai consapevoli del continuo declino non solo economico ma anche spirituale l’uomo moderno si sta avvicinando sempre più alla fede. La voragine che si è andata a creare tra l’uomo e la sua coscienza, la difficoltà di mettersi in comunicazione con l’io più profondo hanno ogni giorno delle conseguenze per quanto riguarda la socializzazione e il modo di affrontare la vita. Chi ha avuto delle riserve nei confronti di questo Pontificato, chi l’ha guardato da lontano con sfiducia, all’annuncio del 30 Wealth Planet magazine Papa di aver deciso di lasciare il trono pontificio si è fermato a riflettere. Se la chiesa o qualsiasi altra fede religiosa presente nel mondo è frutto anch’essa dei nostri tempi e quindi corrotta, perché questo papa-uomo decide di fare un passo indietro. Allora si è andati a rivedere i vari filmati con i discorsi tenuti in questi quasi otto anni di pontificato e hanno riscoperto il papa. Hanno fatto un passo indietro e si sono recati tutti, fisicamente o spiritualmente, sotto la finestra papale. Il mondo, noi tutti, al di là dell’appartenenza religiosa si è reso conto di non aver forse dato fiducia ad un uomo che doveva essere un faro e indirizzare le nostre coscienze. La sua grande apertura verso le altre credenze religiose ha lanciato un grande input di fratellanza e perciò lo ha reso ancora più amato e stimato. Prima di essere il papa è un uomo, e l’uomo di oggi più che mai ha bisogno di ritrovarsi per poter guidare e insegnare agli altri. Molto probabilmente la nostra società è portata a mitizzare certe figure e ruoli dimenticandosi che dietro c’è l’anima, la forza e il coraggio di un uomo. Un coraggio che ha saputo guidare a fianco a Papa Wojtyla per oltre trenta anni la chiesa in un momento molto delicato, hanno saputo avvicinarla all’uomo, a noi tutti guidandoci sempre. La sua rinuncia al trono pontificio non va vista come una sconfitta ma forse come l’ennesimo atto di coraggio che solo chi conosce se stesso fino in fondo, chi conosce i propri limiti in quanto uomo è in grado di prendere. Ci ha dato una grande lezione il Papa Benedetto XVI, la lezione del saper rinunciare, di saper capire quando è il momento di lasciare il nostro posto, “abbandonare il nostro trono” e lasciarlo a chi verrà dopo. Noi così attaccati “alla roba”, come scriveva Verga, così gelosi e combattivi per i nostri privilegi ci siamo perduti nei meandri del consumismo, dell’indifferenza e della superficialità. Tutte queste cose ci hanno fatto dimenticare qual è il nostro dovere cioè quello di curare la nostra anima a discapito di qualunque trono noi apparteniamo. E per fare questo noi tutti avremmo bisogno di tanto coraggio, il coraggio della rinuncia per riavere in cambio la “nostra anima”. Ognuno di noi molto probabilmente porta sulle proprie spalle dei pesi che con fatica riesce a risolvere. A questi fardelli della vita forse dovremmo imparare a rispondere con la fede. Magari non con la fede dei musulmani, degli ortodossi, dei buddisti o dei cattolici ma con la fede dell’amore dell’uomo per l’altro uomo. Sarà la fede in questo amore che molto probabilmente ci salverà e come disse il Papa Benedetto XVI nell’Assemblea generale della C.E.I. Nel 2005: “La fede non è qualche cosa che aggiungiamo al fardello della vita, ma è la perla che si deve scoprire.” 1 2 3 4 5 6 7 8 9 * 0# Cultura e Società Habemus Papam a cura di Juan Carlos Gallici Docente e giornalista, nato in Argentina, laurea a Còrdoba e Roma, specializzazione a Viterbo Nei tre primi mesi di quest’anno di grazia 2013 si sono verificati eventi e avvenimenti di grande e grandissima portata. Uno di questi è la vicenda Vaticana che vide la fine di un Papato per abdicazione non traumatica e il contestuale inizio di un altro pontificato, in una successione mai vista nella storia della Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana. Evento unico più che raro che potrebbe avere un paragone in quello di sette secoli fa, della forzata rinuncia di Papa Celestino V (Pietro dal Morrone), inviso alla potente casata del Caetani, il quale, eletto al Soglio Pontificio il 5 luglio 1294 abdicò 6 mesi più tardi, il 13 dicembre dello stesso anno. In quella occasione si trattò di “successione” forzata, non di coesistenza di due Papi “simultanei”, esempio unico nella bimillenaria Storia di legittima successione dei Pontefici. E’ vero, oggi non ci meravigliamo più di tanto di novità di questo tipo, ma resta il fatto che, comunque, la nostra sensibilità è assai minore di quella di un tempo non lontano. Allora sarebbe stata una autentica rivoluzione giuridica e di costume, oggi, pur clamorosa, resta solo un fatto di cronaca. Però la cosa non è tanto semplice. Prima di tutto le cause e motivazioni. Se le cronache hanno un briciolo di verità, le cause che ci hanno fatto sapere, ancorché con grande beneficio di inventario, sarebbero credibili e non trascurabili. All’interno dell’imponente organizzazione Vaticana si sono guastati certi meccanismi operativi e decisionali che da sempre assicurano il 32 Wealth Planet magazine multiforme governo della Chiesa nel mondo. Effettivamente oggi appaiono inefficaci, obsoleti non più adeguati alla bisogna. Altra causa viene addebitata al fatto che certi equilibri del potere interno alla Curia Romana che si diramano per il mondo intero, siano venuti meno. Alla fin fine la Chiesa è una comunità di uomini che ha due livelli di organizzazione. Uno “apostolico” che è immutabile come la fede e fa capo unicamente al Papa in quanto viene mandato a ricevere il Sacro Compito da Cristo e dagli Apostoli. La materia prima è il “messaggio” evangelico e le grandi verità cristiane che i credenti accettano con il Battesimo e gli altri Sacramenti. Questo primo livello conserva il deposito della fede e l’amministra univocamente nel mondo intero secondo le modalità culturali di ogni regione, senza minimamente mutare i contenuti. L’altro livello è quello “gerarchico” vale a dire, l’organizzazione a più livelli (gerarchia) che ha la missione di portare all’umanità con ogni mezzo lecito quel messaggio di Cristo. La Gerarchia è costituita da sacerdoti, vescovi, cardinali e il Papa (per la parte decisionale ed organizzativa) e da laici, sacerdoti, vescovi e cardinali per gli aspetti esecutivi. Ne fanno parte uomini più o meno esperti, più o meno seri, più o meno santi, con difetti, vizi e virtù come tutti. Essi, attraverso organismi operativi centrali e locali, fanno si che il messaggio di Cristo pervenga integro e immutato ad ogni uomo di buona volontà. Ma, si sa, gli uomini hanno diversità di carattere, di cultura, di esperienza, di disponibilità, di fedeltà. In più, il tempo è un elemento assai importante in quanto il suo divenire contribuisce a cambiamenti che, modificando e introducendo nuovi elementi (il web, p.e.), esige costante attenzione e messa a punto dell’organizzazione internazionale che coinvolgono uomini e mezzi. Passaggi rischiosi che spesso comportano profondi mutamenti qualitativi che interferiscono negativamente sul risultato finale. E qui sta il pericolo. I cambiamenti possono interessare persone, individui e unità operative che, se non tempestivamente ricalibrati, possono cambiare fisionomia ed efficienza e perfino arrivare alla corruzione. Il mondo intero è testimone delle biasimevole vicende di gente, sacerdoti e perfino porporati che, da zelanti e bravi operatori del Vangelo sono passati alle più esecrabili nefandezze. Sono uomini e come tali possono essere fragili, ambiziosi, avere istinti non domati, invidie e défaillance e altre miserie umane. Tutto comprensibile, ma tutto inaccettabile in quanto deleterio per l’equilibrio generale che mette a repentaglio la missione che professano. Sul piano “gerarchico” della tradizione apostolica, la Gerarchia ecclesiastica ha un compito “amministrativo” nell’elargizione del messaggio evangelico che deve programmare, dosare, organizzare e farlo pervenire ai credenti, senza manipolazioni di sorta. Sul piano dell’organizzazione, la Chiesa deve sottoporsi umilmente alle verifiche del tempo, della storia, del consenso dei fedeli e provvedere ai normali aggiustamenti e cambiamenti che la sua possente macchina operativa richiede per il bene della gente. La cronaca ci ha detto, con molti “forse e distinguo” che questa macchina fa acqua in molti dei suoi comparti, come dimostrano le spie accese circa conflitti, contrapposizioni, sgambetti degli operatori e responsabili, non degni della Casa di Dio. Questo “tagliando” una volta lo eseguivano i Concili, locali o universali. Ma oggi sarebbe enormemente complesso organizzarli. E Papa Ratzinger, uomo puro e santo nonché di finissimo cervello, ha pensato che era più semplice, veloce ed ugualmente efficace, chiamare una nuova squadra di specialisti. E fu così che, con lo stupore del mondo intero disse: questo compito richiede energie che io non ho più, richiede percorsi ed esperienze fresche da iniettare nel corpo febbricitante della Chiesa militante. E si è fatto da parte in modo stupefacente e sereno ma non traumatico. Grandiosa ed efficace innovazione! Ma non finiscono qui le sorprese e meraviglie. Da un Conclave veloce, ordinato e senza apparenti intoppi, esce eletto quale successore del coraggioso Papa dimissionario un figlio dei nostri tempi: emigrato, del terzo mondo, venuto “quasi dalla fine del mondo”, tifoso del pallone, invaghito di Cristo, della Chiesa e dei poveri, malati e deboli, che non si vergogna di sentire tenerezza e che ha metabolizzato il potere come servizio agli altri, credenti o no, entrando con affetto e prepotenza nella sterminata famiglia dei diseredati. Ma attenzione, non è un debole ed è perfettamente consapevole che per mettere mano alla macchina di una Chiesa con molti ricambi da operare, dovrà fare il meccanico, il chirurgo, l’infermiere, lo psicologo, il padre consolatore, lo stratega, l’ingegnere, il soldato, il generale e anche l’attendente, e, soprattutto, avere spalle larghe. Perché le responsabilità saranno immense e anche la sua solitudine. Gli arriveranno critiche, accuse, zizzania, questa graminacea nociva che mai è mancata nel campo della Chiesa, neanche quando Cristo cercò di seminare il grano. Comunque sia, il nuovo Papa Francesco ha un’altra mentalità: dentro, quella della comprensione e del perdono; fuori, quella dell’efficienza, del coinvolgimento e della condivisione. Di ciò è convinto in quanto la Chiesa di Roma è avanti a tutte le chiese del mondo per il servizio e la carità. Habemus Papam: benvenuto Santità! Wealth Planet magazine 33 Cultura e Società ˝ ...parliamo di Bellezza quando godiamo qualcosa per quello che è... Umberto Eco nella prefazione allo splendido volume “Storia della bellezza” (Bompiani). a cura di Francesco Patiti Sono tornato a ri-vedere e fotografare (sono un pessimo fotografo digitale!) le opere di Giuliano Giuman, raccolte nella mostra “Virus Vitreum” alla Casina delle Civette - Villa Torlonia - Roma, dopo alcuni giorni dalla festosa inaugurazione del 13 febbraio scorso ricca di affetto, persone, amicizia e sentimento. Ci sono tornato dubbioso sul fatto che i commenti dei critici, esperti e giornalisti e la fortuna di aver visto nello studio-laboratorio di Giuman la genesi di gran parte di esse, avessero potuto intaccare la mia capacità di percepirne ancora il carico emozionale. Sono stato felice di questo ritorno perché ho constatato che avevo ragione solo in parte: ero sicuramente condizionato dal “prima” ed allo stesso tempo ero libero di percepire, nuovamente, ciò che le opere avevano da dirmi. Qui sta l’arte di Giuman, sempre, ogni volta, ogni opera, ha un linguaggio conosciuto e nuovo allo stesso tempo; rassicura ed esalta, trascina nel paradosso temporale passato/futuro senza schizofrenie. Pensavo di descrivere la mostra, ma non ne sono capace, so solo dire che la sua Bellezza, ecco il motivo dell’incipit con Eco, riempie, così come solo l’arte pura sa fare. Certo il contesto è suggestivo, soprattutto per chi intende il vetro come materia viva e quindi linfa vitale per una forma espressiva artistica (ricordiamo nel precedente numero della rivista la bellissima scheda sul Museo Nazionale della Vetrata 34 Wealth Planet magazine ospitato, permanentemente, presso la Casina delle Civette) è però pur vero che una crosta esposta al Louvre resta sempre una crosta. In questo caso, non ce ne vogliano gli amici di Villa Torlonia, il convenuto ha contribuito di gran lunga ad accendere una luce straordinaria di Bellezza in casa dell’Ospite. Le opere di Giuman vivono e fanno vivere uno scambio di luce magica con le vetrate del Museo. Potrei ribadire tutti i compiuti ragionamenti sulla contaminazione del vetro con le materie della vita, della sua origine, con le materie del sudore, dell’anima, del profano e della cultura fruita, una contaminazione operata, forzata, da Giuman, in questa raccolta di opere; potrei ri-leggere in chiave critica il percorso dell’artista; potrei ri-elencare le opere tentando di interpretarne il linguaggio intrinseco (nel numero di Gennaio/Febbraio ne abbiamo dato ampia descrizione); potrei elogiare la fantastica intuizione di Giuman e Raffaela Vittori sulla, anche qui paradossale, “duttilità” del vetro che diventa opera da indossare; potrei cercare, Eco permettendo, di individuare il percorso semiotico di ciascuna di esse per ciascun interessato “lettore”. Tralascerei però la parte più importante ed intensa di tutta la mostra: La Bellezza! Forse perché in questi tempi bui, in questa medioevale sensibilità per l’Arte e la Cultura in genere, sembra impossibile fare ancora i conti con la Bellezza. Giuman, e così si sostanzia il suo merito più grande, ci ha costretto a questo. Non ho le competenze scientifiche e professionali per ragionare intorno all’Artista di cui ben altri e più importanti critici hanno già declamato virtù ed altissimo valore, posso, però da essere vivente, pensante, Sentire prima di Capire, quanto le opere di Giuman ed in Virus Vitreum in particolare, mi abbiano ricordato che la Bellezza esiste e, a differenza di ciò che si crede, sia un fatto che sostanzia una realtà oggettiva. Per una testata come la nostra, che “lavora” sul fronte benessere, raccomandare di visitare la mostra che chiuderà i battenti il 28 aprile 2013 significa sostanziare una missione sulla quale crediamo fermamente, non c’è benessere senza Arte e senza Cultura. Le informazioni di dettaglio si trovano sul sito: www.giuman.it Francesco Patiti - [email protected] Iovvero cavalieri di Santaccio la Cavalleria ai giorni nostri a cura di Luca Morelli Anno Domini 1210, gli Ordini cavallereschi festeggiavano più o meno i 100 anni di età, si combatteva in Terrasanta al grido di “Deus Vult” e in Europa ai gridi di Welfen e di Wibeling (tradotti in italiano con Guelfi e Ghibellini), Erman Von Salza diventava Hocmeister (Gran Maestro) dell’Ordine Teutonico prima e consigliere di Federico II di 36 Wealth Planet magazine Svevia poi, la cavalleria difendeva i buoni dai cattivi (più o meno) e il camaglio e l’usbergo erano di gran moda!! Anno Domini 2010 ottocento anni dopo un manipolo di ragazzi con la passione del medioevo decidono di organizzare una festa Medievale a Chiusi in provincia di Siena, la storia ci racconta che la Civitas di Clusium era divisa in 3 parti, la parte a sud denominata terziere di Santa Maria, la parte a nord denominata Terziere di sant’Angelo e tutte le parti fuori le mura denominate Terziere di San Silvestro, la festa medievale a dire il vero era stata ripristinata negli anni ottanta ma era andata via via affievolendosi fino a un ricambio generazionale avvenuto proprio nel 2010. Del Terziere di San Silvestro fanno parte un gruppo di amici con esperienze teatrali “capitanati” da M.Minotti e L.Morelli a cui viene l’idea di formare una Compagnia d’Armi, caso volle che proprio tra le comparse del terziere ci fosse C.Bucaioni che aveva diverse esperienze di arti marziali e con l’uso di armi bianche, al nucleo iniziale di 8 cavalieri (oltre a suddetti Morelli, Minotti e Bucaioni ne fanno parte S. Banella, M.Fuccelli, A.Masini, R.Nofroni e D.Bianconi) si aggiungono via via altri cavalieri (G.Scarpanti, Marco e Riccardo Ramini, P.Scaccini, T. Mencarelli, G.Valdambrini e A.Capasso), la neonata Compagnia trova collocazione nel Rettorato dei Terzieri di Chiusi. Si cerca un nome alla Foto di Jorn Straten Compagnia curiosando nella storia della città di Chiusi e lo si trova in Santaccio da Pistoia, Sante Borri da Cutigliano detto Santaccio da Pistoia fuoriuscito pistoiese di parte cancelleresca eroe della cattura a Chiusi di Ascanio della Cornia. Vengono decise le linee guida della compagnia, si predilige la scherma scenografica a quella storica e quindi oltre alle spade appaiono nei combattimenti bastoni, pugnali, mazze ferrate, martelli d’Arme ecc., il tutto destinato a far divertire il pubblico, viene creata una pagina su Facebook, un sito internet, vengono girati diversi video Trailer che viaggiano in rete soprattutto su YouTube. Dalle prime uscite locali e nei comuni della zona la compagnia inizia a farsi conoscere anche in Italia a Rovigo, Castel di Casio (BO), Malmantile e Incisa Valdarno (FI), Ischia di Castro (VI) e Iseo (BS) dove i cavalieri si coprono d’onore (fanno la loro bella figura)! Apprezzati non solo per i combattimenti, molto veritieri, ma anche per coinvolgere adulti e soprattutto bambini nei loro spettacoli. A Chiusi oltre al Torneo cavalleresco organizzato per il Tria Turris si fanno notare collaborando con le istituzioni comunali, con le scuole e con la Rassegna Nazionale “Ragazzi in Gamba”. Ma cosa significa tenere una spada in mano? Sicuramente avere la precisa percezione di quando usarla, come usarla e soprattutto quando non usarla. La spada è un simbolo esoterico, alcune scuole di pensiero dicono che la spada si alza con la mente e non con la forza, infatti dietro alla nomina di un cavaliere c’era un rituale di iniziazione che lo doveva portare a perseguire una vita più spirituale che avventurosa. Consiglio a tutti di provare a usare una spada specialmente da giovani magari venendo a ingrossare le nostre fila o di qualche altra compagnia d’armi, vi assicuro che le emozioni e le scariche di adrenalina che si provano prima di un duello o meglio ancora prima di una battaglia valgono la pena di essere provate!! Wealth Planet magazine 37 Cultura e Società La nascita del Comitato Olimpico in Italia a cura del Prof. Luigi Bertini - Università degli Studi di Perugia - Scienze Motorie e Sportive La nascita dello sport organizzato in Italia può essere datata al 1894, cioè all’anno in cui venne costituito un Comitato per la partecipazione alle Olimpiadi moderne, che si disputarono per la prima volta ad Atene nel 1896. Esaurito il suo compito, il comitato si sciolse senza che la nostra rappresentativa partecipasse poi alla prima Olimpiade: "si ha notizia della costituzione di un C.N.O. italiano, nel 1896 (...) ma non si danno spiegazioni sul perché fallisca l’iniziativa".1 Tra la fine dell’800 e l’inizio del nuovo secolo erano state diverse le iniziative tendenti a creare un organismo di coordinamento per lo sport e l’educazione fisica: nel 1896 funzionava, dietro la spinta di Angelo Mosso, l’"Istituto nazionale per l’incremento dell’educazione fisica e i giuochi ginnici", che in seguito modificò la denominazione in “Comitato nazionale per l’incremento dell’educazione fisica e i giuochi nelle scuole e nel popolo”, con dei comitati periferici nelle varie provincie, con lo scopo di organizzare l’educazione fisica e le manifestazioni ginnico-sportive nelle scuole e nella società.2 Questi enti avevano preso lo spunto da iniziative analoghe che stavano sorgendo in tutta Europa, ma avevano dato un’impronta particolare in vista dell’obiettivo della “nazione armata”: e in questo contesto tutti i tentativi di costituire organismi legati al movimento olimpico internazionale, e quindi solo sportivo, assumevano un significato del tutto opposto rispetto al panorama europeo.3 Non facilitò le cose nemmeno la Federazione italiana di ginnastica, che sentendosi l’unica depositaria di tutta la cultura ginnico-sportiva, ostacolava qualsiasi tentativo di coordinare lo sport al di fuori delle proprie strutture. L’Italia non partecipò nemmeno alle due successive edizioni delle Olimpiadi (Parigi e Saint Louis), ma invece esordì brillantemente ai cosiddetti Giochi suppletivi di Atene del 1906, dove si distinse in diverse discipline. E in vista di questi Giochi che venne creata nei primissimi mesi del 1906 una “Commissione italiana per i Giuochi Olimpici”, che lavorò alacremente e con successo, spianando la strada alla nascita del “Comitato Olimpico Nazionale Italiano”, organismo interfederale che da sopra le parti avrebbe potuto guidare lo sport italiano, abbandonando l’impronta militaristica e le velleità della Federazione di Ginnastica. E nel 1907, presso la sede del Touring Club, si riunì per la prima volta il Comitato Olimpico Italiano, con l’intento di preparare una rappresentativa per le Olimpiadi di Londra (1908). Alla presidenza venne nominato il marchese Carlo Compans de Brichanteaux. Furono le Olimpiadi della leggendaria maratona di Dorando Petri, e del ginnasta Alberto Braglia. Le procedure messe in piedi per le Olimpiadi di Londra, vennero rinnovate alla vigilia dei Giochi di Stoccolma del 1912. L’attività sportiva in Italia si stava sviluppando abbastanza rapidamente per cui venne sentita l’esigenza di una più razionale e continua presenza del Comitato nell’ambito dello sport organizzato in Italia, mediante la creazione nel giugno del 1914 di una struttura permanente con lo "scopo di divulgare il fondamento educativo delle Olimpiadi moderne, nonché di organizzare le rappresentanze italiane per la loro partecipazione alle Olimpiadi internazionali".4 1 cfr. L’Italie e l’Olympisme, in “Revue Olympique”, n. 91-92, 1975, p. 185 2 A.T. Lombardo, Alle origini del movimento olimpico in Italia, in Ricerche storiche, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, n°2, 1989, p. 301 3 A.T. Lombardo, op. cit., p. 301 4 38 Wealth Planet magazine Almanacco dello sport, Firenze, Bemporad, 1915, p. 311 SAGI srl - Via Galileo Galilei, 61 - Capocavallo Corciano - Perugia (Pg) Tel 075.605171 - Fax 075.605202 [email protected] - www.terreumbre.net Cultura e Società Alla Scoperta di Roma Dal 10 Febbraio al 26 Maggio 2013 L’Associazione Good Morning Roma propone al pubblico romano una serie di visite guidate gratuite. Tale iniziativa si è voluta realizzare per cercare di dare l’opportunità a tutti gli estimatori d’arte “in tempi di crisi” di poter visitare le straordinari bellezze romane. Accompagnati da uno storico dell’arte della Soprintendenza del Polo Museale Romano, nonché presidente di tale Associazione, dott.ssa Sara Mancini, l’ospite avrà il piacere di scoprire le mille bellezze del “museo all’aperto” più importante al mondo. Il primo percorso guidato verterà su una passeggiata suggestiva nella Roma Imperiale; partendo da un’analisi dettagliata storico-artistica (esterna) del Colosseo, simbolo romano per preziosità, si proseguirà verso l’Arco di Costantino, trionfo di battaglie e sacralità, per poi proseguire l’excursus nei Fori Romani, soffermandoci tra i reperti più significativi, dal foro di Cesare a quello di Traiano. Successivamente una visita alla splendida chiesa dei SS. Cosma e Damiano con l’analisi del mosaico absidale, il nostro percorso terminerà presso la Colonna Traiana. Tale progetto proseguirà con una Passeggiata alla scoperta della Roma Medievale, un giorno d’arte dedicato ad un periodo non facile dal punto di vista soprattutto artistico a Roma. È difficile trovare testimonianze dell’epoca medievale, anche perché spesso esse sono nascoste da altri edifici o situate in zone poco frequentate dai turisti. Molte di queste testimonianze si trovano nel rione Trastevere. L'itinerario medievale può iniziare dall’isola Tiberina per poi raggiungere Piazza in Piscinula dove si trova Casa Mattei, un insieme di eleganti palazzi trecenteschi costruiti per questa nobile famiglia romana. Si prosegue poi per via Arco dei Tolomei, così chiamata dall’arco medievale ancora visibile. Percorrendo via di Santa Cecilia si arriva invece nella piazza dove domina l’omonima basilica. Inoltre sopra l’altare maggiore possiamo ammirare il bellissimo ciborio gotico realizzato da Arnolfo di Cambio. In Piazza Sonnino è situata una delle più conosciute costruzioni medievali: la 40 Wealth Planet magazine Torre degli Anguillara, più nota come “Casa di Dante”. Nei pressi della piazza si trova la chiesa di San Crisogono, una delle grandi basiliche medievali di Trastevere. Percorrendo Via della Lungaretta arriviamo nella piazza dove sorge la Basilica di Santa Maria in Trastevere, uno dei gioielli medievali di Roma. Il terzo incontro sarà una incantevole passeggiata attraverso le meraviglie della Roma Barocca. Una giornata d’arte partendo dal primo Liceo romano Virgili sulla via Recta, passando per via Giulia, continuando per i straordinari palazzi dei blasoni fiorentini alla scoperta di palazzo Spada-Consiglio di Stato con la Galleria prospettica del Borromini, palazzo Farnese, Campo de’ Fiori e piazza Navona. Per arrivare poi a San Luigi dei Francesi in cui si possono ammirare le opere di Caravaggio. Un percorso nel cuore di Roma dove l’occhio sarà penetrato di scintillanti bellezze dell’epoca. A maggio, precisamente il 12 alle ore 10 la nostra passeggiata verterà alla scoperta del mondo cristiano: San Pietro dal colonnato alla cupola. Partiremo dalla straordinaria piazza ellittica del Bernini con il suggestivo colonnato, per poi visitare gli splendori della Basilica (Baldacchino del Bernini, la Pietà di Michelangelo), fino a percorrere la Basilica verso l’alto, dove, affacciandoci dalla cupola potremo godere di uno degli spettacoli più incantevoli di Roma. La nostra iniziativa avrà termine il 26 Maggio alle ore 10 presso il parco della Caffarella, uno dei più belli e interessanti dal punto di vista storico-artistico. Approfittando delle piacevoli giornate di maggio, il visitatore sarà accompagnato alla scoperta delle meravigliose ville romane con grottesche ancora perfettamente conservate, acquedotti, colombari e antiche tombe; una piacevole mattinata tra arte e natura. www.citroen.it DESIGN, TECNOLOGIA, SENSAZIONI. CITROËN DS4 CITROËN DS3 CITROËN DS5 SCOPRITE L’UNIVERSO DS IN CITROËN. Linee audaci per una chiara e moderna espressione di status: con il loro innovativo design, i modelli della linea DS Citroën si muovono su territori inesplorati e aprono nuove prospettive nel mondo delle auto premium. Ispirata da 90 anni di storia e di eccellenza automobilistica, la linea DS si avvale della più straordinaria creatività e tecnologia Citroën. Tutte le vetture della linea DS sono caratterizzate dal design ispirato e da un concetto rivoluzionario e offrono rara eleganza, forti emozioni alla guida e sensazioni di benessere. Il genio visionario di Citroën ha creato un nuovo approccio al mondo delle auto che risveglia i sensi. SCOPRITE IL NUOVO MOTORE 3 CILINDRI 1.2 VTi 82. ANCHE PER NEOPATENTATI. CRÉATIVE TECHNOLOGIE Consumo su percorso misto: più basso Citroën DS3 1.4 e-HDi 70 FAP Airdream CMP - Citroën DS5 Hybrid4 Airdream (CERCHI DA 17’’) 3,4 l/100 Km; più alto Citroën DS3 1.4 VTi 95 GPL/ BENZINA (uso a GPL) 8,2 l/100 Km. Emissioni di CO2 su percorso misto: più basse Citroën DS3 1.4 e-HDi 70 FAP Airdream CMP 87g/Km; più alte Citroën DS4 1.6 THP 160 c.a.6 178 g/Km. Centralcar S.p.A. Via G. Dottori, 62 - 06132 Perugia - Tel. 075 5270162 Cultura e Società Rodolfo Valentino Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina D’Antonguella (Castellaneta 6 maggio 1895 – New York 23 Agosto 1926), in arte Rudolph Valentino, è stato un attore e ballerino italiano del cinema muto. Viene ricordato ancora oggi con un premio, che viene consegnato ogni anno da una Giuria internazionale di critici cinematografici ad attori, attrici e registi che hanno raggiunto i vertici del successo nell’Arte Cinematografica, con mostre, eventi cinematografici, e numerose iniziative. Rodolfo Valentino rappresenta ancora oggi non solo uno dei più grandi divi cinematografici della storia del cinema, ma anche uno dei primi sex symbol di primi anni del Novecento tanto che gli venne affibbiato il soprannome di “Latin lover”. Iniziò la sua carriera prima di ballerino in alcune “operette” e poi di attore come comparsa in diversi film per poi raggiungere la tanto desiderata notorietà con il film “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” del 1921. Al successo di attore si affiancò il successo e l’ammirazione per il personaggio enigmatico e pieno di fascino che rappresentava tanto ad arrivare a conquistare milioni di cuori femminili. Il percorso di Rodolfo Valentino venne interrotto all’età di 31 42 Wealth Planet magazine anni a causa di una peritonite. Rodolfo Valentino non fu solo un grande attore ma anche un poeta con una percezione molto fine per quanto riguarda i sentimenti che costellano il percorso della vita. Riportiamo una delle sue poesie più importanti in cui possiamo leggere lo stato d’animo con cui il poeta-attore affronta la vita: To A.M The sky is the mirror that reflects all phases of Life. The clouds of Doubt bring showers, but there is always the “Silver Lining” promise. Moral: If the sky is the limit better fix it clear in your mind to begin with. Dedicata ad A.M Il cielo è uno specchio che riflette tutte le fasi della vita. Le nuvole inducono tempeste di dubbio, ma in questo c’è sempre una promessa di arcobaleno. Morale: se il cielo è il limite delle tue risorse, è bene che tu lo immagini limpido fin dal principio. Spettacolo e Intrattenimento Teatro Augusteo (NAPOLI) dal 5 al 14 aprile Teatro Argentina (ROMA) dal 9 al 14 aprile 2013 LA MODESTIA di Rafael Spregelburd regia Luca Ronconi traduzione Manuela Cherubini con Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi Autore: Jule Styne-Stephen Sondheim Regia: Stefano Genovese Cast: Loretta Goggi, Sergio Leone, Gisella Szansizlò, Eleonora Tata, Mario Pietramala, Diego Savastano, Matteo Tugnoli, Danilo Picciallo, Marco De Gaudio, Tiziano Edini, Barbara Corradini, Stefano Bontempi, Giada Lorusso, Lorena Martini, Vanessa Innocenti, Valentina Arena, Viola Anzilotti, Michele Terralavoro, Salvatore Marchione, Nico Buratta Con una diva italiana del calibro di Loretta Goggi, il personaggio di Rose e il musical Gypsy arrivano per la prima volta in Italia, dagli stessi produttori di “Priscilla”, con la regia di Stefano Genovese. Nei panni di Rose, incarnerà dunque una madre ambiziosa (e antesignana, siamo negli anni Trenta), che spinge le proprie figlie June e Louise, fin da bambine a diventare delle star. Per questo traguardo è disposta a tutto: mette in gioco il proprio matrimonio, i sentimenti, il rapporto con le figlie. Una - la più promettente - fuggirà. L’altra, la timida Louise, accondiscendendo alla madre assisterà al declino del teatro di varietà e diventerà - quasi suo malgrado - una diva del burlesque, col nome di Gypsy Rose Lee. Una storia vera, raccontata attraverso musiche note e molto belle tra le quali vale la pena segnalare alcuni classici del genere come Everything’s Coming up Roses e Some People. 44 Wealth Planet magazine Spregelburd, nato nel 1970, è una delle figure più rilevanti della scena argentina contemporanea: ha raccolto sotto il titolo di Eptalogia sette opere brevi rappresentanti la dissoluzione della morale moderna, ispirandosi alla pittura visionaria di Bosch che fotografava quella medievale. I titoli di questi testi designano i sette peccati contemporanei: L’inappetenza (Lussuria); La stravaganza (Invidia); La modestia (Superbia); La stupidità (Avarizia); Il panico (Accidia); La paranoia (Gola); La cocciutaggine (Ira): ereditiamo i sette del passato e ne generiamo sette nuovi. L’interesse di Ronconi si concentra su La modestia. “La commedia”, spiega il regista “è enigmatica o ironica, a seconda dell’occhio con cui lo spettatore sceglie di vederla. Una storia di equivoci e di espedienti, che si svolge in un unico spazio e indica due luoghi - e di conseguenza due tempi - diversissimi e lontani: Buenos Aires odierna e forse un paese dei Balcani in un tempo passato […] Il teatro di Spregelburd fa pensare a un certo cinema che abbiamo conosciuto grazie a registi come Iñarritu e Arriaga. Una cifra tipicamente sudamericana ma che ci è divenuta familiare e che viviamo come profondamente contemporanea. Etruria La Collina Catering e Banqueting Organizzazione matrimoni ed eventi Il Menu Tipico Aperitivo con Prosecco, Analcolico, Cocktail di Frutta fresca, Sangria, Stuzzichini caldi e freddi della casa Buffet di antipasti con Angolo Cantina ed etichette regionali Angolo dei formaggi Tavola dei Formaggi con marmellate agrodolci in abbinamento Parmigiano, Treccia di Mozzarella di Bufala con salsa ai mirtilli Angolo dei salumi Tavola dei Salumi tipici Umbri con panini caldi, Prosciutto tagliato in bellavista Selezione di Formaggi con marmellate Agrodolce Trancio di Bufala ai Lamponi Angolo del freddo Bresaola in carpaccio con ananas e noci Lombetto marinato con sedano e pecorino Insalata di farro con pachini, mais e asparagi Finger Food di Orzo Perlato e gamberetti Umbricelli Tipici con ragù di faraona Cappellacci Assisani con pachini, basilico e ricotta salata Stinco Tipico Umbro con demi - glace di cottura Flan di spinaci Patate Argent Torta nuziale da concordare Buffet di dolci Tortino al Cioccolato caldo, Bavarese alla frutta con salsa all arancia Composta di Frutta fresca Meringhe con panna e cioccolato Vino bianco e rosso da scegliere Spumante dolce e secco per brindare Minerale, Caffè, carrello dei distillati Nelle splendide sale con vista su Perugia oppure nelle migliori location Umbre Etruria La Collina Banqueting e Catering organizza matrimoni, ricevimenti ed eventi per tutte le occasioni. Dispone di sale da 50, 100 e 200 coperti con parco estivo adatto a magnifici aperitivi scenografici. La location è ideale per qualsiasi cerimonia che richieda eleganza e qualità totale. La cura per i dettagli, per le decorazioni e gli allestimenti garantisce di poter coniugare ottima cucina e una location da sogno. A disposizione degli ospiti buffet floreali o con richiami arabeggianti, portate servite su quadri a specchio e vassoi d’argento. Catering a domicilio e noleggio attrezzature. Presente anche un ottimo servizio di catering a domicilio in strutture ubicate tutte intorno alle colline umbre convenzionate tra cui scegliere quella più adatta alle singole esigenze. Si fornisce servizio di noleggio attrezzature complete e personale altamente qualificato per rendere indimenticabile ogni occasione. HOTEL LA COLLINA Via G. Dottori, 42 - San Sisto (Perugia) Tel. 075 5292144 - www.countryhouselacollina.com Casting e provini Casting, cantanti, ballerini, attori etc.. per programma tv “Casting live” Dopo il grande successo della prima edizione torna in tv il programma che ti darà la possibilità di esibire il tuo talento davanti a tutta Italia! Vero, senza filtri e in diretta! Credi di avere un talento particolare? Vorresti essere tu protagonista del grande schermo? Questa potrebbe essere la tua occasione!!! Hai un età compresa tra gli 8 e i 70 anni...? Sai ballare, cantare, recitare...insomma se credi di avere un talento artistico di qualsiasi genere? Comunica i tuoi dati e partecipa alle selezioni per la nuova edizione di “Casting Live”! Primo appuntamento casting: Domenica 6 aprile 2013 presso il Centro Commerciale IL VULCANO a Sesto San Giovanni (MI) Le selezioni si svolgeranno in: Sesto San Giovanni Annuncio valido fino a: Sabato, 6 Aprile, 2013 Casting per nuova produzione televisiva sugli extraterrestri - Napoli Sq8 Immaterial Arts, nuova produzione televisiva cerca chiunque abbia avuto esperienze di carattere extraterrestre, rapimenti/adduzioni. E’ invitato a partecipare ai casting: - chiunque abbia conoscenze o si diletti di ufologia - chiunque abbia avuto contatti alieni, o ritenga di avere qualità morfologiche particolari I provini si terranno a Napoli la prima settimana di aprile 2013. Le selezioni si svolgeranno in Napoli 46 Wealth Planet magazine Casting modella per servizio fotografico abito sposa - Liguria Casting modella per realizzazione di un servizio fotografico per pubblicità in abito da sposa in Liguria. Lo studio fotografico Claudio Beduschi ricerca una modella con le seguenti caratteristiche: - altezza: almeno 170 cm - no tatuaggi - età max 32 anni - capelli: non importante - seno: seconda-terza - sorriso perfetto, denti bianchi - ottimo portamento - fisico atletico e tonico Compenso ancora da definire più rimborso spese viaggio e vitto. Luogo: Liguria Periodo: Aprile Durata lavoro: 1 giorno Indicare nell’oggetto dell’email il codice "Codice IT04". Le mail non corrispondenti a quanto sopra non verranno considerate. Solo le modelle scelte verranno contattate per telefono o per email appena terminata la selezione. Le selezioni si svolgeranno in Liguria Annuncio valido fino a Venerdì, 22 Marzo, 2013 Casting giornalisti, telecroniste, presentatori, showmen e showgirls per webTV: enTV - Italy Casting giornalisti, inviati, telecroniste, presentatori, showmen e showgirls per webTV. enTV sta iniziando la programmazione della sua nazionaleenTV - Italy, in lingua italiana, un webTV dedicata all’informazione e allo Spettacolo (programmazione 24 ore). In particolare si ricercano le seguenti figure professionali: - Giornalisti/inviati, giovani, laureati, professionisti o aspiranti, da tutta Italia, con ottima conoscenza della lingua inglese - Telecroniste di bella presenza, con perfetta dizione e ottima conoscenza della lingua inglese - Presentatori di programmi di intrattenimento, giovani, professionisti o aspiranti, di bella presenza - Showgirls/Showmen di ogni età Ci sarà una enTV per ogni paese, con informazione ed intarttenimento. Le persone selezionate saranno retribuite normalmente. La sede italiana sarà a Bologna con inviati a Roma, Milano, Napoli e in tutte le altre maggiori città italiane. Annuncio valido fino a Domenica 31 Marzo 2013 Spazio aperto - Diritto e Tutela del Cittadino NEWS dal mondo delle Assicurazioni RC AUTO scaduta? Non puoi essere multato per i 15 giorni successivi La garanzia assicurativa del tuo vecchio contratto viene estesa fino al quindicesimo giorno dalla data di scadenza. Questo significa che, se ti ferma la polizia nei 15 giorni successivi, puoi esibire il vecchio tagliando scaduto senza essere multato. Per 15 giorni si può esibire il tagliando scaduto. Se la tua polizza è in scadenza, però, il tuo contratto resta operante per 15 giorni successivi. Durante queste due settimane, quindi, puoi esibire il certificato e il tagliando assicurativo scaduti. Perciò, se ti ferma la polizia nei 15 giorni successivi alla scadenza della polizza precedente, non puoi essere multato. Altroconsumo RC AUTO: Aumento illegittimo dei costi, ora c’è il risarcimento Spetta alla compagnia dimostrare in maniera puntuale la non illegittimità degli aumenti richiesti. Sensazionale sentenza della Corte di Cassazione (n. 5327/2013) che ha messo in discussione quanto sentenziato dalla Corte di Appello di Napoli in merito ad un ricorso presentato da un assicurato, vittima di un aumento illegittimo del premio assicurativo (considerando come parametro di riferimento dell’aumento il corrispondente incremento dei premi della media europea). La compagnia presso cui era assicurato il consumatore era stata trovata “in odore” di “cartello”, per aver siglato un “accordo” con altre compagnie per mantenere agli stessi livelli le tariffe delle polizze Rc auto, ostacolando quindi la concorrenza tra le stesse a sfavore dei consumatori, impossibilitati ad usufruire dell’offerta più conveniente. E per questo l’azienda era stata condannata dall’Autorità 48 Wealth Planet magazine per la concorrenza e il mercato. Nella sentenza succitata, la Corte di Cassazione ha riaffermato quindi il principio, ormai consolidato, che gli atti dei procedimenti dell’Antitrust rappresentano una “prova privilegiata” a favore del consumatore. Pertanto l’assicurato può avvalersi della “presunzione” che l’aumento del premio sia stato dovuto ad un accordo collusivo tra compagnie assicurative. Spetterà all’impresa fornire la prova contraria, ma lo dovrà fare in maniera puntuale, dimostrando che l’aumento è stato applicato ad es. per l’alta sinistrosità dell’assicurato, o per aver svolto delle prestazioni per assicurare la corretta copertura della polizza o per difficoltà economiche dell’impresa stessa. Adiconsum La vostra serenità è il nostro obiettivo ...da sempre Vittoria Assicurazioni offre una vasta gamma di prodotti in grado di soddisfare tutte le esigenze assicurative in ogni ambito della vita privata e professionale Linea Strada Le proposte assicurative che ti consentono di viaggiare tranquillo alla guida del tuo veicolo Linea Navigare Coperture assicurative complete e modulari per le imbarcazioni Linea Patrimonio Tante garanzie convenienti, che tutelano la serenità e la protezione per la tua casa e la tua famiglia Linea Imprese e Professioni Costruisci la tranquillità della tua attività lavorativa per tutelarti e produrre meglio Linea Previdenza Complementare Le forme assicurative finalizzate all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari al sistema obbligatorio Linea Tutela e Infortuni Un ventaglio di prodotti per far fronte ad ogni inconveniente legato alla tua vita privata, familiare, lavorativa Linea Salute e Benessere La linea di coperture assicurative che si prendono cura di te, dei tuoi familiari e della vostra salute Linea Arte Soluzioni flessibili che rispondono alle esigenze di tutti coloro che si occupano di oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione Linea Protezione Più coperture assicurative che rispondono efficacemente alle diverse esigenze di protezione della vita di ognuno Linea Trasporti Specifiche protezioni assicurative per far viaggiare in tranquillità il prodotto del tuo lavoro Linea Investimento I prodotti che ti consentono di cogliere le opportunità offerte dai mercati finanziari per incrementare il tuo capitale ASSURFINANCE di BETTINI ANDREA Via Luigi Rizzo, 38 06128 Perugia (PG) Tel. 075.5153103 - Fax 075.5000276 [email protected] Linea Risparmio Le soluzioni flessibili e personalizzabili che ti aiutano a definire un piano di risparmio per tutelare il futuro tuo e dei tuoi cari Linea Strada inCamper Una polizza per l’autocaravan completa e conveniente con interessanti opportunità di risparmio sulle tariffe e idonea personalizzazione sulle proprie esigenze di camperista AGENZIA di PERUGIA Per verificare dove si trovano le nostre Agenzie e richiedere un preventivo gratuito, visitare www.vittoriaassicurazioni.com, consultare App iVittoria o contattare il Numero Verde 800 016 611. Prima della sottoscrizione leggere i fascicoli informativi reperibili in Agenzia o sul nostro sito. Spazio aperto - Diritto e Tutela del Cittadino a cura dell’Avvocato Pier Paolo Poggioni Esperto in Diritto di Impresa, Docente Universitario Obiettivi legislativi per la conservazione dell’impresa Il D.L. 83/2012 (“decreto sviluppo”), convertito, con modificazioni, nella L. 134/2012, è il portato del tentativo di favorire la composizione concordata della crisi aziendale nell’ottica di scongiurare la cessazione dell’attività di impresa. Le procedure concorsuali hanno da sempre goduto di un meccanismo atto alla tutela della par conditio creditorum e cioè l’azione revocatoria fallimentare. Tuttavia, tale strumento è stato oggetto di progressiva demolizione stante la disciplina dell’art. 67 Legge Fallimentare che prevede una serie non risibile di esenzioni e ciò si è tradotto, nella pratica, in una sostanziale eliminazione del contenzioso revocatorio. Il ridimensionamento, nella riforma fallimentare, dell’azione revocatoria, attraverso la riduzione della sua esperibilità e dalle numerose esenzioni introdotte, è frutto della decisione legislativa di privilegiare fortemente soluzioni conservative dell’impresa nelle situazioni di crisi, evitando lo smembramento e la liquidazione di un patrimonio che pur sarebbe astrattamente suscettibile di incremento attraverso recuperi conseguiti con l’esperimento delle azioni revocatorie. La descritta impostazione che è stata connotata, nell’ambito dell’alternativa fra conservazione e liquidazione dell’impresa in stato di insolvenza, dalla scelta verso la prima, è sicuramente da ravvisare dalla circostanza che, attualmente, il valore delle imprese è spesso rappresentato non tanto da beni materiali suscettibili di liquidazione, quanto da beni immateriali (know how, mercato, organizzazione, capacità imprenditoriale) che andrebbero dispersi e massivamente perduti attraverso la liquidazione. Tali beni potrebbero invece essere conservati e utilmente 50 Wealth Planet magazine riattivati evitando la disgregazione dell’impresa nell’ottica di un successivo e auspicabile affidamento, una volta corretti e ridisegnati fattori di disequilibrio, ad una nuova proprietà/management. Sotto altro profilo, tale scelta è stata anche dettata da aspetti empirici. Infatti, le liquidazioni concorsuali secondo la vecchia legge fallimentare, sono state sempre più caratterizzate dalle insufficienza della tutela per i creditori, anche con la presenza di assets materiali oggettivamente alienabili ed anche con la sussistenza di esperibili azioni revocatorie. In alcuni casi, addirittura, si è pervenuti all’assunto che i tentativi di recuperare alla liquidazione fallimentare ulteriori cespiti che erano usciti dal patrimonio dell’imprenditore insolvente, oltre alla variabile dell’aleatorietà del risultato, si risolvevano spesso in un’inaccettabile dilatazione dei tempi per addivenire ai riparti, rendendo in tal modo ancor più penalizzanti, in termini reali, le attribuzioni finali ai creditori. Il legislatore della riforma ha ritenuto di tutelare meglio le ragioni dei creditori con misure sia preventive sia alternative rispetto alla liquidazione fallimentare, nel cui ambito tradizionalmente si colloca l’esperimento delle azioni revocatorie. In tale contesto teleologico, alla predetta congerie di esenzioni è stato ritenuto di aggiungerne un’altra e cioè quella di cui all’art. 67, comma 3, lett. c) Legge Fallimentare secondo cui e’ esente da revocatoria, secondo tale novella, l’immobile destinato ad “uso produttivo principale” in aggiunta all’immobile destinato ad “uso abitativo principale”. Tale integrazione in tema di esenzione dall’azione revocatoria è coerente con la ratio del provvedimento in quanto l’obiettivo è quello di evitare che un imprenditore rischi di perdere l’immobile acquistato a giusto prezzo da un debitore che poi fallisca. In tal modo, viene maggiormente perseguito quello scopo che sorregge l’intero impianto normativo e cioè la continuità aziendale che sarebbe pregiudicata qualora l’imprenditore non insolvente veda venire meno l’immobile produttivo acquistato da un soggetto poi fallito. In tal modo, vi è il consolidamento dell’acquisto dell’immobile nella prospettiva della continuità d’impresa. Prevede, quindi, il novellato art. 67 comma 3 lettera c) che “le vendite ed i preliminari di vendita trascritti ai sensi dell’articolo 2645-bis del codice civile, i cui effetti non siano cessati ai sensi del comma terzo della suddetta disposizione, conclusi a giusto prezzo ed aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo, destinati a costituire l’abitazione principale dell’acquirente o di suoi parenti e affini entro il terzo grado, ovvero immobili ad uso non abitativo destinati a costituire la sede principale dell’attività d’impresa dell’acquirente, purché alla data di dichiarazione di fallimento tale attività sia effettivamente esercitata ovvero siano stati compiuti investimenti per darvi inizio”. Info: [email protected] affiliato network franchising Gruppo info Vacanze . . . o t a g a P . . . o t a s r o Rimb Restituzione fino al 100% degli importi spesi, nelle attività commerciali convenzionate, sotto forma di € Valuta Horus Potrai prenotare nella nostra agenzia un qualsiasi pacchetto vacanza, presente nei cataloghi turistici in qualunque periodo dell’anno altissima stagione compresa e ti verrà garantita la prenotazione per te e le persone al tuo seguito, con uno sconto che potrà arrivare fino al 40% da catalogo, lo sconto potrà essere cumulato da più €uro Buoni Vacanza raccolti. UITA T A R G A NZ CONSULE A DOMICILIO cchie, cral, per parro d enti. anizzati e gruppi org t i . u r c y d a l .iviaggidi www 06132 Castel del Piano (PG), via Strozzacapponi 80 Tel. 075 5149489 - Fax 075 5158856 [email protected] Massimo Cruciani +39 335 1010850 Cultura e Società Detrazioni figli a carico a cura del Dott. Mauro Andretta Dott. Comm.sta Revisore contabile Dal 1° gennaio 2013 sono aumentate le detrazioni per i figli a carico. Si passa da 800 a 950 euro per ciascun figlio (compresi quelli nati da unioni di fatto e riconosciuti, quelli adottivi o affidati), da 900 a 1.220 euro per i bambini sotto i tre anni. Le detrazioni saranno aumentate di 400 euro in caso di figli portatori di handicap. Le detrazioni spettano se il figlio è fiscalmente a carico: • ai fini dell’agevolazione sono considerati: i figli naturali, riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati; • per “fiscalmente a carico” si intende che il figlio non possiede un reddito proprio superiore ad euro 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili. La detrazione è riconosciuta a prescindere dalla convivenza con i genitori, dallo status o meno di studente, dall’eventuale residenza all’estero e dallo svolgimento di stage/tirocini gratuiti o prestazioni di lavoro retribuite. Maggiorazione per le disabilità Per i figli a carico con disabilità è prevista una maggiorazione. In questo caso, il requisito è il riconoscimento dello “stato di handicap” ai sensi dell’articolo 3 della Legge n. 104 del 5 febbraio 1992. Il calcolo del reddito Dal calcolo del reddito sono esclusi: • le pensioni, le indennità e gli assegni erogati a seguito del riconoscimento di invalidità civile, sordomutismo e cecità; • nel calcolo invece, viene conteggiata l’eventuale rendita dell’abitazione principale. Gli importi previsti diminuiscono in progressione all’aumentare del reddito complessivo del contribuente. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro. In presenza di più figli, l’importo di 95.000 euro è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. Ammontare delle detrazioni Per i figli a carico è prevista una detrazione base dall’imposta lorda di 950 euro (800 euro nel 2012), a scalare a partire da un reddito di 95.000 euro. La detrazione può aumentare nei seguenti casi: • per ciascun figlio a carico di età inferiore a tre anni, la detrazione è aumentata fino a 1.220 euro (nel 2012, 900 euro); 52 Wealth Planet magazine • per i contribuenti con più di tre figli a carico, la detrazione è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo; • in presenza di almeno quattro figli a carico, ai genitori è riconosciuta un’ulteriore detrazione di importo pari a 1.200 euro. Figli con disabilita Per ogni figlio con disabilità, riconosciuto “in stato di handicap” ai sensi dell’articolo 3 della Legge 104/1992, le precedenti detrazioni sono aumentate di 400 euro. Come viene ripartita la detrazione La detrazione: • è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati; • spetta al genitore che possiede un reddito complessivo più elevato se c’è un preciso accordo tra gli stessi; • spetta, in mancanza di accordo, al solo genitore affidatario dei figli, in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; • è ripartita, in mancanza di accordo, nella misura del 50% tra i genitori, nel caso di affidamento congiunto o condiviso; • compete al genitore che ha il coniuge fiscalmente a carico. Si applicano, se più convenienti, le detrazioni previste per il coniuge a carico nei seguenti casi: • se l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non è coniugato; • se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato; • se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato, per il primo figlio. Il beneficio delle detrazioni I lavoratori dipendenti e pensionati con figli a carico potranno percepire i benefici delle detrazioni a partire dal 1° gennaio 2013 in sede di retribuzione o pensione mensile, mentre imprenditori e professionisti potranno fruirne in sede di dichiarazione dei redditi per l’anno 2013 (modello Unico 2014). Per poter beneficiare delle detrazioni per i figli a carico, il contribuente ha l’obbligo di presentare annualmente un’apposita richiesta al sostituto d’imposta (datore di lavoro, committente, Ente previdenziale) in cui deve dichiarare di averne diritto, indicando il codice fiscale dei figli per i quali si richiedono tali detrazioni. La dichiarazione va presentata ogni anno, anche quando non sono intervenute variazioni. Per avere diritto alla detrazione, viene considerato il reddito complessivo del contribuente, che comprende anche i seguenti redditi: terreni, fabbricati, tranne l’abitazione principale, redditi diversi, ecc. Spazio aperto - Turismo In Marocco con ai piedi gli sci a cura di L.A. 54 Wealth Planet magazine Indecisi tra trascorrere una vacanza d’inverno tra le consuete piste da sci o meraviglie esotiche di una meta assolata? Partite per il Marocco e non dovrete prendervi la briga di scegliere. Ci sono luoghi nell’affascinante paese nord-africano che regalano l’opportunità di immergervi tra le meraviglie dei paesaggi desertici senza dover rinunciare all’euforia di una elettrizzante discesa sci ai piedi. In Marocco ci son piste da sci praticamente affacciate sulle dune di sabbia. Stiamo parlando della zona dei monti dell’Atlante dove, sulle vette più elevate si può usufruire di impianti sciistici d’eccezione proprio a due passi dal deserto. Un' esperienza davvero unica che dà la sensazione di trovarsi in una dimensione tutta particolare in cui paesaggi diversi, e solitamente lontani, si fondono in un unico scenario carico di suggestioni. Per provare Wealth Planet magazine 55 tutto questo, basterà soggiornare, ad esempio, nella seducente Marrakech che si trova a circa un’ora di viaggio dalle piste di Oukaimeden, nell’Alto Atlante. Qui, tra 2500 e 3200 metri di altitudine, si trovano gli impianti più elevati ed innevati del paese, con circa 25 chilometri di piste distribuite su un territorio di 300 ettari, raggiungibili grazie ad una funivia, la più alta del Nord Africa, e a sei seggiovie; aperta fino ad aprile, la stazione di Oukaimeden è molto soleggiata ed offre ottime opportunità anche per praticare sci di fondo e fuoripista. Se si è stuzzicati dall’idea di alloggiare in un borgo dalle tipiche atmosfere alpine, ma immerso tra le bellezze delle montagne marocchine, è interessante visitare Ifrane soprannominata piccola Svizzera del Marocco, la località a 60 chilometri da Fes, si presenta come un pittoresco agglomerato di chalet dai tetti a spiovente abbarbicati sul Medio Atlante a 1700 metri di altezza. Gli impianti, a 50 metri più in basso, sono adatti sia allo sci di fondo che da discesa e propongono 5 piste servite da due skilift immerse nella suggestiva cornice creata da una bellissima foresta di cedri. Volendo sperimentare qualcosa di veramente particolare, si possono scegliere le piste di Michlifen, a 19 chilometri da Ifrane. Arrampicate a 2000 metri di altitudine, si snodano all’interno del cratere di un vulcano spento circondato da boschi di cedri. Qui, inoltre, si può alloggiare in un albergo d’eccezione, il Michlifen Ifrane Hotel Suites & Spa che regala le classiche atmosfere delle strutture dal tipico concept nordico immersi nel cuore pulsante del Marocco. 56 Wealth Planet magazine Tutti in crociera! L’estate al lago Trasimeno tra musica e gastronomia La primavera è alle porte e tra pochi mesi bisogna seriamente pensare all’estate e alle tante desiderate vacanze. Visto che la situazione economica non è una delle migliori la Provincia di Perugia è venuta incontro ai suoi cittadini proponendo per il secondo anno consecutivo delle mini crociere in loco. Proprio così, il lago Trasimeno diventerà anche quest’anno la meta preferita per trascorrere il weekand. La Provincia di Perugia in collaborazione con il Consorzio Urat (Unione Ristoratori ed Albergatori del Trasimeno) e con l’associazione culturale Cose in Umbria stanno organizzando una serie di crociere e costi contenuti e dal tema variabile, con partenza da vari moli turistici del Lago. Per valorizzare ulteriormente il territorio, il giro sulle acque del Trasimeno verrà allietato da musica e degustazioni enogastronomiche. La seconda edizione di “Navigando sul Trasimeno” verrà presentata anche quest’anno alla prestigiosa mostra di Bit di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo. Luogo quest’ultima che garantirà un importante visibilità allo stand Perugino grazie alla presenza di un grande afflusso di visitatori e operatori turistici. “Navigando sul Trasimeno” diventa così un vero e proprio punto di forza per quanto riguarda l’offerta del turismo in Umbria. Ad illustrare il progetto presso la Bit di Milano quest’anno lo stand Perugino avrà un padrone di casa d’eccezione, l’assessore provinciale al Turismo Roberto Bertini. L’occasione di avere una vetrina a Milano è stata colta dall’amministrazione del presidente Marco Vinicio Guasticchi anche per far conoscere ulteriormente la nona edizione di «Storie di Ville e di Giardini», che comprende una serie di visite guidate tra le più affascinanti dimore storiche presenti nel territorio Umbro. La collaborazione tra la Provincia l’Adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane) e la casa editrice Volumnia darà vita ad una pubblicazione interamente dedicata agli itinerari storici che si estendono tra le bellezze del territorio Umbro. 58 Wealth Planet magazine êt pr à porter Ita made in ly WP Style Spazio aperto - Turismo Bilbao Guggenheim Il Museo Guggenheim Bilbao è un museo di arte contemporanea progettato dall’architetto canadese Frank Gehry che si trova a Bilbao, País Vasco in Spagna. Il Guggenheim di Bilbao è uno dei vari musei della Fondazione Solomon R. Guggenheim. Il Museo venne inaugurato nel 1997, nel contesto di rivitalizzazione della città di Bilbao e della provincia 60 Wealth Planet magazine di Vizcaya (Biscaglia) intrapreso dall’amministrazione pubblica del Pais Vasco. Sin dalla sua apertura il museo si è trasformato in un’importantissima attrazione turistica, richiamando visitatori da numerosi paesi del mondo; diventando così il simbolo della Città di Bilbao nel mondo. Le esposizioni nel museo cambiano frequentemente, e sono per lo più opere realizzate durante il XX secolo, infatti le opere pittoriche e scultoree classiche sono una piccolissima parte della collezione, in confronto ad altri tipi di opere artistiche. La collezione comprende opere chiave di artisti importanti tra cui Anselm Kiefer, Willem de Kooning, Robert Motherwell, e Richard Serra, il cui lavoro The Matter of Time è stato creato per essere una installazione permanente nella più grande galleria di Bilbao. Wealth Planet magazine 61 Spazio aperto - Ambiente ed Ecosostenibilità a cura di G. A. Energy Roadmap 2050 Strategie per abbattere le emissioni di gas serra In data 24 gennaio 2013 la Commissione Industria ed Energia del Parlamento Europeo ha approvato la Ue Energy Roadmap 2050, la tabella di marcia che delinea le strategie per la decarbonizzazione del settore energetico con l’obbiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. La notizia è passata un po’ in sordina senza tener conto del fatto che rappresenta un passo in avanti verso l’abbattimento delle emissioni di gas serra da parte dell’Europa. La strada intrapresa dall’Unione europea fin dalla definizione degli obiettivi 20-20-20 per il 2020 e il piano d’azione Ue per la decarbonizzazione dell’intera economia europea introdotta a marzo 2011, hanno determinato lo sviluppo di un settore energetico sicuro e competitivo. Lo sguardo della Commissione Europea, lanciando definitivamente l’Energy Roadmap si spinge oltre il 2020 a favore di un’economia decarbonizzata, in cui tutti i settori, non solo il comparto energetico, ma anche quello dei trasporti, edilizia, industria e agricoltura sono coinvolti e concorrono alla riduzione delle emissioni inquinanti. Le stime si basano su una serie di auspicabili scenari che ipotizzano l’adozione di precisi impegni politici in materia. Le prospettive individuate sono finalizzate ad agevolare tutti gli Stati membri a trovare le misure più idonee da adottare nel settore energetico. Il nuovo modello energetico si fonda su 5 pilastri: • Innanzitutto l’efficienza e la riduzione dei consumi. Lo scenario individuato dall’Ue si realizza con la riduzione della domanda di Energia Primaria tra il 16% e il 20% entro il 2030 e tra il 32 e il 41% entro il 2050. • In secondo luogo l’aumento della quota prodotta da fonti rinnovabili. In particolare la quota delle energie rinnovabili vere e proprie dovrà aumentare in maniera considerevole in tutti gli scenari considerati, e raggiungere almeno il 55% del consumo finale lordo di energia nel 2050 (30% al 2030). • In terzo luogo lo sviluppo delle tecniche di cattura e stoccaggio di CO2 (Carbon capture storage). Ciò sarà possibile da una parte grazie allo sviluppo di tecnologie di stoccaggio e accumulo di elettricità in grado di gestire le variazioni di approvvigionamento 62 Wealth Planet magazine proveniente dalle fonti rinnovabili, dall’altra grazie ad una ristrutturazione delle reti di distribuzione per accogliere la produzione da generazione distribuita (le Smart Grids e le reti intelligenti). • La diversificazione tecnologica dell’approvvigionamento di energia. • Infine, l’energia nucleare, che l’Unione non prescrive agli Stati membri, ma continua a difendere e a promuovere con finanziamenti importanti in chiave di sicurezza degli impianti esistenti e di basse emissioni di CO2. Anche se non saranno costruiti nuovi impianti, il nucleare rappresenta, secondo la Commissione, un momento importante di passaggio e non solo per la transizione verso la completa decarbonizzazione dell’Unione. L’obiettivo della Commissione è quello di comunicare la necessità di mettere in campo misure e azioni che favoriscano investimenti nel settore. La prima osservazione che emerge è che, nonostante i buoni propositi, resiste l’opzione nucleare. E mentre sono tutti d’accordo sugli obiettivi di lungo termine, restano alcune criticità relative al medio periodo. Secondo importanti associazioni Ambientaliste, Imprenditori e organizzazioni del settore delle rinnovabili, il costo della transizione alle fonti alternative è stato sovrastimato ridimensionando le ambizioni della Roadmap Energetica 2050. Inoltre si può notare che nella Roadmap le proiezioni sui contributi Statali per le Energie Rinnovabili sono eccessivamente pessimistiche a tutto vantaggio dei progetti che puntano su nucleare e sul carbon capture storage”. Ciò che emerge in buona sostanza è che nel prossimo futuro gli scenari indicano che l’elettricità svolgerà un ruolo più rilevante rispetto allo stato attuale dove la quota nella domanda finale di energia si attesterà a circa il 40% nel 2050 (il doppio di quella attuale), contribuendo per circa il 65%-70% nella domanda di energia nei trasporti e per il riscaldamento/raffreddamento degli edifici. In questo scenario, la mancanza di precise e vincolanti indicazioni sulle misure da adottare è percepita come una debolezza nel Programma che rischia di mettere in pericolo gli obiettivi già raggiunti. Ciodue Italia SpA azienda leader commercio di nella produzione materiale ed il Antincendio e Antinfortunistico che da OLTRE 70 ANNI guida il mercato consulenziale della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e della Formazione come CFA - Centro di Formazione Accreditato a livello nazionale Per consulenze ed opportunità di lavoro contattare la filiale di Perugia CIODUE ITALIA SpA FILIALE DI PERUGIA Via Michelangelo Iorio, 8 06128 Perugia Tel. 075 5007461 Fax 075 5058959 [email protected] www.antincendio-sicurezza.it Spazio aperto - Design Shabby Chic a cura di G. L. Ascione 64 Wealth Planet magazine Dal minimal e alle forme futuriste molto lineari passiamo allo Shabby Chic, uno stile che sta spopolando e che, letteralmente, significa ”trasandato chic”. Arredi, complementi e accessori che impiegano per lo più materiali di riciclo opportunamente anticati, per un risultato old-fashioned, che combina lo stile provenzale, quello british e un pizzico di immancabile retrò. Protagonisti assoluti di questa tendenza sono i colori chiari, pastello, il beige la fa da padrone, ma anche le tinte avorio, gli azzurri grigiastri e il bianco candido. Le rose e i fiori in generale diventano gli interpreti delle atmosfere più romantiche, ritrovando lo stile Vittoriano sulle tazze, le alzatine, le teiere e dai cassetti della nonna rispuntano preziosi pizzi e centrini. Si mettono in risalto la bellezza delle imperfezioni, il fascino del tempo, gli oggetti consumati, il calore della vita semplice e della praticità. Una casa che può essere veramente vissuta e ancora bella. Ambienti accoglienti e rilassanti dove i bambini sono liberi di mettere i piedi sul divano e gli ospiti possono mettere le loro tazze sul tavolino senza il timore di macchiarli. Il segreto per vivere bene a circondandosi di cose belle che siano pratiche e deliziosamente confortevoli. Un vecchio cassettone sbiadito, un lampadario incrinato bianco, un cestino di metallo scheggiato verniciato con delle rose non sono sempre elementi da portare alla discarica ma una vera e propria ricchezza per riscoprire la bellezza nella ricerca di nuovi usi. Wealth Planet magazine 65 Must have 2013 I must have della primavera-estate 2013: abiti e accessori che fanno tendenza e che dettano le leggi della moda della bella stagione prossimamente in arrivo. Suggerimenti su cosa puntare per essere davvero “giuste”. La gonna in pitone o stampa pitone sarà, senza dubbio, la più glam della prossima stagione calda. Nei toni naturali o in inedite varianti colorfull, vestirà la silhouette dalla testa ai piedi anche se consigliamo di concentrarsi su un pezzo facile, da abbinare a una camicia bianca maschile. Il completo printed Gonna e top. Pantalone e giacca. Camicia e bermuda. L’importante è che la stessa fantasia vesta uniformemente dalla testa ai piedi e siano anche romantiche, vagamente rètro, e comunque delicate. L’abito a righe, come preferite...l’effetto delle stripes, possibilmente maxi, deve essere quello “sdraio al mare”, mentre i volumi devono essere semplici al limite del minimal, dal tubino allo chemisier. Il white long dress virginale, atmosfere romantiche e rètro per l’abito da vestale che arriva al suolo e copre tutto il copribile, salvo lasciare intravvedere le forme grazie alla trasparenza di tessuti leggerissimi e impalpabili. Un plus: ricami, pizzi e piccoli intagli. La blusa-kimono è il vento d’oriente che soffia sulla moda di primavera che si concretizza in questo comodo passe-par-tout. Più di una blusa, oltre una camicia, altro da un top. Il mino-kimono offre vestibilità e mistero. Abiti e top a scacchi per chi non ama le righe che imperversano. Anche in questo caso la scelta più oculata è quella di un top, da abbinare con discrezione a pezzi che ne “smorzino” l’eccentricità. In bianco e nero, ma anche colorati. Gli shorts solo per chi sa di avere belle gambe, infatti non sono affatto facili da indossare, anche se sanno valorizzare polpacci torniti, cosce lunghe e caviglie sottili. La giacca tuxedo, classico capo da uomo formalmente elegante si trasforma adattandosi al corpo femminile. Le maniche possono sparire, le lunghezze possono variare e intagli sensuali possono apparire divenendo persino un sensualissimo minidress. Spazio aperto - Moda La stola di pelliccia non va in letargo, buttata con nonchalance su una spalla, può completare anche un look estivo, sarà che nell'amore e nella moda tutto è permesso!? Pantaloni al polpaccio, leggings addio, benvenute pinces. I pantaloni più cool della primavera arrivano al polpaccio, o poco sotto, ma sono comodi e ampi. La gonna a ruota ricrea l’atmosfera Fifties. Sotto al ginocchio, trasformano la silhouette evidenziando con classe il punto vita. La camicia nera, un gioco sensuale sempre attuale quello del vedo-non vedo che chiffon e seta possono regalare. Il modo più sexy per interpretare la tendenza see-through è optare per una camicetta, anche molto accollata, nera, severa, ma con un tocco di perversione. Il top-reggiseno a balconcino non esattamente intimo ma non ancora top. Il reggiseno a balconcino si propone come idea “sexy” da indossare sotto la giacca o a vista, in ogni caso con addominali scolpiti. La borsa in PVC, se non è la borsa, che siano le scarpe. Trasparenza plastica: questa è la formula magica per la primavera alle porte, per quanto riguarda gli accessori. La décolté metal sarà un trend, in genere, molto forte in primavera. Se abito o trench possono essere estremamente scenografici ma anche di non facile vestibilità. Gli accessori si prestano invece a esperimenti più azzardati. Il modello da scegliere è un classico stiletto molto sexy, da declinare in oro, argento, rame o total color. Wealth Planet magazine 67 IL G.S. JU-JITSU PERUGIA brilla al Campionato italiano di Palermo TRE TITOLI ITALIANI a cura del Mº Paolo Palma Il Palasport di Palermo ha ospitato il Campionato Italiano di Ju-Jitsu, sotto l’egida dell’A.I.J.J. Ottima l’organizzazione da parte del Comitato Regionale Sicilia e grande affluenza da parte dei “jutsukas” (oltre 300), convenuti da tutta la penisola. Il Gruppo Sportivo Ju-Jitsu Perugia, accompagnato dagli allenatori, M° Paolo Palma, M° Marco Facincani e l’Istruttore Raffaele Calzoni, si è presentato con 10 atleti, tutti nella specialità “Fighting System”, (combattimento che prevede tecniche di percussione light contact, lotta in piedi e a terra). Il prestigioso Club (attivo da oltre 35 anni) del Presidente M° Massimo Bistocchi, al termine della giornata di gara conquistava ben 7 medaglie: 3 d’oro, 3 d’argento e una di bronzo. Salivano in cima al podio: -- Nicole Mugnani (14 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 57), al cospetto di avversarie più esperte, dimostrava di non avere alcun timore reverenziale, anzi, prendeva l’iniziativa e con sicurezza vinceva tutti i match, candidandosi ad un posto in Nazionale Under 18; -- Andrea Calzoni (16 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 55), Campione Europeo U18 in carica, con un ricco repertorio tecnico dominava la categoria, a novembre lo attendono i Mondiali in Romania; -- Jessica Scricciolo (19 anni, Classe Seniors, cat. Kg 55), anche lei detentrice del titolo Continentale nella classe Junior, vinceva tutti gli incontri prima del limite per manifesta superiorità tecnica (Full-Ippon), evidenziando, come al solito, grande padronanza tecnica. A fine luglio volerà in Colombia, difenderà i colori dell’Italia ai prestigiosi World Games; 68 Wealth Planet magazine Si aggiudicavano la medaglia di argento: -- Gabriele Bazzucchi (15 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 50), una piccola distrazione in finale gli negava l’oro, ottima in ogni caso la sua gara; -- Alessandra Cerbini (20 anni, Classe Juniors, cat. Kg 62), nonostante una preparazione alla gara non perfetta, con grande grinta conquistava quello che per lei era l’obiettivo minimo; -- Alessio Scricciolo (16 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 66), molto brillante fino alla finale, ove lasciava un’opportunità all’avversario, purtroppo fatale; avrà modo di rifarsi in futuro; Conquistava il terzo posto: -- Adolfo Lizzi (19 anni, Classe Juniors, kg 69), autore di alcuni spunti tecnici pregevoli, disputava una gara con grande impegno e determinazione, il risultato gli va un po’ stretto; Pure non conquistando medaglie, erano degne di nota le prove di: -- Danilo Baldelli (16 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 60); -- Gianmarco Corbucci (16 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 81); -- Benedetta Zenzero (14 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 63); Al termine della competizione, il Maestro Massimo Bistocchi, presente per l’occasione in veste di D.G. della Nazionale Italiana, elogiava il suo staff e nel contempo raccoglieva informazioni utili in vista del prossimo raduno della nazionale Senior, in programma a Perugia il 9 e 10 marzo. Spazio aperto - Sport Il Maestro Massimo Bistocchi e il nuovo Staff Tecnico Il Maestro Massimo Bistocchi 1° Raduno Collegiale 2013 della Nazionale Italiana Seniores Perugia, 09-10 marzo 2013 Il Maestro Bistocchi (riconfermato nel suo ruolo di Direttore Generale per il quadriennio 2013/2016 a seguito di delibera del Consiglio dell’A.I.J.J. in quel di Palermo 23 febbraio scorso) si è avvalso dell’assistenza dello Staff che ha rimodulato nel seguente modo, prevedendo delle opportune e meritate promozioni: STAFF TECNICO: M° Paolo PALMA di Perugia (Neo Direttore Tecnico Fighting System); M° Claudio CORAZZA di Modena (Neo Direttore Tecnico Duo System); M° Michele VALLIERI di Ferrara (Neo Allenatore Duo System); M° Cristian MINUTO di Palermo (Neo Allenatore Fighting System); Istr. Francesco SCOLTI di Brindisi (Neo Allenatore Fighting System). Per quanto attiene i Maestri Palma e Corazza, il passaggio da Allenatore a Direttore Tecnico ha rappresentato un tangibile segno di stima e riconoscenza al merito sportivo, sottolineato dall’intero Consiglio Nazionale. STAFF MEDICO: Dr./M° Marco Facincani - Neo Responsabile Medico; M° Claudio Faraghini - Assistente; Istr. Sergio Manitto - Assistente. Giuseppe Radicchi - Assistente; Enrico Scricciolo - Assistente e logistica; Stefano Cerbini - Assistente; Alessandro Cofanelli - Operatore TV - RAI Sport 1 In occasione di questo raduno il M° Bistocchi si è compiaciuto nel presentare il suo Vice-Direttore, scelto nella persona del Dott. Igor Lanzoni di Genova, giovane dirigente, di appena quarant’anni, con esperienza sul campo da atleta e da tecnico, sia nel Ju-Jitsu tradizionale che nel Judo che nel Taekwondo, nonché membro del Consiglio Regionale C.O.N.I. Liguria e dirigente nazionale C.S.E.N.; ma la qualifica distintiva sta nella recente elezione di novembre scorso al ruolo di vice-Presidente della Federazione Internazionale (J.J.I.F.). Sono stati convocati 32 atleti componenti le squadre Maschile e Femminile, tra cui i perugini Jessica Scricciolo del G.S. Ju-Jitsu Perugia, Lorenzo Armino, Alice Bartoccetti, Laura Boco, Jessica Castellani Roberto Crispolti, Michele Marmottini, Sara Mazzeschi, Martina Pacioselli e Giuseppe Sapienza del Club “La Dolce Arte” di San Martino in Campo. Erano presenti per conto del Consiglio Nazionale A.I.J.J. il Vice-Presidente M° Alfredo Pellecchia di Napoli e il M° Raffaella Fucini di La Spezia (arbitro internazionale). STAFF ORGANIZZATIVO: Istr. Raffaele Calzoni - responsabile del Coordinamento della Direzione Generale; Cristina Svolacchia - Assistente e logistica; Wealth Planet magazine 69 Spazio aperto - Hi tech La Stele di Rosetta hi tech L’hi tech aiuta gli storici a cura di L. Ascione Nelle università di British Columbia e Berkeley California è stato progettato un software soprannominato stele di Rosetta, la lastra di basalto scoperta nel 1799 dai francesi durante la Campagna d’Egitto di Napoleone, caduta poi nelle mani degli inglesi che ancora la conservano al British museum. La stele recava un’incisione tradotta in tre lingue, greco antico, demotico (lingua tarda dell’Egitto) e geroglifico: il suo fortuito rinvenimento costituì il punto di svolta per la decifrazione dell’idioma parlato dall’antichissima civiltà nilotica. Lo studio della versione tecnologica è stata pubblicato sulla rivista Pnas dell’Accademia di Scienze degli Stati Uniti. Uno dei più antichi problemi nel campo della linguistica è di ricostruire le parole e i linguaggi da cui sono nate le lingue moderne. Spesso, infatti, non vi sono testi scritti in molte di queste lingue progenitrici. Tale software ha permesso ai ricercatori di ricostruire un gruppo di antichi linguaggi del Pacifico e dell’Asia da una banca dati di oltre 142.000 parole appartenenti a 637 lingue austronesiane, una famiglia di lingue parlate nel Sud-Est asiatico, nel Pacifico e parte dell’Asia continentale. Operazione che veniva svolta con metodo comparativo, processo manuale basato sulle informazioni relative ai cambiamenti dei suoni delle parole nelle lingue moderne imparentate fra loro. Come in altri lavori di linguistica storica, i ricercatori hanno ipotizzato che ogni parola si evolve lungo i rami di un albero di linguaggi imparentati fra loro. I nodi dell’albero sono lingue non più parlate, le foglie invece sono le lingue moderne. I ricercatori ritengono ad esempio che i dati raccolti durante il loro esperimento rappresentino prove inequivocabili a supporto di una teoria proposta dal linguista Andre Martinet nel 1955 e mai dimostrata, e cioè che i suoni che in una lingua sono cruciali per distinguere le parole tra loro, hanno una minore probabilità di modificarsi nel corso del tempo. Bouchard-Côté, dell’università di Berkeley, comunica “il nostro programma non può certo rimpiazzare il lavoro svolto da un linguista esperto, ma può risultare molto utile, permettendo di aumentare il numero di idiomi utilizzati dai linguisti come base del loro lavoro”, anche se i risultati dell’esperimento hanno mostrato che il nuovo strumento è in grado di raggiungere un livello di precisione pari all’85%, “siamo fiduciosi che il nostro strumento rivoluzionerà la storia della linguistica come l’analisi statistica e il calcolo computerizzato hanno rivoluzionato la biologia”. 70 Wealth Planet magazine Spazio aperto - Eventi Firenze Tango Festival Undicesimo Festival Internazionale di Tango dal 24 al 28 Aprile 2013 “Un capolavoro di festival” Con il Patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali; Ambasciata Argentina in Italia; Regione Toscana; Provincia di Firenze; Comune di Firenze Dal 2002 il Tangoclub con la guida dei maestri Patricia Hilliges e Matteo Panero organizza il Firenze Tango Festival, un evento che nel corso dell’ultimo decennio ha attirato appassionati “tangueros” da tutto il mondo. La location delle due serate principali è stata scelta ed allestita con cura perchè adatta ad ospitare diverse centinaia di ballerini senza perdere l’intimità e la ronda nella pista, inoltre i teatri più piccoli per le serate del mercoledì, giovedì e della domenica a numero chiuso sono ideali per poter ballare con tutti, invitare con mirada e cabeceo a conoscere tante persone. Le lezioni si svolgeranno in diverse sale raggiungibili a piedi tra loro e hanno un limite di partecipanti. Il cast dei maestri e le orchestre di tango rendono questo evento particolarmente ricco di emozioni, e la disponibilità dello staff del Festival vi farà sentire come a casa. 72 Wealth Planet magazine Una vera grande festa internazionale vi aspetta nella splendida Firenze, non mancate! Alcuni dei nostri artisti quest’anno saranno: Esteban Moreno & Claudia Codega, Sebastian Missè & Andrea Reyero, Gustavo Rosas & Gisela Natoli, Marco Palladino & Sabrina Garcia, Neri Luciano Piliu e Yanina Quiñones, Ney Melo & Ellinor Westrup e altri ancora Orchestra: Ensemble Hyperion canta Ruben Peloni, Duo Fuertes Varnerin Dj’s: VJDJ Pierre_M(Berlin)Super Sabino, dj Gus (Buenos Aires), Gibo, Serio Chiaverini, TangoClub Dj’s e altri ancora Direttori Artistici: Patricia Hilliges & Matteo Panero. Maria Rita Chiara Pantaleoni Un romanzo da leggere tutto di un fiato a cura di C. B. Melissa Panarello a diciotto anni scrisse “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”, Lara Cardella a diciannove anni scrisse “Volevo i pantaloni”, Clizia Gurrado a soli sedici anni scrisse “Sposerò Simon Le Bon” ed Enrico Brizzi a ventanni scrisse “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Questi libri hanno in comune oltre la fama del successo il fatto di essere stati creati da giovani penne. Su questa linea segnaliamo il romanzo “Sospesa” della giovane scrittrice Maria Rita Chiara Pantaleoni che ha tutte le carte in regola per essere l’ennesimo trionfo di un autore in erba. Il punto di forza di “Sospesa” è la capacità di far sognare i più giovani e di risvegliare emozioni sopite negli adolescenti di ieri. Il romanzo, edito da Bevivino, narra la storia di Margherita, una ragazza diciottenne che frequenta l’ultimo anno di liceo e si divide tra appuntamenti con le amiche, primi amori e routine scolastica. La giovane si trova sospesa tra l’amore ingenuo con il suo ragazzo e quello travolgente con l’uomo dei suoi sogni, una vicenda comune a molte ragazze che si trovano a conciliare la vita adolescenziale alle pulzioni dell’età adulta. Maria Rita Chiara Pantaleoni ha solo 20 anni ma esprime con il suo romanzo i tratti di una scrittrice consumata. Lo stile narrativo è semplice e sintetico con i capitoli divisi in base alle date dei giorni più significativi della vicenda che danno al romanzo quel fascino adolescenziale di diario. sospesa tra PASSATO PRESENTE e FUTURO sospesa in un SOGNO sospesa nel TEMPO che FUGGE sospesa tra tutti i miei VORREI tra QUELLA CHE ERO E QUELLA CHE SONO DIVENTATA Wealth Planet magazine 73 Fasano FIERA REGIONALE DELL’ECCELLENZA Fasano - Brindisi - Puglia Dal 24/04/2013 al 05/05/2013 La Fiera Dell’Eccellenza E’ una manifestazione fieristica di carattere itinerante, che la identifica come Prima Fiera a livello Nazionale non appartenente ad un solo Comune, difatti nelle scorse edizioni è stata ospitata in diversi comuni del Sud-Est Barese/Brindisino con un incredibile successo ripetuto ottenendo un’immagine positiva e vincente sia a livello locale, regionale e persino interregionale. Monopoli Brindisi Rappresenta un importante ed innovativo indotto pubblicitario, un evento economico in grado di attrarre l’attenzione di una vasta gamma di operatori di ogni settore merceologico. Una Fiera che promuove le tradizioni Regionali dell’Artigianato, dell’Agricoltura, del Commercio, dell’Edilizia e della Gastronomia confrontandole e valorizzandole con le realtà locali. Una Fiera che ha dimostrato di possedere in materia una competenza comprovata e qualificata con un elevato gradimento da parte dei numerosi visitatori. Per questa EDIZIONE ANNIVERSARY è assicurato l’arrivo di oltre 150.000 mila visitatori, con la partecipazione di circa 200 aziende. Una Fiera che è migliorata nel corso delle edizioni a livello scenografico ed estetico risaltando l’immagine e la visibilità di ciascun espositore. Una Fiera che sviluppa ad ogni edizione nuove idee, novità ed entusiasmo in grado di suscitare il coinvolgimento da parte sia dei visitatori che degli espositori i quali trascorrono dodici giorni di fiera in maniera piacevole e produttiva. 74 Wealth Planet magazine Polignano Spazio aperto - Eventi Weekend Strabiologico da Giovedì 25 Aprile 2013 a Domenica 28 Aprile 2013 - Stra Villa Loredan Veneto La XIII° edizione della rassegna di prodotti biologici, tipici e tradizionali, salutistici e di artigianato naturale, si terrà, come di consueto, nel parco di Villa Loredan, a Stra, nella Riviera del Brenta, dal 25 al 28 aprile prossimi. La manifestazione è promossa dal Comune di Stra e organizzata da Veneto a Tavola e Pro Loco Pisani, con il patrocinio della Provincia di Venezia e della Regione Veneto. Nel corso del lungo weekend, oltre al ricco mercatino, si susseguiranno incontri tematici, spettacoli, laboratori aperti al pubblico per bambini e adulti. Il tema centrale di quest’anno ERBE AROMATICHE, OFFICINALI E SPONTANEE sarà sviluppato attraverso una mostra, un corso di cucina ed uno sull’uso delle erbe aromatiche, e varie degustazioni di prodotti a base di erbe, presentate da Veneto a Tavola e dalla Condotta Slow Food della Riviera del Brenta. Per le scuole saranno svolti laboratori e incontri didattici per conoscere le erbe aromatiche e raccogliere quelle spontanee del nostro territorio. Non mancheranno nella giornata del 25 aprile, né la tradizionale tosatura di alcune pecore da parte del sig. dalla Bona, tra gli ultimi pastori transumanti del Veneto, né la degustazione di Risi & Bisi per tutti, in omaggio al piatto veneziano più famoso, 78 Wealth Planet magazine che il Doge consumava immancabilmente nel giorno di S. Marco. Saranno presenti, come ogni anno, anche le eccellenze gastronomiche stagionali del territorio veneziano (“castraure” dell’isola di S. Erasmo, asparagi di Giare, miele di barena ecc.). Tra le varie attività per il visitatore ricordiamo l’escursione guidata “Andar per erbe”, alla scoperta di erbe spontanee, la gita in battello “In burcio sul Naviglio”, il percorso gratuito “In trenino attraverso le Ville“ e uno “Spazio Benessere” per conoscere e provare varie discipline olistiche, anche con oli essenziali a base di erbe aromatiche. Lo stand gastronomico (anche biologico e vegetariano) “La Sana Cucina” allieterà il palato del pubblico durante le quattro giornate a pranzo e a cena, in particolare con le specialità a base di erbe spontanee e verdure locali. La cena a tema “Dal prato al palato” del venerdì sera, completerà l’offerta enogastronomica. La mostra mercato ospiterà 60 espositori con prodotti alimentari biologici e tipici, salutistici e di artigianato naturale, e, novità di quest’anno, sarà predisposta l’area “Salute alle Erbe”, completamente dedicata alle piante aromatiche e ai prodotti derivati. Visione naturale di benessere. Coltivazioni Biologiche, Cultura e Tradizione, Ricerca e Innovazione, Trasformazione e Produzione L’EVOLUZIONE DELLA FITOTERAPIA www.aboca.com Istituzionale 220x280.indd 1 18/04/13 15:42 Sanguedolce S.r.l. - s.p.le Andria - Trani - km. 02 - 76123 - Andria (BT) - Italia - info +39 0883 599587 - +39 0883 557544 www.sanguedolce.com - [email protected]