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Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive 4. Le forze competitive in campo nel mutamento del mercato televisivo Lo scenario competitivo è segnato dalle diverse strategie messe in atto dai principali attori del mondo della convergenza. Le imprese protagoniste delle diverse parti della catena del valore e delle diverse offerte di servizi provengono, infatti, dai settori delle telecomunicazioni (incumbent, nuovi entranti infrastrutturati e ISP), dell’informatica (hardware, software e sistemi, oltre al crescente segmento dei servizi internet clientserver), dell’elettronica (sia l’elettronica di consumo che i grandi technology provider), della televisione e dell’audiovisivo (media company, broadcaster, emittenti di servizio pubblico). Ciascuno dei soggetti attivi offre un servizio a partire dalla propria particolare collocazione originaria nella catena del valore e, da quella posizione, tenta di massimizzare il valore del proprio segmento di attività, stabilendo un legame diretto con il consumatore finale. 4.1 Operatori televisivi Free To Air La strategia dei broadcaster passa per una presenza propria sul world wide web, dove sono rese disponibili quantità crescenti di contenuti che gli utenti possono scaricare e consumare secondo un modello di fruizione dis-intermediato, libero cioè dalle rigide costrizioni orarie imposte dal palinsesto di flusso. Descriveremo qui due esempi di strategie adottate, quella del Network americano ABC e quella dell’operatore di servizio pubblico britannico BBC, veri e propri battistrada per i propri rispettivi settori. 4.1.1 ABC ABC è una rete televisiva commerciale controllata da Disney che, insieme a CBS e NBC, è tra i canali televisivi più visti negli USA126. Nell’ambito di quella che è stata definita la rich media destination127 di Disney, nell’aprile 2006 ABC ha lanciato un 126 Il panorama televisivo negli USA è assai variegato, caratterizzato da una penetrazione della Tv multicanale pari al 91%. In tale contesto, i canali più visti a stento raggiungono uno share superiore al 9%. Nel 2005 l’audience raggiunta da CBS, NBC e ABC è, rispettivamente, del 8,7%, 8,1% e 8,0% (Ofcom, The International Communications Market 2006). 127 Ken Fischer, Apple expands Season Pass offerings, Disney prepares "rich media destination", Ars Technica, 29 marzo 2006. http://arstechnica.com/news.ars/post/20060329-6486.html 94 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive servizio sul proprio sito web128 che permette lo streaming di episodi delle proprie serie di maggior successo, quali Desperate Housewives, Grey’s Anatomy e Lost, fin dal giorno successivo alla loro messa in onda. In seguito al lancio del servizio, sono stati aggiunti anche altri contenuti, provenienti da società controllate dal gruppo (Soapnet, Disney Channel, ABC Family). Il servizio utilizza il software Flash 8 per la riproduzione dei filmati, in modo da permettere a chiunque – purché munito di un browser abilitato – di vedere i filmati su qualunque piattaforma. Ciascun filmato è sponsorizzato e contiene quattro inserzioni pubblicitarie da 30 secondi, che non possono essere saltate. I programmi sono divisi in sezioni, intervallate dagli spot, e gli utenti possono navigare liberamente in ciascuna sezione tra uno spot e l’altro (avanzando o ripetendo le scene) ma sono costretti a guardare gli spot per intero. Lo streaming dal sito abc.com si è rivelato un successo commerciale. Nel primo mese di attività, sono stati registrati 11 milioni di flussi unici. Per fare un confronto, il sito di iTunes di Apple, nei primi nove mesi di distribuzione dello stesso tipo di contenuti forniti dalla Disney, ha venduto 6 milioni di filmati a 1,99 $ ciascuno, per un totale di 12 milioni di dollari. Secondo alcuni commentatori129, tenuto conto del regime di revenue sharing con il distributore iTunes, basterebbero tre centesimi per spot per spettatore a pareggiare, se non a superare, gli introiti garantiti dal distributore online a pagamento130. Per quanto riguarda il rapporto con le trasmissioni televisive, ABC sostiene che il servizio di streaming non abbia cannibalizzato la visione televisiva dei programmi. Infatti, gli spettatori preferiscono guardare i filmati sul proprio televisore piuttosto che sul PC. Sembra che l’uso prevalente del servizio sia stato quello di “catch up”, di vedere, cioè, gli episodi che per qualche ragione non si erano potuti vedere durante la diretta televisiva. Se un tale modello di fruizione dovesse mantenersi nel tempo, servizi come quello lanciato dalla ABC, non solo non sarebbero sostitutivi rispetto alle trasmissioni televisive ma potrebbero anche finire per rafforzare la stessa 128 http://dynamic.abc.go.com/streaming/landing Nate Anderson, ABC's streaming video a raging success, Ars Technica, 20 giugno 2006. http://arstechnica.com/news.ars/post/20060620-7090.html 130 Secondo la ABC, l’87% degli spettatori online era in grado di ricordare gli spot trasmessi durante lo streaming: una percentuale assai maggiore rispetto agli spettatori televisivi. Tale livello sarebbe dovuto anche alle caratteristiche delle inserzioni pubblcitarie: più rade (solo 4 per programma) e di 30 secondi ciascuna, tempo ritenuto insufficiente per permettere allo spettatori di distrarsi o di impegnarsi in altre attività (Catherine Holahan, Click Here to Catch Up on CSI, Business Week, 11 ottobre 2006. (http://www.businessweek.com/technology/content/oct2006/tc20061011_162191.htm). 129 95 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive programmazione broadcast, attraverso modelli di complementarietà e di sostegno alla piattaforma principale131. Il network ABC si sta, quindi, progressivamente spostando verso un modello di distribuzione multipiattaforma, concentrandosi sulla produzione di contenuti audiovisivi, come le fiction. Le trasmissioni broadcast continuano a rappresentare il centro di tale strategia di distribuzione ma l’allentamento della legacy alla singola piattaforma è evidente. Infatti, se prendiamo una fiction di successo come Lost, possiamo individuare almeno sei diverse forme per la distribuzione del contenuto: • Trasmesse in forma gratuita, finanziata dalle inserzioni pubblicitarie; • Disponibili online gratuitamente con inserzioni pubblicitarie; • Fruibili on-demand con le piattaforme pay satellitari e cavo, al prezzo di circa 1 dollaro a puntata; • Acquistabili su iTunes per 1,99 $ a puntata; • Acquistabili in abbonamento su iTunes per un prezzo equivalente a 1,40 $ a puntata; • In DVD (ma solo a fine stagione) per 2,40 $ a puntata (60 $ per l’intera stagione). Probabilmente, il fatto di rappresentare un terminale di una grande conglomerata dei media come la Disney, ha facilitato il riposizionamento di ABC come portale internet dell’intero gruppo. Non di meno, il caso di ABC potrebbe rappresentare l’inizio di una tendenza che vedrebbe le reti televisive sempre più focalizzate sulla produzione di contenuti nei modelli di distribuzione dell’entertainment di prossima generazione (svincolandosi, pertanto, dall’attaccamento alla singola piattaforma distributiva). Negli Stati Uniti, non mancano segnali che vanno in questa direzione da parte di CBS132, NBC133 e FOX. 131 In un’intervista a Business Week, Albert Cheng, executive VP dei digital media della ABC, sostiene: “Studios view digital platforms as complementing television rather than cannibalizing TV's audience. "We don't see it as viewers are watching online and not on TV. Television is still where they want to watch the programming. These digital platforms allow for more people to catch up with their shows.” (Catherine Holahan, Click Here to Catch Up on CSI, op. cit.). 132 Secondo David Poltrack, direttore delle ricerche di CBS, rendere disponibili i contenuti televisivi online aiuta a fidelizzare gli spettatori – e ad acquisirne di nuovi – alle serie televisive originali. Il 53% degli utenti che avevano visionato in streaming la programmazione di CBS non aveva precedentemente assistito a quei programmi nel corso della programmazione televisiva. In gran parte, sostiene Potrack, gli utenti del servizio web sono diventati appassionati di quei programmi solo dopo aver maturato un interesse online. (Anne Becker, CBS: Downloads Spur Sampling, Broadcasting & 96 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive 4.1.2 BBC La BBC è impegnata ormai da qualche anno, di concerto con il Governo e con la società civile britannici, nella ridefinizione di una propria mission, adatta al nuovo scenario digitale. Oltre alla periodica revisione del Charter (che stabilisce il modo di funzionare, la Governance, gli obiettivi e le forme di finanziamento dell’emittente di servizio pubblico), prevista ogni dieci anni, e che ha portato a una recente innovazione nella struttura organizzativa e di governance della BBC 134 , la Corporation ha intrapreso una serie di attività nel campo dei media digitali, proponendo, peraltro servizi innovativi degni di rilievo per quantità e per originalità della proposta. Il nuovo Royal Charter 135 , entrato in vigore contestualmente all’Agreement 136 firmato con il Ministro della Cultura, prevede l’istituzione di un nuovo regime di Public Value Test (PVT) - che possiamo tradurre come “Esame del valore pubblico” – per stabilire se le proposte di nuovi servizi da parte della BBC o la modifica di quelli esistenti rientrino nell’ambito del più ampio interesse pubblico137. Nel mese di agosto 2006, il mangement della BBC ha chiesto l’autorizzazione a introdurre quattro nuovi servizi, che sarebbero stati resi disponibili attraverso un software apposito, chiamato BBC iPlayer138: Cable, 16 novembre 2006). (http://www.broadcastingcable.com/article/CA6392429.html?display=Breaking+News) 133 Ken Fischer , NBC Universal chief calls for 'Net-savvy TV pitches, Ars Techinca, 13 marzo 2006. (http://arstechnica.com/news.ars/post/20060313-6369.html). 134 E’ possibile consultare tutto il materiale prodotto dalle varie istituzioni interessate, oltre che dalla stessa BBC, in occasione del percorso di rinnovamento del nuovo Charter, che resterà in vigore per il prossimo decennio, al seguente indirizzo web: http://www.bbccharterreview.org.uk/index.html. 135 http://www.bbccharterreview.org.uk/pdf_documents/Cm6925_BBCRoyalCharterFinal.pdf. 136 http://www.bbccharterreview.org.uk/pdf_documents/BBCAgreement_Cm6872_july06.pdf. 137 Responsabile del Public Value Test è il BBC Trust - l’organismo di alta vigilanza istituito con il nuovo Charter -, che, nel valutare l’interesse pubblico, deve tenere conto dei risultati di due progetti di ricerca distinti: il Public Value Assessment (PVA) – Indagine sul valore pubblico – e il Market Impact Assesment (MIA) – Indagine dell’impatto sul mercato. La prima ricerca – il PVA – è commissionata direttamente dal BBC Trust, con l’obiettivo di misurare il beneficio pubblico che deriverebbe dal lancio del nuovo servizio alla generalità dei cittadini e dei consumatori britannici. Il MIA è, invece, una ricerca che misura il probabile impatto sul mercato dei servizi proposti ed è condotta dall’Ofcom, l’Autorità di regolazione del settore. In particolare, il MIA tende ad analizzare se i servizi proposti possano danneggiare innovazione e investimenti da parte di operatori alternativi nel settore commerciale. Sulla base dei risultati delle due ricerche, il Trust dovrà poi autorizzare o meno il lancio dei nuovi servizi (o deciderne i limiti). In pratica, se risulta che il beneficio pubblico (public value) apportato dai nuovi servizi finanziati dal canone è inferiore al danno che verrebbe inflitto allo sviluppo di mercati nascenti, sarà permesso al management della BBC di attivarlo. 138 Il documento proposto dal management della BBC è disponibile, insieme al PVA e al MIA al seguente indirizzo: http://www.bbc.co.uk/bbctrust/research/iplayer_public_value_test.html; ulteriori documenti commissionati dal BBC Trust per effettuare il Public Value Assessment, sono disponibili 97 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive • catch-up Tv over cable. Un servizio di recupero di programmi televisivi trasmessi nei sette giorni precedenti, disponibile per i clienti delle piattaforme via cavo ntl:Telewest (ora Virgin Media) e Homechoice (acquisita da Tiscali UK). Nel caso di programmazioni seriali, il servizio proposto prevedeva la possibilità di recuperare tutti gli episodi della serie, entro sette giorni dalla trasmissione dell’ultima puntata; • catch-up Tv over the internet. Servizio analogo al precedente ma disponibile sul sito web della BBC, che avrebbe permesso di mantenere su hard disk una copia dei filmati scaricati per 13 settimane; • simulcast Tv over the internet. Tutta la programmazione dei canali lineari di BBC sarebbe stata disponibile simultaneamente in streaming sull’internet; • non-DRM audio downloads. La programmazione radiofonica di BBC – escluse le tracce musicali commerciali – sarebbe stata scaricabile, archiviabile e riproducibile a piacimento, senza dispositivi di DRM (Digital Rights Management) che ne limitassero alcuna funzione. Al momento, l’autorizzazione al lancio dei servizi descritti è ancora sub judice. Va notato, tuttavia, che mentre l’analisi condotta dall’Ofcom 139 esprime una serie di riserve sull’estensione e la portata dei servizi (che danneggerebbero offerte commerciali di VoD e le attività di noleggio di DVD, caricherebbero eccessivamente le reti IP, contribuendo alla saturazione della loro capacità di trasporto), il PVA ha portato il BBC Trust a esprimere un parere sostanzialmente favorevole su tutto il pacchetto, precisando che, in ogni caso, il lancio del software iPlayer sarebbe rimasto escluso dalla valutazione, in quanto già approvato. E’ probabile che sarà permesso alla BBC di attivare i servizi proposti con alcune limitazioni. In particolare, dovrebbe essere ridotta la possibilità di recuperare tutti gli episodi di una singola serie, dovrebbe essere abbreviato il periodo di 13 settimane in cui gli utenti possono disporre del contenuto e, infine, per quanto riguarda il podcasting delle trasmissioni qui: http://www.bbc.co.uk/bbctrust/research/iplayer_supporting_evidence.html. Le conclusioni provvisorie dei due esami – PVA e MIA – sono state aperte a una pubblica consultazione chiusa il 28 marzo 2007. 139 Il testo definitivo del MIA è qui: http://www.ofcom.org.uk/research/tv/bbcmias/ondemand/bbc_ondemand/. Un'altra indagine campionaria di grande interesse, condotta dall’Ofcom per effettuare il MIA, è invece disponibile qui: a un’indagine: http://www.ofcom.org.uk/research/tv/bbcmias/ondemand/bbc_ondemand/bbciplayersurvey/. 98 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive radiofoniche, dovrebbero essere esclusi i brani di musica classica e gli audiolibri (per quanto liberi da diritti, ormai scaduti) per tutelare i rispettivi mercati. 4.2 Operatori di Pay Tv Gli operatori televisivi pay rappresentano il mercato di riferimento con cui le piattaforme di Iptv dovranno misurarsi in diretta competizione. In particolare, gli operatori via cavo, sono in grado di competere con le società di telecomunicazioni anche nei mercati del traffico voce e del broadband, con pacchetti di offerte triple play e quadruple play. Ma anche gli operatori pay su piattaforma satellitare rappresentano un soggetto particolarmente agguerrito. Secondo la società di consulenza Pyramid Research 140 , mercati con un'ampia penetrazione di pay Tv, con una forte presenza di operatori importanti e consolidati, rappresentano uno scenario ad alto rischio. Infatti, se da una parte il mercato è già aperto ai servizi di pay Tv e pronto a pagare per usufruirne, dall’altra parte il rischio deriva dal livello di competizione che riuscirà a sostenere la nuova piattaforma IP. La gara è oltremodo competitiva. Per vincerla, i carrier dovrebbero catalizzare l'attenzione degli utenti e convincerli a spostarsi dalla pay Tv all'Iptv, fornendo un contenuto migliore. In realtà pochi operatori via cavo o via satellite lasceranno che ciò avvenga, in quanto la loro sopravvivenza dipende proprio dall'esclusività dei contenuti. Gli operatori telefonici saranno pertanto costretti a orientarsi su un prezzo più basso per la fornitura degli stessi contenuti. In questo scenario, il modello di business si fonda sull'erosione delle quote di mercato degli operatori di pay Tv esistenti piuttosto che sull'espansione del mercato potenziale della pay Tv141. Nella seconda parte di questo rapporto, dedicata all’analisi dei mercati nazionali, sarà approfondita la strategia di diversificazione dell’operatore britannico BSkyB, mentre a seguire sarà analizzata l’offerta di uno dei maggiori operatori via cavo degli Stati Uniti. 140 Pyramid Research, Whitepaper: Where will Iptv succeed?, marzo 2007. Business week sostiene che se AT&T in USA vorrà davvero sfondare nella televisione dovrà comprare una delle due pay Tv satellitari che dominano nel mercato americano: DirectTv o EchoStar. Ciò dipende dal fatto che sostanzialmente la Iptv è una Pay Tv, una Tv a pagamento un po' più interattiva delle altre, e deve scontrarsi con le altre pay Tv già consolidate. Enrico Grazzini, Falsa partenza per l'Iptv, Beltel, aprile 2007. 141 99 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive 4.2.1 Comcast Nel corso degli ultimi dieci anni, Comcast, partendo dal business della Tv via cavo, ha intrapreso una strategia di diversificazione. Il modello di business della società oggi si fonda sullo sviluppo e sulla promozione di nuovi servizi come banda larga, voce, contenuti e vendite pubblicitarie. Ciò gli ha permesso quasi di raddoppiare i ricavi medi per utente (ARPU) che sono da passati da 42 US$ (circa 31,26 euro) del 1998 a 83 US$ (circa 61,78 euro) nel 2005142. La strategia competitiva comporta l'introduzione di nuovi prodotti, servizi e contenuti. Infatti Comcast sta pianificando di rimanere competitiva differenziando i suoi servizi digitali e introducendo anche servizi di VoD e HDTV. La compagnia sta anche rivendendo i servizi wireless di Spring Nextel, che gli permettono di formulare offerte quadruple play. Comcast sta promuovendo il proprio servizio digitale per incrementare ancor di più il numero dei clienti attraverso offerte a pacchetti che sta aggressivamente lanciando sul mercato per fornire un valore aggiunto e fidelizzare la propria base di clienti. Sul versante dei contenuti video, Comcast continua a espandere la propria library on demand, offrendo funzionalità DVR senza alcun costo addizionale per i suoi clienti. Infatti la società ritiene che fornire un valore aggiunto sul pacchetto base sia necessario per fidelizzare gli utenti ed aumentare successivamente il loro consumo medio attraverso l'offerta pay-per-view. Per quanto riguarda la banda larga, Comcast sta differenziando i servizi offrendo maggiore velocità, contenuti e caratteristiche aggiuntive. La velocità di download raggiunge i 6-8 Mbps. L'operatore ha creato portali per differenti segmenti di mercato come ragazzi, news, giochi, sport, musica e finanza e offre contenuti dalla Disney, ABC News, NASCAR e NHL. Le caratteristiche del servizio di banda larga di Comcast includono video mail, giochi on demand, condivisione di foto e sistema di sicurezza McAfee. Comcast sta anche strutturando la propria offerta voce al fine di competere direttamente con gli operatori di linea fissa tentando di raggiungere quella categoria di clienti disposta a pagare di più per arricchire il proprio servizio con una varietà di funzioni a valore aggiunto. 142 Pyramid Research (Ozgur Ayatar), Transforming Telcos with Iptv: Business Models, Content Challenge, and Pay Tv Competition, 2005. 100 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive Inoltre l'impresa sta tentando di reagire alla minaccia rappresentata dall'attrattività esercitata da internet sugli investitori pubblicitari e dagli effetti avversi del DVR. Comcast sta sperimentando nuove tecnologie che permettono di introdurre spot mirati su un target specifico di utenti, utilizzando i servizi on demand. Contenuti offerti Comcast ha ampliato le sue possibilità di programmazione multicanale aumentando la disponibilità di contenuti on demand, per i suoi clienti base, sia gratis che premium. L'azienda offre più di 200 canali digitali, 3500 titoli on demand, 12-15 canali di HDTV e circa 60 ore di capacità DVR gestite dall'utente143. Per quel che riguarda il valore aggiunto per fidelizzare i clienti che dispongono di un pacchetto basic, la società ha iniziato ad offrire il digital simulcast dei propri canali analogici, introducendo un decoder low-cost simile ad un modem via cavo (ad un prezzo inferiore ai 52 euro). Il nuovo servizio è chiamato Enhanced basic, è interamente digitale ed offre l'accesso alla guida interattiva di Comcast oltre che ai servizi on demand e a più di 45 canali di musica. Il contenuto premium invece include altri canali aggiuntivi (HBO, Cinemax, Showtime, Starz! e The Movie Channel). Inoltre, dal settembre 2004, con l'acquisizione di Metro-Goldwin-Mayer (MGM), Comcast ha ottenuto l'accesso a circa 7000 film e 30000 episodi Tv. Infine, nel giugno 2005 ha concluso un accordo di partenariato con Starz/Encore per l'approvvigionameto di 1500 film l'anno. Comcast distribuisce anche canali più popolari come Discovery, ESPN, CNN, USA Network e Nickelodeon. Allo stesso tempo l'azienda possiede e gestisce altri canali come E! Entertainment Television, e Style Network, The Golf Channel, Outdoor Life Network, G4, AZN Television, PSB KIDS Sprout, TV One e quattro propri canali di sport. Il portafoglio competitivo di contenuto sportivo supera così 400 programmi. Prezzo del servizio La Compagnia fornisce due pacchetti basic e dai sei ai sette pacchetti digital video. 143 Pyramid Research (Ozgur Ayatar), op. cit. 101 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive Il prezzo del servizio base, che permette agli utenti solo l'accesso ai canali locali, si aggira intorno ai US$ 13 (circa 9,7 euro) al mese. Il pacchetto standard comprende circa 70 canali e costa quasi 30 euro al mese. I prezzi dei pacchetti digitali, chiamati Classic, Plus, Silver, Gold e Platinum, variano tra i US$ 50 (circa 37,20 euro) e i US$ 100 (circa 74,50 euro) in base al numero di canali premium. I pacchetti digitali possono contenere oltre 200 canali e fornisco l'accesso ai contenuti on demand e alla guida di programmazione interattiva. Service bundling strategy Il servizio di bundle permette all'operatore di formulare proposte di valore senza necessariamente contrarre i prezzi e di finanziare lo stesso network al fine di fornire un maggior numero di servizi e incrementare il numero di clienti. Comcast incoraggia l'adozione di servizi bundle piuttosto che servizi singoli per rendere i pacchetti più convenienti dando l'impressione al cliente di ottenere di più rispetto al prezzo pagato. Di seguito si fornisce una tabella riassuntiva delle offerte a pacchetto dell’operatore statunitense. Tabella 4 - Bundle di servizi offerti da Comcast Fonte: Pyramid research 2007. 102 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive 4.3 Service Providers Secondo l’istituto di ricerca Yankee Group, solo il 9% degli utenti di banda larga sarebbe interessato a scaricare un film sul proprio Pc, ma la percentuale salirebbe al 40% se il consumo del film scaricato fosse fruibile su un tradizionale schermo televisivo144. Numerose imprese presenti nel business della distribuzione on line, nell’informatica e nell’elettronica di consumo stanno proponendo soluzioni che permettono la fruizione televisiva di materiale scaricato da internet. Descriviamo in questo paragrafo tre strategie adottate da Apple, Microsoft e Sony che riteniamo ampiamente rappresentative, ancorché non esaustive 145 , di questa tendenza. Le tre aziende analizzate sono caratterizzate ciascuna da un proprio particolare approccio al nascente mercato. 4.3.1 Apple Apple Inc. (precedentemente nota come Apple Computer Inc.), dai primi anni '80 ha conquistato un ruolo preminente nella storia dell'informatica grazie alla vasta gamma di computer Macintosh immessi nel mercato domestico. Il cambio di nome della società, annunciato da Steve Jobs durante il Macworld Expo di San Francisco del Gennaio 2007 146 riflette gli importanti cambiamenti che hanno interessato Apple in questi ultimi anni, che ha diversificato il proprio business trasformandosi in molto più di un semplice produttore di computer. In particolare il lancio dell’iPod nell’ottobre 2001 ha permesso all’azienda di diventare leader di mercato nel settore della distribuzione musicale in formato MP3. La novità del business di Apple consiste nell’offrire un “sistema”in cui la 144 TechNewsGroup, “Amazon, TiVo Partner for Direct-to-TV Downloads”, 7 Febbraio 2007, Walaika Haskins, http://www.technewsworld.com/story/55628.html 145 Sono assai numerose le imprese che propongono set top box direttamente collegabili ad internet. In particolare, oltre ai casi descritti in questo paragrafo, merita una citazione un recente accordo tra Amazon e TiVo, che permette alle due aziende di offrire sul mercato una soluzione integrata per al fruizione televisva di filmati distribuiti su internet. 146 Il Macworld Expo è la fiera che Apple che tiene annualmente nel mese di Gennaio presso il Moscone Center di San Francisco, in California. Attualmente è una delle più importanti fiere informatiche americane ed è tra le poche a manifestare ancora una significativa vitalità in uno scenario che ha condotto alla chiusura o ad un drastico ridimensionamento di diversi altri eventi. A dimostrare il successo dell’evento è stato calcolato un aumento del 19%delle presenze nell’edizione del 2006 rispetto a quella del 2005, con circa 42 mila visitatori in luogo dei 38 mila dell’anno precedente. http://www.macworldexpo.com 103 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive diffusione dell’hardware (iPod) stimola gli accessi e gli acquisti effettuati sul portale iTunes Store, instaurando un circolo virtuoso che sfrutta le esternalità di rete del servizio per valorizzare la distribuzione del prodotto e viceversa. In tal modo Apple ottiene revenues sia dalla vendita dell’iPod e degli oggetti collaterali che dalla distribuzione di musica digitale in rete, ad oggi iTunes Store è il principale distributore di musica digitale. La stessa strategia e lo stesso modello di business utilizzato nel settore musicale sta ora per essere replicato nel campo della distribuzione video147. Il 9 Gennaio scorso, nel corso dell’edizione annuale del Macworld Expo, sono stati presentati altri due prodotti che si inseriscono a pieno nella logica della convergenza multimediale dell’azienda di Cupertino: l’iPHone e la Apple Tv. Mentre il device telefonico sembra presentarsi come un ulteriore diversificazione fondata sul upgrade dell’iPod- verso il settore della telefonia, il lancio di Apple Tv mira a conquistare i salotti multimediali, portando l’azienda a competere su questo terreno con imprese come Microsof e Sony. Apple Tv è un “media extender” in grado di trasmettere contenuti video ed audio residenti su personal computer all’apparecchio televisivo degli utenti. Il device collega la Tv al computer di casa sfruttando una connessione wireless 802.11 tra il decoder stesso e il Pc ed una porta HDMI o un cavo audio e video component verso l’apparato televisivo Il set top box è caratterizzato da un processore Intel con un Hard Disk di 40GB, in grado di registrare fino a 50 ore di film e programmi televisivi, circa 9000 brani musicali o 25000 fotografie. I contenuti restano immagazzinati in modalità sincrona nella memoria del decoder: ogni volta che la library viene modificata sul personal computer, attraverso il programma iTunes, la modifica viene acquisita automaticamente in wireless anche su Apple Tv. Al dispositivo è possibile collegare fino a 5 computer diversi, ma solo uno può fungere da deposito per i file multimediali. In questo modo, oltre che fungere da set top box , Apple Tv permette la creazione di una 147 Punto Informatico, “Con Apple Tv e iPhone si chiude il cerchio”, D.Galimberti, 4 Aprile 2007 http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1944510 104 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive WAN domestica. Infine il telecomando a raggi infrarossi Apple Remote incluso nella confezione permette di controllare il decoder a distanza e consente un utilizzo semplice ed intuitivo del servizio. Più volte rinviata, la commercializzazione di Apple Tv è partita nel mese di marzo 2007, il prodotto è disponibile negli Stati Uniti ad un prezzo di $299, e in Europa ad un prezzo di 299 Euro. I bassi margini che apple realizza su ciascun video distribuito le impone di massimizzare la quantità di contenuti disponibili sul proprio siti iTunes: una chiave per il successo del prodotto è senz’altro da ricercare nella corsa all’acquisizione dei diritti di distribuzione. Jobs, grazie al suo duplice ruolo in Apple e in Disney, ha già ottenuto a Settembre 2006 otre 75 titoli del gruppo. Secondo le dichiarazioni di Robert Iger, Presidente e CEO di Walt Disney Company, il giro d’affari legato alla distribuzione di film su iTunes raggiungerà un valore attorno ai 50 milioni di dollari entro la fine del 2007148. I film saranno disponibili su iTunes Store il giorno stesso in cui verranno commercializzati in DVD; le nuove uscite avranno un prezzo di $12.99, se pre-ordinate e durante la prima settimana di disponibilità, oppure di $14.99 nel periodo successivo, mentre i titoli presenti in libreria saranno a disposizione dei clienti ogni giorno a soli $9.99149. Oltre a film in qualità Dvd iTunes Store ha iniziato a vendere trasmissioni televisive a partire dall’ottobre 2005 fino a superare le 220 trasmissioni televisive acquisite da oltre 40 reti. Inoltre, coerentemente con la necessità di massimizzare la quantità di contenuti disponibili nei primi giorni di Aprile è stata annunciata la possibilità di installare il client Joost su Apple Tv150. D’altra parte, è nota la tendenza degli utenti dei prodotti Apple a modificare ulteriormente i dispositivi forniti dall’azienda di Cupertino per meglio soddisfare le proprie esigenze di fruizione. È probabile dunque che proprio la facilità di “modifica” della piattaforma possa decretarne il successo. Non è escluso che in futuro Joost possa essere installato come semplice applicazione aggiuntiva. 148 Punto Informatico, “iTunes e Disney, accoppiata vincente?”, 22 Settembre 2006, http://puntoinformatico.it/p.aspx?id=1659146&r=PI 149 Apple, “Apple presenta iTunes 7, ricco di nuove incredibili funzionalità”, 12 Settembre 2006, http://www.apple.com/it/pr/comunicati/2006/09/12-itunes7.html 150 Tommaso Tessarolo, “La Apple Tv è al centro di mille attenzioni. Ora può ospitare anche Joost: sarà amore o guerra?”, 12 Aprile 2007, http://tommaso.tessarolo.it/ 105 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive Per quanto il nuovo servizio integrato di Apple sembra ben posizionato per ripetere il successo ottenuto con la coppia iTunes-iPod e rappresenti per tanto un agguerritop competitor per i nascenti servizi di Iptv, la Apple Tv non è immune da punti deboli. Infatti nonostante abbia alcune caratteristiche vincenti come il design, elegante ed in perfetto stile Apple, o l’ottimizzazione dei contenuti per la Tv Apple Tv non funziona se non su televisore a schermo piatto ed i filmati che l’utente desidera visionare devono sempre passare tramite iTunes, cioè devono essere aggiunti alla library del software. Un altro punto di debolezza riguarda la QoE, la Quality of Experience: infatti, a differenza di servizi di Iptv che possono contare su un VPN per ottimizzare la QoS, Qualità of Service, per visionare i contenuti in streaming occorre aspettare che il buffering di tutto il video sia completato. Ancora, la vendita la vendita di film non si può paragonare alla vendita di musica, sia per il prezzo ( specie in rapporto ai video su supporto fisico che si trovano nei negozi), che per le abitudini di consumo degli utenti. Acquistare a 99 centesimi un brano musicale, un prodotto che volendo si può ascoltare tutti i giorni, è molto differente dal pagare 10-12 Euro per un film che, nella migliore delle ipotesi si vedrà due o tre volte. Sembra in ogni caso che a prescindere dal punto debole rappresentato dai prezzi praticati da iTunes Store, Apple potrebbe anche riscuotere un discreto successo con il solo set top box Apple Tv. E’ infatti immaginabile che saranno in molti a comprare Apple Tv senza preoccuparsi minimamente dei film venduti sull'iTunes Store, così come adesso la maggior parte delle persone che comprano un iPod non ha alcuna intenzione di comprare musica online da Apple. Infine, nonostante le vendite di Apple Tv siano iniziate sotto i migliori auspici ed i cosiddetti early adopters abbiano riscontrato impressioni favorevoli, occorre considerare che altri attori, provenienti dal mondo dell’informatica, hanno già da tempo puntato a conquistare il salotto degli utenti da tempo.In questo senso Apple arriva in ritardo rispetto al Media Center di Microsoft o alle console per videogames integrate con connessioni internet come la XboX di Microsoft e la Play Station 3 di Sony. 106 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive 4.3.2 Microsoft La Microsoft si posiziona come uno dei soggetti più attivi nel mercato dell’entertainment digitale e interattivo. In questi anni l’azienda di Redmond si è conquistata una fetta importante nel nascente mercato IPTV europeo e statunitense, essendosi aggiudicata contratti per l'implementazione della sua piattaforma middleware, Microsoft TV IPTV Edition. Anche in seguito al suo accordo con Alcatel, che ha permesso ai due soggetti di offrire soluzioni implementabili end-to-end Microsoft è ormai presente nella catena di servizio di molti tra i maggiori operatori presenti sullo scenario mondiale, tra cui AT&T, Deutsche Telecom e Telecom Italia. Il Middleware di Microsoft consiste in una piattaforma progettata appositamente per realizzare la distribuzione di servizi Tv integrati in qualità broadcast su reti a banda larga. Microsoft TV IPTV Edition combina caratteristiche essenziali per le prestazioni di Quality of Service come il cambio di canale istantaneo, con servizi quali la visione multi finestra picture-in-picture. Altre funzionalità riguardano la Guida Multimediale ai programmi, che consente di cercare informazioni sui programmi fino alle due settimane successive la consultazione, un sistema integrato di Video on Demand ed il Digital Video Recorder in grado di registrare fino a 4 programmi contemporaneamente. Il software Microsoft ha previsto fin da subito il supporto dell'alta definizione, vero e proprio nuovo paradigma dello strumento televisivo che verrà e che con la trasmissione via banda larga troverà una nuova dimensione di sviluppo. Tuttavia la fornitura di sistemi Middleware per conto di operatori di telecomunicazione, non rappresenta che una delle gambe che microsoft ha nel business nel video digitale. Sottolineando l'importanza di combinare PC e televisione all'interno di un ambiente d'intrattenimento integrato, Bill Gates il 7 Gennaio 2007 al Consumer Electronics Show151 ha annunciato il lancio, previsto per l’estate, di un nuovo prodotto in grado di integrare la console Xbox 360 con un servizo di Iptv. Dopo l'esordio, lo scorso novembre, dei contenuti televisivi e cinematografici scaricabili a pagamento dall'Xbox Marketplace (film e telefilm, anche in alta 151 Consumer Electronics Show(CES) è una fiera dell’elettronica di consumo che si tiene ogni anno dal 1976 nel mese di gennaio a Las Vegas. L’evento è sponsorizzato dalla Consumer Eletronics Association e consiste nella presentazione di prodotti consumer che diventano spesso protagonisti dei trend di mercato. 107 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive definizione, finora disponibili solo per il mercato americano, ma prossimamente in arrivo anche in Europa), Xbox 360 cerca ora la consacrazione come sistema digitale di intrattenimento, andando oltre il semplice ruolo di console per videogiochi. Il servizio permetterà agli utenti Xbox 360 di assistere in tempo reale ai programmi della Microsoft TV direttamente sul televisore di casa attraverso la console. Xbox 360 conterà anche su nuove funzioni di registrazione digitale, per salvare su disco rigido non solo i programmi televisivi, ma anche le sessioni di gioco e le chat audio/video con gli altri utenti. A questo si aggiungerà il servizio di chat vocale durante la visione dei film, per discutere in tempo reale con i propri amici attraverso cuffia e microfono, e la possibilità di sfruttare il registratore digitale anche in background, durante il gioco su Xbox Live. Il nuovo servizio Iptv per Xbox 360 è stato presentato al pubblico, dal direttore del marketing Microsoft Ed Graczyk, durante l’esposizione The Connected Home152 che ha avuto luogo a Londra dal 5 al 7 Marzo. Graczyk, ha dichiarato che Xbox 360 e Microsoft TV IPTV Edition garantiranno esperienze di intrattenimento eccitanti ed uniche e saranno insieme la vera proposta di valore per consumatori ed internet service provider. Secondo il manager di Microsoft tuttop questo consentirà un rapido sviluppo del mercato dei programmi Tv, distribuiti su banda larga. Inoltre, durante la scorsa edizione del Consumer Electronics Show153 Microsoft ha annunciato il lancio commerciale di Windows Home Server, con il quale l’azienda di Gates, si candida a divenire il centro della rete informatica domestica contenendo dati e file di tutta la famiglia con tanto di backup e condivisione delle periferiche. Infatti, il nuovo software Microsoft, sviluppato in collaborazione con HP, permetterà agli utenti di condividere risorse e contenuti fra tutti i PC ed i dispositivi multimediali domestici (tra cui Xbox e Zune). 152 The Connected Home, è una manifestazione che si tiene da quattro anni presso l’ Olympia Conference Centre di Londra nei primi giorni di Marzo. Agli incontri partecipano i maggiori operatori satellitari, di servizi via cavo, aziende di telecomunicazioni e operatori mobili che discutono su temi e novità circa sull’ubiquitous networking domestico che si sta concretizzando in questi ultimi anni. 153 Consumer Electronics Show(CES) è una fiera dell’elettronica di consumo che si tiene ogni anno dal 1976 nel mese di gennaio a Las Vegas. L’evento è sponsorizzato dalla Consumer Eletronics Association e consiste nella presentazione di prodotti consumer che diventano spesso protagonisti dei trend di mercato. 108 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive Windows Home Server è attualmente in fase di beta testing: la Beta 2 è stata rilasciata il 22 gennaio 2007, mentre la Release candidate è prevista per il 15 maggio. La versione definitiva dovrebbe essere disponibile a partire dal 22 giugno 2007. Tra le funzionalità previste dal sistema vi sono la possibilità di archiviare, catalogare e fare copie di sicurezza di musica e film (anche protetti) e di foto, inviare flussi audio/video ad altri PC o dispositivi, gestire centralmente il back-up di tutti i PC, e accedere ai propri contenuti, anche in streaming, attraverso Internet. Microsoft intende estendere la gamma dei servizi disponibili nelle abitazioni private, così da ricreare un vero proprio ecosistema in grado di raccogliere le esigenze di tutti e servire il lavoro e l'intrattenimento di ogni membro della famiglia (da cui deriveranno vendite per nuovi device, nuovi software, nuovi contenuti). Windows Home Server è stato disegnato per essere eseguito anche su PC normali, quegli stessi computer su cui può girare un normalissimo Windows XP. Sottolineando l'importanza di combinare PC e televisione all'interno di un ambiente d'intrattenimento integrato, Microsoft ha anche annunciato SportsLounge, un elettrodomestico composto da un televisore digitale ad alta definizione e da un PC media center che trasmette punteggi e statistiche sportive in tempo reale e fornisce accesso a tutta una serie di servizi on-line che Microsoft ha sviluppato insieme a Fox Sports. Con Windows Home Server sembrerebbe chiudersi dunque il cerchio inaugurato dal Windows XP Media Center Edition, versione del sistema operativo Windows XP ottimizzata per l'intrattenimento domestico e lanciata nel 2005. Dal quadro descritto Microsoft sembra essere il protagonista di un mercato dell’intrattenimento digitale come quello che si sta delineando nel prossimo futuro. Pioniere sia nel lancio di un sistema multimediale domestico come il Media Center (solo ora replicato da un prodotto come la Apple Tv) sia nella costruzione di una piattaforma Middleware, adottata dai principali servizi di Iptv presenti nello scenario mondiale, Microsoft gode di un vantaggio competitivo dato delle esternalità di rete positive garantite dai servizi ora descritti a cui si aggiungono quelle potenzialmente derivanti dalla XboX che, nonostante il lancio poco tempestivo rispetto a prodotti similari come la Play Station di Sony, anche in relazione ai prezzi fortemente concorrenziali, ha raggiunto un successo globale. 109 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive Rispetto ad Apple Tv, il vantaggio di Microsoft risiede in diversi elementi. In primo luogo, Microsoft fa leva sull'elevato livello di integrazione fornito dalla sua piattaforma Windows: una piattaforma che abbraccia server, PC desktop, notebook, media center, PDA, telefoni cellulari, set-top box, console da gioco, player MP3 e computer di bordo. In secondo luogo essa può sfruttare le esternalità di rete positive già descritte. Infine, non è da sottovalutare la strategia che ha portato all’elevata integrazione e compatibilità con i nascenti servizi di Iptv che, qualora si rilevassero un successo sul mercato, potrebbero garantire all’azienda di Redmond notevoli rendite di posizione. Di contro Apple Tv si posiziona come un servizio nettamente alternativo all’iptv basata su VPN, cavalcando, al contrario, la progressiva disintermediazione e disintegrazione della catena del valore già abbondantemente avvenuta nel settore dell’informatica e incombente su quello delle telecomunicazioni. 4.3.3 Sony Dalle tendenze finora descritte appare chiaro che le grandi aziende informatiche stanno reinventando l'elettrodomestico più amato dai consumatori, mettendo in pratica una sorta di sinergia hardware e software tra Tv e Pc. Una tendenza, quella di trasferire i video scaricati da internet sul televisore di casa, confermata anche dall’azienda giapponese che gha recentemente lanciato il prodotto Bravia Internet Video Link. Sony ha presentato il nuovo prodotto al Consumer Electronics Show del Gennaio scorso, che consiste in una schedina che permetterà ai nuovi televisori LCD della linea Bravia di sfruttare l'accesso broadband domestico per collegarsi a Internet, bypassando la necessità di usare un pc. Il modulo "Internet Video Link" o IVL permetterà di riprodurre i contenuti audio-video standard definition o HD in streaming senza dover passare da un set top box o da un computer. Il modulo IVL sarà venduto come accessorio a partire da luglio 2007 ad un prezzo di circa 300 dollari e sarà compatibile e facilmente collegabile sul retro della maggior parte dei nuovi televisori Bravia 2007. Per la navigazione e la selezione dei contenuti, il modulo si baserà sull'ormai collaudato XMB Xross Media Bar già utilizzato per le console PSP e PS3 e verrà alimentato direttamente dalla presa USB presente sul 110 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive retro dei televisori, mentre la connessione a banda larga è garantita da un ingresso Ethernet. Tutti i nuovi modelli dei televisori Bravia saranno in grado di supportare il piccolo modulo che si istalla nella zona posteriore da cui il controllo di ogni funzione sarà poi totalmente gestibile via telecomando. L'adapter Bravia Internet Video Link è a pagamento, ma i contenuti in streaming saranno forniti gratuitamente. Con una connessione broadband sarà possibile accedere gratuitamente a canali online espressamente implementati. Con questa tecnologia, Sony diventa di fatto la prima azienda capace di fornire in streaming contenuti video ad alta risoluzione sul televisore, senza il bisogno di un computer Tra i provider che forniranno i contenuti al sistema hanno già aderito all'iniziativa: AOL, Yahoo!, Sony Pictures e Sony BMG Music. Altro dispositivo che Sony ha implementato, moltiplicando così le presenze dei prodotti a marchio proprio sul mercato dei video digitali, è la Play Station 3. Lanciata nel dicembre 2006, è arrivata in Europa il 23 Marzo 2007 e, secondo il direttore esecutivo di Sony Jack Tretton, entro la fine di marzo 2007 le console vendute negli Stati Uniti saranno circa 2 milioni154. Commercializzata ad un costo di 599 Euro, la Ps3 è caratterizzata dalle potenzialità integrate di una console con quelle di un lettore Blu-ray, il tutto in funzione dell’alta definizione sia per i giochi che per i film. La confezione, nonostante il costo elevato, non comprende tutti i cavi che servono per sfruttare pienamente le sue potenzialità. Grande assente per esempio è il cavo HDMI, necessario per godere dell'alta definizione nel caso si possiedano TV con tale ingresso digitale. Sony ha affermato che i consumatori europei potranno disporre di 130 film Bluray. Come "incentivo", ai primi 500mila acquirenti di PS3 verrà regalato il film Blu-ray Casino Royale 155 . Play Station 3 è dunque il primo dispositivo relativamente economico ad integrare un lettore film Blu-ray, mentre oltre i tre quarti dei player in alta definizone venduti in Europa supportano il formato HD DVD. In questo modo Sony sembra assumersi il compito di riequilibrare le forze in gioco nel mercato, e se negli Stati Uniti il Blue-ray ha raggiunto e doppiato il 154 Hardware Upgade (Rosario Grasso) Sony PlayStation 3: produzione, Blu-ray e retrocompatibilità!, 1 Marzo 2007, http://www.hwupgrade.it/news/videogiochi/sony-playstation-3-produzione-blu-ray-eretrocompatibilita_20305.html 155 Punto Informatico, “Blu-Ray e HD DVD alla battaglia d’Europa”, 19 Marzo 2007, http://puntoinformatico.it/p.aspx?id=1928402&r=PI 111 Analisi del mercato della Iptv – Le forze competitive competitor, gli analisti si aspettano che possa succedere lo stesso anche nel Vecchio Continente. È senz’altro da notare il tentativo della Corporation giapponese di entrare massicciamente nel mercato dei personal computer, anche per posizionarsi appieno come competitor integrato in ambiente convergente. Nel luglio 2006 hanno debuttato i primi PC della linea Sony Vaio, che includono anche una suite di strumenti software per riprodurre, catturare, fare l'editing e registrare video HD, nonché codificarli in un formato compatibile con i tradizionali player DVD. In contemporanea ai Vaio desktop RC Series, hanno fatto la loro apparizione sul mercato i primi notebook Vaio dotati di drive Blueray, commercializzati ad un costo di $1800. Questi Ultra Mobile Pc adottano una memoria flash al posto del tradizionale hard disk, con uno schermo da 4,5 pollici, i nuovi dispositivi Sony sono caratterizzati da un processore Intel; un sistema operativo Windows XP Professional ed una definizione dello schermo 800x600; particolarmente interessante è poi l'ampia gamma di connessioni disponibili, passando dal bluetooth al wifi, fino a EDGE ed Ethernet, due le videocamere disponibili: una per le videochiamate ed una per scattare fotografie. Da un lato, il pubblico si sta abituando a procurarsi film, serie tv, programmi e videoclip in Rete, dall’altro lato, si è gettato in massa sui grandi schermi lcd e al plasma, ormai disponibili a prezzi sempre più contenuti ( Sony ha previsto un ulteriore calo del 20% sui listini nel 2007). È Facile immaginare che nei prossimi mesi questi due trend si incroceranno e la richiesta di poter vedere i film scaricati dal Web sul televisore si farà sempre più pressante. 112