9 Ottobre 2016 - Comune di Vittoria
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9 Ottobre 2016 - Comune di Vittoria
CITTÀ DI VITTORIA UFFICIO STAMPA RASSEGNA STAMPA Domenica 9 Ottobre 2016 DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 LA SICILIA vittoria il caso GIOVANNA CASCONE Piazza Manin torna a rivivere con il teatro e l’agricoltura Riappropriarsi della propria città, dei propri spazi e delle piazze attraverso eventi culturali ed iniziative capaci di attirare l’attenzione dei vittoriesi e di far rivivere quei siti ormai abbandonati. E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni quartieri della città partendo proprio da piazza Daniele Manin: sito ormai abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante, consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della necessità di una maggiore garanzia di sicurezza, ha reso noto l’avvio di un’iniziativa che certamente porterà Lo spettacolo teatrale tenutosi venerdì sera in una affollatissima piazza Manin gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino – ci siamo attivati affinché la piazza venga rivitalizzata e i residenti se ne riapproprino. La piazza si prepara ad ospitare il mercato degli agricoltori, un appuntamento che consentirà di valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro compiuto, che ha fatto seguito alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi a numerosi arresti, contribuendo a restituire tranquillità ai residenti. Noi amministratori, dal nostro canto, stiamo facendo la nostra parte: dopo la Giunta itinerante del 24 settembre scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante idee che l’Amministrazione Moscato .31 metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come non mai. “Ringrazio gli attori della compagnia teatrale - aggiunge il pri- L’obiettivo. Moscato «Era un nostro preciso impegno. Ci proviamo» mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei primi tre mesi della sua sindacatura. Le mani sul mercato ortofrutticolo «Il danno è un milione di euro» Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello GIUSEPPE LA LOTA IL PUNTO. Che anche l’economia ortofrutticola del mercato alla produzione di Vittoria fosse stata aggredita dai tentacoli della piovra di cosa nostra e della camorra era noto da tempo. La Dia, la Dda e la Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il fenomeno in tutte le fasi evolutive. Anche i componenti della Commissione nazionale antimafia sono in stretto contatto con gli organi investigativi per fornire un supporto politico-istituzionale in questa lotta che si può vincere solo con la continua presenza dello Stato nei punti strategici dove meglio si annida la criminalità organizzata Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco Militello, un presunto affiliato al clan dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del centro e del meridione solo alle ditte facenti riferimento al clan campano. L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di parte civile del comune di Vittoria dal sindaco Giovanni Moscato. Nel capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del danno subito. Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita concorrenza con l’uso del metodo mafioso corrispondente all’articolo 416 bis (associazione per delinquere di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al sodalizio criminale campano. Nei rapporti giudiziari, oltre ai mercati della Campania, dell’Abruzzo, di Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri, Angelo Milone, Gianluca Olivieri e Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio- ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”. Fra questi, Salvatore D’Alessandro era uomo di fiducia e collaboratore di Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i soggetti sopra citati, si è proceduto con altro procedimento giudiziario. Sempre nel maggio 2010, nel corso di un altro blitz contro la camorra che vedeva coinvolto sempre il territorio vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la presenza dei 3 camionisti nella città dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del I FATTI. La condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del’Ortofrutticolo Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato ortofrutticolo, mentre si trovava alla guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo stradale Marangio mentre alla guida del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via Incardona.Anche il sindaco di allora Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo, L’accusa. Il presunto affiliato al clan dei casalesi imponeva la gestione del trasporto dell’ortofrutta manifestò il suo compiacimento per l’operazione ma anche l’auspicio di “essere liberati dalle vessazioni delle sanguisughe economiche, a maggior ragione se queste sono espressione della criminalità organizzata, per di più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria in qualità di parte civile nel processo contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni. La Sicilia 9 Ottobre 2016 CONTROLLI DELLA POLIZIA Maria e le lacrime che danno conforto Devono scontare la pena Catturati due pregiudicati Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono scattate ai polsi del 40enne Filippo Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I due uomini, con precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata dal questore di Ragusa. I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato ed arrestati, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa. Nello specifico: Filippo Motta, 40 anni di Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez- A custodire le calde lacrime che Maria ha scelto di versare come monito per l'umanità in quella modesta casa di Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città del mondo in segno di devozione e per accrescere di nuovi sentimenti la fede degli uomini. Da giovedì scorso il Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna viverli per comprendere appieno la sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui che il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi- za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per non intaccare le esigenze di difesa della collettività. Per questi motivi è stato disposta la sua carcerazione, dovendo ancora espiare la pena di due anni e due mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto. Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro. GI. CAS. FILIPPO MOTTA ALBERTO SORTINO La celebrazione officiata dal vescovo, mons. Carmelo Cuttitta. Alla sua destra il vicario generale Roberto Asta e a destra il parroco nistero nei cinquant'anni anni dalla fondazione della parrocchia. Presenti al rito, insieme al vescovo vi erano dunque il nuovo vicario generale don Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno, Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti, Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata donata una croce pettorale nel primo anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il significato spirituale della presenza delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri momenti molto ricchi di significato quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto sentita e profonda. Abbiamo fatto una preghiera speciale affinché il Signore sia vicino ai detenuti e doni conforto alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero di cui è responsabile Giorgio Mallemi. I canti delle principali celebrazioni sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”. DANIELA CITINO DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 LA SICILIA vittoria il caso GIOVANNA CASCONE Piazza Manin torna a rivivere con il teatro e l’agricoltura Riappropriarsi della propria città, dei propri spazi e delle piazze attraverso eventi culturali ed iniziative capaci di attirare l’attenzione dei vittoriesi e di far rivivere quei siti ormai abbandonati. E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni quartieri della città partendo proprio da piazza Daniele Manin: sito ormai abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante, consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della necessità di una maggiore garanzia di sicurezza, ha reso noto l’avvio di un’iniziativa che certamente porterà Lo spettacolo teatrale tenutosi venerdì sera in una affollatissima piazza Manin gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino – ci siamo attivati affinché la piazza venga rivitalizzata e i residenti se ne riapproprino. La piazza si prepara ad ospitare il mercato degli agricoltori, un appuntamento che consentirà di valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro compiuto, che ha fatto seguito alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi a numerosi arresti, contribuendo a restituire tranquillità ai residenti. Noi amministratori, dal nostro canto, stiamo facendo la nostra parte: dopo la Giunta itinerante del 24 settembre scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante idee che l’Amministrazione Moscato .31 metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come non mai. “Ringrazio gli attori della compagnia teatrale - aggiunge il pri- L’obiettivo. Moscato «Era un nostro preciso impegno. Ci proviamo» mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei primi tre mesi della sua sindacatura. Le mani sul mercato ortofrutticolo «Il danno è un milione di euro» Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello GIUSEPPE LA LOTA IL PUNTO. Che anche l’economia ortofrutticola del mercato alla produzione di Vittoria fosse stata aggredita dai tentacoli della piovra di cosa nostra e della camorra era noto da tempo. La Dia, la Dda e la Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il fenomeno in tutte le fasi evolutive. Anche i componenti della Commissione nazionale antimafia sono in stretto contatto con gli organi investigativi per fornire un supporto politico-istituzionale in questa lotta che si può vincere solo con la continua presenza dello Stato nei punti strategici dove meglio si annida la criminalità organizzata Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco Militello, un presunto affiliato al clan dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del centro e del meridione solo alle ditte facenti riferimento al clan campano. L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di parte civile del comune di Vittoria dal sindaco Giovanni Moscato. Nel capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del danno subito. Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita concorrenza con l’uso del metodo mafioso corrispondente all’articolo 416 bis (associazione per delinquere di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al sodalizio criminale campano. Nei rapporti giudiziari, oltre ai mercati della Campania, dell’Abruzzo, di Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri, Angelo Milone, Gianluca Olivieri e Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio- ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”. Fra questi, Salvatore D’Alessandro era uomo di fiducia e collaboratore di Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i soggetti sopra citati, si è proceduto con altro procedimento giudiziario. Sempre nel maggio 2010, nel corso di un altro blitz contro la camorra che vedeva coinvolto sempre il territorio vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la presenza dei 3 camionisti nella città dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del I FATTI. La condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del’Ortofrutticolo Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato ortofrutticolo, mentre si trovava alla guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo stradale Marangio mentre alla guida del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via Incardona.Anche il sindaco di allora Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo, L’accusa. Il presunto affiliato al clan dei casalesi imponeva la gestione del trasporto dell’ortofrutta manifestò il suo compiacimento per l’operazione ma anche l’auspicio di “essere liberati dalle vessazioni delle sanguisughe economiche, a maggior ragione se queste sono espressione della criminalità organizzata, per di più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria in qualità di parte civile nel processo contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni. CONTROLLI DELLA POLIZIA Maria e le lacrime che danno conforto Devono scontare la pena Catturati due pregiudicati Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono scattate ai polsi del 40enne Filippo Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I due uomini, con precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata dal questore di Ragusa. I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato ed arrestati, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa. Nello specifico: Filippo Motta, 40 anni di Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez- A custodire le calde lacrime che Maria ha scelto di versare come monito per l'umanità in quella modesta casa di Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città del mondo in segno di devozione e per accrescere di nuovi sentimenti la fede degli uomini. Da giovedì scorso il Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna viverli per comprendere appieno la sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui che il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi- za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per non intaccare le esigenze di difesa della collettività. Per questi motivi è stato disposta la sua carcerazione, dovendo ancora espiare la pena di due anni e due mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto. Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro. GI. CAS. FILIPPO MOTTA ALBERTO SORTINO La celebrazione officiata dal vescovo, mons. Carmelo Cuttitta. Alla sua destra il vicario generale Roberto Asta e a destra il parroco nistero nei cinquant'anni anni dalla fondazione della parrocchia. Presenti al rito, insieme al vescovo vi erano dunque il nuovo vicario generale don Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno, Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti, Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata donata una croce pettorale nel primo anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il significato spirituale della presenza delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri momenti molto ricchi di significato quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto sentita e profonda. Abbiamo fatto una preghiera speciale affinché il Signore sia vicino ai detenuti e doni conforto alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero di cui è responsabile Giorgio Mallemi. I canti delle principali celebrazioni sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”. DANIELA CITINO DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 LA SICILIA vittoria il caso GIOVANNA CASCONE Piazza Manin torna a rivivere con il teatro e l’agricoltura Riappropriarsi della propria città, dei propri spazi e delle piazze attraverso eventi culturali ed iniziative capaci di attirare l’attenzione dei vittoriesi e di far rivivere quei siti ormai abbandonati. E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni quartieri della città partendo proprio da piazza Daniele Manin: sito ormai abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante, consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della necessità di una maggiore garanzia di sicurezza, ha reso noto l’avvio di un’iniziativa che certamente porterà Lo spettacolo teatrale tenutosi venerdì sera in una affollatissima piazza Manin gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino – ci siamo attivati affinché la piazza venga rivitalizzata e i residenti se ne riapproprino. La piazza si prepara ad ospitare il mercato degli agricoltori, un appuntamento che consentirà di valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro compiuto, che ha fatto seguito alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi a numerosi arresti, contribuendo a restituire tranquillità ai residenti. Noi amministratori, dal nostro canto, stiamo facendo la nostra parte: dopo la Giunta itinerante del 24 settembre scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante idee che l’Amministrazione Moscato .31 metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come non mai. “Ringrazio gli attori della compagnia teatrale - aggiunge il pri- L’obiettivo. Moscato «Era un nostro preciso impegno. Ci proviamo» mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei primi tre mesi della sua sindacatura. Le mani sul mercato ortofrutticolo «Il danno è un milione di euro» Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello GIUSEPPE LA LOTA IL PUNTO. Che anche l’economia ortofrutticola del mercato alla produzione di Vittoria fosse stata aggredita dai tentacoli della piovra di cosa nostra e della camorra era noto da tempo. La Dia, la Dda e la Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il fenomeno in tutte le fasi evolutive. Anche i componenti della Commissione nazionale antimafia sono in stretto contatto con gli organi investigativi per fornire un supporto politico-istituzionale in questa lotta che si può vincere solo con la continua presenza dello Stato nei punti strategici dove meglio si annida la criminalità organizzata Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco Militello, un presunto affiliato al clan dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del centro e del meridione solo alle ditte facenti riferimento al clan campano. L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di parte civile del comune di Vittoria dal sindaco Giovanni Moscato. Nel capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del danno subito. Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita concorrenza con l’uso del metodo mafioso corrispondente all’articolo 416 bis (associazione per delinquere di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al sodalizio criminale campano. Nei rapporti giudiziari, oltre ai mercati della Campania, dell’Abruzzo, di Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri, Angelo Milone, Gianluca Olivieri e Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio- ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”. Fra questi, Salvatore D’Alessandro era uomo di fiducia e collaboratore di Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i soggetti sopra citati, si è proceduto con altro procedimento giudiziario. Sempre nel maggio 2010, nel corso di un altro blitz contro la camorra che vedeva coinvolto sempre il territorio vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la presenza dei 3 camionisti nella città dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del I FATTI. La condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del’Ortofrutticolo Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato ortofrutticolo, mentre si trovava alla guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo stradale Marangio mentre alla guida del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via Incardona.Anche il sindaco di allora Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo, L’accusa. Il presunto affiliato al clan dei casalesi imponeva la gestione del trasporto dell’ortofrutta manifestò il suo compiacimento per l’operazione ma anche l’auspicio di “essere liberati dalle vessazioni delle sanguisughe economiche, a maggior ragione se queste sono espressione della criminalità organizzata, per di più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria in qualità di parte civile nel processo contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni. CONTROLLI DELLA POLIZIA Maria e le lacrime che danno conforto Devono scontare la pena Catturati due pregiudicati Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono scattate ai polsi del 40enne Filippo Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I due uomini, con precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata dal questore di Ragusa. I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato ed arrestati, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa. Nello specifico: Filippo Motta, 40 anni di Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez- A custodire le calde lacrime che Maria ha scelto di versare come monito per l'umanità in quella modesta casa di Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città del mondo in segno di devozione e per accrescere di nuovi sentimenti la fede degli uomini. Da giovedì scorso il Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna viverli per comprendere appieno la sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui che il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi- za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per non intaccare le esigenze di difesa della collettività. Per questi motivi è stato disposta la sua carcerazione, dovendo ancora espiare la pena di due anni e due mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto. Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro. GI. CAS. FILIPPO MOTTA ALBERTO SORTINO La celebrazione officiata dal vescovo, mons. Carmelo Cuttitta. Alla sua destra il vicario generale Roberto Asta e a destra il parroco nistero nei cinquant'anni anni dalla fondazione della parrocchia. Presenti al rito, insieme al vescovo vi erano dunque il nuovo vicario generale don Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno, Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti, La Sicilia 9 Ottobre 2016 Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata donata una croce pettorale nel primo anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il significato spirituale della presenza delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri momenti molto ricchi di significato quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto sentita e profonda. Abbiamo fatto una preghiera speciale affinché il Signore sia vicino ai detenuti e doni conforto alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero di cui è responsabile Giorgio Mallemi. I canti delle principali celebrazioni sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”. DANIELA CITINO Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016 GdS 9 Ottobre 2016 DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 LA SICILIA vittoria il caso GIOVANNA CASCONE Piazza Manin torna a rivivere con il teatro e l’agricoltura Riappropriarsi della propria città, dei propri spazi e delle piazze attraverso eventi culturali ed iniziative capaci di attirare l’attenzione dei vittoriesi e di far rivivere quei siti ormai abbandonati. E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni quartieri della città partendo proprio da piazza Daniele Manin: sito ormai abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante, consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della necessità di una maggiore garanzia di sicurezza, ha reso noto l’avvio di un’iniziativa che certamente porterà Lo spettacolo teatrale tenutosi venerdì sera in una affollatissima piazza Manin gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino – ci siamo attivati affinché la piazza venga rivitalizzata e i residenti se ne riapproprino. La piazza si prepara ad ospitare il mercato degli agricoltori, un appuntamento che consentirà di valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro compiuto, che ha fatto seguito alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi a numerosi arresti, contribuendo a restituire tranquillità ai residenti. Noi amministratori, dal nostro canto, stiamo facendo la nostra parte: dopo la Giunta itinerante del 24 settembre scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante idee che l’Amministrazione Moscato .31 metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come non mai. “Ringrazio gli attori della compagnia teatrale - aggiunge il pri- L’obiettivo. Moscato «Era un nostro preciso impegno. Ci proviamo» mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei primi tre mesi della sua sindacatura. Le mani sul mercato ortofrutticolo «Il danno è un milione di euro» Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello GIUSEPPE LA LOTA IL PUNTO. Che anche l’economia ortofrutticola del mercato alla produzione di Vittoria fosse stata aggredita dai tentacoli della piovra di cosa nostra e della camorra era noto da tempo. La Dia, la Dda e la Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il fenomeno in tutte le fasi evolutive. Anche i componenti della Commissione nazionale antimafia sono in stretto contatto con gli organi investigativi per fornire un supporto politico-istituzionale in questa lotta che si può vincere solo con la continua presenza dello Stato nei punti strategici dove meglio si annida la criminalità organizzata Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco Militello, un presunto affiliato al clan dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del centro e del meridione solo alle ditte facenti riferimento al clan campano. L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di parte civile del comune di Vittoria dal sindaco Giovanni Moscato. Nel capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del danno subito. Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita concorrenza con l’uso del metodo mafioso corrispondente all’articolo 416 bis (associazione per delinquere di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al sodalizio criminale campano. Nei CONTROLLI DELLA POLIZIA rapporti giudiziari, oltre ai mercati della Campania, dell’Abruzzo, di Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri, Angelo Milone, Gianluca Olivieri e Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio- ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”. Fra questi, Salvatore D’Alessandro era uomo di fiducia e collaboratore di Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i soggetti sopra citati, si è proceduto con altro procedimento giudiziario. Sempre nel maggio 2010, nel corso di un altro blitz contro la camorra che vedeva coinvolto sempre il territorio vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la presenza dei 3 camionisti nella città dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del I FATTI. La condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle condizioni di concorrenza e libero mercato all’interno del’Ortofrutticolo Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato ortofrutticolo, mentre si trovava alla guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo stradale Marangio mentre alla guida del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via Incardona.Anche il sindaco di allora Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo, L’accusa. Il presunto affiliato al clan dei casalesi imponeva la gestione del trasporto dell’ortofrutta manifestò il suo compiacimento per l’operazione ma anche l’auspicio di “essere liberati dalle vessazioni delle sanguisughe economiche, a maggior ragione se queste sono espressione della criminalità organizzata, per di più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria in qualità di parte civile nel processo contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni. La Sicilia 9 Ottobre 2016 Maria e le lacrime che danno conforto Devono scontare la pena Catturati due pregiudicati Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono scattate ai polsi del 40enne Filippo Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I due uomini, con precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata dal questore di Ragusa. I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato ed arrestati, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa. Nello specifico: Filippo Motta, 40 anni di Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez- A custodire le calde lacrime che Maria ha scelto di versare come monito per l'umanità in quella modesta casa di Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città del mondo in segno di devozione e per accrescere di nuovi sentimenti la fede degli uomini. Da giovedì scorso il Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna viverli per comprendere appieno la sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui che il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi- za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per non intaccare le esigenze di difesa della collettività. Per questi motivi è stato disposta la sua carcerazione, dovendo ancora espiare la pena di due anni e due mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto. Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro. GI. CAS. FILIPPO MOTTA ALBERTO SORTINO La celebrazione officiata dal vescovo, mons. Carmelo Cuttitta. Alla sua destra il vicario generale Roberto Asta e a destra il parroco nistero nei cinquant'anni anni dalla fondazione della parrocchia. Presenti al rito, insieme al vescovo vi erano dunque il nuovo vicario generale don Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno, Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti, Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata donata una croce pettorale nel primo anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il significato spirituale della presenza delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri momenti molto ricchi di significato quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto sentita e profonda. Abbiamo fatto una preghiera speciale affinché il Signore sia vicino ai detenuti e doni conforto alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero di cui è responsabile Giorgio Mallemi. I canti delle principali celebrazioni sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”. DANIELA CITINO Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016 Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016 LA SICILIA 22. DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 sport SERIE D. Un turno delicatissimo per almeno quattro squadre siciliane. In casa anche il Due Torri che ospita il Gragnano Leonzio e Sancataldese, sfida alle big Frattese e Cavese le corazzate da battere. A Gela è derby con la capolista Igea Virtus ROSARIO SORTINO Una straordinaria avventura, quella che stanno vivendo le formazioni siciliane impegnate in questo girone I di Serie D che si appresta a disputare la sesta giornata di campionato. Non siamo nemmeno a metà del girone di andata che già le squadre nostrane fanno parlare di se con risultati che sorprendono anche gli addetti ai lavori ed avversarie, campane e calabresi che volevano fare la voce grossa contro queste “matricole cattive” dal calendario sempre insidioso. Arrivano in Sicilia le due corazzate Frattese e Cavese, rispettivamente contro Sicula Leonzio e Sancataldese, mentre c’è grande attesa per il derby del Vincenzo Presti tra Gela e Igea Virtus. Mica male questo inizio di campionato con quattro siciliane che stazionano nei quartieri alti, che senza paura di vertigini cominciano a fare paura, ed una, in fondo alla ECCELLENZA: GIRONE A. classifica, che pian piano si riprenderà dopo un inizio un po’ complicato. Gela. L’aria è quella delle partite di cartello. La formazione di Infantino attende al Presti la capolista Igea. I delfini arrivano da un buon pari in Campania, acciuffato a tempo scaduto contro il Gragnano, e cercheranno di fare lo sgambetto ai giallorossi di Peppe Raffaele contando, finalmente sul proprio pubblico come evidenzia il centrocampista Alessandro Bonaffini. «Giocare in casa per noi è un vantaggio - commenta il calciatore - perché abbiamo sempre sfruttato il fattore campo. Lo dimostra l’unico pari in casa giocato a Leonforte. L’Igea? Non ci sono partite facili, abbiamo rispetto per i messinesi ma noi abbiamo voglia di fare bene dinanzi al nostro pubblico. Dalla nostra parte, abbiamo grandissime ambizioni, lavoriamo con grande serenità. Inutile nascondere che puntiamo alla vittoria». Unico indisponibile, il difensore Simone Brugaletta. Leonzio. I bianconeri dei record all’Angelino Nobile attendono la Frattese per una partita tra due big. Nonostante i nerostellati abbiamo pochi punti in classifica, rimangono tra le formazioni con le maggiori quotazioni alla vittoria finale. La Si- A Lentini. Il patron Al Presti. Bonaffini ci Leonardi: «Vogliamo continuare a stupire» cula Leonzio di Seby Catania, però, forte dei risultati ottenuti, vuol vincere in casa per dar seguito alla scia positiva. «Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni - commenta il patron Giuseppe Leonardi - dopo la settimana che abbiamo vissuto è arrivato il momento di azzerare tutto e pensare a fare punti. Frattese in difficoltà? Credo sia il match più insidioso che poteva capitarci. Il gruppo ha lavorato bene in settimana per cui affronterò l’avversario con la giusta serenità. Non è cambiato nulla dopo la vittoria di Roccella, era un test importante così come lo saranno tutte le domeniche. Noi? Vogliamo continuare a stupire». Mister Catania recupera Mattia Gallon. Sancataldese. Non facile il match del Mazzola per la formazione di mister Rosario Marcenò che attende la quotata Cavese, sempre a caccia di punti preziosi per risalire in classifica e con i numero considerevole di crede: «In casa dobbiamo sfruttare il tifo dei gelesi» Colpaccio meritato della squadra biancoscudata al «Franco Monaco» di Mondello Nissa, una vittoria scacciacrisi Promozione: girone D Luca Strano approfitta di un errore difensivo della Parmonval e segna dopo soli 3 minuti di gioco PARMONVAL NISSA 0 1 PARMONVAL : F. Tarantino, D’Amore, Cannatella (60’ Bellante), Ivan Tarantino, Bonito, Duro, Cipolla, Caronia, Palmiteri, Rappa, Messina. All. Corrado Mutolo. NISSA: Pandolfo, Calvaruso, Ascia, Firingeli, Italiano, Russello (63’ Ferraro), D’Anna (73’ Albino), Sammartino, Strano (50’ Marguglio), Costanzo, Loggia. All. Alessio Sferrazza. ARBITRO: D’Angelo di Trapani, coadiuvato da Mongiovì e Bentivegna di Agrigento. RETE: 3’ Strano. PALERMO. Vittoria esterna per la Nissa che ha espugnato il “Franco Lo Monaco” di Mondello battendo la Parmonval. E’ stato un gol dopo appena tre minuti di gioco di Luca Strano a decidere il confronto. L’attaccante biancoscudato ha approfittato di un errore difensivo dei padroni di casa per recuperare palla e battere in diagonale Francesco Tarantino. Un gol che ha permesso alla Nissa di conquistare tre punti importanti per il suo campionato battendo una Parmonval finora imbattuta che in campo ha giocato una buona partita sfiorando il pari sia su azione, con il doppio palo di Duro al 40’, che su rigore, con Rappa la cui conclusione rasoterra è stata parata da Pandolfo al 65’. Insomma, una vittoria tanto pesante per la classifica quanto credibile per il morale di una Nissa che in campo ha messo cuore, grinta e carattere al cospetto di una Parmonval alla quale, in definitiva, è mancato quel gol che, invece, la Nissa ha segnato dopo appena LUCA STRANO DECISIVO IL TECNICO NISSENO ALESSIO SFERRAZZA tre minuti. La rete del vantaggio ha permesso alla squadra di Alessio Sferrazza di chiudere gli spazi in difesa con Russello e Italiano, ma anche di contenere le avanzate avversarie con Costanzo e Firingeli per poi ripartire con Sammartino e Loggia a supporto di Strano. I padroni di casa, comunque, non sono stati a guardare e, già al 19’ l’ex Ivan Tarantino ha suonato la carica con una bella conclusione parata da Pandolfo. La Parmonval, con il passare dei minuti, ha conquistato metri in campo e, dopo un bel tiro di Palmiteri alla mezzora, ha colpito il palo con Duro al 40’ dopo che, tre minuti prima le era stato annullato un gol per fuorigioco dell’attivissimo Palmiteri. Nella ripresa la Nissa ha dovuto subito sostituire sia Strano che Russello, entrambi infortunati. Il tecnico Sferrazza, per ovviare a queste due importanti defezioni in corso d’opera, ha inserito Marguglio e Ferraro dando ritmo e lucidità al centrocampo e arretrando Firingeli al centro della difesa in coppia con Italiano. Corrado Mutolo, di contro, ha cercato di dare brio alla manovra della sua squadra inserendo l’ottimo Bellante per Cannatella. E proprio il neo entrato al 63’ ha servito Palmiteri che è stato atterrato da Pandolfo. L’arbitro ha così concesso il rigore, ma dagli undici metri lo stesso portiere della Nissa ha parato la conclusione del giocatore palermitano salvando il risultato. Da quel momento in poi, pur attaccando senza soluzione di continuità, i padroni di casa non sono riusciti a passare. A fine gara, in un clima di accoglienza e sportività da parte della Parmonval, il tecnico dei padroni di casa Corrado Mutolo ha commentato: «Al di la del doppio palo e del rigore, va dato merito agli avversari». Soddisfatto invece il tecnico della Nissa Alessio Sferrazza: «Per noi è una vittoria scacciacrisi e meritata anima di questa squadra». GLI OSPITI DURANO SOLO UN TEMPO Manfrè, due calci di rigore premiano l’Alba Alcamo ALBA ALCAMO ATLETICO CAMPOFRANCO 2 0 ALBA ALCAMO: Ilario, Principato, Genesio, Manfrè, Calaiò, Alderuccio, Di Miceli (87’ Cascio), Pirrone, Picone (81’ Jimoh), Di Giglia, Emmolo (46’ Polizzi). All. Chico. ATLETICO CAMPOFRANCO: Semprevivo, Giovenco, Cinà (76’ Abbate), Lo Nigro, Kouyo (65’ Ferrante), Provenzano, Immesi, Fricano, Costa, Sciani (74’ Azzara), Corso. All. Restivo. ARBITRO: Virgilio di Agrigento. RETI: 53’ e 62’ Manfrè su rigore. CASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’Alcamo regala la prima vittoria al neo presidente bianconero Luigi Vinci che in settimana ha preso le redini della società. È durata poco più di un tempo la speranza dell’Atletico Campofranco di potere cogliere un risultato positivo contro il più quotato avversario. Un primo tempo dove i nisseni hanno giocato certamente meglio rispetto ai padroni di casa colpendo anche una traversa al 18’ con un tiro da 30 metri di Fricano e sfiorato il vantaggio al 44’ con un tiro dal limite di Lo Nigro neutralizzato con una difficile parata dall’attento Ilario. Nella ripresa, giocata dai padroni di casa a ritmi più elevati, non c’è stata più partita nonostante le due marcature bianconere sono arrivate su altrettanti sacro santi calci di rigori realizzati da Manfrè al 53’ e al 62’ che spiazza per due volte il portiere cambiando angolo durante l’esecuzione dei penalty. MARIO FERRARA CARMELO LOCURTO PROMOZIONE: IL DERBY IBLEO DEL GIRONE D, VINTO DAI LOCALI, È SEGNATO DA MOLTO NERVOSISMO Scudera e Ravalli esaltano il Santa Croce, Vittoria battuto La Sicilia 9 Ottobre 2016 SANTA CROCE VITTORIA 2 0 SANTA CROCE: Annese, Guglielmino, Silva (44’ st Guarino), Iozzia, Pianese, Alma, Spadola, (22’ st Baeli), Hydara, Ravalli, Scudera, Castania(32’ st Talarico). All. G. Lucenti VITTORIA: Licitra, Cassarino, Di Gregorio (43’ st Nei), Iapichino(42’ st Occhipinti), Rotondo, Di Pasquale, Cosentino,Gurrieri,Giudice, Leone, Bruno. All. Guzzardi. ARBITRO: Falco di Siracusa. RETI: 11’ pt Scudera su rigore, 1’ st Ravalli. SANTA CROCE CAMERINA. Un derby che mancava al Comunale da tantissimi anni, per l’occasione spalti gremiti e tifo molto caldo. Parttita dai toni agonistici molto accesi, nervosa e, poco incline per questo motivo al bel gioco che ha latitato. Di positivo c’è solo il risultato che, consente agli undici di Lucenti, di man- sostenitori al seguito. I verde-amaranto dopo la sconfitta contro la Sarnese cercheranno di regalarsi ancora una storica vittoria come accadde quindici giorni fa contro la forte Frattese contro i favori dei pronostici: hanno fatto capire che in casa saranno dolori un po’ per tutti. Unico neo l’assenza dell’attaccante Gonzalez, infortunatosi nel match di domenica scorsa e che ne ha per qualche settimana. Si prevede il grande pubblico per una domenica di grande calcio a San Cataldo. Le altre. Oltre alla capolista Igea Virtus a Gela, scende in campo anche il Due Torri di Antonio Venuto che ospita il Gragnano, squadra campana che sta completando le sue sfide con le siciliane. I biancorossi, dopo il buon pari di Castrovillari in cui è emerso gioco e carattere, vorranno conquistare la prima vittoria tra le mura amiche del Vasi. tenere il secondo posto in classifica. A tratti si sono visti scampoli di calcio giocato con capovolgimenti di fronte e tagli in orizzontale che avrebbero meritato continuità e conclusioni accettabili da parte degli opposti schieramenti. Veniamo alla cronaca: primi dieci minuti di assoluta noia, le due squadre si affrontano prevalentemente a centrocampo, ma, basta la prima percussione centralmente ed ecco che, Di Gregorio abbatte in area Spadola, è calcio di rigore indiscutibile, sul dischetto lo stesso numero dieci che spiazza l’incolpevole Licitra e fa gol, sono trascorsi undici minuti. I vittoriesi hanno una reazione al gol subito, per circa dieci minuti lottano con le unghie e con i denti, ma i loro frombolieri hanno le polveri bagnate, soltanto qualche tiro che non impensierisce l’esperto Annese. Ci si avvia stancamente al termine della prima frazione di gioco, serpeggia nervosismo nei giocatori in campo, a farne le spese in pieno recupero sono Pianese, per il Santa Croce e Leone, del Vittoria che quasi vengono alle mani, il direttore di gara li caccia entrambi. Il secondo tempo incomincia subito con il botto, calcio di punizione dal limite per i locali , con una autentica pennellata Ravalli, disegna una parabola che risulta imparabile per il portiere ospite, due a zero. La contesa si fa spigolosa, cattiva, nervi a fior di pelle da parte degli ospiti, resa ancora più nervosa dall’arbitro. Al 32° Gurrieri si fa cacciare per una gomitata ai danni di Ravalli. Vittoria in nove uomini e partita virtualmente finita. Si fa cacciare pure un membro della panchina biancorossa e tensione sugli spalti anche fra le due tifoserie. Dopo sei minuti di recupero fine delle ostilità, in tutti i sensi. SALVO DI MARTINO LIBORIO SCUDERA (S. CROCE) Il Real Paternò cala il tris a Mascalucia Murabito e Iddrisu gol e lo Sp. Trecastagni vola CITTÀ DI MASCALUCIA REAL PATERNÒ 0 3 CITTÀ DI MASCALUCIA: Spina, Spampinato, Richichi (27’st Billa), Di Mauro A., Florio, Rundo, Monforte (17’st Mazzarelli), Grimaldi (40’ st Leanza), Malaponti, Garofalo, Di Mauro G. All. Stella. REAL CITTÀ DI PATERNÒ: Cosentino, Lauria (13’st Castelli), Balsamo, Caruso (28’ st Acquino), Campanella, Daidone, Garrasi (36’ st Behrami), Minutola, Piemonte, Sinatra, Nicotra. All. La Rosa ARBITRO: sig. Mattace Raso di Messina. RETI: 5’ pt Garrasi, 21’ pt Nicotra, 42’ st Sinatra. NOTE: 33’ s.t. espulso Florio (M) per doppia ammonizione. MASCALUCIA Vittoria sul velluto per il Real Città di Paternò che batte in trasferta il Città di Mascalucia rilanciando le proprie ambizioni d’alta classifica. Ospiti che hanno mostrato un atteggiamento prettamente offensivo sin dallo schieramento iniziale, confermando sul campo di essere squadra solida e di qualità: coi propri attaccanti bravi a giocare sullo stretto e a saltare facilmente l’uomo. Il Città di Mascalucia, invece, ha mostrato tutti i propri limiti tecnici e caratteriali: con un modulo iniziale più che ermetico e con un gioco fatto quasi ed esclusivamente di rimessa. Poche le emozioni regalate al centinaio di spettatori presenti al Bonaiuto Somma che hanno atteso appena 5’ per vedere la rete ospite di Garrasi, per poi assistere al raddoppio di Nicotra che difatti ha chiuso la partita. Non è bastata la girandola di sostituzioni della ripresa per permettere al Città di Mascalucia di riaprire la partita, rimasta ben salda nelle mani degli ospiti che in superiorità numerica hanno messo agli archivi il definitivo tris con Sinatra. ORAZIO GASPARE ARDIZZONE REAL SIRACUSA BELVEDERE SPORTING TRECASTAGNI 1 2 REAL SIRACUSA: Cerruto, Amore (32' st Riela), Casavecchia, Fusca, Saraceno, Zagami (32' st Pasquaiicchio), Cardile (32' st Maieli), Messina, Carrabino, Linares, Garofalo. All. Bonarrivo. SPORTING TRECASTAGNI: Pappalardo Alessandro, Riolo, Gennaro, Mannino (15' st Alì), Pappalardo Andrea, Murabito, Papotto (25' st Aniello), Pavone, Idrissu, Luca, Romano (35' st Mirabella). All. Torrisi. ARBITRO: Salerno di Catania. RETI: 25' Murabito (rigore), 45' Linares, 13' st Idrissu. NOTE: Espulso al 37' st l'allenatore etneo Torrisi per proteste. SIRACUSA Colpaccio dello Sporting Trecastagni che ha espugnato il Giorgio Di Bari battendo di misura il Real Siracusa al termine di un match combattuto ed a tratti nervoso, sopratutto nei minuti conclusivi. Dopo l'immancabile fase iniziale di studio, i primi affondi sono ospiti con Mannino e Papotto. I locali hanno reagito con azioni di ripartenza culminate al 12' con un colpo di testa di Zagami e con l’incursione pericolosa di Garofalo. Al 25' il vantaggio dello Sporting Trecastagni scaturito su rigore concesso dall'arbitro per atterramento in area di Idrissu da parte di Cerruto e trasformato da Murabito. Al 40' traversa colpita da Fusca con un tiro da centrocampo. Pressing asfissiante di fine primo tempo dei siracusani che hanno pareggiato al 45' con una punizione dal limite di Linares, deviata dalla barriera. Nella ripresa, al 10' st gran tiro al volo di Carrabino alto sulla traversa. Al 13' il nuovo vantaggio ospite con Idrissu, lanciato da Luca. Al 28' st altra punizione di Linares che s'è stampata sulla traversa. Infuocati i minuti finali. BEPPE JANNÌ Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016 DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 LA SICILIA primo piano Il convegno. Volontari il Csve e la giustizia di comunità Si rafforza il ruolo del volontariato nell’applicazione della “messa alla prova” di soggetti, raggiunti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, che possono svolgere servizio in esecuzione penale esterna presso enti del Terzo Settore. Il convegno interprovinciale “La giustizia di comunità”, organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato Etneo con la collaborazione del Tribunale di Ragusa, ha infatti permesso di approfondire alcuni aspetti del- da un lato che possano essere estese le possibilità di applicazione dell’istituto della messa alla prova, dall’altro che ci sia più sensibilità su questo aspetto. Su alcuni elementi tecnici è invece intervenuto il Gip presso il Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni. «Il Centro – ha detto Salvo Raffa, presidente del Csve – proseguirà con decisione il progetto che riguarda la promozione della messa alla prova». l’istituto giuridico e mettere a confronto i vari soggetti coinvolti. All’incontro presso il Tribunale erano presenti avvocati, assistenti sociali, volontari, rappresentanti di associazioni ed enti del Terzo Settore, oltre a magistrati e responsabili degli uffici preposti. Moderati dall’assistente sociale Marco Santoro, i lavori sono stati aperti dai saluti del presidente del Tribunale di Ragusa Giuseppe Tamburini (nella foto), che ha auspicato R. R. Chirurgia, Aricò rassicura tutti e la Padua obietta: «Parliamone» «Intervengo anche da medico», dice la senatrice, e si appella ai colleghi GIUSEPPE LA LOTA LE ORIGINI. Tutto è co- minciato con una circolare interna inviata il 3 ottobre dal manager Aricò ai 3 primari di chirurgia iblei, Di Mauro (Ragusa), Aprile (Modica), Carnazza (Vittoria), e ad altri sanitari per conoscenza. La circolare che anticipa di un anno il decreto Balduzzi, non è piaciuta al personale sanitario di Modica e di Vittoria (altro che terrore mediatico). Il giorno dopo il direttore sanitario Pino Drago e poi anche il manager Maurizio Aricò si sono affrettati a chiarire che l’intento non è quello di differenziare le tre realtà chirurgiche iblee Maurizio Aricò ha ribadito che non si intende creare “chirurgia di serie A e di serie B”: “Nessun depauperamento dei reparti di Chirurgia degli ospedali di Modica e Vittoria”. La puntualizzazione ha soddisfatto Ignazio Abbate e Giovanni Moscato. I due sindaci ad Aricò ci credono ed esprimono univoche soddisfazioni. A terrorizzare i pazienti e i sanitari dei territori di Modica e di Vittoria, dopo quella circolare, erano stati i giornali. “I nostri repartigongola Abbate- non verranno affatto smantellati come qualcuno voleva far credere creando terrore mediatico. Ci sarà, semmai, un aumento dell’offerta sanitaria in provincia di cui non potrà che giovare l'intero territorio ibleo. Ringrazio il dott. Aricò per questa precisazione che ci ha voluto inviare. Mi auguro che in futuro ogni possibile cambiamento riguardante gli ospedali, possa essere concertato con i sindaci dei Comuni interessati”. Anche Moscato dice la sua: “Come sindaci avevamo giustamente chiesto delle spiegazioni perché abbiamo il compito di difendere il nostro territorio. Le spiegazioni sono arrivate e va bene così”. Il caso sanitario è chiuso? Venerina Padua, senatrice del Pd, ricorda ad Aricò le prerogative dei vari soggetti coinvolti nella vicenda sanitaria. “E’ il La Sicilia 9 Ottobre 2016 La polemica. Federsanità: «In questo ambito è inaccettabile ogni atto di propaganda» direttore generale a decidere le linee operative delle strutture sanitarie presenti in provincia di Ragusa, ma siamo noi politici ad essere stati eletti per rispondere alle esigenze e ai bisogni della collettività. Quindi, sarebbe opportuno che il manager si confron- .29 tasse con noi”. Se Maurizio Aricò non ha sentito il bisogno del confronto in questi anni al vertice, perché dovrebbe sentirlo adesso che è quasi alla fine del mandato? La senatrice si sta facendo promotrice di un incontro tra la deputazione nazionale e regionale dell’area iblea con il vertice dell’Asp 7, Maurizio Aricò, anche alla luce delle ultime scelte, soprattutto in tema di rivisitazione degli interventi dell’area chirurgica, che stanno continuando a fare discutere. “Con riferimento all’aspetto in questione – sottolinea la Padua – e lo dico da medico, ritengo che il percorso avviato, che contempla la concentrazione degli interventi più complessi nella struttura chirurgica di Ragusa, non determini una penalizzazione tout court delle altre chirurgie di Vittoria e Modica ma dia vita a una differenziazione operativa anche perché, altrimenti, il rischio maggiore che si correrebbe sarebbe quello di ingolfare un solo reparto, Ragusa, facendo tra l’altro perdere ogni contenuto professionale alle altre realtà. Quindi, non avremmo risolto nulla. Invece, la riorganizzazione dell’area chirurgica avrà un senso se accompagnata e, soprattutto, se non svilirà la professionalità dei medici e di tutti gli operatori sanitari presenti che hanno continuato a operare”. Addosso al sindaco Federico Piccitto e di conseguenza anche al manager dell’Asp, va anche il gruppo consiliare di Ragusa che fa capo ai consiglieri Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita. “Forse l'atto ufficiale che può essere commentato è l'ordine di servizio di Aricò che riguarda il ridimensionamento dei reparti di Chirurgia nei presidi ospedalieri di base di Modica e Vittoria, mentre a Ragusa viene rafforzato. Ma anche questa scelta appare poco razionale e difforme alla norma perché laddove vi sono chirurgie devono essere sempre degne di questo nome”.E Giovanni Iacono, presidente di Federsanità aggiunge: “Soprattutto in Sanità penso che la propaganda non dovrebbe avere alcuno spazio”. La pasticceria festeggia il primo mese della riapertura con le eccellenze de «La vendemmia di via Monte Napoleone» Dolci d’autore, passione antica Da Ragusa a Milano un brindisi con Di Pasquale e le sue specialità Trenta giorni da ricordare: tanti ne sono passati dalla riapertura della Pasticceria Di Pasquale che ha riaperto i battenti lo scorso 9 settembre, con il progetto di rilancio del Gruppo Jobbing Centre. Giovedì sera, il nuovo team ha festeggiato il primo mese a Milano, in occasione dell’appuntamento con “La Vendemmia di via Monte Napoleone”, con un inedito incontro tra tre aziende storiche del bel Paese, il nord di Venini e il sud di Valle dell’Acate e della Pasticceria Di Pasquale, per raccontare e celebrare l’espressione autentica di chi lavora per produrre eccellenza. Da Ragusa a Milano passando per Venezia, ammirando l’arte di Venini, con opere ispirate a Sua Maestà il Vino, e degustando due dei 7 vini di Valle dell’Acate, il Cerasuolo di Vittoria Docg e Zagra Grillo Sicilia Doc. Dulcis in fundo le ricette che hanno reso famosa la pasticceria Di Pasquale: i fiocchi di neve, i biscotti con mandorle di Avola, il dolce Savoia, e la torta Savoia. Durante la serata, il figlio del fondatore della pasticceria Di Pasquale, Enzo Di Pasquale, ha raccontato che “la torta Savoia proposta a Milano insieme ad altre produzioni tipiche, era il celebre dolce al cioccolato tanto amato da Leonardo Sciascia, che ne faceva scorte in ogni sua tappa ragusana. Lo scrittore fu più volte immortalato dal maestro Giuseppe Leone, con le sue foto che raccontano la storia dell’Isola”. Dopo la recente riapertura dello storico locale di viale Vittorio Veneto, la pasticceria sta rilanciando la sua attività con una nuova formula di valorizzazione culturale dell'arte dolciaria, attuata sia attraverso l’affiancamento di attori culturali del territorio, sia con la realizzazione di percorsi di alta formazione per figure professionali del mondo della ristorazione e della pasticceria. Tra i prossimi traguardi l’apertura di due corner a Roma e Milano, dove l’appuntamento di giovedì è stato un piccolo assaggio dell’accoglienza meneghina che si è mostrata calorosa verso le specialità Di Pasquale. Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016 LA SICILIA 32. DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 ragusa provincia AEROPORTO Giarratana Bando di gara deserto «Vincoli stringenti ma siamo già pronti a ulteriori modifiche» Caserma Cc e S. Bartolo arrivano le risorse del restauro ALESSIA CATAUDELLA Rotte europee. Dibennardo e Taverniti: «Alcuni vettori estenderanno i termini della loro programmazione» LUCIA FAVA COMISO. Sarà ripubblicato a breve il nuovo bando per le compagnie aeree finanziato con gli 1,3 milioni di euro di fondi ex Insicem dell’ex Provincia. Nonostante la gara dello scorso 30 settembre sia andata deserta, la società che gestisce l’aeroporto di Comiso è pronta a ripartire. Di concerto con il libero consorzio sta quindi procedendo alla ripubblicazione dell’avviso che è diretto alla concessione di contributi pubblici per l’attivazione di nuove rotte internazionali da e per lo scalo ibleo. A fare chiarezza su questo nuovo passaggio sono il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti. A cominciare dal fatto che il bando di gara, regolamentato dalla Unione europea attraverso gli “Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree”, deve necessariamente seguire quanto prescritto da alcune norme specifiche. “L’aiuto all’avviamento – spiegano presidente e amministratore delegato – può coprire fino al 50% dei diritti aeroportuali in relazione a una rotta per un periodo massimo di tre anni. I costi ammissibili sono i diritti aeroportuali in relazione alla rotta. È bene precisare come, rispetto ad altre realtà medio-grandi, i diritti aeroportuali applicati a Comiso sono di gran lunga inferiori”. Solo per fare un esempio, un passeggero in partenza dall’aeroporto di Comiso con un Boeing paga diritti aeroportuali allo scalo per circa 11,00 euro, su medesimo aeromobile a Ro- LE SCELTE. La decisione di ripubblicare il bando è legata alla necessità di potenziare ulteriormente l’operatività del «Pio La Torre» di Comiso ma Fiumicino ne paga quasi 30,00. “Ciò inevitabilmente – continuano Dibennardo e Taverniti – va a determinare che anche gli aiuti potenzialmente erogabili attraverso un bando sono limitati e quindi di poco interesse per i vettori. E le compagnie hanno spesso evidenziato ciò quando si è presentata loro l’opportunità di partecipare”. Inoltre, il bando è limitato da un ulteriore vincolo, sempre previsto dagli orientamenti: gli aiuti all’avviamento non possono cumularsi con altri tipi di aiuti di Stato concessi per l’esercizio di una rotta. Un vettore che partecipa al bando non può quindi ricevere altri contributi da parte dell’aeroporto. “Paradossalmente – continuano presidente e amministratore delegato – per incentivare una rotta è spesso più conveniente per un vettore avviare una trattativa diretta con un piccolo aeroporto piuttosto che seguire l’iter di gara europeo”. “L’attuale decisione di ripubblicare il bando – chiariscono Dibennardo e Taverniti – nasce dalla consapevolezza che alcuni vettori stanno estendendo i termini della loro programmazione di rotte per la prossima stagione estiva. Potrebbero quindi ancora valutare il tutto”. CAVE E TOUR. Al via la fase operativa del progetto “Iblee Valleys Circuit”, ovvero il Circuito delle Cave Iblee, realizzato dall’Associazione culturale Sud. Oggi, alle 16,30, presso la Sala della Sciabica in piazza II Ottobre a Ispica, si svolgerà il primo dei cinque seminari divulgativi e promozionali in programma, che mirano a diffondere questa interessante iniziativa. Entra così nel vivo il progetto nato con l’intento di far conoscere, valorizzare e rendere fruibile le caratteristiche cave che si snodano nella parte occidentale dell’Altopiano del Sud Est siciliano. GIARRATANA. Potranno essere avviati i lavori per la caserma dei carabinieri e la chiesa di San Bartolomeo a Giarratana. La giunta regionale, con la deliberazione n 303, ha dato copertura finanziaria a tutti i progetti ritenuti ammissibili per il bando relativo ad interventi di recupero nei centri urbani, a suo tempo, emesso dall’assessorato regionale alle Infrastrutture. Non appena emessi i relativi decreti i due progetti potranno essere rapidamente avviati a realizzazione. Il piano che riguarda la chiesa di San Bartolomeo, per l’importo di 800.000 euro, prevede il consolidamento e restauro degli interni, la pulitura di tutti gli elementi lapidei, il potenziamento di impianti e servizi. L’intervento sulla caserma, per l’importo di 559.260, prevede la riqualificazione urbanistica dell’edificio con rifacimento dei prospetti esterni, la manutenzione straordinaria degli alloggi e dei servizi e l’allestimento di un piccolo “museo del carabiniere”. “Un risultato importante per l’amministrazione comunale che ha fortemente sostenuto le due opere”, commenta il primo cittadino della Perla degli iblei Bartolo Giaquinta. A Giarratana è stato finanziato anche un intervento di ristrutturazione dell’edificio delle suore francescane dell’Immacolata, per l’ammontare complessivo di 710.000 euro. “Il progetto di restauro e risanamento della chiesa di San Bartolomeo è pensato per ridare luce e dignità ad uno dei nostri beni più importanti, sia strutturalmente, che per il valore religioso e sociale che rappresenta per la comunità”, fa rilevare il consigliere comunale Noemi Lucifora. La Cgil: «Noi, figli di un sistema pensionistico minore» ISPICA. Due giorni di dibattiti e confronti in piazza. Affrontato anche il nodo del referendum LE INIZIATIVE. Nu- GIUSEPPE FLORIDDIA ISPICA. Evento partecipato in piazza Mazzini quello della LiberEtà organizzato dalla Cgil-Spi provinciale, evento caratterizzato da due problematiche, il primo politico, il secondo pensionistico. Il via agli interventi e al dibattito è stato preceduto dall’iniziativa ‘‘Vicolando…Vicolando’’, Passeggiata alla scoperta di Ispica. Nella 1^ giornata, dopo il saluto del sindaco Pierenzo Muraglie il via alla tavola rotonda sul tema: ‘‘Dalle regole alla politica’’, coordinata dal giornalista Marco Sammito. A confronto ‘‘le ragioni del Sì e quelle del No del referendum costituzionale’’. L’avv. Bartolo Iacono e l’on. Giuseppe Di Giacomo, fautori del Sì e l’on. Maria Lucia Lorefice, Maurizio Calà, segretario regionale dello Spi Cgil Sicilia e Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa, tutti sostenitori del No. E’ stato l’avvocato Bartolo Iacono a spiegare quali sono i cambiamenti intervenuti nella nostra Carta. Si sintetizzano nella fine del bicameralismo perfetto, la riduzione dei senatori da 315 a 100, il contenimento dei costi per il funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel tra i cambiamenti più importanti’’. Chi ha perorato la causa del No ha sostenuto ‘‘che i risparmi nel bilancio dello Stato non sono quelli che vengono pubblicizzati, solo 57 milioni di euro rispetto al mezzo miliardo vantato dal presidente Renzi, la rappresentanza parlamentare, come nel Porcellum, viene scelta dalla stessa classe politica strozzando il principio di sovranità del popolo’’. Chi ha sostenuto le ragioni del Sì ha posto in evidenza ‘‘che di riforma Costituzionale si parla almeno di un trentennio; l’ar- merosi i partecipanti agli appuntamenti che hanno caratterizzato la due giorni promossa dalla Cgil. A destra, Roberta Malavasi conduce il dibattito COMISO. Il servizio è destinato a chi ha presentato apposita istanza Stanziate somme pari a 110mila euro per aiutare gli anziani ultra 75enni COMISO. Buone notizie per gli anziani residenti nel territorio casmeneo. Il comune di Comiso è stato ammesso ad un finanziamento regionale di 110mila euro finalizzato a sostenere interventi in favore di anziani ultra settantacinquenni non autosufficienti allo scopo di favorirne la permanenza o il ritorno in famiglia. A renderlo noto è l’assessore alle Politiche Sociali, Vittorio Ragusa. “Destinatari del servizio – spiega l'assessore Ragusa – sono gli anziani in possesso dei requisiti imposti da specifico decreto assessoriale che hanno presentato istanza nei tempi dovuti a seguito di Avviso Pubblico emesso dal Comune. Il servizio sarà erogato attraverso l’acquisto di prestazioni domiciliari presso organi- smi ed enti no profit regolarmente accreditati e scelti dagli utenti”. “Questo particolare servizio – aggiunge il sindaco Filippo Spataro – è finalizzato a garantire, quanto più possibile, la dignità e la qualità della vita delle persone anziane, promuovendo il diritto dell'anziano a mantenere i propri spazi, le proprie abitudini, i propri oggetti, la propria casa, la rete del vicinato. Favorire la permanenza del soggetto anziano nel proprio ambiente naturale è importante perché si evita di turbare determinati equilibri familiari e di ricorrere a forme di ricovero e ospedalizzazione non strettamente indispensabili, superando, così, forme di abbandono e di emarginazione”. Prevista laconcessione di unbuono di servizioper l’acquisto di prestazioni sociali o socio-sanitarie. Il voucher è, inoltre, destinato all’acquisto di prestazioni domiciliaripresso organismi e enti no profit iscritti all’albo regionaledelle istituzioni socio-assistenziali, liberamente scelti dalle famiglie. L. F. chitettura parlamentare necessitava di un radicale cambiamento per adeguarla ai tempi. Il taglio del numero dei senatori, quello dei costi considerato che anche la pletora di componenti del Cnel non esisterà più consentirà di convogliare le risorse risparmiate in altri settori vitali per la vita sociale’’. Si è parlato poi della problematica sanità, è stato detto in buona sostanza: ‘‘Avere poi una Sanità uniforme in tutto il Paese senza differenziazione in termini di qualità e di quantità delle prestazioni è quello che indica la riforma e proprio in Sicilia che di questo si ha proprio bisogno. Ed è stato poi la discussione sulla Sanità in Sicilia a prendere il sopravvento che nei fatti ha chiuso il dibattito’’. Nella 2^ giornata, pensioni, coinvolti Roberta Malavasi, segretaria generale Spi-Cgil di Ragusa che ha fatto la storia del problema pensioni sottolineando poi che i sindacati si sono mobilitati contro la legge Fornero, dopo cinque anni è arrivata la possibilità di sedersi ad un tavolo con il Governo, dopo 4 mesi è arrivato un verbale di sintesi che prevede punti ben specifici; Nicola Mollica, responsabile Dipartimento previdenza Spi-Cgil di Messina: Cosa ha prodotto la legge Fornero sull’accesso alle pensioni? L’inasprimento dei requisiti, ha penalizzato le donne, non ha previsto che c’era gente che poteva andare in pensione e con l’inasprimento è saltato tutto in aria; Sergio Perino, segretario nazionale Spi-Cgil, ha sottolineato che per la prima volta c’è un accordo che migliora un poco le pensioni, verrà data poi ad un maggior numero di pensionati la 14^, si arriva quasi a 3milioni, c’è infine un impegno a rivedere il sistema di rivalutazione delle pensioni. POZZALLO L’ARRIVO DI UN MIGRANTE MORTO Minori e migranti L’hotspot è al collasso MICHELE GIARDINA POZZALLO. Trasformato di fatto in struttura di “seconda accoglienza per minori non accompagnati” il Centro di primo soccorso di Pozzallo. Che, dal mese di maggio 2015 funziona anche da hotspot, anche se la data ufficializzata dal Ministero dell’Interno è quella del 1 gennaio 2016. Duecento i ragazzi che vi soggiornano stabilmente da oltre un mese per la impossibilità concreta di trovare loro un’adeguata sistemazione, in ossequio alla normativa vigente. Che, oltretutto, per i migranti minori che sono considerati soggetti vulnerabili, prevede la realizzazione di specifici progetti di assistenza e accoglienza elaborati per lo svolgimento di una serie di attività atte a favorire la loro integrazione sul territorio. Di tanto in tanto il numero dei giovani ospiti del Centro scende di alcune unità, a seguito dello spontaneo allontanamento di alcuni di loro, di cui, purtroppo, si perdono regolarmente le tracce, per poi essere prontamente integrato con un nuovo sbarco. In considerazione della loro lunga permanenza a Pozzallo, è facile incontrare in città gruppi sempre più numerosi di questi ragazzi. Molto frequentati gli uffici postali, i negozi attrezzati di prodotti telefonici, la piazzetta Padre Pio, le pensiline di partenza e arrivo degli autobus, il lungomare Pietrenere. Alcuni, cestini della spesa in mano, si aggirano nei supermercati per fare piccole compere, incontrare persone e respirare aria di grande libertà. Il fenomeno degli sbarchi sta assumendo dimensioni enormi. Ieri sera ne sono arrivati altri 260. Mentre due salme dell’ultimo tragico sbarco sono state tumulate nel cimitero di Santa Croce. Norme e regole non riescono più a reggere l’urto di una emergenza senza fine. Con conseguenze sempre più allarmanti che stanno mettendo a dura prova la tenuta sociale del Paese. A Pozzallo, da un po’ di tempo a questa parte, si conferma il trend dell’arrivo di piccoli nuclei familiari libici. “Impossibile vivere in Libia – le dichiarazioni rilasciate alla Polizia di Stato – a causa di violenze senza fine e la mancanza di lavoro”. Secondo Save the Children quelli più esposti al rischio di abuso e sfruttamento sono i minori non accompagnati in transito per raggiungere altri Paesi del Nord Europa. Si tratta di bambini ed adolescenti giovanissimi che, sin dall’inizio del loro viaggio, subiscono maltrattamenti disumani e degradanti, spesso vere e proprie forme di tortura, e che vengono scambiati tra gruppi di trafficanti come avviene nel mercato della droga e delle armi. Tra le migliaia di minori i gruppi principali sono quelli degli eritrei e dei somali. Sempre più alto il numero di richieste di asilo. Il dirigente nazionale Consap, Igor Gelarda, sottolinea che tra il 2015-2016 c’è stato un + 60% di richieste di protezione internazionale.