9 Ottobre 2016 - Comune di Vittoria

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9 Ottobre 2016 - Comune di Vittoria
CITTÀ DI VITTORIA
UFFICIO STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Domenica 9 Ottobre 2016
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
LA SICILIA
vittoria
il caso
GIOVANNA CASCONE
Piazza Manin
torna a rivivere
con il teatro
e l’agricoltura
Riappropriarsi della propria città, dei
propri spazi e delle piazze attraverso
eventi culturali ed iniziative capaci
di attirare l’attenzione dei vittoriesi e
di far rivivere quei siti ormai abbandonati.
E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal
sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni
quartieri della città partendo proprio
da piazza Daniele Manin: sito ormai
abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di
cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel
corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante,
consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della
necessità di una maggiore garanzia
di sicurezza, ha reso noto l’avvio di
un’iniziativa che certamente porterà
Lo spettacolo
teatrale tenutosi
venerdì sera in
una affollatissima
piazza Manin
gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino
– ci siamo attivati affinché la piazza
venga rivitalizzata e i residenti se ne
riapproprino. La piazza si prepara ad
ospitare il mercato degli agricoltori,
un appuntamento che consentirà di
valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione
dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro
compiuto, che ha fatto seguito alla
riunione del Comitato provinciale
per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi
a numerosi arresti, contribuendo a
restituire tranquillità ai residenti.
Noi amministratori, dal nostro canto,
stiamo facendo la nostra parte: dopo
la Giunta itinerante del 24 settembre
scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito
attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità
e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante
idee che l’Amministrazione Moscato
.31
metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì
sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla
compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come
non mai. “Ringrazio gli attori della
compagnia teatrale - aggiunge il pri-
L’obiettivo. Moscato
«Era un nostro preciso
impegno. Ci proviamo»
mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a
regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito
storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei
primi tre mesi della sua sindacatura.
Le mani sul mercato ortofrutticolo
«Il danno è un milione di euro»
Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello
GIUSEPPE LA LOTA
IL PUNTO. Che
anche l’economia ortofrutticola del mercato
alla produzione
di Vittoria fosse
stata aggredita
dai tentacoli della piovra di cosa
nostra e della camorra era noto
da tempo. La
Dia, la Dda e la
Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il
fenomeno in
tutte le fasi evolutive. Anche i
componenti della Commissione
nazionale antimafia sono in
stretto contatto
con gli organi investigativi per
fornire un supporto politico-istituzionale in
questa lotta che
si può vincere
solo con la continua presenza
dello Stato nei
punti strategici
dove meglio si
annida la criminalità organizzata
Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco
Militello, un presunto affiliato al clan
dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del
centro e del meridione solo alle ditte
facenti riferimento al clan campano.
L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di
parte civile del comune di Vittoria
dal sindaco Giovanni Moscato. Nel
capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle
condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla
città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato
Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del
danno subito.
Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del
Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando
nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita
concorrenza con l’uso del metodo
mafioso corrispondente all’articolo
416 bis (associazione per delinquere
di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al
sodalizio criminale campano. Nei
rapporti giudiziari, oltre ai mercati
della Campania, dell’Abruzzo, di
Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero
Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri,
Angelo Milone, Gianluca Olivieri e
Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio-
ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”.
Fra questi, Salvatore D’Alessandro
era uomo di fiducia e collaboratore di
Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e
centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i
soggetti sopra citati, si è proceduto
con altro procedimento giudiziario.
Sempre nel maggio 2010, nel corso
di un altro blitz contro la camorra che
vedeva coinvolto sempre il territorio
vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di
Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele
e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La
Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la
presenza dei 3 camionisti nella città
dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del
I FATTI. La
condotta dell’uomo ha
prodotto grave turbativa
delle condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del’Ortofrutticolo
Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato
ortofrutticolo, mentre si trovava alla
guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo
stradale Marangio mentre alla guida
del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via
Incardona.Anche il sindaco di allora
Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo,
L’accusa. Il presunto
affiliato al clan dei
casalesi imponeva la
gestione del trasporto
dell’ortofrutta
manifestò il suo compiacimento per
l’operazione ma anche l’auspicio di
“essere liberati dalle vessazioni delle
sanguisughe economiche, a maggior
ragione se queste sono espressione
della criminalità organizzata, per di
più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si
spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria
in qualità di parte civile nel processo
contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni.
La Sicilia 9 Ottobre 2016
CONTROLLI DELLA POLIZIA
Maria e le lacrime che danno conforto
Devono scontare la pena
Catturati due pregiudicati
Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato
il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta
Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono
scattate ai polsi del 40enne Filippo
Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I
due uomini, con precedenti penali
alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di
Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo
anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata
dal questore di Ragusa.
I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato
ed arrestati, per poi essere condotti
presso il carcere di Ragusa. Nello
specifico: Filippo Motta, 40 anni di
Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez-
A custodire le calde lacrime che Maria
ha scelto di versare come monito per
l'umanità in quella modesta casa di
Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città
del mondo in segno di devozione e
per accrescere di nuovi sentimenti la
fede degli uomini. Da giovedì scorso il
Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che
ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna
viverli per comprendere appieno la
sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che
ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui
che il vescovo, monsignor Carmelo
Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi-
za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la
decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per
non intaccare le esigenze di difesa
della collettività.
Per questi motivi è stato disposta la
sua carcerazione, dovendo ancora
espiare la pena di due anni e due
mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della
misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto.
Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di
due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro.
GI. CAS.
FILIPPO MOTTA
ALBERTO SORTINO
La celebrazione
officiata dal
vescovo, mons.
Carmelo Cuttitta.
Alla sua destra il
vicario generale
Roberto Asta e a
destra il parroco
nistero nei cinquant'anni anni dalla
fondazione della parrocchia. Presenti
al rito, insieme al vescovo vi erano
dunque il nuovo vicario generale don
Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno,
Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti,
Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata
donata una croce pettorale nel primo
anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il
significato spirituale della presenza
delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le
preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie
Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri
momenti molto ricchi di significato
quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto
sentita e profonda. Abbiamo fatto una
preghiera speciale affinché il Signore
sia vicino ai detenuti e doni conforto
alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero
di cui è responsabile Giorgio Mallemi.
I canti delle principali celebrazioni
sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”.
DANIELA CITINO
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
LA SICILIA
vittoria
il caso
GIOVANNA CASCONE
Piazza Manin
torna a rivivere
con il teatro
e l’agricoltura
Riappropriarsi della propria città, dei
propri spazi e delle piazze attraverso
eventi culturali ed iniziative capaci
di attirare l’attenzione dei vittoriesi e
di far rivivere quei siti ormai abbandonati.
E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal
sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni
quartieri della città partendo proprio
da piazza Daniele Manin: sito ormai
abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di
cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel
corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante,
consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della
necessità di una maggiore garanzia
di sicurezza, ha reso noto l’avvio di
un’iniziativa che certamente porterà
Lo spettacolo
teatrale tenutosi
venerdì sera in
una affollatissima
piazza Manin
gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino
– ci siamo attivati affinché la piazza
venga rivitalizzata e i residenti se ne
riapproprino. La piazza si prepara ad
ospitare il mercato degli agricoltori,
un appuntamento che consentirà di
valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione
dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro
compiuto, che ha fatto seguito alla
riunione del Comitato provinciale
per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi
a numerosi arresti, contribuendo a
restituire tranquillità ai residenti.
Noi amministratori, dal nostro canto,
stiamo facendo la nostra parte: dopo
la Giunta itinerante del 24 settembre
scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito
attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità
e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante
idee che l’Amministrazione Moscato
.31
metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì
sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla
compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come
non mai. “Ringrazio gli attori della
compagnia teatrale - aggiunge il pri-
L’obiettivo. Moscato
«Era un nostro preciso
impegno. Ci proviamo»
mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a
regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito
storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei
primi tre mesi della sua sindacatura.
Le mani sul mercato ortofrutticolo
«Il danno è un milione di euro»
Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello
GIUSEPPE LA LOTA
IL PUNTO. Che
anche l’economia ortofrutticola del mercato
alla produzione
di Vittoria fosse
stata aggredita
dai tentacoli della piovra di cosa
nostra e della camorra era noto
da tempo. La
Dia, la Dda e la
Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il
fenomeno in
tutte le fasi evolutive. Anche i
componenti della Commissione
nazionale antimafia sono in
stretto contatto
con gli organi investigativi per
fornire un supporto politico-istituzionale in
questa lotta che
si può vincere
solo con la continua presenza
dello Stato nei
punti strategici
dove meglio si
annida la criminalità organizzata
Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco
Militello, un presunto affiliato al clan
dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del
centro e del meridione solo alle ditte
facenti riferimento al clan campano.
L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di
parte civile del comune di Vittoria
dal sindaco Giovanni Moscato. Nel
capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle
condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla
città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato
Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del
danno subito.
Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del
Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando
nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita
concorrenza con l’uso del metodo
mafioso corrispondente all’articolo
416 bis (associazione per delinquere
di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al
sodalizio criminale campano. Nei
rapporti giudiziari, oltre ai mercati
della Campania, dell’Abruzzo, di
Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero
Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri,
Angelo Milone, Gianluca Olivieri e
Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio-
ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”.
Fra questi, Salvatore D’Alessandro
era uomo di fiducia e collaboratore di
Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e
centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i
soggetti sopra citati, si è proceduto
con altro procedimento giudiziario.
Sempre nel maggio 2010, nel corso
di un altro blitz contro la camorra che
vedeva coinvolto sempre il territorio
vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di
Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele
e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La
Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la
presenza dei 3 camionisti nella città
dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del
I FATTI. La
condotta dell’uomo ha
prodotto grave turbativa
delle condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del’Ortofrutticolo
Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato
ortofrutticolo, mentre si trovava alla
guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo
stradale Marangio mentre alla guida
del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via
Incardona.Anche il sindaco di allora
Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo,
L’accusa. Il presunto
affiliato al clan dei
casalesi imponeva la
gestione del trasporto
dell’ortofrutta
manifestò il suo compiacimento per
l’operazione ma anche l’auspicio di
“essere liberati dalle vessazioni delle
sanguisughe economiche, a maggior
ragione se queste sono espressione
della criminalità organizzata, per di
più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si
spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria
in qualità di parte civile nel processo
contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni.
CONTROLLI DELLA POLIZIA
Maria e le lacrime che danno conforto
Devono scontare la pena
Catturati due pregiudicati
Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato
il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta
Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono
scattate ai polsi del 40enne Filippo
Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I
due uomini, con precedenti penali
alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di
Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo
anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata
dal questore di Ragusa.
I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato
ed arrestati, per poi essere condotti
presso il carcere di Ragusa. Nello
specifico: Filippo Motta, 40 anni di
Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez-
A custodire le calde lacrime che Maria
ha scelto di versare come monito per
l'umanità in quella modesta casa di
Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città
del mondo in segno di devozione e
per accrescere di nuovi sentimenti la
fede degli uomini. Da giovedì scorso il
Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che
ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna
viverli per comprendere appieno la
sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che
ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui
che il vescovo, monsignor Carmelo
Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi-
za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la
decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per
non intaccare le esigenze di difesa
della collettività.
Per questi motivi è stato disposta la
sua carcerazione, dovendo ancora
espiare la pena di due anni e due
mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della
misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto.
Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di
due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro.
GI. CAS.
FILIPPO MOTTA
ALBERTO SORTINO
La celebrazione
officiata dal
vescovo, mons.
Carmelo Cuttitta.
Alla sua destra il
vicario generale
Roberto Asta e a
destra il parroco
nistero nei cinquant'anni anni dalla
fondazione della parrocchia. Presenti
al rito, insieme al vescovo vi erano
dunque il nuovo vicario generale don
Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno,
Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti,
Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata
donata una croce pettorale nel primo
anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il
significato spirituale della presenza
delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le
preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie
Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri
momenti molto ricchi di significato
quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto
sentita e profonda. Abbiamo fatto una
preghiera speciale affinché il Signore
sia vicino ai detenuti e doni conforto
alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero
di cui è responsabile Giorgio Mallemi.
I canti delle principali celebrazioni
sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”.
DANIELA CITINO
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
LA SICILIA
vittoria
il caso
GIOVANNA CASCONE
Piazza Manin
torna a rivivere
con il teatro
e l’agricoltura
Riappropriarsi della propria città, dei
propri spazi e delle piazze attraverso
eventi culturali ed iniziative capaci
di attirare l’attenzione dei vittoriesi e
di far rivivere quei siti ormai abbandonati.
E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal
sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni
quartieri della città partendo proprio
da piazza Daniele Manin: sito ormai
abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di
cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel
corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante,
consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della
necessità di una maggiore garanzia
di sicurezza, ha reso noto l’avvio di
un’iniziativa che certamente porterà
Lo spettacolo
teatrale tenutosi
venerdì sera in
una affollatissima
piazza Manin
gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino
– ci siamo attivati affinché la piazza
venga rivitalizzata e i residenti se ne
riapproprino. La piazza si prepara ad
ospitare il mercato degli agricoltori,
un appuntamento che consentirà di
valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione
dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro
compiuto, che ha fatto seguito alla
riunione del Comitato provinciale
per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi
a numerosi arresti, contribuendo a
restituire tranquillità ai residenti.
Noi amministratori, dal nostro canto,
stiamo facendo la nostra parte: dopo
la Giunta itinerante del 24 settembre
scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito
attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità
e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante
idee che l’Amministrazione Moscato
.31
metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì
sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla
compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come
non mai. “Ringrazio gli attori della
compagnia teatrale - aggiunge il pri-
L’obiettivo. Moscato
«Era un nostro preciso
impegno. Ci proviamo»
mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a
regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito
storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei
primi tre mesi della sua sindacatura.
Le mani sul mercato ortofrutticolo
«Il danno è un milione di euro»
Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello
GIUSEPPE LA LOTA
IL PUNTO. Che
anche l’economia ortofrutticola del mercato
alla produzione
di Vittoria fosse
stata aggredita
dai tentacoli della piovra di cosa
nostra e della camorra era noto
da tempo. La
Dia, la Dda e la
Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il
fenomeno in
tutte le fasi evolutive. Anche i
componenti della Commissione
nazionale antimafia sono in
stretto contatto
con gli organi investigativi per
fornire un supporto politico-istituzionale in
questa lotta che
si può vincere
solo con la continua presenza
dello Stato nei
punti strategici
dove meglio si
annida la criminalità organizzata
Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco
Militello, un presunto affiliato al clan
dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del
centro e del meridione solo alle ditte
facenti riferimento al clan campano.
L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di
parte civile del comune di Vittoria
dal sindaco Giovanni Moscato. Nel
capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle
condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla
città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato
Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del
danno subito.
Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del
Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando
nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita
concorrenza con l’uso del metodo
mafioso corrispondente all’articolo
416 bis (associazione per delinquere
di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al
sodalizio criminale campano. Nei
rapporti giudiziari, oltre ai mercati
della Campania, dell’Abruzzo, di
Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero
Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri,
Angelo Milone, Gianluca Olivieri e
Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio-
ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”.
Fra questi, Salvatore D’Alessandro
era uomo di fiducia e collaboratore di
Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e
centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i
soggetti sopra citati, si è proceduto
con altro procedimento giudiziario.
Sempre nel maggio 2010, nel corso
di un altro blitz contro la camorra che
vedeva coinvolto sempre il territorio
vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di
Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele
e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La
Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la
presenza dei 3 camionisti nella città
dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del
I FATTI. La
condotta dell’uomo ha
prodotto grave turbativa
delle condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del’Ortofrutticolo
Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato
ortofrutticolo, mentre si trovava alla
guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo
stradale Marangio mentre alla guida
del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via
Incardona.Anche il sindaco di allora
Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo,
L’accusa. Il presunto
affiliato al clan dei
casalesi imponeva la
gestione del trasporto
dell’ortofrutta
manifestò il suo compiacimento per
l’operazione ma anche l’auspicio di
“essere liberati dalle vessazioni delle
sanguisughe economiche, a maggior
ragione se queste sono espressione
della criminalità organizzata, per di
più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si
spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria
in qualità di parte civile nel processo
contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni.
CONTROLLI DELLA POLIZIA
Maria e le lacrime che danno conforto
Devono scontare la pena
Catturati due pregiudicati
Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato
il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta
Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono
scattate ai polsi del 40enne Filippo
Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I
due uomini, con precedenti penali
alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di
Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo
anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata
dal questore di Ragusa.
I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato
ed arrestati, per poi essere condotti
presso il carcere di Ragusa. Nello
specifico: Filippo Motta, 40 anni di
Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez-
A custodire le calde lacrime che Maria
ha scelto di versare come monito per
l'umanità in quella modesta casa di
Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città
del mondo in segno di devozione e
per accrescere di nuovi sentimenti la
fede degli uomini. Da giovedì scorso il
Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che
ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna
viverli per comprendere appieno la
sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che
ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui
che il vescovo, monsignor Carmelo
Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi-
za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la
decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per
non intaccare le esigenze di difesa
della collettività.
Per questi motivi è stato disposta la
sua carcerazione, dovendo ancora
espiare la pena di due anni e due
mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della
misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto.
Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di
due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro.
GI. CAS.
FILIPPO MOTTA
ALBERTO SORTINO
La celebrazione
officiata dal
vescovo, mons.
Carmelo Cuttitta.
Alla sua destra il
vicario generale
Roberto Asta e a
destra il parroco
nistero nei cinquant'anni anni dalla
fondazione della parrocchia. Presenti
al rito, insieme al vescovo vi erano
dunque il nuovo vicario generale don
Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno,
Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti,
La Sicilia 9 Ottobre 2016
Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata
donata una croce pettorale nel primo
anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il
significato spirituale della presenza
delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le
preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie
Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri
momenti molto ricchi di significato
quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto
sentita e profonda. Abbiamo fatto una
preghiera speciale affinché il Signore
sia vicino ai detenuti e doni conforto
alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero
di cui è responsabile Giorgio Mallemi.
I canti delle principali celebrazioni
sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”.
DANIELA CITINO
Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016
GdS 9 Ottobre 2016
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
LA SICILIA
vittoria
il caso
GIOVANNA CASCONE
Piazza Manin
torna a rivivere
con il teatro
e l’agricoltura
Riappropriarsi della propria città, dei
propri spazi e delle piazze attraverso
eventi culturali ed iniziative capaci
di attirare l’attenzione dei vittoriesi e
di far rivivere quei siti ormai abbandonati.
E’ questo lo spirito che anima il progetto di riqualificazione avviato dal
sindaco, Giovanni Moscato, in alcuni
quartieri della città partendo proprio
da piazza Daniele Manin: sito ormai
abbandonato dai vittoriesi, frequentato solo da extracomunitari e troppo spesso teatro di spiacevoli fatti di
cronaca. Il sindaco, forte degli impegni assunti qualche settimana fa nel
corso della riunione svoltasi in piazza Manin dalla giunta itinerante,
consapevole di dover puntare alla rivalorizzazione della piazza e della
necessità di una maggiore garanzia
di sicurezza, ha reso noto l’avvio di
un’iniziativa che certamente porterà
Lo spettacolo
teatrale tenutosi
venerdì sera in
una affollatissima
piazza Manin
gente in un luogo da tempo abbandonato. Dal prossimo 10 ottobre, infatti, piazza Daniele Manin ospiterà, ogni lunedì pomeriggio, il mercato degli agricoltori. “Come avevamo annunciato – dichiara il primo cittadino
– ci siamo attivati affinché la piazza
venga rivitalizzata e i residenti se ne
riapproprino. La piazza si prepara ad
ospitare il mercato degli agricoltori,
un appuntamento che consentirà di
valorizzare l’intera zona e di restituirla alla piena e serena fruizione
dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro
compiuto, che ha fatto seguito alla
riunione del Comitato provinciale
per l’ordine pubblico, da me richiesto, e che ha portato nei giorni scorsi
a numerosi arresti, contribuendo a
restituire tranquillità ai residenti.
Noi amministratori, dal nostro canto,
stiamo facendo la nostra parte: dopo
la Giunta itinerante del 24 settembre
scorso, durante la quale abbiamo incontrato i residenti, ci siamo subito
attivati per far rivivere la zona con iniziative che le conferiscono dignità
e decoro e che garantiscono agli abitanti la serenità che meritano”. Quella annunciata è solo una delle tante
idee che l’Amministrazione Moscato
.31
metterà in campo al fine di valorizzare una delle piazze cittadine. Venerdì
sera, intanto, in occasione dello spettacolo teatrale messo in scena dalla
compagnia “Amici del Teatro”, piazza Manin era piena di gente come
non mai. “Ringrazio gli attori della
compagnia teatrale - aggiunge il pri-
L’obiettivo. Moscato
«Era un nostro preciso
impegno. Ci proviamo»
mo cittadino - che sono riusciti a divertire il numerosissimo pubblico e a
regalare una serata indimenticabile”. Per il primo cittadino la riqualificazione di piazza Daniele Manin, sito
storico della città, è uno degli impegni che si era prefissato di avviare nei
primi tre mesi della sua sindacatura.
Le mani sul mercato ortofrutticolo
«Il danno è un milione di euro»
Il Comune è parte civile nel processo contro Francesco Militello
GIUSEPPE LA LOTA
IL PUNTO. Che
anche l’economia ortofrutticola del mercato
alla produzione
di Vittoria fosse
stata aggredita
dai tentacoli della piovra di cosa
nostra e della camorra era noto
da tempo. La
Dia, la Dda e la
Procura della Repubblica di Ragusa, per la parte di competenza, hanno attenzionato il
fenomeno in
tutte le fasi evolutive. Anche i
componenti della Commissione
nazionale antimafia sono in
stretto contatto
con gli organi investigativi per
fornire un supporto politico-istituzionale in
questa lotta che
si può vincere
solo con la continua presenza
dello Stato nei
punti strategici
dove meglio si
annida la criminalità organizzata
Il Comune di Vittoria domani si costituirà parte civile contro Francesco
Militello, un presunto affiliato al clan
dei casalesi che dal 2010 al 2014 avrebbe imposto la gestione del trasporto di ortofrutta nei mercati del
centro e del meridione solo alle ditte
facenti riferimento al clan campano.
L’avvocato vittoriese Giovanni Mangione ha ricevuto il mandato di rappresentanza per la costituzione di
parte civile del comune di Vittoria
dal sindaco Giovanni Moscato. Nel
capo d’imputazione a carico di Militello, si legge che la condotta dell’uomo ha prodotto grave turbativa delle
condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del mercato ortofrutticolo gettando notevole discredito sulla struttura stessa e sulla
città di Vittoria. A Militello, niscemese di 49 anni, difeso dall’avvocato
Maria Militello del foro di Gela, il Comune di Vittoria, chiederà un milione di euro per il risarcimento del
danno subito.
Degli affari loschi al mercato di Vittoria e delle vessazioni subite dagli operatori del più grande mercato del
Meridione, le cronache giornalistiche si occupano da 6 anni, da quando
nel 2010 vennero arrestate una ventina di persone, fra cui anche Francesco Militello con l’accusa di illecita
concorrenza con l’uso del metodo
mafioso corrispondente all’articolo
416 bis (associazione per delinquere
di stampo mafioso). Il clan dei casalesi imponeva, col metodo intimidatorio, l’attività del carico merci soltanto alle ditte di trasporto affiliate al
sodalizio criminale campano. Nei
CONTROLLI DELLA POLIZIA
rapporti giudiziari, oltre ai mercati
della Campania, dell’Abruzzo, di
Fondi e di Palermo, c’era anche Vittoria. Insieme a Francesco Militello, furono arrestati anche Gerardo Ferraioli, Giovanni Ferraioli, Libero
Frontoso, Tommaso Campitello, Luigi Terracciano, Giuseppe Olivieri,
Angelo Milone, Gianluca Olivieri e
Salvatore D’Alessandro, amministratori e soggetti coinvolti nella gestio-
ne della ditta di trasporti su gommato “International Trasport Agency”.
Fra questi, Salvatore D’Alessandro
era uomo di fiducia e collaboratore di
Frontoso e Terracciano nella gestione violenta e monopolista delle attività di trasporto dalla Campania e
centro Italia verso la Sicilia. Per tutti i
soggetti sopra citati, si è proceduto
con altro procedimento giudiziario.
Sempre nel maggio 2010, nel corso
di un altro blitz contro la camorra che
vedeva coinvolto sempre il territorio
vittoriese, la Polizia arrestò 3 camionisti che si trovavano al mercato di
Vittoria per lavoro: i fratelli Raffaele
e Domenico Menna e Vincenzo Imbino, tutt’e 3 residenti in Campania. La
Questura campana quel giorno allertò il commissariato di Vittoria circa la
presenza dei 3 camionisti nella città
dell’ortofrutta ipparina Gli agenti del
I FATTI. La
condotta dell’uomo ha
prodotto grave turbativa
delle condizioni di concorrenza e libero
mercato all’interno del’Ortofrutticolo
Commissariato e della Squadra mobile rintracciarono Vincenzo Imbimbo nel piazzale antistante il mercato
ortofrutticolo, mentre si trovava alla
guida del suo autoarticolato. Domenico Menna venne bloccato in via Generale Cascino, all’incrocio con lo
stradale Marangio mentre alla guida
del suo autoarticolato stava per lasciare Vittoria. Raffaele Menna, infine, fu bloccato mentre percorreva alla guida del suo autoarticolato la via
Incardona.Anche il sindaco di allora
Giuseppe Nicosia, alla notizia dell’arresto degli uomini del clan dei casalesi per infiltrazioni nel tessuto economico del mercato ortofrutticolo,
L’accusa. Il presunto
affiliato al clan dei
casalesi imponeva la
gestione del trasporto
dell’ortofrutta
manifestò il suo compiacimento per
l’operazione ma anche l’auspicio di
“essere liberati dalle vessazioni delle
sanguisughe economiche, a maggior
ragione se queste sono espressione
della criminalità organizzata, per di
più tra le più feroci ed efferate”. L’attuale sindaco Giovanni Moscato si
spinge oltre, affida il mandato al penalista Giovanni Mangione e lo manda a Napoli a rappresentare Vittoria
in qualità di parte civile nel processo
contro il niscemese Francesco Militello, a cui si chiede un milione di euro per risarcimento danni.
La Sicilia 9 Ottobre 2016
Maria e le lacrime che danno conforto
Devono scontare la pena
Catturati due pregiudicati
Le celebrazioni. Anche il vescovo Cuttitta ha onorato
il reliquiario proveniente da Siracusa. C’era don Asta
Due noti pregiudicati vittoriesi tornano in carcere. Le manette sono
scattate ai polsi del 40enne Filippo
Motta e del 39enne Alfredo Sortino. I
due uomini, con precedenti penali
alle spalle, sono stati arrestati venerdì dalla polizia del commissariato di
Vittoria nel corso di un’intensa attività di controllo del territorio condotta in questi giorni e che ha interessato diverse zone del centro storico e periferiche della città. In campo
anche gli uomini del reparto prevenzione crimine di Catania messo a disposizione dal Dipartimento di polizia a seguito della richiesta avanzata
dal questore di Ragusa.
I due pregiudicati sono stati rintracciati, poi condotti in commissariato
ed arrestati, per poi essere condotti
presso il carcere di Ragusa. Nello
specifico: Filippo Motta, 40 anni di
Vittoria, era già sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurez-
A custodire le calde lacrime che Maria
ha scelto di versare come monito per
l'umanità in quella modesta casa di
Siracusa abitata da una giovane coppia di sposi, oggi vi e' un prezioso Reliquiario che viene condotto per le città
del mondo in segno di devozione e
per accrescere di nuovi sentimenti la
fede degli uomini. Da giovedì scorso il
Reliquiario della Madonna delle Lacrime e' accolto nella parrocchia che
ne porta in città il suo nome. "Momenti che non possono essere raccontati, testimoniati, ma che bisogna
viverli per comprendere appieno la
sacralità con cui determinati riti vengono celebrati" spiega Don Martorana annotando la fiumana di fedeli che
ha fatto visita al Reliquiario. Ed è qui
che il vescovo, monsignor Carmelo
Cuttitta, ha celebrato venerdì 7 ottobre una messa solenne con la presenza dei parroci di Vittoria e dei sacerdoti che vi hanno svolto il proprio mi-
za a seguito di gravi precedenti penali. È stato tratto in arresto dopo la
decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha negato la concessione di misure alternative alla detenzione in considerazione dei procedimenti penali pendenti a suo carico, la sua pericolosità sociale e per
non intaccare le esigenze di difesa
della collettività.
Per questi motivi è stato disposta la
sua carcerazione, dovendo ancora
espiare la pena di due anni e due
mesi di reclusione derivanti da alcune condanne per violazione della
misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto.
Stessa sorte per il pregiudicato Alfredo Sortino, 39enne di Vittoria, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Deve scontare la pena di
due anni e 2 mesi di reclusione e pagare la multa di euro 18 mila euro.
GI. CAS.
FILIPPO MOTTA
ALBERTO SORTINO
La celebrazione
officiata dal
vescovo, mons.
Carmelo Cuttitta.
Alla sua destra il
vicario generale
Roberto Asta e a
destra il parroco
nistero nei cinquant'anni anni dalla
fondazione della parrocchia. Presenti
al rito, insieme al vescovo vi erano
dunque il nuovo vicario generale don
Roberto Asta, i sacerdoti Andrea Marchini, Antonio Cascone, Vito Intanno,
Enrico Arena, Giuseppe Barbera, Salvatore Mallemi, Pippo Occhipinti,
Salvatore Conti, Andrea La Terra, Carmelo Mollica. Il vescovo, a cui è stata
donata una croce pettorale nel primo
anniversario di nomina a pastore della Chiesa ragusana, ha così ricordato il
significato spirituale della presenza
delle lacrime della Madonna, un segnale profondo per la fede e per le
preghiere. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una lapide commemorativa donata dalle famiglie
Belfiore, Guastella e Pace. Tra gli altri
momenti molto ricchi di significato
quello dei carcerati ragusani di Ragusa. “E’ stata – dice il parroco, don Graziano Martorana – una visita molto
sentita e profonda. Abbiamo fatto una
preghiera speciale affinché il Signore
sia vicino ai detenuti e doni conforto
alle loro famiglie”. Inoltre, sempre venerdì , riconosciuta giornata giubiliare, vi è stato l’incontro con l’associazione diocesana dei familiari del clero
di cui è responsabile Giorgio Mallemi.
I canti delle principali celebrazioni
sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Madonna delle lacrime”.
DANIELA CITINO
Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016
Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016
LA SICILIA
22.
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
sport
SERIE D.
Un turno delicatissimo per almeno quattro squadre siciliane. In casa anche il Due Torri che ospita il Gragnano
Leonzio e Sancataldese, sfida alle big
Frattese e Cavese le corazzate da battere. A Gela è derby con la capolista Igea Virtus
ROSARIO SORTINO
Una straordinaria avventura, quella
che stanno vivendo le formazioni siciliane impegnate in questo girone I
di Serie D che si appresta a disputare
la sesta giornata di campionato. Non
siamo nemmeno a metà del girone
di andata che già le squadre nostrane
fanno parlare di se con risultati che
sorprendono anche gli addetti ai lavori ed avversarie, campane e calabresi che volevano fare la voce grossa contro queste “matricole cattive”
dal calendario sempre insidioso.
Arrivano in Sicilia le due corazzate
Frattese e Cavese, rispettivamente
contro Sicula Leonzio e Sancataldese, mentre c’è grande attesa per il
derby del Vincenzo Presti tra Gela e
Igea Virtus. Mica male questo inizio
di campionato con quattro siciliane
che stazionano nei quartieri alti, che
senza paura di vertigini cominciano
a fare paura, ed una, in fondo alla
ECCELLENZA: GIRONE A.
classifica, che pian piano si riprenderà dopo un inizio un po’ complicato.
Gela. L’aria è quella delle partite di
cartello. La formazione di Infantino
attende al Presti la capolista Igea.
I delfini arrivano da un buon pari
in Campania, acciuffato a tempo scaduto contro il Gragnano, e cercheranno di fare lo sgambetto ai giallorossi di Peppe Raffaele contando, finalmente sul proprio pubblico come
evidenzia il centrocampista Alessandro Bonaffini. «Giocare in casa
per noi è un vantaggio - commenta il
calciatore - perché abbiamo sempre
sfruttato il fattore campo. Lo dimostra l’unico pari in casa giocato a
Leonforte. L’Igea? Non ci sono partite facili, abbiamo rispetto per i messinesi ma noi abbiamo voglia di fare
bene dinanzi al nostro pubblico. Dalla nostra parte, abbiamo grandissime ambizioni, lavoriamo con grande
serenità. Inutile nascondere che
puntiamo alla vittoria». Unico indisponibile, il difensore Simone Brugaletta.
Leonzio. I bianconeri dei record
all’Angelino Nobile attendono la
Frattese per una partita tra due big.
Nonostante i nerostellati abbiamo
pochi punti in classifica, rimangono
tra le formazioni con le maggiori
quotazioni alla vittoria finale. La Si-
A Lentini. Il patron
Al Presti. Bonaffini ci
Leonardi: «Vogliamo
continuare a stupire»
cula Leonzio di Seby Catania, però,
forte dei risultati ottenuti, vuol vincere in casa per dar seguito alla scia
positiva. «Ci sarà il pubblico delle
grandi occasioni - commenta il patron Giuseppe Leonardi - dopo la
settimana che abbiamo vissuto è arrivato il momento di azzerare tutto e
pensare a fare punti. Frattese in difficoltà? Credo sia il match più insidioso che poteva capitarci. Il gruppo ha
lavorato bene in settimana per cui
affronterò l’avversario con la giusta
serenità. Non è cambiato nulla dopo
la vittoria di Roccella, era un test importante così come lo saranno tutte
le domeniche. Noi? Vogliamo continuare a stupire». Mister Catania recupera Mattia Gallon.
Sancataldese. Non facile il match
del Mazzola per la formazione di mister Rosario Marcenò che attende la
quotata Cavese, sempre a caccia di
punti preziosi per risalire in classifica e con i numero considerevole di
crede: «In casa dobbiamo
sfruttare il tifo dei gelesi»
Colpaccio meritato della squadra biancoscudata al «Franco Monaco» di Mondello
Nissa, una vittoria scacciacrisi
Promozione: girone D
Luca Strano approfitta di un errore difensivo della Parmonval e segna dopo soli 3 minuti di gioco
PARMONVAL
NISSA
0
1
PARMONVAL : F. Tarantino, D’Amore, Cannatella (60’ Bellante), Ivan Tarantino, Bonito,
Duro, Cipolla, Caronia, Palmiteri, Rappa,
Messina. All. Corrado Mutolo.
NISSA: Pandolfo, Calvaruso, Ascia, Firingeli,
Italiano, Russello (63’ Ferraro), D’Anna (73’
Albino), Sammartino, Strano (50’ Marguglio), Costanzo, Loggia. All. Alessio Sferrazza.
ARBITRO: D’Angelo di Trapani, coadiuvato
da Mongiovì e Bentivegna di Agrigento.
RETE: 3’ Strano.
PALERMO. Vittoria esterna per la Nissa
che ha espugnato il “Franco Lo Monaco” di Mondello battendo la Parmonval. E’ stato un gol dopo appena tre minuti di gioco di Luca Strano a decidere
il confronto.
L’attaccante biancoscudato ha approfittato di un errore difensivo dei
padroni di casa per recuperare palla e
battere in diagonale Francesco Tarantino. Un gol che ha permesso alla Nissa
di conquistare tre punti importanti
per il suo campionato battendo una
Parmonval finora imbattuta che in
campo ha giocato una buona partita
sfiorando il pari sia su azione, con il
doppio palo di Duro al 40’, che su rigore, con Rappa la cui conclusione rasoterra è stata parata da Pandolfo al 65’.
Insomma, una vittoria tanto pesante per la classifica quanto credibile per
il morale di una Nissa che in campo ha
messo cuore, grinta e carattere al cospetto di una Parmonval alla quale, in
definitiva, è mancato quel gol che, invece, la Nissa ha segnato dopo appena
LUCA STRANO DECISIVO
IL TECNICO NISSENO ALESSIO SFERRAZZA
tre minuti.
La rete del vantaggio ha permesso
alla squadra di Alessio Sferrazza di
chiudere gli spazi in difesa con Russello e Italiano, ma anche di contenere le
avanzate avversarie con Costanzo e
Firingeli per poi ripartire con Sammartino e Loggia a supporto di Strano.
I padroni di casa, comunque, non sono
stati a guardare e, già al 19’ l’ex Ivan
Tarantino ha suonato la carica con una
bella conclusione parata da Pandolfo.
La Parmonval, con il passare dei minuti, ha conquistato metri in campo e,
dopo un bel tiro di Palmiteri alla mezzora, ha colpito il palo con Duro al 40’
dopo che, tre minuti prima le era stato
annullato un gol per fuorigioco dell’attivissimo Palmiteri.
Nella ripresa la Nissa ha dovuto subito sostituire sia Strano che Russello,
entrambi infortunati. Il tecnico Sferrazza, per ovviare a queste due importanti defezioni in corso d’opera, ha inserito Marguglio e Ferraro dando ritmo e lucidità al centrocampo e arretrando Firingeli al centro della difesa
in coppia con Italiano. Corrado Mutolo, di contro, ha cercato di dare brio alla manovra della sua squadra inserendo l’ottimo Bellante per Cannatella. E
proprio il neo entrato al 63’ ha servito
Palmiteri che è stato atterrato da Pandolfo. L’arbitro ha così concesso il rigore, ma dagli undici metri lo stesso
portiere della Nissa ha parato la conclusione del giocatore palermitano
salvando il risultato. Da quel momento in poi, pur attaccando senza soluzione di continuità, i padroni di casa
non sono riusciti a passare.
A fine gara, in un clima di accoglienza e sportività da parte della Parmonval, il tecnico dei padroni di casa Corrado Mutolo ha commentato: «Al di la
del doppio palo e del rigore, va dato
merito agli avversari».
Soddisfatto invece il tecnico della
Nissa Alessio Sferrazza: «Per noi è una
vittoria scacciacrisi e meritata anima
di questa squadra».
GLI OSPITI DURANO SOLO UN TEMPO
Manfrè, due calci di rigore
premiano l’Alba Alcamo
ALBA ALCAMO
ATLETICO CAMPOFRANCO
2
0
ALBA ALCAMO: Ilario, Principato, Genesio, Manfrè, Calaiò,
Alderuccio, Di Miceli (87’ Cascio), Pirrone, Picone (81’ Jimoh), Di Giglia, Emmolo (46’ Polizzi). All. Chico.
ATLETICO CAMPOFRANCO: Semprevivo, Giovenco, Cinà (76’
Abbate), Lo Nigro, Kouyo (65’ Ferrante), Provenzano, Immesi, Fricano, Costa, Sciani (74’ Azzara), Corso. All. Restivo.
ARBITRO: Virgilio di Agrigento.
RETI: 53’ e 62’ Manfrè su rigore.
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’Alcamo regala la prima
vittoria al neo presidente bianconero Luigi Vinci
che in settimana ha preso le redini della società. È
durata poco più di un tempo la speranza dell’Atletico Campofranco di potere cogliere un risultato positivo contro il più quotato avversario.
Un primo tempo dove i nisseni hanno giocato certamente meglio rispetto ai padroni di casa colpendo anche una traversa al 18’ con un tiro da 30 metri
di Fricano e sfiorato il vantaggio al 44’ con un tiro
dal limite di Lo Nigro neutralizzato con una difficile
parata dall’attento Ilario. Nella ripresa, giocata dai
padroni di casa a ritmi più elevati, non c’è stata più
partita nonostante le due marcature bianconere sono arrivate su altrettanti sacro santi calci di rigori
realizzati da Manfrè al 53’ e al 62’ che spiazza per
due volte il portiere cambiando angolo durante l’esecuzione dei penalty.
MARIO FERRARA
CARMELO LOCURTO
PROMOZIONE: IL DERBY IBLEO DEL GIRONE D, VINTO DAI LOCALI, È SEGNATO DA MOLTO NERVOSISMO
Scudera e Ravalli esaltano il Santa Croce, Vittoria battuto
La Sicilia 9 Ottobre 2016
SANTA CROCE
VITTORIA
2
0
SANTA CROCE: Annese, Guglielmino, Silva (44’ st
Guarino), Iozzia, Pianese, Alma, Spadola, (22’ st
Baeli), Hydara, Ravalli, Scudera, Castania(32’ st Talarico). All. G. Lucenti
VITTORIA: Licitra, Cassarino, Di Gregorio (43’ st
Nei), Iapichino(42’ st Occhipinti), Rotondo, Di Pasquale, Cosentino,Gurrieri,Giudice, Leone, Bruno.
All. Guzzardi.
ARBITRO: Falco di Siracusa.
RETI: 11’ pt Scudera su rigore, 1’ st Ravalli.
SANTA CROCE CAMERINA. Un derby che mancava
al Comunale da tantissimi anni, per l’occasione spalti gremiti e tifo molto caldo. Parttita dai toni agonistici molto accesi, nervosa e,
poco incline per questo motivo al bel gioco
che ha latitato. Di positivo c’è solo il risultato
che, consente agli undici di Lucenti, di man-
sostenitori al seguito.
I verde-amaranto dopo la sconfitta
contro la Sarnese cercheranno di regalarsi ancora una storica vittoria
come accadde quindici giorni fa contro la forte Frattese contro i favori
dei pronostici: hanno fatto capire
che in casa saranno dolori un po’ per
tutti. Unico neo l’assenza dell’attaccante Gonzalez, infortunatosi nel
match di domenica scorsa e che ne
ha per qualche settimana. Si prevede
il grande pubblico per una domenica
di grande calcio a San Cataldo.
Le altre. Oltre alla capolista Igea
Virtus a Gela, scende in campo anche
il Due Torri di Antonio Venuto che ospita il Gragnano, squadra campana
che sta completando le sue sfide con
le siciliane.
I biancorossi, dopo il buon pari di
Castrovillari in cui è emerso gioco e
carattere, vorranno conquistare la
prima vittoria tra le mura amiche del
Vasi.
tenere il secondo posto in classifica. A tratti
si sono visti scampoli di calcio giocato con
capovolgimenti di fronte e tagli in orizzontale che avrebbero meritato continuità e
conclusioni accettabili da parte degli opposti schieramenti. Veniamo alla cronaca: primi dieci minuti di assoluta noia, le due squadre si affrontano prevalentemente a centrocampo, ma, basta la prima percussione centralmente ed ecco che, Di Gregorio abbatte
in area Spadola, è calcio di rigore indiscutibile, sul dischetto lo stesso numero dieci che
spiazza l’incolpevole Licitra e fa gol, sono
trascorsi undici minuti.
I vittoriesi hanno una reazione al gol subito, per circa dieci minuti lottano con le unghie e con i denti, ma i loro frombolieri hanno le polveri bagnate, soltanto qualche tiro
che non impensierisce l’esperto Annese. Ci si
avvia stancamente al termine della prima
frazione di gioco, serpeggia nervosismo nei
giocatori in campo, a farne le spese in pieno
recupero sono Pianese, per il Santa Croce e
Leone, del Vittoria che quasi vengono alle
mani, il direttore di gara li caccia entrambi. Il
secondo tempo incomincia subito con il botto, calcio di punizione dal limite per i locali ,
con una autentica pennellata Ravalli, disegna una parabola che risulta imparabile per
il portiere ospite, due a zero. La contesa si fa
spigolosa, cattiva, nervi a fior di pelle da parte degli ospiti, resa ancora più nervosa dall’arbitro. Al 32° Gurrieri si fa cacciare per una
gomitata ai danni di Ravalli. Vittoria in nove
uomini e partita virtualmente finita. Si fa
cacciare pure un membro della panchina
biancorossa e tensione sugli spalti anche fra
le due tifoserie. Dopo sei minuti di recupero
fine delle ostilità, in tutti i sensi.
SALVO DI MARTINO
LIBORIO SCUDERA (S. CROCE)
Il Real Paternò cala
il tris a Mascalucia
Murabito e Iddrisu gol
e lo Sp. Trecastagni vola
CITTÀ DI MASCALUCIA
REAL PATERNÒ
0
3
CITTÀ DI MASCALUCIA: Spina, Spampinato, Richichi (27’st Billa), Di
Mauro A., Florio, Rundo, Monforte (17’st Mazzarelli), Grimaldi
(40’ st Leanza), Malaponti, Garofalo, Di Mauro G. All. Stella.
REAL CITTÀ DI PATERNÒ: Cosentino, Lauria (13’st Castelli), Balsamo, Caruso (28’ st Acquino), Campanella, Daidone, Garrasi (36’ st
Behrami), Minutola, Piemonte, Sinatra, Nicotra. All. La Rosa
ARBITRO: sig. Mattace Raso di Messina.
RETI: 5’ pt Garrasi, 21’ pt Nicotra, 42’ st Sinatra.
NOTE: 33’ s.t. espulso Florio (M) per doppia ammonizione.
MASCALUCIA Vittoria sul velluto per il Real Città di Paternò
che batte in trasferta il Città di Mascalucia rilanciando le
proprie ambizioni d’alta classifica. Ospiti che hanno mostrato un atteggiamento prettamente offensivo sin dallo
schieramento iniziale, confermando sul campo di essere
squadra solida e di qualità: coi propri attaccanti bravi a
giocare sullo stretto e a saltare facilmente l’uomo. Il Città
di Mascalucia, invece, ha mostrato tutti i propri limiti
tecnici e caratteriali: con un modulo iniziale più che ermetico e con un gioco fatto quasi ed esclusivamente di
rimessa. Poche le emozioni regalate al centinaio di spettatori presenti al Bonaiuto Somma che hanno atteso appena 5’ per vedere la rete ospite di Garrasi, per poi assistere al raddoppio di Nicotra che difatti ha chiuso la partita. Non è bastata la girandola di sostituzioni della ripresa per permettere al Città di Mascalucia di riaprire la
partita, rimasta ben salda nelle mani degli ospiti che in
superiorità numerica hanno messo agli archivi il definitivo tris con Sinatra.
ORAZIO GASPARE ARDIZZONE
REAL SIRACUSA BELVEDERE
SPORTING TRECASTAGNI
1
2
REAL SIRACUSA: Cerruto, Amore (32' st Riela), Casavecchia, Fusca,
Saraceno, Zagami (32' st Pasquaiicchio), Cardile (32' st Maieli),
Messina, Carrabino, Linares, Garofalo. All. Bonarrivo.
SPORTING TRECASTAGNI: Pappalardo Alessandro, Riolo, Gennaro,
Mannino (15' st Alì), Pappalardo Andrea, Murabito, Papotto (25'
st Aniello), Pavone, Idrissu, Luca, Romano (35' st Mirabella). All.
Torrisi.
ARBITRO: Salerno di Catania.
RETI: 25' Murabito (rigore), 45' Linares, 13' st Idrissu.
NOTE: Espulso al 37' st l'allenatore etneo Torrisi per proteste.
SIRACUSA Colpaccio dello Sporting Trecastagni che ha espugnato il Giorgio Di Bari battendo di misura il Real Siracusa al termine di un match combattuto ed a tratti nervoso, sopratutto nei minuti conclusivi. Dopo l'immancabile fase iniziale di studio, i primi affondi sono ospiti con
Mannino e Papotto. I locali hanno reagito con azioni di
ripartenza culminate al 12' con un colpo di testa di Zagami e con l’incursione pericolosa di Garofalo. Al 25' il vantaggio dello Sporting Trecastagni scaturito su rigore
concesso dall'arbitro per atterramento in area di Idrissu
da parte di Cerruto e trasformato da Murabito. Al 40' traversa colpita da Fusca con un tiro da centrocampo. Pressing asfissiante di fine primo tempo dei siracusani che
hanno pareggiato al 45' con una punizione dal limite di
Linares, deviata dalla barriera. Nella ripresa, al 10' st gran
tiro al volo di Carrabino alto sulla traversa. Al 13' il nuovo
vantaggio ospite con Idrissu, lanciato da Luca. Al 28' st
altra punizione di Linares che s'è stampata sulla traversa. Infuocati i minuti finali.
BEPPE JANNÌ
Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
LA SICILIA
primo piano
Il convegno. Volontari
il Csve e la giustizia
di comunità
Si rafforza il ruolo del volontariato nell’applicazione della “messa alla prova” di
soggetti, raggiunti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, che possono svolgere servizio in esecuzione penale esterna
presso enti del Terzo Settore. Il convegno
interprovinciale “La giustizia di comunità”, organizzato dal Centro di Servizio per
il Volontariato Etneo con la collaborazione del Tribunale di Ragusa, ha infatti permesso di approfondire alcuni aspetti del-
da un lato che possano essere estese le
possibilità di applicazione dell’istituto
della messa alla prova, dall’altro che ci sia
più sensibilità su questo aspetto. Su alcuni elementi tecnici è invece intervenuto il
Gip presso il Tribunale di Ragusa, Claudio
Maggioni. «Il Centro – ha detto Salvo Raffa, presidente del Csve – proseguirà con
decisione il progetto che riguarda la promozione della messa alla prova».
l’istituto giuridico e mettere a confronto i
vari soggetti coinvolti.
All’incontro presso il Tribunale erano
presenti avvocati, assistenti sociali, volontari, rappresentanti di associazioni ed
enti del Terzo Settore, oltre a magistrati e
responsabili degli uffici preposti. Moderati dall’assistente sociale Marco Santoro,
i lavori sono stati aperti dai saluti del presidente del Tribunale di Ragusa Giuseppe
Tamburini (nella foto), che ha auspicato
R. R.
Chirurgia, Aricò rassicura tutti
e la Padua obietta: «Parliamone»
«Intervengo anche da medico», dice la senatrice, e si appella ai colleghi
GIUSEPPE LA LOTA
LE ORIGINI. Tutto è co-
minciato con una circolare interna inviata il 3
ottobre dal manager Aricò ai 3 primari di chirurgia iblei, Di Mauro
(Ragusa), Aprile (Modica), Carnazza (Vittoria),
e ad altri sanitari per conoscenza. La circolare
che anticipa di un anno
il decreto Balduzzi, non
è piaciuta al personale
sanitario di Modica e di
Vittoria (altro che terrore mediatico). Il giorno
dopo il direttore sanitario Pino Drago e poi anche il manager Maurizio
Aricò si sono affrettati a
chiarire che l’intento
non è quello di differenziare le tre realtà chirurgiche iblee
Maurizio Aricò ha ribadito che non si
intende creare “chirurgia di serie A e
di serie B”: “Nessun depauperamento
dei reparti di Chirurgia degli ospedali
di Modica e Vittoria”. La puntualizzazione ha soddisfatto Ignazio Abbate e
Giovanni Moscato. I due sindaci ad Aricò ci credono ed esprimono univoche soddisfazioni. A terrorizzare i pazienti e i sanitari dei territori di Modica e di Vittoria, dopo quella circolare,
erano stati i giornali. “I nostri repartigongola Abbate- non verranno affatto smantellati come qualcuno voleva
far credere creando terrore mediatico. Ci sarà, semmai, un aumento dell’offerta sanitaria in provincia di cui
non potrà che giovare l'intero territorio ibleo. Ringrazio il dott. Aricò per
questa precisazione che ci ha voluto
inviare. Mi auguro che in futuro ogni
possibile cambiamento riguardante
gli ospedali, possa essere concertato
con i sindaci dei Comuni interessati”.
Anche Moscato dice la sua: “Come
sindaci avevamo giustamente chiesto delle spiegazioni perché abbiamo
il compito di difendere il nostro territorio. Le spiegazioni sono arrivate e
va bene così”.
Il caso sanitario è chiuso? Venerina
Padua, senatrice del Pd, ricorda ad Aricò le prerogative dei vari soggetti
coinvolti nella vicenda sanitaria. “E’ il
La Sicilia 9 Ottobre 2016
La polemica. Federsanità: «In
questo ambito è inaccettabile
ogni atto di propaganda»
direttore generale a decidere le linee
operative delle strutture sanitarie
presenti in provincia di Ragusa, ma
siamo noi politici ad essere stati eletti
per rispondere alle esigenze e ai bisogni della collettività. Quindi, sarebbe
opportuno che il manager si confron-
.29
tasse con noi”. Se Maurizio Aricò non
ha sentito il bisogno del confronto in
questi anni al vertice, perché dovrebbe sentirlo adesso che è quasi alla fine
del mandato? La senatrice si sta facendo promotrice di un incontro tra
la deputazione nazionale e regionale
dell’area iblea con il vertice dell’Asp 7,
Maurizio Aricò, anche alla luce delle
ultime scelte, soprattutto in tema di
rivisitazione degli interventi dell’area chirurgica, che stanno continuando a fare discutere. “Con riferimento
all’aspetto in questione – sottolinea
la Padua – e lo dico da medico, ritengo
che il percorso avviato, che contempla la concentrazione degli interventi
più complessi nella struttura chirurgica di Ragusa, non determini una penalizzazione tout court delle altre
chirurgie di Vittoria e Modica ma dia
vita a una differenziazione operativa
anche perché, altrimenti, il rischio
maggiore che si correrebbe sarebbe
quello di ingolfare un solo reparto,
Ragusa, facendo tra l’altro perdere ogni contenuto professionale alle altre
realtà. Quindi, non avremmo risolto
nulla. Invece, la riorganizzazione dell’area chirurgica avrà un senso se accompagnata e, soprattutto, se non
svilirà la professionalità dei medici e
di tutti gli operatori sanitari presenti
che hanno continuato a operare”. Addosso al sindaco Federico Piccitto e di
conseguenza anche al manager dell’Asp, va anche il gruppo consiliare di
Ragusa che fa capo ai consiglieri Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita. “Forse l'atto
ufficiale che può essere commentato
è l'ordine di servizio di Aricò che riguarda il ridimensionamento dei reparti di Chirurgia nei presidi ospedalieri di base di Modica e Vittoria, mentre a Ragusa viene rafforzato. Ma anche questa scelta appare poco razionale e difforme alla norma perché
laddove vi sono chirurgie devono essere sempre degne di questo nome”.E
Giovanni Iacono, presidente di Federsanità aggiunge: “Soprattutto in Sanità penso che la propaganda non dovrebbe avere alcuno spazio”.
La
pasticceria
festeggia
il primo
mese della
riapertura
con le
eccellenze
de «La
vendemmia
di via Monte
Napoleone»
Dolci d’autore, passione antica
Da Ragusa a Milano un brindisi con Di Pasquale e le sue specialità
Trenta giorni da ricordare: tanti ne
sono passati dalla riapertura della
Pasticceria Di Pasquale che ha
riaperto i battenti lo scorso 9
settembre, con il progetto di
rilancio del Gruppo Jobbing Centre.
Giovedì sera, il nuovo team ha
festeggiato il primo mese a Milano,
in occasione dell’appuntamento
con “La Vendemmia di via Monte
Napoleone”, con un inedito
incontro tra tre aziende storiche del
bel Paese, il nord di Venini e il sud di
Valle dell’Acate e della Pasticceria
Di Pasquale, per raccontare e
celebrare l’espressione autentica di
chi lavora per produrre eccellenza.
Da Ragusa a Milano passando per
Venezia, ammirando l’arte di
Venini, con opere ispirate a Sua
Maestà il Vino, e degustando due
dei 7 vini di Valle dell’Acate, il
Cerasuolo di Vittoria Docg e Zagra
Grillo Sicilia Doc. Dulcis in fundo le
ricette che hanno reso famosa la
pasticceria Di Pasquale: i fiocchi di
neve, i biscotti con mandorle di
Avola, il dolce Savoia, e la torta
Savoia.
Durante la serata, il figlio del
fondatore della pasticceria Di
Pasquale, Enzo Di Pasquale, ha
raccontato che “la torta Savoia
proposta a Milano insieme ad altre
produzioni tipiche, era il celebre
dolce al cioccolato tanto amato da
Leonardo Sciascia, che ne faceva
scorte in ogni sua tappa ragusana.
Lo
scrittore
fu
più
volte
immortalato dal maestro Giuseppe
Leone, con le sue foto che
raccontano la storia dell’Isola”.
Dopo la recente riapertura dello
storico locale di viale Vittorio
Veneto,
la
pasticceria
sta
rilanciando la sua attività con una
nuova
formula
di
valorizzazione culturale
dell'arte
dolciaria,
attuata sia attraverso
l’affiancamento di attori
culturali del territorio,
sia con la realizzazione
di percorsi di alta
formazione per figure
professionali del mondo
della ristorazione e della
pasticceria.
Tra
i
prossimi
traguardi
l’apertura di due corner
a
Roma
e
Milano,
dove
l’appuntamento di giovedì è stato
un
piccolo
assaggio
dell’accoglienza meneghina che si è
mostrata
calorosa
verso
le
specialità Di Pasquale.
Giornale di Sicilia 9 Ottobre 2016
LA SICILIA
32.
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
ragusa provincia
AEROPORTO
Giarratana
Bando di gara deserto
«Vincoli stringenti
ma siamo già pronti
a ulteriori modifiche»
Caserma Cc
e S. Bartolo
arrivano
le risorse
del restauro
ALESSIA CATAUDELLA
Rotte europee. Dibennardo e Taverniti: «Alcuni vettori
estenderanno i termini della loro programmazione»
LUCIA FAVA
COMISO. Sarà ripubblicato a breve il
nuovo bando per le compagnie aeree
finanziato con gli 1,3 milioni di euro di
fondi ex Insicem dell’ex Provincia.
Nonostante la gara dello scorso 30
settembre sia andata deserta, la società che gestisce l’aeroporto di Comiso è
pronta a ripartire. Di concerto con il libero consorzio sta quindi procedendo
alla ripubblicazione dell’avviso che è
diretto alla concessione di contributi
pubblici per l’attivazione di nuove
rotte internazionali da e per lo scalo ibleo.
A fare chiarezza su questo nuovo
passaggio sono il presidente di Soaco,
Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti. A cominciare dal fatto che il bando di gara,
regolamentato dalla Unione europea
attraverso gli “Orientamenti sugli
aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree”, deve necessariamente
seguire quanto prescritto da alcune
norme specifiche. “L’aiuto all’avviamento – spiegano presidente e amministratore delegato – può coprire fino
al 50% dei diritti aeroportuali in relazione a una rotta per un periodo massimo di tre anni. I costi ammissibili sono i diritti aeroportuali in relazione alla rotta. È bene precisare come, rispetto ad altre realtà medio-grandi, i diritti aeroportuali applicati a Comiso sono di gran lunga inferiori”.
Solo per fare un esempio, un passeggero in partenza dall’aeroporto di
Comiso con un Boeing paga diritti aeroportuali allo scalo per circa 11,00
euro, su medesimo aeromobile a Ro-
LE SCELTE. La
decisione di
ripubblicare il
bando è legata alla necessità di potenziare ulteriormente l’operatività del
«Pio La Torre»
di Comiso
ma Fiumicino ne paga quasi 30,00.
“Ciò inevitabilmente – continuano
Dibennardo e Taverniti – va a determinare che anche gli aiuti potenzialmente erogabili attraverso un bando
sono limitati e quindi di poco interesse per i vettori. E le compagnie hanno
spesso evidenziato ciò quando si è
presentata loro l’opportunità di partecipare”.
Inoltre, il bando è limitato da un ulteriore vincolo, sempre previsto dagli
orientamenti: gli aiuti all’avviamento
non possono cumularsi con altri tipi di
aiuti di Stato concessi per l’esercizio di
una rotta. Un vettore che partecipa al
bando non può quindi ricevere altri
contributi da parte dell’aeroporto.
“Paradossalmente – continuano presidente e amministratore delegato –
per incentivare una rotta è spesso più
conveniente per un vettore avviare
una trattativa diretta con un piccolo
aeroporto piuttosto che seguire l’iter
di gara europeo”. “L’attuale decisione
di ripubblicare il bando – chiariscono
Dibennardo e Taverniti – nasce dalla
consapevolezza che alcuni vettori
stanno estendendo i termini della loro
programmazione di rotte per la prossima stagione estiva. Potrebbero
quindi ancora valutare il tutto”.
CAVE E TOUR.
Al via la fase operativa del
progetto “Iblee Valleys
Circuit”, ovvero il Circuito
delle Cave Iblee, realizzato dall’Associazione culturale Sud. Oggi,
alle 16,30,
presso la Sala
della Sciabica
in piazza II Ottobre a Ispica,
si svolgerà il
primo dei cinque seminari
divulgativi e
promozionali
in programma, che mirano a diffondere questa interessante iniziativa. Entra così
nel vivo il progetto nato con
l’intento di far
conoscere, valorizzare e rendere fruibile le
caratteristiche
cave che si
snodano nella
parte occidentale dell’Altopiano del Sud
Est siciliano.
GIARRATANA. Potranno essere avviati i lavori per la caserma dei carabinieri e la chiesa di San Bartolomeo a Giarratana. La giunta regionale, con la deliberazione n 303,
ha dato copertura finanziaria a
tutti i progetti ritenuti ammissibili
per il bando relativo ad interventi
di recupero nei centri urbani, a suo
tempo, emesso dall’assessorato
regionale alle Infrastrutture. Non
appena emessi i relativi decreti i
due progetti potranno essere rapidamente avviati a realizzazione. Il
piano che riguarda la chiesa di San
Bartolomeo, per l’importo di
800.000 euro, prevede il consolidamento e restauro degli interni,
la pulitura di tutti gli elementi lapidei, il potenziamento di impianti e servizi. L’intervento sulla caserma, per l’importo di 559.260,
prevede la riqualificazione urbanistica dell’edificio con rifacimento
dei prospetti esterni, la manutenzione straordinaria degli alloggi e
dei servizi e l’allestimento di un
piccolo “museo del carabiniere”.
“Un risultato importante per
l’amministrazione comunale che
ha fortemente sostenuto le due opere”, commenta il primo cittadino della Perla degli iblei Bartolo
Giaquinta. A Giarratana è stato finanziato anche un intervento di
ristrutturazione dell’edificio delle
suore francescane dell’Immacolata, per l’ammontare complessivo
di 710.000 euro. “Il progetto di restauro e risanamento della chiesa
di San Bartolomeo è pensato per
ridare luce e dignità ad uno dei
nostri beni più importanti, sia
strutturalmente, che per il valore
religioso e sociale che rappresenta
per la comunità”, fa rilevare il consigliere comunale Noemi Lucifora.
La Cgil: «Noi, figli di un sistema pensionistico minore»
ISPICA.
Due giorni di dibattiti e confronti in piazza. Affrontato anche il nodo del referendum
LE INIZIATIVE. Nu-
GIUSEPPE FLORIDDIA
ISPICA. Evento partecipato in piazza
Mazzini quello della LiberEtà organizzato dalla Cgil-Spi provinciale, evento caratterizzato da due problematiche, il primo politico, il secondo
pensionistico. Il via agli interventi e al
dibattito è stato preceduto dall’iniziativa ‘‘Vicolando…Vicolando’’, Passeggiata alla scoperta di Ispica. Nella
1^ giornata, dopo il saluto del sindaco
Pierenzo Muraglie il via alla tavola rotonda sul tema: ‘‘Dalle regole alla politica’’, coordinata dal giornalista
Marco Sammito. A confronto ‘‘le ragioni del Sì e quelle del No del referendum costituzionale’’. L’avv. Bartolo Iacono e l’on. Giuseppe Di Giacomo,
fautori del Sì e l’on. Maria Lucia Lorefice, Maurizio Calà, segretario regionale dello Spi Cgil Sicilia e Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di
Ragusa, tutti sostenitori del No. E’ stato l’avvocato Bartolo Iacono a spiegare quali sono i cambiamenti intervenuti nella nostra Carta. Si sintetizzano nella fine del bicameralismo perfetto, la riduzione dei senatori da 315
a 100, il contenimento dei costi per il
funzionamento delle istituzioni, la
soppressione del Cnel tra i cambiamenti più importanti’’.
Chi ha perorato la causa del No ha sostenuto ‘‘che i risparmi nel bilancio
dello Stato non sono quelli che vengono pubblicizzati, solo 57 milioni di
euro rispetto al mezzo miliardo vantato dal presidente Renzi, la rappresentanza parlamentare, come nel
Porcellum, viene scelta dalla stessa
classe politica strozzando il principio
di sovranità del popolo’’. Chi ha sostenuto le ragioni del Sì ha posto in evidenza ‘‘che di riforma Costituzionale
si parla almeno di un trentennio; l’ar-
merosi i partecipanti agli appuntamenti che hanno caratterizzato
la due giorni promossa dalla Cgil.
A destra, Roberta
Malavasi conduce
il dibattito
COMISO. Il servizio è destinato a chi ha presentato apposita istanza
Stanziate somme pari a 110mila euro
per aiutare gli anziani ultra 75enni
COMISO. Buone notizie per gli anziani residenti nel territorio casmeneo. Il comune di Comiso è stato
ammesso ad un finanziamento regionale di 110mila euro finalizzato
a sostenere interventi in favore di
anziani ultra settantacinquenni
non autosufficienti allo scopo di favorirne la permanenza o il ritorno in
famiglia. A renderlo noto è l’assessore alle Politiche Sociali, Vittorio
Ragusa.
“Destinatari del servizio – spiega
l'assessore Ragusa – sono gli anziani
in possesso dei requisiti imposti da
specifico decreto assessoriale che
hanno presentato istanza nei tempi
dovuti a seguito di Avviso Pubblico
emesso dal Comune. Il servizio sarà
erogato attraverso l’acquisto di prestazioni domiciliari presso organi-
smi ed enti no profit regolarmente
accreditati e scelti dagli utenti”.
“Questo particolare servizio – aggiunge il sindaco Filippo Spataro – è
finalizzato a garantire, quanto più
possibile, la dignità e la qualità della
vita delle persone anziane, promuovendo il diritto dell'anziano a
mantenere i propri spazi, le proprie
abitudini, i propri oggetti, la propria
casa, la rete del vicinato. Favorire la
permanenza del soggetto anziano
nel proprio ambiente naturale è importante perché si evita di turbare
determinati equilibri familiari e di
ricorrere a forme di ricovero e ospedalizzazione non strettamente indispensabili, superando, così, forme di abbandono e di emarginazione”.
Prevista laconcessione di unbuono di servizioper l’acquisto di prestazioni sociali o socio-sanitarie. Il
voucher è, inoltre, destinato all’acquisto di prestazioni domiciliaripresso organismi e enti no profit iscritti all’albo regionaledelle istituzioni socio-assistenziali, liberamente scelti dalle famiglie.
L. F.
chitettura parlamentare necessitava
di un radicale cambiamento per adeguarla ai tempi. Il taglio del numero
dei senatori, quello dei costi considerato che anche la pletora di componenti del Cnel non esisterà più consentirà di convogliare le risorse risparmiate in altri settori vitali per la
vita sociale’’. Si è parlato poi della
problematica sanità, è stato detto in
buona sostanza: ‘‘Avere poi una Sanità uniforme in tutto il Paese senza differenziazione in termini di qualità e
di quantità delle prestazioni è quello
che indica la riforma e proprio in Sicilia che di questo si ha proprio bisogno.
Ed è stato poi la discussione sulla Sanità in Sicilia a prendere il sopravvento che nei fatti ha chiuso il dibattito’’.
Nella 2^ giornata, pensioni, coinvolti Roberta Malavasi, segretaria generale Spi-Cgil di Ragusa che ha fatto
la storia del problema pensioni sottolineando poi che i sindacati si sono
mobilitati contro la legge Fornero,
dopo cinque anni è arrivata la possibilità di sedersi ad un tavolo con il Governo, dopo 4 mesi è arrivato un verbale di sintesi che prevede punti ben
specifici; Nicola Mollica, responsabile Dipartimento previdenza Spi-Cgil
di Messina: Cosa ha prodotto la legge
Fornero sull’accesso alle pensioni?
L’inasprimento dei requisiti, ha penalizzato le donne, non ha previsto che
c’era gente che poteva andare in pensione e con l’inasprimento è saltato
tutto in aria; Sergio Perino, segretario
nazionale Spi-Cgil, ha sottolineato
che per la prima volta c’è un accordo
che migliora un poco le pensioni, verrà data poi ad un maggior numero di
pensionati la 14^, si arriva quasi a
3milioni, c’è infine un impegno a rivedere il sistema di rivalutazione delle
pensioni.
POZZALLO
L’ARRIVO DI UN MIGRANTE MORTO
Minori
e migranti
L’hotspot
è al collasso
MICHELE GIARDINA
POZZALLO. Trasformato di fatto
in struttura di “seconda accoglienza per minori non accompagnati” il Centro di primo soccorso di Pozzallo. Che, dal mese
di maggio 2015 funziona anche
da hotspot, anche se la data ufficializzata dal Ministero dell’Interno è quella del 1 gennaio
2016. Duecento i ragazzi che vi
soggiornano stabilmente da oltre un mese per la impossibilità
concreta di trovare loro un’adeguata sistemazione, in ossequio alla normativa vigente.
Che, oltretutto, per i migranti
minori che sono considerati
soggetti vulnerabili, prevede la
realizzazione di specifici progetti di assistenza e accoglienza elaborati per lo svolgimento
di una serie di attività atte a favorire la loro integrazione sul
territorio. Di tanto in tanto il
numero dei giovani ospiti del
Centro scende di alcune unità, a
seguito dello spontaneo allontanamento di alcuni di loro, di
cui, purtroppo, si perdono regolarmente le tracce, per poi
essere prontamente integrato
con un nuovo sbarco. In considerazione della loro lunga permanenza a Pozzallo, è facile incontrare in città gruppi sempre
più numerosi di questi ragazzi.
Molto frequentati gli uffici
postali, i negozi attrezzati di
prodotti telefonici, la piazzetta
Padre Pio, le pensiline di partenza e arrivo degli autobus, il
lungomare Pietrenere. Alcuni,
cestini della spesa in mano, si
aggirano nei supermercati per
fare piccole compere, incontrare persone e respirare aria di
grande libertà. Il fenomeno degli sbarchi sta assumendo dimensioni enormi. Ieri sera ne
sono arrivati altri 260. Mentre
due salme dell’ultimo tragico
sbarco sono state tumulate nel
cimitero di Santa Croce. Norme
e regole non riescono più a reggere l’urto di una emergenza
senza fine. Con conseguenze
sempre più allarmanti che
stanno mettendo a dura prova
la tenuta sociale del Paese. A
Pozzallo, da un po’ di tempo a
questa parte, si conferma il
trend dell’arrivo di piccoli nuclei familiari libici. “Impossibile vivere in Libia – le dichiarazioni rilasciate alla Polizia di
Stato – a causa di violenze senza fine e la mancanza di lavoro”. Secondo Save the Children
quelli più esposti al rischio di abuso e sfruttamento sono i minori non accompagnati in transito per raggiungere altri Paesi
del Nord Europa. Si tratta di
bambini ed adolescenti giovanissimi che, sin dall’inizio del
loro viaggio, subiscono maltrattamenti disumani e degradanti, spesso vere e proprie forme di tortura, e che vengono
scambiati tra gruppi di trafficanti come avviene nel mercato della droga e delle armi. Tra
le migliaia di minori i gruppi
principali sono quelli degli eritrei e dei somali. Sempre più alto il numero di richieste di asilo. Il dirigente nazionale Consap, Igor Gelarda, sottolinea
che tra il 2015-2016 c’è stato
un + 60% di richieste di protezione internazionale.