Pallone d`oro: è Messi il vincitore. Mai nessuno come lui

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Pallone d`oro: è Messi il vincitore. Mai nessuno come lui
Pallone d’oro: è Messi il vincitore. Mai nessuno come lui
di Matteo Palese, 13 Gennaio 2016
Com’era prevedibile già da diverse settimane, a vincere il Pallone d’oro è stato Lionel Messi, al suo quinto successo personale. Un record perché
mai nessuno era riuscito a vincerne tanti quanti l’asso argentino che era molto emozionato sul palco di Zurigo: “Incredibile essere ancora qui, era
il mio sogno da bambino. Grazie a chi mi ha votato, ai compagni e alla squadra. Ringrazio tutto il calcio, mi ha regalato cose belle e brutte ed ho
sempre imparato cose nuove. Grazie!". La percentuale dei voti è stata netta: Messi 41,33%, Ronaldo 27,76%, Neymar 7,86%. I due sfidanti si sono
dovuti accontentare del podio in particolare CR7 che è sembrato sereno forse perché anche lui aveva percepito la vittoria della “Pulce” visti i 52
gol del 2015 e la cinquina ottenuta con la maglia blaugrana. A premiarlo ci ha pensato Ricardo Kaka, ex calciatore del Milan che grazie ai
rossoneri vinse a sua volta il Pallone d’Oro.
Ma l’argentino non è il solo membro della società catalana ad essere stato premiato. Il tecnico Luis Enrique ha vinto il premio come miglior
allenatore dell’anno battendo Pep Guardiola, ex mister proprio del Barcellona. A ritirare il premio, però, è stato un dirigente blaugrana perché l’ex
allenatore della Roma non è potuto volare a Zurigo per altri impegni.
Durante la serata è stato assegnato anche il premio Puskas, ovvero il gol più bello del 2015. In lizza c’erano Wendell Lira, Lionel Messi e il nostro
Alessandro Florenzi. A vincere è stato il brasiliano Lira (“Momento importante per la mia vita”) premiato per la sua rete durante una gara di Serie
D brasiliana, Goianesia-Atletico Goianiense. A consegnare il premio una vecchia conoscenza del nostro calcio: Hidetoshi Nakata, ex di Perugia,
Roma, Parma, Bologna, Fiorentina. Dispiacere per Florenzi che però non si dice deluso: “L'ho presa con filosofia, come sempre nella mia vita.
Sono qui come un bambino di cinque anni alle giostre. Abbiamo perso una bambola, ma ci saranno altre occasioni per vincerla. Il Brasile è più
grosso dell'Italia e quindi hanno votato di più. La prossima volta proverò a segnare da più dietro, proveremo a fare qualcosa di strano”.
Altro campione della nostra Serie A presente a Zurigo era Paul Pogba, arrivato con la mamma e con indosso una giacca molto appariscente. Il
centrocampista della Juve è stato inserito nella Top 11 della Fifa: “Un onore essere qui, spero di essere su un palco così importante anche con la
Francia agli Europei".
La squadra dell’anno è così composta: Neuer, Thiago Silva, Marcelo, Sergio Ramos, Dani Alves, Iniesta, Modric, Pogba, Neymar, Messi, Cristiano
Ronaldo. Giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero allenare come ha dichiarato Marco Van Basten: “Che squadra, se fossi l'allenatore gli direi
'Divertitevi".
Ma non solo calcio maschile. Protagonista anche il calcio femminile in questa giornata importante. Il premio come miglior tecnico femminile è
andato a Jill Ellis, allenatrice della nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti d'America che ha portato alla conquista della medaglia d’oro al
Campionato mondiale di Canada 2015. “Grazie a giocatrici e staff, è un premio per tutti. Ringrazio la famiglia e la federazione americana" sono
state le sue parole al momento della premiazione. Gli altri candidati erano Mark Sampson, allenatore della nazionale di calcio femminile
dell’Inghilterra e Norio Sasaki, commissario tecnico della Nazionale di calcio femminile del Giappone.
Come per gli uomini, anche per le donne c’è un Pallone d’oro. A vincerlo è stata Carli Lloyd, centrocampista americana delllo Houston Dash,
autrice di una tripletta nella finale mondiale con gli USA: “Un onore, un sogno. Grazie a chi mi ha votato, alla federazione americana, alla nostra
allenatrice Jill, le compagne di squadra. Non credevo di poter diventare la più forte calciatrice del mondo". Le sfidanti della vincitrice erano la
giapponese Aya Miyama, centrocampistadell'Okayama Yunogo Belle e la tedesca Celia Sasic che proprio ieri sera ha annunciato il suo addio al
mondo del calcio, a 27 anni, per motivi di maternità: “Il momento più bello è stato vincere la Champions con il Francoforte. Il mio obiettivo era
fare gol, ora mi aspetta un'altra sfida: farò la mamma".