SELEZIONE POESIE
Transcript
SELEZIONE POESIE
SELEZIONE POESIE RIMA LONTANA LONTANA Non mi toccare Non ci provare Stammi lontano, non ti avvicinare Intorno al cuore ho sedici cani Intorno al cuore ho un incendio rosso Se tu mi tocchi ti bruci le mani Se tu mi tocchi ti saltano addosso Intorno al cuore ho filo spinato Le tue parole me l’hanno legato E ora tu vieni e mi cerchi la mano Ma non la trovi perché Come una stella da un aeroplano Sono lontano Così lontano Sono lontano da te. RIMA DELLA RABBIA GIUSTA Tu dici che la rabbia che ha ragione È rabbia giusta e si chiama indignazione Guardi il telegiornale Ti arrabbi contro tutta quella gente Ma poi cambi canale e non fai niente Io la mia rabbia giusta Voglio tenerla in cuore Io voglio coltivarla come un fiore Vedere come cresce Cosa ne esce Cosa fiorisce quando arriva la stagione Vedere se diventa indignazione E se diventa, voglio tenerla tesa Come un’offesa Come una brace che resta accesa in fondo E non cambia canale Cambia il mondo. (B. Tognolini, Rime di rabbia, Salani) (B. Tognolini, Rime di rabbia, Salani) CAPITANO UNCINO Capitan Uncino deve ricordarsi di non grattarsi i piedi. Capitan Uncino deve stare allerta se gli prude il naso. Capitan Uncino ha una maniera esperta di stringerti la mano. Capitan Uncino deve poi guardarsi: dall’aprire scatole di acciughe da giocare allo schiaffo del soldato dal passarsi la mano sulle rughe dallo sfogliare un volume illustrato. Di tanta gente non invidio il destino, ma men di tutti di Capitan Uncino. (S. Silverstein, Strada con uscita, Salani) 1 ASCOLTAMI INVERNO Ascoltami inverno non sognarti di entrare Mi piaci sui rami sdraiato nel cielo disteso sul mare seduto nel prato ma ascoltami inverno non ti voglio qui dentro Se bussi sui vetri ti soffio sul naso se suoni alla porta non ti aprirò ascoltami inverno non ti voglio qui dentro Però aspettami fuori non andare lontano adesso esco io Possiamo giocare Mi piace trovarti sull’uscio di casa sentir sulla faccia le tue dita gelate ma ascoltami inverno non ti voglio qui dentro. Qui dentro è il mio cuore (G. Quarenghi, E sulle case il cielo, Salani) L’ARIA L’aria è fiato, soffio e brezza sulle guance ti accarezza. L’aria gonfia, svela, spinge con le nuvole dipinge fischia e schiocca tra le fionde si riposa sulle onde. L’aria è tutto e non è niente c’è anche quando non si sente. (C. Carminati, Poesie per aria, Topipittori) 2 GIOVANNINO PERDIGIORNO Giovannino Perdigiorno ha perso il tram di mezzogiorno, ha perso la voce, l’appetito, ha perso la voglia di alzare un dito, ha perso il turno, ha perso la quota, ha perso la testa (ma era vuota), ha perso le staffe, ha perso l’ombrello, ha perso la chiave del cancello, ha perso la foglia, ha perso la via: tutto è perduto fuorché l’allegria. (G. Rodari, I viaggi di Giovannino Perdigiorno, Einaudi ragazzi) TESTE VUOTE Giovannino Perdigiorno, su e giù per le corriere, capitò nel paese delle teste leggere. a metà dell’ascensione per fortuna, la sventata, nei fili del tram rimaneva impigliata. Quei poveretti avevano la testa fatto così, che si tirava il vento andava fino a Forlì. E che tristezza poi veder le teste vuote ruzzolare per la strada senza bisogno di ruote. Per tenerla sul collo mettevano nel cappello chi un sasso, chi un mattone, chi un mortaio col pestello. Erano vuote del tutto, salvo pochi pensierini che ci ballavano dentro come dei sassolini. (G. Rodari, I viaggi di Giovannino Perdigiorno, Einaudi ragazzi) Con tutto ciò, però, succedeva ogni pochino che una testa scappava via come un palloncino: 3 GLI UOMINI DI GOMMA Giovannino Perdigiorno, viaggiando in cavallo a dondolo, capitò nel paese più elastico del mondo. Era un paese instabile, acrobatico, insomma era giusto il paese degli uomini di gomma. Per le strade vedevi simpatiche persone che saltavano e rotolavano anche meglio di un pallone. Se cadevano si rialzavano senza una sbucciatura: di picchiare il capo nel muro non avevano paura. Avevano di gomma le mani, i piedi, il naso, ma il nostro Giovannino era poco persuaso… «In testa, che ci avete?» «Aria, naturalmente.» «E come fate a pensare?» «Non pensiamo per niente.» «Ecco, volevo ben dire… Il paese pareva bello, ma la testa qui serve solo per tenerci il cappello.» (G. Rodari, I viaggi di Giovannino Perdigiorno, Einaudi ragazzi) 4