VI° COLLOQUIO TORINO SAHEL (Cotonou 2011)
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VI° COLLOQUIO TORINO SAHEL (Cotonou 2011)
VI Colloquio Interuniversitario Torino – Sahel – COTONOU (BENIN) 28 febbraio-2 marzo 2011 “CONTRIBUTO DELLE CONOSCENZE ENDOGENE AL MIGLIORAMENTO DELLA SALUTE UMANA, ANIMALE ED ALLA PRESERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ” “CONTRIBUTION DES SAVOIRS ENDOGENES AU DEVELOPPEMENT DE LA SANTE HUMAINE, ANIMALE ET A LA CONSERVATION DE LA BIODIVERSITE” Questa edizione si è svolta a Cotonou presso le strutture dell'Università d'Abomey-Calavi, Facoltà di Scienze Agronomiche, che, insieme all'INRAB (Istituto Nazionale per le Ricerche Agricole del Benin) ha organizzato l'evento in collaborazione con il CISAO. Sono intervenuti, seppur in numero esiguo rispetto ad alcune edizioni precedenti esponenti delle Università e del Politecnico di Torino e delle Università e del centri di ricerca dei Paesi del Sahel coinvolti nelle attività di cooperazione internazionale (Niger, Mali, Senegal, Burkina Faso, Capo Verde ed ovviamente Benin). La cerimonia iniziale, molto folcloristica ha visto l'intervento di gruppi artistici (teatranti, musici e ballerini)formati da studenti universitari. Erano presenti all'inaugurazione il Rettore dell'Università di Abomey-Calavi, il rappresentante del Ministro dell'Istruzione Superiore, il Preside della Facoltà di Scienze Agronomiche ed il direttore dell'INRAB. Tra gli altri interventi sono stati letti i saluti del dirigente della Regione Piemonte, del Rettore dell'Università di Torino e della Direttrice del CISAO, inviati per l'occasione. Alla cerimonia di apertura è seguita una sessione plenaria con tre comunicazioni principali: lo stato della biodiversità in Benin; la cultura come motore di sviluppo e la presentazione dei primi risultati di una ricerca sull'esperienza Torino-Sahel e delle attività di cooperazione svolte nell'ambito del programma. I lavori congressuali si sono svolti nei giorni 28 febbraio - 2 marzo suddivisi in tre tematiche principali: 1. Saperi endogeni, salute umana e sviluppo, 2. Saperi endogeni e biodiversità, 3. Saperi endogeni, sanità e produzioni animali. Le comunicazioni sono state numerose, oltre 50, tutte di buona qualità, con un'ottima integrazione su alcuni temi chiave quali le conoscenze tradizionali, la biodiversità, la protezione e la conservazione di specie animali e vegetali, la medicina tradizionale sia in campo umano sia veterinario, i boschi sacri, visti in un'ottica sia botanica sia culturale Parallelamente alle attività congressuali, un altro momento importante è stata la firma dell'accordo tra l'Università di Torino e l'Università di Abomey-Calavi di Cotonou nell'ufficio del Rettore, alla presenza del Rettore stesso e del Vicerettore e del preside della Facoltà di Scienze Agronomiche, che ha ospitato il Colloquio. La giornata conclusiva del colloquio è stata dedicata, oltre che alle sintesi delle varie sessioni ed alla sintesi finale, ad un confronto sia sul colloquio, sia sulla rete Torino-Sahel e sul suo futuro. Nello specifico tale confronto è stato finalizzato ad analizzare le prospettive e l'importanza della cooperazione Torino Sahel nell'immediato futuro. È emersa pertanto l'importanza di attivare della azioni volte a facilitare il coordinamento ed il funzionamento della rete Turin-Sahel (costituzione di un Comité de suivi, integrazione del sito web del CISAO, attività di found-raising coordinate sia dai ricercatori del nord sia del sud per garantire un seguito a questa esperienza e poter identificare la sede del prossimo convegno). La giornata conclusiva, il 3 marzo, ha previsto anche un'escursione guidata alla città di Ouidah, con visite al forte portoghese con il museo storico sulla schiavitù, al tempio dei pitoni, sacro alla religione voodoo ed alla "Porta del non ritorno", monumento inricordo della tratta negriera costruito sulla spiaggia.