Nuove esperienze di lotta contro il Punteruolo del pioppo con

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Nuove esperienze di lotta contro il Punteruolo del pioppo con
Nuove esperienze di lotta contro il Punteruolo del pioppo
con insetticidi a moderata tossicità
di Gianni ALLEGRO
Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura- S.A.F. (Gruppo E. N. C.C.)- Casa'le Monferrato (AL)
periodo primaverile, secondo il tradizionale criterio d'intervento che prevede l'irrorazione della pianta alla germogliazione, e due nel periodo invernale, secondo la tecnica recentemente messa a punto che permette la disinfestazione delle pioppelle durante il periodo di riposo vegetativo
(Lapietra e Allegro, 1986a).
Tutte le prove sono state realizzate in giovani pioppeti
che avevano terminato il primo anno di vegetazione (prove
invernali) o che iniziavano il secondo (prove primaverili), ripartendo le piante prescelte secondo il grado d'intestazione in modo da distribuirle omogeneamente ed assegnare
ad ogni tesi un numero sufficiente di larve. L'irrorazione
delle piante nei test primaverili è stata realizzata in coincidenza con la fase fenologica 3 della germogliazione secondo la scala di Castellani et al. (1967), cui corrisponde
la massima vulnerabilità del parassita. l controlli sono stati effettuati circa 10 giorni dopo il trattamento, conteggiando le larve vive e morte presenti nei due metri basali
di fusto. Nei test invernali l'irrorazione è stata invece effettuata in giornate fredde (5-7°C) e con cielo coperto, in
modo da garantire condizioni costanti per tutta la durata
del trattamento. l controlli sono stati realizzati nella primavera seguente, conteggiando le sole larve superstiti
presenti nei due metri basali di fusto; in questo modo lariduzione dell'intestazione ottenuta nelle pioppelle trattate
tiene conto anche di tutti i fattori di mortalità naturale intervenuti sulla popolazione dell'insetto nel periodo invernale.
Le tabelle 1-3 riportano le mortalità delle larve del Pun-
Come è noto, il Punteruolo del pioppo (Cryptorhynchus
lapathi L.) costituisce un parassita «Chiave» dei giovani
pioppeti industriali, dove è in grado di provocare danni
economicamente molto elevati. A parte Populus alba L.,
generalmente poco appetito, tutti i cloni di Populus x euramericana e di Populus deltoides attualmente coltivati su
vasta scala non manifestano nei nostri ambienti una resistenza di interesse pratico; inoltre la bassissima soglia di
tolleranza delle piante (è sufficiente una sola galleria !arvale a provocare la rottura di un giovane fusticino) e le elevate densità di popolazione del parassita che caratterizzano le aree di consolidata tradizione pioppicola rendono
poco incisiva e di scarsa utilità l'azione dei nemici naturali dell'insetto. Ne consegue la necessità di difendere le
giovani piantagioni con specifici interventi di lotta, da realizzare con prodotti che ad una elevata efficacia verso il
parassita uniscano un adeguato margine di sicurezza per
l'uomo e l'ambiente.
Proseguendo nella sperimentazione di nuovi insetticidi
a moderata tossicità, negli anni 1989-'91 è stata valutata
l'attività verso le giovani larve del parassita di due nuovi
principi attivi attualmente in corso di registrazione, etofenprox e bifentrin, di un formulato a base di piretrine e piperonil butossido (reg. n. 3524 del Ministero della Sanità),
di un nuovo formulato a base acquosa del piretroide ciflutrina (reg. n. 7733), e di una miscela tra clorpirifos-metile e
cipermetrina (reg. n. 7608). Soltanto gli ultimi due prodotti sono ammessi all'impiego in pioppicoltura.
Sono state realizzate cinque prove di lotta, di cui tre in
Tab. 1 - Motta dei Conti (VC). Mortalità di Cryptorhynchus lapathi L. rilevata nei giorni 3-6.4.1989 su piante del clone «1-214, al secondo anno di vegetazione trattate il 23.3.1989.
Concentrazione
d'impiego
Principio
attivo
.,
etotenprox
.;»
cifiutrina EC
ciflutrina EW
testimonio
....._
piretrine naturali
+ piperonil butossido
{
{
Totale
larve
Mortalità e limiti di
di confidenza per P= 0,05
Mortalità
corretta
sec. Abbott
(glhl)
(n.)
(%)
(%)
(%)
(%)
10
20
40
2+ 7
4+ 14
8+28
5
5
360
389
369
380
363
384
375
350
666
79,1
95,7
97,6
5,6
17,6
33,6
98,5
96,3
4,3
83,3
97,7
99,2
7,9
21,5
38,3
99,7
98,3
5,9
86,8
98,7
99,7
11 ,O
26,0
43,2
99,9
99,2
7,9
82,3
97,6
99,1
2,2
16,6
34,4
99,7
98,2
-
-
Tab. 2 - Breme Lomellina (PV). Mortalità di Cryptorhynchus lapathi L. rilevata nei giorni 22-23.3.1990 su piante del clone «1-214, al
secòndo anno di vegetazione trattate il 16.3.1990.
Principio
attivo
etofenprox
bifentrin
clorpirifos-metile
+ cipermetrina
alfametrina
testimonio
{
[
{
Concentrazione
d'impiego
Totale
larve
(glhl)
(n.)
(%)
(%)
(%)
(%)
7,5
15,0
30,0
2,0
4,0
8,0
10+ 1
20+2
40+4
5,0
386
381
348
319
391
230
302
497
387
333
385
51,0
71,9
83,8
34,6
64,3
81,5
41,1
75,9
96,3
92,3
0,4
55,9
76,4
87,6
39,8
69,1
86,5
46,7
79,7
98,2
95,2
1,0
60,8
80,4
90,7
45,3
73,4
90,3
52,3
83,0
99,1
97,0
2,6
55,5
76,1
87,5
39,2
68,7
86,4
46,1
79,5
98,2
95,1
-
-
Mortalità e limiti di
di confidenza per P= 0,05
Mortalità
corretta
sec. Abbott
31
-teruolo ottenute nei trattamenti primaverili. Le tabelle 4-5
si ·riferiscono invece ai trattamenti invernali, evidenziando
le intestazioni residue del parassita e le conseguenti riduzioni percentuali di attacco rispetto al testimone.
Etofenprox, bifentrin e clorpirifos-metile + cipermetrina
sono stati sempre saggiati a tre diverse concentrazioni, in
modo da permettere una valutazione della loro retta
d'azione e della concentrazione letale per il 95% delle lar·
ve (CI 95) calcolate mediante l'analisi dei probit (tab. 6). La
concentrazione d'impiego pratico in campo si ricava raddoppiando la Clg5 , poiché l'elevata dannosità del parassita richiede il raggiungimento di livelli molto elevati di mortalità, prossimi al 99%.
Ciflutrina in formulazione acquosa (EW) è stata invece
Tab. 3 · Motta dei Conti {VC). Mortalità di Cryptorhynchus lapathi L. rilevata nei giorni 8·10.4.1991 su piante del clone «NEVA» al
secondo anno di vegetazione trattate il 27.3.1991.
Principio
attivo
Concentrazione
d'impiego
Totale
larve
{g/hl)
(n.)
{%)
{%)
{%)
7,5
15,0
30,0
2,5
5,0
10,0
10+ 1
20+2
40+4
5,0
220
312
236
234
244
270
192
176
352
250
436
58,0
76,0
97,0
78,5
85,8
95,2
78,6
88,5
98,0
98,5
4,1
64,5
80,8
99,1
83,8
90,2
97,8
84,4
93,2
99,4
100,0
6,0
70,6
84,7
99,8
87,9
93,3
99,0
88,8
96,0
99,8
100,0
8,6
~
~
~
etofenprox
bifentrin
clorpirifos-metile
+ cipermetrina
alfametrina
testimonio
-
Mortalità e limiti di
di confidenza per P = 0,05
Mortalità
corretta
sec. Abbott
{%)
62,2
79,6
99,0
82,8
89,6
97,7
83,4
92,8
99,4
100,0
-
Tab. 4 · Motta dei Conti {VC). Numero di larve superstiti di Cryptorhynchus lapathi L rilevato nei giorni 19·20.3.1990 su piante del
clone «1·214» al secondo anno di vegetazione trattate il 26.1.1990.
Principio
attivo
etofenprox
Concentrazione
d'impiego
Piante
trattate
{g/hl)
(n.)
{n.)
10
20
40
5
48
48
48
47
51
2,81
1,52
0,39
0,03
10,71
{
alfametrina
testimonio
-
Larve vive
per pianta
Duncan
test
{P=O,OS)
Riduzione
intestazione
{%)
8
73,8
85,8
96,3
99,7
c
D
D
-
A
Tab. 5 · Motta dei Conti {VC). Numero di larve superstiti di Cryptorhynchus lapathi L rilevato nei giorni 10·12.4.1991 su piante del
clone «SPE-275» al secondo anno di vegetazione trattate il 13.2.1991.
Principio
attivo
etofenprox
bifentrin
clorpirifos-metile
+ cipermetrina
{
{
{
alfametrina
testimonio
Larve vive
per pianta
Concentrazione
d'impiego
Piante
trattate
{g/hl)
(n.)
(n.)
10,0
20,0
40,0
2,5
5,0
10,0
10 + 1
20+2
40+4
5,0
28
26
27
28
27
30
28
28
25
28
30
6,07
3,73
1,37
2,64
0,96
0,70
2,75
2,11
0,36
0,14
17,07
-
Duncan
test
{P=0,05)
Riduzione
intestazione
8
8C
CDEFG
CDEFG
DEFG
EFG
CD
CDE
FG
G
A
64,4
78,2
92,0
84,5
94,4
95,9
83,9
87,6
97,9
99,2
{%)
-
Tab. 6 . Concentrazione {g/hl) letale per il 95% delle larve di Cryptorhynchus lapathi L e suoi limiti fiduciari per P= 0,05 determina·
ti mediante l'analisi dei probit.
Insetticida
etofenprox*
bifentrin •
NETTAFID**
DASKOR***
Prove primaverili
1990
1989
15
825
18
20
1461
2588
-
41
10
148
56
13
-
165
76
17
1991
21
5
26
7
1989/90
31
10
31
-
185
84
101
122
* Principio attivo
**Prodotto commerciale costituito da una miscela di piretrine naturali (4%) e piperonil butossido (13,6%).
***Prodotto commerciale costituito da una miscela di c/orpirifos·metile (20%) e cipermetrina (2%).
32
37
-
Prove invernali
1990/91
45
47
6
126
60
7
77
158
197
-
9
saggiata ad una sola concentrazione poiché si voleva unicamente confrontare, a parità di dose, la sua attività rispetto a quella dello stesso principio attivo formulato in
emulsione concentrata (EC), già saggiato in precedenti
prove (Lapietra e Allegro, 1986b). In ogni test è stato inserito un prodotto di riferimento di efficacia nota, rappresentato in quattro casi da alfametrina e in un caso da ciflutrina.
Piretrine + piperonil butossido
Le piretrine naturali sono composti la cui elevata azione abbattente nei confronti degli insetti è conosciuta da
lungo tempo. Esse sono caratterizzate da una bassa tossicità verso l'uomo e gli animali a sangue caldo e da una rapida inattivazione all'aria e alla luce, che ha permesso di
definire un tempo di carenza sulle colture di appena due
giorni (Pollini e Brunelli, 1979). L'attività delle piretrine viene esaltata dalla miscelazione con idonei prodotti sinergizzanti, tra i quali piperonil butossido è senza dubbio il
più diffuso.
Le piretrine sono ammesse all'impiego nella difesa di
colture frutticole, ortive, cerealicole, floreali ed altre ancora, e controllano un vasto spettro di parassiti risultando di
indubbia utilità quando si presenti la necessità di un intervento insetticida a pochi giorni dalla raccolta.
Nella prova primaverile del 1989 è stata saggiata una
emulsione concentrata contenente il 4% di piretrine pure
e il 13,6% di piperonil butossido, distribuita dalla Ditta
Siapa con il nome di «Nettafid». Anche a concentrazioni
circa doppie rispetto a quelle di normale impiego in agricoltura, che si aggirano intorno ai 100 g/hl di prodotto formulato, l'efficacia verso le larve del Punteruolo è risultata
del tutto insufficiente (tab. 1). Il valore calcolato della
CL-g 5 , pari a 1,46 kg/hl di prodotto formulato (tab. 6), prospetta una concentrazione d'impiego di circa 3 kg/hl, che
va al di là di ogni convenienza economica.
Eto&enprox
l: un nuovo insetticida messo a punto dalla Mitsui
Toatsu Chemicals e proposto in Italia dalla Sipcam con il
nome ·di «Trebon». Con i piretroidi di sintesi condivide
l'elevata attività contattocida, il vasto spettro d'azione, e
la moderata tossicità verso gli animali a sangue caldo
(DL50 orale ratto superiore a 2.000 mg/kg); rispetto ai piretroidi però, che presentano una DL50 verso i pesci in condizioni di laboratorio dell'ordine di pochi microgrammillitro,
etofenprox si differenzia per una tossicità verso l'ittiofauna circa 1.000 volte inferiore, caratteristica particolarmente appezzabile nella difesa delle piantagioni di pioppo, frequentemente localizzate in prossimità dei corsi d'acqua.
Il prodotto utilizzato nelle prove era una formulazione
acquosa («flowable») contenente il 10% di etofenprox. Esso è stato saggiato a tre diverse concentrazioni in tutti i 5
test realizzati. l valori della CL-g 5 emersi nelle prove primaverili (tab. 6), pari rispettivamente a 18 e 26 g/hl di principio attivo nelle prove del 1989 e del 1991, prospettano una
concentrazione pratica d'impiego di 40-50 g/hl di principio
attivo. Fa eccezione il test condotto nel 1990, nel quale la
CL-g 5 è stata pari a 56 g/hl; alla luce tuttavia dei risultati,
sensibilmente inferiori alle aspettative, ottenuti anche dagli altri prodotti saggiati e soprattutto dal prodotto di riferimento alfametrina (tab. 2), il test va considerato anomalo
e quindi poco attendibile per una valutazione della concentrazione d'impiego.
Nelle prove invernali etofenprox ha dimostrato efficacia più limitata. Le CL95 ottenute, sensibilmente superiori
a quelle primaverili, fanno prevedere una sua possibilità
d'impiego in periodo autunno-invernale soltanto alla concentrazione di 80-120 g/hl di principio attivo.
Etefenprox si proporrà pertanto, a registrazione avvenuta, come alternativa tecnicamente valida ai prodotti og-
gi impiegati nella difesa contro il Punteruolo del pioppo; il
suo successo sarà tuttavia determinato dal costo del formulato commerciale rispetto a quello dei prodotti concorrenti. La sua moderata tossicità verso la fauna acquatica
ne rende comunque preferibile l'impiego rispetto ai sempre più diffusi piretroidi di sintesi.
Bifentrin
Bifentrin è un nuovo piretroide di sintesi scoperto nei
laboratori della FMC Corporation, che sarà distribuito in
Italia, dopo la sua registrazione, dalla Sipcam con il nome
di «Talstar». Esso ha dimostrato elevata efficacia per contatto e ingestione verso una vasta schiera di insetti appartenenti agli ordini più diversi ed una interessante attività
acaricida. Come gli altri piretroidi presenta carrateristiche
di moderata tossicità verso gli animali a sangue caldo
(Domenichini et al., 1990). È stato saggiato nelle prove primaverili 1990 e 1991 ed in quella invernale 1990/91, sempre
a tre concentrazioni, sotto forma di emulsione concentrata contenente il 10% di principio attivo.
Data la scarsa attendibilità del test primaverile 1990
(tab. 2), che ha fatto registrare una CL-g 5 pari a 13 g/hl di
p.a., occorre desumere la concentrazione d'impiego dal test
1991 (tab. 3), nel quale il prodotto ha evidenziato una
CL-g 5 di 7 g/hl di p.a. (tab. 6): esso potrebbe pertanto essere
utilizzato, nei trattamenti eseguiti alla germogliazione del
pioppo, ad una concentrazione di circa 14 g/hl di p.a.
Nell'unica prova invernale in cui è stato saggiato (tab.
5), bifentrin ha fornito un risultato analogo ed una identica
CL95 rispetto alla prova primaverile 1991 (tab. 6), confermando la elevata attività già dimostrata da altri piretroidi
nei trattamenti autunno-invernali contro il Punteruolo. Anche in questo caso perciò è prospettabile l'impiego di bifentrin alla concentrazione di circa 14 g/hl di p.a.
Circa le prospettive di una sua applicazione su vasta
scala nella lotta contro il Punteruolo del pioppo valgono le
stesse considerazioni di carattere economico formulate a
proposito di etofenprox.
Clorpirifos-metile + cipermetrina
Numerose prove di lotta condotte negli anni '80 avevano dimostrato l'elevata efficacia del fosforganico clorpirifosmetile (Lapietra e Allegro, 1984; Cavalcaselle e De Bellis, 1983) e del piretroide cipermetrina (Lapietra e Allegro,
1986b; Cavalcaselle e De Bellis, 1983) in trattamento primaverile contro le larve del Punteruolo del pioppo. Era
inoltre nota la caduta di attività del fosforganico con temperature dell'aria inferiori ai 10 °C ed al contrario la costanza di efficacia del piretroide anche a temperature
prossime allo O o (Lapietra e Allegro, 1986a). Risultava perciò interessante valutare l'attività nelle due situazioni di
un formulato in emulsione concentrata contenente il 20%
di clorpirifos-metile e il 2% di cipermetrina, recentemente
registrato per l'impiego su pioppo, vite, colture frutticole e
ortive e distribuito dalla Dow Italia con il nome di «Daskor>>.
Il prodotto è stato saggiato nelle prove primaverile
1990 (tab. 2) e 1991 (tab. 3), ed in quella invernale 1990/91
(tab. 5). Le CL95 emerse sono state rispettivamente pari a
33 + 3,3, 20 + 2 e 32 + 3,2 g/hl di p.a., corrispondenti a 165,
101 e 158 g/hl del formulato. Facendo riferimento, per i
motivi già esposti, alle sole prove 1991 e 1990/91, si prospetta la possibilità d'impiego della miscela alla concentrazione di 200 g/hl di prodotto commerciale nei trattamenti primaverili ed a quella di 300-320 g/hl nei trattamenti invernali.
La miscelazione in un unico prodotto di due principi attivi di elevata efficacia ma di caratteristiche ed attività cosi diverse tra loro rappresenta senza dubbio una garanzia
di risultato nella lotta contro il Punteruolo. La presenza di
clorpirifos-metile sottopone tuttavia il prodotto al rischio
33
di cadute di attività in presenza di basse temperature, e
ne suggerisce pertanto l'impiego esclusivamente nell'intervento primaverile.
Ciflutrina EW
Ciflutrina in formulazione acquosa viene distribuita
dalla Bayer con il nome di «Bayteroid EW", che contiene il
5% di principio attivo, per l'impiego su numerose colture
agrarie tra le quali è compreso anche il pioppo. Questo
formulato è caratterizzato dall'assenza di solventi organici, come ad esempio lo xilolo, presenti invece nel formulato in emulsione concentrata. Rispetto a questo presenta
lo stesso spettro d'azione e la stessa attività; per quanto
riguarda tuttavia la lotta contro le larve xilofaghe del Punteruolo del pioppo, esisteva il ragionevole dubbio che ci' flutrina e gli altri piretroidi, notoriamente privi di attività
citotropica, dovessero gran parte della loro efficacia ai coformulanti ed al tipo di formulazione.
Ciflutrina EW è stata pertanto inserita nella prova primaverile 1989, nella quale era presente, come prodotto di
riferimento, ciflutrina in emulsione concentrata (EC), la cui
elevata attività era già stata documentata (Lapietra e Allegro, 1986b). Entrambi i prodotti sono stati saggiati alla
concentrazione di 5 g/hl di p.a.
l due formulati hanno dimostrato efficacia elevata e
statisticamente non differente tra loro (tab. 1). Lo stesso
risultato aveva fornito un analogo confronto realizzato in
una prova di lotta contro le lave della Saperda maggiore
(Allegro, dati inediti). Occorre pertanto concludere che ciflutrina in formulazione acquosa ha le stesse possibilità
pratiche d'impiego contro il Punteruolo rispetto al prodotto formulato in emulsione concentrata.
Conclusioni
La miscela clorpirifos-metile + cipermetrina (Daskor) e
ciflutrina in formulazione acquosa (Bayteroid EW) sono altamente efficaci verso le larve del Punteruolo e possono
trovare immediata applicazione nei programmi di lotta.
Anche etofenprox (Trebon) e bifentrin (Talstar), una volta
ottenuta la registrazione per l'impiego su pioppo, potranno costituire una valida alternativa ai prodotti oggi impiegati nella difesa contro il Punteruolo. La caduta di attività
evidenziata da clorpirifos-metile + cipermetrina e da etofenprox nei trattamenti invernali limita tuttavia l'impiego
di questi prodotti agli interventi di lotta primaverili.
Le piretrine naturali, ancorché sinergizzate da piperonil butossido, hanno invece dimostrato efficacia nettamente insufficiente: mortalità di interesse pratico delle
larve del Punteruolo sarebbero conseguibili soltanto con
dosi molto elevate e comunque economicamente troppo
onerose.
34
BIBLIOGRAFIA
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una scala di differenziazione delle gemme fogliari del pioppo
utile per gli interventi antiparassitari. Giornale Botanico Italiano, (6): 355-360.
CAVALCASELLE B., DE BELLIS E., 1983- Sperimentazione di nuovi insetticidi a bassa tossicità contro le larve subcorticali di
Crittorrinco e Saperda. Cellulosa e Carta, (5): 29-34.
DOMENICHINI P,, ABBIATI C., ALBANESI E., LUCCINI G., PEZZINI
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Cryptorhynchus lapathi L. e Saperda carcharias L. di nuovi insetticidi a moderata tossicità. Atti Giornate Fitopatologiche
1984, 2: 375-382.
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del pioppo (Cryptorhynchus lapathi L.). Atti Giornate Fitopatologiche 1986, 1: 111-120.
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POLLINI A., BRUNELLI A., 1979- Piretrine e piretrinoidi. La difesa
delle piante, (4): 231-246.
RIASSUNTO
Cinque prove di lotta realizzate negli anni 1989/91 in
piantagioni di pioppo di un anno hanno dimostrato l'elevata efficacia di etofenprox, bifentrin, una miscela di clorpirifos-metile + cipermetrina e ciflutrina in formulazione acquosa verso le giovani larve di Cryptorhynchus lapathi L. l
piretroidi bifentrin e ciflutrina hanno inoltre confermato
una elevata attività anche quando utilizzati a basse temperature durante il periodo autunno-invernale. Le piretrine
naturali sinergizzate con piperonil-butossido hanno invece
ottenuto mortalità limitate del parassita.
SUMMARY
New control trials against the Poplar and Willow
Borer by new moderately toxic insecticides
Five contro! tests carried out during 1989191 in one
year-old poplar plantations showed the high effectiveness
of ethofenprox, bifenthrin, a mixture of chlorpyrifosmethyl + cypermethrin and cyfluthrin in flowable formulation against the young larvae of Cryptorhynchus lapathi
L.. On the contrary, natura/ pyrenthrins synergized by piperonyl butoxide gave low morta/ity rates.
Hanno curato la realizzazione delle prove in campo i tecnici G. Carandino,
F. Picco e B. Bianco.