Pentax Optio W60

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Pentax Optio W60
Lab Test
Pentax
Optio W60
Piccola, leggera e senza troppi fronzoli, la Optio W60 punta su due caratteristiche
di grande interesse, lo zoom 28-140mm ad escursione interna e la costruzione
waterproof che consente immersioni fino a 3 metri.
Chi ha detto che attività sportiva e fotografia non possono coesistere? La bella
stagione ormai è alle porte e la voglia di
scrollarci di dosso i freddi mesi invernali
non ci impedisce certo di portare con noi
una macchina fotografica; ancor più se
può affrontare situazioni estreme come
la Pentax Optio W60, oggetto di questa
prova.
La Optio W60 è quanto di più simile ad
un parallelepipedo mi sia mai capitato di
vedere, eppure grazie a piccoli accorgimenti stilistici, come gli angoli smussati
o il profilo nero, il design appare lineare
e gradevole.
Con un peso di soli 147 grammi in condizione di ripresa, la W60 è una macchina
estremamente leggera e compatta, merito
della costruzione quasi interamente in
plastica, che però lascia alcuni dubbi sulla
resistenza agli urti (la macchina non viene
infatti dichiarata shock-proof, a prova di
urto).
Il frontale è caratterizzato da un’ampia
placca metallica con finitura spazzolata.
L’ottica è uno zoom 5x a sviluppo interno, equivalente ad un più che rispettabile
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28-140mm f/3,5-5,5 ma è sprovvista di
palpebra protettiva, sostituita da un vetro
temperato; questa soluzione garantisce
l’impermeabilità ma nulla può contro le
ditate che immancabilmente vi depositano
unto e sporcizia varia.
Sopra l’ottica si trova la spia dell’autoscatto ed il lampeggiatore integrato, con
la serigrafia della scritta “waterproof”;
infatti in immersione può raggiungere la
profondità di 3 metri.
Dall’altra parte rispetto all’obiettivo vi è
una piccola e mal posizionata impugnatura
in plastica rigida.
Il dorso è occupato dal pannello LCD da
2,5” e 230.400 punti, leggermente sottodimensionato per gli standard attuali; alla
sua destra si trovano i pulsanti di comando
della macchina, dal bilanciere per la regolazione dello zoom al pulsante di playback, dal pad a quattro vie con pulsante
centrale e funzioni dedicate (timer, flash,
macro e programma di
ripresa) ai pulsanti per
l’accesso ai menù che
consentono l’attivazione della funzione
di riconoscimento dei
volti e dei sorrisi.
Notiamo infine un particolare pulsante
che consente di attivare il “panic mode”,
ovvero regolare temporaneamente tutti i
parametri su valori predefiniti, oppure di
variare le funzioni associate alle quattro
direzioni del pad: in questa modalità è
possibile regolare direttamente la staratura intenzionale dell’esposimetro, la qualità
del file, la sensibilità ISO e il bilanciamento del bianco. Si possono anche associare
ulteriori scorciatoie per la regolazione
di nitidezza, saturazione, contrasto, area
AF, limitatore di fuoco, misurazione AE
o qualità e dimensione del file. Insomma,
un gran numero di opzioni per un prodotto
di questa fascia di prezzo.
Il fondello è dotato del foro filettato
per il treppiedi e del vano batterie con
annesso slot per schede SD/SDHC e porta
USB/Video, naturalmente protetto da una
ampia guarnizione in gomma a garanzia di
impermeabilità.
La calotta in materiale plastico ospita il
microfono, l’altoparlante, il pulsante di
accensione e quello di scatto, leggermente
affossati nella placca che quindi li protegge
dall’attivazione involontaria.
Pentax Optio W60
Prove di Laboratorio
RUMORE
Distorsione
Il grafico mette in relazione il rumore (Visual
Noise) misurato secondo lo standard ISO15739
con la risoluzione, mostrando quanto questa cali
per l’azione del filtro di riduzione rumore alle
diverse sensibilità.
La distorsione misurata alle diverse focali: a valori
negativi corrisponde una distorsione a barilotto
(tipica delle focali grandangolari) mentre a valori
positivi corrisponde una distorsione a cuscinetto
(tipica delle focali tele).
RISOLUZIONE
La risoluzione misurata alle diverse focali secondo lo standard CIPA DC-003. La misurazione al
centro e ai bordi consente di evidenziare l’uniformità di resa sul fotogramma.
VIGNETTATURA
La vignettatura si manifesta come una caduta
di luce ai bordi dell’immagine ed è espressa in
valori EV.
IMMAGINI TEST
AUTONOMIA
Autonomia:
289 scatti
L’autonomia viene misurata con monitor sempre
acceso e funzioni di risparmio energetico disattivate; nell’uso pratico l’autonomia non può che
aumentare.
Scheda Tecnica
Su www.fotografia.it sono disponibili le immagini
a piena risoluzione del nostro set di prova, riprese
alle diverse sensibilità Iso.
Sensore
CCD 1/2,33” - 10 Mpxl
Sensibilità
50-1600 ISO + Hi mode
Obiettivo
eq. 28-140mm f/3,5-5,5
Macro
1cm
Stabilizzatore
No
Display
2,5”
230.400 punti
Memoria
schede SD/SDHC
Alimentazione
Acc. agli ioni di Litio
Dimensioni
100x54x24mm
Peso
147g
Prezzo
€ 305
Importatore e distributore:
Fowa, Via Tabacchi 29,
10132 Torino - Tel.: 011.81441.
[email protected]
www.fowa.it
LAB TEST
Come abbiamo già detto, la piccola
impugnatura ricavata sul frontale della
Optio W60 è praticamente inutile poiché il dito medio si posiziona all’altezza
del logo Pentax, ben distante quindi dal
profilo in plastica; detto ciò, è comunque possibile scattare immagini anche
impugnando la macchina con la sola
mano destra, anche se l’azione del
pulsante di scatto non è così fluida da
evitare il rischio di vibrazioni. Non è
invece consigliabile regolare lo zoom o
effettuare altre operazioni senza tenere
saldamente la macchina con entrambe
le mani.
Poco evoluta la grafica dei menù, ma
questi risultano completi e perfino
sovrabbondanti nelle regolazioni, come
ad esempio la sensibilità massima in
Auto ISO, la possibilità di abilitare o
meno lo stabilizzatore digitale e l’autofocus nei filmati, l’intervallometro o la
possibilità di registrare i parametri da
conservare all’accensione successiva.
In linea con la produzione attuale, la
macchina offre il riconoscimento dei
volti e dei sorrisi e, tramite il menù,
può evitare lo scatto quando i soggetti
hanno gli occhi chiusi.
Tra le funzioni vi è lo stabilizzatore digitale, ma è raggiungibile solo dal menù
di playback come parte delle funzioni di
editing delle immagini; ci è capitato di
non poter applicare la funzione ad alcune immagini senza capirne il perché.
Le altre funzioni di editing prevedono
i classici interventi di ridimensionamento, ritaglio e rotazione, l’estrazione
di immagini dai filmati, l’aggiunta di
cornici, la riduzione dell’effetto occhi
rossi; è possibile l’applicazione di
filtri bianconero, seppia e soft-focus,
di viraggi con diversi colori o di una
distorsione sferica, oltre naturalmente
alla regolazione della luminosità.
La Optio W60 permette di registrare commenti vocali e addirittura di
recuperare immagini accidentalmente
cancellate. Un set di funzioni davvero
completo!
Per completare la fase di accensione
la Optio W60 impiega ben 3 secondi, anche se non ha la necessità di
estendere lo zoom a sviluppo interno.
Fortunatamente l’assenza di parti
meccaniche, come appunto lo zoom o
la palpebra di protezione dell’ottica,
riducono notevolmente il tempo di
spegnimento della macchina, che può
essere riposta anche mentre si sta spe-
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La Pentax W60 manca completamente
dei controlli manuali, si deve quindi
lasciare alla macchina la scelta di un
paramentro fondamentale come l’apertura. Lo zoom a sviluppo interno 5x offre
focali comprese tra 28mm e 140mm, più
che sufficienti per questo genere di fotocamera. In particolare, nella foto si ha
una dimostrazione pratica della vignettatura misurata in laboratorio.
gnendo; l’operazione richiede comunque
oltre 1,5 secondi.
La messa a fuoco avviene in meno di 0,5
secondi in posizione grandangolare e in
circa 1 secondo in posizione tele, quando
le condizioni d’illuminazione sono favorevoli; se però la luce è scarsa o il soggetto è
poco contrastato il tempo di messa a fuoco
sale a 2,5 secondi indipendentemente dalla
focale utilizzata . Si tratta di prestazioni
piuttosto modeste per una macchina così
recente.
La prova
La Pentax Optio W60 è una macchina che
per natura è soggetta a compromessi: non
si può infatti pretendere di avere un superzoom con tenuta all’acqua o resistente agli
urti, quando lo zoom esterno è proprio il
punto debole di ogni macchina.
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La progettazione di uno zoom interno però
non è semplice, dato che lo spazio a disposizione è poco e ciò si riflette sulla luminosità e sulle prestazioni in generale.
La risoluzione non raggiunge livelli di
eccellenza per un sensore da 10 Mpxl, ma
almeno si può dire che già a 28mm l’uniformità di resa tra centro e bordi è su livelli
apprezzabili, con uno scarto inferiore a 100
lw/ph. Tale prestazione si mantiene praticamente invariata a 60mm, mentre in tele,
oltre al calo generale della risoluzione, si
rileva una maggiore differenza tra il centro
del fotogramma e i bordi.
Al contrario, il contenimento della distorsione è modesto con un barilotto da -1,47%
in posizione grandangolare ed un cuscinetto
che già a 60mm segna 1,19%, per raggiungere un notevole 1,99% a 140mm.
La vignettatura non è da meno, ed infatti è
visibile a 28mm, dove si registrano -0,8 EV,
e si mantiene su livelli percepibili anche a
60mm con -0,4 EV per tornare ad aumentare in tele con 0,6 EV.
L’approccio alla gestione del rumore è
conservativo, con un intervento lieve fino
a 200 ISO che si traduce in una grana percepibile fin dai 50 ISO e in un rumore a bassa
frequenza che si comincia ad intravedere a
200 ISO.
A 400 ISO c’è un primo intervento del filtro
che, tra riduzione del rumore ed accentuazione dei dettagli tramite maschera di con-
trasto, crea un effetto puntinato sui dettagli
più fini, pur senza eliminare il rumore a
bassa frequenza.
A 800 ISO le macchie a bassa frequenza
sono estremamente visibili come ampie
aree di colore giallo, ma il dettaglio è
ancora visibile, mentre a 1600 ISO il filtro
ammorbidisce molto l’immagine ma solo
sul canale di luminanza, lasciando quindi
sempre visibili le macchie di rumore a
bassa frequenza.
Giudizio
Sul fronte delle compatte resistenti all’acqua Pentax ha precorso i tempi e solo ora i
concorrenti sembrano aver capito l’importanza di queste fotocamere.
La Optio W60 è dotata di guarnizioni
adatte a sopportare immersioni fino a 3
metri; l’autonomia è un po’ scarsa per gli
standard attuali, ma dipende probabilmente
dalla scelta di dotare la fotocamera di una
batteria di dimensioni ridotte che rende la
W60 certamente leggera, pesa solo 147
grammi.
Per la sua la realizzazione completamente
in plastica dà l’impressione di non poter
sopportare urti violenti, ma c’è da dire che
i moderni materiali possono essere estremamente elastici. E’ una prova che non
abbiamo fatto.
Andrea Nivini