IL SETTORE DEI PF IN BREVE

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IL SETTORE DEI PF IN BREVE
2014
IL SETTORE DEI PF
IN BREVE
Istituto federale di ricerca per
la foresta, la neve e il paesaggio WSL
CARI LETTORI,
le cifre parlano da sole: per la prima volta, si
contano oltre 28 000 studenti e dottorandi e oltre
5 000 nuovi iscritti al corso di studi bachelor.
Entrambi i PF occupano posizioni di punta nel
panorama europeo. A livello internazionale, il
Politecnico federale di Zurigo si trova al 12° e al
14° posto, l’EPFL al 19°*. Le linee di fascio dello
Swiss Light Source (SLS) del PSI sono sfruttate in
modo intensivo in tutto il mondo, l’Empa si
occupa dei materiali e delle superfici nanostrutturati, il WSL è il massimo referente per la
ricerca sulla neve e sugli anelli annuali del legno,
l’Eawag registra cifre record nell’aggiudicazione
di progetti internazionali.
La candidatura dello Human Brain Project
(dell’EPFL) come una delle 2 ammiraglie dell’iniziativa europea FET ha riscosso successo. Con il
«Piz Daint», l’ETH di Zurigo ha inoltre messo in
servizio presso il Centro svizzero di calcolo scientifico uno dei supercomputer più performanti
della storia. Il PSI ha posto le basi per lo SwissFEL,
uno dei 5 laser a elettroni liberi a raggi X esistenti al mondo.
Posizioni di spicco a livello internazionale e
appaganti conquiste sul fronte dei progetti testimoniano l’eccellenza dei ricercatori e l’attrattività delle condizioni di ricerca, insegnamento e
lavoro nel settore dei PF, che occorre preservare
e migliorare ulteriormente anche in futuro.
CONTENUTO
Il settore dei PF 3
Il Consiglio dei
Politecnici federali
5
Le istituzioni
ETH di Zurigo
7
EPFL9
PSI11
WSL13
Empa15
Eawag
17
I centri di
competenza 18
Cifre salienti
relative 20
Dr. Fritz Schiesser
Presidente del Consiglio dei PF
2
Il settore dei PF in breve
*nelle classifiche THE e QS World Rankings 2013
IL SETTORE DEI PF
Il settore dei PF
Stato 31 dicembre 2013
11 membri
Consiglio dei PF
Politecnici federali
oltre 18 000 studenti e dottorandi
10 491 rapporti d’impiego
oltre 9 800 studenti e dottorandi
5 526 rapporti d’impiego
ETH di Zurigo
EPFL
Istituti di ricerca
1 899 rapporti d’impiego
PSI
514 rapporti d’impiego
WSL
Insegnamento, ricerca, trasferimento di sapere e tecnologia di
punta a livello internazionale sono
i compiti assegnati dal Consiglio
­federale ai sei istituti del settore
dei PF, ossia
—— il Politecnico federale di Zurigo
(ETH di Zurigo)
—— il Politecnico federale di Losanna
(EPFL)
—— l’Istituto Paul Scherrer (PSI)
—— l’Istituto federale di ricerca per la
foresta, la neve e il paesaggio (WSL)
923 rapporti d’impiego
Empa
474 rapporti d’impiego
Eawag
—— il Laboratorio federale di prova
dei materiali e di ricerca (Empa)
—— l’Istituto per la Ricerca sulle ­Acque
nel settore dei Politecnici F­ ederali
(Eawag).
Fanno anche parte del settore dei
PF il Consiglio dei PF, in qualità di
organo di direzione strategica e di
vigilanza, nonché la Commissione di
ricorso dei PF quale organo responsabile per la risoluzione delle controversie nel settore dei PF.
Il settore dei PF in breve
3
I 2 politecnici e i 4 istituti di ricerca
intendono
—— formare studenti e personale
qualificato in campo scientifico/
tecnico e garantirne il perfezionamento permanente,
—— dedicarsi alla ricerca e contribuire
così allo sviluppo delle conoscenze
scientifiche,
—— incoraggiare la formazione di
nuove leve scientifiche,
—— fornire servizi di carattere
scientifico/tecnico,
—— curare le pubbliche relazioni e
valorizzare i risultati delle ricerche.
Ciò è quanto sancisce la legge sui PF.
Il Consiglio federale e il Parlamento
stabiliscono tali obiettivi nel mandato di prestazione, valido di solito
4 anni, nel cui ambito il Consiglio
dei PF definisce la strategia del settore dei PF, la sostiene nei confronti della politica e delle autorità
federali e riferisce regolarmente
sullo stato del raggiungimento degli
obiettivi. La direzione operativa
delle istituzioni è affidata ai 2 politecnici e ai 4 istituti di ricerca del
settore dei PF.
Di fronte alle grandi sfide dei
nostri tempi, quali l’ambiente,
l’utilizzo delle risorse, la sanità, il
benessere economico e la previdenza sociale, anche la formazione
4 Il settore dei PF in breve
e la ricerca rivestono un ruolo
chiave che si assume il settore dei
PF. Nel piano strategico 2012–2016,
il Consiglio dei PF ha definito in
modo dettagliato i punti cardine,
dando priorità a un insegnamento
di prim’ordine, vicino alla ricerca:
Il Politecnico federale di Zurigo e
l’EPFL incentivano gli studenti e
investono in un’assistenza ottimale,
in cattedre universitarie, in personale scientifico e in moderne infrastrutture.
Un punto cardine importante è
costituito dalla libera ricerca fondamentale. I campi di ricerca prioritari
sono 5:
—— processi produttivi,
—— energia e sviluppo sostenibile,
—— scienze della vita,
—— ambiente,
—— metodo scientifico.
Rivestono un ruolo importante
per il successo della ricerca anche
gli investimenti in infrastrutture
e grandi progetti, ad es. il Centro
svizzero di calcolo scientifico (CSCS)
del Politecnico di Zurigo, il laser a
elettroni liberi a raggi X (SwissFEL)
al PSI e il progetto di neuroinformatica Blue Brain dell’EPFL.
IL CONSIGLIO DEI POLITECNICI FEDERALI
Compongono il Consiglio dei PF le seguenti personalità della sfera politica,
economica e sociale (stato 31.12.2013):
—— Dr. Fritz Schiesser
Presidente del Consiglio dei PF, già
Consigliere agli Stati
—— Prof. Dr. Paul L. Herrling
Vicepresidente del Consiglio dei PF,
Chair Novartis Institute for Tropical
Diseases
—— Prof. Dr. Ralph Eichler
Presidente del Politecnico federale
di Zurigo
—— Prof. Dr. Patrick Aebischer*
Presidente del Politecnico federale
di Losanna
—— Prof. Dr. Joël Mesot
Direttore del PSI
—— Beatrice Fasana Arnaboldi
Direttore amministrativo
di Sandro Vanini SA
—— Dr. ssa. h. c. Barbara H
­ aering
Membro della direzione e vicepresidentessa del consiglio di amministrazione della econcept AG
—— Beth Krasna
Amministratrice indipendente
—— Jasmin Staiblin
CEO della Alpiq Holding SA
—— Dr. Markus Stauffacher
Delegato delle assemblee universitarie dei Politecnici di Zurigo e Losanna, senior scientist al Politecnico di Zurigo
—— Olivier Steimer
Presidente del consiglio di amministrazione della Banque Cantonale
Vaudoise
I Politecnici federali e gli istituti di ricerca sono diretti da:
—— Prof. Dr. Ralph Eichler
Presidente del Politecnico
federale di Zurigo
—— Prof. Dr. Patrick Aebischer*
Presidente del Politecnico
federale di Losanna
—— Prof. Dr. Joël Mesot
Direttore del PSI
—— Prof. Dr. Konrad Steffen
Direttore del WSL
—— Prof. Dr. Gian-Luca Bona
Direttore dell’Empa
—— Prof. Dr. Janet Hering
Direttrice dell’Eawag
*Nel periodo dal 1° agosto 2013 al 31 gennaio 2014, il Prof. Dr. Philippe Gillet, vicepresidente
per gli affari accademici, diventava presidente ad interim del Politecnico di Losanna e
membro del Consiglio dei PF.
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Ricerca energetica
Il Politecnico federale di Zurigo è attivo
in tutti e sette gli ambiti di competenza
richiesti dal piano d’azione «Ricerca
coordinata in campo energetico in
Svizzera» della Confederazione.
ETH DI ZURIGO
www.ethz.ch
Il Politecnico federale di Zurigo è
una delle più importanti università
al mondo nel campo della tecnica
e delle scienze naturali. Noto per
l’eccellente corpo insegnante, una
ricerca fondamentale d’avanguardia
e l’immediata applicazione pratica
dei risultati, offre ai ricercatori un
ambiente ricco di stimoli e agli studenti una formazione completa
sotto ogni aspetto.
Fondato nel 1855, il Politecnico
di Zurigo conta attualmente circa
18 000 studenti e dottorandi provenienti da 110 paesi. Circa 500 professori vi svolgono attività d’insegnamento e di ricerca, attualmente
nel campo dell’ingegneria, dell’architettura, della matematica e delle
1 Il Prof. Domenico Giardini, che sarà alla
guida dell’«Approvvigionamento elettrico»
dei SCCER, ripone grandi speranze nella
geotermia come energia rinnovabile.
scienze naturali, delle scienze settoriali nonché delle scienze sociali
e gestionali.
Nelle classifiche internazionali
è regolarmente annoverato tra le
migliori università al mondo. A ribadire l’eccellente reputazione dell’istituto vi sono i 21 premi Nobel che
al Politecnico di Zurigo hanno studiato, insegnato o svolto attività
di ricerca. Trasferire nella sfera economica e sociale le proprie conoscenze è una delle massime priorità
del Politecnico. Un obiettivo perseguito con successo, come attestano
gli 80 nuovi brevetti depositati ogni
anno e le circa 280 spin-off nate tra
il 1996 e il 2013 da questo istituto.
Il Politecnico di Zurigo dà il suo contributo a una soluzione sostenibile
delle sfide globali. Fra i temi principali della ricerca vi sono l’approvvigionamento energetico, la gestione
dei rischi, lo sviluppo di città avveniristiche, l’alimentazione mondiale
e la salute umana.
2 La geotermia presuppone le più moderne tecniche di perforazione – un ulteriore
ambito di ricerca del Politecnico federale
di Zurigo. (Foto: La municipalizzata di
San Gallo)
3 Al Dipartimento di scienze terrestri
del Politecnico federale di Zurigo il Prof.
Giardini coordina la ricerca geotermica
dell’istituto.
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Digital Humanities
Un progetto transdisciplinare e trasversale
a livello universitario tra l’EPFL e la struttura
veneziana Ca’ Foscari intende riportare la
città lagunare indietro nel tempo fino al
1000 d. C., illustrandone l’evoluzione grazie
alla tecnologia digitale.
EPFL
www.epfl.ch
L’EPFL ha visto nascere il moderno
mouse e ambiziosi progetti scientifici, quali l’Hydroptère (la barca a
vela più veloce del mondo), il Solar
Impulse e lo Human Brain Project
(HBP), che nel gennaio 2013 è stato
designato come una delle 2 ammiraglie dell’iniziativa europea FET,
nonché tante innovazioni per lo sviluppo sostenibile, per es. le famose
celle solari a colorante. L’EPFL propone corsi a tutti i livelli di studio
(dal bachelor al dottorato) e dal 1969,
quando è diventato un istituto federale, presenta una rapida crescita.
L’EPFL, sulle sponde del lago
Lemano, accoglie ca. 13 400 persone:
oltre 9 800 studenti e 3 500 ricercatori nonché personale tecnico/
amministrativo. Con il suo nuovo
fiore all’occhiello, il Rolex Learning
Center, unico nel suo genere a livello
mondiale, il campus offre interessanti e modernissime condizioni di
vita e di lavoro nel campo dell’in­
segnamento e della ricerca. L’EPFL è
una delle scuole universitarie più
cosmopolite al mondo. Ogni giorno
qui si ritrovano persone provenienti
da oltre 125 nazioni e, a partire dal
livello di master, l’insegnamento è
generalmente in inglese.
L’EPFL si contraddistingue per
la sua politica tesa a promuovere le
collaborazioni internazionali, le
sponsorizzazioni e i progetti basati
su una cooperazione fra mondo
scientifico e industriale. Il campus
comprende anche l’«EPFL Innovation Park», in cui oltre 100 startup e
centri di ricerca di rinomate società
fruiscono di un contesto dinamico.
Grazie alle tecnologie sviluppate
presso l’EPFL, nel 2013 hanno visto
la luce 12 tra startup e spin-off.
1 Frederic Kaplan, titolare della cattedra
«Digital Humanities» presso l’EPFL, davanti
alla carta di Venezia di Jacopo de’ Barbaris.
2 «Come un gigantesco sudoku» –
rappresentazione grafica di informazioni
correlate sulla città lagunare. (Foto: EPFL)
3 Modello tridimensionale dello sviluppo
di Venezia nel corso dei millenni.
(Foto: EPFL)
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B
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SwissFEL
Presso il PSI, con lo SwissFEL nasce un nuovo
grande impianto per lo studio dei processi
dinamici, fisici, chimici e biochimici: uno dei
soli cinque impianti di ricerca di questo tipo
esistenti al mondo.
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PSI
www.psi.ch
Il PSI è il più grande centro di ricerca
svizzero specializzato in scienze
naturali e ingegneristiche. Svolge
una ricerca d’avanguardia su temi
come materia e materiali, uomo e
salute nonché energia e ambiente.
Attraverso la ricerca fondamentale e
applicata, dal 1988 lavora a soluzioni
sostenibili su questioni centrali per
la società, l’economia e la scienza.
Con la sorgente di neutroni, la
sorgente di luce di sincrotrone e la
sorgente di muoni, il PSI gestisce
grandi impianti di ricerca unici in
Svizzera e talvolta anche al mondo.
Ogni anno giungono al PSI circa
2 400 ricercatori dalla Svizzera e dal
resto del mondo per fare esperimenti. Oltre alle attività di ricerca,
1 Grande soddisfazione per i progressi
del progetto: Rafael Abela, responsabile del
progetto Photonics SwissFEL presso il PSI.
2 Sul cantiere lungo circa 750 metri nella
foresta di Würenling si iniziano a intravedere le prime strutture. (stato novembre 2013)
3 Integrato nella natura: il laser a
elettroni liberi a raggi X SwissFEL del PSI.
(Schizzo: PSI)
A Iniettore
B Acceleratore lineare
C Ondulatori ARAMIS
D Linee di fascio, esperimenti e laboratori
il PSI gestisce l’unico impianto
disponibile in Svizzera per trattare
specifiche forme di cancro mediante
una radioterapia con protoni.
700 dei ca. 1 900 collaboratori del
PSI sono scienziati. La formazione
dei giovani è una massima priorità:
circa un quarto dei collaboratori
sono post-dottorandi, dottorandi o
apprendisti. Nel 2013 ca. 800 dot­
torandi hanno eseguito al PSI misurazioni per la loro tesi di laurea,
208 di essi hanno scritto la loro dissertazione con un impiego a tempo
pieno al PSI e 93 apprendisti hanno
imparato in totale 14 professioni.
Al PSI studenti e professionisti
seguono una formazione o un perfezionamento professionale presso
il laboratorio iLab o il centro di formazione dell’istituto.
Nel 2014 le attività del PSI si concentreranno sul grande impianto
nazionale SwissFEL, un laser a elettroni liberi a raggi X, che rende visibili variazioni di breve durata delle
strutture molecolari e atomiche –
progetto orientato alle esigenze
della ricerca svizzera.
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Ricerca sugli anelli annuali
La ricerca sugli anelli annuali del WSL
gode di un’eccellente reputazione a livello
internazionale. Un ritrovamento straordinario nel distretto zurighese di Binz
ha portato alla luce ceppi di pino di oltre
13 000 anni d’età.
WSL
www.wsl.ch | www.slf.ch
L’Istituto federale di ricerca per la
foresta, la neve e il paesaggio WSL
si occupa dell’utilizzo, della trasformazione e della protezione degli
habitat naturali e urbani e rappresenta un importante collegamento
tra sfera scientifica e attuazione
pratica. In questi campi di ricerca
il WSL occupa un ruolo di prestigio
a livello internazionale e fornisce
le basi per una politica ambientale
sostenibile in Svizzera. Insieme ai
partner scientifici, sociali ed economici, l’istituto sviluppa strategie
per affrontare problemi di forte rilevanza per la società.
Il WSL conta ca. 530 collaboratori
a Birmensdorf, Davos, Losanna, Bellinzona e Sion, di cui circa la metà
sono collaboratori scientifici e altri
60 sono dottorandi. Vi sono inoltre
150 collaboratori tecnici e 50 colla-
boratori amministrativi, nonché
15 tra apprendisti e praticanti. Quasi
un quarto di tutti i collaboratori
lavora a Davos per l’SLF, l’istituto
del WSL per lo studio della neve
e delle valanghe.
La svolta energetica decisa a
livello politico è una grossa sfida
per la società e la scienza; i suoi
effetti sono al centro della ricerca
del WSL che a tal fine ricorre alla
sua lunga esperienza di ricerca sulle
conseguenze dei cambiamenti climatici, alla sua capacità di combinare le questioni concernenti le
scienze naturali con quelle relative
alle scienze sociali, e alle sue conoscenze nell’ambito delle risorse rinnovabili, es. il legno o l’acqua. Con
l’inaugurazione del laboratorio di
protezione fitosanitaria, prevista
nell’autunno 2014, lo studio e la
gestione di pericolosi patogeni vegetali saranno temi di primo piano.
1 Ha scoperto la foresta subfossile con
ceppi d’albero di oltre 13 000 anni d’età:
Daniel Nievergelt, collaboratore tecnico
del WSL.
2 Magazzino del WSL a Birmensdorf:
qui vengono conservati i ceppi d’albero
preistorici.
3 Fornisce ragguagli sulle condizioni
ambientali dopo l’ultima era glaciale: una
rondella di legno trattata e catalogata.
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Mobilità del futuro
Sull’area dell’Empa si svolgono attività di
ricerca e sviluppo di tecnologie innovative
per la mobilità del futuro. Il dimostratore
«Future Mobility», ad esempio, trasforma
l’elettricità in eccesso in energia chimica
per poterla utilizzare come (componente
di) carburante rinnovabile.
14 Il settore dei PF in breve
EMPA
www.empa.ch
L’Empa, l’istituto interdisciplinare
di ricerca e servizi del settore dei
PF per le scienze dei materiali e la
tecnologia, elabora soluzioni per
l’industria e la società negli ambiti
dei materiali e delle superfici nanostrutturati, delle tecnologie ambientali, energetiche ed edilizie soste­
nibili nonché delle biotecnologie e
delle tecnologie mediche. Esso
mette a frutto i risultati della ricerca
con partner industriali o spin-off
nei centri tecnologici glaTec e tebo,
dando vita a innovazioni commercializzabili. Inoltre crea le basi scientifiche per uno sviluppo sostenibile
della società. Dal 1880 l’Empa fornisce agli enti pubblici i dati che
consentono loro di prendere deci-
1 Christian Bach, responsabile del reparto
Motori a combustione dell’Empa, illustra il
nuovo processo di combustione per motori
a metano/biogas a turbocompressore, e
la relativa ibridizzazione appositamente
concepita.
2 Per il test nella quotidianità: idrogeno
come carburante per il traffico merci e
individuale.
sioni politiche e conduce studi
per conto degli uffici federali.
A fine 2013 l’Empa annoverava
circa 960 collaboratori, tra cui 29
professori, circa 120 dottorandi e
40 persone in formazione. Ad essi
si aggiungono ogni anno circa 160
studenti di bachelor e master. Oltre
ai tanti progetti realizzati con ricercatori industriali, sono costantemente in corso circa 300 progetti
finanziati dal Fondo nazionale svizzero (FNS), dalla Commissione per
la tecnologia e l’innovazione (CTI) e
da programmi quadro dell’UE.
Il 2014 si svolgerà soprattutto
all’insegna della svolta energetica
pianificata dal Consiglio federale
e delle necessarie attività di ricerca,
ad es. nell’ambito dei Centri di
competenza energetici (SSCER). È in
fase di costruzione il dimostratore
«Future Mobility», volto a sviluppare
e attuare tecnologie sostenibili
per la mobilità del futuro e sono in
corso ulteriori progetti nel campo
del fotovoltaico e dell’efficienza
energetica.
3 Anche per i camion si continuano a sviluppare motori predisposti per carburanti
biogeni e valutati secondo il nuovo standard di test dei motori per questi veicoli.
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Alternativa agli esperimenti animali
L’Eawag ha condotto un test a Dübendorf con cui è stato possibile utilizzare
molteplici colture di cellule branchiali
in vitro della trota iridea in luogo degli
esperimenti animali.
16 Il settore dei PF in breve
EAWAG
www.eawag.ch
L’Eawag riveste un ruolo di primo
piano nella ricerca sull’acqua a
livello mondiale. Da 75 anni il suo
successo si basa sulla sapiente
unione di ricerca, insegnamento e
perfezionamento, cui si aggiungono la consulenza e il trasferimento del sapere. La combinazione
delle scienze ingegneristiche,
naturali e sociali rende possibile
uno studio completo dell’acqua,
che spazia dai sistemi acquatici
relativamente naturali fino ai
sistemi di gestione delle acque
reflue totalmente tecnicizzati.
L’Eawag concentra le sue attività
di ricerca di ampio respiro tematico su come bilanciare il bisogno
dell’uomo di utilizzare l’acqua e
la necessità di salvaguardare la
funzione e la resistenza dell’eco­
sistema acquatico.
1 Cellule branchiali coltivate invece che
pesci vivi per i test di tossicità: la biologa
Kristin Schirmer si rallegra per aver saputo
trovare una valida alternativa.
2 Immagine al microscopio di cellule
branchiali RTgill-W1 colorate.
I 25 professori, 290 scienziati e
140 dottorandi trovano presso
l’Eawag un ambiente di ricerca unico
dove approfondire tematiche in
grado di portare a nuove conoscenze scientifiche e soddisfare esigenze fondamentali della società.
Rivestono un ruolo importante l’interdisciplinarietà e il coinvolgimento di gruppi di interesse dell’economia e della società. Circa
3 000 ore di insegnamento presso
le scuole universitarie svizzere e
l’assistenza di circa 130 tesi di bachelor e di master (p. a.) contribuiscono attivamente alla formazione
di giovane personale qualificato
per il settore svizzero dell’acqua.
Dal 2014, nell’ambito dei SCCER,
l’Eawag si dedicherà ai temi dell’efficienza energetica e delle energie
rinnovabili, in particolare all’energia
idroelettrica. Sul fronte della rivitalizzazione dei fiumi, con il programma «Linee guida per la gestione
dei corsi d’acqua svizzeri», trasferirà importanti conoscenze sul piano
pratico. Contemporaneamente ­
si porterà avanti la ricerca fondamentale.
3 In piastre a 24 pozzetti le cellule branchiali vengono esposte agli agenti chimici
in esame in diverse concentrazioni; successivamente viene controllata la loro vitalità.
Il settore dei PF in breve 17
I CENTRI DI COMPETENZA DEL SETTORE DEI PF
Le istituzioni del settore dei PF collaborano
nei campi dell’energia, dell’ambiente, dei
materiali e del biomedical imaging in quattro
centri di competenza tematici che il Consiglio
dei PF aveva istituito nel 2006 con finalità di
ricerca interdisciplinare.
CCEM – Energia e mobilità
Per attuare la Strategia energetica
2050 della Confederazione, la convergenza di reti, alimentazione e
accumulo di nuove energie rinnovabili, in considerazione della mobilità, gioca un ruolo sempre più
importante. IL CCEM, insieme alla
Leading House PSI, sostiene molti
progetti in materia. Gli oggetti di
studio spaziano dalla produzione
di idrogeno e metano sintetico a
partire dall’energia solare e dalla
biomassa, all’uso di idrogeno nella
mobilità e alla sua integrazione
nel mercato; dal campionamento di
sistemi energetici convergenti, al
potenziamento delle capacità delle
grandi linee elettriche fino al posttrattamento dei gas di scarico di
propulsori mobili. Finora il CCEM
è riuscito a promuovere 56 progetti,
rendendo operativi progetti per
un totale di ca. 223 milioni di CHF.
Il programma «Novatlantis» ha
18 Il settore dei PF in breve
realizzato piattaforme per il trasferimento delle conoscenze nel settore dell’edilizia e della mobilità,
implementando i primi progetti
pilota del CCEM.
www.ccem.ch
www.novatlantis.ch
CCES – Ambiente e sostenibilità
Il progetto del CCES Mountland ha
ottenuto nel 2013 l’«Award for
Transdisciplinary Research» delle
Accademie svizzere delle scienze.
Ciò testimonia il successo degli 8
progetti di ricerca in corso a livello
inter e transdisciplinare. Nel 2013
è stato bene avviato anche il progetto «EnviDat.ch», per la gestione
di dati sull’ambiente da parte delle
istituzioni di ricerca e degli uffici
federali. Hanno poi visto uno sviluppo soddisfacente anche le attività di formazione e il dialogo con
i gruppi target al di fuori dell’ambito scientifico; ciò ha già con­
sentito, ad esempio, il completamento delle prime tesi di master
orientate alla pratica in collaborazione con gli uffici cantonali per
la tutela dell’ambiente. Con le prime
tesi di bachelor comuni per la rappresentazione grafica dei risultati
scientifici della ricerca sul clima
e l’acqua, si è consolidato un promettente sodalizio tra il Poli­­
tecnico federale e la Scuola univer­
sitaria delle arti di Zurigo.
www.cces.ethz.ch
CCMX – Scienze dei materiali
e tecnologia
Il CCMX svolge la funzione di catalizzatore per i partenariati di ricerca
a lungo termine tra il settore dei
PF e l’industria in Svizzera. Conformemente alla propria strategia
per il periodo 2012–2016, 3 delle 4
nuove cattedre, in parte finanziate
dal CCMX, sono state già assegnate
(due all’EPFL e una all’ETH Zurigo).
Anche l’occupazione della quarta
cattedra procede in modo promettente. Due «Materials Challenges»
(piattaforme di ricerca co-finanziate dall’industria che analizzano
importanti aspetti scientifici per
suo conto) sono prossime alla conclusione; nel frattempo sono state
avviate le prime discussioni su
ulteriori «Materials Challenges» in
molti altri settori. Oltre ai 23 progetti in corso, si sono tenuti 7 ulteriori corsi e manifestazioni per
ricercatori provenienti dalle scuole
universitarie e dall’industria che
hanno riscosso un grande successo.
www.ccmx.ch
NCCBI – Biomedical imaging
IL NCCBI gestisce con il settore dei PF
progetti di dottorato nell’ambito
del biomedical imaging. Sulla scorta
di 4 bandi di gara, sono state finora
redatte 10 dissertazioni, 21 sono
ancora in corso. Nell’ambito del 3°
convegno annuale NCCBI tenutosi
nel febbraio 2013, gli studenti e i loro
coordinatori hanno presentato i
propri progressi. IL NCCBI riunisce
diversi gruppi di ricerca interni ed
esterni al settore dei PF. Questi partenariati di recente data hanno
finora portato a 40 pubblicazioni,
introducendo sofisticate tecno­­­
logie nell’ambito del biomedical
imaging: dalle nuove tecniche
quantitative della microscopia tomografica tridimensionale fino agli
innovativi metodi di elaborazione
delle immagini della tomografia a
risonanza magnetica. Inoltre è stato
possibile sviluppare applicazioni,
ad es. per il morbo di Alzheimer e
per il dolore cronico.
www.nccbi.ch
Il settore dei PF in breve 19
CIFRE SALIENTI RELATIVE AL SETTORE DEI PF
Studenti incl. dottorandi suddivisi per disciplina
2013
Architettura
3 097
ETH di Zurigo
1 852
EPFL
1 245
Ingegneria civile e geomatica
3 074
ETH di Zurigo
1 740
EPFL
1 334
Ingegneria
7 245
ETH di Zurigo
4 549
EPFL
2 696
Informatica e tecnologia della comunicazione
2 536
ETH di Zurigo
1 158
EPFL
1 378
Scienze esatte e naturali
4 883
ETH di Zurigo
2 972
EPFL
1 911
Scienze della vita
ETH di Zurigo
EPFL
Scienze naturali settoriali
ETH di Zurigo
Management, tecnologia ed economia
3 879
2 923
956
2 159
2 159
897
ETH di Zurigo
549
EPFL
348
Scienze umane, sociali e politiche
ETH di Zurigo
20 Il settore dei PF in breve
276
276
Studenti in base al ciclo di studi
2013
Studio di bachelor
13 995
ETH di Zurigo
8 817
EPFL
5 178
Studio di master
7 241
ETH di Zurigo
4 811
EPFL
2 430
Studio di dottorato
5 947
ETH di Zurigo
3 889
EPFL
2 058
MAS/MBA
ETH di Zurigo
863
661
EPFL
202
Totale
28 046
ETH di Zurigo
EPFL
18 178
9 868
Supporto per gli istituti di ricerca
2013
Bachelor, Master, Diploma
Dottorato
530
797
Quota di donne (%)
36,3
Quota di immatricolati nel settore dei PF (%)
67,9
Quota di immatricolati presso università straniere (%)
13,4
Il settore dei PF in breve 21
Conto economico consolidato
in milioni di CHF
2012
2013
Ricavi
3 140
3 202
Contributo finanziario della Confederazione
2 041
2 074
Contributo di alloggio della Confederazione
301
305
Consolidamento nel settore dei PF
- 14
- 14
Variazioni della consistenza fondi secondari e mezzi di terzi
- 99
- 37
Fondi secondari e mezzi di terzi orientati ai progetti
770
717
477
454
216
209
Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI)
54
37
Mandati di ricerca di uffici federali
81
73
126
135
293
264
Fondi secondari*
Fondo nazionale svizzero (FNS)
Programmi di ricerca europei
Mezzi di terzi**
Ricavi da prestazioni / altri ricavi, risultato finanziario
Spese
Consolidamento nel settore dei PF
142
156
3 039
3 132
- 14
- 14
1 917
1 985
Spese per beni e servizi e spese d’esercizio***
902
923
Ammortamenti
157
180
Altre spese****
77
58
Risultato annuale
102
70
Spese per il personale
*
Fondi secondari: fondi ottenuti in concorrenza con altri istituti e provenienti
direttamente o indirettamente da fondi federali o dall’UE.
** Mezzi di terzi: mezzi di origine privata.
*** Spese per beni e servizi e spese d’esercizio: materiale, costi operativi e servizi,
spese di alloggio, spese per affitti esterni.
**** Altre spese: variazione promesse di prestazione interne, spese di trasferimento.
22 Il settore dei PF in breve
Bilancio consolidato
in milioni di CHF
2012
2013
Attivi
2 688
2 845
Attivo circolante
1 681
1 749
Attivo fisso
1 007
1 096
2 688
2 845
Passivi
Capitale di terzi
Capitale a destinazione vincolata
Capitale proprio
390
417
1 395
1 456
903
973
Personale
Condizioni di assunzione
Professori ordinari e straordinari
Professori assistenti con tenure track
Professori assistenti senza tenure track
2013
646
97
56
Personale scientifico
12 196
Collaboratori tecnici
3 511
Collaboratori amministrativi
2 936
Apprendisti
Totale
435
19 877
Trasferimento di sapere e tecnologia
2013
Brevetti
193
Licenze
223
Spin-off
43
Il settore dei PF in breve 23
Consiglio dei PF
Häldeliweg 15
CH-8092 Zurigo
Tel. +41 (0)44 632 23 67
Fax +41 (0)44 632 11 90
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Consiglio dei Politecnici federali
© Consiglio dei PF, aprile 2014; fotografia: Julian Salinas, Basilea, o sec. indicazione