Ristori...amoci Novembre - Istituto Comprensivo Adelaide Ristori

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Ristori...amoci Novembre - Istituto Comprensivo Adelaide Ristori
I.C. Ristori Napoli 34
Ristori...amoci
Novembre 2008
Volume II Numero I
Dove eravamo rimasti...
Notizie di rilievo
Anche quest’anno
la redazione di Ristori...amoci
è al lavoro!
Il maestro unico
Sommario
Halloween: festa italiana? 2
La Comunicazione oggi
2
I bambini e il telefonino
2
Mondo come stai?
3
La camorra e i bambini
3
Rifiuti a Napoli: a che
punto siamo???
3
Il maestro unico: la parola 4
ai bambini
Una storia a fumetti
4
Anche quest’anno per
fortuna abbiamo ripreso
a fare il giornalino! L’anno scorso abbiamo fatto
dei bellissimi articoli e
speriamo che quest’anno
lo siano di più. Siamo
già alla seconda edizione, quest’anno siamo anche più grandi
perché
frequentiamo
la terza invece
l’anno
scorso eravamo in seconda. La redazione è cambiata in parte, ci sono
nuovi redattori e sono in
numero maggiore.
Gli
articoli sono
più interessanti perché
siamo più grandi e capiamo meglio, l’anno scorso
eravamo più piccoli e gli
articoli erano più banali.
L’anno scorso il nostro
quoziente intellettivo era
solo al 50%, ora non è al
Vi auguriamo buona
lettura e Ristor...atevi
con il nostro fresco e
divertente giornalino di
classe.
Federica Cardamone
Anna Cardamone
Io, i defunti e… il torrone!
Il primo e il due novembre
c’è la festa dei morti e dei
santi e vanno tutti al cimitero. Si fa quasi una
festa, portano lo champagne, la coca cola e ancora
tante cose e portano tanti
fiori e possono andare
anche i piccoli e noi ci
divertiamo. Ci incontriamo con i cugini e
mangiamo e beviamo
tutto e ci stiamo molto
tempo e tutti portano
il torrone. Nel cimitero vivono i morti e si
portano i fiori. Nelle
tombe ci sono i morti e
100%, ma ci siamo quasi!
Altra novità è che quest’anno la nostra redazione
lavora nella sala di informatica dove la maestra
Gabriella ci insegna ad
usare il computer e poi
siamo anche cresciuti invece prima facevamo il
giornalino in classe. Gli
articoli sono sulle festività e sui vari eventi del
mese e infine non meno
importante sono su di
noi!!
le persone li vanno a trovare ma non si fuma mai
e non si può accendere il
telefonino. Nel cimitero
non si gioca e non si può
strillare, fuori dal cimitero si può giocare. Nelle
tombe c’è tanto buio è brutto! La nonna di Caterina va
sempre al cimitero anche se
non c’è la festa, anche la
nonna di Serena perché è
morta la sorella; la nonna di
Genny va al cimitero perché
è morta la mamma, la sua
mamma ci va perché è morto il fratello e lo zio, ci portano i fiori anche a quelli che non conosciamo.
Nel cimitero poi non si
canta, non si mangia il
gelato, non si balla mai,
non si mangia la gomma, non si fischia. Nel
cimitero si curano i morti!
Genny Esposito,
S e r e n a ’ A l p i n o
CaterinaGrammatico
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Halloween: festa italiana?
Tanto e tanto tempo fa i bambini si
travestivano il 31 ottobre per far allontanare gli spiriti cioè i fantasmi
svolazzanti, neri pipistrelli, scheletri
dinoccolati e ombre che si aggiravano
nell’oscurità della notte di tutti i santi. La storia di Halloween ha origini
molto lontane, risale ad un antico rito
celtico chiamato Samhain in cui si celebrava la fine dell’anno
vecchio e l’inizio di
quello nuovo, proprio
come il nostro capodanno, solo che veniva
festeggiato il 31 ottobre invece del 31 dicembre. I Celti erano
un’antica e valorosa
popolazione che dominava una parte dell’Europa prima dell’arrivo dei Romani. Durante il Samhain si
riunivano attorno al
fuoco e bevevano, can-
tavano e danzavano. Credevano che
in questa notte magica e misteriosa, i
morti tornassero dall’aldilà, per questo si travestivano in un modo orribile
e terrificante per mettere paura agli
spiriti e farli scappare via! Oggi i
bambini inglesi e americani in questa
notte si travestono e fanno il trick or
treat che significa “ dolcetto o scher-
I bambini e il telefonino
Anche i bambini piccoli si comprano il telefonino, chissà se lo
sanno usare e come lo hanno
avuto. Hanno convinto i genitori
a farselo comprare facendo i capricci,però poi quando lo hanno
avuto lo hanno rotto perché non
lo sanno usare. Io (Jennifer) per
esempio, ce l’ho ma non lo uso
mai però alle volte sì. Io
(Angela) ne ho tre e li uso sempre soprattutto per giocarci,
zetto” ed è bellissimo farlo perché ti
danno le caramelle e i cioccolatini,
però noi non siamo abituati perché a
Napoli non si fa, solo negli ultimi
anni ci travestiamo da diavoletti e
streghe e facciamo a volte delle feste
con le zucche. I bambini inglesi invece svuotano le zucche ci fanno gli
occhi, il naso e la bocca e ci mettono
una candela accesa dentro e la mettono sui davanzali delle finestre per
far allontanare gli spiriti. In
seconda l’abbiamo fatto anche noi con una zucca vera e
la zucca così tagliata diventa
il personaggio di Jack, uno
spirito che vaga in eterno fra
i vivi che in vita prendeva in
giro gli spiriti. Anche a noi
napoletani ci piacerebbe fare
il trick or treat perché è molto divertente!!
Rosa Pezzella
Savino Coppola
La Comunicazione oggi
La comunicazione oggi è cambiata,ai tempi antichi non esisteva il
modo di comunicare di oggi: la
posta, la lettera, il computer, il
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telefono, gli SMS, le
cartoline, il cellulare, i gesti,parlare a
bassa voce, scrivere, i DVD, la TV.
Oggi noi siamo molto fortunati ad
avere questa comunicazione così
avanzata. In classe ci siamo divertiti a scriverci delle cartoline, un’esperienza davvero molto bella che non
facciamo mai e le abbiamo anche
imbucate divertendoci un mondo.
Nella sala computer la maestra Gabriella ci fa imparare tutti i meccanismi e come si usa il computer. La
posta ci permette di comunicare nei
paesi lontani e coi nostri parenti che
sono in altri paesi e in altre città. Il
telefono serve a chiamare gli amici,
le maestre e tantissime altre cose
ancora, come sentire le canzoni. Gli
MMS sono dei tipi di messaggi che
però sono un poco più complicati da
inviare e ricevere. Gli SMS invece, si
per mandare i
messaggi e per
chiamare.
In
realtà il telefono si usa quando usciamo da
soli,ma
alla
nostra età non
ci serve perché
siamo troppo piccoli per uscire da
soli!
ricevono e si spediscono più facilmente. I cellulari sono telefoni più
piccoli sono più utili per chiamare e
per giocare. I DVD servono a vedere
i dischi di varie cose, sono piccoli o
grandi. I gesti si usano per parlare
in silenzio. Internet serve a scrivere
le lettere, a chattare con gli amici,
puoi giocare e disegnare. Anche se ci
sono tutti questi modi moderni di
comunicare, anche a noi bambini a
volte abbiamo voglia di scrivere una
semplice lettera a mano!
Angela Trotta,
Jennifer Scurti
Mariagrazia Abilitato,
Elvira Errico
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Mondo come stai?
L’inquinamento è brutto perché fa
morire tutto il mondo . L’altro giorno
abbiamo visto un film a scuola che si
chiama “La gabbianella e il gatto”
dove la povera gabbiana muore perché finisce in una macchia di petrolio
gas delle macchine e dei motorini inquinano l’aria. Nella nostra città non
ci sono spazi per noi,
quando usciamo con
tutta la classe in fila
non sappiamo dove
camminare, i marciapiedi o sono sporchi di
cacca o sono occupati
dalle macchine o dai
camion. Non si dovrebbe buttare
la
spazzatura per strada
o in mare. Per esempio, nel vicoletto dove
abito io (Antonio D.)
fanno la pipì e mio
padre si è arrabbiato
molto. In mare molti
pesci muoiono, poi la
gente non sopporta
quelli che buttano la
spazzatura vicino al
loro palazzo.
in mare. Gli uomini non rispettano le
regole del mondo: bruciano i bidoni
della spazzatura e creano un gas che
uccide la gente, uccidono gli animali,
girano sempre in macchina e noi per
strada rischiamo di finirci sotto. Il
Antonio Biancardi,
Antonio Donzelli,
Rachele Caliano,
Valerya Sargyelova
La camorra e i bambini
Pochi giorni fa è successa una sparatoria in una sala giochi. Bambini che
uccidono bambini, così piccoli non è
giusto che non devono vivere, hanno
Tutti viviamo in pericolo, soprattutto
i bambini, per colpa della camorra,
perchè siamo ancora piccoli e non
sappiamo difenderci come gli adulti.
La camorra si è diffusa per tutta Napoli e pensare che la camorra è nata
perché l’uomo non ha rispettato le
leggi; ci sono persone adulte che non
rispettano la gente e noi non dobbiamo rispettarli, uccidono la gente innocente, danno la droga e sparano e
uccidono con i coltelli. Speriamo che
nessuno da grande diventi un ladro
perché è brutto andare a rubare invec e di la vo ra re o ne s tame n te .
una vita così lunga. Quelli della camorra non sono bambini buoni, hanno oltrepassato tutti i limiti, vogliono uccidere anche l’autore del film Gomorra
che si chiama Saviano
perché ha fatto i nomi . La camorra ha
una volta piazzato
una bomba sotto terra
per uccidere persone e
bambini.
Pensiamo
che i bambini non
dovrebbero uccidere,
ci sentiamo soli e tristi perché con la morte non c’è vita!
Chiara
Schiano,
Sabatino Benincasa
Mariarca D’Antonio
Rifiuti a Napoli: a che punto siamo???
E’ passato un anno, è venuto
l’esercito. Vengono a prendere
la spazzatura di notte, ma le
strade non sono così pulite. C’è
ancora chi brucia la spazzatura,
però chi butta i frigoriferi e i
pezzi grossi finisce in gattabuia.
Noi siamo pronti a fare la raccolta differenziata, vogliamo
rispettare le regole sempre, anche noi piccoli la faremo. Dividiamo l’alluminio dal metallo,
dalla plastica e dai cartoni. L’anno
scorso in seconda facevamo addirittura il compost! Noi vogliamo fare la
raccolta differenziata, ma forse il
comune non è ancora pronto? !
Arturo Puoti
Francesca Cannio
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Maestro unico: la parola ai bambini
stro unico le altre maestre non trovano più lavoro. A nessuno piace e
noi siamo contro la parola maestro
unico. Il mio amico dice che è bruttissimo avere un solo maestro. Che
per lui è stata una bruttissima esperienza che non vorrebbe ripetere. Il maestro unico lo vuole la presidentessa Maria Stella Gelmini,
ma non ha chiesto a noi se lo vogliamo, il problema non è che non
lo vogliamo, ma ci pensate chi deve
essere per sapere tutte le materie?!
Poi con un maestro solo fai sempre
le stesse cose e a noi non piace vogliamo stare con le nostre maestre
preferite!
Si parla tanto di scuola e forse
dal prossimo anno avremo il maestro unico. Il maestro unico non
si interessa di te, ma pensa solo
ai soldi, questo me lo ha raccontato un bambino che ha già avuto
questa esperienza in una scuola
privata. Lui dice che con il maestro unico è come se tu non esistessi più e invece stare con tante maestre, al contrario, si interessano di te e ti pensano sempre
e a seconda di come ti comporti e
che voti hai, puoi andare in quarta. Il maestro unico (i bambini
sono convinti che il maestro unico
sia un uomo) è severo e lo sarà
sempre, hanno un’educazione
diversa dalla nostra: non ti fanno
lavare le mani per mangiare e se
ti alzi non ti sgridano. Anche le
nostre maestre hanno fatto sciopero perché se mettono il mae-
Pasquale Siciliano,
Enzo Guasco
Una storia a fumetti: La gabbianella e il gatto
by Antonio Donzelli e Vlady
La Gabbiana cade morente sul balcone di
Zorba
Zorba deve accudire l’uovo da cui nascerà Fifì
La Gabbiana chiede aiuto al gatto per
salvare il suo uovo
I topi malvagi rapiscono Fifì
Per fortuna anche quest’anno la nostra redazione ha avuto la possibilità di
riprendere i suoi lavori. La redazione si è rinnovata, ampliata ed è cresciuta
di numero e di età, ma lo spirito di genuinità e trasparenza intellettiva rimane come fondamento e natura del giornale editoriale.
Zorba chiede aiuto ai suoi amici, la gabbiana è morta
Liberata Fifì, Zorba e i suoi amici, le insegnano a volare
C A P I R E DA T T O R I L E M A E S T R E :
A N G E L A R I S T A L DO ,
GABRIELLA TIROZZI
R E S P O N SA B I L I D E L L A DI S T R I B UZ I O NE :
F E D E R I C A E SA B A T I N O
REDATTORI:
G L I A L U N NI D E L L A I I I C E I I I D
I.C. RISTORI NAPOLI 34
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P R E SI D E P R O F. S S A FE R N A N D A T U C C I L L O