Intervento di Stefania Betti

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Intervento di Stefania Betti
Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, per il danno ambientale e
per i rapporti con l’Unione europea e gli organismi internazionali
Dott.ssa Stefania Betti
Punto di Contatto Nazionale LIFE
Ancona, 23 gennaio 2015
L’esperienza italiana nell’ambito del Programma
LIFE+ è stata assolutamente positiva, numerosi
sono stati nel corso dei sette anni, i beneficiari che
si sono avvalsi in questi anni del cofinanziamento
europeo per dimostrare l’efficacia di approcci,
tecnologie e metodologie nel ridurre le dimensioni
di un problema ambientale, di strumenti innovativi
di gestione del territorio, nonché per applicare
buone pratiche allo scopo di migliorare lo stato di
conservazione di specie e habitat o di arrestare la
perdita di biodiversità.
L’Italia vanta alcuni record che
condivide con la Spagna:
- Stato Membro con il più alto
numero di proposte presentate;
- Stato Membro con il numero
maggiore di beneficiari a cui è stato
concesso il cofinanziamento.
1052
proposte
Categorie beneficiari italiani 2007-2013
Diffusione sul territorio dei progetti finanziati nel periodo
2007-2013
306 progetti
cofinanziati
303 milioni
cofinanziamento
EU
627 milioni
Investimento
complessivo
Ripartizione percentuale delle proposte progettuali finanziate per
settori di azione
Componente Politica ambientale e governance 2007-2013
Il Programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE 2014-2020)
Il Programma per l’ambiente e l’azione per il clima proseguirà il percorso avviato
in Europa dallo strumento finanziario per l’ambiente LIFE+ (2007-2013). Il
programma LIFE continuerà a fungere da piattaforma per lo sviluppo e l’uso di
soluzioni, metodi ed approcci che offrono evidenti vantaggi ambientali e climatici
al fine di contribuire all’attuazione della politica e all’applicazione della
legislazione ambientale e climatica dell’Unione.
Il nuovo programma persegue gli obiettivi di contribuire al passaggio a
un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e
resiliente ai cambiamenti climatici, di migliorare la qualità dell’ambiente ed
invertire la perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il
contrasto al degrado degli ecosistemi, nonché sostiene l’attuazione del Settimo
programma di azione per l’ambiente (7EAP) Decisione N. 1386/2013/UE del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 su un programma
generale di azione dell’Unione in materia di ambiente fino al 2020 “Vivere bene
entro i limiti del nostro pianeta”
BASE GIURIDICA: Regolamento UE n. 1293 dell’11 dicembre 2013 (GUCE L 347 20/12/2013)
NOME: Programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE)
DURATA: dal 1°gennaio 2014 al 31 dicembre 2020
DOTAZIONE FINANZIARIA: 3.456.655.000 Euro (+40%!)
La dotazione per i progetti (action grants) e gli strumenti finanziari innovativi: 2,8 miliardi di Euro
(81% percentuale minima delle risorse da assegnare ai progetti)
ARTICOLAZIONE:
Sottoprogramma per l’Ambiente
Sottoprogramma Azione per il Clima
RIPARTIZIONE DI BILANCIO:
Sottoprogramma Ambiente: 2.592.491.250 Euro,
Sottoprogramma Azione per il clima: 864.163.750 Euro
PARTECIPAZIONE: Inviti a presentare proposte (Calls)
SOTTOPROGRAMMA
PER L’AMBIENTE
SOTTOPROGRAMMA
AZIONE PER IL CLIMA
Comprende 3 settori prioritari:
• Ambiente ed uso efficiente delle risorse
• Natura e Biodiversità
• Governance ambientale e informazione in
materia ambientale
Ciascun settore prioritario ha:
3 obiettivi specifici (Artt. 10. 11 e 12 del
regolamento LIFE)
priorità tematiche (Allegato III del
regolamento LIFE)
temi dei progetti che attuano le priorità
tematiche (Programma di lavoro pluriennale)
per i primi 4 anni (2014-2017)
Prevede 3 settori prioritari:
• Mitigazione dei cambiamenti climatici
• Adattamento ai cambiamenti climatici
• Governance in materia climatica e
informazione in materia di clima
Ciascun settore prioritario ha:
4 obiettivi specifici (Artt. 14, 15 e 16 del
regolamento LIFE)
Documenti legali di riferimento
• Regolamento UE n. 1293/2013: Obiettivi specifici per ogni settore prioritario
• Allegato III del Regolamento: Priorità tematiche del sottoprogramma Ambiente per
ciascun settore prioritario
• Programma di lavoro pluriennale (2014-2017): Temi (topics) dei progetti che attuano le
priorità tematiche, procedure, criteri, indicatori, budget per sottoprogramma e tipologia
di finanziamento
• Inviti a presentare le proposte (Calls)
• Linee Guida del candidato (Guidelines for applicants)
• Disposizioni Generali (General provisions)
• Guida di valutazione (Evaluation Guidelines)
Tassi di cofinanziamento
Il tasso massimo di cofinanziamento dei progetti finanziati nell’ambito dei
Sottoprogrammi per l'Ambiente e Azione per il clima, per la durata del primo
programma di lavoro pluriennale (2014-2017) sarà fino al 60% dei costi ammissibili.
Il tasso massimo di cofinanziamento per i progetti, finanziati nell'ambito dei
sottoprogrammi per l'Ambiente e Azione per il clima, per la durata del secondo
programma di lavoro pluriennale (2018-2020), sarà fino al 55% dei costi ammissibili,
ad eccezione dei progetti integrati, di assistenza, preparatori che avranno un tasso di
cofinanziamento fino al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma
LIFE.
I progetti del settore prioritario Natura e Biodiversità (il cui tasso di finanziamento
può arrivare fino al 75% dei costi ammissibili se riguardanti habitat prioritari o specie
prioritarie o specie di uccelli per le quali il finanziamento è considerato prioritario)
avranno per tutta la durata del programma il tasso di finanziamento fino al 60% dei
costi ammissibili.
Beneficiari
Il programma LIFE può finanziare enti pubblici e privati
PARTECIPAZIONE DI PAESI TERZI AL PROGRAMMA LIFE
Al programma LIFE possono partecipare i paesi candidati all'adesione in base ai
seguenti criteri:
a)
i paesi facenti parte dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono
firmatari dell'accordo sullo Spazio economico europeo (SEE);
b)
i paesi candidati, i potenziali candidati e i paesi in via di adesione all'Unione;
c)
i paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato;
d)
i paesi che sono divenuti membri dell'Agenzia europea dell'ambiente, a norma
del regolamento (CE) n. 933/1999 del Consiglio
Attori principali oltre la Commissione europea:
L’Agenzia esecutiva (EASME) per le sovvenzioni di azioni (progetti) esclusi i
progetti integrati
I Punti di contatto nazionali (NCP)
Il team esterno di monitoraggio
I valutatori esterni
La sottomissione dei fascicoli di candidatura dovranno essere direttamente
trasmessi alla COM tramite e-Proposal (Progetti tradizionali).
Il Comitato LIFE non voterà più la lista dei progetti selezionati (non più Priorità
nazionali nè commenti)
Nell’Allegato III del Regolamento LIFE sono indicate le Priorità tematiche del sottoprogramma
per l'Ambiente:
Settore prioritario “Ambiente ed uso efficiente delle risorse”
• Priorità tematiche in materia di acqua (compreso l’ambiente marino)
• Priorità tematiche in materia di rifiuti
•Priorità tematiche in materia di efficienza nell’uso delle risorse (compresi suolo e foreste) e
nell’economia verde e circolare
• Priorità tematiche in materia di ambiente e salute (compresi sostanze chimiche e rumore)
• Priorità tematiche in materia di qualità dell’aria ed emissioni (ambiente urbano)
Settore prioritario “Natura e Biodiversità”
• Priorità tematiche in materia di Natura
• Priorità tematiche in materia di Biodiversità
Settore prioritario “Governance ambientale e informazione”
• Campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del 7EAP.
Per il sottoprogramma Azione per il Clima non sono previste priorità tematiche nel Programma di
lavoro ma sono indicate le priorità politiche nelle “Application Guidelines” specifiche.
I Temi (Topics) del Sottoprogramma per l’Ambiente
Programma di lavoro pluriennale 2014-2017
Settore prioritario “Ambiente ed uso efficiente delle risorse”
Acqua, incluso ambiente marino (15 topics)
• Pianificazione e istituzione di misure di ritenzione naturale delle acque nelle aree urbane e rurali, che
aumentino l’infiltrazione e lo stoccaggio di acqua ed eliminino le sostanze inquinanti mediante processi
naturali o “seminaturali” e contribuiscano così al conseguimento degli obiettivi della direttiva quadro
sulle acque e della direttiva sulle alluvioni, nonchè la gestione della siccità nelle regioni soggette a
carenza idrica.
Rifiuti (5 topics)
• Progetti di gestione integrata della plastica concepiti per favorire una maggiore riciclabilità, la cernita e
il riciclaggio di alta qualità, la progettazione ecologica, la gestione degli articoli di plastica diversi dagli
imballaggi, la prevenzione degli articoli monouso di plastica o la riduzione e la bonifica dei rifiuti
abbandonati
Efficienza nell’uso delle risorse, compresi il suolo, le foreste, l’economia verde e circolare (12 topics)
• Progetti che attuano concetti di economia circolare tramite azioni che abbracciano l’intera catena del
valore o garantiscano l’utilizzo di risorse secondarie/rifiuti in altri settori o catene del valore ;
• Progetti che promuovano l’applicazione della metodologia europea per la misurazione dell’impronta
ecologica (Raccomandazione 2013/179/UE);
• Progetti che promuovano gli appalti pubblici verdi attraverso lo sviluppo, in collaborazione con le
imprese, l’applicazione di capitolati di gara comuni da parte delle autorità pubbliche.
Qualità dell’aria ed emissioni, compreso l’ambiente urbano (6 topics)
• Progetti che attuano politiche integrate e complete in materia di pianificazione e progettazione urbana
sostenibile tramite approcci innovativi concernenti i trasporti pubblici, la mobilità, gli edifici sostenibili,
l’efficienza energetica o la conservazione della biodiversità nell’ambiente urbano.
Programma di lavoro pluriennale 2014-2017
Settore prioritario “Natura e Biodiversità”
Natura (6 topics)
• Progetti che realizzano una o più azioni previste nel quadro di azioni prioritarie
(PAF) pertinente, aggiornato dagli SM o azioni concrete individuate, raccomandate o
decise nel contesto dei seminari biogeografici della rete Natura 2000
Biodiversità (5 topics)
• Progetti volti a realizzare l’obiettivo 2 della Strategia sulla biodiversità integrando
nelle attività del settore pubblico o privato azioni volte a preservare e valorizzare gli
ecosistemi e i relativi servizi mediante l’infrastruttura verde e blu e il ripristino degli
ecosistemi degradati.
Programma di lavoro pluriennale 2014-2017
Settore prioritario “Governance e informazione in materia ambientale”
Acqua (5 topics)
• Progetti di sviluppo e sperimentazione di politiche di tariffazione dell’acqua, basate su approcci innovativi che
associano il principio “chi spreca paga” (over user pays) al principio del “chi inquina paga” che stabiliscono
obiettivi chiari e misurabili in materia di efficienza per ciascun settore di attività al livello pertinente.
Rifiuti (2 topics)
• Campagne di informazione che diffondono conoscenze e incoraggiano modifiche del comportamento
riguardo alle problematiche fondamentali legate ai rifiuti, prestando particolare attenzione alla riduzione dei
rifiuti, specialmente per quanto riguarda i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e di plastica.
Efficienza nell’uso delle risorse, compresi il suolo e le foreste ed economia verde e circolare (5 topics)
• Campagne di sensibilizzazione che promuovono il consumo sostenibile, prestando particolare attenzione ai
rifiuti legati agli alimenti e alla conservazione ottimale degli alimenti.
Qualità dell’aria ed emissioni, compreso l’ambiente urbano (3 topics)
• Campagne di sensibilizzazione basate sulla promozione di sistemi di monitoraggio e valutazione della qualità
dell’aria a basso costo.
Ambiente e salute, compresi sostanze chimiche e il rumore (4 topics)
• Sensibilizzazione dei cittadini e dei consumatori riguardo alle informazioni sui pericoli comportati dalle
sostanze chimiche presenti negli articoli di consumo
Programma di lavoro pluriennale 2014-2017
Settore prioritario “Governance e informazione in materia ambientale”
Natura e Biodiversità (5 topics)
• Campagne di informazione sulle infrastrutture verdi rivolte ai principali gruppi di parti
interessate, che promuovano buone pratiche e/o migliorino la generazione, l’analisi e la
diffusione di dati tecnici e territoriali ai fini della diffusione di tali infrastrutture.
Governance e garanzia dell’attuazione (3 topics)
• Sensibilizzazione riguardo alla direttiva sulla responsabilità ambientale per gli operatori
industriali, i liquidatori danni, gli esperti in materia di valutazione del rischio, le autorità
competenti decentrate e le ONG ambientali, per quanto riguarda i diritti e gli obblighi di ciascun
gruppo di parti interessate.
Garanzia dell’applicazione, controllo e vigilanza (2 topics)
• Progetti volti a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei controlli e della vigilanza ambientali.
Scambio di buone pratiche (5 topics)
• Progetti che promuovono lo scambio di buone pratiche in relazione alla legislazione in materi
di qualità dell’aria;
• Scambio di conoscenze e buone pratiche tra le autorità pubbliche in materia di appalti pubblici
verdi.
Il Sottoprogramma Azione per il clima
Settore prioritario Mitigazione dei cambiamenti climatici
Sono incoraggiati progetti rivolti a specifiche priorità politiche dell’Unione nei settori:
Utilizzo del suolo (6 priorità politiche)
Progetti che riguardano lo sviluppo e l'attuazione di strategie di gestione del paesaggio e del territorio e
pratiche che limitano o riducono le emissioni; in particolare la trasformazione di aree di terreni organici
(torbiere drenate) o terre aride (con un processo di desertificazione a causa dell’erosione e con basso materia
organica).
Contabilizzazione delle emissioni di gas ad effetto serra connesse all’uso del suolo (5 priorità politiche)
Progetti che contribuiscono alla preparazione e/o al mantenimento della contabilizzazione annuale delle
emissioni di gas ad effetto serra e degli assorbimenti dei gas ad effetto serra risultanti da attività dell’uso del
suolo, cambiamento di uso del suolo e silvicoltura in materia di LULUCF e che rientrano nelle seguenti
categorie: imboschimento, rimboschimento, disboscamento, gestione delle foreste, gestione delle terre
coltivate, gestione dei pascoli, attività di rivegetazione e di drenaggio e riumidificazione delle zone umide,
come previsto dalla decisione 529/2013/UE.
Uso sostenibile delle biomasse solide (4 priorità politiche)
Progetti a sostegno dello sviluppo di nuovi approcci (ad esempio, a livello di città o regione) per la produzione,
il consumo e la governance della biomassa in modo sostenibile, con un impatto duraturo nel settore
interessato).
Agricoltura (5 priorità politiche)
Progetti che analizzano e sviluppano miglioramenti delle misure climatiche esistenti, in particolare nell'ambito
della Politica agricola comune, e preparano e facilitano l’inserimento di tali misure in future strategie dell'UE,
nei programmi operativi o nei piani di sviluppo rurale
Settore prioritario Adattamento ai cambiamenti climatici
La Commissione promuoverà l’adattamento soprattutto nelle seguenti aree vulnerabili:
• gestione transfrontaliera delle alluvioni, sostenendo gli accordi di collaborazione
basati sulla direttiva UE alluvioni;
• gestione costiera transfrontaliera, con particolare attenzione ai delta ad alta densità
abitativa e alle città costiere;
• integrazione della azioni di adattamento nella pianificazione territoriale urbana, nella
disposizione dei fabbricati e nella gestione delle risorse naturali;
• aree montane e insulari, con particolare attenzione ai settori dell’agricoltura,
selvicoltura e turismo sostenibili e resilienti;
• gestione sostenibile delle acque;
• interventi contro la desertificazione e gli incendi boschivi in aree a rischio di siccità.
Settore prioritario Adattamento ai cambiamenti climatici
Sono incoraggiati progetti rivolti a specifiche priorità politiche dell’Unione nei settori:
Sviluppo ed attuazione a livello locale delle strategie di adattamento nel quadro di
"Mayors Adapt";
Fortemente incoraggiati progetti sull’adattamento urbano: sviluppo ed utilizzo di
tecnologie per l’adattamento in aree urbane, incluso nei settori dell’acqua, energia e
costruzioni;
Promozione e sviluppo di infrastrutture verdi nelle città, anche per combattere
l’effetto delle isole di calore urbane;
Progetti a basse emissioni di carbonio che esercitano un impatto allo stesso tempo
sulla mitigazione e sull’adattamento ed a raggiungere l’obiettivo della conservazione
della natura e della biodiversità nelle aree urbane.
Settore prioritario “Governance e informazione in materia di clima”
Sono incoraggiati progetti che prevedono lo sviluppo di piattaforme di cooperazione e
condivisione di buone pratiche per un’effettiva conformità, rafforzamento ed integrazione
dell’azione per il clima in altre politiche. Sono supportati miglioramenti nella disseminazione
della conoscenza e nell’attuazione di buone pratiche nell’attuazione della legislazione sul clima.
In particolare sono priorità politiche:
• Progetti che sviluppano best practices e aumentano la consapevolezza tra Stati Membri nel
campo della politica di valutazione del clima a supporto dello sviluppo di azioni sul clima
economicamente vantaggiose sia nel campo dell’adattamento che della mitigazione;
• Progetti per l’aumento della consapevolezza di specifici target audience (es. PMI, cittadini)
sulle vulnerabilità e le opzioni sull’adattamento ai cambiamenti climatici, comprese azioni di
informazione aventi lo scopo di aumentare la consapevolezza e la conoscenza sulle strategie di
adattamento e su come esse sono applicate nel contesto locale e regionale.
Tipologie progettuali
Progetti pilota *
Progetti dimostrativi*
Progetti di buone pratiche*
Progetti integrati
Progetti di assistenza tecnica
Progetti di rafforzamento delle capacità
Progetti preparatori
Progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione*
(*) Progetti c.d. Tradizionali
•
Progetti Pilota i progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è stato applicato e
testata/sperimentato prima, o altrove, e che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle
attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni
analoghe;
•
Progetti Integrati i progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale,
multi-regionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali o climatiche previsti
dalla legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica, elaborati dalle autorità degli Stati membri
principalmente nei settori della natura, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei
cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle
parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di
finanziamento (FESR, FEASR, ecc.);
•
Progetti di assistenza i progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario
per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati;
•
Progetti preparatori i progetti identificati dalla Commissione in cooperazione con gli SM per rispondere
alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all’attuazione delle politiche e legislazioni dell’Unione in
materia di ambiente e clima;
•
Progetti di rafforzamento delle capacità i progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un
sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli Stati membri, compresi i punti
di contatto LIFE nazionali o regionali, al fine di permettere agli Stati membri di partecipare in maniera più
efficace al programma LIFE
I progetti integrati a chi sono rivolti ?
Principalmente alle amministrazioni pubbliche e ad altre entità giuridiche attive nel
campo dell’ambiente che devono attuare un Piano o una Strategia previsti dalla
legislazione ambientale o climatica dell’Unione.
Quali sono le caratteristiche principali ?
Devono attuare Piani o Strategie ambientali/climatiche previsti dalla legislazione
ambientale o sul clima dell’Unione.
Devono avere una vasta copertura territoriale (regionale, pluriregionale,
nazionale o trasnazionale o diverse città)
Devono prevedere risorse finanziarie complementari (Fondi europei o nazionali);
Devono coinvolgere anche nella definizione della proposta gli stakeholders
I progetti integrati devono attuare un Piano o una Strategia ambientale o climatica previsti dalla
legislazione specifica dell’Unione in materia ambientale o climatica, cosa significa:
•
•
•
•
•
•
•
Obiettivo principale: attuare le azioni del Piano in questione elaborato dalle autorità degli SM:
Quadri di azione prioritarie ai sensi Art. 8 della Direttiva Habitat (PAF)
Piani di gestione dei rifiuti ai sensi Art. 28 della Direttiva quadro sui rifiuti
Piani di gestione dei bacini idrografici ai sensi dell’Allegato VII Direttiva 2000/60/CE
Piani di qualità dell’aria ai sensi della Direttiva sulla qualità dell’aria
Strategia di adattamento o Piano di azione nazionale/regionale o locale
Piano di azione urbano
Strategia di mitigazione delle emissioni di gas ad effetto serra
Vasta scala territoriale/copertura di un numero significativo di città;
Mobilitazione di altri Fondi (UE, Nazionali o privati) a completamento del PI e del
cofinanziamento LIFE per l’attuazione di misure o azioni complementari a quelle del PI;
Deve includere azioni strategiche volte a catalizzare impegni e fondi aggiuntivi che
condurranno alla piena attuazione del Piano o della Strategia;
Ogni principale attore deve fornire un implicito impegno di implementare l’intero piano
nell’area geografica/città del PI nel lungo termine.
Il PI deve puntare ad attuare tutto il Piano o la strategia, ma ciò non significa che il
PI coprirà tutte le azioni del Piano o della Strategia o che questo avvenga durante
l’attuazione del PI.
Il PI deve prevedere alcune azioni strategiche che consentano di catalizzare impegni
e fondi aggiuntivi che, nel tempo debito, porteranno alla piena attuazione del Piano
o della Strategia.
Il PI deve essere progettato in modo da raggiungere questo obiettivo nel lungo
periodo. L’attuazione completa del Piano o Strategia sarà raggiunta attraverso
misure complementari “esterne” al PI, finanziate con altri Fondi (EU, Nazionali o
private).
Queste misure complementari è previsto che siano collegate con l’implementazione
del PI, mentre altre potrebbero essere portate avanti dopo la sua conclusione.
Tipologie di finanziamento
Le tipologie di finanziamento saranno prevalentemente sovvenzioni di azioni (grants) ma è
prevista anche l’attivazione di due strumenti finanziari innovativi: lo strumento di finanziamento
del capitale naturale (NCFF) e lo strumento di finanziamento privato per l’efficienza energetica
(PF4EE).
Il primo finanzierà i costi di investimento iniziali e di esercizio di progetti pilota che promuovano la
conservazione, il ripristino, la gestione e la valorizzazione del capitale naturale a beneficio della
biodiversità e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il secondo strumento finanziario innovativo, che sarà previsto solo per il Sottoprogramma Azione
per il clima, prevederà un meccanismo di partecipazione del rischio (condivisione del rischio)
finalizzato a ripartire il rischio tra la Commissione, in veste di finanziatore, e gli intermediari
finanziari, nei prestiti in favore del settore dell’efficienza energetica. L’attivazione di questo
secondo strumento finanziario sarà preceduto da una fase pilota.
Sono concesse sovvenzioni di funzionamento alle organizzazioni senza scopo di lucro attive nel
settore dell’ambiente o dell’azione per il clima (70% dei costi ammissibili)
Lo Strumento finanziario per l’efficienza energetica (PF4EE)
Lo strumento contribuisce al conseguimento dell’obiettivo della Strategia Europa 2020 inteso a
garantire risparmi energetici e la conseguente riduzione delle emissioni ed integrando la
responsabilità degli Stati membri nel quadro dei piani d’azione nazionali per l’efficienza energetica.
Lo strumento persegue l’obiettivo di accrescere la disponibilità di finanziamento del debito per
progetti che sostengono le priorità degli SM in materia di efficienza energetica, definite nei piani
d’azione nazionali per l’efficienza energetica.
Esso prevede:
• uno strumento di condivisione del rischio finalizzato a ripartire il rischio tra la Commissione e gli
intermediari finanziari (prestatori);
• lo strumento è concepito per ridurre il rischio dei crediti degli intermediari quando erogano
prestiti in favore del settore dell’efficienza energetica.
• dovrebbe migliorare l’accesso ai finanziamenti, prezzi più bassi, garanzie meno onerose.
I Beneficiari dello strumento PF4EE
Persone fisiche, le associazioni di proprietari di abitazioni, le PMI, le istituzioni/enti pubblici che
effettuano investimenti nell’efficienza energetica in linea con il piano di azione nazionale.
L’entità dei prestiti erogati varierà tra i 40.000 euro, cifra che può essere ridotta per consentire
investimenti modesti nel settore residenziale, fino a 5.000.000 euro (casi eccezionali fino a 15
Meuro).
I beneficiari sono coloro che:
• effettuano un investimento in misure di efficienza energetica nel contesto di un regime di
sostegno di uno SM e in linea con le priorità del piano di azione nazionale;
• ottengono un prestito per l’efficienza energetica concesso da un intermediario finanziario;
• sono ammessi a beneficiare di prestiti BEI e degli intermediari finanziari;
• hanno superato un’analisi economica che incorpora le esternalità legate alle emissioni di carbonio,
cioè il costo netto attuale del progetto per la sua intera durata è inferiore al valore netto attuale del
risparmio energetico realizzato.
Lo strumento di finanziamento del capitale naturale (NCFF)
E’ uno strumento finanziario da utilizzare in entrambi i sottoprogrammi, volto a sperimentare
e dimostrare approcci innovativi in materia di finanziamento di progetti che promuovono la
conservazione del capitale naturale nei settori Natura & Biodiversità e Adattamento ai
cambiamenti climatici.
Lo strumento contribuirà, per quanto riguarda l’adattamento, all’attuazione della politica e
della legislazione dell’Unione in materia di adattamento, in particolare attraverso lo sviluppo,
la sperimentazione e la dimostrazione di approcci ecosistemici, nonchè di tecnologie, sistemi
e metodi e strumenti di adattamento idonei ad essere replicati, trasferiti o integrati.
Lo strumento fornirà principalmente titoli di debito (prestiti) per finanziare costi di
investimento iniziali e di esercizio di progetti. I prestiti saranno rimborsati con le entrate del
progetto e/o dall’attività economica generale del beneficiario (Finanziamenti diretti);
Le operazioni indirette (Finanziamenti indiretti) saranno effettuate con intermediari quali
banche o fondi di investimento che finanzieranno un portafoglio di progetti.
Caratteristiche comuni dello strumento finanziario NCFF
Possono essere combinati l’uno con l’altro e con le sovvenzioni finanziate dal bilancio
dell’Unione.
Saranno gestiti dalla BEI, che insieme con una rete di partner si adopererà ad individuare
progetti in cantiere potenzialmente rilevanti, anche in base alle richieste di finanziamento
specifiche ricevute da potenziali beneficiari che devono essere persone giuridiche/ e/o fisiche
in grado di:
•
dimostrare di esercitare un impatto positivo sulla condizione e sulla resilienza
dell’ecosistema mediante una valutazione di impatto ambientale;
•
aprire la via a nuovi modelli aziendali per la gestione del capitale naturale o
dell’adattamento ai cambiamenti climatici;
•
promuovere approcci ecosistemici che consentano alle imprese e alle comunità di
affrontare i rischi identificati e associati agli impatti attuali e previsti dei cambiamenti climatici,
anche tramite infrastrutture verdi urbane, rurali o costiere.
www.minambiente.it
Ruolo Punto di Contatto Nazionale LIFE
Attività a sostegno dei
proponenti: mediante incontri
individuali volti a migliorare le
proposte progettuali sia dal
punto di vista tecnico che
formale, help desk telefonico e
tramite e-mail
([email protected]);
Organizzazione eventi (Info
Days nazionali, Writer’s
workshop, Kick off meeting,
ecc.);
Ruolo Punto di Contatto Nazionale LIFE
Partecipazione a:
• Conferenze finali
• Convegni
• Fiere (Ecomondo)
• Workshops
• Visite di monitoraggio
Ruolo Punto di Contatto Nazionale LIFE
Attività di comunicazione:
per concorrere alla divulgazione
dei risultati ottenuti dai progetti,
sia attraverso il portale del
MATTM (www.minambiente.it),
dove sono presenti 18 sezioni
dedicate a LIFE+, sia mediante la
pubblicazione di monografie sui
progetti.
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, per il danno ambientale e per i
rapporti con l’Unione Europea e gli organismi internazionali
Dott.ssa Stefania Betti – Dott.ssa Simonetta Pulicati
Telefono: 06/57228252 – 06/57228274
E-mail: [email protected]
Sito web: www.minambiente.it/pagina/life-2014-2020
Punto di Contatto Nazionale LIFE
Dott.ssa Stefania Betti
@LIFEprogrammeIT