Edizioni L`Informatore Agrario

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IN LABORATORIO
New Holland T5060,
un jolly in azienda
di Carlo Bisaglia, Maurizio Cutini, Gianluigi Rozzoni
A
Il motore Iveco Fpt
Nef a 4 cilindri
ha mostrato
al banco prova
una buona elasticità
e consumi nella media
per la categoria
MAD • 12 • Dicembre 2008
ccanto alla consueta classificazione “morfologica”
dei trattori agricoli cui siamo a bituat i (sta nda rd,
stretto, isodiametrico, articolato,
cingolato, ecc.), ne sta prendendo
piede un’altra di tipo “funzionale”.
Essa mira a focalizzare l’uso principale per il quale il trattore è stato
concepito e progettato. Defi niamo
così trattori da pieno campo, frutteto, vigneto, compatti per orticoltura, giardinaggio, trasporto, ecc. al
fi ne di rendere chiare ed esplicite
non solo le dimensioni, la potenza o
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il numero di ruote motrici, ma anche le dotazioni strumentali fornite
per lo svolgimento di lavorazioni
meccaniche sempre più diversificate, specializzate e accurate.
A questa logica rispondono anche i
trattori “multipurpose” o “multiutility”, che potremmo tentare di tra-
zo crescente di biodiesel. New Holland ha previsto che i propri motori
possano usare anche biodiesel
(B100), cioè puro e non addizionato
a gasolio. Questi motori sono i Nef
(New engines family) prodotti da
Fiat Powertrain Technologies (Fpt)
Iveco a 4 cilindri, 2 valvole per cilindro e 4.500 cm3 con turbocompressore. Inoltre, è stata utilizzata
la tecnologia Egr (Exhaust gas recirculation, ricircolo dei gas di scarico) per la riduzione di alcune
emissioni inquinanti, evidenziando lo sforzo dei principali costruttori di motori non solo per il rispetto degli obblighi normativi contingenti, ma anche per intraprendere
una graduale conversione dei motori diesel verso standard ancora
più severi, in previsione poi di un
crescente utilizzo di combustibili
rinnovabili.
Il laboratorio Cra-Ing di Treviglio
(Bergamo) ha valutato il modello di
punta della serie, il T5060, utilizzando come di consueto la metodica di prova internazionale approvata dall’Ocse.
Configurazione
del trattore
Il T5060 in prova era un trattore
standard compatto sia in altezza
(2.520 mm con pneumatici in prova,
a 1,6 bar di pressione) sia in lunghezza (4.120 mm), ma che non rinuncia alla versatilità e al comfort
come dimostra la cabina ampia,
dotata di pianale e con una superficie vetrata di 5,3 m². Il telaio è basato su una struttura rigida a motore portante con assale anteriore che
può oscillare di 11°. Il modello in
prova era dotato di caricatore frontale e del relativo telaio di supporto
fissato anteriormente. Tale configurazione ha determinato una di-
La famiglia dei
New Holland
T5000
MODELLI
E MOTORE
La nuova serie T5000 è composta da quattro
modelli: T5030 da 76 CV (56 kW), T5040 da
85 CV (63 kW), T5050 da 96 CV (71 kW) e
T5060 da 106 CV (78 kW). Il motore è un Iveco Fpt Nef a 4 cilindri in linea con sovralimentazione a turbina e cilindrata di 4.500 cm³,
Tier 3/Stage IIIA. Per il modello in prova il
costruttore dichiara, in base alla normativa ISO TR 14396, una potenza al volano di 106 CV (78 kW) al regime nominale di 2.300 giri/min con coppia massima di
425 Nm a 1.300 giri/min e riserva di coppia del 31%.
CHI
SOSTITUISCE
La serie T5000 sostituisce i modelli della serie TL A: TL70A, TL80A, TL90A e TL100A.
PREZZO
Modello
T5030
T5040
T5050
T5060
Potenza
nominale
(CV/kW) (1)
76/56
85/63
96/71
106/78
Prezzo
(euro) (2)
43.652
44.956
46.445
49.065
(1) Potenza espressa secondo la normativa ISO TR
14396. (2) I prezzi sono da intendersi di listino, nella
versione base, Iva esclusa e trasporto incluso.
Il prezzo del modello in prova è di 57.662 euro.
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durre in “multifunzionali”, i quali
rappresentano i veri e propri jolly
all’interno di ogni azienda agricola,
in quanto vengono utilizzati molto
frequentemente e per un numero
elevato di lavori. Queste macchine
prevedono il montaggio e l’azionamento di un ampio ventaglio di attrezzature specifiche.
La nuova serie T5000 di New Holland è composta da quattro modelli: T5030, T5040, T5050 e T5060
che coprono il segmento dei multiutility e sono caratterizzati da elevata versatilità e potenze comprese
tra i 70 e i 110 CV (51-81 kW).
Anche le motorizzazioni sono state
aggiornate, non solo per essere
conformi alla normativa sulle emissioni inquinanti Tier 3/Stage IIIA,
ma anche in previsione di un utiliz-
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Il T5060 in sala prove per i test
di potenza e consumo alla pdp
stribuzione dei pesi del 43,2% del
totale sull’asse anteriore e del 56,8%
sul posteriore.
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Motore
Il motore del T5060 è il nuovo Iveco Fpt Nef a 4 cilindri in linea con
sovralimentazione a turbina e cilindrata di 4.500 cm³. Il propulsore,
conforme alle normative per il contenimento delle emissioni inquinanti Tier III/Stage IIIA, è dotato
anche di un sistema di ricircolo di
una parte (5-15%) dei gas di scarico (Egr), che contribuisce al contenimento degli ossidi di azoto (NOx)
mediante l’abbassamento dei picchi di temperatura nella camera di
combustione. Il motore del T5060
è progettato per essere alimentato,
senza alcuna modifica, con biodiesel B20, cioè con il normale gasolio
minerale miscelato con un 20% di
biodiesel di origine vegetale. Tuttavia, con un kit di fi ltraggio supplementare, è possibile l’alimentazione anche con biodiesel puro,
B100.
Per il modello in prova il costruttore
dichiara, in base alla normativa ISO
TR 14396, una potenza al volano di
106 CV (78 kW) al regime nominale
di 2.300 giri/min con coppia massima di 425 Nm a 1.300 giri/min e riserva di coppia del 31%.
Presa di potenza
La presa di potenza ha una trasmissione indipendente e dispone di serie di tre regimi, 540, 540E e sincronizzato a innesto meccanico, selezionabili direttamente dalla cabina
con apposito pulsante oppure da
comandi manuali posti su entrambi i parafanghi posteriori. In opzione, i regimi pdp sono espandibili a
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quattro, aggiungendo la velocità di
1.000 giri/min che prevede, in questo caso, il regime sincronizzato a
innesto elettroidraulico. L’avvio
della pdp è gestito da un sistema
elettroidraulico a innesto graduale
che previene sollecitazioni meccaniche eccessive sia sul trattore sia
sull’attrezzo. L’installazione della
presa di potenza anteriore a 540 giri/min è offerta come accessorio
opzionale, unitamente al sollevatore anteriore, per le aziende che prevedono l’utilizzo di attrezzi frontali
azionati.
Misurazioni al banco
Il T5060 è stato provato nella sala
prove del laboratorio di ricerca di
Treviglio del Cra-Ing per valutarne
le prestazioni massime rilevabili alla pdp (potenza, coppia e consumo), come indicato dal Codice Oc-
Le prove di capacità di sollevamento del caricatore frontale
Prove sul sollevatore posteriore del T5060
kWh prodotto. A regime di potenza
nominale il consumo specifico si
porta a 286 g/kWh, con valori in linea rispetto alla media dei trattori
di pari categoria di potenza. In queste condizioni il consumo orario si è
attestato su valori di 18,1 kg/ora.
Tutte queste prove sono state eseguite con acceleratore al massimo,
per evidenziare le prestazioni massime del motore. Tuttavia, tenendo
conto che non sempre un trattore
viene impegnato al top delle sue
possibilità, il laboratorio Cra-Ing di
Treviglio ha eseguito anche altre
prove integrative, cosiddette “a carichi parziali”, in cui il dosaggio di
gasolio veniva variato secondo uno
schema ben preciso di cinque con-
dizioni di funzionamento standard
prescritto dall’Ocse, al fi ne di riprodurre situazioni di uso quotidiano. I
risultati di queste prove sono contenuti nella tabella sintetica di pagina 36.
Trasmissione
Per rendere operative le prestazioni
del motore, le caratteristiche della
trasmissione giocano un ruolo chiave in particolare per un trattore
“multifunzione”. Per tale motivo il
T5060 può montare quattro diverse
trasmissioni, disponibili sia in versione da 30 che da 40 km/ora, che si
differenziano non solo per il numero di rapporti, ma anche per la loro
gestione, andando da un cambio
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se. I valori così ottenuti differiscono
rispetto a quelli dichiarati dal costruttore, che sono misurati al volano motore; tuttavia, offrono informazioni più vicine a quelle effettivamente disponibili dall’utilizzatore, poiché tengono conto delle inevitabili perdite di trasmissione dal
motore alla pdp.
La potenza rilevata si è dimostrata
pressoché costante per un ampio
spettro, che va dai 2.300 giri/min
nominali fino ai 1.790, con valori
molto stabili (sempre leggermente
superiori a 85,7 CV-63 kW), manifestando un picco di 86,6 CV (63,7 kW)
a 2.200 giri/min. Confrontando i livelli di potenza massima dichiarata
al volano (ISO TR 14396/ECE R120)
con quelli riscontrati alla pdp (Ocse,
Codice 2) (1), registriamo una differenza del 18%.
La coppia massima misurata al
banco è risultata di 406,8 Nm a poco più di 1.032 giri/min (quasi coincidente con la coppia di spunto pari a 405,3 Nm a 1.000 giri/min) con
valori sempre in crescita, anche se
è osservabile un leggero rallentamento nell’intervallo 1.400-1.700 giri/min, offrendo un’ottima riserva di
coppia del 54,6%.
In defi nitiva, le caratteristiche del
motore evidenziate al banco mettono in luce un carattere del propulsore estremamente elastico e con
un’erogazione costante della potenza nell’intervallo 1.800-2.300 giri/min a confermare il carattere di
polivalenza del trattore. I consumi
specifici si attestano su valori aderenti a quelli della media di categoria, facendo registrare il loro minimo intorno ai 1.200 giri/min, ove
sono necessari 249 g di gasolio per
I distributori idraulici a doppio effetto del T5060
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252 cm
SPECIFICHE
NEW HOLLAND T5060
TECNICHE
Motore: 106 CV (78 kW) a 2.300 g/min; motore Fpt Iveco Nef a 4 cilindri turbo intercooler raffreddato ad acqua,
4.500 cm3 di cilindrata.
Trasmissione: cambio meccanico con inversore elettroidraulico al volante 24/24.
Freni: a dischi multipli in bagno d’olio con comando
idraulico.
Componenti elettriche: impianto a 12 V, una batteria, un
alternatore da 55 A, potenza d’avviamento 3 kW.
Sollevatore idraulico: categoria I-II, a comando meccanico, con controllo di posizione, in opzione elettronico.
Impianto idraulico: pompa a ingranaggi da 80 L/min,
con portata prioritaria dedicata al caricatore frontale,
190 bar, 3 distributori.
Presa di potenza: 540/540E/1.000/sincronizzata alla
velocità di avanzamento, 35 mm, 6 scanalature, a innesto elettroidraulico opzionale.
Assali e organi di trasmissione: assale anteriore oscillante con riduttore epicicloidale, innesto del differenziale
e della doppia trazione con comando elettroidraulico.
Pneumatici macchina in prova: anteriori 440/65R24,
posteriori 540/65R34.
Rifornimenti e manutenzione: 9,5 L di olio nel motore
(intervallo tra un cambio e l’altro di 600 ore); 60 L di olio
nella trasmissione, serbatoio carburante da 167 L.
POTENZA
70
E COPPIA
Potenza (kW)
Coppia (Nm)
60
400
kW
50
375
40
350
30
325
Nm
20
300
10
275
0
1.000
CONSUMO
MAD • 12 • Dicembre 2008
25
425
250
2.500
1.500
2.000
Regime motore (giri/min)
DI GASOLIO
Orario assoluto (L/ora) Specifico relativo (g/kWh)
L/ora
330
20
310
15
290
I
RISULTATI
Rapporto
5 cm
x 22
ma
POTENZA
CRA-ING
Al motore
Potenza (alla presa di potenza)
Massima (a 2.2000 giri/min)
86,5 CV (63,7 kW)
Nominale (a 2.300 giri/min)
86,1 CV (63,3 kW)
Consumo di gasolio (alla pdp)
Specifico a potenza massima
280 g/kWh
Specifico a regime nominale
286 g/kWh
Orario a potenza massima/nominale 21,3/21,6 L/ora
Coppia alla pdp
Massima (1.032 giri/min)
406,8 Nm
Riserva di coppia
54,6%
Riduzione regime motore
55,1%
Coppia di spunto
154%
Trasmissione
Rapporti nell’intervallo 4-12 km/ora (n.)
12
Forza di sollevamento (90% pressione idraulica massima)
Posteriore: in posizione abbassata
44,1 kN
Posteriore: in posizione mediana
44,6 kN
Posteriore: in posizione alzata
41,5 kN
Escursione del sollevatore sotto carico
65,4 cm
Potenza idraulica
Pressione/flusso massimo
190 bar/62,6 L/min
Potenza massima
14,3 kW (53,0 L/min, 161 bar)
Potenza al gancio
Massima (2.300 giri/min)
72 CV (52,9 kW)
A regime nom. (2.150 giri/min)
72 CV (52,9 kW)
Livello di rumorosità (sotto carico all’orecchio del conducente)
Con cabina
78,5 dB (A)
Frenatura
Massima decelerazione media
5,46 m/s2
Forza sul pedale
0,50 kN
Diametro di sterzo
DT disinnestata
9,5 m
DT innestata
10,4 m
Dimensioni e masse
Assale anteriore
1.950 kg
Assale posteriore
2.565 kg
Massa a vuoto
4.515 kg
Massa lorda massima consentita
6.800 kg
Carico utile
2.285 kg
Rapporto massa/potenza
71 kg/kW
Passo
235 cm
Carreggiata anteriore/posteriore
175/172 cm
Luce libera da terra
41 cm
CONSUMO DI GASOLIO (*)
10
270
g/kWh
5
0
1.000
412
cm
250
1.500
2.000
Regime motore (giri/min)
230
2.500
Fase di lavoro
Potenza Regime
Regime alla pdp 540 giri/min
100% 2.198
Regime alla pdp 540E giri/min 100% 2.133
Motore a regime massimo
80% max
Elevate richieste di potenza
80% 90%
Trasporto
40% 90%
Ridotta potenza, 1/2 regime
60% 60%
Elevata potenza, 1/2 regime
40% 60%
g/kWh
276
272
321
291
350
260
279
L/ora
21,2
20,9
19,4
17,5
10,6
11,8
8,4
(*) A performance tipiche.
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(dichiarata secondo
ISO TR 14396)
106 CV (78 kW)
Alla pdp
(misurata Cra-Ing)
86,1 CV (63,3 kW)
Al gancio
(misurata Cra-Ing)
72 CV (52,9 kW)
ALTRE
MISURE
Consumo
specifico
(a regime nominale)
286 g/kWh
Rumorosità
(sotto carico)
78,5 dB (A)
base a 12 + 12 rapporti con comandi manuali, fi no a 24 + 24 con powershift di gamma montato nel modello in prova. Quest’ultimo è totalmente meccanico e sincronizzato
con 24 rapporti suddivisi in 4 marce ripartite su 3 gamme, con 2 sottogamme Hi-Lo (High/Low) disponibili anche in retromarcia azionando l’inversore elettroidraulico al
volante. Il dispositivo Hi-Lo aggiunge la funzionalità tipica dei
cambi powershift a ogni marcia in
avanti. Inoltre, sul modello in prova
era installata anche la frizione elettroidraulica a comando manuale
posto sulla leva del cambio. Le caratteristiche operative della trasmissione provata consentono velocità comprese tra 1,9 e 40 km/ora
con 12 rapporti disponibili nell’intervallo 4-12 km/ora. La doppia trazione è inseribile tramite comando
elettroidraulico e può essere innestata manualmente, in maniera
permanente, mediante un pulsante
posto sulla consolle, oppure in modalità automatica quando vengono
4.000
55
3.500
50
3.000
45
2.500
40
2.000
35
1.500
30
1.000
25
500
20
0
Potenza al gancio (kW)
Sforzo di trazione (kg)
Sforzo di trazione
e potenza al gancio
15
0
5
10 15 20 25 30 35 40
Velocità (km/ora)
Andamento dello sforzo di trazione
(in rosso) e della potenza al gancio (in verde)
nelle prove su pista del New Holland T5060
Le prove di potenza del circuito idraulico
Le prove di frenatura
da velocità massima
tudine più che sufficiente, data la
tipologia di trattore, ad esprimere
sforzi al gancio necessari, ad esempio, in operazioni di aratura leggera, ma che possono essere migliorati ricorrendo a opportuna zavorratura metallica, anche se non utilizzata nel corso delle presenti prove.
Sterzo, assali e freni
Un trattore “multiutility” deve trovarsi a proprio agio in una vasta
gamma di situazioni e ambienti. In
particolare le aziende zootecniche,
che fanno largo uso di tale tipologia
di macchine per le operazioni di foraggicoltura e di stalla, richiedono
buone doti di maneggevolezza e di
robustezza, dovendo operare spesso con il caricatore frontale montato. In quest’ottica, la serie T5000 è
stata particolarmente curata dal
punto di vista della geometria dell’assale anteriore, dichiarando un
angolo di sterzo, nelle versioni a 4
ruote motrici, di 60°.
I raggi di sterzo minimi registrati
durante le nostre prove su fondo in
asfalto sono risultati pari a 4,7 m in
semplice trazione e 5,2 m in doppia,
in entrambi i casi senza l’ausilio dei
freni di sterzo.
Per quanto riguarda i freni, questi
sono a disco in bagno d’olio montati sui semialberi del differenziale
con inserimento automatico della
doppia trazione all’atto della frenata con entrambi i pedali collegati.
Le prove di frenatura sulla pista in
asfalto del Cra-Ing hanno fatto registrare una decelerazione massima di 5,46 m/s², con una pressione
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azionati entrambi i pedali dei freni.
Per provare l’efficienza della trasmissione e le prestazioni della
macchina in trazione, è stata eseguita una serie di prove in pista
strumentando il trattore al fine di
misurare la potenza al gancio di
traino nelle diverse marce e il relativo consumo di combustibile. Il trattore, non zavorrato, era provvisto di
pneumatici con misure 440/65 R24
sull’anteriore e 540/65 R34 sul posteriore. Le prove sono state effettuate, come di consueto, con l’ausilio di un carro dinamometrico da
9,5 t. In queste condizioni le prestazioni in trazione del T5060, hanno
fatto registrare una potenza massima al gancio pari a 71,9 CV (52,9 kW)
alla velocità di 10,2 km/ora da valutare positivamente anche in considerazione della media di categoria
che si attesta su valori leggermente
inferiori.
Il consumo specifico registrato in
queste condizioni è di 342 g/kWh.
Uno degli aspetti da sottolineare
osservando l’andamento della curva di potenza, è che il T5060 mantiene costante e sui valori massimi
la curva di potenza fi no a 16 km/ora
per poi ca la re solo l ievemente
(4-9%) fino alla velocità massima
provata (34,2 km/ora), confermando
la propensione del binomio motoretrasmissione per le operazioni di
trasporto, anche veloce su strada.
Lo sforzo di trazione massimo rilevato in pista con slittamenti non
superiori al 15% è stato prossimo ai
3.800 kg rimanendo sufficientemente stabile fi no a circa 5 km/ora.
Se si rapporta questo valore con la
massa totale della macchina priva
di zavorre (4.515 kg), si nota un’atti-
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L’accessibilità al posto di guida è agevole e ben servita da gradini e mancorrenti
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sul pedale pari a 51,1 kg, partendo
da u na velocità massi ma d i
41,7 km/ora e arrestando la macchina in uno spazio di 12,3 m. Il freno
di stazionamento, meccanico a dischi, è montato sull’albero di uscita
del cambio.
Sollevatore,
impianto idraulico
e caricatore frontale
Un trattore multifunzione fa largo
ricorso ad attrezzature in parte o
del tutto azionate idraulicamente
(falciatrici, andanatori, ranghinatori, fasciatrici, rotopresse, rulli compattatori, rimorchi spandiliquame,
barre irroratrici, ecc.). A ciò si deve
aggiungere il caricatore frontale
che, per questa categoria di trattori, può ritenersi un attrezzo quasi
“obbligatorio”. Il T5060 tiene conto
di queste esigenze, offrendo un impianto idraulico che è parso adeguato sia come numero di distributori sia come potenza disponibile. Il
modello in prova era dotato di tre
coppie di distributori idraulici posteriori, tutti commutabili da semplice a doppio effetto mediante apposita vite di regolazione e azionati
da tre rispettive leve di comando
poste in cabina. Unico neo ascrivibile all’impianto potrebbe essere
quello di non prevedere le vaschette di raccolta dell’olio dai distribu-
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tori, molto utili per prevenirne la dispersione.
Nel modello in prova vi erano due
distributori centrali supplementari
con comando multifunzione dedicato (joystick) per il caricatore frontale. Sono disponibili a richiesta 3
distributori con ripartitori di portata posteriori con vaschette di recupero.
La pompa installata sul modello in
prova, dotato di caricatore frontale,
è del tipo a ingranaggi con una portata massima di 80 L/min e priorità
dedicata al caricatore. Le prove
svolte hanno evidenziato ottimi valori di potenza idraulica massima ai
distributori, pari a 14,3 kW alla
pressione massima di 190 bar.
La presenza di questo accessorio
fortemente caratterizzante la tipologia di trattore ha fatto ritenere interessanti alcune prove supplementari eseguite secondo lo standard
ASABE S301.4. Questo standard
indica una procedura per misurare
le principali prestazioni dei caricatori frontali montati sui trattori agricoli e ha l’obiettivo specifico di valutarne la forza e i tempi di sollevamento. Seguendo le indicazioni di
questa metodologia, il caricatore
frontale è stato collegato al banco
prova sollevatori del Cra-Ing con
trattore non zavorrato, al fi ne di misurare la capacità massima di sollevamento del caricatore rilevata al
punto di snodo degli attrezzi e a tre
altezze standard: caricatore completamente abbassato, a mezza altezza (1,5 m) e completamente alzato (3,7 m). I risultati hanno fornito
valori di sollevamento rispettivamente di 2.960, 2.560 e 2.310 kg e
tempi di salita-discesa massimi di
La postazione di guida del T5060
con i comandi primari di guida ben collocati
Posto di guida
e comandi
La macchina in prova era dotata di
cabina standard a sei montanti,
La postazione di guida con i comandi secondari posti sul lato destro
montata su silent-block, dotata di
un buon accesso al posto di guida e
di un ampio spazio interno.
Il confort fi sico dell’operatore è affidato all’azione di smorzamento
oltre che degli pneumatici, in particolare a quella dei silent-block
della piattaforma, dei materiali isolanti del pavimento e del sedile di
guida.
Quest’ultimo, nella versione in prova, era dotato di un sistema di ammortizzamento meccanico e delle
principali regolazioni per adattarsi
alle esigenze e alle corporature dei
diversi utenti.
Il comfort acustico è affidato alla
dotazione di pannelli fonoassorbenti della cabina e al posizionamento dello scarico.
La posizione dei comandi risponde
ai criteri ergonomici oggi più affermati, con i comandi primari d’uso
frequente in primo piano e con i comandi secondari per lo più collocati sul lato destro del sedile.
La strumentazione di controllo è
apparsa essenziale, ma funzionale,
raggruppata in un unico cruscotto,
ben visibile oltre il volante a tre
razze.
Data la molteplicità di utilizzo di
questa categoria di trattori, è evidente che qualche compromesso
deve essere raggiunto e che non
tutto possa risultare ottimale.
A tal proposito è sembrato che il
sottotetto della cabina risultasse
un po’ basso nella sua parte anteriore nei confronti della visibilità
con il caricatore frontale alzato.
Conclusioni
A fronte di una sempre più spinta
specializzazione delle operazioni
meccaniche che ha coinvolto anche
il trattore, cresce l’importanza di
macchine polivalenti, concepite per
essere adattate alle esigenze delle
singole aziende, e non più di macchine semplicemente generiche su
cui compiere discutibili azioni di
bricolage. In tale ottica è necessario
prevedere motorizzazioni dotate di
un ampio spettro di funzionamento
ottimale, sia per potenza sia per
coppia, da abbinare a una scelta
sufficientemente ampia di trasmissioni compatibili con le principali lavorazioni prevedibili da un trattore
“jolly” (raffi namento del letto di semina, trattamenti, fienagione, operazioni di stalla, trasporti, ecc.). La
serie T5000 di New Holland si colloca in tale segmento e il modello provato, seppure in condizioni “indoor”,
si è dimostrato maneggevole ed elastico, sufficientemente confortevole
e facile da usare.
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Carlo Bisaglia
Maurizio Cutini
Gianluigi Rozzoni
Cra-Ing
Laboratorio di ricerca di Treviglio (Bergamo)
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(1) Il Codice 2 dell’Ocse è un protocollo ufficiale
di prova riconosciuto e utilizzato a livello internazionale per prove di prestazioni di trattori agricoli.
Si ringraziano Ivan Carminati, Riccardo Gatti
e Bruno Biffi per la collaborazione prestata nelle
fasi di strumentazione e conduzione del trattore
e di rilievo dei dati.
MAD • 12 • Dicembre 2008
5 secondi. Per quanto riguarda l’attacco a tre punti posteriore, il T5060
è dotato di sollevatore di categoria
ISO I-II idraulico, a comando meccanico con dispositivo di controllo
che rileva lo sforzo sui bracci inferiori per l’azionamento delle strategie “a sforzo controllato”, “a posizione controllata”, “a controllo misto sforzo-posizione” e il funzionamento “flottante”.
È presente anche la funzione “LiftO-Matic” che permette di sollevare
o di abbassare completamente l’attrezzo, fino all’altezza impostata,
agendo su un unico pulsante. Le leve di comando e le manopole di regolazione sono raccolte sulla consolle di controllo, alla destra del sedile di guida. La logica con cui sono distribuiti i comandi consente
all’operatore un aggiustamento comodo e rapido dei parametri di lavoro anche in corso d’opera.
Il sollevatore ha fatto registrare una
capacità di sollevamento utile –
cioè quella minima rilevata lungo
tutta l’escursione degli stegoli – pari a 4.700 kg in corrispondenza delle rotule e a 3.120 kg all’estremità di
un telaio di dimensioni standard
che simula un attrezzo portato, aumentando il braccio di leva. I dati riportati, in accordo con le normative
di prova dell’Ocse, sono stati corretti al 90% della pressione massima corrispondente a ciascuna posizione durante il sollevamento.
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