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i LUNEDÌ del CINEMA
i
gennaio/maggio 2013
7 gennaio
ON THE ROAD di Walter Salles
del
INVERNO/PRIMAVERA 2013
14 gennaio
AMOUR di Michael Haneke
21 gennaio
MONSIEUR LAZHAR di Philippe Falardeau
28 gennaio
È STATO IL FIGLIO di Daniele Ciprì
4 febbraio
MOONRISE KINGDOM di Wes Anderson
11 febbraio
LA SPOSA PROMESSA di Rama Burshtein
18 febbraio
VERONIKA VOSS di Rainer Werner Fassbinder
25 febbraio
UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA di Jacques Audiard
4 marzo
OLTRE LE COLLINE di Cristian Mungiu
11 marzo
IL SOSPETTO di Thomas Vintenberg
18 marzo
ARGO di Ben Affleck
25 marzo
L'INTERVALLO di Leonardo Di Costanzo
8 aprile
LA BICICLETTA VERDE di Haifaa Al Mansour
15 aprile
QUALCOSA NELL’ARIA di Olivier Assayas
22 aprile
THE MASTER di Paul Thomas Anderson
29 aprile
LA PARTE DEGLI ANGELI di Ken Loach
6/13/20/27 maggio
FILM DA DEFINIRE
Cinema Gloria Via Varesina Como
Spettacolo unico ore 21.00
Intero € 7. Ridotti € 6. Tessera 20 film € 70
LunediCinema
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7 gennaio
ON THE ROAD
di Walter Salles
Regia: Walter Salles. Sceneggiatura: Jose Rivera. Fotografia: Eric
Gautier. Montaggio: François Gédigier. Musica: Gustavo Santaolalla.
Interpreti: Garrett Hedlund, Sam Riley, Kristen Stewart, Kirsten
Dunst, Viggo Mortensen.
Stati Uniti/Gran Bretagna/Francia 2012. 140 minuti.
Dopo la morte del padre, Sal Paradise un aspirante scrittore newyorchese, incontra Dean Moriarty, giovane ex-pregiudicato dal fascino
maledetto, sposato con la disinibita e seducente Marylou. Tra Sal e
Dean l’intesa è immediata. Decisi a non farsi rinchiudere in una vita
vissuta secondo le regole, i due amici rompono tutti i legami e si
mettono in viaggio con Marylou. Assetati di libertà, i tre giovani
partono alla scoperta del mondo, degli altri e di loro stessi...
Note di Walter Salles
Sono stato adolescente negli anni 70. Per quelli della mia generazione, non era difficile riconoscere che l’origine dei movimenti libertari
era da ritrovarsi nella Beat generation. Diciamo che hanno ridefinito
la maniera in cui vivevamo o meglio desideravamo vivere. Il poeta
Michael McClure, che apparteneva al movimento, lo ha detto più
chiaramente di me: “Un giovane di 21 anni mi ha chiesto l’altro giorno
cosa fosse successo alla Beat generation. Era vestito e pettinato a
modo suo, era contro la guerra in Iraq, s’interessava di ambiente e
buddismo. E allora gli ho fatto la stessa domanda: Hai ragione, dov’è
finita la Beat Generation? Ma era lui la beat generation…
Walter Salles
Terra Estrangeira (1998). Central do Brasil (2001). Disperato Aprile
(2004). I diari della motocicletta (2005). Dark Water (2006). Linha de
Passe (2008).
14 gennaio
AMOUR
di Michael Haneke
Regia e sceneggiatura: Michael Haneke. Fotografia: Darius Khondji.
Montaggio: Nadine Muse e Monika Willi. Sonoro: Guillaume Sciama,
Jean-Pierre Laforce. Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle
Riva, Isabelle Huppert, Alexandre Tharaud, William Shimel.
Austria/Germania/Francia 2012. 127 minuti.
Festival di Cannes 2012 Palma d'Oro al Miglior Film.
Georges e Anne sono due anziani coniugi ottuagenari, sono persone
istruite, insegnanti di musica in pensione. La loro figlia, anche lei
musicista, vive all'estero con la sua famiglia. Un giorno, Anne ha un
incidente. La malattia si insinua nella loro vita, mettendo in discussione
l'amore che unisce da tempo l'anziana coppia...
Note di Michael Haneke
Non ho mai scritto o pensato un film per mostrare qualche cosa.
Quando si arriva a una certa età, si e' obbligatoriamente portati a
confrontarsi con la sofferenza di chi si ama, che può essere il nonno, i
parenti, i partner etc.. È naturale. Anch'io nella mia famiglia mi sono
trovato in situazioni simili. Questo è all'origine del progetto ma non
volevo dire niente sulla società... Per un attore è più difficile guardare il
film piuttosto che interpretarlo. Quando si lavora, si lavora. Non è
questione di sofferenza ma di concentrazione e non si ha pietà per i suoi
personaggi. Come personaggi invece si è toccati dalle loro storie.
Quando si gira un film tragico e triste non significa che nel set, durante
la lavorazione, sia tragico o triste.
Michael Haneke
Il settimo continente (1989). Benny's Video (1992). 71 frammenti di una
cronologia del caso (1994). Funny Games (1997). Storie (2000). La
pianista (2001). Il tempo dei lupi (2003). Niente da nascondere - Caché
(2005). Funny Games U.S. (2007). Il nastro bianco (2009).
21 gennaio
MONSIEUR LAZHAR
di Philippe Falardeau
Regia: Philippe Falardeau. Sceneggiatura: Philippe Falardeau. Fotografia: Ronald Plante. Montaggio: Stéphane Lafleur. Musica: Martin Léon.
Interpreti: Mohamed Fellag, Sophie Nélisse, Émilien Néron.
Canada 2011. 94 minuti.
Festival di Locarno 2011 Premio del pubblico.
Festival di Rotterdam 2012 Premio del pubblico.
In una scuola elementare di Montreal un’insegnante muore tragicamente. Dopo aver letto la notizia sul giornale, Bachir Lazhar, un
immigrato algerino di 55 anni, si presenta nella scuola per offrirsi come
supplente. Immediatamente assunto per sostituire la maestra scomparsa, si ritrova in una scuola in crisi. Mentre la classe ritorna lentamente
alla normalità, nessuno nella scuola è a conoscenza del passato di
Bachir...
Note di Philippe Falardeau
Lo spettacolo teatrale "Bachir Lazhar" di Evelyne de la Chenelière ruota
arttorno ad un unico personaggio. Ciò che mi ha particolarmente
interessato è stata la sua forza evocativa. Sapevo che sarebbe stato un
rischio riproporre ed emulare lo stile poetico di Evelyne, semplicemente
perchè io non sono un poeta e il cinema, come mezzo, possiede una
poetica diversa. Così è stata la forza di Bachir a suscitare il mio interesse. Mi è piaciuto immediatamente il personaggio e la sua intenzione.
Mentre guardavo la sua messa in scena a teatro, ho immediatamente
immaginato il film: ho visto la classe, i bambini...
Philippe Falardeau
Dopo aver studiato scienze politiche all’università di Ottawa e relazioni
internazionali all’università di Laval in Quebec, nel 2000 ha diretto il suo
primo lungometraggio "La moitiè gauche du frigo". "Congorama" (2006) è
il secondo film, cui segue "C'est pas moi, je le jure!" (2009).
28 gennaio
E' STATO IL FIGLIO
di Daniele Ciprì
Regia, sceneggiatura e fotografia: Daniele Ciprì. Montaggio:
Francesca Calvelli. Musiche: Carlo Crivelli. Interpreti: Toni Servillo,
Fabrizio Falco, Giselda Volodi, Giuseppe Vitale, Alfredo Castro.
Italia 2012. 90 minuti.
Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio per la Miglior fotografia,
Premio Marcello Mastroianni a Fabrizio Falco.
La famiglia Ciraulo, che vive in povertà in un quartiere popolare di
Palermo, perde la figlia più piccola per un proiettile vagante durante
una sparatoria tra mafiosi. I Ciraulo ottengono un cospicuo rimborso, ma sono ormai oberati dai debiti... Una commedia grottesca
ambientata nel Sud Italia . Si ride amarissimo con Toni Servillo nelle
vesti di protagonista e Daniele Ciprì nelle vesti di un regista che con
il black humor ha cambiato il volto della televisione e del cinema
italiano all'insegna del politicamente scorretto.
Note di Daniele Ciprì
Lo definisco un film morturario ma allegro che racconta il dramma di
una famiglia italiana e non solo palermitana. La disperazione che si
vede sulle facce dei protagonisti un po' ci appartiene. Il tema della
roba, del possesso degli oggetti a tutti i costi di cui poi la Mercedes
diventa simbolo è molto forte, ma c'è qualcosa di più. Al centro del
film c'è un nucleo poetico emozionante legato ai due ragazzini, che
in un momento della vita in cui l'età li dovrebbe mettere nella
condizione di non aver consapevolezza della morte, sono offesi
dalla morte. Questa offesa della gioventù, della speranza, dell'avvenire è uno degli argomenti che vengono fuori con più forza.
Daniele Ciprì
Come inguaiammo il cinema italiano (2004). Il ritorno di Cagliostro
(2003). Totò che visse due volte (1998). Lo zio di Brooklyn (1995).
4 febbraio
MOONRISE KINGDOM
di Wes Anderson
Regia e sceneggiatura: Wes Anderson. Fotografia: Robert Yeoman.
Montaggio: Andrew Weisblum. Musiche: Alexandre Desplat.
Interpreti: Jared Gilman, Kara Hayward, Bruce Willis, Bill Murray,
Edward Norton, Harvey Keitel, Frances McDormand.
Stati Uniti 2012. 94 minuti.
Sam e Suzy si conoscono casualmente a una recita ed è subito
colpo di fulmine. Si innamorano al punto di decidere di scappare
insieme, lontano, e architettano il piano nel minimo dettaglio. I
cittadini sono sconvolti e la fuga dei ragazzi getta nel caos l'intera
comunità. Mentre le autorità li cercano, altre inaspettate e divertenti vicende metteranno completamente a soqquadro l'intera isola in
cui vivono Sam e Suzy...
Note di Wes Anderson
Spero che la gente voglia vedere questo film. Ogni volta che inizio a
girare un film non ho assolutamente idea di come andrà a finire e di
quale reazione avrà il pubblico. Questo è il primo film che realizzo in
grado di raccogliere quasi solo recensioni positive, non so come
possa essere accaduto. Forse perchè è il tipo di storia che tutti
abbiamo nascosta da qualche parte dentro di noi, se avessi visto un
opera di questo tipo a 12 anni l'avrei certamente giudicata autobiografica e credo, paradossalmente, che sia così per tutti. Questa
componente biografica è come un campanello che risuona dentro il
cuore di tutti gli esseri viventi.
Wes Anderson
Fantastic Mr.Fox (2009). Il treno per Darjeeling (2007). Le avventure
acquatiche di Steve Zissou (2004). I Tenenbaum (2001). Rushmore (1998).
11 febbraio
LA SPOSA PROMESSA
di Rama Burshtein
Lemale Et Ha’Chalal (Fill the Void)
18 febbraio
VERONIKA VOSS
di Rainer Werner Fassbinder
Regia: Rama Burshtein. Sceneggiatura: Rama Burshtein. Fotografia: Asaf
Sudri. Montaggio: Sharon Elovic. Musica: Yitzhak Azulay. Interpreti:
Hadas Yaron, Yiftach Klein, Irit Sheleg, Chaim Sharir.
Israele 2012. 90 minuti.
Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio miglior interpretazione
femminile a Hadas Yaron.
25 febbraio
UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA
di Jacques Audiard
De rouille et d'os
Regia: Jacques Audiard. Sceneggiatura: Jacques Audiard, Thomas
Bidegain. Fotografia: Stéphane Fontaine. Montaggio: Juliette Welfling.
Musica: Alexandre Desplat. Interpreti: Marion Cotillard, Mathias
Schoenaerts, Bouli Lanners, Corinne Masiero.
Francia/Belgio 2012. 115 minuti.
Shira è la figlia più giovane di una famiglia ebrea ortodossa di Tel Aviv.
Durante la festività del Purim. la sorella maggiore Esther, muore di parto
mettendo al mondo il suo primogenito. L'angoscia e il dolore che colpisce
la famiglia, si acuisce quando a Yochay, il marito di Esther, viene proposto
di unirsi ad una vedova come lui. Quando la suocera scopre che Yochay
potrebbe lasciare il paese con il suo unico nipote, propone un'unione tra
Shira e il vedovo....
Ali si deve occupare di Sam, 5 anni. È suo figlio ma lo conosce appena.
Senza casa, senza soldi e senza amici, Ali va a stare da sua sorella ad
Antibes. Lì all’improvviso va tutto meglio, sua sorella li ospita nel suo
garage, si occupa del bambino e c’è sempre il sole. Il destino di Ali si
incrocia con quello di Stéphanie. L’accompagna a casa e le lascia il
suo numero di telefono. Lui è povero; lei è bella e molto sicura di sé.
Una principessa. Sono l’una l’opposto dell’altro...
Note di Rama Burshtein
Mi sono lanciata in questa avventura perché sentivo che la comunità
ultra-ortodossa non aveva alcuna voce nell'ambito del dialogo culturale.
Si potrebbe dire che siamo muti. La nostra voce su un piano politico è
forte, perfino roboante, ma lsul piano artistico e culturale resta debole e
soffocata. "La sposa promessa" non ha a che fare sul contrasto tra
mondo religioso e quello secolare, evita qualsiasi confronto tra i due
mondi, racconta la propria storia. Credo che gli unici mezzi con i quali
creare un ponte tra queste due realtà siano l'onestà e l'assenza di
pregiudizi.
Note di Jacques Audiard
C’è qualcosa di veramente coinvolgente nella raccolta di racconti
"Ruggine e Ossa" di Craig Davidson: il quadro di un mondo vacillante,
all’interno del quale dei percorsi individuali, dei destini semplici, si
trovano enfatizzati dal dramma e dagli eventi. Ci siamo indirizzati verso
una forma cinematografica nella quale la forza delle immagini si mette
al servizio del melodramma. Un’estetica brutale e contrastata. Da
questa idea deriva la storia d’amore che è la vera protagonista del
film. E da qui prendono vita i nostri personaggi e la loro nobiltà nella
violenza del mondo in cui vivono.
Rama Burshtein
Si è diplomata alla Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme
nel 1994. Si è dedicata all'uso del cinema per l'autonomia espressiva della
comunità ortodossa. "La sposa promessa" è il suo primo lungometraggio.
Regia: Rainer Werner Fassbinder. Sceneggiatura: Pea Frolich, Peter
Marthes Heimer. Fotografia: Xaver Schwarzenberger. Montaggio:
Juliane Lorenz. Musiche: Peer Raben. Interpreti: Rosel Zech, Hilmar
Thate, Annemarie Duringer, Cornelia Froboess.
Germania 1981. 104 minuti.
Festival di Berlino 1982 Orso d'Oro al Miglior Film.
Monaco di Baviera, 1982. Robert, un giornalista sportivo, incontra per
caso Veronika Voss un'attrice a suo tempo affermata nella Germania di
Hitler, grazie all'appoggio di Goebbels, di cui è stata amante. L'attrice,
ormai in declino, al punto da essere irriconoscibile agli occhi del
giornalista, vive ospite della sua psichiatra, la dottoressa Katz, la quale
cura la donna con l'uso della morfina. Veronika Voss, depressa per il
fallimento della sua carriera e del matrimonio è ormai una morfinomane
nelle mani della dottoressa Katz la quale la manipola e la domina per
appropriarsi dei suoi beni. Robert con l'aiuto dell'amica Henriette, vuole
procurarsi una prova dell'attività della Katz per informare la polizia e
cercare di salvare Veronika...
Jacques Audiard
Regarde les hommes tomber (1994). Un héros très discret (1996). Sulle
mie labbra (2002). Tutti i battiti del mio cuore (2005). Il profeta (2009).
Note di Rainer Werner Fassbinder
Il realismo che io intendo e che voglio è quello che si genera nella testa
dello spettatore e non quello che si realizza sullo schermo, quello non mi
interessa affatto, la gente lo conosce già nella vita di tutti i giorni. Ciò
che voglio è un realismo aperto, stimolante, che non provochi la chiusura della gente in se stessa. Se alla gente si mostra proprio quello che poi
puntualmente vive tutti i giorni, allora credo che si chiuda. Bisogna
offrire la possibilità di aprirsi alle cose belle.
Rainer Werner Fassbinder
L'amore è più freddo della morte (1969). Il fabbricante di gattini (1969).
Dei della peste (1970). Il Caffè (1970). Perché il signor R. è colto da follia
improvvisa? (1970). Il soldato americano (1970). Pionieri a Ingolstadt
(1971). Whity (1970). Attenzione alla puttana santa (1971). Le lacrime
amare di Petra von Kant (1972). Un anno con 13 lune (1978). Il matrimonio
di Maria Braun (1979). La terza generazione (1979). Lili Marleen (1981).
Theater in Trance (1981). Lola (1981). Veronika Voss (1982). Querelle de
Brest Querelle (1982).
4 marzo
OLTRE LE COLLINE
di Cristian Mungiu
Dupa dealuri
Regia e sceneggiatura: Cristian Mungiu. Fotografia: Oleg Mutu.
Montaggio: Mircea Olteanu. Interpreti: Cosmina Stratan, Cristina
Flutur, Valeriu Andriuta, Dana Talapaga.
Romania 2012. 140 minuti.
Festival di Cannes 2012 Premio Migliore sceneggiatura e Migliori
interpreti femminili Cosmina Stratan e Cristina Flutu.
Voichita e Alina sono cresciute insieme in orfanotrofio fino alla
maggior età. Successivamente, Voichita è stata accolta nel
monastero locale mentre Alina viene affidata ad una famiglia
adottiva dalla quale fugge per andare in Germania. Ora Alina torna
per portare via con sé l'amica, l'unica persona che abbia mai amato
e da cui sia mai stata amata. Ma Voichita non è certa di voler
lasciare la comunità religiosa...
Note di Cristian Mungiu
Lo spunto per il film è il racconto di un fatto avvenuto in un convento
sperduto nel cuore della Moldavia dove una ragazza perse la vita in
seguito ad un esorcismo. La cronaca della vicenda, mai del tutto
chiarita, viene introdotta in una costruzione cinematografica che
vuole essere prima di tutto una storia d'amore. Un sentimento
represso e soffocato in un luogo isolato e dimenticato. Ho posto al
centro del film la domanda sulla scelta e ho cercato di evidenziare
quanto sia esile e sottile il limite del libero arbitrio.
Cristian Mungiu
Esordio alla regia con "Occident" (2002). Il successo arriva con il
secondo film, "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni" (2007), Palma d'Oro al
Festival di Cannes. Nel 2009 realizza il suo terzo film "Racconti
dell'età dell'oro".
11 marzo
IL SOSPETTO
di Thomas Vinterberg
Jagten
Regia e sceneggiatura: Thomas Vinterberg. Fotografia: Charlotte Bruus
Christensen. Montaggio: Janus Billeskov Janse. Musica: Nikolaj
Egelund. Interpreti: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold,
Alexandra Rapaport.
Danimarca 2012. 111 minuti.
Festival del Cinema di Cannes 2012 Premio per la Miglior interpretazione maschile.
Dopo un difficile divorzio, il quarantenne Lucas ha una nuova compagna e un nuovo lavoro, e sta finalmente recuperando il rapporto col
figlio adolescente, Marcus. Ma durante le feste natalizie, una storia
inventata, una bugia qualsiasi si diffonde come un virus. Lo shock e i
sospetti prendono il sopravvento e la piccola comunità viene travolta
da un’ondata di isteria collettiva...
Note di Thomas Vinterberg
In una buia notte d’inverno del 1999, ho sentito bussare alla mia porta.
Sotto la neve, davanti a me, c’era un noto psicologo infantile con alcuni
documenti sui bambini e le loro fantasie. Voleva parlarmi di “memorie
represse” e della sua teoria che “il pensiero è un virus”. Non l’ho fatto
entrare. Non ho letto i documenti. Dieci anni dopo avevo bisogno di uno
psicologo e l’ho chiamato. Per una forma di cortesia ho letto quei
documenti e sono rimasto sconvolto. Ho visto una storia che andava
raccontata. La storia di una moderna caccia alle streghe.
Thomas Vinterberg
The boy who walked backwards (1995). The Biggest Heroes (1996).
Festen (1998). Le forze del destino (2003). Dear Wendy (2005). Riunione
di famiglia (2007). Submarino (2010).
18 marzo
ARGO
di Ben Afleck
Regia: Ben Afleck. Sceneggiatura: Chris Terio. Fotografia: Rodrigo
Prieto. Montaggio: William Goldenberg. Musiche: Alexandre Desplat.
Interpreti: John Goodman, Alan Arkin, Bryan Cranston, Kyle Chandler.
Stati Uniti 2012. 120 minuti.
Il 4 Novembre 1979, mentre la rivoluzione iraniana raggiungeva l'apice,
un gruppo di militanti entra nell'ambasciata USA in Theran e porta via
52 ostaggi. In mezzo al caos, sei americani riescono a fuggire e si
rifugiano a casa dell'ambasciatore del Canada. Ben sapendo che è
solo questione di tempo prima che vengano rintracciati, Tony Mendez,
un agente della CIA in azione di infiltrazione, mette in piedi un piano per
farli scappare dal paese...
Note di Ben Afleck
Quando gli attori manifestanti hanno iniziato a scuotere il furgone gli
attori erano davvero spaventati, sembrava potessero rovesciarlo e le
persone al loro interno si potessero trovare circondate. Non posso dire
che in quel momento gli attori abbiano dovuto recitare per apparire
realmente preoccupati. Una cosa è leggere su un copione un'altra è
essere circondati fisicamente da centinaia di persone che urlano,
battono i pugni. Ad un certo punto un uomo ha afferrato una pietra e ha
iniziato a batterla contro il parabrezza. Anche io mi sono spaventato.
Ben Afleck
Noto attore, l’archetipo della giovane star hollywoodiana, esordisce nel
1984 e ottiene la prima parte da protagonista nel 1996 con "Ultimo appello"
di Rich Wilkes. Dopo tantissimi ruoli e la fama internazionale, punta
anche alla regia realizzando "Gone Baby Gone" (2007) e "The Town" (2010).
25 marzo
L'INTERVALLO
di Leonardo Di Costanzo
8 aprile
LA BICICLETTA VERDE
di Haifaa Al Mansour
Wadjda
15 aprile
QUALCOSA NELL'ARIA
di Olivier Assayas
Après Mai
Wadjda, è una bambina di dieci anni che vive nella capitale Riad.
Determinata a non accettare le tradizioni imposte dalla cultura
integralista, decide di comprarsi una bicicletta verde. Ma sua
madre è contraria, perché andare in bicicletta compromette la virtù
delle ragazze. Wadjda però è testarda, e inizia a guadagnare i soldi
di nascosto....
Parigi 1970. Gilles è un liceale che come i suoi compagni di scuola vive in
prima persona la contraddizione tra l'impegno politico nei collettivi
studenteschi e la voglia di realizzazione personale nella vita come
nell'arte. Quando Laure, la sua fidanzata lo lascia per intraprendere una
scelta estrema, Gilles si reca in Italia con alcuni amici e Cristine, la sua
nuova ragazza. Il viaggio è una fuga dove scopre la voglia di fare cinema.
Note di Leonardo Di Costanzo
In fase di ripresa volevamo che la macchina fosse la più discreta e
agile possibile, per lasciare ai giovani attori la massima libertà.
Abbiamo deciso di girare senza luci aggiuntive e con macchina a
spalla per poterci adattare noi agli attori, lasciandoli occupare lo
spazio spontaneamente. Tutto per raccontare una storia di adolescenti dove gli adulti non ci sono o sono “fuori”, avvertiti come minaccia o
come portatori di regole da rispettare. Qui sono quelle della camorra
che minaccia e blandisce, con le quali a gradi diversi è costretto a fare
i conti chi continua a scegliere di vivere in questa città.
Note di Haifaa Al Mansour
Sono così fiera di aver girato il primo lungometraggio mai filmato
interamente nel Regno. lo vengo da una piccola città dell'Arabia
Saudita dove ci sono molte ragazzine come Wadjda, che hanno
grandi sogni, forti personalità e tanto potenziale. Queste ragazzine
possono rimodellare e ridefinire la nostra nazione, e lo faranno. Era
importante per me lavorare con un cast di attori tutto Saudita per
raccontare la storia in maniera autentica, con voci locali. Spero
che il film offra una visone unica del mio paese, e che parli del tema
universale di speranza e perseveranza alla quale possano relazionarsi persone di ogni cultura.
Leonardo Di Costanzo
Ha diretto diversi documentari "Prove di stato" (1999), "A Scuola"
(2003), "Odessa" (2006), "Cadenza d’inganno" (2008). "L'intervallo" è il
suo primo film di finzione.
Haifaa Al Mansour
La prima regista donna dell'Arabia Saudita. I suoi film hanno rotto il
muro di silenzio che circonda le vite delle donne saudite, fornendo
un palco internazionale alle loro voci inascoltate.
Note di Olivier Assayas
Ho spesso l’impressione che i film nascano da soli, che quasi mi si
impongano. È successo con Après mai. Da molto tempo sentivo molto
forte l’esigenza di dare non esattamente un seguito, ma un prolungamento, ad un mio film del 1994, "L’Eau froide". Nel pensare che la storia
collettiva è mostrata piuttosto male o non lo è affatto, si è insinuata in me
l’idea che forse la dovevamo raccontare proprio noi, che forse, a nostra
insaputa, siamo detentori di una parte dell’avventura della nostra
generazione… Quello che mancava in "L’Eau froide", era la politica,
l’attrazione per l’Oriente, la musica che ascoltavo allora e più
ampiamente tutto l’underground degli anni ‘70, che ha nutrito la mia
formazione estetica ed intellettuale.
Regia: Leonardo Di Costanzo. Sceneggiatura: Leonardo Di Costanzo,
Mariangela Barbanente, Maurizio Braucci. Fotografia: Luca Bigazzi.
Montaggio: Carlotta Cristiani. Musica: Christophe Giovannoni.
Interpreti: Salvatore Ruocco, Francesca Riso, Alessio Gallo.
Italia/Svizzera/Germania 2012. 90 minuti.
Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio della Critica Internazionale.
Un ragazzo e una ragazza rinchiusi in un enorme edificio abbandonato di un quartiere popolare di Napoli. L’uno deve sorvegliare l’altra.
Lei è la prigioniera e lui è obbligato dal clan di zona a farle da
carceriere. Malgrado la giovane età, ambedue sono troppo cresciuti. Veronica si comporta da donna matura e spregiudicata, Salvatore
da uomo che deve badare al lavoro. Così, di fronte alla violenza di
quella reclusione, i due giovani hanno reazioni molto diverse...
Regia e sceneggiatura: Haifaa Al Mansour. Fotografia: Lutz
Reitemeier. Montaggio: Andreas Wodraschke. Musica: Peter Pohl.
Interpreti: Reem Abdullah, Waad Mohammed, Abdullrahman Al
Gohani, Ahd, Sultan Al Assaf.
Germania,/Arabia Saudita 2012. 98 minuti.
Regia e sceneggiatura: Olivier Assayas. Fotografia: Eric Gautier.
Montaggio: Luc Barnier. Sonoro: Aude Baudasse. Interpreti: Clemant
Metayer Gilles, Lola Creton Christine, Felix Armand Alain.
Francia 2012. 122 minuti.
Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio Miglior Sceneggiatura
Olivier Assayas
Disordine (1986). Contro il destino (1991). Irma Vep (1996). Demonlover
(2002). Clean (2004). Carlos (2010).
22 aprile
THE MASTER
di Paul Thomas Anderson
Regia e sceneggiatura: Paul Thomas Anderson. Fotografia: Mihai
Malaimare. Montaggio: Leslie Jones. Musiche: Jonny Greenwood.
Interpreti: Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams,
Laura Dern.
Stati Uniti 2012. 137 minuti.
Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio Speciale per la Regia,
Miglior interpreti Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman.
Freddie Quell, veterano della seconda guerra mondiale, finisce per
caso su una nave in rotta da San Francisco a New York. Lì incontra
Lancaster Dodd, filosofo, scrittore e fisico ma soprattutto leader
spirituale di una setta chiamata “La Causa”. Freddie dovrà abbandonare i propri vizi, il suo desiderio di libertà e soprattutto lasciare i propri
ricordi. per essere pronto a conoscere la vera natura del proprio
spirito...
Note di Paul Thomas Anderson
Quello che mi interessava era raccontare una storia d'amore e d'affetto tra i miei personaggi. Da tempo volevo lavorare con Joaquin, ma lui
è un po' difficile e ha sempre rifiutato. Stavolta però ha detto di si. Con
Philip siamo molto amici perciò ero certo che avrebbe accettato.
Quanto a Amy Adams è un'attrice straordinaria ed è lei che decide i
ruoli. Le è piaciuto il film e ha accettato. Il film è stato letto come un
attacco diretto a Scientology e molti si sono irritati per questo, pur non
potendo smentire la cosa continuo a sottolineare che I personaggi e le
ambientazioni sono totalmente universali.
Paul Thomas Anderson
Il petroliere (2007). Ubriaco d'amore (2002). Magnolia (1999). Boogie
Nights (1997). Sidney (1996).
29 aprile
LA PARTE DEGLI ANGELI
di Ken Loach
The Angels share
Regia: Ken Loach. Sceneggiatura: Paul Laverty. Fotografia: Robbie
Ryan. Montaggio: Jonathan Morris. Musiche: George Fenton.
Interpreti: John Henshaw, Daniel Portman, Lorne MacFadyen.
Gran Bretagna 2012. 106 minuti.
Festival di Cannes 2012 Premio Speciale della giuria.
Quando si trova davanti al giudice in attesa di ascoltare la sentenza
per aver selvaggiamente picchiato alcuni teppisti che lo avevano
provocato, Robbie è convinto di non avere scampo e di essere in
procinto di tornare in galera; ma la rassicurante presenza della
fidanzata Leonie, incinta di otto mesi, e soprattutto la prospettiva di
paternità e di una nuova vita sembrano convincere il giudice ad
essere clemente e a dare un'ultima possibilità a questo giovane così
diverso dal tipico bullo di quartiere...
Note di Ken Loach
Volevamo prendere una situazione tragica e presentarla in modo
diverso, senza dirigere questo film come se si trattasse di una commedia. Il nostro metodo era di presentare i personaggi e la storia in tutta
la loro verità. Come nel mondo reale, ci sono momenti di crisi profonda
e altri divertenti che ci fanno sorridere. Non siamo in una sorta di
mondo lineare e senza emozioni. C'è sempre tragedia e commedia in
ogni momento...
Ken Loach
L'altra verità (2010). Il mio amico Eric (2009). In questo mondo libero (2007). Il
vento che accarezza l'erba (2006). Sweet Sixteen (2003). Brad and Roses
(1999). Terra e libertà (1995). Ladybird Ladybird (1994). Piovono pietre (1993).
Riff Raff (1991). L'agenda nascosta (1990). Fatherland (1986). Family Life (1971).