archivio_files/lunedi13 copia
Transcript
archivio_files/lunedi13 copia
i LUNEDÌ del CINEMA i gennaio/maggio 2013 7 gennaio ON THE ROAD di Walter Salles del INVERNO/PRIMAVERA 2013 14 gennaio AMOUR di Michael Haneke 21 gennaio MONSIEUR LAZHAR di Philippe Falardeau 28 gennaio È STATO IL FIGLIO di Daniele Ciprì 4 febbraio MOONRISE KINGDOM di Wes Anderson 11 febbraio LA SPOSA PROMESSA di Rama Burshtein 18 febbraio VERONIKA VOSS di Rainer Werner Fassbinder 25 febbraio UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA di Jacques Audiard 4 marzo OLTRE LE COLLINE di Cristian Mungiu 11 marzo IL SOSPETTO di Thomas Vintenberg 18 marzo ARGO di Ben Affleck 25 marzo L'INTERVALLO di Leonardo Di Costanzo 8 aprile LA BICICLETTA VERDE di Haifaa Al Mansour 15 aprile QUALCOSA NELL’ARIA di Olivier Assayas 22 aprile THE MASTER di Paul Thomas Anderson 29 aprile LA PARTE DEGLI ANGELI di Ken Loach 6/13/20/27 maggio FILM DA DEFINIRE Cinema Gloria Via Varesina Como Spettacolo unico ore 21.00 Intero € 7. Ridotti € 6. Tessera 20 film € 70 LunediCinema [email protected] - www.lunedicinema.com 7 gennaio ON THE ROAD di Walter Salles Regia: Walter Salles. Sceneggiatura: Jose Rivera. Fotografia: Eric Gautier. Montaggio: François Gédigier. Musica: Gustavo Santaolalla. Interpreti: Garrett Hedlund, Sam Riley, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Viggo Mortensen. Stati Uniti/Gran Bretagna/Francia 2012. 140 minuti. Dopo la morte del padre, Sal Paradise un aspirante scrittore newyorchese, incontra Dean Moriarty, giovane ex-pregiudicato dal fascino maledetto, sposato con la disinibita e seducente Marylou. Tra Sal e Dean l’intesa è immediata. Decisi a non farsi rinchiudere in una vita vissuta secondo le regole, i due amici rompono tutti i legami e si mettono in viaggio con Marylou. Assetati di libertà, i tre giovani partono alla scoperta del mondo, degli altri e di loro stessi... Note di Walter Salles Sono stato adolescente negli anni 70. Per quelli della mia generazione, non era difficile riconoscere che l’origine dei movimenti libertari era da ritrovarsi nella Beat generation. Diciamo che hanno ridefinito la maniera in cui vivevamo o meglio desideravamo vivere. Il poeta Michael McClure, che apparteneva al movimento, lo ha detto più chiaramente di me: “Un giovane di 21 anni mi ha chiesto l’altro giorno cosa fosse successo alla Beat generation. Era vestito e pettinato a modo suo, era contro la guerra in Iraq, s’interessava di ambiente e buddismo. E allora gli ho fatto la stessa domanda: Hai ragione, dov’è finita la Beat Generation? Ma era lui la beat generation… Walter Salles Terra Estrangeira (1998). Central do Brasil (2001). Disperato Aprile (2004). I diari della motocicletta (2005). Dark Water (2006). Linha de Passe (2008). 14 gennaio AMOUR di Michael Haneke Regia e sceneggiatura: Michael Haneke. Fotografia: Darius Khondji. Montaggio: Nadine Muse e Monika Willi. Sonoro: Guillaume Sciama, Jean-Pierre Laforce. Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert, Alexandre Tharaud, William Shimel. Austria/Germania/Francia 2012. 127 minuti. Festival di Cannes 2012 Palma d'Oro al Miglior Film. Georges e Anne sono due anziani coniugi ottuagenari, sono persone istruite, insegnanti di musica in pensione. La loro figlia, anche lei musicista, vive all'estero con la sua famiglia. Un giorno, Anne ha un incidente. La malattia si insinua nella loro vita, mettendo in discussione l'amore che unisce da tempo l'anziana coppia... Note di Michael Haneke Non ho mai scritto o pensato un film per mostrare qualche cosa. Quando si arriva a una certa età, si e' obbligatoriamente portati a confrontarsi con la sofferenza di chi si ama, che può essere il nonno, i parenti, i partner etc.. È naturale. Anch'io nella mia famiglia mi sono trovato in situazioni simili. Questo è all'origine del progetto ma non volevo dire niente sulla società... Per un attore è più difficile guardare il film piuttosto che interpretarlo. Quando si lavora, si lavora. Non è questione di sofferenza ma di concentrazione e non si ha pietà per i suoi personaggi. Come personaggi invece si è toccati dalle loro storie. Quando si gira un film tragico e triste non significa che nel set, durante la lavorazione, sia tragico o triste. Michael Haneke Il settimo continente (1989). Benny's Video (1992). 71 frammenti di una cronologia del caso (1994). Funny Games (1997). Storie (2000). La pianista (2001). Il tempo dei lupi (2003). Niente da nascondere - Caché (2005). Funny Games U.S. (2007). Il nastro bianco (2009). 21 gennaio MONSIEUR LAZHAR di Philippe Falardeau Regia: Philippe Falardeau. Sceneggiatura: Philippe Falardeau. Fotografia: Ronald Plante. Montaggio: Stéphane Lafleur. Musica: Martin Léon. Interpreti: Mohamed Fellag, Sophie Nélisse, Émilien Néron. Canada 2011. 94 minuti. Festival di Locarno 2011 Premio del pubblico. Festival di Rotterdam 2012 Premio del pubblico. In una scuola elementare di Montreal un’insegnante muore tragicamente. Dopo aver letto la notizia sul giornale, Bachir Lazhar, un immigrato algerino di 55 anni, si presenta nella scuola per offrirsi come supplente. Immediatamente assunto per sostituire la maestra scomparsa, si ritrova in una scuola in crisi. Mentre la classe ritorna lentamente alla normalità, nessuno nella scuola è a conoscenza del passato di Bachir... Note di Philippe Falardeau Lo spettacolo teatrale "Bachir Lazhar" di Evelyne de la Chenelière ruota arttorno ad un unico personaggio. Ciò che mi ha particolarmente interessato è stata la sua forza evocativa. Sapevo che sarebbe stato un rischio riproporre ed emulare lo stile poetico di Evelyne, semplicemente perchè io non sono un poeta e il cinema, come mezzo, possiede una poetica diversa. Così è stata la forza di Bachir a suscitare il mio interesse. Mi è piaciuto immediatamente il personaggio e la sua intenzione. Mentre guardavo la sua messa in scena a teatro, ho immediatamente immaginato il film: ho visto la classe, i bambini... Philippe Falardeau Dopo aver studiato scienze politiche all’università di Ottawa e relazioni internazionali all’università di Laval in Quebec, nel 2000 ha diretto il suo primo lungometraggio "La moitiè gauche du frigo". "Congorama" (2006) è il secondo film, cui segue "C'est pas moi, je le jure!" (2009). 28 gennaio E' STATO IL FIGLIO di Daniele Ciprì Regia, sceneggiatura e fotografia: Daniele Ciprì. Montaggio: Francesca Calvelli. Musiche: Carlo Crivelli. Interpreti: Toni Servillo, Fabrizio Falco, Giselda Volodi, Giuseppe Vitale, Alfredo Castro. Italia 2012. 90 minuti. Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio per la Miglior fotografia, Premio Marcello Mastroianni a Fabrizio Falco. La famiglia Ciraulo, che vive in povertà in un quartiere popolare di Palermo, perde la figlia più piccola per un proiettile vagante durante una sparatoria tra mafiosi. I Ciraulo ottengono un cospicuo rimborso, ma sono ormai oberati dai debiti... Una commedia grottesca ambientata nel Sud Italia . Si ride amarissimo con Toni Servillo nelle vesti di protagonista e Daniele Ciprì nelle vesti di un regista che con il black humor ha cambiato il volto della televisione e del cinema italiano all'insegna del politicamente scorretto. Note di Daniele Ciprì Lo definisco un film morturario ma allegro che racconta il dramma di una famiglia italiana e non solo palermitana. La disperazione che si vede sulle facce dei protagonisti un po' ci appartiene. Il tema della roba, del possesso degli oggetti a tutti i costi di cui poi la Mercedes diventa simbolo è molto forte, ma c'è qualcosa di più. Al centro del film c'è un nucleo poetico emozionante legato ai due ragazzini, che in un momento della vita in cui l'età li dovrebbe mettere nella condizione di non aver consapevolezza della morte, sono offesi dalla morte. Questa offesa della gioventù, della speranza, dell'avvenire è uno degli argomenti che vengono fuori con più forza. Daniele Ciprì Come inguaiammo il cinema italiano (2004). Il ritorno di Cagliostro (2003). Totò che visse due volte (1998). Lo zio di Brooklyn (1995). 4 febbraio MOONRISE KINGDOM di Wes Anderson Regia e sceneggiatura: Wes Anderson. Fotografia: Robert Yeoman. Montaggio: Andrew Weisblum. Musiche: Alexandre Desplat. Interpreti: Jared Gilman, Kara Hayward, Bruce Willis, Bill Murray, Edward Norton, Harvey Keitel, Frances McDormand. Stati Uniti 2012. 94 minuti. Sam e Suzy si conoscono casualmente a una recita ed è subito colpo di fulmine. Si innamorano al punto di decidere di scappare insieme, lontano, e architettano il piano nel minimo dettaglio. I cittadini sono sconvolti e la fuga dei ragazzi getta nel caos l'intera comunità. Mentre le autorità li cercano, altre inaspettate e divertenti vicende metteranno completamente a soqquadro l'intera isola in cui vivono Sam e Suzy... Note di Wes Anderson Spero che la gente voglia vedere questo film. Ogni volta che inizio a girare un film non ho assolutamente idea di come andrà a finire e di quale reazione avrà il pubblico. Questo è il primo film che realizzo in grado di raccogliere quasi solo recensioni positive, non so come possa essere accaduto. Forse perchè è il tipo di storia che tutti abbiamo nascosta da qualche parte dentro di noi, se avessi visto un opera di questo tipo a 12 anni l'avrei certamente giudicata autobiografica e credo, paradossalmente, che sia così per tutti. Questa componente biografica è come un campanello che risuona dentro il cuore di tutti gli esseri viventi. Wes Anderson Fantastic Mr.Fox (2009). Il treno per Darjeeling (2007). Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004). I Tenenbaum (2001). Rushmore (1998). 11 febbraio LA SPOSA PROMESSA di Rama Burshtein Lemale Et Ha’Chalal (Fill the Void) 18 febbraio VERONIKA VOSS di Rainer Werner Fassbinder Regia: Rama Burshtein. Sceneggiatura: Rama Burshtein. Fotografia: Asaf Sudri. Montaggio: Sharon Elovic. Musica: Yitzhak Azulay. Interpreti: Hadas Yaron, Yiftach Klein, Irit Sheleg, Chaim Sharir. Israele 2012. 90 minuti. Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio miglior interpretazione femminile a Hadas Yaron. 25 febbraio UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA di Jacques Audiard De rouille et d'os Regia: Jacques Audiard. Sceneggiatura: Jacques Audiard, Thomas Bidegain. Fotografia: Stéphane Fontaine. Montaggio: Juliette Welfling. Musica: Alexandre Desplat. Interpreti: Marion Cotillard, Mathias Schoenaerts, Bouli Lanners, Corinne Masiero. Francia/Belgio 2012. 115 minuti. Shira è la figlia più giovane di una famiglia ebrea ortodossa di Tel Aviv. Durante la festività del Purim. la sorella maggiore Esther, muore di parto mettendo al mondo il suo primogenito. L'angoscia e il dolore che colpisce la famiglia, si acuisce quando a Yochay, il marito di Esther, viene proposto di unirsi ad una vedova come lui. Quando la suocera scopre che Yochay potrebbe lasciare il paese con il suo unico nipote, propone un'unione tra Shira e il vedovo.... Ali si deve occupare di Sam, 5 anni. È suo figlio ma lo conosce appena. Senza casa, senza soldi e senza amici, Ali va a stare da sua sorella ad Antibes. Lì all’improvviso va tutto meglio, sua sorella li ospita nel suo garage, si occupa del bambino e c’è sempre il sole. Il destino di Ali si incrocia con quello di Stéphanie. L’accompagna a casa e le lascia il suo numero di telefono. Lui è povero; lei è bella e molto sicura di sé. Una principessa. Sono l’una l’opposto dell’altro... Note di Rama Burshtein Mi sono lanciata in questa avventura perché sentivo che la comunità ultra-ortodossa non aveva alcuna voce nell'ambito del dialogo culturale. Si potrebbe dire che siamo muti. La nostra voce su un piano politico è forte, perfino roboante, ma lsul piano artistico e culturale resta debole e soffocata. "La sposa promessa" non ha a che fare sul contrasto tra mondo religioso e quello secolare, evita qualsiasi confronto tra i due mondi, racconta la propria storia. Credo che gli unici mezzi con i quali creare un ponte tra queste due realtà siano l'onestà e l'assenza di pregiudizi. Note di Jacques Audiard C’è qualcosa di veramente coinvolgente nella raccolta di racconti "Ruggine e Ossa" di Craig Davidson: il quadro di un mondo vacillante, all’interno del quale dei percorsi individuali, dei destini semplici, si trovano enfatizzati dal dramma e dagli eventi. Ci siamo indirizzati verso una forma cinematografica nella quale la forza delle immagini si mette al servizio del melodramma. Un’estetica brutale e contrastata. Da questa idea deriva la storia d’amore che è la vera protagonista del film. E da qui prendono vita i nostri personaggi e la loro nobiltà nella violenza del mondo in cui vivono. Rama Burshtein Si è diplomata alla Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme nel 1994. Si è dedicata all'uso del cinema per l'autonomia espressiva della comunità ortodossa. "La sposa promessa" è il suo primo lungometraggio. Regia: Rainer Werner Fassbinder. Sceneggiatura: Pea Frolich, Peter Marthes Heimer. Fotografia: Xaver Schwarzenberger. Montaggio: Juliane Lorenz. Musiche: Peer Raben. Interpreti: Rosel Zech, Hilmar Thate, Annemarie Duringer, Cornelia Froboess. Germania 1981. 104 minuti. Festival di Berlino 1982 Orso d'Oro al Miglior Film. Monaco di Baviera, 1982. Robert, un giornalista sportivo, incontra per caso Veronika Voss un'attrice a suo tempo affermata nella Germania di Hitler, grazie all'appoggio di Goebbels, di cui è stata amante. L'attrice, ormai in declino, al punto da essere irriconoscibile agli occhi del giornalista, vive ospite della sua psichiatra, la dottoressa Katz, la quale cura la donna con l'uso della morfina. Veronika Voss, depressa per il fallimento della sua carriera e del matrimonio è ormai una morfinomane nelle mani della dottoressa Katz la quale la manipola e la domina per appropriarsi dei suoi beni. Robert con l'aiuto dell'amica Henriette, vuole procurarsi una prova dell'attività della Katz per informare la polizia e cercare di salvare Veronika... Jacques Audiard Regarde les hommes tomber (1994). Un héros très discret (1996). Sulle mie labbra (2002). Tutti i battiti del mio cuore (2005). Il profeta (2009). Note di Rainer Werner Fassbinder Il realismo che io intendo e che voglio è quello che si genera nella testa dello spettatore e non quello che si realizza sullo schermo, quello non mi interessa affatto, la gente lo conosce già nella vita di tutti i giorni. Ciò che voglio è un realismo aperto, stimolante, che non provochi la chiusura della gente in se stessa. Se alla gente si mostra proprio quello che poi puntualmente vive tutti i giorni, allora credo che si chiuda. Bisogna offrire la possibilità di aprirsi alle cose belle. Rainer Werner Fassbinder L'amore è più freddo della morte (1969). Il fabbricante di gattini (1969). Dei della peste (1970). Il Caffè (1970). Perché il signor R. è colto da follia improvvisa? (1970). Il soldato americano (1970). Pionieri a Ingolstadt (1971). Whity (1970). Attenzione alla puttana santa (1971). Le lacrime amare di Petra von Kant (1972). Un anno con 13 lune (1978). Il matrimonio di Maria Braun (1979). La terza generazione (1979). Lili Marleen (1981). Theater in Trance (1981). Lola (1981). Veronika Voss (1982). Querelle de Brest Querelle (1982). 4 marzo OLTRE LE COLLINE di Cristian Mungiu Dupa dealuri Regia e sceneggiatura: Cristian Mungiu. Fotografia: Oleg Mutu. Montaggio: Mircea Olteanu. Interpreti: Cosmina Stratan, Cristina Flutur, Valeriu Andriuta, Dana Talapaga. Romania 2012. 140 minuti. Festival di Cannes 2012 Premio Migliore sceneggiatura e Migliori interpreti femminili Cosmina Stratan e Cristina Flutu. Voichita e Alina sono cresciute insieme in orfanotrofio fino alla maggior età. Successivamente, Voichita è stata accolta nel monastero locale mentre Alina viene affidata ad una famiglia adottiva dalla quale fugge per andare in Germania. Ora Alina torna per portare via con sé l'amica, l'unica persona che abbia mai amato e da cui sia mai stata amata. Ma Voichita non è certa di voler lasciare la comunità religiosa... Note di Cristian Mungiu Lo spunto per il film è il racconto di un fatto avvenuto in un convento sperduto nel cuore della Moldavia dove una ragazza perse la vita in seguito ad un esorcismo. La cronaca della vicenda, mai del tutto chiarita, viene introdotta in una costruzione cinematografica che vuole essere prima di tutto una storia d'amore. Un sentimento represso e soffocato in un luogo isolato e dimenticato. Ho posto al centro del film la domanda sulla scelta e ho cercato di evidenziare quanto sia esile e sottile il limite del libero arbitrio. Cristian Mungiu Esordio alla regia con "Occident" (2002). Il successo arriva con il secondo film, "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni" (2007), Palma d'Oro al Festival di Cannes. Nel 2009 realizza il suo terzo film "Racconti dell'età dell'oro". 11 marzo IL SOSPETTO di Thomas Vinterberg Jagten Regia e sceneggiatura: Thomas Vinterberg. Fotografia: Charlotte Bruus Christensen. Montaggio: Janus Billeskov Janse. Musica: Nikolaj Egelund. Interpreti: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold, Alexandra Rapaport. Danimarca 2012. 111 minuti. Festival del Cinema di Cannes 2012 Premio per la Miglior interpretazione maschile. Dopo un difficile divorzio, il quarantenne Lucas ha una nuova compagna e un nuovo lavoro, e sta finalmente recuperando il rapporto col figlio adolescente, Marcus. Ma durante le feste natalizie, una storia inventata, una bugia qualsiasi si diffonde come un virus. Lo shock e i sospetti prendono il sopravvento e la piccola comunità viene travolta da un’ondata di isteria collettiva... Note di Thomas Vinterberg In una buia notte d’inverno del 1999, ho sentito bussare alla mia porta. Sotto la neve, davanti a me, c’era un noto psicologo infantile con alcuni documenti sui bambini e le loro fantasie. Voleva parlarmi di “memorie represse” e della sua teoria che “il pensiero è un virus”. Non l’ho fatto entrare. Non ho letto i documenti. Dieci anni dopo avevo bisogno di uno psicologo e l’ho chiamato. Per una forma di cortesia ho letto quei documenti e sono rimasto sconvolto. Ho visto una storia che andava raccontata. La storia di una moderna caccia alle streghe. Thomas Vinterberg The boy who walked backwards (1995). The Biggest Heroes (1996). Festen (1998). Le forze del destino (2003). Dear Wendy (2005). Riunione di famiglia (2007). Submarino (2010). 18 marzo ARGO di Ben Afleck Regia: Ben Afleck. Sceneggiatura: Chris Terio. Fotografia: Rodrigo Prieto. Montaggio: William Goldenberg. Musiche: Alexandre Desplat. Interpreti: John Goodman, Alan Arkin, Bryan Cranston, Kyle Chandler. Stati Uniti 2012. 120 minuti. Il 4 Novembre 1979, mentre la rivoluzione iraniana raggiungeva l'apice, un gruppo di militanti entra nell'ambasciata USA in Theran e porta via 52 ostaggi. In mezzo al caos, sei americani riescono a fuggire e si rifugiano a casa dell'ambasciatore del Canada. Ben sapendo che è solo questione di tempo prima che vengano rintracciati, Tony Mendez, un agente della CIA in azione di infiltrazione, mette in piedi un piano per farli scappare dal paese... Note di Ben Afleck Quando gli attori manifestanti hanno iniziato a scuotere il furgone gli attori erano davvero spaventati, sembrava potessero rovesciarlo e le persone al loro interno si potessero trovare circondate. Non posso dire che in quel momento gli attori abbiano dovuto recitare per apparire realmente preoccupati. Una cosa è leggere su un copione un'altra è essere circondati fisicamente da centinaia di persone che urlano, battono i pugni. Ad un certo punto un uomo ha afferrato una pietra e ha iniziato a batterla contro il parabrezza. Anche io mi sono spaventato. Ben Afleck Noto attore, l’archetipo della giovane star hollywoodiana, esordisce nel 1984 e ottiene la prima parte da protagonista nel 1996 con "Ultimo appello" di Rich Wilkes. Dopo tantissimi ruoli e la fama internazionale, punta anche alla regia realizzando "Gone Baby Gone" (2007) e "The Town" (2010). 25 marzo L'INTERVALLO di Leonardo Di Costanzo 8 aprile LA BICICLETTA VERDE di Haifaa Al Mansour Wadjda 15 aprile QUALCOSA NELL'ARIA di Olivier Assayas Après Mai Wadjda, è una bambina di dieci anni che vive nella capitale Riad. Determinata a non accettare le tradizioni imposte dalla cultura integralista, decide di comprarsi una bicicletta verde. Ma sua madre è contraria, perché andare in bicicletta compromette la virtù delle ragazze. Wadjda però è testarda, e inizia a guadagnare i soldi di nascosto.... Parigi 1970. Gilles è un liceale che come i suoi compagni di scuola vive in prima persona la contraddizione tra l'impegno politico nei collettivi studenteschi e la voglia di realizzazione personale nella vita come nell'arte. Quando Laure, la sua fidanzata lo lascia per intraprendere una scelta estrema, Gilles si reca in Italia con alcuni amici e Cristine, la sua nuova ragazza. Il viaggio è una fuga dove scopre la voglia di fare cinema. Note di Leonardo Di Costanzo In fase di ripresa volevamo che la macchina fosse la più discreta e agile possibile, per lasciare ai giovani attori la massima libertà. Abbiamo deciso di girare senza luci aggiuntive e con macchina a spalla per poterci adattare noi agli attori, lasciandoli occupare lo spazio spontaneamente. Tutto per raccontare una storia di adolescenti dove gli adulti non ci sono o sono “fuori”, avvertiti come minaccia o come portatori di regole da rispettare. Qui sono quelle della camorra che minaccia e blandisce, con le quali a gradi diversi è costretto a fare i conti chi continua a scegliere di vivere in questa città. Note di Haifaa Al Mansour Sono così fiera di aver girato il primo lungometraggio mai filmato interamente nel Regno. lo vengo da una piccola città dell'Arabia Saudita dove ci sono molte ragazzine come Wadjda, che hanno grandi sogni, forti personalità e tanto potenziale. Queste ragazzine possono rimodellare e ridefinire la nostra nazione, e lo faranno. Era importante per me lavorare con un cast di attori tutto Saudita per raccontare la storia in maniera autentica, con voci locali. Spero che il film offra una visone unica del mio paese, e che parli del tema universale di speranza e perseveranza alla quale possano relazionarsi persone di ogni cultura. Leonardo Di Costanzo Ha diretto diversi documentari "Prove di stato" (1999), "A Scuola" (2003), "Odessa" (2006), "Cadenza d’inganno" (2008). "L'intervallo" è il suo primo film di finzione. Haifaa Al Mansour La prima regista donna dell'Arabia Saudita. I suoi film hanno rotto il muro di silenzio che circonda le vite delle donne saudite, fornendo un palco internazionale alle loro voci inascoltate. Note di Olivier Assayas Ho spesso l’impressione che i film nascano da soli, che quasi mi si impongano. È successo con Après mai. Da molto tempo sentivo molto forte l’esigenza di dare non esattamente un seguito, ma un prolungamento, ad un mio film del 1994, "L’Eau froide". Nel pensare che la storia collettiva è mostrata piuttosto male o non lo è affatto, si è insinuata in me l’idea che forse la dovevamo raccontare proprio noi, che forse, a nostra insaputa, siamo detentori di una parte dell’avventura della nostra generazione… Quello che mancava in "L’Eau froide", era la politica, l’attrazione per l’Oriente, la musica che ascoltavo allora e più ampiamente tutto l’underground degli anni ‘70, che ha nutrito la mia formazione estetica ed intellettuale. Regia: Leonardo Di Costanzo. Sceneggiatura: Leonardo Di Costanzo, Mariangela Barbanente, Maurizio Braucci. Fotografia: Luca Bigazzi. Montaggio: Carlotta Cristiani. Musica: Christophe Giovannoni. Interpreti: Salvatore Ruocco, Francesca Riso, Alessio Gallo. Italia/Svizzera/Germania 2012. 90 minuti. Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio della Critica Internazionale. Un ragazzo e una ragazza rinchiusi in un enorme edificio abbandonato di un quartiere popolare di Napoli. L’uno deve sorvegliare l’altra. Lei è la prigioniera e lui è obbligato dal clan di zona a farle da carceriere. Malgrado la giovane età, ambedue sono troppo cresciuti. Veronica si comporta da donna matura e spregiudicata, Salvatore da uomo che deve badare al lavoro. Così, di fronte alla violenza di quella reclusione, i due giovani hanno reazioni molto diverse... Regia e sceneggiatura: Haifaa Al Mansour. Fotografia: Lutz Reitemeier. Montaggio: Andreas Wodraschke. Musica: Peter Pohl. Interpreti: Reem Abdullah, Waad Mohammed, Abdullrahman Al Gohani, Ahd, Sultan Al Assaf. Germania,/Arabia Saudita 2012. 98 minuti. Regia e sceneggiatura: Olivier Assayas. Fotografia: Eric Gautier. Montaggio: Luc Barnier. Sonoro: Aude Baudasse. Interpreti: Clemant Metayer Gilles, Lola Creton Christine, Felix Armand Alain. Francia 2012. 122 minuti. Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio Miglior Sceneggiatura Olivier Assayas Disordine (1986). Contro il destino (1991). Irma Vep (1996). Demonlover (2002). Clean (2004). Carlos (2010). 22 aprile THE MASTER di Paul Thomas Anderson Regia e sceneggiatura: Paul Thomas Anderson. Fotografia: Mihai Malaimare. Montaggio: Leslie Jones. Musiche: Jonny Greenwood. Interpreti: Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Laura Dern. Stati Uniti 2012. 137 minuti. Mostra del Cinema di Venezia 2012 Premio Speciale per la Regia, Miglior interpreti Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. Freddie Quell, veterano della seconda guerra mondiale, finisce per caso su una nave in rotta da San Francisco a New York. Lì incontra Lancaster Dodd, filosofo, scrittore e fisico ma soprattutto leader spirituale di una setta chiamata “La Causa”. Freddie dovrà abbandonare i propri vizi, il suo desiderio di libertà e soprattutto lasciare i propri ricordi. per essere pronto a conoscere la vera natura del proprio spirito... Note di Paul Thomas Anderson Quello che mi interessava era raccontare una storia d'amore e d'affetto tra i miei personaggi. Da tempo volevo lavorare con Joaquin, ma lui è un po' difficile e ha sempre rifiutato. Stavolta però ha detto di si. Con Philip siamo molto amici perciò ero certo che avrebbe accettato. Quanto a Amy Adams è un'attrice straordinaria ed è lei che decide i ruoli. Le è piaciuto il film e ha accettato. Il film è stato letto come un attacco diretto a Scientology e molti si sono irritati per questo, pur non potendo smentire la cosa continuo a sottolineare che I personaggi e le ambientazioni sono totalmente universali. Paul Thomas Anderson Il petroliere (2007). Ubriaco d'amore (2002). Magnolia (1999). Boogie Nights (1997). Sidney (1996). 29 aprile LA PARTE DEGLI ANGELI di Ken Loach The Angels share Regia: Ken Loach. Sceneggiatura: Paul Laverty. Fotografia: Robbie Ryan. Montaggio: Jonathan Morris. Musiche: George Fenton. Interpreti: John Henshaw, Daniel Portman, Lorne MacFadyen. Gran Bretagna 2012. 106 minuti. Festival di Cannes 2012 Premio Speciale della giuria. Quando si trova davanti al giudice in attesa di ascoltare la sentenza per aver selvaggiamente picchiato alcuni teppisti che lo avevano provocato, Robbie è convinto di non avere scampo e di essere in procinto di tornare in galera; ma la rassicurante presenza della fidanzata Leonie, incinta di otto mesi, e soprattutto la prospettiva di paternità e di una nuova vita sembrano convincere il giudice ad essere clemente e a dare un'ultima possibilità a questo giovane così diverso dal tipico bullo di quartiere... Note di Ken Loach Volevamo prendere una situazione tragica e presentarla in modo diverso, senza dirigere questo film come se si trattasse di una commedia. Il nostro metodo era di presentare i personaggi e la storia in tutta la loro verità. Come nel mondo reale, ci sono momenti di crisi profonda e altri divertenti che ci fanno sorridere. Non siamo in una sorta di mondo lineare e senza emozioni. C'è sempre tragedia e commedia in ogni momento... Ken Loach L'altra verità (2010). Il mio amico Eric (2009). In questo mondo libero (2007). Il vento che accarezza l'erba (2006). Sweet Sixteen (2003). Brad and Roses (1999). Terra e libertà (1995). Ladybird Ladybird (1994). Piovono pietre (1993). Riff Raff (1991). L'agenda nascosta (1990). Fatherland (1986). Family Life (1971).