bilancio sociale 12 - Cooperativa Sociale Il Cammino

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bilancio sociale 12 - Cooperativa Sociale Il Cammino
Bilancio Sociale
2012
1
SOMMARIO
PRESENTAZIONE ............................................................................................................................. 3
POLITICHE E FINALITA’ DEL BILANCIO SOCIALE .............................................................. 3
METOLODOLOGIA DI LAVORO ................................................................................................ 4
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELL’ATTUALE BILANCIO SOCIALE .................... 5
IDENTITA’ .......................................................................................................................................... 6
DATI ANAGRAFICI E INFORMAZIONI GENERALI................................................................ 6
STORIA DELLA COOPERATIVA ................................................................................................ 6
MISSION ....................................................................................................................................... 10
VISION .......................................................................................................................................... 11
ORIENTAMENTO STRATEGICO DI FONDO .......................................................................... 11
OBIETTIVI .................................................................................................................................... 12
CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ .............................................................................................. 14
GOVERNANCE ............................................................................................................................ 15
SISTEMA ORGANIZZATIVO E FUNZIONIGRAMMA ........................................................... 15
COLLEGAMENTI IN RETE E SINERGIE ATTIVATE ............................................................. 16
PRINCIPALI ATTIVITA’ CORRENTI............................................................................................ 18
SERVIZIO DI PORTINERIA ....................................................................................................... 18
SERVIZIO DI TELESOCCORSO / TELECONTROLLO / TELEASSISTENZA ...................... 18
GESTIONE CENTRO DI PRONTA E PRIMA ACCOGLIENZA .............................................. 23
RACCOLTA ABITI USATI.......................................................................................................... 24
PULIZIE......................................................................................................................................... 26
SERVIZI DI TRASPORTO, ACCOMPAGNAMENTO E COMMISSIONI .............................. 27
FALEGNAMERIA ........................................................................................................................ 27
ALTRE ATTIVITA’ ...................................................................................................................... 27
MAPPA DEI PORTATORI DI INTERESSE ................................................................................... 29
RELAZIONE SOCIALE E INDICATORI........................................................................................ 31
ATTIVITA’ SOCIALE .................................................................................................................. 31
BASE SOCIALE E ORGANI SOCIALI ....................................................................................... 32
PERSONALE................................................................................................................................. 38
INSERIMENTI LAVORATIVI .................................................................................................... 41
INDICATORI ECONOMICI......................................................................................................... 43
RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO ........................................................................................ 49
CONCLUSIONI E PROSPETTIVE .................................................................................................. 54
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PRESENTAZIONE
POLITICHE E FINALITA’ DEL BILANCIO SOCIALE
La Cooperativa Sociale “IL CAMMINO” redige il proprio bilancio sociale con i dati dell’esercizio
2012, seguendo una logica incrementale rispetto alle precedenti stesure di questo importante
documento, allo scopo di fornire un maggior numero di informazioni utili a consentire valutazioni
mirate ed efficaci da parte di tutti gli stakeholder che possono influenzare o essere influenzati dalle
attività dell’impresa.
Riteniamo infatti che un’accurata elaborazione di tale strumento a integrazione del bilancio
d’esercizio sia quanto mai importante per offrire una corretta, chiara e verificabile rappresentazione
delle attività svolte e dei risultati conseguiti, rapportandoli al complesso vettore di obiettivi che la
Cooperativa si è posta.
Rappresentando, in forma di dati quantitativi e informazioni descrittive, comportamenti e impatti
sugli interlocutori che hanno relazioni con “Il Cammino” è poi possibile valutare e orientare le
strategie e comunicare ai soggetti coinvolti il percorso intrapreso.
Il bilancio sociale è quindi da noi ritenuto un mezzo fondamentale per programmare in modo mirato
le nostre politiche sociali, in quanto fornisce informazioni ordinate e interpretabili, non rilevate e
analizzate dai tradizionali strumenti di gestione. Esso permette di leggere e indirizzare i
comportamenti sociali, modificandoli e dirigendoli verso obiettivi condivisi, evita lo scostamento
dagli obiettivi originali, rende possibile l’integrazione fra diverse finalità e consente l’analisi
dell’evoluzione dei rapporti con gli interlocutori strategici interni ed esterni. E’ volto inoltre a
facilitare la partecipazione dei vari portatori d’interesse e a ottenere da essi supporto e
legittimazione.
Gli scopi che ci proponiamo con questa nuova redazione del bilancio sociale sono quindi in sintesi
quelli di:
- dar conto agli stakeholder dei risultati raggiunti o non raggiunti;
- incrementare le conoscenze e ricavare informazioni, per poter esprimere valutazioni e
giudizi;
- utilizzare in chiave gestionale le conoscenze e le informazioni acquisite;
- verificare la congruenza tra la mission e le azioni, tra gli obiettivi e i risultati.
A quasi venticinque anni dalla fondazione della Cooperativa ci sembra poi quanto mai utile
analizzare l’evoluzione nel tempo della tipologia di interlocutori significativi e delle relazioni con
essi instaurate e rapportare le attività più importanti ai risultati sociali conseguiti. Sarà così possibile
trarre dagli esami effettuati nuovo impulso a operare per la crescita e lo sviluppo dell’impresa,
verificando l’attualità della mission e delineando un orientamento strategico per i prossimi anni.
La redazione di un nuovo bilancio sociale inteso come strumento di verifica della missione, del
codice etico e della pianificazione strategica è ritenuta così importante da giustificare ampiamente
un investimento temporale congruo, anche se gravoso per una Cooperativa di piccole dimensioni
come “Il Cammino”.
L’intento, anche in prospettiva futura, è quello di sviluppare sistemi che consentano di raccogliere e
mettere in relazione informazioni economiche, sociali e ambientali per poter verificare
analiticamente, anno dopo anno, il perseguimento delle finalità e degli obiettivi dell’impresa.
Le pressioni dei vari portatori di interessi possono generare sia competizione sia cooperazione;
devono comunque spingere a migliorare le prestazioni, a razionalizzare i costi, a ridurre le
inefficienze, ad acquisire nuovi mercati e a migliorare i risultati sociali.
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Questi processi sono però possibili ed efficaci solo a condizione che tutti gli stakeholder possano
accedere alle informazioni in grado di fornire loro gli elementi necessari per un’interazione libera e
responsabile. Il bilancio sociale favorisce tale trasparenza, rendendo possibile l’esame della politica
dichiarata dalla Cooperativa alla luce della gestione e in relazione alle finalità generali.
METOLODOLOGIA DI LAVORO
Le dimensioni della Cooperativa, la sua strutturazione interna e le energie dedicate alla gestione del
contesto attuale, caratterizzato da sviluppo e cambiamenti, non hanno permesso la creazione di un
gruppo di lavoro significativo da impegnare nella redazione del bilancio sociale.
Il Consiglio di Amministrazione ha perciò affidato anche questa volta al Responsabile
Amministrativo e della Qualità il compito di procedere a una prima stesura del documento in
oggetto, da sottoporre poi all’attenzione del Presidente e dello stesso Consiglio. La versione
approvata dal Consiglio di Amministrazione viene quindi presentata all’Assemblea dei soci
contestualmente all’approvazione del Bilancio contabile.
Lo schema di partenza, sulla cui base sono state tracciate le linee generali di questo elaborato, è
rimasto quello del primo bilancio sociale, redatto nel 2002 con la consulenza offerta dalla
Cooperativa sociale Domus Laetitiae secondo l’ottica CGM (Consorzio Nazionale Gino Mattarelli).
Partendo da tale modello, il suddetto Responsabile ha individuato un percorso strutturato, partendo
dall’identificazione delle strategie e degli obiettivi connessi alle responsabilità sociali.
Importante momento di analisi è stata la mappatura degli stakeholder: sono state individuate tutte le
risorse pubbliche e private con le quali la Cooperativa instaura rapporti solidi e concreti. Una
raccolta precisa di questi dati ha permesso di definire degli “Indicatori sintetici” che numericamente
e quantitativamente potessero esprimere la qualità del rapporto professionale instaurato con
ciascuno di essi e fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi comuni, declinandole in
modo misurabile.
Il Sistema di Gestione della Qualità, così com’è impostato, impone infatti che vengano
costantemente controllati le attività svolte e i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi, che venga
periodicamente verificata la congruenza tra le azioni e la mission e che vengano esaminate a
scadenze temporali costanti le relazioni con gli stakeholder.
A tale scopo, di particolare utilità sono risultati la rilevazione della soddisfazione dei clienti,
attraverso report e questionari, la qualifica dei fornitori e il monitoraggio dell’andamento delle
attività eseguito attraverso la gestione delle non conformità.
Si è inoltre tratto spunto dal periodico Riesame della Direzione, che implica la stesura di un
Rapporto sullo Stato del Sistema Gestione Qualità e di un Piano di Miglioramento con i relativi
indicatori.
La costruzione del bilancio sociale è anche stata facilitata dal lavoro amministrativo di gestione, che
prevede un monitoraggio dei centri di ricavo, e dal rapporto dialogico costante instaurato con tutti
gli interlocutori significativi.
La metodologia di lavoro testé descritta è stata individuata dalla Cooperativa come la più
funzionale, compatibilmente con le risorse disponibili, a fornire a tutti gli stakeholder una corretta,
chiara e verificabile rappresentazione delle attività svolte e dei risultati conseguiti in rapporto alla
funzione sociale esplicata.
Per promuovere la visibilità dell’elaborato, oltre che internamente alla rete cooperativa del
Consorzio “Il Filo da Tessere”, Il Cammino intende diffondere questo Bilancio Sociale a tutti i
detentori di interesse significativi pubblici e privati in quanto “attori attivi” e quindi principalmente
interessati e coinvolti, per diversi aspetti, all’interno delle politiche della Cooperativa.
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PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELL’ATTUALE BILANCIO
SOCIALE
-
PUNTI DI FORZA
è uno degli obiettivi del Sistema di
Gestione della Qualità;
è uno strumento di gestione strategica;
è redatto con risorse interne: non ci si
avvale di consulenti.
-
PUNTI DI DEBOLEZZA
non è sufficientemente recepito dagli
stakeholder esterni;
non sempre è uno strumento di gestione
operativa;
sconta alcune rigidità all’interno del
processo.
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IDENTITA’
DATI ANAGRAFICI E INFORMAZIONI GENERALI
Il Cammino è una cooperativa sociale di tipo b che ha come scopo generale quello dell’inserimento
e dell’integrazione sociale di soggetti svantaggiati mediante l’esercizio di attività lavorative. Ha
sede a Biella e opera nell’area del biellese.
Al 31/12 aveva un fatturato di circa 788.507 euro e occupava 43 lavoratori dipendenti, di cui 34
soci.
I servizi svolti sono descritti più avanti, nel capitolo dedicato alle attività correnti.
Denominazione: Il Cammino Società Cooperativa Sociale ONLUS siglabile Cooperativa sociale Il
Cammino ONLUS.
Sede legale: Biella via Ambrosetti 4/A
Sedi operative:
- Biella vicolo Ricovero 3/A (Centro Pronta e Prima Accoglienza “E. Borri”)
- Biella strada della Fornace 8 (deposito messa in riserva rifiuti non pericolosi)
- Cossato frazione Paruzza c/o stazione di conferimento rifiuti (deposito messa in riserva
rifiuti non pericolosi)
Forma giuridica: società cooperativa a responsabilità limitata
Data di costituzione: 03/06/87
Codice fiscale, Partita IVA e n. iscrizione Registro Imprese Biella: 01565810023
N. R.E.A.: BI - 0148013
N. Iscrizione Albo Società Cooperative: A104591
N. Iscrizione Albo Autotrasportatori di cose per conto terzi: BIT9500360/E
N. Iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali: TO/010062
STORIA DELLA COOPERATIVA
La Cooperativa viene fondata nel 1987 dai Gruppi di Volontariato Vincenziano della Diocesi di
Biella per promuovere l’integrazione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’inserimento
lavorativo. Nasce come Cooperativa di solidarietà sociale “Il Cammino” e successivamente, con
l’assemblea del novembre 1992, in conformità alla legge 381/91, si trasforma in cooperativa sociale
di tipo b.
Opera per alcuni anni in locali affittati dal seminario Vescovile di Biella e realizza per conto terzi
lavori di dattilografia, etichettatura, orlatura, preparazione di campionari di filati e, inizialmente,
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servizi di pulizie. Dal primo gennaio ’96, si trasferisce, sempre Biella, nell’attuale sede di via
Ambrosetti 4/A. In questo periodo acquisisce nuove commesse nel campo della meccanica, della
componentistica elettronica e dei campionari.
Da gennaio ‘97 intraprende l’attività del Telesoccorso in convenzione con il Consorzio I.R.I.S. e in
seguito, rispettivamente nel ’98 e nel ’99, sottoscrive ulteriori convenzioni con il C.I.S.S.A.B.O. e
con la Comunità Montana Valle Sessera.
Sempre nel ’98 comincia l’attività di lavanderia per il Comune di Biella e acquista un fabbricato
adiacente a quello in affitto di cui, due anni dopo, inizia la ristrutturazione.
In tutti questi anni il criterio di accoglienza dei soci svantaggiati è quello del riferimento diretto al
Centro di Salute Mentale, al Consorzio I.R.I.S., ai servizi sociali del Comune di Biella e, in casi
limitati, alle liste del collocamento obbligatorio.
Nel 2001 la Cooperativa aderisce a due progetti legati all’iniziativa comunitaria Equal.
Il primo, denominato “Premiata Fabbrica”, punta a migliorare gli strumenti di orientamento e
accesso al lavoro dei soggetti svantaggiati; il secondo, chiamato “D.O.C. – Il lavoro di qualità”,
mira a creare un marchio della qualità del lavoro delle cooperative sociali attraverso azioni di
marketing e di formazione dei responsabili.
A partire dallo stesso anno una grave crisi investe il settore meccano-tessile, portando gradualmente
alla chiusura del laboratorio, che fino a quel momento aveva costituito di fatto il core-business
dell’impresa.
“Il Cammino” è quindi costretto a prendere atto dell’impossibilità di realizzare percorsi educativoassistenziali senza tenere conto dell’aspetto economico.
La situazione viene affrontata cercando di razionalizzare i processi organizzativi e di individuare
nuove attività, senza per questo perdere di vista la storia e i valori fondanti della Cooperativa.
Verso la fine del 2002 viene presentata domanda di adesione al Consorzio Sociale “Il Filo da
Tessere”, che diventa luogo di scambio di idee, conoscenze, professionalità, obiettivi e risorse.
Proprio attraverso il Consorzio, “Il Cammino” partecipa all’appalto che porta all’acquisizione, dal
2004, del servizio di portineria presso l’Istituto Belletti Bona di Biella.
Più o meno nello stesso periodo, viene avviato l’impegnativo iter che, nel 2006, porterà la
cooperativa a ottenere la Certificazione di Qualità in base alla norma ISO 9001:2000 per la
pianificazione e l’erogazione dei servizi di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati,
lavanderia, portineria, telesoccorso, telecontrollo, teleassistenza.
All’inizio del 2005, vengono assegnati a “Il Cammino” i servizi di trasporto e accompagnamento
dei malati di Alzheimer e di commissioni e piccoli trasporti per conto della Casa di Riposo Cerino
Zegna” e comincia la copertura parziale del servizio di portineria presso la medesima struttura.
A decorrere da marzo 2006, la Casa di Riposo Cerino Zegna affida alla Cooperativa la totale
gestione del servizio di portineria.
Il 31 marzo dello stesso mese, però, si giunge alla cessazione del servizio di lavanderia. Le
condizioni restrittive in vigore dal 2005 avevano già determinato risvolti negativi dal punto di vista
economico e sul piano degli inserimenti lavorativi del personale svantaggiato. Non potendo più, dal
mese di aprile, usufruire dei locali e degli impianti comunali, la dolorosa decisione di cui sopra
diviene purtroppo inevitabile.
Contemporaneamente si intensifica la collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di
Biella per la quale vengono eseguiti lavori di confezionamento, trasporto e consegna pacchi.
Per operare nei nuovi servizi sono però necessari alcuni requisiti che la maggior parte degli
svantaggiati precedentemente inseriti non possedeva. Il criterio di accoglienza dei lavoratori
svantaggiati diviene quindi prevalentemente il riferimento diretto al Centro per l’impiego.
Nell’autunno del 2005, intanto, viene avviato un iter di contatti con la Caritas Diocesana
relativamente alla attività gestite dell’Associazione di Volontariato la Rete. Nata nel dicembre del
2003 dalla Caritas Diocesana di Biella, tale Associazione gestisce un Centro di Pronta e Prima
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Accoglienza e un servizio mensa per i bisognosi. Ha inoltre elaborato il “Progetto Accoglienza” che
prevede l’attivazione di iniziative atte alla soluzione dei problemi economici, abitativi e lavorativi
delle persone in stato di bisogno.
Le esigenze di rilancio della Cooperativa si incontrano con la necessità dell’Associazione di
promuovere, a conclusione di un adeguato percorso di accompagnamento, l’inserimento lavorativo
dei propri assistiti. Si considera quindi la possibilità di compiere un percorso comune all’interno del
quale La Rete continui a essere un’Associazione di Volontariato attiva sul territorio biellese e Il
Cammino si occupi della gestione delle attività d’impresa e supporti La Rete nella fase di
inserimento lavorativo delle persone alle quali viene assicurata l’accoglienza.
L’assemblea del 26 aprile 2006 sancisce formalmente l’ingresso di Caritas nel Consiglio di
Amministrazione de “Il Cammino” con la nomina a consiglieri di due persone legate a Caritas
stessa, una delle quali assume anche la carica di Presidente.
Nel frattempo, si cominciano a registrare i primi frutti concreti del percorso. Infatti, vengono
avviate presso la cooperativa delle borse lavoro di utenti del Centro di Pronta e Prima Accoglienza,
vengono effettuati studi di fattibilità di attività nuove e si iniziano alcuni lavori con l’inserimento di
soggetti svantaggiati seguiti da “La Rete”.
A dicembre del 2006 viene approvato il nuovo testo statutario che, oltre a recepire i valori di
Caritas, sancisce anche la trasformazione de “Il Cammino” da società cooperativa a responsabilità
limitata a società cooperativa per azioni.
A gennaio del 2007 si concretizza il passaggio del personale de “La Rete” a “Il Cammino” e alla
cooperativa vengono affidati i servizi in capo all’Associazione. La collaborazione viene
perfezionata attraverso la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo, composta dalla
Cooperativa Sociale Il Cammino, quale capofila, dall’Associazione di Volontariato La Rete e dalla
Diocesi di Biella Caritas Diocesana. Successivamente, si giunge al compimento del percorso
attraverso la novazione soggettiva del contratto di Concessione per la gestione del Centro di Pronta
e Prima Accoglienza “E. Borri”, con il quale i Consorzi Intercomunali dei Servizi SocioAssistenziali I.R.I.S. e C.I.S.S.A.B.O. indicano proprio l’ATS come nuovo soggetto concessionario.
Nell’ottica di creare, come auspicato da Caritas, spazi lavorativi per l’inserimento di soggetti
appartenenti alle categorie seguite dall’Associazione La Rete, viene avviata l’attività di
tinteggiatura e piccole manutenzioni, inizialmente in particolare presso ambienti protetti, e si
riprende l’erogazione dei servizi di pulizia, già effettuati negli anni ’80 e poi, per un breve periodo,
tra il 2004 e il 2005.
Sempre nel 2007 la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae assegna a “Il Cammino” un servizio di
accompagnamento e trasporto di propri utenti.
Ad aprile la Cooperativa partecipa direttamente al bando di appalto per l’affidamento biennale del
servizio di portineria dell’Istituto Belletti Bona, aggiudicandoselo.
Con il convegno “Vent’anni di Cammino” sul tema “Svantaggiati e inserimenti lavorativi” che si
tiene il giorno 6 dicembre 2007 presso Città Studi, la Cooperativa festeggia i vent’anni di attività.
Presenziano numerosi stakeholder e una significativa rappresentanza della cooperazione e del
mondo politico locale, consentendo la piena riuscita dell’iniziativa.
A fine anno, la Cooperativa ottiene il rinnovo triennale della convenzione per il servizio di
Telesoccorso/Telecontrollo con il C.I.S.S.A.B.O. e, in seguito a gara di appalto, l’affidamento in
concessione amministrativa del medesimo servizio, per il periodo 2008-2013, da parte del
Consorzio I.R.I.S.
La Cooperativa mantiene quindi per il 2008 tutti i servizi gestiti nell’anno precedente, permettendo
così di garantire una certa stabilità lavorativa ai propri soci.
Al fine di trovare ulteriori sbocchi, vengono avviate le procedure che portano a ottenere nel corso
del 2008 l’Iscrizione all’Albo Autotrasporto Conto Terzi e all’Albo Gestori Ambientali per la
raccolta e il trasporto di rifiuti non pericolosi. A tale proposito, la Cooperativa ottiene l’affidamento
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fino al 31/12/13, per conto della Caritas diocesana e in base a un accordo tra quest’ultima e il
CO.S.R.A.B., del servizio di raccolta degli abiti usati depositati dai cittadini negli appositi
contenitori di colore giallo. Questo progetto permette di ridurre la quantità di rifiuti conferiti nella
discarica provinciale, di dare opportunità lavorative a soggetti svantaggiati assunti dalla
Cooperativa e di contribuire alla copertura delle spese della Mensa “Il Pane Quotidiano – Biella”,
gestita da Caritas e Associazione La Rete. L’operazione viene intrapresa gradualmente, partendo
con i comuni di Biella e Cossato e con pochi altri paesi.
Durante il 2009, il servizio viene esteso attraverso il posizionamento dei cassonetti (quasi 100 in
totale) anche in altri comuni, in modo da assicurare la copertura dell’intera Provincia di Biella.
La Cooperativa auspica che le autorizzazioni ottenute per poter svolgere l’attività di raccolta degli
abiti usati possano aprire allo svolgimento di ulteriori attività nel settore raccolta e trasporto rifiuti.
A tale scopo, sempre nel corso del 2009, oltre a mantenere la Certificazione di Qualità secondo la
norma ISO 9001:2008 per la progettazione e l’erogazione dei servizi per cui era già stata conseguita
in precedenza (inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; portineria; telesoccorso;
telecontrollo; teleassistenza; gestione centri di pronta e prima accoglienza), Il Cammino raggiunge
la Certificazione anche per la raccolta, il trasporto e l’invio al recupero di rifiuti non pericolosi.
Durante l’anno, la Cooperativa ottiene l’affidamento temporaneo dei servizi di piccole
manutenzioni sia presso l’Istituto Belletti Bona sia presso la struttura del Santuario di Oropa.
Dopo alcune vicissitudini, Il Cammino (sempre in ATS con l’Associazione di Volontariato La Rete
e la Caritas Diocesana) si aggiudica poi nuovamente fino al 30/06/11 l’affidamento in Concessione
del Centro di Pronta e Prima Accoglienza “E. Borri” da parte dei Consorzi I.R.I.S. e C.I.S.S.A.B.O.
Purtroppo, la Casa di Riposo Cerino Zegna e l’Istituto Belletti Bona decidono di tornare a svolgere
con personale interno i servizi di accompagnamento dei malati di Alzheimer e di portineria,
rispettivamente dal 1 ottobre e dal 1 novembre 2009.
Sul finire del 2009, per compensare la perdita dei servizi sopra citati, Il Cammino partecipa
all’appalto per lo svolgimento delle pulizie degli stabili comunali del Comune di Cossato per l’anno
2010, aggiudicandosi la gara. Inoltre, ottiene l’affidamento del servizio di manutenzioni per il
Comune di Cavaglià (sempre per il 2010) e, all’inizio dell’anno, l’incarico per l’effettuazione del
servizio di pulizie presso la struttura Poma Guagno di Biella fino al 30 aprile 2010.
Nel mese di novembre 2009, la Cooperativa perfeziona l’alienazione del fabbricato acquistato da
poco più di dieci anni. Infatti, gli spazi a disposizione non erano più necessari né funzionali alle
nuove attività e un eventuale trasferimento nell’edificio di via Vercellone, per lasciare liberi i locali
in affitto, avrebbe comportato notevoli spese di adeguamento. In passato, in seguito alla crisi delle
attività di laboratorio, l’immobile di proprietà era già stato messo in vendita, ma non erano stati
trovati acquirenti.
Nel corso del 2010 si ottiene la concessione di un finanziamento a tasso agevolato in base alla L.R.
23/04 e si procede finalmente all’acquisto e alla ristrutturazione dello stabile in precedenza locato,
garantendo così a “Il Cammino”, dopo un lungo periodo di incertezza, la proprietà di una sede
adeguata.
Durante l’anno, nell’ottica di stimolare il coinvolgimento attivo dei soci, si propone un percorso
costituito da una serie di incontri finalizzati a favorire e accrescere la loro concreta partecipazione
alla vita della Cooperativa.
Nello stesso periodo si continua a lavorare intensamente per promuovere sia lo sviluppo e la
crescita dei servizi sia l’allargamento della base sociale.
Le pulizie intanto diventano gradualmente il settore principale di attività.
Infatti, anche se alla fine del 2010, in seguito a un appalto al massimo ribasso, si perde il servizio
presso gli stabili comunali di Cossato, nuove commesse consentono di andare al di là di una
semplice compensazione. Già in autunno si ottiene la gestione del servizio di pulizie presso la sede
dell’Enaip di Biella Chiavazza. Inoltre, in un’ottica consortile volta a favorire le cooperative sociali
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di tipo b associate al Consorzio Il Filo da Tessere, la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae affida a
“Il Cammino” le pulizie e i servizi ausiliari presso la propria struttura, con decorrenza gennaio
2011. Il Cammino, da parte sua, si impegna a riassorbire tutto il personale già occupato nelle
suddette attività. In aggiunta, si ottengono poi anche i servizi di pulizie presso i comuni di Sagliano
Micca e di Rosazza.
Per il resto, la Cooperativa mantiene i servizi gestiti nell’anno precedente, avvia una collaborazione
con la Cooperativa Sportivamente per le attività di custodia, pulizia e manutenzione dell'impianto
polisportivo Pozzo Lamarmora di Biella e, sul finire del 2011, ottiene dall’Associazione Pacefuturo
l’affidamento di un servizio di piccole manutenzioni.
Durante l’anno, viene inoltre siglato un protocollo d’intesa con la Caritas Parrocchiale e il Comune
di Occhieppo Superiore per la realizzazione del progetto Art. Uno finalizzato, attraverso
l’attivazione di risorse e reti territoriali, all’individuazione di opportunità lavorative per persone in
difficoltà residenti sul territorio comunale.
Nel corso del 2011 viene avviata in via sperimentale un’attività di orticoltura, nell’ambito del
Progetto “Inseriamoli al lavoro”, promosso da Comunità Solidali all’interno della rete CGM. Esso
mira al potenziamento di cooperative sociali di tipo B, al fine di favorire l’inserimento lavorativo di
soggetti svantaggiati. Il progetto è finanziato dalla CEI e prevede l’appoggio operativo da parte di
una cooperativa B solidamente strutturata a un’altra cooperativa b da sviluppare, a fronte di un
progetto imprenditoriale per l’avvio di nuovi settori di attività o il potenziamento dei servizi in
corso. Attraverso il Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, la Cooperativa Sociale Agricola Mont
Fallere (facente parte del Consorzio Trait d’Union di Aosta) è stata abbinata a “Il Cammino”, di cui
è diventata socio sovventore.
In seguito alla sperimentazione effettuata sul finire del 2011 all’interno del Progetto La Bottega dei
Saperi (nell’ambito di Azione 2 POR FSE 2007-2013 – Sovvenzione Globale - Asse III - Attività
III.8 Ob.2 “Competitività regionale e occupazione”), nel 2012 Il Cammino ha affittato a Biella un
laboratorio, ha provveduto all’adeguamento dei locali e all’acquisto di attrezzature e macchinari e
ha avviato un’attività di falegnameria, partendo dal recupero di bancali.
Sul finire del 2012 ha avviato un servizio di pulizie piazzali e spazzamento neve presso alcuni
supermercati.
MISSION
Nessuna organizzazione può sopravvivere a lungo se non chiarisce la sua ragion d’essere, il suo fine
ultimo, tanto meno se appartiene al Terzo Settore, che si distingue proprio per i valori etici e la
rispondenza a fini di interesse sociale. Per questo abbiamo costruito la nostra “mission”, una sorta
di manifesto che intende definire l’identità e la “filosofia” de “Il Cammino”. Lo scopo è quello di
consentire una comunicazione agile ed efficace con gli interlocutori interni ed esterni, spiegando in
modo sintetico chi è, in che cosa crede, dove vuole andare la Cooperativa.
La “mission” si propone quindi di assolvere a tre funzioni basilari:
1) creare chiarezza e condivisione sull’identità e sui valori irrinunciabili;
2) identificare i bisogni fondamentali a cui si cerca di dare risposta e definire i mezzi utilizzati
per perseguire gli obiettivi;
3) specificare il posizionamento della Cooperativa nel proprio contesto di riferimento.
La Cooperativa definisce la propria mission all’interno di un’area (soggetti svantaggiati-lavorointegrazione) entro la quale articolare le proprie azioni e stabilire i criteri da adottare per
l’impostazione delle proprie attività.
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Partendo da questo contesto e tenuto conto della precedente premessa esplicativa, si è proceduto
alla stesura della dichiarazione di mission che segue.
<<La Cooperativa Sociale “Il Cammino” si prefigge di coniugare nel concreto efficienza e
solidarietà autentica a favore dei soggetti più deboli, in rapporto ai bisogni espressi dal territorio.
Si propone pertanto di intervenire nelle aree di disagio per ridurre emarginazione e solitudine e,
attraverso lo svolgimento di attività diverse finalizzate all’inserimento o al reinserimento
lavorativo, promuove l’integrazione sociale, l’autonomia e la dignità della condizione esistenziale
della persona, quando essa vive una qualsiasi situazione di svantaggio (fisico, psichico o sociale).
Considera il pluralismo un valore e quindi intrattiene rapporti e si confronta con privati, enti locali,
servizi socio-assistenziali, associazioni, altre cooperative e organizzazioni no profit, nel pieno
rispetto delle singole peculiarità, ma conservando la propria autonomia, originalità e capacità di
proposta>>.
VISION
“Il Cammino” è a tutti gli effetti un’impresa, ha una struttura cooperativa ed è impegnato nel settore
sociale. Per questo, ricerca la mediazione tra tre diversi obiettivi:
- come IMPRESA, intende fornire servizi ai clienti secondo criteri di qualità ed economicità;
- come COOPERATIVA, ha lo scopo di ottenere continuità di occupazione lavorativa e buone
condizioni economiche, sociali e professionali per i propri soci;
- come COOPERATIVA SOCIALE, persegue l’interesse generale della comunità alla promozione
umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività produttive che
consentono l’integrazione sociale nella vita attiva di persone svantaggiate attraverso il loro
inserimento nel mondo del lavoro.
Con la vision si delinea l’orientamento strategico per il prossimo biennio che dovrà improntare le
scelte e le decisioni finalizzate a un’impostazione chiara e definita delle aree su cui “Il Cammino”
ritiene di dover investire le risorse disponibili.
Essa da una parte rappresenta una garanzia di continuità rispetto alla gestione della Cooperativa, in
quanto punta al consolidamento e allo sviluppo delle attività in essere, dall’altra introduce degli
elementi innovativi nell’ottica di una maggiore diversificazione delle attività per favorire il
raggiungimento degli obiettivi previsti dallo Statuto.
ORIENTAMENTO STRATEGICO DI FONDO
In passato la Cooperativa ha superato la grave crisi del meccano-tessile, rinunciando alle
lavorazioni di laboratorio, aprendosi alla rete territoriale rappresentata dal Consorzio Il Filo da
Tessere e dalla Caritas diocesana e indirizzando le proprie attività al campo dei servizi.
“Il Cammino” deve ora consolidare lo sviluppo e crescere ulteriormente, puntando su settori meglio
rispondenti alle potenzialità e alle esigenze delle persone svantaggiate da essa accolte.
Per perseguire i suoi scopi statutari, la Cooperativa deve quindi mirare all’aumento del fatturato e
allo sviluppo delle attività.
Ciò consentirà di costruire robusti equilibri, realizzare economie di scala e organizzarsi a livello
imprenditoriale in modo efficiente, così da potersi porre sul territorio biellese come una presenza
solida, in grado di svolgere un importante ruolo sociale attraverso l’offerta di opportunità
lavorative. Infatti, una Cooperativa “forte” è in grado di effettuare più inserimenti lavorativi.
11
La strategia attuale è perciò quella di riuscire a reperire delle opportunità di lavoro che permettano
di crescere e aumentare quindi in valore assoluto il margine operativo per poter strutturarsi,
investire e sperimentarsi in nuovi ambiti.
In sintesi:
più opportunità = più possibilità di strutturazione.
Si deve dunque compiere un processo di strutturazione degli ambiti di produzione che si riescono a
intercettare / che si considerano strategici.
Ciò significa effettuare degli investimenti sulle Persone che, crescendo, potranno diventare
referenti di settore. Lo sviluppo passa infatti attraverso la crescita e il coinvolgimento dei soci e il
consolidamento della struttura organizzativa interna.
Fondamentale sarà la capacità di intercettare le opportunità che il territorio offre (rete, bandi,
progetti di accompagnamento al lavoro, ecc.) e di spendersi in ambiti nuovi da costruire e proporre
sul territorio biellese.
Per fare questo e potersi affermare in mercati/attività diversi da quelli conosciuti e praticati è
necessario aumentare le Competenze in possesso della Cooperativa.
Attività/fatturato
Base Sociale
Competenze
L’equilibrio tra i tre punti strategici rappresenta la sostenibilità dello sviluppo della Cooperativa.
La strategia espressa è riassunta nei seguenti punti:
- cura del socio
- cura degli stakeholder esterni
- rete territoriale
- qualità
- sviluppo e ampliamento delle attività.
OBIETTIVI
Gli obiettivi costituiscono la finalizzazione concreta di quanto affermato in precedenza.
CURA DEL SOCIO
Il Socio è proprietario della Cooperativa.
Essa si propone perciò di coinvolgerlo, motivarlo, farlo crescere e accompagnarlo ad assumersi la
responsabilità che gli appartiene.
La Formazione, il Coinvolgimento del Personale e l’investimento sulla base sociale sono
considerate azioni indispensabili per il miglioramento e la sostenibilità dello sviluppo.
Far crescere i soci perché diventino futuri referenti di settore o amministratori è infatti una
responsabilità imprescindibile della Cooperativa Sociale Il Cammino.
12
A tale proposito, dopo il “percorso soci” attuato nel 2009 in vista della scadenza e del rinnovo delle
cariche amministrative, nel 2010, nell’ottica di stimolare il coinvolgimento attivo dei soci, si è
proposta un’altra serie di incontri finalizzati a favorire e accrescere la loro concreta partecipazione
alla vita della Cooperativa. Nel 2012, in prospettiva del rinnovo del Consiglio di Amministrazione,
è stato organizzato un nuovo percorso soci dal titolo “Introduzione alla cooperazione sociale”
strutturato su quattro incontri, incentrati sulle seguenti tematiche: la cooperazione sociale in
Piemonte e in Italia, i modelli di cooperativa sociale, il bilancio, il significato di “cooperare ed
essere socio”.
Sarà ora fondamentale rafforzare ulteriormente il patto associativo; la base sociale dovrà acquisire
la piena consapevolezza del significato di essere soci e non “semplici” lavoratori, dovrà
comprendere che il settore in cui si è impiegati non è altro che “una parte del tutto” e dovrà essere
attenta alle problematiche legate all’oggetto sociale e al contesto socio-economico. Si dovrà perciò
chiedere a ciascun socio impegno nella propria attività e, congiuntamente, partecipazione e interesse
alla vita de “Il Cammino”.
Infatti, la stabilità lavorativa del personale e lo sviluppo della Cooperativa passano attraverso la
motivazione dei singoli soci, la loro costante e fattiva collaborazione e la loro capacità di assumersi,
ciascuno secondo il proprio ruolo e nei limiti delle proprie possibilità, la responsabilità del
cambiamento e del rischio imprenditoriale nella gestione dell’impresa sociale.
CURA DEGLI STAKEHOLDER ESTERNI
La Cooperativa deve puntare a ottenere la massima soddisfazione di tutti gli stakeholder, non solo
interni ma anche esterni.
In particolare, per quanto riguarda i clienti, la Cooperativa deve tendere alla “customer
satisfaction”, che viene monitorata attraverso appositi report e questionari.
RETE TERRITORIALE
La Cooperativa ritiene importante cercare ogni sinergia possibile sul territorio, in particolare nella
propria area di riferimento, la Provincia di Biella.
Verranno quindi sviluppati i rapporti di collaborazione con il mondo cooperativo, il volontariato, le
associazioni e il terzo settore in generale, le fondazioni e la pubblica amministrazione.
Questo sistema di relazioni e rapporti non influenzerà minimamente l’autonomia della Cooperativa
che, già attualmente, opera in collaborazione e sintonia con una serie di altri soggetti.
In particolare, la Caritas diocesana rappresenta il punto di riferimento per le attività rivolte al
disagio sociale e alle nuove povertà; il Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, Confcooperative –
settore Federsolidarietà e la Rete Nazionale CGM sono invece i punti di riferimento rispetto a una
precisa modalità di “fare impresa sociale” che si fonda sulla corresponsabilità e sulla partecipazione
alle dinamiche territoriali; il Volontariato Vincenziano, che in passato ha dato un apporto molto
importante per la gestione del laboratorio, sta continuando a offrire la propria preziosa
collaborazione per il servizio di Telesoccorso.
QUALITA’
La Cooperativa considera la qualità come uno strumento strategico e un obiettivo da perseguire.
13
A tale proposito, l’ottenimento e successivamente il mantenimento della Certificazione di qualità in
base alla norma UNI EN ISO 9001:2008 per la progettazione e l’erogazione dei servizi di
inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, portineria, telesoccorso/telecontrollo/teleassistenza,
gestione centri di pronta e prima accoglienza, trasporto e invio al recupero di rifiuti non pericolosi
rappresentano sicuramente un buon punto di partenza. Tale base è uno stimolo a puntare sempre
sulla qualità dei servizi erogati e del lavoro, in un’ottica di miglioramento continuo.
SVILUPPO E AMPLIAMENTO DELLE ATTIVITA’
Il consolidamento e l’ampliamento delle attività rappresentano un passaggio fondamentale dello
sviluppo de Il Cammino, in quanto sono il mezzo per:
- dare solidità e respiro alla Cooperativa
- poter investire su persone e competenze, strutturando i Settori di attività
- poter investire su innovazione e nuovi servizi.
Il primo intento è quello di stabilizzare e, se possibile, incrementare i settori in cui la Cooperativa
opera da tempo e ha maturato un’adeguata professionalità.
A tale proposito, per quanto riguarda il Telesoccorso/Telecontrollo, Il Cammino si propone di
operare attivamente per il suo ampliamento attraverso l’acquisizione di nuovi utenti e la
diversificazione dell’offerta. In quest’ottica, la Cooperativa ha effettuato una campagna informativa
e pubblicitaria finalizzata a far conoscere il succitato servizio al maggior numero possibile di
soggetti che, potenzialmente, potrebbero beneficiarne. Essa non ha però dato i frutti sperati.
Bisognerà quindi ragionare per il futuro in quanto, con l’attuale struttura, nel medio-lungo termine
non sarà più possibile reggere la concorrenza di grandi società e di servizi più evoluti.
La Cooperativa punta inoltre alla crescita di alcune attività già avviate, quali la raccolta dei rifiuti
non pericolosi (in particolare gli abiti usati) e le pulizie. Nello specifico, dopo aver gestito nel 2010
il servizio di pulizie degli stabili comunali del Comune di Cossato, Il Cammino ha ottenuto da
Domus Laetitiae l’affidamento delle pulizie e dei servizi ausiliari presso la propria struttura a partire
da gennaio 2011, in un’ottica consortile volta a favorire le cooperative sociali di tipo b associate al
Consorzio Il Filo da Tessere. Inoltre, si sono acquisiti i servizi di pulizie presso i comuni di
Sagliano Micca e di Rosazza.
Parallelamente, la Cooperativa sta cercando sbocchi in nuovi settori e, a tal fine, ha realizzato degli
studi di fattibilità di alcune attività. In particolare, durante il 2011 si è affacciata in via sperimentale
nel settore della produzione e della vendita di ortaggi, nell’ambito del Progetto “Inseriamoli al
lavoro” promosso da Comunità Solidali. Detta attività, dopo un periodo di ridefinizione, verrà
ripresa e sviluppata nel 2013. Inoltre, in seguito all’opportunità offerta dagli interventi previsti dalla
Sovvenzione Globale della Regione Piemonte, nel 2012 è stato avviato un laboratorio di
falegnameria attraverso il recupero di bancali. In seguito agli sviluppi dei contatti con
l’Associazione Pacefuturo, si prevede poi di aprire un’attività di ristorazione e caffetteria presso
Villa Piazzo a Pettinengo.
CERTIFICAZIONE DI QUALITA’
Nel 2006 Il Cammino ha concluso positivamente l’impegnativo iter intrapreso nel 2004, ottenendo
la Certificazione di Qualità in base alla norma ISO 9001:2000. Dal 2011 aderisce al sistema
multisito consortile. Attualmente, il Sistema di Gestione per la Qualità della Cooperativa è
14
certificato in base alla norma ISO 9001:2008 per la progettazione e l’erogazione dei servizi di
inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, portineria, telesoccorso/telecontrollo/teleassistenza,
gestione centri di pronta e prima accoglienza, trasporto e invio al recupero di rifiuti non pericolosi.
La Cooperativa ha puntato molto sul raggiungimento della certificazione, perché ritiene che una
verifica esterna sui sistemi di gestione stimoli al miglioramento dei processi organizzativi e
gestionali e offra garanzie di corrispondenza e validità anche allo stesso bilancio sociale.
Il concetto di “qualità” esprime infatti la capacità di un’organizzazione di rispondere ai bisogni dei
propri stakeholder attraverso processi rispondenti a norme che ne garantiscano l’efficienza. Tale
efficienza non deve però essere presentata in modo autoreferenziale, ma deve essere riconosciuta
ufficialmente da valutatori esterni e indipendenti.
Il Sistema Qualità, inteso come insieme di procedure definite a cui attenersi, non prevede lo
stravolgimento dei processi già applicati, ma rappresenta uno strumento quotidiano di gestione
dell’impresa e, imponendo una rilevazione costante delle non conformità, induce all’ottimizzazione
delle strategie, dell’organizzazione e dell’esecuzione delle attività. Per queste ragioni, la
Cooperativa ha deciso di investire molte risorse per ottenere e mantenere la Certificazione.
GOVERNANCE
Il Cammino ha adottato la forma giuridica della Cooperativa Sociale: l’Assemblea dei Soci nomina
gli Amministratori e determina le linee di sviluppo, il Consiglio di Amministrazione propone gli
indirizzi della Cooperativa e si occupa della gestione, il Revisore contabile controlla e verifica
l’osservanza delle leggi e la corretta amministrazione.
ORGANI SOCIALI
Consiglio di Amministrazione: eletto nel 2012, è composto da:
• Presidente: Luca Sciarretta
• Vice Presidente: Fabio Crosa
• Consiglieri: Tiziana Ceppo, Giovanna Fileppo, Stefano Zucchi
Revisore Contabile: dott.sa Emanuela Nicolo.
I Consiglieri di Amministrazione non percepiscono alcuna indennità.
L’onorario del Revisore Unico è stato determinato in € 1.700,00 annui oltre IVA e c.p.a. come per
legge.
Tutti gli organi sociali sono in carica fino all’approvazione del bilancio al 31/12/14.
SISTEMA ORGANIZZATIVO E FUNZIONIGRAMMA
Attualmente le ridotte dimensioni della Cooperativa fanno sì che le funzioni non siano rigidamente
definite e che, all’interno di una struttura flessibile, spesso i compiti si sovrappongano e le
responsabilità siano trasversali.
Lo schema seguente prevede una prima macrodivisione tra il ramo dell’amministrazione e quello
dei servizi e della produzione, che vengono a loro volta distinti in base a ulteriori livelli di dettaglio.
Il diagramma va inteso come indirizzo a cui tendere per chiarire le responsabilità dei singoli,
attribuendo un referente a ogni settore.
15
ASSEMBLEA
SOCI
REVISORE
CONTABILE
CONSIGLIO
DI
AMMINISTR
AZIONE
PRESIDENTE
RAPPRESEN
TANTE
DIREZIONE
RESPONSAB
ILE
SICUREZZA
RSPP
RESPONSAB
ILE
GESTIONE
QUALITA’
RESPONSAB.
AMMINISTR
AZIONE
AREA
AMMINISTRA
TIVO
CONTABILE
AREA
COMMERCIA
LE
PROGETTAZ.
RESPONSAB.
SERVIZI E
PRODUZION
E
AREA DEL
PERSONALE
Risorse umane
e formazione)
CENTRO
PRONTA E
PRIMA
ACCOGL.
REFERENTE
INTERNO
PORTINERIA
RACCOLTA E
TRASPORTO
RIFIUTI NON
PERICOLOSI
PULIZIE
TELESOCCOR
SO
TELECONTRO
LLO
RESPONSABI
LE TECNICO
REFERENTE
INTERNO
RESPONSABI
LE SERVIZIO
ALTRI
SERVIZI
COLLEGAMENTI IN RETE E SINERGIE ATTIVATE
Come precedentemente evidenziato, la Cooperativa si avvale della collaborazione di risorse sul
territorio. L’essere al centro di una rete territoriale le permette infatti di esprimere al meglio le
proprie potenzialità nell’ambito sociale, accreditandosi come un interlocutore affidabile ed efficace
in grado di rispondere in modo sempre più mirato alle problematiche emergenti. Le sinergie che la
Cooperativa instaura sul territorio sono ampiamente positive e le permettono di perseguire
l’interesse d’impresa, effettuando nel contempo un continuo scambio di iniziative a carattere
sociale.
Il Cammino aderisce a Confcooperative, settore Federsolidarietà.
E’ socia del Consorzio Sociale “Il Filo da Tessere” ONLUS (con le seguenti partecipazioni: n. 5
quote da € 500,00 ciascuna per un totale di € 2.500,00), formato da alcune cooperative sociali
16
biellesi (oltre a “Il Cammino”, Domus Laetitiae, Maria Cecilia, Tantintenti, Sportivamente,
Coccinella, Coccinella B, Raggio Verde, Indaco, Orfeo, QRS, Vedogiovane), e il Presidente fa parte
del Consiglio di Amministrazione di tale Consorzio.
Ha da tempo rapporti di collaborazione con la Cooperativa sociale “Centro 24 ore” di Torino, la
quale opera il back-up del servizio di Telesoccorso e ne garantisce la copertura nelle ore notturne e
nei giorni festivi.
Sempre nel Terzo Settore ha uno stretto legame con la Caritas Diocesana di Biella, l’Associazione
di Volontariato La Rete e il Gruppo di Volontariato Vincenziano San Giuseppe di Biella.
Collabora con il Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Biella.
Intrattiene rapporti con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, sensibile ai problemi del
territorio e disponibile a elargire contributi per sostenere le attività con finalità sociali.
Ha instaurato importanti legami con enti pubblici; in particolare, fornisce servizi per il Consorzio
I.R.I.S., il Consorzio C.I.S.S.A.B.O., la Comunità Montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi
Biellesi, i Comuni di Sagliano Micca e di Rosazza.
Collabora con i servizi sociali del territorio, con il S.I.L. e con il SerT.
Opera con Biverbanca, Banca Sella e Poste Italiane ed è socia di Unionfidi S.C. (partecipazione per
n. 1 quota di € 258,00).
Infine, Il Cammino ha come socio sovventore la Cooperativa Sociale Agricola Mont Fallere (che ha
sottoscritto e versato n. 10 azioni da € 25,00 ciascuna per un totale di € 250,00).
17
PRINCIPALI ATTIVITA’ CORRENTI
SERVIZIO DI PORTINERIA
La Cooperativa svolge attualmente servizio di portineria e centralino presso la Casa di Riposo
Cerino Zegna di Occhieppo Inferiore. Gli operatori, oltre a fornire informazioni (front-office),
ricevono, smistano ed effettuano telefonate in entrata e in uscita; inoltre, controllano il flusso dei
visitatori, custodiscono chiavi, schedari e registri degli Enti e raccolgono segnalazioni di vario tipo.
Il servizio è attivo tutti i giorni dell’anno dalle 8:00 alle 20:00.
Lavoratori impegnati nel servizio
La composizione dei lavoratori impegnati nell’attività al 31/12 è così suddivisa:
Soci lavoratori normodotati
Soci lavoratori svantaggiati
Totale
1
2
3
SERVIZIO DI TELESOCCORSO
TELEASSISTENZA
/
TELECONTROLLO
/
Il servizio è svolto in Concessione amministrativa per il Consorzio I.R.I.S. e in Convenzione con il
Consorzio C.I.S.S.A.B.O. e con la Comunità Montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi
Biellesi ed è rivolto principalmente a:
- ultrasessantacinquenni e/o disabili che vivono soli;
- coppie ultrasessantacinquenni con un componente con problemi fisici e/o psichici;
- persone ultrasessantacinquenni e/o disabili in situazioni di rischio, anche se vivono in
famiglia.
Per quanto riguarda il Consorzio I.R.I.S., con l’affidamento in Concessione risultano in capo alla
Cooperativa anche le attività inerenti la definizione delle quote di contribuzione, la riscossione e il
controllo dei pagamenti, ad esclusione dell’azione di rimborso annuale ai Comuni delle quote
versate dagli utenti.
Il TELESOCCORSO è correlato ai servizi socio sanitari operanti sul territorio e garantisce per 365
giorni all’anno, 24 ore su 24, un prezioso servizio agli anziani e ai soggetti che, per situazioni di
handicap o per patologie varie, possono trovarsi in difficoltà nell’inoltrare una richiesta di aiuto.
L’utente, mediante una semplice apparecchiatura costituita da una centralina e da un piccolo
radiocomando provvisto di un pulsante, può entrare in contatto con l’operatore, che provvede ad
attivare i soccorsi, coinvolgendo le persone resesi disponibili e/o le strutture pubbliche preposte.
Il TELECONTROLLO prevede che l’operatore effettui una chiamata telefonica settimanale di
compagnia, indirizzata all’utente in orari concordati e un controllo settimanale del terminale,
invitando l’utente a lanciare un allarme. Questi contatti settimanali hanno lo scopo di fare
compagnia all’utente, di monitorare l’evoluzione del suo stato psicofisico, di verificare l’efficienza
18
dell’apparecchio e di far acquisire all’utente dimestichezza con lo strumento per favorirne il
tempestivo utilizzo in caso di emergenza.
La TELEASSISTENZA si inserisce all’interno di una rete che include, oltre ai parenti e agli amici
dell’utente, una serie di risorse, da quelle di vicinato a quelle di volontariato, ai servizi sociosanitari e assistenziali e, più in generale, a tutte le risorse di tipo istituzionale e territoriale, per
segnalare alle strutture competenti problemi, situazioni di difficoltà e/o richieste specifiche.
La piena copertura del servizio viene garantita dalla Cooperativa Sociale A “Centro 24 Ore” di
Torino che svolge servizio di back up nei giorni festivi, nelle ore notturne, in caso di black out
elettrico e di problemi sulle linee telefoniche.
Il servizio, finalizzato all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, si svolge in base agli
standard previsti dai contratti con gli Enti.
Utenti suddivisi per comune al 31/12
Comune
n.
utenti
2009
n.
utenti
2010
n.
utenti
2011
n.
utenti
2012
Andorno Micca
10
8
10
11
Benna
0
0
0
0
Biella
n.
utenti
2009
n.
utenti
2010
n.
utenti
2011
n.
utenti
2012
Brusnengo
5
3
2
2
Camandona
3
2
3
3
1
Comune
88
96
98
102
Casapinta
1
1
2
Camburzano
2
2
2
2
Castelletto Cervo
0
0
1
1
Campiglia Cervo
3
3
3
1
Cossato
31
38
33
32
Candelo
9
11
10
7
Crosa
0
0
0
0
Cavaglià
7
6
5
8
Lessona
3
2
1
1
Cerrione
5
4
6
4
Masserano
2
3
4
4
Donato
1
1
1
0
Mezzana
3
3
2
2
Dorzano
1
1
0
0
Mosso
6
4
4
5
Gaglianico
5
4
4
6
Mottalciata
0
1
3
3
Graglia
1
1
3
2
Pettinengo
1
1
1
1
Mongrando
4
3
2
2
Quaregna
4
3
3
3
Muzzano
0
0
2
Soprana
1
1
1
1
Netro
1
0
1
1
Strona
2
2
3
3
Occhieppo Inferiore
10
10
10
7
Trivero
6
5
7
6
Occhieppo Superiore
4
4
3
3
Valdengo
3
4
3
2
Pollone
1
0
0
0
Vallanzengo
1
1
1
0
Ponderano
1
1
1
2
Valle Mosso
10
10
9
8
Pralungo
0
2
1
2
Valle San Nicolao
1
1
0
0
Quittengo
1
2
3
1
Vigliano Biellese
11
10
9
4
Ronco Biellese
3
3
4
3
Villa del Bosco
0
1
0
0
Rosazza
0
0
0
0
Totale
94
96
92
82
Sagliano Micca
5
7
5
3
n.
utenti
2010
n.
utenti
2011
n.
utenti
2012
Sala Biellese
1
2
2
2
Comune
n.
utenti
2009
Salussola
2
1
1
1
Coggiola
4
1
2
1
Sandigliano
2
0
0
1
Crevacuore
0
0
0
2
Sordevolo
1
2
2
1
Pray
3
2
0
1
Ternengo
1
1
1
1
Totale
7
3
2
4
Tollegno
2
2
2
1
Torrazzo
0
0
1
1
Verrone
4
4
2
2
Zimone
1
2
2
1
19
Zubiena
1
1
1
1
Zumaglia
5
3
2
2
182
187
188
183
Totale
Distribuzione dell’utenza in base al sesso
Disattivati
-50
187
53
-52
188
48
-53
183
26
-24
96
26
-30
92
17
-27
82
Valle Sessera
11
0
-4
7
1
-1
7
0
-4
3
1
-2
2
3
-1
4
285
73
-83
275
74
-66
283
81
-78
286
80
-83
282
68
-81
269
Attivati
Attivati
Dalla Tabella emerge una certa stabilità del numero degli utenti del servizio e un notevole ricambio
degli stessi.
Motivi di disattivazione
Anno 2009
Motivo
Decesso
Inserimento in struttura
Inutilizzo del servizio
Motivi economici
Necessità assistenza continua
Non più interessato
Non soddisfatto
Totale
I.R.I.S.
19
21
1
1
13
7
0
9
16
0
1
12
2
0
C.I.S.S.A.B.O. Valle Sessera
9
1
5
0
1
0
0
0
1
0
5
0
0
0
20
31/12/12
55
94
31/12/11
31/12/10
182
-21
Totale
Disattivati
Disattivati
-44
26
Attivati
31/12/09
47
89
Attivati
Disattivati
179
-31
31/12/08
-48
25
Attivati
48
95
I.R.I.S.
31/12/07
179
C.I.S.S.A.B.O.
Ente
territoriale
Disattivati
Attivazioni e disattivazioni nel corso dell’anno
Sostituz. con altro strumento analogo
Trasferimento
Altro
Totale
0
2
2
66
0
2
2
44
0
0
0
21
0
0
0
1
Anno 2010
Motivo
Decesso
Inserimento in struttura
Inutilizzo del servizio
Motivi economici
Necessità assistenza continua
Non più interessato
Non soddisfatto
Sostituz. con altro strumento analogo
Trasferimento
Altro
Totale
Totale
I.R.I.S.
16
32
0
0
12
16
0
0
1
1
78
11
23
0
0
6
8
0
0
1
1
50
C.I.S.S.A.B.O. Valle Sessera
3
2
9
0
0
0
0
0
5
1
7
1
0
0
0
0
0
0
0
0
24
4
10
12
0
0
19
5
0
0
4
2
52
C.I.S.S.A.B.O. Valle Sessera
3
0
7
2
1
0
0
0
6
0
9
0
0
0
0
0
4
0
0
0
30
2
10
12
1
0
14
7
0
0
1
8
53
C.I.S.S.A.B.O. Valle Sessera
7
7
1
1
0
3
5
0
0
4
0
27
1
Anno 2011
Motivo
Decesso
Inserimento in struttura
Inutilizzo del servizio
Motivi economici
Necessità assistenza continua
Non più interessato
Non soddisfatto
Sostituz. con altro strumento analogo
Trasferimento
Altro
Totale
Totale
I.R.I.S.
13
21
1
0
25
13
0
0
8
2
83
Anno 2012
Motivo
Decesso
Inserimento in struttura
Inutilizzo del servizio
Motivi economici
Necessità assistenza continua
Non più interessato
Non soddisfatto
Sostituz. con altro strumento analogo
Trasferimento
Altro
Totale
Totale
I.R.I.S.
17
20
2
0
17
12
0
0
5
8
81
21
Le Tabelle precedenti evidenziano che le principali cause che portano alla disattivazione del
servizio sono legate alla progressiva perdita di autonomia dell’utente e al suo decadimento psicofisico, fino al decesso.
Non ci sono state nel corso del triennio disattivazioni per motivi di insoddisfazione.
Allarmi effettivi nel corso dell’anno
Anno 2009
Ente
territoriale
G.M/MMG
I.R.I.S.
4
C.I.S.S.A.B.O.
2
Valle Sessera
0
Totale
6
P.S.
R.
10
4
0
14
AIUTO
6
1
0
7
F.A.
67
17
0
84
TOTALE
17
9
0
26
104
33
0
137
Anno 2010
Ente
territoriale
G.M/MMG
I.R.I.S.
2
C.I.S.S.A.B.O.
1
Valle Sessera
0
Totale
3
P.S.
R.
11
1
0
12
AIUTO
12
4
0
16
F.A.
41
31
0
72
TOTALE
13
9
0
22
79
46
0
125
Anno 2011
Ente
territoriale
G.M/MMG
I.R.I.S.
6
C.I.S.S.A.B.O.
1
Valle Sessera
0
Totale
7
P.S.
R.
14
2
0
16
AIUTO
3
2
0
5
F.A.
115
21
0
136
TOTALE
11
6
0
17
149
32
0
181
Anno 2012
Ente
territoriale
G.M/MMG
I.R.I.S.
4
C.I.S.S.A.B.O.
8
Valle Sessera
Totale
12
P.S.
R.
AIUTO
9
7
6
0
97
16
16
6
113
F.A.
TOTALE
20
5
1
26
136
36
1
173
Legenda:
− G.M./MGG = Guardia Medica o Medico di medicina generale. Nella colonna sono riportati gli
allarmi che hanno determinato una chiamata alla Guardia Medica o al Medico di medicina
generale.
− P.S. = Pronto Soccorso. Sono segnalate le situazioni che hanno determinato una chiamata al
Pronto Soccorso ma che non hanno comportato un ricovero successivo.
− R. = Ricovero a seguito di chiamata del P.S.
22
− AIUTO = Sono riportate le chiamate per ottenere aiuto, prevalentemente a seguito di cadute.
− F.A. = Falsi Allarmi. Sono gli allarmi dovuti a errore, ma che hanno richiesto l’intervento di un
referente, senza che sia stato dichiarato un particolare malessere.
GESTIONE CENTRO DI PRONTA E PRIMA ACCOGLIENZA
Come capofila dell’A.T.S., che comprende anche la CARITAS Diocesana e l’Associazione di
Volontariato La Rete, Il Cammino gestisce il Centro di Pronta e Prima Accoglienza “E. Borri” di
Biella in Concessione per i Consorzi I.R.I.S. e C.I.S.S.A.B.O.
Ad esso fanno capo utenti di varia tipologia, che usufruiscono del dormitorio e vengono assistiti e
seguiti da operatori della Cooperativa.
Il servizio consiste nell’apertura della struttura dalle ore 20.00 alle ore 8.00 del giorno successivo
per accogliere le persone che vi affluiscono e, come da Regolamento stabilito con i Servizi
Territoriali di riferimento, nell’attivazione di percorsi emancipativi per gli utenti, comprendenti
percorsi di accompagnamento nella ricerca del lavoro e dell'abitazione e nella soluzione di eventuali
problemi sanitari.
Gli operatori della Cooperativa si occupano anche, per conto dell’Associazione di Volontariato La
Rete, del supporto e dell’accompagnamento degli utenti che frequentano la Mensa del Povero di via
Novara a Biella.
Nel periodo invernale, a partire da dicembre, Il Cammino ha inoltre gestito il servizio Emergenza
Freddo in favore di persone senza tetto.
Riportiamo di seguito alcuni dati relativi all’utenza del CPPA nell’ultimo quinquennio.
Provenienza e sesso utenti
Provenienza
Cittadini italiani
Cittadini stranieri
Utenti totali
Anno 2008
M
F Totali
57
7
64
39
17
56
96
24 120
Anno 2009
M
F Totali
57 11
68
36
3
39
93 14 107
Anno 2010
M
F Totali
39 15
54
26
3
29
65 18
83
Anno 2011
Anno 2012
M
F Totali M
F Totali
50
6
56 47 11
58
37
4
41 57 14
71
87 10
97 104 25
129
Età ospiti
n. utenti n. utenti n. utenti n. utenti n. utenti
2008
2009
2010
2011
2012
18/30 anni
31
26
12
12
30
31/45 anni
56
52
45
48
53
45/65 anni
32
29
26
34
43
Oltre i 65 anni
1
0
0
3
3
Utenti totali
120
107
83
97
129
Fascia di età
Tipologia di utenza
Servizi
sanitari
n. utenti n. utenti n. utenti n. utenti n. utenti
2008
2009
2010
2011
2012
8
7
10
8
14
23
sociali
entrambi
nessuno
Totale
29
34
49
120
41
16
43
107
37
25
11
83
39
15
35
97
59
8
48
129
Ingressi
Ingressi
Ingressi singoli
Rientri plurimi
Totale utenti
n. utenti n. utenti n. utenti n. utenti n. utenti
2008
2009
2010
2011
2012
89
84
74
88
110
31
23
9
9
19
120
107
83
97
129
Durata della permanenza
Anno 2008
Periodo
±10 gg
< 3 ms
> 3 ms
> 4 ms
Totale
n. utenti
62
34
7
17
120
Anno 2009
Periodo
±10 gg
< 3 ms
> 3 ms
> 4 ms
In carico
Totale
Anno 2010
n. utenti
47
24
4
15
17
107
Periodo
±10 gg
< 3 ms
> 3 ms
> 6 ms
Totale
n. utenti
9
40
22
12
83
Anno 2011
Periodo
±7 gg
< 3 ms
> 3 ms
> 6 ms
Totale
n. utenti
33
38
21
5
97
Anno 2012
Periodo
±7 gg
< 3 ms
> 3 ms
> 6 ms
Totale
n. utenti
36
70
16
7
129
Progettualità attivate
Pronta accoglienza
Prima accoglienza
In deroga
Servizi Sociali
Solo sanitari
Entrambi
Totale
2008
58
58
4
2009
40
64
3
50
8
58
41
7
16
64
2010
9
65
2
2011
35
60
1
2012
48
81
0
37
10
25
72
8
40
13
61
14
59
8
81
RACCOLTA ABITI USATI
24
Il servizio, finalizzato all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, viene svolto secondo il
contratto di Convenzione con Caritas Diocesi di Biella e gli accordi tra Caritas Diocesi di Biella e il
CO.S.R.A.B.
Per lo svolgimento di questa attività, che rientra nel settore della raccolta e del trasporto di rifiuti
non pericolosi, la Cooperativa ha conseguito e mantiene le necessarie iscrizioni all'Albo
Autotrasporto Conto Terzi e all'Albo Gestori Ambientali.
Vengono raccolti abiti usati, coperte, tende, borse, pellami, scarpe, maglieria, cappelli. Tali rifiuti
vengono recuperati attraverso lo svuotamento di appositi cassonetti collocati sul territorio della
Provincia di Biella in zone definite da accordi con i Comuni. Attualmente sono presenti sul
territorio n. 110 cassonetti.
Dislocazione cassonetti raccolta abiti usati
Comune
Ailoche
Andorno Micca
Benna
Biella
Borriana
Brusnengo
Camburzano
Candelo
Caprile
Casapinta
Cavaglià
Cerrione
Cossato
Crevacuore
Gaglianico
Graglia
Massazza
Masserano
Mongrando
Mosso
Mottalciata
Muzzano
Netro
Occhieppo Superiore
Pettinengo
Pollone
Ponderano
Pray
Pralungo
Quaregna
Postua
Ronco Biellese
Sagliano Micca
Sandigliano
Salussola
n.
cassonetti
1
1
1
35
1
1
1
4
1
1
2
2
13
2
3
1
1
1
3
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
25
Soprana
Strona
Tollegno
Trivero
Valdengo
Valle Mosso
Valle San Nicolao
Verrone
Vigliano Biellese
Villa del Bosco
Zumaglia
Totale
1
1
1
4
1
2
1
1
4
1
1
110
Dati effettivi raccolta territorio Provincia di Biella
Anno
2008
2009
2010
2011
2012
kg
34.040
340.070
414.890
466.830
449.680
Note:
- il servizio è iniziato nell’ottobre 2008;
- nel 2011 sono inoltre stati raccolti 16.080 kg sul territorio della Diocesi di Novara;
- i dati riguardano le spedizioni effettuate e non comprendono le rimanenze al 31/12.
PULIZIE
Nel corso del 2012 la Cooperativa ha svolto servizi di pulizie presso:
- strutture residenziali (Domus Laetitiae);
- stabili comunali (Comuni di Rosazza e Sagliano Micca);
- centri estivi scolastici (Comune di Biella);
- stabili in uso ai Servizi territoriali Disabili (Villa Mossa);
- enti di formazione (Enaip di Biella Chiavazza);
- uffici (Consorzio Il Filo da Tessere, Cooperativa Maria Cecilia, Caritas via Novara);
- parti comuni condomini (3 stabili);
- altri soggetti privati minori.
Lavoratori impegnati nel servizio
La composizione dei lavoratori impegnati nell’attività al 31/12 è così suddivisa:
Soci lavoratori normodotati
Soci lavoratori svantaggiati
Dipendenti non soci
Totale
7
3
1
11
26
SERVIZI
DI
COMMISSIONI
TRASPORTO,
ACCOMPAGNAMENTO
E
La Cooperativa ha svolto nel 2012 i seguenti servizi:
- accompagnamento e trasporto degli utenti della Cooperativa Sociale Domus Laetitiae;
- fino a maggio, recupero e trasporto degli invenduti della grande distribuzione per conto della
Caritas Diocesana nell’ambito del progetto Empori di Solidarietà;
- fino a inizio novembre, commissioni per il Lanificio Puro Tessuto (per conto del Consorzio
Sociale il Filo da Tessere).
FALEGNAMERIA
In seguito alla sperimentazione effettuata sul finire del 2011 all’interno del Progetto La Bottega dei
Saperi (nell’ambito di Azione 2 POR FSE 2007-2013 – Sovvenzione Globale - Asse III - Attività
III.8 Ob.2 “Competitività regionale e occupazione”), nel 2012 Il Cammino ha avviato un’attività di
falegnameria, partendo dal recupero di bancali. Per fare ciò, la Cooperativa ha affittato a Biella un
laboratorio, ha provveduto all’adeguamento dei locali e all’acquisto di attrezzature e macchinari. Un
volontario, ex falegname in pensione, insegna le fasi di lavorazione e le inquadra dal punto di vista
lavorativo.
L’iniziativa parte dal presupposto della rivalutazione di materiali poveri e di scarto (i bancali) e,
tramite l’acquisizione e la valorizzazione di competenze e abilità possedute da soggetti che vivono
in situazioni di disagio, mira a creare opportunità di promozione della persona umana attraverso lo
strumento essenziale del lavoro, più che mai fondamentale in questo periodo di crisi.
Sulla base dell’esperienza conseguita nella fase iniziale, si sono individuate quattro linee di
produzione:
− linea cucina: dalla cucina intera, comprensiva degli elettrodomestici, ai complementi di
arredo, che comprendono oggettistica e piccole suppellettili funzionali all'organizzazione
dello spazio cucina casalingo;
− linea arredamenti: arredi da interni, in particolare divani, letti, tavoli, armadi;
− linea arredi esterni e bar: sgabelli, tavolini e divanetti che, in modo originale e colorato,
possono riempire gli spazi interni ed esterni di bar, pub e locali aperti al pubblico, ma anche
spazi di cortili, giardini privati e aree attrezzate;
− linea ufficio: scrivanie, tavoli e sedie di varia fattura, cassettiere e mobili da ufficio per
arredare sia gli spazi operativi sia le sale riunioni di aziende e professionisti.
Completano la produzione complementi d’arredo quali lampade, abat-jour, mensole, sgabelli,
porta bottiglie.
Nell’ambito del progetto, è nata una collaborazione tra la Cooperativa e due giovani designer del
Politecnico di Torino.
ALTRE ATTIVITA’
La Cooperativa svolge anche altre attività di entità minore, sempre finalizzate all’inserimento
lavorativo di soggetti svantaggiati, quali:
- confezionamento e consegna pacchi: tali servizi vengono eseguiti soprattutto per conto della
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella;
27
-
piccole manutenzioni, in particolare per il Comune di Cavaglià e, fino al termine del 2012,
per l’Associazione Pacefuturo;
custodia, pulizia e manutenzione dell'impianto polisportivo Pozzo Lamarmora di Biella in
collaborazione con la Cooperativa Sociale Sportivamente;
spazzamento neve e spargimento sale presso piazzali di supermercati;
distribuzione volantini e altri servizi che necessitano ancora di essere consolidati attraverso
l’acquisizione di una clientela significativa.
PROGETTI
- orticoltura finalizzata a produzione e vendita ortaggi.
28
MAPPA DEI PORTATORI DI INTERESSE
Il bilancio sociale è costruito sulla teoria degli stakeholder (portatori di interesse), cioè di tutti
coloro che, in modi diversi, possono influenzare o essere influenzati dall’attività della Cooperativa.
È evidente che non tutti i portatori di interesse decidono della strategia dell’impresa; ciò che conta è
garantire la maggior trasparenza possibile, producendo un flusso continuo di informazioni veritiere
che permettano ai vari stakeholder di essere sempre nelle condizioni di decidere se continuare o
meno ad avere a che fare con Il Cammino. E’ il caso dei soci lavoratori piuttosto che dei clienti,
degli Enti pubblici piuttosto che della Rete Cooperativa, … Tutti devono poter accedere a
informazioni in grado di fornire gli elementi per una interazione libera e responsabile.
La mappa che segue si compone di cinque colonne.
La prima di esse, in cui sono elencati gli stakeholder, registra fra l’altro la composizione della base
sociale e include gli organi istituzionali.
Le due colonne successive prevedono la suddivisione dei portatori d’interesse: in “interni” (base
sociale, organi istituzionali e collaboratori) ed “esterni” (enti pubblici, Rete Cooperativa, altri
soggetti del terzo settore, sistema finanziario, utenti, clienti e fornitori ordinari).
La mappa evidenzia poi quali fra gli stakeholder hanno, oltre a rilevanza economica, anche
rilevanza sul piano sociale.
Rientra infatti nella specificità della Cooperativa sia offrire spazi di lavoro a persone svantaggiate,
creando percorsi finalizzati alla costruzione della loro autonomia, sia fornire servizi di qualità a
prezzi competitivi.
Questo schema, che verrà utilizzato per la determinazione del Valore Aggiunto, non contiene dati
numerici e non evidenzia la diversa incidenza degli stakeholder con interessi economici
sull’organizzazione della Cooperativa, perché tali elementi possono essere ricavati dalle tabelle e
dai grafici successivi.
STAKEHOLDERS
Base sociale e organi istituzionali
Soci
- lavoratori
- volontari
Cda
Revisore contabile
Collaboratori
Tirocinanti
Dipendenti non soci
Enti pubblici
Comuni biellesi (Biella, Cavaglià, Occhieppo
Superiore, Rosazza, Sagliano Micca, …)
Com. Mont. Val Sessera, V. di Mosso e Prealpi
Biel.
Consorzio C.I.S.S.A.B.O.
Consorzio I.R.I.S.
Co.s.r.a.b.
Provincia di Biella
Regione Piemonte
SerT
Servizi socio-assistenziali
Rete cooperativa
INTERNI
ESTERNI
RIL.
SOCIALE
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
RIL. ECON.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
29
Confcooperative - Federsolidarietà
Consorzio CGM
Consorzio Sociale Il Filo da Tessere
Cooperativa Sociale Centro 24 Ore
Cooperativa Sociale Domus Laetitiae
Cooperativa Sociale Maria Cecilia
Cooperativa Sociale Mont Fallere
Cooperativa Sociale Raggio Verde
Cooperativa Sociale Sportivamente
Cooperativa Sociale Tantintenti
Altre cooperative sociali biellesi
Altri soggetti del terzo settore
Associazione di Volontariato La Rete
Associazione Pacefuturo
Associaz. Samaritani della Madonna d'Oropa
Caritas diocesana
Casa di Riposo Cerino Zegna
Centro Servizi per il Volontariato
C.O.L. Special Olympics
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Fondo Edo Tempia
Gruppo di Volont. Vincenziano San Giuseppe
Altri Gruppi di Volontariato Vincenziano e Centri di
ascolto parrocchiali
Organizzazioni sindacali
Pro Loco Occhieppo Superiore
Unione Giovane Biella
Sistema finanziario
Assicurazioni
Banca Sella
Biverbanca
Poste Italiane
Unionfidi S.C.
Utenti
Utenti CPPA
Utenti Telesoccorso
Clienti
N. 6 Cooperative sociali
N. 14 Associazioni, Fondazioni ed altri Enti Terzo
Settore
N. 15 Aziende profit, privati e altre entità
N. 9 Comuni, Comunità Montane, Consorzi SocioAssistenziali, altri Enti pubblici
Circa 134 persone fisiche (utenti Telesoccorso
paganti al 31/12))
Fornitori ordinari
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
30
RELAZIONE SOCIALE E INDICATORI
ATTIVITA’ SOCIALE
Si descrivono di seguito, per punti, le tappe salienti dell’esercizio 2012.
• Bando Telesoccorso C.I.S.S.A.B.O. A febbraio 2012 Il Cammino si aggiudica la gara per il
servizio di Telecontrollo/Telesoccorso indetta dal Consorzio C.I.S.S.A.B.O. con durata biennale
dal 01/03/12 al 28/02/14. Il risultato conseguito è di fondamentale importanza, in quanto la
perdita dell’appalto avrebbe rischiato di mettere in discussione la sostenibilità economica
dell’intero settore di attività.
• Percorso soci. In vista della scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione, nei primi
mesi del 2012 viene organizzato un percorso soci dal titolo “Introduzione alla cooperazione
sociale” strutturato su quattro incontri, incentrati sulle seguenti tematiche: la cooperazione
sociale in Piemonte e in Italia, i modelli di cooperativa sociale, il bilancio, il significato di
“cooperare ed essere socio”. Lo scopo è far crescere delle figure disponibili ad assumersi
maggiori responsabilità e a operare per il raggiungimento degli obiettivi su cui si incentrano le
attività della Cooperativa.
• Qualità. Il Cammino, che aderisce al sistema multisito consortile, mantiene la Certificazione di
Qualità secondo la norma ISO 9001:2008 per la progettazione e l’erogazione dei servizi di
inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, portineria, telesoccorso, telecontrollo,
teleassistenza, gestione centri di pronta e prima accoglienza, raccolta, trasporto e invio al
recupero di rifiuti non pericolosi.
• Rinnovo cariche sociali. Il 27 aprile l’assemblea dei soci vota il nuovo Consiglio di
Amministrazione, ampliando a cinque il numero dei membri. Oltre alla rielezione dei consiglieri
uscenti Sciarretta Luca, Crosa Fabio (che manterranno rispettivamente le cariche di Presidente e
Vice Presidente) e Stefano Zucchi, vengono elette le signore Ceppo Tiziana e Fileppo Giovanna.
Come Revisore contabile viene confermata la dott.sa Emanuela Nicolo.
• Consiglio di Amministrazione Consorzio Il Filo da Tessere. Il 7 maggio il Consorzio elegge il
nuovo Consiglio di Amministrazione, in cui viene confermato come consigliere il sig. Sciarretta
Luca.
• Avvio laboratorio di falegnameria. In seguito alla sperimentazione effettuata sul finire del
2011 all’interno del Progetto La Bottega dei Saperi (nell’ambito di Azione 2 POR FSE 20072013 – Sovvenzione Globale - Asse III - Attività III.8 Ob.2 “Competitività regionale e
occupazione”), nel 2012 Il Cammino individua e affitta a Biella dei locali da adibire a
laboratorio e provvede al loro adeguamento. Acquista le attrezzature e i macchinari necessari,
ammette a socio volontario un ex falegname in pensione e avvia un’attività di falegnameria,
partendo dal recupero di bancali, in cui inserisce un socio lavoratore e, successivamente, un
tirocinante.
• Attività corrente. I servizi proseguono in modo stabile, anche se durante l’anno la Cooperativa
perde la gestione di alcune commesse.
• Anniversario. Il Cammino celebra i 25 anni di attività e li festeggia con una serata
autocelebrativa.
• XI Convention Gruppo CGM. Nei giorni 10, 11 e 12 ottobre tre consiglieri della Cooperativa
presenziano alla Convention dal titolo “Energia dai Legami”, che raduna cooperatori di tutta
Italia. Nell’ambito della manifestazione, Il Cammino partecipa alla Fiera della Cooperazione,
esponendo i prodotti del laboratorio di falegnameria.
• Revisione annuale. In data 16/11/12, il revisore di Confcooperative formula un giudizio positivo
31
•
•
•
•
•
al termine della revisione effettuata ai sensi del D. Lgs. 220/02 in materia di vigilanza sugli enti
cooperativi.
Rifacimento magazzino. A completamento dei lavori di ristrutturazione della sede della
Cooperativa, si provvede alla demolizione e alla ricostruzione del magazzino, con la bonifica
dell’amianto contenuto nelle pareti.
Nuovi servizi. Si ottiene l’affidamento per il periodo invernale dei servizi di pulizie piazzali,
spazzamento neve e spargimento sale presso alcuni supermercati.
Piano d’impresa. Il 28 dicembre si presenta all’assemblea una bozza di piano d’impresa e si
discutono le linee guida. Si stabilisce di approvare la versione definitiva nel 2013.
5 per mille e contributi. Grazie alla generosità della comunità biellese giungono alla
Cooperativa fondi preziosi per il sostegno delle attività. In particolare, si ricevono € 1.293,58
relativi al 5 per mille 2010 ed € 5.220,00 a titolo di erogazioni liberali.
Situazione di bilancio e occupazionale. Nonostante la perdita di alcune commesse, Il Cammino
riesce ancora a incrementare il fatturato. Il bilancio si chiude con un utile di € 6.331,99, dato che
rivela un buon equilibrio di gestione. La conservazione di quasi tutti i servizi in essere e
l’ampliamento delle attività, oltre a garantire una certa stabilità lavorativa alla grande
maggioranza dei soci già presenti nella compagine sociale, consentono un aumento del numero
dei lavoratori assunti. Per quanto riguarda il perseguimento degli scopi statutari (in particolare
l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale di persone svantaggiate, secondo quanto
previsto dall’art. 4 della legge 381/91), si rimanda agli specifici indicatori e al Paragrafo
“Inserimenti lavorativi”.
-o-
Gli indicatori di seguito riportati sono strumenti sintetici in grado di mettere in evidenza e di
misurare alcune caratteristiche de “Il Cammino” per quanto concerne la sua peculiare attività
sociale.
Essi sono stati individuati come i più idonei, compatibilmente con le risorse disponibili, a fornire ai
portatori di interesse una rappresentazione verificabile, dettagliata e comprensibile della realtà della
Cooperativa in rapporto alle sue finalità sociali.
BASE SOCIALE E ORGANI SOCIALI
BASE SOCIALE
La forma “cooperativa sociale di tipo b” indica un’impresa partecipata con una missione
particolare: realizzare processi di integrazione. Da ciò consegue che la struttura deve essere quanto
più possibile coerente con la funzione di risocializzazione e riabilitazione al lavoro.
Tenendo conto delle peculiarità della nostra organizzazione, si è quindi cercato di evidenziare
questo aspetto, partendo dall’esame della composizione della base sociale.
L’analisi della Tabella “Composizione della base sociale”, che registra il numero dei soci al 31
dicembre degli anni dal 1998 al 2012, consente di rilevare una sensibile diminuzione tra il 2002 e il
2006, per buona parte conseguente alla grave crisi del settore tessile che ha portato alla chiusura dei
laboratori e alla necessità di una riprogettazione delle attività della Cooperativa.
Come evidenziato anche dal Grafico “Trend di crescita dei soci”, si notano due netti incrementi: nel
2007 con l’acquisizione, in seguito alla collaborazione instaurata con la Caritas Diocesana, dei
servizi di accoglienza e accompagnamento prima svolti dall’Associazione di Volontariato La Rete,
32
e nel 2011, con l’affidamento da parte di Domus Laetitiae, delle pulizie e dei servizi ausiliari presso
la propria struttura. Si osserva inoltre fino al 2011 una progressiva diminuzione del numero dei soci
volontari. La Cooperativa ha sempre offerto opportunità di integrazione a persone di entrambi i
sessi, come emerge dalla Tabella “Suddivisione soci per sesso”. Come si osserva nella Tabella
“Dettaglio suddivisione categorie di soci per sesso al 31/12”, la composizione dei soci lavoratori
presenta un certo equilibrio fra i due generi fino al 2001, a cui fa seguito da una prevalenza
femminile nel periodo tra il 2002 e il 2005, nel quale, a fronte della riduzione e della chiusura delle
attività di meccanica e assemblaggio (prettamente maschili), maggiori occasioni di occupazione
femminile erano rappresentate dalle attività di campionario (fino alla cessazione) e di lavanderia.
Dal 2006 si riscontra un lieve prevalenza maschile.
Per quanto riguarda i soci volontari, negli ultimi anni si registra una netta maggioranza di maschi.
La Tabella “Soci lavoratori svantaggiati” mostra il rispetto della percentuale prevista dall’art. 2
della L. 381/91 (30% minimo di lavoratori svantaggiati sul complesso dei lavoratori), mentre dalla
Tabella “Soci volontari” risulta l’osservanza delle proporzioni indicate dall’art. 4 della medesima
Legge (50% massimo di soci volontari sul totale dei soci).
Composizione della base sociale (al 31/12)
Soci
Anno
lavoratori
1998
29
1999
24
2000
23
2001
26
2002
15
2003
13
2004
11
2005
12
2006
13
2007
21
2008
21
2009
22
2010
25
2011
34
2012
34
Soci
Soci
volontari sovventori
9
0
10
0
8
0
9
0
9
0
10
0
9
0
8
0
8
0
8
0
8
0
5
0
5
0
4
1
6
1
Totale
soci
38
34
31
35
24
23
20
20
21
29
29
27
30
39
41
Soci lavoratori svantaggiati (al 31/12)
Totale
Soci
Anno
lavoratori svantaggiati % svant.
1998
29
15 51,72%
1999
24
14 58,33%
2000
23
14 60,87%
2001
26
16 61,54%
2002
15
8 53,33%
2003
13
8 61,54%
2004
12
5 41,67%
2005
13
7 53,85%
2006
13
7 53,85%
33
2007
2008
2009
2010
2011
2012
22
23
24
25
38
43
7
9
11
10
15
15
31,82%
39,13%
45,83%
40,00%
39,47%
34,88%
Soci lavoratori normodotati e svantaggiati (al 31/12)
Soci volontari (al 31/12)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Totale
Soci
% soci
soci
volontari volontari
38
9 23,68%
34
10 29,41%
31
8 25,81%
35
9 25,71%
24
9 37,50%
23
10 43,48%
20
9 45,00%
20
8 40,00%
21
8 38,10%
29
8 27,59%
29
8 27,59%
27
5 18,52%
30
5 16,67%
38
4 10,53%
40
6 15,00%
34
Suddivisione soci per sesso (al 31/12)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Maschi
Femmine
18
20
19
15
17
14
19
16
10
14
10
13
9
11
10
10
14
7
19
10
18
11
17
10
19
11
21
17
23
17
Totale
38
34
31
35
24
23
20
20
21
29
29
27
30
38
40
Dettaglio suddivisione categorie di soci per sesso al 31/12
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Soci lavoratori
normodotati
Maschi Femmine
4
10
4
6
4
5
4
6
3
4
2
3
2
4
3
2
4
2
9
5
8
4
7
4
11
4
11
8
11
8
Soci lavoratori
svantaggiati
Maschi Femmine
10
5
8
6
8
6
9
7
1
7
1
7
1
4
2
5
4
3
4
3
4
5
6
5
4
6
7
8
7
8
Totale soci
lavoratori
Maschi Femmine
14
15
12
12
12
11
13
13
4
11
3
10
3
8
5
7
8
5
13
8
12
9
13
9
15
10
18
16
5
1
Soci volontari
Maschi Femmine
4
5
7
3
5
3
6
3
6
3
7
3
6
3
5
3
6
2
6
2
6
2
4
1
4
1
3
1
5
1
35
31/12/03
Entrati
Usciti
31/12/04
Entrati
Usciti
31/12/05
Entrati
Usciti
31/12/06
Entrati
Usciti
31/12/07
Entrati
Usciti
31/12/08
Entrati
Usciti
31/12/09
Entrati
Usciti
31/12/10
Entrati
Usciti
31/12/11
Entrati
Usciti
31/12/12
Entrati
Soci lav. normod.
7
3
Soci lav. svantag.
8
1
Soci volontari
9
2
Soci sovventori
0
24
Totale
Usciti
31/12/02
Soci entrati/usciti nel corso dell’anno
-5
5
3
-2
6
2
-3
5
6
-5
6
11
-3
14
6
-8
12
1
-2
11
9
-5
15
6
-2
19
2
-2
19
-1
8
3
-6
5
3
-1
7
6
-6
7
6
-6
7
4
-2
9
3
-1
11
3
-4
10
11
-6
15
2
-2
15
-1
10
1
-2
9
1
-2
8
2
-2
8
1
-1
8
0
0
8
0
-3
5
0
0
5
0
-1
4
2
0
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
0
1
7
20
6
-6
20
14
21
18
29
10
0
10
0
23
0
10
0
-7
0
13
0
6
0
10
29
4
-6
27
12
-9
30
18
-9
39
6
4
41
La Tabella prende in esame gli ultimi 11 anni.
Alcuni soci sono entrati e/o usciti dalla base sociale della Cooperativa più di una volta nel corso del
medesimo anno. Inoltre, nel corso del biennio 2007-2008, 2 soci lavoratori normodotati sono
diventati svantaggiati.
Trend di crescita dei soci persone fisiche
Il Grafico, che si riferisce ai soci persone fisiche, analizza l’andamento a partire dal 31/12/03.
36
Periodo di appartenenza dei soci alla Cooperativa
Periodo di appartenenza
< 3 anni
3-5 anni
6-10
anni
> 10
anni
Totale
Soci lavoratori
19
7
7
1
34
Soci volontari
2
1
3
4
Soci sovventori
1
Totale
22
Tipologia di soci
1
7
8
4
41
L’anzianità di servizio dei soci lavoratori è piuttosto ridotta. Infatti, come emerge dalla Tabella
Trend di crescita dei soci persone fisiche, si è avuto un netto incremento dei soci a partire dal 2007
con la progressiva acquisizione di nuovi servizi.
PARTECIPAZIONE
Numero di assemblee annue e percentuale di partecipazione dei soci
Anno
Numero
Partecipazione
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
4
1
1
1
1
2
3
2
2
1
1
72,22
%
81,82
%
91,43
%
88,57
%
84,00
%
83,30
%
86,87
%
73,45
%
82,98
%
77,78
%
96,77
%
2009
2010
2
2
66,67 75,86
% %
2011
2012
4
2
61,59
%
46,34
%
I dati comprendono sia le assemblee ordinarie sia le assemblee straordinarie. Queste ultime si sono
tenute quando all’ordine del giorno erano previste modifiche all’atto statutario.
Lo Statuto prevede l’obbligatorietà di un’assemblea all’anno per l’approvazione del bilancio
d’esercizio. Come risulta dalla Tabella, in quasi metà degli anni presi in esame le convocazioni di
detta assemblea non sono andate al di là di quanto strettamente richiesto. Le ridotte dimensioni della
Cooperativa hanno consentito infatti un confronto continuo fra i soci che è andato ben oltre
l’ufficialità assembleare. Nel 2011, sono state convocate 4 assemblee nel tentativo di compattare e
di rendere maggiormente partecipe il gruppo, in seguito all’ulteriore allargamento della base
sociale.
La percentuale ampiamente maggioritaria di presenze alle assemblee (peraltro in flessione dal 2011)
registrata nella Tabella dimostra il coinvolgimento dei soci nei problemi e nelle decisioni della
Cooperativa e un discreto senso di appartenenza.
Si segnala fra l’altro che sono stati effettuati 3 “Percorsi formativi soci”. 2 si sono tenuti nel biennio
2009-2010, entrambi articolati in 3 incontri. Nel 2009 il percorso è stato realizzato in vista della
scadenza e del rinnovo delle cariche amministrative, mentre nel 2010 è stato proposto per favorire e
accrescere la concreta partecipazione alla vita della Cooperativa. Nel 2012, in vista della scadenza
del mandato del Consiglio di Amministrazione, è stato organizzato un ulteriore percorso formativo
soci dal titolo “Introduzione alla cooperazione sociale” strutturato su quattro incontri, incentrati
sulle seguenti tematiche: la cooperazione sociale in Piemonte e in Italia, i modelli di cooperativa
sociale, il bilancio, il significato di “cooperare ed essere socio”.
Inoltre, anche le riunioni di settore hanno rappresentato momenti significativi di partecipazione. In
particolare, l’equipe del settore accoglienza si è riunita con cadenza settimanale.
37
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Condizione professionale membri Consiglio di Amministrazione
Professione
numero
Soci lavoratori cooperativa
4
Dipendenti terzo settore
1
Sedute del Consiglio di Amministrazione
Anno
N. sedute
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
11
10
10
13
12
11
17
17
23
21
26
27
28
29
28
Le sedute del Consiglio di Amministrazione sono cresciute negli ultimi 7 anni. Infatti, i Consiglieri
eletti nel 2006 e riconfermati nel 2009 e il nuovo consiglio nominato nel 2012 hanno scelto come
metodologia di lavoro quella di effettuare incontri frequenti. Oltre alle adunanze convocate, si sono
poi tenute riunioni informali, tanto da raggiungere una cadenza di ritrovo quasi settimanale.
REVISORE CONTABILE
L’Assemblea dei soci ha nominato come Revisore contabile la dott.sa Emanuela Nicolo.
PERSONALE
PERSONALE LAVORATORE
I lavoratori sono inquadrati con un rapporto di lavoro di tipo subordinato. Il Contratto di lavoro
applicato è il CCNL delle Cooperative sociali.
L’analisi della Tabella “Composizione del personale lavoratore”, che registra il numero dei
lavoratori al 31 dicembre degli anni dal 1998 al 2012 rispecchia l’andamento evidenziato dalla
Tabella “Composizione della base sociale”; infatti, evidenzia:
- una certa stabilità nei primi 4 anni;
- una sensibile diminuzione tra il 2002 e il 2006, per buona parte conseguente alla crisi del
settore tessile;
- una netta ripresa nel 2007 con l’acquisizione dei servizi di accoglienza e accompagnamento;
- una stabilizzazione nel triennio 2008-2010;
- un ulteriore incremento nel 2011 con l’affidamento da parte di Domus delle pulizie e dei
servizi ausiliari presso la propria struttura.
Quasi tutti i lavoratori sono anche soci della Cooperativa.
Al 31/12/12 erano presenti per la prima volta anche 2 collaboratori a progetto.
38
Composizione del personale lavoratore dipendente (al 31/12)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Lavoratori
Totale
Soci
dipendenti
lavoratori lavoratori non soci
29
29
0
24
24
0
23
23
0
26
26
0
15
15
0
13
13
0
12
11
1
13
12
1
13
13
0
22
21
1
23
21
2
24
22
2
25
25
0
38
34
4
43
34
9
Inquadramento personale lavoratore dipendente (al 31/12)
Totale forza lavoro
2003
13
2004
12
2005
13
2006
13
2007
22
2008
23
2009
24
2010
25
4
9
5
7
6
7
5
8
10
12
10
13
11
13
7
18
9
29
10
33
13
0
9
3
10
3
8
5
15
7
17
6
18
6
20
5
28
10
30
13
Tempo pieno
Part-time
Tempo indeterminato
Tempo determinato
2011 2012
38
43
I lavoratori part-time prevalgono su quelli a tempo pieno.
Le assunzioni a tempo determinato sono motivate dall’avvio di attività/commesse nuove e/o
sperimentali, dalla sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto per
ferie, malattia e maternità e dall’assunzione di lavoratori svantaggiati il cui progetto personalizzato
prevede la necessità di un termine al rapporto di lavoro. Negli ultimi anni sono comunque aumentati
i dipendenti a tempo indeterminato, segno che la Cooperativa è riuscita a garantire ai lavoratori una
certa stabilità lavorativa.
Età media lavoratori dipendenti (al 31/12)
Soci lavoratori normodotati
Soci lavoratori svantaggiati
Lavoratori non soci
2007
40
47
29
2008
43
48
34
2009
42
48
33
2010
42
49
-
2011
43
43
49
2012
45
46
42
39
Ore lavorate nel corso dell’anno
2008
ore
Soci lavoratori normodotati
Dipendenti normodotati non soci
Totale lavoratori normodotati
Soci lavoratori svantaggiati
Totale
2009
%
ore
2010
%
ore
2011
%
ore
%
16.920,30
58,60%
14.664,55
50,90%
17.073,55
2.626,00
9,10%
3.798,50
13,20%
3.868,00
55,44% 25.226,25
53,84%
12,56%
6.323,00
19.546,30
67,70%
18.463,05
64,10%
20.941,55
13,50%
68,00% 31.549,25
67,34%
9.324,70
32,30%
10.337,00
35,90%
9.855,25
32,00% 15.299,05
32,66%
28.871,00
100,00%
28.800,05
100,00%
30.796,80
100,00% 46.848,30
100,00%
2012
ore
Soci lavoratori normodotati
%
26.584,25
53,43%
6.380,80
12,82%
Totale lavoratori normodotati
32.965,05
66,25%
Soci lavoratori svantaggiati
16.793,40
33,75%
Totale
49.758,45
100,00%
Dipendenti normodotati non soci
Come si può notare, nel 2009 è rimasto pressoché invariato rispetto all’anno precedente il numero
complessivo di ore lavorate, con una redistribuzione delle stesse a favore dei soci lavoratori
svantaggiati. Nel corso del 2010 è lievemente cresciuto il numero di ore lavorate dai normodotati,
nel 2011 sono nettamente aumentate le ore lavorate da ciascuna categoria di lavoratori, mentre nel
2012 è ulteriormente cresciuto il numero di ore svolte dai soci lavoratori normodotati e svantaggiati.
TIROCINI
Durante l’anno in Cooperativa si sono avvicendati 5 tirocini di formazione e orientamento; in
particolare, al 31/12/12 era presente 1 tirocinante.
SERVIZIO CIVILE
Operatori servizio civile
Anno
Numero
1998
1
1999
1
2000
0
2001
0
2002
0
2003
1
2004
1
2005
1
2006
1
2007
2
2008
2
2009
2
2010
1
40
2011
2012
0
1
La Tabella indica il numero complessivo durante l’anno di obiettori di coscienza prima e volontari
in servizio civile poi (dal 2006) che hanno svolto il loro servizio presso “Il Cammino”. Per le sue
dimensioni, la Cooperativa ospita non più di un volontario per volta.
Dal 2003 Il Cammino, per la richiesta di volontari, fa riferimento quale ente accreditato al
Consorzio Sociale Il Filo da Tessere.
Purtroppo, nel 2011 non sono stati avviati nuovi volontari, poiché non sono stati approvati i progetti
presentati nel 2010 dal Consorzio Sociale Il Filo da Tessere.
INSERIMENTI LAVORATIVI
“Il Cammino”, in quanto cooperativa sociale di tipo b, si propone di operare con ogni mezzo e in
ogni direzione per cercare di promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti in qualsiasi modo
considerabili svantaggiati in senso sociale, secondo il disposto normativo e la più ampia
interpretazione che del medesimo possa darsi.
LE RISPOSTE ALLA RETE CONSORTILE
All’interno del Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, a fianco delle cooperative di tipo a che
effettuano percorsi di accompagnamento e avvicinamento al lavoro, Il Cammino rappresenta un
luogo in cui tali percorsi si possono realizzare attraverso tirocini di formazione e orientamento e
inserimenti lavorativi veri e propri.
A questo proposito, si evidenzia che durante il 2011 la Cooperativa ha ospitato n. 2 borse lavoro
attivate attraverso la rete consortile. Al termine dell’esperienza, i tirocinanti sono stati entrambi
assunti da “Il Cammino”. Nel 2012 una borsa lavoro proveniva dalla rete consortile.
Al 31/12/11 e al 31/12/12, nell’organico della Cooperativa erano presenti rispettivamente n. 7 soci
svantaggiati (di cui 4 a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato) e n. 6 soci svantaggiati (di cui
4 a tempo indeterminato e 2 a tempo determinato) inseriti in seguito a segnalazioni del Consorzio o
di cooperative a esso associate.
I NUOVI BISOGNI: IL DISAGIO SOCIALE
A partire dal 2006 le esigenze della Cooperativa si sono incontrate con la necessità della Caritas
diocesana di promuovere, a conclusione di un adeguato percorso di accompagnamento,
l’inserimento lavorativo dei propri assistiti, che frequentano il Centro di Pronta e Prima
Accoglienza “E. Borri” e/o la Mensa del Povero. Nell’ultimo periodo la Cooperativa ha anche
avviato una collaborazione con alcuni centri di ascolto parrocchiali, in particolare quello di
Occhieppo Superiore.
Pertanto, attraverso la collaborazione con la Caritas, negli ultimi anni Il Cammino è entrato in
contatto con una realtà di disagio sociale e profonda emarginazione e con i soggetti “problematici”
che nella stessa si trovano a vivere.
La Cooperativa ha cercato di dare una risposta a questi “nuovi bisogni” e alle aspettative di Caritas,
inserendo nelle proprie attività, oltre alle tipologie di svantaggio storicamente accolte, persone
provenienti dal contesto descritto.
Come di seguito indicato, dall’inizio del 2006 fino al 31/12/12 tali attività hanno coinvolto più di 40
soggetti in situazione di disagio sociale, che si è tentato di inserire con tipologie di contratto diverse
41
(borse lavoro e assunzioni a tempo determinato), per periodi variabili da 1 mese a 1 anno,
eventualmente rinnovabili secondo le normative vigenti.
Purtroppo, nella maggior parte dei casi, il percorso avviato ha dato esiti negativi, dimostrando la
difficoltà di reinserire tali soggetti nel contesto sociale e lavorativo. In alcune situazioni, è mancata
la presenza di commesse tali da poter garantire continuità lavorativa.
Al 31/12/12, Il Cammino aveva nel proprio effettivo 7 soggetti in situazione di disagio sociale (3
assunzione a tempo indeterminato, 3 assunzioni a tempo determinato e 1 borsa lavoro), seguiti in
modo continuativo dagli operatori della Cooperativa.
Periodo 2006-2012
Modalità di inserimento
Borsa lavoro
Assunzione a seguito di borsa lavoro
Assunzione diretta
Totale
12
5
24
41
Durata totale della permanenza in organico
Fino a 3 mesi
Da 3 a 6 mesi
Da 6 mesi a 1 anno
Da 1 a 2 anni
Più di 2 anni
Totale
24
8
4
3
2
41
Motivi cessazione
Dimissioni/abbandono
Termine contratto/borsa lavoro
Licenziamento
Altra opportunità lavorativa
Ancora in forza al 31/12
Totale
11
21
1
1
7
41
42
INDICATORI ECONOMICI
Andamento (serie storica) del fatturato
900.000
800.000
788.507,34
760.455,39
700.000
600.000
550.178,04
500.198,24
500.000
437.012,65
426.712,98
400.000
300.000
272.559,75
247.039,31
227.833,19
206.622,50
200.000
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Il Grafico rappresenta l’andamento del fatturato nel periodo 2003-2012.
In particolare, si notano due netti incrementi: nel 2007, grazie principalmente all’acquisizione delle
attività di accoglienza e accompagnamento gestite in precedenza dall’Associazione di Volontariato
La Rete, e nel 2011, in seguito all’affidamento da parte di Domus Laetitiae, delle pulizie e dei
servizi ausiliari presso la propria struttura.
Dal 2005 in avanti, dopo la chiusura delle attività del settore meccano-tessile, la crescita del
fatturato è comunque stata costante.
La crescita avvenuta nel 2009 è in gran parte prodotta dallo sviluppo dell’attività di raccolta degli
abiti usati, mentre l’aumento verificatosi nel 2010 è dovuto soprattutto all’allargamento del settore
delle pulizie.
43
Suddivisione del fatturato per categorie di attività
Maggiori clienti e incidenza % sul fatturato
Cliente
Cooperativa Sociale Domus Laetitiae
Consorzio Socio-Assistenziale I.R.I.S.
Tesmapri s.p.a.
Casa di Riposo Cerino Zegna
Consorzio Socio-Assistenziale C.I.S.S.A.B.O.
Utenti I.R.I.S. (quote di partecipazione)
Associazione di Volontariato La Rete
Comune di Cavaglià
E.n.a.i.p. Piemonte C.S.F.
A.T.I. Unione Giovane Biella e Sportivamente
Associazione Pacefuturo
Consorzio Sociale Il Filo da Tessere
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Comune di Sagliano Micca
Comune di Occhieppo Superiore
Totale fatturato maggiori clienti
Totale fatturato
importo
%
215.429,54 27,32%
106.272,48 13,48%
97.150,81 12,32%
67.500,00
8,56%
60.098,85
7,62%
33.332,90
4,23%
31.837,93
4,04%
25.595,88
3,25%
23.210,60
2,94%
21.000,00
2,66%
18.923,00
2,40%
12.658,52
1,61%
11.795,44
1,50%
11.520,00
1,46%
10.358,00
1,31%
746.683,95 94,70%
788.507,34 100,00%
Nella Tabella compaiono solo i clienti che hanno generato più di 10.000 € di fatturato.
La voce “Utenti I.R.I.S.” comprende la somma di tutte le quote di partecipazione al servizio di
Telesoccorso/Telecontrollo a carico dei singoli utenti del Consorzio I.R.I.S.
44
Andamento del valore della produzione
900.000
799.289,06
772.575,76
800.000
700.000
600.000
566.221,90
533.217,41
491.948,87
500.000
443.548,66
400.000
300.000
272.559,75
247.039,31
227.833,19
206.622,50
200.000
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
45
Andamento dei costi della produzione
800.000
788.658,30
743.308,23
700.000
600.000
542.177,32
498.226,22
491.420,35
436.378,81
500.000
400.000
300.000
281.452,83
271.113,41
249.144,24
231.192,61
200.000
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Andamento dei costi del personale
46
650.000
644.910,77
599.522,59
600.000
550.000
500.000
450.000
418.614,16
400.000
395.406,89
389.355,56
350.000
338.808,15
300.000
250.000
200.000
195.461,99
172.420,08
157.855,28
150.000155.981,67
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Incidenza dei costi del personale sul fatturato
Anno
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Costi
personale
155.981,67
157.855,28
172.420,08
195.461,99
338.808,15
395.406,89
389.355,56
418.614,16
599.522,59
644.910,77
Fatturato
227.833,19
206.622,50
247.039,31
272.559,75
426.712,98
437.012,65
500.198,24
550.178,04
760.455,39
788.507,34
Incidenza
%
68,46%
76,40%
69,79%
71,71%
79,40%
90,48%
77,84%
76,09%
78,84%
81,79%
Dopo un netto incremento nel 2008, l’incidenza dei costi del personale sul fatturato è tornata a
scendere nel biennio 2009-2010, poi ha ripreso a salire.
47
Andamento del risultato di esercizio
48
RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO
Partendo dal conto economico, il bilancio sociale procede a una riclassificazione della contabilità
generale secondo lo schema del Valore Aggiunto.
Il Valore Aggiunto è la maggior ricchezza che scaturisce dalla gestione, cioè la differenza tra il
valore dei beni e dei servizi finali che un’azienda immette sul mercato al termine del processo di
produzione/erogazione (output) e il valore dei beni e dei servizi acquistati dall’esterno per
alimentare tale processo (input). Esso rappresenta quindi la ricchezza creata a vantaggio della
collettività.
Un punto di forza nell’identificazione del Valore Aggiunto è quello di rilevare in maniera sintetica
dati e comportamenti dell’impresa, favorendo il superamento della contrapposizione costi/ricavi
propria del conto economico tradizionale.
Poiché in una cooperativa sociale la fase di realizzazione e quella di distribuzione della ricchezza
coincidono, nella riclassificazione del bilancio secondo questo nuovo schema i lavoratori cessano di
essere un costo e diventano parte integrante del maggior valore creato dall’impresa.
Il Cammino utilizza questo strumento per illustrare e verificare il grado di approssimazione agli
obiettivi sociali ed economici fissati e rilevare l’attitudine della Cooperativa a produrre ricchezza
con la propria attività caratteristica.
Dal valore della produzione (ricchezza conferita all’impresa dai clienti in cambio dei servizi resi) si
sottraggono i costi sostenuti per i beni e i servizi necessari alla produzione e alla gestione, le
componenti finanziarie e straordinarie di reddito (con il loro segno) e gli ammortamenti, ottenendo
così il V.N.A. (Valore Aggiunto Netto), cioè la ricchezza distribuibile generata dall’attività
dell’impresa.
Il Valore Aggiunto così ottenuto viene ripartito fra settore non profit, lavoratori, finanziatori ed ente
pubblico.
RICCHEZZA DISTRIBUITA AL SETTORE NON PROFIT
Per quanto concerne il settore non profit, destinatario della ricchezza distribuita è soprattutto il
sistema cooperativo a cui Il Cammino è legato. In particolare, i principali beneficiari sono:
- il Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, luogo di scambio e di confronto ed ente a cui viene
annualmente versata la quota associativa, a cui sono stati affidati il servizio di elaborazione
paghe, le consulenze su salute e sicurezza sul lavoro e l’assistenza informatica, al cui
sistema multisito per la qualità ha aderito la Cooperativa e a cui si fa riferimento quale ente
accreditato per la richiesta di volontari in servizio civile;
- la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, che contribuisce in misura considerevole con le sue
commesse lavorative alla creazione della ricchezza de “Il Cammino”;
- Confcooperative, a cui vengono versati la quota annua di adesione e il contributo biennale di
revisione;
- la Cooperativa Sociale Centro 24 ore di Torino, che effettua il back-up del servizio di
Telesoccorso.
RICCHEZZA DISTRIBUITA AI LAVORATORI
E’ destinata principalmente ai soci lavoratori e rappresenta la gran parte della ricchezza distribuita.
Mette in luce il contributo di questa categoria di interlocutori interni, essenziali per la vita della
Cooperativa, in accordo con le finalità statutarie di creazione di opportunità di lavoro e promozione
di integrazione lavorativa e sociale.
49
Una piccola porzione di questa voce riguarda le spese per la formazione e la sicurezza aziendale,
mentre la quota più consistente è assorbita da salari, stipendi, oneri sociali e TFR.
Il costo del lavoro è ripartito in grande maggioranza fra soci - ordinari, normodotati, e svantaggiati e, in parte nettamente inferiore, fra lavoratori dipendenti non soci, collaboratori a progetto e
rimborsi e altre spese per tirocinanti. In particolare, il costo del lavoro dei soci risulta pari a €
561.336,01, a fronte di un costo del lavoro di terzi di € 86.892,20.
Il costo sostenuto per i soci svantaggiati copre oneri che sarebbero probabilmente di pertinenza
della collettività se la Cooperativa non se ne facesse carico, offrendo loro delle concrete opportunità
di inserimento.
RICCHEZZA DISTRIBUITA AI FINANZIATORI
Si tratta degli interessi passivi pagati a Biverbanca S.p.A. per il finanziamento a tasso agevolato (in
base alla L.R. 23/04) acceso per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile di proprietà.
RICCHEZZA DISTRIBUITA ALL’ENTE PUBBLICO
Sono imposte e tasse, in particolare IRAP, tassa rifiuti e IMU.
A distribuzione effettuata, una lettura tecnica evidenzia e quantifica l’utile d’esercizio.
Adottando la prospettiva del Valore Aggiunto, si è però abbandonato, come già fatto notare in
precedenza, l’approccio costi/ricavi proprio del conto economico, che si limita a mettere in luce il
risultato di gestione.
Schema di riclassificazione del bilancio
Creazione della ricchezza
% del Val. Prod.
+ (A) VALORE DELLA PRODUZIONE
799.289,06
RICAVI DA ENTI PUBBLICI
Comune di Biella
Comune di Cavaglià
Comune di Occhieppo Superiore
Comune di Sagliano Micca
Consorzio Socio-Assistenziale C.I.S.S.A.B.O.
Consorzio Socio-Assistenziale I.R.I.S.
Altri enti pubblici
6.450,00
25.595,88
10.358,00
11.520,00
60.098,85
106.272,48
2.902,50
RICAVI DA COOPERATIVE SOCIALI E LORO CONSORZI
Consorzio Sociale Il Filo da Tessere
Cooperativa Sociale Domus Laetitiae
Altre cooperative sociali
12.658,52
215.429,54
1.938,02
RICAVI DA ALTRI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE
Associazione di Volontariato La Rete
Associazione I Samaritani
Associazione Pacefuturo
A.T.I. Unione Giovane Biella e Sportivamente
Casa di Riposo Cerino Zegna
C.O.L. Special Olympics
Diocesi di Biella
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Pro Loco Occhieppo Superiore
Altri
RICAVI DA CLIENTI PRIVATI
Condominio Raffaello
100,00%
223.197,71
27,92%
230.026,08
28,78%
167.882,15
21,00%
167.401,40
20,94%
31.837,93
3.290,00
18.923,00
21.000,00
67.500,00
2.410,00
6.415,20
11.795,44
2.000,00
2.710,58
2.132,28
50
Ecogreen
E.n.a.i.p. Piemonte C.S.F.
Società Biellese per il Bene Pubblico
Tesmapri s.p.a.
Utenti I.R.I.S. (quote di partecipazione)
Altri
4.130,00
23.210,60
2.520,00
97.150,81
33.332,90
4.924,81
VARIAZIONI RIMANENZE MERCI
ALTRI RICAVI E PROVENTI
Erogazioni liberali
Contributi in c/esercizio
Rimborsi spese, arrotondamenti e sconti attivi
-884,25
-0,11%
11.665,97
1,46%
5.220,00
6.445,97
- (B) COSTI DA ECONOMIE ESTERNE
66.224,78
8,29%
VALORE AGGIUNTO LORDO (A-B)
733.064,28
91,71%
+-(C) GESTIONE EXTRACARATTERISTICA
-26.838,23
-3,36%
COSTI PER BENI E SERVIZI ACQUISTATI DA TERZI
Costi per beni acquistati da terzi
Costi per servizi acquistati da terzi
ALTRI COSTI GESTIONALI
Costi per il godimento beni di terzi
Oneri diversi di gestione
RICAVI E COSTI EXTRACARATTERISTICI
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Proventi straordinari
di cui: 5 per mille € 1.293,58
Oneri straordinari
62.519,34
21.126,85
41.392,49
3.705,44
3.113,67
591,77
0,15%
-28.008,07
-3,50%
-692,68
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI CREDITI
Acc.to f.do svalutazione crediti
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
1.169,84
420,24
-176,56
1.618,84
-25.239,15
-2.768,92
VALORE AGGIUNTO NETTO (A-B+C)
706.226,05
88,36%
% del Val. Agg.
Netto
Distribuzione della ricchezza
RICCHEZZA DISTRIBUITA AL SETTORE NON PROFIT
36.866,24
5,22%
COSTI PER SERVIZI-BENI ACQ. DAL CONSORZIO FILO DA TESSERE
16.891,51
2,39%
COSTI PER SERVIZI-BENI ACQ. DA ALTRE COOPERATIVE
Cooperativa sociale Domus Laetitiae
Cooperativa sociale Centro 24 Ore a r.l.
Altre Cooperative
19.159,73
2,71%
815,00
0,12%
1.136,07
15.138,16
2.885,50
CONTRIBUTI CONFCOOPERATIVE/FEDERSOLIDARIETA'
ALTRI SOGGETTI NON PROFIT
0,00
RICCHEZZA DISTRIBUITA AI LAVORATORI
COSTO PER LAVORO SUBORDINATO SOCI ORDINARI
Salari e stipendi
Oneri sociali Inps
Oneri sociali Inail
TFR pagato e accantonato
654.062,21
374.074,31
92,61%
52,97%
275.981,17
72.072,08
5.075,63
20.945,43
51
COSTO PER LAVORO SUBORDINATO SOCI
SVANTAGGIATI
Salari e stipendi
Oneri sociali Inail
Contributi diversi
TFR Fondinps quota annua
TFR pagato e accantonato
COSTO PER LAVORO SUBORDINATO DIPENDENTI NON SOCI
Salari e stipendi dipendenti non soci
61.251,22
Oneri sociali INPS
12.940,39
Oneri sociali INAIL
1.399,49
TFR pagato e accantonato
4.397,76
COSTO PER COLLABORATORI A PROGETTO
Compensi
Oneri sociali INPS
COSTI BORSE LAVORO
COSTI PER LA FORMAZIONE
COSTI PER LA SICUREZZA AZIENDALE
a cui aggiungere: € 809,60 già compresi nella voce:
Costi per beni-servizi acq. dal Consorzio Il Filo da Tessere
187.261,70
26,52%
79.988,86
11,33%
3.317,44
0,47%
170.695,05
2.895,36
94,43
1.169,31
12.407,55
2.800,00
517,44
3.585,90
500,00
0,07%
5.334,00
0,76%
RICCHEZZA DISTRIBUITA AI FINANZIATORI
RICCHEZZA DISTRIBUITA ALL'ENTE PUBBLICO
IMPOSTE E TASSE
0,13%
8.031,00
1,14%
8.031,00
RICCHEZZA TRATTENUTA DALL'IMPRESA SOCIALE
UTILE D'ESERCIZIO
934,61
1,14%
6.331,99
6.331,99
0,90%
0,90%
52
Distribuzione della ricchezza
53
CONCLUSIONI E PROSPETTIVE
Nel corso del 2012 è avvenuto il rinnovo delle cariche sociali. Proprio in vista della scadenza del
mandato del Consiglio di Amministrazione, è stato organizzato un percorso soci dal titolo
“Introduzione alla cooperazione sociale” strutturato su quattro incontri, incentrati sulle seguenti
tematiche: la cooperazione sociale in Piemonte e in Italia, i modelli di cooperativa sociale, il
bilancio, il significato di “cooperare ed essere socio”. Ci si è quindi attivati allo scopo di far
crescere delle figure disponibili ad assumersi maggiori responsabilità e a operare per il
raggiungimento degli obiettivi su cui si incentrano le attività della Cooperativa. Ampliare il numero
dei componenti del Consiglio con persone preparate e motivate, in grado di portare idee nuove e
capaci di progettualità, risulta infatti strategico in seguito all’incremento della base sociale e in un
momento delicato come quello attuale.
L’assemblea dei soci ha deciso di ampliare a cinque il numero di membri del Consiglio,
confermando i Consiglieri uscenti ed eleggendo anche altre due socie. Il Consiglio di
Amministrazione prosegue il proprio incarico all’insegna della continuità con i mandati precedenti,
cominciati con l’assemblea dell’aprile 2006, che ha sancito formalmente il percorso di
avvicinamento della Cooperativa alla Caritas Diocesana.
In questi anni si è lavorato per la crescita e il consolidamento della attività de “Il Cammino”, al fine
di promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti in qualsiasi modo considerabili svantaggiati.
Nel 2012 il fatturato ha conosciuto ancora un aumento, raggiungendo un valore che rappresenta a
oggi per la Cooperativa il massimo storico.
La crescita del fatturato è stata raggiunta mirando al rafforzamento dell’azione della Cooperativa,
attraverso la conservazione dei servizi in essere e l’ampliamento delle attività.
In relazione alle commesse attivate, si sono registrati uno standard qualitativo elevato e una buona
competitività e, in tal senso, si è potuta riscontrare nel complesso la soddisfazione dei committenti.
Per quanto riguarda la rete territoriale, si è mantenuta attiva la partecipazione alla vita del Consorzio
Sociale Il Filo da Tessere e si sono intensificati i rapporti e la collaborazione con alcune delle
cooperative socie. Anche nel 2009 si è confermata la comunanza di intenti con la Caritas Diocesana
e si è potuto contare sulla collaborazione offerta dai volontari del Gruppo di Volontariato
Vincenziano San Giuseppe, soprattutto per quanto concerne il Telesoccorso.
Si sono mantenuti gli scopi statutari e, in particolare, si è continuata a perseguire la finalità
dell’inserimento di persone svantaggiate secondo quanto previsto dall’art. 4 della legge 381/91.
Oltre che nei settori ormai storici di Telesoccorso, portinerie e commissioni, attraverso il servizio di
raccolta abiti usati e le attività di pulizie e piccole manutenzioni svolte nel corso dell’anno è stato
infatti possibile effettuare inserimenti lavorativi a tempo determinato e ospitare tirocini di soggetti
con tipologie di disagio diverse dallo svantaggio di tipo fisico, continuando così, sia pure con
alterne fortune, a fornire una risposta anche alle aspettative di Caritas.
Purtroppo, durante l’anno, la Cooperativa ha perso la gestione di alcuni servizi e nel 2013 ci sono
delle incertezze legate al proseguimento di singole attività in scadenza di contratto.
Il Cammino, che ha festeggiato quest’anno i venticinque anni di attività, deve quindi fare i conti con
la crisi locale e generale e affrontare nuove sfide future.
Per poter continuare a offrire opportunità di inserimento lavorativo e a essere spazio di crescita per
le persone, in continuità con la storia della Cooperativa e nel rispetto dei valori fondanti, sarà perciò
indispensabile proseguire nelle azioni di consolidamento e di ampliamento delle attività in essere,
individuare nuovi settori in cui potersi inserire e coltivare l’attuale rete di contatti, se possibile
accrescendola.
Il Cammino sta sviluppando un laboratorio di falegnameria, ha avviato un’attività di orticoltura e
prevede di aprire un’attività di ristorazione e caffetteria presso Villa Piazzo a Pettinengo.
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Si spera che queste attività, su cui la Cooperativa punta per aumentare la diversificazione, possano
dare positivi risultati e creare opportunità per nuovi inserimenti lavorativi. Attualmente sono però
nella fase di avvio, caratterizzata da elevati investimenti e in cui non è ancora possibile avere
garanzie di piena autonomia e di totale sostenibilità economica.
Si cercherà comunque di garantire il massimo impegno finalizzato al raggiungimento degli obiettivi
suesposti, unito a una programmazione chiara e a una valutazione rigorosa delle tappe intermedie.
Queste ultime, qualora risultasse necessario, potranno così essere via via modificate o ridefinite.
L’auspicio, sia pure tra le difficoltà che si profilano, è quello di continuare, e possibilmente
potenziare, il trend positivo che la Cooperativa ha fatto registrare in questi ultimi anni.
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