I. Il Secondo Impero Francese II. Gli ammodernamenti di Parigi ad

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I. Il Secondo Impero Francese II. Gli ammodernamenti di Parigi ad
I.
Il Secondo Impero Francese
Correva l’anno 1851, quando la Francia vide decadere la sua
seconda repubblica per opera di un colpo di stato (2
dicembre). Pochissimo tempo dopo, precisamente il 14
gennaio dell’anno successivo, Napoleone Bonaparte III dava
vita alla nuova costituzione francese, la quale come prima
innovazione conferiva tutti i poteri principali all’imperatore:
nasceva il Secondo Impero Francese.
Era, infatti, l'Imperatore che nominava i componenti degli
organi dell'esecutivo, Consiglio di Stato e Senato, unici
titolari della potestà legislativa. Il Parlamento non
possedeva, un po’ come molto tempo addietro con la
“apella” spartana, alcun potere d’iniziativa: al contrario
poteva solo approvare o respingere (con tutta la dovuta
cautela...) le leggi proposte dall’esecutivo.
Napoleone III era solito affermare che il suo impero aveva, come scopo interno, quello di
migliorare la giustizia, e come politica estera quella di migliorare i rapporti amichevoli,
similmente a quanto già le altre nazioni stavano incominciando a fare.
Nel periodo di governo di Napoleone III, dal 1852 al 1870, si contraddistinsero
sostanzialmente altrettanti due sottoperiodi: il primo, in cui Bonaparte esercitò sulla
nazione un potere autoritario, addirittura censurando a proprio piacimento le varie
informazioni che i giornali scrivevano e riportavano. Degni di nota, in questo periodo,
furono i brogli elettorali operati in sede del suffragio universale, con lo scopo di
conferire maggiore stabilità all’impero, inoltre fu notevole l’appoggio che Napoleone III
ricevette da una schiera di prefetti.
Successivamente, la Francia vide il fiorire della borghesia, che, grazie alla possibilità di
partecipare ed organizzare convegni internazionali, e di usufruire dei nascenti istituti di
credito, si sviluppò notevolmente.
II.
Gli ammodernamenti di Parigi ad opera di Haussmann
In questo periodo, autoritario e rivoluzionario,
importanti furono i cambiamenti che interessarono la
capitale francese, realizzati per opera del prefetto
Georges Eugène Haussmann, più conosciuto con il
nome di Barone Haussmann. Costui, nato a Parigi nel
1809, era uno dei prefetti di “prima scelta” di
Bonaparte, e tra il 1852 e il 1970 aveva attuato dei
profondi cambiamenti nell’organizzazione urbanistica
di Parigi in quel momento. Era stato in grado di
tramutare un’antica e pittoresca città dalle strade
minuscole e impraticabili in una città più aperta,
moderna e soprattutto piena di enormi viali alberati,
i “boulevard”.
Inoltre, per consentire alla popolazione di respirare aria sana furono creati un discreto
numero di parchi e giardini, come “Montsouris” o il parco delle “Buttes C haumont”. Altri
spazi verdi già esistenti furono aperti al pubblico come il “Bois de Vincennes” e il “Bois
de Boulogne”.
Parlando poi degli edifici, Haussman creò una serie di regolamentazioni che da quel
momento sarebbero state necessarie per la costruzione di qualsiasi edificio. Per finire, i
monumenti che divennero simbolo di quest’epoca furono “l'Opéra Garnier”, la “Place de
l'Etoile”, da cui si diramano dodici viali come ad esempio “l'avenue des ChampsElysées”.
I principali ammodernamenti subiti dalle vie
del centro di Parigi.
L’Avenue des Chapes Elisées, Parigi.
III.
Parigi oggi
Nell’ipotesi di voler programmare una “spensierata gita” alla scoperta delle bellezze di
Parigi, allora ci sono alcuni luoghi che assolutamente non vanno tralasciati. Vediamoli.
Per iniziare, può risultare assai comoda un piantina integrale di tutte le principali
attrazioni artistiche della città.
Una delle attrazioni artistiche
maggiormente degne di nota è
sicuramente “Opera Garnier”, uno
dei teatri più scenografici della città.
L'edificio si presenta come un
monumento
particolarmente
rappresentativo per l'architettura
eclettica della seconda metà del XIX
secolo e s’inserisce nella continuità
delle trasformazioni di Parigi sotto il
Secondo
Impero
effettuate
da
Napoleone III e dal prefetto Haussmann. L'Opéra
Garnier dispone di una superficie totale di 11000
m2 e può accogliere più di 400 artisti. Le sue
facciate sono riccamente decorate, all'esterno
con marmi multicolore e raffinati, colonne e
statue sontuose, all'interno con velluti, stucchi,
affreschi, decorazioni, statue e sculture di ogni
genere.
Troviamo, poi, come già accennato in precedenza,
L'Avenue des Champs-Élysées (letteralmente Viale dei
Campi Elisi) è uno dei più larghi e maestosi viali di Parigi.
Con i suoi cinema, cafés e negozi di lusso, gli ChampsÉlysées sono una delle strade più famose del mondo. Il
nome fa riferimento ai Campi Elisi, il regno dei morti della
mitologia greca. Il viale, prosecuzione della Rue de Rivoli,
corre per 1.910 metri attraverso l'VIII arrondissement,
nella parte nord-occidentale di Parigi, da Place de la Concorde ad est, con il suo
obelisco, a Place Charles de Gaulle (già Place de l'Étoile) ad ovest, dove si trova l'Arco di
trionfo, formando parte della
linea dell'Asse storico.
Una
delle
principali
destinazioni turistiche di
Parigi (vi ha sede a Palazzo
Normandie il cabaret Le
Lido), la parte bassa degli
Champs-Élysées è contornata
da spazi verdi (Piazza
Marigny) e da edifici come il
Teatro Marigny e il Palais de
la Découverte. Risalendolo,
vi
si
trovano
allineati
cinema, teatri, cafés e
ristoranti (in particolare il Fouquet), centri commerciali e negozi di lusso.
Da non dimenticare sono infine i parchi parigini, molti dei quali furono creati
proprio per mano del barone Haussman.
Il “Bois de Boulogne” si estende su una superficie di 846 ettari ed è uno dei più
grandi e più frequentati spazi verdi della capitale francese: ogni anno vi si recano circa 6
milioni di visitatori. All'interno di questo bosco nel 1527 Francesco I re di Francia ini ziava
la costruzione dello splendido castello di Madrid, sua residenza di caccia. Forse, parte
delle forme rinascimentali dello stesso edificio fu suggerita dagli architetti cremonesi
Francesco e Giuseppe Dattaro.
Per proseguire, Il Bois de Vincennes è un parco all'inglese sito ad est di Parigi. Il
parco prende il nome della città di Vincennes nelle cui vicinanze è ubicato. Occupa
un'area di 934 ettari (tre volte più grande di Central Park a New York e quattro volte
l'estensione di Hyde Park a Londra). Esso era
originariamente una riserva di caccia dei re
di Francia e divenne un'area per esercitazioni
militari dopo la Rivoluzione Francese fino ad
essere
dichiarato
parco
pubblico da
Napoleone III nel 1860. A nord del “Bois de
Vincennes” è ubicato lo “Château de
Vincennes” (figura a lato), che fu a lungo
utilizzato come seconda residenza da molti re
di Francia nel XIV secolo. Oggi è in fase di
restauro ed è parzialmente aperto al
pubblico.
Infine, per concludere in bellezza il nostro virtuale tour nei più affascinanti luoghi
di Parigi, possiamo visitare Il Parc des Buttes-Chaumont, un giardino pubblico situato a
nord-est di Parigi, nel XIX°
arrondissement.
Ha
una
superficie di 24,73 ettari ed è
il terzo più grande dei 426
giardini di Parigi, dopo il
primo che è il parc de la
Villette ed il secondo il jardin
des Tuileries. Napoleone III lo
fece realizzare dal Barone
Haussmann il quale diede
l'incarico
a
Jean-Charles
Alphand
che
aveva
progettato, tra gli altri, il
bois de Boulogne.
Questo parco contiene una grande varietà di specie ed è il più ricco parco pubblico
parigino per varietà di essenze. Fra le specie più particolari si può segnalare: una
sophora i cui rami si chinano verso le acque del lago, un platano orientale piantato ne l
1862 (6,35m di circonferenza), uno spino di Giuda, un nocciolo di Byzance, due ginko
biloba, un olmo della Siberia, un cedro del Libano piantato nel 1880 ed altri ancora.
Una moltitudine di uccelli popola l'intero parco. Senza pretendere l'esaustività si posso
trovare: cornacchie, passeri, colombi, piccioni delle città, gazze, merli, cinciallegre,
fringuelli ed altri ancora.
Davide Pozzi