Aiuto! Di chi ho bisogno? Psicologo, psicoterapeuta, coach
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Aiuto! Di chi ho bisogno? Psicologo, psicoterapeuta, coach
La finestra sulla mente La finestra sulla mente Aiuto! Di chi ho bisogno? Psicologo, psicoterapeuta, coach, counselor … che confusione! di Gaia Vicenzi Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Nella giungla delle offerte per il benessere psichico è possibile perdersi. Occorre però sapere che non tutto è efficace e, quindi, è bene conoscere ciò che lo è. Innanzitutto, una terapia è efficace quando è “basata sulle evidenze”, ovvero quando esistono numerosi studi clinici che, valutando i rischi e i benefici di quel particolare trattamento, dimostrano che lo stesso funziona per la cura di uno specifico disturbo. In altre parole, preso dalla popolazione un numero molto ampio di persone affette da un particolare disagio, e sottoposte le stesse ad una particolare tipo di intervento, si osserva quante traggano beneficio dallo stesso. Inoltre, si confrontano i risultati ottenuti dopo la cura con quelli che si osservano in un gruppo analogo che non sia stato sottoposto a quella stessa cura per osservare che l’esito dipenda davvero dalla terapia e non da altri fattori. Questo discorso vale sia per le terapie mediche sia per le terapie psicologiche. In riferimento a queste ultime, può fare terapia solo uno psicoterapeuta. La possono esercitare sia gli psicologi (laureati in psicologia) sia gli psichiatri (laureati in 44 | MAGGIO • GIUGNO 2013 medicina) che, conclusa la laurea, abbiano frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia e siano poi stati abilitati alla professione della stessa. Tra le forme di psicoterapia, quindi, ve ne sono alcune la cui efficacia è basata sulle evidenze e altre che non hanno ottenuto un riconoscimento scientifico di tale tipo. Ultimamente si sta diffondendo la figura del “coach”. Essa non è legalmente riconosciuta ed ha come scopo lo sviluppo delle potenzialità specifiche di ogni cliente in vista del raggiungimento di un obiettivo. Possono essere coach sia degli psicologi sia delle persone che non hanno questa qualifica e che, quindi, non possono essere considerati in grado di fornire una “prestazione di aiuto”. Uno psicoterapeuta può utilizzare la metodologia del coach come ulteriore strumento da aggiungere alle competenze proprie della sua professione. Non è una professione regolamentata nemmeno quella del counselor. Non esiste alcuna normativa di riferimento, nessun percorso formativo riconosciuto né un albo professionale. In altre parole, chiunque voglia fare il counselor potrebbe. Se il coach fornisce un intervento mirato a raggiungere uno specifico obiettivo (in diverse aree della vita, da quella lavorativa a quella affettiva, da quella scolastica a quella sportiva), il counselor fornisce un supporto, un sostegno in momenti di particolare difficoltà emotiva. La percezione comune che sta prendendo forma è che al coach o al counselor è possibile chiedere una consulenza nel caso di problemi di lieve o ridotta consistenza; solo nel caso di un grave disagio è necessario rivolgersi allo psicologo. Se poi il malessere acquista fattezze esagerate, deve entrare in scena lo psichiatra (unica figura, fra tutte, a poter prescrivere farmaci). In realtà, non esistono professioni per piccoli disturbi o professioni per grandi disturbi. Esistono professioni efficaci. E l’efficacia del coaching o del counseling non è provata. Infine, occorre sapere che non esistono albi per coach e counselor; esiste un albo degli psicologi, istituito dalla legge 56 del 1989. L’Ordine Nazionale degli Psicologi è sempre stato sotto l’alta vigilanza del Ministero di Grazia e Giustizia fino al 2007. In tale anno, solo con la conversione in Legge del cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, vi è stato il passaggio al Ministero della Salute, riconoscendo, così, la professione di psicologo come professione sanitaria. E’ bene dunque, prima di rivolgersi ad uno specialista, comprendere quale sia la sua qualifica professionale, identificando che sia riconosciuta e davvero efficace. In un primo colloquio, è un diritto chiedere quale sia la formazione che il professionista ha avuto, quali siano i modelli teorici a cui si rifa e quali siano gli obiettivi che con lui si possono raggiungere. Per un approfondimento sull’efficacia delle psicoterapie in riferimento ai possibili disturbi si veda il link sul mio sito: http://www.gaiavicenzi.com/efficacia%20 delle%20psicoterapie.pdf MAGGIO • GIUGNO 2013 | 45