Relazione attività

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Relazione attività
REGIONE PIEMONTE
Azienda Sanitaria Locale N° 13
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- Struttura complessa Ser.T.-s.s.v.dip. “Alcologia” – s.s.v.dip. “Penitenziaria”-
A cura del Direttore medico
-Dr. Liborio Martino CAMMARATA-
“La meditazione è una delle più grandi arti della vita, forse
la più grande, e non la si può imparare da nessuno, questa
è la sua bellezza.
Non c’è tecnica e quindi non c’è autorità
Quando imparate a conoscervi, quando vi osservate,
osservate il modo in cui camminate, in cui mangiate, quello
che dite, le chiacchiere, l’odio, la gelosia, l’essere
consapevoli di tutto ciò dentro di voi, senza alternativa,
questo fa parte della meditazione”.
[Krishnamurti]
Ringraziamenti
Ringrazio Maria Cristina Vallone e Patrizia Viola che, oramai da tanti anni, contribuiscono alla raccolta dati
ed alla elaborazione dei grafici del presente report; altresì, ringrazio tutto il personale afferente alle strutture
del Dipartimento per la costante, quotidiana, dedizione ai pazienti e per il prezioso supporto tecnico/scientifico
offerto.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 2
INDICE
Premessa
Pag.
5
Organizzazione
“
11
Andamento dell’utenza Tossico-alcoldipendente
“
16
Profilo dell’utenza Alcoldipendente
“
19
Profilo dell’utenza Tossicodipendente
“
21
Utenti distribuiti per sesso
“
22
Diffusione Virale
“
23
Monitoraggio attività residenziale – semiresidenziale
per tossico/alcoldipendenti e per paz. in AIDS
“
24
Attività di prevenzione
“
25
Utenti appoggiati in mobilità
“
28
Attività ambulatorio di disassuefazione tabagica
“
29
Progetto “Decido… e smetto”
“
30
Sostanze primarie d’abuso - paz. T.D.
“
34
Sostanze secondarie d’abuso – paz. T.D.
“
35
Consumo di bevande alcoliche
“
37
Analisi, valutazione, riflessioni e commenti…
“
40
Obiettivi di massima del D.P.D. per l’anno 2006
“
49
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
3
“Perciò, dato che non penseremo mai tutti nello stesso modo
e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale,
la regola d’oro della nostra condotta è la tolleranza reciproca.
La coscienza non è la stessa per tutti.
Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta
individuale, l’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe una
insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno”.
[Gandhi]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
4
PREMESSA
Caro Lettore,
con la elaborazione del presente report annuale abbiamo – oramai - raggiunto il
decennio redazionale; la qual cosa inorgoglisce chi scrive, ma ancor di più sarà motivo
di vanto per quanti hanno contribuito, in questi lunghi anni e giorno-dopo-giorno, a dar
risposta, con il loro impulso professionale, alle svariate problematiche psicopatologiche,
psicologiche e sociali, a quelle forme di dis-agio che spesso fanno parte di un’esistenza
sbagliata, di quelle forme in cui (spesso) domina l’insensatezza dell’esistenza e che ogni
paziente presenta quando giunge alla nostra osservazione. Sappiamo che è l’esperienza
del negativo, del dolore, della malattia, che promuove la domanda intorno alla ricerca di
senso ed alla sua matrice antropologica. In un mondo in cui il presente è letteralmente
divorato dalla pura accelerazione del tempo occorre tendere ad un orizzonte di
significato il cui futuro deve essere scandito dal tempo dell’uomo e non dal tempo della
tecnica (non al suo traino). A tutti gli operatori del dipartimento va il mio personale
ringraziamento, ed è ad essi che tanti pazienti con problemi di “Addiction” devono il
miglioramento della loro qualità di vita ed il superamento dell’esperienza patologica
della dipendenza da sostanze psicoattive.
Buona lettura
Liborio Martino Cammarata
A proposito di uso di sostanze voglio citare Baudelaire; egli aveva sperimentato
su se stesso che persino l’euforia dell’hashish, “la beatitudine calma e immota”, ciò che
gli orientali chiamano “kif”, si pagava con la sottrazione della volontà. Con ciò
Baudelaire metteva in guardia gli “utilitaristi” delle droghe alla ricerca della soluzione
farmacologica dei loro problemi. “Ammettiamo per un istante che l’hashish dia, o
quantomeno aumenti la genialità; essi dimenticano che la natura propria dell’hashish è
quella di diminuire la volontà; e, così, esso concede con una mano ciò che toglie con
l’altra, cioè l’immaginazione senza la facoltà di approfittarne”. “Sappiano dunque la
gente di mondo e gli ignoranti, curiosi di conoscere gioie eccezionali, sappiano che non
troveranno nell’hashish nulla di miracoloso, assolutamente nulla che non sia la loro
natura portata all’eccesso. Il cervello e l’organismo sui quali opera l’hashish non
produrranno altro se non i loro fenomeni ordinari, individuali – accresciuti, è vero, in
quantità ed energia, ma pur sempre fedeli alla loro origine. L’uomo non sfuggirà alla
fatalità del suo temperamento fisico e morale: l’hashish sarà, per le impressioni e i
pensieri familiari dell’uomo, uno specchio ingrandito, ma pur sempre uno specchio”, di
più aggiungiamo noi, un sogno … - Ne discende che il rapporto dell’uomo con il mondo
non è retto, come ci ricorda Schopenhauer nella sua critica a Leibniz, da una presunta
“harmonia praestabilita che riflette solo il sogno che ognuno fa del mondo in conformità
al proprio indirizzo e alla propria guida metafisica” (A. Schopenhauer, Parerga und paralipomene Oleine
philosophische Schriften, 1851, tr. It. Parerga e paralipomena, Adelphi, Milano 1981, vol. I, p. 303.), ma dall’azione umana
che edifica, nel mondo, un mondo – artificiale – costruito a misura della sua
insufficienza.
Non disponendo di un’armonia prestabilita tra corpo e mondo, l’uomo, per vivere, ha
dovuto elaborare determinate tecniche quali: l’orientamento e l’interpretazione del
mondo, che non gli si è mai offerto come immediata e naturale dimora, la progettazione
e la trasformazione previsionale dell’esistente in senso utile alla sua vita, la presa di
posizione nei confronti delle proprie indeterminate pulsioni, così generiche rispetto agli
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
5
istinti animali e, per effetto della loro genericità, così esposte a un profluvio di stimoli
che caratterizzavano la vita animale. Con Schopenhauer nasce, quindi, quella
“psicologia delle pulsioni”, che prima Nietzsche e poi Freud svilupperanno.
Sappiamo, altresì, che la visione mitica del mondo spiega gli eventi a partire dagli
dèi, ognuno dei quali costituisce un’arché, un principio esplicativo, un modello
esemplare a partire dal quale si ha una spiegazione di una certa serie di eventi. Il mito
racconta la regolarità della successione degli eventi che consente la prevedibilità del loro
accadere e quindi la disponibilità e il dominio dell’uomo sull’evento, che è esattamente
ciò che la scienza offre a partire da un’altra visione del mondo. La differenza tra mito e
scienza non è nella struttura logica che inferisce l’evento particolare a partire dalla legge
universale, ma è nella forma linguistica adottata per esprimere la legge universale. La
differenza tra mito e scienza non è quindi di natura logica ma storica, essendo storiche
le formulazioni linguistiche. Persino l’affermazione più semplice si fonda già su
rappresentazioni ed intuizioni derivanti dallo strumentario concettuale di cui ci
serviamo nell’esperienza della realtà e appartenenti alla rete di coordinate che noi
gettiamo sulla realtà. Su questo punto non fa eccezione neppure il cosiddetto “mondo
della vita”, oggi evocato così spesso. Non esiste un mondo della vita in sé, esso è sempre
plasmato da una qualche cultura nella quale gli uomini vivono già da sempre, sia essa ad
esempio mitica o scientifica.
Schopenhauer affermava che i sogni siano la vera realtà e che anche dietro a
questa realtà, nella quale esistiamo e viviamo, se ne celi una seconda completamente
diversa e che anch’essa sia dunque solo illusione. Con tale proposizione egli vuole
descrivere l’immenso orrore che coglie l’uomo quando (all’improvviso) confonde le
forme di conoscenza dell’apparizione; quasi fosse un’eccezione al principio della
ragione. Se a questo orrore aggiungiamo, secondo la tesi di Nietzsche, la violazione del
“principium individuationis”, che scaturisce dalla più intima interiorità dell’uomo (dalla
sua natura), riusciremo a lanciare uno sguardo nell’essenza del dionisiaco al quale ci
avviciniamo maggiormente attraverso l’analogia dell’ebbrezza. Chi sperimenta l’estasi
dionisiaca supera il principio di individuazione, ossia quel presupposto della vita
ordinaria per cui si è, e ci si sente, un individuo collocato in un preciso punto dello
spazio e del tempo, ben distinto dagli altri individui e dagli oggetti del mondo esterno.
Nulla però, vi è di esterno per chi annulla il senso di se stesso. L’uomo dionisiaco, sia
esso il Superuomo, o il folle, o l’ebbro stordito dal vino o dalle droghe, partecipa alla vita
direttamente e senza mediazioni; superando i limiti fra se stesso e il mondo, ritorna ad
essere una semplice parte della natura, percependosi come tale e nulla di più. E’, in
estrema sintesi, lo “spirito della vita” (spirito dionisiaco), che Nietzsche contrappone
all’apollinea e mortifera ragione. Mentre questa nasce dalla fuga di fronte
all’imprevedibilità degli eventi dell’esistenza reale, che essa cerca di pietrificare con
leggi, regole e interpretazioni varie, l’uomo dionisiaco accetta la vita in tutte le sue
forme, compresi il caos, il caso e la mancanza di significato.
Accade così che colui il quale denuncia l’assoluta mancanza di senso - di
un’esistenza costretta ad esprimersi in un semplice universo di mezzi - viene invitato da
più parti a curare la sua demotivazione. E quindi, quello che è un segno di lucidità, una
chiara percezione di un tratto tipico del tempo della tecnica, viene rubricato come un
sintomo patologico, come il segno di una malattia da cui occorre guarire. Vengono allora
in soccorso quelle cure attraverso la parola (religiosa, psicoanalitica), o attraverso i
farmaci (ansiolitici, antidepressivi) la cui funzione non è quella di combattere
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
6
l’insensatezza dell’esistenza, ma di combattere il sentimento che ha lucidamente
avvertito l’insensatezza dell’esistenza.
Chi è refrattario alla cura o non accetta l’alienazione che, nell’età della tecnica, è
generata non dai rapporti di proprietà, ma dallo sviluppo afinalistico dell’apparato
tecnico, sceglie la strada dell’evasione sociale in quei paradisi di felicità che le droghe
promettono, se non altro come interruzione dell’esperienza della mancanza di senso.
Con il termine “droga”, pertanto, non si devono intendere solo quei prodotti naturali o
artificiali che consentono di interrompere la continuità dell’esperienza, ma anche quei
prodotti culturali che le sette religiose vendono sotto forma di fedi e rituali che, se non
producono senso, consentono almeno di raggiungere quello stato di ebbrezza o di
nirvana che, in modo non dissimile dalle droghe, sospendono o attutiscono il dolore di
esistere.
A proposito di “esistenza” e di “dolore” ritengo interessante riportare quanto
espresso da GÜnther Anders: …Quando coloro i quali erano affetti dal “dolore
universale” chiedevano qualcosa, chiedevano perché esistono miseria e bisogno delle
creature, perché le creature si ammalano e muoiono. Dunque si interrogavano sul senso
del negativo. Non così quanti oggi pongono la questione del senso. Costoro, infatti, non si
interrogano sul senso del soffrire, bensì – e questa è un’enorme differenza – su quello dello
stesso esistere, che non appare loro privo di senso perché è tormentato dalla sofferenza, ma
al contrario appare “insopportabile” perché è privo di senso. (G, Anders, Die Antiquiertheit des Menshen,
vol.II: Uber die Zerstorung des Lebens im Zeitalter der dritten industriellen Revolution, 1980, tr. It. L’uomo è antiquato, vol. II: Sulla
distruzione della vita nell’epoca della terza rivoluzione industriale, Bollati Boringhieri, Torino 1992, p. 352.)
[Letture consigliate: LETTERATURA DROGATA, S. Canali; Italian Journal of the
addictions, 1999 - ANTOLOGIA ILLUSTRATA DI FILOSOFIA, U. Nicola; Giunti
editore s.p.a., 2005 - IDEE: IL CATALOGO E’ QUESTO, U. Galimberti; Saggi
Universale Economica Feltrinelli, 1993 - PSICHE E TECHNE, U. Galimberti;
Saggi Universale Economica Feltrinelli, 2002]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
7
Non voler essere come quella banderuola dorata
del grande edificio: per quanto brilli e per
quanto stia in alto, non conta nulla per la
solidità della costruzione.
- Fossi tu come la vecchia pietra nascosta nelle
fondamenta, sotto terra, dove nessuno ti veda:
proprio per te la casa non crollerà.
[S. Josemarìa Escrivà; Cammino, 590]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
8
Il presente report, continuum di un lavoro iniziato nell'anno 1996, rappresenta
da una parte, lo strumento informativo sulle caratteristiche e peculiarità dell’utenza
con problematiche droga/tabacco/alcolcorrelate che si è rivolta alle sedi strutturali del
D.P.D. - A.S.L. 13 - nell’anno 2005, dall’altra, riportando dati relativi ad interventi e
trattamenti praticati, offre una chiave di lettura e riflessione per coloro che si vedono
quotidianamente impegnati sul fenomeno e per quant’altri avessero voglia di
addentrarsi in siffatte problematiche.
Esso è suscettibile di modifiche ed aggiornamenti, anche sulla scorta delle
eventuali osservazioni che perverranno dai principali destinatari di questo strumento;
ciò ovviamente richiede la ri-definizione dei valori in gioco, basati soprattutto
sull'importanza che la società nel suo complesso dà al problema, nonché il
coinvolgimento di tutti gli attori in un procedimento razionale, esplicito e condiviso.
I dati elaborati sono estrapolati dalle rilevazioni periodiche annuali, relative alle
singole sedi di servizio, che la nostra struttura produce per l’Osservatorio
Epidemiologico Regionale il quale, a sua volta, provvede all'invio delle schede
Ministeriali; pertanto essi sono confrontabili con altre esperienze nazionali o regionali.
La relazione si articola in quattro parti:
A. Dati di struttura: tratta della situazione logistica ed organica;
B. Dati di attività: è l’analisi quantitativa relativa all’andamento ed al profilo
dell’utenza trattata, ai dati di attività ed agli interventi praticati;
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso: quantifica le sostanze psicoattive d'uso primario e
secondario dei pazienti in carico alla s.c. Ser.T. e le bevande alcoliche d'uso
prevalente nei soggetti in carico alla s.s.v.d. Alcologia.
D. Analisi, valutazione, riflessioni e commenti sui dati forniti ed obiettivi di massima
per l’anno 2006.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
9
La comprensione non è
un problema di tempo
e di spazio: dipende dalla
maturità della mente.
Che cosa importa se uno
vive in Oriente o in Occidente?
.
Ramana Maharsi
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 10
A. Dati di struttura
ORGANIZZAZIONE
¾ Direttore Dipartimento “Patologia delle Dipendenze” (D.P.D.) e s.c. Ser.T.:
Dr. Liborio Martino CAMMARATA.
¾ Responsabile s.s.v.dip. “Alcologia”: Dr. Livio Giuliano
¾ Responsabile s.s.v.dip. “Penitenziaria”: Dr. Maurizio Terazzi
Sede centrale: NOVARA – Via Monte S. Gabriele, 4. - Tel. 0321-374354 (segreteria)
FINALITA’ E LINEE DI INDIRIZZO DEL DPD
Il Dipartimento, struttura di coordinamento per lo svolgimento di funzioni
complesse, è costituito da entità organizzative che, per omogeneità e
complementarietà, perseguono finalità comuni nell’area delle dipendenze
patologiche, conservando le specifiche attribuzioni e competenze.
Al
Dipartimento è affidato l’indirizzo, il coordinamento e la verifica sotto il profilo
quali/quantitativo delle attività di prevenzione, assistenza, cura e riabilitazione
delle dipendenze patologiche espletate dal Ser.T. e dalle altre s.s.v.d. coinvolte
nell’area della dipendenza; ad esso spetta altresì la determinazione delle forme di
integrazione intra ed extra aziendale.
In termini generali tali finalità si realizzano attraverso lo sviluppo di
modelli interpretativi condivisi - della clinica e delle strategie di intervento - nella
gestione della complessità delle strutture, nell’articolazione dei processi
organizzativi e di cura, nella diversificazione dei servizi offerti, nella
ricomposizione della complessità degli interventi per garantire una completa
gamma di servizi a soggetti diversi, con bisogno diversi, in fasi diverse del
processo di intervento.
L’ambito di operatività del Dipartimento coincide con l’area territoriale
dell’Azienda Sanitaria. Al Dipartimento compete la programmazione del settore
e la progettazione degli interventi. Attraverso l’attività di programmazione il
Dipartimento individua le priorità, gli obiettivi che si intendono perseguire e le
modalità per raggiungerli.
L’attività di programmazione costituisce, inoltre, la base per la
formulazione del budget aziendale, il quale si configura come un piano
complessivo di azioni, correlate alle risorse finanziarie, in rapporto agli obiettivi
prioritari dell’Azienda, al fine di soddisfare più efficacemente i bisogni e le
esigenze del territorio. Conseguentemente rientra tra le competenze del
Dipartimento l’attività di negoziazione con la Direzione Generale dell’Azienda,
anche per quel che concerne le risorse (umane, materiali, finanziarie,…) da
assegnare al settore.
Pertanto, la finalità principale del DPD è quella di organizzare e
razionalizzare sia in termini di efficienza che di efficacia i rapporti esistenti tra le
diverse strutture organizzative, sia della A.S.L. che del privato sociale, non
altrimenti aggregabili.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 11
A. Dati di struttura
All’interno dell’organizzazione dipartimentale, oltre alla s.c. Ser.T. ed alla
s.s.v.dip. di “Alcologia” il Direttore Generale, con atto deliberativo n° 1435 del
22.07.05, ha posto in essere la s.s.v.dip. “Penitenziaria, indicandone il
Responsabile, con lo scopo di attuare un sistema integrato che garantisca livelli
omogenei di cura ed assistenza ai detenuti tossicodipendenti ristretti presso la
Casa Circondariale di Novara.
s.c. Ser.T. - s.s.v.d. Alcologia – s.s.v.dip Penitenziaria
Le strutture dipartimentali, pur nelle difficoltà correnti - relativamente
alla carenza di organico, sono uniformemente distribuite nel territorio aziendale;
ad esse possono far riferimento i pazienti con problematiche droga/alcolcorrelate
e le loro famiglie; nello specifico sono presenti a Novara e nelle sedi distrettuali
di Trecate, Arona e Borgomanero.
L’accesso è libero e non subordinato alla verifica di criteri di eligibilità
sociale né di disponibilità finanziaria, ma meramente sulla valutazione
professionale della necessità di intervento.
2.1
Sede di Novara:
Edificio denominato “Palazzina Verga”, ubicato all’interno dell’Ex O.P.,
Viale Roma 7; l’ingresso al pubblico insiste sulla via Monte S. Gabriele, 4.
-piano terreno: sede operativa (s.c. Ser.T., s.s.v.dip. Alcologia e s.s.v.dip.
Penitenziaria);
-piano primo: sede operativa (Ambulatorio per la disassuefazione
Tabagica; sede progetto “chiocciola 2000”; sala riunioni). La restante
superficie, da ristrutturare, sarà successivamente presa in considerazione
in funzione di altre attività che ivi saranno destinate nell’ambito di
intervento sulle dipendenze patologiche.
2.2
Sede di Trecate:
via Dante, 36 – I° piano – composta da n° 6 locali con ripostigli (senza
servizi igienici dedicati), all’interno del complesso della sede distrettuale.
Coordinatore: Dirigente medico Dr A. Barbero
2.3
Sede di Arona:
viale Baracca – II° piano – composta da n° 5 locali più servizi igienici
dedicati, insiste nel complesso della sede distrettuale.
Coordinatore: Dirigente medico Dr. A. De Giovanni
2.4
Sede di B.manero:
viale Zoppis, 6 – piano rialzato – composta da n° 3 locali (senza servizi
igienici dedicati), insiste nel complesso della sede distrettuale.
Referente: Dirigente medico Dr. Daniele Gioria
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 12
A. Dati di struttura
RISORSE
s.c. Ser.T. - s.s.v.d Alcologia – s.s.v.d. Penitenziaria
¾ Organigramma personale strutturato:
QUALIFICA
Direttore medico
Dirigente Medico
Dirigente psicologo
Ass. soc. coord.
Assistente sociale
Educatore profession.
C.P.S.E. (Capo sala)
CPE (Inf. Prof.le)
Assist. Amministrat.
Collab. Amministr.
TOTALE
NOVARA
Personale
operante al
31.12.05
1
3,60 (a)
1,58 (b)
0,80 (d)
0,90 (e)
4,166 (f)
1 (h)
4
1
1,70 (m)
19,746
ARONA
Personale
operante al
31.12.05
1
1
1
1(g)
B.MANERO
Personale
operante al
31.12.05
1,40 (a)
0,50 (c)
TRECATE
Personale
operante al
31.12.05
2
0,42 (b)
1
1
1
1
2
1,30 (i)
2 (l)
6
5,20
6,42
(a): 1 Dir. Medico in condivisione tra le sedi di Novara (al 60%) e Borgomanero (al 40%)
(b): 1 Dir. Psicologo in condivisione tra le sedi di Novara (al 58%) e Trecate: (al 42%)
(c): in part-time al 50%
(d): in part-time all’80% ; con funzioni operative sulla sede di Novara e di coordinamento sulle quattro sedi
(e): in part-time al 90%
(f): 1 in part-time al 66,6%; 1 in part-time al 50% ; 1 in malattia per tutto il 2005
(g): in maternità fino al marzo 2005
(h): in maternità da marzo 2005 a settembre 2005; funzioni di coordinamento su tutte le sedi
(i): 1 al 50% ed 1 all’80%
(l): 1 in maternità anticipata (assente per tutto l’anno 2005)
(m): 1 in part-time al 70,%
Altresì al personale di cui sopra vanno aggiunti:
• 2 ausiliari al 17 %
• Personale medico convenzionato (area sud e nord) per un totale di 60 ore settimanali prestate (di cui 12
ore settimanali a favore di attività ambulatoriali presso la sede di Arona);
• Personale in convenzione transitato a far data dal 01.07.2003 dal Ministero di Giustizia all’SSN per
attività svolte all’interno della Casa Circondariale di Novara: personale medico: 1 unità (monte ore
annuo: n° 570); personale psicologo e criminologo: 2 unità (monte ore annuo complessivo: n° 360 ore).
Si precisa che il D.M. 30 novembre 1990, N. 444 individua l’organico sulla base dei seguenti criteri:
per una media di tossicodipendenti contemporaneamente in trattamento compresa da 100 a 150 (definita
alta utenza) sono previsti n 21 operatori così distinti: 4 medici; 4 infermieri professionale; 4 psicologi; 4
assistenti sociali; 2 Educatori professionali; 1 Amministrativo; 2 altro personale. Il suddetto D.M.
stabilisce, altresì che qualora l’utenza sia superiore a 150 unità, l’ASL …può potenziare l’organico; ove
l’utenza superi le 300 unità può essere disposta una diversa organizzazione o lo sdoppiamento del servizio.
N.B.: pertanto, l’organico di cui sopra non soddisfa assolutamente quanto previsto dal D.M. 30 novembre
1990, n° 444 e, in considerazione dell’utenza di tossico/alcoldipendenti in carico nell’anno, il rapporto
utenti/operatori è nettamente al di sotto della media regionale.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 13
A. Dati di struttura
¾ Automezzi, attrezzature e/o apparecchiature in dotazione:
NOVARA
ARONA B.MANERO TRECATE
Autoveicoli
SI
SI (*)
SI
NO
Telefoni
SI
SI
SI
SI
Computers
SI
SI
SI
SI
Collegam. in rete
SI
SI
SI
SI
Fotocopiatrice
SI
SI
NO
SI
Fax
SI
SI
SI
SI
Lavagna lumin.
SI
SI
NO
NO
Lettino visite
SI
SI
SI
SI
Schedari/classif.
SI
SI
SI
SI
Frigorifero
SI
SI
SI
SI
Spirometro
SI
n.p.
n.p.
n.p.
Elettrocardiografo
SI
n.p.
n.p.
n.p.
Misuratore CO
SI
n.p.
n.p.
n.p.
Etilometro
NO
SI (*)
NO
NO
n.p.= non previsto
(*): dono Lions Club Arona-Stresa, su specifico progetto - denominato “Giovani, alcol e
guida sicura” - avente quale obiettivo generale quello di aumentare la consapevolezza dei
rischi collegati alla guida sotto l’effetto di alcolici e quale obiettivo specifico quello di
promuovere l’attuazione di comportamenti adeguati a preservare la sicurezza e la salute
propria e degli altri. Strategia utilizzata: intervento nei luoghi di aggregazione, in modo
naturale e non invasivo. Azioni: serata di prevenzione/informazione realizzata presso la
discoteca LA ROCCHETTA di Arona nella quale gli operatori hanno offerto concrete
informazioni ed occasioni di confronto circa l’utilizzo delle sostanze alcoliche, la
rilevazione del tasso alcolemico, l’aumentato rischio insito nell’assunzione di sostanze
alcoliche che concorrono a far superare i limiti alcolemici imposti dal nuovo codice della
strada.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 14
Oh linea de dos mundos que palpitan
desgarradoramente, ostentatorios
de lo mejor y de lo venenoso,
linea
de muerte y nacimiento, de Afrodita
fragante a jazmineros entreabiertos
prolungando su esencial divinidad
y el trigo justiciero de este lado,
la cosecha de todos, la certezza
de haber cumplido con el sueno humano:
oh ciudad lineal que como un hacha
nos rompe el alma en dos mitades tristes,
insatisfechas ambas, esperando
la cicatrizaciòn de los dolores,
la paz, el tiempo del amor completo.
[XXVI, Elegìa, P. Neruda; Passigli Editori. 2004]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 15
B. Dati di attività
ANDAMENTO DELL’UTENZA TOSSICO/ALCOLDIPENDENTE
¾ Analisi andamenti temporali:
♦ L’utenza in carico alle strutture dipartimentali è complessivamente in
costante aumento (vedi tab. 3);
♦ Il D.P.D. rappresenta, con i suoi operatori, un valido punto di riferimento
per i pazienti con problematiche connesse all’uso/abuso di sostanze
stupefacenti e/o psicotrope; la maggiore visibilità e la professionalità
crescente favoriscono i contatti dei paz., dei loro familiari e di quant’altri,
a vario titolo, hanno necessità di usufruire di trattamenti e/o di
informazione in tale specifico campo.
¾ Utenti Tossicodipendenti:
UTENTI TOSSICODIPENDENTI D.P.D. - ASL 13 - s.c. Ser.T.
400
350
N° UTENTI
300
250
200
150
100
50
0
NOVARA
ARONA
BORGOMANERO
TRECATE
1996
173
94
89
69
1997
213
93
92
71
1998
226
92
98
114
1999
246
97
112
112
2000
301
93
124
102
2001
362
113
139
139
2002
321
127
122
166
2003
331
131
151
143
2004
354
150
143
115
2005
342
140
147
112
ANDAMENTO UTENZA NEGLI ANNI
Tab. 1
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 16
B. Dati di attività
¾ Utenti Alcoldipendenti:
N° utenti
UTENTI ALCOLDIPENDENTI - D.P.D. - ASL 13 - s.s.v.d. Alcologia
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1996
NOVARA
ARONA
BORGOMANERO
TRECATE
70
53
9
3
1997
64
74
13
4
1998
102
43
30
15
1999
105
54
43
11
2000
101
32
32
21
2001
121
54
28
24
2002
140
39
41
25
2003
150
45
46
36
2004
189
63
48
46
2005
199
52
71
50
Andamento utenza negli anni
Tab. 2
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 17
B. Dati di attività
Andamento utenza D.P.D. - ASL 13
1200
1000
n° utenti
800
600
400
200
0
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
alcolisti
135
155
190
213
186
227
245
277
346
372
tossicodip
425
469
530
567
620
753
746
756
762
741
0
0
0
0
0
0
20
23
33
61
560
624
720
780
806
980
1011
1056
1141
1174
tabagisti
totale
anni
Tab. 3
Andamento utenza complessiva - distinta per sede
700
N° pazienti
600
500
NOVARA
400
ARONA
300
BORGOMANERO
200
TRECATE
100
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Anni
Tab. 3/bis
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 18
B. Dati di attività
PROFILO DELL’UTENZA ALCOLDIPENDENTE
Relativamente alle caratteristiche della popolazione alcoldipendente che si è rivolta alle
varie sedi della struttura, si riscontrano le caratteristiche anagrafiche riportate nella
Tab. seguente:
¾ Popolazione Alcoldipendente, in carico alla struttura, distribuita per classi (fasce)
d’età:
DISTRIBUZIONE UTENTI ALCOLDIPENDENTI PER CLASSI DI ETA'
120
100
N° UTENTI
80
60
40
20
0
<19
20-29
30-39
40-49
50-59
>60
1996*
0
5
24
31
18
4
1997
0
12
40
46
38
19
1998
0
24
43
62
42
19
1999
0
22
62
58
44
27
2000
1
17
49
57
28
34
2001
0
13
66
76
42
30
2002
1
10
62
89
52
31
2003
1
10
64
88
69
45
2004
0
17
91
105
86
47
2005
0
24
107
111
84
46
CLASSI DI ETA'
Tab. 4 - (*) : dal conteggio mancano le fasce d’età della sede di Arona riferite all’anno ’96.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 19
B. Dati di attività
L’analisi dell’utenza per classi d’età (vedi tab. 4) evidenzia che la classe modale
prevalente (stabile dall’anno 2000) è 40-49 anni. Gli individui di età compresa tra i 30 e i
59 anni rappresentano l’ 81,18% di tutti gli alcoldipendenti in esame; i giovani al di
sotto dei 30 anni sono una quota pari al 6,45% del totale; infine, non trascurabile è la
quota di ultrasessantenni ( 12,37% degli utenti totali).
PAZIENTI ALCOLDIPENDENTI ANNO 2005
N° UTENTI
150
100
50
0
nuovi utenti
già in carico o rientrati
NOVARA
69
130
ARONA
17
35
B.MANERO
28
43
TRECATE
14
36
UTENTI TRATTATI
Tab. 5
L’utenza con problematiche alcol-correlate in carico alla struttura cresce negli
anni; in termini percentuali essa corrisponde a circa il 32,10 % dell’utenza complessiva.
Ciò nonostante essa non rappresenta che una minima parte di coloro che
necessiterebbero di un trattamento specifico per problemi alcol-correlati.
Più che soddisfacente appare il numero di nuovi utenti (n° 128) che hanno fatto
riferimento alla struttura chiedendo la presa in carico.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 20
B. Dati di attività
PROFILO DELL’UTENZA TOSSICODIPENDENTE
Relativamente alle fasce (classi) d’età della popolazione tossicodipendente che si è rivolta
alla struttura si riscontrano le caratteristiche anagrafiche riportate nella Tab. seguente:
¾ Popolazione Tossicodipendente, in carico alla struttura, distribuita per fasce d’età:
DISTRIBUZIONE UTENTI TOSSICODIPENDENTI PER CLASSI DI ETA'
200
180
160
N° UTENTI
140
120
100
80
60
40
20
0
<15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
>40
1996
0
8
76
144
103
73
21
1997
0
9
85
126
151
67
31
1998
0
18
80
147
155
80
50
1999
0
22
84
141
150
108
65
2000
0
22
86
134
169
132
77
2001
2
51
109
153
191
144
103
2002
0
36
139
141
157
154
109
2003
1
27
122
127
184
148
147
2004
1
30
119
127
172
154
159
2005
0
33
119
131
166
149
143
CLASSI DI ETA'
Tab. 6
Aumenti o diminuzioni numeriche sono da mettersi in relazione, verosimilmente, a:
1. Passaggi da una classe d’età alla successiva;
2. nuova utenza afferente dal “sottobosco”;
3. rientro di pazienti già conosciuti; trasferimento ad altre strutture.
4. chiusura programma, abbandono volontario del trattamento, exitus.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 21
B. Dati di attività
PAZIENTI TOSSICODIPENDENTI ANNO 2005
N° UTENTI
250
225
200
175
150
125
100
75
50
25
0
nuovi utenti
già in carico o rientrati
NOVARA
105
237
ARONA
44
96
B.MANERO
47
100
TRECATE
41
71
UTENTI TRATTATI
Tab. 7
L’indice di ricambio dell’utenza appare fisiologico. Totale nuovi utenti: n° 237 (n° 11
nuovi ingressi in più rispetto all’anno 2004) – Totale utenti già in carico: n° 504. Il n° totale
dei paz. T.D. complessivamente trattati, rispetto all’anno 2004, è diminuito (per chiusura
programma, trasferimento c/o altri centri, abbandono volontario del trattamento, exitus) di n°
21 unità.
UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO
300
250
200
150
100
50
0
Novara
UTENTI ALCOLDIPENDENTI
Arona Borgom Trecate
Maschi
284
114
129
94
Femmine
58
26
18
18
n° utenti anno 2005
n° utenti anno 2005
UTENTI TOSSICODIPENDENTI
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Novara
Arona
Borgomane
Trecate
Maschi
148
38
54
31
Femmine
51
14
17
19
SESSO
SESSO
Tab.8
Tab. 9
Permane la prevalenza dell’utenza maschile che si rivolge alla nostra struttura per
affrontare le problematiche correlate all’uso/abuso di sostanze psicoattive; confermando
essere con ciò - la tossico/alcoldipendenza - estremamente selettiva per sesso. Nella
fattispecie si rilevano - in media - i seguenti rapporti maschi/femmine: T.D. 5,2/1 alcodipendenza circa 2,7/1.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 22
B. Dati di attività
DIFFUSIONE VIRALE
Diffusione virale in pz. TD - anno 2005
800
700
600
n° utenti
500
400
300
200
100
0
Positivi
Negativi Non eseg. Non noti
HCV
269
122
145
205
HBV
137
121
145
208
HIV
91
201
250
199
Totale utenza
vaccinati
Tot.
Utenza
143
741
Tab. 10
I dati disponibili, sui test effettuati nell'anno, per le epatiti B, C e per l’HIV,
dimostrano che tra i tossicodipendenti in carico (n° 741) è particolarmente diffusa
l’epatite C (n° 269 Positività), seguita dall’epatite B (n° 137 positività) e
dall’infezione da HIV (n° 91 positività).
Tra i soggetti in carico sono stati vaccinati per epatite B n° 143 pazienti.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 23
B. Dati di attività
MONITORAGGIO ATTIVITA' RESIDENZIALE – SEMIRESIDENZIALE PER
TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI E PER PAZ. IN AIDS:
Residenziale
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2002
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2002.
N° giornate di assistenza – Anno 2002
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2003
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2003.
N° giornate di assistenza – Anno 2003
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2004
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2004.
N° giornate di assistenza – anno 2004
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2005
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2005.
N° giornate di assistenza – anno 2005
75
Semiresidenz. Case alloggio
malati AIDS
2
11
69
2
11
8.107
170
1.438
63
///
10
59
///
10
9.041
///
1.122
57
4
5
52
4
5
8470
163
599
55
2
11
53
2
11
7.144
372
1.175
Tab.11
Nell’anno 2005, come già avvenuto negli anni precedenti, abbiamo assistito ad
una non completa aderenza all’inserimento in Comunità Terapeutiche residenziali da
parte di nostri utenti per i quali era già stato avviato e concluso l’iter amministrativo
che predispone all’invio c/o codeste strutture. Infatti, dei cinquantacinque (55) pazienti
eleggibili a questo tipo di trattamento solamente cinquantatre (53) si sono presentati
spontaneamente o sono stati accompagnati presso la prescelta Comunità Terapeutica; i
rimanenti due (2) pazienti sono stati oggetto di rivalutazione da parte delle èquipes
curanti, al fine di indagare sulle possibili motivazioni che li hanno indotti a rinunciare a
tale percorso e conseguentemente poter offrire loro scelte terapeutiche alternative.
Diminuito complessivamente il n° di giornate di degenza, riferite all’anno 2005
rispetto all’anno 2004, per abbandoni precoci del percorso terapeutico comunitario o
per ingressi avvenuti nell’ultimo periodo dell’anno 2005.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 24
B. Dati di attività
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE
Soggetti che hanno ricevuto Interventi di tipo informativo
n°soggetti raggiunti
INTERVENTI DI TIPO INFORMATIVO
1800
1650
1500
1350
1200
1050
900
750
600
450
300
150
0
studenti
m .i.
studenti
m .s
docenti
m .i.
docenti
m .s.
altro
anno 2000
240
1192
12
0
304
anno 2001
1101
1695
67
39
454
anno 2002
104
998
57
32
671
anno 2003
222
259
4
30
276
anno 2004
346
733
24
0
416
anno 2005
196
702
5
20
0
Destinatari dell'intervento
Tab. 12
Nell'ambito territoriale di competenza aziendale sono stati effettuati interventi
informativi e di sensibilizzazione nelle scuole medie superiori ed inferiori (studenti e
personale docente), per i MMG, per la popolazione in generale, per le OSS. Tematiche
trattate nell’ambito dei comportamenti a rischio:
9 Informazioni sulle sostanze d’abuso, sul senso dei comportamenti a rischio, sui
fattori che conducono alla dipendenza;
9 attività del Ser.T.; visibilità ed accessibilità del servizio; risorse d’aiuto presenti;
9 incidenza del fenomeno alcol tra i giovani; problematiche alcol-correlate;
9 il fumo di tabacco ed il tabagismo;
9 le “strategie” utilizzate, inconsapevolmente per raggiungere uno stato di
benessere, loro utilità e rischi.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 25
B. Dati di attività
Soggetti che hanno ricevuto Interventi di tipo formativo
n° soggetti raggiunti
INTERVENTI DI TIPO FORMATIVO
1400
1300
1200
1100
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
studenti
m .i.
studenti
m .s
anno 2000
0
680
12
18
50
anno 2001
28
936
5
50
0
anno 2002
0
954
9
83
0
anno 2003
234
924
24
119
176
anno 2004
422
750
75
220
0
anno 2005
523
1308
134
153
0
docenti m .i. docenti m .s.
altro
Destinatari degli interventi
Tab. 13
Analogamente ai precedenti, e sempre nell'ambito territoriale di competenza
aziendale, sono stati effettuati interventi di tipo formativo rivolti a docenti, studenti,
genitori.
Parte degli incontri è stata gestita direttamente dagli operatori D.P.D.; sul territorio di
Novara, inoltre, un elevato numero di incontri è stato realizzato nell’ambito del progetto
“Eccoci!”, finanziato dalla Regione Piemonte (L.45/99)
Tematiche trattate:
9 “Adolescenza e comportamenti a rischio”; “Adolescenza e prevenzione del
disagio adolescenziale”; “Le dipendenze”; “Infezione da HIV”; (docenti e
studenti)
9 “Il rapporto con i pari”, “il rapporto con gli adulti”, “quali droghe conosci”
“l’AIDS e le MTS”(studenti)
9 motivazione, emotività in rapporto all’apprendimento, rinforzo dei
comportamenti adattivi ed estinzione di quelli disadattivi; riflessione sui
comportamenti degli adolescenti tra loro e con gli adulti; contenuti della
crescita: analisi di strategie e risorse da attivare rispetto agli aspetti più faticosi
dello sviluppo; (docenti e studenti)
9 abuso di sostanze psicoattive; concetto di salute, malattia, benessere fisico,
benessere psicologico e gestione delle condizioni di malessere psicologico.
(studenti).
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 26
B. Dati di attività
N° interventi: informativi/formativi
N° INTERVENTI : INFORMATIVI/FORMATIVI
300
n° interventi
250
200
150
100
50
0
Novara
Borgom .
Arona
Trecate
1999
148
11
0
26
2000
211
41
6
55
2001
181
73
13
35
2002
152
12
0
26
2003
104
25
3
46
2004
261
13
6
86
2005
260
24
1
62
Sedi distrettuali D.P.D.
Tab. 14
La panoramica attuale, relativa alla sommatoria delle attività di tipo
informativo/formativo effettuate nell’anno 2005, mostra una offerta stabile a Novara;
Borgomanero ha notevolmente aumentato il livello prestazionale; ad Arona e Trecate si
registra una considerevole flessione. Globalmente gli interventi sono diminuiti. Ciò è da
mettersi in relazione al progressivo assottigliarsi della équipe prevenzione, in seguito alla
riduzione del personale operante e del numero di ore dedicabili a queste attività.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 27
B. Dati di attività
UTENTI APPOGGIATI IN MOBILITA'
Intra ed Extra regionale
¾ Affluenza di utenti appoggiati alle varie sedi della struttura nel corso dell’anno 2005,
in mobilità attiva da altre A.S.L. (intra ed extra regionali):
UTENTI APPOGGIATI IN MOBILITA'
120
n° utenti
100
80
60
40
20
0
Novara
Arona
B.manero
Trecate
2000
71
5
22
25
2001
97
9
19
26
2002
66
8
27
22
2003
74
7
26
32
2004
74
6
30
21
2005
68
15
20
27
Sedi distrettuali D.P.D.
Tab. 15
Note: Globalmente stabile l'affluenza di nuovi utenti T.D. in appoggio da
strutture extra-aziendali; la stessa viene quantificata in 1/5 dell’utenza T.D.
complessivamente in carico alla ns struttura (130/741) e genera un carico di lavoro
aggiuntivo e particolarmente gravoso per il nostro personale.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 28
B. Dati di attività
ATTIVITÀ DELL’AMBULATORIO DI
DISASSUEFAZIONE TABAGICA
(Svolta con finanziamenti regionali assegnati per iniziative a favore della lotta alle dipendenze patologiche)
Nel corso dell’anno 2005 sono stati seguiti n° 61 utenti; di questi: n° 18 hanno dato la loro
disponibilità per partecipare esclusivamente ai corsi, senza transitare dall’ambulatorio.
L’età media dei pazienti afferiti è di 51 anni. Per quanto attiene la scolarità, il 54,5% ha
conseguito la licenza media inferiore; il 41% la licenza media superiore ed il 4,5% la laurea.
Per quanto riguarda l’ANAMNESI FAMILIARE DEL TABAGISMO riportiamo nella
seguente Tabella le percentuali di risposta.
PADRE
MADRE
PARTNER
FUMA
72.7%
9.0%
31.8%
HA SMESSO
0.0%
0.0%
6.8%
NON FUMA
27.3%
91%
61.4%
/
/
/
SONO SINGLE
9.1%
L’età media di iniziazione al fumo è di 15 anni.
Per quanto riguarda una VALUTAZIONE SOGGETTIVA DI “QUANTO FUMA” il
campione si distribuisce come segue:
QUANTO FUMA?
poco
abbastanza
4,5%
18,1%
Quanto fuma?
molto
31,9%
moltissimo
45,5%
Percentuali
In ingresso il 45.4% fumava da ventuno a quaranta sigarette al giorno, il 36.4% da dieci a
venti sigarette, il 9.1% più di quaranta e un altro 9.1% meno di dieci sigarette.
Per quanto riguarda la variabile “NUMERI DI TENTATIVI PER SMETTERE DI
FUMARE”, il 41% dei partecipanti ha fatto un tentativo, il 36,4% da due a quattro, il
13.6% non ha mai tentato di smettere ed il 9.1% ha fatto più di quattro tentativi.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 29
B. Dati di attività
PROGETTO “DECIDO… E SMETTO”
(Progetto sviluppato nel 2004 e 2005 con finanziamento regionale per iniziative di contrasto alle dipendenze patologiche)
Al progetto Decido e Smetto hanno aderito 112 dipendenti dell’ASL 13 di Novara.
Ai corsi hanno partecipato 40 degli aderenti (il 75.5% dei partecipanti) e 13 esterni (il 24.5%).
Dei partecipanti il 69.8% erano donne e il 30.2% uomini.
Per quanto riguarda la variabile ETÀ il 43.4% avevano dai 45 ai 54 anni, il 26.4% dai 35 ai 44
anni, il 15.1% dai 25 ai 34 anni e il 13.2% un’età pari o superiore ai 55 anni.
Per quanto riguarda la SCOLARITÀ il 71.7% ha conseguito un diploma di scuola media
superiore, il 20.8% la licenza inferiore o media e il 7.5% il diploma di laurea.
In riferimento al PROFILO PROFESSIONALE, il 58.5% svolge mansioni sanitarie, il 24,5%
non è dipendente asl, il 13.2% svolge mansioni tecniche e il 3.8% compiti amministrativi.
Per quanto riguarda l’ANAMNESI FAMILIARE DEL TABAGISMO riportiamo nella
seguente Tabella le percentuali di risposta.
PADRE
MADRE
PARTNER
FUMA
49.1%
20.8%
45.3%
HA SMESSO
28.3%
13.2%
20.8%
NON FUMA
18.9%
60.4%
22.6%
/
/
/
SONO SINGLE
9.4%
3.8%
5.7%
1.9%
NON RISPONDE
Nel seguente grafico rappresentiamo, invece, le percentuali relative all’ETÀ DELLA PRIMA
SIGARETTA.
ETA' PRIMA SIGARETTA
non risponde
Età
<12 anni
5,7%
1,9%
13-17 anni
60,4%
28,3%
18-21 anni
> 22 anni
Età inizio
3,8%
Percentuali
Per quanto riguarda una VALUTAZIONE SOGGETTIVA DI “QUANTO FUMA” il
campione si distribuisce come segue:
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 30
B. Dati di attività
QUANTO FUMA?
poco
abbastanza
9,4%
20,8%
Quanto fuma?
47,2%
molto
moltissimo
22,6%
Percentuali
Per quanto riguarda la variabile “NUMERI DI TENTATIVI PER SMETTERE DI
FUMARE”, il 41.5% dei partecipanti ha fatto da due a quattro tentativi, il 26,4% un tentativo,
un altro 26.4% non ha mai tentato di smettere ed il 5.7% ha fatto più di quattro tentativi.
Nell’ambito del progetto sono stati realizzati n° 8 corsi. Iniziati nel settembre del 2004 e
conclusi nel novembre 2005.
Ciascun corso prevedeva una fase intensiva che richiedeva la partecipazione a cinque incontri
consecutivi nell’arco della prima settimana.
Il 64% dei partecipanti è stata sempre preente in questa fase, il 28,3% ha frequentato 3-4
incontri, il 5,7 due e l’1,9% un solo incontro.
Dopo la fase intensiva cominciava la fase di sostegno che richiedeva la partecipazione a sette
incontri distribuiti nell’arco di sei settimane.
Il 22,6% ha sempre partecipato, il 35,8% ha frequentato a 6-4 incontri, il 13,2 a 2-4 ed il
28,3% a meno di due incontri.
In ingresso il 49,1% fumava da undici a venti sigarette al giorno, il 18,9% da ventuno a trenta
sigarette, il 17% da sei a dieci, il 9,4% oltre trenta e solo l’1,9% aveva appena smesso.
I livelli di monossido rilevati all’inizio del corso confermano il numero di sigarette dichiarato:
l’81,1% ha un livello di monossido superiore a 20ppm, il 9,4% un livello di 11-20ppm, il
3,8% di 7-10ppm e un altro 3,8% un livello pari a 0-6ppm. Solo su un soggetto (1,9%) non è
stato rilevato il monossido in ingresso.
Alla fine della fase intensiva il 37.7% dichiarano di fumare fino a 5 sigarette, il 20.8% di aver
smesso, il 18,9% di fumare da sei a dieci sigarette e solo il 7.5% di fumarne da undici a venti.
Nessuno fuma da ventuno a trenta o oltre le trenta sigarette. Il 15.1% non era presente al 1°
momento di verifica.
Sempre alla fine della fase intensiva le percentuali per livello di monossido rilevato sono le
seguenti: il 34% dei partecipanti ha un livello > a 20ppm, il 22.6% un livello di 11-20ppm, un
altro 22.6% pari a 0-6ppm e il 5.7% un livello di monossido compreso tra 7 e 10ppm.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 31
B. Dati di attività
Al termine del trattamento le percentuali relative al numero di sigarette fumate sono le
seguenti: del 43.4% non abbiamo il dato perché assente, il 24.5% ha dichiarato di aver
smesso, il 17.0% fuma fino a 5 sigarette, l’11,3% ne fuma da sei a dieci e il 3.8% da undici a
venti.
Le percentuali per livello di monossido sono le seguenti: il 45.3% non è stato sottoposto alla
rilevazione, il 30.2% riporta un tasso di monossido pari a 0-6ppm, il 13.2% pari a 11-20ppm,
il 5.7% compreso tra 7 e 10ppm e un altro 5.7% maggiore a 20ppm.
Nel seguente grafico riportiamo l’andamento della variabile “numero di sigarette” in ingresso,
alla fine della fase intensiva e alla fine del trattamento:
Numero sigarette
60,0%
ha smesso
50,0%
fino a 5
40,0%
da 6-10
da11-20
30,0%
da 20-30
oltre 30
20,0%
missing
10,0%
0,0%
in ingresso
fine fase intensiva
fine corso
Fasi
Nel seguente grafico riportiamo, invece, l’andamento del livello di monossido espirato nelle
tre fasi:
Livelli di CO espirato
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
0-6ppm
7-10ppm
11-20ppm
>20ppm
missing
in ingresso
fine fase
intensiva
fine corso
FASI
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 32
Tutto ciò che so del mondo, anche tramite la
scienza, io lo so a partire da una percezione mia
o da un’esperienza del mondo senza la quale gli
stessi simboli della scienza non significherebbero
nulla. […] Non dobbiamo dunque chiederci se
percepiamo veramente il mondo, dobbiamo
invece dire: il mondo è ciò che noi percepiamo.–
M. Merleau-Ponty, Fenomenologia della
percezione (1945), pp. 16-17, 25
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 33
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
SOSTANZE PRIMARIE D'ABUSO – Paz. T.D.
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Allucinogeni
0
0
0
1
0
1
1
3
2
1
Amfetamine
2
1
0
1
2
1
1
3
2
7
Non
ril.
3
9
5
5
5
5
3
8
7
Barbiturici
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
Benzodiazepine
5
6
6
4
1
3
2
4
3
5
Cannabinoidi
10
31
64
67
65
113
152
147
130
122
Cocaina
5
9
19
23
21
39
59
73
88
113
Crack
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
Eroina
383
399
424
457
507
579
510
514
524
478
0
0
0
0
0
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Non
ril.
Non
ril.
0
1
1
1
1
1
3
1
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
7
8
1
10
4
5
2
5
405
452
530
567
603
753
736
756
762
741
%
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Allucinogeni
0,00
0,00
0,00
0,18
0,00
0,13
0,14
0,40
0,26
0,13
Amfetamine
0,49
0,22
0,00
0,18
0,33
0,13
0,14
0,40
0,26
0,94
Ecstasy
0,66
1,70
0,88
0,83
0,66
0,68
0,40
1,04
0,94
Barbiturici
non
ril.
0,00
0,22
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Benzodiazepine
1,23
1,33
1,13
0,71
0,17
0,40
0,27
0,53
0,39
0,67
Cannabinoidi
2,47
6,86
12,08 11,82 10,78 15,01 20,65 19,44 17,06 16,46
Cocaina
1,23
1,99
3,58
4,06
3,48
5,18
8,02
9,66
11,54 15,24
Crack
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,26
Eroina
94,57 88,27 80,00 80,60 84,08 76,89 69,29 67,99 68,76 64,50
Metadone
(escl.ter.sost.)
Morfina
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,13
0,14
013
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Altri oppiacei
non
ril.
non
ril.
0,00
0,00
0,19
0,18
0,17
0,13
0,14
0,40
0,13
0,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,44
1,32
1,41
0,17
1,33
0,54
0,66
0,26
0,67
Ecstasy
Metadone (escl. Ter.
sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Altro
TOTALE
Tab. 16
Inalanti
Altro
0,00
Tab. 17
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 34
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
SOSTANZE D'ABUSO SECONDARIE – Paz. T.D.
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Allucinogeni
1
2
0
1
0
0
0
2
1
2
Amfetamine
3
3
0
6
0
0
0
1
1
3
non ril.
2
12
4
6
3
4
5
7
7
Barbiturici
1
0
0
0
0
1
1
1
4
0
Benzodiazepine
7
10
11
13
28
25
25
22
17
15
Cannabinoidi
49
39
47
65
54
74
64
65
77
59
Cocaina
14
26
58
131
156
189
240
269
297
249
Crack
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
Eroina
7
5
3
10
3
10
8
15
14
21
Metadone
(escl.ter.sost.)
Morfina
1
1
0
0
0
0
2
2
13
5
0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
Altri oppiacei
non ril.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Inalanti
non ril.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Alcool
21
24
41
64
42
35
44
47
61
62
Altro
3
1
1
1
2
2
1
0
0
1
107
113
173
295
291
339
390
431
494
425
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Allucinogeni
0,93
1,77
0,00
0,34
0,00
0,00
0,00
0,46
0,20
0,47
Amfetamine
2,80
2,65
0,00
2,03
0,00
0,00
0,00
0,23
0,20
0,70
Ecstasy
non ril.
1,77
6,94
1,36
2,06
0,88
1,03
1,16
1,41
1,64
Barbiturici
0,93
0,00
0,00
0,00
0,00
0,29
0,26
0,23
0,80
0,00
Benzodiazepine
6,54
8,85
6,36
4,41
9,62
7,37
6,41
5,10
3,44
3,52
Cannabinoidi
45,79 34,51 27,17 22,03 18,56 21,83 16,41 15,08 15,58 13,88
Cocaina
13,08 23,01 33,53 44,41 53,61 55,75 61,54 62,41 60,12 58,58
Crack
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,23
0,20
0,00
Eroina
6,54
4,42
1,73
3,39
1,03
2,95
2,05
3,48
2,83
4,94
Metadone (escl. ter.
sost.)
Morfina
0,93
0,88
0,00
0,00
0,00
0,00
0,51
0,46
2,63
1,17
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,26
0,23
0,20
0,23
Altri oppiacei
non ril.
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Inalanti
non ril.
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Alcool
19,63 21,24 23,70 21,69 14,43 10,32 11,28 10,90 12,34 14,58
Altro
2,80
Ecstasy
TOTALE
Tab. 18
%
0,88
0,58
0,34
0,69
0,59
0,26
0,00
0,00
0,23
Tab. 19
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 35
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
Sostanze d'abuso primarie - Paz. T.D.
700
600
n° utenti
500
400
300
200
100
0
1996 1997 1998 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Ecstasy
0
3
9
5
5
5
3
8
7
Cannabinoidi
10
31
64
65
113
152
147
130
122
Cocaina
5
9
19
21
39
59
73
88
113
383
399
424
507
579
510
514
524
478
Eroina
anno
Tab. 20
Dalle tabelle 16, 17 e 20 si rileva, rispetto ai consumatori primari dell’anno 2004
una flessione dei consumatori di cannabinoidi (122 vs 130), un importante aumento dei
consumatori di cocaina (113 vs 88) ed una notevole flessione del numero relativo dei
consumatori di eroina (478 vs 524); su quest’ultima sostanza la percentuale d’uso in
senso assoluto fa osservare una diminuzione di 4,26 punti percentuali sull’anno
precedente (64,50% / 68,76%).
Sostanze d'abuso secondarie - Pz. T.D.
500
450
400
n° utenti
350
Alcool
Eroina
300
Cocaina
250
Cannabinoidi
200
Benzodiazepine
Ecstasy
150
100
50
0
1996
1997
1998
1999
2001
2002
2003
2004
2005
anno
Tab. 21
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 36
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
Dalle tabelle 18, 19 e 21 si può notare, rispetto all’uso secondario riferito all’anno
2004, un aumento del numero dei consumatori di eroina (21 vs 14); diminuisce
notevolmente il n° dei consumatori di cocaina quale sostanza secondaria d’abuso (249 vs
297).
CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Superalcolici
9
5
15
15
22
29
28
31
45
57
Aperitivi, amari,
digestivi
Vini
1
2
6
14
3
5
3
4
8
13
56
124
128
122
136
162
168
185
217
237
Birra
4
7
29
28
25
31
45
57
76
75
Non rilevato
0
0
0
4
0
0
0
0
0
0
TOTALE
70
138 178 183 186 227 244 277 346 372
Tab.22
Aumenta ulteriormente il numero di consumatori di vino, che rimane la
sostanza alcolica di uso primario più diffusa tra gli utenti alcoldipendenti in
carico, seguiti – nell’ordine – dai consumatori di birra e superalcolici.
%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Superalcolici
12,86 3,62 8,43 8,20 11,83 12,78 11,48 11,19 13,00 15,32
Aperitivi, amari,
digestivi
Vini
1,43 1,45 3,37 7,65 1,61 2,20 1,23 1,44 2,31 3,49
80,00 89,86 71,91 66,67 73,12 71,37 68,85 66,79 62,71 63,70
Birra
5,71 5,07 16,29 15,30 13,44 13,66 18,44 20,58 21,96 20,16
Non rilevato
0,00 0,00 0,00 2,19 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Tab. 23
Nell'anno 2005 si osserva un decremento relativo percentuale del consumo
di birra (20,16%), rispetto al totale dei pazienti in carico, ed un picco del 15,32%
del consumo di superalcolici, mentre continua nell’osservato il modico aumento
percentuale del consumo di vino, passando dal 62,71% del 2004 al 63,70% del
2005.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 37
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
CONSUMO BEVANDE ALCOLICHE
220
200
180
160
140
1996
n° pazienti alcolisti
120
1997
100
1998
80
1999
2001
60
2002
2003
40
2004
20
2005
0
Superalcolici
Aperitivi,
am ari,
digestivi
Vini
Birra
Non rilevato
bevande
Tab. 24
Nel 2005 (vedi tab. 24), come per altro negli anni precedenti, la bevanda alcolica
maggiormente consumata, tra i pazienti afferiti alla ns struttura, è il vino, seguita dalla
birra, dai superalcolici e dagli aperitivi, amari e digestivi.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 38
Il soggetto del gran sogno della vita è in
un certo senso uno soltanto: la volontà di
vivere.
A. Schopenhauer, Parerga e paralipomena
(1851), I, p. 304
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 39
D. Analisi, valutazione, commenti ….
¾ Anno di attività: XXVI°
¾ Riflessioni sintetiche sulla relazione:
Lo scrivente non può che continuare ad esprimere la propria soddisfazione per le
attività svolte nell’anno 2005 e per la disponibilità e qualità del servizio erogato dal
personale afferente alle strutture Dipartimentali; pur essendo tutto perfettibile è
innegabile lo sforzo profuso – dalla dirigenza e dal comparto - nel concorrere a
realizzare gli obiettivi negoziati con la Direzione Generale;
L’enorme lavoro trattamentale, di presa in carico e cura, così come l’attenzione ai
percorsi di crescita e di prevenzione dei rischi legati al consumo di sostanze, deriva dalla
dedizione (profonda) all’ascolto nel pieno rispetto delle persone e della loro domanda di
assistenza sanitaria; pertanto, pur avendo garantito con le esigue risorse in dotazione,
ancora una volta, livelli prestazionali efficaci ed efficienti devo comunque rimarcare
quella che è la tendenza che da diversi anni caratterizza la nostra struttura: la domanda
(reale e “propria” rispetto alle funzioni istituzionali) è cresciuta in misura eccessiva
rispetto al livello di capacità di erogazione stanziato; la cronica (oramai critica) carenza
di risorse umane ed economiche - qualora non rivisitata e corretta in funzione del carico
di lavoro, del bacino di utenza e delle caratteristiche geografiche territoriali - porterà
inesorabilmente alla creazione di liste d’attesa, alla riduzione quantitativa e qualitativa
del servizio offerto o alla chiusura delle sedi distrettuali che non potranno garantire
risposte adeguate, sul piano trattamentale multidisciplinare, alle richieste di intervento.
Siamo sempre più consci del fatto che occorre garantire un futuro di cura adeguato in linea con il susseguirsi dei cambiamenti a cui assistiamo nel variegato ed ampio
panorama delle dipendenze - e che inevitabilmente parteciperemo alla prossima grande
sfida che si svolgerà nello scenario dell’organizzazione. Gli ostacoli economici e le
difficoltà dei servizi del sistema sanitario potranno generare gravi impedimenti
all’utenza con dipendenza da sostanze che ricorre a tale forma di assistenza sanitaria.
Tutto ciò richiederà adattamenti continui; pur tuttavia occorrerà evitare tutte quelle
forme di cambiamento che potranno riflettersi negativamente sulla professionalità e
qualità dell’intervento offerto, nonché sulla qualità di vita degli operatori stessi.
A tal proposito mi viene in aiuto Platone quando dice che “è insensato occuparsi di
qualsiasi cosa se prima non si è raccolto il messaggio dell’oracolo di Delfi che invita alla
conoscenza di sé”. “Conoscere se stessi” significa allora conoscere i propri limiti, perché,
solo nell’esperienza del limite, la vita acquista forma, come l’acquista il fiume che, senza
argini, perderebbe la potenza della sua corrente. Ciò significa che dobbiamo delimitare
l’ambito di ciò che possiamo fare e di ciò che non possiamo fare, per non incorrere nelle
conseguenze infauste e inattese che possono derivare dall’imponderabile, a cui l’uomo è
ineluttabilmente esposto, o dall’esercizio dissennato della sua libertà; perché, come dice
Aristotele: “E’ credibile solo ciò che è possibile”.
Diventa allora quanto mai indispensabile una ripresa della virtù antica che invitava
l’uomo a non oltrepassare il limite. Certo, ai Greci non possiamo tornare, ma l’invito
che essi rivolgevano all’uomo di dare una misura a se stesso oggi diventa non solo
attuale, ma addirittura urgente. Si tratta di una misura che non va cercata nei principi
formulati quando la natura era immodificabile, ma in quell’indicazione aristotelica che,
in assenza di principi generali, consente di prendere decisioni esaminando “caso per
caso”. Una sorta di “etica del viandante” che, non disponendo di mappe, affronta le
difficoltà del percorso a seconda di come di volta in volta esse si presentano e con i mezzi
a sua disposizione in quel momento. Questo è il nostro limite, e in questo limite
dobbiamo decidere.
[Letture consigliate: La casa di psiche, U. Galimberti;
Feltrinelli Editore Milano,“Campi del sapere” ottobre 2005]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 40
D. Analisi, valutazione, commenti ….
¾ Sintesi valutativa sulle attività:
¾ L’indice di ricambio dell’utenza, ovvero dei nuovi utenti T.D. ed Alcolisti
presi in carico (n° 365 nuovi pazienti distinti in 237 T.D. e 128 Alcolisti),
corrisponde a circa il 31,09% rispetto al totale utenza (n° 1174 paz.),
innegabile frutto del lavoro, svolto a vari livelli dagli operatori della s.c. Ser.T.
e s.s.v.dip. Alcologia, teso a favorire l’avvicinamento al servizio da parte del
c.d. “sommerso”;
¾ Nel corso dell’anno, relativamente alle azioni finalizzate alla “attivazione e
mantenimento interventi di prevenzione delle infezioni droga-correlate” sono
stati raggiunti i risultati seguenti: E’ diventata prassi comune l’uso delle
schede infettivologiche, la conservazione e l’aggiornamento della scheda stessa
all’interno della cartella di ciascun paziente, al fine di renderne agevole la
consultazione durante la visita. E’ stata effettuata la formazione del personale
sulle modalità di counselling per l’HIV. I vari operatori del working team si
sono avvicendati nell’esposizione del lavoro multidisciplinare, spaziante dal
counselling pre e post-test HIV al counselling ai pazienti tossicodipendenti, ai
pazienti HIV positivi in fase sintomatica e asintomatica; nonché, dal
counselling infermieristico a quello degli operatori socio-educativi ed a quello
svolto in carcere. Sono, altresì, state date indicazioni sul protocollo da
adottare dopo esposizione professionale al virus e sugli aspetti medico-legali
del counselling per l’HIV.
¾ L’attività ambulatoriale di disassuefazione tabagica, già presente a Novara, è
stata estesa anche al sub-distretto di Ghemme. L’ambulatorio è stato aperto al
pubblico dal 14 Novembre 2005 e l’accesso alle prestazioni avviene tramite
appuntamento. In incremento il n° di persone che hanno fatto richiesta di
interventi di disassuefazione tabagica (vedi tabelle relative);
¾ Attività di formazione interna autogestita - tematiche trattate: “Il paziente
alcolista”; “Aggiornamento sul trattamento dell’epatite da HCV”; “Le nuove
droghe: la Ketamina”;”Procedure di inserimento nelle diverse tipologie di
strutture comunitarie”; “Aggiornamenti sulle attività di prevenzione”; “Il
conselling”;
¾ Aggiornamento interno autogestito – accreditato ECM – tematiche trattate:
“Adolescenti con problemi di tossicodipendenza: aspetti clinici”; “Accoglienza
del cliente: il counselling”; “I problemi alcolcorrelati in età giovanile”; “La
doppia diagnosi: Abuso di sostanze ed esordio di patologie psichiatriche
durante l’adolescenza”; “Rapporti tra Dipartimento e Magistratura, con
particolare riferimento alla tutela giudiziaria dei minori”; “Aspetti medicolegali relativi alla presa in carico di persone adolescenti”;
¾ E' proseguito il progetto “Chiocciola 2000”; nello specifico porta
capillarmente sul territorio risorse formative/informative, attraverso incontri
personalizzati con la popolazione target, riguardo l’uso di sostanze ed alle
relative conseguenze.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 41
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Altresì facilita e promuove l’accesso ai servizi pubblici mediante
presentazione orale dello stesso e distribuzione di materiale informativo nel
corso degli incontri; nell’ambito di “chiocciola 2000” è stato attivato
l’omonimo sito internet (www.chiocciola2000.it).
Per i dati relativi all’accesso al sito vedi tab. seguente:
Quantità
Promozione Progetto "Chiocciola 2000"
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
800
Brochure distribuite per
promozione sito
Locandine esposte per
promozione sito
15
0
Promozione progetto
sui media
1
Modalità di promozione
Tab. 25
Accessi al sito
250000
n° accessi
200000
150000
100000
50000
0
2003
2004
2005
4203
10759
6344
112199
236265
160658
opinioni espresse via
mail
12
20
12
richieste esperti via mail
3
4
n° visitatori sito
n° pagine visitate
1
12
Partecipanti al forum
anni
Tab. 26
Nota bene: il dato relativo al n° di visitatori del sito ed al n° di pagine visitate, per il 2005,
è un dato parziale, in quanto per problemi tecnici (occorsi nei mesi di marzo, maggio, luglio
agosto, dicembre) il contatore non ha funzionato correttamente e molti di questi dati sono
andati persi.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 42
D. Analisi, valutazione, commenti ….
¾ Di seguito vengono sintetizzati le principali iniziative aventi carattere
informativo, formativo e di sensibilizzazione svolte nell’a.s. 2004/2005 e
nell’anno 2005:
Sede di: Novara
Tipologia di intervento: interventi informativi/formativi
Durata: anno scolastico 2004-2005
Descrizione contenutistica: il progetto “Una sperimentazione di peer education”
Destinatari: docenti e studenti Istituto Magistrale Novara
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2004-2005
Descrizione contenutistica: “Informazione, sensibilizzazione in tema di
alcool/tossicodipendenza” in collaborazione con operatori del progetto “Oblò” –
Ufficio Territoriale del Governo di Novara.
Destinatari: Studenti Liceo Scientifico Antonelli Novara
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: sensibilizzazione in tema di droghe e alcool
Destinatari: studenti Liceo Sociale Castelli
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2005
Descrizione contenutistica: Il Dipartimento “Patologia delle Dipendenze”
sta
gestendo il “Progetto Chiocciola 2000”, finanziato dalla Regione Piemonte
nell’ambito del Fondo Regionale per la lotta alla droga - programmi integrati di
prevenzione primaria, Legge 45/99.
Tale Progetto ha l’obiettivo di portare capillarmente sul territorio dell’ASL 13
risorse informativo-formative riguardanti l’uso di droghe e sostanze stupefacenti e nel
contempo rendere più visibili ed accessibili i Servizi e le risorse d’aiuto presenti. E’
inoltre attivo un omonimo sito internet che, oltre ad offrire informazioni sulle
medesime tematiche, consente un contatto individualizzato ed anonimo con operatori
del settore dipendenze patologiche.
Poiché le risorse della s.c. Ser.T. non consentono di svolgere autonomamente
tutte le attività previste dal progetto, le attività informative ed il sito sono gestite in
collaborazione con personale appositamente formato.
Nell’ambito di “Chiocciola 2000” è stato attivato l’omonimo sito internet
(www.chiocciola2000.it) sul quale si possono reperire informazioni su: tabacco,
alcool, droghe d’abuso, doping e sulle problematiche correlate, consultare le più
recenti normative e la rassegna stampa.
È possibile esprimere in modo anonimo le
proprie opinioni, oppure scrivere una e-mail agli esperti (medico, psicologo, operatore
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 43
D. Analisi, valutazione, commenti ….
sociale, staff del progetto) e ricevere una mail di risposta nella propria casella di posta
elettronica.
E’ possibile anche interagire mediante partecipazione ad un Forum moderato.
Il sito permette di richiedere anche l’intervento gratuito dello staff, per incontri
informativi e di sensibilizzazione sulle stesse tematiche, rivolti a gruppi di persone.
Destinatari: popolazione generale : totale agenzie contattate 22
Contatti per la promozione del sito 50
Interventi con la popolazione 1
E mail ricevute 24
Partecipanti al forum 12
n°visitatori sito 6344; HITS 160.658*
*(vedi nota alla tab. 26).
Importo finanziamenti ricevuti: € 88.666,00 (fondi in uso dal 2001 a tutt’oggi e fino
ad esaurimento)
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004-2005
Descrizione contenutistica: sulla base dell’analisi delle situazioni problematiche dei
discenti portate nel gruppo, i docenti vengono addestrati ad affrontare problematiche
legate all’uso, eventuale e non, di sostanze stupefacenti leggere ed a problematiche
relazionali.
La tipologia dell’intervento riguarda nella simultaneità della situazione di gruppo gli
aspetti dell’informazione, della prevenzione e del recupero.
Destinatari: docenti Istituto per Geometri “Nervi”
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004-2005
Descrizione contenutistica: “La comunicazione efficace: un'ipotesi per la costruzione
di un progetto sano e responsabile” Ricerca di modalità di rapporti meno conflittuali o
di superamento di momenti di crisi attraverso drammatizzazioni, giochi di ruolo, etc.
Destinatari: studenti classi quarte (gruppo trasversale) Istituto per il Commercio“G.
Ravizza” ed Istituto Alberghiero “G. Ravizza”.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: due anni scolastici (2003/2004; 2004/2005; 1° quadrimestre 2005/2006)
Descrizione contenutistica: Progetto “Eccoci!”: fornire informazioni / formazioni ad
alunni ed insegnanti, utili alla prevenzione o individuazione di disagi e di
comportamenti a rischio, e all’attuazione delle prime strategie da adottare (contatti,
riferimenti, modalità) in caso di presenza degli stessi;
Valutare il livello e la congruità delle conoscenze relative agli argomenti proposti
(Rapporto con gli adulti; Rapporto con i pari; Le droghe; Le malattie correlate all’uso
ed alle sue pratiche;) e correggerle quando errate;
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 44
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Offrire spunti di riflessione e discussione sereni sul significato di diventare adulti, sui
ruoli che possono assumere le modalità trasgressive tra i giovani, sull'importanza del
gruppo dei coetanei come luogo di comunicazione, condivisione e sana
sperimentazione.
Favorire la sensibilizzazione delle classi coinvolte all’aiuto degli amici a rischio.
Ricercare insieme ai ragazzi strategie alternative al piacere trasgressivo che
permettano loro di raggiungere gli stessi obiettivi senza danneggiare la propria salute
psico-fisica, con riferimenti a “se stesso”, al “contesto esistenziale”, “valoriale e
sociale” ed alla “coscienza di un proprio sano futuro”;
Favorire un processo di comunicazione bi-univoco tra gruppo dei pari e gruppo degli
adulti nell’ambito scolastico;
Promuovere il counselling aperto ad insegnanti e genitori, atto a supportare situazioni
di disagio esistenziale non trattabili in sede di gruppo;
Promuovere tra le Agenzie interessate al Progetto, la cultura della ricerca e
dell’elaborazione dei dati affinché il lavoro svolto sia quantificabile nel suo rapporto
efficacia / efficienza.
Nell’anno 2005 sono stati oggetto di intervento n° 270 docenti e 1011 studenti.
Destinatari: Corpo docente ed ausiliario;Genitori (quando fattibile);Alunni delle
Classi seconda o terza Media Superiore e terza Media Inferiore;
Importo finanziamenti ricevuti: € 192.589,18
Tipologia di intervento: interventi formativo
Durata: 1 mese
Descrizione contenutistica: Fornire agli studenti informazioni corrette circa le
droghe, i fattori che favoriscono l’adozione di comportamenti a rischio, le modalità
con cui si instaura una tossicodipendenza, le risorse del territorio a loro dedicate, per
difficoltà legate all’utilizzo di droghe e/o alcool.
Fornire agli studenti l’occasione di sperimentare in modo creativo momenti di
benessere o disagio e strumenti per verbalizzare e condividere le emozioni provate e
ciò che le ha prodotte.
Realizzato in collaborazione con operatori del Progetto “Oblò” – Ufficio
Territoriale del Governo di Novara
Destinatari: studenti Istituto IAL
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Sedi di: Novara e Trecate
Tipologia di intervento: sensibilizzazione e formazione
Durata: due anni: 2004 e 2005
Rendicontazione del secondo anno:
Descrizione contenutistica: Il Gruppo di Lavoro sull’Alcolismo (G.L.A.) dell’area
Sud ha promosso incontri di sensibilizzazione e formazione di base per operatori
socio-sanitari, che nella loro attività e per il loro ruolo vengono a trovarsi con grande
frequenza a contatto con persone e famiglie che presentano problemi alcoolcorrelati.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 45
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Negli incontri viene analizzato il problema dell’abuso di alcol sotto l’aspetto storicoepidemiologico, legislativo, sanitario, medico-legale, assistenziale, relazionale,
psicologico e dell’auto-mutuo aiuto.
Destinatari: Operatori Socio-Sanitari (OSS) e assistenti domiciliari e di strutture
tutelari (ADEST), in formazione o in corso di riqualificazione, dei comuni dell’ASL
13 (Area Sud) aderenti alla proposta formativa. In qualità di docenti sono coinvolti
figure mediche e sociali facenti parte del Gruppo di Lavoro sull’Alcolismo.
Inoltre sono coinvolte le associazioni di volontariato , operanti sui problemi alcolcorrelati nel nostro territorio.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Sede di: Trecate
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2004-2005
Descrizione contenutistica: Incontri, concordati con i docenti, su argomenti relativi
alla salute : uso di sostanze stupefacenti (alcol, tabacco, vecchie e nuove droghe),
malattie sessualmente trasmesse (con particolare attenzione alla trasmissione
dell’HIV) , educazione sessuale; discussione intorno ai temi del disagio giovanile per
sollecitare atteggiamenti di critica costruttiva e indurre comportamenti assertivi per il
rispetto dei propri senza comunque ledere i diritti altrui; informazioni circa i Servizi
pubblici disponibili sul territorio : specificità e modalità di accesso.
Destinatari: Studenti delle Scuole Medie di Cameri, Romentino; studenti dell’Istituto
Tecnico PASCAL di Romentino; studenti dell’Istituto OMAR.
Sono coinvolti quattro operatori del Ser.T. e un operatore del Consultorio
Familiare di Trecate.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2005
Descrizione contenutistica: “La maschera che mi metto”
Destinatari: studenti ITC “Pascal” - Romentino
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativo
Durata: 1 mese
Descrizione contenutistica: “Alcool: l’elisir di lunga vita…ti accorcia la vita?”
formazione in tema alcool, stili del bere, bere patologico, possibili approcci
preventivi.
Destinatari: docenti Scuole Medie Inferiori e Superiori
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 46
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Sede di: Arona
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2005
Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di alcool
Destinatari: studenti Scuola Media Inferiore di Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Sede di: Borgomanero
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: “Alcool”: l’intervento è stato condotto mediante lavoro
di gruppo e discussione.
Destinatari: studenti ITC Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi e formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: alcool e farmaci : l’intervento è stato condotto mediante
lavoro di gruppo e discussione.
Una prima parte riguardava le tipologie di farmaci conosciute, le loro caratteristiche e
finalità, l’abuso di farmaci; gli alcolici.
La seconda parte invece si focalizzava sui concetti di salute, malattia, benessere fisico,
benessere psicologico e gestione delle condizioni di malessere psicologico.
Destinatari: studenti Liceo Psicopedagogico di Gozzano
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi e formativi con produzione di
manifesto
Durata: anno scolastico 2004/2005.
Descrizione contenutistica: “Usare, abusare, strausare”: l’intervento è stato condotto
mediante lavoro di gruppo e discussione e produzione di materiale su alcool, uso di
sostanze in adolescenza.
Destinatari: studenti Liceo Scientifico Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: l’intervento è stato condotto mediante lavoro di gruppo e
discussione sul tema di salute, malattia, benessere fisico, benessere psicologico e
gestione delle condizioni di malessere psicologico, senso dell’uso di sostanze
psicoattive.
Destinatari: studenti Liceo Psicopedagogico di Gozzano.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 47
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: “affettività ed emozioni”: l’intervento è stato condotto
mediante lavoro di gruppo e discussione sulle modalità di riconoscere gli stati emotivi,
esprimere le emozioni e gestire gli stati emotivi di sofferenza.
Destinatari: studenti Liceo di Gozzano
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: “la cura di sé”: l’intervento è stato condotto mediante
lavoro di gruppo e discussione sulla percezione e rappresentazione del corpo in
adolescenza con un confronto tra il corpo ideale proposto dai mass media e il corpo
del soggetto.
Destinatari: studenti Liceo di Gozzano
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: “sostanze in adolescenza”: l’intervento è stato condotto
mediante lavoro di gruppo e discussione e somministrazione di questionario sulla
rappresentazione che gli adolescenti hanno delle sostanze, l’individuazione delle
motivazioni all’uso e le strategie per affrontare l’uso.
Destinatari: studenti ENAIP Borgomanero.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: “Alla ricerca del benessere”: l’intervento è stato condotto
mediante lavoro di gruppo e discussione sul concetto dello stare bene a livello fisico e
psicologico; quali gli strumenti usati per garantirsi un benessere psicologico.
Destinatari: studenti Liceo Scientifico Borgomanero.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2004/2005
Descrizione contenutistica: “Emozioni e affetti”: l’intervento è stato condotto
mediante lavoro di gruppo e discussione sulle modalità di riconoscere gli stati emotivi,
esprimere le emozioni e gestire gli stati emotivi di sofferenza.
Destinatari: studenti Liceo Scientifico Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 48
D. Analisi, valutazione, commenti ….
OBIETTIVI DI MASSIMA DEL D.P.D. PER L’ANNO 2006
I.
Prosecuzione delle attività di prevenzione, informazione/formazione e
sensibilizzazione sul tema specifico delle dipendenze patologiche e correlati, nei
limiti delle risorse organiche disponibili;
II.
Mantenimento dell'offerta terapeutica sull'utenza già in carico alle strutture
afferenti al dipartimento;
III.
Valutazione delle nuove richieste di presa in carico, verificandone la
compatibilità con i carichi di lavoro esistenti e le risorse a disposizione (umane ed
economiche);
IV.
Prosecuzione delle attività, per fasi, del "Gruppo Qualità Ser.T”, quali azioni di
prosieguo naturale, nell’ottica dello “Sviluppo Sistema Qualità Ser.T..": a)
Monitoraggio dell’applicazione delle fasi del processo di “Primo Contatto” della
procedura di primo accoglimento dell’utenza tossico e alcol-dipendente afferente
alle strutture dipartimentali; b) Monitoraggio del progetto “Ottimizzazione
Interventi Psicologici”.
V.
Prosecuzione/Completamento dei progetti finanziati dalla Regione Piemonte
nell’ambito del Fondo Regionale per la lotta alla droga – Legge 45/99 e
nell’ambito delle iniziative a favore della lotta alle dipendenze patologiche .
VI.
Prosecuzione della collaborazione con Università, Ufficio Territoriale del
Governo, Provincia, Comuni, A.S.O. “Maggiore della Carità”, Lega Tumori, s.c.
Qualità ed Organizzazione, s.s.v.d. Epidemiologia, Comunità Terapeutiche
presenti sul nostro territorio, altri Enti, etc, su tematiche inerenti le Dipendenze
Patologiche e loro correlati;
VII.
Prosecuzione delle attività di prevenzione/sensibilizzazione e formazione sui
problemi alcolcorrelati concordate nell’ambito dei Gruppi di Lavoro interservizi
sull’Alcolismo (G.L.A.) – area Sud e Nord;
VIII.
Prosecuzione dei programmi di formazione interna ed aggiornamento
permanente per operatori Ser.T. –
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 49
E vero, la situazione del secolo XX si distingue
fondamentalmente da quella del XIX secolo. Se
in una delle frasi più famose del secolo scorso si
diceva che la maggioranza dell’umanità di allora
“non aveva niente da perdere tranne le sue
catene”, oggi bisogna dire che la maggioranza
crede di possedere tutto grazie alle sue catene
(di cui non si accorge). Dato che fa parte della
natura di queste catene il non essere avvertite da
chi le porta (tanto poco quanto un qualsiasi a
priori), naturalmente non si arriva mai alla paura
di perderle .
G. Anders, L’uomo è antiquato, vol. II:
Sulla distruzione della vita nell’epoca
della terza rivoluzione industriale (1980),
p. 47
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 50