A giocolandia

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A giocolandia
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A Giocolandia!
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www.scuoladellinfanzia.it
DIDATTICA IN GRANDE
Vincenzo Stera
UNITÀ DI LAVORO 3 – FANTAGIOCANDO Ripercorriamo le esperienze realizzate nel corso dell’anno attraverso la Festa di... Giocolandia! Presentiamo giochi di movimento, di coppia e di gruppo, con regole elementari e
flessibili per garantire una varietà di esperienze motorie, giochi cooperativi ed espressivi per animare i nostri incontri di festa.
Obiettivi di apprendimento
• Orientarsi nello spazio trovando strategie personali.
Obiettivi trasversali
Il sé e l’altro
• Concordare e rispettare le regole e i ruoli stabiliti.
• Consolidare il senso di appartenenza al gruppo.
Materiali
Palloncini, scatoloni, panche, materassini, corda, palloni di
gommapiuma, carta colorata, farina, coni, cerchi.
Spazi
Scuola.
p e r s a p e r n e d i p i ù : s c u o l a i n fa n z
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FESTA A GIOCOLANDIA
Durante quest’ultimo periodo di
scuola proponiamo una o più giornate a “Giocolandia”. Prepariamo un
numero di punti-gioco (centri d’interesse) che verranno frequentati a rotazione. Usiamo tutti gli spazi disponibili (al chiuso e all’aperto), promuoviamo tutti i linguaggi sperimentati e
coinvolgiamo le sezioni per condividere un momento di festa. Programmiamo anche la festa “Famiglie a
Giocolandia” in cui rendiamo partecipi i genitori sia nell’organizzazione
che nella partecipazione ai giochi.
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Con tale iniziativa presentiamo anche
i lavori realizzati nell’anno: disegni, foto, lavori manuali ecc.
Nel preparare il programma della festa consigliamo i seguenti momenti:
1. momento dell’accoglienza (comune) con canti e danze;
2. giochi per la suddivisione dei bambini in gruppi;
3. momento delle attività nei vari
“punti-gioco” (prevediamo una pausa per la merenda);
4. momento della chiusura con canti
e scambio di doni tra i partecipanti
(sul tema della giornata).
Prima della festa proviamo molte volte i giochi in modo che i piccoli acquisiscano una buona padronanza e
conoscano le regole.
Se i bambini sono numerosi non sarà
possibile che tutti partecipino a ogni
gioco: teniamo anche conto di questo aspetto.
Se ci sono bambini con disabilità o
difficoltà a partecipare ai giochi pensiamo a proposte adatte a coinvolgerli e valorizziamoli in tutti gli altri
momenti (quando si canta, accompagnando il canto col battito delle mani o usando piccoli strumenti, vedi
anche disabilità alle pp. 27-29).
GIOCO 1: IL CERCACOLORE
Ecco un gioco utile per suddividere i
bambini in gruppi.
j Diamo a ogni bambino un palloncino (predisponiamo tanti colori
quanti sono i gruppi).
j Al via della musica tutti si muovono liberamente nello spazio spingendo il palloncino con le mani e cercando di non farlo cadere a terra. Per
animare il gioco nominiamo le parti
del corpo che di volta in volta devono toccare il palloncino: testa, gomito, naso, piede, ginocchio.
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“Se sei felice…“
re
la
Se sei felice tu lo sai batti le mani… (due battiti di mani)
re
se sei felice tu lo sai batti le mani…
sol
se sei felice tu lo sai
Se sei felice tu lo sai
schiocca la lingua... (due schiocchi con la lingua)
……..
Se sei felice tu lo sai
fai lo sternuto...
re
e mostrarmelo dovrai,
la
Se sei felice tu lo sai batti i piedini… (due battiti di piedi)
se sei felice tu lo sai batti i piedini…
se sei felice tu lo sai
e mostrarmelo dovrai,
se sei felice tu lo sai batti i piedini…
re
(Possiamo proseguire citando altre parti
del corpo e azioni da effettuare)
se sei felice tu lo sai batti le mani...
j Dopo due minuti interrompiamo
la musica e invitiamo i bambini ad associarsi con i compagni che hanno il
palloncino dello stesso colore.
GIOCO 2: CERCA I TUOI SIMILI
j Prepariamo tanti foglietti ripiegati
quanti sono i bambini e consegniamone uno per ciascuno. Su ogni foglietto è raffigurato uno strano personaggio da imitare (predisponiamo
tanti personaggi in relazione al numero di bambini).
j I bambini si dispongono liberamente nello spazio e al via della musica devono aprire il foglietto, mimare l’azione del personaggio e, nel
contempo, cercare i propri simili.
j Quando i bambini si sono ritrovati
e raggruppati devono formare un
cerchio tenendosi per le mani e gridare insieme: “Pim, pum, pam” per
segnalare la fine della ricerca.
Possiamo disegnare figure stilizzate
in posizioni particolari già sperimentate: uomo che si sposta in quadru-
pedia (mani e piedi a terra),
uomo strisciante, uomo saltante, un gigante (braccia in
alto e sulle punte dei piedi),
uomo accovacciato, uomo
che striscia con il sedere a terra ecc.
Al termine del gioco chiediamo: “Avete avuto difficoltà nel
comprendere le posizioni degli
omini illustrati? Quali in particolare? È stato difficile interpretare quella posizione?”. Con tale
verifica consentiamo ai bambini
di prendere ulteriore coscienza e
consapevolezza delle possibilità di
movimento del corpo.
GIOCO 3: IL CIRCO
Delimitiamo lo spazio sul pavimento
in maniera circolare per simboleggiare la pista del circo. Per l’allestimento
serviamoci di festoni, addobbi cartacei, stoffe ecc. I gruppi che
partecipano al gioco, ciascuno formato da sei/otto bambi-
ni, si siedono a terra in attesa di effettuare il loro numero. In “pista” allestiamo alcune prove che i bambini dovranno eseguire.
Predisponiamo giochi conosciuti e
raccomandiamo ai bambini di sostenere il loro personaggio con il
massimo impegno. Ciascun gruppo
deve eseguire tutti i “numeri” di seguito elencati e nell’ordine concordato. Noi siamo il presentatore.
j Gli equilibristi e le ballerine: attraversamenti (in avanti, all’indietro,
di fianco) sulle panche, su corde appoggiate sul pavimento, su piani inclinati con salto finale sul materasso.
j Gli acrobati: passaggi nei “cerchi
di fuoco” posti a terra verticalmente;
rotolamenti a terra sui materassi, capovolte in avanti, saltelli nei cerchi
posti a terra.
j Le scimmie e gli elefanti: i bambini compiono il giro della pista mimando gli animali concordati cercando di far ridere gli spettatori.
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Per fare una buona accoglienza facciamo tutti insieme un
“ban” scout , molto conosciuto, da cantare e mimare.
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j I pagliacci: con il naso rosso e un
po’ di trucco i bambini sono pronti
per presentare una piccola e semplice gag, come far prendere paura ai
compagni facendo d’improvviso
scoppiare un palloncino pieno di coriandoli; fare “toc-toc” sulla spalla di
un compagno e accovacciarsi per
non farsi vedere; recitare una filastrocca mimandola:
GIOCO 4: “PATATE BOLLENTI”
j Delimitiamo uno spazio di circa 8 x
5 m e dividiamolo a metà, nel senso
della larghezza, con il nastro adesivo.
Formiamo due squadre di circa otto/dieci bambini, che si distribuiscono nei due campi, ciascuna con tanti
palloni di gommapiuma.
j Al fischio, i bambini di entrambe
le squadre devono raccogliere e lanciare i palloni (le “patate bollenti”)
che si trovano nel proprio campo, in
modo continuativo, nel campo avversario. Al termine di un minuto di gioco circa, un doppio fischio decreta la
fine del primo “match”. Vince chi ha
nel proprio campo meno palle.
hione
Il pagliaccio mattacc
nettone,
pa
mangia mangia il
na
il pagliaccio melanza
banana,
sbuccia e mangia la
o
il pagliaccio sbirulin
ino.
ch
l’in
fa
e
salta, canta
GIOCO 5: LA STAFFETTA
I giochi di trasporti a staffetta richiedono buon equilibrio, molta attenzione e precisione. Assegniamo una corsia per ciascun gruppo partecipante
(formato da sei bambini) della lunghezza di circa 10 metri. Sistemiamo
all’inizio e alla fine del rettilineo un cesto dove bisogna depositare quanto
concordato. Ciascuna squadra schiera
tre bambini ai due punti opposti del
percorso. Essi affronteranno la prova
uno per volta dandosi il cambio a staffetta. Che cosa trasportiamo e in che
modo? Possiamo sbizzarrirci: l’acqua
in bicchieri di plastica, farina in una ciotola, palloni, palline, oggetti vari...
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COMPETENZE ATTESE E VALUTAZIONE DI FINE ANNO
In base alle proposte fatte, alle competenze attese ipotizzate in progettazione e alle osservazioni effettuate, verifichiamo i
traguardi raggiunti dal bambino a fine unità di lavoro e stendiamo una sintesi per la valutazione di fine anno.
COMPETENZE ATTESE
INDICATORI DI VERIFICA
TRAGUARDI RAGGIUNTI
SÌ
NO
t RICONOSCE BISOGNI E SEGNALI DI BENESSERE E DI MALESSERE.
E ANALIZZA IL COMPORTAMENTO MOTORIO
PROPRIO E DEI COMPAGNI.
t VALUTA LE SITUAZIONI DI RISCHIO O DIFFICOLTÀ E LE AFFRONTA CON STRATEGIE ADEGUATE.
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t PROVA PIACERE NEL MOVIMENTO CHE COORDINA E CONTROLLA NEI GIOCHI INDIVIDUALI
E DI GRUPPO.
t USA IN MODO ADEGUATO GLI SCHEMI MOTORI, STATICI E
DINAMICI.
t ORGANIZZA LO SPAZIO NEI GIOCHI.
t RICONOSCE E USA POSIZIONI, DIREZIONI, RELAZIONI…



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t CONOSCE REGOLE E STRATEGIE DI AZIONE
DA USARE NEL GIOCO.
t DÀ VALORE ALLE REGOLE E LE RISPETTA.
t COLLABORA ALLA PROGETTAZIONE DI GIOCHI MOTORI.
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t SI ACCORGE DEI CAMBIAMENTI CHE RIGUARDANO LA SUA CRESCITA.
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t OSSERVA
ACCORGE DI AVER IMPARATO O MIGLIORATO LA SUA
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ MOTORIE.
IN PARTE
Competenze trasversali: Il bambino sviluppa anche competenze linguistiche nell’ascoltare e comprendere storie e filastrocche; competenze comunicative e di autonomia nel seguire le proprie inclinazioni nell’uso di materiali e oggetti.
Valutazione finale: Il bambino ha sperimentato lo spazio in molti modi attraverso giochi ritmici, di equilibrio e disequilibrio, dando valore ai gesti e alle azioni. Alla fine dell’anno usiamo il movimento come linguaggio per esprimersi e comunicare, il bambino ha sviluppato numerose competenze motorie. Inoltre è riuscito a raccontare, mediante altri linguaggi, le sue conquiste.
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