Depliant su itinerari e luoghi della memoria, cultura e legalità
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Depliant su itinerari e luoghi della memoria, cultura e legalità
Itinerario Vogliamo promuovere un itinerario culturale nella città di Napoli capace di raccontare una città dai grandi contrasti, “scontro” quotidiano tra le bellezze artistiche e culturali e le bruttezze prodotte dai comportamenti illegali e dalla presenza della camorra. Una narrazione autentica della città partenopea capace di restituire emozioni genuine a chi la visita, fuori dai circuiti tradizionali che spesso espongono la città – nel bene o nel male – ad una visione parziale. Per fare questo abbiamo immaginato un percorso che unisce cultura e memoria, capace di legare le bellezze e l’impegno civile che animano la città in un contesto culturale straordinario rappresentato da scorci bellissimi e colori a tinte forti. Forcella Collocata nel cuore di Napoli è peculiare la sua struttura urbanistica che la vede incastonarsi tra Spaccanapoli e Corso Umberto I, altre due zone di rilievo artistico-culturale, a ridosso di via Duomo, nella quale si trova la Cattedrale di Napoli, in cui sorgerà la fermata della Metropolitana dell’Arte (Linea 1) progettata da Massimiliano Fuksas, in cui è in atto uno scavo archeologico che ha riportato alla luce un tempio risalente al I secolo d.C., un porticato Ellenistico di età Flavia e una pista da corsa del ginnasio. Forcella, inoltre, ospita il Teatro del popolo Trianon sorto nel 1911 nel cuore del centro storico di Napoli, patrimonio mondiale dall’Unesco. Distintivo il nome di Forcella così chiamata in quanto si presenta come bivio ad ipsilon (Y) che ricorda le fattezze di una forcella, è stato anche lo scenario del primo episodio di “Ieri, oggi e domani” di Vittorio De Sica vincitore del premio Oscar al miglior film straniero nel 1965. Proprio il capolavoro di De Sica ha avuto la capacità di fotografare al meglio Forcella: un chiaro-scuro tra cultura popolare, tradizioni e splendidi luoghi culturali da un lato, bellezze che si mescolano con comportamenti illegali come appunto il contrabbando e il ruolo giocato dalla camorra e dal boss Luigi Giuliano, dall’altro. Nella faida per il controllo del quartiere nel marzo del 2004 perse la vita una ragazza di 14 anni, Annalisa Durante colpita nel corso di un agguato nei confronti di Salvatore Giuliano, appartenente alla famiglia Giuliano, che per evitare i colpi si è fatto scudo con il corpo della ragazza. Annalisa è diventata simbolo dell’impegno civile dei cittadini del rione. Il percorso culturale prevede la visita guidata di Forcella con breve sosta all’ex Supercinema che ospita “Piazza Forcella” un progetto nato per valorizzare la zona in cui prendono vita laboratori teatrali e musicali, momenti ludici per bambini, una biblioteca, oltre che una meravigliosa mostra fotografica che ha come protagonisti importanti e riconosciute figure del movimento antimafia napoletano e nazionale. L’ex Supercinema è gestito dal padre di Annalisa Durante e si configura come centro di opportunità per i giovani, capace di aggregare e di essere luogo di cultura aperto ai ragazzi altrimenti destinati a crescere nell’illegalità. Palazzo delle Arti - Napoli Lo spazio civico Pan (Palazzo delle Arti Napoli) è una galleria d'arte e un museo che ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella di oltre 6000 mq situato in via dei Mille a Napoli, offre spazi espositivi, spazi di consultazione, servizi e strumenti per l'incontro e lo studio delle opere e dei protagonisti dei linguaggi e delle forme dell'arte contemporanea: dalla pittura alla scultura, dall'architettura alla fotografia, dal design al cinema, dalla video-arte, al fumetto. Lo spazio espositivo ha alcune collezioni permanenti d'arte e si configura come una straordinaria sede di mostre di arte contemporanea. Particolare è l’ubicazione del PAN, infatti, Palazzo Roccella è stato animato da numerose attività culturali che hanno segnato la vita di Napoli dal 1667 in poi a partire dal salotto letterario promosso da Ippolita Cantelmo Stuart, moglie di don Vincenzo Maria III Carafa uno dei primi proprietari del Palazzo successivamente acquistato dai Roccella che affidarono la ristrutturazione all'architetto locale Luca Vecchione, che decise di riattare il fabbricato a residenza nobiliare urbana. I lavori si protrassero per lungo tempo e solo nel 1842 fu completata la facciata in stile neoclassico. Dopo lunghi anni di abbandono, nel 1964 ci fu il tentativo di demolire il palazzo ma nel 1984 il comune decise di acquisirlo cosa che avvenne effettivamente otto anni dopo, in seguito ad un lungo contenzioso, per farne la sede per un Centro di documentazione per le arti contemporanee. Nel marzo del 2005 è stato inaugurato il PAN. Il percorso culturale prevede la visita del Museo e visione di alcune esposizioni tra cui la Citroën Mehari di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra nel 1985. La macchina di Giancarlo Siani rappresenta un simbolo di memoria importante per la città di Napoli, esposta anche al Parlamento europeo a Bruxelles nel dicembre 2013. Giancarlo Siani è morto perché faceva semplicemente il suo mestiere, il giornalista, raccontando la verità. Villa Fernandes - Portici Villa Fernandes viene costruita nel 1905. Edificata come residenza estiva da una famiglia dell’alta borghesia imprenditoriale napoletana i Fernandes, di chiara origine spagnola, la villa in stile neoclassico, costituita da tre dependance: la prima, è collocata su tre livelli, la seconda, su due livelli e la terza prospiciente la strada, su due livelli. Villa Fernandes, è opera di un architetto al momento ignoto, sorge al centro di un parco con alberi secolari. Dopo un lungo periodo di abbandono la villa nel 1990 circa fu venduta e divenne sede di un locale per cerimonie. In seguito ad alcune indagini la villa è stata confiscata alla camorra, al clan Rea di Giugliano (Na) nel 1998 ed in seguito al relativo iter previsto per i beni confiscati è stata acquisita al patrimonio comunale. Dopo 12 anni di lotte per restituire il bene confiscato al territorio il 25 febbraio 2014, una dependance è stata affidata per la gestione ad un’associazione del territorio per fini di riutilizzo sociale del bene. Villa Fernandes è stata intitolata a è stata intitolata a due vittime innocenti di camorra: Claudio Taglialatela e Teresa Buonocore. Claudio Taglialatela, studente universitario di Portici, viene ucciso durante una rapina il 9 dicembre 2003, mentre era a bordo della sua auto in attesa di un amico.Teresa Buonocore è stata assassinata con quattro colpi di pistola la mattina del 20 settembre 2010. La donna aveva testimoniato nel processo contro Enrico Perillo, geometra 53enne di Portici ed ex amico di famiglia, condannato a 15 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di due ragazze minorenni, una delle quali era la figlia di Teresa.Il percorso culturale prevede la visita del bene e incontro con le associazioni del territorio che lo animano. Incontro con i familiari delle vittime innocenti. Castello Mediceo - Ottaviano Antico castello a difesa del borgo risalente circa all'anno 1000, situato nella parte alta di Ottaviano, fu trasformato in residenza signorile da Bernardetto de' Medici e dalla moglie Giulia de' Medici, che ne fecero affrescare le sale (XVI secolo). L’ultima proprietaria nobile di tale palazzo è stata Maria Capece Minutolo vedova Lancellotti, ultima discendente di quella che fu una delle più importanti famiglie toscane del XV secolo, i Medici. Ieri: nell’immaginario di molti viene ricordato come il castello di Raffaele Cutolo fondatore della Nuova Camorra Organizzata (NCO) che diede vita ad una guerra di mafia che portò ad oltre 3000 morti. 400 anni di storia e di arte improvvisamente offuscati dal breve passaggio, per mano di uno dei più spietati boss della malavita organizzata di quegli anni. Tra le mura di quel castello viene decisa la morte di Mimmo Beneventano, medico, uomo impegnato nella politica e importante riferimento per i cittadini di quel territorio . Al centro del suo impegno politico c’è la lotta alla camorra e alle sue infiltrazioni nelle amministrazioni locali. Le sue denuncie e la sua intransigenza ne fanno un personaggio scomodo così la sera del 7 novembre 1980 viene ucciso in un agguato di camorra. Oggi: è un simbolo di architettura e urbanistica per quel territorio, sede del Parco Nazionale del Vesuvio ma anche e soprattutto un importante simbolo di lotta alla criminalità organizzata. Infatti è dal 1991 che il castello, confiscato alla mafia ed affidato successivamente al comune di Ottaviano, ritrova man mano negli anni grazie ai vari interventi della Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoantropologico di Napoli, il suo splendore di bene culturale. Le specie floreali e animali sono svariate e consentono ai visitatori di conoscere la biodiversità tipica del mediterraneo e quella particolare, legata all’ ecosistema vulcanico. Si trovano in quest’ area specie pioniere, e le favorevoli condizioni climatiche hanno creato l’ instaurarsi di una comunità animale ricca e diversificata. Il percorso culturale prevede una emozionante passeggiata lungo il “ Sentiero della legalità”, un viaggio attraverso alcuni beni confiscati e patrimoni artistico culturali. Il percorso ha inizio da piazza San Michele, dove si trova la Chiesa madre di San Michele Arcangelo (opere di Angelo Mozzillo, in parte ricostruita dopo l'eruzione del 1906), zona medievale della città, e si conclude al Palazzo Mediceo. Lungo il “Sentiero della legalità” si fà visita al “Parco della memoria e dell’ impegno civile” dove ogni 21 novembre vengono messi a dimora alberi che ricordano vittime delle mafie, si prosegue verso gli “Orti di legalità”, all’ osservatorio “Ambiente e legalità”, sede locale del circolo di Legambiente intitolato a Mimmo Beneventano. Alla fine del sentiero si accede al Palazzo Mediceo e all’area verde intorno al castello divisa tra il giardino storico, un giardino botanico didattico, un giardino rustico ed un vasto parco pubblico. Inoltre per gli appassionati di montagna e natura è possibile, accompagnati da una guida esperta, scoprire e percorrere qualcuno dei nove sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, la cui partenza è prevista proprio da Ottaviano. Sentiero n°1: La Valle dell'Inferno La Valle dell'Inferno rappresenta una delle più suggestive passeggiate del complesso vulcanico Somma-Vesuvio perché è poco battuta e perché qui si vive l'imponenza del vulcano osservando dal basso il Monte Somma e il Vesuvio. In collaborazione con Sentiero n°2: Lungo i Cognoli La struttura calderica del Monte Somma può essere osservata più da vicino percorrendo proprio questo sentiero, che attraversa il crinale della caldera e che offre anche una bellissima vista panoramica del complesso vulcanico. Comune di Ottaviano Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Coordinamento regionale della Campania Segreteria organizzativa presso Centro di documentazione regionale contro la camorra Isola C5, Centro Direzionale, 80143 Napoli Contatti Tel: 081 7968801 fax: 081 7968506 www.liberacampania.it e-mail [email protected]