RASSEGNA STAMPA - Atri

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RASSEGNA STAMPA - Atri
RASSEGNA STAMPA
1 marzo 2016
01/03/2016
Pag. 1
diffusione:175698
tiratura:248061
I social media giudicheranno i musei nazionali
Flavia Amabile
A PAGINA 23 Arriva l'orecchio dei musei sulla rete, un indice c h e p e r m e t t e r à a i 2 0 grandi musei
nazionali di capire come si parla di loro sui social e di confrontare i risultati. È una rivoluzione per strutture
che non hanno mai avuto molta disinvoltura con Internet e dintorni. Ed è una rivoluzione voluta dal
Ministero dei Beni Culturali e in cui il ministro Dario Franceschini crede molto. «E' un sistema di valutazione
dei musei che servirà a recuperare il livello di arretratezza notevole nella loro presenza in rete rispetto agli
standard internazionali». I dati sono impietosi: quattro musei su 10 non hanno un account Twitter e 3 su 10
nemmeno uno su Facebook. Per non parlare di Instagram: solo il 15% ha avuto la lungimiranza di fare
un'operazione semplice come aprire un account sul social più dinamico degli ultimi tempi e caricare le foto
delle opere per attirare nuovi visitatori o anche s o l o p e r d a rs i u n' i m m ag i n e m e n o p o l ve ro s a .
S o n o c i f re contenute nell'analisi realizzata dalla startup toscana Travel A p p e a l . Pe r u n a n n o h a
n n o adattato, su richiesta del Mibact, ai musei l'indice che in origine era stato creato per alberghi, ristoranti
e mete turistiche. Ne è nato un algoritmo in grado di misurare i commenti in rete. Per il momento è riferito ai
20 musei nazionali più grandi, dagli Uffizi al Polo Museale di Torino, ma è molto probabile che si estenderà
anche ai musei civici che si sono mostrati molto interessati. In un anno di monitoraggio dal 18 gennaio 2015
al 18 gennaio 2016 - sono stati analizzati 31.606 contenuti pubblicati sui social: soprattutto Trip Advisor ma
anche Facebook, Google+, Foursquare, Yelp, Zoover. È emerso che l'81,48% dei visitatori giudica
complessivamente positiva l'esperienza nei musei. Se si entra nei dettagli, però, la soddisfazione cala
notevolmente: il 65,38% giudica positiva l'accoglienza (personale, assistenza, biglietteria, code, folle etc:) e
il 59,08% giudica positiva l'accessibilità intesa come trasporti, infrastrutture, parcheggi. Se si va a
considerare i dati relativi al solo mese di gennaio di quest'anno il gradimento cala ancora: solo il 33,9% dei
visitatori si è detto soddisfatto dei servizi, da Internet al wifi, dai bagni, alle biglietterie, alle guide. Il
monitoraggio permette di stilare anche alcune classifiche. Ai primi posti per la soddisfazione generale si
collocano la Galleria nazionale dell'Umbria c h e r i c e v e i l c o n s e n s o d e l 93,95% dei visitatori, la
Galleria Estense con il 91,29% e il Museo del Bargello con l'88,14%. Nella classifica sull'accoglienza,
invece, è la Galleria Estense a classificarsi al primo posto accontentando il 98,74% dei visitatori, al secondo
posto la Galleria Nazionale dell'Umbria con il 94,97% e al terzo il Palazzo Ducale di Mantova con il 91,03%.
Molto meno soddisfatti, invece, i visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, al decimo
posto con il 69,18% e di tutti gli altri che non sono riusciti nemmeno ad entrare fra i primi dieci. «Non
vogliamo che questo sistema si trasformi in una classifica dei musei - precisa il m i n i s t r o Franceschini - .
L'obiettivo è riuscire a stimolare tutti a recuperare i ritardi. Abbiamo le collezioni più importanti al mondo ma
un sistema di servizi arretrati. La digitalizzazione e la presenza sul web è una delle prime sfide su cui
abbiamo impegnato i nuovi direttori e un sistema di valutazione aiuterà a monitorare i progressi» . c
15 per cento Dei musei italiani ha un account Instagram dove far conoscere i tesori in mostra
30 per cento Dei musei italiani non ha nemmeno una pagina Facebook per promuoversi
La classifica dei musei LA STAMPA 82,61 % 88,14 % 87,77 % 85,80 % 85,65 % 84,02 % 83,70 % 82,82
% 93,95 % 91,29 % Sentiment positivo I PRIMI DIECI PER SODDISFAZIONE GENERALE DEI
VISITATORI Galleria Nazionale dell'Umbria Galleria Estense Museo Nazionale del Bargello Museo
Nazionale Archeologico di Taranto Pinacoteca di Brera Galleria d'Arte Antica di Roma Palazzo Ducale di
Mantova Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea GAM di Roma Galleria dell'Accademia di
Venezia Parco Archeologico di Paestum
SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 01/03/2016
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MONITORAGGIO ON LINE
01/03/2016
Pag. 22
diffusione:40318
tiratura:80157
Nh Hotel ritorna in utile
Il gruppo alberghiero Nh Hotel torna alla redditività dopo cinque anni, con un balzo dell'ebitda del 36% e il
conseguimento di un profi tto. L'anno scorso le entrate complessive sono cresciute del 10,3% rispetto al
2014 a 1,395 miliardi di euro. L'ebitda è migliorato del 35,8% a 149,5 milioni e l'utile netto è ammontato a
900 mila euro, a fronte di perdite per 9,6 milioni nell'anno precedente. Il revpar, i ricavi per camera
disponibile, è aumentato dell'11%. Per il 2016 Nh punta a un incremento del fatturato di otto punti
percentuali, con un ebitda in crescita a 200 milioni. Il recupero della redditività evidenzia l'intento di
generare valore per gli azionisti nel più breve tempo possibile, facendo crescere l'utile netto. L'Italia è il
mercato che ha avuto la migliore evoluzione, con un revpar del 19,9%. I ricavi sono cresciuti del 15,6% e
l'ebitda è stato pari a 48,6 milioni. Le prospettive per il primo trimestre restano positive. © Riproduzione
riservata
SCENARIO TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 01/03/2016
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A 0,9 MLN
01/03/2016
Pag. 19
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tiratura:19341
La rivolta dei balneatori: «Ora il governo ci aiuti»
La rivolta dei balneatori:
«Ora il governo ci aiuti»
Trecento titolari di concessioni pescaresi a Massa contro l'effetto Bolkestein
D'Alfonso: questa è una priorità del mio mandato come Ombrina e i Punti nascita
di Ylenia Gifuni wPESCARA «Questa non è una roulette dove si puntano i soldi senza sapere come andrà
a finire: siamo imprenditori, ragioniamo con i numeri e abbiamo bisogno di un orizzonte temporale certo per
definire investimenti e prospettive di guadagno». Così Giuseppe Susi, presidente regionale di FibaConfesercenti, presente ieri e oggi a Marina di Carrara con la delegazione di trecento titolari delle
concessioni balneari della costa abruzzese per protestare contro la paventata bocciatura della proroga al
2020 da parte della Corte di giustizia dell'Unione Europea. L'effetto Bolkestein porta nei padiglioni del
salone del mare anche le telecamere del programma tv di La7 La Gabbia condotto da Gianluigi Paragone,
che già in passato aveva trattato la questione della messa all'asta delle concessioni. Gli imprenditori, da
parte loro, durante il presidio che si è tenuto ieri pomeriggio, hanno chiesto un intervento del governo
nazionale e la predisposizione di «una legge certa» poiché «sono otto anni che la politica evita di prendere
una posizione». L'obiettivo è far sentire la propria rabbia dopo che l'avvocato generale della Corte di
giustizia Ue, Maciej Szpunar - in merito alla causa in corso a Lussemburgo che coinvolge alcuni gestori
sardi e la Promoimpresa che opera sul lago di Garda - ha dichiarato contraria al diritto europeo la proroga
dell'Italia fino al 2020 delle concessioni balneari. Le conclusioni dell'avvocato generale non sono vincolanti,
ma solitamente sono riprese nella sentenza finale della Corte, attesa tra aprile e maggio, alle porte della
stagione balneare. Al presidio organizzato dal comitato 'Salvataggio imprese del turismo balneare' seguirà,
stamattina alle 10, l'assemblea di Assobalneari Italia organizzata con Fiba, Sib e Oasi, cui parteciperà il
neoministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa, competente a coordinare i lavori per la legge di riordino
delle concessioni demaniali. Intanto, ieri pomeriggio, nei padiglioni della fiera Balnearia di Marina di
Carrara, si è tenuto anche un direttivo a cui hanno partecipato i gestori dei lidi sulla spiaggia di tutta Italia.
«È stato un momento di confronto importante», sottolinea Susi, «c'è stata buona partecipazione, ma
adesso speriamo in un'assunzione di responsabilità a livello più alto. Riteniamo che la politica non possa
delegare la sorte di 30mila imprese italiane a un parere di un avvocato polacco. Tutto questo è
inaccettabile». La pensa allo stesso modo Riccardo Padovano, presidente di Sib-Confcommercio: «Al
ministro Costa», rimarca, «chiediamo di riaprire il tavolo tecnico con le associazioni di categoria per arrivare
a legiferare su questa materia, perché non è possibile fare il parlamentare senza assumersi le proprie
responsabilità. Francamente sono fiducioso visto che il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha
promesso di risolvere questo problema. Ha anche detto che l'Abruzzo diventerà la regione capofila in Italia
e che questa sarà una delle sue tre priorità da portare a termine a metà legislatura: prima c'erano soltanto i
punti nascita e il nodo di Ombrina mare, entrambi risolti positivamente». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
TURISMO BALNEARE - Rassegna Stampa 01/03/2016
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La rivolta dei balneatori: «Ora il governo ci aiuti» Trecento titolari di concessioni pescaresi a Massa contro
l'effetto Bolkestein D'Alfonso: questa è una priorità del mio mandato come Ombrina e i Punti nascita
01/03/2016
Pag. 9
diffusione:141637
tiratura:195317
Vte Genova investe 100 milioni
Raoul de Forcade
pagina 14 GENOVA pQuattro nuove grandi gru, arrivate ieri dalla Cina, alle quali, tra ottobre e novembre,
se ne aggiungeranno altre quattro, e un riassetto incisivo delle banchine. Il tutto per un investimento
complessivo di 100 milioni di euro, messo sul piatto dal terminal genovese Vte per poter lavorare sulle
mega-portacontainer di ultima generazione. A presentare l'operazione è stato ieri Gilberto Danesi, ad di Vte,
di fronte alle gru gooseneck (a becco d'anatra), costruite dalla cinese Zpmc, appena giunte via nave, dopo
un viaggio di quasi un mese. Grazie a queste nuove infrastrutture, ha spiegato Danesi, «il Vte sarà l'unico
terminal italiano di destinazione finale in grado di lavorare tre mega-unità in contemporanea: due da 20mila
teu (container da piedi, ndr) e una da 15mila». Grazie anche al ripristino, già avvenuto, dei fondali di 15
metri . L'altro porto in grado di garantire performance di quel tipo è Gioia Tauro, ma si tratta di uno scalo di
transhipment. Le otto gru ordinate hanno un valore complessivo di 80 milioni, coperto dal Vte (che fa capo
al primo terminalista del mondo, Psa - Port of Singapore Authority) grazie anchea un finanziamento di 65
milioni ottenuto dalla sede di Milano della francese Société Générale. Altri 20 milioni sono stati impegnati
sulle banchine. «Abbiamo creato - prosegue Danesi - una nuova illuminazione per la diga esterna, in modo
da consentire l'ingresso di navi nel terminal anche du- rante la notte, inoltre abbiamo cambiato parabordi e
bitte, installando i modelli utilizzati nei porti nordeuropei, per dare alle navi maggiori garanzie sull'approdo.
Poi abbiamo installato il sistema d'attracco shore tension, un metodo di tiraggio dei cavi d'ormeggio che
segnala i picchi di tensione tramite wi-fi». Per quanto riguarda le gru, realizzate con lo snodo "a becco
d'anatra" in modo da restare entro l'altezza di 90 metri prescritta dall'Enac per rispettare il cono aereo del
vicino aeroporto, le prime quattro saranno installate entro aprile, sostituendone altrettante, più basse, attualmente operative sul terminal. Altre quattro grandi gru arriverannoa Genova tra ottobree novembre e anche
queste sostituiranno vecchi impianti. «Alla fine - dice Danesi avremo otto nuove gru per le grandi navie altre
quattro più bassee datate per navi finoa 15.500 teu». Una delle quali ha approdato a Genova ieri. Sono in
programma , poi, la sostituzione dei mezzi di piazzale a gasolio con macchine elettriche, per le quali
«saranno investiti altri 150 milioni entro la fine del 2016»e il raddoppio dello sbocco ferroviario del terminal
(che oggi ha un solo binario)per il qualeè in corso un confronto con Fs.
SCENARIO TURISMO PORTUALE - Rassegna Stampa 01/03/2016
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TERMINAL/ALL'INTERNO
01/03/2016
Pag. 3 Ed. Bergamo
diffusione:308087
tiratura:395884
San Pellegrino, non solo terme Ecco l'hotel e il polo delle griffe
I progetti di Percassi: «Prima servono marchi e gestori, il resto è poesia» Maroni «Queste sinergie
funzionano e siamo venuti in valle per testimoniarlo»
Fabio Paravisi
Obiettivo: «Destination». Sembra un film, e forse lo è. È quello che si è già proiettato nella mente Antonio
Percassi, che dopo avere aperto le terme di San Pellegrino, ha presentato ieri il nuovo albergo e intanto
prepara quello che potrebbe essere il futuro della cittadina termale: portare grandi griffe in Val Brembana,
collegandole a strutture per benessere e turismo. Facendo così di San Pellegrino, riassume lui, «una
destination verso la quale salire per molte ragioni e dove trascorrere diversi giorni».
Il progetto dell'albergo è stato presentato al presidente della Regione Roberto Maroni, arrivato con tutta la
giunta per una seduta straordinaria e la firma della terza integrazione all'accordo di programma. Accordo
che sposta gli 8 milioni concessi da Milano al Comune: previsti per le terme, andranno alla ristrutturazione
di Grand Hotel e funicolare.
Il nuovo «Hotel Terme» avrà 4 stelle e sarà, secondo il progetto dello studio DE8 Architetti, una
«rigenerazione urbana». Sarà realizzato con «tecnologia a secco» in legno al posto del vecchio impianto di
imbottigliamento, e con un pianterreno commerciale. Avrà 101 stanze, comprese 5 family rooms e 5 junior
suites e una terrazza vetrata con una spettacolare vista sul paesaggio e le terme. Che saranno raggiungibili
attraverso una passerella che si snoderà fra gli abeti. Il tutto su un'area molto ridotta (20 mila metri
quadrati): questo costringerà a realizzare un parcheggio interrato di due piani e mille posti, e farà salire il
prezzo a 15 milioni. Il programma prevede il via ai lavori in dicembre e il termine diciotto mesi dopo.
Percassi non si ferma qui. Ma procederà per gradi: «Prima si fa il progetto, poi bisogna trovare chi prenderà
la gestione il giorno dopo la fine dei lavori. Il marketing è ormai fondamentale».
Dopo le nuove Terme e l'hotel si passerà alla Fase 3: la ristrutturazione delle ex terme. Diventeranno un
«urban market», cioè un unico spazio per prodotti alimentari della valle e per proposte innovative. I suoi
due piani diventeranno anche un passaggio tra la nuova piazza, le vie vicine e il parcheggio. Si passerà poi
alle unità commerciali (Fase 4) e alle residenze (Fase 5), che faranno salire a 90 milioni il totale
dell'investimento.
«Stiamo trattando con grandi marchi internazionali per convincerli a venire - spiega Percassi - . È un lavoro
pazzesco, pretendono cose impossibili. Ma sono quelle che fanno fare il salto di qualità. Oggi si fa così:
senza queste garanzie di ritorno economico le banche non ti finanziano. E poi bisogna continuamente fare
modifiche perché il mercato cambia ogni giorno. Tutto il resto è poesia». «Così si valorizza il bello commenta il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Pasquale Gandolfi -. La qualità è essenziale
per rilanciare un territorio». «Questo è un passo avanti per lo sviluppo della valle - spiega il sindaco Vittorio
Milesi -, una nuova tessera del mosaico per la realizzazione dell'offerta turistica, che speriamo possa
essere completato dalla riapertura del Casinò». «Queste sono le sinergie che funzionano, e siamo saliti in
valle per testimoniarlo - aggiunge Maroni - . Qui ci sono anche splendidi posti da valorizzare. Il 29 maggio
partirà l'anno del turismo della Lombardia, organizzeremo iniziative per San Pellegrino ma anche per la Val
Seriana». Milesi ne approfitta per bacchettare la Provincia: «Abbiamo trovato le risorse e il modo per
utilizzarle, mentre da troppo tempo ci sono i soldi pronti per completare la Villa d'Almè-Dalmine e non si
riescono a spendere». Pronta la replica di Gandolfi: «Il nostro impegno c'è, purtroppo siamo in stallo per
una serie di cause. Confidiamo di risolverle in pochi mesi. Intanto giovedì saremo all'Anas per sbloccare il
progetto della Paladina-Villa d'Almè».
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SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 01/03/2016
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I progetti
01/03/2016
Pag. 3 Ed. Bergamo
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SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 01/03/2016
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15 milioni il costo
del nuovo
Hotel Terme
101 camere dell'hotel, che sarà collegato alle terme
Le tappe
Antonio Percassi ha
in programma diversi investimenti
in zona, per
un totale di 90 milioni di euro Dopo l'hotel sarà la volta dell'urban market ((foto sopra ) che sarà realizzato
nelle vecchie terme In seguito sarà realizzato un centro
con residenze
e negozi
(foto sotto)
Foto: Ecco come sarà il nuovo «Hotel Terme» di San Pellegrino che sarà realizzato da Antonio Percassi
(nella foto sotto con il plastico dell'hotel) :
costerà 15 milioni e avrà 101 stanze e cinque suites
01/03/2016
Pag. 20
Il futuro dei cieli Ue si gioca in Germania con la regia di Angela
CLAUDIO ANTONELLI
Etihad tra le tre compagnie del Golfo è la più giovane. Ha una flotta importante, sebbene ancora pesi la
metà rispetto a quella di Emirates che dispone di ben oltre 240 velivoli. Negli ultimi quattro anni però ha
speso ben più di un miliardo per entrare in quote societarie di altre compagnie. Non solo Alitalia, ma anche
l'indiana Jet Airways, Virgin Australia, Air Seychelles e per finire il vettore serbo. La strategia è abbastanza
chiara: stringere un network attraverso le opzioni di codesharing per chiudere una ragnatela di opzioni
attraverso l'Europa e parte del globo. Fino a puntare, assieme alle altre due sorelle arabe, agli Stati Uniti. Al
momento Etihad ha qualche grattacapo. Si trova ad avere una rogna tutta targata Berlino e Angela Merkel.
Infatti, il vettore Airberlin, finito nella sfera di Etihad nel 2011, sta portando avanti una battaglia legale con il
Ministero dei Trasporti tedesco perché di fatto possa utilizzare slot in codesharing con la casa madre anche
su tratte non internazionali. Esattamente il punto di arrivo della strategia dei Paesi del Golfo. La stessa che
permetterebbe (ipotesi smentita sia da Etihad sia da Montezemolo) di fondere vettori come Alitalia e
Airberlin per poter iniettare altra liquidità e conquistare tratte interne all'Europa. A tale piano, al momento
sembra opporsi solo la Germania con il sostegno diretto e indiretto della Francia. D'altronde le altre nazioni
non hanno interesse a mettersi in mezzo, visto che fanno loro gola i capitali freschi provenienti dagli
Emirati. Ne consegue che anche da noi si sta sviluppando una battaglia simile a quella che solca i cieli
americani. Dove le tre compagnie Usa stanno facendo pressioni affinché ai vettori arabi non si spalanchino
le porte. Le autorità Usa però frenano e temono che un intervento finisca per ledere i portafogli dei
consumatori a stelle e strisce i quali da una battaglia di tariffe ne uscirebbero in ogni caso vincitori. La
questione proiettata sulla Ue fa capire che a breve anche le autorità di Bruxelles dovranno prendere
posizione. Per capire quanto la questione del codesharing sia importante e sfidante per il futuro delle
alleanze basti pensare che in una settimana media di gennaio il 92% dei voli di Etihad è stato operato
attraverso altre bandiere sotto accordi di codesharing. Molto più di quanto avviene per Emirates (circa il
70%) e Qatar Airways (oltre il 60%). Vedremo quali mosse farà la Merkel per portare dalla sua Bruxelles. Al
momento la sfida è aperta.
SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 01/03/2016
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Difesa e dintorni
01/03/2016
Pag. 8
diffusione:22231
tiratura:27938
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Ilpunto
«Contratti da rinnovare per 2 milioni di persone senza ledere i diritti»
di VInCenzO GUeRRIeRO* ono circa due milioni i lavoratori che operano in settori importanti e strategici
per la nostra economia, ma da anni non vedono il rinnovo del contratto di lavoro e non hanno aumenti nelle
proprie buste paga. Sono le lavoratrici e i lavoratori degli alberghi, della grande distribuzione, della
distribuzione cooperativa, delle imprese di pulizia, dei fast food, delle mense, delle terme, delle farmacie
private, dei bar e ristoranti. Le loro condizioni di lavoro sono sempre più difficili: hanno vissuto i
licenziamenti, la cassa integrazione, le disdette dei contratti aziendali, il calo dei consumi, i tagli lineari negli
appalti e combattono quotidianamente con orari impossibili, peggioramento delle condizioni di lavoro e di
reddito. I lavoratori attendono il rinnovo del contratto nazionale mentre Confindustria (Aica, Federturismo e
Federterme), Confesercenti, Confcommercio (Fipe e Fiavet), Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa,
Angem, Aci, Federfarma, le associazioni datoriali del Multiservizi, continuano a parole a dichiararsi
disponibili. Nei fatti, l'unica proposta che avanzano è togliere alle lavoratrici e ai lavoratori diritti e tutele per
giustificare il costo dei rinnovi. Trattative aperte da anni, trattative interrotte e scioperi a sostegno delle
vertenze come quello previsto per il comparto delle mense il 5 febbraio e l'ultimo avvenuto nel settore del
commercio il 19 dicembre scorso, rappresentano oggi il quadro delle relazioni industriali in questi settori. Il
mancato rinnovo dei contratti nazionali significa non valorizzare e riconoscere la centralità del lavoro e non
sostenere neppure una ripresa del Paese che passa attraverso la tutela delle condizioni delle lavoratrici e
dei lavoratori. Tutte le associazioni datoriali, in questi mesi, hanno accusato di strumentalità le posizioni
assunte dalle organizzazioni sindacali dichiarando di essere disponibili a rinnovare i contratti senza ledere
le condizioni dei lavoratori. Non chiediamo di meglio. *Segretario generale Uiltucs
FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA - Rassegna Stampa 01/03/2016
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Edizione del: 01/03/16
Estratto da pag.: 31
Foglio: 1/2
Peso: 82%
Servizi di Media Monitoring
Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.
075-139-080
Sezione: RELAZIONI INDUSTRIALI
Dir. Resp.: Maurizio Molinari
Tiratura: 205.798 Diffusione: 248.061 Lettori: 1.383.000
Peso: 82%
Servizi di Media Monitoring
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075-139-080
Sezione: RELAZIONI INDUSTRIALI
Edizione del: 01/03/16
Estratto da pag.: 31
Foglio: 2/2
Edizione del: 01/03/16
Estratto da pag.: 40
Foglio: 1/1
Peso: 14%
Servizi di Media Monitoring
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104-115-080
Sezione: FISCO
Dir. Resp.: Roberto Napoletano
Tiratura: 376.775 Diffusione: 195.317 Lettori: 907.000
Edizione del: 01/03/16
Estratto da pag.: 6
Foglio: 1/1
Peso: 13%
Servizi di Media Monitoring
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075-139-080
Sezione: POLITICA INDUSTRIALE
Dir. Resp.: Paolo Panerai
Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d.
Edizione del: 01/03/16
Estratto da pag.: 37
Foglio: 1/1
Peso: 35%
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104-115-080
Sezione: CONFINDUSTRIA
Dir. Resp.: Luciano Fontana
Tiratura: 390.726 Diffusione: 395.884 Lettori: 2.477.000