La Parrocchia di S. Lorenzo di Sasso Marconi già di Castel del
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La Parrocchia di S. Lorenzo di Sasso Marconi già di Castel del
La Qarroccfria dt S.Lorenzo di Sasso 7[arconi dell)escovo, già di Castel -NUMERO UNICO_ ARICORDO DELLA VISITA PASTORALE DELCARDINALE BIFFI GIACOMO ARCIVESCOVO DELLA DIOCESI DIBOLOGNA 30OTT0BRE 1994. Ogni città, ogni paese,ogni parrocchiaha la sua storia,anzi le sue storie;di uonini, di luoghi,di cose. Per un territoriopure assailimitato cone quellodellaparrocchíadi S. Iorenzo un grosso uolumea raccontarletutte. non basterebbe "numerounico'tne raccontaqualcunaanticae qualcunamodernacon Questo del quadropiù uastodella I'intenzionedi portare un contributoalla conoscenza ricostruzione storicae dellarealtàattuale. GiacomoBffi in occasione Dedicatoparticolarrnenteal CardinaleArciuescooo della ohita pastoraledel 30 ottobre1994,il t'numerounicottsiproponeanche di i.nteressare, o alneno di incuriosire,i uecchiabitatori(pochi)ed i nuoui abitatori (molti),sulleuicendedellaloroparrocchia. -lndice-Salutoal|Arcivescovo -Daparrocchia senzaborghia zonaresidenziale ed industîiale pag. 7 ^^^ t P A 6 ' A - S a nL o r e n z do i C a s t edl e lV e s c o vnoe l 1 8 4 7 nro -CarloPancaldi e la cittàetrusca di Garenao Carena p a g .8 -Cronotassi del Vescovo dei parrocidi S.LorenzoCastel p a g .1 0 5 -GiovanniAcquaderni (1,839-1,922). illustre Un parrocchiano al serviziodellaChiesaCattolica , -Presso la chiesa, nel nomedi SanLorenzo p ^ 9 l.+ -Qui il famosopresepe meccanico p a g ,21. -Gli Scouts cattolici di S.Lorenzo pag. ) 7 -Laparrocchia oggi p a g .t 4 pag. 1.7 MAGGIORE;S.IORENZO SULTACOPERTINA: PAI,ADETL,ATTARE E S,IUCIA MARTIRI,TA MADONNA CONIL BAMBINOIN TRONO.ATTRIBUZIONE INCERTA(FRANCESCO ALBANI?). TESTO, REDAZIONE E FOTOA CURADI: GIORGIOBERTOCCHI, LAURABERTOCCHI CORSINI, M OREN O CASSANI, GILBERTOGUIDORENI. vll S.IORENZO TIPOGRAFIA: GRAFICHE DEI S,4SSO1\3. Salutoa[l'Ar ciues couo. |ì Il 30 ottobre 1994la comunità parrocchiale di S. Lorenzoaccoglie il CardinaleArcivescovo Giacomo Biffi in visitaufficiale. Già nel 1982 la parrocchia aspettava la visita pastorale dell'Arcivescovo AntonioPoma,ma la malatlialo impedì.Venneda noi qualcheternpo dopo I'Arcivescovo EnricoManfrediniin occasione del rito funebre del sacerdotedon CarloMonari. L'ultimavisitapastotale fu dunque quella effettuata dall'Arcivescovo GiacomoLercaroil 15 settembre 1.957. E p p u r ea S . L o r e n z on e i t e m p i andatiil Vescovoera di casae non per nientela nostraparrocchiasi c h i a m ò a p p u n t o S . L o r e n z od i Casteldel Vescovoe di questo n o m e n o i s i a m o c o n t e n t i ,a n z i orgogliosi! I VescovidellaDiocesidi Bologna amaîono questi luoghi tanto da farne la sede dei momenti di riposo.Sono note le passeggiate campestridi ProsperoLambertini primadi diventarepapaBenedetto popolare XIV, e narrala tradizione c h e I ' A r c i v e s c oC vo ar l o O p p i z z o n i rccitava la prima preghiera del mattinoguardandola chiesadi S. Lorenzoche ben vedevadallasua stanzanellavilladell'Axura. E il popolo sentiva questa presenzae ne traeva profondo confortospiritualepoiché là sua fedesapevaandareoltrela persona vedendoattraveiso del Vescovo, di lui la presenza sicurae importante di GesùCristo. La visitapastorale dura pocheore che saranno però sufficienti a ricordarciche la nostra piccola chiesaè partedi una grandechiesa che vive nel mondo e che è testimone della presenza del Signore checi salva. 1l nostroVescovoincarnaquesta presenza di Gesùtnaestro e pastore dellenostreanime. Dice infattiil Concilio:"I Vescovi quali successoridegli Apostoli ricevonodal Signorela missionedi insegnarea tutte le genti e di predicare il Vangelo ad ogni c r e a t u r aa,f f i n c h éî u t t i g l i u o m i n i , per mezzo della Fede, del Battesimoe della gsservanzadei Comandamenti, ottengano Ia (Lumen Gentium)". salvezza parroco ll e tutti i parrocchiani di S.Lorenzo accolgono il loro Vescovo,certi di accoglierenella suapersonalo stessoSignoreGesù Cristoa cui va lodee onoree gloria per sempre. Don PietroMusolesi. Da parroccfria senza borgfri a z\na resid.enziale edindustriale. Situazione assaicuriosa,per non diuenra, quelladellaparrocchia di S ,L o r e n z C o a s t edl e lV e s c o v o . Lo storicoSerafino Calindri,chela descrive nel 1781,diceinfattichela "haun soloborghetto, parrocchia o r i d o t t o ,c i o è C a ' d e l P o z z o d i famiglie 4', Quattro famiglie o c c u p a v a n o .a l m a s s i m o , d u e casette, la qual cosavuol dire che di fattonon esistette in S. Lorenzo alcun aggtegafo abitativo di q u a l c h ec o n s i s t e n zCai.ò a c c a d e v a qui si contasse nono.stante lo stesso numero di abitantidella contigua parrocchiadi S. PietroCasteldel V e s c o v oM . a, come per tuttele c o s e d e l m o n d o , e s i s t e v au n a ragione che aveva porfafo alla situazioneche qui cercheremo di spiegarebrevem ente, Se si vuole dare importanza storica all'intriganterrcongetturarl dell'erudito parrocchiano Carlo Pancaldi(come si vedrà in altra parte) il tetritoriooccupatodalla p a r r o c c h idai S . L o r e n zCoa s t edl e l Vescovo e S.Pietro Castel del Vescovoformavauna sola città,o lucumonia, o paese,o com.unità c h e a l t e m p od e g l iE t r u s c hvie n i v a chiamata Carena.Standoperò alla s t o r i ad i t e m p im e n ol o n t a n is, i s a cheil Vescovodi Bolognaebbe,fin dal Medioevo,proprietàe giurisdi zione sulle terre foîmanti le due parrocchiesituatepressappoco fra il Reno,il rio Gemese,il rio Verde e Ie primecollinea ponente. I l t o p o n i m oc o m u n e" C a s t edl e l Vescovo" chiariscedel tutto la situazione. Circanel puntocentrale di queste terre (dove il podere dell'Axura quasi penetra nella parrocchia di S.Lorenzo) il Vescovo scelse il luogo per la sua v i l l e g g i a t u r a ,i n s t a u r a n d o q u e l rapportodirettocon la genteche venne a cessaresoltantoverso la metà del secolo scorso con la paîlenzadell'am atissim o Arcivescovo CarloOppizzoni. Nei tempi del "Governomisto,' ( 1 5 0 6 - 1 7 8S8e; n a t ob o l o g n e s eL-e gatopontificio)ad ogniamministraz i o n e ,o c u r a ,p a r r o c c h i a lceo r r i s p o n d e vsao l i tm a e n r eu n a a m m i n i strazione civile che riferiva direttamente aI Senato bolognese. Orbenea Casteldel Vescovonon fu così:i cittadinieleggevano un solo (sindaco) massaîo scegliendolo una voltafra gli uominidi S. Lorenzoe I'alîa fta quellidi S.Pietro. Q u i n d di u ep a r r o c c h ei ed u n as o l a amministrazione civile:questola dice lungasullastoriacomunedelle parrocchie sorelle,disegnate per a1- 2 >l w!rÌ:a.ì': n:\: \!l!;'! jr. :< {zì..!ìnirl.7i': Il complessodella chiesa com'era quando ricevette la visita pastorale d e l l ' A r c i v e s c o vGoi a c o m oD e l l a C h i e s a- p o i P a p aB e n e d e t t oX V - n e l l ' a n n o1 9 0 8 . S i n o t i n o i c a n c e l l ci h e s e g n a r o n oI ' i n g r e s s d o i d u e c i m i t e r is u c c e s s i vS i .u i p i l a s t r i d e l c a n c e l l oa, s i n i s t r an e l l af o t o . s o n o l e s î a t u ei n t e r r a c o t t raa f f i s u r a n tl ie " d o n n e p i a n g e n t i c" h e e s i s t o n oa n c o r a . ;nl.i. j!lr,i:\,ì'.:.,..;.1..ì-;,ì\a-:{.:'r,),.:,{i.: t r o i n u n a u n i c a r n a p p ad e l s e t t e c e n t e s cCoa t as t o B o n c o mp a g ni . Con l'arrivodei Francesi,alla fine d e l s e c o l oX V I I I , m e n t r el e p a r r o c chie restaronocorne prima, l'ordinarnento della arnrninistrazione civile mutò radicalmente: le antiche massarie (o Comuni) vennero raggruppatee sorserovia via istituîi c o m e i d i p a r t i m e n t ii, c a n t o n i ,i c o m u n i ,l e s e z i o n i g, l i a p p o d i a t ia, s e c o n d ad e i p o t e r it e m p o r a n eci h e si susseguirono. Nel corso di tutti questi cambiarnenti e fino al giorno d'oggi, le d u e p a r r o c c h i ed i C a s t e ld e l V e s c o v or i m a s e r os e m p r ei n s i e m e I. n questa secolare unità geografica, storica ed amministrativa,molte cose furono comuni e rnolti inter e s s vi e n n e r oa d i n t e r s e c a risni p i ù modi ed in pirì volte. I n s o s t a n z aa, n c h e n e i t e m p i a + ;r{1 +,1 s e g u i r ef i n o a g l i a n n i c i n q u a n t ad e l n o s t r os e c o l o S , . L o r e n z on o n e b b e b i s o g n od i b o r g h ip o p o l a r io a g g l o meratd i i case. S e s i e s c l u d el a p i c c o l a f o r n a c e della Torretta sul rio Tonfano (e t e n e n d oc o n t o c h e d u e a l t i v i s s i r n i rnuline i r a n oc o l l o c a tsi u l l ar i v as i n i stra del rio Verde, perciò sotto la p a r r o c c h i ad i S . S t e f a n d oi P o n t e c chio) il territorio di S.Lorenzoera infani privo di industriao di artigianalo che non fosseattinenteall'agricoltura. Del resto,ad una minima dislanza, i l b o r g o d e l S a s s o( c h e a n d a v a i n g r a n d e n d o si ni t o r n o a l S a n t u a r i o della Madonna ed alla sede comunale)poteva offrire il mercato settimanale, le fiere, la farmacia,le scr.role, le botteghe,le locandee le osterie. 3 I n s o m m a ,l a p a r r o c c h i av i s s ep e r m o l t o t e m p o n e l s i s t e m at i p i c o instar.rrato dalla colonìa bolognese, che si basavasullo strettorapporto fra la villa e la carnpagna circo stante. La villa, cioè, come centro dell'azien da agricola: laddove finiva il giardino coninciava il carnpo lavorato. Ovviamente tale sistern a ebbe preciso svolgimento nelle proprietàpiù arnpiecorne ad esempio1I palazzodall'Armidove, intorno alla villa, vissero il contadino, il fattore, il boaro, il giardinieree il vignarolo. Mischiandosila cultura cittadina con quella locale, nacque nella grande villa perfino una curiosa conpagnia filodramrnatica. Altre ville, corne la Maranina, la Corticella, Ia Palazzina,il Casino Ferri e l'lstitutodi SantaCroce (le Putte)ebberolo stessoandanento, seppuredi dirnensionidiverse. In un contestodi tal genere, distaccaîadalle piazzee dai luoghi della politica, la parrocchia di S.Lorenzovisse generahnenteuna storiaabbastanza serena. Con lo sfaldarsi delle grandi proprietàe con l'avanzaredei tempi moderni,altreresidenzevennero ad inserirsinella zona tanto ad uso di residenzafissa come per villeggiatura; tanto è vero che versola m e t à d e l s e c o l o s c o r s ol a p o p o lazione era cresciuîadi circa 100 persone: fatto' ovvio questo, considerandola bellezzadei luoghi e la minirna distanza dalla città. Parvead un certo momentoche perfino un borgo venisse a costituirsifra il rio Verde ed il rio Secco quando, presso ad uno spaccio chiamato Tripoli (il toponirno denuncial'epoca),si edifica- rono alcune casettecon tanto di " b a r b i e r ee" d a l l e q u a l i s i a g g i u n s e p o i l a s c u o l ae l e m e n t a r eM. a n o n c i fu seguito e S. Lorenzo arrivò al ternpo dell'ultima guerîa con ùn assettoabitativo che non era poi così differenteda quello di qualche secoloprima. Ed in questo sistemadi abitazioni s p a r s el,a c h i e s ae b b e s e m p r eu n a funzione come luogo di aggregazione, agevolata peraltro da una seriedi parrocidi notevolevaloree p ietà, Un altro episodio testimonia il secolaredestinocon.tunefra le due p a r r o c c h i de i S . L o r e n zeo S . P i e t r o . Quando si decise di costnrire il cimitero cotrrune fu scelto un terreno nel podere "l Catrpi" che era della prebenda parrocchiale di S.Pietroma situatovicino alla chies a d i S . L o rnezo , E dal 1880 i defunti delle due p a r r o c c h irei p o s a n oi n s i e ren, D all'anno 1963, cominciando proprio dappressola villa vescovile, e b b e i n i z i o l a g r a n d ee d i f i c a z i o n e residenziale ed industriale della piana di S. Lorenzo che giunse prirna al rio Baciadonne per sì.Iperarlopoi ed arrivareormai al rio Verde. G l i a b i t a n t id i S . L o r e n z o ,c o n t a t i dal Calindri verso il 1781 nel nufiìero di 321, sono ornai 2782 c o n u n i n c r e m e n td o i u n o a n o v e .E la crescitanon è finita, Saràrneglioo saràpeggio?Difficile a dirsi e forse non importante, p u r c h él à , i n r ne z z oa l l ap i a n ap i r ì o r n e n op o p o l a t a c, o r n ec e n t r ov i v o , c o r n e f o n t a n ad e l v i l l a g g i o .c i s i a sempre la chiesadi S. Lorenzo, antico segno e baluardo di t r a d i z i o n ed,i c i v i l t àe d i f e d e À ..f SanLorenzo Castelde[I)escovo nel1847. Auendo nelle antecedentiparole che riguardano la cura di S. Pietro di Castel del Vescouodato non breue ragguaglio della storia ciuile di cosiffattopaese, nel îrattare ora dell'altra parrocchia di S. Lorenzo, che ne è parte, e da essoprende il nome,per non îornaresul giò detto mi restringeròalle poche speciali contezze che si hanno di quella chiasa;ignorandosiaItutto ar.)0aime ti particolari che potesseroillustrarlain alcun m odo. Rimane îuttora auuolta nel buio de' secoli l'età h che ella uenne f o n d a t a n o n e s s e n d o umi o n u m e n to alcuno che la additi; trouandosi soltantoche nel 1378 era, siccom'è a'nosîri di' soggettaal plebanatodi S. Stefanodi Pontecchio.Mostrano q u i n d i a n t i c h i d o c u m e n t i c, h e n e l 1436 ne apparteneuail Gius padronaîoa GiouanniPirondelli,Antonio Norati (?), Donenico Pignaroli, e Bino Aldrouandi, detto Vass a l l i :c u i d i c c i a n n i d o p o a g g i u t t geuasi Melchiorre Vizzani, e nell'l456 BartolomeoCaurara co' figliuoli ed eredi di Pietro Tassi,ai quali tutti succedutoAlessand.ro di Gaspare Vasselli,questi a' 19 febb r a i o 1 6 0 7 .a r o e i l od i G i o u a r r n i Felini (acconsentendoil pio ArciuescouoAlfonso Paleotîi) ne faceua ampia e libera d.onazioneal Conte RomeoPepoli;c quindi i Parrochi di S. Lorenzo, da discendentidel Pepoliuenn ero semprenominati. Uscendo da Porta Saragozza, e dilungandosi ut, noue miglia da Bologna sulla strada che per la Porretta guida in Toscana presso inconîrasi la sinistra riua del Reno posta el piano della sua spaziosae pittorescaualle la Chiesa Parrocchiale di S. Lorcnzo. oggi retta dall'M.R.Sig. Don Angelo Costa. QuesîaParrocchiaha una piccola Borgata nel luogo detto la Cà del Pozzo di tre o quattrofamiglie, ed u u'aItra maggiorc alla Maranina di seuefamiglie, e circa quaranta abitatori.E qui era la celebrecasa abitata dai Colonna, oue a' îempi di sedeuacantesi è battutomoneta. Sulla Torreîta di tal casa uedesi tuttord lo stemma gentilizio dei C o l o n n ad a ' q u a l i p a s s òa ' P r i n c i p i B o r t c o m p a g n ie . d ora al signor FrancescoRossiche possiedea cora il Palazzo dell'Armi già appartenente alla nobil casa Pepoli oue sono quattordicifamiglie,forn anti un 50 anime. E tutti il distrctto della Parrocchia nc conlicnc circa 450, ed ha confinanti i territorii di 5 J . l . ' r c r L : : . t i)i ('.rr lc{ 0cf"Vc)c(}('o j// . l)-., l.'' .,/, -tr'. . '1,,r,/ ,/ '(. '/,,..,? base rlí crcta ccneriita c biattco nlistú a sabbia gíollastra. clrc qua to più si nostro alln superfícic tlc' colti. últrcttatrto lí reldc ottissimi alla procluziortcdell'uue che fornano la ríccltczza ruralc rlel paesc. Codcsta basc crctosa, t a g l i a t aa q u a t t d o a q u a t t d o d a tolu stroto di argilla e tli gltíaia flu uiatíle riert scettdctttlodall'alto dc' colli iufitto al fottdo dclla r a l l a t u s t c n d c i t d o s ib c na r tc o a l deI Rcno. clisottodell'Alt'eo .\c/ /8/d ttcl luogo.lloltlo orí o cuí si acccdc pcl íirclinatoRio l'arLla s i d i s c o p a r suat t ' o c q u nm i t t a r a l e m o l t os a l u b r ec l t c n c r i t ò r e t t í rc dcscrill dnl calabrcchitntco signor Prof. GaetonoSgorz i. Assaí detc tc Ò la Chicsa di S.Lorettzotutta ilt uolîo nel cui Altar pri cipúle ò cla am m irarsi il quadro del Sa to titolrrc ( la cui f e s t ac e l e b r a ssi o l e r u t e m c n tac' 1 A tli ogosto.) rúpprcsenfa {'sso íl Potttcccltí0.Castcl dcl i'cscot'oS. Píetro, f,Io techiaro, c merce il Rcno Banidizzo.c \tizzatto:trotosí soggcttúal Got,crnocli Bologrta e l o c a t a n c l C o m u r t ct l i P r a d u r o c Sasso. [II/crsola metà del secolo scorso.c Jorsefino olla calata de' Fraitccsi ir ltalia tcl 1796 era dipendcntc dalla llassoria dí Casteldcl I'cscot'oS. Pietrct.elcggetdosi però il )lassaro t'íccttdcuolmcntc da questct e dall'altro P a r r o c c h i ad i S .P î c f r o . Pura, lícta, c nolto salttbre è l'aria cltc ti si rcspirú.tempcríto e dolcc ttc è il clina atcttdo suolo d o g t t ig a n c n m r t ti s s i m oa u b c r l o s o re di graní. di fictti. gclsi.lcgna. frutta, ghíandc: e sot'rattuttodi t i n í s q u i s i t iq u a l i s o t t ol a l - c r t t a c cia. la )laluagia. l'Alcatíco.ccl il M o s c a t oA. r c ú c g h i a i a t t ef o r n a tto il suolo chc sul colla è piuttosto porte i (lurato cone tufct. sabbioso. c parte sciolto sostc uto da una 6 martire S.Iorenzo, Santa Lucia, colla BeatissinxaVergine in alîo. Pensa il Calhdri che questo sia lauoro di FrancescoAlbani, detto I'Auacraonrcdclla pittura. ma è l'opinio e d'altri i telligenti che sia piuttostodel Gennari. Fu essoper cura dell'odiernoparroco restaurato e pulito per mano del signor Marchese Virgilio Dauia caldo amatoredell'artidel disegno. Nulla che abbia merito d'arte si uede ne' tre altari de' lati; degno però di osseruazione è un pezzo di Musaico a fiori in pietra dura; il quale aJfinché sia conseruato uennecongiuntoal lastricatodella Predella del primo altare a destra di chi cntra la Chiesa. Tale musaico fu trouaîo dal Parroco Don Luigi Zanelli anîecessore del Costa,scaaando un terreno nelle uicinanze della Chiesa,ou'ebbea rinuenireancora alquanti cad aueri, molte medagliee monete antiche,fra cui tre o quattro d'oro. Il Costa inoltre potè uederealîro gran pezzo di Musaico sotto al uecchio Cimitero, che era collocatodirimpettoalla Chiesa;e che nello scorso anlto fu rifatto di nuouo a poca disîanza di quella.Tuttociò, e il t r o u a r sai q u a n d o a q u a n d o m u r a sotterraneee pezzi di marmo; e assc rsi rittucrtutanell'csaguircuno s c a u od a u n C o n t a d i n op o c h i d i so|to, una ilttera Canera di qualche esîe sioîxein un terretÌo giò de' Conîi Ranuzzi, oggi del signor MarcheseBanzi; porgefondamento a credereche in questo sito fosse, se non la poco creduîa cittò di Garena, almeno una parte di CastelFerrone, o d'altro luogo antico e moltoabitato. Congiuntaalla Chiesaè la Canonica di semplice e grata eleganza presso cui sí eleua lo suelto e bel Campanile. Il Circondariodi questaParrocchia ha i seguenti Oratori. 'l . S. Barîolomeo,Oratoriopubblico nel luogo detîo la Maranina, spetl a n l ea l s i g n o rF r a nc a s c oR o s s i . 2. Il SantissimoNome di Maria, Oratorio priuaîo di proprietà delle Puttedi Sanîa Croce. 3. S. Giouanni Batîista, orútorio pubblico nel Palazzo dell'Armi del signor Rossisud detto. 4. Sa ta Caterina,or dedicatoalla Beata Vergine, del signor Auu. Zanolirti. 5. Sa Francescod' Assisi.Altro Oratorio priuato dc' signori Alberghini. 6. Cappellapriuata det signori Ferri dedicataa Maria Vargi a. Il Calindri ( Diz. Corogr. Vol.2 p.214) ricorda un altro Oratoriodi SantaMaria degliAngioli,già della CasaArmi, poi de'Conti Pepoli;che che quella del Nome forse è lo stesso d.i Maria; od altro distrutto nelle fortunose uicende che tutto sconuolsero all'entrare del presente secolo. G. F . R AB ME t t I . D a " L e c h i e s ep a r r o c c h i a ldi e l l a d i o c e s id i B o l o g n a r i t r a t t e e d e s c r ì t t e " ,t o m o I I p a g . í 3 -B o Ì o g n a1 8 4 7 . 7 Car[oQanca[die Ia cittàetruscfl di Sarenao Careno.. sto, che non fu completato, c o n t i e n eu n a " M e m o r i ai n t o r n o Catena". L a s e c o n d ad,e l 1 8 3 6 è , intestata: "['Isi etrusca.ldoletto trovato fra r o v i n e d i C a r e n aa, l S a s s of,u o r i p o t t aS a r a g o z dz iaBo l o g n a ' ' . Perla suacongettura dellacittàdi " c o G a r e n ao C a r e n a , m u n a î z ao lucumonia o città che diede a F e l s i n na a s c i m e n tcoo, m eF i e s o l ae F i r e n z e "C, a r l oP a n c a l dni o n p a r tiva certamente da zero:antichie celebri scrittori già ne avevano trattato. L'interesse in questasede viene dal fatto dí essereI'avvocato Carlo P a n c a l di il m a r i t od e l l am a r c h e s a Ann'aPepolie quindi componente della antica famiglia proprietaria del palazzoDall'Armie del giusp a t r o n a t o s u l l a p a r r o c c h i ad i S.Lo renzo Casteldel Vescovo, E p r o p r i oa S . L o r e n zi lo P a n c a l d i trascorreva lunghiperiodidell'anno dedicandosi, ha l'altro,alla musica e d a i s u o ic o m p l e s s it u d id i v a r i a culturache alternavaa perlustrazionisulterritorio. Nei suoi libri CarloPancaldidette una serieimpressionante di notizie di ogni genere a dimostrazione della sua erudizioneinvero assai vasta; perciò fu poi considerato t a l o r au n o s c r i î t o r "e[ a n t a s i o s oo" , ". addirittura un "favoleggiatore Pero, al di là dj ogni considerazionesul valore storico ed archeologico delle notiziedate dal Pancaldi, sta di fatto che dentrola "circonferenza congetturale di Carena" si effettuòpoi una serie di importantiritrovamenti che culmin a r o n o ,n e l 1 9 6 9 ,c o n i l r i n v e n i mentodelledue straordinarie tomb e e t r u s c hnee lB o r g od e lS a s s o , Da questi studi egli trasse il materialp e e r m o l t ep u b b l i c a z i o n i d e l l eq u a l is i m e n z i o n a nqou i s o l tantoquelledi interesse locale. L a p r i m a , d e l 1 8 3 3 ,s i i n t i t o l a : ' r l t i n e r a r isot o r i c or-cah e o l o g i c oi - m nerologicoe statistico da Bologna alle TermePorrettane". Questote- I I d i s c o r s os u l P a n c a l dei s u g l i argoÍìentiche lo appassionarono s a r e b b ea s s a iI u n g o : p e r o r a s i propone quindi questa"circonferenzacongettì.Ìrale di Garena"con "dichiarazíone", la relativa comeuna s p e c i ed i m a p p ad e l t e s o r op e r f u tr.rri storicied archeologi. 8 Dichiarazione dclla túuola topografica di Carcua. l.Palazzo dctto dell'Armi ora Pcpoli-Pancaldi. piccol collenella Vil2.Cústcllaccio lctîa Zanolini, itÌ cima il qualc tuttora sotto auattzi di úntichi muri, ed ouc diccsiper tradizio c csscrcstata una îorre,comepotrcbbe indicarlo anchc la rimasta dcrtominazionc. 3. Palazzo Torrctte giò TorrcdegliAchillini, poi Colonna, ora Monti, fabbricato, comc risulta dalla raccolta di lettcrc dcll'Achillini al Mascardi ed.altri, soprú i rudcri di anîichissima rocca,le uie sotterrance dclla qualc itt parte con.scruat't si tuttorct. 4.PalazzoRanuzzi, oue fu altra a n t i c h i s s i mR a o c c ai c u i R u d e r ii n parccchie circosta zc t)cnnefo scoperti.5.Torre, podcrc dcl Con- seruatorio di S. Croccouc la casa colo ica è il Torraccio cosidcttodcl Mastclletîa, 6. S. LorenzoCastcldel Vcscouo. 7.Bagno. 8.Sepolcrcto. darca, podcrc, l0.Palazzctto. 9.Re l l . C a b u r a .1 2 . C a s i n o1.3 . P a l a z zina Zanolini. 14.PodcrcTorrctta 1uctrouansispesso auanziantichi, pauimcntia battuto,e dooc sclciati, diccsifosscuna roccheîîa. 15. Forn a c i a n î i c h i s s i m1c 6. . O r t oA n d a no. 17.Còalîa,dettain anticoTorrcttaper una rocchcttachc guard,auaunita,nxcnîc a qucllaN. 14 il passodi Rio Verdc. 18. Palazzo dell'Arciucsc ouato . D a r " l t i n e r a r i os t o r i c o - a r c l ì e o l o g i c o - m i n e r a l o g i c oe s t a t i s t i c d o a B o l o g n aa Ì l e T e r m e p o r r e t t a n e "B,o l o g n a1 8 3 3 . 9 Cronotassi deiparroci di S. LorenzoCasteld.el'Vescouo. PreteANTONIO,rettoredi S.Lorenzo quando -il 2 luglio 1379- il card,. FilippoCarafale "unisce,annette,incorpora" in perpetuo S. Maria del Sasso, Don GIACOMO T A C C O N Im, o r t on e l 1,436. DonANDREA T A C C O Nd I ,a l 6 a g o s t o 1.436. Don BATTISTA D A t t ' O R O ,r i n u n c i a nel1.523. D o n A L E S S A N D RGOA R Z A N I N Ir,i nunciail 22 d,icembre 1523. D o n M A R C OA N T O N I OR O S SdI e l q . Nestore,dal 22 dîcembre1,523. Tienea S.Lorenzoin propriavece: - d a l 1 5 4D 3 o nA I F O N S O MINOZZI - d a | 1 5 7D 3 o n O R A Z I OO R A Z I M u o r en e l i 5 8 6 . Don BERNABEO Q . S E V E RS OE V E R I di Budrio,dal 14 gennaio1587;morto n e ld i c e m b r ei 6 0 2 . D o n N I C O L AD I B O L O G N An, o r t o nel 1.446. Don' STEFANODI FRANCESCO GRASSIrrdeFrancia"dal 23 febbraio 1446:Rinuncia il 3 luglio1456. D o n G U G L I E L MD OI G I O V A N N"Id e Britania",cioè fiancese,dal 3 luglio i456.Rinuncia il 5 luglio1466. Don GIOVANNIBACIAtil dotrorein utroque iure, dal 4 febbnio 7603; rinuncia nel 1605 e va parroco a C a m u g n a n oC . on lui ha rermlne l'unionedi SantaMariadel Sasso e San Lorenzodi Castel del Vescovo. Don GIACOMO VITAtt dal novembre1605;mortonel 7634. D o n C A R L OQ . F R A N C E S CdO i san Venanzio, dal 5 luglioi466;mortonel 1493. g Don LORENZOVITALI,dal 20 luglio 1 6 3 5 ; m o r ti o l 6 g i u g n od e l 1 6 4 8 , D o n A N T O N I OG A L E A Z Z O BENTIVOGtIO protonotarioapostolico, dal 27 febbraio 1493; rinuncia il 9 s e t t e m b r1e4 9 5 . Don GIOVANNI FRANCESCO M U R A T O RdI ,a l 1 l u g l i o1 6 4 8 m ; orro nell'ottobre 1678. D o n N I C O L AQ . S I G I S M O N D A Ot D R O V A N DdI ,a l9 s e t r e m b r1e4 9 5 . D o n A N D R E AV I G H I d a l 1 8 m a g g i o 1679;mortonel lugliodeI1.691. 10 Don GIOVAN\I ANTO\IO CIAVAR E L L I ,d a l 1 8 a g o s t o1 6 9 1 :r n o r t o n e l r na g g i o1 7 1 , 1 . D o n A \ G E L O C O S T Ad . al 1! giugno 1 8 3 9 n: o r t o i l 6 a g o s t o1 8 8 0 . Don ù4ATTEO N E G R IB R U \ E T T I d , al 27 ottobre1714:rnorto nel narzo 7729. D o n P LB L I O- \ I A R C HdI ,a l 1 d i c e r n b r e 1 8 8 0r:n o r t oi l 2 2 s e t t e m b r1e9 2 8a l l ' e t à d i 9 0a n n i . D o n G I O V A N N IB A T T I S T A GL-lDId . al 2 9 a p r i l e1 7 2 9 r i n u n c i an e l n a r z o 1 7 3 9 e v a p a r r o c oa g l iA l e r n a n n i . D o n P I O C O R S I \ 1d. a l 2 8 g i u g n o1 9 2 9 1 rìnunciail 2 giugno 191>:va prirnaalla l { i s e r i c o r d i ap.o i a l l ' O s p i z i d oei Vecchi P o v e r fi u o r ip o r t aS .F e l i c e . Don GIACOÀlO G R A Z I Ad, a l 1 i a p r i l e 1 7 3 9 r: n o r t oi l 2 6 a p r i l e1 7 5 8 D o n F E L I C EG R A Z I A .g i à C o a d i u t o r e n o l ni n a t od a l P a l r o c oc o l c o n s e n s o dei P e p o l i n e l 1 7 í 6 . s n b e n t r aa l l a t ì to r t e d e l l ' a n t e c e s s oR r ei n. r : n c i ial l 3 o t t o b r e 1779. D o n 1 4 A R C ' A N T O \ l OI ' I A Z Z O \ l d i G i o . P a o l od, a l 2 7 o t t o b r e1 7 7 9 :r n o r t o l'8dicerb n r e 1 8 09 . D o n R E I I O B A C C I L I E RdI .a l 2 5 a g o s t o 1 9 1 5 a l 1 6 r n a g g i o1 9 i 6 . P e r i d a n n i bellici subiti dalla canonica di S. L o r e n z or i s i e d ep r e s s ol a p a r r o c c h i a di S . S t e f a n od i P o n t e c c h i oR. i n u n c l ai l 1 6 m a g g i o 1 9 + 6e c o u ì e E c o n o r n oS p i r i t u a l e l a c L Ì r al a a D o n O t t a v i o B a lesIIazzl. D o n G I \ O R I Z Z I < I a l1 8 l u g l i o 1 9 4 6 r rnorto il 12 gtllgno 1971. D o n G I O V A \ \ l I U I G I Z A \ E l l l , d a l3 gennaio 1810;lnorto il 12 febbraio 1839. Don PIETRO ,\tLSOLESI,dal 6 novernbre 1 9 7 7 . .a. d n t u l t o su r r u o s . . . L a n o m i n a d e l p r r r o c o d i S . L o r e n z os p e f t ò p e r m o l t o t e m p o a i P e p o l i i n q Ì r a n t op o s s e s s o rdi e l g i u s p a t r o n a t o( s o m m a d i p r i v i l e g i o n e r o s i c o n c e s s id a l l a C l r i e s aa i f e d e l i f o n d a t o r id i u n a c h Ì e s u . c a p p e l l ao b e n e f i c i oc h e c o n s i s l ep r i n c i p a l m e n t en e l d i r i t t o d i c o l l : r z i o n eo. s s i a n e l l a n o m i n a d e l p a r r o c o ) .P e r q u e s t ar a g i o n eù n o s t e m m ad e i P e p o l ic o n l o " s c a c c h i e r e( "" p i e n o " )i n m a c i g n oè p o s t o n e l t i m p a n od e l f r o n t o n e .m e n t r eu n a l t r os t e m m a( " p a r t i t o "d) e l l a s t e s s af r m i g l i aè n e l l a b a n d e r u o l ad i n e t a l l o i n c i m a a l c a n p a n i l e. {. ) > \.ì \ì I ,ì: i' n ,: \\ '... {. : I i\ l '.'.*.:. ll ei C i l s r ed Vcdull p!ìrzixLd l e l \ - e s c o \ ' o( S . L o r e n z oe S . P i e r r or )i p r e s ri n q r ì î r 1 r o lolo e poi m o n t a t ac l al ì i u l i o \ l e l o I i n e l l ' l g o s t oc l e l1 8 9 0 . c i u l i o l l c l o l l i ( 1 8 5 - - l 9 i l ) . d i p r o l e s s i o nr en e c l i c of L. rl o l o g m l oc ì i l e l t a n cl cl ì b u o n l t e c n i c ur s e n s i b i l i tP à .f o p f i c l r r i oc.o n l l t r i . d e l h \ i l h ( o c i Ì s i n or)- ( f " i - \ l ( l , , sl ri i, t i 1 '1. 1 1 ,p' r r r . " . l r il . l ì l l e z l o l l i l l oe 'g e n c f 0 5 o t2 I ) i Ì s i n i s l r i rl c l c s t r as i d i s t i I g L r O n o : l] chicsrd t i S . l . o r c n z oC Î s t e l c l t l \ e s c o ro : i d r ì e e d i l i c ic l c l l u\ ' i l l r tf r r r i l l e k r t t ì :l i r L ] ' ( l e ' l c s l ì i i l c i r n i t e r oc o m L t n u l c l:u c l t s l c o l o n i c ; r" l C l r n p i r l l s l i l L l l od i S . ( l r o c c l: : r r ì 1 l u , \ r ' c i r t s c o r ì ì clrl c i l s i l( ì h e r l ì I d il l l \ x i r n : i l P l l l z z c t t o ì l o n t i : i l B r r r g oc o n i l S l r n t L r u rci Ll cr l l l l l l d o n l l i ì c l S l s s o e l a l c s i c l e nI u c o u t L t t t t l cl ri l \ i l h B i Ì o z jc c ì i n ; r l l o .s u l c o l l e . l u c l i s m c : s :ct h i e s l 1 ' l l r r o c c h i u ìr cl i S P i e t | ( )C . L s l c dl e l \ ' ! ' s c o \ o . \cllrr Ioto soIo: Ìiì r,jdul.t og.ti I -') (r I 39-r 9zz) . Acquaderni Siouanni illustre Un parroccfriano al seruizio deilaCfriesa Cattolíca. GiovanniAcquadernifu personaggiodi staturainternazionale la cui attivitàper la diffusionedella reÌigione cattolica è notissina. Corne la sua falnigliaal giorno d'ogge i , g l ir i s i e d e vpae ra l c u n i m e villa si dell'annonella arrratissima "Rio Verde"(già Corticella) situata sulleprirnecollinelungoil rio Verd e ,n e l l ap a r r o c c h di ai S . L o r e n z o . E, come la sua farnigliadopo di lui, fu semprevicinoallavita della p a r r o c c h i aG. i o v a n n iA c q u a d e r n i ebbe rapporti strettie varie collabdrazionicon quattroPapi: Pio I X , L e o n eX I l l , P i o X e B e n e d e t t o XV.' Per i suoi meriti a favore della Chiesae del Papatofu fattoConte n e l 1 8 8 8d a P a p aL e o n eX I I L Di tale personaggioesiste ovviamenteì.rnavastabibliografia alla quale si rimanda chi voglia app r o f o n d i r el a s u a c o n o s c e n z ian: questasededobbiarno lirnitarci alla e n u n c i a z i o ndei a l c u n ed e l l e n u merose attività ed iniziative di quest'uomocolmo di spirito organizzafiv o e di fede. L'agialezza economica,îaggfunfa a n c h ei n s e g u i t a o l r n a t r i r n o nci o n l a m a r c h e s aM a r i a R u s c o n i ,g l i p e r mi s e d i i m p e g n a r sci o n p l e religiose, tamentein iniziative dalle pirì grandialle più piccole:donazioni,giubilei,pellegrinaggi, restauI'centenario ri, il dei centenari"in onoredi Cristo. D a l 1 8 5 9G i o v a n nAi c q u a d e r nsii i mp e g n ò a n c h e n e l l ' a t t i v i tgài o r nalisticaed editorialedi vario generer fra I'altroil quotidianocatt o l i c o b o l o g n e s ec hi a r na t o p r i r n a "L'Ancora", poi "L'Unione" ed infine 'rL'Avvenirerr, da lui sostenuto, era destinatoa lungavita, o o i d i m e n t i c a lree N o ns i p o s s o n p iniziativedi carattere socialecome la istituzionedi una "Societàdi per aiutare i laAssicurazionerr voratori,soprattutto quelli del settore agricolo e, per lo stesso Írotivo,la fondazione di unabanca, il "PiccoloCredito",poi "Credito Romagnolo'' îuîtoraesiste nle. Di particolareimpoîtaîzafu l'arnicizia di Acquadernicon Pio IX, Pontefice legatoa granclifatti della storiadrltalia. p e re s e m p i o Q u e lP a p aa p p o g g i ò l'opera della "Societàdella Gioventù Cattolica", antesignana della "AzioneCattolica'r, che Acquaderni ed altri ayeyanofondato,appîezztndo sempre la dedizione e I'affettodello stessoe volendolo soventepressodi se',specialmente negliannidellavecchiaia. t4 l.F È r ; : L'Acquaderni,dal canto suo, raccolsein numerose occasioni s o m m ed i d e n a r op e rf a r n ed o n oa l SantoPadre:sono famosi"l'Obolo per I'AmorFiglialen e il nDiesPetrin per i25 annidi pontificato. Q u a n d op o i , n e l 1 8 7 8 ,i l P a p a mo r ì . G i o v a n n iA c q u a d e r nni o n cessò di impegnarsiper Lui: si ebberoquindiíniziative in memoria del Papafia cui eccelsequellaper la tombacostruita nel nartecedella chiesadi S.Lorenzoin Verano a Roma,dove egli si occupòdi ogni dettaglio economico e artistico. Semprecomeattodi devozione al Papa,mise in atto il restaurodel del Duomo di Senigallia battistero (GiovanniMariaMastaiFerrettiera slafo baftezzafo in quella chiesa) dove la rcalizzazione di una bellissima cancellata in ferrobattuto fu affidata ai fratelli Benini del i quali,dopo questaimpresa, Sasso, completarono nel 1894la tombadi Romacon una splendidabalaustra in ferrobattuto. Da quanto si è detto, pur rapidamente, si comprendeperché I'Acquaderni sia stato parte della gente. Dall'impegnoreligiosoalla attivitàt giornalistica e bancaria; dalla d e v o z i o nm e a î i a î aa i p e l l e g r i n a g g i ed allechiese(valgaper tuttequella non c'è del SacroCuorea Bologna), luogo nel qualenon ci si iniontri c o nA c q u a d e r n i . 15 , \ l c s s . L r d r o . \ c q r Ì r d eer nl a i m o g l i c L l u r l l r ' ' l g l i c o n i l o r o s e i l i g l j i n p r c g l i i e r lc l l r u n r ia l t e n l p i c t t sot r l l ls t l l c l ld i r i o I e r d e x S . L o r e n z eo u. e s t op i c c o l om o n u ' n c n l o \crre erc o neÌ1g9ó p e r r i n g l l t z i l m c n tcol e l l os c l n t p l l o p e r i c o l oi n o c c l s i o n ed e l l ' i n c i d c n tcel u s l t o c l l u n c l r l l l o i ù b i z z l r r i l o c l t e l r l s c i n c ìi l b i r o c c i n oc o n . l l e s s i ì r l a l reoi l l i g l ì o ì l l r c o n e l r i o I e r t l c D e c ì i c a t a olll ( i n l o r u r ld i i Ì n t i c or c l i q u i t r i o ) \ n I l c l t i ì\ ' c r g i n ed i L o t t r c i eisl l. c m p i e t t o ' en e p r o g e l l i Ì tcol l ì c c l e 6 r e l r c h i t e l l o f . c l o r r r c(l loo l l a n l r i n i . o e n l r e i l l a n p i o n c ì n oi n [ c r r o b : [ t u l o h r o p e r l c l ei l t l ) l ) r i B e t t i n i c l cI 5 l ì s s o . sul ctrrioso r ' \ - ! o r os i l e g g c : l l e r l n c ì e re r J l i ì . c u s- \ q r r i l d c ' rpnci r i c u l oe l a p s :i e c l l n c o r a l r e r p l f l t u l u n Ì l l D ( l ( l ( l \ c \ L s i n o r i n os u l l os f o n d og l ì s p e t t r c o l : cr rril a Ù c h i c l i r iIoe l c l e . I l ( l o n l c l l c s s r 0 c l r o . \ c q ' x c l e f nl i g. l i o d i ( l i o ' x n n i . e l l r n o g l i eL a u r a c l c i c o n r i z u ' l g ì i c l i R i n t i n i l.ì r t o n op a f r o c c h i r nf ie d e l ic r n L r n i f i c- i\ .l e s s r n d r fou p r e s i c l e n dt ee ì C r e c l j t R o omlgnolo f i n o l l 1 9 J 2 l. n n o d i s t t r t n o t l e e . l u r n c l t ec o l s i g l i c r c o u r L r n l lpel i n r c l e l ì rg u e r . l c l e l1 i 1 5 a P r l c l r r l oe S l s s o l l c o n l ! ' s s [î - l L t t l t t n t o l l ot t o t l e p o p o l l r ep e r l l s u a p r e s i d c n zcl l c l l ' a s i ]i n ofantile del Slsso. i s l i l L r l o d i g f r n d c L r t i l i l ìc i \ i l e e f e l i g i o s l i c l ì e s s l . n o r r n n c l i 9 j 6 . s i r i c o r c l tl o s t r l o r c l i n r r i o r n p e g Ì ì op r o l u s on e l 1 9 . J 8p e r h e d i l ì c l z i o n ec l c l n L ( ^ 0 n s i l o n c ' l p r r t o d e l \ l e r c l r o . c l ì e l c c o g l i e l l .c c lr c c o g l i et L r t t o rlin. c h e i b r mb i n i d i s I _ o r e n z o . r6 I (Presso Ia cfriesa, nelnome SanLorenzo. assonom etnco. Va verso il completamento la ncostruzione dell'edificio ad uso polivalente per manifestazionipubbliche anche religiosen,sorgente pfesso la chiesa. L'opera, di grande impegno, iniziò con i contributi dei signori Etnesto Borsari ed Angelo Lippatini e continuò con il concorsogenerosodi parrocchianied amici. ll progetto è dell'architetto Glauco Gresleri; i calcoli delle strutture dell,ing. Claudio Comastrie la direzionedei lavori dell'architettoMoreno Cassani. L'architettoGresleri,ben noto in Italia ed all'esteroper le rcalizzazioniedilizie e per i suoi studi nel campo del sacro. Fra i molti titoli e riconoscimenti-che in questa sede sarebbe troppo lungo elencare-annovera quello di AccademicoPontificio dei Virtuosi al pantheon, di Accademico Nazionale di S.Luca,di medaglia d'oro Cardinale Giacomo Lercaro; è membro della PontificiaCommissioneper i Beni Culturalidella Chíesa. Nelle pagine segùentiil progettistastessoenuncia i criteri ispiratoridella sua scelta, t7 p e r a Í r i v a r es i n o a v i a S a nL o r e n z o Q . ùesto impianto, costituitoda un doppio filare di cedri ultracinquantenarie che sono stati piantati a rafforzamento di un percorso i d e a l ed a v i a S a n L o r e n z oo v e è a n c o r ai n essereun piccolo cancello a significareun ipotetico ingresso diretto dalla strada i m p o r t a n t ec, o n i l s u o c r e s c e r eh, a a s s u n t o un valore di 'macchia" verde che si struttura con iì complesso come prolungamento non solo fisico, ma anche e n e r g e t i c o .d i v e n e n d o n e l p a e s a g g i ou n segno di grande rilevanza. Leggendo Io stato in essere della realtà architefonica vi si può citare: dalla via dei G a m b e r ic h e s c e n d ev e r s o ì l d e c l ì v i ov a l livo entrando subito dopo entro la forra boschiva che copre il crinale, sulla sinistra si nstacca'I'area di sagratopavimentato in stabilizzatobianco. Questo spazio ha forti connotati architettonici,anche se in parte non compÌetam e n t ee s p r e s s i . E' definito chiaramente verso est dalla facciata della chiesa e dal suo prolungamento canonico; sulla sinistra a oyest è delimitato dalla macchiaverde della testata del doppio filare dei cerdi (anche se infastiditadalla presenzadi alcune essenze arizoniche che appaiono estranee alla p u r e z z ad e l l ' i m p i a n t on o b i l e ) ;è ' p r o t e t t o n , , d a s u d - c o m e a c o p e r t u r ad e l l e s p a l l e d i chi accede al sagrato- da un edificio abitativo,di tîe pianl, re^Iizz^to negli anni '50 dall'ingegnereGuido Cavani, in pietra naturale e mattoni, di buona dignità architettonica. ln direzionenord, a fronte di chi guarda il s a g r a t od a l l av i a d e i G a m b e r i ,o l t r ei l s e g n o basso della lingua boschiva che scende dalla collina di ovest e si spinge sino a yilla IN NOMEDI SANIORENZO. A l l ' i n i z i od e l 1 4 8 7 , c o n l a c o n v i n z i o n e che nasceva da lunga valutazione delle cose, la comunità parrocchiale di San L o r e t z o a S a s s oM a r c o n id e c i d ed i m e t t e r e in atfo il progetto per la reabzzazionedi u n o s p a z i o p a r a l i t u r g i c oa c o m p l e m e n t o della strutturareligiosadeÌla Parrocchia. La chiesa esistente del secolo XVIII, edificio carico di valore emblematicoe segno poetico nel paesaggio,risulîavainsufficiente per capienza alle esigenze part e c i p a t i v ed e l l a c o m u n i t àe n o n r i u s c i v aa porsi come struttura di proposizione agli incontri non stfettamente liturgici. E ' c o s ì c h e s u p r o p o s t ad e l P a r r o c oD o n P i e t r oM ù s o l e s ip e r l a d e t e r m i n a z i o n de e l Consiglioparrocchialee su coordinamento d e l l ' a r c h i t e n oM o r e n o C a s s a n ii n i z i a I a "grande avventura'della nuova costruziofle... L'ambiente è particolaree carico di valore paesaggistico.L'orografia del terreno, a ridosso est della strada Porrettanae degli ìnsediamenfiresidenzialie industriali che i n v e s t o n ol a f a s c i am b a n i z z a t ad e Ì p e n d i o , preseita un pianoro che arriva a ritagliarsi con bordo netto sul successivo declivio c h e s c e n d ev e r s o i l f o n d o v a l l e .I n q u e s t o trafto pian€ggianteben definito si struttura i l p i c c o l o c o mp l e s s o d e l l a c h i e s a p a r r o c c h i a l ed i S a n L o r e n z oc o n i s u o i s e r v i z i d i c a s ac a n o n i c ae d o p e r e .L a v i s t aa n c o r a libera della via San Lorenzo verso valle permette di relazionareI'edificio sacro con il suo campanileal limite del pianoro segnafo dalla forra verde che tracima da sotto la scarpata,con il fondale, oltre lo spazioluminoso aereiformedella vallata di f o n d o . c h e c h i u d e c o n ì l s e g n os i n u o s oe ^zzntîiîo della montagnadi riva destradel R en o . I I l u o g o h a ù n a p a r t i c o l a r i t àd i g r a n d e rilievo. A confrortto della sua dimensione edilizia che è minuta e raccolta,possiede una "misuranpaesaggisticadi forte carica energetìcarappresentatadall'impianto verde che si dipane dalla piazzena d.i sa$ato M a r a n i n aa, p p a r el o n t a n o ,g i à n e l l a f o s c h i a azatrrirra d\ pianura, il rilievo significativo d e l l ac o l l i n ad e l l aG u a r d i ac o n I ' e m e r g e n z a d i S a nL u c a . Proprio la reÌazione che esisteva tra il s a g f a t oe q u e s t ad i r e z i o n ed ' o s s e r v a z i o nèe d i v e n t a t ai l c a m p o d i a z i o n e d e l l a r i c e r c a architettonica. Un ragiolamento, di stretta natura disciplinaro e ' s c i e n t i f i c a ' s, i è p o s t o s i n d a subito nel processo di definizione 18 p t o g e t t t t : r l ceo m e f e n o m e n og e n e r r n t el l s o h r z i o ndei n u o r o i m p i r n { o . t b b i r Í ì o d e l t o d e l r : r p p o r t ol i s i l o . d e l l r l e l l z i o n en a t u r l l et r a l c l s p n z i o - s l g r r l oe l a d i r e z i o n er , e r s on o r d . . \ l xè a p p a r s os L l b i t o . a c h i s c r i v c . c o m e q u e s t a n a t r r r a l el t traziond ei comportîrnento m c h i a b i t al o s p a z i oe s t e r n oc l e ls i t o e h d i r e z i o n el e r s o n o r d . n o n l o s s ed e t e r m i n l t l t l L n t od a u n a 'crplazione e s l e r n a-"d e r i l a n î e d a lp l n o r l m r - a d e f f e t t op r o s s e m i c o c l i c o s ìp r o l o n d a l o n t . r n r n z .I r' c. n \ lJ . , U n . l\ . . f i !I e n e r g e t i c . i i n t e r n t . i n s i l am a g i c î m e n l en e l s i t o c h e s e r n b r a r ,irr n p o r r e l. l l ' o s s e nl t c l r c .l a p o s i l u t l ì n l r t t ì r i ì l es.p r l l e - r - s u d - d i r e z i o n e - r e r s o n o r d t, o n u n J l o r , / . r( .Ì i t . r l (5 l . r t u))i t u J l i o n a l e .c h e s e n b r a v af a r a l l e r t i r e i l l r r o t o " . aÌ l or l r r p p r e s e n t r t od r l c a u r p o : r g r i c o l o eon o i t r e \ . l g r J . o c. o r n e ì t n , , . i t t r . L z i o n n complettlt come uno st:rto in attesr". c o m e p r ì n t oi n c u i s e m b r l i nc i s i d o l e s s e d i r i g e r ep er s o s t a f e I' proprio nellî let(uft cli questo f e n o m e n os i t u a z i o n a-l de a ll u o g oe s p r e s s o i n m l n i e r a c o s ì e v i d e n t e -c h e i l p r o c e s s o progettuaie h l l i ' r ' e r t i t ol ; r n c c c s s i t à di rrc- c o g l i e r e1 l s p i n t a e n e r g e t i c icì l e l l l p i n z z l c o m e c h i t t c l e n c l ocl ln l r o u n r c c i n t oa l c r l o d i c a i : r l l o c h e r i c e ie s s e 1 ' o n d l s p l z i a l e f l c e n d o l : t d e c o m p r i n i c r en c l i o n c l o c l c l l a > . r . . . r, . 1i .i r i t . r d r l r r ru r o . r d c r e d r . tc o n . u i d e l i n i t l r e i l c i ì m p oe n e r g e t i c o . 'rcspiro E' plrso cìoè chc il dcl sagntcr r r e s s eu n a d i n ì e r s i o D ep i i r a r l p i a d e l l as r l l r d e l j n ì i r : r z i o n el i s i c l r l p p r c s c n t r t r c l a l l ; r p J \ i r r , e r l . r r i o nne. r t r r r . rilnr S i r i J i ( l l oe r i c l t i u d e s suen p r o l t t n g l m e n tpoa r i r l u a s a i l s u o r a d d o p p ì op. c r r i s u l t a r ien f i n ed e f i n i t a e c h i u s l d a u n l i n ì i r ep r e c i s o . . \ l l x p i l z z l d i s r g r r t o . c l c l ì n i t rs p a z i r l n e n t e d a l l r f a c c i r t r d e l l r c h i e s a .d a i l a r n l s s l l r b o r e l c c ì l ì l r o n t c c l j c a s aC ; n ' a n i . r i . . r r e l , b <c o . r . , g F i u n t oi l r c . p i r o p i r r p r o f o n d od e l n r ì o \ o s p l z i o r e c i n t l t o c h e . r . (r l J r,PPÌ r r lJ ' , l r J i r n \ r ì \ i u r ì t( si ' l ( r tl r ' . n t a r r e b b e d e f i n i t o i t e r n ì i r ì if i s i c i . d e l i n i t a n d oI ' l n p l ì l n e n t o c o l l I l 1 m t r r oa l r e l a l i . l l p r o c e s s os u c c e s s i l od. i d e f i l i z i o n e p e r l ì s i s u c c e s sei r c l i t u t i i i l e n o r r c n i c l i n r l u r a archilcllonicp a e l l l s o l u z i o n ef o r m a l e I i n a l e .s i s o n o s r Ì s s e g u i:trip l r t i r e d a q u e s t r p r i r Ì i rs L ì g g e s t i o nper o \ . o c l L lcl l l l s i l o . t9 -La coperturarealizzala definizionedello spazio di 'raddoppio" della pi^zza, peî creare un luogo al'tenativo (piazza coperta) rispetto a quella scopertasegnata da una pendenza verso piazza. Ciò risùlta fondamentaleper permettere allrossefvatore che si affacciayerso il sagratoda yia deì Gamberi la lettura della 'profondità' della nuova strutturariuscendo-anchese a livello d'inconscio- dalla vista della falda iîcliîlta a comprendere il volume e la c o r p o s i t àd e l l ' e d i f i c i o c h e a l t r i m e n t i p , er la sua presentazione di netta assialità, avrebbe rischiatodi rton consentirela sersazionea tre dimensioni tipica della lenura angolata. -ll fornice a tutta dimensionea cavallofra i due spazi,ne sottolineaI'integrazionee il gemellaggio aperto-chiuso. - E ' m e s s a i n l u c e l a s e n s a z i o n ed e l nrespiro"che sembra emanaredallo spazio d€l sagrato verso nord e proprio in telazione a questo fenomeno il fronte vetrato dell'intervento sembra "sentire" q u e s t as p i n t ad i r e z i o n a l ec,o s ìd a a s s u m e r e u n a n d a m e n t oc o m e n d i m i n o r r e s i s t e n z a n , divenendo concavo secondo nrrl spezzatî che sembra disporsi naturalmente. E la copertura che ne segue I'andamento inclinato verso l'assecenîrale,ritagliatadal piano di falda che sale verso il fondo, assume prospetticamente un effetto di timpano triangolato con cuspide in s o m m i t àa s s i a l e( c o m e a s i g n i f i c a z i o n de i memorie acquisiteai luoghi di culto), pur nella situazionegeometricadi falda piana in sensotrasversale... -ln asse, nella struttura di copertura, il grande segno del taglio vetrato, Questo elemento ha ragioni complesse e, nell'intenzioneprogettuale, intende fornir e s e n s a z i o nei d e m o z i o n ip r i m a r i e . Innanzi tutto la continuitàdel cielo libero sul sagrato.In asse al percorso (che nella immaginazione progettuale dovrebbe t r o v a r e a n c h e c o r r i s p o n d e n z ai n u n a lastronaturadi pietre forti disposteentro lo stabilizzato del terreno a matcare la direzione fondamentalesud-nord) la volta celesteluminosa e sfolgorantedi giorno e punteggiata di stelle la notte- passa dal tutto campo sul sagrato alla strisciata dell'area coperta, legando e dando c o m p l e m e n t a r i e taài d u e g r a n d i s p a z i ,M a il taglio ha un ulteriore significato,lntende dare al luogo chiuso non la sensazionedi ùno spazio voltato e copefio, troppo occludentee indifferenziato,ma quella di u n o s p a z i o" r a c c o l t oe p r o t e t t o "c. o s i c o m e due palme di mani a dita semipiegate fanno alla fiamma di candela in caso di vento...Le pareti lateralie Ie rispettiveparti di coperto si costituisconocosì come due a l c o v ec h e p r o t e g g o n oc i a s c u n al a p r o p r i a parte di pfesenti seduti nelle sue file lineari, e come spingendo ciascuna la propria parte di assemblea verso quella dell'altraparte... -Le travature metalliche e Ie pseudocapriate in legno senza rip€tizione di elem e n t i f o r m a l i i n t e n d o n od a r e u n a p p o r t o d i c o m p o n e n t ea r c h i t e t t o n i coarg a n i z z a n d o lo spazio interno naÍrcoîî"a tfe navate e a "segnare'il sofffto della vivacitàcostruttiva tipica del legno... L a ' s p i n t a "d i c u i s ' è d e n o e c h e p r o v o c a l'inflessionedispositiyadelle prime capriate del fronte, tende, via via a perdere I'intensità sino a che si forma come un'onda di ritorno inducendo nelle strutture lignee una flessione inversa a ridare, infine, un equilibrio di calma e di saturazione delle energie dinamiche del sa8fato. Q u i a l l ' i n t e r n o .e n t r o i l g u s c i o r o s s o dell'esternoin omaggio di cornplementoal verde e azzurro del paesaggioe del cìelo, compreso tra la superficie a forte espressione marerica delle pareti, lo spazio sembra acquisire distensionee pare come acqùietafsi. Il luogo sembra mostrarsi disponibile e in attesa degli ani, del comp o r t a m e n t od, e l l ap r e s e n z ad e g l i u o m i n i . Il momento comunitario, ma anche magico e misterico, può cominciare a venlfe.., Glauco Gresleri. 20 meccflnico. Quiil famosopresepe Nasce dalla passione di un ragazzino per le statuine uno dei p i ù b e i p r e s e p i d e l l ar e g i o n e U . bicato nella nostra chiesa parrocC a s t e ld e l V e c h i a l ed i S . L o r e n z o I'in permanente" fin dagli via scovo a n n i s e s s a n t a( i n p r e c e d e n z av e n i v a o g n i a n n o m o n t a t oe s m o n t a l o in occasione delle festività natalizie) è tuttora meta di fedeli, s c o l a r e s c h e a p p a s s i o n a tpi i a c e volmente attratti dall'amenitàdel p a e s a g g i od,a l l as e r e n i t à dei persosità dell'opera naggi e d all'ingegno n e l s u o c o mp l e s s o . i iovanni. Q u e l r a g a z z i n oT,a r o z z G è u n n o s î r op a r r o c c h i a noog g i s e s santenneche non ha perso I'entu- siasmo originario nel progetta.ree costruire manualmente p iccole opere d'ingegno.Egli ha reali4ato i l s u o p r e s e p er n e t t e n d oi n s i e m e vari materiali:con il legno ha creato la struttura,con il filo di ferro ha unito le varie parti, con la plastilina ha rnodellatoi volti e con I'utilizzo di un motorinoelettrico(ricavatoda a p p a r e c c hiin d i s u s oc o m e v e c c h i giradischi o telefoni tedeschi r i s a l e n tai l l a S e c o n d aG u e r r aM o n d i a l e )h a p e r m e s s iol m o v i m e n t o . I vestiti delle statuine sono stati anch'essi confezionati"su misura" dal Tarczziche li ha cuciti con cura durantele fredde giornateinvernali 2l cheprecedevano il SantoNatale. Il fmttodel paziente lavorodurato u n d e c e n n i of r, ag l i a n n i' 5 0e ' 6 0 ,è sîatoarricchito negliannisuccessivi con nuovipersonaggi, la granparîe dei quali (circa60 abitanoquesto luogoincantato) ha la peculiarità di svolgere, con scrupoloe dedizione, mestieriche oggi risultanosconosciuti allenuovegenerazioni. Per citarnesoloalcuniricordiamo la nonnache fila la lana,il fabbro che batte il ferro sull'incudine, il ciabattinoche riparale scarpe,il îaglialegna, I'arrotinoche affilacon la molai coltelli. Un cenno particolaremerita il primo gruppo costruito,formato dal falegname,dallalavandaia,dal fornaioe dallavecchierella che dà il mangimeallegalline. un'altrapatte importantee complessa nella sua realizzazione è costituita dal ngruppodellaNatività" in cui tutti í pezzisi muovonoseparatamente,nel rispetto delle regoledi sernplicità e di armonia che donanoa tutta I'operaquella particolare atmosfera misticadi cui lîeventorappresentato è profondamenteintriso. L'opera è valsa al sig. Tarozzi numerosipremi e riconoscimenti, tra i quali quello ricevutodal giornalenl'Avvenire d'Italian nel 1971e, per molti anni consecutivi, il pre"Presepe mio in Famiglia"istituito dal CardinaleLercaro.Ma il riconoscimento gli è tributato maggiore dall'intera comunitàparrocchiale. 22 cattllicidi S.Lorenzo. $li Scouts In Parrocchia operadal 1988un g r u p p o a d e r e n t ea l l ' A s s o c i a z i o n e Guide e Scout Canolici ltaliani, o arcon1 i ",cui A G E S C Ii ,l " S a s s M 1 0 0 n g a z z ie a d e r i t o o l t r e hanno fla gli 8 e i ngazzedi etàcompresa 2 1 a n n i .S i r r a t l ad i u n ' a s s o c i a z i o n e educativache ha lo scopo di aiutare la crescita dei giovani per la formazionedi partecipanti persone responsabili,di buoni cittadini,di membri attivi della Ch i es a . vissute in ternità internazionale, molte concreteoccasionidi !onoscenzaed incontro, hanno particolarerilievooggi,in un moqlento la nanifestata in cui si è fortemente necessitàdi abituarsi alla convivenza con persone di culture diversee di promuovereconcreti di pace ( il campo atteggiamenti estivo1994è statofatto insiernea gruppidellaSicilia,del Lazioe de|Ia Bosnia). del grupposvolgono Gli educatori la loro attività di servizio gratuitamente. "Lasciare il mondo un po' lneglio di come l'abbiamo trovator';in qùesteparoledel fondatoreBaden I'impegnoe Powellsonosintetizzati che ciò che oggi viene la speranza s e m i n a înoe ic u o r id e in o s t rri a g a z z i s i a d o m a n im e s s ea b b o n d a n tpee r Il cristiana e la società, la cornunità d i q u e s t aa s s coi az i one , successo dimostratoanche dalle nurnerose adesionida partedei giovanidella parrocchia e di quelle di S.Lorenzo limitrofe, fa ben sperareper íl futuro. delle attivitàe Punti caratteristici o delle esperienzedello scoutism sono: la vita all'apetto,I'interesse per la salutee lo sviluppofisico, I'impegnoin abilitàmanuali,il sere la formazione v i z i oa l p r o s s i m o spirituale. il rnetodo scout considerafond a r n e n t adl ea r ef i d u c i aa i î a g a z zei gradualiresponfar loro assumere sabilitàper se stessie per la loro vita comune,in modo da favorire I'autoeducazione. la solidarietà e la fraL'apertura, 23 rr\ DAAAOCC}IIA OGGr * Staúlstlche. La Parrocchiadi S.Lorenzodi SassoMarconi-già di Casteldel Vescovo-è partedel Vicarialodel Setta. Don Pietro Musolesivi è parroco dal 1,977ed ha inoltre la cura della piccola p a r r o c c h i da i S . G i o r g i d o i V i z z a n oc o m eE c o n o m oS p i r i t u a l e . I residentinel territorioparrocchialesono 2782,ma questonunìero è in continuo aumentoper via di nuove edificazioni. La festa principale, dedicata alla Beata Vergine Addolorata, si tiene la terza domenicadi settemb re. La pafiecipazione dei parrocchiani alla messa festiva ed agli altri riti ordinari è piuttostoscarsamentreè notevolequellaalle festeed ai riti straordinari. L'anticachiesaè bellae decorosa,ma l'aumentodei fedeliI'haresapiccola. * LEnte Darrocohla Affarl fconomlcl. ed ll eonsl{lIo Darrocohlale per oll In attuazionedelle leggi concordatarie, veniva a costituirsilegalmenteI'Ente Parrocchia. A segnitodi ciò con decretodel Tribunaledi Bolognadel 5\11\1986-afi.\ n.367 (G,U.del 27\1\ 1986),la parrocchia assumeva il nome-o il titolo-ufficialee legale,di S.Lorenzodi Sasso Marconiin sostituzione di S.Lorenzodi Casteldel Vescovo. per I'altraparrocchia Laslessa cosaavveniva di Casteldel Vescovo, cioèS.Pietro. In tale contestodivenivaobbligatoria la costituzione di un ConsiglioParrocchiale per gli Affari Economici-CPAE-del quale fanno attualmenteparte i signori GianfiancoBencivenni, MorenoCassani, GiulianoNanni,VittorioTestonie Don PietroMusolesi. * La parrocchla e l'Istltuto sost€ntamento alel clero. Dlocesano per Il Sempre in aîtuazionedelle leggi concordatariealla Parrocchiarimanevanoda curareed amministrarei luoghi ed i beni necessarial culto ed alla efficienzadella rnissionepastoralecome la chiesa,la casacanonicaed affîezzaltJre vaÍîe. Altri beni come le terre,caseed imrnobilivari passavano all'IstitutoDiocesanoper il sostentaÍìentodel Clero, il quale si occupavapoi del finanziamentopersonaledei parrocie degli altrisacerdoti. Le fonti di finanziamentodella Parrocchiasono quindi costituiteprincipalniente dalle offertedei fedelinellevarieforme in cui essevengonocorrisposte. 24 * ll Consiglio Dastorale Darrocclrlale. D a l l ' a n n o1 9 8 7è a t t i r o i l C o n s i g l i o P a s t o r : rP l ea r r o c c h i : rcl e o l n p o s î od i 2 j m e m b L i p r e s i e d u t o e t i a lP a r r o c o . A l l ' i n t e r n od i t a l e C o n s i g l i oo p e r a n o+ c o u r u t i s s i o nLi i: t u r g i c aE. l a n g e l i z z a z i o nee C a t e c h e sGi i. o v a n ei C r r i t a t ai r. I l t i t o l od i o g n i C o n t u t i s s i o ns ep e c i f i c Ia' a t t i l i t :oì r c l i n a r icah e è d i g r a n c ì e f f r c i e n z a . l a c o r n m i s s i o n ec a r i t a t i t ' aè î f i u a l n ì e n t ei u t p e g n a t ai n s t r a o r d i n a r i e o p e r . ec l i soccorso a l l et r u r ' a g l i a pt eo p o h z i o n ic l e l l aB o s n i a . * Angelo Llprrarlnl, un sagrestano speciale. S eu n a p a r r o c c h i a f u n z r o n ab e n e i l n t e r i t on o n è s o l o d e l p a l r o c on t a a n c Ì t ed e i s uo i c o l l a b o r a t o r i . A S . L o r e n z oc ' è u n s r c r e s t a ncoh e n o n c e l ' h a n e s s u n ca h i e s aA: n g e l oL i p p a r i n ì ( c l a s s e1 9 0 9 ) d e d i c ai n f a t t i l s u o t e u r p oa l l a p a r r o c c h i an.e è l a m e u r o r i as t o r i c ae ( l a n c h ec o s p i c u zo e l a t o r e . C o s ap u c if a r ed i p i r ìu n c r i s t i a n o p e r l a s u ac h r e s a ? E a Ì l o r ap e r r i n g r a z i a r lnoo n p o s s i a m o f a r ea l t r oc h e u n i r c ia i u i i n u n a p r e g h i e r a pet u n r p e r s o n ac h e g l i e r l u r o l t oc a r ae c h e a c l e s snoo n c ' è p i ù . * Grandi lavorl. \tO\ A COSTRLZIO\E. Sorgente r ì ' i m u r e n sboe n e e Ìode a D icr accanl0 all'A\TICO GI OI EL L O f r a o r a n t ia b e t i e s t op p i e . ,\laria,\ledaglieri.