TheShape,ilrockcolto ispiratoaMcLuhan Petols,trent`annida...Beatles
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TheShape,ilrockcolto ispiratoaMcLuhan Petols,trent`annida...Beatles
A CURA DELLA REDAZIONE SPETTACOLI | E-mail: [email protected] GIORNO E NOTTE 60 Spettacoli Afrojazz conDonini aCerea Il sassofonista Luca Donini si esibirà con un progetto tutto nuovo in occasione dell’evento di beneficienza «fai la tua parte!» promosso dalla onlus La Piccola Fraternità di Cerea per il suo 25˚ anniversario. Dalle 22 Donini e il suo quartetto di presenteranno sul palco del padiglione C dell’Area-Exp, questa volta con un progetto innovativo e sperimentale in versione afro. Sarà accompagnato da Mario Marcassa al basso, Roger Constant alle percussioni e Sbibu alla batteria. L'ARENA Venerdì 28 Settembre 2012 GALLERIASPAZIO6 COMBONIANI «Studio aperto» è il titolo dell’happening organizzato dalla galleria Spazio 6 di Verona per domani alle 17 nellostudiodell’artistaMarziaBoldiinviaAsola9,traversadiviaColonnelloFincato. NellacasamadredeiComboniani(vicolo Pozzo 1), domenica alle 15,30, concerto delcoropolifonicoPonteCatenadiretto dalmaestroElisabettaAdami. HAPPENINGALLOSTUDIO DIMARZIABOLDI CONCERTODELCORO POLIFONICOPONTECATENA MADEINVERONA. Esce ildiscod’esordio dellaband veronesedi«psychoalternativeblues» TheShape pubblicano illoroprimo disco,il mini-album che portail loronome TheShape,il rockcolto ispiratoaMcLuhan Luccheseecompagniinconcerto stasera aMantova edomaniall'Officina degli AngeliadArbizzano Il disco d'esordio di una band colta, che prende il proprio nome da una frase del filosofo della comunicazione Marshall McLuhan («We shape our tools…», cioè «Diamo forma ai nostri strumenti e poi, successivamente, i nostri strumenti danno forma a noi») e cita On the road di Jack Kerouac. Sono The Shape, il quintetto di psycho alternative blues (la definizione, per quanto bizzarra, è loro) che presenterà il mini-album oggi a Mantova, alla Notte dei Ricercatori, un evento organizzato dal Politecnico di Milano in tutte le città della Lombardia; e domani alle 22 all'Officina degli Angeli di Arbizzano. Arrivati in finale a un concorso per band emergenti di Trento, «Suoni Universitari», si sono aggiudicati una sessione di prove con l'ex chitarrista dei CCCP e produttore Giorgio Canali. Il risultato è un disco dove spiccano brani in inglese («La lingua delle canzoni con le quali siamo cresciuti e, di conseguenza, per noi spontanea»), dapprima scaricabile gratis e poi disponibile in formato fisico. «In rete l'abbiamo lasciato gratuito perché ognuno possa ascoltare la nostra musica sfruttando internet, che oggi, per noi, è il medium principale», spiegano The Shape. «Il disco vero e proprio lo vendiamo a 3 euro per dare la copia fisica del disco a coloro che vo- gliono dare un valore alla nostra musica». E l'ispirazione per brani come Ride, Neal Cassady e My moon? «Ride nasce durante un viaggio in India del nostro cantante, Francesco Lucchese. Ha cercato di trasporre sulla carta, in una canzone, le sensazioni e le emozioni provate durante un pellegrinaggio in diversi templi indiani. Neal Cassady è ovviamente dedicata allo scrittore amico di Jack Kerouac ed alle sue disavventure nel libro On the road; è una rivisitazione della sua vita. E My moon è ispirata alla storia realmente accaduta di un omicidio passionale, anche se la nostra è una rilettura… bucolica». The Shape sono Francesco Lucchese voce, Davide Grandi e Alessandro Bussola chitarre acustiche ed elettriche, Andrea Scamperle basso elettrico e Nicola Ciccarelli batteria e percussioni. • G.BR. NOGAROLEROCCA. Staseraalla Bastiagrande festaperil compleanno dellagoliardica band Petols,trent’anni da...Beatles Le canzoni dei Fab Four tradotte in dialetto, da «Ecciù» (Hey Jude) a «Vuto veder» (Come together) Roberto Ceruti Trent'anni di attività musicale, trent'anni di risate e di spensieratezza del gruppo che ha veronesizzato i Beatles, i Petols, che ad esempio hanno traformato Back in the U.S.S.R. in El Bepi el taca a R.U.S.S.A.R. e Come together in Vuto veder. Ed un compleanno così particolare merita una grande festa, stasera dalle 20 al ristorante La Bastia, in via Roma 36 a Nogarole Rocca. Questi sei lustri sono passati in allegria e nello stesso spirito goliardico che animava Renato Castellazzi (chitarra, tastiere, flauto, sax, armonica, violino e voce) e Lucio Erlati (chitarra e voce) nel 1982. Buon compleanno, dunque ai protagonisti, che dal 1985 sono diventati un quartetto, proprio come i Fab Four che li hanno ispirati. In effetti, Adone Bovi (batteria) ed Enrico Murari (basso) quell’anno si trasformarono da membri della Beat Generation band a componenti effettivi dei Petols. Nel 1992 Mauro Lippi subentrò a Bovi alla batteria. Il gioco cominciò un paio d'anni dopo l'iniziativa dei napoletani Shampoo, che «tradussero» in partenopeo i testi dei Beatles. Venne così l'idea di una risposta veronese ai «Beatles di Napoli». Lucio e Renato si divertivano a registrare su cassetta le loro elaborazioni dialettali. E il successo fu immediato ed inaspettato, con Ie stè bei (Yesterday), Ecciù (Hey Jude), Che film fai (I feel fine) e Schei (Help), ma anche con pezzi di altri autori, come Johnny B Goode diventata Giani no. E arrivarono così la seconda, la terza e la quarta cassetta fatta in casa e poi finalmente il primo album registrato professionalmente, Lassemo star i Bitols, e più recentemente i cd Petols e Petols 2. Se all'inizio c'erano diversi puristi scandalizzati dal «sa- PADOVA. Concorso HP3. Staseraalle 21 «L’elefante bianco» diIppogrifo alPremioOff LaOriginal Perdido coninuovi branijazz La compagnia veronese Ippogrifo Produzioni è tra i sette gruppi finalisti della terza edizione del Premio Off, concorso indetto dal Teatro Stabile del Veneto diretto da Alessandro Gassman, ideato per incoraggiare e sostenere le novità teatrali del nostro territorio puntando su giovani formazioni e privilegiando la drammaturgia contemporanea e originale. La compagnia veronese aprirà il festival questa sera al teatro Verdi di Padova presentando L'elefante bianco, commedia scritta e diretta da Alberto Rizzi, dal gusto british ma dalle tinte gialle. È stata composta nel 2006, ottenendo nello stesso anno il secondo premio al concorso nazionale di scrittura teatrale Diego Fabbri. Ironia, dramma, colpi di scena, carnalità e sentimenti si intrecciano rendendo il testo avvincente. A calcare il palcoscenico la collaudata coppia artistica Alberto Rizzi e Chiara Mascalzoni insieme a Rascia Darwish, Giulia Cailotto e Andrea De Manincor. Ad accomunare tutti questi personaggi un unico denominatore: la menzogna. Ognuno omette di dire qualcosa creando intorno a sè un alone di finzione che innesca altre bugie. «È un traguardo importantissimo», afferma soddisfatto Alberto Rizzi, mentore del gruppo, «che conferma la bontà dello spettacolo. Ed è un grande motivo di orgoglio per noi rappresentare il teatro professionista veronese a questo prestigioso concorso». • EL.AL Stasera alle 21, al bistrot Hp3, in centro a Verona in via Fabio Filzi (angolo via San Cosimo, vicino a Piazza Nogara), concerto della Original Perdido Jazz Band, che proporrà i brani del nuovo cd (il quarto per il gruppo scaligero) in uscita a breve. Il glorioso ensemble guidato da Giannantonio Bresciani (tromba e voce), attivo dal 1950, terrà un concerto intitolato «Le origini del jazz: c'era una volta New Orleans». Brani musicali e racconti aneddotici, dunque, per risalire alle origini della musica del Novecento per eccellenza. New Orleans era all'epoca la quarta città americana come centro di cultura e spettacoli, ed era dotata di un Teatro dell' Opera ove si potevano ascoltare le opere di Verdi, Puccini e di altri compositori italiani. «La nosta musica operistica», spiega Bresciani, «influenzò sicuramente anche lo stesso Louis Armstrong, il cui stile solistico presentava chiare similitudini con il canto operistico». Accanto a Bresciani, che alla lunga esperienza di strumentista/cantante alla Armstrong abbina contagiose doti di narratore e divulgatore, saranno sul palco Rossano Fravezzi (clarinetto), Saulo Agostini (trombone), Gianni Romano (banjo, anche lui nel gruppo sin dagli esordi), Renzo Segala (basso tuba) e Enzo Andreoli al washboard (la tavola da lavare tipica della musica di New Orleans). Ingresso libero. • B.M. BUKOWSKI. Inconcertostasera dalle22 Profumo diGiamaica Rieccoi Reggadelica Un repertorio reggae, rock-steady, soul e brasiliano per il gruppo di Simone Valbusa IPetols,ilquartetto cheha «veronesizzato» i Beatles crilegio», poi i detrattori si rarefecero e fu alla fine apprezzato l'aspetto goliardico di tutta la faccenda. Pensiamo alla tragedia goliardica in tre atti Ifigonia in culide, liberamente tratta nel 1928 da Ifigenia in Aulide di Euripide, diventata il simbolo assoluto della goliardia. Ed è proprio questa la traccia seguita dai Petols, che resistono immarcescibili, pure dopo trent'anni di non-carriera, di non-tournèe (anche se sono stati spesso chiamati a festival dedicati a Lennon e soci), di non-guadagni e di non-notorietà mondiale, ma sempre con un sorriso da Lucignolo all'angolo della bocca e tanto divertimento giovanile, che dicono essere rigenerante. Per partecipare alla serata con cena a buffet (prezzo 10 euro), prenotare allo 045.2420239 o al 340.7143877. • Riecco dal vivo i Reggadelica, il gruppo che da un anno è tornato sulle scene dopo una lunga pausa. Si ascolteranno questa sera dalle 22 al Bukowski, il centralissimo locale in vicolo Amanti, a due passi da Porta Leoni. Il gruppo, che ha cambiato decine di formazione nei suoi undici anni di vita, stavolta riunisce Simone Valbusa (chitarra e voce), Alessandro Chiamenti (percussioni e voce) e Gianluca Genco (basso, chitarra e voce). Il trio proporrà una serata in versione rigorosamente acustica e all'insegna del reggae, ma anche del rock-steady, del soul e della musica brasiliana. Un percorso musicale piuttosto eterogeneo in cui si riascolteranno brani originali e grandi classici e da cui non sono esclusi lunghi momenti di improvvisazione. IReggadelica Il gruppo dei Reggadelica è nato nel 2001 dall'incontro tra musicisti appassionati di reggae e nel giro di meno di un anno aveva già abbastanza materiale per la pubblicazione del primo album intitolato semplicemente Reggadelica che è stato presentato con un nutrito giro di concerti che ha toccato molte città italiane ma anche Lugano. Il gruppo, affermatosi nei circuiti del reggae italiani, si è esibito in alcuni tra i più importanti festival della penisola, dal Rototom Sunsplash (dove hanno suonato come ospiti speciali alla fine del giugno 2002) all'Heineken Jammin Festival. • L.S.