PROTOCOLLO CISCO sulla Sicurezza Informatica genitori

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PROTOCOLLO CISCO sulla Sicurezza Informatica genitori
 PROTOCOLLO SULLA SICUREZZA INFORMATICA
E GALATEO PER CHI USA INTERNET
Social Network 1. Pubblicare foto (anche di gruppo) senza espicito consenso 2. Ridicolizzare l’azienda/scuola/istituto, criticare lo studio / il lavoro o definirlo noioso 3. Aggiornare il proprio profilo durante le ore lavorative/scolastiche con il conto alla rovescia dei giorni/ore che vi separano dalla fine della settimana / lezione 4. Pubblicare foto in pose sconvenienti soprattutto nei locali aziendali/scolastici 5. Usare un linguaggio volgare e offensivo nei confronti di amici/professori/datori di lavoro 6. Pubblicare informazioni riservate 7. Inviare richiesta di amicizia ad estranei. Potreste pentirvene. 8. Pubblicare vostre foto ritoccate. Sarete scoperti presto. 9. Inserire d’ufficio I vostri amici in gruppi dedicati a tematiche per voi importanti….per loro magari non lo sono 10. Accettare un nuovo amico immediatamente. Aspettate 24 ore e prendete informazioni dirette vi aiutera’ a capire se state facendo la cosa giusta. Questa persona avra’ accesso in futuro alla vostra vita digitale 1. Fare periodica pulizia dei vostri contatti. Rimuovete quelle persone che vi “taggano” / “postano” con commenti imbarazzanti 2. Postate / Taggate le foto dei vostri amici solo dopo aver avuto il loro consenso 3. Fare sempre un logout (anche con I dispositivi mobili) alla fine di ogni sessione 4. Postate con giudizio.Ricordate che la vostra REPUTAZIONE si trova su internet e cio’ che pubblicate oggi puo’ essere usato contro di voi in futuro . LIMITATE l’accesso a cio’ che non volete rendere visibile a TUTTI !! 5. Quando un post diventa offesa grave (anche se non direttamente rivolto a voi) NON esitate, segnalatelo al social network e contemporanteamente alle Istituzioni (scuola, polizia). 6. NON rispondete alle provocazioni. Segnalate e Bloccate le “amicizie” che vi infastidiscono Italy -­‐ 2014 © Cisco Systems Posta Elettronica 1. Rispondere a email di banche/poste o altri utenze che vi chiedono di cambiare Password via email. Nessuno di questi vi inviera’ mai una mail per il cambio delle credenziali . Cestinate la mail. Per informazioni chiamare gli enti interessati 2. Rispondere a email che vi danno notizie di vincite immediate. NON avete vinto nulla e’ solo un modo furbo per attaccare il vostro PC. Cestinate la mail. 3. Spedire email con allegati troppo grandi. La maggior parte delle caselle di posta elettronica hanno limiti a riguardo 4. Le autorita’ (Polizia/Carabinieri etc.) non vi invieranno mai moduli on-­‐line per pagamento per multe o altro con indicazione di conti correnti. E’ un attacco al vostro dispositivo. Spegnete il PC e fate pulizia dei cookies. Fate girare l’antivirus. 1. Siate chiari nella punteggiatura e l’ortografia quando inviate una email. Scarsa attenzione e’ indice di mancanza di professionalita’. Indicate sempre le vostre informazioni di contatto 2. Mettete sempre un oggetto chiaro alle email. Aiuta immediatamente all’interlocutore il tema del messaggio ricevuto 3. Se ricevete email di dubbia provenienza non aprite eventuali allegati e cestinate immediatemente la email. 4. Utilizzate fonts leggibili 5. Tenere aggiornato il vosto PC/Mobile con un antivirus certificato e acquistato regolarmente © Cisco Systems Italy -­‐ 2014 I RISCHI PIU’ COMUNI e consigli pratici
Chat-room si passano in compagnia alcune ore e coloro che sono di fatto
degli estranei sembrano amici o possono fingere di esserlo.
Diffidate delle chat in modalità ‘privata’: la discussione sfugge anche
alla moderazione
Geotagging, è di moda fare check in nelle diverse location.
È sempre conveniente dire a tutti dove ci troviamo? Se non avete
settato una corretta privacy tutti possono vedere il vostro stato
(amici e amici di amici) e in molti casi potreste essere oggetto
di attacco da parte di malintenzionati
Blog spesso si desidera raccontarsi, come alcuni personaggi celebri, esporre
i propri pensieri e le proprie storie.
I lettori possono rispondere e commentare, oppure riempirvi di spam e
chiedervi contatti!
Giochi on line condividere con molti navigatori della Rete attività divertenti.
È solo un gioco o un affare per chi gestisce la piattaforma a
pagamento?
Compravendite on line
La piattaforma e i servizi di pagamento sono affidabili? trattengono il
giusto o pretendono cifre esose? Limitate la condivisione di dati
personali
Social Network (Anonimi)
ASK.FM
Non aderire a social network dove ottenere un profilo in
formato completamente anonimo (una pagina con una foto)
e’ la regola. In questo network tutti possono partecipare
alle discussioni che possono anche degenerare
Facebook
Oggi FB vi permette di parametrizzare la privacy. Postate solo con chi
avete deciso di condividere le vostre informazioni.
https://www.facebook.com/settings
RICORDATE che tutto cio’ che postate e’ salvato su server che si non
si trovano in Italia (FB si trova in Svezia, ASK in Lituania/USA)
RICORDATE che tutte le informazioni (vostri dati personali, foto, post
etc.) diventano di fatto di proprieta’ dei social network anche in caso di
cancellazione del vostro account
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Navigazione su INTERNET
o Ricordate che quando siete su internet siete facilmente
rintracciabili in qualsiasi punto della RETE
o Selezionate manualmente il punto di attivazione (WIFI) quando
ci si connette ed evitare che il dispositivo si colleghi
automaticamente al network più vicino
o Evitare di utilizzare gli hotspots per comunicazioni o transazioni
importanti quali ad esempio online banking e trading
o Limitare l’utilizzo di email e istant messaging: non inviare mai
nulla che non possa essere pubblico
o Disattivare il WIFI quando non la si utilizza. Assicurarsi che
nessuno possa vedere i dati di accesso al sistema operativo,
email o altri account
Attacco ai propri dispositivi
Se un vostro PC e’ stato attaccato non esitate. Riformattate il PC e per
i dispositivi mobili resettate alla voce “Factory Reset”. E’ l’unico modo
per rispristinare la corretta funzionalita’. Se avete dubbi rivolgetevi ad
un esperto.
Ricerche e condivisione dati in rete
RICORDATE: niente e’ gratis. Se qualcuno vi permette di scaricare
contenuti da internet completamente gratis in realta’ vuole attaccare il
vostro pc.
RICORDATE che e’ illegale scaricare contenuti multimediali (MP3, Film
etc) da siti non a pagamento. La Guardia di Finanza potrebbe
effettuare controlli e per ogni MP3 e’ prevista una multa di euro 30.
LIMITATE la condivisione pubblica dei vostri dati personali. Chi vi
“costringe” a condividere i vostri dati non vi dice per quanto tempo li
terra’ in custodia ne’ quando saranno cancellati.
RICORDATE che la vostra REPUTAZIONE e’ su INTERNET.
Attenzione a quello che pubblicate ! Un giorno potreste pentirvene
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Considerazioni Finali & Statistiche Se i rischi virtuali diventano reali:Come difendersi dai “cyber bulli”
Il nuovo pericolo si chiama
ask.fm,
un social network lituano nato nel 2010, che vanta 37
milioni di visitatori al mese. Funziona a domanda e risposta, è utilizzato quasi esclusivamente da
adolescenti, molto spesso in forma anonima, e può diventare terreno d’azione per i cyber bulli. Un
problema, questo, che aveva messo in luce anche un recente fatto di cronaca, la mega rissa tra
giovanissimi a Bologna che si sono scontrati dopo lo scambio di messaggi di carattere violento su
ask.fm, oltre al tragico epilogo di vari suicidi. Un nuovo fenomeno che «bisogna conoscere
attentamente per potersi difendere». Le migliori armi di difesa contro i social network sono conoscenza
e consapevolezza e a volte bastano piccole attenzioni. La realtà virtuale porta a conseguenze reali che a
volte si possono evitare».
1"
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 3"
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 © Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Quello che fa la differenza – a fronte di una parita’ tra I software scaricati e
utilizzati e l’ esposizione alle minacce - e’ il grado di CONSAPEVOLEZZA e
di CULTURA in tema di sicurezza informatica.
I cosidetti “nativi digitali” hanno una scarsa cultura e non sanno nulla di
sicurezza informatica malgrado siano puntualmente dotati di smartphone e
comunque sempre connessi sui social network e percio’ esposti ad ogni
genere di minaccia.
Secondo"una"recente"ricerca"la"percentuale"di"PC/Disposi5vi"in"Italia"che"sono"a9acca5"
da"Malware"durante"una"navigazione"in"internet"e’"pari"44%."LA"PIU’"ALTA"tra"I"paesi"
europei"e"del"Nord"America."
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5"
Gli adulti, in quanto consapevolezza delle minacce non sono sicuramente da
meno. Non tengono conto in fase di acquisto di dispositivi degli aspetti legati
alla sicurezza sia per quanto riguarda I contratti che per quanto riguarda il
contenuto. A fronte di una criticita’ economica finiscono sempre per
acquistare prodotti e servizi totalmente insicuri e magari “configurazione e
implementazione fai-da-te” con conseguente esposizione alle minacce e
senza alcuna garanzia/tutela in caso di incidenti gravi.
L’anno di consacrazione per I SOCIAL NETWORK e’ stato il 2012. Sono
oramai le piattaforme per eccellenza, piattaforme privilegiate per lo scambio di
informazioni via internet non solo per miliardi di persone in tutto il mondo ma
anche per milioni di imprese/enti/istituzioni che lo utilizzano per fini marketing
e di comunicazione.
Oramai non si usa piu’ “vediamoci al bar..” o “passi da noi in via….”. Si dice
“vediamoci su facebook” o “seguici su Facebook”. Sui social network fior
fiore di psicologi e psichiatri e anche agenzie di marketing tastano il polso agli
umori alle tendenze di pensiero…in ogni ambito a nostra insaputa.
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Facebook ha oramai raggiunto il miliardo di profili attivi, e’ grande quanto la
CINA !! Su altri social network come linkedin e twitter gli utenti hanno
raggiunto oramai cifre considerevoli e continuano a crescrere, hanno da poco
raggiunto I 200 milioni di iscritti in tutto il mondo e guarda caso 22 milioni sono
proprio italiani !!!!
Tutte queste affermazioni di crescite esponenziali non ha pero’ dato agli
italiani la consapevolezza del rischio. Non una presa di coscienza non
l’adozione di specifiche forme di protezione sulle piattaforme social net, solo I
piu’ esperti applicano sistemi di autentificazione all’accesso e sono pochi
quelli che monitorano I propri network per bloccare le minacce alla fonte.
Nessuno si preoccupa (o non se ne rende conto) delle conseguenze possibili
in termini di perdita dei dati personali (conti bancari, password, documenti
personali), stalking, cyber bullismo, furti di identita’. Insomma frodi di ogni
genere , anche spionaggio nel caso di aziende che vengono regolarmente
attaccate da cyber criminali.
INCOMPRENSIBILE per noi e’ l’atteggiamento di tanti genitori, che
consentono ai propri figli minorenni (e molti anche sotto I 14 anni di eta’) di
trascorrere quotidianamente ore intere sui social network. Questo
atteggiamente espone i minori ad ogni tipo di minaccia mettendo in pericolo in
molti casi la loro vita e quella della loro stessa comunita’. ASSOLUTA
mancanza di CONSAPEVOLEZZA.
In Italia per nostra fortuna da qualche anno grazie alla nostra Polizia Postale
e delle Comunicazioni e quella del Garante per la Privacy si stanno
realizzando molteplici e LODEVOLI iniziative di sensibilizzazione a livello
nazionale . Ma questo non basta. Bisogna fare di piu’. Dovete fare di piu’.
Dobbiamo fare di piu’. Cominciamo da voi. Da noi. Abbiate consapevolezza.
Vogliamo consapevolezza. Creiamo consapevolezza sopratutto tra I
giovanissimi che sono e saranno comunque I principali utenti dei social
network.
Una pericolosa tendenza per le giovani generazioni e’ il concetto distorto
della privacy. Un concetto che li espone maggiormente alle minacce virtuali.
Ovvio che questa e’ la conseguenza della “virtualizzazione dei rapporti
sociali”. Prima dell’avvento di internet e dei social network poter interagire di
persona e quindi vedere una persona in viso consentiva e consente di
valutare in tempo reale le sue reazioni e di adattare di conseguenza il proprio
comportamento.
Non vedere direttamente chi ci sta di fronte ci porta ad atteggiamenti
superficiali e in molti casi sbagliati.
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Tradotto significa che oramai si condividono una quantita’ eccessiva di
informazioni personali senza avera la giusta e piena consapevolezza delle
implicazioni pratiche.
Tutti dati che condividiamo, siano questi fotografie con determinate coordinate
o dati personali incosapevolmente condivisi, sono facile preda per bulli e
stalker digitali ma sopratutto per quei criminali (anche in alcuni casi
organizzati) che attraverso queste informazioni raccolgono indicazioni per
portare a termine azioni illecite non solo in ambito virtuare ma anche reale.
Come oramai tristemente noto esporre superficialmente informazioni
personali nell’ambito della sfera virtuale ha in alcuni casi conseguenza
drammatiche.
Dal 2012 ci sono stati molti casi di adolescenti che si sono tolti la vita in
seguito ad episodi di cyber bullismo attraverso I social network.
Questo dimostra come una esposizione incontrollata e molto superficiale di
dettagli personali, non necessariamente da parte del malcapitato, contribuisca
ad alimentare disagi forse gia’ esistenti sopratutto in eta’ difficile come quella
adolescenziale.
SIAMO BUGIARDI? Ce lo dice FACEBOOK:
Uno studio condotto dal centro interdipartimentale mente-cervello della
universita’ di Trento ha condotto uno studio per il riconoscimento della
personalita’ basato su commenti pubblicati su FB.
Analizzando l’impatto emotivo delle parole nei commenti/testi postati il
ricercatore Fabio Celli ha dimostrato la correlazione tra personalita’ reale e
quella espressa su FB:
• Gli utenti emotivamente stabili hanno interazioni forti con “una
cerchia ristretta di utenti”
• Gli utenti nevrotici hanno invece interazioni deboli e spesso non
ricevono risposta come se non riuscissero a consolidare I legami
Quindi il concetto e’:
FB esprime ma non falsifica la nostra
personalita’
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 In prima analisi, spiega Giovanni Boccia Artieri docente di sociologia new
media e internet dell’ Universita’ di Urbino, sembrerebbe quindi che l’utilizzo
di queste nuove tecnologie ci allontani dal mondo reale atrofizzando I
legami che piu’ profondamente ci legano alla nostra realta’ piu’
immediata.
Il PERICOLO e’ proprio questo, un parallelismo tra realta’ e FB.
Fondamentalmente chi usa FB a scopo professionale (promozione di un
prodotto, azienda etc.) ha ancora chiara la distinzione, ma chi aggiorna
quotidianamente e costantemente il proprio profilo con informazioni sul
suo “UMORE” ha perso questa capacita’ di distinzione tra il reale e il
virtuale. Una seria conseguenza esponenziale di questo attegiamento e’ la
crescita del narcisismo.
Un’ altro studio condotto dalla Universita’ della Georgia evidenzia come
l’analisi di questi profili consente di individuare il grado di narcisismo dei
soggetti soprattuto quando quest’ultimi usano FB per comunicare
sentimenti negativi come la disperazione, il narcisismo in quel caso
maschererebbe grandi difficolta’ comunicative perche’ da un punto di vista
cognitivo una comunicazione di questo tipo e’ piu’ facile da affrontare: posti,
torni subito dopo e leggi se ci sono commenti, senza preoccuparti di
conversazioni difficili.
Da tempo gli avvocati cercano prove in rete e con I social network hanno un
grosso facilitatore. Di conseguenza cio’ che usiamo in rete puo’ essere
utilizzato contro di noi.
Quindi I social network contribuiscono indirettamente alla nostra
reputazione.
Consiglio:
limitiamo l’accesso a cio’ che non vogliamo rendere visibile a tutti !!!!
Da una analisi fatta da un noto studio legale di Milano, che ha seguito diversi
casi su FB con comportamenti digitali avventati, emerge di come gli utenti
non si rendano ancora conto che I social network non sono diari privati
ma piattaforme pubbliche,
in casi come questi
di il datore di
lavoro/dirigente d’istituto si puo’ sentire autorizzato a monitorare le
infrastrutture aziendali / scolastiche (pc etc.) e a reperire su FB informazioni
sui propri impiegati ed adire anche a vie legali per tutelare l’azienda/istituto.
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Eurispes-Telefono Azzurro: adolescenti e web, aumentano i rischi tra
bulli, sesso, e gioco d’azzardo
Gli adolescenti passano sempre più tempo su internet e diventano così più
facilmente bersagli di cyber-bulli, vengono spesso raggiunti da messaggi a
sfondo sessuale e giocano d’azzardo. Il 4,9% dei giovani tra 12 e 18, inoltre,
ha cercato almeno una volta sul web consigli per il suicidio. Lo rileva
l«’Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in
Italia», presentata oggi a Roma da Telefono azzurro ed Eurispes e svolta su
un campione di 1.100 bambini e 1.523 ragazzi. Il rapporto che mette in
evidenza come giovanissimi e web sia diventato un binomio indissolubile ma
registra anche un aumento delle fughe da casa, l’abuso di alcol tra ragazzini e
casi frequenti di maltrattamenti nelle coppie di teenager.
Web, bulli e messaggi a sfondo sessuale. Il 23,6% dei ragazzi tra i 12 e i
18 anni è stato preso di mira dai cyber-bulli: sul web ha trovato pubblicati
pettegolezzi o falsità su di lui. Sono inoltre aumentati in Italia i casi di ‘sexting’:
nel 2012 oltre un adolescente su 4 (25,9%) ha ricevuto un sms, un mms o un
video a sfondo sessuale, nel 2011 la percentuale si era fermata al 10,2%. Al
20,5% dei ragazzi è capitato di trovare online proprie foto imbarazzanti (uno
su 10 nel caso dei bambini tra i 7 e gli 11 anni) e all’11,1% video spiacevoli in
cui era presente (6,7%). Chi invece ha ricevuto messaggi a sfondo sessuale
dichiara di averli avuti principalmente da amici (38,6%), partner (27,1%) o
sconosciuti (22,7%). Il 59,2% si è divertito o gli ha fatto piacere riceverli, uno
su 6 è invece rimasto indifferente. Al 20% delle ragazze ha dato fastidio. Solo
il 12,3% (erano il 6,7% nel 2011) degli adolescenti ammette di aver inviato
materiale a sfondo sessuale a qualcuno e dice di non vederci nulla di male
(41,9% di chi l’ha fatto); alcuni ragazzi (11%) dichiarano di aver mandato il
materiale per fare uno scherzo oppure assicurano (16,1%) di averlo inviato
solo
al
proprio
partner,
di
cui
si
fidano.
Allarme gioco d’azzardo. L’8% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni gioca a soldi
online. Il 15,3% scommette soldi nei giochi offline: solo il 74,1% dichiara di
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 non averlo mai fatto. Un bambino su quattro è dunque coinvolto in «un
fenomeno la cui portata e rilevanza non devono essere sottovalutate». Gioca
a soldi online anche il 12% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni, mentre il 27%
scommette soldi offline. I maschi sono i più a rischio dipendenza e, in
generale, a un adolescente su quattro (25,2%) capita a volte di perdere tutti i
soldi
a
disposizione.
Gratta e vinci, videopoker e lotterie. Il gioco prediletto tra i bambini è il
Gratta e Vinci (scelto dal 33,7% di chi gioca), mentre l’11,4% ha giocato a
lotterie e l’11,1 al bingo, il 7,8% al Videopoker, il 6,9% alle Slot machine (in
questi ultimi due casi non l’hanno mai fatto, ma vorrebbero farlo
rispettivamente il 13,3% e il 13,5% dei bambini). Gli under 11 hanno giocato
per puro divertimento (18,9%), per l’emozione che suscita il gioco (11,1%) o
per vincere soldi (9%). Tra gli adolescenti che giocano, quattro su dieci
(39,9%) lo fanno online, il 17,8% nelle sale giochi, il 14,4% nei tabacchi. Sul
web prediligono l’ambito delle scommesse sportive (scelte dal 20,5%). Al
49,6% è capitato di giocare al Gratta e vinci, al 32,3% di giocare a Poker
(Texas Hold’em, ecc.), al 21,5% alle Slot machine. Il 25,2% sente di frequente
l’esigenza di giocare, il 16,4% tende a giocare tutti i soldi a disposizione. Il
15,1% ha l’abitudine di sottrarre soldi in casa o dove capita, il 13,7% chiede
soldi
in
prestito
ad
amici
e
parenti.
Il 4,9% degli adolescenti ha cercato sul web consigli sul suicidio. Un
adolescente (12-18 anni) su 20, il 4,9%, ha visitato siti web che esaltano il
suicidio, con consigli su come farlo. Navigando sul web, i ragazzi ammettono
di aver cercato anche siti che incitano alla violenza (19,3%) o a commettere
reati (12,1%), che hanno contenuti razzisti (13,1%), che mostrano persone
nude (16%), che esaltano l’anoressia (9,9%) e i corpi palestrati (32%) o che
hanno
immagini
pornografiche
(33,9%).
Abuso di internet e cellulare. Il 95,7% degli adolescenti utilizza internet tutti
i giorni, il 22,8% (6,6% nel caso dei bambini tra i 7 e gli 11 anni) da 2 a 4 ore
al giorno, il 16,2% (5,1%) oltre quattro ore. Il 37,7% dei bambini non parla mai
prima con i genitori di cosa vedere su internet. Per quanto riguarda il cellulare,
il 40,5% (5,2%) degli adolescenti lo usa più di 4 ore al giorno. Il 31,9% degli
adolescenti è convinto che se non avesse internet si perderebbe qualcosa di
più interessante della vita normale, il 38,4% senza il web avrebbe paura di
non riuscire a conoscere nuove persone, il 22% si sentirebbe tagliato fuori dal
gruppo di amici, il 17,2% non riuscirebbe a trovare un partner. Al 68,7% capita
di
non
riuscire
a
staccarsi
da
internet
quando
richiesto.
Triplicate le fughe da casa. Quasi il 30% degli adolescenti nel 2012 ha
vissuto l’esperienza della fuga da casa, un dato «triplicato» rispetto al 2011
quando ad andarsene di casa era stato il 9,6% dei ragazzi. Il 64% dei ragazzi
tra i 12 e i 18 anni dichiara inoltre di bere alcolici: è un’abitudine per il 10,6%,
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 un uso quotidiano per il 2,5%. Tra i motivi principali che spingono i ragazzi a
fuggire c’è il rapporto con i genitori: il 26,7% se n’è andato perché non andava
d’accordo con loro, il 9,1% perché si sentiva limitato nella propria libertà e il
4,5% perché si sentiva incompreso. Nel 23,9% dei casi la fuga è durata più di
un giorno, nel 47,3% qualche ora. Sono stati gli stessi ragazzi a prendere la
decisione di tornare a casa dopo essere fuggiti (67,2%): solo nel 18,6% dei
casi il rientro è invece stato determinato dall’intervento della famiglia (8,1%),
dalle forze dell’ordine (4,5%), da un amico (3,2%) o dal partner (2,8%).
Alcol. Per quanto riguarda il consumo di alcolici, i ragazzi cominciano a bere
già nel periodo della scuola media (65,7%), anche se il 21,1% aveva meno di
11 anni quando ha bevuto la prima bevanda alcolica. I ragazzi tra i 16 e i 18
anni prediligono cocktail e aperitivi alcolici (60%), i più giovani la birra
(42,4%).
Crisi, un adolescente su due la vive in casa. Un adolescente su due
(50,1%) afferma che la propria famiglia è stata colpita dalla crisi: in casa ci
sono difficoltà ad arrivare a fine mese (26,1%) e si è più attenti sulle spese
per cibo e vestiti (48,4%) o sugli extra (59,2%). A causa della crisi i ragazzi tra
i 12 e i 18 anni rinunciano alla paghetta (33,7%), spendono meno soldi per le
uscite (52,6%), con il cellulare (53,9%) o per i vestiti (57,8%). Le loro famiglie
(30,9%) sono state costrette a dei cambiamenti nella condizione lavorativa e il
10% degli adolescenti è spesso preoccupato per le difficoltà vissute in casa.
Anche i bambini tra i 7 e gli 11 anni si sono resi conto che in casa c’è crisi, ma
in percentuale minore rispetto agli adolescenti: il 28,7%. I bambini hanno
notato che le famiglie hanno cominciato a essere più attente alle spese e il
22% riferisce la difficoltà della propria famiglia ad arrivare a fine mese.
Un minore su tre maltrattato dal partner. In Italia quasi un adolescente su
tre viene maltrattato dal proprio partner: al 29,1% dei ragazzi tra i 12 e i 18
anni è successo che il proprio partner urlasse contro di lui, uno su cinque
(20,9%) invece è stato insultato. Tra le minacce subite, quella più frequente è
l’essere lasciati dal partner nel caso in cui non si faccia ciò che viene detto
(8,7%). Dai dati emerge che le violenze verbali prevalgono su quelle fisiche: il
5,4% degli adolescenti dichiara che il proprio partner ha minacciato di
picchiarlo. I ragazzi intervistati hanno ammesso di avere amici o amiche
picchiati (14,7%) o minacciati (13,5%) dai loro partner. Il 6,2% ha detto che i
loro amici sono stati minacciati dal partner attraverso la pubblicazione di video
o foto privateonline.
© Cisco Systems Italy -­‐ 2014 Come segnalare ABUSI
• al 113
• www.commissariatodips.it
• www.denunceviaweb.poliziadistato.it/polp
osta/
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