regolamento urbanistico - Comune di Figline Valdarno

Transcript

regolamento urbanistico - Comune di Figline Valdarno
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Bb
Comune di
FIGLINE VALDARNO
Provincia di Firenze
PRG
DEL TERRITORIO COMUNALE
ai sensi della L.R. n° 1 del 3 gennaio 2005
REGOLAMENTO
URBANISTICO
VARIANTE DI REVISIONE, MODIFICA
E AGGIORNAMENTO
adottata con Del. del C.C. n° 98 del 29 luglio 2010
approvata con Del. del C.C. n° 2 del 14 gennaio 2011
RELAZIONE GENERALE
STUDIO ASSOCIATO URBANISTICA E ARCHITETTURA
Architetto Marco LUNGANI Architetto Patrizio PACINI
1
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
2
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
COMUNE DI FIGLINE VALDARNO
REGOLAMENTO URBANISTICO
VARIANTE DI REVISIONE, MODIFICA E AGGIORNAMENTO
RELAZIONE
Redattori:
Dott. Arch. Marco Lungani
Dott. Arch. Patrizio Pacini
STUDIO ASSOCIATO URBANISTICA E ARCHITETTURA Architetto Marco LUNGANI Architetto Patrizio PACINI
3
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
4
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
FIGLINE VALDARNO
Provincia di Firenze
SOMMARIO
Parte terza:
VARIANTE DI REVISIONE, MODIFICA ED
AGGIORNAMENTO AL REGOLAMENTO
URBANISTICO VIGENTE ............................................................. 6
Capitolo 1° - STATO DELLA STRUMENTAZIONE VIGENTE,
VERIFICHE E RILIEVI CRITICI ............................................6
Capitolo 2°-
MOTIVAZIONI DELLE MODIFICHE DA APPORTARE
CON LA VARIANTE AL REGOLAMENTO
URBANISTICO ...................................................................13
Capitolo 3°-
REVISIONE, MODIFICA ED AGGIORNAMENTI
APPORTATI CON LA VARIANTE AL
REGOLAMENTO URBANISTICO......................................16
3.1 - Revisione della Variante al Regolamento
Urbanistico ................................................................16
3.2 - Modifiche ed aggiornamenti apportati con la
Variante al Regolamento Urbanistico......................19
Capitolo 4°-
DIMENSIONAMENTO DELLE PREVISIONI DELLA
VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO.............24
4.1 - Riepilogo generale del dimensionamento della
Variante al Regolamento Urbanistico......................30
4.2 - Standards urbanistici previsti dalla Variante al
Regolamento Urbanistico.........................................37
4.3 - Variante al Regolamento Urbanistico: quadro
riepilogativo e comparativo tra gli standards.........48
4.4 - Relazione esplicativa sulle modifiche apportate
agli elaborati facenti parte della Variante
di Revisione Modifica e Aggiornamento al
Regolamento Urbanistico, approvati con
Deliberazione del Consiglio Comunale n° 2
del 14 gennaio 2011. .................................................51
5
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Parte terza: VARIANTE DI REVISIONE, MO DIFICA ED AGGIORNAMENTO AL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE
Capitolo 1° - STATO DELLA STRUMENTAZIONE VIGENTE, VERIFICHE E RILIEVI CRITICI
L’Amministrazione Comunale di Figline Valdarno attualmente dispone, come at to di governo del territorio, del
primo Regolamento Urbanistico che è stato adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 128 il 23
luglio 1999 e approvato definitivament e, dopo l’esame delle Osservazioni , con Deliberazione del Cons iglio
Comunale n° 1 il 20 gennaio 2000, pubblicato sul FAL in data 15 febbraio 2000.
Il primo Regolamento Urbanistico fu redatto da:
Arch. Maurizio Barabesi :
Progettista del Piano e coordinatore generale
Arch.Agostino Camiciotti:
Patrimonio edilizio esistente
Dott. Agr. Paolo Gandi :
Aspetti agronomici e paesaggistici
Dott. Geol. Gabriele Bonechi:
Aspetti geologico tecnici e idrogeologici
Avv. Stefano Pasquini :
Aspetti giuridici e normativi
Ing.Sandro Ermini (Soc. Idea Esse):
S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale)
Il primo Regolamento Urbanistico è stato oggetto di numerose modifiche e Varianti: queste Varianti vengono
elencate successivamente per determinare lo stato del Regolamento Urbanistico vigente.
1- Variante approvata con Deliber a della G.C. n° 2 del 16 gennaio 2001: re ttifica errori materiali articolo n°
50.
2- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 31 del 27 marzo 2001: modifica articolo n° 38: Piano di Recupero del Comparto "PdR4 Area ex Garage Via Veneto" con contestuale variante al Regolamento Urbanistico.
3- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 50 del 28 gi ugno 2001: modifica articolo n° 61: Piano di Recupero del Complesso edilizio " PTA.5A - La Poggerina" c on contestuale variante al Regolamento Urbanistico.
4- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 65 del 1 ott obre 2001: modifica articoli n° 3, 4, 7, 17, 19, 28,
35 , 43, 50, 52 e 68. Varianti normative.
5- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 10 del 22 marzo 2002: modifica articolo n° 61: Piano di Recupero del Complesso edilizio "PTA. 2- Castello di Celle" con contestuale variante al Regolamento Urbanistico.
6- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 11 del 22 marzo 2002: Piano di Lo ttizzazione del Comparto
“C1.12/A” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
7- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 12 del 22 marzo 2002: Piano di Lo ttizzazione del Comparto
“C1.5 – San Biagio” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
8- Variante appr ovata con Delibera del C. C. n° 66 de l 8 novembre 2002: Piano di Lottizzazione del Sub
Comparto “C1.4 – Viale Galilei” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
9- Variante approvata con De libera del C.C. n° 66 del 30 settembre 2003: Va riante all’articolo n° 45 delle
Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
10- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 68 del 30 settembre 2003 e successiva rettifica con Delibera
del C.C. n° 80 del 22 dicembre 2004: Piano di Lottizzazione del Comparto “C1.1 – Gaglianella, Sub Comparto A” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
11- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 73 del 17 ottobre 2003: Piano di Lottizzazione del Sub Comparto “C1.3 – Cesto-Scampata” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
6
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
12- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 74 del 17 o ttobre 2003: modifica articolo n° 64: Piano di Lottizzazione via Fratelli Cervi Nord con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
13- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 75 del 17 ottobre 2003: Piano di Lo ttizzazione del Comparto
“C1.7 – Matassino Ovest” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
14- Varianti approvate con Delibera del C.C. n° 91 del 1 dicembre 2003, 1° gruppo: modifica articoli n° 12, 18
e 19 delle Norme Tecniche di Attuazione.
15- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 40 del 29 giugno 2004: Piano di Lottizzazione del Sub Comparto “C1.11 – Porcellino Est” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
16- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 54 del 1 ottobre 2004: Piano di Recupero del complesso edilizio “PTA 4: Riconversione allevamento avicolo al Cesto” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
17- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 57 del 13 ottobre 2004: Modifiche al Piano di Lottizzazione
del Comparto “C1.3 – Cesto-Scampat a” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico: Variante
esclusivamente cartografica.
18- Varianti approvate con Deliber a del C.C. n° 68 del 27 ottobre 2004, 2° gruppo: modifiche agli articoli n°
11, 12, 18, 19, 20, 22, 24, 25, 26, 27, 38, 41, 50 e 52 de lle Norme Tecniche di Attuazione riguardanti i
Piani Attuativi: “Comparto C1.2 – Nuovo Albergo”, PdR11 Area ex “C alzaturificio Valerio Valentini”,
PdR12 Area “ Argini Arno “, PdR13 Area “Restone - Porcellino“, PdR 14 Area “La Capraia, comparto 1”,
PdR15 Area “La Capraia, Comparto 2”, Pd R 16 Area “Camporibaldi, comparto 1”, PdR 17 Area “Camporibaldi, comparto 2”, PdR 18 Area “La Casina”, PdR 19 Area “Badia Tagliafune”, “PdR 20: ex convento e
scuola delle s uore Stimmatine”, PdR 21 Area “Muro Rosso ”, PdR 22 – Area “ex casa colonica” di via G .
da Verrazzano, P.U.C. di via Giovanni XXIII.
19- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 35 del 18 aprile 2005: Variante al Comparto “C2.5 – Brollo” al
Regolamento Urbanistico.
20- Varianti approvate con Delibera del C.C. n° 73 de l 30 giugno 2005, 3° gruppo: modifica articoli n° 24, 25
e 41 delle Norme Tecniche di Att uazione riguardanti i Piani Attuativi: “Comparto C2.3 –Lo Stecco”, “Comparto C1.12 B –Reston e”, “Comparto C1.4 –Istiet o – V iale Galile i”, “PdR n° 23 Fa ttoria Istituto
degl’Innocenti”, “Comparto C2.1 –Ex Oleificio”; per ric onferma di alcune aree decadute per decorrenza
termini.
21- Varianti approvate con Delibera del C.C. n° 135 del 27 ottobre 2005, 4° gruppo: riconferma di alcune aree
ad attrezzature e servizi di interesse pubblico per decor renza termini e modifica articolo n° 24 delle Norme Tecniche di Attuazione riguardante il Piano Attuativo: “Comparto C1.10 – Porcellino Ovest”.
22- Variante approvata con Delibera del C.C. n°
143 del 28 novem bre 2005, pubblicazione BURT del
25.01.2006, 5° gruppo: modifica articolo n° 29, in particolare al Progetto Unitario Convenzionato (P.U.C.)
dell’area dell’ex “Stabilimento Fratelli Catalani S.p.A.”, in via Urbinese.
23- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 158 del 21 dicembre 2005: Piano di Recupero del Comparto
“PdR 20: ex convento e scuola delle suore Stimmatine” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
24- Variante approvata con Deli bera C.C. n° 7 del 9 gennaio 2006, p ubblicazione BURT del 15.02. 2006, 6°
gruppo: inserimento nuovo articolo n° 49bis: “Disciplina per la realizzazione di a nnessi agricoli non soggetti al rispetto delle superfici minime fondiarie”.
25- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 30 del 27 febbraio 2006: Variante e riconferma di alcune aree a seguito della decadenza di alcune previsioni del Regolamento Urbanistico.
7
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
26- Variante approvata con Delibera del C. C. n° 43 del 6 aprile 2006: 7° gruppo: Varianti a ric onferma e/o
modifica di pr evisioni del Regolamento Urbanistico: modifiche agli articoli n° 1, 4, 5, 6, 7, 11, 13, 18, 19,
20, 22, 24, 27, 28, 35, 36, 38, 41, 50, 52, 53bis, 57, 61 e 64 delle No rme Tecniche di Attuazione riguardanti i Piani Attuativi: “Comparto C1.2 – Nuovo Al bergo”, “Comparto C1.6A – Sca mpata Pirelli”, “Comparto C1.6B – Scampata Pirelli”, “Comparto C1.8 – Mata ssino Su d”, “Comparto C1.9 – Massa d’Incisa”,
“Comparto C1.13 – Ponte agli Stolli”, “Comparto C1 .16 – Pogg iolino”, “Comparto C1.17 – Gaville C”,
“Comparto C1.18 – Gaville D”, “Comparto C1.19 – Ponterosso”, “PdR n° 1 – area via Frittelli”, “PdR n° 2
– area Del Tomba”, “PdR n°10 – area Porcellino”, “PdR n° 25 – via Pignotti via Cervi”, “PdR n° 26 – Area
via Garibaldi”, “PdR n° 27 – Area lungo la ferrovia Fir enze - Roma”, “PdR n° 28 e 29 – via Torino”, “PdR
n° 30 – localit à Poggiolo”, “PdR n° 31 – lungo l’argine” , “PdR n° 32 – area Pavelli”, “PdR n° 33 – area di
via Curiel”, “PdR n° 34 – area località Campiglia”, “PdR n° 35 – area Matteini”, “PdR n° 36 – area Badia
a Tagliafune”, “P.E.E.P. Borratino”.
27- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 39 del 20 marzo 2007: Va riante urbanistica dell’area adiacente al tracciato stradale di collegam ento tra la Variante interna alla strada Regionale n° 69 di Valdarno
e via Argini Arno nei pressi del Borro di Ponterosso.
28- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 75 del 29 giugno 2007: Variante all’articolo n° 28 “Aree a
prevalente funzione produttiva” delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
29- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 941 del 24 luglio 2007: Variante alla strada Regionale n° 69
di Valdarno in riva destra, al Regolamento Urbanistico.
30- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 115 del 27 settembre 2007: annullamento in sede di autotutela delle deliberazioni del Cons iglio Comunale n° 160 del 19 dicembre 2006 e n° 39 del 20 marzo 2007
concernenti adozione e approvazione della Variante urbanistica che interessa l’area adiacente al tracciato
stradale di collegamento tra la Vari ante interna alla st rada Regionale n° 69 di Valdarno e via Argini Arno
nei pressi del Borro di Ponterosso.
31- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 130 del 24 ottobre 2007: Variante al Regolamento Urbanistico per la realizzazione della cassa di espansione “Pizziconi”, in riv a destra idraulica d’Arno ed opere accessorie sui r ii minori: modifiche ag li articoli n° 64 e 65 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
32- Variante approvata con Deli bera del C.C. n° 139 del 27 novembre 2007: Varian te al Regolamento Urbanistico per l’a ggiornamento della peric olosità geo logica e fattibilità rela tivamente all’U.T.O.E. “B4: Campeggio Norcenni” : Variante esclusivamente cartografica.
33- Variante approvata con Deli bera del C.C. n° 141 del 27 novembre 2007: Varian te al Regolamento Urbanistico per l’inserimento di una nu ova area per spazi ad attrezzature pubb liche e di uso pubblico di interesse generale: “F6: aree a parcheggio di interesse gener ale”: modifica all’ articolo n° 12 delle Norme
Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
34- Variante approvata con Delibera del C. C. n° 28 del 28 febbraio 2008: Vari ante all’articolo n° 35 “Classifi cazione degli edifici e categorie d’in tervento” delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
35- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 70 del 15 maggio 2008: Variante urbanistica dell’area adiacente al tracciato stradale di collegam ento tra la Variante interna alla strada Regionale n° 69 di Valdarno
e via Argini Arno nei pressi del Borro di Ponterosso: Variante esclusivamente cartografica.
36- Variante approvata con Delibera del C.C. n°94 del 26 giugno 2008: Variante al Pi ano di Lottizzazione del
Comparto “C1.8 - Matassino Sud”
con contestuale Variante al Re golamento Urbanistic o: modific a
all’articolo n° 24 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
8
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
37- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 95 del 26 gi ugno 2008: Piano di Recupero del complesso
immobiliare denominato “I Cozzi” c on contestuale Variante al Rego lamento Urbanistic o: modifica
all’articolo n° 41 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
38- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 96 del 26 gi ugno 2008: Variante al Piano Attuativo del
“Comparto C1.19 - Ponterosso” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico: articolo n° 24 delle
Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
39- Variante approvata con Delibera del C.C. n°167 del 28 novembre 2008: Piano di Recupero del Comparto
“PdR 27 – Area lungo la Ferrovia Firenze - Roma” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
40- Variante approvata con Delibera del C.C. n°168 del 28 novembre 2008: Piano di Recupero del Comparto
“PdR 32 – Area Pavelli” con contest uale Variante al Regolamento Urbanistico: modifica all’ar ticolo n° 41
delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
41- Variante approvata con Delibera del C. C. n° 53 del 30 aprile 2009: Variante di m era trascrizione delle attuali previsioni del Regolamento Urbanistico su una nuova base cartografica.
42- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 54 del 30 aprile 2009: Variante al Regolamento Urbanistico a
modifica della Normativa.
43- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 55 del 30 aprile 2009: Piano di Lottizzazione del Comparto
“C1.14 – Gaville A” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico.
44- Variante approvata con Deli bera del C.C. n° 141 del 28 settembre 2009: Variante al Regolamento Urbanistico relativa al “Comparto C2.5 – Brollo”.
Le sovrastanti Varianti sono state determinate:
- dalla necessità, in fase attuativa, di rendere realizzabili gli interventi previsti nei Piani Attuativi, Piani Attuativi
per la realizzazione dei quali era nec essario il consenso del totale dei proprietari dell’ar ea; spesso tale obbligo non era raggiungibile e, pertanto, si rendevano necessarie Varianti contestuali;
- dalla necessità di conformare la st rumentazione urbanistica ai progetti definitivi di opere pubbliche, vedi per
esempio viabilità sovracomunale e/o Casse di Espansione;
- dalla necessità di riconfermare alcune previsioni urbanistiche decadute , in quanto non erano stati approvati
i Piani Attuativi o i progetti esecutivi delle infrastruttu re, di cui al comma 6°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 genna io 2005; così come erano decadute tutte le pr evisioni di attrezzature, servizi, verde
pubblico, dei quali non erano stati predisposti progetti esecutivi per la loro realizzazione, di cui al comma 5°,
articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005, ess endo decorsi dal 15 febbraio 2005, cinque anni dall’approvazione del primo Regolamento Urbanistico.
Alcune delle Varianti sopr a riportate sono state redatte a cura dello Studio Tec nico: Arch. Lungani Marco –
Arch. Patrizio Pacini e precisamente la n° 14, 18, 20, 21, 22, 24 e 26.
Il testo delle Norme Tecniche di Att uazione del Regolamento Urba nistico attualmente in vigore è stato coordinato a cura del Respons abile dell’Assetto del Territorio e della Tut ela Ambientale del Comune di Figline Valdarno, Arch. Bahman Tavallay.
Di seguito, nella Tabella n° 21, si riportano i Piani Att uativi o Progetti Unitari Convenz ionati previsti dal Regolamento Urbanistico vigente classificati in base allo stato di attuazione o alla riconferma o meno degli stessi.
9
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella 21 - Regolamento Urbanistico vigente: quadro riassuntivo dello stato di attuazione dei Piani
Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati previsti.
Elenco A: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente adottati e/o approvati;
Elenco B: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente con istruttoria in corso, in fase di pre-adozione;
Elenco C: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati in vigore e/o decaduti e riconfermati;
Elenco D: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente conclusi;
Elenco E: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente decaduti e non riconfermati, o non riconfermati.
Articolo n° 24 – C1: Aree di completamento urbanistico
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U2/U3: C1.1A - Comparto Gaglianella:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U2/U3: C1.1B - Comparto Gaglianella:
.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3:
C1.2 - Comparto Nuovo Albergo:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6:
C1.3 - Comparto Cesto - Scampata:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3/U6: C1.4A - Sub-Comparto Viale Galilei:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3/U6: C1.4B - Sub-Comparto Istieto:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3:
C1.5 - Comparto San Biagio:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6/U7: C1.6A - Comparto Scampata Pirelli:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U7:
C1.6B - Comparto Scampata Pirelli:
U.T.O.E. A2: Matassino:
Tav. C U3/U4: C1.7A - Comparto Matassino Ovest:
U.T.O.E. A2: Matassino:
Tav. C U4: C1.7B - Comparto Matassino Ovest:
U.T.O.E. A2: Matassino:
Tav. C U4: C1.8A - Comparto Matassino Sud:
U.T.O.E. A2: Matassino:
Tav. C U4: C1.8B - Comparto Matassino Sud:
U.T.O.E. A3: Lagaccioni-Massa d’Icisa:
Tav. C U1: C1.9 - Comparto Massa di Incisa:
U.T.O.E. A5: Porcellino:
Tav. C U9: C1.10 - Comparto Porcellino Ovest:
U.T.O.E. A5: Porcellino:
Tav. C U9: C1.11 - Comparto Porcellino Est:
U.T.O.E. A6: Restone:
Tav. C U8: C1.12.A - Comparto Restone:
U.T.O.E. A6: Restone:
Tav. C U8: C1.12.B/1 - Comparto Restone:
U.T.O.E. A6: Restone:
Tav. C U8: C1.12.B/2 - Comparto Restone:
U.T.O.E. B2: Ponte agli Stolli:
Tav. C U11: C1.13 - Comparto Ponte agli Stolli:
U.T.O.E. B1: Gaville:
Tav. C U10: C1.14 - Comparto Gaville A:* 1
U.T.O.E. A3: Lagaccioni-Massa d’Icisa:
Tav. C U1: C1.16A - Comparto Poggiolino:
U.T.O.E. A3: Lagaccioni-Massa d’Icisa:
Tav. C U1: C1.16B - Comparto Poggiolino:
U.T.O.E. B1: Gaville:
Tav. C U10: C1.17 - Comparto Gaville C:
U.T.O.E. B1: Gaville:
Tav. C U10: C1.18 - Comparto Gaville D:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: C1.19 - Comparto Ponterosso:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6: C1.20A- Comparto “Misericordia”:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6: C1.20B - Comparto “Misericordia”:
Articolo n° 25 – C2: Aree di trasformazione urbanistica
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3/U6: C2.1 –Comparto ex Oleificio:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3/U6: C2.2 - Comparto via Roma:
U.T.O.E. A4: Lo Stecco:
Tav. C U5:
C2.3 - Comparto Lo Stecco:
U.T.O.E. B2: Ponte agli Stolli:
Tav. C U11: C2.4 – Comparto Ponte agli Stolli:
U.T.O.E. B3: Brollo-Pian delle Macchie:
Tav. C U12: C2.5 - Comparto Brollo:
Articolo n° 26 - Complessi Edilizi da recuperare soggetti a P.U.C.
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6: PUC 10 via Giovanni XXIII
U.T.O.E. A2: Matassino:
Tav. C U4: PUC 12 area "Stabilimento F.lli Catalani"
U.T.O.E. A5: Porcellino
TAV.C U9: PUC 11 di via S. Aleramo
1. Sub–Sistema: Progetto specifico ......
Tav. B E6:
PUC 6 “Case del Bernino”
1. Sub–Sistema: Progetto specifico ......
Tav. B E6:
PUC 7 “Casa Nuova”
1. Sub–Sistema: Progetto specifico ......
Tav. B E6:
PUC 8 “Case Urbini”
1. Sub–Sistema: Progetto specifico ......
Tav. B E6/E9: PUC 9 “Podere Muricce”
1. Sub–Sistema: Progetto specifico ......
Tav. B E6:
PUC 13 “Casa Pizziconi”
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ......
Tav. B E6:
PUC 1 “Fattoio”
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ......
Tav. B E8:
PUC 2 “Podere Casine”
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ......
Tav. B E9:
PUC 3 “Il Becio - Muro Rosso” :
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ......
Tav. B E8:
PUC 4 “Crimea”
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ......
Tav. B E6:
PUC 5 “Podere La Rotta”
10
Elenco A
Elenco C
Elenco A
Elenco A
Elenco A
Elenco A
Elenco A
Elenco B
Elenco B
Elenco D
Elenco C
Elenco A
Elenco C
Elenco C
Elenco B
Elenco A
Elenco D
Elenco A
Elenco E
Elenco C
Elenco A
Elenco C
Elenco C
Elenco C
Elenco B
Elenco A
Elenco C
Elenco C
Elenco A
Elenco E
Elenco A
Elenco E
Elenco A
Elenco A
Elenco D
Elenco C
Elenco C
Elenco C
Elenco B
Elenco C
Elenco C
Elenco A
Elenco A
Elenco B
Elenco B
Elenco C
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Articolo n° 26 - Complessi edilizi da recuperare soggetti a Piano Attuativo
1.Sub–Sistema e 2.Sub–Sistema
Tav. B E6/E8:
Piano Attuativo “Carresi Nord”:
1.Sub–Sistema e 2.Sub–Sistema
Tav. B E6/E8:
Piano Attuativo “Carresi Sud”:
1.Sub–Sistema e 2.Sub–Sistema
Tav. B E6/E8/E9: Piani Attuativi: altri
Articolo n° 38 – Piani di Recupero
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 1 Area via Frittelli adiacente le mura:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 2A Area Del Tomba:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 2B Area “Lazzerini”:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 3 Area Piazza Firenze:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 4 Area ex Garage via Veneto:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 8 Area ex “Consorzio Agrario via Gramsci”:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 9 Area via Sarri:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 9bis Area via Copernico:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 11- Area ex “Calzaturificio Valerio Valentini”:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3: PdR 12 - Area “Argini Arno”:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6: PdR 20 Area “Ex Convento e scuole Suore Stimmatine:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U6: PdR 22 - Area “ex casa colonica” in via G. da Verrazzano:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U3:
PdR 23 - “Fattoria Istituto Degl’Innocenti”:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U3:
PdR 25 - Area via Pignotti – via Cervi:
U.T.O.E. A1: Capoluogo:
Tav. C U6:
PdR 26 - Area via Garibaldi:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U6/U7: PdR 27- Area lungo la Ferrovia Firenze – Roma:
U.T.O.E. A1- Capoluogo:
Tav. C U3:
PdR 28 – via Torino A:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U3:
PdR 29 – via Torino B:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U3/U4: PdR 33 – Area “Curiel”:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U3:
PdR 35 – Area “Matteini”:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U6:
PdR 38 Area "Confezioni Pellari"
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. B E2/E5: PdR 40- Ex fornace Manuelli:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
Tav. C U7:
PdR 41 – Area “Casa Nuova dell’Arno:
U.T.O.E. A4: Lo Stecco:
Tav. C U5:
PdR 6 Area Stecco, Comparto 1:
U.T.O.E. A4: Lo Stecco:
Tav. C U5:
PdR 7 Area Stecco, Comparto 2:
U.T.O.E. A5 - Porcellino:
Tav. C U9:
PdR 10 - Area Porcellino:
U.T.O.E. A5 - Porcellino:
Tav. C U9:
PdR 18 - Area “La Casina”:
U.T.O.E. A5 - Porcellino:
Tav. C U9:
PdR 39 Area " Via Rosai" al Porcellino:
U.T.O.E. A6: Restone:
Tav. C U8:
PdR 5 Area Restone:
1. Sub–Sistema: Progetto specifico ......
Tav. B E9:
PdR 31 – Area lungo l’”argine dell’Arno:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E9:
PdR 13 - Area “Restone - Porcellino Arno”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E6:
PdR 14 - Area “La Capraia, Comparto 1”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E6:
PdR 15 - Area “La Capraia, Comparto 2”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E7:
PdR 16 - Area “Camporibaldi, Comparto 1”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E7:
PdR 17 - Area “Camporibaldi, Comparto 2”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E9:
PdR 21 - Area “Muro Rosso”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E7:
PdR 30 – Località “Poggiolo”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E7:
PdR 32 – Area “Pavelli”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E5:
PdR 34 – Area “Campiglia”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E2:
PdR 36 – Area “Badia Tagliafune”:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. C U6:
PdR 37 - Area "I Cozzi"
Articolo n° 58 – Aree di recupero ambientale: ER
ER6:
Tav. B E9: Area di recupero ambientale del Porcellino:
Articolo n° 61 – Complessi edilizi quali presidi del territorio aperto – P.T.A.
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E1: PTA 1 - Badia Montescalari:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E4: PTA 2 - Castello di Celle:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E5: PTA 3 - Ex Stalle della USL:*2
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav.B E6: PTA 4 - Riconversione allevamento avicolo al Cesto:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E5: PTA 5A - La Poggerina:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E5: PTA 5B - La Poggerina:
3. Sub–Sistema: Zone agricole …….
Tav. B E2/E5:PTA 6 - Ex fornace Manuelli:
11
Elenco D
Elenco E
Elenco E
Elenco E
Elenco B
Elenco C
Elenco E
Elenco D
Elenco D
Elenco E
Elenco E
Elenco D
Elenco A
Elenco A
Elenco C
Elenco A
Elenco E
Elenco C
Elenco A
Elenco E
Elenco E
Elenco C
Elenco B
Elenco E
Elenco C
Elenco C
Elenco E
Elenco E
Elenco E
Elenco E
Elenco C
Elenco E
Elenco C
Elenco A
Elenco A
Elenco E
Elenco A
Elenco E
Elenco C
Elenco C
Elenco A
Elenco B
Elenco B
Elenco A
Elenco B
Elenco E
Elenco A
Elenco A
Elenco A
Elenco E
Elenco D
Elenco E
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Articolo n° 64 - Piani Attuativi e Piani di Intervento Preventivi convenzionati provenienti da precedenti strumenti urbanistici.
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
U.T.O.E. A1 - Capoluogo:
U.T.O.E. A2 – Matassino:
U.T.O.E. A4 – Lo Stecco:
U.T.O.E. A5 - Porcellino:
U.T.O.E. B1 - Gaville:
U.T.O.E. B2 – Ponte agli Stolli:
Tav. C U3: 1. Lottizzazione e P.E.E.P. via F.lli Cervi nord:
Tav. C U6: 2. Lottizzazione Madonna del Cesto:
Tav. C U3: 4. Lottizzazione RC4 Quattro Vie:
Tav. C U3: 5. Lottizzazione e P.E.E.P. RE Gaglianella:
Tav. C U3: 7. PUC - Via Sacco:
Tav. C U3/U6: 8. PdR via Fabbrini:
Tav. C U4: 11. Lottizzazione industriale Matassino:
Tav. C U5: 6. Lottizzazione Lo Stecco:
Tav. C U9: 10. Lottizzazione Savini Porcellino:
Tav. C U10: 9. PdR Gavillaccio:
Tav. C U11: 3. Lottizzazione RE1 Ponte agli Stolli:
Elenco D
Elenco D
Elenco D
Elenco A
Elenco D
Elenco E
Elenco D
Elenco A
Elenco D
Elenco D
Elenco D
N.B.: Si precisa che i sopra descritti Comparti hanno concluso tutte le procedure di approvazione compresa la pubbli-
cazione sul BURT e sono quindi efficaci a tutti gli effetti di legge, sono in procinto di essere sottoscritte le relative Convenzioni urbanistiche; detti P iani Attuativi con le relative Varianti contestuali sono stati de positati presso
l’Ufficio del Genio Civile di Firenze in base alla vigente normativa (Regolamento di Attuazione dell’art. 62 d ella
LR 1/2005, DPGR n. 26/R del27/04/2007), con le procedure di controllo a campione, secondo i riferimenti di seguito riportati:
*1 : “ C1.14 - Comparto Gaville A”:
- Variante contestuale, Genio Civile deposito n. 2527 del09/12/2008;
- Piano Attuativo, Genio Civile deposito n. 2528 del09/12/2008.
*2 : “PTA 3 - ex Stalle della USL”:
- Variante contestuale, Genio Civile deposito n. 2525 del09/12/2008;
- Piano Attuativo, Genio Civile deposito n. 2526 del 09/12/2008.
Complessivamente i Piani A ttuativi o Progetti Unitari Convenzionati previsti dal Regolamento Urbanistico vigente sono in numero di 109, questo numero comprende anche i Piani suddivisi durante la gestione del Regolamento Urbanistico in più Sub-Comparti, ed i Piani di Recupero di iniziativa privata presentati ed accettati.
Attualmente tali Piani suddivisi secondo lo stato di attuazione sono in:
- Elenco A: adottati e/o approvati in numero di 31;
- Elenco B: in iter: in corso d’istruttoria e in fase di pre-adozione in numero di 12;
- Elenco C: in vigore e/o decaduti e riconfermati in numero di 26;
- Elenco D: attualmente conclusi in numero di 16;
- Elenco E: attualmente decaduti e non riconfermati, o non riconfermati in numero di 24.
Tenendo conto di quanto sopra riportato:
- i Piani Attuativi o i Progetti Unitari Convenzionati adottati e/o approvati;
- i Piani Attuativi o i Progetti Unitari Convenzionati in iter: in corso d’istruttoria e in fase di pre-adozione;
- i Piani Attuativi o i Progetti Unitari Convenzionati in vigore e/o decaduti e riconfermati;
- i Piani Attuativi nuovi, è previsto un solo nuovo Comparto edificatorio: “C1.20 Misericordia”;
relativi sia alle “Aree di completamento urbanistico”, si a al “Recupero del Patrimonio Edilizio esistente”, hanno
determinato il dimensionam ento della Variante al Piano Strutturale e, conseguentemente, entrano a far parte
della Variante al Regolamento Urbanistico.
Tali Piani sono elencati nelle successiv e Tabelle n° 22 e n° 23 e sono suddiv isi per Sistemi Territoriali, SubSistemi e U.T.O.E.; per ognuno di essi sono riportati i principali parametri urbanistici.
12
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Capitolo 2°- MOTIVAZIONI DELLE MODIFICHE DA APPORT ARE CON LA VARIANT E AL REGOLAMENTO URBANISTICO
L’Amministrazione Comunale in ques to momento non ha ritenuto di proc edere alla redazione di un nuovo
strumento urbanistico vero e proprio, prima che il coordinamento dei quattro comuni del Valdarno Fiorentino e
cioè Figline Valdarno, Reggello, Rign ano sull’Arno e Incisa Valdarno, abbi a individuato criteri ed obiettivi c omuni a cui far riferimento per il rinnovo degli strumenti di pianificazione territoriale.
Pertanto l’Amministrazione intende procedere alla redazione di Varianti agli strumenti urbanistici senza modificare sostanzialmente il Piano Strutturale vigente.
La Variante quindi non prevede incrementi del carico urbanistico, ha esclusivamente il carattere di una ricognizione ed un aggiornamento degli strument i urbanistici vigenti alla disciplina e alla normativa nazionale, regionale e provinciale e degli Enti sovraordinati.
In particolare l’Amministrazione Comunale di Figline, constatato:
- di aver approvato o adottato dal Cons iglio Comunale quasi tutti i Piani Attuativ i previsti dal Regolamento
Urbanistico;
- di aver in iter, in corso d’ist ruttoria e in fase di pre-adozione un numero consistente di Piani di Recupero e
Progetti Unitari Convenzionati presso l’Ufficio Urbanistica;
- di disporre di uno strumento attuativo, il Regola mento Urbanistico, che ess endo decorsi c inque anni dalla
sua approvazione il 15 febbraio 2005 ha decadute quelle previsioni urbanistiche di cui non sono stati approvati i piani attuativi o i progetti es ecutivi delle infrastru tture, di cui al comma 6°, articolo n° 55 della Legge
Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005; così come sono decadute tutte le pr evisioni di attrezzature, servizi, verde pubblico, dei quali non erano stati predisposti progetti esecutivi per la loro realizzazione, di cui al comma
5°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005. Infatti l’Amministrazione Comunale di Figline Valdarno, per attuare le opere relative ad attrezza ture e servizi di interesse pubblico previsti nel piano
triennale delle opere pubbliche, ha avut o, dopo la suddetta decadenza, la necessità di riconf ermare solo alcune previsioni interessanti le aree oggetto di interv ento o Piani Attuativi che non erano giunti al Convenzionamento; conseguentemente sono t uttora rimaste senza destinazione d’uso specifica un numero considerevole di ex aree a standards;
prevede:
- di verificare e aggiornare il quadro conoscitivo delle risorse individuate e, conseguentemente, gli obiettivi da
perseguire nel governo del territorio comunale, tenendo conto delle mutate condizioni venutesi a creare dopo il 1999, anno di approvazione del Piano Strutturale;
- di aggiornare, adeguare e rettificare il quadro conoscitivo esistente;
- di riconfermare i Piani Attuativi attualmente decaduti le cui previsioni direttamente o indirettamente contribuiscono a realizzare un interesse generale pubblico;
- di riconfermare alcune previsioni per la realizzazione di attrezzature, servizi, viabilità o verde pubblico che si
ritengono realizzabili nella vigenza della Variante;
e pertanto intende:
procedere alla revisione, modifica e aggiornamento del Regolamento Ur banistico del Comune di Figl ine Valdarno, secondo le vigenti normative ed al rior dino e alla razionalizzazione delle funzioni, previa
individuazione delle “aree non pianificate”, vedi arti colo n° 63 della L.R. n° 1/2005 e delle aree pubbliche, nonché all’aggiornamento del quadro previsiona le strategico quinquenna le annesso al Regol amento Urbanistico, vedi articolo n° 55 della L.R. n° 1/2005.
Il Regolamento Edilizio sarà contem poraneamente aggiornato in segui to alle normative vigenti nazionali e regionali in materia edilizia.
13
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Il fatto che questa Variante non si ponga l’obiettivo di redarre un nuovo strumento urbanistico vero e proprio, in
attesa di organizzare ed attivare finalmente il coordi namento intercomunale, come sopra detto, non ha vincolato a scelte contingenti.
Quindi l’Amministrazione ha inteso procedere alla redaz ione di questa Variante al Regolamento Urbanistic o,
dopo che ha provveduto alla r edazione di una Variante al Piano St rutturale; quest’ultima Variante sostanzialmente non ha modificato né le caratteristiche, né le previsioni dello strumento originario.
La Variante al Regolament o Urbanistico dunque non prevede incrementi del ca rico urbanistico, ha esclusivamente il carattere di una ric ognizione ed un aggiornamento degli atti di governo del te rritorio vigenti, alla disciplina e alla normativa nazionale, r egionale e provinc iale e degli enti so vraordinati e di una programmazione
dettagliata delle previsioni che ne determinano il dimensionamento.
In particolare si sono previsti:
- la verifica e l’aggiornamento della Normativa al nuovo quadro conoscitivo delle risorse individuate e, cons eguentemente, si sono uniformati gli obiettivi da pers eguire nel governo del territorio comunale, tenendo conto delle mutate condizioni venutesi a creare dopo il 1999, anno di approvazione del primo Piano Strutturale;
- la verifica dell’attuazione di tutti i Piani Attuativi, Piani di Recupero, Piani del Territorio Aperto e Progetti Unitari Convenzionati previsti dal Regolamento Urbanistico vigente;
- la riconferma o meno nello strum ento attuativo di quant o decaduto, essendo dec orsi cinque anni dalla sua
approvazione avvenuta il 15 f ebbraio 2005: in particolare delle prev isioni urbanistiche di cui non sono stati
approvati i Piani Attuativi o i progetti esecutivi delle infrastrutt ure, di cui al comma 6°, articolo n° 55 della
Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005; così come di tutte le prev isioni di attrezzature, servizi, verde pubblico, sulle quali non erano stati predisposti progetti esecutivi per la loro realizzazione, di cui al comma 5°,
articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005;
- l’aggiornamento, l’adeguamento e la rettifica del quadro a ttuativo sia in relaz ione alle carenze e ai problemi
operativi emersi durante la gestione, sia alle richieste proposte da singoli cittadini o da Associazioni.
Pertanto l’Amministrazione Comunale, avendo proceduto, come già detto, all’aggiornamento del Piano Strutturale con s pecifica Variante, successivam ente e cons eguentemente sta proc edendo alla revis ione, modifica e
aggiornamento del Regolamento Urbanistico con questa Variante. La redazione di tale Variante è stata oggetto di verifica di conformità ai Piani di livello superiore, in particolare è conforme e coerente con:
-
il Piano di Indirizzo Territoriale – P.I.T. approvato con Delibera del Consiglio Regionale n° 72 del 24 luglio
2007, succes sivamente coordinata con la “Disciplina dei Beni Paesaggist ici” adottata con Deliberaz ione
del Consiglio Regionale n° 32 del 6 giugno 2009;
-
il Piano Territ oriale di Coor dinamento Provinciale - P. T.C.P. approvato con Delibe ra del Cons iglio Provinciale n° 94 il15 giugno 1998 e con quanto già predis posto dalla Prov incia di Fir enze per la r evisione del
P.T.C.P. vigente;
-
la Variante al Piano Strutturale adottata con Deli bera del Consiglio Comunale n° 97 del 29 luglio 2010 e
approvata con Delibera del Consiglio Comunale n° 1 del 12 gennaio 2011;
tutto ciò nel rispetto delle disposizioni della L.R. n° 1/2005 e dei relativi Regolamenti di Attuazione.
I Regolamenti di Attuazione specific atamente attinenti alle que stioni urbanistiche ed edi lizie emanati dalla Regione Toscana in attuazione della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005, presi in esame sono:
1) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 37, c omma 3°: “ Disposizione per la tutela e valorizzazione
degli insediamenti”, di cui al D.P.G.R. n° 2/R del 9 febbraio 2007;
2) Regolamento di Attuazione delle disposizioni del T itolo V: “ Atti, Soggetti e Funzioni”, di cui al D.P.G.R.
n° 3/R del 9 febbraio 2007;
3) Regolamento di Attuaz ione dell’articolo n° 11, comma 5°: in materia di “ Valutazione Integrata”, di cui al
D.P.G.R. n° 4/R del 9 febbraio 2007;
14
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
4) Regolamento di Attuazione del Titolo IV, capo III: “ Il territorio rurale”, di cui al D.P.G. R. n° 5/R del 9 febbraio 2007;
5) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 29, comma 5°: “ Disciplina del sistema informativo geografico regionale”, di cui al D.P.G.R. n° 6/R del 9 febbraio 2007;
6) Regolamento di Attuazione dell’arti colo n° 62: in materia di “ Indagini geologiche”, di cui al D.P.G.R. n°
26/R del 27 aprile 2007;
7) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 117, commi 1° e 2°: “Disciplina sulle modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e verifica delle opere e delle costruzioni in zone soggette a rischio sismico”, di cui al D.P.G.R. n° 36/R del 9 luglio 2009;
8) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 37, co mma 2°, lettera g) e co mma 3°, in materia di “Barriere
architettoniche” di cui al D.P.G.R. n° 41/R del 29 luglio 2009.
Premesso che il Regolamento Edilizio contiene norme a carattere general e e particolare discendenti da normative sovraordinate riguardanti la rea lizzazione di manufatti edilizi e le loro caratteristiche igieniche, norme
che si manterranno nel tempo anche oltre la validità degli altri strumenti urbanistici attuativi, è comunque necessaria una stretta correlazione tra quest’ultimo e la normativa della Variante al Regolamento Urbanistico.
La Variante di Revisione, Modifica ed Aggiornamento del Regolamento Edilizio vigente, necessaria sia per coordinarlo strettamente alla Normativa di questa Variante al Regolamento Urbanistico, sia per aggiornarlo alle
normative vigenti nazionali e regionali in materia edilizia, verrà approvata ed en trerà in v igore contemporaneamente alla Variante al Regolamento Urbanistico.
15
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Capitolo 3°- REVISIONE, MODIFICA ED AGGIORNAMENTI APPORTATI CON LA VARIANTE AL REG OLAMENTO URBANISTICO
3.1 - Revisione della Variante al Regolamento Urbanistico
L’Amministrazione Comunale con questa Variante al Regolamento Urbanistico ha effettuato:
- la verifica sui servizi presenti e già funzionanti nel Comune, e su quelli che l’ Amministrazione ha in programma a breve scadenz a di realizza re per raggiungere una mig liore qualità della v ita in una società in
rapida evoluzione.
Ciò è stato necessario anche perché l’Amministrazione Comunale di Figline Valdarno, per attuare le opere
relative ad attrezzature e servizi di interesse pubblic o previsti nel piano triennale delle opere pubbliche, ha
avuto, dopo la decadenza di alcune previsioni, la necessità di riconfermare quelle previsioni interessanti le
aree oggetto di intervento o Piani Attuativi che n on erano giunti al Convenzionamento; conseguentemente
erano rimaste senza destinazione d’uso specifica un numero considerevole di ex aree a standards.
Tutto questo ha portato ad un riordino e ad una razionaliz zazione delle funzioni, previa eliminazione delle
“aree non pianificate”.
-
la riconferma all’interno delle U.T.O.E. previste dal Piano Strutturale e dei Centri Abitati esistenti dei Comparti, nelle “Aree di completamento urbanistico”, necessari ad assic urare risposte a bisogni di residenti, e
che dovranno riqualificare i luoghi realizzando direttamente piazze, nuovi parcheggi, aree a verde attrezzato, percorsi pedonali, etc..
-
la programmazione del settore turistico ricettivo, tenuto conto del forte incremento turistico del territorio e,
soprattutto, di un turismo che non è solo di passaggio, ma che staziona nel Co mune di Figline mediamente circa 7 giorni, giorni che risult ano notevolmente superiori alla presenza media dei Comuni limitrofi ed
anche di F irenze; ciò significa che tale t erritorio è divenuto una loc alità per il turismo di soggiorno e non
solo per quello di transito; pertanto è stata individuata la possibilità di ammettere nuove opportunità ed attrezzature per le attività esistenti, allo scopo di adeguarle alle esigenze del mercato turistico-ricettivo.
Sono pervenute in tal senso diverse richieste dagli operatori turistici.
-
Una particolare attenzione è stata rivolta al te rritorio aperto ed al suo m antenimento, prevedendo che l e
aziende agricole svolgano una funzione di servizio alla collettività, mettendo a disposizione le loro strutture
e dotazioni per le attività del tempo libero, per attività turistico-ricettive, per funzioni di servizio e di piccolo
artigianato.
-
Attenzione è stata posta anche ad agevolare l’agric oltura amatoriale o part-time presente sul territorio,
predisponendo una normativa e varie ti pologie per annessi agricoli commi surati alla capac ità produttiva
del fondo agricolo; ciò dovrebbe consentire di avviare a soluzione anche il problema delle “capanne abusive”.
-
Inoltre in zona agricola si è favorito il riutilizzo, a fini abitativi, dei c omplessi edilizi di valore st orico ed architettonico n on più neces sari alle az iende agrico le e, consegue ntemente, sottout ilizzati per garantire il
presidio ed il mantenimento del territorio aperto, mentre non si sono ammessi cambiamenti di destinazione
d’uso di annessi agricoli or iginati da P. M.A.A. o comunque realizzati in tempi più o meno recenti ma di
nessun valore architettonico, tipologico ed ambientale.
-
La verifica di tutta la rete vi aria prevista nel Regolamento Urbanist ico vigente, sia per adeguarla alle progettazioni in corso, vedi il nuovo ponte sull’Arno, la nuova strada Regionale di Valdarno in riv a destra e sinistra del fiume Arno, che risultavano difformi dal tracciato previsto nello strumento urbanistico vigente, ma
anche per trovare collegamenti interni alla viabilità comunale che snelliscano il traffico veicolare;
-
La verifica delle perimetrazioni delle Casse di Espansione e delle oper e idrauliche connesse, previste nel
Regolamento Urbanistico vigente, per adeguarle alle progettazioni in cors o, vedi in riva destra Cassa di
Espansione “Pizziconi” ed in riva s inistra Cassa di Espansione “Restone” del fium e Arno, che risultavano
difformi da quanto previsto nello strumento urbanistico vigente.
16
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Pertanto la strumentazione urbanistic a, ormai in vigore da diversi anni, per le ragioni suddet te e perché ha
presentato durante la gestione alcuni problemi operativi a cui l’Am ministrazione Comunale ha inteso porre rimedio, è stata oggetto di un’attenta verifica che ha portato a modifiche ed aggiornamenti.
Inoltre, nello specifico è stata:
-
-
-
-
Ordinata e migliorata la Normativa di Attuazione; per esempio:sono stati inseriti commi a tutti gli articoli in
modo da rendere più chiare ed identificabili le norme, etc.;
Verificati tutti i PUC; in particolare: verificati gli increm enti ammessi, pari al 30%, sugli ed ifici storici fra il
capoluogo di Figline e S. G iovanni; verificati nel capoluogo il PUC unico, tra la Pire lli e la Coop, con previsione di un’unica unità minima di intervento; in assenza di c iò erano ammissibili solo interventi fino a “R3”
con abbattimento e ricostruzione; verificata la valenza dei PUC, strumenti equiparati a Piani Attuativi;
Verificati gli standards a verde pubb lico, a parcheggi, ad aree attrezzate e sportive ecc., indiv iduando
quelli realizzati e quelli ancora da attuare;
Verificata la possibilità di inserimento di piccole aree re sidenziali in adiacenza ai centri abitati esistenti, necessarie alle esigenze della popolazione residente, che dovranno portare ad una riqualificazione dei luoghi
realizzando direttamente parcheggi pubblici, verde attrezzato, percorsi pedonali, etc..
Verificata la possibilità di recuperare “standards” anc he in alcune aree di complet amento dove sono previsti incrementi volumetrici fino ad un massimo del 20% del volume esistente;
Riperimetrati correttamente, nel capoluogo, gli impianti sportivi esistenti;
Normate specificatamente le aree per attività sanitarie private, vedi: “Frate Sole RSA” (70 posti) e “Casa di
Cura Ortopedica” (40 posti), applicando una normativa simile alle aree ospedaliere;
Ammessa, in zona agricola, la realizzazione di progetti per sistemazioni ambientali anche nei resedi degli
edifici: predisposta una specifica normativa e tipologia per annessi agricoli commisurati o non alla capacità produttiva del fondo agricolo in modo da dare soluz ioni alla questione “capanne abus ive” e agricoltura
“part- time”;
Eliminate nel centro storico e anche nella cartografia 1:5.000, le attuali aree bianche;
Definiti e chiariti i criteri di in tervento e le destinazioni urbanistiche del Centro stor ico; destinazioni prevalenti che non dovranno ricavarsi dagli interventi ammissibili;
Verificate le z one a carattere prevalentemente industria le di cui all’articolo 28: per esempio le aree industriali presso “Cesto” e “La Massa”, le nuove aree industriali in v ia Kennedy e Via Garibaldi, l’area industriale “Lagaccioni”, l’area “Muro Rosso”, ex draga, l’ar ea tra la nuov a strada Statale e l’attuale viabilità, in
zona “Matassino”, etc. ;
Verificate alcune sottozone “B2” definite di edilizia bifamiliare e monofamiliare, che inglobavano interi condomini; così come sono state verificate le aree consolidate con unica destinazione d’uso residenziale;
Classificata la viabilità di uso pubb lico e riclassific ate le strade co munali: eliminazi one dal Regolamento
Urbanistico della strada e della rotonda alla “Pirelli” e conferma dell’area a saturazione;
Verificate e individuate aree per il deposito di materiali all’aperto, in quanto l’area già prevista a tale scopo,
al “Restone”, non era stata realizzata per l’indisponibilità della proprietà.
è stato effettuato un aggiornamento speditivi delle cartografie in scala 1:5.000 ed in scala 1: 2.000.
La Normativa del Regolamento Urbanistic o, quale strumento attuativo del Piano Strutturale, contiene norme
strettamente necessarie per la realizzazione di quelle opere private e pubbliche programmate nei cinque anni
di validità del Regolamento stesso.
17
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
La Variante al Regolamento Urbanistico è costituita dai seguenti elaborati:
-
Relazione generale
Norme Tecniche di Attuazione
Disciplina del suolo e degli edifici:
- Centri Abitati , scala 1:2.000;
- Edifici, centri e tessuti urbani storici;
- Classificazione degli edifici e prescrizioni d'intervento - scala 1:1.000 e 1:2.000;
- Territorio aperto, scala 1:5.000;
- Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale architettonica, storico-culturale;
- Elenco degli edifici;
- Schede normative in scala 1/1000 - 1/2000.
-
Fattibilità geologica e sismica delle previsioni del Regolamento Urbanistico
- Relazione geologica per la valutazione delle Fattibilità geomorfologica e sismica delle previsioni del Regolamento Urbanistico con allegate le seguenti cartografie:
- Carta della Pericolosità Geomorfologica e Pericolosità Sismica;
- Carta della Z.M.P.S.L.;
- Carta della Fattibilità Geomorfologica e Sismica;
- Schede di Fattibilità contenenti le prescrizioni geologico-tecniche riguardanti le indagini geognostiche di dettaglio da eseguire in fase di progettazi one dei Piani Attuativi, le opere necessarie alla bonifica degli eventuali dissesti presenti nell’area e le tipologie fondazionali da adottare.
-
Fattibilità idraulica delle previsioni del Regolamento Urbanistico
- Elaborato I RU 01: Relazione idrologico-idraulica di supporto al Regolamento Urbanistico;
- Elaborato I RU 02: Schede per la determinazione della fattibilità dei singoli interventi.
- Elaborato I RU 03: Allegati idraulici dello stato di progetto;
- Elaborato I RU 04: Modelli idraulici allo stato di progetto.
- Elaborato I RU 05: Carta riepilogativa della fattibilità idraulica.
Elaborati di analisi
- Relazione;
- Edifici, centri e tessuti urbani storici:
- carta di analisi del tessuto edilizio e della consistenza, scala 1/100;
- carta di analisi delle destinazioni d'uso e della proprietà, scala 1/1000;
- schede di rilevamento.
Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale architettonica, storico-culturale
- schede di rilevamento.
Allegati : - Studio idrogeologico-idraulico dei bacini del Borro della Gaglianella, Torrente Ponterosso e Torrente Cesto: progettazione esecutiva per la mitigazione del rischio idraulico.
- Indagini geologico-tecniche su un’area a pericolosità geologica elevata situata in località Lagaccioni, finalizzate allo studio della fattibilità delle previsioni del nuovo PRG.
Si precisa che le indagini e le letture di ogni sistema, sono state eseguite nel rispetto delle prese delle direttive
del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Firenze.
Sono stati delineati gli elementi per le valutazioni degli effetti ambientali, è stata eseguita la valutazione di tutte
le aree individuate nel Piano Strutturale, in quanto non tutte le trasformazioni previste si risolveranno in dette
aree. Esse assumono tuttavia un’importanza particolare nella strategia del piano essendo prioritariamente destinate agli interventi di riqualificazione e riuso.
Tali valutazioni consentono la possibilità di effettuar e o non effettuare interventi trasformativi che saranno definitivamente individuati successivamente con gli strumenti attuativi.
18
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
3.2 - Modifiche ed aggiornamenti apportati con la Variante al Regolamento Urbanistico
In sintesi con la Variante al Regolamento Urbanistico si sono apportate le seguenti variazioni:
1 - Cartografia di Piano.
- Si è riorganizzata la cartografia di Piano, gli elaborati in scala 1:10. 000 sono preceduti dalla lettera A, gli elaborati in scala 1:5.000 sono preceduti dalla lettera B, gli elaborati in scala 1:2. 000 sono preceduti dalla lettera C.
- Nelle Tavole della “Disciplina del Su olo e degli Edifici” dei Centri Abitati, è stata riportata anche la Disc iplina
del Suolo e degli Edifici dei Centri Storici e delle Zone “A”.
- Si è effettuato un aggiornamento speditivo delle cartografie in scala 1:2.000 e 5000, riportando con specifica grafia gli edifici, la viabilità e le attrezzature già realizzate.
- Al fine di facilitare la lettura delle cartografie di Piano, all’interno delle zonizzazioni da realizzare, sono stati
riportati schemi planimetrici che ipotizzano l’utilizzazione delle previsioni.
- Si precisa inoltre che il Regolamento Ur banistico essendo disegnato su base cartografica fotogrammetrica,
metodo di rilevamento planimetrico ed altimetrico, non coinc idente né esattament e sovrapponibile con la
rappresentazione catastale dei luoghi e tenendo conto che le mappe catastali sono il supporto su cui effettuare compravendite, espropri o, co munque, passaggi di proprietà, eventuali modeste differenze di minim a
entità, tra i perimetri delle z onizzazioni urbanistiche e le particelle catastali, non devono considerarsi significative ai fini della conformità
2 - Verifica degli standards.
Si sono verificate, perimetrate, numerate e misurate tutte le aree destinate a st andards. Di c onseguenza si
sono classificati e/o eventualmente rettificati tutti gli st andards già realizz ati e ric onfermate alcune previs ioni
urbanistiche decadute, es sendo decorsi dal 15 febbr aio 2005, ci nque anni dall’approvaz ione del primo Regolamento Urbanistico; si sono riconfermate le previsioni che ragionevolmente si ritiene possano essere realizzate nei successivi cinque anni di vigenza delle previsioni.
Sono state eliminate le “aree bianche” che per la dec adenza di alc uni standards non realizzat i, si erano determinate.
3 - Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione.
Al fine di adeguare le Norme alla legislazione sovraordinata, si ammettono e si regolano:
- Le installaz ioni di antenne ripetitrici per telecomunicazioni e radiotelevisiv e comprese le relative stazioni, di
cui al D. Lgs. n° 198 del 4 settembre 2002, potranno esse re installate esc lusivamente su aree di proprietà
comunale all’esterno dei centri abita ti e, comunque, a distanze non inferi ori di ml. 50 dagli edif ici pubblici e
privati; in presenza di edifici di va lore architettonico, storico o tipolog ico, la Commissione Edilizia Integrata
ha facoltà di prescrivere distanze maggiori.
- L’installazione di sistemi d i produzione di energia attraverso fonti rinnovab ili quali: impianti fotovoltaici, impianti eolici o a biomasse ecc., è ammessa:
- al fine di produrre energia necessaria per l’autoconsumo, in Zona “B”, “C”, “D” ed “E”;
- al fine di produrre energia a scopo industriale, in Zona “D”, in Zona “F4.6: Area per l’insta llazione e produzione di energie alternativ e”, area n° 618, o in zona “E” esclusivamente per la produzione di biomasse legate all’attività di Aziende Agricole attraverso un Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale.
La progettazione di tali s istemi dovrà garantire l'inserimento degli impianti sul territorio con un attento studio
relativo all'impatto paesaggistico ed am bientale. Comunque, non potranno essere localizz ati su crinali o emergenze paesaggistiche, né in prossimità di edifici storici o di pregio ambientale.
- Al fine di favorire interventi di bi oarchitettura, assimilabili a quelli previs ti per l’ “edilizia sos tenibile” di cui
all’articolo n° 145 e 146, comma 3° della Legge Regionale n° 1/05, si amme tte la possibilità di richiedere in19
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
centivi quali l’incremento del 10% della superficie utile ammessa per interventi di nuova edificazione e di Ristrutturazione Edilizia “RE3” e Ristrutturazione Urbanistica “RU”.
Tali incrementi sono ammessi in der oga agli indici urbanistici di zona. S ono ammessi in zona “B”, “C”, “D” e
“E”, non sono ammessi in zona “A” né su edific i inc lusi negli elenchi di cui alle Cl assi “A”, “B” e “C”, in
quest’ultimi s ono ammessi solo nel ca so in cui si possano effettuare inte rventi di Ristruttu razione Edilizia
“RE3”.
I nuovi incrementi parteciperanno alla corresponsione degli oneri concessori.
Tali incrementi di Superficie Ut ile che determineranno un aum ento di volume, s ia che interessino volumetrie
nuove, di completamento e/o recuper o del patrimonio edilizio, non sar anno computati nelle previsioni ammesse dal Piano Strutturale.
Per edifici ricadenti in zona “A” e/o su edifici inclusi negli elenchi di cui alle Cla ssi “A”, “B” e “C”, che non
possono usufruire degli incentivi sopra detti, quali l’incremento del 10% della superficie utile, è ammessa una
riduzione degli oneri di costruzione pari al 10%.
- Vengono definite Aree Boscate quelle definite tali ai sensi della Legge Regionale n° 39 del 2000 e del relativo Regolamento di Attuaz ione, comprese quelle non qua lificate catastalmente ta li, anc orché percorse dal
fuoco. Conseguentemente la perimetrazione delle “Aree Boscate EB” i ndividuata nella cartografia di Piano,
deve considerarsi indicativ a: dovranno essere definite aree boscat e esclusivamente quelle aree che
sono conformi ai criteri stabiliti dall’articolo n°3 della Legge Regionale n°39 del 2000
4 - Comparti edificatori, P. di R., P.U.C. e P.T.A.: modalità attuative.
Tutti i Comparti edificatori, i P. di R., i P.U.C. e i P.T.A non ancora realizzati o in iter, vengono verificati e a seconda della loro compatibilità, riconfermati nella Variante.
Le aree da assoggettate a Piani Attuativ i dal Regolam ento Urbanistico potranno proc edere alla formazione di
Comparti Edificatori che po tranno essere presentati dai proprietari di almeno tre quarti delle superfici catastali interessate, limitatamente comunque alle aree di loro proprietà e alla relativa quota parte delle volumetrie e/o superfici cons entite dal Piano stesso. In tal caso i proponenti dovr anno dimostrare di aver cercato l'adesione anche degli altri proprietari. La realizz azione delle opere pubbliche prescritte sarà limitata alla porz ione del Comparto oggetto di attuazione. L’Amministrazione Comunale si rise rva la facoltà di approvare il Piano
Attuativo, verificandone la compatibilità con gli obiettivi di interesse pubblico.
Tale modifica è stata dettata dall’ esperienza di gestione del lo strumento attuativo vigente che aveva deter minato la necessità, in fase attuativa, di rendere concretam ente realizzabili gli interventi previsti nei Piani Attuativi, Piani Attuativi per la realizzazio ne dei quali era nec essario il consenso di tutti i proprietari dell’area; spesso
tale obbligo non era raggiu ngibile e, pertanto, si rendevano necessa rie Varianti contestuali che appesantivano
l’iter procedurale e, soprattutto, alteravano gli obiettivi originari.
Per gli interventi convenzionati, il rilascio dei Permessi di Costruire degli edifici previsti dai Piani Attuativi sarà
subordinato all’avvenuta realizzazione di almeno l’80% delle opere di urbanizzazione primaria.
5 - Edifici in Zone “A” ed i Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale, architettonica e storico
culturale.
Alla classificazione ed ai cambi di destinazione d’uso in residenziale per gli edifici in Zone “A” ed i Siti e Manufatti di particolare rilevanz a ambientale, architettonica e st orico culturale, vengono apportate le seguenti modifiche:
- i manufatti ed ilizi minori presenti sul territorio com unale, non censiti tramite schedatura, vengono equiparati
per forme, caratteristiche e/o testim onianze storiche, a manufatti di rile vante v alore storico ambientale e
classificato in Classe B;
- tutti gli edifici non censiti tramite schedatura, in quanto equiparabili per forme e caratteristiche ad edifici di
valore storico ambientale nullo, rientrano in Classe D;
- nelle Zone “A” e nei Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale, architettonica e storico culturale è
ammessa la suddivisione in più Unità Funzionali, purché abbiano una superficie utile minima di:
20
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
- mq. 150 di superficie utile , in edifici notificati o ad essi assimilabili e di rile vante valore storico ed ambientale di cui alle classi “A” e “B”, esterni ai Centri Storici;
- mq. 100 di superficie utile , in edifici notificati o ad essi assimilabili e di rile vante valore storico ed ambientale di cui alle classi “A” e “B”, all’interno dei Centri Storici;
- mq. 65 di superficie utile, in edifici di valore storico ed ambientale o di valore nullo di cui alle classi “C”
e “D”.
Qualora si realizzino più unità abitative, queste non dovranno alterare, trasformare e/o variare la tipologia originaria e a quest’ultime non dovrà corrispondere una suddivisione del resede circostante.
- inoltre si ammette, in base ad
una puntuale ricerca storica, ad un att
ento rilievo dell’Unità Edilizia,
all’individuazione delle varie fasi di crescita ed alle relative trasformaz ioni avvenute, una diversa classific azione dei Siti e Manufatti di rilevanza ambientale, architettonica e storico culturale; tale nuova classificazione
sarà verificata ed ammes sa dalla Com missione Edilizia e/o la Commi ssione Comunale per il Paesaggio,
senza che ciò comporti Variante urbanistica.
6 - Revisione di implementazione delle strutture turistico-ricettive esistenti.
Ritenendo i s ettori turistico e agricolo importanti e strategici per lo s viluppo economico del Com une di F igline
Valdarno, si è previsto di potenziare ed incentivare le realtà esistenti, in modo da ampliare l’offerta e la diffusione di strutture turistico-ricettive sul territorio.
Lo sviluppo del settore turi stico ricettivo ha una valenza strategica, oltre che incrementare il settore stesso,
serve da supporto e volano per il settore agricolo che da solo non riesce a produrre sufficiente ricchezza per il
mantenimento e la riqualificazione dell’intero territorio rurale.
Avendo il Piano Strutturale previsto, in territorio aperto, per tutte le attività turistico-ricettive esistenti, il cos iddetto "turismo rurale", che potrà oltrepassare i limiti posti dalle norme sull'agriturismo, si sono ammesse varie
opportunità prioritariamente nell’ambito dei volumi esistenti e con possibilità di ampliamento, purché nel rispetto rigoroso delle preesistenze tipologiche e architettoniche e purché inserite in "P rogrammi Aziendali Agricoli "
che mantengano le caratteristiche ambientali, paesaggi stiche e storiche. Saranno permessi opportuni interventi di valorizzazione dei grandi comple ssi di proprietà privata, nei quali l'interesse stor ico-architettonico si
coniughi a quello agricolo- ambientale, anche consentendovi la realizzazione di adeguat i servizi e attrezzature
turistiche.
Pertanto si ammette sulla base di richieste motivate da un Piano Unitario d’Intervento che risulti ambientalmente sostenibile, la ristrutturazione ur banistica di vo lumetrie esistenti non più utilizzate a fini agricoli o a ltro,
per nuove attività turistiche; tale ristrutturazione urbanistica potrà com portare anche un ampliamento volum etrico funzionale all'adegua mento delle attrezzature, dei servizi e degli s pazi comuni, e/o relativo alla capienza
complessiva dell'attività, con i parametri e le modalità tipologiche che sono state individuate.
Tale Piano Unitario sarà costituito da:
a) Piano di Sviluppo Aziendale e dell’Occupazione;
b) “Programma Aziendale” del fondo di pertinenza se tali strutture sono inserite all’interno di una Azienda
Agricola, ai sensi dell’articolo n° 42 della L.R. n° 1 del 3 gennaio 2005;
c) Progetto architettonico definitivo dell’intervento;
d) Piano di Inserimento Paesaggistico con Valutazione dell’Impatto Ambientale;
e) Sottoscrizione di apposita Convenzione ove, fra l’altro, dovrà risultare l’impegno a mantenere la destinazione d’uso di tutti gli im mobili della st ruttura turistica per i successivi v enti anni; la Conv enzione prevedrà una opportuna e congrua fidejussione a garanzia degli impegni assunti.
Nelle previsioni di sviluppo del setto re turistico-ricettivo, riguardanti esclus ivamente attività turistico ricettive
esistenti, si è considerato di coin volgere il recupero del patr imonio edilizio esistent e, per complessiv i mq.
20.000 di S.U.L., ciò in quanto tale dest inazione d’uso appare di fatto la più consona ad un recupero attento e
rispettoso delle notevolissime preesistenze storiche, architettoniche e tipologiche, sia in quanto proprio il mantenimento di tali caratteristiche è condizione indispensabile per creare e sviluppare attività turistico-ricettive.
21
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Inoltre si ammette la possibilità di sv iluppare e ampliare le attività turistico ricettive esistenti, per complessivi
mq. 10.000 di S.U.L., a condizione che queste si impegnino a realizzare "Pr ogrammi Aziendali Pluriennali di
Miglioramento Agricolo Ambientale" che mantengano le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche.
7 - Nuovo dimensionamento del Piano.
Sono stati uniformati e quindi resi comparabili i parametri su cui basare il dimensionamento del Piano.
Il parametro urbanistico fondamentale c he è stato as sunto per qu antificare le previsioni è la Superficie Utile
Lorda ammissibile, parametro facilmente misurabile e verificabile successiva mente in fase di attuazione e gestione del Regolamento Urbanistico.
Inoltre, nel Piano Strutturale originario non erano stati stimati né conteggiati:
- numerosi Piani che ammettevano interventi di recupero del patrimonio ediliz io esistente, sia Piani di Recupero, sia Progetti Unitari Convenzi onati che Piani di Recupero del territo rio aperto, soprattutto quelli localizzati fuori dalle U.T.O.E.;
- interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento residenziale” in Zone Omogenee B di saturazione e completamento edilizio;
- Interventi diretti di iniziativ a privata su “Aree di co mpletamento a prevalente f unzione produttiva in Zone
Omogenee D1 e D2” esistenti;
con la Variante al Piano Strutturale si è c olmata tale carenza, conseguentemente la Variante al Regolamento
Urbanistico tiene conto di quanto sopra considerato.
Inoltre, sempre al fine di avere un quadro dimensionale chiaro e definito, si prec isa che non incidono sul dimensionamento del Piano:
- gli incrementi ammessi in deroga agli indici urbanistici di zona, quali incentivi in favore di progetti di bioarchitettura, assimilabili a quelli previsti per l’“edilizia sost enibile” di cui agli articoli n° 145 e 146, comma 3° della
Legge Regionale n° 1/05. Tali incrementi potranno interessare sia nuove volumetrie di completamento, che
il recupero del patrimonio edilizio;
- gli aumenti "una tantum" della S.U.L. esistente in aree di satura zione residenziale che non comportano aumento di Unità Abitative;
- gli aumenti "una tantum" della S.U.L. esistente in aree a prevalente funzione agricola, sia su residenze civili
che rurali, purché non comportino aumento di Unità Abitative.
Oltre a ciò, nella Normativa del Piano Strutturale, si è ritenuto di:
- non considerare vincolanti le previsio ni del recupero residenziale del patri monio edilizio es istente storico e
non, nelle singole U.T.O.E., previste dal Piano Strutturale, al fine di priv ilegiare ulteriormente il recupero del
patrimonio edilizio e non o stacolarlo con rigide previsi oni; è elem ento vincolante di programmazione la stima della previsione complessiva sull’intero territorio comunale;
- eliminare gli incrementi pari al 30% per il recupero a scopo residenz iale di complessi edilizi storici, lungo via
Aretina;
- non riproporre la maggior anza dei Piani di Recu pero decaduti; eventualment e questi verr anno ripropos ti
con la p arziale utilizzazione della volumetria esist ente a scopo re sidenziale fino a raggiu ngere il recuper o
della Superficie Utile Lorda programmata.
8 - Norme transitorie
Vengono riscritte le Norme Transitorie, suddividendo gli atti a seconda dei procedimenti necessari, per ottenere gli atti abilitativi, al fine di chiarire il periodo di transizione tra il Regolamento Urbanistico vigente, la Variante
al Regolamento Urbanistico adottata ed il Regolamento Urbanistico definitivo.
9 - Adeguamento della Protezione Idrogeologica, Geologica e Sismica
Sono state adeguate le ind agini geologiche, idrauliche e sismiche di supporto alla ca rtografia della Variante al
Regolamento Urbanistico, ai s ensi del Regolamento di Attuaz ione dell’articolo n° 62 de lla L.R. n° 1/2005: in
materia di “Indagini geologiche”, di cui al D.P.G.R. n° 26/R del 27 aprile 2007.
22
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
10 -Adeguamento al P.A.I.
Sono state adeguate le ind agini geologiche, idrauliche e sismiche di supporto alla ca rtografia della Variante al
Regolamento Urbanistico, tenendo conto di quanto previsto dal P.A.I. approvato con D.P.C.M. 06/05/2005, entrato in vigore il 03/10/2005, in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 230 del 02/10/2005.
11 -Valutazione Ambientale Strategica.
E’ stata redatta la Valutazione Ambientale Strategica di cui al D.Lgs. n°152 del 3 aprile 2006, recante “Norme
in materia ambientale” e successive modificazioni ed integrazioni ed alla L.R.n°10 del 12 febbraio 2010.
12 -Valutazione Integrata Ambientale
E’ stata redatta la Valutazione Integrata Ambientale di cui al Capo I del Titolo II della L.R. 1/2005.
23
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Capitolo 4°- DIMENSIONAMENTO DELLE PREVIS IONI DELLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO
Il dimensionamento delle previsioni della Variante, viene stimato tenendo conto:
- dei Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati, previsti nelle “Aree di completamento urbanistico”, riconfermati, modificati o nuovi;
- dei Piani di Recupero o Progetti Unit ari Convenzionati sul “Rec upero del Patrimonio Edilizio esistente”, riconfermati, modificati o nuovi;
- dei Piani di Recupero o Progetti Unitar i Convenzionati sul “Recupero del Patrimonio Edilizio esistente” che si ipotizza possano essere presentati per iniz iativa privata, in riferi mento all’attuale e futura ri chiesta di mercato e propensione della proprietà;
- degli interventi diretti di iniziativa pr ivata che si ipotizza possano essere pr esentati all’interno di aree già urbanizzate, in base agli indici urbanistici assegnati.
I Piani Attuati vi o Progetti Unitari Conv enzionati, previsti nella Variante al Regolamento Urbani stico, sono el encati
nelle successive Tabelle. In esse i Piani sono suddivisi per Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E. e per ognuno
di essi sono riportati i principali parametri urbanistici.
Tali previsioni determinano il dimensionamento della Variante allo strumento attuat ivo, si precisa che tali previsioni
derivano quasi esclusivamente da Piani Attuativi già previsti e/ o decaduti e ri confermati, in quanto con questa V ariante di revisione ed aggiornamento è ammesso un solo nuovo Comparto.
Le previsioni riportate nella Tabella n° 22, per le Aree di Completamento Urbanistico, riguardanti i Piani Attuativi
in iter, in corso d’istr uttoria e in fase di pr e-adozione e i Piani Attuativi riconfermati, modificati o nuovi, hanno determinato il dimensionamento della Varian te al Piano Strutturale, così come determinano il dimensi onamento della
presente Variante al Regolamento Urbanistico.
Tale dimensionamento viene così sintetizzato:
Incrementi residenziali
I Comparti, in iter o in corso di realizzazione e i nuovi Comparti riportati nella successiva Tabella n° 22, determinano
un incremento residenziale; tale incremento viene stimato tenendo conto delle seguenti considerazioni:
- il numero degli alloggi riportato in alcune schede descrittive dei Comparti non viene considerato vincolante;
- la dimensione massima degli alloggi viene quantificata dalle N.T.A . del Regolamento Urbanistico secondo la seguente casistica:
- per le Unità Abitative monofamiliari in una S.U.L. massima di mq. 260,00,
- per le Unità Abitative bifamiliare in una S.U.L. massima di mq. 195,00,
- per le Unità Abitative a schiera in una S.U.L. massima di mq. 143,00;
pertanto la media matematica della S.U.L. per Unità Abitativa è pari a circa mq. 200,00. Considerando che nella realtà continueranno ad essere realizza te Unità Abitative con S.U .L. abbondantemente inferiore, permanendo tuttora
una richiesta di mercato di Unità Abitative di dimensioni più piccole, si valuta che si possa prendere come riferimento
per quantificare il numero convenzionale degli alloggi da realizzare, una S.U.L. pari a mq. 150,00.
Conseguentemente, essendo ammessa nei Comparti in iter o in corso di realizzazione e nei nuovi Comparti,
la realizzazione di una S .U.L. pari a mq. 63 .025, e supponendo che l’inizia tiva privata, nella v igenza degli
strumenti urbanistici, richieda, in aree di completamento residenziale, la realizzazione di una S. U.L. pari a
mq. 3.000,00, si stima che possono essere realizzate complessivamente 440 nuove Unità Abitative, pertanto,
considerando la media dei component i per famiglia di 2,54, relativa all’anno 2009, si suppone un inse diamento di nuovi abitanti pari a n° 1.118 circa.
Incrementi del settore produttivo e commerciale
I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento produttivo pari mq. 75 .808 e un incremento commerciale pari mq. 24.400.
Incremento settore turistico-ricettivo
I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento ricettivo pari a mq. 5.000.
Incrementi per attrezzature
I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento di attrezzature pari mq. 3.700,00.
24
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella n° 22: Variante al Regolament o Urbanistico: Riepilogo delle previsioni per le “Aree di com pletamento urbanistico” nei Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E., riguardanti:
Piani Attuativi in iter: in corso d’istruttoria, in fase di pre-adozione o approvati.
Aree di completamento urbanistico
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
Aree
Pubbliche
mq.
Superficie
Territoriale
mq.
Superficie Utile Lorda
Residenza Alloggi Produttiva Commerciale
mq.
n°
mq.
mq.
Ricettiva
mq.
C1.1A - Comparto Gaglianella: U.T.O.E. A1
C1.2 -Comparto “Nuovo Albergo”:U.T.O.E. A1
C1.3- Comparto Cesto-Scampata:U.T.O.E. A1
C1.4A- Sub-Comparto Viale Galilei:U.T.O.E. A1
C1.4B- Sub - Comparto Istieto:U.T.O.E. A1
C1.5 - Comparto S.Biagio: U.T.O.E. A1
C1.19 - Comparto Ponterosso: U.T.O.E. A1
C2.1 - Comparto ex Oleificio: U.T.O.E. A1
60.670
25.125
13.860
7.280
51.725 15.9
86
43.398 25.2
98
50.386 29.3
14
24.056 14.2
41
1.975 325
10.040 4.82
2
5.548
3.000
6.548
3.500
5.648
2.320
700
8.200
74
70
12
30
22
-
800
-
11.400
-
C1.8A - Comparto Matassino Sud: U.T.O.E. A2
10.880
7.830
1.035
-
-
-
-
-
C2.3 - Comparto Stecco: U.T.O.E. A4
8.866 3.70
9
3.000
-
-
-
-
-
C1.12 .B/1- Comparto Restone:U.T.O.E. A6
2.298 874
258
6
-
-
-
-
C1.14 - Comparto Gaville A: U.T.O.E. B1
2.688 885
520
9
-
-
-
-
600 7
40.877
-
800
11.400
5.000
-
U.T.O.E.: A2 Matassino
U.T.O.E.: A4 : Lo Stecco
U.T.O.E.: A6 Restone
U.T.O.E.: B1 Gaville
U.T.O.E.: B3 Brollo - Pian delle Macchie
C2.5 - Comparto Brollo: U.T.O.E. B3
Totale Aree di completamento urbanistico
3.850 2.17
8
284.692
137.867
5.000 0
-
Attrezzature
mq.
-
Piani Attuativi riconfermati, modificati o nuovi.
Superficie Utile Lorda
Superficie
Territoriale
mq.
Aree
Pubbliche
mq.
C1.1B - Comparto Gaglianella: U.T.O.E. A1
C1.6.A- Comparto Scampata-Pirelli:U.T.O.E. A1
C1.6.B- Comparto Scampata-Pirelli:U.T.O.E.A1
C1.20A - Comparto “Misericordia” :U.T.O.E. A1
C1.20B - Comparto “Misericordia” :U.T.O.E. A1
3.096
37.500
12.500
5.250
6.220
145
17.000
1.565
6.220
892
5.000
1.100
-
12
-
5.000
10.000
-
C1.7B - Comparto Matassino Ovest: U.T.O.E. A2
C1.8B- Comparto Matassino Sud:U.T.O.E. A2
6.665
35.500
4.695
22.500
791
4.165
8
-
C1.9 - Comparto Massa di Incisa:U.T.O.E. A3
C1.16A - Comparto Poggiolino:U.T.O.E. A3
C1.16B - Comparto Poggiolino:U.T.O.E. A3
51.800
30.500
15.000
13.000
13.700
6.500
-
C1.10 - Comparto Porcellino Ovest: U.T.O.E. A5
C1.11 - Comparto Porcellino Est: U.T.O.E. A5
65.197
99.955
30.787
45.995
C1.17 - Comparto Gaville C:U.T.O.E. B1
C1.18 - Comparto Gaville D:U.T.O.E. B1
6.956
4.320
C1.13A - Comparto Ponte Stolli:U.T.O.E. B2
C1.13B - Comparto Ponte Stolli:U.T.O.E. B2
Aree di completamento urbanistico
Residenza Alloggi Produttiva Commerciale
mq.
n°
mq.
mq.
Ricettiva
mq.
Attrezzature
mq.
-
-
2.000
-
-
-
1.500
-
500
12.000
-
-
-
200
-
-
6.000
41.508
13.000
-
-
-
792
1.268
720
600
-
-
-
-
-
Totale Aree di completamento urbanistico
9.740
5.240
395.439
5.490
1.860
165.017
1.010
1.370
22.148
-
75.008
13.000
-
3.700
Territorio comunale
680.131
302.884
63.025
-
75.808
24.400
5.000
3.700
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
U.T.O.E.: A2 Matassino
U.T.O.E.: A3 Lagaccioni Massa d’Incisa
U.T.O.E.: A5 Porcellino
U.T.O.E.: B1 Gaville
U.T.O.E.: B2 Ponte agli Stolli
totale complessivo
25
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Anche le previsioni riportate nella successiva Tabella n° 23, per il Recupero del patrimonio edilizio esistente, riguardanti i Piani di Recupero, i Progetti Unitari Convenzionati ed i Piani del Territorio Aperto in iter, in corso d’istruttoria e in fase di pre-adoz ione e i Piani di Recuper o e i Progetti Unitari Convenz ionati riconfermati,
modificati o nuovi, hanno determinato il dimensionamento della Variante al Piano Strutturale, così come determinano il dimensionamento della presente Variante al Regolamento Urbanistico.
Tale dimensionamento viene così sintetizzato:
Incrementi residenziali
I Piani di Recupero, i Progetti Unitari Convenzionati e i Piani del Territorio Aperto, in iter o in corso di realizzazione, e i Piani di Recuper o e i Pr ogetti Unitari Conv enzionati sopra riportati, determineranno un increment o
residenziale; tale incremento viene stimato tenendo conto delle seguenti considerazioni:
- il numero degli alloggi riportato in alcune schede descrittive dei Piani non viene considerato vincolante;
- la dimensione minima degli allogg i realizzabili sul patrimonio ediliz io esistente oggetto di cambio di destinazione d'uso o di frazionamento viene quantificata dalle N.T.A. del Regolamento Urbanistico secondo la seguente casistica:
- per Unità Abitative, in edifici notificati o ad essi assi milabili e/o di rilevante va lore storico ed ambientale di
cui alle class i “A” e “B”, esterni ai Centri Stor ici, mq. 150 di superfic ie utile, corrispondente ad una S.U.L.
pari a circa mq. 250,00;
- per Unità Abitative, in edifici notificati o ad essi assi milabili e/o di rilevante va lore storico ed ambientale di
cui alle clas si “A” e “B”, all’interno dei Cent ri Storici, mq. 100 di s uperficie utile , corrispondente ad una
S.U.L. pari a circa mq. 160,00;
- per Unità Abitative, in edifici di valore storico ed ambientale o di valore nullo di cui alle classi “C” e “D”, mq.
65 di superficie utile, corrispondente ad una S.U.L. pari a circa mq. 100,00;
- nei Piani sopra riportati con destinazione residenziale la S.U.L. prev ista potrà ess ere utilizzata anche per
tutte le destinazioni d’uso strettamente connesse con la residenza come: negozi, uffici, studi professionali,
locali per pubblici esercizi, ambulatori, artigianato di servizio, etc.; per tanto non tutto il recupero della nuova superficie comporterà l’insediamento di nuove Unità Abitative.
Considerando che nella realtà i recupe ri verranno effettuati principalmente su edifici di pregio o ad ess i assimilabili e che vi è una ric hiesta di merc ato di alloggi di dimens ioni consistenti, richiesta non soddisfatta nelle
costruzioni nuove, s i valuta che si possa prendere come riferimento per quantificare il numero degli alloggi
convenzionali da realizzare in edifici esistenti, una S.U.L. pari a mq. 200,00.
Conseguentemente, essendo ammesso, nei Piani previsti, il recupero residenziale di una S.U.L. pari a
mq. 47.760, e supponendo che l’inizia tiva privata, nella vigenza deg li strumenti urbanistici, proponga
un recupero residenziale di altre ttanta S.U.L. pari ad una superficie complessi va totale di mq. 12.240,
si stima che possano essere realizzate 300 nuove Unit à Abitative. Pertanto, considerando la media dei
componenti di 2,54 per famiglia, relativa all’anno 2009, si suppone un insediamento di nuovi abitanti
pari a n° 762 circa.
Incrementi del settore produttivo e commerciale
I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento produttivo pari mq. 10.600 e determineranno
un incremento commerciale pari a mq. 1.850.
Incremento settore turistico-ricettivo
I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento ricettivo pari a mq. 5.030.
26
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella n° 23: Variante al Regolament o Urbanistico: Riepil ogo delle previsioni per il “Recupero del patrimonio edilizio esistente” inserite nei Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E., riguardanti:
Piani di Recupero, Progetti Unitari Convenzionati e Piani del Territorio Aperto in iter: in corso d’istruttori, in fase di pre-adozione o approvati.
Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
PdR 2A Area Del Tomba: U.T.O.E. A1
PdR12 Area "Argini Arno":U.T.O.E. A1
PdR14 Area "La Capraia, Comparto 1":: U.T.O.E. A1
PdR 20 Area "Ex convento e scuole Suore Stimmatine" U.T.O.E. A1
PdR 23 Area "Fattoria degl'Innocenti":U.T.O.E. A1
PdR 27 Area lungo la "Ferrovia Firenze - Roma":U.T.O.E. A1
PdR 35 Area "Matteini": U.T.O.E. A1
PdR 37 Area "I Cozzi": : U.T.O.E. A1
PUC 10 via Giovanni XXIII U.T.O.E. A1
PTA 4 riconversione allevamento avicolo al Cesto: U.T.O.E. A1
U.T.O.E. : A5 Porcellino
PUC 11 di via S. Aleramo: U.T.O.E. A5
1. Sub–Sistema: Progetto specifico
PUC 8 “Case Urbini” 1. Sub–Sistema
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore
PUC 1 “Fattoio”: 2. Sub–Sistema
PUC 2 “Podere Casine”: 2. Sub–Sistema
PUC 3 “Il Becio - Muro Rosso” : 2. Sub–Sistema
PUC 4 “Crimea”: 2. Sub–Sistema
3. Sub – Sistema: Zone agricole
PdR13 Area "Restone - Porcellino":3. Sub – Sistema
PdR 16 Area "Camporibaldi, Comparto 1":3. Sub – Sistema
PdR 32 Area "Pavelli": 3. Sub – Sistema
PdR 34 Area "Campiglia":3. Sub – Sistema
PdR 36 Area "Badia Tagliafune":3. Sub – Sistema
PTA 2 Castello di Celle: Sub – Sistema 3
PTA 3 ex stalle della USL:Sub – Sistema 3
Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
Superficie
Territoriale
mq.
1.360
2.420
4.350
- 4.45
- 86
-
Aree
Pubbliche
mq.
Superficie Utile Lorda
Residenza Alloggi
mq.
n°
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
PdR 2B Area “Lazzerini: U.T.O.E. A1
PdR 22 Area "ex casa colonica" di via G. da Verrazzano: U.T.O.E. A1
PdR 33 Area "Curiel": U.T.O.E. A1
PdR 40 Ex Formace Manuelli: U.T.O.E. A1
PdR 41 – Area ’”Casa Nuova dell’Arno”: U.T.O.E. A1
U.T.O.E. : A5 Porcellino
PdR 39 Area " Via Rosai" al Porcellino: U.T.O.E. A5
1. Sub–Sistema: Progetto specifico
PdR 31 Area lungo l’”argine dell'Arno":1. Sub–Sistema
PUC 6 “Case del Bernino” :1. Sub–Sistema
PUC 7 “Casa Nuova”: 1. Sub–Sistema
PUC 9 “Podere Muricce” 1. Sub–Sistema
PUC 13 “Casa Pizziconi” 1. Sub–Sistema
2. Sub–Sistema: Progetto Direttore
PUC 5 “Podere La Rotta”: 2. Sub–Sistema
3. Sub – Sistema: Zone agricole
PdR 21 Area "Muro Rosso":3. Sub- Sistema
PdR 30 Area "Località Poggiolo":3. Sub-Sistema
Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
Territorio comunale
totale complessivo
-
-
-
-
-
-
4.600
-
-
-
-
-
2.240
-
-
-
-
-
-
-
2.000
260
1.450
2.420
-
-
-
-
-
-
4.600
450
1.850
1.030
2.300
1.700
5.030
-
610
210
415
- 190
- 1.04
0
1.700 1.680
33.380
-
-
0
Superficie Utile Lorda
Superficie
Territoriale
mq.
Aree
Pubbliche
mq.
3.575
-
-
300
800
3.000
700
400
-
5.000
-
-
-
1.300
-
-
-
650
1.100
1.400
1.150
1.000
-
-
6.000
-
27
-
Attrezzature
mq.
-
2.520
1.730
-
- 1.40
-
Ricettiva
mq.
600
650
850
- 5.80
0
0
3.700
- 165
950
- 800
- 750
- 4.90
0
Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati riconfermati, modificati o nuovi.
Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
Produttiva Commerciale
mq.
mq.
Residenza Alloggi Produttiva Commerciale
mq.
n°
mq.
mq.
Ricettiva
mq.
Attrezzature
mq.
-
-
-
500
-
-
-
-
500
-
-
-
1.600
-
-
-
-
-
-
580
400
14.380
-
6.000
-
-
-
-
47.760
-
10.600
1.850
5.030
-
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella 24 - Regolamento Urbanistico vigente: riepilogo de lle previsioni per le “Aree di completamento urbanistico” e per il “Recupero del Patrimonio Edilizio esistente” nei Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E. riguardanti:
Piani Attuativi conclusi.
Superficie Utile Lorda
Superficie
Territoriale
mq.
Aree
Pubbliche
mq.
C1.7A - Comparto Matassino Ovest: U.T.O.E. A2
16.000
11.270
1.899
-
-
C1.12 .A- Comparto Restone: U.T.O.E. A6
C1.12.B/2: Comparto Restone: U.T.O.E. A6
Totale Aree di completamento urbanistico
16.688 11.1 54
2.709 1.47
7
35.397
23.901
2.298
305
4.502
-
Aree di completamento urbanistico
U.T.O.E.: A2 Matassino
U.T.O.E.: A6 Restone
Residenza Alloggi
mq.
n°
Produttiva Commerciale
mq.
mq.
Ricettiva
mq.
Attrezzature
mq.
-
-
-
-
-
-
-
Piani Attuativi decaduti e non riconfermati, o non riconfermati.
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
C2.2 - Comparto via Roma: U.T.O.E. A11
-
-
-
-
-
-
-
-
C2.4 - Comparto Ponte agli Stolli: U.T.O.E. B1 2
Totale Aree di completamento urbanistico
--
-
-
-
-
-
-
-
Ricettiva
mq.
Attrezzature
mq.
U.T.O.E.: B2 Ponte agli Stolli
Piani di Recupero, Progetti Unitari Convenzionati e Piani del Territorio Aperto conclusi.
Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
PdR 4 Area ex Garage via Veneto: U.T.O.E. A1
PdR 8 Area ex “Consorzio Agrario via Gramsci”: U.T.O.E. A1
PdR 11 Area ex “Calzaturificio Valerio Valentini”: U.T.O.E. A1
U.T.O.E. : A2 Matassino
Superficie
Territoriale
mq.
1.210 300
1.140 470
1.580 -
PUC 12 area "Stabilimento F.lli Catalani": U.T.O.E. A2
--
Piano Attuativo“Carresi”:1-2. Sub–Sistema:
-
PTA 5A - La Poggerina: 3.Sub–Sistema
PTA 5B - La Poggerina: 3.Sub–Sistema5
Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
---
1-2. Sub–Sistema: Progetto specifico e Direttore
3. Sub – Sistema: Zone agricole
Aree
Pubbliche
mq.
-
Superficie Utile Lorda
Residenza Alloggi Produttiva Commerciale
mq.
n°
mq.
mq.
1.800
1.600
465
-
1.450
-
-
-
-
-
-
30.000
-
-
-
-
-
-
-
-
4.500
0
8.365
-
--1.450
30.000
-
-
-
-
-
-
-
1.500
1.800
-
-
-
-
-
2.400
1.9004 -
-
-
-
-
-
2.200
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.0504 2.050
-
-
-
Piani di Recupero, Progetti Unitari Convenzionati e Piani del Territorio Aperto non riconfermati.
U.T.O.E. : A1 Capoluogo
PdR 1 Area via Frittelli adiacente le mura: U.T.O.E. A1
PdR 3 Area Piazza Firenze:U.T.O.E. A1
PdR 9 Area via Sarri: U.T.O.E. A1
PdR 9bis Area via Copernico: U.T.O.E. A13
PdR 25 - Area via Pignotti – via Cervi: U.T.O.E. A1
PdR 28 – via Torino A: U.T.O.E. A1:
PdR 29 – via Torino B: U.T.O.E. A1
PdR 38 Area "Confezioni Pellari": U.T.O.E. A1
1.334
370 850 1.000
190 900 500 250
--4004 -3.0004 -2.0004 3.100 200
4.500
PdR 6 Area Stecco, Comparto 1: U.T.O.E. A4
PdR 7 Area Stecco, Comparto 2: U.T.O.E. A4
1.609 1.560 -
PdR 10 - Area Porcellino: U.T.O.E. A5
PdR 18 - Area “La Casina”: U.T.O.E. A5
4.500
7.350 -
PdR 5 Area Restone: U.T.O.E. A6
3.960 1.60
U.T.O.E. : A4 Lo Stecco
U.T.O.E. : A5 Porcellino
U.T.O.E. : A6 Restone
1-2. Sub–Sistema: Progetto specifico e Direttore
Piani Attuativi: altri, 1-2. Sub–Sistema:
3. Sub – Sistema: Zone agricole
PdR 15-Area “La Capraia, Comparto 2”: 3 Sub–Sistema
PdR 17-Area “Camporibaldi, Comparto 2”: 3.Sub–Sistema
PTA 1 - Badia Montescalari: 3. Sub–Sistema
Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente
-
600
5
-
1.870 2.250 --
28
6004 9004 1.9504 25.150
-
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
1
tale Comparto molto vasto, formato da pi ù isolati a destinazione d’uso quasi esclusivamente residenziali, perimetrato
nel primo Regolamento Urbanistico lungo la vecchia strada Statale all’interno dell’U.T.O.E. A1 del Capoluogo, per la sua
complessità e dimensione non permette di stimarne il dimensionamento, forse tale dimensionamento non è stato programmato, in quanto all’interno di tale area non erano previsti cambi di destinazione.
2
tale Comparto non prevedeva la realizza zione di superfici residenziali, ma solo la riorganizzazione di alcune volumetrie
di servizio alle Unità Abitative presenti nel centro abitato di Ponte agli Stolli.
3
tale Piano di Recupero non è possibile individuarlo nella cartografia di Piano, né conseguentemente è possibile stimarne il dimensionamento.
4
il dimensionamento di questi Piani Attuativi è stato stimato d’Ufficio.
5
tale Piano Attuativo non prevedeva la realizzazione di superf ici residenziali, ma il sol o recupero delle superfici della
chiesa della Badia.
I seguenti Piani Attuativi provenienti dal Piano Regolatore precedente, sotto elencati:
1. Lottizzazione e P.E.E.P. via F.lli Cervi nord: U.T.O.E. A1;
2. Lottizzazione Madonna del Cesto: U.T.O.E. A1;
3. Lottizzazione RE1 Ponte agli Stolli: U.T.O.E. B2;
4. Lottizzazione RC4 Quattro Vie: U.T.O.E. A1;
5. Lottizzazione e P.E.E.P. RE Gaglianella: U.T.O.E. A1;
6. Lottizzazione Lo Stecco: U.T.O.E. A4;
7. PUC - Via Sacco: U.T.O.E. A1;
8. PdR via Fabbrini: U.T.O.E. A1;
9. PdR Gavillaccio: U.T.O.E. B1;
10. Lottizzazione Savini Porcellino: U.T.O.E. A5;
11. Lottizzazione industriale Matassino: U.T.O.E. A2.
sono terminati tutti, solo due possono tuttora definirsi in corso, in quanto non hanno definito completamente il
passaggio delle aree e opere di urbanizzazione all’Amministrazione Comunale, pertanto la previsione originaria assegnata a tali Piani non viene conteggiata nella verifica del dimensionamento.
29
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
4.1 - Riepilogo generale del dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico.
Complessivamente su tutto il territorio comunale la Variante al Piano Strutturale prevede il seguente dimensionamento negli specifici settori:
Settore residenziale:
- Comparti in iter e nuovi nelle “Aree di completamento urbanistico”.
Per Comparti nuovi si inte ndono Piani Attuativi tuttora in vigore e/o decaduti e riconfermati, in quanto con questa Variante di revisione ed aggior namento è previsto un solo nuovo Comparto edificatorio: “C1.20 Misericordia”.
Ammettono la realizzazione di
S.U.L. mq. 63.025,00
- Interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento residenziale”.
Nelle Zone Omogenee B di saturazione e co mpletamento edilizio normate nel Regolamento Urbanistico vigente, non sono state quantificate le previsioni; con la
presente Variante vengono quant ificati gli event uali incrementi del carico urbanistico. L’aumento del caric o urbanistic o si determinerà ogni qualv olta si realizz eranno una o più Unità Abit ative, sia tramite nuove costru zioni o c on ampliamenti
dell’edificato esistente, sia con cambio di dest inazione d’uso e/o frazionamenti; in
caso di frazionamento si considera l’Unità Abitativa derivata più piccola.
All’interno delle Zone Omogenee B, in base agli indici urbanistic i assegnati potranno essere presentati incrementi volumetrici o potranno essere ammessi cambi
di destinazione d’uso fino ad una
S.U.L. mq. 3.000,00
Totale S.U.L. mq. 66.025,00
A tale Superficie Utile Lorda corrispondono n° 440 Unità Abitative convenzionali
e n°1.118 abitanti virtuali.
- Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati in iter e riconfermati, modificati
o nuovi sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente”.
Per i Piani di Recupero e i Progetti Unit ari Convenzionati previsti e normati per il
recupero del patrimonio ed ilizio storico dal Piano Strutturale e dal Rego lamento
Urbanistico vigente, non sono st ate quantificate le previsioni; con la presente Variante vengono quantificate tali previsioni.
Pertanto si ammette la realizzazione di
S.U.L. mq. 47.760,00
- Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati sul “Recupero del patrimonio
edilizio esistente” di iniziativa privata.
Nelle previsioni di recupero residenziale del patrimonio edilizio es istente, considerato che una parte notevole del patrimonio edi lizio, storico ed architettonico stesso
è tuttora non utilizzato e/o sottoutilizzato o incongruamente utilizzato, si ammette
possano essere presentati Piani di inizia tiva privata che possano prevedere il recupero di
S.U.L. mq. 12.240,00
Totale
S.U.L. mq. 60.000,00
A tale Superficie Utile Lorda corrispondono n° 300 nuove Unità Abitative
convenzionali e 762 abitanti virtuali.
Totale complessivo
S.U.L.mq.126.025,00
Pertanto a tale Superficie Utile Lorda complessiva corrispondono n° 740 Unità Abitative convenzionali
e n° 1.880 abitanti virtuali.
30
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Per quanto riguarda le previsioni del solo recupero residenz iale del patrimonio edilizio esistente storico e non,
la quantificazione prevista per i Piani di iniziativa privata pari a mq. 12.240 di S.U.L., non può essere distribuita
nei singoli Sub-Sistemi e nelle U.T.O.E., viene indicata per determinare la stima de lla previsione complessiva
per l’intero territorio comunale, quest’ultima è elemento vincolante di programmazione. Questo per non ostacolare il recupero del patrimonio edilizio con rigide previsioni.
Inoltre si ammette, per privilegiare ulteriormente il re cupero del patrimonio ediliz io, che il dimensionamento di
nuovi Comparti in “Aree di completamento urbanistico” possa essere trasferito in tutto o in parte nel recuper o
patrimonio edilizio esistente.
Le previsioni dei Comparti per il settore residenzia le da localizzarsi esclusivamente all’interno delle
U.T.O.E. ed i Piani di Recupero e i Progetti Unitar i Convenzionati previsti e/o prevedibili su tutto il territorio comunale, determinano una S.U.L. di mq. 126.025, se a questa si aggiunge quanto già realizzato
e concluso, vedi Tabella n° 24, cioè una S.U.L. di mq. 4.502 + 8.365 = m q. 12.867, si raggiunge una
S.U.L. complessiva di mq. 138.892, in feriore a quanto ammesso dal Piano Strutturale originario, pari a
mq. 144.802 di S.U.L..
Settore produttivo: industriale, artigianale, direzionale e commerciale:
- Comparti in iter e nuov i Comparti nelle “Aree di
completamento urbanistico”.
Ammettono la realizzazione di
S.U.L. produt. mq. 75.808 - S.U.L. commerc.. mq. 24.400
- Interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di
completamento a prevalente funzione produttiva:
D1 e D2”. Nelle Zone O mogenee D esistenti normate nel Regolamento Ur banistico v igente, non
sono state quantificati gl i eventuali ampliamenti
ammessi; con la presente Variante vengono quantificati gli event uali incrementi del caric o urbanistico.
L’aumento del carico urba nistico s i det erminerà ogni qualvolta si aumenterà la Superficie Utile Lorda
esistente. Pertanto all’ interno delle Zone Omogenee D1 e D2, in base agli i ndici urbanistici assegnati potranno essere pres entati incrementi della
S.U.L. produt. mq. 3.000 - S.U.L. commerc.. mq.
Superficie Utile Lorda pari ad una .
00
- Piani di Rec upero e Pr ogetti Unitari Convenzionati
in iter e riconfermati, modificati o nuovi, sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente”.
Ammettono il recupero produttivo di
S.U.L. produt. mq. 10.600 - S.U.L. commerc.. mq. 1.850
Totale complessivo
S.U.L. produt. mq. 89.408 - S.U.L. commerc.mq. 26.250
La previsione dei completamenti per il settore produ ttivo da localizzarsi esclusivamente nelle U.T.O.E.
che contengono le attuali zone a carattere prevalen temente industriale localizzate nel Capoluogo n ella
zona “Gaglianella” e “Lagaccioni”, al Matassino nella zona “Borratino” e al Porcellino nella zona “La
Casina”, è pari a mq. ( 75.808 + 10.600 + 3.000 ) = 89.408 + ( 24.400 + 1.850 ) = 26.250 = mq. 115.658 di
S.U.L.; se a questa si aggiunge quanto già realizzato e concluso, ved i Tabella n° 24, cioè una S.U.L. di
mq. (1.450 + 30.000) = 31.450, si raggiunge una S. U.L. complessiva di mq. 147.108, inferiore a quanto
ammesso dal Piano Str utturale originario, pari a mq. 185.000 di S.U.L., ciò a ripro va del fatto che
l’attuale zona industriale è stata considerata nel complesso conclusa e quindi non suscettibile di essere ampliata. Tali completamenti e sat urazioni si posizioneranno all’interno dei singoli lotti e non amplieranno il perimetro delle Aree di Insediamento industriali.
31
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Settore turistico-ricettivo:
- Comparti in iter e attrezzature turistico ricettive
esistenti in “Aree di completamento urbanistico”.
Ammettono la realizzazione di
S.U.L. mq.
5.000 - Ampl.ti. mq.
3.000
- Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati in iter sul “Recupero del patrimonio edilizio
esistente”.
Ammettono il recupero turistico ricettivo di
S.U.L. mq.
5.030 - Ampl.ti. mq.
00
- Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati nuovi di iniziativ a privata sul “Recupero del
patrimonio edilizio esistente”.
Ammettono il recupero turistico ricettivo di
S.U.L. mq.
20.000 - Ampl.ti. mq.
10.000
S.U.L. mq.
30.030 - Ampl.ti. mq.
13.000
Totale complessivo
Nelle previsioni di sviluppo del settore turistico-ricettivo, riguardanti esclusiv amente attività turistico ricettive
esistenti, si è considerato di coin volgere il recupero del patr imonio edilizio esistent e, per complessiv i mq.
20.000 di S.U.L., ciò in quanto tale dest inazione d’uso appare di fatto la più consona ad un recupero attento e
rispettoso delle notevolissime preesistenze storiche, architettoniche e tipologiche, sia in quanto proprio il mantenimento di tali caratteristiche è condizione indispensabile per creare e sviluppare attività turistico-ricettive.
Inoltre si ammette la possibilità di sv iluppare e ampliare le attività turistico ricettive esistenti, per complessivi
mq. 10.000 di S.U.L., a condizione che queste si impegnino a realizzare "Pr ogrammi Aziendali Pluriennali di
Miglioramento Agricolo Ambientale" che mantengano le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche.
Settore agricolo:
- Totale sistema territoriale: Sistema A:
Abit. Addetti agricoltura da : P.A.P di M.A.A.
Ann. agricoli da : P.A.P di M.A.A.
- Totale sistema territoriale: Sistema B:
Abit. Addetti agricoltura da : P.A.P di M.A.A.
Ann. agricoli da : P.A.P di M.A.A.
In base all’attenta e puntuale verifica delle previsioni del Piano Strutturale in vigore e quanto già realizzato con
il Regolamento Urbanistico, si può constatare che :
2) la SUL dei Comparti in corso di esecuzione o riconfermati, non è stata sostanzialmente modificata;
3) le Varianti apportate al Regolamento Urbanistico vigente non hanno esaurito le previsioni generali;
4) le previsioni del Piano Strutturale, sia quelle di tipo re sidenziale, così come quelle per le attività produttive,
terziarie o di servizio, non sono esaurite.
Tutto ciò è stato verificato e dimostrato nel successivo paragrafo.
Comunque si riconferma che, nel c aso specifico, la Variante al Piano Strutturale essendo stata elaborata in
contemporanea con la Variante al Regolamento Urbanistico ed essendo quest’ultimo esaustivo delle previsioni
del Piano Strutturale, il dimensionamento di entrambi coincide, o meglio il dimensionamento della Variante al
Piano Strutturale costituisce anche dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico.
Infatti la Variante al Regolamento Ur banistico che, subordinata all’approvaz ione della Variante al Piano Strutturale, verrà approvata, conterrà tutte le previsioni ammissibili dalla Variante al Piano Strutturale, ed è da considerarsi atto di governo del territori o che esaurirà le previsioni conte nute nel dimensionamento dello strumento di pianificazione del territorio comunale.
32
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
QUADRO DELLE PREVI SIONI DELLA VARIANT E AL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE NEI
SISTEMI TERRITORIALI, SUB-SISTEMI E U.T.O.E.
A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO
Previsioni residenziali
Sub sistemi
1 - Sub sistema: Progetto specifico del Parco Fluviale
delle Casse di Espansione dell’Arno
2 - Sub sistema: Progetto Direttore di Santa Barbara
3 - Sub sistema: Zone agricole di particolare interesse
ambientale e paesaggistico
Comparti nuovi
Unità territoriali organiche elementari
Comparti nuovi
S.U.L.mq.42.4564
UTOE - A1: Capoluogo
UTOE - A2: Matassino
UTOE - A3: Lagaccioni – Massa d’Incisa
UTOE - A4: Lo Stecco
UTOE - A5: Porcellino
UTOE - A6: Restone
Completamenti
Recupero
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
7.5401
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
7.7302
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
1.1903
S.U.L.mq.
5.9917
S.U.L.mq.
6.5008
S.U.L. mq.
3.0009
Completamenti
2.0005
Recupero
24.3656
S.U.L. mq.
S.U.L. mq.
S.U.L. mq.
5005
S.U.L.mq.
0
0
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
2505
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
2505
S.U.L.mq.
25811
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
1.30010
S.U.L. mq.
0
RESIDENZIALE
Totale sistema territoriale
A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO
Comparti nuovi
Completamenti
S.U.L. mq. 58.205
S.U.L. mq.
Recupero
3.000
S.U.L. mq.
42.125
Previsioni del settore produttivo: industriale, commerciale e direzionale
PRODUTTIVO
Sistema territoriale
Recupero e/o Completamenti
Comparti nuovi
A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO
S.U.L.mq.
100.20812
S.U.L. mq.
15.00013
Previsioni del settore turistico- ricettivo
Sistema territoriale
Nuovi
S.U.L. mq. 5.00014
A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO
TURISTICO RICETTIVO
Recupero
Ampliamenti
S.U.L. mq. 0
S.U.L. mq. 3.00015
Previsioni del settore agricolo
Sistema territoriale
A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO
1
2
3
4
5
6
7
8
AGRICOLO
Abitazioni Addetti agricoltura
da : P.A.P di M.A.A.
Annessi agricoli
da : P.A.P di M.A.A.
il dimensionamento è determinato da: PdR 31 “Argini dell’Arno” mq. 650 + PUC. n° 6 “Case del Bernino” mq. 1.100 + PUC. n° 7 “Casa Nuova” mq.
1.400 + PUC. n° 8 “Case Urbini” mq. 2.240 + PUC. n° 9 “Podere Murice”mq. 1.150 + PUC. n° 13 “Casa Pizziconi” mq.1.000 = S.U.L. mq. 7.540
il dimensionamento è determinato da: PUC. n° 1 “Fattolo” mq. 2.000 + PUC. n° 2 “ Podere Casine” mq. 260 + PUC. n° 3 “Il Becio – Muro Rosso” mq.
1.450 + PUC. n° 4 “Crimea” mq. 2.420 + PUC. n° 5 “Podere La Rotta” mq. 1.600 = S.U.L. mq. 7.730
il dimensionamento è determinato da: PdR 13 “Restone – Porcellino” mq. 610 + PdR 21 “Muro Rosso” mq. 580= S.U.L. mq. 1.190
il dimensionamento è determinato da: C1.1A “Comparto Gaglianella” mq. 5.548 + C1.1B “Comparto Gaglianella”mq. 892 + C1. 2 “Comparto Nuovo Albergo” mq. 3.000 + C1.3 Conparto Cesto – Scampata mq. 6.548 + C1.4A “Sub – Comparto Viale Galilei” mq. 3.500 + C1.4B “Sub –Comparto Istinto” mq.
5.648 + C1.5 “Comparto San Biagio” mq. 2.320 + C1.6A “Comparto Scampata – Pirelli” mq. 5.000 + C1.19 “Comparto Ponterosso” m q. 700 + C1.20A
“Comparto Misericordia”mq. 1.100 + C2.1 “Comparto Ex Oleificio”mq. 8.200 = S.U.L. mq. 42.456
il dimensionamento è stato stimato per interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento residenziale” nelle rispettive U.T.O.E.
il dimensionamento è determinato da: PdR 2A “Del Tomba” mq. 600 + Pd R 2B”Lazzerini” mq. 300 + PdR 1 2 “Argini Arno” mq. 650 + P dR 14 “La Capraia Comparto 1 mq. 850 + PdR 20 “Ex Convento e Scu ole Suore Stimatine” mq. 5.800 + PdR 22 “Ex Casa col onica Via G. da Verrazzano” mq. 800 +
PdR 23 “Fattoria Degl’Innocenti” mq. 3.700 + PdR 27 “Ferrovia Firenze – Roma” mq. 165 + PdR 33 “Curiel” mq. 3.000 + PdR 35 “Mattini” mq. 950 + PdR
37 “I Cozzi” mq. 800 + PdR 40 “Ex Fornace Manuelli” mq. 700 + PdR 41 “Casa Nuova dell’Arno” mq. 400 + PUC. n° 10 “Via Giovanni XXIII” mq. 750 +
PTA. n° 4 “Allevamento avicolo al Cesto” mq. 4.900= S.U.L. mq. 24.365
il dimensionamento è determinato da: C1.7B “Comparto Matassino Ovest” mq. 971 + C1.8A “Comparto Matassino Sud” mq. 1.035 + C1.8B “Comparto
Matassino Sud” mq. 4.165 = S.U.L. mq. 5.991
il dimensionamento è determinato da: C1.9 “Comparto Massa d’Incisa” = S.U.L. mq. 6.500
33
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
9
10
11
12
13
14
15
il dimensionamento è determinato da: C2.3 “Comparto Stecco” = S.U.L. mq. 3.000
il dimensionamento è determinato da: PdR 39 “Via Rosai” = S.U.L. mq. 1.300
il dimensionamento è determinato da: C1.12.B/1 “Comparto Restone” = S.U.L. mq. 258
il dimensionamento è determinato da: C1.1A “Comparto Gaglainella” mq. 11.400 + C1. 3 “Comparto Cesto – Scampata” mq. 800 + C1. 6A “Comparto
Scampata – Pirelli” mq. 5.000 + C1.6B “Comparto Scampata – Pirelli” mq. 10.000 + C1.9 “Comparto Massa d’Incisa” mq. 500 + C1.16A “Comparto Poggiolino” mq. 12.000 + C1.10 “Comparto Porcellino Ovest” mq. 19.000 + C1.11 “Comparto Porcellino Est” mq. 41.508 = S.U.L. mq. 100.208
il dimensionamento è determinato da: PdR 23 “Fattoria Degl’Innocenti” mq. 1.400 + PdR 39 “Vi a Rosai” mq. 500 + PdR 40 “Ex For nace Manuelli” mq.
5.000 + PUC. n° 11 “Via S. Aleramo” mq. 4.600 + PUC. n° 13 “Casa Pizziconi” mq. 500 + per interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento produttivo” mq. 3.000 = S.U.L. mq. 15.000
il dimensionamento è determinato da: C1.2 “Comparto Nuovo Albergo”= S.U.L. mq. 5.000
il dimensionamento è stato stimato per le attività turistico ricettive esistenti all’interno dei centri abitati e U.T.O.E.
B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE
Previsioni residenziali
Sub sistemi
2 - Sub sistema: Progetto Direttore di Santa Barbara
3 - Sub sistema: Zone agricole di particolare interesse
ambientale e paesaggistico
Comparti nuovi
S.U.L. mq. 0
Unità territoriali organiche elementari
Comparti nuovi
UTOE - B1:Gaville
S.U.L. mq.
1.84017
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
UTOE - B2: Ponte agli Stolli
S.U.L. mq.
2.38018
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
UTOE - B3: Brollo – Pian delle Macchie
S.U.L. mq.
60019
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
0
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
0
S.U.L. mq.
UTOE - B4: Campeggio Norcenni
Completamenti
S.U.L. mq. 0
0
S.U.L. mq.
S.U.L. mq.
0
Recupero
S.U.L. mq.
S.U.L. mq.
Completamenti
0
5.63516
Recupero
RESIDENZIALE
Totale sistema territoriale
Comparti nuovi
B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE
S.U.L. mq.
Completamenti
4.820
S.U.L. mq.
Previsioni del settore produttivo: industriale, commerciale e direzionale
Sistema territoriale
S.U.L.mq.
S.U.L. mq.
5.635
PRODUTTIVO
Recupero e/o Completamenti
Comparti nuovi
B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE
0
Recupero
0
S.U.L. mq.
45020
Previsioni del settore turistico- ricettivo
Sistema territoriale
Nuovi
S.U.L. mq. 0
B - Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE
TURISTICO RICETTIVO
Recupero
Ampliamenti
S.U.L. mq. 25.03021
S.U.L. mq. 10.00022
Previsioni del settore agricolo
Sistema territoriale
AGRICOLO
Abitazioni Addetti agricoltura
B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE
16
17
18
19
20
21
22
da : P.A.P di M.A.A.
Annessi agricoli
da : P.A.P di M.A.A.
il dimensionamento è determinato da: PdR 16 “Camporibaldi Comparto 1” mq. 210 + PdR 30 “Località Poggiolo” mq. 400 + PdR 32 “ Pavelli” mq. 415 +
PdR 34 “Campiglia” mq. 190 + PdR 36 “Badia Tagliafune” mq. 1.040 + PTA. n° 2 “Castel lo di Celle” mq. 1.700 + PTA. n° 3 “E x Stalle della USL” mq.
1.680 = S.U.L. mq. 5.635
il dimensionamento è determinato da: C1.14 “Comparto Gaville A” mq. 520 + C1.17 “Comparto Gaville C” mq. 720 + C1.18 “Comparto Gaville D” mq.
600 = S.U.L. mq. 1.840
il dimensionamento è determinato da: C1.13A “Comparto Ponte agli Stolli” mq. 1.010 + C1.13B “Comparto Ponte agli Stolli” mq. 1. 370 = S.U.L. mq.
2.380
il dimensionamento è determinato da: C2.5 “Comparto Brollo”= S.U.L. mq. 600
il dimensionamento è determinato da: PTA. n° 2 “Castello di Celle” = S.U.L. mq. 450
il dimensionamento è determinato da: PdR 32 “Pavelli” mq. 1.030 + PTA. n° 2 “Castello di Celle” mq. 2.300 + PTA. n° 3 “Ex Stalle della USL” mq. 1.700
+ recupero del patrimonio edilizio esistente al di fuori dei centri abitati in “territorio aperto” mq. 20.000 = S.U.L. mq. 25.030
il dimensionamento è stato stimato per le attività turistico ricettive esistenti al di fuori dei centri abitati in “territorio aperto”.
34
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
QUADRO DELLE PREVISIONI DELLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO SULL’INTERO TERRITORIO COMUNALE.
Incrementi residenziali
Totale Comune
RESIDENZIALE
Completamenti
S.U.L. mq. 3.000
Comparti nuovi
S.U.L. mq. 63.025
Incrementi del settore produttivo: industriale, commerciale e direzionale
Totale Comune
Recupero
60.000
S.U.L. mq.
PRODUTTIVO
Comparti nuovi
S.U.L. mq. 100.208
Recupero e/o Completamenti
S.U.L. mq.
15.450
Incrementi del settore turistico- ricettivo
Totale Comune
Incrementi del settore agricolo
Totale Comune
Nuovi
S.U.L. mq. 5.000
TURISTICO RICETTIVO
Recupero
S.U.L. mq. 25.030
Ampliamenti
S.U.L. mq. 13.000
AGRICOLO
Abitazioni Addetti agricoltura
Annessi agricoli
da : P.A.P di M.A.A.
da : P.A.P di M.A.A.
Considerazioni riepilogative e finali
In base all’attenta e puntuale verifica delle previsioni del Piano Strutturale in vigore e quanto già realizzato con
il Regolamento Urbanistico, si può constatare che :
5) la SUL dei Comparti in corso di esecuzione o riconfermati, non è stata sostanzialmente modificata;
6) le Varianti apportate al Regolamento Urbanistico vigente non hanno esaurito le previsioni generali;
7) le previsioni del Piano Strutturale, sia quelle di tipo re sidenziale, così come quelle per le attività produttive,
terziarie o di servizio, non sono esaurite.
Tutto ciò è stato verificato e dimostrato nel successivo paragrafo.
Comunque si riconferma che, nel c aso specifico, la Variante al Piano Strutturale essendo stata elaborata in
contemporanea con la Variante al Regolamento Urbanistico ed essendo quest’ultimo esaustivo delle previsioni
del Piano Strutturale, il dimensionamento di entrambi coincide, o meglio il dimensionamento della Variante al
Piano Strutturale costituisce anche dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico.
Infatti la Variante al Regolamento Ur banistico che, subordinata all’approvaz ione della Variante al Piano Strutturale, verrà approvata, conterrà tutte le previsioni ammissibili dalla Variante al Piano Strutturale, ed è da considerarsi atto di governo del territori o che esaurirà le previsioni conte nute nel dimensionamento dello strumento di pianificazione del territorio comunale.
Nella Normativa del Piano Strutturale, si è ritenuto di apportare alcune modifiche che permetteranno:
- di non considerare vincolanti le previsioni del recuper o residenziale del patrimonio edilizio esistente storico
e non, nelle s ingole U.T.O.E., previste dal Piano Struttura le, al fine di priv ilegiare ulteriormente il recupero
del patrimonio edilizio e non ostacola rlo con rigide previsioni: il Regolam ento Urbanistico. E’ elemento vincolante di programmazione la stima della previsione complessiva sull’intero territorio comunale;
- di eliminare gli incrementi pari al 30% per il recupero a scopo residenziale di complessi edilizi storici, lungo
via Aretina;
- di non riproporre la maggioranza dei Piani di Recupero decaduti; eventualmente questi verranno riproposti
con la parziale utilizzazione della volumetria esistente a scopo residenziale.
Nella previsione di nuovi in crementi residenziali è ricompreso anche l’uni co intervento nuovo vero e proprio: il
Comparto edificatorio “C1.20 Misericord ia”, Comparto che è ricompreso nel perimetro del Centro Abitato esistente e, comunque, prevede l’abbattimento di una volumetria esistente.
35
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Nei nuovi Comparti e nei c ompletamenti residenziali la vo lumetria prevista, eventualmente, potrà essere utilizzata anche per tutte le destinazioni d’uso strettamente connesse con la residenza come: negozi, uffici, studi
professionali, locali per pubblici esercizi, ambulatori, artigianato di servizio, etc. Pertanto non tutta la volumetria
ammessa comporterà l’insediamento di nuovi abitanti.
La quantificazione delle previsioni di recupero residenz iale del patrimonio edilizio esistente, oltre a tener conto
di quanto previsto nei Piani di Recupero e nei Progetti Unitari Conv enzionati in iter e riconfer mati, modificati o
nuovi, tiene c onto anche degl i ipotetici recuperi riguardanti il patrim onio edilizio, storico ed architettonico esistente, che possono essere presentat i e che potranno preveder e un recupero residenziale per una S.U.L. pari
a mq. 12.240,00. Quest’ultima previsione è quella che ragionevolmente si è valutato possa essere recuperata
a destinazione d’uso residenziale, in riferimento all’attuale e futur a rich iesta di mercato e propensione della
proprietà ed è stimata sull’intero territorio comunale, al fine di privilegiare ulteriormente il recupero del patrimonio edilizio e non ostacolarlo con rigide previsioni.
Elemento vincolante di programmazione è la stima della previsione complessiva sull’intero territorio comunale.
Pertanto la previsione del recupero residenziale è quantificata:
- nel A - Sistema del Fondovalle del Fiume Arno, S.U.L. pari a mq. 42.125;
- nel B - Sistema del Paesaggio e dell’Ambiente Collinare, S.U.L. pari a mq. 5.635;
- sull’intero territorio, S.U.L. pari a mq. 12.240;
per una S.U.L. totale pari a mq. 60.000.
La previsione dei completamenti per il settore produttivo da localizzarsi esclusivamente nelle U.T.O.E. a carattere prevalentemente industriale, pari ad una S.U.L. di mq. 100.208 + 15.450 = mq. 115.658 è inferiore a quella stimata residua del Piano vigent e, pari a mq. 185.000 - 31.450= mq. 153.550 ciò a riprov a del fatto che
l’attuale zona industriale è st ata considerata nel complesso conclus a e quindi non suscettibile di essere ampliata. Tali completamenti e saturazioni si posiz ioneranno all’interno dei singoli lotti e non amplieranno il perimetro delle Aree di Insediamento industriali.
Nelle previsioni di sviluppo del settore turistico-ricettivo, si è considerato di coinvolgere in maniera sostanziale
il recupero del patrimonio edilizio es istente, per una S.U.L. complessiva di mq. 20.000, ciò in quanto tale destinazione d’uso appare di f atto la più consona ad un r ecupero attento e rispettoso delle notevoliss ime preesistenze storiche, architettoniche e ti pologiche, sia in quanto proprio il m antenimento di tali caratteristiche è
condizione indispensabile per creare e sviluppare attività turistico-ricettive. In questa logica possibili incrementi
della S.U.L. esistente per un massimo di mq. 10.000, potranno essere concessi per realizzare sia nuovi posti
letto che attrezzature e servizi, a condizione che vengano realizzati "Programmi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo Ambientale" che sviluppino e mantengano un’attività agricola rilevante sul territorio.
36
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
4.2 - Standards urbanistici previsti dalla Variante al Regolamento Urbanistico
Nelle sottostanti tabelle vengono quantificati gli standards urbanistici: quelli già realizzati e quelli previsti dalla
Variante al Regolamento Urbanistico.
In blu viene evidenziata la numerazione delle aree e delle attrezzature già realizzate, in rosso e con
banda colorata la numerazione delle aree e delle attrezzature da realizzare.
Tabella 25 - Variante al Regolamento Urbanistico: Aree per istruzione
classificate in Sottozone G: G1.1, G1.2, G1.3; F: F1.
Tavola e
Zona R.U.
55
55b
56
56b
57
58
59
237
255
340
390
473
Capoluogo – via Morandi Rodolfo
Capoluogo – via G. Pilati
Capoluogo – piazza Martin Luther King
Capoluogo – via Germania
Capoluogo – via Aligi Barducci
Capoluogo – via Martiri Cavicchi
Capoluogo – via Giacomo Morelli
Capoluogo – piazza Caduti di Pian d’Albero
Matassino – via Torquato Toti
Capoluogo/Scampata – via G. Garibaldi
Capoluogo/Scampata - via L. Pignotti
Ponte agli Stolli – S.P. Chianti - Valdarno
Totale complessivo
C U3 - G1.3
C U3 - G1.3
C U3 - G1.2
C U3 - G1.2
C U3 - G1.1
C U3 - G1.3
C U3 - G1.3
C U3 - F1
C U4 - G1.3
C U6 - G1.3
C U6 - F1
C U11 - G1.2
37
Superficie
esistente
mq.
6000
4991
7267
0
5760
16501
3039
25731
23720
5791
2897
2106
103803
Superficie da
realizzare
mq.
0
0
0
2703
0
0
0
0
0
0
0
0
2703
Superficie da
espropriare
mq.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella 26 - Variante al Regolamento Urbanistico: Aree per attrezzature di interesse comune
classificate in Sottozone: G: G2.1, G2.2, G2.3, G2.4, G2.5, G2.6, G2.7, G3.1, G3.2, G3.3, G3.4, G3.5;
F: F2.1, F2.2; F4.1, F4.2, F4.3, F4.4, F4.6, F4.7, F4.8 e F7.
Tavola e
Zona R.U.
1
14
19b
45b
54a
62
63
64
66
67
68
69
70
71
72
74
75
76
77
78
79
80
81
81b
82
83
83b
85
86
87
91
202a
202b
220a
247
324
325
327
328
343
La Massa – via Fiorentina
Area acquedotto comunale
La Massa – via Fiorentina
Lagaccioni – via Fiorentina Comparto C1.1A
C U1 - G3.5
C U6 – F4.2
C U1/3 – F4.1
C U2 - G2
C U2 - G2.1
C U3 - G2.1
C U3 - G2.2
C U3 - G 2.2
C U3 - G 2.1
C U3 - G 2.2
C U3 - G2.2
C U3 - G2.1
C U3 - G2.2
C U3 - G2.2
C U3 - G2.1
C U3 - G 2.5
C U3 - G2.5
C U3 - G 2.2
C U3 - G2.1
C U3 - G2.4
C U3 - G 2.1
C U3 - G 2.1
C U3/6 - G2.5
C U3 - G2.5
C U3- G3.5
C U3 - G3.2
C U3 - G3.2
C U3 - G3.1
C U3 - G3.5
C U3 - G3.5
C U3 - G2.3
C U3 - F7
C U3 - F7
C U3 - F7
C U3/4 - F4.1
C U4 - F4.2
C U4 - F4.2
C U5 - G2.2
C U5 - G2.1
C U6 - G2
Totale parziale
Lagaccioni – ferrovia
Capoluogo – piazza Binazzi
Capoluogo – piazza Guido Rossa
Capoluogo – via Ponterosso - via Copernico
Capoluogo – Santuario di Ponterosso
Capoluogo – via Roma
Capoluogo – via Gorizia
Capoluogo – corso Vittorio Veneto
Capoluogo – via V. Locchi
Capoluogo – via Roma
Capoluogo – via G Verdi
Capoluogo – via della “Vetreria”
Capoluogo – piazza IV Novembre
Capoluogo – piazza S. Francesco
Capoluogo – piazza S. Francesco
Capoluogo – via G Fabbrini
Capoluogo – via G Fabbrini
Capoluogo – via XXIV Maggio
Capoluogo – via Giovanni Fabbrini
Capoluogo – via di Norcenni
Capoluogo – via Morandi Rodolfo
Capoluogo – via Roma
Capoluogo – Via Roma
Capoluogo – piazza Serristori
Capoluogo – piazza Lorenzo Bianchi
Capoluogo – via Lorenzo Pignotti
Capoluogo - via Lando Conti
Cimitero Ponterosso – via Grevigiana
Cimitero Ponterosso: ampl.to – via Grevigiana
Capoluogo – via G. Galilei
Capoluogo – via Don Armando Ravanello:Enel
Matassino – via G. Garibaldi
Matassino – via G. Garibaldi
Lo Stecco – via di Norcenni
Lo Stecco – via di Norcenni
Capoluogo/Scampata – via San Romolo
38
Superficie
esistente
mq.
2823
252
18769
0
0
4819
1878
2615
2659
731
559
98
1107
2208
2256
1447
622
214
135
97
1199
306
1678
13911
1636
511
540
2226
320
125
916
13870
0
2316
2694
6321
9005
766
213
2452
104294
Superficie
da realizzare
mq.
Superficie
da espropriare
mq.
0
0
0
2543
3680
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5487
0
0
0
0
0
0
0
11710
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5487
0
0
0
0
0
0
0
5487
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Riporto
344
345
391
392
395
455
456
474
475
476
496
504
525
528
533
535
548
549
552
565a
565b
566a
566b
572
578
583
584
585
590
592
593
594
597
598
600
601
602
604
605
617
618
619
620
621
626
627
Capoluogo/Scampata – Corso G. Mazzini
Capoluogo/Scampata – via G. da Verrazzano
Capoluogo–via G. da Verrazzano: Area Ospedaliera
Capoluogo/Scampata – via G. da Verrazzano
Capoluogo/Scampata – via della Resistenza
Gaville – Via di Gaville
Gaville – Gavillaccio
Ponte agli Stalli – via Grevigiana
Ponte agli Stalli – via Ponte agli Stolli
Ponte agli Stalli – S.P. del Chianti
Brollo – via di Brollo
Brollo – Stazione Acquedotto
Ponte agli Stalli – S.P. del Chianti
Brollo – via di Brollo
Capoluogo – via Martiri Cavicchi
Matassino - Ferrovia
Restone – S.S. di Valdarno n°69
Restone – S.S. di Valdarno n°69
Capoluogo – via Giovanni Fabbrini
Cimitero Carresi ampl.to: S.R. di Valdarno n.69
Cimitero Carresi ampl.to: S.R. di Valdarno n.69
Cimitero Scampata: S.R. di Valdarno n.69
Cimitero Scampata: S.R. di Valdarno n.69
Lagaccioni – “Depuratore”
Capoluogo/Scampata – via G. da Verrazzano
Casina dei Sodi
Centro Protezione Civile Ponte agli Stolli
Cimitero presso Fattoria Celle
San Martino a Torreggi
I Cappuccini
Pressi Podere Bosco dei Preti
Madonna del Cesto
La Pieve
La Pieve
La Pieve - cimitero
Chiesa di Tortigliese
Chiesa di Tortigliese
Ponte agli Stolli: via Grevigiana
Ponte agli Stolli: via Grevigiana
Canile Intercomunale al “Forestello”
Le Borra: Area per Energie Rinnovabili
Le Borra: Discarica Intercomunale
Aree per opere idrauliche: Pizziconi
Nuovo ponte e viabilità – Corridoio infrastrutturale
Monumento ai Caduti – Strada Provinciale n° 16
Casa colonica “Pian d’Albero”
Totale complessivo
39
C U3/6 - G 2.1
C U6 - G2
C U6 - F 2.1
C U6 - F2.1
C U6/7 - F2.2
C U10- G2.2
C U10 - G2.2
C U11 - G2
C U11 - G2
C U11 - G2
C U12 - G2.2
C U12 –F4.2
C U11 – G3.5
C U12 – G2.2
C U4 – G2
C U4 – G2
C U8/9 – G2.2
C U8/9 – G2.2
C U6 – G2.1
B E6 – F7
B E6 – F7
B E6 – F7
B E6 – F7
C U2 – F4.3
C U6 – F4.4
B E4 – F4.2
B E4 – G3
B E4 – F7
B E5 – G2.1
B E6 – G2
B E6 – F7
B E6 – G2.2
B E7 – G2.1
B E7 – G3.4
B E7 – F7
B E8 – G2.1
B E8 – F2.2
C U11– G2
C U11– G2
B E8 – G2.7
B E7/8 – F4.6
B E7/8 – F4.8
B E6 – F4.7
C U3
B E5 – G3.4
B E1 – G3.4
104294
11710
5487
972
2614
74854
0
4699
1124
82
1529
98
56
186
199
234
274
547
0
555
100
316
945
0
493
0
53302
1599
646
4875
224
7418
27675
8582
793
418
1392
996
3748
29258
165
2060
28244
0
0
0
0
526
0
366092
0
0
0
7767
0
800
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3008
0
0
0
0
539
0
3315
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
757638
54612
539475
18000
0
1476
1398340
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3315
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
18000
0
0
26802
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella 27 - Variante al Regolamento Urbanistico: Spazi attrezzati a parco, per il gioco e lo sport
classificate in Sottozone: G: G4 e G5; F: F3, F3.1, F3.2 e F3.3.
Tavola e
Zona R.U.
2
6
7
11b
12b
16b
17
18
38b
47
48c
53
90
93
95
96
97a
97b
98
100
101
103
104a
104b
107
111
113
115
117
118
119
121
126
132a
133
134
135
135b
136
137
138a
138b
La Massa – Comparto C1.9: piazza
La Massa – via “G. Brodolini” – lato ovest
La Massa – via “G. Brodolini” – lato nord
A
id lisud
d
La Massad – via i“Fiorentina”
C U1 - G4
C U1 - G4
C U1 - G4
C U1 – G4
C U1 – G4
C U1 – G4
C U1/2 – G4
C U1/U3 – G4
C U2 – G4
C U2 – G4
C U2/U3 – G4
C U2/U3 – F3.1
C U3 – G4
C U3 – G4
C U2/U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U2/3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G5
C U3 – G5
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3/6 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
Totale parziale
i
La Massa – via Fiorentina
La Massa – Il Poggetto
La Massa – Borro “Gagliana” (parte Tav. U2)
La Massa – Strada Provinciale del “Brollo”
Lagaccioni – Borro “Gagliana” sinistra C 1.1
Lagaccioni – via “Comunità Europea”
Lagaccioni – via “Com.tà Europea”- C.Chianti
Lagaccioni – ferrovia (parte Tav. U3)
Capoluogo – via L. Conti / via Evangelisti
Capoluogo – via Fiorentina (lato sud)
Capoluogo – via Fiorentina
Capoluogo – via Fiorentina / via Com. Eur
Lagaccioni – via Comunità Eur. Comparto C1.1B
Lagaccioni – via della “Comunità Eur.”
Capoluogo – via Copernico
Capoluogo – via Germania
Capoluogo – Via Germania
Capoluogo – via Evangelisti– via G. Console
Capoluogo – piazza Guido Rossa
Capoluogo – piazza Guido Rossa
Capoluogo – via Copernico / via Roma
Capoluogo – via Niccolò Copernico
Capoluogo – via Morandi
Capoluogo – via G. Rossini
Capoluogo – via G. Galilei
Capoluogo – via G. Galilei
Capoluogo – via G. Galilei
Capoluogo – Arnaldo da Brescia
Capoluogo – via G. Galilei
Capoluogo – Via G. Bruno
Capoluogo – Piazza Salvador Allende
Capoluogo – via Max Fabiani
Capoluogo – via Max Fabiani
Capoluogo – Via di Norcenni
Capoluogo – via Max Fabiani
Capoluogo – via La Pira
Capoluogo – via Giordano Bruno
Capoluogo – via Giordano Bruno
40
Superficie
esistente
mq.
0
910
3541
1129
318
1077
2791
519
9696
0
0
33760
1778
1503
4223
814
0
824
0
970
0
5440
10290
0
7433
892
17107
818
1384
487
715
1124
350
132
3015
249
214
0
382
145
384
456
114870
Superficie
da realizzare
mq.
1500
0
0
0
0
0
0
0
0
2612
3128
0
0
0
0
0
596
0
4903
0
3013
0
0
2675
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
387
0
0
0
0
18814
Superficie
da espropriare
mq.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Riporto
142
144
145
Capoluogo – Variante strada
Capoluogo – via G. Galilei
Capoluogo – via G. Galilei
146 Capoluogo – via G. Galilei
149 Capoluogo – via G. Del Puglia
150 Capoluogo – piazzale Firenze
151 Capoluogo – corso Vittorio Veneto
152 Capoluogo – corso Vittorio Veneto
153 Capoluogo – piazza Martin Luther King
154 Capoluogo – piazza Bonechi
158 Capoluogo – via Ponterosso
158a Capoluogo – Pressi Borro di Ponterosso
160 Capoluogo – lato Arno
161 Capoluogo – piazza R. Speranza
162 Capoluogo – via A. Barducci
164 Capoluogo – via della Vetreria
165 Capoluogo – via A. Gramsci
166 Capoluogo – via A. Gramsci
167 Capoluogo – via della Vetreria
169 Capoluogo – Giardino Morelli
170 Capoluogo – via Lorenzo Pignotti
171 Capoluogo – lato Ferrovia
173 Capoluogo – via Fratelli Cervi
174 Capoluogo – via Fratelli Cervi
175 Capoluogo – via Fratelli Cervi
178 Capoluogo – via Martiri Cavicchi
179 Capoluogo – via Giuseppe Verdi
199 Capoluogo – via G. Galilei
236 Capoluogo – via Gioacchino Rossini
239
241
244
257
257b
259
271
272
273
274
277
278
279
280
281
282
C U3/6 – G4
C U3/6 – G4
C U3/6 – G4
C U3 – G4
C U3/6 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3/4 – G4
C U3/4 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3/6 – G4
C U3/6 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3/4 – G4
C U3/4 – G4
C U3 – G5
C U3 – G4
C U3 – F3.1
C U3 – F3
C U3 – F3.1
C U3/6 – F3.2
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
Totale parziale
Capoluogo – via di Norcenni
Capoluogo – via G. Rossini Comparto C1.2
Capoluogo – Parco Cappuccini - via G. Del Puglia
Matassino – via Giovanni Amendola
Matassino – via Giovanni Amendola
Matassino – via G. Amendola
Matassino – via del Riesco
Matassino – via Resco
Matassino – via Fornacina Brachetti
Matassino – via Luigi Bolis
Matassino – via Spartaco Lavagnini
Matassino – via Spartaco Lavagnini
Matassino – via Borratino Vallerempoli
Matassino – via Borratino Vallerempoli
Matassino – via Borratino Vallerempoli
Matassino – via Borratino Vallerempoli
41
114870
0
11838
842
9255
8580
311
1165
202
670
1053
206
0
6751
10317
1955
485
466
395
278
6450
706
774
1148
225
599
7298
12490
1348
18011
15841
0
15042
4778
0
8333
273
453
254
2183
18
203
122
290
1861
275
268614
18814
8953
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5343
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
13706
0
0
1459
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
48275
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Riporto
284
287
289
291
329
330
333
334
336
347b
347d
347e
348
348a
349
350
351
353
364
365
370
373
380
381
382
396
399
401
433a
433b
434
436
438
439
440
441
444
445
447
447a
457
458
459
460
461
Matassino – via Giovanni Amendola
Matassino – via Urbinese - via G. Amendola
Capoluogo – via Fratelli Cervi
Capoluogo – Via Martiri Cavicchi - G. Garibaldi
Lo Stecco – Case Il Crocifisso
Lo Stecco – Case Il Crocifisso
Lo Stecco – via di Norcenni
Lo Stecco – via di Norcenni
Lo Stecco - piazzale Antonietta
Capoluogo/Scampata – C1.6A
Capoluogo/Scampata – C1.6A
Capoluogo/Scampata – C1.6A
Capoluogo/Scampata - via del Cesto
Capoluogo/Scampata – C1.3
Capoluogo/Scampata - via di Gaville
Capoluogo/Scampata v.della Scampata Orti sociali
Capoluogo/Scampata - via G. da Verrazzano
Capoluogo/Scampata - via G. da Verrazzano
Capoluogo/Scampata - via Alessandro Volta
Capoluogo/Scampata - via Alessandro Volta
Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia
Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia
Capoluogo/Scampata - via San Romolo
Capoluogo/Scampata - via San Romolo
Capoluogo/Scampata - via G. da Verrazzano
C
Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U5/6 – G4
C U5/6 – G4
C U5 – G4
C U5 – G4
C U5 – G4
C U7 – G4
C U6/7 – G4
C U6/7 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6 – G4
C U6/7 – G5
C U6 – F3
C U6 – F3.2
C U6/7 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U10 – G4
C U10 – G4
C U10 – G4
C U10 – G4
C U10 – G4
Totale parziale
Capoluogo – Parco Cappuccini - via G. Del Puglia
Capoluogo/Pirelli – via C. Colombo
Porcellino – S.S. di Valdarno 69
Porcellino – S.S. di Valdarno 69
Restone/Porcellino - via del Porcellino
Porcellino - via del Porcellino
Porcellino - via del Cetinale
Porcellino - via del Cetinale
Porcellino - via Sibilla Aleramo
Porcellino - via Sibilla Aleramo
Porcellino - Ferrovia Firenze-Roma
Porcellino - Ferrovia Firenze-Roma
Restone/Porcellino - S.S. di Valdarno
Restone/Porcellino - S.S. di Valdarno
Gaville – via di Gaville
Gaville – via Castello di Pianfranzese
Gaville – via Camporimbaldi
Gaville – via di Gaville
Gaville – via di Gaville
42
268614
48275
0
6378
4930
341
7777
2879
1635
0
2885
6364
0
0
0
0
299
0
6024
814
0
572
1133
488
1184
718
1408
13710
0
0
5112
0
0
0
1820
468
1511
868
434
0
0
0
0
0
2282
1120
8167
0
349935
0
0
0
0
0
0
1123
0
0
1762
2013
1913
3417
0
2773
0
0
2314
0
0
0
0
0
0
0
1762
11552
0
5936
730
16779
0
0
0
0
0
4800
4757
4849
1188
1042
0
0
0
943
117928
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1762
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1762
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
462
463
466
480
483
484
485
486
492
497
498
499
500
503
505
509
512
513
527
531
532
534
538
540
541
553
554
555
556
557
569
570
571
573
575
579
581
586
587
589
595
596
610
612
613
614
623
625
Riporto
C U10 – G4
C U10 – G4
C U10 - G5
C U11 – G4
C U11 – G4
C U11 – G4
C U11 – G4
C U11 – G4
C U11 – G4
C U12 – G4
C U12 – G4
C U12 – G4
C U12 – G4
C U12 – G4
C U12 – G4
C U6 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U12 – G4
C U3/4 – G4
C U4 – G4
C U4 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U3/6 – G4
C U3/6 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
C U3 – G4
B E5/7 – F3
C U1/2 – G4
C U1 – G4
C U3 – G4
C U3/4 – G4
C U8/9 – G4
C U3 – G4
B E5 – F3
B E5 – F3
B E5 – F3
B E6 – G4
B E6 – G4
C U1 – G4
C U8/9 – G4
C U8/9 – G4
C U1/2/3 – G4
B E8 – F3.3
CU3 – G4
349935
0
916
8905
0
383
49
481
340
0
1125
642
532
235
846
66896
1284
261
409
273
1422
0
0
1758
1368
9836
0
0
220
0
0
92214
2405
280
1823
0
0
155
25676
72564
3554
3150
261
0
0
0
0
0
535
117928
209
0
0
3671
0
0
0
0
245
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2738
15406
0
0
0
7349
4082
0
198
77
0
0
0
0
19154
1658
0
0
0
0
0
0
5704
5676
4187
10504
96357
0
1762
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
198
77
0
0
0
0
19154
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale complessivo
650733
295143
21191
Gaville – via di Gaville
Gaville – via di Gaville
Gaville – via Camporimbaldi
Ponte agli Stolli – via Grevigiana
Ponte agli Stolli – via Grevigiana
Ponte agli Stolli – via del Valico
Ponte agli Stolli – via del Valico
Ponte agli Stolli – via del Valico
Ponte agli Stolli – S.P. Chianti – Valdarno
Brollo – via di S. Martino
Brollo – via del Fattoio
Brollo – via del Fattoio
Brollo – S.p. del Brollo Poggio alla Croce
Brollo – Via Pian delle Macchie
Brollo – Area boscata a parco
Capoluogo Scampata: via G. da Verrazzano
Via di Norcenni (davanti cantiere comunale)
Via di Norcenni (davanti cantiere comunale)
Brollo – Via di Brollo
Matassino – via Giovanni Amendola
Matassino – S.P. Fornacina
Matassino – via G. Amendola – Comparto C1.8B
Restone – via di Restone
Restone – S.S. di Valdarno n°69
Restone – pressi via di Restone
Capoluogo – via Machiavelli
Capoluogo – via Machiavelli
Capoluogo – via Machiavelli
Capoluogo – via Machiavelli
Capoluogo – via Machiavelli
Territorio aperto
Lagaccioni – via Fiorentina
Poggiolino – via del Poggiolino
Capoluogo – via Niccolò Copernico
Matassino – via G. Amendola
Porcellino – Comparto C1.11
Capoluogo: via Arnolfo da Brescia
Presso Case Parenti
Presso Case Parenti
Presso Case Parenti
Madonna del Cesto
Madonna del Cesto
La Massa – via JF Kennedy
Porcellino – strada Statale n° 69 di Valdarno
Porcellino – strada Statale n° 69 di Valdarno
Capoluogo: S.P. del Brollo e Poggio alla Croce
Area per attività sportive e ricreative al “Forestello”
Capoluogo – Verde via Maestro da Figline
43
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Tabella 28 - Variante al Regolamento Urbanistico: Parcheggi
classificate in Sottozone: G: G6; F: F6, F6.1 e F6.2.
Tavola e
Zona R.U.
21
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33a
33b
34
50
52
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
191
192
193
194
195
196
197
198
200
201
202
204
207
208
209
La Massa – via “Fiorentina”
La Massa – via “G. Brodoloni”
La Massa – via “G. Pastore”
La Massa – via “G. Di Vittorio” zona ind./ex P.I.P.
La Massa – via “G. Brodoloni”
La Massa – via “Fiorentina” nord
La Massa – via “Fiorentina” sud
La Massa – via “Kennedy”
La Massa – via del “Poggiolino” nord
La Massa – via del “Poggiolino” centrale
La Massa – via del “Poggiolino” sud
La Massa – via F. Kennedy Comparto C1.16
La Massa – via F. Kennedy
Lagaccioni – via Comunità Europea
Lagaccioni - via “G. Di Vittorio” nord
Lagaccioni – Parcheggio Comparto C1.1A
Capoluogo – via Comunità Europea
Capoluogo – via Comunità Europea
Capoluogo – via N. Copernico
Capoluogo – via N. Copernico
Capoluogo – via N. Copernico
Capoluogo – via Strasburgo
Capoluogo – via Strasburgo
Capoluogo – via Germania
Capoluogo – piazza Spagna
Capoluogo – via Ponterosso
Capoluogo – via Ponterosso
Capoluogo – via Roma
Capoluogo – via Maestro
Capoluogo – piazza della Costituzione Italiana
Capoluogo – piazza Aldo Moro
Capoluogo – via Rodolfo Morandi
Capoluogo – via del Giglio - via Rodolfo Morandi
Capoluogo – via Arnaldo da Brescia
Capoluogo – piazza Guido Rossa
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1/2 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G6
C U1 – G2
C U2 – G6
C U2 - G6
C U2 – G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U2/3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U2/3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
Capoluogo – via N. Pistelli – ampl. parch.. cimitero
Capoluogo – via Nicola Pistelli - P. cimitero
Capoluogo – via Pietro Aretino
Capoluogo – via Giorgio La Pira
Capoluogo – via Giogo La Pira
Capoluogo – via Jacopone da Todi
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 – G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
Totale parziale
44
Superficie
esistente
mq.
1832
1693
3219
0
5095
823
1057
3417
167
338
457
0
1068
722
2765
0
2205
559
979
1418
1879
0
317
253
573
1015
381
1622
2516
1346
1102
157
285
402
1665
0
2252
385
330
236
474
45004
Superficie
da realizzare
mq.
0
0
0
8252
0
0
0
0
0
0
0
2234
0
0
0
2375
0
0
0
0
0
598
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2684
0
0
0
0
0
16143
Superficie
da espropriare
mq.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2684
0
0
0
0
0
2684
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
210
211
212
213
214
215
218
220
221
223
224
225
226
227
228
229
230
231
231c
233
235
250a
250b
251
257a
283
299a
299b
300
301
302
304
305
306
307
308
309
310
311
312
333a
346b
346c
346d
352
Riporto
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
Capoluogo – via Giordano Bruno
Capoluogo – via Tommaso Campanella
Capoluogo – piazza Martin Luther King
Capoluogo – corso Vittorio Veneto
Capoluogo – via Trento
Capoluogo – piazza della Libertà
Capoluogo – Piazzale Firenze
Capoluogo – via Galileo Galilei
Capoluogo – via Galileo Galilei
Capoluogo – via della Vetreria
Capoluogo – via della Vetreria
Capoluogo – via della Vetreria
Capoluogo – via Antonio Gramsci
Capoluogo – via Antonio Gramsci
Capoluogo – via della Vetreria
Capoluogo – piazza Lord Baden Powell
Capoluogo – piazza IV Novembre
Capoluogo – via Martiri Cavicchi
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U3 – G6
C U3 – F6
C U3 – F6
C U3 – F6
C U3/4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
Capoluogo – Via G. Garibaldi
Capoluogo – via Fratelli Cervi
Capoluogo – P.za Costituzione Comparto C2.2
Capoluogo – piazza Caduti di Pian d’Albero
Capoluogo – piazza Caduti di Pian d’Albero
Capoluogo – piazza Salvo D’Acquisto
Matassino – S.P. la Fornacina
Matassino – via Borratino Vallerempoli
Matassino – Via Rosa Luxemburg
Matassino – Via Rosa Luxemburg
Matassino – via Luigi Einaudi
Matassino – via Resco
Matassino – via Resco
Matassino – piazza Don Minzoni
Matassino – via Carlo Pisacane
Matassino – via S. Lavagnini Comparto P.E.E.P.
Matassino – via Spartaco Lavagnini
Matassino – via Spartaco Lavagnini
Matassino – via Spartaco Lavagnini
Matassino – via Giovanni Alessandrini
Matassino – via Borratino Vallerempoli
Matassino – via Urbinese
Lo Stecco – pressi via di Norcenni
Capoluogo/Scampata – Comparto C1.3
Capoluogo/Scampata – Comparto C1.3
Capoluogo/Scampata – Comparto C1.3
Capoluogo/Scampata – Comparto C1.6A
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U5 – G6
C U6 – G6
C U6 – G6
C U6 – G6
C U6/7 – G6
Totale parziale
45
45004
111
95
1010
293
208
6031
1073
4009
4156
84
104
213
543
138
356
640
183
1051
1382
539
0
8365
0
7311
1051
853
795
471
332
362
106
1837
400
0
313
134
189
761
811
1090
646
271
156
290
0
93767
16143
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3750
0
4077
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1293
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1533
26796
2684
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4077
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6761
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
371
383
385
386
387
409
410
433
448
449
450
451
452
467
468
468a
468b
469
470
471
471a
493
494
495
495a
501
502
507
508
511
515
516
517
518a
518b
519
526
530
543
544
545
546
550
558
Riporto
C U3/6 – G6
C U6 – G6
C U6 – G6
C U6/7 – G6
C U6 - G6
C U7 - G6
C U7 - G6
C U8/9 - G6
C U8/9 - G6
C U8/9 - G6
C U8/9 - G6
C U8/9 - G6
C U8/9 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U10 - G6
C U11 - G6
C U11 - G6
C U11 - G6
C U11 - G6
C U12 - G6
C U12 - G6
C U6 – G6
C U6 – G6
C U3 - G6
C U10 – G6
C U10 – G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U3 - G6
C U4 – G6
C U11 – G6
C U2 – G6
C U8/9 – G6
C U8/9 – G6
C U8/9 – G6
C U8/9 – G6
C U3/6 – G6
C U3 – G6
Totale parziale
Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia
Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia
Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia
Capoluogo/Scampata - via F. Petrarca
Capoluogo/Scampata - via della Resistenza
Capoluogo/Pirelli – via Petrarca
Capoluogo/Pirelli – via F. Petrarca
Porcellino- Comparto C1.10
Porcellino- Comparto C1.10
Porcellino - via Sibilla Aleramo
Porcellino- Comparto C1.11
Porcellino- Comparto C1.11
Porcellino- Comparto C1.11
Gaville - via del Colombaio - Comparto C1.14
Gaville - via del Colombaio
Gaville - Comparto C1.17
Gaville - Comparto C1.17
Gaville - via di Gaville
Gaville - via di Gaville
Gaville - Comparto C1.18
Gaville - Comparto C1.18
Ponte agli Stolli – via Grevigiana
Ponte agli Stolli – via del Valico
Ponte agli Stolli – Comparto C1.13
Ponte agli Stolli – Comparto C1.13
Brollo – via del Fattoio
Brollo – via Pian delle Macchie
Capoluogo-Scampata: via G. da Verrazzano
Capoluogo-Scampata: Comparto C1.6A
P.zza Don Bino Binazzi
Gaville – via Castello di Pianfranzese
Gaville – via di Gaville Comparto C1.17
Capoluogo – via Copernico
Capoluogo – piazza R. Speranza
Capoluogo – piazza R. Speranza
Matassino – via G. Amendola
Ponte agli Stolli – S.P. n.16 Chianti Valdarno
Lagaccioni – via G. di Vittorio
Restone – S.S. di Valdarno n°69
Restone – via di Restone
Restone – via di Restone
Restone – pressi via di Restone
Capoluogo – Ferrovia –angolo via Garibaldi
Capoluogo – via Pico della Mirandola
46
93767
0
2145
2142
668
3354
524
3137
0
0
1524
0
0
0
0
472
0
0
610
251
0
0
647
640
0
0
576
249
359
0
362
916
0
663
1513
0
883
481
1873
518
545
392
1063
2667
385
123326
26796
538
0
0
0
0
0
0
1435
1411
0
2637
3715
1637
219
0
172
140
0
0
237
174
0
0
554
172
0
0
0
717
0
0
1404
0
0
596
0
0
0
0
0
0
0
0
0
42554
6761
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6761
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
559
560
561
562
564
567
574
576
577
580
582
588
603
606
607
608
609
611
615
616
622
624
Capoluogo - via N. Machiavelli Comparto C1.4B
Capoluogo - via Giordano Bruno
Capoluogo – Comparto C1.4B
Lo Stecco – via di Norcenni
Capoluogo – via Francesco Petrarca
Strada Statale di Valdarno n.69
Capoluogo: piazza Bonechi
Capoluogo: via Strasburgo
Capoluogo/Scampata: via San Romolo
Capoluogo/Scampata: via G. da Verrazzano
Lagaccioni – sosta camper
Presso Case Parenti
Capoluogo: Comparto C1.5
Brollo: S. P.le del Brollo-Poggio alla Croce n° 56
Matassino: via G. Amendola – Comparto C1.8B
Matassino: Cassa di Espansione Pizziconi
Matassino: via G. Amendola – Comparto C1.8B
Capoluogo – via Giovanni XXIII
Gaville – La Pieve
La Massa – Via Kennedy – Comparto C1.16B
Area “Camper” al Tarchio
Capoluogo - piazza della Repubblica - Stazione
Totale complessivo
47
Riporto
C U3/6 – G6
C U3 – G6
C U6 – G6
C U5 – G6
C U6 – G6
B E6 – G6
C U3 – G6
C U3 – G6
C U6 – G6
C U6 – G6
B E2 – F6.1
B E5 – G6
C U3 – G6
C U12 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U4 – G6
C U6 – G6
C U10 – G6
C U1 – G6
CU7 – F6.2
CU3 – G6
123326
0
63
0
426
1475
1757
2769
1477
0
1287
10232
3163
875
1304
0
0
0
42554
2022
0
127
0
0
0
0
0
2926
0
0
0
0
0
679
5525
540
0
0
0
0
0
0
148154
1516
5638
10202
2561
74290
6761
0
0
0
0
0
0
0
0
2926
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1516
0
0
0
11203
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
4.3 - Variante al Regolamento Urbanistico: quadro riepilogativo e comparativo tra gli standards previsti dalla legislazione nazionale, quanto consiglia to con determinazione regionale e quanto realizzato e da realizzare dal comune.
Calcolo degli standards urbanistici in base all’art. 41 quindies della Legge n° 1150 del 17. 08.1942, modificato dall’Art. 17 della Legge n° 765 del 06.08. 1967 e dal D.M. n° 1444 del 02.04.1968 rispetto a 16.987 abitanti al 31.12.2009.
Aree per istruzione
mq. 4,50 x 16.987 ab. =
mq.
76.441
Aree per attrezzature di interesse comune
mq. 2,00 x 16.987 ab. =
mq.
33.974
Aree per spazi pubblici attrezzati
mq. 9,00 x 16.987 ab. =
mq.
152.883
Parcheggi
mq. 2,50 x 16.987 ab. =
mq.
42.468
TOTALE mq. 18,00 x 16.987 ab. =
mq.
305.766
Calcolo degli standards urbanistici in base alla Risoluzione Consiliare della Regione Toscana del 26 aprile 1973, pubblicata sul BURT n° 23 del 12 maggio 1973 rispetto a 16.987 abitanti al 31.12.2009.
Aree per istruzione
mq. 8,00 x 16.987 ab. =
mq.
135.896
Aree per attrezzature di interesse comune
mq. 4,00 x 16.987 ab. =
mq.
67.948
Aree per spazi pubblici attrezzati
mq. 15,00 x 16.987 ab. =
mq.
254.805
Parcheggi
mq. 3,00 x 16.987 ab. =
mq.
50.961
TOTALE mq. 30,00 x 16.987 ab. =
mq.
509.610
Variante al Regolament o Urbanistico: calcolo d egli standards urbanistici realizzati e da realizzare
previsti rispetto a 16.987 abitanti al 31.12.2009.
STANDARDS
STANDARDS DA
STANDARDS
TOTALI
STANDARDS
MINISTERIALI
STANDARDS
Aree per istruzione
103.803
2.703
106.506
76.441
135.896
Aree per attrezzature di interesse comune
366.092
1.398.340
1.764.432
33.974
67.948
Aree per spazi pubblici attrezzati
650.733
295.143
945.876
152.883
254.805
Parcheggi
148.302
74.290
222.592
42.468
50.961
TOTALE
1.268.930
1.770.476
3.039.406
305.766
509.610
REALIZZATI
REALIZZARE
REGIONALI
Per quanto riguarda gli st andards es istenti e previsti e cioè le attrezzature in gener ale, gli spaz i pubblici e
verdi e i parcheggi, l'intero Comune risulta abbondantemente dotato; ciò risulta verificato sia confrontando le
superfici con gli standards ministeriali, che con gli standards consigliati dalla Regione Toscana.
In particolare le singole attrezzature risultano così dimensionate:
- Le aree per l'istruzione sia per la scuola dell’obbligo c he per le superiori, realiz zate nel capoluogo e nelle
frazioni, sono superiori a quanto prev isto dagli standards ministeriali, inferiori a quanto previs to dagli standards regionali. Tale sottodimensionamento non determina particolari inconvenienti, in quanto la popolazione in età scolastica è purtroppo diminuita; si ritiene comunque necessario riorganizzare e qualificare le aree
48
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
e i complessi esistenti, al fine di garantire una miglior pianificazione all’attività scolastica, anziché realizzare
nuovi plessi scolastici.
- Le aree per attrezzature di interesse comune già realizzate, sono abbondantemente sopra i minimi di Legge; le aree da realizzare
in quantit à cons istente, in buona parte risult ano già nella dis ponibilità
dell’Amministrazione Comunale. Per esempio le aree relati ve alla Cassa di Espansione “Pizz icori” per oltre
54 ettari, o l’’area denominata “Le Borra” , ex area mineraria, per oltre 80 ettari.
- Le aree per s pazi pubblici attrezza ti, la cui dotazione è localizzata opportunamente in tutte le aree urbanizzate, sono realizzate per oltre il 69%, e comunque i 650.733 mq. es istenti sono anch'essi ampiamente
superiori ai minimi previsti.
- Le aree a parcheggio, s eppur sottostimate nella quantificazione di quelle esistenti in quanto in tale conteggio mancano tutti i parcheggi autorizzati lungo le vie urbane, e seppur notev olmente superiori agl i
standards regionali, risultano tuttavia effettivamente insufficienti in rapporto all’incremento delle autovetture circolanti ed alla attrazione che il Centro Abitato di Figline esercita sul territorio circostante. La Variante
al Regolamento Urbanistico ne ha loca lizzate e previste di nuove in quantit à consistenti, soprattutto nelle
adiacenze della Stazione Ferroviaria e del Centro Storico.
Tabella n° 29 - Comuni del Valdarno Fiorentino: confronto degli standards urbanistici realizzati con le
previsioni dei Regolamenti Urbanistici vigenti: superfici valori assoluti 12.
Aree per
istruzione
Figline Valdarno
16.987
103.803
366.092
650.733
148.302
1.268.930
305.766
509.610
Reggello
16.089
29.280
97.480
246.320
39.435
412.515
289.602
482.670
Rignano sull’Arno
8.669
21.904
33.056
128.171
16.945
200.076
156.042
260.070
Incisa Valdarno
6.259
14.250
31.544
64.520
19.339
129.653
112.662
187.770
48.004
169.237
528.172
1.089.744
224.021
2.011.174
864.072
1.440.120
Valdarno Fiorentino
Aree per Aree spazi
Parcheggi
attrezzature pubblici
Standards
Standards Standards
realizzati
ministeriali regionali
Totale
Popolazione
COMUNE
Comuni del Valdarno Fiorentino: confronto degli standards urbanistici realizzati con le previsioni dei Regolamenti Urbanistici vigenti: superfici pro-capite sulla popolazione al 31 dicembre 2009 12.
Popolazione
Aree per
istruzione
Aree per
attrezzature
Aree spazi
pubblici
Standards
realizzati
Totale
Standards
Ministeriali
mq.
Standards
regionali
9
75
18
30
Figline Valdarno
16.987
6
Reggello
16.089
2
6
15
3
26
18
30
Rignano sull’Arno
8.669
2
4
15
2
23
18
30
Incisa Valdarno
6.259
2
5
11
3
21
18
30
48.004
4
11
23
5
43
18
30
Valdarno Fiorentino
22 38
Parcheggi
12 - Nelle sovrastanti tabelle vengon o quantificati, in relazione alla popolazione residente, gli standards previsti dalla Legislazi one Nazionale e Regionale e confrontati con gli standards già realizzati.
Gli standards realizzati sono stati reperiti:
- per il Comune di Reggello dalla Relazione Generale al Regolamento Urbanistico approvato con Delibera del Consiglio Comunale
n° 75 del 27 Giugno 2000;
- per il Comune d i Rignano sull’Arno dalla Relazio ne Generale al Regolamento Urbanistico approvato con Delibera del Consiglio
Comunale n° 56 del 1 agosto 2000;
- per il Comune di Incisa dalla Relazione Generale al Regolamento Urbanistico approvato con Delibera del Consiglio Comunale n°
72 del 31 luglio 2003.
49
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
Variante al Regolamento Urbanistico: calcolo dei nuovi standards urbanistici.
In attuazione delle previsioni , per il settore residenziale, inserite nella Variante, si stimano i seguenti incrementi di popolazione:
aree di completamento urbanistico in iter:
aree di completamento urbanistico in previsione:
aree di completamento urbanistico in saturazione:
recupero del patrimonio edilizio esistente in iter:
recupero del patrimonio edilizio esistente in previsione:
recupero del patrimonio edilizio esistente richiedibile:
nuove Unità Abitative 273,
nuove Unità Abitative 147,
nuove Unità Abitative 20,
nuove Unità Abitative 167,
nuove Unità Abitative 72,
nuove Unità Abitative 61,
Totale nuove Unità Abitative 740
pari ad abitanti
pari ad abitanti
pari ad abitanti
pari ad abitanti
pari ad abitanti
pari ad abitanti
694;
373;
51;
424;
183;
155.
pari ad abitanti 1.880
Ciò ci permette di stimare che con l’attuazione degli incrementi previsti si raggiunga una popolazione
di 16.987 + 1.880 = 18.867 abitanti.
Pertanto gli standards necessari per una popolazione stimata di 18.867 abitanti, prendendo come valori quanto consigliato dalla risoluzione della Regione Toscana, sono i seguenti:
STANDARDS
STANDARDS
STANDARDS
REALIZZATI
TOTALI
Aree per istruzione
mq. 8,00 x 18.867 ab. = mq. 150.936
103.803
106.506
Aree per attrezzature di interesse
comune
mq. 4,00 x 18.867 ab. = mq.
75.468
366.092
1.764.432
Aree per spazi pubblici attrezzati
mq. 15,00 x 18.867 ab. = mq. 283.005
650.733
945.876
Parcheggi
mq. 3,00 x 18.867 ab. = mq.
148.302
222.592
1.268.930
3.039.406
TOTALE
56.601
mq. 30,00 x 18.867 ab. = mq. 566.010
50
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
4.4 - Relazione esplicativa sulle modifiche apportate agli elaborati facenti parte della Variante di Revisione Modifica e Aggiornamento al Regolamento Urbanistico, approvati con Deliberazione del
Consiglio Comunale n° 2 del 14 gennaio 2011.
Con Delibera del Consiglio Comunale n° 2 del 14 gennaio 2011 , l’Amministrazione Comunale di F igline
ha approvato le Controdeduzioni alle Osservazioni, le modifiche conseguenti ai contributi pervenuti dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e, pertanto, si sono modificati definitivamente gli elaborati della Variante al Regolamento Urbanistico: sia la Relaz ione Generale, sia le No rme Tecniche di Attuazione che la
Cartografia di Piano, tenendo presenti tutte le modifiche e/o le integrazioni apportate ed approvate.
Inoltre tali modificazioni hanno tenuto conto anche:
- delle integrazioni richieste dall’Autorità di Bacino del fiume Arno, vedi comunicazione del 16 luglio 2010,
protocollo n° 3300 e del Parere definitivo espresso in data 27 dicembre 2010, protocollo n° 5972;
- delle integrazioni richieste dall’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Firenze , preposto al controllo in merito
al Deposito n° 2702 e 2703 avvenuto in data 19 luglio 2010 delle indagini geo logiche, sismiche e idrauliche relative alla suddetta Variante di Rev isione e Aggiornamento al Piano Strutturale, integrazioni di cui alla richiesta in data 20 settembre 2010, protocollo n° 240337 e del Parere definitivo espresso in data 10
gennaio 2011, protocollo n° 3490.
In conseguenza:
- dell’accoglimento completo o parziale delle Osservazioni,
- dei contributi pervenuti dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze,
- dei pareri dell’Autorità di Bacino del fiume Arno e dell’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Firenze,
- dei seguenti errori materiali riscontrati:
- nel Comparto C1.1A Sub-Comparto Gaglianella: Tav. CU2/CU3: le aree G6 n° 45a e 46a erano stat e
erroneamente classificate c ome “standards”, viceve rsa il Piano Attuativo già approvato e convenzionato inserisce tali aree all’interno del Lotto come parcheggi pertinenziali;
- nel Comparto C1.3 Cesto Scampat a: Tav. CU6: l’area G6 n°346b, l’area G4 n° 346d, l’area n° 348a
e l’area n° 349 sono state rettificate rendendole conf ormi al Piano Attuativ o già approvato e convenzionato;
- nelle adiacenze del complesso edilizio di “Pavelli”, Tav. n° B E5 e B E7, è stata modificata la viabilità
comunale nei Fogli di Mappa n° 47 e 48, sulle partic elle n° 9, 16 e 21, così c ome previsto nel Piano
Attuativo, già approvato e convenzionato, relativo al recupero del complesso edilizio stesso;
- degli aggiornamenti cartografici effettuati:
- nel Comparto C1.3 Cesto Scampat a: Tav. CU6, lungo via del Ces to, cinque edifici non s ono tuttora
realizzati, ancorché concessionati ;
- nel Foglio di Mappa n° 13, sulle particelle n° 949 e 955, lungo v ia Fiorentina, è stato realiz zato un
nuovo edificio industriale;
- nel Foglio di Mappa n° 29, sulla particella n° 1023, è stato realizzato un nuovo edificio residenziale;
- nel Foglio di Mappa n° 42, sulle particelle n° 676, 972 e 974, lungo via Giovanni da Verrazzano, sono
stati realizzati nuovi edifici residenziali;
- degli errori di battitura riscontrati;
gli elaborati adottati in Consiglio Comunale, con Deliberazione n° 98 in data 29 luglio 2010 , sono stati
modificati e variati come di seguito:
A) “Relazione Generale”: la Relazione Generale viene modificata:
- alla tabella che riporta lo “Stato di Attuazione dei Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati, previsti dal Regolamento Urbanistico vigente”, vedi Controdeduzione n° 71.2;
- al Capitolo IV riguardante il “Dimensionamento delle previsioni della Variante al Regolamento Urbanistico”, in particolare :
51
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
- Tabella n° 22: Comparto C1.9, vedi Controdeduzione n° 18; Sub-Comparti C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 61; Sub-Comparti C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 78; Comparto C1.11, vedi Controdeduzione n° 118; Sub-Comparti C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 131.1; Comparto C1.10, vedi Controdeduzione n° 131.6;
- Tabella n° 23: PdR 39, vedi Controdeduzione n° 6; PdR 21, vedi Controdeduzione n° 9; PUC 11, vedi Controdeduzione n° 40; PdR 26, vedi Controdeduzione n° 47; PdR 2B, vedi Controdeduzione n° 67;
- al Capitolo IV riguardante gli “standards urbanistici previsti dalla Variante al Regolamento Urbanistico”, in particolare :
- Tabella n° 26: Area n° 338, vedi Controdeduzione n° 46.5; Area n° 84, vedi Controdeduzione n° 46.6; Area n°
604, vedi Controdeduzione n° 48; Area n° 626, vedi Controdeduzione n° 71.18; Area n° 627, vedi Controdeduzione n° 71.18; Area n° 552, vedi Controdeduzione n° 15; Area n° 572, vedi Controdeduzione n° 94.1;
- Tabella n° 27: Area n° 623, vedi Controdeduzione n° 2.1; Area n° 399, vedi Controdeduzione n° 36.1; Area n°
154, vedi Controdeduzione n° 46.1; Area n° 401, vedi Controdeduzioni n° 46.4 e 46.7; Area n° 3, vedi Controdeduzione n° 71.25; Area n° 107, vedi Controdeduzione n° 71.29; Area n° 348a, vedi Controdeduzione n° 73.8;
Area n° 1 35b, vedi C ontrodeduzione n° 1 05; Area n° 5 53, ved i Co ntrodeduzione n° 105; Are a n° 142, ve di
Controdeduzione n° 1 05; Area n° 5 54, vedi Co ntrodeduzione n° 105; Area n° 444, v edi Controdeduzione n°
118; Area n° 612, vedi Controdeduzione n° 118;
Area n° 4 33b, vedi C ontrodeduzione n° 1 18; Area n° 4 47, ved i Co ntrodeduzione n° 118; Are a n° 613, ve di
Controdeduzione n° 118; Area n° 349, vedi Controdeduzione n° 73.8;
Tabella n° 28: Area n° 371, vedi Controdeduzione n° 46.3; Area n° 562, vedi Controdeduzione n° 71.20; Area
n° 624, vedi Controdeduzione n° 71.24; Area n° 346b, vedi Controdeduzione n° 73.8; Area n° 346d, vedi Controdeduzione n° 73.8; Area n° 622, vedi Controdeduzione n° 75; Area n° 559, vedi Controdeduzione n° 105;
Area n° 561, vedi Controdeduzione n° 105; Area n° 521, vedi Controdeduzione n° 118; Area n° 522, vedi Controdeduzione n° 118; Area n° 52, vedi Controdeduzione n° 122.1; Area n° 45a, vedi Controdeduzione n° 122.1;
Area n° 4 6a, vedi Controdeduzione n° 122.1; Area n° 34, vedi C ontrodeduzione n° 1 22.1; Area n° 180, vedi
Controdeduzione n° 122.1; Area n° 451, vedi Controdeduzione n° 118;
B) “Norme Tecniche di Attuazione”: le modifiche specificatamente riguardano i seguenti articoli:
articolo n° 3:
vedi Controdeduzione n° 121.1;
articolo n° 4:
articolo n° 5:
comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.2; comma 4°, vedi Controdeduzione n° 121.2;
comma 14°, vedi Controdeduzione n° 121.3, comma 12°, vedi Controdeduzione n° 60; comma 15° e
16°, vedi Controdeduzione n° 71.1; comma 4°, vedi Controdeduzione n° 71.4; comma 5°, vedi Controdeduzione n° 71.5; comma 12°, vedi Controdeduzione n° 71.6; comma 13°, vedi Controdeduzione
n° 71.7 – così come modificata dal C.C.-; comm a 14°, vedi Controdeduzione n° 71.8; comma 14°,
vedi Controdeduzione n° 83; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 98.2; comma 13°, vedi Controdeduzione n° 104; com ma 14°, vedi Controdeduzione n° 1 06; c omma 1 4°, ved i C ontrodeduzione n °
107; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 108; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 113; comma
14°, vedi Controdeduzione n° 121.3;
comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.4;
comma 4°, pu nto 4.6, ve di Co ntrodeduzione n° 13; comma 4.9, ve di Controdeduzione n° 3 6.3;
comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.9; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.32;
comma 1°, vedi Controdeduzione n° 2, comma 4°, punto 4.3.2, vedi Controdeduzione n° 17, comma
1°, vedi Controdeduzione n° 36.2; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.9; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.10; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.32; comma 4°, punto 4.5, vedi Controdeduzione n° 75; comma 4°, punto 4.1, vedi Controdeduzione n° 81.1; comma 4.3, vedi Contributo
Provincia n° 132.9; comma 1°, punto F7, vedi Controdeduzione n° 25;
comma 2°, punto 2.7.1, vedi Controdeduzione n° 55; comma 2°, punto 2.6, vedi Controdeduzione n°
69; c omma 2. 4, ve di C ontrodeduzione n ° 10 3.1; comma 2°, p unto 2. 4, vedi Controdeduzione n°
115.1;
comma 1°, vedi Controdeduzione n° 71.31; commi 3° e 4°, vedi Contributo Regione n° 131.7;
comma 1°, v edi Controdeduzione n ° 7 1.3; com ma 2°, vedi C ontrodeduzione n° 71.33; co mma 2 °,
vedi Controdeduzione n° 74; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 121.6; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.15;
articolo n° 7:
articolo n° 11:
articolo n° 12:
articolo n° 13:
articolo n° 14:
articolo n° 18:
52
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
articolo n° 19: comma 5°, punto 5.1 e 5.2, vedi Controdeduzione n° 82; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.5;
articolo n° 20: comma 5, punto 5.5, vedi Controdeduzione n° 11; comma 5, punto 5.6, vedi Controdeduzione n° 21;
comma 5°, p unto 5.2, vedi Controdeduzione n° 71.11; comma 5°, pu nto 5.3, vedi Controdeduzione
n° 71.33; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.5; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.6;
articolo n° 22: comma 3 °, vedi Con trodeduzione n ° 8 ; comma 3 °, vedi Con trodeduzione n ° 5 4; comma 3°, vedi
Controdeduzione n° 121.8;
articolo n° 24: vedi Con trodeduzione n ° 14; Comparto C1.9, vedi Co ntrodeduzione n° 18; Compa rto C1 .13A e
C1.13B, vedi Controdeduzione n° 61; C1.20B, vedi Controdeduzione n° 71.12; vedi Controdeduzione
n° 72; C1.11 - Comparto Porcellino Est, vedi Controdeduzione n° 118; C1.1A Sub-Comparto Gaglianella, vedi Controdeduzione n° 12 2.4; C1.13A – Sub - Comparto Ponte agli Stolli e C1 .13B – Sub Comparto Ponte agli Stolli, vedi Contributo Regione n° 131.1; C1.17 - Comparto Gaville, vedi Contributo Regione n° 131.2; C1.11 - C omparto Porcellino Est, vedi Contributo Regione n° 131.4; C1.8BSub - C omparto Matassino Sud, vedi Contributo Regione n° 131.5; C1.10 - Com parto Porcellino Ovest, ve di C ontributo R egione n ° 1 31.6; C 1.2 “Comparto Nu ovo Al bergo”, ve di Prescrizione Ge nio
Civile n° 133.6; C1.1B – Sub-Comparto Gaglianella, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.2
“Comparto Nuovo Albergo”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.6A “Comparto Scampata Pirelli”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.6B “Comparto Scampata Pirelli”, vedi Prescrizione
Genio Civile n° 133.15; C1.7B “Sub - C omparto Matassino Ovest”, v edi Prescrizione Genio Civile n°
133.15; C1 .8B “Sub - Comparto Matassino Sud” , ve di Pr escrizione G enio C ivile n ° 133.15; C 1.9
“Comparto M assa d ’Incisa”, ved i Pre scrizione G enio C ivile n° 133.15; C1. 10 “Comparto Porc ellino
Ovest”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.11 “Comparto Porcellino Est”, vedi Prescrizione
Genio Civile n° 133.15; C1.13 “Comparto Ponte agli Stolli”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15;
C1.16A “Sub Comparto Poggiolino”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.16B “Sub Comparto Poggiolino”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.17 “Comparto Gaville C”, vedi Pr escrizione Genio Civile n° 133.15; C1.18 “Comparto Gaville D”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15;
C1.20A “Sub Comparto Mi sericordia” e 1 33.15; C1. 20B “Sub Comparto Miser icordia”, ved i Pre scrizione G enio C ivile n° 133.15; C1.2 “Comparto N uovo Al bergo”, v edi P rescrizione Ge nio Civ ile n °
133.16; C1.9 - Comparto Massa di Incisa, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.16;
articolo n° 26: comma 6.5, vedi Controdeduzione n° 40.2; Comparto C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 78;
PUC 3 “Il Becio - Muro Rosso”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PUC 4 “Crimea”, vedi Prescrizione G enio Civ ile n ° 1 33.15; PUC 8 “Case Ur bini”, vedi Pr escrizione G enio Civile n° 133.15;
PUC 13 area "Casa Pizziconi", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15;
articolo n° 27: comma 3°, vedi Controdeduzione n° 81.2 e 81.3;
articolo n° 28: comma 2°, ved i Controdeduzione n° 20; co mma 2°, ved i Con trodeduzione n° 51 ; comma 2°, ve di
Controdeduzione n° 7 1.3, v edi C ontrodeduzione n° 71.13; vedi Controdeduzione n° 7 1.14; com ma
5°, punto 5.4, vedi Controdeduzione n° 91; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 93;
articolo n° 29: comma 5°, pun to 5.1, vedi Controdeduzione n° 47; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.3; ved i
Controdeduzione n° 71.14;
articolo n° 35: comma 1°, vedi Controdeduzione n° 24; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 76.1; comma 1°, vedi
Controdeduzione n° 77; co mma 1°, ve di Controdeduzione n° 8 7; comma 1°, ve di Controdeduzione
n° 92; c omma 6°, p unto 6.5.3, v edi Controdeduzione n° 99; co mma 5. 3, v edi Controdeduzione n°
102.2;
articolo n° 37: comma 1°, vedi Controdeduzione n° 71.34; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 73.1; comma 1°,
vedi Controdeduzione n° 9 5; comma 1° vedi Controdeduzione n° 120; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.9;
articolo n° 38: PdR 20, vedi Controdeduzione n° 16; PdR 22, vedi Controdeduzione n° 9; PdR 37, vedi Controdeduzione n° 7; PdR 39, vedi Controdeduzione n° 6; PdR 26, vedi Controdeduzione n° 47; PdR 30, vedi
Controdeduzione n° 57; P dR 2B, v edi C ontrodeduzione n° 67; P dR 33, ve di Controdeduzione n °
71.15; PdR 14, comma 14°, vedi Controdeduzione n° 110; PdR 40 ex fornace Manuelli, vedi Controdeduzione n° 129; PdR 36 Area "Badia Tagliafune", vedi Contributo Regione n° 131.3; PdR 2A Area
Del Tomba, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 2B Area “Lazzerini, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 22 Area "ex casa colonica" di via Giovanni da Verrazzano, vedi Prescrizione Ge nio Ci vile n° 1 33.15; PdR 3 0 Are a "Località Po ggiolo", ve di Pr escrizione Ge nio Civ ile n°
133.15; PdR 31 Area lungo l'Argine dell’Arno, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 33 Area
"Curiel", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 34 Area "Campiglia", vedi Prescrizione Genio
53
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
articolo n° 40:
articolo n° 41:
articolo n° 42:
articolo n° 43:
articolo n° 44:
articolo n° 47:
articolo n° 48:
articolo n° 49:
articolo n° 50:
articolo n° 52:
articolo n° 58:
articolo n° 69:
articolo n° 70:
Civile n° 133.15; PdR 35 Area "Matteini", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 36 Area "Badia Tagliafune", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 39 Area " Via Rosai" al Porcellino, vedi
Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 40 ex fornace Manuelli, vedi Prescrizione Genio Civile n°
133.15; PdR 41 Area “Casa Nuova dell’Arno”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15;
vedi Controdeduzione n° 71.34;
vedi Contributo Provincia n° 132.1;
comma 5°, vedi Controdeduzione n° 53; comma 5°, vedi Controdeduzione n° 68.3;
comma 2°, vedi Controdeduzione n° 50.2;
comma 1°, vedi Controdeduzione n° 71.16; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.12;
comma 2°, vedi Contributo Provincia n° 132.6; comma 2°, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.1;
vedi Controdeduzione n° 71.5;
comma 2° e 8°, vedi Controdeduzione n° 71.36;
comma 6°, v edi Controdeduzione n° 5; co mma 3.3, vedi Controdeduzione n° 76.2; comma 3.3, vedi
Controdeduzione n° 121.6;
comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 73.5; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 102.1; comma 3.3,
vedi Controdeduzione n° 121.6; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 121.13;
comma 3°, vedi Contributo Provincia n° 132.2; comma 3.6, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15;
vedi Controdeduzione n° 71.17;
vedi Controdeduzione n° 71.17.
C) Le modifiche cartografiche rettificano le seguenti tavole:
-
Disciplina del Suolo e degli Edifici: Centri Abitati, Edifici, Centri e Tessuti Urbani storici, in scala 1:2.000:
Tav. C- U0 -
Legenda;
Tav. C- U1 -
La Massa/Lagaccioni: vedi Controdeduzione n° 1 8; vedi Controdeduzione n° 84; v edi Controdeduzione n° 85; vedi Controdeduzione n° 91; vedi Controdeduzione n° 122.1 e 122.2;
Tav. C- U2 Lagaccioni/Gaglianella: vedi Controdeduzione n° 73.8; vedi Controdeduzione n° 94; vedi Controdeduzione n° 122.1 e 122.2; vedi Controdeduzione n° 124; vedi Contributo Provincia n° 132.7;
Tav. C- U3 Capoluogo/San Biagio: vedi Controdeduzione n° 12; vedi Controdeduzione n° 36.1; vedi Controdeduzione n° 46.1; vedi Controdeduzione n° 46.3; vedi Controdeduzione n° 46.6; vedi Controdeduzione n° 71.23; vedi Controdeduzione n° 71.24; vedi Controdeduzione n° 71.25; vedi Controdeduzione n° 71.26; vedi Controdeduzione n° 7 1.27; vedi Contr odeduzione n° 7 1.28; vedi Controdeduzione n° 71.29; vedi Controdeduzione n° 71.35; vedi Controdeduzione n° 73.8; comma 1°,
vedi C ontrodeduzione n° 89; vedi Controdeduzione n° 97; ve di C ontrodeduzione n ° 98.3; ve di
Controdeduzione n° 105; vedi Controdeduzione n° 119; vedi Contributo Provincia n° 132.7;
Tav. C- U4 Matassino: vedi Controdeduzione n° 112;
Tav. C- U5 Lo Stecco: vedi Controdeduzione n° 4 6.5; vedi Controdeduzione n° 71.20; vedi Controdeduzione
n° 81.2 e 81.3; vedi Controdeduzione n° 99;
Tav. C- U6 Capoluogo/Scampata: vedi Controdeduzione n° 14; vedi Controdeduzione n° 15; vedi Controdeduzione n° 46.4; vedi Controdeduzione n° 47; vedi Controdeduzione n° 71.23; vedi Controdeduzione n° 71.27; vedi Controdeduzione n° 73.8; vedi Controdeduzione n° 90; vedi Controdeduzione
n° 105; vedi Controdeduzione n° 126;
Tav. C- U7 Capoluogo/Pirelli: vedi Controdeduzione n° 42; vedi Controdeduzione n° 43; vedi Controdeduzione n° 46.4; vedi Controdeduzione n° 46.7; vedi Controdeduzione n° 75;
Tav. C- U8/9 - Restone/ Porcellino: vedi Controdeduzione n° 10; vedi Controdeduzione n° 40.1; vedi Controdeduzione n° 52; vedi Controdeduzione n° 71.22; vedi Controdeduzione n° 71.30; vedi Controdeduzione n° 72; vedi Controdeduzione n° 118;
Tav. C- U10 - Gaville: vedi Controdeduzione n° 24;
Tav. C- U11 - Ponte agli Stolli: vedi Controdeduzione n° 48; vedi Controdeduzione n° 61; vedi Controdeduzione
n° 78; vedi Controdeduzione n° 102.3;
Tav. C- U12 - Brollo/Pian delle Macchie.
54
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
- Disciplina del Suolo e degli Edifici: Territorio Aperto, in scala 1:5.000:
Tav. B- E 0 Tav. B- E 1 Tav. B- E 2 Tav. B- E 3 Tav. B- E 4 Tav. B- E 5 -
Legenda;
Poggio Tondo; vedi Controdeduzione n° 71.18;
Massa d’Incisa: vedi Controdeduzione n° 73.8;
Matassino;
Ponte agli Stolli;
La Poggerina; vedi Controdeduzione n° 71.18; vedi Controdeduzione n° 71.19; vedi Controdeduzione n° 71.20;
Tav. B- E 6 - Figline Valdarno; vedi Controdeduzione n° 71.21; vedi Controdeduzione n° 73.8;
Tav. B- E 7 - Gaville;
Tav. B- E 8 - San Cipriano;
Tav. B- E 9 - Porcellino; vedi Controdeduzione n° 71.22;
Tav. B- E 10 - San Donato in Avane.
(PRG-184)
55
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico
(PRG-184)
56