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L’ABRUZZO
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L'Abruzzo vanta il titolo di "Regione Verde d'Europa", dovuto ai suoi 3
parchi nazionali (il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco
Nazionale della Majella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della
Laga), al Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, all'Area Marina
Protetta Torre del Cerrano e alle trentotto aree protette che
rappresentano il 36,3% della sua superficie totale, la più alta in Europa.
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Sul versante settentrionale del Gran Sasso si trova il Calderone, il
ghiacciaio più meridionale d'Europa.
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L’Aquila è una delle città italiane con la più alta concentrazione di beni
artistici e architettonici.
IL GRAN SASSO
Il Gran Sasso d'Italia è il massiccio più alto degli Appennini continentali. Questo patrimonio ambientale è tutelato
dall'istituzione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Alle pendici del Corno Piccolo e nei pressi del Monte
Camicia sono presenti due nevai perenni.
IL FORTE SPAGNOLO
Iniziato nel 1534 su progetto di Pedro Luis Escriva, rappresenta uno stupendo esempio di architettura militare. Fu concepito
come una colossale macchina da guerra d'immense proporzioni, allo scopo di reprimere l’audacia degli Aquilani. Oggi ospita
un auditorium, una sala conferenze, il Museo Nazionale D'Abruzzo, con numerose e importanti sezioni, e l'Istituto Nazionale
di Geofisica.
L’AQUILA TEMPORARY CONCERT HALL
L'Aquila Temporary Concert Hall è una sala concerti progettata dall‘architetto giapponese Shigeru Ban e realizzata grazie al
contributo del governo giapponese in segno di solidarietà dopo le distruzioni del terremoto del 2009. È composto di una
sala ellittica inscritta diagonalmente in un quadrato di 25 metri per lato e sormontata da una copertura a piramide ribassata
che regge su un perimetro di 44 pilastri. L'intera struttura, che si estende su una superficie di oltre 700 m², è stata concepita
in acciaio mentre i rivestimenti sono costituiti da sacchi d'argilla espansa e rivestiti in cartone precompresso.
ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE
Sotto oltre 1400 metri di roccia nel cuore del Gran Sasso d'Italia ci sono i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare, che hanno il primato di essere il più grande laboratorio scientifico sotterraneo del mondo. Qui
si studiano le più piccole particelle dell'universo come, ad esempio, i neutrini e i monopoli di Gut.
LA BASILICA DI COLLEMAGGIO
Fu fondata nel 1288 per volere di papa Celestino V per celebrare il ventennale della battaglia di Tagliacozzo, tra gli eserciti di
Carlo I D’Angiò e di Corradino di Svevia, citata anche da Dante Alighieri nel XXVIII Canto dell’Inferno. Vi si trova la prima Porta
Santa del mondo ed è sede di un giubileo annuale unico nel suo genere, la Perdonanza Celestiniana.
SAN BERNARDINO
Venne eretta, con l'adiacente convento, fra il 1454 ed il 1472 in onore di San Bernardino da Siena, che nel 1444 si recò
all‘Aquila, nonostante fosse da tempo malato, per tentare di riappacificare due fazioni in lotta fra loro. Alla sua morte,
avvenuta il 20 maggio proprio nel capoluogo abruzzese, la cittadinanza chiese e ottenne da Papa Eugenio IV il permesso di
custodirne le spoglie. È posta a coronamento di una monumentale scalinata che da Piazza Bariscianello arriva fino alla
basilica creando un notevole impatto scenografico per chi proviene da via Fortebraccio.
AUDITORIUM DEL PARCO
Nato da una proposta di Claudio Abbado e progettato da Renzo Piano, l’auditorium è stato costruito col contributo della
Provincia autonoma di Trento in segno di solidarietà dopo le distruzioni del terremoto del 2009. La scenografia della sala, di
colore rosso, richiama l'abete rosso con cui è stata realizzata parte della struttura. Anche le sedute sono in legno e rivestite
in tela rossa. All'interno della struttura, un sistema di pannelli in legno garantisce una perfetta acustica. Nei dintorni
dell'Auditorium sono stati, inoltre, piantati circa 200 alberi per una cubatura di legno complessiva equivalente a quella
utilizzata nella costruzione dell'edificio.
FONTANA LUMINOSA
La fontana venne creata nel 1934 dallo scultore Nicola D’Antino, caratterizzata da due nudi femminili in bronzo che
sorreggono la tipica conca abruzzese e si ergono da una vasca a pianta circolare. Prende il nome dal suggestivo gioco di luci
sull’acqua che si anima nelle ore notturne.
FONTANA DELLE 99 CANNELLE
Eretta sul finire del 1200 su progetto dell'architetto Tancredi da Pentima, la fontana è costituita da novantatré mascheroni in
pietra e sei cannelle singole. Secondo la tradizione, le cannelle rappresentano i novantanove castelli che, nel XIII secolo,
parteciparono alla fondazione dell’Aquila. I mascheroni sono tutti diversi fra loro e intervallati da formelle rettangolari,
novantatré delle quali contenenti un fiore in rilievo e un rosone, le rimanenti cinque vuote. Queste ultime
rappresenterebbero le piaghe del Cristo, mentre il rosone il ciclo della vita e quindi l‘eternità. Un altro mistero dell'opera
riguarda la sorgente di alimentazione, tenuta volontariamente segreta col sacrificio del progettista, per evitare
rivendicazioni sulla proprietà. Secondo la leggenda le spoglie di Tancredi da Pentima sono tuttora custodite al di sotto della
pavimentazione della fontana.
PIAZZA DUOMO
Detta anche Piazza del Mercato, ospita dal 1303 il mercato cittadino. Le sue dimensioni, 140 m lato lungo e 70 m lato corto,
la rendono una delle piazze più grandi d‘Italia. È caratterizzata dall’assenza di affacci di palazzi nobiliari per impedire il
dominio dello spazio comune cittadino da parte di alcun patrizio. Nel 400, sul lato meridionale della piazza furono realizzate
botteghe artigiane dette Le Cancelle, dalla tipica struttura con la porta usata come "vetrina" per la merce. Sulla piazza si
affacciano la Chiesa Santa Maria del Suffragio (o, volgarmente, delle anime sante), la Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo,
il Palazzo Arcivescovile e il Palazzo delle Poste eretto nel 1922.
SANTO STEFANO DI SESSANIO
Nel 1308 si hanno le prime notizie certe dell'esistenza del borgo fortificato di Santo Stefano di Sessanio. L’origine del nome
deriverebbe dall’abitato romano di Sextantio o dai sei anni – «des six ans» - della condanna dei ladri che venivano
incarcerati nella rocca del paese. Ai Medici queste terre appartennero dal 1579 al 1743. In quel periodo, Santo Stefano
raggiunse il massimo splendore come base operativa della Signoria di Firenze per il fiorente commercio della lana
"carfagna", qui prodotta e poi lavorata in Toscana e venduta in tutta Europa. Nel 2004 è arrivato in paese un giovane
imprenditore, Daniele Elow Kihigren, di origini svedesi, che ha acquistato una piccola parte del borgo per realizzarvi un
albergo diffuso ed ha attirato, grazie alla pubblicità, l'interesse di altri investitori, facendo sviluppare in modo considerevole
tutte le attività della zona. Fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia.
GROTTE DI STIFFE
Le grotte carsiche, dalla lunghezza di oltre 1 km e non ancora del tutto esplorate, sono state create in tempi geologici
dall’infiltrazione delle acque provenienti dalla montagna soprastante. In un ambiente sotterraneo a temperatura di appena
10 °C costante tutto l'anno, il fiume d'acqua che attraversa l'intera grotta è perenne. Con vari salti e cascate, dà vita ad un
ambiente suggestivo di sale, cunicoli, stalattiti e stalagmiti.
AMITERNUM
Della città sabina di Amiternum situata lungo la via Caecilia, rimangono pochi resti. Fra i monumenti dell’abitato che diede i
natali a Sallustio e a Claudio Appio Cieco è l‘anfiteatro risalente al I secolo d.C. in grado di contenere fino a 6000 persone,
riportato alla luce nel 1880. Dalla caratteristica forma a ellisse, era quasi interamente circondato da gradinate, oggi
scomparse. La struttura prevedeva 48 arcate su due piani ed era rivestita completamente in laterizio. Più a nord
dell‘anfiteatro, ai piedi del colle di San Vittorino è invece il teatro, probabilmente risalente all’età augustea e rinvenuto nel
1878. La struttura, ricavata sul pendio della collina e caratterizzata da una notevole acustica, era costituita da una gigantesca
gradinata circolare di 80 metri di diametro disposta su due livelli.
PIANA DI NAVELLI
Il celebre zafferano dell'Aquila D.O.P. è prodotto esclusivamente in provincia dell’Aquila e, in particolare, nell’Altopiano di
Navelli. Il croco, da cui si ricava la spezia, venne introdotto in Italia dalla Spagna nel XIII secolo da un frate domenicano. La
produzione nella Piana di Navelli è favorita dalla carsicità del terreno, che evita i ristagni d’acqua sfavorevoli alla crescita
della pianta.
ROCCA CALASCIO
Il castello, che domina la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli, a poca distanza da Campo Imperatore, è situato su un
crinale a 1.460 metri d'altezza, in una posizione molto favorevole dal punto di vista difensivo ed era utilizzato come punto
d'osservazione militare in comunicazione con altre torri e castelli vicini, sino all‘Adriatico. Nel XVI secolo, i Medici
acquistarono per 106.000 ducati la rocca ed il vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio al fine di estendere i propri
possedimenti e sfruttare il commercio della lana. Nel 1703 venne devastata da un violento terremoto. Sul finire del XX
secolo, sull'onda del successo derivato dall'ambientazione di alcuni film (su tutti Lady Hawke del 1985), alcune abitazioni
sono state recuperate ed altre sono state convertite in strutture ricettive.
MONASTERO DEL SANTO SPIRITO D’OCRE
Il monastero di Santo Spirito d’Ocre costituisce il primo insediamento cistercense nella vallata aquilana e fu fondato nel
1222 da Placido da Roio, su uno sperone roccioso del monte Circolo donatogli dal conte Berardo d’Ocre. La pianta si adatta
alle asperità del territorio: intorno al chiostro, affrescato con le storie di San Francesco e Santa Chiara e, nelle lunette, di
Sant'Antonio da Padova, si articolano la chiesa e i corpi di fabbrica del monastero, ristrutturati dai francescani nel corso del
XVII e del XVIII secolo.
LAGO DI CAMPOTOSTO
Il lago di Campotosto è il più grande lago artificiale d‘Abruzzo. Ad un‘altitudine di 1.313 m s.l.m., il lago fu creato a partire
dagli anni 30 con la costruzione di tre dighe, allo scopo di utilizzarne le acque per il funzionamento delle centrali
idroelettriche. L'invaso ha inondato l‘alveo torbiero che riforniva industrie locali di combustibili. È meta di sportivi e turisti
soprattutto nella stagione estiva. Il suo lungolago, esteso per oltre 40 km, consente il collegamento tra i vari centri abitati, e,
pressoché pianeggiante, si presta bene al cicloturismo.
ACCESSIBILITÀ STRADALE
Rete autostradale
Per chi viene da Nord (Milano-Bologna): Autostrada A14 uscita Teramo-Giulianova
seguire per L’Aquila-Roma, uscita L’Aquila Ovest (70 km).
Per chi viene da Sud (Taranto-Bari): Autostrada A14 uscita Teramo-Giulianova
seguire per L’Aquila-Roma, uscita L’Aquila Ovest (70 km).
Per chi viene da Roma: Autostrada A24 (Roma-L’Aquila-Teramo), uscita L’Aquila
Ovest (100 km).
ACCESSIBILITÀ AEREA
Aeroporto d’Abruzzo, Pescara
Partenze da Pescara per Cagliari, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio
Arrivi a Pescara da Cagliari, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio
Collegamento Aeroporto d’Abruzzo–L’Aquila:
Aeroporto–Pescara Stazione Centrale: Autolinea 8 e 38 della compagnia GTM.
Pescara Stazione Centrale–L’Aquila: Autolinea dedicata della compagnia ARPA.
Aeroporto di Roma Fiumicino
Collegamento Roma Fiumicino–L’Aquila:
Treno Aeroporto Fiumicino-Roma Tiburtina; Roma Tiburtina-L’Aquila:
Autolinea dedicata della compagnia ARPA.
Autolinea diretta Roma Fiumicino-L’Aquila della compagnia Gaspari.