PROGETTO PER PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI
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PROGETTO PER PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI
PROGETTO PER PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI -Parte Autoscuole- La sensibilizzazione degli operatori delle autoscuole per la promozione di una guida “responsabile” Analisi del contesto Premessa Gli incidenti stradali rappresentano un problema prioritario di sanità pubblica, riconosciuto dall’OMS come una vera e propria “epidemia” Le conseguenze dei traumi stradali sono drammatiche non solo in termini di riduzione della durata della vita, ma anche perché rappresentano, nelle classi di età più giovani, la più importante causa di disabilità grave e quindi di dipendenza. Inoltre, i costi associati a questa patologia sono più alti di quelli determinati da qualsiasi altra malattia. I costi sociali derivanti dagli incidenti stradali comportano infatti per l’Italia un onere che annualmente oscilla tra il 2 e il 3% del PIL. Epidemiologia del fenomeno- alcuni dati umbri In Umbria le statistiche dell’ISTAT indicano che dal 1983 al 2003 sono morte in media 120 persone/anno per incidenti stradali; e diversamente da quanto accaduto in altre Regioni, nonostante l’entrata in vigore della patente a punti il trend non sembra diminuire. Il 50% delle morti per traumi da incidente stradale avviene entro i 45 anni di età, mentre il 25% dei morti sono giovani in età compresa tra i 14 e i 29 anni di età. Si può ipotizzare che questa distribuzione percentuale rappresenti anche la distribuzione delle invalidità e dei ricoveri causati da incidenti stradali. In Umbria ogni anno si registrano: - almeno 240 nuovi invalidi gravi/anno - c.a. 2.400 ricoveri ospedalieri/anno della durata media di 7-.8 giorni - almeno 7.200 accessi al Pronto Soccorso, non seguiti da ricovero. Gli incidenti stradali sono eventi imprevedibili ma prevenibili Il fenomeno è tanto importante quanto è reale la possibilità di controllo. In tale quadro è auspicabile pertanto che quella nuova cultura della sicurezza stradale che ha portato a modificazioni significative del Codice della Strada posa riflettersi ulteriormente in iniziative di prevenzione, come in parte già individuato dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. 1 In questa Regione il problema della prevenzione degli incidenti stradali viene affrontato da diverso tempo, in diverse forme e con esperienze diverse, soprattutto programmi educativi nelle scuole , in collaborazione con ASL, forze di Pubblica Sicurezza, vigili comunali, ecc. L’entità e gravità del fenomeno rendono però necessario utilizzare un approccio integrato e sinergico tra i diversi “ sistemi” : sanità, scuola, trasporti, enti locali, forze dell’ordine, ecc. In quest’ottica vanno le DGR n. 534/06 ; n. 1411 /06 che indicano le misure - Piani regionali – per la prevenzione degli infortuni lavorativi, domestici e stradali . Nel caso specifico degli incidenti stradali gli atti citati individuano: - una linea operativa volta ad attivare un vero e proprio sistema di sorveglianza, - una linea operativa prevenzione, finalizzata a promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione della collettività, sviluppando sinergie tra le diverse istituzioni che si occupano della tematica, e attivando: a) iniziative educative, in collaborazione con l’istituzione scolastica, da realizzarsi nei confronti degli alunni della scuola primaria e secondaria ; b) iniziative , in collaborazione con il Coordinamento delle Scuole Guida, volte a favorire approcci basati su criteri di appropriatezza degli interventi e valutazione di efficacia. Le Scuole Guida , pertanto, in questa prospettiva assumono valore, sia in virtù del ruolo istituzionale ad esse assegnato dal Codice della Strada – art. 123 - , sia per il ruolo strategico nel veicolare messaggi e modelli comportamentali responsabili alla guida. 2 PIANO REGIONALE di PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI PROGETTO AUTOSCUOLE La sensibilizzazione degli operatori delle autoscuole per la promozione di una guida “responsabile” Gli Obiettivi L’obiettivo di un corso di scuola guida è già quello di educare ad una guida sicura e pertanto anche all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza ; la presente proposta formativa ha lo scopo sia di contribuire all’efficacia didattica dei corsi delle Scuole Guida, sia soprattutto di introdurvi alcuni aspetti meno affrontati, finora, quali la relazione tra guida e uso di sostanze psicoattive. A) Obiettivo generale Sviluppare negli educatori delle autoscuole competenze relative alla promozione nei candidati alla patente di guida di comportamenti di guida sicura e responsabile, con particolare riferimento all’uso di sostanze psicoattive B) Obiettivi specifici Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: - conoscere gli effetti delle sostanze psicoattive sul comportamento di guida - progettare una “unità didattica breve” in tema di guida sicura, utilizzando contenuti e modalità di svolgimento coerenti con quanto appreso e sperimentato nel corso Il target Insegnanti e Istruttori di ameno il 40% delle autoscuole della Regione. ( c.a. 80 persone) La scelta delle autoscuole verrà effettuata per adesione volontaria, attraverso la organizzazione, in collaborazione con la UNASCA e la CONFEDERTAII di una assemblea di presentazione del progetto 3 Articolazione del progetto e Tempistica I FASE: giugno- settembre 2007 Assemblea delle Autoscuole reclutamento delle adesioni, reclutamento dei docenti tra gli operatori delle Aziende USL appartenenti ai Servizi di Educazione alla salute, ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, ai Servizi GOAT e Sert e condivisione del percorso didattico attraverso la predisposizione da parte di questi della “ scaletta “ degli incontri e dei materiali organizzazione /logistica II FASE ottobre 2007- giugno 2008 Svolgimento del corso per insegnanti e istruttori di scuola guida da parte di Il corso è articolato in 2 incontri di 4 ore ciascuna, preferibilmente da svolgersi di sabato, a partire dal mese di ottobre 2007 Verranno organizzate 4 edizioni, ciascuna per gruppo di n. 20 persone. I Contenuti Per l’ ASSEMBLEA Presentazione del progetto: a) le motivazioni, con riferimenti epidemiologici in tema di incidenti stradali, b) le autoscuole nella “rete” del progetto c) il corso per le autoscuole L’assemblea può rappresentare essa stessa un momento di sensibilizzazione per coloro che poi non aderiranno al progetto; per gi altri, può essere il primo momento in cui raccogliere alcuni elementi relativi alle aspettative e ai bisogni informativi. Per il I° INCONTRO Analisi dei bisogni e delle aspettative Somministrazione questionari in ingresso Aspetti epidemiologici relativi al fenomeno “incidenti stradali” e conseguenze sulla salute La percezione del rischio negli adulti e nei giovani, con particolare riferimento ad alcol e sostanze psicoattive Il ruolo educativo del personale delle autoscuole e le modalità di approccio al target dei candidati alla patente: processi comunicativi, metodologia didattica efficace 4 Per il II° INCONTRO Le sostanze psicoattive e la guida Gli effetti delle diverse sostanze psicoattive, in particolare l’uso di alcool, sul comportamento di guida, in riferimento alla alterazione dei processi mentali (attenzione, percezione, capacità di giudizio) I i meccanismi di controllo preventivo e a posteriori per una guida sicura in relazione all’uso di sostanze psicoattive prove di valutazione (di gradimento, apprendimento e di esito) tramite questionario e esercitazione (si veda alla valutazione) Metodologia, strumenti, tecniche e ausilii didattici Per i principi di efficacia della educazione di un target adulto, la metodologia che verrà utilizzata non potrà che essere attiva, ovvero improntata a tener conto di motivazioni, esperienze e del punto di vista degli interlocutori, nonché orientata a far percepire l’utilità della esperienza proposta. STRUMENTI/ AUSILII DIDATTICI - PC e videoproiettore - video - lavagna a fogli mobili - materiale di cancelleria TECNICHE Lezione frontale, di tipo interattivo, per alcuni aspetti informativi Lavoro in piccolo gruppo con discussione in plenaria Brainstorming Al termine del corso ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza ed una targa di merito da esibire in ciascuna autoscuola Valutazione a) di esito del percorso formativo Aumento delle conoscenze sugli effetti delle sostanze psicoattive sul comportamento di guida attraverso questionario somministrato all’inizio e al termine del corso Descrizione, tramite esercitazione a coppie, di una breve unità didattica sul tema guida sicura indicandone contenuti e modalità di svolgimento 5 b) della ricaduta In collaborazione con l’UNASCA e CONFEDERTAII verrà realizzato follow up, verificando a distanza di tempo la effettiva realizzazione, da parte delle autoscuole partecipanti al corso, delle “unità didattiche” ipotizzate durante il corso stesso. Compiti delle Aziende Sanitarie territoriali Individuare gli operatori che parteciperanno al progetto; i criteri di individuazione, date le problematiche affrontate, sono l’afferenza ai seguenti servizi: a) Staff/Coordinamenti dell’Educazione alla Salute; b) Dipartimento di prevenzione c) Servizio d’ Igiene/Salute Mentale d) Consultorio giovani e) Servizi SERT- GOAT Bibliografia J.J. Gilbert “ Guida Pedagogica-“ OMS AA.VV. “Prevenzione degli incidenti stradali:promozione d eventi formativi nelle autoscuole”manale operativo e insegnanti e istruttori- ISS AA.VV. Progetto DATIS- rapporto - Istituto Superiore di Sanità DGR n. 1411 del 2/08/06 “ Approvazione progetti esecutivi e relativi cronoprogrammi dei piani regionali d prevenzione degli infortuni lavorativi, degli incidenti domestici e degli incidenti stradali” DGR 1084/05 e 534/06 6