Miopatie traumatiche dell`ileopsoas by DS Corlazzoli
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Miopatie traumatiche dell`ileopsoas by DS Corlazzoli
Close window to return to IVIS in collaborazione con RICHIESTO ACCREDITAMENTO SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI organizzato da certificata ISO 9001:2000 INFORMATION SCIVAC Secretary Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 Cremona Tel. (0039) 0372-403504 - Fax (0039) 0372-457091 [email protected] www.scivac.it Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Miopatie traumatiche dell’ileopsoas Daniele Sebastian Corlazzoli Med Vet, Roma Le lesioni traumatiche del muscolo ileopsoas causano una zoppia a carico del treno posteriore. Distinguere i segni di questa patologia da quelli legati a una compressione lombo-sacrale o a una patologia coxofemorale può essere complesso. Per questo motivo ritengo che conoscere e riconoscere le lesioni traumatiche del muscolo ileopsoas sia importante nella formulazione di un diagnostico differenziale tanto neurologico quanto ortopedico. Il muscolo ileopsoas appartiene ai muscoli sotto-lombari, che originano sulla superficie ventrale delle vertebre toraciche caudali e lombari, e si inseriscono sul bacino e sul femore. I m. sotto-lombari sono: - m. quadrato dei lombi; - m. ileopsoas; - m psoas minore. Sono disposti in piu strati sovrapposti. Il m. quadrato dei lombi è il più dorsale e origina dalle ultime v. toraciche e da tutte le v. lombari. Ventralmente è in contatto con il m. psoas minore nelle ultime toraciche, con il m. psoas maggiore dalla quarta v. lombare. Prende inserzione sulle v. lombari e sulla pelvi e quindi è un muscolo flessore della colonna e della pelvi sulla colonna. Il m. ileopsoas (m.i.p.) giace ventralmente al m. quadrato dei lombi e dorsalmente al m. psoas minore. È composto da un punto di vista anatomico dalla fusione di due muscoli, il muscolo iliaco e il muscolo psoas maggiore. Il m. psoas maggiore origina dai processi trasversi della seconda e terza vertebra lombare dove giace lateralmente al m. quadrato dei lombi. Tramite l’aponeurosi del m. quadrato dei lombi prende inserzione anche sulle vertebre lombari dalla quarta alla settima. Decorre ventralmente all’ileo dove si fonde con il muscolo iliaco che origina dalla superficie ventrale dell’ileo. I due muscoli decorrono fino all’inserzione comune sul piccolo trocantere femorale, posto sulla faccia mediale del femore. Il m.i.p. è un flessore del femore sul bacino. Il m. psoas minore origina dalla fascia del muscolo quadrato dei lombi in corrispondenza delle ultime verterbre toraciche e delle prime lombari. Si inserisce sulla pelvi in corrispondenza dell’eminenza pettinea. È un flessore della pelvi. I pazienti presentati con lesioni traumatiche del m.i.p. sono giovani, attivi e dimostrano zoppie da lievi a gravi. Talvolta nella posizione seduta tendono a mantenere il femore extraruotato per ridurre la tensione sul ventre muscolare del m.i.p. L’esame dell’andatura può essere normale. Le manovre cliniche che evidenziano una lesione del m.i.p sono: - palpazione della muscolatura ventralmente alla colonna lombare - estensione dell’anca e intrarotazione del femore - palpazione dell’inserzione tendinea sul piccolo trocantere - palpazione del ventre muscolare per via transrettale da ore 7 a ore 9 e da ore 3 a ore 5. Le trappole che conducono a una diagnosi errata di sede sono 2: 1) La palpazione della colonna lombo-sacrale quando effettuata appoggiando i pollici dorsalmente e le dita ventralmente, in quanto sollecita tanto la colonna quanto la muscolatura ventralmente a essa. 2) L’estensione della coxofemorale in quanto può evocare dolore sia nelle patologie articolari, sia nelle patologie lombo-sacrali e anche nelle patologie del m.i.p. Nella visita clinica di un paziente presentato per zoppia posteriore è necessario eseguire manovre che evochino algia in singoli distretti. In particolare: - estensione della colonna lombo-sacrale senza estensione dell’anca - palpazione del ventre muscolare o della inserzione tendinea del m.i.p. - movimenti passivi dell’anca senza sollecitare lombosacro e m.i.p. L’ecografia è l’esame di elezione per la conferma del sospetto clinico, a causa della minima invasività e della grande diffusione in medicina veterinaria. TC e RM sono indagini molto sensibili, ma non esistono dati completi in veterinaria; inoltre la necessità di eseguire questi test in anestesia ne riduce il vantaggio. In medicina umana si ritiene che la RM possa avere una sensibilità superiore alle altre metodiche nello studio delle patologie muscolari. In medicina veterinaria i casi descritti non sono sufficienti a definire la sensibilità di ecografia, TC e RM nello studio di questa patologia. Ecograficamente è necessario localizzare le vertebre lombari e il tessuto adiposo sottolombare, il m.i.p. giace tra queste due strutture. I reperti ecografici tipici sono rappresentati da: - aumento di volume del muscolo; - aree di ipoecogenicità; - aree di iperecogenicità. L’aumento di volume può essere associato a edema ed è più frequente nelle fasi acute. L’ipoecogenicità è associata a emorragia acuta, o accumulo di fluidi interstiziali. Aree di iperecogenicità sono state descritte in associazione a lesoni croniche del m.i.p. e si ritiene che rappresentino aree di fibrosi o di mineralizzazione ectopica. Il trattamento consiste in riposo assoluto e utilizzo di brevi cicli di antiinfiammatori. La prognosi è buona, tuttavia in alcuni soggetti può essere necessario ricorrere a tenectomia del m.i.p. Letture consigliate Breur, G.J., et al: Traumatic injury of the iliopsoas muscle in three dogs. JAVMA, Vol 210, No11, 1997, pp 1631-1634. Rossmeisl, J.H., et al: Computed tomographic features of suspected traumatic injury of the iliopsoas and pelvic limb musculature of a dog. Vet Rad, Vol 45, No 5, 2004, pp 388-392. Indirizzo per la corrispondenza: Daniele Sebastian Corlazzoli E-mail: [email protected] This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee