2013_01
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ANNO VIII | NUMERO 1 GENNAIO-FEBBRAIO 2013 Rivista di orientamento nel food service La pasta ripiena artigianale Un mito intramontabile della tradizione da riscoprire con fantasia Arte Italiana nel Mondo Pasta ripiena e letteratura Il tortellino: l’ombelico di Venere Tortellino Bologna A Bologna la tradizione si fa da asporto Istituto Italiano Design Forma e funzione del formato di pasta Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea Ecocal www.agr.unipg.it/ecocal ‘‘Haute Patisserie’’ Gusto e Innovazione nella nuova Carta di pasticceria surgelata Cacao Barry Inspirons vos créations www.cacao-barry.com BARRY CALLEBAUT ITALIA - Viale Milano Fiori - Strada 1 - Palazzo E/2 - 20090 Assago (Mi) -TEL +39 02 575 144 87 - FAX +39 02 575 183 51 COLOPHON INDICE ANNO VIII NUMERO 1 In questo numero GENNAIO FEBBRAIO 2013 Spazio alle Regioni Nr. iscrizione 45/2006 R.P. Tribunale di Perugia 01/08/06 ISSN2239-4176 7 www.rivistaorizzonte.com Editore Innovazione Srl Via Garibaldi, 93 - 06063 Magione (PG) Tel. 075 8472263 Fax 075 8478170 Ufficio Pubblicità [email protected] Direttore Responsabile Elena Capuccella Redazione [email protected] Collaboratori Cristina Panico Floriana Pucci Giovanni Giorgetti - ESG89 Franco Larato - Accademia del Tortello Cremasco Franco Ivan Nucciarelli - Arte Italiana nel Mondo Federico Spisani - Tortellino Bologna Adalgisa Battaglini - Pasta e Pasticci Anna Baccarani - Surgital Paolo Braconi Jacopo Cossater Enrico Bertoli Gianna Ferretti Mario Giorgio Lombardi Marino Ianni Elis Marchetti Aldo Tistarelli Graziella Martinelli Federico Tonetti Rita Rossetti - Touring Club Italiano Davide Pini Elisa Maestrini Istituto Italiano Design Associazione Cuochi Arezzo Università dei Sapori Massimo Valeri Alessandro Sorci Banca Popolare di Spoleto Progetto grafico e impaginazione Iktome ADV Via Alessi, 28 - 06122 Perugia Stampa Italgraf snc Via Monteneri, 23 - 06129 Perugia 4 ORIZZONTE Editoriale 8 News dalle Regioni Redazione 11 Il tortellino nel web e in libreria Redazione Focus 37 Pasta ripiena in tavola Marino Ianni, Elis Marchetti, Aldo Tistarelli, Graziella Martinelli, Federico Tonetti 42 Il Lazio 44 Le Marche 48 La Toscana 50L’Umbria 52 L’Emilia Romagna Turismo 57 Club di territorio - Nuovo progetto targato Touring Rita Rossetti Console Touring Club Italiano 14 Alimentari: molte luci, poche Marketing ombre 59 Due passi a quattro ganasce Annuari Economici d’Italia Davide Pini 16 L’Accademia del Tortello Cremasco tutela la ricetta Fitness originale 61 I piatti unici Franco Larato - Accademia del Elisa Maestrini Tortello Cremasco 20 Pasta ripiena e letteratura Design Prof. Franco Ivan Nucciarelli 63 Forma e funzione del formato Arte Italiana nel Mondo di pasta 22 Case history: A Bologna la Istituto Italiano Design tradizione si fa da asporto Tortellino Bologna Formazione 24 La pasta ripiena artigianale 64 Corsi a Villa Severi Adalgida Battaglini Associazione Cuochi Arezzo 26 Pasta fresca surgelata Surgital 65 Ricette e Corsi Intervista ad Anna Baccarani Università dei Sapori Responsabile Marketing Surgital a cura di Floriana Pucci Parola agli esperti 29 L’ombelico emiliano e la FISCO & PREVIDENZA mortadella araba 68 Il calendario del contribuente Paolo Braconi 68 Nuovo Redditometro: le voci di 31 Lambrusco e tortellini, la spesa prese in esame dal 2013 tradizione contadina Massimo Valeri Jacopo Cossater LEGGE 33 I tortellini: proprietà 69 Auto concesse in uso a soci nutrizionali Alessandro Sorci Prof. Enrico Bertoli ECONOMIA e Dott.ssa Gianna Ferretti 69 Banca Popolare di Spoleto 35 Il Tortellino emiliano nasce, espansione e vicinanza al vive e muore in brodo territorio Mario Giorgio Lombardi Banca Popolare di Spoleto Editoriale Ode al tortellino Elena Capuccella Direttore “Q uale cibo sopraffino è il felsineo tortellino: dentro al brodo di cappone te lo mangi in un boccone, se poi metti panna o ragù, te lo gusti ancora di più Con le uova e la farina già la sfoglia vien divina, ben tirata al matterello, il segreto è proprio quello. Il ripieno è tanto ricco: varie carni insiem ci ficco e di Parma il buon prosciutto, il formaggio soprattutto, parmigiano grattugiato, tutto bene amalgamato con un uovo, pepe, sale, la moscata nel finale. Sul ditino attorcigliato, bello, tronfio, ben formato, assomiglia all’ombelico delle donne... e più non dico. Poi, se vuoi finire bene questo pasto, ti conviene sorseggiare con lentezza quel buon vin che dà l’ebrezza, spumeggiante e vigoroso, che è il Lambrusco... e buon riposo!” Giovanni Crisostomo Il PROSSIMO numero sarà dedicato al SALE I l tortellino: la pasta farcita più famosa e desiderata al mondo di cui, in molti, si contendono la paternità anche se oggi è Bologna la custode e l’ambasciatrice dei tortellini. Sua maestà il tortellino è figlio però di un’altra grande invenzione: la pasta sfoglia e ancora oggi quest’ultima è un importante indice di qualità per il sapore e il gusto del tortellino stesso. Infatti dal “làganon” dei Greci o forse dalle “làganae” dei Romani, probabilmente ci fu qualcuno che chiuse i due lembi della “làgana” per raccogliervi all’interno i legumi bagnati d’olio, ponendola sul fuoco per cuocerla come ne scrissero Anteo e Archestrato nel IV sec. A. C. Quel primo rudimentale sacchetto, era già un involto di sfoglia, una sorta di tortello quindi. Il tortellino nasce così dall’inventiva del momento, dall’impronta di una gestualità casuale che ha ispirato la mano a chiudere i lembi della pasta invece di mescolarla ai legumi o alla carne. Abbandonando il passato, oggi il tortellino è la conferma che la cucina prima e la gastronomia poi, sono il prodotto di improvvise invenzioni, di felici intuizioni, di intelligenti accostamenti ma anche di continui conflitti, bisticci e riconciliazioni tra la cucina del momento e l’arte in cucina, ossia la creatività. Creativo il tortellino lo è di certo perché nasce dal “lavoro sapiente delle mani” che impastano la sfoglia. Questo sacchettino dalla panciuta forma, che sembra ispirarsi all’ombelico di Venere, piace da Nord a Sud, da Est a Ovest, tanto da diventare l’ombelico della cucina italiana. Lo dimostra la grande attualità di questa pasta che continua ad essere protagonista della tavola e della cucina. Il tortellino della post modernità non è più solo classico con il brodo di cappone, ma indossa abiti nuovi. Molte sono le varianti di ripieno che possono caratterizzare questa pasta: dalla farcitura con vitello, maiale e mortadella alle più innovative con farce di mela e lenticchia, bucce di Da questo numero abbiamo aumentato mandarino, indivia e prosciutto, erbetla foliazione e siamo passati da 64 a 72 te e cioccolata. La passione per questo pagine con una elegante rilegatura in formato di pasta non solo ha portato ad brossura per offrirvi una rivista sempre un’ampia rivisitazione degli ingredienpiù ricca di contenuti, di ricette e di ti utilizzati per il ripieno, ma anche ad approfondimenti; inoltre, sempre a una trasformazione delle abitudini di partire da questo numero, la rivista consumo, come testimonia l’innovativa offrirà approfondimenti anche sull’Emilia formula dei tortellini da passeggio speRomagna. Stiamo crescendo con l’obiettivo rimentata a Bologna di recente. di essere sempre più vicini ai professionisti della ristorazione e dell’ospitalità offrendo un punto di vista sempre aggiornato e attento nel settore. Buona lettura! Orizzonte è ancora più nuovo! News dalle regioni News dalle Regioni MARCHE 17 Feb Fiera Nazionale del Tartufo Acqualagna (PU) Una kermesse dedicata al diamante della tavola, dal profumo aromatico e dal sapore dolciastro. Nel Palatartufo di Piazza Mattei al centro di Acqualagna si potranno acquistare il tartufo fresco, i suoi derivati e le specialità alimentari del territorio. In aggiunta per l’occasione verranno allestite esposizioni di prodotti tipici artigianali del territorio e sarà possibile gustare i numerosi piatti al tartufo presso gli appositi stands gastronomici e nei ristoranti del paese, che non mancheranno di creare menu a tema con tartufo nero e bianco da combinare alle carni, agli oli, alle uova in tante irresistibili versioni. 8 ORIZZONTE Gli eventi trascorsi, attuali e futuri. Oltre a Marche, Lazio, Toscana e Umbria, da questo numero diamo il benvenuto all’Emilia Romagna. MARCHE 19-20 gennaio La Festa del Nino 2013 Sant’Andrea di Suasa (PU) Una due giorni intensa e affollata di appuntamenti, incontri ed eventi dedicati al Nino “il maiale”, uno degli emblemi della cultura alimentare del territorio marchigiano e dell’Italia in genere. L’edizione del 2013 approfondirà, attraverso un calendario molto vario, il profondo legame con le tradizioni e le gestualità antiche, concrete e pragmatiche, ma anche il suo essere un’icona del lavoro, del risparmio e del saper fare. Ricordando quello che effettivamente il Nino ha rappresentato nel corso dei secoli e cioè una fonte insostituibile per il sostentamento delle famiglie contadine anche nei periodi peggiori. In più Il Nino, ovvero il maiale, cardine ed emblema stesso della cultura gastronomica contadina si confronterà con altri potenziali protagonisti del calendario della mensa e delle ricorrenze religiose, pietanze che sono simboli oltre che tracce di cultura materiale. L’appuntamento servirà a riscoprire con occhi nuovi un bagaglio di tradizioni locali partecipando ad un prezioso momento di festa e confronto, riflessione e degustazione tra le tradizioni del suino nella mensa delle altre province marchigiane. LAZIO 16 Gen Festa della Frittella di Cavolfiore Tuscania (VT) Una giornata dedicata ad un piatto tipico locale molto amato. Dalle prime ore del pomeriggio si allestisce un “padellone” posto nella principale piazza del centro storico, e si friggono migliaia di frittelle di cavolfiore coltivato nella maremma laziale. Questo spuntino a km 0 è servito caldo e fragrante, spolverato di sale o di zucchero a velo. Un tempo principe delle tavole contadine il cavolfiore è ancora oggi molto utilizzato, soprattutto a Tuscania, che ne vanta una notevole produzione. Ricchissimo di minerali e vitamine, eccezionalmente depurativo, il cavolfiore ha una caratteristica unica: non contiene glutine e, quindi, può essere mangiato sia dai diabetici che dai celiaci. TOSCANA 4-7 Feb Fiera del cioccolato artigianale Firenze Torna a Firenze, in Piazza della Repubblica, la Fiera del Cioccolato Artigianale, dal 4 al 7 febbraio, l’atteso appuntamento col cioccolato d’autore, grazie anche alla confermata presenza dei migliori maestri cioccolatieri italiani ed esteri che fanno di questa mostra mercato un’opportunità irrinunciabile per tutti coloro che apprezzano il miglior cacao lavorato con sapiente maestria. Espositori, maestri del cioccolato artigiano e tante golose tentazioni da vivere nella splendida cornice della città brunellesca. UMBRIA 16-20 Feb Expo Tecnocom Bastia Umbra (PG) Si terrà a Umbriafiere a Perugia dal 16 al 20 febbraio la XII edizione di EXPO TECNOCOM, rassegna biennale nazionale dedicata a tecnologie, prodotti e arredi per il settore ho.re.ca. e arte bianca. La Rassegna è un’occasione unica per le aziende leader protagoniste di presentare ai decision makers le ultime novità nei settori tecnologie & servizi, arredamenti, forniture, attrezzature, impiantistica, food & beverage. La manifestazione, in perfetta sintonia con le richieste del sempre crescente numero di visitatori, incarna inoltre un’opportunità privilegiata di incontro tra domanda e offerta, agevolando il contatto con il proprio mercato di riferimento e ottimizzando il confronto diretto con tutti gli operatori di settore che vogliano avviare o rinnovare la propria attività, rendere migliore il servizio offerto, risparmiare sui costi e potenziare il volume di affari. Questa edizione di Expo Tecnocom annovererà tra i partecipanti anche Innovazione S.r.l., editore di Orizzonte, che presenterà i propri servizi relativi al noleggio di mezzi refrigerati e non, e all’editoria con tutte le novità in programma per la prossima stagione. UMBRIA Un progetto salvalibri dall’INTRA Collazzone (PG) Un interessante progetto per salvaguardare e tutelare i libri, patrimonio fondamentale del sapere collettivo. Si tratta dell’idea portata avanti da INTRA associazione umbra di volontariato, che sta creando nei piccoli abitati dell’Umbria, attraverso una generosa rete di supporto formata da editori e amanti dei libri, delle “biblioteche tematiche e multilingue dei libri salvati” allo scopo di svilupparne le conoscenze e rivitalizzarne i luoghi con le Rivista di orientamento nel food service 9 News dalle regioni più svariate iniziative culturali, educative e ricreative. Il tema di ciascuna “biblioteca” è scelto dagli abitanti stessi in funzione dei loro usi, costumi, tradizioni, produzioni e interessi. Attualmente questa rete ha generato circa 40 biblioteche in tutto il territorio umbro e tutti possono liberamente contribuire ad arricchire questi luoghi del sapere dando liberamente i propri libri usati. Al momento ad esempio è attiva la ricerca di libri, testi e documenti inerenti il tema “Pane, Forni e Focolari”. Il materiale confluirà nella “biblioteca dei libri salvati” di Collazzone. Per raccogliere ulteriori informazioni sull’associazione e la mappa delle biblioteche di libri salvati attivate sul territorio è possibile consultare il sito: www.intra-umbria.eu. Emilia Romagna 24-26 Feb Ponte dei Sapori 2013 Fontevivo, Trecasali, S. Secondo (PR) Sulle rive del fiume Taro si conservano meticolosamente ricette di prodotti come il Fiocchetto, la Spalla e il Parmigiano Reggiano. Trecasali, San Secondo e Fontevivo, tipici paesi guareschiani, sono la culla di queste e altre prelibatezze che si potranno gustare durante la staffetta culinaria “Ponte dei Sapori”, in programma per questa VII edizione 2013, dal 24 al 26 febbraio 2013. Come sempre i sapori tipici, in particolare le norcinerie e i pregiati prodotti di salumeria, saranno il fulcro di questa kermesse culinaria che di anno in anno attrae un numero sempre maggiore di visitatori. Imperdibile il pranzo collettivo domenicale con i cappelletti di magro, ma interessanti anche le tante iniziative a corollario della manifestazione che permetteranno a tutti i visitatori di approfondire l’identità di questi luoghi attraverso laboratori dimostrativi di antichi mestieri contadini, workshop di creazioni di zucchero, decorazioni di alta pasticceria, l’arte della panificazione, mostre-mercato e mercatini biologici con stand da tutte le regioni d’Italia, visite guidate a castelli e caseifici, musica e presentazioni di ricettari. 10 ORIZZONTE Emilia Romagna 23-26 Feb I Prossimi appuntamenti di “Sapore Tasting Experience” è un appuntamento dedicato a chi vuol conoscere il futuro della ristorazione extradomestica. A disposizione otto padiglioni dell’ala ovest del quartiere fieristico riminese per aggiornarsi su gusti, riti e tendenze di un mondo la cui domanda è in continuo mutamento. “Più di una vetrina, SAPORE sarà una vera… tasting experience – conferma il direttore di business unit - grazie ai tanti nuovi prodotti in mostra e alle tante proposte: gli show cooking con chef stellati, i corsi di Sapore University, le degustazioni guidate, le specialità birrarie da tutto il mondo, oltre a convegni per analizzare le ultime tendenze e casi di successo nel mondo della ristorazione”. In esposizione una panoramica completa di prodotti e tecnologie dal mondo catering: pasta, birra, pesce, pizza, olio, vino, specialità regionali, surgelati. Sempre all’interno di Rimini Fiere, nelle stesse date, prende l’avvio il progetto RHEX Rimini Horeca Expo, che nasce dall’esperienza di SIA Guest e Sapore in risposta all’evoluzione internazionale dei mercati di riferimento e si rivolge al mondo della ristorazione e dell’ospitalità. Le aziende partecipanti presenteranno in anteprima nuovi modelli di business, format facilmente replicabili e corsi di gestione manageriale. NEWS ITALIA Campionato Italiano di Cioccolateria: Sandy Astrali è l’ultima finalista Ad aggiudicarsi la vittoria dell’ultima tappa per le Selezioni Nazionali del Campionato Italiano di Cioccolateria, svoltasi a Bologna durante l’ottava edizione di Cioccoshow è la padovana Sandy Astrali che così vola al Sigep di Rimini il 19, 20 e 21 gennaio 2013. Per tutto questo periodo, di città in città, i concorrenti si sono misurati con il tema “L’Architettura del gusto” attraverso una gara molto impegnativa e di alto livello che ha messo a dura prova i partecipanti, sia per le abilità tecniche richieste sia per la lunga durata - 8 ore e trenta minuti senza interruzioni. Ai concorrenti si chiedeva di realizzare, in linea con il tema selezionato, tre prodotti di cioccolateria artigiana quali: un pezzo artistico in cioccolato interamente realizzato in diretta, una pralina ad immersione con cioccolato temperato a mano e infine una ricetta tradizionale della pasticceria italiana rivisitata in chiave moderna. La tappa di Bologna era l’ultimo scalino per accedere al Campionato italiano di cioccolateria, ed è stata presieduta da una giuria d’eccezione costituita dal Maestro Cioccolatiere Gianfranco Rosso, Presidente del Comitato Esperti, affiancato da Danilo Freguja, dal 1996 “Ambasciatore Italiano del Cioccolato” nel mondo e composta da pasticcieri e cioccolatieri di spicco. Il plauso di questa giuria d’eccellenza è andato alla pasticcera Sandy Astrali finalista di questa tappa a cui spetta anche il riconoscimento per la Miglior Pralina ad Immersione, grazie ad una singolare composizione di gusto per la pralina L’insolito Qubo, cremino gianduja, limone e pepe rosso avvolto da un abbraccio di cioccolato fondente. IL TORTELLINO in libreria ______ L’italia della pasta Cristina Ortolani, Touring editore 2003 Dopo il pane, la pasta è uno dei primi alimenti artificiali elaborati dall’uomo e oggi rappresenta il cibo più diffuso al mondo. È in Italia però che la pasta è diventata cibo identitario: parlarne significa fare riferimento alla cultura, alle abitudini, allo stile di vita del Bel Paese. Questo volume racconta storia, produzione e diffusione di questo alimento con una trattazione dettagliata e piena di curiosità. Inoltre una seconda sezione descrive i principali formati di pasta regionale (fresca, secca, di grano duro, all’uovo o ripiena) con una ricetta tipica per regione e la terza parte raccoglie una collezione di oltre 650 realtà imprenditoriali che lavorano nel settore della pasta, dalla produzione alla ristorazione, complete di indirizzi e notizie utili. IL TORTELLINO nel web ______ www.tortellini.it Sito dove è possibile reperire un’ampia serie di informazioni sull’identità storica, culturale e letteraria di questa appetitosa pasta ripiena che non finisce mai di incantare il palato di tutti noi. Il sito contiene un’accurata recensione storica del tortellino, dalle origini fino ad oggi passando per le tradizioni e accennando a tutta una galleria di formati delle paste ripiene, che afferiscono alle diverse tradizioni gastronomiche locali. è inoltre possibile consultare alcune ricette che prevedono l’impiego in più varianti di questa pasta ripiena e farsi un’idea del suo apporto calorico. ______ www.pastaround.com Un giro intorno al pianeta della pasta, piatto che esprime la fantasia degli italiani, da sempre famosi come popolo creativo anche in cucina dove con dei semplici elementi base - uova, farina, un pizzico di sale e un ripieno a scelta - sono riusciti a creare delle paste imbottite straordinarie, dalle forme e dai contenuti svariati, divertenti e originali. Il sito contiene una gallerie di ricette ma soprattutto una descrizione accurata delle differenze che sussistono tra i vari formati di pasta ripiena: dagli anolini a forma di cappello. ai tortelli quadrati chiamati anche ravioli senza tralasciare i famosissimi cappelletti bolognesi. ______ www.mychef.tv Un canale you tube on line che racconta la cucina di qualità, sana e sapientemente realizzata. Al centro di questo progetto il desiderio di tramandare la passione di un’arte praticata con maestria dai migliori chef e apprezzata dai veri amanti del cibo. Una preziosa risorsa per scoprire i segreti che stanno dietro la realizzazione di piatti semplici così come delle preparazioni più complesse, all’interno di questo canale troverete anche una sezione dedicata alla preparazione dei diversi formati di pasta fresca ripiena eseguiti nelle ricette di chef d’autore. attorno alla cultura del cibo: i più di quaranta contributi, alcuni con taglio scientifico, altri con intento prettamente divulgativo, altri ancora animati da autentica vena poetica, danno vita ad un “piatto confezionato con tanti ingredienti che ciascun lettore potrà assaporare a proprio piacimento..”, con il piacere di conoscere non tanto gli ingredienti, ma soprattutto la storia di un piatto, sapendo che anche la geografia di un luogo ne determina i sapori. ______ D’ARTEGNAM. Dalla cucina della sopravvivenza all’arte del gusto tra Bologna, Ferrara e Modena A cura di Tiberio Artioli, Pendragon 2011 ______ Mica solo tortellini! Una volta a Bologna si mangiava così. 70 ricette della tradizione popolare. Luigi Lepri, Pendragon 2008 Un libro di studio e ricerca culinaria attorno alle consuetudini alimentari di luoghi di frontiera che, pur contaminando le rispettive tradizioni, hanno conservato le loro peculiarità. Un testo originale che unisce le particolarità enogastronomiche di un territorio, le eccellenze che lo rendono un unicum a livello nazionale e mondiale; un territorio in cui il continuo scambio fra tradizione e innovazione genera innumerevoli prodotti DOP e IGP con deliziosi risultati sulle tavole interpretati da chef come Alessandra Buriani, che nel libro presenta quattro menu stagionali completi. Non solo ricette tuttavia, ma anche racconti e aneddoti, storia e ricordi L’immaginario collettivo vuole che nella città dotta e grassa si mangi molto bene e il piatto emblema di questa dichiarazione d’amore per la buona tavola sono i tortellini; eppure Bologna non è solo fatta di tortellini, molti sono i piatti che appartengono alla tradizione gastronomica di questa città. Ricette golose e appetitose, dalla cotoletta alla bolognese, al friggione, al bollito, alla torta di riso tutte specialità che sono esplorate in questo vademecum gastronomico deciso a ripercorrere passo passo tutte le tappe di una cucina verace, intensa e sostanziosa come quella bolognese. Rivista di orientamento nel food service 11 P 64 FOCUS Annuari Economici d’Italia Alimentare: molte luci, poche ombre ESG89 Group analizza i bilanci delle top aziende del comparto GIOVANNI GIORGETTI Direttore Centro Studi Economico e Finanziario ESG89 www.esg89.com l l “Centro Studi Economico e Finanziario ESG89” ha recentemente analizzato le top companies del comparto alimentare attraverso la consueta analisi dei bilanci ufficiali depositati nelle Camere di Commercio. La Lombardia è la regina per densità di player fra le regioni d’Italia con il 17,75%, seguita dall’Emilia Romagna con il 15,31% e dal Veneto con il 12,32%. Poi ancora il Piemonte, la Toscana e la Campania con il 6,44%, prima regione del Sud. Nel novero delle top aziende il 3,88% supera il fatturato di 100mln di euro, mentre la fascia di valore più densa di operatori è quella compresa fra 10 e 50mln di euro con il 24,45%. Questo è un indicatore molto importante e sta a sottolineare il grado di salute del comparto sorretto prevalentemente dalle medie imprese. Il 77,40% delle società analizzate chiude l’esercizio in positivo. Un dato questo molto incoraggiante che supera molti altri comparti del manifatturiero italiano. PARMALAT SPA è la società più importante del comparto con 4.531.300.000 euro di fatturato e utile netto a quota 170.900.000 euro, seguita da FERRERO SPA a quota 3.134.451.000 euro e da BARILLA G. E R. FRATELLI SPA con 2.392.525.000 *BRICS: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica 14 ORIZZONTE euro di fatturato e un utile netto di 204.982.000 euro. Ottima la performance, inoltre, di DAVIDE CAMPARI MILANO SPA che con un fatturato di 1.274.200.000 euro chiude il bilancio di esercizio con un risultato netto di 159.800.000 euro. Trend quindi in salute per il comparto che prevede per il futuro anche nuove assunzioni. In tempi di crisi, i punti di forza sono da cercare nella tradizione e in Italia quella culinaria è molto consolidata. Il Bel Paese, che si è sempre distinto per la qualità e la varietà dei suoi prodotti alimentari mostra nel settore una vitalità che va ben al di là della capacità di tenuta. La crisi, nell’industria alimentare italiana c’è stata, ma dopo alcuni anni di negatività, il settore sta mostrando una buona capacità di crescita. L’export sta crescendo e i nuovi mercati, soprattutto quelli emergenti del BRICS*, stanno valutando positivamente le caratteristiche uniche del Made in Italy. Anche in questo comparto, infine, l’e-commerce sta riscoprendo un percorso di grande interesse e la ‘rete’ in generale sta offrendo la grande opportunità della fidelizzazione della clientela in Italia e nel mondo. FOCUS Accademia del Tortello Cremasco L’ Accademia del Tortello Cremasco tutela la ricetta originale L a cultura gastronomica del territorio Cremasco affonda le sue radici tra le cucine della pianura padana, nelle tradizioni contadine e trae spunti e vigore dalle varie vicissitudini che questo territorio di notevole importanza strategica ha vissuto a partire dall’epoca dei Liberi Comuni. A Crema è possibile trovare una cucina caratterizzata dalla presenza di pregiati animali da cortile come l’anatra e l’oca e dal largo uso del maiale, presenti nelle grandi cascine del Cremasco. La vera specialità sono i tortelli; sono il piatto delle feste e vengono preparati secondo una ricetta che negli anni ogni famiglia ha provveduto a personalizzare pur mantenendo gli ingredienti base; i “turtei”, come vengono chiamati in dialetto, sono fatti con una pasta povera di sola acqua e farina chiusa a formare un sacchettino con all’interno un ripieno composto da cedro candito, amaretti scuri, uvetta, mostaccino (biscotto locale, speziato), formaggio grattugiato e noce moscata. Questi grandi protagonisti della tavola riflettono appieno il significato di prodotto tipico essendo preparati solo ed esclusivamente nei 54 comuni che compongono la Diocesi di Crema. Per valorizzare i tortelli ogni anno, nella settimana di Ferragosto, si tiene la Tortellata che attraverso la vendita dei tortelli raccoglie fondi per la beneficenza. Nei mesi di Ottobre e Novembre alcuni ristoranti cremaschi danno vita alla Rassegna “A tavola con la tradizione cremasca” che permette a tutti i buongustai di poter conoscere i sapori del territorio preparati ad arte con una passione particolare per tutto ciò che rappresenta la propria terra. Sulla scia di questa tradizione culinaria un gruppo di appassionati della cucina di una volta ha dato vita all’Accademia del Tortello Cremasco, per lo studio, la conservazione e la divulgazione della ricetta originale di questo piatto tipico dolce e con il ripieno di mostaccino, a differenza di quello 16 ORIZZONTE Mantovano che è a base di zucca. L’accademia è aperta a tutti coloro che condividono la passione dei suoi fondatori. Scopo degli associati: valorizzare la ricetta originale, attraverso l’assaggio dei tortelli in ristoranti e trattorie del territorio e dare un giudizio imparziale sui tortelli assaggiati. La ricetta del Tortello Cremasco si pensa sia nata attorno al 1650, anche se qualche attento storico locale la data prima, adducendo a motivazione l’uso della noce moscata, spezia disponibile grazie alle importazioni della repubblica veneta, di cui Crema faceva parte. “Nella mia ricerca personale - dichiara il Presidente dell’Accademia Franco Larato - “ho trovato notizie sulla preparazione di questo piatto attorno agli anni 1750/1780 con una grande variazione di ingredienti rispetto ad oggi (il gusto era molto più speziato). Tuttavia per avere notizie certe bisogna aspettare la fine del 1800 quando il tortello veniva confezionato con gli ingredienti attuali. Le ricette non erano tutte uguali, ma risentivano del paese di provenienza (ogni campanile aveva la sua ricetta). La cosa più curiosa è stata che coloro che abitavano in Crema-città avevano ricette molto diverse dal circondario, che a loro volta caratterizzavano il piatto con un ingrediente particolare”. Proprio a partire da questa ricerca volta a riscoprire la “vera” ricetta del Tortello Cremasco è nata l’Accademia che si occupa della ricerca e diffusione della vera ricetta del Tortello con la stesura di una ricetta definita “storica” premiando con un diploma la perfetta esecuzione del piatto. Franco Larato Presidente Accademia del Tortello Cremasco Saremo presenti a Expo Tecnocom c/o Umbria Fiere - Bastia Umbra (PG) dal 16 al 20 Febbraio Rivista di orientamento nel food service 17 La passata pensa in grande. Valfrutta Granchef ha grandi qualità, anche per grandi quantità! Nasce la Passata Vellutata in busta da 5 kg, dedicata alla Ristorazione Collettiva. Densa, versatile, genuina, è adatta a tante ricette diverse: primi, secondi e specialità con la massima resa nel minimo tempo. La nuova Passata Vellutata Valfrutta Granchef non teme i grandi numeri! 800.123.533 valfruttagranchef.it FOCUS Arte Italiana nel Mondo Pasta ripiena e letteratura Fig. 1 Assisi, Sacro Convento di San Francesco: Giotto e aiuti, L’Approvazione della Regola Prof. Franco Ivan Nucciarelli Direttore Scientifico e Autore Associazione Arte Italiana nel Mondo www.arteitaliananelmondo.org U na volta a marcare le differenze sociali a prima vista era il vestiario. I ricchi sfoggiavano abiti tagliati in tessuti tinti con sostanze rare e costose, spesso importate da lontano, che mantenevano a lungo inalterato il colore originario. I poveri si vestivano con stoffe tinte in casa con sostanze a buon mercato, ma i colori poco duraturi presto assumevano tonalità spente, beige e grigiastre, impietosa denuncia del loro scarso valore. Di questi due mondi, distinti soprattutto dall’impatto cromatico degli abiti, la pittura offre chiare testimonianze: nei dipinti antichi solo la Madonna, gli angeli, i santi e i personaggi autorevoli indossano abiti dai colori squillanti. Un esempio illuminante al riguardo è offerto da un affresco ad Assisi nella Basilica Superiore del Sacro Convento di San Francesco, l’Approvazione della Regola, in cui i due gruppi a colloquio sono contrapposti grazie alla gamma cromatica: il papa e la sua corte appaiono nei loro smaglianti abiti protocollari; i Francescani, raggruppati in ginocchio ai piedi del pontefice, indossano l’umile saio marrone, che li fa somigliare a zolle di terra (fig. 1). L’altra gran differenza, meno evidente, ma più sostanziale, passava per la cucina, non solo per la diversa quantità di vitto disponibile, ma per le abissali differenze qualitative: cibi rari e molto elaborati per i ricchi; cose semplici e reperibili non lontano da casa per i poveri, la cui dieta era composta quasi esclusivamente da cereali e legumi. Annibale Carracci, infatti, quando negli anni Ottanta del Cinquecento decide di introdurre nella pittura un tema rivoluzionario per quei tempi, ritrae un contadino poveramente vestito e seduto a tavola davanti a una scodella di fagioli (fig. 2). In questo panorama di ristrettezze, un piatto di pastasciutta ben condito era già un gran premio per i ceti meno abbienti; cappelletti, tortellini, ravioli e simili erano un vero e proprio mi- 20 ORIZZONTE Fig. 2 Roma, Galleria Colonna: Annibale Carracci, Il Mangiafagioli raggio. Le paste ripiene tuttora sono fra i piatti più importanti in qualsiasi menu, anche perché le più dispendiose. Non è un caso che una delle regioni in cui la tradizione delle “paste ripiene” è più consolidata sia l’Emilia Romagna, area notoriamente ricca già al tempo degli antichi Romani, per il suolo agrario d’eccezionale fertilità, le favorevoli condizioni per l’allevamento del bestiame e la posizione strategica sulle grandi vie di comunicazione, che rendeva e rende tuttora la regione un mercato naturale. Seguono a ruota Lombardia, Veneto, Marche, tutte regioni contrassegnate da floride condizioni economiche. Il costo e la qualità degli ingredienti, i lunghi tempi di preparazione, comunque, rendevano le “paste ripiene” poco frequenti anche sulle tavole dei ricchi e tradizionalmente erano riservate alle festività maggiori o agli ospiti di riguardo. In tempi più recenti la maggiore disponibilità economica e l’abbandono di molte tradizioni hanno fatto sì che ravioli, tortellini e cappelletti siano disponibili e figurino nei menu dei ristoranti tutto l’anno. La pasta ripiena alle spalle ha una storia, che risale, se non più indietro, almeno al Medio Evo. Fra le pagine più divertenti del Decameron, nella III novella dell’VIII giornata, quando un buontempone fiorentino decide di prendere in giro Calandrino, gli descrive il paese di Bengodi, situato nella lontana terra dei Baschi. Nella favolosa contrada, non solo le vigne sono legate con le salsicce, ma il panorama è dominato da un’alta montagna di formaggio parmigiano grattugiato, sulla quale la gente ha come unica occupazione preparare maccheroni e ravioli, bollirli in brodo di cappone, per poi distribuirli gratuitamente: chiunque ne prende quanti ne vuole. Naturalmente queste prelibatezze vanno accompagnate dal vino adatto. Nessun problema: ai piedi della montagna scorre un fiumicello di vernaccia di prima qualità, senza neanche una goccia d’acqua! FOCUS CASE HISTORY A Bologna la tradizione si fa da asporto B ologna: oltre 40 km di portici, l’ombra lunga delle due torri, le osterie e gli immancabili tortellini. Qui il tortellino è di casa; piatto forte della tradizione emiliana, è l’emblema culinario di questa regione generosa, aperta, cordiale e genuina. Un simbolo della tradizione che oggi va a passeggio per le strade della città, seguendo la regola del take away, ma in modo del tutto originale. A condurlo fuori dal piatto e dalla tavola, Federico Spisani, giovane e ardito imprenditore, che da poco meno di un anno ha aperto un negozio in Via Cesare Battisti, nel cuore della città, dove è possibile gustare deliziosi tortellini da asporto. Il locale, che non poteva che chiamarsi “Il Tortellino” è un interessante crocevia tra tradizione e innovazione, artigianalità e rito metropolitano, una formula inedita che propone tutta la qualità della specialità emiliana in una grintosa versione street. “L’idea - ci racconta lo stesso Federico - nasce dal desiderio di offrire un prodotto di alta qualità, realizzato a regola d’arte nel rispetto della migliore tradizione locale, in una versione però più agile, fruibile a tutti e accessibile economicamente”. Desiderio perfettamente realizzato, perché qui il brodo si spina in un comodo bicchiere di polistirolo che conserva il calore e la fragranza del cibo, si aggiungono i tortellini e mu- niti di cucchiaio in legno si può tranquillamente pasteggiare in giro per la città. Federico ci tiene a sottolineare che dietro le quinte di questa avventura imprenditoriale, ad azionare i motori del progetto, c’è un laboratorio artigianale pilotato dalle “sfogline d’oro”, signore di 60 anni con i segreti della pasta fresca nelle mani e da Carla la regina indiscussa del mattarello. Tutto questo per dire che pur essendo un prodotto pensato per un consumo più agile, non c’è nulla di veloce nella preparazione dello stesso, che avviene all’insegna di ritualità secolari tramandate di generazione in generazione. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 11 alle 24; assieme al “piatto forte” è possibile mangiare sempre nella formula asporto anche tagliatelle, lasagne, polpette con i piselli. Si può anche comodamente ordinare on line ed usufruire della consegna a domicilio. Un servizio completo allineato alla velocità dei nostri giorni e capace di trasportare in essi la passione, l’eccellenza e la qualità della gastronomia tradizionale. Forse è proprio questo sapiente connubio a fare il successo de “Il Tortellino” frequentato indifferentemente da bambini, ragazzi, adulti, ma anche da signore di 80 anni. Una formula che convince e che, ci rivela Federico, si ha tutta l’intenzione di esportare in altre città italiane, come Roma e Milano. In poche parole…tenetevi pronti, il viaggio del tortellino è appena iniziato! TORTELLINO BOLOGNA Via C. Battisti 17/A - Bologna www.tortellinobologna.com 22 ORIZZONTE FOCUS GASTRONOMIA La pasta ripiena artigianale Un mito intramontabile della tradizione da riscoprire con fantasia D eliziosi bocconcini artigianali, veri e propri gioielli di sapore, le paste ripiene sono golose tentazioni che impreziosiscono la nostra tavola e in particolare la tavola delle feste. Diverse nella forma come nella tipologia di ripieno utilizzato le tre varianti più diffuse sono: Il RAVIOLO, piccolo taglio di pasta fresca di forma rettangolare intagliato con una rotella dentata che conferisce ai bordi del raviolo la caratteristica sagoma dentellata e solitamente farcito, nella versione classica, con un ripieno di ricotta e spinaci; Il TORTELLINO pasta ripiena di dimensioni inferiori rispetto al cappelletto, di forma quadrata che viene chiuso a “pinzo” avvicinando due lembi di pasta e girandoli ad anellino intorno al dito; Il CAPPELLETTO pasta ripiena tipica della gastronomia umbra, specialmente nel periodo delle feste, possiede una forma circolare ottenuta con l’uso di uno stampino rotondo, o del più tradizionale bicchiere, come erano solite fare le massaie di un tempo. Come il tortellino è farcito con un ripieno di carne. Altra importante differenziazione da tracciare parlando di tortellini e cappelletti riguarda il tipo di lavorazione a cui è sottoposta la carne usata per il ripieno. Come detta la tradizione emiliana e modenese il ripieno dei tortellini è preparato con lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano, uova e noce moscata ed è lavorato a crudo; mentre i cappelletti della versione umbra sono farciti con un misto di carne magra di vitello, di maiale, di pollo o tacchino e mortadella; ma il tutto rigorosamente 24 ORIZZONTE a cura di ADALGISA BATTAGLINI di PASTA e PASTICCI Laboratorio artigianale con lavorazione esclusivamente a mano Castiglione del Lago (PG) cotto prima di essere utilizzato per confezionare il cappelletto. A rendere speciale la pasta ripiena, oltre al convincente incontro tra carne e pasta è però soprattutto la lavorazione della sfoglia. La “vera” sfoglia morbida, levigata e sottile è frutto di una lunga e attenta lavorazione manuale che richiede tempo, necessita del rispetto di fasi precise e ha tutte le caratteristiche del rito domestico, scandito da modi secolari tramandati di generazione in generazione. Anche se si possono utilizzare i macchinari per la prima fase di impasto, quella utile a intridere insieme tutti gli ingredienti della sfoglia, la fase di rifinitura per ottenere un cappelletto o un tortellino, di autentico e tradizionale sapore, deve essere compiuta interamente a mano, a “suon di gomito”, passando e ripassando la sfoglia con il mattarello di legno, per affinarla e renderla elastica. Solo la lavorazione manuale infatti conferisce alla sfoglia quella cifra di elasticità e tipicità, che fa la differenza in termini di sapore. Un qualcosa di autentico e veritiero che ritroviamo solo nella cucina popolare delle tradizioni e dell’artigianalità. Se l’involucro della pasta ripiena è eseguito a regola d’arte secondo i dettami della lavorazione casalinga, molto si può inventare in termini di ripieni, esplorando abbinamenti a volte apparentemente azzardati di gusti e sapori diversi, ma che possono riservare piacevoli sorprese. Un esempio di queste rivisitazioni della tradizione sono i ripieni con: broccoletti, pancetta e lardo di cinta senese, o la farcia a base di mascarpone, pistacchi e speck; oppure quella con lenticchie e mele. Sono tante le occasioni per recuperare il rito della pasta fresca nel rispetto delle ricette classiche o per riscoprirlo alla luce di nuove interpretazioni contemporanee. Dessert Debic. Fai rendere al massimo la tua creatività. Le basi per dessert Debic portano sulla tavola dei tuoi clienti il gusto e la qualità di un dolce artigianale mentre tu risparmi tempo ed energia ottenendo più risultati e più porzioni. Facili, veloci, personalizzabili: la tua carta dei dolci ideale adesso ha bisogno solo della tua fantasia. Dessert Debic. Come fatti in casa. www.debic.com FOCUS Intervista Pasta fresca surgelata Surgital A cura di Floriana Pucci Intervista alla Dott.ssa Anna Baccarani Responsabile Ufficio Marketing S urgital è la prima azienda italiana di produzione di pasta fresca surgelata. Ci può raccontare quali sono le caratteristiche che contraddistinguono il mercato della pasta fresca surgelata all’interno dell’ ho.re.ca? Oggi, in Italia e non solo, c’è una forte presa di coscienza per quanto riguarda la qualità dei cibi e delle materie prime. C’è molta più consapevolezza sull’utilizzo di conservanti e additivi chimici, sulla provenienza dei prodotti e, naturalmente, sui sistemi di conservazione adeguati. Surgital da sempre utilizza materie prime scelte tra le migliori disponibili e tecnologie di conservazione in grado di soddisfare le esigenze del mercato. I nostri clienti sono i professionisti della ristorazione e richiedono un prodotto che abbia un rapporto qualità/prezzo ottimale, che sia privo di qualsiasi additivo chimico e sia in grado di soddisfare, per gusto e sapore, l’utente finale, cioè il cliente del ristorante. Quali tecniche e accorgimenti vengono impiegati per la surgelazione dei prodotti? Fin dai suoi esordi e precorrendo i tempi, Surgital ha scelto la surgelazione, ovvero l’unica tecnica di conservazione alimentare che permette di non usare additivi e conservanti chimici. La pasta fresca, una volta prodotta, viene velocemente pastorizzata con il vapore, in modo da eliminare completamente qualsiasi eventuale carica batterica. Immediatamente dopo, la pasta arriva nei tunnel di surgelazione, dove viene portata ad una temperatura di –18°C al cuore. Quando i nostri clienti utilizzano la pasta Surgital, sanno di poter contare su un prodotto che è “più fresco del fresco”, come se fosse preparato al momento. Inoltre tutta la pasta è surgelata in IQF, sigla che sta per Individually Quick Frozen. Letteralmente ogni singolo pezzo è surgelato individualmente: grazie a questa tecnologia, si offre allo chef la possibilità di utilizzare solo il quantitativo di pasta necessario, eliminando così gli sprechi in cucina. La pasta surgelata rappresenta un eccellente esempio di “innovazione” applicata alla tradizione. Può illustrarci le differenze organolettiche e di gusto che la differenziano da una pasta fresca tradizionale? Tecnicamente una pasta fresca surgelata realizzata secondo i criteri appena descritti, non ha differenze con un prodotto fresco. Stessa qualità della sfoglia, stessa qualità dei ripieni, stesso tempo di cottura. Ma con un punto in favore per il nostro prodotto: la pasta fresca surgelata infatti consente allo chef di non avere spreco, di avere sempre a portata di mano una vasta scelta di referenze e, cosa più importante, mantiene le sue caratteristiche intatte per diversi mesi se conservata correttamente a –18°C. Molti studi hanno infatti dimostrato che una materia prima fresca dopo appena 24 ore di conservazione a temperatura positiva perde oltre il 70% delle sue qualità organolettiche, senza contare il rischio di avere cariche batteriche elevate. 26 ORIZZONTE Soprattutto per la pasta ripiena è possibile sperimentare sempre nuovi gusti, formati e combinazioni di sapore, per offrire al mercato un prodotto noto ma al tempo stesso reinterpretato con versioni golose e accattivanti. In questa prospettiva quali sono le novità di abbinamenti per paste fresche ripiene che le sembrano più interessanti in questo momento all’interno del mercato ho.re.ca? Negli ultimi tempi si assiste ad un ritorno sostanziale di gusti molto tradizionali, che soppiantano di fatto tutte le varie sperimentazioni “gastronomiche” che hanno alimentato le mode culinarie nell’ultimo periodo. Seguendo le richieste degli chef abbiamo proposto per il 2012 delle paste fresche surgelate che richiamano la tradizione e la cucina mediterranea: i nuovi “Scrigni”, ad esempio, hanno un formato quadrato con pochissimo bordo (a tutto vantaggio della quantità di ripieno) e una sfoglia molto sottile; sono state scelte inoltre come ripieni due materie prime quali la burrata di Puglia, delizioso formaggio fresco di chiara marca contadina e apprezzato dai gourmet di tutto il mondo, ed i funghi porcini, presenti per l’80% nel ripieno degli Scrigni con funghi porcini. Per questi ultimi l’innovazione è stata quella di utilizzare in abbinamento del mirtillo, capace, con la sua dolcezza, di eliminare la tipica ferrosità di questi ricercati funghi. I Rivoluzionari “Divine Creazioni” realizzati in collaborazione con Gianfranco Vissani si sono aggiudicati vari premi. Ci può raccontare il progetto da cui è maturata un’esperienza del genere? I Carbonari, Gli Amatriciani e I Caciopepe, i Tre Rivoluzionari firmati “Divine Creazioni” in collaborazione con Gianfranco Vissani, rovesciano il concetto di pasta ripiena, con un’idea tanto semplice quanto geniale: il sugo si fa ripieno e il gusto esplode. Gli ingredienti per la realizzazione dei ripieni sono stati indicati direttamente dal maestro Vissani: dal Pecorino di Corsignano per I Carbonari, ai filetti di polpa di datterini per Gli Amatriciani, al Pecorino Vera Pecora per I Caciopepe. Per tutti e tre i prodotti è stato utilizzato il sale di Cervia. Lo staff Surgital e la brigata di Gianfranco Vissani hanno lavorato fianco a fianco per oltre un anno per questa nuova e difficile sfida. Questi prodotti hanno ottenuto diversi riconoscimenti importanti come il premio prodotto dell’anno 2012 presso la fiera Alimentaria di Barcellona e il 1°premio come Prodotto Innovazione dell’anno 2013 settore Food indetto dal gruppo editoriale Il Sole24ore per premiare le aziende che hanno messo a punto nell’ultimo anno innovazioni di prodotto in grado di mettere a disposizione degli operatori strumenti concreti per lavorare meglio e, se possibile, provare a reagire a una crisi che certamente nasce da un calo di consumi, ma che può diventare anche l’occasione per ripensare l’attività in chiave più moderna e attenta alle esigenze di cambiamento. P 44 FOCUS L’ombelico emiliano e la mortadella araba Paolo Braconi Docente del corso di laurea ECOCAL (Economia e Cultura dell’Alimentazione) Università di Perugia M ortadella, carne di maiale, prosciutto, parmigiano... Il ripieno dei tortellini sembra una sorta di summa simbolico - gastronomica di una regione, l’Emilia Romagna, tra le più ghiotte della nostra Penisola. Ancora oggi Modena e Bologna si contendono l’invenzione di questa specialità così famosa, così diffusa, così “festosa” che pare una gloria nazionale, più che regionale. Una delle più celebri leggende sul tortellino è quella che lo vuole nato ad imitazione dell’ombelico di una nobildonna sbirciata dal buco della chiave da un oste. Un’altra tradizione lo assimila alla stessa parte anatomica della dea dell’amore, Venere. La similitudine richiama ovviamente il potente nesso tra eros e cibo, sempre pronto a istituirsi in casi di alimenti particolarmente ricchi, gustosi, stimolanti, anche nella forma. Eppure, il tortellino non sembra avere una storia così tanto antica, anzi… Partiamo da quello che si sa: le prime tracce documentarie sicure dei tortellini non risalgono indietro nel tempo oltre il Cinquecento, quando compaiono in un pasto ufficiale a Bologna. Certo non sappiamo quali fossero gli ingredienti di questi antenati dei nostri attuali tortellini; ancora nel 1842 un viaggiatore francese li descrive come “ripieni di sego di bue, tuorli d’uovo e parmigiano”, un composto solo grossolanamente assimilabile a quel trionfo di sapori e profumi che caratterizza il ripieno di oggi. Prendiamo uno di questi ingredienti attuali, la mortadella, detta anche per antonomasia “Bologna”, il che rinvia alla presunta origine bolognese del tortellino, almeno di quello moderno. Eppure, a sorpresa, è stato dimostrato di recente che la “mortadella” non ha in origine niente di italico né tantomeno di emiliano. Non ha nulla a che fare con il latino myrtum (mirto), come si credeva, ma deriva dalla maniera con la quale la cucina araba medievale definiva un impasto a base di carne pestata nel mortaio (mudaqqaqa), anche con aggiunta di zucchero e pistacchio, successivamente insaccato e cotto (oltre che essere consumato in minestra). Era un modo, quello arabo di pestare carne e grasso nel mortaio, adatto ad ottenere un impasto più morbido di quello ottenuto con il metodo di battere con i coltelli (fare il “batutum”), più usato nella cucina europea. Per tradurre dall’arabo questo preparato nel mortaio si ricorse al latino mortarium, su cui si formò mortarolum e infine “mortadella”. Come dire che la ricetta della mortadella ha origini arabe. Altro ingrediente estraneo alla cultura alimentare europea, ma che ora compare nel ripieno dei tortellini, è la noce moscata, originaria dell’Indonesia e anch’essa introdotta dai mercanti arabi a partire dal Cinquecento. Oltre a questi prodotti esotici, entrano nella nostra ricetta la carne di porco fresca e salata (prosciutto) e il parmigiano, questi sì ingredienti squisitamente locali. Occorre aggiungere che la “mortadella araba” non conteneva carne di maiale, proibita dal Corano, che si è sostituita alla carne originaria solo in terra cristiana, e in particolare a Bologna. L’apporto arabo sta dunque nel procedimento di preparazione dell’insaccato, ma la materia prima appartiene alla cultura alimentare emiliana. In fin dei conti dunque i tortellini che tanto amiamo sono la geniale combinazione di ingredienti disparati, confluiti nella tradizione culinaria della regione con la più antica “città universitaria” dell’Occidente, melting pot di saperi e, per questo, aperto a sperimentare anche nuovi sapori. E se è mai esistito un primo inventore del nostro ripieno, probabilmente deve molto, se non tutto, proprio alla “grassa” e “dotta” Bologna. Rivista di orientamento nel food service 29 ENOGASTRONOMIA Lambrusco e tortellini, la tradizione contadina E siste una Via Emilia diversa da quella che si trova ordinatamente riposta lungo le file dei supermercati. Si tratta di una linea immaginaria che attraversa diverse province ed il cui tratto comune ha un nome ben preciso: lambrusco. Ma non pensate a quei vini dal colore scarico, magari un po’ dolci al palato, così facili da trovare a pochi euro sugli scaffali vicino casa. No, questa è una Via Emilia diversa, una strada che lungo le colline che dividono la Pianura Padana dall’Appennino Tosco-Emiliano è fatta di un vino differente. Un lambrusco figlio di una grande tradizione che solo negli ultimi anni sembra aver ritrovato, grazie ad alcuni coraggiosi interpreti, una nuova strada. Mi riferisco a quei vini che vengono messi in bottiglia prima dell’inverno e che, con il primo caldo primaverile, rifermentano naturalmente. Vini frizzanti quindi, profondi e coinvolgenti. JACOPO COSSATER Giornalista e wine blogger www.enoicheillusioni.com www.intravino.com Poco sopra Modena, a Castelvetro, si trova la cantina di Vittorio Graziano. Il suo lambrusco, il “Fontana dei Boschi”, è scuro e deciso, di grande spessore e bevibilità. Un esempio per tutti. Lui poi è vulcanico nel raccontare i suoi vini, i bicchieri si svuotano e si riempiono con la stessa velocità con cui parla. Un centinaio di chilometri più a nord, ad Arola, lungo la strada che da Parma porta verso Langhirano, c’è la cantina di Camillo Donati. Lambrusco, certo. Basta però sedersi a tavola con lui per capire quanto non sia possibile inquadrare il suo lavoro in un unico vino. Entusiasta e curioso è capace come pochi altri di coinvolgerti nel piacere della scoperta. Ecco quindi una grandissima barbera. O il trebbiano, la malvasia, la malvasia rosa, il sauvignon, solo per nominarne alcuni. Tutti buonissimi. La Via Emilia e un itinerario lungo la tradizione del Lambrusco che rifermenta in bottiglia. Tra questi due, a Reggio Emilia, impossibile poi non nominare altri grandissimi artigiani come Giovanni Masini di Cà de Noci e Vanni Nizzoli di Cinque Campi. O cantine come Le Barbaterre e Storchi. Vini vivaci, gioiosi nel trovare a tavola il loro senso più compiuto. Vini che si sposano meravigliosamente bene con i tanti salumi della zona e, neanche a farlo apposta, con un grande piatto di tortellini in brodo. Rivista di orientamento nel food service 31 FOCUS I tortellini: proprietà nutrizionali Prof. Enrico Bertoli Direttore Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Istituto di Biochimica, Università Politecnica di Ancona in collaborazione con la Dott.ssa Gianna Ferretti I tortellini sono un tipo di pasta fresca all’uovo. Essi consistono in un involtino ripiegato a circolo, con ripieno costituito da un impasto che può variare in composizione. Il ripieno classico include carne tritata, prosciutto e formaggio. Si mangiano in brodo o asciutti. Le caratteristiche nutrizionali dei tortellini variano in funzione della ricetta utilizzata per loro preparazione. Come riportato nella tabella, essi in generale rappresentano un alimento ricco di carboidrati complessi e di proteine (tabella 1). Sulla base degli ingredienti impiegati, i tortellini sono una preparazione a elevata densità calorica. L’apporto calorico è comunque accompagnato da numerosi sali minerali (calcio, sodio, potassio), elementi traccia (zinco) e vitamine idrosolubili (vitamine del gruppo B, folati e niacina) e liposolubili (retinolo, ß-carotene, vitamina E e vitamina D) (tabella 2). Una porzione (180g) può essere considerata pertanto un piatto unico che contribuisce a soddisfare i fabbisogni nutrizionali in proteine e in altri nutrienti. Tabella 1 NUTRIENTI E APPORTO CALORICO NUTRIENTI E APPORTO CALORICO VALORE PER 100g Valore per porzione (180)* Energia (Kcal) 300 540 Proteine (g) 12.2 22 Lipidi (g) 7.1 12.8 Colesterolo (mg) 177 318 Carboidrati disponibili (g) di cui zuccheri semplici (g) 49.9 1.3 89.8 2.34 Tabella 2 Sali minerali e vitamine su 100g* Ferro (mg) 1.6 Calcio (mg) 146 Sodio (mg) 264 Potassio (mg) 190 Fosforo (mg) 236 Zinco (mg) 2.30 Vitamina B1 (mg) 0.21 VitaminaB2, Riboflavina (mg) 0.15 Niacina (mg) 1.82 Vitamina B6 (mg) 0.22 Folati totali, µg 25 Retinolo eq., µg 104 Retinolo, µg 96 ß-carotene eq., µg 49 Vitamina E, α-tocoferolo eq. (mg) 0.56 Vitamina D, µg 0.70 *fonte: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia Rivista di orientamento nel food service 33 P 41 FOCUS Il Tortellino emiliano nasce, vive e muore in brodo I l tortellino, espressione tipicamente bolognese prestata anche alla gastronomia modenese, assume l’aspetto del cappelletto nella gastronomia reggiana, in quella forlivese, ravennate e dell’anolino per la provincia di Parma e Piacenza. Per preservare questo prodotto da elaborazioni azzardate, la Camera di Commercio di Bologna ha pensato di proteggere il tortellino tradizionale bolognese attraverso la deposizione della ricetta originale, per preservarla da modificazioni che ne stravolgerebbero l’identità. La ricetta del tortellino bolognese è infatti variabile anche all’interno della stessa provincia, a causa di tradizioni familiari che prevedevano dosi e ingredienti differenti nella preparazione del ripieno. Per il ripieno si prevede l’utilizzo di lombo di maiale, in quantità pari di prosciutto, mortadella di Bologna, formaggio Parmigiano Reggiano, uova di gallina e noce moscata. Anche a Modena si sono codificate delle direttive generali per la preparazione del ripieno del tortellino, riconoscendo comunque che non esiste una ricetta precisa, ovvero ci sono sul territorio più ricette leggermente differenti l’una dall’altra. Secondo quanto stabilito in questa sede la preparazione del ripieno dei tortellini modenesi bandisce l’uso di pangrattato mentre obbliga all’utilizzo di Parmigiano Reggiano stagionato 18 mesi, di prosciutto, di mortadella IGP e di altre carni pregiate. Oltre alle versioni bolognese e modenese esistono anche altre versioni del tortellino ad esempio il cappelletto reggiano, la cui preparazione necessita di buon Parmigiano Reggiano, della polpa di maiale, prosciutto crudo, petto di gallina, burro, uovo, sale, pepe e noce moscata. Le differenze tra cappelletti e tortellini non si limitano al diverso ripieno ma coinvolgono anche le dimensioni, infatti il cappelletto reggiano risulta essere leggermente più piccolo del tortellino bolognese. Altrettanto diverso è il cappelletto romagnolo, con un ripieno che non prevede assolutamente la presenza di carne, ed utilizza solo ricotta, formaggio molle detto “barzotto”, Parmigiano Reggiano, uova, sale e noce moscata. Nonostante le notevoli differenze nel ripieno, la Mario Giorgio Lombardi Governatore Generale Accademia Italiana Gastronomia Storica Rettore Istituto Superiore ricerche e sperimentazioni dei sapori e dei saperi forma del cappelletto romagnolo è identica a quella del tortellino bolognese e anche la sua cottura deve avvenire quasi sempre in un buon brodo di carne. Per il tortellino, il brodo di cappone è la morte sua (e quella del cappone, evidentemente). Per ottenere un buon brodo, oltre alla carne (la parte grassa e la parte magra devono essere entrambe presenti) occorrono le erbe aromatiche: costa di sedano, cipolla, carote e prezzemolo. L’acqua è fondamentale (un litro per ogni 100 grammi di carne) e va aggiunta gradualmente per compensare l’evaporazione (e non per allungare il brodo). Elemento base per la buona riuscita del brodo è il tempo. Perché sia degno di tal nome, e dei tortellini che vi andranno a morire, il brodo deve stare sul fuoco non meno di quattro ore. La ricetta dei tortellini secondo Artusi Prosciutto grasso e magro, grammi 30 Mortadella di Bologna, grammi 20 Midollo di bue, grammi 60 Parmigiano grattato, grammi 60 Uova, n°1 Odore di noce moscata Sale e pepe Il gastronomo Pellegrino Artusi Tritate ben fini colla lunetta il prosciutto e la mortadella, tritate egualmente il midollo senza disfarlo al fuoco, aggiungetelo agli altri ingredienti ed intridete il tutto coll’uovo mescolando bene. Si chiudono nella sfoglia d’uovo tagliandola col piccolo stampo del N. 8. Non patiscono conservandoli per giorni ed anche per qualche settimana e se desiderate che conservino un bel color giallo metteteli, appena fatti, ad asciugare nella caldana. Con questa dose ne farete poco meno di 300, e ci vorrà una sfoglia di tre uova. Se vorrete i tortellini anche più gentili aggiungete alla presente ricetta un mezzo petto di cappone cotto nel burro, un rosso d’uovo e la buona misura di tutto il resto. Rivista di orientamento nel food service 35 Emilia Romagna Toscana Marche Spazio alle Regioni Umbria Lazio Lazio Dal Ristorante “Mabì” di Rieti le ricette dello Chef Marino Ianni Una panoramica sulle migliori strutture ricettive del territorio e le gustose ricette degli chef Ravioli di rucola Per 4 persone Ingredienti: Per il ripieno: 500 gr di rucola 300 gr di ricotta 2 uova noce moscata q.b. sale q.b. Per la salsa: 500 gr di pomodori pachino 100 gr di speck 1 scalogno 5 foglie di basilico parmigiano a piacere sale e olio q.b. Procedimento per il ripieno: Sbollentare 500 gr di rucola, lasciarla raffreddare, frullarla e amalgamarla con 300 gr di ricotta; condire il tutto con noce moscata, parmigiano, sale e 2 uova intere; preparare la sfoglia e fare i ravioli; cuocere in abbondante acqua salata. Procedimento per la salsa: Spennellare con acqua bollente 500 gr di pachino; mettere a cuocere in padella 1 scalogno tritato e aggiungere i pachino e 100 gr di speck affumicato, il basilico e il sale, quindi cuocere per circa 10 minuti. Impiattare i ravioli con la salsa aggiungendo parmigiano a piacere. Ravioli di spigola al pistacchio e salmone Per 4 persone Ingredienti: 500 gr di polpa di spigola 1 spicchio di aglio 1 bicchiere di vino bianco sale e pepe q.b. Per la salsa: 30 gr di burro 100 gr di salmone affumicato 50 gr di pistacchi tritati 200 ml di panna 1 bicchiere di brandy Procedimento per il ripieno: Spinare una spigola, poi metterla in padella con uno spicchio di aglio e un cucchiaio di olio; lasciarla cuocere lentamente aggiungendo un bicchiere di vino bianco per circa 5 minuti; a cottura ultimata frullare il tutto con un mixer; preparare una sfoglia e fare i ravioli; cuocere in abbondante acqua salata. Procedimento per la salsa: Mettere in padella il burro e 1 cucchiaio di olio; aggiungere il salmone affumicato tagliato a dadini ed i pistacchi; sfumare il tutto con il brandy; aggiungere la panna fresca; lasciare cuocere a fuoco lento per circa 5 minuti fino a mantecare il tutto con i ravioli. Rivista di orientamento nel food service 37 SPAZIO REGIONI Marche Dal Ristorante “Osteria della Piazza” di Ancona le ricette dello Chef Elis Marchetti Tortellino di bufala e pesto con crema di panna ai pinoli tostati e maggiorana Ingredienti: 150 gr di pasta all’uovo 100 gr di mozzarella di bufala 40 gr di pesto alla genovese 20 gr di parmigiano reggiano 20 gr tuorlo d’uovo 25 gr di pinoli tostati 150 gr di panna fresca q.b. pane grattato, burro, sale, pepe, maggiorana fresca Procedimento: Per il ripieno porre in una boulle la bufala e con l’aiuto di una forchetta romperla sino ad ottenere una grana fine. Unire il pesto ed il parmigiano. Mescolare bene e aggiungere il tuorlo d’uovo precedentemente sbattuto. Amalgamare gli ingredienti sino ad ottenere un composto omogeneo. Se risulterà troppo morbido aggiungere il pane grattato, poco alla volta, fino a giusta consistenza. Correggere di sale e pepe. Stendere la pasta all’uovo in modo sottile e ricavarne i quadratini. Adagiare al centro il ripieno e chiudere la pasta nella classica forma del tortellino. Ripetere l’operazione sino ad esaurimento della farcia. Per la crema lasciar fondere in una padella il burro e aggiungere i pinoli tostati. Lasciar insaporire a fuoco dolce. Unire la panna e lasciar ridurre. Correggere di sale e pepe. Aggiungere le foglioline di maggiorana. Cuocere la pasta in acqua bollente salata al momento dell’ebollizione. Scolare e saltare in padella per pochi minuti con la crema ottenuta. Servire calda. Guarnire con rametti di maggiorana. Tortellini dì scampi e castagne all’olio di clementine su crema di sedano rapa ai crostacei Ingredienti: 150 gr di pasta all’uovo 300 gr di scampi freschi 100 gr di castagne pulite 80 gr di polpa di sedano rapa 30 gr di carote 5 gambi di prezzemolo 20 gr di sedano 38 ORIZZONTE 1 gr di pepe in grani 10 gr di aglio 20 gr di cipolla q.b. olio extravergine di oliva, clementine, sale, pepe, alloro, noce moscata, limone non trattato Procedimento: Mondare e lavare gli scampi ricavandone la polpa. Privare essa di qualsiasi impurità e porre in disparte. Lessare le castagne con una foglia di alloro. Schiacciare con lo schiacciapatate e porre in una boulle. Unire la polpa degli scampi precedentemente tagliata al coltello in piccolissimi dadini. Mescolare bene. Correggere di sale e pepe e aromatizzare con la noce moscata e la buccia di limone. Mantecare con un filo d’olio. Stendere la pasta all’uovo in modo sottile e ricavarne i quadratini. Adagiare al centro il ripieno e chiudere la pasta nella classica forma del tortellino. Ripetere l’operazione sino ad esaurimento della farcia. Prendere i carapaci precedentemente ottenuti e porli in una casseruola stretta e alta. Unire la carota, i gambi di prezzemolo, il pepe in grani, l’aglio e la cipolla. Lasciar tostare gli ingredienti con un filo d’olio e sfumare con poco cointreau. Lasciar evaporare e coprire con acqua fredda. Portare a bollore e insaporire per circa 30 minuti, se necessario aggiungere qualche cubetto di ghiaccio. Filtrare il fumetto ottenuto e riporre sul fuoco con la polpa di sedano rapa tagliata a cubetti piccoli. Portare a cottura e frullare sino ad ottenere una crema liscia e omogenea. Salare e pepare. Se troppo liquida lasciar ridurre a fuoco dolce. In una casseruola di acciaio portare un filo d’olio a 36°C e lasciare in infusione con la buccia di una clementina priva del bianco interno per circa 15 minuti. Filtrare. Cuocere i tortellini in acqua salata, al momento dell’ebollizione, per pochi minuti. Scolare e saltare nell’olio alle clementine mantecando con un poco di acqua di cottura. Porre al centro del piatto piano da portata la crema calda di sedano rapa e adagiare delicatamente i tortellini a raggiera. Guarnire con zeste di clementina all’olio. Toscana Dal Ristorante “La Paglietta” di San Polo Greve in Chianti (FI) le ricette dello Chef Aldo Tistarelli Crespelle alla fiorentina Tortelli di patate Ingredienti: Per le crespelle 2 uova 500 gr di farina 1 bicchiere di latte 1 noce di burro sale Per il ripieno 200 gr di ricotta 600 gr di spinaci cotti 80 gr di parmigiano grattugiato 2 uova pochissimo latte sale, pepe, noce moscata q.b. Ingredienti: Per la sfoglia 1 kg di farina 8 uova un po’ di olio sale q.b. Per il ripieno 1kg di patate Preparazione: Amalgamare ben bene uova, farina, latte e burro, e con una padella antiaderente fare delle piccole frittatine. Riempire le crespelle e gratinare in forno con besciamella, macchiare con pomodoro e spolverare con un po’ di parmigiano grattugiato in forno. Umbria Dal Ristorante “Maurizio” di Orvieto (PG) le ricette dello Chef Graziella Martinelli Paste ripiene Ingredienti: Per la pasta 10 uova 1 kg di farina Per il ripieno burro q.b. cipolla 200 gr di polpa di vitella 100 gr di petto di pollo 100 gr di polpa di suino 50 gr di prosciutto crudo 100 gr di mortadella 50 gr di midollo di bue sale q.b. 2 uova parmigiano grattugiato Preparazione: Iniziare ad impastare le uova con la farina, ottenendo una pasta liscia e soda, formare un panetto e lasciarlo riposare. Nel frattempo preparare il ripieno dei tortellini: in un tegame far sciogliere del burro aggiungendo un profumo di cipolla con la polpa di vitella, il petto Preparazione: Lavorare la sfoglia molto sottile. Bollire, schiacciare e passare in padella le patate con olio al rosmarino e un cucchiaino di concentrato di pomodoro. Lasciare raffreddare, quindi fare dei tortelli di media grandezza, cuocerli in abbondante acqua e condirli con dell’ottimo ragù o con del burro fuso e salvia. di pollo, la polpa di suino, il prosciutto crudo, la mortadella, il midollo di bue e il sale. Portare a cottura il tutto con una noce moscata intera (togliere prima di macinare il tutto). Una volta cotto macinare ed unire al composto due uova e del parmigiano grattugiato. Dopo aver steso la pasta e tagliata a quadratini farcire con il ripieno e chiudere dando la tipica forma a tortellino. Se avete preparato un ottimo brodo con manzo e gallina il gioco è fatto, in alternativa: sciogliere del burro in padella, aggiungere dei funghi porcini precedentemente trifolati, aggiungere i tortellini cotti in acqua bollente per 5 minuti, ripassare a fiamma bassa e terminare il piatto con un’abbondante grattugiata di tartufo. Con lo stesso procedimento, sostituendo il ripieno si possono fare dei ravioli triangolari ripieni di carciofi e gamberi aromatizzati all’arancia da servire ripassati in padella con olio e maggiorana. Rivista di orientamento nel food service 39 P 48 Emilia Romagna Dal Ristorante “Le Maschere” di Sarsina (FC) le ricette dello Chef Federico Tonetti Cappelletti all’uso di Romagna con cipolla dolce, fegato d’oca e Albana passita Per 4 persone Tempo di preparazione: 1h Ingredienti: Pasta 600 g farina tipo 00 5 uova intere Ripieno 250 g ricotta 150 g raviggiolo 100 g parmigiano reggiano 1 uovo scorza di cedro candito noce moscata sale e pepe Guarnizione 1 cipolla dolce 250 g fegato d’oca 1 bicchiere di Albana passita burro pistacchi Brodo 700 g polpa di manzo 500 g polpa di vitello 1 cipolla 1 carota 1 costa di sedano 1 foglia di alloro sale Procedimento Brodo Mettere la carne in una pentola capiente, coprendola con acqua fredda. Portare l’acqua a ebollizione a fuoco moderato, coprendo con il coperchio. Quando l’acqua bolle, schiumare, mettere il sale e aggiungere le verdure intere e la foglia di alloro. Abbassare la fiamma, rimettere il coperchio e fare cuocere tenendo una leggerissima ebollizione per circa 2 ore e mezza. Lasciare raffreddare e mettere in frigorifero per almeno 3 ore. Prima di utilizzare il brodo, eliminare lo strato di grasso che si sarà solidificato sulla superficie. Pasta Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, al centro versarvi le uova e sbatterle (aiutarsi con una forchetta) quindi impastare il tutto fino a ottenere un panetto omogeneo di media consistenza. Lasciar riposare sotto un canovaccio per 20 minuti. Nel frattempo preparare il ripieno con gli ingredienti già citati ottenendo un composto omogeneo e consistente. Con l’ausilio di un matterello tirare la sfoglia abbastanza sottile, quasi un velo, e tagliarla a quadretti di 2 cm di lato circa. Disporvi al centro un poco di ripieno, ripiegare in due formando un triangolo, poi prendere le due estremità e riunirle insieme ottenendo una pasta ripiena a forma di cappello. In una padella sciogliere del burro, aggiungere la cipolla tagliata a julienne e brasarla, bagnandola con l’Albana passita. Lasciare evaporare il vino, unire il fegato d’oca tagliato a cubetti di 1 cm e lasciare leggermente dorare. Aggiustare di sale. Cuocere i cappelletti in un brodo di carne, scolarli e saltarli nella padella. Versare i cappelletti nel piatto precedentemente scaldato, guarnire con un trito di pistacchi e pepe. Se in stagione, lamelle di tartufo. Rivista di orientamento nel food service 41 Spazio Regioni Lazio Un agriturismo immerso nella quiete della campagna viterbese L’ agriturismo Monteparadiso si trova in una incantevole località a 3 km da Viterbo, Monterazzano. Posto su una lieve collina immersa nel verde e nella tranquillità più assoluta, l’agriturismo è dotato di un ottimo ristorante, dove poter apprezzare la grande tradizione culinaria della Tuscia e più in generale del Lazio. Basato su ingredienti genuini e semplici, nel menu trovano spazio tutti i piatti tipici della regione, dalla pasta fatta in casa, alla cacciagione, dalle zuppe di squisite verdure di stagione ai funghi porcini e al tartufo, il tutto accompagnato da un’ottima scelta di vini. Il soggiorno è confortevole in camere finemente arredate, con vista sulla piscina e sulla campagna circostante. L’ampia veranda, immersa nel verde, è l’ideale per pranzi e cene all’aperto, matrimoni e banchetti in generale. Agriturismo Monteparadiso Loc. Monterazzano 01100 Viterbo Tel./Fax 0761 360839 www.monteparadiso.it WEDDING PLANNER Il ristorante offre una cornice elegante, senza ostentazione, caratteristica e sobria allo stesso tempo, ideale per chi vuole trascorrere le proprie nozze in un ambiente accogliente e confortevole. Gli ospiti sono accolti da personale professionale e molto cordiale, inoltre, si possono gustare le specialità del cuoco che sapientemente riesce a 42 ORIZZONTE soddisfare i palati più fini ed esigenti. A 500 metri dall’agriturismo è presente una caratteristica chiesetta di campagna dove è possibile celebrare il proprio matrimonio. Lazio Esperienza unica in montagna, con tutte le comodità Ristorante Albergo Da Tonino Albaneto di Leonessa 02010 Rieti Tel. 0746 925006 www.datonino.com “D a Tonino” situato in una cornice unica, ai piedi del Monte Cambio, nel versante Nord del Terminillo, è il luogo ideale per ritrovare le gioie della vita lontano dallo stress quotidiano, immersi in un’affascinante natura. L’Hotel-Ristorante-Residence “Da Tonino” offre ai suoi ospiti la genuinità e la tranquillità che da anni fanno di questa struttura un inimitabile e apprezzatissimo luogo di vero relax. Dalla cucina, all’Hotel, agli appartamenti, tutto è pensato per offrire il piacere di vacanze all’insegna della libertà e del divertimento. La passione per la buona tavola e il gusto della semplicità fanno della cucina, di chiaro stampo locale, il fiore all’occhiello del complesso alberghiero. Ravioli ripieni con ricotta e spinaci Questo piatto fa parte della tradizione della pasta fresca all’uovo e rappresenta una delle preparazioni più conosciute del raviolo classico. ”Da Tonino” in genere vengono conditi con burro e salvia o con pomodoro semplice. La Ricetta Ingredienti per circa 40 ravioli: 250 gr farina tipo “00” sale qb 2 uova grandi, 1 tuorlo Per il ripieno: 1/4 di cucchiaino di noce moscata 50 gr parmigiano reggiano sale e pepe qb 125 gr ricotta 250 gr spinaci freschi Rivista di orientamento nel food service 43 Spazio Regioni Marche Il luogo ideale dove gustare la migliore tradizione culinaria fabrianese Ristorante Pizzeria Il Centro P.zza Garibaldi ,56 60044 Fabriano (AN) Tel. 0732 880344 www.ristorante-ilcentro.it I l ristorante, che gode di una posizione privilegiata, si trova sotto le logge del famoso portico dei Vasari, parte di un antico ospedale, in Piazza Garibaldi, a Fabriano. Centro economico della città nel Medioevo, conserva sulla facciata emblemi in pietra dell’Arte dei Calzolai e un affresco di un allievo di Allegretto di Nuzio databile all’ultimo quarto del ‘300. Di fronte al portico, situata nella parte opposta della piazza, è visibile la pregevole fontana (seconda metà del XV secolo). Il Ristorante “Il Centro” vanta una cucina basata su pietanze preparate al momento della cucina tipica Fabrianese. Gli ingredienti utilizzati sono tutti di prima qualità di produzione locale come salumi (tipico Salame di Fabriano) formaggio, pasta fresca e carni. Gli Chef Giuseppe e Rosa riescono sempre a soddisfare, con le loro ricette raffinate e nello stesso tempo tradizionali del territorio Marchigiano, anche i palati più ricercati. La Ricetta Tortelli del Portico dei Vasari Ingredienti per 3 persone: 450 gr di tortelli farciti con ricotta e erbette 50 gr di pancetta affumicata 100 gr di pomodorini ciliegini 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva 150 gr di funghi porcini 1/2 cipolla brandy Preparazione: Mettere l’olio in una padella a scaldare e aggiungere la cipolla tritata e la pancetta affumicata. Aggiungere poi i funghi porcini tagliati a lamelle, far rosolare il tutto, e sfumare con il brandy. Successivamente aggiungere i pomodorini tagliati a ¼. Cuocere la pasta in acqua bollente e salata. 44 ORIZZONTE Scolare la pasta e saltarla in padella. Infine impiattare e aggiungere le scaglie di grana. I Marche l Ristorante la Locandiera, che si affaccia su corso Trento Trieste, in pieno centro storico ad Ascoli Piceno, è un ottimo connubio tra semplicità e raffinatezza. Locale delizioso, raccolto e di calda atmosfera, offre gustosi piatti cucinati rispettando la tradizione ascolana. Nel menu non possono mancare le olive all’ascolana preparate con cura seguendo la ricetta di un tempo, accompagnate dalle costolette di agnello e crema fritta. Ampia è la scelta di vini accostati alla cucina tipica locale marchigiana, come carne e pesce alla brace. Connubio tra semplicità e raffinatezza nel cuore di Ascoli Piceno Ristorante La Locandiera C. Trento Trieste 33 63100 Ascoli Piceno Tel. 0736 262509 www.ristorantelalocandiera.com OLIVE ALL’ASCOLANA Ingredienti per 4 persone: 40 grosse olive verdi in salamoia farina 2 uova pangrattato olio per friggere Per il ripieno 100 gr di lonza di maiale 50 gr di carne magra di vitellone 50 gr di petto di pollo a dadini ½ cipolla 1 carota 1 costola di sedano vino bianco 25 gr di burro 1 cucchiaio di prezzemolo tritato La Ricetta 2-3 uova 2 cucchiai di grana grattugiato noce moscata buccia di limone olio extravergine d’oliva sale e pepe Preparazione: Mondare e tritare la cipolla, la carota e il sedano. Farli appassire in 2 cucchiai di olio, quindi unire le carni tritate. Spruzzare con il vino e farlo sfumare. Salare, pepare, aggiungere il burro e il prezzemolo, poi proseguire la cottura per 30 minuti. Passare il tutto nel tritacarne, mettere il ricavato in una terrina e amalgamare le uova, il grana, la noce moscata e la buccia di limone grattugiata; regolare di sale e pepe. Alla fine si otterrà un composto ben amalgamato e piuttosto consistente. Tagliare le olive a spirale, denocciolarle e farcirle con il composto preparato; ricomporle, passarle nella farina, nelle uova sbattute, quindi nel pangrattato, facendolo aderire bene. Friggere le olive in abbondante olio molto caldo. Quando saranno dorate e croccanti in superficie, scolarle su carta assorbente da cucina per eliminare l’unto in eccesso e servirle subito, ben calde. Rivista di orientamento nel food service 45 Spazio Regioni Toscana T Via Adua 68 52043 Castiglion Fiorentino (AR) Tel. 0575 659639 utt’altro che un posto dove passare semplicemente, il Ristorante “Il Passaggio” è un luogo dove fermarsi, tornare e ritornare. Nel centro di Castiglion Fiorentino questo locale è un avvincente connubio di tradizione e modernità, una formula elegante e rilassante per trascorrere una piacevolissima serata. La cucina toscana con i suoi sapori decisi, i suoi aromi inconfondibili e il suo carattere genuino qui è di casa, insieme alle ottime pizze cotte nel forno a legna sempre fragranti e appetitose e insieme agli ottimi dolci, autentiche tentazioni a cui è difficile, se non impossibile, resistere! Eppure il vero cavallo di battaglia de Il Passaggio, la punta di diamante La Ricetta Tortellini in Brodo Cucina di terra e di mare per un posto sorprendente Ristorante Pizzeria Il Passaggio Il Brodo per tortellini: 1,5 kg di carne di manzo, doppione e punta di petto, 2 kg di gallina (o cappone), sale q.b. Immergere la carne di manzo in acqua corrente per alcuni minuti, la gallina (o il cappone) dovrà essere spennata, pulita dalle sue interiora e scottata sulla fiamma viva per togliere le penne rimaste. In una pentola capiente coprire di acqua fredda tutta la carne. Portare ad ebollizione a fuoco lento e mantenere costante il bollore con il coperchio sollevato per fare uscire il vapore. Schiumare il brodo frequentemente con una ramina, in modo da mantenerlo limpido. Il tempo di cottura per ottenere un buon brodo è di circa quattro ore. Tenere da parte circa la metà del brodo che abbiamo preparato. Una parte la utilizzeremo per cuocere i tortellini (durante la cottura è facile che qualche tortellino possa perdere il ripieno, intorbidendo il brodo), mentre il rimanente lo utilizzeremo (bollente) per servire nei piatti i tortellini nella cornice che si meritano. 48 ORIZZONTE Preparare la pasta sfoglia: 400 gr di farina bianca “00”, 4 uova di gallina fresche. Versare sul tagliere di legno la farina, facendo una specie di cratere nel quale rompere le uova; sbatterle con una forchetta ed impastare poi l’amalgama ottenuto in modo da ottenere una pasta uniforme e senza grumi, di media consistenza. Tirare la sfoglia con il mattarello. Il mattarello deve correre sulla pasta con una pressione costante fino ad ottenere un grande ovale di pasta spesso circa un millimetro. Preparare il ripieno: 100 gr di lonza di maiale, 35 gr di prosciutto di Modena, 35 gr di mortadella di Bologna, 60 gr di parmigiano reggiano (consigliato da 24 mesi), 1/2 uovo, sale e noce moscata q.b.. Tagliare la lonza di maiale a quadretti, scottarla in una padella antiaderente. Il prosciutto e la mortadella vanno tagliati a fette spesse un cm, poi a listelli. Quando la lonza si è raffreddata macinarla con il prosciutto nel tritacarne (0,6 ineccepibile che vi conquisterà sarà il pesce fresco cucinato a regola d’arte. Fritture di pesce leggerissime e saporite, pesci crudi e marinati, deliziose tagliate di tonno…queste solo alcune delle tante proposte di pesce che Il Passaggio offre ai suoi clienti all’interno di un menu sempre fresco, assortito, attentamente selezionato e cucinato in modo superbo. Una speciale menzione anche alla cantina, con una ricca e assortita collezione di etichette provenienti da ogni angolo d’Italia. Il Passaggio è un luogo speciale, che affascina per la sua semplicità elegante e sorprende per la cura rivolta alla cucina, una dedizione totale che trova nei piatti di pesce la sua massima espressione. mm), alternando lonza e prosciutto per ottenere una prima miscelazione, effettuare poi un secondo passaggio nel tritacarne aggiungendo la mortadella. Quando il composto è ben amalgamato, si aggiungono il formaggio e le uova, (se la carne è piuttosto sugosa ne bastano due altrimenti tre). AI termine aggiungere il sale e la noce moscata per far sentire solamente il profumo senza che prevalga sugli altri sapori. Per fare i tortellini tagliare la pasta in modo da ottenere dei quadrati di 3-4 cm di lato su cui sarà posto il ripieno dei tortellini. Si uniscono i due vertici opposti del quadrato e si forma un triangolo di pasta contenente il ripieno, che è fermato ai due bordi premendo la pasta. Si uniscono poi ben bene gli altri due vertici facendo fare una specie di anello attorno alla punta del dito indice. L’ ideale sarebbe di preparare ì tortellini subito dopo aver fatto il ripieno, lasciarli asciugare sul tagliere, coperti con un telo di cotone bianco e consumarli il giorno dopo con un buon brodo. L’ Hotel Residence Toscana Verde offre un’atmosfera familiare e informale in stile country. La struttura nasce nel cuore della campagna toscana, in posizione panoramica su una dolce collina che domina la fertile e verde Piana di Laterina, circondata da un parco di 35.000 metri quadri ricco di piante secolari scrupolosamente conservate. É questo uno dei luoghi più belli della regione, caratterizzato da meravigliosi panorami paesaggistici e da numerosi centri di origine etrusca, dove sorgono una grande varietà di paesaggi immersi nel verde e nella pace della natura come il borgo di Penna, Casanuova e Ponticino, che si aprono alla vista tra folti boschi di querce e cerro, salici e pioppi, oltre alle colture di girasoli, grano e mais. Uno splendido paesaggio incorniciato dalle tipiche colline toscane per immergersi completamente nella quiete e serenità che solo una vacanza in campagna può offrire. La struttura nasce da un sapiente recupero di un antico opificio per la lavorazione del tabacco nel cuore della campagna ed offre tutti i comfort uniti a servizi impeccabili e al calore di un’accoglienza che fanno sentire i clienti graditi ospiti. All’interno della struttura si trova il Ristorante “La Tabaccaia”, la cui cucina, rigorosamente a base di piatti tipici toscani, fatta di sapori veri e piatti gustosi, completa la felice atmosfera di questo luogo. RAVIOLI DI CHIANINA SU CREMA DI PATATE TARTUFATE E MANTECATO DI RICOTTA VACCINA Ingredienti per 4 persone: 400 gr di ravioli di Chianina 100 gr di patate 100 gr di panna liquida 50 gr di tartufo 200 gr di ricotta vaccina olio q.b. sale q.b. Preparazione: Per la crema di patate: Cuocere le patate a vapore a 100 gradi per 10 minuti, pelarle e saltarle in padella in modo da asciugare l’acqua. Aggiungere il sale, la panna ed il tartufo tagliato a pezzetti, cuocere il tutto per circa 8 minuti e passare al mixer. Per il mantecato: Passare la ricotta al setaccio, aggiungere sale, olio extravergine Toscana Un vecchio tabacchificio immerso nella campagna toscana Hotel Residence Toscana Verde Via Penna 2 52020 - Laterina (AR) Tel. 0575 89571 www.toscanaverde.com La Ricetta dello Chef Antonio De Lucia d’oliva e montare il tutto con una frusta in modo da rendere l’impasto spumoso e soffice. Cuocere i ravioli per 5 minuti in acqua salata, saltare con olio extravergine d’oliva fuori dal fuoco (a crudo), mettere nel piatto la crema di patate tartufate a specchio, adagiare i ravioli sopra ed infine aggiungere il mantecato di ricotta e formare una pallina o altra forma a voi gradita. Rivista di orientamento nel food service 49 Spazio Regioni Umbria Atmosfera magica sulle rive del Lago Trasimeno H a riaperto il 10 ottobre lo storico locale La Capannina a Castiglione del Lago, con una nuova formazione, ma mantenendo vecchi saperi e sapori. La cucina proposta combina tradizione a piatti di pesce e carne alla griglia, in un ambiente curato, con la magia del Lago Trasimeno che fa da cornice. è con Guido, figlio dei primi gestori che lo avviarono negli anni sessanta, che la tradizione dei piatti a base di pesce di lago continua, appassionato conoscitore di acque interne e del mondo della pesca, mentre la moglie Priscilla ed i giovani soci Stefania e Matteo hanno portato vigore ed una ventata di freschezza al locale, curando e realizzando personalmente molte parti e componenti dell’arredamento. La posizione in riva al lago ed il suo bellissimo panorama contribuiscono piacevolmente all’atmosfera che si respira nel locale. Ristorante La Capannina Via Lungo Lago 20 06061 Castiglione del Lago (PG) Tel. 339 5456987 La Ricetta ROTOLO AL PERSICO E TINCA Ingredienti per 4 persone filetti di persico e tinca sfoglia di pasta fresca olio extra vergine di oliva pangrattato burro patate aglio cipolla prezzemolo vino bianco sale e pepe Preparazione: 1° Fase: In una pentola lessare delle patate 2° Fase: In una padella mettere a soffriggere con olio extra vergine cipolla e aglio tritati. Aggiungere i filetti di pesce, prezzemolo e cuocere sfumando con del vino bianco. 3° Fase: Cuocere per qualche minuto la sfoglia di pasta fresca in acqua bollente. Quindi in una terrina amalgamare patate e pesce aggiungendo sale, pepe 50 ORIZZONTE e un po’ di burro fuso. Stendere la sfoglia di pasta fresca e spalmare sopra l’impasto di pesce e patate. Arrotolare il tutto e tagliare a fette di circa due centimetri, stendere in una teglia bene imburrata, cospargere le fette di pangrattato e fiocchi di burro. Mettere in forno già pronto a 250° per 10/15 minuti e servire a tavola. L’ Hotel Orvieto è situato a pochi minuti di auto dallo storico centro della città, nonchè a circa 1 km dalla stazione ferroviaria e dalla caratteristica funicolare. Facilmente raggiungibile dall’uscita del casello autostradale A1, la posizione è ideale per raggiungere con comodità le più importanti mete turistiche di Umbria, Toscana e Alto Lazio. L’Hotel dispone di quaranta camere piacevolmente arredate e dotate di ogni comfort. La gestione, moderna e dinamica, garantisce un servizio accurato adatto ad ogni tipo di clientela (gruppi e individuali) e di evento o cerimonia. In un ambiente caldo e moderno il ristorante “Numero 63”, propone piatti locali e della cucina italiana, grazie alla fattiva collaborazione dello chef Damiano Mammoli. Umbria Accogliente ospitalità e ottima cucina per un soggiorno da ricordare Hotel Orvieto Ristorante Numero 63 Via A. Costanzi 63 05018 Orvieto (PG) Tel. 0763 302751 www.hotelorvieto.it Tortello Patate e taleggio Servito con pesto di rucola e scaglie di parmigiano Ingredienti per 4 persone: Tempo di cottura 20 minuti 4 tortelli per persona ripieni di patate e taleggio 300 gr di rucola 30 gr di pinoli 50 gr di parmigiano reggiano olio extra vergine di oliva q.b. sale e pepe q.b. Preparazione: Inserire in una bastardella la rucola già precedentemente lavata, i pinoli, il parmigiano e l’olio extra vergine di oliva. Con il trapano da immersione (trita tutto) far diventare il composto cremoso stando attenti a non farlo scaldare. Quando il composto sarà pronto fare riposare per circa 10 minuti in luogo asciutto e fresco. La Ricetta dello Chef Damiano Mammoli Nel frattempo mettere a bollire l’acqua con un pizzico di sale e un filo di olio; quando l’acqua bolle introdurre i tortelli e far cuocere per 4/5 minuti. In un piatto da portata disporre con un cucchiaio il pesto come se fosse un letto dove poi, una volta scolati, adagiare 4 tortelli per porzione. A vostro piacimento servire con scaglie di parmigiano reggiano e un filo di olio extra vergine di oliva. Rivista di orientamento nel food service 51 Spazio Regioni Emilia Romagna Tradizione tipicità e innovazione da oltre 40 anni Ristorante Il Giardino D al 1970 la famiglia Del Testa gestisce con passione e attenzione alla qualità il ristorante della centralissima piazza dei giardini pubblici di San Piero in Bagno. Qui la tradizione si lega con semplice naturalezza all’innovazione, rispettando i sapori tipici e al tempo stesso riproponendoli in chiave contemporanea per permetterne la scoperta e la continua riscoperta. Dalla cucina escono piatti di frontiera, interessanti, stuzzicanti incontri di modernità e tradizione. Si utilizzano prodotti tipici e stagionali (funghi e tartufi in primis) guardando alle indicazioni che vengono dai ricettari antichi, nel segno del sapore e della concretezza. L’accoglienza è sempre calda, familiare e la prossimità immediata con le vicinissime terme fa di questo luogo un posto comodo e piacevole dove sostare. Oltre alle tante proposte alla carta una menzione speciale merita la pizza favolosa nella versione con funghi porcini. E per concludere in bellezza non lasciatevi sfuggire il carrello dei dolci, sempre ricco di proposte. Piazza Martiri della Libertà 14 47021 San Piero in Bagno (FC) Tel. 0543 917383 La Ricetta Crespelle: 2 uova 250 gr di latte 125 gr di farina 30 gr di burro sale Amalgamare tutti gli ingredienti. Lasciare riposare per 1/2 ora. In una padellina antiaderente unta di burro preparare le crespelle una alla volta. Norcina di tartufo nero: 200 gr di tartufo nero, lavato e non privato della scorza nera un bicchiere di olio extra vergine d’oliva 52 ORIZZONTE Crespella con cappelletti alla norcina di tartufo nero uno spicchio di aglio in camicia un cucchiaio di vino bianco sale e pepe. Dopo avere grattugiato grossolanamente il tartufo alla mandolina cuocerlo per pochi minuti in olio già caldo con gli altri ingredienti e sfumare con il vino alla fine. Cappelletti: 300 gr di sfoglia impastata con 3 uova e 300 gr di farina 300 gr di ricotta 100 gr di parmigiano grattugiato 1 uovo noce moscata sale Procedere con la preparazione classica nel realizzare i cappelletti. Composizione della ricetta: Cuocere i cappelletti in acqua bollente, saltarli in padella con burro norcina di tartufo nero e poca panna. Adagiare i cappelletti sulle crespelle, richiuderle a mezza luna. Passarle in forno a 180° in una teglia imburrata fino a doratura. Servirle con un po’ della salsa rimasta, parmigiano e tartufo nero a scaglie. U n omaggio al relax e al benessere l’Hotel Roseo Euroterme è un luogo incantevole situato a Bagno di Romagna, piccola perla emiliana immersa in uno scenario verde di colline e sorgenti termali. A rendere unica la sosta in questo luogo la bellissima piscina termale di acqua naturale a 45° alla sorgente con ricambi ed immissione continua di acqua, un bagno nelle tradizioni secolari reso ancora più prezioso dalla forza curativa delle acque termali. L’ampio spazio dedicato alla piscina è inoltre aperto anche di sera per permettere ai clienti dell’hotel di gustare tutta la magia di un bagno caldo sotto il cielo aperto e stellato. Inoltre l’hotel dispone di una suggestiva Spa, dove è possibile effettuare una vasta gamma di trattamenti, depurandosi dallo stress quotidiano e prendendosi cura di sé. A completare la perfezione di un luogo dove benessere e relax sono gli imperativi fondamentali, l’eccellente servizio offerto dalla cucina. Qui lo chef Gianni Lazzari impiega tutto il suo talento per dare vita ad una proposta culinaria equilibrata, armoniosa ed elegante, in sintonia con il luogo. I piatti della tradizione sono riletti con creatività e stile. Pasta fresca e pane sono fatti in casa ogni giorno secondo le antiche ricette del territorio. I dolci sono preparati dai maestri pasticceri e per la prima colazione viene servito solo latte fresco di primissima qualità. Dalla colazione alla cena ogni momento è curato fin nei minimi dettagli per offrire una tavolozza di sapori, tutti improntati alla qualità, al gusto e al piacere di occhi e palato. CAPPELLETTI DI FORMAGGIO AL TIMO LIMONE CON CREMA DI LATTE, BACON E ZUCCHINE Ingredienti: per 4 persone 300 gr di cappelletti al formaggio 200 gr di crema di latte 50 gr di bacon a cubetti 1 scalogno 2 zucchine tagliate a julienne timo limone q.b. sale pepe olio extra vergine di oliva Emilia Romagna Accoglienza raffinata e benessere assoluto Ròseo Hotel Euroterme Via Lungosavio 2 47021 Bagno di Romagna (FC) Tel. 0543 911414 www.euroterme.com La Ricetta Preparazione: In una padella fare rosolare lo scalogno, aggiungere il bacon e le zucchine tagliate a julienne. Cuocere 2 minuti lasciando il tutto croccante. Aggiungere la crema di latte, il timo limone e saltare i cappelletti precedentemente cotti in acqua bollente. Versare il tutto in un piatto e guarnire con un mazzetto di timo limone. Rivista di orientamento nel food service 53 TURISMO Club di Territorio Nuovo progetto targato Touring Club Italiano Rita Rossetti Console I l Touring Club Italiano si rinnova nel rapporto con i propri Soci, veri protagonisti della sua lunga vita associativa. A partire dal 2010 nascono i Club di Territorio, per instaurare un dialogo diretto e capillare con gli aderenti e garantire una presenza costante nella realtà locale con i cittadini e le istituzioni che sia di stimolo ad una nuova “cultura del turismo”. Sono già 18 i club operativi. Il progetto di territorializzazione è un piano triennale che nasce da un percorso verso un rinnovato posizionamento strategico in un triplice scenario: -- TCI con ruolo crescente nel territorio come valorizzatore e interprete delle dinamiche e delle istanze locali anche attraverso le esperienze di cittadinanza attiva; -- TCI come comunità di viaggiatori con una funzione, al passo con i tempi, di raccolta e condivisione di informazioni, opinioni e suggerimenti, con strumenti web alla base di una rete sociale di viaggiatori; -- TCI quale autorità morale del turismo, promotore di una riflessione in materia di turismo, cultura, ambiente, propulsore di valori e di campagne di sensibilizzazione. Il piano di rilancio ha l’obiettivo di avviare forme nuove di radicamento territoriale per delineare un modello sostenibile di rapporto evoluto con le comunità, su temi e azioni coerenti e concrete. Grazie a questo progetto si stanno attivando direttamente tutte quelle risorse che il territorio può esprimere e coinvolgere, volontari e associazioni affini per attuare iniziative capaci di valorizzare il patrimonio artistico, storico, ambientale e enogastronomico di ogni luogo del nostro paese, specie se dimenticato. www.touringclub.it Il Club di Territorio è una struttura costituita da volontari, coordinata da volontari esperti, quali i Consoli del Touring che formeranno un gruppo di lavoro che esprime diverse competenze e vocazioni ed opera seguendo un preciso programma di attività che può concentrarsi anche nel tradurre localmente temi e contenuti prodotti dal Touring a livello nazionale o può sviluppare attività proprie e originali, ovviamente coerenti con i macrotemi dell’associazione. Più in generale un Club di Territorio nella normale attività arriverà a toccare diversi ambiti progettuali e tematici quali: • Territorio, paesaggio e ambiente • Patrimonio storico, artistico e culturale • Eventi, visite e animazione territoriale • Giovani, educazione, scuola • Bandiere Arancioni (marchio di qualità turistico-ambientale) • Aperti per voi (patrimonio storico fruibile grazie ai volontari) • Comunicazione • Enogastronomia Quest’ultimo rappresenta sempre un settore su cui si concentrano molte delle attività organizzate dai Club in quanto è espressione di tradizione, passione e professionalità, con una forte energia aggregante. Le novità non finiscono qui. è stato costituito anche un Comitato scientifico, a supporto della struttura e del territorio, programmata la formazione rivolta a tutta la struttura e reso disponibile un nuovo ambiente online di formazione. Una vera sfida che ha visto il 2012 quale anno di impegno costante e che proprio in questi nuovi dodici mesi che abbiamo davanti, vedrà il suo massimo consolidamento. Rivista di orientamento nel food service 57 P 61 MARKETING Due passi a quattro ganasce S Davide Pini Gestisce da oltre vent’anni progetti innovativi di marketing nell’ambito dei consumi alimentari fuori casa a livello locale e internazionale Info: www.gastromarketing.it econdo le stime della FAO, nel mondo ci sono 2,5 miliardi di persone che ogni giorno consumano cibo per strada, una consuetudine che consente di mangiare in modo informale e che coinvolge diverse formule ristorative, dal fast food al finger food, dalla vendita ambulante al tanto criticato junk food (cibo spazzatura). è un fenomeno tipico di questi anni il voler caratterizzare e brandizzare ogni nuova forma di comportamento e lo street food non sfugge a questa moda di marketing: in realtà il fenomeno affonda le sue radici in una profonda tradizione alimentare, con testimonianze concrete risalenti addirittura all’epoca romana. La velocità e comodità di fruizione sono le valenze sulle quali si è consolidato un fenomeno che sembra l’ideale risposta alle esigenze di un consumatore che viaggia sempre più veloce, è coinvolto in un numero spropositato di attività e, grazie alle moderne tecnologie, si tiene in contatto con centinaia di persone attraverso chat, social network e giochi di ruolo virtuali. In un’epoca in cui aumentano i pasti consumati fuori casa e i tempi di fruizione sono sempre più veloci, lo street food costituisce dunque un’interessante proposta alternativa al suo diretto parente e concorrente, il fast food, verso il quale ha però l’obbligo di doversi distinguere attraverso una proposta artigianale e non omologante, dove l’originalità dell’idea e la qualità del prodotto offerto ne determinano il successo duraturo. In questo senso, lo street food può rappresentare un’ottima opportunità per gli operatori del mondo food a tutti i livelli, di mostrarsi al di fuori della propria attività commerciale, invadendo magari location di più elevato potenziale, offrendo un momento di consumo inequivocabilmente di veloce fruizione. In certi casi lo street food può essere vissuto come veicolo pubblicitario e di promozione, quindi tattico e temporaneo, ma spesso si manifesta con la creazione di un vero e proprio locale, che esprime il proprio business non all’interno della sua location, ma lungo le strade circostanti. In questo senso sono sempre consigliabili gli investimenti di marketing che consentono di alimentare il principale veicolo pubblicitario di questa formula, vale a dire il passaparola: ogni consumatore che solca le vie con un prodotto da asporto può essere infatti un ottimo veicolo di promozione, a condizione che packaging, tovaglioli, piatti e qualsiasi altro supporto sia stato adeguatamente brandizzato. Qualcuno si chiede se lo street food possa essere in qualche modo una minaccia per la ristorazione tradizionale. La mia risposta è “assolutamente no”, questo fenomeno segue una naturale tendenza del consumatore che, soddisfatto nei suoi momenti più frenetici, sarà ben contento di ricercare momenti più tranquilli in cui degustare cibo seduto e assistito, apprezzando ancora di più la proposta tradizionale. Lo street food, un fenomeno in crescita anche in Italia Rivista di orientamento nel food service 59 FITNESS I piatti unici Un’ottima alternativa al pasto completo Elisa Maestrini Nutrizionista F acendo riferimento alle indicazioni per una sana alimentazione, è importante introdurre nei pasti principali, in particolare pranzo e cena, tutti i nutrienti attraverso un pasto completo; ovvero carboidrati, proteine, grassi e fibre. Il pasto completo permette infatti di ottenere una buona sazietà sia al momento del consumo sia a distanza di ore. Questo è possibile perché ciascun nutriente ha la sua funzione e il suo impatto sulla sazietà. I carboidrati forniscono energia a pronto uso che il nostro organismo utilizza per svolgere le sue funzioni e si dividono in semplici e complessi; i carboidrati semplici sono quelli che vengono assorbiti rapidamente dall’organismo e si trovano in zucchero, marmellata, miele, succhi di frutta, dolci, bibite zuccherate, bevande alcoliche e nella frutta. I carboidrati complessi invece hanno un assorbimento più lento e graduale rispetto ai semplici e si trovano in pasta, riso, pane, farro, orzo, legumi e patate. I carboidrati in generale sono in grado di darci un’ottima sazietà al momento del pasto, ma poco duratura (circa 3-4 ore). Le proteine svolgono una funzione plastica di mantenimento della struttura corporea (muscoli, pelle, capelli,…) e si dividono in base all’origine in animale e vegetale. Quelle animali si trovano in carne, pesce, salumi, formaggio e uova, mentre quelle vegetali nei cereali e nei legumi. Le proteine, al contrario dei carboidrati, non saziano durante il pasto ma a distanza di ore e per più tempo (circa 6-8 ore). Ecco perché la loro unione carboidrati + proteine permette una buona sazietà. La fibra non è un vero e proprio nutriente, ma svolge funzioni importanti, regola la funzionalità intestinale e contribuisce alla sazietà rallentando l’assorbimento dei singoli nutrienti e del pasto in generale. Ne sono ricche le verdure e la frutta, i legumi e i cereali integrali. I grassi, come i carboidrati, forniscono energia, ma quella adibita al deposito. Si dividono in grassi di origine vegetale e animale. Questi ultimi si trovano in carne, pesce, salumi, uova, latte e formaggi, burro e panna; mentre quelli vegetali sono soprattutto nell’olio di oliva e gli altri tipi di olio, e in alcuni tipi di frutta, per esempio l’avocado e tutta la frutta secca. In base allo stile di vita attuale, che è sempre più frenetico, risulta a volte difficile poter fare un pasto completo perciò in alternativa si può ricorrere ai “piatti unici”, cioè un’unica pietanza in cui siano presenti tutti i nutrienti e quindi un piatto nutrizionalmente completo. Esempi di piatti unici sono: pasta o riso con ragù di carne, con sugo di pesce o con legumi; pasta all’uovo, lasagne, cannelloni, tortellini e ravioli; pane con legumi; carne o pesce con patate oppure legumi oppure pane; pizza con mozzarella o con prosciutto o con pesce. Tra i vari piatti unici troviamo i tortellini; sono un alimento che contiene soprattutto proteine e grassi essendo l’impasto fatto con uova e il ripieno prevalentemente di carne o formaggi. I carboidrati sono ridotti perciò l’ideale sarebbe abbinare il piatto di tortellini con una fetta di pane più una porzione di verdura e frutta. Per rendere il piatto unico una pietanza ben equilibrata è essenziale completare sempre con verdura e frutta. Rivista di orientamento nel food service 61 DESIGN Forma e funzione del formato di pasta a cura di istitutoitalianodesign.it I l tortellino? Una scultura di gusto in miniatura. Un esempio vincente del rapporto tra forma e funzione, in poche parole un autentico esercizio di design come la maggior parte di paste, fresche e asciutte, in circolazione. La pasta, infatti, con la sua galleria di formati, il suo ramificato universo di provenienze e contaminazioni è forse l’esempio più eclatante delle pretese di progetto che l’uomo applica al cibo, trasfigurandolo, narrandolo, inventandolo e reinventandolo costantemente. Tutto torna quindi se a scrivere la “bibbia” della pasta è un architetto, George Legendre autore di “Pasta by design”, opera miliare ed enciclopedica che esamina 92 formati di pasta, ma li si analizza tramite formule matematiche raggruppandoli in una sorta di albero genealogico, che ne traccia l’evoluzione dalle forme più elementari a quelle più complesse. Ormai addentratosi nel mondo della pasta Legendre si è spinto oltre e ha persino progettato un nuovo formato Ioli, una sorta di spirale avvitata su sé stessa, come un nastro di Möbius; interessantissima dal punto di vista formale, ma altrettanto ostica da produrre a causa della difficoltosa congiunzione delle estremità. Tuttavia, dove non è riuscito l’architetto della pasta sembra invece essere riuscito il celebre car designer Giorgetto Giugiaro che per Voiello ha creato le Marille. La forma di questa pasta nasce da un processo di cross fertilization, che consiste nel trasferire forme e metodologie specifiche da un campo di applicazione ad un altro, come in questo caso dalle auto al food. Ricordano la sagoma di un’onda ma Giugiaro dichiara di aver tratto ispirazione, per le sue Marille dalla sezione di una guarnizione per automobile. La forma qui è fondamentale, come la funzionalità, infatti le Marille hanno la superficie esterna liscia e quella interna rigata in modo da trattenere il sugo. Sulla stessa scia si colloca Clessidre formato di pasta progettato da Marco Autilio, industrial designer dell’Istituto Italiano design e realizzato dallo chef Nicola Passarelli del Ristorante Ioli di George G. Legendre Vineria Stella. Il progetto, presentato all’interno della manifestazione de I Primi d’Italia nel 2010, ha visto la realizzazione di questo concept di pasta dalla forma girata con rigature, che percorrono alternativamente sia la parte esterna che interna, al fine di catturare la maggior quantità di sugo o condimento possibile. La sinergia tra il designer e lo chef ha inoltre comportato , come di solito avviene per un progetto, scelte ad hoc anche per la materia prima da utilizzare. Per Clessidre si è impiegata la lecitina che garantisce una maggiore plasticità assicurando anche una resa superiore grazie ad un colore più intenso e ad un migliore assorbimento del condimento. Insomma un’altra piccola storia di design questa volta servita nel piatto del prodotto italiano più amato e conosciuto al mondo: la pasta! Clessidre di Marco Autilio Marille di Giorgetto Giugiaro per Voiello Rivista di orientamento nel food service 63 FORMAZIONE FORMAZIONE Associazione Cuochi Arezzo Corsi a Villa Severi CORSI INVERNO PRIMAVERA 2013 Corso per SOMMELIER AIS Corso Professionale Primo livello / Gennaio-Maggio 2013 In collaborazione con AIS Toscana Sessione pomeridiana ore 16,30/18,30 Sessione serale ore 20,30/22,30 Un affascinante mondo in cui si apprendono la Tecnica della Degustazione, le Funzioni del Sommelier, dallo stile nel servizio all’organizzazione di una cantina, dall’uso corretto dei bicchieri al rispetto della bottiglia e del suo prezioso contenuto, le realtà dell’Enologia Nazionale e Internazionale, l’enografia del vino d’Italia e del mondo, fino a una totale immersione nell’analisi sensoriale, e l’apprendimento di un linguaggio comune per parlare di vino, la Metodologia dell’Abbinamento Cibo-Vino. Corso di avvicinamento al VINO 24-31 Gennaio / 7-21-28 Febbraio 2013 In collaborazione con AIS Toscana e Strade del Vino Terre di Arezzo Gli incontri si svolgono una volta alla settimana alle ore 21.00. La durata di ciascuna lezione è di circa 2 ore e trenta. Alla fine del corso sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Ogni lezione sarà tenuta da un relatore AIS diverso in ogni serata; ciascuna lezione vedrà la presentazione di un’azienda vitivinicola socia della Strada del Vino Terre di Arezzo che farà conoscere la propria produzione e metterà in degustazione un vino; segue una parte teorica con proiezione di slides e infine una degustazione guidata di vini. Arezzo, Unione Regionale Cuochi Toscani Ogni mese un percorso di cucina a tema, ogni lezione un approfondimento su un argomento specifico: Gennaio - Un mese a dieta... Febbraio - Nuove tendenze, Piccoli buffet, Apericena Marzo - Il Menu condiviso da tutti Aprile - Aria di Primavera... Mangio Giusto con GUSTO Scuola di cucina per bimbi / Gennaio-Giugno 2013 In collaborazione con Centro Nutrizionale “Mangia e Gioca” Orario: dalle 14,30 alle 18,00 Se hai tra i 3 e i 14 anni e vuoi imparare a cucinare un piatto buono e sano per i tuoi genitori, vieni da noi!! Gruppo di lavoro composto da nutrizionisti, pediatri, psicologi, animatori, cuochi. Corso di conoscenza dell’olio Extravergine di oliva - Dall’olivo alla tavola Corso Primo livello / Febbraio-Marzo 2013 In collaborazione con A.I.C.O.O. - Associazione Italiana Conoscere l’Olio di Oliva Al termine, consegna dell’Attestato di Primoliere. Dall’olivo alla tavola. In ogni lezione degustazione guidata di 5-6 oli. Laboratori di Cucina Pratica Lezioni di BUON MANGIARE Gennaio-Aprile 2013 / Tutti i Martedì dalle ore 19,30 alle ore 22,30 In collaborazione con Federazione Italiana Cuochi, Associazione Cuochi Gennaio-Maggio 2013 In collaborazione con LILT - Lega italiana per la lotta contro i tumori Sede dei corsi: Centro Enogastronomico Villa Severi Via Francesco Redi, 13 - Arezzo [email protected] - www.cuochiarezzo.it 64 ORIZZONTE FORMAZIONE Università dei Sapori PROSSIMI CORSI Corso Barman e Bartender IL TORTELLINo secondo la ricetta dell’Università dei Sapori Luogo: Perugia Titoli rilasciati: Attestato HACCP - Attestato di qualifica di “Addetto qualificato al servizio bar” riconosciuto ai sensi della legge 845/78 Durata: 150 ore + tirocinio in azienda Data: data inizio 25/02/2013 - iscrizioni entro il 15/02/2013 Orari: 14.30 - 18.30 Il tortellino è un must della cucina italiana, piccolo gioiello di artigianalità e sapore, è caratterizzato da un gustoso e morbido ripieno, che lo rende un ospite immancabile nella tavola delle feste, ma anche un piatto gradito in molte altre occasioni. Ecco qui la ricetta proposta dallo Chef Andrea Biagiotti dell’Università dei Sapori, unitamente ad alcuni consigli per servire al meglio questa pietanza. Corso Superiore di Pasticceria Italiana LA RICETTA Luogo: Perugia Titoli rilasciati: Al termine del corso, previo superamento di un esame finale, verrà rilasciato attestato di qualifica professionale legalmente riconosciuto dalle legge 845/78. Durata: 350 ore - 2 mesi di lezioni teorico/pratiche e 2 mesi di stage presso ristoranti e pasticcerie opportunamente selezionate Data: data inizio 08/04/2013 - iscrizioni entro il 25/03/2013 Orari: 9.00-13.30 /15.00 -18.30 L’impegno richiesto ai partecipanti è di 8 ore al giorno, dal lunedì al venerdì per tutta la durata del periodo di formazione. Corso Cuoco Luogo: Perugia Titoli rilasciati: Attestato HACCP, obbligatorio per svolgere le professioni in ambito alimentare - Attestato di qualifica di Cuoco (addetto qualificato alla cucina) rilasciato dalla Regione Umbria riconosciuto ai sensi della legge 845/78, valido ai fini dell’avviamento al lavoro e dell’inquadramento aziendale. Tale attestato costituisce titolo per l’ammissione ai pubblici concorsi (Ex legge 845/78). Durata: 600 ore (di cui 400 di aula e 200 di stage) Data: data inizio 18/03/2013 - iscrizioni entro il 08/03/2013 Orari: 9.00 - 13.30 e 14.30 - 18.00 Via Montecorneo 45, Località Montebello 06126 - Perugia Tel. 075 5729935 - Fax 075 5734611 [email protected] - www.universitadeisapori.it Per la farcia, diversamente dalla ricetta di matrice storica che prevedeva la sola carne di lombo di maiale, suggerisco di dividere al 50% con ritagli di carne di manzo, per conferire più corpo al sapore; inoltre sono solito sostituire il burro per caldellare la carne con dell’olio extravergine d’oliva per ottenere un composto più sano e digeribile. Nel dettaglio: 100 gr magro di maiale, 100 gr ritagli di bovino, 100 gr mortadella, 50 gr prosciutto crudo, 150 gr parmigiano reggiano, 20 gr olio extra vergine d’oliva, n°1 uovo, sale, pepe bianco, noce moscata. Far caldellare la carne con l’olio a fuoco vivo, aggiustare di sale e pepe (per la noce moscata consiglio sempre prudenza, è una spezia piuttosto “invadente” che non sempre utilizzo), quando sarà cotta e asciutta, far raffreddare, passare al tritacarne fine insieme alla mortadella e al prosciutto, ultimare con parmigiano e uovo. Per la sfoglia: farina “0” 200 gr, farina “00” 200 gr, n°4 uova. Preparare la classica fontana di farina, sbattere le uova prima di unirle, lavorare il tutto sopra una spianatoia in legno, aggiungendo poca acqua tiepida per rendere elastico e lavorabile l’impasto, conferendo l’umidità necessaria per far chiudere bene i tortellini durante il riempimento. COME GUSTARLI Per quanto concerne le ricette con i quali gustarli, direi che una è imprescindibilmente con il brodo di cappone tipica delle festività natalizie e dell’inverno in generale: 1 cappone di ca. 2 kg, pulito e lavato, messo in pentola con abbondante acqua fredda, a bollore unire 2 carote, 2 cipolle, 1 costa di sedano, 2 foglie d’alloro, sale e pepe in grani. Un’altra, sicuramente inusuale, è con una vellutata di ceci e bresaola croccante. La vellutata può essere facilmente realizzata seguendo questa ricetta: 300 gr ceci, 20 gr olio extra vergine d’oliva, n°1 porro, n°1 mazzetto di rosmarino, n°1 scalogno, n°1 carota, n°1 cucchiaio concentrato di pomodoro, 1 lt brodo vegetale, 200 gr bresaola (tagliata spessa). Si procede facendo un soffritto con olio, porro, scalogno e carota tritati, si aggiunge il mazzetto di rosmarino, il concentrato ed i ceci messi in ammollo la sera precedente. Unire il brodo gradualmente, facendo cuocere i ceci dolcemente. A cottura ultimata togliere il rosmarino e frullare con il minipimer, aggiungendo nel contempo ancora poco olio per emulsionare. Con la crema ottenuta saltare i tortellini, aggiungendo la bresaola tagliata in julienne e leggermente passata in padella antiaderente. Rivista di orientamento nel food service 65 P 45 PAROLA AGLI ESPERTI Il calendario del contribuente a cura di Massimo Valeri GENNAIO 2013 Mercoledì 16 gennaio 2013 IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI E SUI REDDITI DI LAVORO AUTONOMO Versamento delle ritenute relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e sui redditi di lavoro autonomo, corrisposti nel mese di Dicembre 2012 IVA CONTRIBUENTI MENSILI Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese di Dicembre 2012 CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese di Dicembre 2012 IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese di Dicembre 2012 Venerdì 25 gennaio 2013 ELENCHI INTRASTAT TRIMESTRALI Presentazione elenchi trimestrali esclusivamente in via telematica Giovedì 31 gennaio 2013 ELENCHI BLACK LIST TRIMESTRALI Invio telematico del modello di comunicazione delle operazioni con soggetti avente sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata del trimestre precedente FEBBRAIO 2013 Lunedì 4 febbraio 2013 DICHIARAZIONE IMU Presentazione (ove previsto) della dichiarazione IMU Lunedì 18 febbraio 2013 IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI E SUI REDDITI DI LAVORO AUTONOMO Versamento delle ritenute relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e sui redditi di lavoro autonomo, corrisposti nel mese di Gennaio 2013 IMPOSTA SOSTITUTIVA SULLA RIVALUTAZIONE DEL TFR Versamento del saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR per l’anno 2012 IVA CONTRIBUENTI MENSILI Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese di Gennaio 2013 CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese di Gennaio 2013 CONTRIBUTI INPS IVS - ARTIGIANI E COMMERCIANTI Ultimo giorno utile per il versamento dei contributi IVS - IV rata fissa 2012 AUTOLIQUIDAZIONE INAIL Ultimo giorno utile per procedere all’autoliquidazione Inail saldo 2012/rata 2013 e pagamento della prima in caso di rateazione o unica rata IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese di Gennaio 2013 Giovedì 28 febbraio 2013 COMUNICAZIONE DATI IVA Presentazione per via telematica della comunicazione annuale dati IVA del 2012 68 ORIZZONTE FISCO & PREVIDENZA Nuovo Redditometro: le voci di spesa prese in esame dal 2013 Massimo Valeri - Commercialista [email protected] I l nuovo redditometro (strumento previsto dal D.L. n. 78/2010) si applica a partire dal 2013 per i periodi d’imposta 2009 e successivi tenendo conto inoltre di 100 voci di spesa. Si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del passato, non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, bensì su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall’analisi annuale dell’Istat). Con il Redditest (software pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 20 novembre) il contribuente potrà verificare se le spese sostenute nel corso dell’anno sono in armonia con i redditi familiari, dichiarati o da dichiarare. Si tratta quindi di un’autovalutazione dove il contribuente potrà esaminare la propria posizione ed eventualmente adottare i provvedimenti che ritiene opportuni. A tal fine, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a individuare sette macrocategorie per oltre 100 voci di spesa possibile sintomo di capacità contributiva. Come si può notare, tra le individuate voci rientra ogni aspetto della vita quotidiana, non soltanto i tipici beni di lusso. In particolare sulla base dei dati raccolti dall’Amministrazione Finanziaria verranno messe sotto osservazione determinate spese e determinati beni, che costituiscono il nuovo paniere del redditometro. Il nuovo redditometro prenderà in considerazione oltre cento voci di spesa che sono state raggruppate in sette categorie: Abitazione Abitazione principale, altre abitazioni, mutui, collaboratori domestici, elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, arredi, gas, energia elettrica, telefonia fissa e mobile. Mezzi di trasporto Automobili, minicar, caravan, moto, natanti e imbarcazioni, aeromobili, mezzi di trasporto in leasing o noleggio. Assicurazioni e contributi Assicurazioni: responsabilità civile, incendio e furto, vita, danni, infortuni, malattia, altro. Contributi: obbligatori, volontari, previdenza complementare. Istruzione Asili nido, scuola per l’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria, corsi di lingue straniere, soggiorni studio all’estero, corsi universitari, tutoraggio/corsi di preparazione agli esami, scuole di specializzazione, master, canoni di locazione per studenti universitari. Attività sportive e ricreative, cura della persona Attività sportive, circoli culturali, circoli ricreativi, cavalli, abbonamenti pay-tv, giochi online, abbonamenti ad eventi sportivi e culturali, viaggi organizzati, alberghi, centri benessere, altri servizi per la cura della persona. Altre spese significative Oggetti d’arte o antiquariato, gioielli e preziosi, veterinarie, donazioni in denaro a favore di Onlus e simili, assegni periodici corrisposti al coniuge, donazioni in genere. Investimenti immobiliari e mobiliari netti Fabbricati, terreni, natanti e imbarcazioni, autoveicoli, motoveicoli, caravan, minicar, aeromobili, azioni, obbligazioni, conferimenti, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali fruttiferi, conti di deposito vincolati, altri prodotti finanziari, valuta estera, oro, numismatica. Le spese, indicative di capacità contributiva, vengono poi normalizzate sulla base di coefficienti prestabiliti e di un’analisi di campioni, considerati significativi. Al riguardo si fa presente che il testo del comma 5, dell’art. 38, D.P.R. 29.9.1973, n. 600 afferma in particolare che l’Ufficio può determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente (persona fisica) tenendo conto “anche” dei seguenti 2 parametri di riferimento: • il nucleo familiare; • l’area territoriale. Legge Auto concesse in uso a soci, dipendenti, familiari: novità in vista e nuovi adempimenti www.studiosorci.it Alessandro Sorci - Avvocato Civilista e Societario I l D.p.r. n. 198 del 28.09.2012 in materia di “Variazione dell’intestatario della carte di circolazione, intestazione temporanea di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi e di targhe dei rimorchi”, a partire dal 7 dicembre 2012, ha previsto l’obbligo di indicare sulla carta di circolazione il nome del soggetto che effettivamente utilizza il mezzo se diverso dal titolare della carta di circolazione. Da tale data è scattato l’obbligo per tutti gli utilizzatori di veicoli di aggiornare il libretto di circolazione tutte le volte in cui il veicolo sarà utilizzato per un periodo superiore a 30 giorni da soggetti diversi dal proprietario, esclusi i familiari purché conviventi. La prescrizione si rivolge non solo alle persone fisiche ma ad enti e società che spesso concedono in uso, comodato d’uso le auto aziendali a soci, amministratori, dipendenti (…) Occorrerà provvedere al cambio di intestazione sulla carta di circolazione anche nel caso in cui la trasformazione societaria non dia luogo alla creazione di un soggetto giuridico diverso. L’obbligo è esteso anche alle società che concedono le auto a noleggio senza conducente. L’aggiornamento della carta di circolazione, non costituisce un passaggio di proprietà, infatti, l’operazione non va registrata al P.r.a. ma solo presso la Motorizzazione che procederà ad aggiornare l’eventuale intestazione. L’inosservanza di tale normativa fa scattare una sanzione amministrativa da euro 669 ad euro 3.345 (art. 252 comma 4 bis CDS) e il ritiro immediato della carta di circolazione per il successivo aggiornamento. Nonostante l’obbligo di aggiornamento decorra dal 7 dicembre 2012, non potranno comunque, per il momento, scattare le sanzioni, poiché la Motorizzazione non ha ancora avviato le opportune modifiche alle procedure informatiche per l’aggiornamento dei sistemi. La finalità della normativa è di rendere certa la notifica delle violazioni al codice della strada e di contrastare il fenomeno dell’intestazione fittizia dei veicoli. ECONOMIA Banca Popolare di Spoleto espansione e vicinanza al territorio Banca Popolare di Spoleto L a Banca Popolare di Spoleto si dimostra ancora una volta dinamica ed in espansione, nel mese di novembre 2012 si è concluso con successo il collocamento del “Chocogold”, il certificato dalle uova d’oro, lanciato in co-marketing con Eurochocolate, in un mese e mezzo sono stati raccolti 75,5 milioni di euro di nuovi depositi, a fronte di ben 2.280 sottoscrittori, battendo le previsioni e richiedendo l’ampliamento del plafond iniziale di 70 milioni. Il nuovo risparmio raccolto, come affermato dal direttore generale Francesco Tuccari, consentirà alla banca di concedere nuovi prestiti e mutui alle famiglie ed imprese dei territori dove siamo presenti. La BPS si dimostra anche attenta alle problematiche delle imprese umbre colpite dall’alluvione dello scorso novembre prevedendo un apposto finanziamento per il riavvio immediato dell’operatività dell’azienda. www.bpspoleto.it Alle 106 unità già operative in Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana e Lombardia, la Banca Popolare di Spoleto ha aperto il 23 novembre 2012 un nuovo sportello a Torino in Corso Duca degli Abruzzi, uno dei quartieri più esclusivi del capoluogo piemontese. Rivista di orientamento nel food service 69 INSERZIONISTI Gli INSERZIONISTI In questo numerodi questo numero AgugiAro e FignA Molini SpA itAlBovini Srl Guglielmo Spa Asiago Food Spa Treviso Collecchio (Pr) Via Nazionale Via S. Maria, 7 Tel.(Cz) 0422.401551 88069 Copanello Tel. 0521.301701 35030 Veggiano (Pd) Tel. 0961 911063 Tel. 049 5082260 - Fax 049 5082270 Fax 0422.347724 Fax 0521.301777 www.asiagofood.it - [email protected] [email protected] www.agugiarofigna.com www.caffeguglielmo.it [email protected] Antica Norcineria F.lli Ansuini Snc Hero Italia Srliveco – luigi BAcchi Viale della Stazione BiAnconi SpA Via Leoni, 4 06046 NorciaGiano (Pg) dell’Umbria (Pg) Collestrada (Pg) 37121 Verona (Vr) Tel. 0743 816809 - Fax 0743 824522 Tel. 0742.847145 Tel.- 075.394046 Tel. 045 8060943 Fax 045 8060900 www.fratelliansuini.com Fax 0742.99346 www.hero.it Fax 075.5990399 [email protected] www.bianconi1947.it I.l.c.o. Srl Banca Popolare di Spoleto www.luigibacchi.it Strada Onanese, km 4.300 Piazza PiancianiB5onduelle itAliA Srl 01021 Acquapendente (Vt) Srl 06049 Spoleto (PG) pc Service San Paolo d’Argon (Bg) Tel. 0763 711133 - Fax 0763 711155 Tel. 0743 2151 - Fax 0743 44963 Perugia Tel. 035.4252411 www.ilcosrl.it - [email protected] www.bpspoleto.it - [email protected] Tel. 075.5005589 www.bonduelle-foodservice.it Innovazione Srl Barry Callebaut AG Fax Via G. Garibaldi, 93 075.5018005 Westpark Pfingstweidstrasse 60 ceSAre regnoli & Figlio Srl 06063 Magione (PG) 8005 Zurich Switzerland www.pcserviceumbria.it Bologna Tel 075 8472263 - Fax 075 8478170 Tel. +41 43 204 04 04 Tel.00051.222483 innovazione2006.com Fax +41 43 204 04 pizzoli SpA Fax 051.269938 [email protected] www.barry-callebaut.com Budrio (Bo) Itaco Bernardini Gastone Srl www.regnoli.it Tel. 051.6924511 Str. L. Ariosto, 39 Via di Lavoria, 83/85 c gM Srl 051.6920293 06063 MagioneFax (PG) 56040 Cenaia (Pi) www.pizzoli.it Tel. 075 8472548 - Fax 075 8478051 Tel. 050 644100 Pollenza (Mc) Tel. 0733.201025 www.itaco-horeca.it - [email protected] www.bernardinigastone.it riunione Italbovini Srl induStrie AliMentAri Srl Bresaole Pini SrlFax 0733.201016 Via Castellana, 72Avegno (Ge) Via Centrale, 1www.cgmsurgelati.it 31100 Treviso Tel. 0185.79043 23034 Grosotto (So) conServe Tel. 0422 401551 - Fax 0422 347724 Tel. 0342 887350itAliA Soc.coop.AgricolA 0185.799025 - [email protected] S. Lazzaro di Savena (Bo) www.italbovini.itFax [email protected] Pc service Srl www.lariunione.it Bianconi Spa Tel. 051.6228311 Str. Settevalli 425/A Piazza del Mercato Fax 051.6228312 06129 Perugia (Pg) SAlA 06030 Bastardo di Giano dell’Umbria (Pg) www.conserveitalia.it San-Giustino (Pg) Tel. 075 5005589 Fax 075 5018005 Tel. 0742 99423 - Fax 0742 99742 www.pcserviceumbria.it www.bianconispa.it deltA project group Tel. 075.8583753 [email protected] [email protected] Assisi (Pg) Fax 075.8583415 Pizzoli Spa Cesare Regnoli & Figlio Srl www.salasedie.it Tel. e Fax 075.8042624 Via Zenzalino Nord, 1 Piazza S. Francesco, 10 [email protected] 40054 Budrio (Bo) 40122 Bologna SiFA Srl Tel. 051 6924511 - Fax 051 6920293 Tel. 051 222483 - Fax 051 269938 deMetrA Srl Perugia www.pizzoli.it www.regnoli.it Talamona (so) Tel. 075.5051028 Pucci Ufficio Srl [email protected] Tel. 0342.674011 Via A. Barteri, 8Fax 075.5006862 Clai soc. coop. agricola Srl Fax 0342.674030 06100 Perugia (Pg) Via Gambellara, 62/A www.sifa.it Tel. 075 505921 - Fax 075 5059250 40020 Sasso Morelli Imola (Bo) www.demetrafood.it www.pucciufficio.com Tel. 0542 55711 - Fax 0542 55777 togni SpA FreSySteM SpA [email protected] www.clai.it - [email protected] Serra San Quirico (An) Caivano (Na) Ricoh Italia Srl Conserve Italia Soc. Coop. Agricola Tel. 081.400816 Viale Martesana, Tel. 12 0731.8191 Via Poggi, 11 Fax 0731.880035 20090 Vimodorone (Mi) 40068 S. Lazzaro Fax di Savena (Bo) 081.419059 www.ricoh.it Tel. 051 6228311 - Fax 051 6228312 www.togni.it www.fresystem.com Riunione Industrie Alimentari Srl www.valfruttagranchef.it FrieSlAnd cAMpinA itAly Srl Via Marconi, 2 trinità SpA Delta project Srl Brianza (Mb) 16030 Avegno (Ge) di Oppeano (Vr) Via Cavour, 82 -Agrate 05100 Terni Vallese Tel. 0185 79043 0185 799025 Tel. 075 8042624 - Fax 075 8042624 Tel. 039.6072500 Tel.- Fax 045.6984075 www.lariunione.it [email protected] Fax 039.6072509 Fax 045.6984109 [email protected] Dinon Group Spa www.debic.com Special Gift Srlwww.trinitaspa.it Via del Gelso, 110 Via Garibaldi, 107-109 45014 Porto Viro (Ro) ForMec BiFFi SpA truck line Tel. 0426 631820 - Fax 0426 633870 San Rocco al Porto (Lo) 06063 Magione (PG) Tel. 075 8472269 - Perugia Fax 075 8478558 www.dinongroup.com - [email protected] Tel. 0377.45401 www.special-gift.it Elle Esse Snc Tel. 075.5055931 Fax 0377.569331 [email protected] Via Faustana, 44 Fax 075.5057146 Surgital Spa 06032 Borgo Treviwww.formec.it (Pg) [email protected] Via Bastia, 16/1 Tel. 0742 381678 Fax 0742 78333 gelAti Stocchi Srl 48017 Lavezzola (RA) www.elleesse.it - [email protected] uMBrASAluMi Srl Arezzo Tel. 0545 80328 - Fax 0545 80121 HDI Spa - Feletti Ponte Felcino (Pg) Tel. 0575.984033 www.surgital.it - [email protected] Via per Ripalta Arpina, 33 075.6910485 Fax 0575.984143 Truck line Srl -Tel. Veicoli Industriali e 26012 Castelleone (CR) Fax 075.5919273 Tel. 0374 350150 www.gelatistocchi.com Commerciali Renault Via A. Morettini, 51 www.hdi-spa.it - [email protected] www.umbrasalumi.it guglielMo SpA 06128 Perugia Friesland Campina Italy Srl v ittoriA SSicurAzioni SpA Copanello (Cz) Tel. 075 5055931 - A Fax 075 5057146 Via Piave, 12 Magione (Pg) [email protected] 37060 Nogarole Rocca (Vr) Tel. 0961.911063 Vittoria Assicurazioni Tel. 045 6395234 - Fax 045 6395253 Tel. e Fax Spa 075.841693 Fax 0961.911143 Rag. Moreno, Agente Generale Fresystem spa www.vittoriaassicurazioni.com www.caffeguglielmo.it Marchesi Via Sacco e Vanzetti, 13 Via Riviera di Chiaia, 215 06063 Magione (Pg) WiBerg 80121 Napoli (Na) i.l.c.o. Srl Tel. e fax 075Salisburgo 841693 Tel. 081 400816 - Fax 081 419059(Vt) (Austria) Acquapendente www.vittoriaassicurazioni.com www.fresystem.com Tel. +43.(0)662.63820 Tel.- [email protected] 0763.711133 [email protected] Frigo Aer Termica Sas Fax +43.(0)662.6382810 Fax 0763.711155 Wiberg Gmbh Via dell’Avena Z.I. Madonna del Piano www.wiberg.eu Salisburgo (Austria) 06100 Perugia (PG)www.ilcosrl.it Tel. +43 0 662 63820 Tel. 075 388347 Fax +43 0 662 6382810 www.frigoeratermica.it www.wiberg.eu [email protected] Ricoh Managed Services La strada verso l’efficienza Concentrati sul business. Ricoh pensa a progettare e gestire l’infrastruttura IT. Progettare soluzioni personalizzate e ottimizzate dal punto di vista dei costi, della produttività e della gestione è alla base dei Ricoh Managed Services, che includono servizi di Gestione Documentale, di Outsourcing e IT. 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