rendicontazione sociale - Fondazione Edo ed Elvo Tempia
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rendicontazione sociale - Fondazione Edo ed Elvo Tempia
FONDAZIONE EDO ed ELVO TEMPIA FONDO EDO TEMPIA RENDICONTAZIONE SOCIALE FONDAZIONE EDO ed ELVO TEMPIA FONDO EDO TEMPIA RENDICONTAZIONE SOCIALE STORIA Il Fondo Edo Tempia è nato nel 1981 dalla ferrea volontà di un padre colpito nei suoi affetti più cari: la perdita del figlio Edo, di trentacinque anni, per melanoma. Elvo Tempia seppe elaborare il suo dolore e ne trasse la forza di darsi un obiettivo ambizioso: creare una associazione per contribuire con incisività alla battaglia contro il cancro, secondo l’ultimo desiderio espresso dal figlio. La gente biellese comprese immediatamente il valore dell’impresa cui Tempia si accingeva e alla quale, dal 1981, dedicò ogni attimo della sua esistenza con il suo carattere tenace, la sua intelligenza e la sua lungimiranza. La donazione di Villa Rivetti (sede del Fondo, Biella via Malta) da parte del geometra Ugo Canepa, amico di Tempia, è stato il primo grande riconoscimento dell’importanza dell’opera che Tempia aveva avviato. Il Fondo Edo Tempia è una associazione a carattere volontario, riconosciuta e registrata, pertanto una Onlus di diritto. Fin dalla sua costituzione ha avviato e quindi sviluppato tutte quelle attività che hanno contraddistinto i suoi trentatré anni di storia, in particolare i programmi di screening (mammografico, citologico e colon-retto), le borse di studio per medici e infermieri, la prima équipe interdisciplinare di cure palliative domiciliari, la psiconcologia, il supporto all’Asl di Biella, il sostegno alle famiglie bisognose, il Registro Tumori (nato nel 1995), e altre attività e progetti volti alla promozione e alla salute dei cittadini. Nel 2005 viene costituita la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ONLUS, che porta il nome insieme a quello del figlio Edo, del compianto presidente del Fondo Elvo Tempia Valenta scomparso nel 2004. Lo scopo principale della Fondazione è di potenziare le attività di ricerca nel laboratorio di Farmacogenomica, inaugurato nel 2001. La Fondazione ha proseguito nello sviluppo dei programmi di prevenzione, diagnosi precoce e cura dei tumori dando continuità all’impegno di Elvo Tempia. Nel gennaio 2011 ha avviato un’attività di diagnostica molecolare in collaborazione con la S.C. di Anatomia Patologica dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara, creando il Laboratorio di Oncologia Molecolare. missione L’associazione di volontariato Fondo Edo Tempia ONLUS opera in modo integrato e sinergico con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ONLUS, in collaborazione con le Aziende Sanitarie territoriali, Università e Centri di Ricerca al fine di sostenere e migliorare i programmi oncologici della Regione Piemonte. Svolge attività di utilità sociale nel settore assistenziale e sanitario per la tutela della salute umana in ambito oncologico. Aderisce ai principi della Carta Etica e ha ottenuto il riconoscimento dell’Istituto Italiano della Donazione per l’etica e la trasparenza degli Enti no profit. Dal 2007 è membro attivo dell’ UICC (Unione Internazionale Contro il Cancro). identità pag. 3 comitato direttivo collegio dei revisori dei conti consiglio presidenza comitato scientifico assemblea soci direzione segreteria responsabile attività sportive ricreative coordinatore volontari oncologia pag. 4 coordinatore volontari attività generiche IDENTITà IDENTITÀ E STORIA Nel gennaio 1981 Elvo Tempia, per esaudire la volontà del figlio Edo, colpito da un tumore (melanoma) a 35 anni, promuove l’associazione “Fondo di solidarietà Edo Tempia per la lotta contro i tumori ONLUS“, associazione di volontariato privata, autonoma, indipendente, apolitica, aconfessionale. Nel 2005 viene costituita la “Fondazione Edo ed Elvo Tempia per la lotta contro i tumori” ONLUS, che si affianca all’associazione di volontariato Fondo Edo Tempia per sviluppare programmi di ricerca, di prevenzione e di cura dei tumori, dando continuità all’impegno di Elvo Tempia, mancato nel 2004. Nel 2011 è stata aperta una nuova sede operativa a Varallo Sesia (VC). MISSIONE La Fondazione Edo ed Elvo Tempia ONLUS opera in modo integrato e sinergico con l’associazione di volontariato Fondo Edo Tempia ONLUS, in collaborazione con le Aziende Sanitarie territoriali, Università e Centri di Ricerca al fine di sostenere e migliorare i programmi oncologici della Regione Piemonte. Svolge attività di utilità sociale nel settore assistenziale e sanitario per la tutela della salute umana in ambito oncologico. Dal 2007 è membro attivo dell’UICC (Unione Internazionale Contro il Cancro). Aderisce ai principi della Carta Etica e ha ottenuto il riconoscimento dell’Istituto Italiano della Donazione per l’etica e la trasparenza degli Enti no profit. PRINCIPALI TAPPE STORICHE DEL FONDO EDO TEMPIA 1981 Per esaudire la volontà del figlio Edo, stroncato da un melanoma a 35 anni, Elvo Tempia “Gim” crea il Fondo Edo Tempia, associazione no profit per la lotta contro i tumori. 1983 Si forma il gruppo giovani “Tuttinsieme per la vita”, che si attiva per organizzare iniziative varie a sostegno del Fondo Tempia. 1985 Ugo Canepa, imprenditore biellese e apprezzato collezionista di oggetti di culture di paesi lontani, dona la Villa Rivetti a Elvo Tempia, amico stimato, perchè venga utilizzata come sede del Fondo Edo Tempia. Identità 1989 Parte il “Progetto mimosa” per la diagnosi precoce del tumore alla mammella, in collaborazione con l’USSL 48 e la Clinica La Vialarda. Si tratta del primo esempio in Piemonte, e uno dei pochissimi in Italia, di screening mammografico su mezzi mobili che si spostano sul territorio. 1992 Screening citologico (pap test), in collaborazione con l’USSL 47 di Biella (Diritto Salute Donna). I due screening nel 2000 diventano programma regionale e il Fondo Edo Tempia ne cura l’attuazione in collaborazione con l’ASL di Biella (Prevenzione Serena). pag. 5 1994 2006 Avvio “Programma prostata” rivolto agli uomini dai 50 anni. Presentazione del Piano di fattibilità finanziaria del nuovo Ospedale di Biella, predisposto dal Fondo Edo Tempia. Adesione al progetto regionale di screening del colonretto, istituito a seguito della revisione dei dati dello SCORE. Iniziano i rapporti di collaborazione istituzionale con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” con finanziamento di contratti di specialità, dottorati, assegni di ricerca e borse di studio 1995 Il Fondo Edo Tempia promuove e avvia, in collaborazione con la Provincia di Biella, l’ASL di Biella e la Regione Piemonte, il Registro Tumori per la Provincia di Biella. Esce il primo numero della rivista “Foglie” per informare i cittadini sulle attività del Fondo Edo Tempia sui progressi della medicina e della ricerca e altro, attraverso articoli e interviste a medici e ricercatori di fama. Nasce il Centro di Ascolto Psicologico con la finalità di prendersi cura di tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente la malattia oncologica. 1996 Si creano le delegazioni territoriali di volontari. La prima si forma a Cossato e sarà seguita ben presto da altre nel Biellese, tuttora molto attive nell’organizzazione di eventi e nell’attività di divulgazione dell’opera del Fondo. Parte il progetto SCORE, progetto multicentrico italo-inglese, in collaborazione con il CPO, per dimostrare l’utilità e l’efficacia dello screening per i tumori del colon-retto. 1998 Prima équipe territoriale per le cure palliative a domicilio dei malati di tumore (formata da 2 medici, 3 infermieri, 1 fisioterapista, 1 psicologa) in collaborazione con i medici di base. Nel 2000 l’équipe viene messa a disposizione dell’UOCP dell’ASL BI. 2000 Si formano i primi volontari in oncologia, che entrano in servizio all’Ospedale con la creazione del Polo Oncologico a Biella. Apertura primo ambulatorio di diagnosi precoce decentrato, a Cossato. 2001 Apertura degli ambulatori di diagnosi precoce a Biella. Inaugurazione del Laboratorio di Farmacogenomica dei tumori, che studia le alterazioni genomiche nei tessuti tumorali. 2004 Iniziano i rapporti di collaborazione istituzionale con l’Università degli Studi di Torino nell’ambito della ricerca, della didattica e della formazione con finanziamento di contratti di specialità, dottorati, assegni di ricerca e borse di studio. 2005 Nasce la “Fondazione Edo ed Elvo Tempia per la lotta contro i tumori” ONLUS, che si affianca all’associazione Fondo Edo Tempia per sviluppare programmi di ricerca, di prevenzione e di cura dei tumori, dando continuità all’impegno di Elvo Tempia, mancato nel 2004. Identità 2007 Inizia la collaborazione con l’ASL di Vercelli per la gestione degli screening. Viene potenziato il supporto della sanità pubblica biellese per le principali strutture ospedaliere coinvolte nei percorsi diagnostici terapeutici oncologici (oncologia, cure pallaitive, psicolncologia, radiologia, senologia, dermatologia, ecc) attraverso la messa a disposizione di personale medico sanitario e dotazione di apparecchiature e strumentazioni mediche. Inizia la collaborazione con UICC (unione internazionale contro il cancro). 2008 La Fondazione ottiene la delega per le province di Biella e Vercelli da parte dell’associazione Europa Uomo Italia. 2009 La collaborazione con l’ASL VC prosegue con la messa a disposizione di medici e di una psicologa per il servizio di cure palliative presso l’Hospice di Gattinara e al domicilio dei pazienti. Inaugurazione del reparto di medicinaoncologia dell’Ospedale di Biella intitolato a Elvo Tempia “Gim”. La Fondazione Tempia collabora alla realizzazione del progetto regionale Proteus colon. Viene stipulata la convenzione - quadro di collaborazione didattica e scientifica con la facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. A Biella viene organizzato il convegno regionale Sipo (Società italiana di psiconcologia). 2010 Intitolazione dell’Hospice di Gattinara a Edo ed Elvo Tempia. Viene strutturato il Progetto Bambini: progetto di sostegno a bambini malati oncologici o con un familiare malato. Esce il primo numero di “Foglie del Fondo” per il Vercellese. La Fondazione Tempia partecipa alla costituzione dello spin off accademico universitario Im3D clinic Piemonte S.C.A.R.L. con l’Università degli Studi di Torino. Il Fondo Edo Tempia e la Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus ottengono la certificazione da parte dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) per la trasparenza e l’etica degli enti no profit. Vengono inaugurati i locali della Fondazione presso Villa Berlanghino di Cossato. 2011 Viene inaugurato il Laboratorio di Oncologia Molecolare presso la sede biellese della Fondazione. Avvio del progetto di estensione del Registro Tumori di Biella alla provincia di Vercelli, in collaborazione con Asl BI, Asl VC, CPO - Registro Tumori di Torino e Regione Piemonte. In occasione del trentennale della costituzione del Fondo pag. 6 Edo Tempia, vengono organizzate iniziative istituzionali e territoriali. Inaugurazione della sede vercellese della Fondazione Tempia a Varallo Sesia. 2012 Avvio del progetto regionale Proteus donna. La Fondazione organizza il primo convegno europeo di musicoterapia negli ambiti dell’oncologia e delle cure palliative. Si consolidano le attività istituzionali per le province di Biella, Vercelli e Novara. La Fondazione Tempia viene iscritta agli elenchi ministeriali per le agevolazioni fiscali per la ricerca sia del MIUR sia del ministero della salute. La Fondazione partecipa a convegni in veste istituzionale SIRM (società italiana radiologia medica) a Torino e delle Cuore palliative a Torino. 2013 Vengono stipulate convezioni per attività di ricerca con il Dipartimento di Scienza della Salute e Dipartimento di Medicina Traslazionale; la Fondazione finanzia borse di studio per master universitari con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. La Fondazione sviluppa una partenrship con il polo oncologico dell’Università degli Studi di Novara per la realizzazione di master universitario in cure palliative. In collaborazione con l’UICC (Unione Internazionale Contro il Cancro) di Ginevra, la Fondazione organizza il convegno internazionale sulle nuove frontiere dell’oncologia. ATTIVITÀ PREVENZIONE Programmi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria finalizzati a prevenire l’insorgenza di tumori e di recidive tramite sani stili di vita, esami e corsi educativi. Aree d’ intervento - Alimentazione - Tabagismo - Attività motorie - Educazione alla salute nelle scuole - Prevenzione aziendale - Vaccino HPV AMBULATORI DI DIAGNOSI PRECOCE Visite gratuite per la diagnosi precoce dei tumori eseguite da personale medico specializzato in ambulatori fissi e mobili. PROGRAMMI REGIONALI DI SCREENING Attività di screening mammografico, citologico e del colon retto in collaborazione con le Aziende Sanitarie Territoriali e la Regione Piemonte. SUPPORTO ALLA SANITÀ PUBBLICA Messa a disposizione degli Ospedali e delle Aziende Sanitarie di personale medico, sanitario e di psicologi. Dotazione agli ospedali di apparecchiature e strumentazioni medico scientifiche. Finanziamento di progetti di ricerca clinica ospedaliera. PSICONCOLOGIA Centro di Ascolto Psiconcologico. Attività clinica e terapeutica, counselling, attività ricreative socializzanti e per il benessere psico-fisico. PROGETTO BAMBINI Rivolto ai bambini malati di tumore e ai loro familiari. Offre un sostegno alla famiglia con progetti individualizzati. CURE PALLIATIVE Integrazione dell’UOCP dell’ASL di Biella e di Vercelli con messa a disposizione di medici, infermieri e psicologi per le Identità pag. 7 cure palliative domiciliari e per l’Hospice Edo ed Elvo Tempia di Gattinara. RICERCA Ideazione, realizzazione e sviluppo di progetti di ricerca scientifica di base, clinica e traslazionale. La sede di Biella ospita un laboratorio di Farmacogenomica, inaugurato nel 2001, tra i meglio equipaggiati d’Italia per la genomica applicata. ONCOLOGIA MOLECOLARE Attività di diagnostica molecolare dei tumori per l’area del Piemonte Nord-Orientale. REGISTRO TUMORI Promozione, sviluppo e realizzazione dei Registri Tumori di Biella e Vercelli in collaborazione con le Asl e la Regione Piemonte. VOLONTARIATO In Oncologia Day Hospital ospedaliero. Reparti oncologia, medicina Ospedale di Biella. Cure palliative domiciliari a Biella e all’Hospice Edo ed Elvo Tempia di Gattinara. Trasporti. Di promozione Per il sostegno alle attività del Fondo Edo Tempia e della Fondazione Edo ed Elvo Tempia. ASSISTENZA Sostegno alle famiglie dei malati oncologici in difficoltà. FORMAZIONE E DIVULGAZIONE MEDICO-SCIENTIFICA Formazione di giovani medici attraverso il finanziamento di contratti di specialità, dottorati e assegni di ricerca, borse di studio. Promozione e organizzazione di congressi e convegni scientifici. Realizzazione di campagne di prevenzione e di educazione sanitaria. Identità pag. 8 PREVENZIONE PRIMARIA: SCUOLE GLI STILI DI VITA VINCENTI Progetto scolastico di educazione alla salute La tutela della salute passa anche attraverso una serie di comportamenti che dipendono dall’individuo. Uno stile di vita sano è fondamentale per la prevenzione delle malattie cronico-degenerative, tra cui quelle neoplastiche. L’informazione è il primo strumento che il Fondo Edo Tempia ritiene importante fornire ai giovani fin dai primi anni di vita. Il progetto “Gli stili di vita vincenti” intende promuovere stili di vita salutari come sintesi di un equilibrato rapporto con se stessi, con gli altri e con l’ambiente. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un percorso di consapevolezza e di conoscenza che ha come protagonisti la scuola, la famiglia e gli Enti che si occupano di educazione alla salute. La Fondazione Tempia si propone nel territorio biellese come soggetto che aiuta a promuovere la progettualità delle scuole e a supportare le stesse nelle attività specifiche, collaborando con le Istituzioni. Nel biennio 2006-2008 il Fondo ha promosso il progetto pilota “Io, l’ambiente e la salute”, affrontando nelle classi i temi del rispetto ambientale, dell’alimentazione, dell’attività fisica, della prevenzione del tabagismo e dei tumori delle pelle. In seguito all’ottimo rimando da parte delle scuole, a settembre 2008 è partito il progetto “Gli stili di vita vincenti”, più ampio e meglio strutturato. Negli anni successivi il progetto si è trasformato, adattandosi alle esigenze delle scuole e soprattutto alle evidenze scientifiche emergenti. È questo il caso del programma Unplugged, primo programma di prevenzione scolastica dell’uso di sostanze, tra cui il tabacco, rivolto ad adolescenti e validato a livello europeo. Il Fondo ha scelto di sostenere pienamente questo programma e di contribuire alla sua diffusione nel territorio biellese. Due psicologhe sono diventate formatrici locali Unplugged e lavorano in sinergia con gli altri formatori del SERT BI, in rete con il centro di riferimento regionale. “A TUTTA…FIBRA!!!!” FRUTTA, VERDURA, CEREALI E LEGUMI: GLI ALLEATI DEL BENESSERE Progetto inserito in “Muse alla Lavagna” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Il progetto mira a far conoscere quattro cibi alleati del benessere: la frutta, la verdura, i cereali e i legumi. In particolare, si basa sulle indicazioni dell’OMS e del WCRF, che suggeriscono il consumo prevalente di “cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta”. Il progetto è rivolto agli alunni classi I e II della Scuola Primaria e si articola in due incontri di due ore circa ciascuno, Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 9 curati dalla dietista del Fondo Edo Tempia e da una cuoca esperta nella cucina naturale (è indispensabile utilizzare i locali refettorio/mensa o cucina della scuola), più un terzo incontro, facoltativo, da svolgersi in orario extrascolastico, con alunni e genitori che prevede un laboratorio teorico-pratico di cucina. 1° incontro a scuola con i bambini: si gioca con la frutta e la verdura 2° incontro a scuola con i bambini: esploriamo il mondo dei cereali e dei legumi Gli assaggi dei cibi preparati saranno portati a casa dagli alunni, con la ricetta, per avere un coinvolgimento dei genitori. Conduttori: Chiara Gotardo (dietista) e Sabina Sanna (cuoca) SCELGO CHE COSA MANGIARE Il progetto mira ad evidenziare la relazione tra cibo e salute, fare acquisire una maggiore consapevolezza sulla scelta del cibo, migliorare la capacità di scelta degli alimenti con cognizione, non solo sulla base di impulsi emotivo-affettivi. Si rivolge al 2° ciclo della Scuola Primaria e si articola in due incontri di due ore ciascuno più un terzo, facoltativo,da svolgersi in sala mensa o cucina con alunni e genitori in orario extrascolastico. 1° incontro: Impariamo a cucinare 2° incontro: Tras-formazione Gli assaggi dei cibi preparati saranno portati a casa dagli alunni, con la ricetta, per avere un coinvolgimento dei genitori. Conduttore: Giovanni Allegro, chef di cucina naturale, insegnante a Cascina Rosa presso l’INT di Milano EDUCAZIONE ALIMENTARE E PREVENZIONE DEI COMPORTAMENTI ALIMENTARI A RISCHIO Partendo dall’idea che negli ultimi cinquant’anni il rapporto con l’alimentazione si sia profondamente alterato e che, in particolare tra gli adolescenti, appaia elevata la preoccupazione per la dieta, per il peso e per l’immagine corporea, il progetto mira ad orientare i giovani a una cultura positiva, che promuova auto-accettazione e favorisca lo sviluppo di uno stile alimentare coerente e salutare, che si può rivelare protettivo anche per il rischio di incorrere in malattie, tra cui quelle oncologiche. Il progetto si rivolge alle classi II° e III° della scuola secondaria di I° grado. Prevede due incontri di due ore, gestiti uno da una dietista ed uno da una psicologa e la possibilità di attivare uno sportello di ascolto per coloro che desiderano un momento individuale di confronto con le conduttrici. OBIETTIVI: • far conoscere ai ragazzi le sostanze nutritive necessarie al nostro organismo per un’alimentazione bilanciata e preventiva, • farli riflettere sul proprio stile alimentare, • interrogarsi insieme sui “miti” alimentari, • favorire una valutazione attenta della pubblicità e delle notizie sull’alimentazione fornite dai mass media, imparando a leggere le etichette nutrizionali, • condividere significati cognitivi, emotivi e relazionali legati al cibo, imparare a “problematizzare” immagini di corporeità femminile e maschile proposte dai mass media. La Fondazione promuove serate a tema rivolte a genitori ed insegnanti. EDUCAZIONE ALL’IGIENE ORALE Il progetto si rivolge alle classi III-IV delle Scuole Primarie e prevede un incontro della durata di circa un’ora e mezzo in ciascuna classe. Viene gestito da due dentisti professionisti che collaborano con il Fondo Edo Tempia. Durante l’incontro vengono affrontati i seguenti punti, adattando il linguaggio alla fascia di età dei destinatari: quando, come e perchè lavare i denti, cos’è la carie e perchè si sviluppa, come fare per prevenirla. Attraverso il gioco e il disegno si cerca di stimolare la partecipazione della classe. OBIETTIVI: • conoscere i comportamenti che possono nuocere ai denti e al cavo orale • sapere come sono fatti i denti e qual è la loro funzione • sapere cos’è la carie e cos’è la placca batterica area TABAGISMO: UNPLUGGED La Fondazione Tempia è da tempo impegnata nella lotta al tabagismo e nella sensibilizzazione dei giovani per contrastare il consumo di sigarette; per tanti anni, infatti, ha organizzato incontri di prevenzione rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo grado e del primo anno degli istituti di secondo grado. A partire dall’anno scolastico 2010- Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 10 2011, la Fondazione sostiene il programma Unplugged, disegnato da un gruppo di ricercatori europei e sottoposto a valutazione attraverso uno studio sperimentale randomizzato e controllato condotto in 7 Paesi. È il primo programma europeo di provata efficacia. Promosso dal MIUR e dal Ministero della Salute, in Italia è coordinato dall’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze della Regione Piemonte. Unplugged è rivolto ad adolescenti con un’età compresa tra i 12 e i 14 anni e segue il modello dell’influenza sociale, che si propone di rafforzare tutte quelle abilità legate alle relazioni o ai comportamenti sociali (life skills). Il programma prevede 12 unità di un’ora ciascuna condotte da insegnanti, opportunamente preparati dall’équipe di formatori locali. Il corso per gli insegnanti prevede 20 ore di formazione e utilizza una metodologia che alterna momenti teorici ad attività ludico-interattive. Gli insegnanti giocano un ruolo fondamentale al fine dell’efficacia dell’intervento e vengono formati seguendo un corso di due giornate e mezzo per un totale di 20 ore, la metodologia adottata alterna spunti e riflessioni teoriche ad attività ludico-interattive. Le psicologhe della Fondazione fanno parte delle équipe di formatori locali con operatori del SERT di Biella. L’équipe di formatori locali, tra cui due psicologhe della Fondazione, attiva corsi di formazione ogni anno e si impegna a seguire in supervisione gli insegnanti nel corso della loro applicazione di Unplugged. OBIETTIVI: • favorire lo sviluppo ed il consolidamento di competenze interpersonali; • sviluppare e potenziare le abilità intrapersonali; • correggere le errate credenze dei ragazzi sull’accettazione dell’uso di alcol, tabacco e sostanze psicoattive; • migliorare le conoscenze dei rischi sull’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive. Area MOVIMENTO E BENESSERE: NORDIC WALKING Il progetto si rivolge alle scuole secondarie di II grado ed è gestito dall’Associazione Papik Nordic Walking Biella. Il percorso formativo proposto è quello stabilito dall’INWA (Internazional Nordic Walking Association) ed è strutturato in tre lezioni di un’ora e mezzo per ogni gruppo classe. OBIETTIVI: • favorire la pratica sportiva come fattore di potenziamento del livello generale di benessere; • favorire nei ragazzi la percezione della propria efficacia rispetto alla prestazione proposta; • promuovere la percezione della propria fisicità; • sostenere, attraverso il progetto, la ricerca del miglioramento della propria postura come strumento di benessere; • costituire un’occasione per divertirsi in modo sano e gratificante, rafforzando la relazione interpersonale con un gruppo. YOGA PER BAMBINI Il progetto si rivolge alle classi III-IV-V della scuola primaria. Prevede 10 lezioni di un’ora per ciascun gruppo classe ed è gestito da un’insegnante di yoga per bambini. Lo yoga (dalla radice sanscrita Yuj che significa unire, mettere insieme, integrare) si pone come scopo l’armonizzazione della persona in tutti i suoi aspetti: fisico, mentale, emozionale e intellettuale. Consiste in un complesso di tecniche note in India già 2000 anni prima di Cristo e può essere praticata a livelli diversi, a partire dalle “asana” (le posizioni di base) più facili. Lo yoga che viene portato nelle scuole è sganciato da qualsiasi misticismo o pratica religiosa e permette di raggiungere importanti benefici. Il protocollo che permette a tale pratica di entrare in classe è stato firmato qualche anno fa dal Ministero dell’Istruzione con le principali associazioni italiane della disciplina orientale. OBIETTIVI: • aumentare la capacità di concentrazione; • promuovere il senso di equilibrio e di sicurezza di sé; • aumentare la consapevolezza corporea ed emotiva; • imparare a rilassarsi e a respirare Tutto questo va nella direzione di migliorare la capacità di gestione dello stress e di sviluppare un’attenzione verso la cura del proprio corpo e della propria persona nella sua interezza. Appare quindi in linea con la promozione di uno stile di vita attivamente orientato alla propria salute, obiettivo su cui lavora la Fondazione Tempia. I FRUTTI DELLA FORESTA: LE CASTAGNE: Il progetto si rivolge a tutte le classi della scuola primaria ed è gestito da operatori della Cooperativa del Mulino Onlus, in collaborazione con altri Enti tra cui il Corpo Forestale dello Stato. Il progetto prevede due uscite sul territorio biellese. Gli studenti vengono accompagnati a conoscere le principali caratteristiche del castagneto, uno degli ambienti coltivati più simili al bosco che, con la sua presenza, migliora il paesaggio e la salubrità dell’ambiente, contribuendo pertanto alla nostra salute. A seconda del periodo e del sito di visita, i bambini potranno essere coinvolti in piccole Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 11 attività pratiche, come la raccolta delle castagne, l’essiccamento e la battitura. OBIETTIVI: • capire cosa sono e che importanza rivestono gli ecosistemi naturali e la biodiversità; • impostare un corretto rapporto tra uomo e natura al fine di creare i presupposti per una corretta gestione del territorio; • comprendere le potenzialità alimentari/produttive del castagno; • comprendere l’importanza dell’impiego di prodotti a “km zero” area AMBIENTE: MENO INQUINAMENTO AMBIENTALE Il progetto si rivolge alle classi IV e V della scuola primaria ed è gestito dagli operatori dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) Dipartimento di Biella. Per ciascuna classe coinvolta si prevedono due incontri. Il primo si svolge in classe e ha lo scopo di dare ai bambini semplici nozioni di inquinamento delle varie componenti ambientali (aria, acqua, suolo, ecc.), nozioni generali sulle cause dell’inquinamento e su come gli operatori Arpa agiscono per prevenire e tutelare l’ambiente. L’incontro servirà inoltre a preparare i bambini all’attività che verrà poi svolta sul territorio. Il secondo incontro è infatti dedicato alla visita di una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria o all’osservazione di un corso d’acqua per valutare la qualità biologica dell’acqua. OBIETTIVI: • stimolare la riflessione dei giovani studenti sulle cause dell’inquinamento ambientale, per favorire il rispetto del territorio in cui si vive; • promuovere l’acquisizione di consapevolezza circa il proprio ruolo nella protezione dell’ambiente; • sollecitare la riflessione sull’influenza che un ambiente pulito esercita sulla nostra salute e nostra qualità di vita. AMBIENTE E SALUTE Il progetto si rivolge alle classi II e III della scuola secondaria di I grado ed è gestito da un tossicologo ambientale. Prevede un incontro di due ore con ogni classe e si propone di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche ambientali verso uno sviluppo sostenibile, aumentando la consapevolezza del fatto che il nostro corpo interagisce costantemente con l’ambiente in un rapporto biunivoco. La correlazione fra inquinamento ambientale e alcune malattie è ormai accertata, numerosi studi epidemiologici e tossicologici indicano come causa di alcune importanti malattie l’esposizione agli agenti inquinanti presenti in ambiente, come particolato atmosferico, conosciuto meglio come PM10, metalli pesanti, amianto, composti organici come gli idrocarburi aromatici, diossine, ecc. L’intervento proposto ha come sfondo teorico la conoscenza dei principali comportamenti chimico-fisici dei maggiori inquinanti ambientali, collegandoli alla potenziale esposizione e conseguente interazione con l’uomo. La conoscenza dei meccanismi alla base dell’interazione inquinante-uomo aumenta la consapevolezza della necessità di adottare azioni correttive sugli stili di vita ad oggi presi a modello. CINEMA E SALUTE: CIACK! SI GIRA… LA SALUTE Il progetto si rivolge alle classi IV-V delle scuole primarie e alle classi I-II-III delle scuole secondarie di II grado. Viene condotto da due esperti in scienze della comunicazione e consiste in 6/8 incontri di due ore ciascuno per classe, modulati in base all’età e alle caratteristiche del gruppo. La proposta formativa prevede l’utilizzo del linguaggio cinematografico quale strumento privilegiato per avvicinare bambini e ragazzi agli stili di vita salutari, attraverso un approccio al tempo stesso educativo e ludico. Il risultato concreto del corso sarà la realizzazione collettiva di un filmato che affronti i temi della salute e della prevenzione delle malattie dal punto di vista degli alunni, i quali non saranno semplici ascoltatori e spettatori delle lezioni, ma lavoreranno in prima persona come autori del video. Il prodotto finale consisterà in un DVD contenente il video realizzato, che potrà essere una storia di finzione, uno spot sul modello della “pubblicità progresso”, un piccolo documentario, ecc. Negli ultimi anni tutti i filmati realizzato hanno partecipato al Sottodiciotto Film Festival di Torino. Il cortometraggio “King Country Fish”, realizzato dagli alunni delle classi VA e VB (anno scolastico 2010-2011) della Scuola Primaria Cossato Capoluogo, ha vinto il premio Coordinamento Comuni per la Pace. OBIETTIVO: educare a stili di vita salutari e a comportamenti che favoriscano la prevenzione delle malattie, attraverso attività di gruppo pratiche e stimolanti; fornire alcuni strumenti critici per interpretare la comunicazione audiovisiva cogliendone la specificità linguistica, i “trucchi” e le possibilità; fornire le basi dell’utilizzo della videocamera e di altre apparecchiature in grado di riprodurre suoni e immagini per realizzare brevi video; • abituare al lavoro di gruppo e alla collaborazione attraverso la creazione partecipata di piccoli racconti filmati. Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 12 RACCONTIAMO LA MALATTIA CON IL CINEMA Il progetto si sviluppa nel corso di un anno scolastico e rappresenta un percorso articolato, di prevenzione e di lavoro, sulla malattia oncologica; è rivolto a una classe IV o V di scuola secondaria di II grado. Utilizza il linguaggio filmico come punto di partenza per la riflessione e come strumento con cui è possibile conoscersi e raccontarsi agli altri. Nell’anno scolastico 2013-2014 il progetto è stato realizzato con una classe V che lo ha trasformato nella propria area di approfondimento per l’esame di maturità. OBIETTIVI GENERALI: Prevenzione del disagio inerente eventi critici della vita quali malattia oncologica; implementazione delle risorse affettive e relazionali dell’individuo; sensibilizzazione sul valore della salute e sulla possibilità di agire comportamenti di promozione della salute. OBIETTIVI SPECIFICI: • conoscenza della malattia oncologica • verbalizzazione ed elaborazione in gruppo classe dei vissuti emotivi relativi alla malattia • presa di consapevolezza delle proprie e altrui risorse di fronteggiamento di un evento critico, quale una grave malattia, “usando” il gruppo classe. METODOLOGIA: • 3 incontri (6 ore) gestiti da due psicologhe utilizzando discussioni di gruppo, proiezione di brevi spezzoni di film relativi ai contenuti proposti, con la presenza di un operatore della comunicazione; • 4 incontri (11 ore) gestiti da operatori della comunicazione per guidare i ragazzi, divisi in sottogruppi, nella realizzazione di un prodotto audiovisivo che rappresenti una elaborazione propria del progetto; • 1 incontro di condivisione e discussione in grande gruppo dei prodotti video realizzati; • momenti individualizzati di discussione e di condivisione dell’esperienza con i ragazzi. Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 13 PREVENZIONE PRIMARIA PROGETTO GRISSINO OBIETTIVO Il “PROGETTO GRISSINO” è rivolto alle persone in sovrappeso e/o obese con l’obiettivo di migliorare il loro benessere psico-fisico partendo dal presupposto che per raggiungere qualsiasi risultato bisogna innanzitutto prendere coscienza del problema di base. L’intento è quindi quello di far perdere peso, passando però attraverso una percezione di benessere e non di “sofferenza” o di privazione come spesso capita nell’accezione comune quando si parla di dieta. Nel nostro progetto dieta è intesa come mezzo di recupero del proprio stato di salute. Il termine greco “diaita”… che significa “regime, stile, tenore di vita” diventa quindi sinonimo di alimentazione corretta, seria equilibrata, che ha un ruolo importante nella prevenzione di molte patologie anche oncologiche e di malattie metaboliche. Intendiamo quindi dieta come “educazione alimentare” anche perché non ci limitiamo a fornire ai pazienti degli schemi da seguire, ma li affianchiamo, li aiutiamo in un percorso che si fa insieme e in cui cerchiamo man mano di far prendere loro più consapevolezza dell’importanza di un corretto apporto calorico. METODOLOGIA È previsto un primo incontro in cui si raccolgono i dati anamnestici e si misurano i parametri dei pazienti (peso, altezza, circonferenza addominale, BMI, PAO, FC). Dopo si fa una valutazione del peso corporeo ideale e, se questo sarà troppo lontano dal peso reale (in genere non si scende più di 20Kg), per non demotivare i pazienti, si concorda un “peso prefisso” che resterà l’obiettivo finale da raggiungere. Tutti questi dati vengono raccolti in una scheda che rimane a noi nei nostri archivi. Continuando poi il colloquio con i pazienti si cerca di capire il loro modo di vivere e quale può essere il consumo calorico giornaliero in modo da offrire un programma dietetico che si armonizzi con la loro sfera psicologica e relazionale e si adegui al loro ritmo vitale. Valutando quindi vari parametri (età, sesso, tipo di lavoro svolto, condizioni di salute, fabbisogno calorico e nutrizionale) viene impostato un regime alimentare in grado di fornire l’adeguato apporto calorico. Si spiegano anche ai pazienti le modalità di cottura dei cibi per una corretta educazione alimentare e cioè a vapore, ai ferri, alla piastra, al cartoccio. Nell’ambito del colloquio si insiste anche molto per una adeguata attività motoria protagonista inscindibile insieme all’educazione alimentare di uno stile di vita sano. Vengono fornite inoltre: 1) tabelle indicative del consumo calorico in trenta minuti di varie attività svolte 2) tabella con pesi e misure indicative di alcuni alimenti 3) tabella con quelle che chiamiamo “calorie nascoste”, cioè tutte le Kcal che si possono ingerire nell’arco della giornata senza neanche rendersene conto e che, normalmente, non vengono considerate dai pazienti come somma del bilancio giornaliero del consumo di calorie Il tutto ha l’intento di responsabilizzare al massimo i pazienti e di renderli consapevoli del proprio programma alimentare. Infine viene stabilito un programma di follow up con controlli ripartiti nel tempo. I primi controlli più ravvicinati a distanza di un mese e, di seguito , a seconda del risultato, più o meno distanziati. Ad ogni controllo vengono ricontrollati tutti i parametri e viene posto un obiettivo in termini di calo ponderale da raggiungere per il successivo appuntamento. Per stimolare ulteriormente il paziente viene posta una multa simbolica di 5 Euro se tale obiettivo non viene realizzato. Quando i pazienti raggiungono il peso ideale o il peso prefisso che avevamo posto come obiettivo finale, si seguono per un anno ogni tre mesi in modo da verificare il mantenimento del peso corporeo e l’efficacia dell’educazione alimentare impostata. Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 14 PREVENZIONE primaria: attività motorie progetto “ginnastica è salute” a chi è rivolto Il progetto è rivolto a tutti coloro che vogliono ridurre il rischio di insorgenza delle malattie metaboliche e a coloro che, già affetti da una o più patologie, vogliono migliorare la loro qualità di vita. STRUMENTI E METODI L’attività si svolge presso una palestra attrezzata con macchinari cardio, isocinetici ed attrezzi per il corpo libero, in piccoli gruppi e in presenza di un operatore di fitness metabolico del Fondo Edo Tempia. 1) Per ogni utente, compilazione di una scheda personale in cui vengono raccolti una serie di parametri quali: - altezza, peso, circonferenza addominale - BMI (indice di massa corporea), BFI (indice di massa grassa corporea) - patologie metaboliche - colesterolo, trigliceridi, HDL, LDL - pressione, glicemia (o emoglobina glicata) - farmaci utilizzati - dolori articolari, traumi, operazioni, fratture 2) Somministrazione di test per valutare: - apparato cardio-respiratorio (test non massimale con frequenza cardiaca di lavoro decisa basandosi sulle soglie di prudenza individuate con il questionario presente sulla scheda personale) - forza - mobilità articolare - equilibrio La scheda viene aggiornata ogni mese. 3) Visita cardiologica e ECG gratuiti eseguiti dal cardiologo del Fondo Edo Tempia. Se, all’atto della visita emergono anomalie, è attivo un canale diretto con l’Ospedale di Biella per visite di secondo livello. 4) Il primo giorno di attività si stabilisce con ogni utente, a seconda dei parametri basali, qual è la soglia di prudenza da mantenere durante tutto il lavoro; questa viene individuata in base ai risultati dell’anamnesi metabolica su tre livelli: 90, 100, 110 battiti per minuto. 5) La durata del progetto è identificata in almeno 12 mesi, ma con l’obiettivo di mantenerla costante nel tempo. 6) La verifica mensile viene effettuata sia dall’operatore che segue gli utenti in palestra, che dal cardiologo.prevenzione terziaria Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 15 PREVENZIONE PRIMARIA: ATTIVITÀ MOTORIE ATTIVITÀ DI NORDIC WALKING Il Nordic Walking è una camminata che utilizza bastoni appositi come mezzo propulsivo. In questo modo il 90% dell’apparato muscolo-scheletrico viene utilizzato per l’avanzamento. Nella camminata normale sono interessati solo gli arti inferiori. Questa caratteristica rende il Nordic Walking l’attività terrestre (cioè non effettuata in un fluido come il nuoto) più completa. Si svolge esclusivamente all’aperto e in questo modo si beneficia degli stimoli psico-emotivi derivanti dal contatto con l’ambiente. È rapido da apprendere, estremamente economico, si può praticare ovunque senza bisogno di strutture ed è adatto a tutti. L’utilizzo della parte superiore del corpo lo rende particolarmente indicato per chi debba rivascolarizzare o riattivare parti come i muscoli pettorali o dorsali. Può essere utilizzato come valido strumento di rieducazione motoria del cingolo scapolo omerale nelle donne operate al seno, in particolare nelle donne sottoposte a mastectomia e/o a dissezione del cavo ascellare, e/o a radioterapia delle stazioni linfonodali sovra claveari. Per essere proficua l’attività deve essere praticata almeno una volta alla settimana, dopo tre incontri per imparare la tecnica. Il Fondo Edo Tempia ha cominciato nel 2007 l’utilizzo della disciplina del Nordic Walking con un piccolo gruppo di donne in fase di recupero da patologie oncologiche di tumore al seno. Successivamente ha promosso e promuove ancora oggi la diffusione della disciplina nelle scuole medie superiori della provincia di Biella. Ad oggi sono più di 1000 gli studenti che hanno portato a termine il ciclo diplomandosi. L’utilizzo del Nordic Walking è stato inserito in progetti spcifici come il “Progetto Diana” in cui un gruppo di donne con esiti di tumore al seno pratica l’attività. I risultati vengono verificati periodicamente. Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 16 PREVENZIONE PRIMARIA: ATTIVITÀ MOTORIE IO CAMMINO “Io cammino” è un progetto che intende promuovere l’attività fisica per uno stile di vita corretto. Fare sport e trascorrere un po’ di tempo in mezzo alla natura sono “regole” fondamentali per una vita sana. Per questo è partito il gruppo “Io cammino”: non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi, un po’ di attività è meglio di niente. E i benefici cominciano non appena si inizia a essere più attivi. Praticare esercizio fisico in modo regolare e moderato aiuta a perdere il sovrappeso, migliora la pressione arteriosa, brucia i grassi e abbassa il tasso di colesterolo nel sangue. Aiuta a prevenire e controllare il diabete, è un ottimo antistress, fa diminuire la voglia di fumare, è un buon modo per socializzare e, infine, è il miglior cosmetico. Gli incontri sono momenti di camminata, ma anche di aggregazione e amicizia. L’invito a partecipare è rivolto a tutti: non ci sono limiti di età e non si richiede un abbigliamento particolare (è sufficiente avere vestiti comodi e scarpe da ginnastica). La camminata su strade sterrate dura circa due ore, una volta la settimana. Attività per il benessere psico corporeo Da alcuni anni la Fondazione Edo ed Elvo Tempia organizza attività volte a favorire il benessere psico fisico (yoga, pilates e qi gong- taij quan, massaggio in acqua, Salute in movimento) coordinate dal Centro di Ascolto Psicologico della Fondazione Tempia. Gli obiettivi di queste attività sono quelli di favorire il potenziamento all’ ascolto e l’attenzione ai ritmi fisiologici, alla respirazione e alla postura,rispettando e favorendo la libera espressione e contrastando i possibili blocchi energetici. Ognuna di queste attività ha proprie peculiarità. YOGA La pratica dello yoga rappresenta un prezioso strumento nel periodo di recupero funzionale e di riequilibrio psicofisico, in modo particolare quando la persona sta affrontando un’esperienza delicata quale può essere quella della malattia oncologica. Il lavoro è graduale. Si inizia con movimenti lenti e progressivi di avvicinamento alle posizioni (asana) con l’obiettivo di sciogliere le articolazioni ed allungare e fortificare la muscolatura. Ampio spazio è dato all’ascolto del respiro attraverso l’apprendimento di una tecnica (panayama) per favorire il passaggio da una respirazione frammentata e superficiale ad una più ampia e profonda, condizione essenziale per trovare serenità nei momenti difficili. Lavorando sul corpo e sull’apparato respiratorio, lo yoga risulta efficace per sviluppare uno stato emotivo più consapevole e meno disturbato dalle fluttuazioni che possono generare ansie e preoccupazioni. In Italia ne è riconosciuta la sua importanza e viene praticata in importanti ospedali, quali il “Regina Elena” e il “Gallicano” di Roma. PILATES Gli esercizi di Pilates fanno acquisire consapevolezza del respiro e dell’allineamento della colonna vertebrale, rinforzando i muscoli del piano profondo del tronco, molto importanti per aiutare ad alleviare e prevenire mal di schiena. Si tratta di esercizi molto semplici e di facile esecuzione, accompagnati da un lieve sottofondo musicale. Lo scopo di Joseph Pilates, fondatore di tale metodo, era quello di rendere consapevoli del proprio corpo e della propria mente le persone che praticavano tale ginnastica. I partecipanti, infatti, attraverso questa pratica hanno la possibilità di ascoltare e sentire i segnali inviati dal proprio corpo. Gli esercizi proposti servono ad allungare, tonificare e rinforzare i muscoli. Si parte con una fase di riscaldamenro muscolare e mobilizzazione delle articolazioni che viene eseguita in piedi: successivamente gli esercizi si svolgono a terra. Le lezioni sono molto facili da seguire, forniscono serenità e rilassamento al corpo ed alla mente, contribuendo a migliorare la percezione relativa alla qualità di vita dei partecipanti. La particolarità di questa attività è rappresentata dal fatto che il lavoro è proposto su tre livelli di difficoltà: basso, intermedio ed avanzato, che ciascun partecipante potrà calibrare il base alle proprie condizioni fisiche. QUI GONG E TAIJI QUAN Il Qi Gong è l’insieme di pratiche atte a sviluppare l’energia interiore dell’uomo, soprattutto mediante il controllo della respirazione. L’origine del Qi Gong si perde nella preistoria della Cina e venne successivamente accolto, elaborato e perfezionato dal Taoismo e dalle scuole ad esso ispirate o legate. Il Qi Gong si basa su esercizi ginnici, meditativi e di respirazione che l’allievo impara gradualmente. Lo scopo è l’acquisizione di forza fisica e mentale e la capacità di dirigere all’esterno l’energia vitale per fini terapeutici. In Occidente si sono realizzati progetti specifici in numerosi ospedali oncologici, in particolare all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e di Genova e all’Ospedale Luigi Sacco di Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 17 Milano. In generale si sono rilevati miglioramenti nel controllo del dolore fisico, dello stato depressivo, dell’irritabilità e della stanchezza. Il Taiji Quan, uno degli aspetti del Qi Gong, nasce come arte marziale “interna”, considerata anche meditazione in movimento o ginnastica terapeutica. Lo scopo del praticante di Taiji è trovare l’equilibrio tra l’energia interna e quella esterna. L’esecuzione dei movimenti è lenta e senza l’uso di forza. Il rilassamento, la respirazione e la postura corretta durante la concatenazione dei movimenti consentono lo svilupparsi di una forza interiore chiamata Jing che i maestri di Taiji contrappongono alla forza muscolare. In particolare, si acquisiscono: elasticità; equilibrio; coordinamento della respirazione; regolarizzazione delle funzioni degli organi interni. . MASSAGGIO IN ACQUA E’ attivo presso il Circolo “I Faggi” di Biella un corso di massaggio in acqua rivolto esclusivamente a pazienti oncologiche. L’attività si svolge in una piscina di acqua calda, immersi nel fruscio avvolgente della stessa. Tra le mani del massaggiatore si viene cullati mentre il corpo galleggia: il movimento è molto lento, le manovre sui punti chiave del corpo permettono di raggiungere sensazioni di rilassamento profondo, che favoriscono l’innescarsi di percezioni piacevoli e il “rilascio” di situazioni stressogene. Le potenzialità e i benefici sono molti: liberare la mente, ridurre la tensione muscolare, aumentare l’escursione articolare e la circolazione di superficie. Benefici: • Migliora la conoscenza del proprio corpo, grazie all’aumentata sensibilità esterocettiva, e quindi della capacità di abbandono fisico • Aumenta l’escursione articolare attraverso mobilizzazioni articolari più ampie che facilitano il nutrimento intrarticolare. • Migliora la circolazione sanguinea e generale. La pressione idrostatica infatti riduce il calibro dei vasi circolatori periferici superficiali facilitando il reflusso venoso, linfatico e dei liquidi interstiziali (favorendo il riassorbimento di eventuali edemi). • Agevola la respirazione Lo stato di rilascio delle tensioni muscolari e psichiche permette lo sblocco del muscolo diaframma agevolando così la respirazione, facilita una più completa espirazione attuando quindi benefici sull’intero organismo • Ha effetto antidolorifico grazie alla produzione di endorfine con un conseguente aumento della soglia del dolore SALUTE IN MOVIMENTO Il progetto nasce dalla collaborazione fra Panathlon Club Biella e Fondo Edo Tempia, integrandosi nel programma «Insieme per vincere nella vita e nello sport», nato nel 1997 a firma di entrambe le Associazioni. «Salute in movimento» definisce una proposta di espressione motoria di gruppo svolta attraverso la musica e il movimento ritmico, quale strumento di promozione della salute e miglioramento del benessere psicofisico generale. L’offerta è rivolta alle donne che hanno affrontato la difficile esperienza della malattia oncologica e a tutte le donne che condividono il piacere di muoversi, indipendentemente dalle proprie capacità e dall’età. Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 18 PREVENZIONE PRIMARIA: TABAGISMO CENTRO PER IL TRATTAMENTO DEL TABAGISMO (CTT) Da molti anni è attivo presso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia un Centro per il Trattamento del Tabagismo (CTT) riconosciuto dalla Regione Piemonte. Il Centro propone gratuitamente corsi psicoeducazionali rivolti a fumatori motivati a smettere e visite pneumologiche e otorino-laringoiatriche. Durante il percorso psicoeducazionale di gruppo ogni singolo partecipante potrà trovare il supporto necessario ad affrontare un cambiamento così importante e radicale nel proprio stile di vita, quale lo smettere di fumare, confrontandosi con gli altri corsisti e con le conduttrici, due psicologhe esperte in tabagismo. Il corso, inoltre, offre al partecipante la possibilità di ricevere degli strumenti efficaci per gestire l’astinenza e i momenti critici. La metodologia è di riduzione graduale del numero di sigarette fumate fino ad arrivare alla sospensione. Ad oggi sono circa 350 i fumatori che hanno usufruito del CTT della Fondazione Tempia. La Fondazione offre due nuovi corsi ogni anno, in autunno e in primavera. Per maggiori informazioni o per iscrizioni è possibile telefonare alla segreteria della Fondazione al numero 01535.1830 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 19 PREVENZIONE PRIMARIA: AZIENDE LA PREVENZIONE IN AZIENDA La Fondazione Edo ed Elvo Tempia svolge iniziative mirate d’informazione e consulenza per le aziende; la Fondazione ha elaborato dei programmi adatti alla realtà aziendale e modulabili secondo le esigenze segnalate dalle singole imprese che collaborano con la Fondazione per la tutela della salute dei loro dipendenti. La Fondazione effettua visite specialistiche ambulatoriali in azienda di: • dermatologia • senologia • otorinolaringoiatria • pneumologia Organizza e realizza programmi di: • sana alimentazione • disassuefazione dal tabagismo Format “Alimentazione”: • conferenza informativa in azienda sul tema della prevenzione oncologica attraverso sani stili di vita • materiale informativo cartaceo (per affissione e diffusione in azienda) e digitale per sito aziendale o invio tramite newsletter • proposta di un menu (per le aziende con mensa interna) in linea con le raccomandazioni di prevenzione oncologica del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) Format “Tabagismo”: • conferenza informativa sul tema • corsi psicoeducazionali di disassuefazione in azienda, rivolti a fumatori motivati a smettere, preceduti o seguiti da visite pneumologiche e otorinolaringoiatriche Rapporto sulle attività svolte: Prevenzione pag. 20 AMBULATORI DI DIAGNOSI PRECOCE IDENTITÀ E STORIA L’importanza della diagnosi precoce dei tumori è stata per Elvo Tempia un punto cardine del suo impegno per la lotta contro il cancro. Pertanto, nel 1992, in collaborazione con il Comitato Scientifico, promuove e avvia un programma sanitario che prevedeva l’attivazione di ambulatori di diagnosi precoce rivolti a tutta la popolazione. Nel 1993, presso la sede del Fondo apre il primo ambulatorio di prevenzione del tumore della prostata, diretto dal professor Alessandro Gibba, urologo di fama e primario emerito. Nel 1995 viene attivato l’ambulatorio per la diagnosi precoce di tumori della pelle (melanoma) – dal 2010 integrato con il Progetto Vittone (progetto di raccolta dati sui tumori cutanei, in particolare melanoma, nella popolazione biellese). Questa scelta deriva dalla volontà del Presidente Elvo Tempia che, avendo perso il figlio Edo proprio per un melanoma, riteneva importante una diagnosi precoce di questo tipo di tumore, unica arma per poterlo curare e guarire. Vista la grande adesione della popolazione, negli anni seguenti vengono aperti altri ambulatori, sempre nella sede di Biella, che registrano un’affluenza costante e numerosa di cittadini. Si ampliano così le modalità, le strutture e i campi di intervento per i programmi di prevenzione secondaria della Fondazione Tempia. Nel 2000 viene inaugurato il primo ambulatorio fisso decentrato al quale ne seguiranno altri in varie località. Il decentramento territoriale e l’utilizzo di mezzi mobili sono strumenti che facilitano l’adesione dei cittadini ai programmi di diagnosi precoce. Nel 2007 viene organizzato un servizio di ambulatori di diagnosi precoce che prevede l’utilizzo di mezzi mobili che stazionano per un certo periodo in paesi, aziende, sedi di istituzioni del territorio biellese. ATTIVITÀ Ambulatori di diagnosi precoce - dermatologia - ginecologia - otorinolaringoiatria - pneumologia - prostata - senologia Altri ambulatori* - agopuntura - alimentazione - cardiologia - fisiatria * riservati ai malati oncologici Uno staff qualificato di medici specialisti e infermiere professionali garantisce la qualità delle visite, grazie anche alla collaborazione con le ASL. Gli ambulatori sono gratuiti e rivolti a tutta la popolazione. Rapporto sulle attività svolte: Ambulatori pag. 21 PROGRAMMI DI SCREENING REGIONALI STORIA E MISSIONE La Fondazione Edo ed Elvo Tempia collabora con le Aziende Sanitarie territoriali concorrendo alla realizzazione, allo sviluppo e al supporto degli screening oncologici della Regione Piemonte, nell’ambito del programma Prevenzione Serena, fin dalla sua istituzione a livello regionale (Programma Diritto Salute Donna dal 1995). L’attuale modello organizzativo, che prevede l’utilizzo delle unità mobili all’interno dei programmi di screening citologico e mammografico, è stato sperimentato per la prima volta a livello nazionale a Biella, alla fine degli anni Ottanta, dal Fondo Edo Tempia (Progetto Mimosa) per migliorare l’efficacia degli screening in termini di adesione della popolazione invitabile. Nel 1996 il Fondo Edo Tempia partecipa al progetto SCORE, in collaborazione con il CPO, progetto multicentrico italoinglese per dimostrare l’utilità e l’efficacia dello screening per i tumori del colon-retto. Dopo lo SCORE, ha aderito al progetto regionale di screening del colon-retto istituito a seguito della revisione dei dati dello SCORE. Il know how e l’espertise maturati in oltre vent’anni di attività di screening, sia sotto il profilo dell’organizzazione, della gestione e dell’esecuzione degli esami, sia sotto il profilo informativo e di sensibilizzazione verso la popolazione, hanno reso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia uno dei principali centri di riferimento per gli screening a livello regionale. Inoltre, ancora oggi, la Fondazione Tempia continua a sostenere e a promuovere importanti progetti sperimentali e innovativi di screening, come il Progetto Proteus Colon (colonscopia virtuale) e Proteus Donna (telediagnosi digitale distribuita e tomosintesi) in collaborazione con la Regione Piemonte e i più importanti centri di ricerca universitari e istituzionali. ATTIVITÀ Nell’ambito dei tre programmi regionali di screening (mammografico, citologico e del colon-retto), la Fondazione Tempia opera con proprio personale medico, sanitario e amministrativo per le attività di valutazione, organizzazione e gestione dei programmi di screening (UVOS) e di esecuzione e lettura degli esami, in regime di convenzionamento con le Aziende Sanitarie territoriali, garantendo continuità e qualità alle prestazioni erogate alla popolazione sottoposta a screening. La Fondazione Tempia utilizza unità ambulatoriali sia fisse che mobili (camper) dotate delle migliori attrezzature sanitarie per l’esecuzione di esami mammografici (mammografi, miniloader) e di esami citologici (pap-test). La Fondazione Tempia promuove campagne di sensibilizzazione a sostegno dei programmi di screening oncologici attraverso l’organizzazione di incontri e conferenze e la realizzazione di materiale informativo a carattere divulgativo. Rapporto sulle attività svolte: Screening regionali pag. 22 PSICONCOLOGIA CENTRO DI ASCOLTO PSICOLOGICO IDENTITÀ E STORIA Il Centro di Ascolto Psicologico della Fondazione Edo ed Elvo Tempia nasce nel 1995 a Biella con la finalità di prendersi cura di tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente l’esperienza della malattia oncologica. Dal 2009 ha esteso la sua attività nel Vercellese. Il Centro riconosce l’interdisciplinarietà come un requisito importante per creare un sistema di cura che tenga conto della globalità dei bisogni. L’équipe è composta da psicologi psicoterapeuti, medici, counselor, arteterapeuta, musicoterapeuta. Si avvale della consulenza di psichiatri dell’ASL BI. Il Centro di Ascolto opera in modo integrato e sinergico con le strutture ospedaliere di psiconcologia delle ASL di Biella e di Vercelli. ATTIVITÀ Area Clinica Seguendo le direttive della Società Italiana di Psiconcologia (SIPO), di cui gli psicologi della Fondazione sono soci, le attività del centro abbracciano aree diverse, al fine di promuovere una migliore qualità di vita durante tutto il percorso di malattia. • Sostegno psicologico telefonico • Colloqui psicologici – psicoterapia • Gruppi di sostegno psicologico • Laboratori terapeutici: arteterapia e musicoterapia • Gruppi di auto mutuo aiuto per l’elaborazione del lutto Area Aggregativa Il Centro coordina attività di gruppo con finalità aggregativa (maglia, cucito, ricamo, tessitura, bricolage…) e di armonizzazione mente-corpo (yoga, pilates, tai chi, massaggio in acqua, ginnastica riabilitativa in acqua per donne operate al seno, laboratorio di make-up e corsi di nordic walking). Area Prevenzione Coordinamento del progetto di educazione alla salute nelle scuole “Gli stili di vita vincenti”, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. I progetti si articolano su cinque principali aree tematiche: alimentazione, tabagismo, movimento, ambiente e salute e cinema. Due psicologhe della Fondazione fanno parte dell’équipe del Centro per il Trattamento del Tabagismo (CTT) e svolgono corsi psico-educazionali di gruppo per il trattamento del tabagismo. Il Centro per il trattamento del Rapporto sulle attività svolte: Psiconcologia pag. 23 Rapporto sulle attività svolte: Psiconcologia pag. 24 Cure palliative IDENTITÀ E STORIA Nel 1998 il Fondo Edo Tempia crea la prima équipe territoriale per le cure palliative a domicilio formata da: due medici, 3 infermieri, una psicologa per malati e familiari e una psicologa per la supervisione dell’équipe. Il servizio, svolto in collaborazione con i medici di base e l’ASL, è attivo tutti i giorni compreso il sabato. Elvo Tempia concretizza così un suo preciso desiderio: che il malato di tumore non più curabile in ospedale possa morire a casa sua, nel suo ambiente, circondato dai suoi cari e dalle sue cose. Nel 2000 nasce il Polo Oncologico all’ospedale di Biella e, successivamente, viene creata l’Unità di Cure Palliative ospedaliera. Il Fondo Edo Tempia trasferisce l’équipe all’U.O.C.P. e ne sostiene l’onere finanziario. Il Fondo Edo Tempia porta la competenza e l’esperienza dei suoi operatori all’interno dell’U.O.C.P.; la collaborazione con tutta l’équipe è sempre fattiva e proficua. Nel 2009 la Fondazione amplia il suo intervento nel campo delle cure palliative: sollecita e promuove l’attivazione di un servizio di cure palliative nell’ASL di Vercelli mettendo a disposizione medici oncologi e psiconcologi per l’Hospice “Edo ed Elvo Tempia” di Gattinara (Vc) che si apre nel 2010, e per l’attività a domicilio. La Fondazione aderisce alla SICP (Società Italiana Cure Palliative) e alla FCP (Federazione Cure Pallaitive). ATTIVITÀ Cure palliative ASL Biella La Fondazione mette a disposizione dell’U.O.C.P. medici, infermieri, psicologi per il servizio di cure palliative domiciliari per tutto il territorio della provincia di Biella. Cure palliative ASL Vercelli La Fondazione mette a disposizione medici e psicologi per il servizio di cure palliative domiciliari e presso l’Hospice di Gattinara (Vc), intitolato a Edo ed Elvo Tempia nel dicembre 2010. Volontariato Formazione, supervisione, coordinamento di volontari ad integrazione dei servizi di cure palliative territoriali e presso l’Hospice di Gattinara “Edo ed Elvo Tempia”. Rapporto sulle attività svolte: Cure palliative pag. 25 LABORATORIO DI FARMACOGENOMICA DEI TUMORI IDENTITÀ E STORIA Il Laboratorio di Farmacogenomica dei Tumori della Fondazione Edo ed Elvo Tempia è uno dei laboratori italiani meglio attrezzati di Genomica Applicata. Inaugurato nel 2001, si propone di studiare le alterazioni genomiche nei tessuti tumorali. Nel corso degli anni, ha stretto importanti collaborazioni scientifiche con Istituti di ricerca italiani ed esteri, e convenzioni con Università ed Aziende Ospedaliere su tutto il territorio nazionale. Il Laboratorio accoglie studenti per lo svolgimento di tirocini formativi e/o tesi di Laurea, di Master o di Dottorato di Ricerca. L’équipe dei ricercatori è multidisciplinare ed è composta da matematici, chimici, biologi, bioinformatici e biotecnologi. In questi anni ha contribuito alla realizzazione di numerosissime pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di prestigio, scaricabili al link: www.lab.fondazionetempia.org/laboratorio-di-farmacogenomica-dei-tumori MISSIONE Il Laboratorio si propone di individuare nuovi marcatori molecolari per poter predire l’aggressività delle neoplasie e/o la risposta a terapie antitumorali quali radioterapia, chemioterapia o le nuove terapie a bersaglio molecolare, in ambito sia neoadiuvante (prima dell’intervento chirurgico) sia adiuvante (dopo l’intervento chirurgico). Tutto ciò viene realizzato analizzando il genoma e/o il trascrittoma di casistiche anonime di tumori ed associando i risultati di queste analisi ai dati clinico-patologici degli stessi. STRUMENTAZIONI E ANALISI Il Laboratorio dispone della piattaforma Agilent che consente di effettuare, su vasta scala, l’analisi dei profili di espressione genica, di lincRNA e di microRNA, l’analisi di amplificazioni e delezioni, di SNPs e CNVs, l’analisi dei profili di metilazione del DNA e la ChIP on Chip. Analisi sperimentali ed elaborazione dati vengono offerte anche come servizio per conto terzi, non solo in ambito oncologico. Rapporto sulle attività svolte: Lab. Farmacogenomica pag. 26 COLLABORAZIONI TUMORE della PROSTATA: con ASL-Bi, Gruppo Prostata Molinette-Torino, IOSI-Bellinzona, IRCC-Candiolo, Università dell’Insubria-Varese, Istituto di Biochimica Università di Losanna, MBC-Torino MELANOMA: con IRCC-Candiolo, CPO-Torino, Barts and the London School of Medicine and Dentistry-Londra, MBCTorino, Presidio Ospedaliero San Lazzaro-Torino, Ospedale Maggiore della Carità-Novara LESIONI CUTANEE: con Istituto di Biochimica Università di Losanna, Barts and the London School of Medicine and Dentistry-Londra TUMORE della MAMMELLA: con Fondazione” Salvatore Maugeri”-Pavia, Breast Cancer Centre-Edinburgo, MBC-Torino, IRCC-Candiolo TUMORE dell’OROFARINGE: con Ospedale Maggiore della Carità-Novara, ASL-Bi, ASL-Vc, Pianeta s.r.l.-Torino, Bioindustry Park Canavese-Colleretto Giacosa TUMORE del POLMONE: con Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori-Milano TUMORE dell’OVAIO: con Istituto Mario Negri - Milano, Ospedale Monza, Dipartimento di Statistica Università di Padova, Fondazione Edmund Mach-Trento, Laboratorio di Immunogenetica Università di Torino TUMORI EMATOLOGICI: con Laboratorio di Immunogenetica Università di Torino STAFF Giovanna Chiorino, PhD Responsabile Lab. Giulia Bottoni, tesista Vijay Singh, PhD Maurizia Mello Grand, PhD Vice-responsabile Francesco Ilardi, tesista Ilaria Gregnanin, PhD Chiara Ghimenti, PhD & specialità Paola Ostano, PhD Francesca Crivelli, relazioni esterne APPARECCHI LABORATORIO RealTime CFX96 Touch, Bio-Rad 3 Hybridization ovens, Agilent Technologies Dual-laser microarray scanner Agilent C, Agilent Technologies 2100 Bioanalyzer, Agilent Technologies NanoDrop ND-1000 Spectrophotometer, Thermo Scientific Cappa a flusso laminare Asalair 1200 FLV Cappa chimica Asalair 1200 CarboFA Microcentrifuga da banco refrigerata, Sigma Microcentrifuga da banco, Sigma Freezer -135°C, Sanyo Freezer -80°C, Angelantoni SpeedVacuum, Savant Thermocycler 9700, Life Technologies Thermocycler, MJ (Biorad) Tissuearrayer Microscopio ottico con CCD camera Rapporto sulle attività svolte: Lab. Farmacogenomica Transilluminatore con fotocamera Nikon, Bio-Rad Genephor electrophoresis system, Amersham (VWR) Apparati per l’elettroforesi orizzontale con alimentatore, Biorad e Steroglass Tissuelyzer, Qiagen Thermomixer, Eppendorf Bilancia di precisione Agitatore magnetico Vortex pHmetro Lavavetreria Pipettatore elettronico Micropipette Gilson Forno a microonde Frigo 4°C/-20°C Freezer -20°C Armadio infiammabili pag. 27 ATTIVITÀ 2010-2013 ANALISI PROFILI DI ESPRESSIONE GENICA, MICRORNA E LNCRNA NELL’ADENOCARCINOMA PROSTATICO Argomento della ricerca Lo studio si basa sulle seguenti casistiche: • 76 pezzi operatori corrispondenti a 67 adenocarcinomi prostatici localizzati e 9 adenomi raccolti tra il 2003 e il 2005 presso l’Azienda Ospedaliera di Biella (tessuto congelato); • 30 biopsie prostatiche non tumorali raccolte nel 2006 presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino dal Gruppo Prostata Molinette (tessuto congelato); • 100 campioni di adenocarcinoma prostatico, raccolti tra il 1993 e il 2000 presso l’ASL di Biella (tessuto fissato); • 100 campioni di plasma e biopsie prostatiche di pazienti che hanno PSA sospetto, inclusi campionamenti consecutivi per lo stesso paziente. Tutti campioni sono congelati, sono stati raccolti presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino dal Gruppo Prostata Molinette a partire dal 2006 e riguardano sia individui sani sia pazienti con diagnosi di PIN di alto grado, tumore ben differenziato, meno differenziato ed avanzato ormone-refrattario. Le casistiche descritte sono corredate di dati clinici e istopatologici; il follow-up (valori PSA post-intervento e sopravvivenza) è in continuo aggiornamento in collaborazione con le Aziende Ospedaliere di Biella, Aosta e San Giovanni Battista di Torino. Lo scopo del progetto è ottenere un quadro generale circa le alterazioni dell’espressione di sequenze (non)codificanti proteine, nell’ambito dell’adenocarcinoma prostatico, utile per ricostruire una mappa integrata dei sistemi di regolazione trascrizionale associati alla prognosi e per la selezione di nuovi marcatori valutabili in maniera non invasiva per questa neoplasia. Risultati ottenuti Per le prime due casistiche abbiamo analizzato i profili di espressione genica, di microRNA e di lncRNA (lunghi RNA non codificanti). Sono in corso validazioni dell’alterata espressione di alcune di queste molecole associate alla comparsa di recidiva biochimica, al grado di differenziazione o a specifici pattern di espressione di marcatori di interesse. Altri tipi di validazione (funzionale o sull’espressione proteica) sono in corso su linee cellulari, modelli sperimentali e tissue-arrays. Obiettivi prossimi della ricerca Ci proponiamo di utilizzare i campioni di plasma raccolti dal gruppo prostata delle Molinette per validare l’alterata espressione di un RNA non codificante altamente espresso nel tessuto tumorale prostatico rispetto a tessuto prostatico non tumorale. Lo scopo è identificare un marcatore non invasivo di i diagnosi precoce del tumore prostatico. I principali risultati sono stati pubblicati in (17,21,22,35). CLASSIFICAZIONE MOLECOLARE DELLE LESIONI MELANOCITARIE Argomento della ricerca Lo studio si basa sulle seguenti caratteristiche: • 57 campioni di nevo comune acquisito, di cui 18 in RNA Later e 39 fissati; • 38 campioni di nevo displastico, di cui 11 in RNA Later e 27 fissati; • 74 campioni di melanoma maligno cutaneo, di cui 11 congelati, 23 in RNA Later e 40; • 12 campioni di metastasi di melanoma, di cui 7 in RNA Later e 5 fissati. Il follow-up delle casistiche descritte, provenienti dall’IRCC di Candiolo o dal Presidio Ospedaliero San Lazzaro di Torino, è in continuo aggiornamento in collaborazione con il Registro Tumori di Torino. L’obiettivo generale del progetto è definire profili genomici e specifiche alterazioni geniche o proteiche caratterizzanti le lesioni melanocitarie, al fine di migliorarne la diagnosi, predirne la storia naturale e/o la risposta a terapie a bersaglio molecolare e, conseguentemente, modularne razionalmente la gestione clinica. Risultati ottenuti Per i campioni in RNA Later sono disponibili profili di espressione genica. L’associazione con la progressione è stata pubblicata in (2). Per il gene che codifica per una connessina (proteina delle giunzioni cellulari) che aumenta nel passaggio da melanoma RGP (crescita radiale) a melanoma VGP (crescita verticale) ma che diminuisce fortemente nelle metastatsi di melanoma cutaneo, è stato individuato un microRNA che ne regola l’espressione. Inoltre, è in corso di validazione l’alterata espressione di alcuni geni nelle lesioni mutate per BRAF e in quelle wild-type sia per BRAF sia per NRAS. Infine, per i nevi displastici, abbiamo identificato una proteina la cui espressione diminuisce nelle lesioni ad alto rischio di progressione a melanoma. Sono in corso le validazioni su casistica indipendente. Rapporto sulle attività svolte: Lab. Farmacogenomica pag. 28 Obiettivi prossimi della ricerca Ci proponiamo di validare, su casistiche fissate indipendenti, l’alterata espressione di geni, microRNA e proteine associati a specifici pattern di espressione di marcatori di interesse o al diverso rischio di progressione. Profili molecolari predittivi di risposta o associati a resistenza acquisita a diversi tipi di terapia antitumorale nel carcinoma mammario sporadico Argomento della ricerca Lo studio si basa sulle seguenti casistiche: • 44 campioni provenienti da biopsie pre-trattamento (di cui 17 in RNA Later e 37 fissati) e 23 provenienti da pezzi operatori (di cui 13 in RNA Later e 10 fissati), relativi a pazienti in post-menopausa con carcinoma mammario sporadico ormonosensibile, alle quali è stata proposta terapia endocrina neoadiuvante con un inibitore dell’aromatasi (enzima responsabile della produzione di estrogeno nelle donne in post-menopausa) • 60 campioni di tessuto fissato, provenienti da pazienti arruolate nell’ambito di un clinical trial di fase II condotto presso l’IRCC di Candiolo in cui si confrontano trattamenti con Herceptin o con Lapatinib (entrambi inibitori di HER2), in pazienti con tumore mammario metastatico ed overesprimente HER2. Le casistiche descritte sono corredate di dati clinici e istopatologici; i dati di risposta alla terapia sono forniti dalla Fondazione Maugeri per quanto concerne il trattamento con Anastrazolo e dall’IRCC di Candiolo per il trattamento con Herceptin/Lapatinib. Lo studio ha l’obiettivo di individuare e capire come prevenire eventuali meccanismi di resistenza intrinseca o acquisita a terapie antitumorali ormonali (Anastrazolo e Tamoxifen) o a bersaglio molecolare (Herceptin/Lapatinib), comunemente utilizzate per il carcinoma della mammella. Risultati ottenuti Per la prima casistica abbiamo analizzato i profili di espressione genica e la presenza di una mutazione nel recettore per gli estrogeni ed abbiamo associato questi dati alla risposta a terapia con Anastrazolo. I risultati sono stati pubblicati in (5,6,28,36). In collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Torino, abbiamo utilizzato ed analizzato alcune linee cellulari, rese resistenti a Tamoxifen in vitro, per studiare il ruolo dell’inibizione della proteina Tab2 nel ripristino della sensibilità al farmaco. I risultati sono stati pubblicati in (20). OBIETTIVI PROSSIMI DELLA RICERCA Ci proponiamo, in collaborazione con l’IRCC di Candiolo, di utilizzare la seconda casistica per validare l’alterata espressione di geni, lncRNA e microRNA associati a resistenza a Herceptin/Lapatinib ricavati da studi condotti su modelli cellulari di carcinoma mammario resi resistenti ai due farmaci in vitro. Profili molecolari nei carcinomi dell’orofaringe Argomento della ricerca Lo studio si basa su una casistica prospettica e una casistica retrospettiva di carcinomi squamosi dell’orofaringe interessanti le sottosedi tonsilla e palato molle provenienti dagli Ospedali di Biella, Vercelli e Novara. L’obiettivo primario è lo studio di fattori biologici e molecolari predittivi di prognosi e di risposta terapeutica, al fine di ottimizzare e personalizzare il trattamento multidisciplinare del carcinoma dell’orofaringe. Risultati ottenuti La casistica è ancora in fase di reclutamento. Sui primi casi raccolti, sono in corso le analisi dei profili di espressione genica e la determinazione della presenza di infezione da virus HPV, in modo da poter confrontare il profilo di espressione di carcinomi HPV+ e HPV- e associare il profilo molecolare delle lesioni alla prognosi (sopravvivenza libera da recidiva a 36 mesi). Obiettivi prossimi della ricerca Si prevede inoltre di valutare l’associazione tra profili genici + infezione da HPV e risposta al trattamento e sopravvivenza globale. Rapporto sulle attività svolte: Lab. Farmacogenomica pag. 29 Profili molecolari nei carcinomi dell’ovaio Argomento della ricerca Tutto il progetto è basato su una casistica di diverse centinaia di campioni congelati di tumore dell’ovaio, raccolti a partire dal 1995 presso la Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Monza e conservati presso il Dipartimento di Oncologia dell’Istituto Mario Negri di Milano. Il Laboratorio di Farmacogenomica della Fondazione Tempia ha collaborato ai vari studi collegati al progetto, sia nelle fasi di conduzione degli esperimenti sia in quelle di analisi dei dati. L’obiettivo generale del progetto è di ottenere informazioni integrate circa le alterazioni (post) trascrizionali nei tumori dell’ovaio diagnosticati in fase precoce e i meccanismi coinvolti nella comparsa di recidive e nella resistenza intrinseca o acquisita a diverse terapie antitumorali. Risultati ottenuti Complessivamente abbiamo analizzato il profilo di espressione genica e microRNA di oltre 200 casi e presso l’Istituto Mario Negri sono stati condotti studi funzionali in vitro, utilizzando linee cellulari di tumore ovarico. I risultati di questi studi sono stati pubblicati in (11,14,18,27). OBIETTIVI PROSSIMI DELLA RICERCA Ci proponiamo di analizzare, sulla stessa casistica, anche il profilo di espressione di lunghi RNA non codificanti (lncRNA) e di integrare le informazioni ottenute dai tre livelli di analisi. Analisi di amplificazioni/delezioni in lesioni neoplastiche polmonari diagnosticate in fase precoce e in DNA circolante di pazienti affetti da tumore DEL polmone Argomento della ricerca Lo studio si basa sulle seguenti casistiche, provenienti dall’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano: • 20 campioni di tumore del polmone identificati nell’ambito di programmi di screening, quindi in fase molto iniziale. • 39 campioni di DNA circolante presente nel plasma prelevato da forti fumatori e da pazienti con cancro polmonare. L’analisi prevede l’utilizzo della tecnologia aCGH (array Comparative Genomic Hybridization), che consente di studiare il DNA dei campioni e di identificare eventuali regioni di “perdita” o “guadagno”, ovvero regioni nelle quali pezzi di cromosoma hanno subito delezioni o amplificazioni con l’insorgere della malattia. Lo studio ha come obiettivi l’individuazione di nuovi marcatori molecolari per la diagnosi precoce del tumore del polmone e l’identificazione di nuovi bersagli molecolari per terapie più mirate. RISULTATI OTTENUTI Sono stati analizzati su piattaforma Agilent aCGH 2x105K sia i campioni tumorali sia i campioni di plasma, dopo aver messo a punto una metodica particolare specifica per l’analisi di DNA circolante, per quanto concerne sia la fase sperimentale sia quella di elaborazione ed interpretazione dei dati. OBIETTIVI PROSSIMI DELLA RICERCA Queste analisi permetteranno di ottenere un profilo su larga scala delle alterazioni del genoma in tumori in fase iniziale e verranno confrontate anche con analisi effettuate in vitro su DNA estratto sia da linee cellulari polmonari (tumorali e non) sia da terreno di coltura condizionato dalla crescita di tali linee. Rapporto sulle attività svolte: Lab. Farmacogenomica pag. 30 ATTIVITÀ PER CONTO TERZI Pubblicazioni 2010-2013 1. 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Chikh A., Matin R., Senatore V., Hufbauer M., Lavery D., Raimondi C., Ostano P., Mello-Grand M., Ghimenti attività conto terzi numero analisi fatturato anno 2010 216 70050.00 anno 2011 226 58665.00 anno 2012 248 54540.00 anno 2013 92 31793.00 C., Bahta A., Khalaf S., Akgul B., Braun K., Chiorino C., Philpott M., Harwood C., Bergamaschi D. IASPP/p63 auto-regulatory feedback loop is required for the homeostasis of stratified epithelia. EMBO J. 30: 4261–4273 (2011) 14. Uboldi S, Bernasconi S, Romano M, Marchini S, Fuso Nerini I, Damia G, Ganzinelli M, Marangon E, Sala F, Clivio L, Chiorino G, Digiandomenico S, Rocchi M, Capozzi O, Margison G, Watson A, Caccuri A, Pastore A, Fossati A, Mantovani R, Grosso F, Tercero J, Erba E, D’Incalci M. Characterization of a new trabectedin resistant myxoid liposarcoma cell line that shows collateral sensitivity to methylating agents. Int. J. Cancer 131: 59–69 (2012) 15. 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Babbio F, Pistore C, Curti L, Castiglioni I, Kunderfranco P, Brino L, Oudet P, Seiler R, Thalman GN, Roggero E, Sarti M, Pinton S, Mello-Grand M, Chiorino G, Catapano CV, Carbone GM, Bonapace IM. The SRA protein UHRF1 promotes epigenetic crosstalks and is involved in prostate cancer progression. Oncogene 31:4878-4887 (2012) 22. Longoni N, Kunderfranco P, Pellini S, Mello-Grand M, Pinton s, D’Ambrosio G, Sarti M, Sessa F, Chiorino G, Catapano CV, Carbone GM. Aberrant expression of the neuronal specific protein DCDC2 promotes malignant phenotypes and is associated with prostate cancer progression. Oncogene advance online publication, 25 June 2012; doi:10.1038/onc.2012.245 (2012) 23. Onofri C, Pacifico D, Ostano P, Mello Grand M, Ghimenti C, Parisi B, Mandolino G. Strumenti di genomica funzionale per la tipizzazione dell’origine di coltivazione della patata. Minerva Biotecnologica 24: 11-22 (2012) 24. Morone S, Lo-Buono N, Parrotta R, Giacomino A, Nacci G, Brusco A, Larionov A, Ostano P, Mello-Grand M, Chiorino G, Ortolan E, Funaro A. Overexpression of CD157 Contributes to Epithelial Ovarian Cancer Progression by Promoting Mesenchymal Differentiation. PLoS One 7: e43649 (2012) 25. Callari M, Dugo M, Musella V, Marchesi E, Chiorino G, Grand MM, Pierotti MA, Daidone MG, Canevari S, De Cecco L. Comparison of Microarray Platforms for Measuring Differential MicroRNA Expression in Paired Normal/ Cancer Colon Tissues. PLoS One 7: e45105 (2012) 26. Maldi E, Travelli C, Caldarelli A, Agazzone N, Cintura Rapporto sulle attività svolte: Lab. Farmacogenomica pag. 31 S, Galli U, Scatolini M, Ostano P, Miglino B, Chiorino G, Boldorini R, Genazzani A. Nicotinamide phosphoribosyltransferase (NAMPT) is over-expressed in melanoma lesions. Pigment Cell Melanoma Res. Oct 10. doi: 10.1111/pcmr.12037 (2012) 27. Marchini S, Fruscio R, Clivio L, Beltrame L, Porcu L, Nerini IF, Cavalieri D, Chiorino G, Cattoretti G, Mangioni C, Milani R, Torri V, Romualdi C, Zambelli A, Romano M, Signorelli M, Giandomenico SD, D’Incalci M Resistance to platinum-based chemotherapy is associated with epithelial to mesenchymal transition in epithelial ovarian cancer. Eur J Cancer. Aug 13 (2012) 28. Ghimenti C, Mello-Grand M, Grosso E, Scatolini M, Regolo L, Zambelli A, Chiorino G Regulation of Aromatase Expression in Breast Cancer Treated with Anastrozole Neoadjuvant Therapy Exp Ther Med 5: 902-903 (2013) 29. Matin RN, Chikh A, Law Pak Chong S, Mesher D, Graf M, Sanza P, Senatore V, Scatolini M, Moretti F, Leigh IM, Proby CM, Costanzo A, Chiorino G, Cerio R, Harwood CA, Bergamaschi D p63 is an alternative p53 repressor in melanoma that confers chemoresistance and a poor prognosis J Exp Med 2013 Feb 25 30. Callari M, Tiberio P, Cecco LD, Cavadini E, Dugo M, Ghimenti C, Daidone MG, Canevari S, Appierto V Feasibility of circulating miRNA microarray analysis from archival plasma samples Anal Biochem 2013 Mar 11 31. Mezzapelle R, Miglio U, Rena O, Paganotti A, Allegrini S, Antona J, Molinari F, Frattini M, Monga G, Alabiso O, Boldorini R. Mutation analysis of the EGFR gene and downstream signalling pathway in histologic samples of malignant pleural mesothelioma. Br J Cancer. 2013 Apr 30;108(8):1743-932. Miglio U, Mezzapelle R, Paganotti A, Allegrini S, Veggiani C, Antona J, Gentilli S, Monga G, Alabiso O, Boldorini R. Mutation analysis of KRAS in primary colorectal cancer and matched metastases by means of highly sensitivity molecular assay. Pathol Res Pract. 2013 Apr;209(4):233-6 33. Chillemi A, Zaccarello G, Quarona V, Ferracin M, Ghimenti C, Massaia M, Horenstein AL, Malavasi F Anti-CD38 antibody therapy: windows of opportunity yielded by the functional characteristics of the target molecule Mol Med 2013 May 20;19:99-108 34. Quarona V, Zaccarello G, Chillemi A, Brunetti E, Singh VK, Ferrero E, Funaro A, Horenstein AL, Malavasi F CD38 and CD157: a long journey from activation markers to multifunctional molecules Cytometry B Clin Cytom 2013 Jul-Aug;84(4):207-17 35. Longoni N, Malek A, Mello-Grand M, Ostano P, Ortelli E, Albino D, Pinton S, D’Ambrosio G, Sessa F, Thalmann G, Sarti M, Garcia-Escudero R, Chiorino G, Catapano CV and Carbone GM, ETS transcription factor ESE1/ELF3 orchestrates a positive feedback loop that constitutively activates NF-kB and drives prostate cancer progression, Cancer Res 2013 May 16 36. 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Farmacogenomica pag. 32 2013 LABORATORIO ONCOLOGIA MOLECOLARE IDENTITÀ E STORIA Vista l’esigenza di affiancare all’analisi istologica classica una caratterizzazione molecolare dei tumori a scopo diagnostico, prognostico e predittivo di risposta a terapia, la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha avviato nel gennaio 2011 un’attività di diagnostica molecolare in collaborazione con l’Anatomia Patologica dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara, creando il Laboratorio di Oncologia Molecolare. Tutti i casi selezionati dai clinici per questo tipologia di analisi e derivanti dall’intero quadrante (province di Biella, Vercelli, Novara, VCO) vengono indirizzati presso il Laboratorio di Patologia Molecolare del nosocomio novarese dove vengono validati per le successive analisi molecolari. I campioni tumorali vengono inviati al Laboratorio di Oncologia Molecolare con cadenza settimanale e le analisi vengono refertate in 5 giorni lavorativi. Missione Nato con l’intento di effettuare analisi molecolari in campo oncologico, offre supporto agli anatomo-patologi dal punto di vista diagnostico, qualora l’analisi istologica risulti dubbia, e ai clinici, per ciò che concerne la prognosi e la scelta della terapia. Il tutto viene realizzato analizzando specifiche alterazioni del genoma presenti nei diversi tumori, su richiesta del paziente o della struttura ospedaliera che lo cura. I risultati delle analisi vengono consegnati al paziente sotto forma di referto molecolare, unitamente al referto istologico fornito dall’anatomo- patologo di riferimento. anno 2011 Personale impiegato RESPONSABILE: • Dott.ssa Maria Scatolini, Biotecnologo Medico, Dottore di Ricerca in Oncologia Umana PERSONALE: • Dott. Enrico Grosso, Biologo Molecolare, Dottore di Ricerca in Sistemi Complessi applicati alla Biologia Post-Genomica ATTIVITÀ SVOLTA: Il Laboratorio di Oncologia Molecolare è fornito della strumentazione necessaria per eseguire metodiche di biologia molecolare. E’ inoltre dotato di un Sequenziatore diretto del DNA certificato per la diagnostica in vitro (IVD). Tale strumento permette di eseguire tutte le analisi richieste che possono essere: - Ricerca di mutazioni somatiche (sequenziamento diretto del DNA) - Valutazione della presenza d’ instabilità micro satellitare (MSI)(analisi di frammenti del DNA) Rapporto sulle attività svolte: Lab. di Onc. Molecolare pag. 33 Al momento, le patologie oggetto di studio sono: i melanomi, gli adenocarcinomi della tiroide, i carcinomi del colonretto, i tumori gastro-intestinali stromali ed i sarcomi. Il tempo medio di refertazione è di 5 giorni lavorativi. In Tabella 1 sono riportate le prestazioni eseguite nell’anno 2011. Analisi eseguite Primo semestre Secondo semestre Estrazione Acidi Nucleici 43 83 Amplificazione del DNA (PCR) 80 125 Sequenziamento DNA 160 250 0 32 Analisi di Frammenti In tabella 2 sono riportate, per ogni patologia, le analisi che vengono effettuate nel Laboratorio di Oncologia Molecolare ed il numero di prestazioni nell’anno 2011. Patologia Geni Colon-retto braf15 msi0 32 Tiroide BRAF 13 13 BRAF 24 32 Melanoma NRAS0 6 cKIT 0 7 cKIT/PDGFR α/β 6 2 HRAS 0 1 Sarcomi/Gist Nevo spitz Primo semestre Secondo semestre 15 Come è evidente dalle tabelle alcune metodiche (MSI, cKIT, NRAS, HRAS) sono state implementate nel corso dell’anno e quindi non sono state eseguite nel primo semestre. CONTROLLI DI QUALITÀ: Per garantire ai clinici ed ai pazienti la qualità del lavoro svolto, il Laboratorio di Oncologia Molecolare ha partecipato ad un controllo di qualità inter-laboratorio per la ricerca di mutazioni in BRAF nel melanoma, insieme ad altri 7 laboratori italiani ed europei. SVILUPPI FUTURI: Il Laboratorio si sta focalizzando sulla diagnostica molecolare delle lesioni tiroidee, allo scopo di fornire un pannello di marcatori molecolari sempre più completo. A questo proposito abbiamo in previsione di validare una nuova metodica per la rilevazione della presenza di trascritti di fusione PAX8/PPARG nei campioni sospetti per carcinoma follicolare della tiroide. La presenza di questi marcatori permetterebbe di diagnosticare con certezza la malignità delle lesioni. ANNO 2012 Personale impiegato RESPONSABILE: • Dott.ssa Maria Scatolini, Biotecnologo Medico, Dottore di Ricerca in Oncologia Umana PERSONALE: • Dott. Enrico Grosso, Biologo Molecolare, Dottore di Ricerca in Sistemi Complessi applicati alla Biologia Post-Genomica • Dr.ssa Vania Andrea Accardo, Tecnico sanitario di Laboratorio Biomedico Rapporto sulle attività svolte: Lab. di Onc. Molecolare pag. 34 ATTIVITÀ SVOLTA: Nel corso del 2012 le metodiche sono state implementate con l’introduzione di una nuova analisi di frammenti di DNA: • Valutazione della presenza dei trascritti di fusione PAX8/PPARG nelle lesioni indeterminate della tiroide (analisi di frammenti del DNA) In Tabella 1 sono riportate le prestazioni eseguite nell’anno 2012. Analisi eseguite Primo semestre Secondo semestre Estrazione Acidi Nucleici 67 105 Amplificazione del DNA (PCR) 105 138 Sequenziamento DNA 210 272 Analisi di Frammenti 50 90 In tabella 2 sono riportate, per ogni patologia, le analisi che vengono effettuate nel Laboratorio di Oncologia Molecolare ed il numero di prestazioni nell’anno 2012. Patologia Geni Primo semestre Secondo semestre Colon retto braf19 msi10 18 Tiroide BRAF 12 21 PAX8/PPAR γ 13 32 28 30 29 BRAF Melanoma NRAS7 13 cKIT 2 6 8 2 Sarcomi/Gist cKIT/PDGFR α/β CONTROLLI DI QUALITÀ Nel corso dell’anno 2012 il Laboratorio di Oncologia Molecolare ha aderito a due controlli nazionali di qualità organizzati dalla Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC). Nello specifico si è trattato di analizzare 10 campioni tumorali, per ciascun controllo, con lo scopo di individuare le mutazioni del gene BRAF nel melanoma e di KRAS nel carcinoma colorettale. Il Laboratorio ha superato entrambi i test. SVILUPPI FUTURI Nell’ambito della diagnostica molecolare delle lesioni tiroidee, alla luce dei dati di letteratura, abbiamo in previsione di validare una nuova metodica per la rilevazione della presenza di trascritti di fusione RET/PTC, nei campioni sospetti per carcinoma papillare della tiroide. La presenza di questi marcatori permetterebbe di diagnosticare con certezza le lesioni maligne. I progressi dell’oncologia molecolare sono in rapida evoluzione riteniamo quindi che non potranno che aumentare sia il numero di patologie oggetto della caratterizzazione molecolare, sia il numero dei target da indagare per ciascuna di esse. ANNO 2013 Personale impiegato RESPONSABILE: • Dott.ssa Maria Scatolini, Biotecnologo Medico, Dottore di Ricerca in Oncologia Umana Rapporto sulle attività svolte: Lab. di Onc. Molecolare pag. 35 PERSONALE: • Dott. Enrico Grosso, Biologo Molecolare, Dottore di Ricerca in Sistemi Complessi applicati alla Biologia Post-Genomica • Dr.ssa Vania Andrea Accardo, Tecnico sanitario di Laboratorio Biomedico ATTIVITÀ SVOLTA: Nel corso dell’anno 2013 le metodiche sono state implementate con l’introduzione di due nuove analisi: - Valutazione della presenza dei trascritti di fusione RET/PTC nelle lesioni indeterminate della tiroide (analisi di frammenti del DNA) -Ricerca di mutazioni somatiche nei geni KRAS e NRAS (RAS test) nei carcinomi del colon Al momento, le patologie oggetto di studio sono: i melanomi, gli adenocarcinomi della tiroide, i carcinomi del colonretto, i tumori gastro-intestinali stromali ed i sarcomi. Il tempo medio di refertazione è di 5 giorni lavorativi. In Tabella 1 sono riportate le prestazioni eseguite nell’anno 2013. Analisi eseguita 1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre Totale Estrazione Acidi Nucleici Conservazione DNA Analisi DNA Sequenziamento DNA Analisi di frammenti 46 42 42 80 90 52 52 67 134 70 23 20 20 96 5 55 55 52 260 75 176 169 134 570 240 Real-Time PCR 35 25 20 22 102 ATTIVITÀ SVOLTA: Nel In tabella 2 sono riportate, per ogni patologia, le analisi che vengono effettuate nel Laboratorio di Oncologia Molecolare ed il numero di prestazioni nell’anno 2013. Patologia Analisi Patologia Quantità AnalisiQuantità Carcinoma del Colon-retto BRAF 38 MSI 48 KRAS 10 NRAS 8 Carcinoma della Tiroide BRAF 49 PAX8/PPARγ 19 RET/PTC 3 Melanomi BRAF 53 NRAS 25 cKIT 8 Nevi di Spitz HRAS 1 Sarcomi/Gist cKIT5 PDGFRa 2 PDGFRb 1 BRAF 2 SVILUPPI FUTURI: Al fine di aumentare la sensibilità delle determinazioni nei campioni che contengono meno del 30% di cellule tumorali (es. alcuni agoaspirati tiroidei) è stato previsto di implementare metodiche di sequenziamento basate su PCR arricchite per l’allele mutato (ME-sequecing). Negli adenocarcinomi del polmone non a piccole cellule è stato proposto di determinare lo stato mutazionale del gene BRAF al fine di determinarne la prognosi. Si ipotizza di allargare il bacino di utenza sottoscrivendo nuove convenzioni con aziende ospedaliere esterne al quadrante del Piemonte Nord-Orientale. Rapporto sulle attività svolte: Lab. di Onc. Molecolare pag. 36 REGISTRO TUMORI storia Nel 1995 il Fondo Edo Tempia ha promosso e avviato, in collaborazione con la Provincia di Biella, l’ASL di Biella e la Regione Piemonte, il primo Registro Tumori per la provincia di Biella. Nel 2011 la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha promosso e finanziato, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, in collaborazione con l’ASL VC e il Registro Tumori di Torino e Biella, il primo Registro Tumori per la provincia di Vercelli. IDENTITÀ* I Registri Tumori sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. Raccolgono, valutano, organizzano e archiviano in modo continuativo e sistematico le informazioni più importanti su tutti i casi di neoplasia che insorgono nella popolazione interessata, rendendole disponibili per studi e ricerche. La prima funzione dei Registri Tumori consiste nel descrivere il fenomeno neoplastico e le sue variazioni territoriali e temporali attraverso misure di incidenza e mortalità. I Registri Tumori producono dati di sopravvivenza per le diverse neoplasie, fornendo così un indicatore fondamentale della qualità dei servizi diagnostici e terapeutici nei diversi territori e del suo evolversi nel tempo. Inoltre, producono dati di prevalenza a livello locale e stime di prevalenza a livello nazionale. La prevalenza è l’indicatore più diretto del carico sanitario dovuto ai tumori in una popolazione ed è particolarmente utile per valutare i bisogni sanitari. Le informazioni raccolte includono dati anagrafici e sanitari essenziali per lo studio dei percorsi diagnostico-terapeutici, la ricerca sulle cause del cancro, la valutazione dei trattamenti più efficaci, la progettazione di interventi di prevenzione e la programmazione delle spese sanitarie. ATTIVITÀ Fin dalla loro istituzione, la Fondazione Edo ed Elvo Tempia collabora con i Registri Tumori di Biella e Vercelli mettendo a disposizione proprio personale sanitario e promuovendo borse di studio, pubblicazioni e convegni sulla materia. * “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro per il 2011-2013”- Ministero della Salute. Rapporto sulle attività svolte: Registro tumori pag. 37 PROGETTO BAMBINI Progetto di sostegno a bambini malati oncologici o con un familiare malato Nel 2010 viene strutturato il “Progetto Bambini” per sostenere le famiglie colpite dalla malattia oncologica di un bambino o di un genitore in un momento così doloroso e delicato per tutti i suoi membri. In particolare, il progetto si occupa di supportare queste famiglie nell’accudimento dei figli e di aiutare i bambini a superare la perdita di un genitore. Le attività proposte e realizzate all’interno del progetto vengono costantemente condivise con i genitori e i bambini per poter così offrire una risorsa il più possibile adatta alle persone coinvolte. Questo lavoro, infine, cresce e si sviluppa in integrazione e in collaborazione con i Servizi già presenti sul territorio (Scuola, Ospedale, Servizi Sanitari, Servizi Sociali), per poter così rispondere in modo armonico ai molteplici bisogni delle famiglie. Cosa offre e come A partire dalla conoscenza della famiglia e delle sue esigenze viene condivisa, con i genitori e con gli altri operatori eventualmente coinvolti, una proposta di intervento. Questo intervento è costantemente monitorato e rivalutato insieme nel corso del tempo, al fine di poterlo adattare a nuove necessità e di pianificarne la conclusione. Le fasi che compongono l’attivazione degli interventi sono quindi: • iniziale valutazione del bisogno e della richiesta portata dalla famiglia; • accordo con la stessa rispetto a obiettivi e modalità di intervento; • conoscenza del bambino (anche mediata dall’incontro con il genitore), valutazione della sua disponibilità e inizio dell’attività; • monitoraggio periodico con i diversi operatori coinvolti, i genitori e i Servizi; • momenti di verifica dell’esperienza svolta. Il coinvolgimento e la condivisione dell’intervento da parte dei genitori sono importanti elementi per un percorso individualizzato e per il raggiungimento degli obiettivi. Rapporto sulle attività svolte: Progetto Bambini pag. 38 Il progetto prevede, dunque, la costruzione e l’attivazione di diverse tipologie di interventi: 1. L’inserimento di una figura educativa-affettiva in affiancamento al bambino con l’obiettivo di fornire: • un sostegno a livello dell’accudimento e dei bisogni del bambino; • un affiancamento nello svolgimento dei compiti scolastici; • un sostegno affettivo attraverso momenti di gioco ed educativi. 2. Percorsi di arteterapia individuali e di gruppo, rivolti al bambino che ha subito la perdita di un genitore o di una figura di attaccamento. Attraverso i materiali artistici e l’affiancamento dell’arteterapeuta, i bambini possono dare forma e colori alle proprie emozioni, anche le più difficili da esprimere a parole, per un percorso di crescita emotiva ed essere aiutati nell’elaborazione del lutto. 3. Percorsi di consulenza psicologica breve rivolti ai genitori che si trovano ad accompagnare il proprio bambino nell’esperienza della malattia oncologica del compagno o di una figura significativa per il bambino e desiderano un sostegno rispetto a come comunicare e come comportarsi con il proprio figlio. 4. Psicomotricità: l’attività si svolge nelle classi all’interno delle quali è presente un bambino malato. L’obiettivo di tale percorso è di incrementare la percezione di benessere da parte del bambino del proprio corpo e del suo inserimento nel gruppo classe (sia da parte del bambino malato che dei suoi compagni), restituendo agli insegnanti degli strumenti per la gestione della classe e in particolare dei momenti di gioco libero a scuola. 5. Giocayoga: progetto pensato per costruire uno spazio che sostenga il benessere psico-fisico dei bambini con un’attività motoria, lo yoga, incentrata sull’integrazione mente-corpo. L’attività di yoga viene svolta in piccolo gruppo; i gruppi sono eterogenei e composti: dai bambini che frequentano la ludoteca, dai bambini destinatari del “Progetto Bambini” e dai bambini con difficoltà relazionali e affettive inviati da altri Servizi. In particolare, rispetto ai bambini che stanno vivendo la difficile esperienza della malattia oncologica di un loro familiare, si intende offrire loro la possibilità di usufruire di uno spazio che rappresenti stabilmente un momento ludico, ricreativo, di socializzazione con i pari, al fine anche di supportarli nel mantenimento di esperienze gratificanti e centrate su di sé. 6. Sostegno economico alle famiglie in difficoltà. 7. Trasporti: i volontari del Fondo Edo Tempia accompagnano i bambini ad attività ludiche-espressive-ricreative e visite specialistiche. Fra le risorse messe a disposizione dal Progetto Bambini sul territorio vi è la BAMBULANZA: ambulanza pediatrica con attrezzature d’avanguardia, materiali e arredi pensati appositamente per i bambini e donata dal Fondo Edo Tempia alla Croce Rossa Italiana di Biella. Rapporto sulle attività svolte: Progetto Bambini pag. 39 La rete dei Servizi che collabora al progetto Per offrire alla famiglia e al bambino un accoglimento delle diverse esigenze e un’integrazione fra differenti interventi si è creata una rete di collaborazione tra le figure professionali del Fondo Edo Tempia (psicologi, arteterapeuta, educatori, motricista, psicomotricista, insegnate di yoga, medici) e i Servizi presenti sul territorio: Neuropsichiatria Infantile, Ospedale di Biella, Scuole, Associazioni ed Enti Locali (Ludoteca del Comune di Biella, Biblioteche comunali), C.R.I. di Biella. fondo tempia ospedale neuropsichiatria infantile (pediatria) scuola enti ed associazioni del territorio Operatori che collaborano alla realizzazione del progetto: • 1 psicologo • 1 arteterapeuta • 4 educatori • 1 esperto in attività motorie • 1 psicomotricista • 1 insegnante di yoga • 10 volontari Rapporto sulle attività svolte: Progetto Bambini pag. 40 servizi sociali VOLONTARIATO STORIA E MISSIONE Il Fondo Edo Tempia, nato nel 1981 come associazione di volontariato, ha sempre avuto nei volontari un punto di forza fondamentale: con il loro impegno costante e la loro intelligenza hanno contribuito a diffondere e a realizzare la mission del Fondo. Nel 1983 nasce il primo gruppo di giovani volontari “Tuttinsieme per la vita” con lo scopo di organizzare eventi per la raccolta fondi da destinare ai programmi dell’Associazione. Negli anni seguenti si formano vari gruppi di volontari a Biella e nella provincia (delegazioni territoriali): la prima delegazione è quella di Cossato. Nel 2000 sono operativi i primi volontari in oncologia formati con corsi specifici. Nel 2002 parte il servizio trasporto malati oncologici. Oggi il volontariato del Fondo Edo Tempia è strutturato in: Volontariato di promozione: sostegno delle attività di Fondo e Fondazione Tempia. Volontariato in oncologia: sostegno ai malati di tumore e ai familiari in tutte le fasi della malattia. ATTIVITÀ Volontariato di promozione: - Organizzazione e realizzazione di iniziative per la raccolta fondi, supporto al lavoro degli uffici e a progetti. Volontariato in oncologia: - Day Hospital ospedaliero (accoglienza e aiuto ai malati e ai familiari) - Biella e Borgosesia. - Reparto oncologia “Elvo Tempia Gim” e altri reparti – Biella. - Trasporto malati. - Supporto al Progetto Bambini. Per i volontari in oncologia è prevista una formazione specifica: - Un corso di base che fornisce informazioni sul contesto in cui opereranno, cenni sulla malattia oncologica e sulle cure e un primo approfondimento sugli aspetti psicologici legati alla malattia rispetto al malato e ai familiari. - Un corso di secondo livello per volontari domiciliari. - Una formazione permanente con incontri con specialisti su temi specifici. Il Fondo Edo Tempia coordina e supervisiona l’attività di volontariato in oncologia anche per conto di altri enti no profit che collaborano. Trasporti I trasporti vengono effettuati con auto del Fondo Edo Tempia Le auto (sette) sono state donate da Enti o acquistate con il ricavato di iniziative dei volontari. Rapporto sulle attività svolte: Volontariato pag. 41 Collaborazioni Istituzionali Rete Oncologica piemontese Asl BI – Asl VC F.A.V.O. (Federazione Associazioni Volontariato in Oncologia) Vol.O Piemonte (Coordinamento Regionale Associazioni di Volontariato in oncologia) Rapporto sulle attività svolte: Volontariato pag. 42 RAPPORTI CON I SOSTENITORI Il Fondo Edo Tempia e la Fondazione Edo ed Elvo Tempia si sostengono con: offerte dei cittadini, Enti e Istituzioni, lasciti e donazioni, convenzioni con strutture sanitarie pubbliche, finanziamento dei progetti di ricerca. Tutto quello che il Fondo e la Fondazione ricevono dal territorio, con offerte e 5 per mille, viene reinvestito sul territorio stesso per la realizzazione dei vari progetti: prevenzione, diagnosi precoci, ricerca scientifica, assistenza ai malati, cure palliative, sostegno psicologico. Oltre alle offerte, sono fondamentali e indispensabili le risorse che provengono da lasciti e donazioni, da convenzioni con ASL e Regione, che ci consentono, con un impegno veramente notevole, di supportare la sanità pubblica (con la messa a disposizione di medici, infermieri, psiconcologi) per contribuire ad offrire servizi più efficienti ai malati e attuare programmi di prevenzione. Rinnoviamo il nostro grazie ai cittadini che ci sostengono, riconoscendo nel Fondo e nella Fondazione strumenti di fondamentale importanza per la tutela della salute. Relazione di scambio sociale: Rapp. con sostenitori pag. 43 LASCITI E DONAZIONI Lettera del Presidente Il Fondo Edo Tempia da oltre trent’anni realizza progetti sul territorio per la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura dei tumori e la ricerca, diventando un polo oncologico no profit riconosciuto in tutta Italia. Tutto questo è stato possibile perché tante persone, con grande sensibilità e generosità, lo hanno sempre sostenuto. Il lascito testamentario è una delle forme di sostegno che hanno dimostrato negli anni come il Fondo sia radicato nel cuore dei cittadini, che sanno di poter contare su una gestione corretta e trasparente dei beni lasciati, dedicata esclusivamente al raggiungimento di obiettivi concreti nella lotta contro i tumori, come prevede la nostra mission. Scegliere di fare un testamento o una donazione a favore del Fondo Edo Tempia non è solo un atto generoso, ma una scelta etica, perché può influire positivamente sulla vita degli altri, e lungimirante, perché può contribuire a scrivere la storia di un futuro senza cancro. Simona Tempia Valenta pag. 44 Modalità di destinazione Testamento Testamento olografo E’ scritto di proprio pugno, deve contenere tutti i dati anagrafici e deve essere firmato e datato. Non è necessario depositarlo presso un notaio, ma è consigliabile stenderne tre copie. Testamento pubblico Deve essere redatto affidandosi ad un notaio che lo conserverà nei propri atti. Il testatore dichiara la sua volontà in presenza di due testimoni. Donazioni I cittadini biellesi sostengono costantemente il Fondo Edo Tempia con varie forme e in occasioni diverse. Donazioni in denaro (in memoria di.........., cerimonie e anniversari, iniziative ed eventi di raccolta fondi). Si eseguono attraverso bonifico bancario conto corrente postale o offerte libere presso la sede, in Via Malta 3, e presso le sedi e gli ambulatori fissi e mobili della Fondazione Tempia. Donazioni immobiliari Anche in vita, è possibile destinare un proprio immobile a favore della Fondazione Tempia. Gli immobili donati si possono destinare a progetti o a specifiche attività. Si può donare anche la nuda proprietà degli immobili nel caso siano occupati da usufruttuari o affittuari. Polizze assicurative Si può nominare come beneficiario di una polizza assicurativa la Fondazione Edo ed Elvo Tempia contribuendo allo sviluppo e al consolidamento delle nostre attività e dei progetti. La polizza assicurativs è libera da oneri fiscali di ogni genere. 5x1000 Il 5x1000 è una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no profit per sostenere le loro attività. I cittadini biellesi hanno risposto in tanti all’invito del Fondo Tempia riconoscendo così l’impegno, la trasparenza e l’importanza dei progetti realizzati nel corso degli anni, fin dalla sua creazione nel 1981. Codice fiscale del Fondo Edo Tempia: 900130040028 Relazione di scambio sociale: Rapp. con sostenitori pag. 45 ANALISI DELLE SINGOLE INIZIATIVE ISTITUZIONALI Corsa della Speranza Questa camminata non competitiva di circa 5 km su circuito cittadino che si svolge a Biella solitamente l’ultima domenica di settembre, diventata un appuntamento atteso dai Biellesi. Nata nel 2004 come Terry Fox Run in memoria del giovane canadese che, colpito da tumore, volle attraversare gli Stati Uniti di corsa per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, nel 2008 cambi. nome in Corsa della Speranza, senza per. mutare il suo fine: la lotta al cancro. Al termine della camminata gli alpini, sempre attenti e collaborativi nei confronti del Fondo Tempia, offrono a tutti tè caldo e distribuiscono acqua, pizze e panini. La giornata si conclude con una lotteria che prevede il sorteggio dei numeri di partenza degli iscritti. I premi sono gentilmente offerti da ditte biellesi. I fondi raccolti nel corso del 2010, del 2011, del 2012 e del 2013 sono stati investiti nei progetti di ricerca del Laboratorio di Farmacogenomica della Fondazione Edo ed Elvo Tempia. Nel 2013 hanno partecipato circa 1086 persone e sono stati raccolti 13.119,44 euro al netto. LOTTERIA La tradizionale lotteria del Fondo Edo Tempia dall’anno 2010 ha visto incrementare notevolmente le vendite dei biglietti grazie ad una organizzazione capillare su tutto il territorio biellese e vercellese. I biglietti sono stati venduti nella sede del Fondo, negli stand delle feste di paese e in molti esercizi pubblici e privati (negozi, farmacie...). Grazie all’impegno dei volontari, alla generosità degli esercenti e, soprattutto, dei Biellesi, nel 2013 sono stati venduti 47.400 biglietti (pari a €45.994 di entrate nette). I numerosi e preziosi premi sono stati offerti da ditte e aziende biellesi e vercellesi. Bomboniere solidali In occasione di matrimoni, battesimi, comunioni, cresime, anniversari e cerimonie, è possibile coniugare festa e solidarietà scegliendo le bomboniere del Fondo Edo Tempia. Grazie alla creatività delle volontarie, vengono confezionate bomboniere semplici, ma originali. La varietà delle confezioni è piuttosto ampia, così come il materiale utilizzato, dalla juta grezza al cotone ricamato, dalle scatoline trasparenti arricchite di nastri colorati e fiorellini di carta ai semplici sacchetti di tulle. Alla bomboniera viene allegata una pergamena che, oltre alla frase scelta per l’occasione, ricorda un’offerta ad uno dei progetti del Fondo Edo Tempia. Sposi, genitori e amici possono scegliere uno degli ambiti a cui destinare la cifra. Le offerte del 2013 ammontano a 7.155 euro. BIGLIETTI DI NATALE Un pensiero originale e solidale per augurare Buon Natale e Buone Feste ai propri dipendenti e aiutare il Fondo: questa la scelta di molte aziende biellesi che hanno acquistato i biglietti di Natale del Fondo Edo Tempia nel 2013. Una scelta importante che sottolinea la sensibilità di molti imprenditori verso la prevenzione e la ricerca in ambito oncologico. Nel 2013 le offerte per i biglietti natalizi ammontano a 3.100 euro. Strappa e vinci Organizzato dal gruppo “Tuttinsieme per la vita” del Fondo Edo Tempia, si svolge da anni a Biella Fiere ai primi di novembre, in occasione dell’expo d’autunno. Con un euro si acquista un biglietto e, in caso di vincita, si può ritirare subito il premio. Questa originale lotteria piace ai Biellesi perché è immediata e perchè, con un’offerta di appena un euro, si può sostenere il Fondo Edo Tempia. Grazie all’impegno e all’entusiasmo del gruppo “Tuttinsieme per la vita”, che da sempre si occupa di questa bella iniziativa, nel 2013 sono stati raccolti 2.870 euro. Grande Festa dei Bambini Anche la Grande Festa dei Bambini è organizzata dal gruppo “Tuttinsieme per la vita” del Fondo Edo Tempia. Si svolge ai Giardini Zumaglini di Biella l’ultima domenica di maggio ed è strutturata come un piccolo parco giochi in cui i bambini trovano i gazebo con le diverse attrazioni. I giochi sono quelli “di una volta”: il percorso di abilità tra cerchi, pneumatici e birilli, l’asse di equilibrio, la pesca dei pesciolini, l’immancabile calcio di rigore e il classico tiro ai barattoli. Per un giorno i bambini sono catapultati in una dimensione diversa, non tecnologica, che li avvicina al gioco di gruppo e alla condivisione. Il ricavato del 2010 ammonta a 2.276 euro per un totale di circa 550 partecipanti; nel 2013 sono stati raccolti 1.038 euro. Il ricavato è stato devoluto al Progetto Bambini. Mostra mani , amore e...fantasia Le volontarie della delegazione di Cossato organizzano ogni due anni la mostra-mercato “Mani, amore e…fantasia!” che nel 2013 di . tenuta nella sala Eventi del Comune di Cossato. Sono stati esposti i manufatti realizzati dalle volontarie del Fondo Edo Tempia della delegazione di Cossato e da altre persone che vogliono sostenere il Fondo con i preziosi lavori eseguiti con le loro mani. La bellezza dei manufatti, la qualità dei tessuti e la professionalità delle volontarie hanno sempre garantito il grande successo della mostra. Il ricavato della mostra del 2013 (pari a 8.000 euro) è stato destinato al Progetto Bambini Relazione di scambio sociale: Iniziative ist. pag. 46 Iniziative e manifestazioni pro Fondo organizzate da terzi Anno 2010 Coppa Fondo Edo Tempia Si è disputata, domenica 28 marzo, al Circolo Golf Le Betulle la seconda edizione della “Coppa Fondo Edo Tempia”, gara singola di 18 buche. L’incasso dell’iscrizione gara è stato interamente devoluto al Fondo Edo Tempia. Uova di cioccolato per una Pasqua solidale Da diversi anni insegnanti, genitori e bambini della scuola materna Pratrivero organizzano, in occasione della Pasqua, una raccolta benefica per il Fondo Edo Tempia: tutti i bambini, in cambio dell’offerta, ricevono le tradizionali uova di cioccolato. Concerto benefico del coro Ana In occasione del ventesimo anniversario della sua fondazione, il coro Ana (associazione nazionale alpini) “Stella Alpina” di Vergnasco e Magnonevolo, ha organizzato un grande evento a Vergnasco, il cui ricavato è stato devoluto, in parte, al Fondo Edo Tempia. In vasca con il Fondo In occasione dei campionati italiani di società e master di nuoto pinnato, gli organizzatori della società Nuoto Pinnato Biella hanno voluto unire lo sport alla solidarietà, invitando il Fondo Edo Tempia a partecipare all’evento. Gli atleti della squadra di Biella hanno indossato le magliette del Fondo Edo Tempia e allestito uno stand per promuovere le attività dell’associazione. Torneo femminile di bocce Durante il torneo femminile di bocce, giocato nel bocciodromo “Città di Biella” e organizzato dalla bocciofila cittadina, è stato sempre presente uno stand del Fondo Edo Tempia per promuovere le diverse attività. Concerti, letture e sfilate di moda Svago e riflessione nei giardini del Fondo Edo Tempia con letture di brani letterari e di poesie, incontri con medici e amministratori, concerti, sfilate di moda e momenti di spettacolo. ArteStrona 2010 Estemporanea di pittura tenutasi a Strona: il ricavato vendita dei quadri è stato devoluto al Fondo Edo Tempia. Full Moon Run Seconda edizione della “Full Moon Run”, la corsa della luna piena, organizzata da Ideazione Soc. Coop.e dal Fondo Edo Tempia, in occasione della celebrazione del quarantunesimo anniversario dello sbarco sulla luna. E’ una camminata non competitiva notturna per le vie e i parchi della città. Torneo di scala quaranta Si è svolto nei giardini del Fondo il torneo di “Scala quaranta” riservato agli iscritti del Centro d’Incontro Anziani della città di Biella e organizzato dall’assessorato politiche sociali del Comune di Biella e dal Fondo Edo Tempia. Concerto di settembre a Roppolo La seconda edizione del “Concerto di settembre”, organizzato dal comune di Roppolo a Villa Rampone, ha scelto di unire lo spettacolo alla solidarietà: il ricavato della vendita all’incanto dei prodotti locali, effettuata al termine del concerto, è stato, infatti, interamente devoluto al Fondo Edo Tempia. Caccia al tesoro I ragazzi della Pastorale Giovanile di Biella hanno fatto tappa nei giardini del Fondo Edo Tempia nel corso di una caccia al tesoro. Hanno scelto di devolvere il ricavato al Fondo Edo Tempia. Bear Parade Il Lions Club Biella La Serra ha ideato la prima edizione della “Bear Parade” - Orso di Biella, una serie di eventi e manifestazioni che hanno avuto come beneficiario anche il Fondo Edo Tempia. Musica per la vita A Donato Lace si è tenuta la quinta edizione di “Musica per la vita”, manifestazione benefica a favore del Fondo Edo Tempia. Relazione di scambio sociale: att. organ. da terzi pag. 47 Nutellata benefica La simpatica iniziativa inserita nella manifestazione “Ben rivà ‘n Riva” ha fatto sì che la vendita dei panini farciti di Nutella venisse devoluta al Fondo Edo Tempia. I Cori a Occhieppo In occasione del concerto corale, che si è tenuto nella chiesa di San Clemente a Occhieppo Inferiore, sono state raccolte offerte a favore del Fondo Edo Tempia. Festa a Gifflenga In occasione delle celebrazioni patronali a Gifflenga sono state raccolte offerte destinate alle attività del Fondo Edo Tempia. Un piccolo dono per un grande sorriso La sezione Soci Coop di Biella ha allestito un banchetto, all’interno dell’Iperccop, per raccogliere materiale didattico per i laboratori di arteterapia del Fondo Edo Tempia. Anno 2011 Grande Torneo di primavera Manifestazione calcistica riservata ai bambini della categoria pulcini, organizzata dalla Federazione Calcio sezione di Biella e dal Fondo Edo Tempia: 750 atleti hanno scelto di indossare la maglietta del Fondo Edo Tempia per promuovere il binomio sport e salute. Coppa Fondo Edo Tempia Anche nel 2011 il Circolo Golf Le Betulle ha organizzato la “Coppa Fondo Edo Tempia”, gara singola di 18 buche. L’incasso dell’iscrizione gara è stato interamente devoluto al Fondo Edo Tempia. Torneo di scala quaranta Per il secondo anno consecutivo si è volto nei giardini del Fondo il torneo di “Scala quaranta” riservato agli iscritti del Centro d’Incontro Anziani della città di Biella Caccia al tesoro I bambini della scuola elementare Gromo Cridis di Biella hanno animato la caccia al tesoro che si è svolta nei giardini del Fondo. Uova di cioccolato per una Pasqua solidale Anche nel 2011 la scuola materna Pratrivero ha organizzato, in occasione della Pasqua, una raccolta benefica per il Fondo Edo Tempia: a tutti i bambini sono state consegnate, in cambio, le tradizionali uova di cioccolato. A Brovato il pranzo della solidarietà Nell’ambito delle manifestazioni estive l’ARCI di Brovato ha organizzato il pranzo della solidarietà: il 50% del ricavato è stato devoluto al Fondo Edo Tempia. Biella Festival Il ricavato della vendita del cd realizzato in occasione del Biella Festival (che si è svolto al Teatro Sociale) è stato devoluto ai progetti di ricerca del Laboratorio di Farmacogenomica del Fondo Edo Tempia. A Donato Lace il pranzo della solidarietà Si è tenuto a Donato Lace al ristorante La Campagnola il pranzo della solidarietà organizzato dagli Amici della Musica del Biellese. Il ricavato è stato devoluto al Fondo. Mercatino artigianale a Pray Mercatino di prodotti artigianali alla Fabbrica della Ruota di Pray: il costo del biglietto d’ingresso è stato devoluto al Fondo Edo Tempia. Un piccolo dono per un grande sorriso Come nel 2010, la sezione Soci Coop di Biella ha allestito un banchetto per raccogliere materiale didattico per i laboratori di arteterapia del Fondo Edo Tempia Relazione di scambio sociale: att. organ. da terzi pag. 48 Corsa benefica La “Classica podistica di San Silvestro”, corsa non competitiva che si è disputata a Trivero, ha scelto di donare il ricavato delle iscrizioni al Fondo Edo Tempia. Mercatino degli Angeli Gli organizzatori del Mercatino degli Angeli di Sordevolo, in occasione del Natale, hanno deciso di fare un’offerta ai progetti di prevenzione del Fondo Edo Tempia. Anno 2012 Grande Torneo di primavera Manifestazione calcistica riservata ai bambini della categoria pulcini, organizzata dalla Federazione Calcio sezione di Biella e dal Fondo Edo Tempia: 750 atleti hanno scelto di indossare la maglietta del Fondo Edo Tempia per promuovere il binomio sport e salute. Coppa Fondo Edo Tempia Anche nel 2012 il Circolo Golf Le Betulle ha organizzato la “Coppa Fondo Edo Tempia”, gara singola di 18 buche. L’incasso dell’iscrizione gara è stato interamente devoluto al Fondo Edo Tempia. Torneo di scala quaranta Per il terzo anno consecutivo si è volto nei giardini del Fondo il torneo di “Scala quaranta” riservato agli iscritti del Centro d’Incontro Anziani della città di Biella. Uova di cioccolato per una Pasqua solidale Anche nel 2012 la scuola materna Pratrivero ha organizzato, in occasione della Pasqua, una raccolta benefica per il Fondo Edo Tempia: a tutti i bambini sono state consegnate, in cambio, le tradizionali uova di cioccolato. Nel 2012 per la prima volta ha partecipato all’iniziativa anche la scuola … Cena di solidarietà E’ stata organizzata dal gruppo di socializzazione dei pensionati della Cgil la Cena della solidarietà, il cui ricavato è stato donato, in parte, al Fondo Edo Tempia. Pranzo della solidarietà a Curino Organizzato dalla signora Dominique Cadamuro, il ricavato del pranzo della solidarietà, che si è svolto a Curino, è stato devoluto alle attività e ai progetti del Fondo Edo Tempia. Concerto di settembre Anche nel 2012 l’amministrazione comunale di Roppolo e la banda musicale hanno organizzato il concerto di settembre e destinato il ricavato al Fondo Edo Tempia. Torneo di calcetto Davide Maiorano e Stefano Conti hanno organizzato il Torneo di calcetto alla Speranza di Cossato: il ricavato è stato devoluto al Fondo Edo Tempia. Musica per la vita In occasione del pranzo che si è svolto a Donato, gli organizzatori hanno donato al Fondo Edo Tempia una cospicua somma. Corsa podistica solidale Gli organizzatori della prima edizione della corsa podistica “Lana, boschi e lavatoi” di Tollegno, hanno scelto di donare l’intero incasso al Fondo Edo Tempia. Inter Club Nozze d’oro per l’Inter Club di Biella che, con l’occasione, ha scelto di devolvere al Fondo Edo Tempia la somma raccolta durante la serata di festeggiamenti. Gara ciclistica La pro loco e il comune di Sostegno hanno devoluto al Fondo Edo Tempia il ricavato della cicloturistica amatoriale, organizzata in paese. Relazione di scambio sociale: att. organ. da terzi pag. 49 Corsa benefica La “Classica podistica di San Silvestro”, corsa non competitiva che si è disputata a Trivero, ha scelto di donare il ricavato delle iscrizioni al Fondo Edo Tempia. Attività nel Vercellese Anno 2011 Maratona...di Gattinara “Maratona...di Gattinara” per i ragazzi delle scuole primaria e secondaria a conclusione del progetto “Crescere in salute” organizzato insieme al Comune di Gattinara, Kiwanis club, Istituto Alberghiero, Coni. Coro “Le voci amiche”a Gattinara Concerto di musica lirica a Gattinara con il coro “Le voci amiche” di Carpignano Sesia-Ghislarengo, organizzato da Kiwanis club e Coop. Biciclettata a Vercelli Biciclettata a Vercelli a cura dell’Ufficio Sportivo Scolastico Anno 2012 Danza e spettacoli musicali a Varallo Spettacoli musicali e di danza al Teatro Civico di Varallo organizzati da Comune, Comunità Montana Valsesia e Incontra La Danza Spettacolo musicale a Varallo Spettacolo musicale al Teatro civico di Varallo organizzato dal Comune, dalla Comunità Montana Valsesia e dal coro Cesare Rinaldo di Coggiola. Gare di burraco Gare di burraco a Varallo e a Serravalle organizzato dal Centro Incontro Anziani Serravallesi. “Maratonina” di Varallo “Maratonina” di Varallo organizzata dall’Istituto Comprensivo di Varallo in collaborazione con il Fondo Edo Tempia, Comune e Comunità montana. “AlpArte” a Varallo Mostra di ceramiche e quadri dell’artista Roberto Gaiezza chiamata “AlpArte” in occasione dell’Alpàa di Varallo, la famosa kermesse dedicata ad arte, cultura, artigianato, industria, commercio, enogastronomia e spettacoli. “Scopello in fiore” Mostra a Scopello della pittrice biellese Ettorina Biancardi Pozzato in occasione di “Scopello in fiore”organizzata dal Comune. Concerto a Roasio Concerto a Roasio con Alessandro Buccini (violino) ed Eleonora Perolini (arpa) organizzato dal Comune. Concerto di pianoforte a Borgosesia Nell’auditorium della scuola media di Borgosesia concerto di pianoforte condotto da Bruno Tasso. Organizzato dall’Istituto comprensivo di Borgosesia. Spettacolo di Danza a Varallo Al Teatro Civico di Varallo spettacolo di danza a cura di Daniela Greppi (Incontra La Danza) e del Comune, presentato da Daniele Conserva. Relazione di scambio sociale: att. organ. da terzi pag. 50