MF fashion - Federica Berardelli
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MF fashion - Federica Berardelli
MF il primo quotidiano della moda e del lusso XXVII n. 15 - € 0,40 sabatofashion 23 gennaio 2016 MF Anno fashion Direttore ed editore Paolo Panerai 23.01.16 I UN MOMENTO DELLA SFILATA GIVENCHY FALL-WINTER 2016/17 SU MFFASHION.COM LE GALLERY DALLE SFILATE MASCHILI DELLA FALL-WINTER 2016/17 DI PARIGI, MILANO, FIRENZE E DI LONDRA Snake eyes per Givenchy Texas e citazioni rodeo per la collezione portata in passerella da Riccardo Tisci In un carosello di stampe di serpenti, lunghe frange e decor di borchie ramate A mericanos. La passione di Riccardo Tisci per il mondo a stelle e strisce aggiunge un nuovo tassello. Texas. Il deserto mixato alla metropoli. Paura e delirio a Las Vegas e la terra del gioco d’azzardo. Dove si è ossessionati dagli Snake eyes, come il film di Abel Ferrara, quando i dadi da tavolo verde si fermano con due 1, il punteggio minimo. Snake anche come quei serpenti aggressivi che spuntano sui bomber e sulle maglie, che vengono intagliati sulle schiene di un capospalla. Si accompagnano a lunghe frange che penzolano, a stivali da cowboy in suède o a borchie color rame come quelle dei rodeo. Tra foulard annodati a interpretare nuovi bandana e inserti di pelle sul collo delle giacche. In un mix dove il formale si riaccende, con frangette e con stampe, su quel nuovo pattern-logo della maison. Tra bomber portati sui completi e parka giganti con toppe di pellami preziosi, che regalano un touch wild. Giudizio. La sfilata non decolla mai veramente. Sarà l’allestimento rosa chewing-gum continua a pag. II Milano Unica al via a New York Pitti bimbo, tornano gli italiani Seconda edizione Usa per Milano Unica, la fiera del tessile made in Italy che si svolgerà a New York da domani al 26 gennaio. Con il supporto del ministero dello Sviluppo economico, la partnership di Ice Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la collaborazione di Smi-Sistema moda Italia, 61 aziende espositrici presenteranno le proprie produzioni al Jacob Javits center di Manhattan, che anche quest’anno ospiterà Milano Unica New York. Intanto l’export tessile made in Italy negli Usa continua a correre: nei nove mesi del 2015 il progresso è stato infatti del 17,2% per un totale di 143 milioni di euro, con performance particolarmente marcate per i tessuti di lana pettinata (+40%) e da quelli di maglia a trama (+ 20%). Il mercato italiano (+8%) traina la crescita dell’82ª edizione di Pitti immagine bimbo che si chiude oggi a Firenze. Secondo i dati preliminari diffusi ieri pomeriggio da Pitti immagine si sono rivisti anche buyer da Russia (+8% nel numero dei negozi) e Ucraina (quasi l’80% in più di compratori rispetto a un anno fa). I compratori totali sono in aumento del 5%, e se il trend rimarrà questo la tre giorni chiuderà con circa 7 mila buyer, di cui 4.600 italiani. Una crescita rispetto ai 6.700 registrati un anno fa. L’estero conferma i livelli di gennaio 2015 con 2.400 presenze da oltre 50 Paesi. . In aumento gli Stati Uniti, la Cina, che registra quasi un raddoppio dei suoi compratori, la Corea e i principali mercati dell’area mediorientale. II MF fashion Parigi Moda Uomo La virata young di sabato 23 gennaio 2016 In passerella Berluti La fiaba oversize di Loewe Sartori regala un’immagine più fresca alla maison di Lvmh. Con forme più boxy e mix ipergrafici, incursioni sport ed effetti tattoo. Stefano Roncato (Parigi) U touch fiabeUn sc sco e street che si mescolano. In quella visione che ha reso Lo Loewe e la sua m mente creativa J.W J.W. Anderson un una hot coupl ple. Perché lo sti stilista inglese rappresenta un uno dei comparable estetici del momento momento. Con quella sua capacità di mescolare e di dare vita a un guardaroba con diverse vibrazioni. Divertente. Ricercato. Eye-catching. Il tutto dopo aver sussurrato tra i primi quel vento genderless che oggi soffia prepotente. E per il prossimo inverno, l’incanto si ripete. «Questa collezione come si possa lavorare su una silhouette normale, immergendola in un mondo astratto», ha spiegato il designer, alla guida della maison spagnola di Lvmh. Svelando quelle silhouette dalla mano oversize e fun. La pelle lavata e poi dipinta a mano. Le maglie di silicone triccotato. Le sciarpe cocool. I lunghi gilet di maglia con un inserto grafico che torna anche nei pantaloni abbinati. I Loewe’s boys escono da un racconto. Sono sette nani giganti, con i loro berretti di pelliccia maculata che cadono da un lato. Con anfibi apparentemente usati con un interno di borchie. Con borse-zaino di pelle dalla grandezza impossibile con un fungo enorme disegnato. (riproduzione riserStefano Roncato (Parigi) vata) T attoo. Etnico. Streetstyle. Sembravano parole bandite dal vocabolario e dall’immaginario Berluti. Ma Alessandro Sartori, mente creativa della maison di Lvmh, ha compiuto una virata. Più fresca a partire dal casting. Che dal mix di varie generazioni esplora diverse tipologie nella stessa fascia di età più young. «Tutto è partito da un viaggio che ho fatto da solo a Marfa, nel Texas», ha spiegato a MFF lo stesso Sartori, «ho tradotto i colori del deserto, le tinte bruciate e i neri che aprono e chiudono lo show. Per un’immagine più giovane». Con contaminazioni etnico urbane. Primo segnale, i tatuaggi, anche su tutto il viso, in una ventina di disegni creati ad hoc dal celebre tatuatore Scott Campell. Sono geometrie un po’ navajo che ricorrono anche su tutti i pezzi della collezione. Sul retro delle giacche, sulle sciarpe in feltro di cashmere, sulle nuove stringate con retro del tacco in quel rame che ricorre a decorare anche borse e cinture. Le silhouette dei cappotti hanno proporzioni più boxy. Le giacche sono double-front, un trompe l’oeil in un cui il fronte di una giacca è cucito dentro un’altra. Con innovazioni di materiali. Il jacquard degradé che mixa cinque varianti, tra lana, cashmere, alpaca, mohair e angora. Tra calzature classiche trasformate in sneakers. Da indossare con i coat ad effetto a mosaico, dagli intarsi a contrasto. Per toccare elementi più sportivi come il paille sempre di cashmere pressato. O le felpe con maniche a kimono e tagli a vivo. Giudizio. Quando Alessandro Sartori ha iniziato la sua avventura da Berluti, ha tracciato un forte segno distintivo nel menswear. Un guardaroba sofisticato e prezioso, in un mood poi seguito anche da altri. L’apertura a un universo più giovane, a un immaginario sempre deluxe ma meno imbrigliato è perfettamente riuscita con questa sfilata. Sarebbe interessante vedere a questo punto, un nuovo step inatteso come era stato quello iniziale. Verso nuovi lidi, sportswear o streetwear, da Sartori-alizzare. (riproduzione riservata) segue da pag. I Il patchwork floreale di Comme des garçons Flower power in una chiave pacifista per il brand nipponico Che rinforza giacche e capospalla con mix di tessuti a contrasto e protezioni effetto armatura. Stefano Roncato (Parigi) F Tre creazioni firmate Givenchy con neon che ricorda un diner statunitense. Sarà la musica meno ipnotica del solito. Sarà la collezione più valida come prodotto che come effetto show. Riccardo Tisci ha un grande talento e si rifarà. (riproduzione riservata) Stefano Roncato (Parigi) Sopra, tre look Comme des garçons iori. Nei capelli, per trasformare le teste in vasi ambulanti. Fantasie floreali che sbocciano sulla silhouette, in punti strategici. Su quelle imbottiture che danno una forma precisa e definita ai ragazzi di Comme des garçons. Tight trasformati. Redingote con inserti. Giacche con vita segnata. Da coprire con imbottiture ed effetti patch sulle maniche, mixando boccioli e disegni grafici come una cravatteria. L’effetto da armatura si ripete sulle scarpe allacciate e rinforzate da applicazioni ton sur ton. Fino alla pelle nera, cosparsa di borchie, con pant vagamente biker. Giudizio. Ci sono marchi che sono dei veri metabolizzatori di quello che succede. È il caso di Comme. Capace ancora una volta di raccontare alcuni punti fermi che sicuramente influenzeranno le passerelle. Ma questo si sapeva. Quello che colpisce ora è quella poesia nascosta dietro quei mazzi floreali, sembra il Comme way per raccontare quello che si sta provando. Costruzioni ad armatura e contaminazioni botaniche. Difesa ma ricerca di pace. Fiori come quelli lasciate dalle persone sotto i monumenti delle vie di Parigi per piangere le recenti vittime. Un dolore silenzioso, un messaggio emozionante. (riproduzione riservata) MF fashion sabato 23 gennaio 2016 Parigi Moda Uomo III Cerruti rinasce con Basmajian Il designer, alla sua prima stagione per la griffe di Trinity, immagina un omaggio al fondatore: «Spontaneamente elegante, lussuosamente understated». E già si pensa al 50esimo del 2017, quando la griffe tornerà in passerella. Giampietro Baudo (Parigi) «C Sopra, quattro look Cerruti 1881 erruti è un marchio internazionale con radici italiane, un cuore francese e uno spirito maschile di sensualità latina». Il pensiero di Jason Basmajian, fresco direttore creativo del marchio Cerruti 1881, alla sua prima collezione per la fashion house del gruppo Trinity ltd, è chiaro e preciso. Perché dopo aver fatto rinascere Gieves & Hawkes (ha presentato la sua ultima collezione per il brand durante l’ultima London collections men) ora ha una nuova mission, supportata dall’endorsment di Nino Cerruti. «Quando sono andato a conoscerlo è stata un’esperienza incredibile... Sprigiona un’eleganza spontanea. È questo l’ésprit che vorrei usare per questo progetto, un understatement lussuoso e affascinante. Senza decorazioni, quando sono puri orpelli senza funzione. Capace di predicare un minimalismo raffinato... D’altronde Cerruti ha fatto il tailoring con tessuti tecnici prima di Jil Sander, è stato profeta di un’androginia raffinata prima di Giorgio Armani», ha spiegato il designer con un passato da Brioni e S.T. Dupont. «Non bisogna aver paura di dire che Cerruti è un marchio sartoriale; è un universo di abiti eleganti per un uomo chic e lussuoso senza essere pretenzioso, un signore understated, spontaneamente charmant, che non rincorre il trend di stagione, che si racconta sottovoce ma con carattere. Un po’ quello che è e che è stato il signor Nino». Il rimando è immediato alla storia della griffe, celebrata lo scorso giugno a Pitti immagine uomo con la mostra «Il signor Nino» al Museo Marino Marini. Ma quanto c’è dell’archivio in questa fall-winter 2016/17? «Tutto e nulla... Ho studiato gli archivi e mi sono lasciato avvolgere dalla storia della griffe senza entrare in un momento specifico della sua vita o in un capo particolare del passato. Volevo che su tutto il progetto aleggiasse il profumo di Cerruti». Scandito dai giochi cromatici in pendant, dai patch di fantasie simili ma differenti, dai materiali extralusso utilizzati con apparente casualità. In una sinfonia di grigi, di brown, di neri e di blu ottanio. Con punte Royal psichedelico à la Dries Van Noten Sul palco del Palais Garnier, lo stilista belga costruisce una passerella emozionante. Tra silhouette morbide, army pacifista e dettagli dal sapore araldico. Stefano Roncato (Parigi) L e luci della ribalta svelano la location dove si accede dal retro. Palais Garnier. Pubblico e modelli direttamente su un palco che è stato sempre calcato da grandi artisti. Fotografi posizionati vicino alla zona orchestra. E quella grande sala di velluti rossi e stucchi durati che sembra un viso con un sorriso. A guardare quella sinfonia vestimentaria composta da Dries Van Noten. Una signature di stile. «È una nuova forma di mascolinità», ha spiegato a MFF lo stesso Van Noten, «tessuti pesanti ma con décor preziosi che citano l’esercito e le uniformi. Elementi iconici del guardaroba da uomo arricchiti da simboli araldici che vengono resi democratici». E silhouette dalla morbidezza perfetta, voli di gros grain come orpello. Peacoat e cappotti dai tagli apparentemente rigorosi. Citazioni a un esercito pacifista, a grafiche psichedeliche, ai disegni sognanti di Wes Wilson. Tocchi street e regalità, sovrapposizioni e accenti di araldici, stile Liberty e libertà. Pavoni ricamati e pellicce trasformate in harness di ispirazione punk. Tutto amalgamato da uno styling che scorre via lieve e preciso. I modelli nel finale escono senza musica. Si girano verso la platea vuota e poi verso il pubblico dello show, facendo un inchino. Take a bow, too. Giudizio. Un gusto eccezionale, un feeling emozionale nella costruzione e nell’abbinamento dei capi. Con una mise en scene che lascia senza fiato. Dries Van Noten non disegna con la matita. Ha la bacchetta magica. (riproduzione riservata) Sopra, una carrellata di proposte portate in passerella da Dries Van Noten per la fall-winter 2016/17 di burgundy. «Una palette very milanese», ha poi scherzato Basmajian. «Questa è la mia visione di un uomo cool & chic, calato nell’oggi. Con una forte mascolinità, un po’ di romanticismo urbano e una sensualità decisa... Perché, d’altronde, Cerruti è un marchio dal fascino mediterraneo». Archiviata la presentazione di ieri, i progetti per il futuro sono già definiti. «Nel 2016 presenteremo la collezione con due eventi ad hoc, uno ora e uno durante la fashion week di Parigi a luglio», ha continuato, «e nel 2017, per festeggiare il 50esimo della maison, torneremo a sfilare». E la donna? «È ancora presto... Forse più che una collezione intera faremo una piccola capsule di capi uomo con vestibilità femminile. Potrebbero essere i cult rivisitati per lui e per lei in un dialogo comune», ha concluso. «C’è molto da fare prima di arrivare al womenswear. Come lavorare sull’immagine tanto che per l’adv dell’estate abbiamo lavorato con Paolo Roversi in una riscoperta dei caposaldi estetici della griffe». (riproduzione riservata) Shows La nostalgia notturna di Ann Demeulemeester In principio ci fu la giacca da smoking. Un po’ squadrata, con i revers a contrasto. Magari con un tocco di colore (azzurrino o malva). E di grinta, per uscire dalle piste già tracciate. Si parte da qui, con Ann Demeulemeester, e via… si parte in viaggio seguendo un esercizio di stile elegante e coerente nei suoi spunti d’ispirazione. Rock, certo. Romantico, certo. Sicuramente anche con una vena più latina, con colori caldi che ridinamizzano il nero profondo a cui il brand è abituato e sa perfettamente modellare. Le temperature sono sotto controllo. E una seria di jeans bianchi stampati con ramages addolciscono l’impatto di maxi tricot a collo alto. Giudizio. Un po’ decadente, ma con classe e armonia. Una collezione che sta nelle righe, senza annoiare, di gusto eclettico e con qualche nostalgia della Beat generation. Margiela e l’anatomia del coat, in attesa di Galliano Anatomia di un duffle coat applicando le regole di Maison Margiela: questo classico del guardaroba maschile viene decomposto, ora in gilet sfilacciati sugli orli, ora in blouson o in blazer, con gli alamari posti sul dorso e le falde che sventolano su pantaloni di cuoio da motociclista. Il giubbotto MA-1 è patinato nei colori del grigio, ocra e terra di Siena e portato con legging in lycra stretch, che formano una seconda pelle e richiamano gli indumenti sportivi. I maglioni «sfidano le convenzioni», come si compiace a sottolineare la maison, con trafori larghi e l’ampiezza delle dimensioni, accentuata dalle proporzioni succinte degli short bicolori da ciclista. Giudizio. Una collezione che porta un messaggio universale, racchiuso in tre parole : Friede, Freude, Eierkuchen. Pace, Gioia e Dolcezze… Insomma, il mondo è bello, tollerante, in armonia. Lasciamo spazio a tutti e a tutte le mode, in attesa dell’arrivo di John Galliano al timone del menswear, previsto con la spring-summer 2017. (riproduzione riservata) IV MF fashion sabato 23 gennaio 2016 Appuntamenti Eventi Parigi, al via una tornata di couture sui generis OLIVIER SAILLARD PROTAGONISTA D’ARTE A VENEZIA Misure di sicurezza rafforzate e un calendario che brillerà meno del solito per la kermesse, in scena da domani con Atelier Versace. Primo show di Dior dopo l’addio di Raf Simons. Spunta anche Guo Pei, prima couturière cinese. Giampietro Baudo (Parigi) U na couture week meno sfavillante del solito, complici le misure di sicurezza imponenti che stanno trasformando la città di Parigi e qualche defezione doc. Si aprirà domani con lo show di Atelier Versace l’edizione primavera-estate 2016 della haute couture francese che, per la prima volta, vedrà on-schedule, una designer cinese. Guo Pei, che vanta clienti come Lady Gaga o Rihanna, è stata infatti accolta dal Comité de direction de la Chambre syndicale de la haute couture parisienne tra i membri invitati di questa tornata, assieme al marchio Aoudi e a Iris Van Herpen, e sfilerà nella serata di mercoledì 27. Il resto del calendario sarà animato dai nomi di sempre, con l’appuntamento cult di lunedì quando sotto i riflettori ci sarà la prima couture di Dior senza un designer, dopo l’uscita di scena di Raf Simons. A punteggiare l’agenda, dove non mancheranno Schiaparelli, Giambattista Valli, Chanel, Armani privé, Maison Margiela, Valentino, Jean-Paul Gaultier o Viktor & Rolf, qualche evento, come l’opening della boutique di Paco Rabanne in rue Cambon, frutto del lavoro di restyling portato avanti da Julien Dossena, o la grande festa per il 50° anniversario della maison Ungaro, passando per il lancio del libro di Karl Lagerfeld Numero couture, studiato a quattro mani con la super-stylist Babeth Dijan. Ad animare le varie giornate anche una serie di appuntamenti extra, come le presentazioni delle prefall o gli eventi legati alla haute joaillerie. Come quello di Muzo (vedere MFF del 6 gennaio), che approderà a Parigi per presentare Lo storico di moda ha portato in scena Models never talk al Teatrino di Palazzo Grassi AltaRoma scalda i motori della nuova edizione, al via dal 28 E punta tutto sui nuovi talenti Aprirà giovedì 28 gennaio con un appuntamento da Coin Excelsior in via Cola di Rienzo dedicato ai protagonisti di Who is on next? 2015 per concludersi nella serata di domenica 31 con una performance tra moda e tecnologia nella Chiesa valdese di via Cavour. Altaroma torna ad accendere i riflettori sulla new generation e sui nomi storici della couture italiana, proponendo un calendario con 20 sfilate e 14 tra mostre, installazioni ed eventi, in gran parte concentrati nella nuova location l’Ex dogana dello Scalo ferroviario di San Lorenzo (vedere MFF del 19 dicembre 2015). Una nuova e contemporanea scenografia, dunque, per un’area di 24 mila metri quadrati che sarà la cornice contemporary di un calendario diviso, come nell’edizione di luglio, in tre tranche: Fashion hub con la nouvelle vague della moda, Atelier dedicato ai couturier e In town che raccoglie gli eventi in città. L’evento di apertura, New Designers at Coin Excelsior, ospiterà la sfilata di Quattromani e la presentazione delle collezioni fall-winter 2016/17 di Avanblanc, CatherineDeMedici1533, Elena Ghisellini, Federica Berardelli, L72 e Giancarlo Petriglia. Il giorno dopo, battesimo dell’Ex dogana con le passerelle di L72, vincitore di Who is on next? 2015, ma anche con lo show di Miao Ran, finalista dello stesso concorso e Curiel couture, con la collezione primavera-estate 2016 intitolata Il mio giardino. Renato Balestra presenterà la sua nuova stagione couture sabato sera nella stessa location. Attesa per il défilé di Anton Giulio Grande, ospite di Palazzo Ruspoli la mattina di venerdì 29 e per quello di Antonella Rossi che, invece, sfilerà nella cornice del Westin excelsior di via Veneto. Tra gli appuntamenti clou torna A.I. Artisanal Intelligence di Clara Tosi Pamphili e Alessio de Navasques che avrà come fil rouge per la nuova edizione Body for The Dress, un suggestivo percorso alla scoperta dell’abito in tutte le sue forme di espressione e attraverso l’analisi delle sue costruzioni. (riproduzione riservata) Michela Zio (Roma) in anteprima le sue gemme, affiancandole a collezioni speciali realizzate in collaborazione con designer quali Antoine Sandoz o Shaun Leane, Elie Top o Solange Azagury-Partrdige (l’evento di mercoledì sarà solo un assaggio del progetto, che sarà presentato in toto a Baselworld, in agenda dal 17 al 24 marzo). A chiudere la cinque giorni, as usual, la giornata di giovedì dedicata ai gioielli haut de gamme, con gli eventi di Boucheron, Chopard, De Beers o Chanel joaillerie. (riproduzione riservata) Un’immagine della performance Models never talk D are voce a chi nella moda non ha dato spazio alle parole. O che forse non ha avuto modo di farlo. Con questa idea in mente Olivier Saillard, storico della moda, nonché direttore del Palais Galliera-Musée de la mode de la ville de Paris, ha portato in scena al Teatrino di Palazzo Grassi la performance Models never talk. Per rompere il silenzio delle modelle. Lo spazio, che fa parte del complesso Palazzo Grassi-Punta della Dogana, di proprietà di François Pinault, ha così aperto le sue porte ieri e oggi all’esibizione ideata da Saillard. Presentata per la prima volta a New York nel 2014 e poi a Parigi, la rappresentazione è arrivata a Venezia portando con sé le sue protagoniste, ovvero Christine Bergstrom, Axelle Douè, Charlotte Flossaut, Claudia Huidobro, Anne Rohart, Violeta Sanchez e Amalia Vairelli. Sette ex modelle pronte a raccontare quelle passerelle che hanno segnato la loro carriera e quegli abiti che hanno cambiato il loro modo di essere. Attraverso parole e gesti, dando voce e spirito a ciò che nella vita hanno mostrato con il corpo. Fasciate solo nelle loro tutine nere, ricreano il backstage senza i veri vestiti, rievocandoli attraverso la memoria fisica. «Con i miei progetti ho sempre cercato di raccontare la moda in un modo diverso. Sono forme di rappresentazione volte a recuperare l’aspetto poetico. Lontani dall’idea delle sfilate, delle tradizionali presentazioni, ma soprattutto lontani dal sistema della moda di oggi, governato dal business e non più dalla creatività», ha raccontato a MFF Saillard. «Con questa performance ho voluto accendere i riflettori su diversi aspetti. Le modelle degli anni 80, rispetto a quelle di oggi, lavoravano a fianco degli stilisti, in un continuo scambio creativo che permetteva loro di dare una vera interpretazione ai capi che indossavano. Come Amalia (Vaillard, ndr) con Yves Saint Laurent», ha poi continuato Saillard, facendo emergere una visione nostalgica della moda di un tempo. Models never talk vuole raccontare così anche il cambiamento culturale e sociologico che ha investito la moda degli ultimi vent’anni. E con Venezia chiude i battenti. Per Saillard, infatti, la chiamata del direttore di Palazzo Grassi, Martin Bethenod, che ha voluto fortemente portare la rappresentazione al Teatrino, ha rappresentato il miglior modo per concludere questo percorso. Con la mente già rivolta a nuovi immaginari per raccontare la sua moda poetica. (riLudovica Tofanelli (Venezia) produzione riservata) Associazioni Battuta d’arresto per il Comitato della moda La prima riunione del board per la moda e l’accessorio, in programma mercoledì a Roma, è stata annullata dopo la nomina del viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a Bruxelles. Per Smi però si tratta solo di un rallentamento. Confermata la presenza di Matteo Renzi all’apertura di Milano moda donna. Milena Bello A d appena un mese dall’annuncio della sua nascita (vedere MFF del 22 dicembre 2015), il Comitato per la moda e gli accessori rischia già di non vedere la luce. Secondo quanto risulta a MFF, infatti, il ministero dello Sviluppo economico ha inviato alle associazioni coinvolte nel progetto, ovvero Altagamma, AltaRoma, Centro di Firenze per la moda italiana, Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, FiampFederazione italiana dell’accessorio moda e persona, Milano unica, TheMicam, Mido, Mifur, Mipel, Origin, Pitti immagine, Vicenza oro/Oro Arezzo e Smi- Sistema moda Italia, un fax nel quale si avvisa dell’annullamento della prima riunione del Comitato in programma il prossimo mercoledì a Roma. La repentina decisione si lega alla nomina dell’ormai ex viceministro dello sviluppo economi- co Carlo Calenda a rappresentante dell’Italia a Bruxelles, formalizzata dal Consiglio dei ministri di due giorni fa. La riunione del 27 gennaio si sarebbe dovuta tenere sotto l’egida di Calenda, per altro da sempre sostenitore delle attività di promozione del made in Italy all’estero, che però non è ancora stato sostituto e di qui, appunto, la decisione della cancellazione. A quanto pare però sarebbe stato lo stesso ministero a dare qualche rassicurazione sulla volontà di tenere in vita il Comitato, senza però entrare nel dettaglio delle tempistiche. «Da parte nostra, ovvero delle associazioni coinvolte, c’è sicuramente l’intenzione a proseguire e dal ministero ci hanno assicurato che anche il Governo è di quest’idea», ha rivelato a MFF Claudio Marenzi, presidente di Smi, una delle organizzazioni di categoria di riferimento per il progetto e una delle poche contattate di- rettamente dal dicastero dopo l’annullamento della riunione. «Sicuramente il tutto sarà rallentato», ha aggiunto Marenzi, «difatti per avere qualche idea sul timing occorrerà aspettare il rimpasto di governo, ma sono convinto che si andrà avanti anche perché in fin dei conti questo è un progetto che nasce da un incipit dello stesso Matteo Renzi. Credo e mezzo auguro che sia una garanzia per il futuro». Intanto è stata confermata la presenza del premier al pranzo di apertura di Milano moda donna, in calendario per mercoledì 24 febbraio nella Sala delle cariatidi di Palazzo reale, a confermare l’attenzione del governo nei confronti del macro settore moda e accessori. Cerimonia alla quale era atteso anche Calenda. E che invece vedrà Carlo Capasa, presidente di Cnmi, e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, fare gli onori di casa. (riproduzione riservata) VI MF fashion sabato 23 gennaio 2016 COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI Dati in dollari STATI UNITI Prezzo ieri Abercrombie & Fitch 25,67 Avon Products 2,58 Coach 31,92 Coty 22,75 Estee Lauder 85,29 Fossil 30,52 Gap Inc 23,30 Guess 17,50 Iconix Brand Grp 5,69 Kate Spade & Co. 15,93 L Brands 94,98 Lululemon Athletica 57,50 Men`s Wearhouse 11,42 Michael Kors 38,14 Nike Inc 61,03 Phillips-Van Heusen 69,08 Polo Ralph Lauren 106,91 Quiksilver 0,46 Var.% % 12m -1,8 -1,7 -1,7 1,3 2,4 -2,7 1,3 0,6 5,8 0,3 1,7 0,7 0,2 1,7 0,8 0,6 0,9 - -5,2 -70,3 -16,5 18,9 13,6 -69,8 -44,7 -13,1 -83,6 -43,3 13,2 -9,8 -75,4 -44,8 27,3 -39,2 -37,4 -75,7 30,00 61,77 16,56 69,93 57,77 4,30 Revlon Inc Tiffany & Co Tumi Holdings Under Armour V.F. Corp Vince Hldg 1,0 1,2 1,8 1,3 1,4 2,4 -12,3 -32,1 -24,3 0,7 -19,9 -81,5 Dati in euro ITALIA Prezzo ieri Aeffe Basicnet Brunello Cucinelli Caleffi Cover 50 Csp Int. Ind. Calze Damiani Geox Giorgio Fedon Italia Independent Luxottica Moncler 1,38 4,18 15,33 0,91 16,56 1,01 1,19 3,72 15,80 20,50 56,90 13,62 Var.% % 12m 1,6 2,0 -0,1 1,0 3,9 2,4 -0,9 2,2 2,5 -24,6 74,9 -19,7 -31,7 -29,9 -4,3 31,8 110,7 -39,8 16,9 7,8 Ovs Piquadro Safilo Group Salvatore Ferragamo Stefanel Tod’s Ynap Zucchi 5,71 1,23 9,92 20,56 0,20 72,95 31,23 0,03 7,2 -2,5 2,7 3,5 5,6 3,7 2,9 2,0 -22,5 -17,1 -10,8 -29,6 -9,8 72,7 -40,4 Dati in euro GERMANIA Prezzo ieri Adidas-Salomon Hugo Boss Puma Wolford Zalando 91,28 70,81 183,50 24,59 31,51 Var.% % 12m 1,0 6,7 2,3 1,6 3,7 56,7 -35,3 7,0 17,6 30,3 Dati in euro Dati in euro Prezzo ieri 152,30 303,85 153,20 143,15 150,50 Christian Dior Hermes Intl Kering Lvmh Oreal Var.% % 12m 3,8 1,9 3,7 7,8 4,2 -11,0 2,8 3,8 3,0 0,2 Dati in pence REGNO UNITO Prezzo ieri 3.106,00 1.181,00 975,00 6.810,00 Asos Burberry Grp Mulberry Next Plc Var.% % 12m 3,1 10,9 2,4 -32,2 2,6 12,2 3,5 -2,9 Dati in corone svedesi SVEZIA Prezzo ieri 295,30 Hennes & Mauritz Var.% % 12m 3,7 -12,6 Dati in franchi svizzeri SPAGNA Inditex Prezzo ieri Var.% % 12m 29,56 2,5 13,2 328,20 Swatch I FRANCIA SVIZZERA Prezzo ieri 64,35 Richemont Var.% % 12m 3,1 -11,9 2,7 -7,6 Dati in dollari Hong Kong HONG KONG Prezzo ieri Var.% % 12m Prezzo ieri Var.% % 12m Prezzo ieri Var.% % 12m Prezzo ieri Var.% % 12m Chow Tai Fook Jewellery 4,35 Esprit Holdings 7,69 Global Brands 1,23 L’Occitane 12,56 Prada 22,35 Samsonite 20,55 2,6 0,9 2,5 1,1 2,5 6,8 -53,0 -5,3 -16,9 -34,4 -46,7 -8,1 Dati in corone danesi DANIMARCA 881,00 Pandora 1,7 91,4 Dati in yen giapponesi GIAPPONE Shiseido 2.246,50 5,5 25,4 Dati in real brasiliani BRASILE Alpargatas 7,62 -0,9 -5,8 Borsa Sandro nel mirino di News Lion capital e Ruyi Il fondo di investimento e il produttore tessile cinese sarebbero pronti a rilevare Smcp, a cui fanno capo il brand, Maje e Claudie Pierlot, dalla controllante Kkr per oltre un miliardo di dollari. Chiara Bottoni S mcp, il gruppo francese control- investire nel gruppo brasiliano Alpargatas, lato da Kkr al quale fanno capo al quale fanno capo i marchi Havaianas, i marchi fashion Sandro, Maje Osklen, Topper e Rainha. Tornando a e Claudie Pierlot, farebbe gola Smcp, realtà che nel primo semestre del a Lion capital e al gruppo tessile cinese 2015 ha messo a segno un aumento delle vendite del 32% a cambi Shandong Ruyi. A rivelarlo correnti (+8,9% a cambi coè stata una fonte vicina alle stanti) per 316 milioni di parti, che ha anche precisaeuro, un interessamento sato che le due realtà sarebbero rebbe plausibile da entrambi pronte a valutare la congloi soggetti citati. Lion capital merata oltre il miliardo di è già da tempo presente nel dollari (oltre 924 milioni di segmento fashion, prima con euro a cambio di ieri). Stessa Jimmy Choo e oggi nella cifra circolata un paio di mecatena britannica AllSaints. si fa (vedere MFF del 16 Ruyi starebbe invece valuottobre 2015), quando venne tando degli investimenti nel diffusa la notizia di un arruosegmento del lusso accessilamento da parte del private bile, quello che sta crescendo equity di alcune banche d’afcon maggior vigore nell’ex fari per valutare la cessione Celeste impero grazie delle sue partecipazioni nel all’emergere della middle gruppo fashion francese, riclass locale. Qui Smcp, prelevato per 650 milioni di sente con più di mille punti euro nel 2013. Ma non è vendita in 34 paesi, sta da tutto. Precedentemente, inqualche mese lavorando per fatti, era stata ventilata anche incrementare la sua presenza l’ipotesi di una quotazione retail, in particolare a Hong (vedere MFF del 15 settemKong, e cercando opportunibre 2015). Sempre secondo Sopra, un look Sandro tà per espandersi nella Cina indiscrezioni, nei piani di fall-winter 2016/17 continentale. (riproduzione Kkr ci sarebbe infatti l’intensvelato ieri a Parigi riservata) zione di monetizzare per poi MFF w w w. m f f a s h i o n . c o m $ %"%!$!$# $'%%$ &'!!$$)!&!(&% Massimo Giorgetti @ MSGM THE WOWNESS MFF w w w. m f f a s h i o n . c o m $ %"%!$!$# $'%%$ &'!!$$)!&!(&% THE WOWNESS MFF w w w. m f f a s h i o n . c o m $ %"%!$!$# $'%%$ &'!!$$)!&!(&% THE WOWNESS MFF w w w. m f f a s h i o n . c o m $ %"%!$!$# $'%%$ &'!!$$)!&!(&% THE WOWNESS Marjan Pejoski @ KTZ Chitose Abe @ SACAI Dao-Yi Chow & Maxwell Osborne @ PUBLIC SCHOOL a cura di Alessia Lucchese Richemont sale al 100% di Roger Dubuis McQueen, pronto un film sulla sua vita Il gruppo Richemont ha annunciato ieri di aver rilevato il 40% mancante per controllare in toto il marchio di orologi Roger Dubuis, che fino alle scorse settimane gravitava al 60% nel portfolio del gruppo. Con un fatturato annuale stimato in circa 60 milioni di euro, a cedere il 40% della maison orologiera è stato Akram Aljord, che è anche ceo del brand Hysek. Seconda boutique per Vanessa Seward a Parigi. La designer, dopo la prima vetrina in rue d’Alger, ha aperto i battenti di un nuovo store monomarca al 7 di boulevard des Filles du Calvaire. A curare il concept lo studio d’architettura The Laurent Deroo. Il cinema continua a corteggiare la moda e a restare affascinato dalle sue icone. A essere al centro di un nuovo biopic sarà Alexander McQueen (nella foto), la cui vita sarà protagonista di un film diretto dal regista Andrew Haigh e sceneggiato da Chris Urch. Il film dovrebbe essere basato sulla biografia di Andrew Wilson Alexander McQueen: Blood Beneath The Skin, anche se sembra che non ripercorrerà esattamente quanto scritto nel libro ma attingerà anche da ricerche fatte da Chris Urch sulla vita personale del designer. Il film potrebbe entrare in produzione già entro la fine dell’anno. American apparel, il giudice rinvia la scelta Etam, vendite a +6,2% grazie alla Cina (+9,1%) Il tribunale fallimentare del Delaware ha rinviato alla prossima settimana la decisione sulle sorti di American Apparel, riservandosi ulteriore tempo per valutare il caso dopo le due deposizioni antagoniste dell’ex ceo Dov Charney e del nuovo ceo Paula Schneider (nella foto). Charney, spalleggiato da due fondi, ha proposto un piano di rilancio da 320 milioni di dollari, in parte in equity e in parte in nuovi debiti. Paula Schneider ha sostenuto che l’unico piano in grado di far ripartire l’azienda è quello dei due hedge fund che sono i principali creditori del gruppo, disposti a trasformare i propri debiti in capitali. Anno più che positivo per Etam, che ha annunciato di aver chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato di 1,296 miliardi di euro, in aumento del 6,2%. A trainare la crescita è stato soprattutto il mercato cinese che nel periodo ha registrato un +9,1% toccando quota 417,4 milioni di euro. Bene anche l’Europa a 879,1 milioni di euro (+4,9%). Seward bis a Parigi MFF w w w. m f f a s h i o n . c o m $ %"%!$!$# $'%%$ &'!!$$)!&!(&% Simon Porte Jacquemus @ JACQUEMUS THE WOWNESS Céline cambia a Milano Céline cambia a Milano. Fino al 15 luglio, infatti, la griffe occuperà le tre vetrine al civico numero 8 di via Verri. Lo spazio sostituirà la boutique di via Montenapoleone chiusa per restyling. (riproduzione riservata) IN EDICOLA CON MF CINQUE COVER ESCLUSIVE, UN UNICO TITOLO: THE WOWNESS CONVERSAZIONI PER RACCONTARE IL WOW FACTOR DEI PROTAGONISTI CHE STANNO SEGNANDO IL FASHION SYSTEM WORLDWIDE. MASSIMO GIORGETTI E LA SUA MSGM. I NEWYORCHESI DAO-YI CHO E MAXWELL OSBORNE DI PUBLIC SCHOOL. DA LONDRA MARJAN PEJOSKI CON KTZ. IL GIAPPONE A PARIGI DI CHITOSE ABE E SACAI. E LA FRANCIA CON SIMON PORTE JACQUEMUS E LA SUA JACQUEMUS. RITRATTI NEGLI SCATTI DI CÉCILE BORTOLETTI E NELLE INTERVISTE DI STEFANO RONCATO