MF fashion - Federica Berardelli

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MF fashion - Federica Berardelli
MF
il primo quotidiano della moda e del lusso
XXVII n. 15 - € 0,40
sabatofashion
23 gennaio 2016
MF Anno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
23.01.16
I
UN MOMENTO DELLA SFILATA GIVENCHY FALL-WINTER 2016/17
SU MFFASHION.COM LE GALLERY
DALLE SFILATE MASCHILI DELLA
FALL-WINTER 2016/17 DI PARIGI,
MILANO, FIRENZE E DI LONDRA
Snake eyes per
Givenchy
Texas e citazioni rodeo per la collezione
portata in passerella da Riccardo Tisci
In un carosello di stampe di serpenti,
lunghe frange e decor di borchie ramate
A
mericanos. La passione di Riccardo Tisci per il mondo a stelle e strisce aggiunge un nuovo tassello. Texas. Il deserto mixato alla metropoli.
Paura e delirio a Las Vegas e la terra del gioco d’azzardo. Dove si è ossessionati dagli Snake eyes, come il film di Abel Ferrara, quando i dadi da
tavolo verde si fermano con due 1, il punteggio minimo. Snake anche come quei
serpenti aggressivi che spuntano sui bomber e sulle maglie, che vengono intagliati
sulle schiene di un capospalla. Si accompagnano a lunghe frange che penzolano,
a stivali da cowboy in suède o a borchie color rame come quelle dei rodeo. Tra
foulard annodati a interpretare nuovi bandana e inserti di pelle sul collo delle
giacche. In un mix dove il formale si riaccende, con frangette e con stampe, su
quel nuovo pattern-logo della maison. Tra bomber portati sui completi e parka
giganti con toppe di pellami preziosi, che regalano un touch wild.
Giudizio. La sfilata non decolla mai veramente. Sarà l’allestimento rosa chewing-gum
continua a pag. II
Milano Unica al via a New York
Pitti bimbo, tornano gli italiani
Seconda edizione Usa per Milano Unica, la fiera del tessile made in Italy che
si svolgerà a New York da domani al 26 gennaio. Con il supporto del ministero dello Sviluppo economico, la partnership di Ice Agenzia per la promozione
all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la collaborazione di Smi-Sistema moda Italia, 61 aziende espositrici presenteranno le proprie
produzioni al Jacob Javits center di Manhattan, che anche quest’anno ospiterà
Milano Unica New York. Intanto l’export tessile made in Italy negli Usa continua a correre: nei nove mesi del 2015 il progresso è stato infatti del 17,2% per
un totale di 143 milioni di euro, con performance particolarmente marcate per
i tessuti di lana pettinata (+40%) e da quelli di maglia a trama (+ 20%).
Il mercato italiano (+8%) traina la crescita dell’82ª edizione di Pitti immagine bimbo che si chiude oggi a Firenze. Secondo i dati preliminari diffusi ieri
pomeriggio da Pitti immagine si sono rivisti anche buyer da Russia (+8% nel
numero dei negozi) e Ucraina (quasi l’80% in più di compratori rispetto a un
anno fa). I compratori totali sono in aumento del 5%, e se il trend rimarrà
questo la tre giorni chiuderà con circa 7 mila buyer, di cui 4.600 italiani. Una
crescita rispetto ai 6.700 registrati un anno fa. L’estero conferma i livelli di
gennaio 2015 con 2.400 presenze da oltre 50 Paesi. . In aumento gli Stati Uniti,
la Cina, che registra quasi un raddoppio dei suoi compratori, la Corea e i principali mercati dell’area mediorientale.
II
MF fashion
Parigi Moda Uomo
La virata young di
sabato 23 gennaio 2016
In passerella
Berluti
La fiaba oversize di Loewe
Sartori regala un’immagine più fresca
alla maison di Lvmh. Con forme più boxy
e mix ipergrafici, incursioni sport
ed effetti tattoo. Stefano Roncato (Parigi)
U touch fiabeUn
sc
sco e street che
si mescolano.
In quella visione che ha reso
Lo
Loewe e la sua
m
mente creativa
J.W
J.W. Anderson
un
una hot coupl
ple. Perché lo
sti
stilista inglese rappresenta
un
uno dei comparable estetici del momento
momento. Con quella
sua capacità di mescolare e di dare vita
a un guardaroba con diverse vibrazioni.
Divertente. Ricercato. Eye-catching. Il
tutto dopo aver sussurrato tra i primi quel
vento genderless che oggi soffia prepotente. E per il prossimo inverno, l’incanto
si ripete. «Questa collezione come si possa lavorare su una silhouette normale,
immergendola in un mondo astratto»,
ha spiegato il designer, alla guida della maison spagnola di Lvmh. Svelando
quelle silhouette dalla mano oversize e
fun. La pelle lavata e poi dipinta a mano.
Le maglie di silicone triccotato. Le sciarpe cocool. I lunghi gilet di maglia con un
inserto grafico che torna anche nei pantaloni abbinati. I Loewe’s boys escono da
un racconto. Sono sette nani giganti, con
i loro berretti di pelliccia maculata che
cadono da un lato. Con anfibi apparentemente usati con un interno di borchie.
Con borse-zaino di pelle dalla grandezza impossibile con un fungo enorme
disegnato. (riproduzione riserStefano Roncato (Parigi)
vata)
T
attoo. Etnico. Streetstyle. Sembravano parole bandite dal vocabolario e dall’immaginario Berluti. Ma Alessandro Sartori,
mente creativa della maison di Lvmh, ha compiuto una virata.
Più fresca a partire dal casting. Che dal mix di varie generazioni esplora diverse tipologie nella stessa fascia di età più young. «Tutto
è partito da un viaggio che ho fatto da solo a Marfa, nel Texas», ha
spiegato a MFF lo stesso Sartori, «ho tradotto i colori del deserto, le
tinte bruciate e i neri che aprono e chiudono lo show. Per un’immagine più giovane». Con contaminazioni etnico urbane. Primo segnale, i
tatuaggi, anche su tutto il viso, in una ventina di disegni creati ad hoc
dal celebre tatuatore Scott Campell. Sono geometrie un po’ navajo che
ricorrono anche su tutti i pezzi della collezione. Sul retro delle giacche,
sulle sciarpe in feltro di cashmere, sulle nuove stringate con retro del
tacco in quel rame che ricorre a decorare anche borse e cinture. Le
silhouette dei cappotti hanno proporzioni più boxy. Le giacche sono
double-front, un trompe l’oeil in un cui il fronte di una giacca è cucito dentro un’altra. Con innovazioni di materiali. Il jacquard degradé
che mixa cinque varianti, tra lana, cashmere, alpaca, mohair e angora. Tra calzature classiche trasformate in sneakers. Da indossare con
i coat ad effetto a mosaico, dagli intarsi a contrasto. Per toccare elementi più sportivi come il paille sempre di cashmere pressato. O le
felpe con maniche a kimono e tagli a vivo.
Giudizio. Quando Alessandro Sartori ha iniziato la sua avventura da
Berluti, ha tracciato un forte segno distintivo nel menswear. Un guardaroba sofisticato e prezioso, in un mood poi seguito anche da altri.
L’apertura a un universo più giovane, a un immaginario sempre deluxe ma meno imbrigliato è perfettamente riuscita con questa sfilata.
Sarebbe interessante vedere a questo punto, un nuovo step inatteso
come era stato quello iniziale. Verso nuovi lidi, sportswear o streetwear, da Sartori-alizzare. (riproduzione riservata)
segue da pag. I
Il patchwork floreale di
Comme des garçons
Flower power in una chiave pacifista per il brand nipponico
Che rinforza giacche e capospalla con mix di tessuti a
contrasto e protezioni effetto armatura. Stefano Roncato (Parigi)
F
Tre creazioni firmate Givenchy
con neon che ricorda un diner statunitense. Sarà la
musica meno ipnotica del solito. Sarà la collezione più valida come prodotto che come effetto show.
Riccardo Tisci ha un grande talento e si rifarà. (riproduzione riservata) Stefano Roncato (Parigi)
Sopra, tre look Comme des garçons
iori. Nei capelli, per trasformare le teste in vasi ambulanti. Fantasie floreali che sbocciano sulla silhouette,
in punti strategici. Su quelle imbottiture che danno
una forma precisa e definita ai ragazzi di Comme des
garçons. Tight trasformati. Redingote con inserti. Giacche con
vita segnata. Da coprire con imbottiture ed effetti patch sulle
maniche, mixando boccioli e disegni grafici come una cravatteria. L’effetto da armatura si ripete sulle scarpe allacciate e
rinforzate da applicazioni ton sur ton. Fino alla pelle nera, cosparsa di borchie, con pant vagamente biker.
Giudizio. Ci sono marchi che sono dei veri metabolizzatori di quello che succede. È il caso di Comme. Capace ancora
una volta di raccontare alcuni punti fermi che sicuramente influenzeranno le passerelle. Ma questo si sapeva. Quello
che colpisce ora è quella poesia nascosta dietro quei mazzi
floreali, sembra il Comme way per raccontare quello che si
sta provando. Costruzioni ad armatura e contaminazioni botaniche. Difesa ma ricerca di pace. Fiori come quelli lasciate
dalle persone sotto i monumenti delle vie di Parigi per piangere le recenti vittime. Un dolore silenzioso, un messaggio
emozionante. (riproduzione riservata)
MF fashion
sabato 23 gennaio 2016
Parigi Moda Uomo
III
Cerruti rinasce con Basmajian
Il designer, alla sua prima stagione per la griffe di Trinity, immagina un omaggio al
fondatore: «Spontaneamente elegante, lussuosamente understated». E già si pensa
al 50esimo del 2017, quando la griffe tornerà in passerella. Giampietro Baudo (Parigi)
«C
Sopra, quattro look Cerruti 1881
erruti è un marchio internazionale con radici italiane,
un cuore francese e uno spirito maschile di sensualità
latina». Il pensiero di Jason Basmajian,
fresco direttore creativo del marchio
Cerruti 1881, alla sua prima collezione per
la fashion house del gruppo Trinity ltd, è
chiaro e preciso. Perché dopo aver fatto rinascere Gieves & Hawkes (ha presentato
la sua ultima collezione per il brand durante l’ultima London collections men) ora
ha una nuova mission, supportata dall’endorsment di Nino Cerruti. «Quando sono
andato a conoscerlo è stata un’esperienza
incredibile... Sprigiona un’eleganza spontanea. È questo l’ésprit che vorrei usare per
questo progetto, un understatement lussuoso
e affascinante. Senza decorazioni, quando
sono puri orpelli senza funzione. Capace
di predicare un minimalismo raffinato...
D’altronde Cerruti ha fatto il tailoring con
tessuti tecnici prima di Jil Sander, è stato
profeta di un’androginia raffinata prima di
Giorgio Armani», ha spiegato il designer
con un passato da Brioni e S.T. Dupont.
«Non bisogna aver paura di dire che Cerruti
è un marchio sartoriale; è un universo di
abiti eleganti per un uomo chic e lussuoso
senza essere pretenzioso, un signore understated, spontaneamente charmant, che non
rincorre il trend di stagione, che si racconta
sottovoce ma con carattere. Un po’ quello
che è e che è stato il signor Nino». Il rimando è immediato alla storia della griffe,
celebrata lo scorso giugno a Pitti immagine uomo con la mostra «Il signor Nino»
al Museo Marino Marini. Ma quanto c’è
dell’archivio in questa fall-winter 2016/17?
«Tutto e nulla... Ho studiato gli archivi e
mi sono lasciato avvolgere dalla storia
della griffe senza entrare in un momento
specifico della sua vita o in un capo particolare del passato. Volevo che su tutto il
progetto aleggiasse il profumo di Cerruti».
Scandito dai giochi cromatici in pendant,
dai patch di fantasie simili ma differenti,
dai materiali extralusso utilizzati con apparente casualità. In una sinfonia di grigi, di
brown, di neri e di blu ottanio. Con punte
Royal psichedelico
à la Dries Van Noten
Sul palco del Palais Garnier, lo stilista belga
costruisce una passerella emozionante. Tra
silhouette morbide, army pacifista e dettagli
dal sapore araldico. Stefano Roncato (Parigi)
L
e luci della ribalta svelano la location dove si accede dal retro. Palais
Garnier. Pubblico e modelli direttamente su un palco che è stato sempre
calcato da grandi artisti. Fotografi posizionati vicino alla zona orchestra.
E quella grande sala di velluti rossi e stucchi durati che sembra un viso
con un sorriso. A guardare quella sinfonia vestimentaria composta da Dries Van
Noten. Una signature di stile. «È una nuova forma di mascolinità», ha spiegato
a MFF lo stesso Van Noten, «tessuti pesanti ma con décor preziosi che citano
l’esercito e le uniformi. Elementi iconici del guardaroba da uomo arricchiti da
simboli araldici che vengono resi democratici». E silhouette dalla morbidezza
perfetta, voli di gros grain come orpello. Peacoat e cappotti dai tagli apparentemente rigorosi. Citazioni a un esercito pacifista, a grafiche psichedeliche, ai
disegni sognanti di Wes Wilson. Tocchi street e regalità, sovrapposizioni e accenti di araldici, stile Liberty e libertà. Pavoni ricamati e pellicce trasformate in
harness di ispirazione punk. Tutto amalgamato da uno styling che scorre via lieve e preciso. I modelli nel finale escono senza musica. Si girano verso la platea
vuota e poi verso il pubblico dello show, facendo un inchino. Take a bow, too.
Giudizio. Un gusto eccezionale, un feeling emozionale nella costruzione e
nell’abbinamento dei capi. Con una mise en scene che lascia senza fiato. Dries
Van Noten non disegna con la matita. Ha la bacchetta magica. (riproduzione
riservata)
Sopra, una carrellata di proposte portate in passerella da Dries Van Noten per la fall-winter 2016/17
di burgundy. «Una palette very milanese»,
ha poi scherzato Basmajian. «Questa è la
mia visione di un uomo cool & chic, calato nell’oggi. Con una forte mascolinità,
un po’ di romanticismo urbano e una sensualità decisa... Perché, d’altronde, Cerruti
è un marchio dal fascino mediterraneo».
Archiviata la presentazione di ieri, i progetti per il futuro sono già definiti. «Nel 2016
presenteremo la collezione con due eventi ad hoc, uno ora e uno durante la fashion
week di Parigi a luglio», ha continuato, «e
nel 2017, per festeggiare il 50esimo della
maison, torneremo a sfilare». E la donna?
«È ancora presto... Forse più che una collezione intera faremo una piccola capsule
di capi uomo con vestibilità femminile.
Potrebbero essere i cult rivisitati per lui e
per lei in un dialogo comune», ha concluso.
«C’è molto da fare prima di arrivare al womenswear. Come lavorare sull’immagine
tanto che per l’adv dell’estate abbiamo lavorato con Paolo Roversi in una riscoperta
dei caposaldi estetici della griffe». (riproduzione riservata)
Shows
La nostalgia notturna
di Ann Demeulemeester
In principio ci fu la giacca da smoking. Un po’ squadrata, con i revers a
contrasto. Magari con un tocco di colore (azzurrino o malva). E di grinta, per
uscire dalle piste già tracciate. Si parte
da qui, con Ann Demeulemeester,
e via… si parte in viaggio seguendo
un esercizio di stile elegante e coerente nei suoi spunti d’ispirazione. Rock,
certo. Romantico, certo. Sicuramente
anche con una vena più latina, con
colori caldi che ridinamizzano il nero
profondo a cui il brand è abituato e sa
perfettamente modellare. Le temperature sono sotto controllo. E una seria
di jeans bianchi stampati con ramages
addolciscono l’impatto di maxi tricot a collo alto.
Giudizio. Un po’ decadente, ma con classe e armonia. Una collezione che sta nelle righe, senza annoiare,
di gusto eclettico e con qualche nostalgia della Beat generation.
Margiela e l’anatomia del
coat, in attesa di Galliano
Anatomia di un duffle coat applicando le regole di Maison Margiela:
questo classico del guardaroba maschile viene decomposto, ora in gilet
sfilacciati sugli orli, ora in blouson o
in blazer, con gli alamari posti sul
dorso e le falde che sventolano su
pantaloni di cuoio da motociclista. Il
giubbotto MA-1 è patinato nei colori del grigio, ocra e terra di Siena e
portato con legging in lycra stretch,
che formano una seconda pelle e
richiamano gli indumenti sportivi. I
maglioni «sfidano le convenzioni»,
come si compiace a sottolineare la
maison, con trafori larghi e l’ampiezza delle dimensioni,
accentuata dalle proporzioni succinte degli short bicolori da ciclista.
Giudizio. Una collezione che porta un messaggio universale, racchiuso in tre parole : Friede, Freude, Eierkuchen.
Pace, Gioia e Dolcezze… Insomma, il mondo è bello, tollerante, in armonia. Lasciamo spazio a tutti e a tutte le
mode, in attesa dell’arrivo di John Galliano al timone
del menswear, previsto con la spring-summer 2017. (riproduzione riservata)
IV
MF fashion
sabato 23 gennaio 2016
Appuntamenti
Eventi
Parigi, al via una tornata
di couture sui generis
OLIVIER SAILLARD
PROTAGONISTA
D’ARTE A VENEZIA
Misure di sicurezza rafforzate e un calendario che brillerà meno
del solito per la kermesse, in scena da domani con Atelier
Versace. Primo show di Dior dopo l’addio di Raf Simons. Spunta
anche Guo Pei, prima couturière cinese. Giampietro Baudo (Parigi)
U
na couture week meno
sfavillante del solito,
complici le misure di
sicurezza imponenti
che stanno trasformando la città
di Parigi e qualche defezione doc.
Si aprirà domani con lo show di
Atelier Versace l’edizione primavera-estate 2016 della haute
couture francese che, per la prima volta, vedrà on-schedule, una
designer cinese. Guo Pei, che
vanta clienti come Lady Gaga
o Rihanna, è stata infatti accolta dal Comité de direction
de la Chambre syndicale de la
haute couture parisienne tra i
membri invitati di questa tornata, assieme al marchio Aoudi
e a Iris Van Herpen, e sfilerà nella serata di mercoledì 27.
Il resto del calendario sarà animato dai nomi di sempre, con
l’appuntamento cult di lunedì
quando sotto i riflettori ci sarà la
prima couture di Dior senza un
designer, dopo l’uscita di scena
di Raf Simons. A punteggiare
l’agenda, dove non mancheranno Schiaparelli, Giambattista
Valli, Chanel, Armani privé,
Maison Margiela, Valentino,
Jean-Paul Gaultier o Viktor
& Rolf, qualche evento, come l’opening della boutique di
Paco Rabanne in rue Cambon,
frutto del lavoro di restyling portato avanti da Julien Dossena,
o la grande festa per il 50° anniversario della maison Ungaro,
passando per il lancio del libro di
Karl Lagerfeld Numero couture, studiato a quattro mani con la
super-stylist Babeth Dijan. Ad
animare le varie giornate anche
una serie di appuntamenti extra,
come le presentazioni delle prefall o gli eventi legati alla haute
joaillerie. Come quello di Muzo
(vedere MFF del 6 gennaio), che
approderà a Parigi per presentare
Lo storico di moda ha portato
in scena Models never talk
al Teatrino di Palazzo Grassi
AltaRoma scalda i motori della
nuova edizione, al via dal 28
E punta tutto sui nuovi talenti
Aprirà giovedì 28 gennaio con un appuntamento da Coin
Excelsior in via Cola di Rienzo dedicato ai protagonisti di
Who is on next? 2015 per concludersi nella serata di domenica 31 con una performance tra moda e tecnologia nella
Chiesa valdese di via Cavour. Altaroma torna ad accendere
i riflettori sulla new generation e sui nomi storici della couture italiana, proponendo un calendario con 20 sfilate e 14
tra mostre, installazioni ed eventi, in gran parte concentrati nella nuova location l’Ex dogana dello Scalo ferroviario
di San Lorenzo (vedere MFF del 19 dicembre 2015). Una
nuova e contemporanea scenografia, dunque, per un’area
di 24 mila metri quadrati che sarà la cornice contemporary di un calendario diviso, come nell’edizione di luglio, in
tre tranche: Fashion hub con la nouvelle vague della moda, Atelier dedicato ai couturier e In town che raccoglie
gli eventi in città. L’evento di apertura, New Designers at
Coin Excelsior, ospiterà la sfilata di Quattromani e la presentazione delle collezioni fall-winter 2016/17 di Avanblanc,
CatherineDeMedici1533, Elena Ghisellini, Federica
Berardelli, L72 e Giancarlo Petriglia. Il giorno dopo, battesimo dell’Ex dogana con le passerelle di L72, vincitore di
Who is on next? 2015, ma anche con lo show di Miao Ran,
finalista dello stesso concorso e Curiel couture, con la collezione primavera-estate 2016 intitolata Il mio giardino.
Renato Balestra presenterà la sua nuova stagione couture sabato sera nella stessa location. Attesa per il défilé di
Anton Giulio Grande, ospite di Palazzo Ruspoli la mattina di venerdì 29 e per quello di Antonella Rossi che, invece,
sfilerà nella cornice del Westin excelsior di via Veneto. Tra
gli appuntamenti clou torna A.I. Artisanal Intelligence di
Clara Tosi Pamphili e Alessio de Navasques che avrà come
fil rouge per la nuova edizione Body for The Dress, un suggestivo percorso alla scoperta dell’abito in tutte le sue forme
di espressione e attraverso l’analisi delle sue costruzioni. (riproduzione riservata)
Michela Zio (Roma)
in anteprima le sue gemme, affiancandole a collezioni speciali
realizzate in collaborazione con
designer quali Antoine Sandoz
o Shaun Leane, Elie Top o
Solange Azagury-Partrdige
(l’evento di mercoledì sarà solo
un assaggio del progetto, che sarà
presentato in toto a Baselworld,
in agenda dal 17 al 24 marzo). A
chiudere la cinque giorni, as usual,
la giornata di giovedì dedicata ai
gioielli haut de gamme, con gli
eventi di Boucheron, Chopard,
De Beers o Chanel joaillerie. (riproduzione riservata)
Un’immagine della performance Models never talk
D
are voce a chi nella moda non ha dato spazio alle parole. O
che forse non ha avuto modo di farlo. Con questa idea in mente Olivier Saillard, storico della moda, nonché direttore del
Palais Galliera-Musée de la mode de la ville de Paris, ha
portato in scena al Teatrino di Palazzo Grassi la performance Models
never talk. Per rompere il silenzio delle modelle. Lo spazio, che fa
parte del complesso Palazzo Grassi-Punta della Dogana, di proprietà
di François Pinault, ha così aperto le sue porte ieri e oggi all’esibizione ideata da Saillard. Presentata per la prima volta a New York nel
2014 e poi a Parigi, la rappresentazione è arrivata a Venezia portando con sé le sue protagoniste, ovvero Christine Bergstrom, Axelle
Douè, Charlotte Flossaut, Claudia Huidobro, Anne Rohart, Violeta
Sanchez e Amalia Vairelli. Sette ex modelle pronte a raccontare quelle passerelle che hanno segnato la loro carriera e quegli abiti che hanno
cambiato il loro modo di essere. Attraverso parole e gesti, dando voce e
spirito a ciò che nella vita hanno mostrato con il corpo. Fasciate solo nelle loro tutine nere, ricreano il backstage senza i veri vestiti, rievocandoli
attraverso la memoria fisica. «Con i miei progetti ho sempre cercato di
raccontare la moda in un modo diverso. Sono forme di rappresentazione volte a recuperare l’aspetto poetico. Lontani dall’idea delle sfilate,
delle tradizionali presentazioni, ma soprattutto lontani dal sistema della
moda di oggi, governato dal business e non più dalla creatività», ha raccontato a MFF Saillard. «Con questa performance ho voluto accendere
i riflettori su diversi aspetti. Le modelle degli anni 80, rispetto a quelle
di oggi, lavoravano a fianco degli stilisti, in un continuo scambio creativo che permetteva loro di dare una vera interpretazione ai capi che
indossavano. Come Amalia (Vaillard, ndr) con Yves Saint Laurent»,
ha poi continuato Saillard, facendo emergere una visione nostalgica della moda di un tempo. Models never talk vuole raccontare così anche
il cambiamento culturale e sociologico che ha investito la moda degli
ultimi vent’anni. E con Venezia chiude i battenti. Per Saillard, infatti,
la chiamata del direttore di Palazzo Grassi, Martin Bethenod, che ha
voluto fortemente portare la rappresentazione al Teatrino, ha rappresentato il miglior modo per concludere questo percorso. Con la mente
già rivolta a nuovi immaginari per raccontare la sua moda poetica. (riLudovica Tofanelli (Venezia)
produzione riservata)
Associazioni
Battuta d’arresto per il Comitato della moda
La prima riunione del board per la moda e l’accessorio, in programma mercoledì a Roma, è stata annullata
dopo la nomina del viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a Bruxelles. Per Smi però si tratta
solo di un rallentamento. Confermata la presenza di Matteo Renzi all’apertura di Milano moda donna. Milena Bello
A
d appena un mese dall’annuncio della sua nascita
(vedere MFF del 22 dicembre 2015), il Comitato
per la moda e gli accessori rischia già di non vedere la luce. Secondo quanto risulta a MFF,
infatti, il ministero dello Sviluppo economico ha inviato alle associazioni coinvolte nel progetto, ovvero Altagamma,
AltaRoma, Centro di Firenze per la moda italiana,
Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, FiampFederazione italiana dell’accessorio moda e persona,
Milano unica, TheMicam, Mido, Mifur, Mipel, Origin,
Pitti immagine, Vicenza oro/Oro Arezzo e Smi- Sistema
moda Italia, un fax nel quale si avvisa dell’annullamento
della prima riunione del Comitato in programma il prossimo mercoledì a Roma. La repentina decisione si lega alla
nomina dell’ormai ex viceministro dello sviluppo economi-
co Carlo Calenda a rappresentante dell’Italia a Bruxelles,
formalizzata dal Consiglio dei ministri di due giorni fa. La
riunione del 27 gennaio si sarebbe dovuta tenere sotto l’egida di Calenda, per altro da sempre sostenitore delle attività
di promozione del made in Italy all’estero, che però non è
ancora stato sostituto e di qui, appunto, la decisione della
cancellazione. A quanto pare però sarebbe stato lo stesso
ministero a dare qualche rassicurazione sulla volontà di tenere in vita il Comitato, senza però entrare nel dettaglio
delle tempistiche. «Da parte nostra, ovvero delle associazioni coinvolte, c’è sicuramente l’intenzione a proseguire
e dal ministero ci hanno assicurato che anche il Governo è
di quest’idea», ha rivelato a MFF Claudio Marenzi, presidente di Smi, una delle organizzazioni di categoria di
riferimento per il progetto e una delle poche contattate di-
rettamente dal dicastero dopo l’annullamento della riunione.
«Sicuramente il tutto sarà rallentato», ha aggiunto Marenzi,
«difatti per avere qualche idea sul timing occorrerà aspettare il rimpasto di governo, ma sono convinto che si andrà
avanti anche perché in fin dei conti questo è un progetto
che nasce da un incipit dello stesso Matteo Renzi. Credo e
mezzo auguro che sia una garanzia per il futuro». Intanto è
stata confermata la presenza del premier al pranzo di apertura di Milano moda donna, in calendario per mercoledì
24 febbraio nella Sala delle cariatidi di Palazzo reale, a confermare l’attenzione del governo nei confronti del macro
settore moda e accessori. Cerimonia alla quale era atteso
anche Calenda. E che invece vedrà Carlo Capasa, presidente di Cnmi, e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, fare
gli onori di casa. (riproduzione riservata)
VI
MF fashion
sabato 23 gennaio 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 25,67
Avon Products
2,58
Coach
31,92
Coty
22,75
Estee Lauder
85,29
Fossil
30,52
Gap Inc
23,30
Guess
17,50
Iconix Brand Grp
5,69
Kate Spade & Co.
15,93
L Brands
94,98
Lululemon Athletica
57,50
Men`s Wearhouse
11,42
Michael Kors
38,14
Nike Inc
61,03
Phillips-Van Heusen
69,08
Polo Ralph Lauren
106,91
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
-1,8
-1,7
-1,7
1,3
2,4
-2,7
1,3
0,6
5,8
0,3
1,7
0,7
0,2
1,7
0,8
0,6
0,9
-
-5,2
-70,3
-16,5
18,9
13,6
-69,8
-44,7
-13,1
-83,6
-43,3
13,2
-9,8
-75,4
-44,8
27,3
-39,2
-37,4
-75,7
30,00
61,77
16,56
69,93
57,77
4,30
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
1,0
1,2
1,8
1,3
1,4
2,4
-12,3
-32,1
-24,3
0,7
-19,9
-81,5
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,38
4,18
15,33
0,91
16,56
1,01
1,19
3,72
15,80
20,50
56,90
13,62
Var.% % 12m
1,6
2,0
-0,1
1,0
3,9
2,4
-0,9
2,2
2,5
-24,6
74,9
-19,7
-31,7
-29,9
-4,3
31,8
110,7
-39,8
16,9
7,8
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,71
1,23
9,92
20,56
0,20
72,95
31,23
0,03
7,2
-2,5
2,7
3,5
5,6
3,7
2,9
2,0
-22,5
-17,1
-10,8
-29,6
-9,8
72,7
-40,4
Dati in euro
GERMANIA
Prezzo ieri
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
91,28
70,81
183,50
24,59
31,51
Var.% % 12m
1,0
6,7
2,3
1,6
3,7
56,7
-35,3
7,0
17,6
30,3
Dati in euro
Dati in euro
Prezzo ieri
152,30
303,85
153,20
143,15
150,50
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Var.% % 12m
3,8 1,9
3,7 7,8
4,2 -11,0
2,8 3,8
3,0 0,2
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
3.106,00
1.181,00
975,00
6.810,00
Asos
Burberry Grp
Mulberry
Next Plc
Var.% % 12m
3,1 10,9
2,4 -32,2
2,6 12,2
3,5 -2,9
Dati in corone svedesi
SVEZIA
Prezzo ieri
295,30
Hennes & Mauritz
Var.% % 12m
3,7 -12,6
Dati in franchi svizzeri
SPAGNA
Inditex
Prezzo ieri
Var.% % 12m
29,56
2,5 13,2
328,20
Swatch I
FRANCIA
SVIZZERA
Prezzo ieri
64,35
Richemont
Var.% % 12m
3,1 -11,9
2,7
-7,6
Dati in dollari Hong Kong
HONG KONG
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 4,35
Esprit Holdings
7,69
Global Brands
1,23
L’Occitane
12,56
Prada
22,35
Samsonite
20,55
2,6
0,9
2,5
1,1
2,5
6,8
-53,0
-5,3
-16,9
-34,4
-46,7
-8,1
Dati in corone danesi
DANIMARCA
881,00
Pandora
1,7 91,4
Dati in yen giapponesi
GIAPPONE
Shiseido
2.246,50
5,5 25,4
Dati in real brasiliani
BRASILE
Alpargatas
7,62
-0,9
-5,8
Borsa
Sandro nel mirino di News
Lion capital e Ruyi
Il fondo di investimento e il produttore tessile cinese
sarebbero pronti a rilevare Smcp, a cui fanno capo
il brand, Maje e Claudie Pierlot, dalla controllante
Kkr per oltre un miliardo di dollari. Chiara Bottoni
S
mcp, il gruppo francese control- investire nel gruppo brasiliano Alpargatas,
lato da Kkr al quale fanno capo al quale fanno capo i marchi Havaianas,
i marchi fashion Sandro, Maje Osklen, Topper e Rainha. Tornando a
e Claudie Pierlot, farebbe gola Smcp, realtà che nel primo semestre del
a Lion capital e al gruppo tessile cinese 2015 ha messo a segno un aumento delle vendite del 32% a cambi
Shandong Ruyi. A rivelarlo
correnti (+8,9% a cambi coè stata una fonte vicina alle
stanti) per 316 milioni di
parti, che ha anche precisaeuro, un interessamento sato che le due realtà sarebbero
rebbe plausibile da entrambi
pronte a valutare la congloi soggetti citati. Lion capital
merata oltre il miliardo di
è già da tempo presente nel
dollari (oltre 924 milioni di
segmento fashion, prima con
euro a cambio di ieri). Stessa
Jimmy Choo e oggi nella
cifra circolata un paio di mecatena britannica AllSaints.
si fa (vedere MFF del 16
Ruyi starebbe invece valuottobre 2015), quando venne
tando degli investimenti nel
diffusa la notizia di un arruosegmento del lusso accessilamento da parte del private
bile, quello che sta crescendo
equity di alcune banche d’afcon maggior vigore nell’ex
fari per valutare la cessione
Celeste impero grazie
delle sue partecipazioni nel
all’emergere della middle
gruppo fashion francese, riclass locale. Qui Smcp, prelevato per 650 milioni di
sente con più di mille punti
euro nel 2013. Ma non è
vendita in 34 paesi, sta da
tutto. Precedentemente, inqualche mese lavorando per
fatti, era stata ventilata anche
incrementare la sua presenza
l’ipotesi di una quotazione
retail, in particolare a Hong
(vedere MFF del 15 settemKong, e cercando opportunibre 2015). Sempre secondo
Sopra, un look Sandro tà per espandersi nella Cina
indiscrezioni, nei piani di
fall-winter 2016/17
continentale. (riproduzione
Kkr ci sarebbe infatti l’intensvelato ieri a Parigi
riservata)
zione di monetizzare per poi
MFF
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Massimo Giorgetti @ MSGM
THE WOWNESS
MFF
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THE WOWNESS
MFF
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THE WOWNESS
MFF
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THE WOWNESS
Marjan Pejoski @ KTZ
Chitose Abe @ SACAI
Dao-Yi Chow & Maxwell Osborne @ PUBLIC SCHOOL
a cura di Alessia Lucchese
Richemont sale al
100% di Roger Dubuis
McQueen, pronto
un film sulla sua vita
Il gruppo Richemont ha annunciato ieri di aver
rilevato il 40% mancante per controllare in toto
il marchio di orologi Roger Dubuis, che fino alle
scorse settimane gravitava al 60% nel portfolio
del gruppo. Con un fatturato annuale stimato
in circa 60 milioni di euro, a cedere il 40% della maison orologiera è stato Akram Aljord, che
è anche ceo del brand Hysek.
Seconda boutique per Vanessa Seward a
Parigi. La designer, dopo la prima vetrina in
rue d’Alger, ha aperto i battenti di un nuovo
store monomarca al 7 di boulevard des Filles
du Calvaire. A curare il concept lo studio d’architettura The Laurent Deroo.
Il cinema continua a corteggiare la moda e a
restare affascinato dalle sue icone. A essere
al centro di un nuovo biopic sarà Alexander
McQueen (nella foto), la cui vita sarà protagonista di un film diretto dal regista Andrew
Haigh e sceneggiato da Chris Urch. Il film dovrebbe essere basato sulla biografia di Andrew
Wilson Alexander McQueen: Blood Beneath
The Skin, anche se sembra che non ripercorrerà
esattamente quanto scritto nel libro ma attingerà
anche da ricerche fatte
da Chris Urch sulla vita
personale del designer.
Il film potrebbe entrare in
produzione già entro la fine dell’anno.
American apparel, il
giudice rinvia la scelta
Etam, vendite a +6,2%
grazie alla Cina (+9,1%)
Il tribunale fallimentare del
Delaware ha rinviato alla
prossima settimana la decisione sulle sorti di American
Apparel, riservandosi ulteriore tempo per valutare il
caso dopo le due deposizioni antagoniste dell’ex ceo
Dov Charney e del nuovo
ceo Paula Schneider (nella foto). Charney, spalleggiato da due fondi, ha proposto un piano di
rilancio da 320 milioni di dollari, in parte in equity e in parte in nuovi debiti. Paula Schneider ha
sostenuto che l’unico piano in grado di far ripartire l’azienda è quello dei due hedge fund che
sono i principali creditori del gruppo, disposti a
trasformare i propri debiti in capitali.
Anno più che positivo per Etam, che ha annunciato di aver chiuso l’ultimo esercizio con
un fatturato di 1,296 miliardi di euro, in aumento del 6,2%. A trainare la crescita è stato
soprattutto il mercato cinese che nel periodo
ha registrato un +9,1% toccando quota 417,4
milioni di euro. Bene anche l’Europa a 879,1
milioni di euro (+4,9%).
Seward bis a Parigi
MFF
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Simon Porte Jacquemus @ JACQUEMUS
THE WOWNESS
Céline cambia a Milano
Céline cambia a Milano. Fino al 15 luglio, infatti,
la griffe occuperà le tre vetrine al civico numero
8 di via Verri. Lo spazio sostituirà la boutique
di via Montenapoleone chiusa per restyling. (riproduzione riservata)
IN EDICOLA CON MF
CINQUE COVER ESCLUSIVE, UN UNICO TITOLO: THE WOWNESS
CONVERSAZIONI PER RACCONTARE IL WOW FACTOR DEI
PROTAGONISTI CHE STANNO SEGNANDO IL FASHION SYSTEM
WORLDWIDE. MASSIMO GIORGETTI E LA SUA MSGM. I NEWYORCHESI
DAO-YI CHO E MAXWELL OSBORNE DI PUBLIC SCHOOL. DA LONDRA
MARJAN PEJOSKI CON KTZ. IL GIAPPONE A PARIGI DI CHITOSE ABE
E SACAI. E LA FRANCIA CON SIMON PORTE JACQUEMUS E LA SUA
JACQUEMUS. RITRATTI NEGLI SCATTI DI CÉCILE BORTOLETTI
E NELLE INTERVISTE DI STEFANO RONCATO