La Scherma - Arte Scherma

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La Scherma - Arte Scherma
La Scherma
Uno sport, tre discipline
La scherma comprende tre discipline: la spada, il fioretto e la sciabola.
Tre armi diverse e con tre importanti differenze:
1. La prima differenza è l’arma: la spada e il fioretto sono armi di punta, mentre la sciabola è un’arma di punta, taglio e controtaglio.
2. La seconda differenza è la convenzione: il fioretto e la sciabola sono armi convenzionali,
che si regolano quindi su una convenzione (per avere il punto si deve attaccare e toccare; se
invece si viene attaccati si deve parare e rispondere), mentre la spada è un’arma non
convenzionale (ha ragione e ottiene il punto l’atleta che tocca per primo).
3. La terza differenza è il bersaglio: quello valido nella spada è tutto il corpo, nel fioretto è
invece il tronco, mentre nella sciabola è il corpo dalla cintura in su, braccia e testa comprese.
Uno sport storico
L’attuale scherma agonistica nasce dall’evoluzione dell’arte del combattimento con la spada dei
circoli ufficiali dell’Ottocento e dei primi del Novecento: in questi ambienti si praticava una
scherma da allenamento che in seguito fu aperta anche alle donne con l’introduzione di
un’arma più leggera, il fioretto (l’arma prende il nome dallo speciale bottone a forma di piccolo
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fiore che veniva applicato in tempi storici sulla punta per proteggersi in allenamento da
eventuali ferite).
La sciabola, invece, era l’arma usata in cavalleria perché la lama ricurva permetteva di colpire
con un punto di impatto sempre perpendicolare rispetto al taglio (dall’utilizzo di questa arma a
cavallo deriva la definizione del bersaglio, che è appunto la parte superiore
del corpo).
Uno sport per tutta la vita
La scherma è uno sport molto adatto ai bambini, che possono iniziare a praticarlo a partire già
dai cinque/sei anni d’età.
Non è necessario possedere caratteristiche fisiche specifiche e per questo motivo è uno sport
che va bene per tutti e, importantissimo, può essere praticato per tutta la vita.
Uno sport anaerobico
E’ un’attività anaerobica, dove la prestazione è molto intensa e limitata nel tempo (la durata
massima di un assalto - così si chiama l’incontro schermistico - è di nove minuti, divisi in tre
frazioni da tre minuti ciascuna), che sviluppa doti di agilità e destrezza.
Uno sport tecnico
Alla base della scherma c’è un triangolo fondamentale: tempo-misura-velocità.
Giocando su questo triangolo, che è il determinante di ogni gesto atletico, anche chi è meno
veloce ma ha una migliore scelta di tempo, ad esempio, riesce ad essere superiore a un
avversario più veloce.
La scherma è uno sport individuale dove gli incontri avvengono sempre tra due atleti (tiratori).
Esistono, inoltre, le gare a squadre che apparentemente sono la sommatorie di incontri singoli
ma che nella realtà richiedono un notevole spirito di aggregazione, strategie dedicate e tattiche
mirate.
Gli assalti si svolgono su particolari strutture in materiale metallico (pedane), della lunghezza di
almeno 14 metri (fino ad un massimo di 18 metri) e della larghezza di minimo 1 metro, massimo
2 metri.
Uno sport di testa
La scherma esalta la percezione dell’azione altrui per elaborare ed eseguire una risposta che
non può essere stereotipata.
Non c’è, una singola caratteristica fisica che possa dominare e, quindi, non c’è doping che
tenga.
Ne consegue che non esiste un preciso tipo fisico di schermidore ma un tipo mentale.
Uno sport caratteriale
Il fiorettista sta a metà tra lo sciabolatore e lo spadista.
Lo sciabolatore è un ‘caciarone’, la mette giù dura, è un po’ sbruffone, è un entusiasta. Lo
spadista è più introverso, un po’ chiuso, serio.
Sarà l’arma praticata a indirizzare il carattere o piuttosto sono le caratteristiche caratteriali a
selezionare l’appartenenza a un arma?
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Uno sport maestrale
Il maestro ha un ruolo fondamentale nella formazione degli allievi, non è un semplice allenatore.
La relazione che si viene a instaurare è unica e diversa da caso a caso. Diventa quasi una
simbiosi che prosegue sul filo della lama.
L’atleta è un libro aperto per il suo maestro: dal modo in cui l’atleta sale in pedana e si mette in
guardia, il maestro ha già capito se la giornata è diritta o storta, se l’atleta è sereno oppure
nervoso.
Uno sport da scegliere perché…
si pratica con un forte senso della disciplina, costringe al confronto e abitua a gestire le
emozioni e la tensione.
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