Rassegna stampa Capitani dell`Anno 2016

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Rassegna stampa Capitani dell`Anno 2016
24 Settembre 2016
••
6
CRONACA PISA
MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2016
IL FRONTE ECONOMICO
NEL 2017 IL VENTENNALE
FONDATA NEL 1997 COME AZIENDA FAMILIARE,
ABIOGEN È OGGI UNA REALTÀ CHE MANTIENE
SALDAMENTE QUESTA CONNOTAZIONE, MA HA UNA
VISIONE DI FORTE VOCAZIONE INTERNAZIONALE
Massimo Di Martino
tra i «Capitani
dell’anno 2016»
In breve
La riforma costituzionale
illustrata dal professor
Emanuele Rossi
Premiato l’ad di Abiogen Pharma
MASSIMO Di Martino, presidente e ad di Abiogen Pharma, ha
ricevuto il titolo di Capitani
dell’anno 2016 Toscana , premio
nato 21 anni fa per rendere omaggio agli imprenditori italiani che,
più di altri, hanno dettato i ritmi
della crescita. La cerimonia di
premiazione si è tenuta nella prestigiosa sede del Castello di Poppiano di Montespertoli. Abiogen
Pharma, che nel 2017 si appresta
a festeggiare il proprio ventennale, pur essendo giovane, affonda
le sue radici nella storia della farmaceutica italiana fin dal 1917,
anno di fondazione dell’Istituto
Galenico, poi Istituto Gentili, da
parte del Commendatore Alfredo
Gentili. La data di rinascita è il
1997 quando l’Istituto Gentili,
viene venduta a Merck Sharp &
Dhome e Massimo Di Martino,
pronipote del fondatore, costituisce Abiogen Pharma, con l’obiettivo di mantenere vivo il frutto di
quasi cent’anni di impegno da
parte della famiglia.
«ESSERE fra i Capitani dell’an-
San Giusto
Massimo
Di Martino
Abbiamo scelto
di privilegiare la crescita
organica e non
le acquisizioni
no 2016, al fianco di alcuni dei
più noti imprenditori toscani e
Italiani – dichiara Massimo Di
Martino – conferma come la strada intrapresa da Abiogen Pharma
sia quella giusta. Questo premio,
infatti, evidenzia come il nostro
sviluppo abbia solide basi, perché
abbiamo scelto di privilegiare la
crescita organica e non le acquisizioni, garantendo all’Azienda
una crescita a doppia cifra nell’ultimo triennio, con oltre il 13% anno su anno. Il nostro modello di
business, innovativo e flessibile,
si basa sull’eccellenza della professionalità delle nostre persone, grazie alle quali siamo realmente
IMPRENDITORE
Massimo Di Martino (a sinistra) riceve l’ambito riconoscimento
competitivi sul mercato globale
dei farmaci».
CON questo riconoscimento,
Abiogen Pharma consolida un
percorso di successo che, negli ultimi anni, l’ha vista più volte premiata sia per le performance economiche, certificate dal Rating
Cribis D&B 1, con la nomina ad
eccellenza italiana in occasione
dell’Osservatorio PMI 2015/2016,
sia per l’attività innovativa e per il
particolare modello competitivo,
e con i riconoscimenti conferiti
direttamente a Di Martino, nominato prima Cavaliere della Repubblica Italiana e successivamente
Commendatore. Abiogen Pharma nel 2015 ha registrato un incremento del fatturato, rispetto al
2014, del 14% circa e un incremento medio nel triennio 2013 –
15 (CAGR) del +13,28%. Da segnalare inoltre l’incremento dei
ricavi dell’area Marketing e Vendite (+14%) e i ricavi dell’area
Contract Manufacturing, che evidenziano una decisa inversione
di tendenza (+17%) dopo che
l’esercizio 2014 aveva fatto registrare una lieve flessione in un settore i cui ricavi sono influenzati
dal tipo di produzione (full service o semilavorato) e dalle dinamiche commerciali dei partner.
«L’ ABC della Riforma.
Proviamo a capirci
qualcosa». E il tema
dell incontro promosso dalle
Acli stasera alle 21.15 nell ex
Convento dei Cappuccini.
Tommaso Strambi
intervisterà il professor
Emanuele Rossi, docente di
Diritto costituzionale alla
Scuola Superiore Sant Anna.
Decostruzione
della famiglia e
restrizione delle libertà
Cisanello
IL COMITATO per il NO
costituito dal Comitato
«Difendiamo i Nostri Figli»
organizza per stasera alle
21.15 all Hotel S. Ranieri
l incontro «Le ragioni del
NO: dalla decostruzione
della famiglia alla restrizione
delle libertà democratiche»
interviene l avvocato Simone
Pillon.
OGGI | 26 SETTEMBRE 2016 09:54
Massimo Di Martino tra i Capitani 2016
per la Toscana
Il presidente e amministratore delegato del gruppo farmaceutico con sede a Pisa
Abiogen Pharma, Massimo Di Martino (nella foto) ha ricevuto il titolo di "Capitani
dell'anno 2016 Toscana", premio nato 21 anni fa (e organizzato da Editutto con
Consultinvest) per rendere omaggio agli imprenditori italiani che, più di altri, hanno
dettato i ritmi della crescita.
«Essere tra i Capitani dell'anno 2016 - dice Di Martino - conferma come la strada
intrapresa da Abiogen Pharma sia quella giusta. Questo premio, infatti, evidenzia
come il nostro sviluppo abbia solide basi, perché abbiamo scelto di privilegiare la
crescita organica e non le acquisizioni. L'azienda è cresciuta a doppia cifra nell'ultimo
triennio, con oltre il 13% anno su anno. Il nostro modello di business, innovativo e
flessibile, si basa sull'eccellenza della professionalità delle persone, grazie alle quali
siamo realmente competitivi sul mercato globale dei farmaci».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
26/09/2016 12:17
Sito Web
aboutpharma.com
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
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26/09/2016 12:17
Sito Web
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A Massimo Di Martino
(Abiogen) premio Capitani
dell'Anno
Massimo Di Martino, presidente e AD di Abiogen Pharma, ha ricevuto il titolo di
Capita i dell’a o
Tosca a , pre io ato
a i fa per re dere o aggio
agli imprenditori italiani che, più di altri, hanno dettato i ritmi della crescita.
Il presidente e AD di Abiogen Pharma, è stato insignito del prestigioso premio, non
solo per le eccezio ali perfor a ce eco o iche dell’Azie da pisa a (
Milio i
di fatturato 2015), ma per aver saputo creare vero valore i veste do co
coraggio sul proprio territorio sia per lo sviluppo della ricerca scientifica, che per la
produzione dei farmaci, con un crescente impatto in termini di occupazione e di
posti di lavoro creati.
I Capitani della Toscana
premiati da Consultinvest
Nuovo sostenitore per il Premio che compie 21 anni. "Un’occasione preziosa afferma l'amministratore delegato Maurizio Vitolo - per dare ampio spazio e
visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento
nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di
diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Firenze, 25/09/2016 - 09:45 (economia) - L’Italia, nonostante tutto, è ancora uno dei posti
più belli dove progettare il futuro. Lo hanno testimoniato con discorsi e accenti diversi gli
imprenditori riuniti stamani al Castello di Poppiano di Montespertoli della famiglia
Guicciardini, per la tappa toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’. Un messaggio
imperniato ancora una volta
sull’ottimismo
con
gli
imprenditori
che
hanno
sottolineato l’importanza delle
idee e del coraggio, condizione
indispensabile per le tante realtà
sane e dinamiche del nostro Paese.
Pubblico delle grandi occasioni
per questa terza edizione toscana
del ‘Premio Capitani dell’Anno
2016’: il riconoscimento ideato 21
anni fa e condotto dal giornalista
Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air
Berlin, ha dato voce, nella storica dimora della famiglia Guicciardini, all’imprenditoria
toscana conosciuta in tutto il mondo. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni
come il marchese Piero Antinori (oggi coadiuvato nell’azienda vitivinicola dalle figlie
Albiera, Allegra e Alessia), ma anche l’emergente azienda apuana Tor Art (di Giacomo
Massari e Filippo Tincolini) già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis, in
particolare l'Arco di Trionfo di Palmira in scala 1 a 1 , ricostruito grazie alla robotica.
Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Pontetorto spa (la
famiglia Banci produce da oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen
Pharma guidata da Massimo Di Martino, ai primi posti nel panorama farmaceutico
nazionale o la fiorentina Chelini con il ‘capitano Gastone, noto marchio dell’arredamento di
lusso Made in Italy targata 1892, anche ‘gettonatissimi’ come lo IED Istituto Europeo
Design frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da studenti di
tutta Europa.
Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design),
rappresentata da Valerio Mazzei o come Ro.ial. srl guidata dall’ing. Romeo Romano (leader
in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di articoli monouso) sono state anche
realtà dove il passaggio generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi
Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging.
Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ ha voluto essere, ancora
una volta, una vetrina capace di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio
culturale. Tra i protagonisti di questa edizione toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei
principali interpreti della scena nazionale: Alessandro Cecchi, direttore di Casa Buonarroti,
Italo Marri, ideatore dell’Isola del Libro, l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’Isola
Maggiore del Lago Trasimeno e Paola Locchi che, con l’Antica Moleria Locchi, rinnova
una preziosa tradizione culturale e artigianale.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato con il
riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la Fondazione
Tommasino Bacciotti e allo Sport con l’omaggio al Circolo Golf Ugolino e al suo
Presidente Piero Montauti.
Uno speciale riconoscimento è stato attribuito a Youli Zhang della Zhuchao Investment
Group per aver promosso con successo importanti brand italiani in Cina.
“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori.
Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti
quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e
sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica
perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – ha
concluso l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci
cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti
giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”.
Un'azienda di Sinalunga tra i Capitani dell'anno
La 'Imballaggi alimentari'
premiata a Poppiano
Esistono imprese italiane dove entusiasmo e determinazione vincono la crisi ed alle volte questa vittoria
viene premiata. È il caso del riconoscimento "Capitani dell’anno ", nato ventun’ anni fa dalla mente di
Fabio Raffaelli, con l’intenzione di lodare ’imprenditori che si sono distinti e si sono dimostrati leader, in
questo caso meglio dire dei veri capitani, nel loro settore: “un premio al coraggio individuale prima ancora
che ai bilanci” secondo il suo ideatore.L’iniziativa composta di sei eventi è tornata il 24 Settembre in
Toscana, presso il castello di Poppiano: storica fortezza che racchiude a sua volta una storia imprenditoriale
dove grinta e innovazione hanno premiato l’attuale proprietario Ferdinando Guicciardini.
Sono stati premiati capitani dell’industria, della ricerca, della cultura, dello sport, della solidarietà e
della promozione del brand italiano all’estero. Dodici il numero totale dei premiati: tra loro anche
un’azienda senese, la Imballaggi Alimentari, specializzata nel packaging, con sede a Sinalunga ma un
rete distributiva che copre l’intera penisola. L'azienda guidata da Moreno Gamibini è stata premiata in
particolare come esempio di realtà dove il passaggio generazionale si è compiuto in modo efficace..
Tra gli altri a ricevere il riconoscimento la Marchesi Antinori, l’Antica Moleria Locchi, lo IED di Firenze
fino allo Zhuchao Investment Group, azienda che da oltre sedici anni promuove il brand italiano in Cina.
Una giornata di festa ma anche di confronto, di stimolo per coloro che partecipano e vedono una faccia
dell’Italia che di rado viene mostrata, tantomeno premiata.
Il Premio Capitani dell’Anno è sostenuto da Consultinvest con la collaborazione di ADACI e Air
Berlin
Un'azienda di Sinalunga
tra i Capitani dell'anno 2016
Pubblicato il 23 settembre 2016
Domani a Poppiano la consegna dei riconoscimenti
Esistono imprese italiane dove entusiasmo e determinazione vincono la crisi ed
alle volte questa vittoria viene premiata. È il caso del riconoscimento "Capitani
dell’anno ", nato ventun’ anni fa dalla mente di Fabio Raffaelli, con l’intenzione di
lodare ’imprenditori che si sono distinti e si sono dimostrati leader, in questo caso
meglio dire dei veri capitani, nel loro settore: “un premio al coraggio individuale
prima ancora che ai bilanci” secondo il suo ideatore.
L’iniziativa , sostenuta da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin
e composta di sei eventi torna il 24 Settembre in Toscana, presso il castello di
Poppiano: storica fortezza che racchiude a sua volta una storia imprenditoriale dove
grinta e innovazione hanno premiato l’attuale proprietario Ferdinando Guicciardini.
Saranno premiati capitani dell’industria, della ricerca, della cultura, dello sport,
della solidarietà e della promozione del brand italiano all’estero. Dodici il numero
totale dei premiati: tra loro anche un’azienda senese, la Imballaggi Alimentari,
specializzata nel packaging, con sede a Sinalunga ma un rete distributiva che copre
l’intera penisola. Tra gli altri a ricevere il riconoscimento la Marchesi Antinori,
l’Antica Moleria Locchi, lo IED di Firenze fino allo Zhuchao Investment Group,
azienda che da oltre sedici anni promuove brand italiani in Cina.
Una giornata di festa ma anche di confronto, di stimolo per coloro che partecipano e
vedono una faccia dell’Italia che di rado viene mostrata, tantomeno premiata.
Il cortonese Italo Marri vince
il Premio Capitani dell'Anno 2016
L’Italia, nonostante tutto, è ancora uno dei posti più belli dove progettare il futuro. Lo hanno testimoniato con
discorsi e accenti diversi gli imprenditori riuniti stamani al Castello di Poppiano di Montespertoli della famiglia
Guicciardini, per la tappa toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’. Un messaggio imperniato ancora una
volta sull’ottimismo con gli imprenditori che hanno sottolineato l’importanza delle idee e del coraggio, condizione
indispensabile per le tante realtà sane e dinamiche del nostro Paese. Pubblico delle grandi occasioni per questa
terza edizione toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’: il riconoscimento ideato 21 anni fa e condotto dal
giornalista Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, ha dato
voce, nella storica dimora della famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto il mondo.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il marchese Piero Antinori (oggi coadiuvato
nell’azienda vitivinicola dalle figlie Albiera, Allegra e Alessia), ma anche l’emergente azienda apuana Tor Art (di
Giacomo Massari e Filippo Tincolini) già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis, in particolare l'Arco di
Trionfo di Palmira in scala 1 a 1 , ricostruito grazie alla robotica.
Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Pontetorto spa (la famiglia Banci produce da
oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo Di Martino, ai
primi posti nel panorama farmaceutico nazionale o la fiorentina Chelini con il ‘capitano Gastone, noto marchio
dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche ‘gettonatissimi’ come lo IED Istituto Europeo Design
frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da studenti di tutta Europa.
Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design), rappresentata da Valerio
Mazzei o come Ro.ial. srl guidata dall’ing. Romeo Romano (leader in Italia e tra le prime in Europa nella
produzione di articoli monouso) sono state anche realtà dove il passaggio generazionale si è concluso felicemente
come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging.
Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ ha voluto essere, ancora una volta, una vetrina
capace di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione
toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena nazionale: Alessandro Cecchi, direttore di
Casa Buonarroti, Italo Marri, ideatore dell’Isola del Libro, l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’Isola
Maggiore del Lago Trasimeno e Paola Locchi che, con l’Antica Moleria Locchi, rinnova una preziosa tradizione
culturale e artigianale.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato con il riconoscimento, meritatissimo,
a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la Fondazione Tommasino Bacciotti e allo Sport con l’omaggio al
Circolo Golf Ugolino e al suo Presidente Piero Montauti.
Uno speciale riconoscimento è stato attribuito a Youli Zhang della Zhuchao Investment Group per aver promosso
con successo importanti brand italiani in Cina.
“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al
coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno
rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro
una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – ha
concluso l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si
può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno
affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa
iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia
che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie
imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che
permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
CAPITANI DELL’ANNO
6
PREMIO ALLA PONTETORTO
27 settembre 2016
Matteo Grazzini
E la Po teto to u a delle vi it i i del p e io Capita i
6, asseg ato alle azie de più di a i he
dell i p e dito ia italia a. L azie da del dist etto p atese ha a olto a he i o pli e ti del si da o di
Montemu lo, dove Po teto to ha i p op i sta ili e ti: “o o davve o olto o te to – ha detto Mauro
Lorenzini – he u azie da del ost o dist etto i dust iale i eva uesto p estigioso i o os i e to, he
premia le realtà imprenditoriali più sane e dinamiche dell Italia. La Po teto to è u a delle azie de
storiche del territorio, che sta crescendo, di generazione in generazione, grazie al lavoro, alla tenacia e
alla lungimiranza dei fratelli Banci. Come sindaco di Montemurlo sono orgoglioso e fiero di avere sul mio
te ito io i p e dito i e azie de o uesto d a d e elle za. C edo he a Mo te u lo la Po teto to
a ia t ovato l hu us giusto el uale es e e e sviluppa si e pe oi app ese ta u va to ed u
otivo d o goglio. Co pli e ti du ue ai f atelli Ba i per i risultati ottenuti in questi anni e per i
t agua di he a o a li atte do o .
T a gli alt i p e iati l ad di A ioge Pha a di Pisa Massi o Di Ma ti o; Italo Ma i ideato e e fo dato e
dell Isola del Li o T asi e o; la fio e ti a Cheli i o il apita o Gasto e, a hio dell a eda e to di
lusso made in Italy: lo IED (Istituto Europeo Design) di Firenze; Edra spa; RO.IAL (produzione di articoli
monouso) e la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging.
La Toscana brilla con i suoi Capitani
2016
Cre a to: Ma rte dì, 20 S e tte mbre 2016 21:30
Un m e s s a g g io d i o ttim is m o . Una ma nife s ta zione ca pa ce di sottoline a re l’importanza delle idee e del
coraggio, nata con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamichedel
nos troP a e s e . Que s ta la mis sion de l ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’, che s a b a to 24 s e tte m b re , a lle
o re 10 e 15, ne lla pre s tigiosa s e de de l Ca s te llo d i P o p p ia no di Monte spe rtoli, ritorne rà pe r la te rza
volta in Tosca na . Il pre mio ide a to 21 a nni fa e condotto da l giorna lis ta Fa b io Ra ffa e lli, con il s upporto
di Co n s u ltin ve s t e la colla bora zione di ADACI e Air Be rlin , da rà voce , ne lla s torica dimora de lla
famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto il mondo. Personaggi che non hanno
bisogno di pre se nta zioni come il ma rche s e P ie ro An tin o ri (oggi coadiuvato nell’azienda vitivinicola
da lle figlie Alb ie ra , Alle g ra e Ale s s ia ), ma anche l’emergente azienda apuana To r Art (di Gia c o m o
Ma s s a ri e Filip p o Tin c o lin i) già a l la voro pe r ricre a re le ope re dis trutte da ll'Is is , in pa rticola re l'a rco di
Trionfo di P a lmira in s ca la 1 a 1 , ricos truito gra zie a lla robotica .
P rota gonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la P o n te to rto s p a (la fa miglia Ba n c i
produce da oltre me zzo s e colo te s s uti di a ltis sima qua lità ), la pisa na Ab io g e n P h a rm a guida ta da
Ma s s imo Di Ma rtin o , a i primi pos ti ne l pa nora ma fa rma ce utico na ziona le o la fiore ntina Ch e lin i con il
‘capitano Ga s to n e , noto marchio dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche
‘gettonatissimi’ come lo IED Is titu to Eu ro p e o De s ig n fre que nta to, ne lla s ua s e de fiorentina guida ta da
Ale s s a n d ro Co lo m b o , da s tude nti di tutta Europa .
Acca nto a giga nti come Ed ra s p a (da 25 a nni prota gonis ta ne l mondo de l de s ign), che s a rà
ra ppre se nta ta da Va le rio Ma zze i o come RO.IAL guida ta da Ro m e o Ro m a n o (le a de r in Ita lia e tra le
prime in Europa ne lla produzione di a rticoli monous o) trove remo a nche re a ltà dove il pa s s a ggio
ge ne ra ziona le s i è conclus o fe lice me nte come la Im b a lla g g i Alim e n ta ri guida ta da Mo re n o Ga m b in i,
s pe cia lizza ta ne l pa cka ging.
Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ vuole essere a nche una ve trina ca pa ce
di va lorizza re una pa rte importa nte de l nos tro pa trimonio cultura le . Tra i prota gonis ti di que s ta e dizione
toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena nazionale: Ale s s a n d ro Ce c c h i,
dire ttore di Ca s a Bu o n a rro ti, Ita lo Ma rri, ideatore dell’Is o la d e l Lib ro , l’iniziativa che da quattro anni
ravviva l’ìsola Maggiore del Lago Trasimeno e P a o la Lo c c h i che, con l’An tic a Mo le ria Lo c c h i, rinnova
una pre zios a tra dizione cultura le e a rtigia na le .
S pa zio, come in tutte le e dizioni de l P re mio, a lla S o lid a rie tà e a l vo lo n ta ria to con il riconos cime nto,
me rita tiss imo, a P a o lo Ba c c io tti pe r a ve r promos s o a l me glio la Fo n d a zio n e To m ma s in o Ba c c io tti e
a llo S p o rt con l’omaggio al Circo lo Go lf Ug o lin o e a l s uo P re side nte P ie ro Mo n ta u ti.
Uno s pe cia le riconos cime nto ve rrà a ttribuito a Yo u li Zh a n g de lla Zh u c h a o In ve s tm e n t Gro u p pe r
a ve r promos s o con s ucce s s o importa nti bra nd ita lia ni in Cina .
“Ogni nostro evento – a ffe rma Ra ffa e lli – pa rla a lla gra nde ma ggioranza de gli imprenditori. Un premio
al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti que gli impre nditori che
ogni giorno ris chia no de l proprio, offre ndo pos ti di la voro e s viluppa ndo innova zione te cnologica .
P e rs one che lotta no contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre
più compe titivo. Na tura lme nte - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci
in fa ccia e dirci cos a non va e come si può migliorare , oltre a d una grande e spe rie nza dire tta pe r i ta nti
giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichia ra Ma u rizio Vito lo , a mminis tra tore de le ga to di Co n s u ltin ve s t – di s os te ne re
que s ta inizia tiva che , in ognuno de i s e i e ve nti, dà spa zio a ll’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti
di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e
vis ibilità a s torie impre nditoria li, come la nos tra , con un forte ra dica me nto ne l te rritorio e , a l te m po
stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
I cinesi sbarcano per aiutare
le eccellenze della Toscana
A Capitani dell’Anno premiato anche Youli Zhang
che promuove ad oriente i grandi brand di qualità italiani
Firenze: I cinesi sbarcano tra le eccellenze della Toscana. “Per me è un sogno. Fantastico
essere qui, un sogno ancor più grande quello di essere premiato accanto a tanti
imprenditori di successo”. Mr.Youli Zhang è sinceramente emozionato e l’interprete fa
fatica a trasmettere pienamente e compiutamente il suo stato d’animo. E’ uno dei premiati
della terza edizione del Premio Capitani dell’Anno Toscana: per una volta i cinesi non
sono venuti per prendere spunto ma per aiutare le imprese toscane. La ZHUCHAO
INVESTMENT GROUP, infatti, costituita 17 anni fa si è specializzata nella
commercializzazione di importanti brand italiani legati al mondo dell’edilizia e
dell’arredamento: caso simbolo quello di Imola Ceramica, oggi primo marchio di piastrelle
di importazione in Cina. Il gruppo ha costruito una fittissima rete di distribuzione nel
mercato cinese, diffondendo nel territorio la qualità dei prodotti italiani. E’ tutto uno
scambiarsi biglietti da visita, nelle sale del Castello di Poppiano a Montespertoli) con la
gentilezza tipica degli orientali ma anche la ‘grinta’ di un team che è arrivato da Milano
(sono in dieci) e non perde mai di vista la ‘mission’: fare affari e portare anche i toscani a
fare affari. Perché la Cina è grande e un grande mercato ha bisogno sì di numeri ma
anche di qualità e, appunto, di eccellenze.
E di ‘primi della classe’ è piena questa terza edizione del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’,
il riconoscimento ideato 21 anni fa e condotto dal giornalista Fabio Raffaelli, con il
supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, che ha dato voce,
nella storica dimora della famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto
il
mondo.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il marchese Piero Antinori (oggi
coadiuvato nell’azienda vitivinicola dalle figlie Albiera, Allegra e Alessia), ma anche
l’emergente azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) già al lavoro
per ricreare le opere distrutte dall'Isis, in particolare l'Arco di Trionfo di Palmira in scala 1 a
1 , ricostruito grazie alla robotica. Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà
consolidate come la Pontetorto spa (la famiglia Banci produce da oltre mezzo secolo
tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo Di Martino, ai
primi posti nel panorama farmaceutico nazionale o la fiorentina Chelini con il ‘capitano
Gastone, noto marchio dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche
‘gettonatissimi’ come lo IED Istituto Europeo Design frequentato, nella sua sede fiorentina
guidata da Alessandro Colombo, da studenti di tutta Europa. Accanto a giganti come Edra
spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design), rappresentata da Valerio Mazzei o
come Ro.ial. srl guidata dall’ing. Romeo Romano (leader in Italia e tra le prime in Europa
nella produzione di articoli monouso) sono state anche realtà dove il passaggio
generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno
Gambini, specializzata nel packaging.
Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’, così apprezzato verrebbe
da dire anche dagli amici cinesi, ha voluto essere, ancora una volta, una vetrina capace di
valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di
questa edizione toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena
nazionale: Alessandro Cecchi, direttore di Casa Buonarroti, Italo Marri, ideatore dell’ Isola
del Libro, l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’Isola Maggiore del Lago Trasimeno e
Paola Locchi che, con l’ Antica Moleria Locchi, rinnova una preziosa tradizione culturale e
artigianale. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato
con il riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la
Fondazione Tommasino Bacciotti e allo Sport con l’omaggio al Circolo Golf Ugolino e al
suo Presidente Piero Montauti.
“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori.
Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti
quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e
sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica
perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente –
ha concluso l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci
cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti
giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di
sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto
profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione
preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un
forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di
diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Isola del Libro, Italo Marri
p e iato apita o dell a o
6 sessio e ultu a
P e io Capita i dell’A o
6
Tos a a’ è u p e io ideato
anni fa e condotto dal giornalista
Fabio Raffaelli, con il supporto di
Consultinvest e la collaborazione
di ADACI e Air Berlin che
uest’a o ha aggiu to a he
l’U
ia. Nella sessio e ultu a
infatti è stato premiato Italo
Marri ideatore e fondatore
dell’Isola del Li o T asi e o.
P otago isti dell edizio e
6, a a to a ealtà o solidate o e la Po teto to spa (la famiglia Banci
produce da oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo
Di Ma ti o, ai p i i posti el pa o a a fa a euti o azio ale o la fio e ti a Cheli i o il apita o
Gastone, noto marchio dell a eda e to di lusso Made i Italy ta gata
, a he getto atissi i o e lo
IED Istituto Europeo Design frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da
studenti di tutta Europa. Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design),
che sarà rappresentata da Valerio Mazzei o come RO.IAL guidata da Romeo Romano (leader in Italia e tra le
prime in Europa nella produzione di articoli monouso) troveremo anche realtà dove il passaggio
generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini,
specializzata nel packaging.
G a de i p e dito ia e o solo: il P e io Capita i dell A o vuole esse e a he u a vet i a apa e di
valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione
tos a a
6 dei Capita i al u i dei p i ipali i te p eti della s e a azio ale: Alessa d o Ce hi,
di etto e di Casa Buo a oti, Italo Ma i, ideato e dell Isola del Li o, l i iziativa he da quattro anni ravviva
l Isola Maggio e del Lago T asi e o e Paola Lo hi he, o l A ti a Mole ia Lo hi, i ova u a p eziosa
tradizione culturale e artigianale. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al
volontariato con il riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la
Fo dazio e To
asi o Ba iotti e allo “po t o l o aggio al Ci olo Golf Ugoli o e al suo P eside te Pie o
Montauti. Uno speciale riconoscimento verrà attribuito a Youli Zhang della Zhuchao Investment Group per
aver promosso con successo importanti brand italiani in Cina.
Og i ost o eve to – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al
coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pu li o g azie a tutti uegli i p e dito i he og i
giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che
lotta o o t o u a isi e o o i a pe du a te all i te o di u
o testo di e ato se p e più
competitivo. Naturalmente – o lude l o ga izzato e – il P e io è a he u o asio e pe gua da i i
faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani
he ad og i edizio e dei Capita i ha o affollato la sala . “ia o o gogliosi – dichiara Maurizio Vitolo,
amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà
spazio all i p e dito ia di alto p ofilo, sia he si t atti di i dust ia, sia he si parli di cultura o di ricerca.
U o asio e p eziosa pe da e a pio spazio e visi ilità a sto ie i p e dito iali, o e la ost a, o u
forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere
u offe ta di p odotti e se vizi d e elle za .
Questi i vincitori del PREMIO CAPITANI 2016 TOSCANA
Marchese Piero Antinori
MARCHESI ANTINORI spa
Valerio Mazzei
EDRA spa
Famiglia Banci
PONTETORTO spa
Romeo Romano
RO.IAL
Massimo Di Martino
ABIOGEN PHARMA SPA
Giacomo Massari
Filippo Tincolini
TOR ART
Gastone Chelini
CHELINI
Alessandro Colombo
IED Istituto Europeo Design
Moreno Gambini
IMBALLAGGI ALIMENTARI
CAPITANI DELL ANNO CULTU‘A
Alessandro Cecchi
CASA BUONARROTI
Paola Locchi
ANTICA MOLERIA LOCCHI
Italo Marri
ISOLA DEL LIBRO
CAPITANI DELL ANNO “OLIDA‘IETA
Paolo Bacciotti
FONDAZIONE TOMMASINO BACCIOTTI
CAPITANI DELL ANNO “PO‘T
Piero Montauti
CIRCOLO GOLF UGOLINO
CAPITANI DELL ANNO P‘OMOZIONE DEI B‘AND ITALIANI
Mr. Youli Zhang
ZHUCHAO INVESTMENT GROUP
AGLIANA
L'azienda Ro.ial. srl ha ricevuto il premio
"Capitani dell’anno Toscana 2016"
-

L'azienda Ro.ial. srl di Agliana ha ricevuto nei giorni scorsi il premio "Capitani dell’anno
Toscana 2016": si tratta di un riconoscimento che va a grandi realtà, ma che vuole mettere in
luce anche il meglio della Toscana che produce per il mondo intero.
La Ro.ial è un’azienda che produce articoli monouso in tessuto non tessuto e carta a secco e si
rivolge al mercato nazionale e internazionale nei settori professionali della ristorazione, del
sanitario e all’importante mercato dell’estetica e benessere, in continua espansione.
L’azienda, attiva nel territorio dal 1994 conta 85 dipendenti: rispetto della natura e
dell’ambiente rientrano nella sua mission, tanto che anche il processo industriale di
produzione si svolge utilizzando esclusivamente energia pulita, generata dall’energia solare
con impianti fotovoltaici di ultima generazione, installati sui tetti degli stabilimenti su una
superficie di 22mila metri quadrati.
Il premio, realizzato da Editutto con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI
e Air Berlin è stato ritirato da Romeo Romano, amministratore e titolare dell’azienda insieme
alla moglie Cristina Ialini, durante la cerimonia svoltasi pochi giorni fa a Montespertoli.
Anche un'azienda di Bettolle
tra i "Capitani dell'anno"
Capitani dell’Anno Toscana parla anche di noi con un’Azienda di Bettolle.
L'iniziativa, realizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest e la
collaborazione di ADACI e Air Berlin, è tornata il 24 Settembre in Toscana,
presso il castello di Poppiano: storica fortezza che racchiude a sua volta una
storia imprenditoriale dove grinta e innovazione hanno premiato l'attuale
proprietario Ferdinando Guicciardini. Sono stati premiati capitani
dell'industria, della ricerca, della cultura, dello sport, della solidarietà e della
promozione del brand italiano all'estero. Dodici il numero totale dei premiati:
tra loro anche l'azienda di Sinalunga di imballaggi alimentari, specializzata
nel packaging che una rete distributiva che copre l'intera penisola.
L'azienda è guidata da Moreno Gambini di Bettolle ed è stata premiata in
particolare come esempio di realtà dove il passaggio generazionale si è
compiuto in modo efficace.
L'azienda impiega circa 25 persone, oltre ai rappresentanti in giro per l'Italia,
con più di 15 milioni di pezzi venduti ogni anno puntando sempre alla qualità,
requisito indispensabile per questo settore.
1 Ottobre 2016
Cronaca
A Bollate un'altra "stella" per "InGalera",
il ristorante dentro il carcere
Prestigioso riconoscimento per il ristorante
aperto il 26 ottobre 2015 nel carcere di Bollate
di ROBERTA RAMPINI
Bollate (Milano), 10 ottobre 2016 - Prestigioso riconoscimento per il ristorante "InGalera" aperto il 26
ottobre 2015 nel carcere di Bollate. Nei giorni scorsi il ristorante è stato insignito del premio Capitani
dell’Anno Milano
6. Il i o os i e to è stato asseg ato dalla Giu ia pe "l’alto valo e so iale
dell’i iziativa". Questa la otivazio e del p estigioso p e io ato a Bolog a
a i fa da u ’idea del
giornalista ed editore Fabio Raffaelli: "InGalera è un ristorante ma soprattutto un progetto che ha saputo
abbattere il muro di pregiudizi legati alla capacità dei detenuti di sapersi riscattare. Seguiti da uno chef e un
maître professionisti, i detenuti imparano o hanno già imparato a lavorare i cibi e sanno sorprendere i
clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il ristorante nasce per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la
possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, un percorso di formazione professionale e
responsabilizzazione, mettendoli in rapporto con il mercato, il mondo del lavoro e la società civile". A
ritirare il premio, Silvia Polleri, presidente della cooperativa di catering Abc La Sapienza a Tavola, che dal
2004 lavora con i detenuti nel settore della ristorazione e ideatrice del progetto.
"Un premio è la concretizzazione della gioia e della convinzione di chi ci ha scelto, è un riconoscimento alla
fati a, all’i peg o pe aggiu ge e u o iettivo - dichiara la Polleri - simbolicamente io rappresento la
tenacia ed il coraggio delle molte persone che insieme, liberi e reclusi, hanno voluto la realizzazione di
uesto p ogetto, o divido o tutti uesto o o e". Si t atta du ue dell’e esi o i o os i e to pe il
isto a te so iale he off e u ’oppo tu ità o eta di ei se i e to so iale ai dete uti e app ese ta u a
finestra sul carcere per chi sta fuori. Nei mesi scorsi del ristorante ne aveva parlato anche il New York Times
o u epo tage dell’i viato Ji Ya dley he aveva defi ito Silvia Polle i "visio a ia" e i o os iuto he si
t attava di "u t io fo ve tigi oso". U a s o
essa vi ta all’i te o del a e e all’ava gua dia pe il
trattamento dei detenuti, dove ogni sera è tutto esaurito.
Milano, 30 settembre 2016 - 12:43
Ospedali per i profughi tibetani
Premiata l’Onlus Woeser Chiara Luce
Ai volontari il riconoscimento «Capitani dell’anno»: hanno
organizzato punti nascita
e dispensari nei campi in India dove vivono due milioni di
persone, in esilio dal 1959
di Laura Cuppini
Una foto scattata in Tibet dai volontari dell’Associazione Woeser Chiara Luce
Woeser in tibetano significa “chiara luce”. Così il Dalai Lama ha definito, ormai dieci
anni fa, il progetto di un gruppo di volontari innamorati del popolo che vive esiliato
in India dopo l’invasione del Tibet da parte della Cina nel 1959. Da allora quei
volontari fanno parte dell’Associazione Woeser Chiara Luce Onlus, che il 1°
ottobre riceverà, a Palazzo Sormani a Milano, il premio “Capitani dell’anno”,
riservato a chi, partendo da una piccola realtà, raggiunge grandi obiettivi. Un
ospedale, diversi punti nascita, depuratori per acqua, scuola bus e persino un
acquedotto: questi sono i progetti che l’associazione è riuscita a realizzare, grazie alla
donazioni, nei numerosi campi profughi dove vivono più di due milioni di tibetani,
sparsi in tutta l’India. Inoltre i volontari promuovono le adozioni a distanza di
bambini e anziani.
Ospedali e depuratori d’acqua
«Per me tutto è cominciato nel 1998, quando ho adottato a distanza una bimba
tibetana che aveva la stessa età del mio primo figlio. Volevo che crescessero restando
in contatto tra loro - spiega Raffaella Chionna, ginecologa all’Ospedale San Raffaele
di Milano e presidente dell’associazione -. Poi sono stata invitata a recarmi in un
campo profughi per organizzare un punto nascita e mi sono letteralmente innamorata
del popolo tibetano». Dell’associazione fanno parte 11 volontari e i progetti vengono
realizzati esclusivamente grazie alle donazioni. «I tibetani hanno bisogno di
infrastrutture, ospedali, depuratori d’acqua... Non hanno alcuna necessità di personale
formato perché hanno un livello culturale molto elevato e non di rado arrivano alla
laurea. Le scuole organizzate nei campi profughi sono di ottimo livello e a tutti i
bambini è garantita un’istruzione, anche grazie all’impegno della sorella del Dalai
Lama. Sul fronte educativo, noi abbiamo soltanto fornito degli scuolabus per
permettere a coloro che abitano più distanti di frequentare le lezioni senza problemi».
Rete affidabile di collaboratori
L’ambito di lavoro dei volontari è principalmente quello legato alla salute. «Anche in
questo caso non serve portare là personale, perché possono contare come dicevo su
professionisti di alto livello, anche sanitari - prosegue Chionna -. Mancano però
completamente di infrastrutture e di welfare, per cui chi è malato non ha diritto ad
alcun tipo di assistenza, se non a pagamento. Ecco perché abbiamo costruito un
ospedale a Orissa e diversi dispensari, punti nascita e centri di isolamento per i malati
di tubercolosi nelle zone di Karnataka, Sikkim e Darjeeling. Nel campo profughi di
Ravangla, in Sikkim, siamo riusciti a costruire un acquedotto per portare acqua pulita
fin dentro le case. Uno dei principale problemi sanitari è infatti la difficoltà ad
accedere all’acqua purificata. Tutti i nostri progetti vengono finanziati da noi ma
realizzati da personale del luogo, abbiamo una rete molto affidabile di collaboratori
tibetani; quindi vengono presi in carico dal governo in esilio, perché le attività
possano proseguire. Negli ospedali e nei punti nascita è sempre presente un medico
tibetano che propone la medicina tradizionale (fitoterapica), accanto a quella
convenzionale».
Donazioni, tornei e mercatini
La raccolta fondi si svolge invece in Italia, attraverso donazioni, lotterie, serate,
tornei sportivi e mercatini in cui viene venduto artigianato tibetano: oggetti di
meditazione, campane buddhiste, piccoli gioielli, sciarpe, coperte. «In questi anni la
sensibilità e disponibilità delle persone che abbiamo incontrato ci ha permesso di
rendere concrete le necessità più impellenti del popolo tibetano in esilio e grazie al
sostegno di molti abbiamo realizzato numerosi progetti - dice Chionna -. Quest’anno
abbiamo avuto l’onore di ricevere il prestigioso premio dei “Capitani dell’anno”,
che rappresenta per noi un riconoscimento del nostro costante impegno verso
questo prezioso popolo ormai senza più una patria».
30 settembre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Capitani dell’Anno 2016, ecco milanesi
e lombardi eccellenti
Premiati, accanto alle grandi realtà dell’imprenditoria milanese, i dipendenti
della Patrolline che hanno salvato l’Azienda e i detenuti ‘stellati’ del progetto
InGalera del carcere di Bollate.
MILANO - I p i a fila, t a i p e dito i avigati e sta t up ai p i i vagiti, e a o lo o al g a o pleto, i
agazzi di Al avilla i p ovi ia di Co o he, di olpo e dopo u a vita da g ega i, ha o salvato l azie da,
riportandola con successo sul e ato. U
a ipolo di a di e tosi he, spi ti da i ovata passio e e
i fi ito e tusias o si so o se titi uasi i o ligo, a he o e "dove e o ale" ei o f o ti della
clientela, di non disperdere il know how acquisito (producono da sempre sofisti ati siste i d alla e
dando vita alla Patrolline Group Società Cooperativa. Un messaggio di ottimismo, il loro, che ben si è
sposato o la filosofia di Capita i dell A o, u a a ifestazio e ata
a i fa e apa e di sottoli ea e
l i po ta za delle idee e del o aggio, o l i te to di
dinamiche del nostro Paese.
ette e i lu e le ta te ealtà i p e dito iali sa e e
Il Premio, ideato e condotto dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la
collaborazione di ADACI e Air Berlin, ha dato voce ,nella storica location di Palazzo Sormani,
all i p e dito ia ila ese o os iuta i tutto il o do.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il conte Niccolò Branca, a capo di un impero
all i seg a del fa oso Fernet, ma anche intere famiglie come quella dei Panigada che da tre generazioni
produce, a San Colombano (fra la bassa pavese e la piana lodigiana) un vino prezioso e apprezzato che
porta il curioso nome di Banino.
P otago isti dell edizio e
6, ella “ala del Grechetto, accanto a realtà consolidate come la Almax di
Como (leader internazionale nell'ideazione e produzione di manichini, oggettistica e display) fondata dal
‘agio ie “ave io Cata ese o L E ola io guidata da F a o Be ga as hi og i gio o carichi profumati di
cosmetici partono alla volta di 5500 erboristerie e farmacie italiane, ma anche di negozi dei 5 continenti)
a ia o t ovato l i t ap e de za di Vitto io A d eis he ha po tato la Fluid-o-Tech (sistemi per il
trattamento dei fluidi) a diventare società globale con più di 200 dipendenti e lo sprint di Roberto Martone,
al timone della ICR spa (Industrie Cosmetiche Riunite) scelta da molti stilisti italiani, da Renato Balestra a
Nazareno Gabrielli, da Romeo Gigli a Nicola Trussardi e Gianni Versace.
G a de i p e dito ia e o solo: il P e io Capita i dell A o ha voluto esse e a he u a vet i a apa e
di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione
ila ese
6 dei Capita i uno dei principali interpreti della scena nazionale: Massimo Vitta Zelman da
anni alla guida di Skira Editore spa.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, meritatissimo, a Silvia Polleri,
ideatrice e animatrice del progetto del Ristorante InGalera presso il Carcere di Bollate, nato per offrire ai
carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro con un
percorso di formazione professionale e responsabilizzazione.
Altro momento clou della mattinata la premiazione delle importanti realtà legate al mondo della Ricerca e
del Volo ta iato. A o i ia e dalla Fo dazio e GIMBE eata ve ti a i fa pe iglio a e, t a l alt o, la
ualità etodologi a, l eti a, l i teg ità, la rilevanza clinica e il valore sociale della ricerca sanitaria),
passa do pe il p ofesso Luigi Naldi i Istituto “a ‘affaele Teletho pe la Te apia Ge i a , apita o di
una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie
genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con
l appli azio e della te apia ge i a, fi o ad a iva e a ‘affaella Chio a, oto e dell Asso iazio e Woese –
Chiara Luce che, da anni, porta aiuti concreti ai profughi tibetani in India, operando in loco, in accordo con il
Governo tibetano in esilio, per la realizzazione di progetti di sviluppo.
Og i ost o eve to – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al
o aggio i dividuale p i a a o a he ai ila i, u pu li o g azie a tutti uegli i p e dito i he og i
giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che
lottano contro una isi e o o i a pe du a te all i te o di u
o testo di e ato se p e più
competitivo. Naturalmente - o lude l o ga izzato e - il P e io è a he u o asio e pe gua da i i
faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani
he ad og i edizio e dei Capita i ha o affollato la sala .
“ia o o gogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere
questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all i p e dito ia di alto p ofilo, sia he si t atti di
i dust ia, sia he si pa li di ultu a o di i e a. U o asio e p eziosa pe da e a pio spazio e visi ilità a
storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un
di a is o he pe ette di diffo de e u offe ta di p odotti e se vizi d e elle za .
A Niccolò Branca
il “Premio Capitani dell’Anno 2016”
Un nuovo riconoscimento al presidente e ad di Fratelli Branca Distillerie, per il lavoro
svolto finora. «Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare qualità e
valori dell’Italia nel mondo», ha commentato
Niccolò Branca (nella foto), presidente e amministratore delegato di Fratelli Branca
Distillerie ha ricevuto il “Premio Capitani dell’Anno 2016”, ideato dal giornalista ed editore
Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin.
Una manifestazione nata 21 anni fa con l’intento di mettere in luce le tante realtà
imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese.
Niccolò Branca
«Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno - ha dichiarato Niccolò Branca - con
grande soddisfazione. Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino a ora da me e
dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida
dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo
quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro
stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li
riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti».
«L’eccellenza è nel nostro Dna - ha proseguito Niccolò Branca - ed è ciò che fa da guida
alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del bello e del
buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’economia della consapevolezza:
non trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel
processo produttivo, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci
ospita e per il consumatore finale».
Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo,
impostando il suo percorso sull'innovazione nel rispetto della tradizione e della qualità. La
presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per l’efficace azione
imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare l’azienda ad occupare posizioni
sempre più solide ed estese nei mercati internazionali.
Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e
i piani di sviluppo per mercati strategici come Usa, Sud America e Nord Europa, così come
il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti
investimenti in Ricerca e sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei prodotti, hanno
permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato
che per l’80% è generato dall’export.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo
Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno
portato all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sfida di un mercato
sempre più competitivo.
A Niccolò Branca
il “Premio Capitani
dell’Anno 2016”
Niccolò Branca, Presidente e Amministratore
Delegato di Fratelli Branca Distillerie ha ricevuto il
“Premio Capitani dell’Anno 2016”, ideato dal
giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto
di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air
Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con
l’intento di mettere in luce le tante realtà
imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese.
“Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno co n grande soddisfazione – afferma Niccolò
Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei
collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida dell’azienda ho
cercato di portare la qualità e i valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per
poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli
ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la
creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa
da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del bello e
del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’Economia della Consapevolezza: non
trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo
produttivo, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il
consumatore finale.
Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il
suo percorso sull`innovazione nel rispetto della tradizione e della qualità. La Presidenza di Niccolò
Branca si è sempre contraddistinta per l’efficace azione imprenditoriale e per la passione dimostrata
nel proiettare l’azienda ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali.
Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e i pi ani
di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il
perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti investimenti in
Ricerca e Sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei prod otti, hanno permesso di
raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’80% è
generato dall’export.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo
Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato
all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sfida di un mercato sempre più
competitivo.
A Niccolò Branca il Premio Capitani dell’Anno
Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato di Fratelli Branca
Distillerie ha ricevuto il Premio Capitani dell’Anno 2016, ideato dal giornalista
ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di
ADACI e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con l’intento di mettere
in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese.
“Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno con grande soddisfazione –
afferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad
ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da
quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i valori
dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter continuare questo
percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di
elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la
creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’eccellenza è nel nostro DNA,
ed è ciò che fa da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la
passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai
principi dell’Economia della Consapevolezza: non trascuriamo il profitto, ma
mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza
dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il
consumatore finale”.
Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo,
impostando il suo percorso sull’innovazione nel rispetto della tradizione e della
qualità. La Presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per l’efficace
azione imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare l’azienda ad
occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la sua
guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e i
piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa,
così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a
consistenti investimenti in Ricerca e Sviluppo e all’attenzione costante per la qualità
dei prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre
160 Paesi e un fatturato che per l’80% è generato dall’export.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di
Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese
che hanno portato all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sfida
di un mercato sempre più competitivo.
MILANO (MF-DJ)--Niccolò Branca, presidente e amministratore delegato di Fratelli
Branca Distillerie, ha ricevuto il "Premio Capitani dell'Anno 2016", ideato dal
giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la
collaborazione di ADACI e Air Berlin. "Ho accolto la notizia del Premio Capitani
dell'Anno con grande soddisfazione", commenta in una nota Niccolò Branca. "Si
tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei
collaboratori e per quanto l'azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida
dell'azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell'Italia nel mondo, ci
impegniamo quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in
futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità
raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un
prodotto premium accessibile a tutti. L'eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa
da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l'eccellenza, la passione e il
gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi
dell'Economia della Consapevolezza: non trascuriamo il profitto, ma mettiamo al
primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il
rispetto per l'ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore finale".
com/mur [email protected] (fine) MF-DJ NEWS
A Niccolò Branca il "Premio
Capitani dell'Anno 2016"
Un nuovo prestigioso riconoscimento al Presidente e
Amministratore Delegato di Fratelli Branca Distillerie,
l'azienda milanese che da 171 anni porta l'eccellenza
italiana in tutto il mondo
"Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell'Anno con grande
soddisfazione - afferma Niccolò Branca - Si tratta di un riconoscimento
per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei collaboratori
e per quanto l'azienda rappresenta oggi”
Milano, 01 ottobre 2016 – Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato di
F atelli B a a Distille ie ha i evuto il P e io Capita i dell’A o
6 , ideato dal
giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la
collaborazione di ADACI e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con
l’i te to di ette e i lu e le ta te ealtà i p e dito iali sa e e di a i he del
nostro Paese.
Ho a olto la otizia del P e io Capita i dell’A o o g a de soddisfazio e –
afferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad
o a da e e dai iei olla o ato i e pe ua to l’azie da app ese ta oggi. Da
ua do so o alla guida dell’azie da ho e ato di po ta e la ualità e i valo i
dell’Italia el o do, i i peg ia o quotidianamente per poter continuare questo
percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di
elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la
creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’e elle za è el ost o DNA,
ed è iò he fa da guida alla ost a visio : po ta e i tutto il o do l’e elle za, la
passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai
p i ipi dell’E o o ia della Co sapevolezza: on trascuriamo il profitto, ma
mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza
di e ti a e il ispetto pe l’a ie te, pe la o u ità he i ospita e pe il
o su ato e fi ale .
Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo,
impostando il suo percorso sull'innovazione nel rispetto della tradizione e della
ualità. La P eside za di Ni olò B a a si è se p e o t addisti ta pe l’effi a e
azione imprenditoriale e per la passione dimostrata el p oietta e l’azie da ad
occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la
sua guida so o state va ate i iziative uali l’a plia e to del po tafoglio p odotti e i
piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così
come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a
o siste ti i vesti e ti i Ri e a e “viluppo e all’atte zio e osta te pe la ualità
dei prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in
olt e 6 Paesi e u fattu ato he pe l’8 % è ge e ato dall’expo t.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di
Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale
mila ese he ha o po tato all’e elle za le p op ie i p ese e he adesso
raccolgono la sfida di un mercato sempre più competitivo.
Il Pre io Capita i
dell’A o
a Bra a
Un nuovo prestigioso riconoscimento al Presidente e
A
i istratore Delegato di Fratelli Bra a Distillerie, l’azie da
ila ese he da
a i porta l’e elle za italia a i tutto il
mondo.
Ni olò Bra a, Preside te e A
i istratore Delegato di Fratelli Bra a Distillerie ha ri evuto il Pre io
Capita i dell’A o
, ideato dal gior alista ed editore Fa io Raffaelli, o il supporto di
Co sulti vest e la olla orazio e di ADACI e Air Berli . U a a ifestazio e ata
a i fa o l’i te to
di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese.
Ho a olto la otizia del P e io Capita i dell’A o con grande soddisfazione – afferma Niccolò
Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei
olla o ato i e pe ua to l’azie da app ese ta oggi. Da ua do so o alla guida dell’azie da ho
e ato di po ta e la ualità e i valo i dell’Italia el o do, i i peg ia o uotidia a e te pe
poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli
ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la
eazio e di u p odotto p e iu a essi ile a tutti. L’e elle za è el ost o DNA, ed è iò he fa
da guida alla ost a visio : po ta e i tutto il o do l’e elle za, la passione e il gusto del bello e
del uo fa e italia o. La attuia o ife e do i ai p i ipi dell’E o o ia della Co sapevolezza: o
trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo
produttivo, senza dimentica e il ispetto pe l’a ie te, pe la o u ità he i ospita e pe il
o su ato e fi ale .
Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il
suo pe o so sull’i ovazio e el ispetto della t adizio e e della qualità. La Presidenza di Niccolò
B a a si è se p e o t addisti ta pe l’effi a e azio e i p e dito iale e pe la passio e
di ost ata el p oietta e l’azie da ad o upa e posizio i se p e più solide ed estese ei e ati
internazionali. Sotto la sua guida so o state va ate i iziative uali l’a plia e to del po tafoglio
prodotti e i piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così
come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti
i vesti e ti i Ri e a e “viluppo e all’atte zio e osta te pe la ualità dei p odotti, ha o
permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per
l’ % è ge e ato dall’expo t.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo
Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato
all’e elle za le p op ie i p ese e he adesso a olgo o la sfida di u
e ato se p e più
competitivo.
La F atelli B a a Distille ie è u ’affe ata ealtà i p e dito iale italia a ope a te el setto e
spi its. Fo data
a i fa a Mila o, l’azie da è da se p e o t ollata e guidata dalla fa iglia
Branca, oggi giunta alla quinta generazione sotto la guida del Presidente e Ad Niccolò Branca.
L’evoluzio e dell’azie da ha i izio o la eazio e el
, da pa te di Be a di o B a a,
dell’a a o dive tato fa oso i tutto il o do: il Fe et-Branca, la cui formula unica e segreta è
rimasta immutata nel tempo. Qualità e innovazione nel rispetto della tradizione hanno
contraddistinto da sempre la crescita aziendale, che da Fernet-Branca è passata attraverso altri
p odotti sto i i dell’azie da o e “t ave hio B a a e B a a e ta, si o all’a plia e to del
portafoglio prodotti, che ora vede tra i principali brand: Fernet–Branca, Brancamenta, Stravecchio
Branca, Caffè Borghetti, Grappa Candolini, Grappa Sensèa, Punt e Mes, Carpano Classico, Bianco e
Dry, Antica Formula, Sambuca Borghetti, il distillato premium Magnamater, la vodka Sernova, i vini
Chianti Classici Villa Branca e spumante Bellarco. Fratelli Branca Distillerie distribuisce in Italia
anche i prestigiosi brand del gruppo francese Rémy-Cointreau, la Tequila Sierra del gruppo tedesco
Borco e lo champagne Tsarine, di Chanoine Frères.
Assegnato al prof. Naldini il premio
Capitani dell’Anno 2016
(Source: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale
San Raffaele) Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del
Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il Premio Capitani dell'Anno
2016. Il vincitore di quest'anno è un
"capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano
assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare,
che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza
internazionale con l'applicazione della terapia genica
Assegnato al prof. Naldini
il pre io Capita i dell’A o
2016
Milano - Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo
Sormani a Milano il Premio Capitani dell'Anno 2016. Il vincitore di quest'anno per la
categoria Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini, direttore dell'Istituto San
Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), «capitano di una squadra di
ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune
malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di
eccellenza internazionale con l'applicazione della terapia genica».
Il Premio Capitani dell'Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio agli imprenditori
che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una
manifestazione capace di sottolineare l'importanza delle idee e del coraggio,
cresciuta con l'intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del
nostro Paese. Il Premio Capitani dell'Anno è organizzato da Editutto con il supporto
di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin.
Capitani della Ricerca 2016
Premiato il professor Naldini
Un Premio alla Ricerca, per un team che ogni
giorno si applica per il bene della comunità.
Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la
Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a
Milano il Premio Capitani dell’Anno 2016. Il
vincitore di quest’anno per la categoria
Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini,
direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon
per la Terapia Genica (SR-Tiget), «capitano di
una squadra di ricercatori che ogni giorno
lavorano assiduamente per trovare la cura di
alcune malattie genetiche rare, che ha portato
la ricerca scientifica italiana ad un livello di
eccellenza internazionale con l’applicazione
della terapia genica».
Il Premio Capitani dell’Anno è nato nel 1995
per rendere omaggio agli imprenditori che,
hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita.
Un
messaggio
di
ottimismo,
una
manifestazione
capace
di
sottolineare
l’importanza delle idee e del coraggio,
cresciuta con l’intento di mettere in luce le
tante realtà imprenditoriali sane del nostro
Paese. Il Premio Capitani dell’Anno è
organizzato da Editutto con il supporto di
Consultinvest e la collaborazione di ADACI e
Air Berlin.
Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il
P e io Capita i dell’A o
. Il vi cito e di uest’a o pe la catego ia Rice ca e Sa ità è il
p ofesso Luigi Naldi i, di etto e dell’Istituto Sa Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SRTiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare
la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello
di eccellenza i te azio ale co l’applicazio e della te apia ge ica».
Il P e io Capita i dell’A o è ato el 99 pe e de e o aggio agli i p e dito i che, ha o
dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di
sottoli ea e l’i po ta za delle idee e del co aggio, c esciuta co l’i te to di ette e i luce le
ta te ealtà i p e dito iali sa e del ost o Paese. Il P e io Capita i dell’A o è o ga izzato da
Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin.
Assegnato al prof. Naldini
il premio Capitani dell’Anno 2016
Sabato 1 ottobre è stato assegnato,
presso la Sala del Grechetto di Palazzo
Sormani a Milano il Premio Capitani
dell’Anno 2016. Il vincitore di
quest’anno per la categoria Ricerca e
Sanità è il professor Luigi Naldini,
direttore dell’Istituto San Raffaele
Telethon per la Terapia Genica (SRTiget), «capitano di una squadra di
ricercatori che ogni giorno lavorano
assiduamente per trovare la cura di
alcune malattie genetiche rare, che ha
portato la ricerca scientifica italiana ad
un livello di eccellenza internazionale
con
l’applicazione
della
terapia
genica».
Il Premio Capitani dell’Anno è nato nel
1995 per rendere omaggio agli
imprenditori che, hanno dettato, in
Italia, i ritmi della crescita. Un
messaggio
di
ottimismo,
una
manifestazione capace di sottolineare
l’importanza delle idee e del coraggio,
cresciuta con l’intento di mettere in luce
le tante realtà imprenditoriali sane del
nostro Paese. Il Premio Capitani
dell’Anno è organizzato da Editutto con
il supporto di Consultinvest e la
collaborazione di ADACI e Air Berlin.
Il “Premio Capitani
dell’Anno 2016” a
Branca
Un nuovo prestigioso riconoscimento al
Presidente e Amministratore Delegato di
Fratelli Branca Distillerie, l’azienda milanese
che da 171 anni porta l’eccellenza italiana in
tutto il mondo.
Niccolò
Branca,
Presidente
e
Amministratore
Delegato di Fratelli Branca Distillerie ha ricevuto il
“Premio Capitani dell’Anno 2016”, ideato dal
giornalista ed editore Fabio Rafaelli, con il supporto
di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air
Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con
l’intento di mettere in luce le tante realtà
imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese.
“Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno con grande soddisfazione
– aferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto
ino ad ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta
oggi. Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i
valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter
continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento,
trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li
riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium
accessibile a tutti. L’eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa da guida alla
nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del
bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’Economia
della Consapevolezza: non trascuriamo il proitto, ma mettiamo al primo posto
tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il rispetto
per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore inale”.
Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al
mondo, impostando il suo percorso sull’innovazione nel rispetto della tradizione
e della qualità. La Presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per
l’eicace azione imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare
l’azienda ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati
internazionali. Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali
l’ampliamento del portafoglio prodotti e i piani di sviluppo per mercati
strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il
perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti
investimenti in Ricerca e Sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei
prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in
oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’80% è generato dall’export.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del
Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo
imprenditoriale milanese che hanno portato all’eccellenza le proprie imprese e
che adesso raccolgono la sida di un mercato sempre più competitivo.
Capitani del gusto
A Milano l’edizione 2016 premia, accanto alle grandi
realtà dell’imprenditoria milanese, il Progetto
InGalera del Carcere di Bollate ideato da Silvia
Polleri.
MILANO - Il ristorante InGalera di Bollate in prima fila alla Cerimonia di
consegna, nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, dei premi Capitani
dell’Anno Milano 2016.
Il riconoscimento è stato assegnato dalla Giuria per “l'alto valore sociale
dell'iniziativa”. Questa la motivazione del prestigioso premio nato a Bologna 21
anni fa da un’idea del giornalista ed editore Fabio Raffaelli (e sostenuto da
Consultinvest in collaborazione con Adaci e Air Berlin) : “InGalera è un
ristorante ma soprattutto un progetto che ha saputo abbattere il muro di
pregiudizi legati alla capacità dei detenuti di sapersi riscattare. Seguiti da uno
chef e un maître professionisti, i detenuti imparano o hanno già imparato a
lavorare i cibi e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il
ristorante nasce per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di
riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, un percorso di formazione
professionale e responsabilizzazione, mettendoli in rapporto con il mercato, il
mondo del lavoro e la società civile”.
Vincitori PREMIO CAPITANI 2016
Milano 1 ottobre 2016 - Palazzo Sormani
Niccolò Branca
Fratelli Branca Distillerie
Roberto Martone
ICR spa
Franco Bergamaschi
L’Erbolario
Ing. Saverio Catanese
Almax
Vittorio Andreis
FLUID-O-TECH
Patrolline Group
Società Cooperativa
Antonio Panigada
Az. Agr. Panigada Antonio
PREMIO CAPITANI DELL’ANNO CULTURA
Massimo Vitta Zelman
Skira Editore spa
PREMIO CAPITANI DELL’ANNO SOCIALE
Silvia Polleri
Ristorante InGalera
Carcere di Bollate
PREMIO CAPITANI DELL’ANNO RICERCA E SANITA’
Prof. Luigi Naldini
Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica
Fondazione
GIMBE
PREMIO CAPITANI DELL’ANNO SOLIDARIETA’
Raffaella Chionna Associazione Woeser - Chiara Luce
Milano: tra i Capitani dell'Anno
i detenuti "maestri" in cucina
2 settembre 2016
Il ristorante InGalera di Bollate verrà premiato il primo ottobre a Milano accanto
ad alcuni tra i più bei nomi dell'imprenditoria milanese. Il riconoscimento per l'alto
valore sociale dell'iniziativa. Capitani dell'Anno nuovamente sulla rampa di lancio.
Il prestigioso premio nato a Bologna (e che festeggia ben 21 anni) torna con due
novità: un'edizione speciale dedicata al Food & Benessere (Parma, 7 e 8 ottobre) e
un'altra ad Auto e Moto, realizzata in collaborazione con l'Università di Modena e
Reggio Emilia (Modena, 12 novembre).
Tra le curiosità dei Premi 2016 (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con
Adaci e Air Berlin) il riconoscimento che, il primo ottobre a Milano, per il Sociale,
verrà attribuito a InGalera, il primo ed unico ristorante in Italia, realizzato in un
carcere, aperto al pubblico sia a mezzogiorno che alla sera, in cui lavorano gli
ospiti del carcere di Bollate detenuti, seguiti da uno chef e un maître
professionisti, dove imparano o hanno già imparato la lavorazione dei cibi e sanno
sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il ristorante nasce per offrire
ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la
cultura del lavoro, un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione,
mettendoli in rapporto con il mercato, il mondo del lavoro e la società civile.
Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la
Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano
il P e io Capita i dell’A o
. Il vi ito e di
uest’a o pe la atego ia Ri e a e Sa ità è il
p ofesso Luigi Naldi i, di etto e dell’Istituto
San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SRTiget), «capitano di una squadra di ricercatori
che ogni giorno lavorano assiduamente per
trovare la cura di alcune malattie genetiche
rare, che ha portato la ricerca scientifica
italiana ad un livello di eccellenza
i te azio ale o l’appli azio e della te apia
genica».
Il P e io Capita i dell’A o è ato el 99 pe
rendere omaggio agli imprenditori che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di
ottimismo, una manifestazione capace di sottoli ea e l’i po ta za delle idee e del o aggio, es iuta o
l’i te to di ette e i lu e le ta te ealtà i p e dito iali sa e del ost o Paese. Il P e io Capita i
dell’A o è o ga izzato da Editutto o il suppo to di Co sulti vest e la olla o azio e di ADACI e Air
Berlin.
L’ERBOLARIO
Complimenti Dottor Bergamaschi… anzi,
Capitano!
10 ottobre 2016
Siamo felici di annunciare che il fondatore de L’Erbolario, il Dottor Franco
Bergamaschi, è stato insignito del prestigioso premio Capitani dell’anno 2016,
una manifestazione nata più di vent’anni fa – da un’idea del giornalista Fabio
Raffaelli con il supporto di Consultinvest – con l’intenzione di premiare le
realtà imprenditoriali più dinamiche e sane del nostro Paese.
Il Dottor Bergamaschi è stato premiato per aver creato un’azienda che, a
partire da una piccola erboristeria artigiana, oggi è presente in 5.500
erboristerie, farmacia e parafarmacie in Italia ed esporta con successo in 45
Paesi del mondo.
“Ogni nostro evento” ha affermato Fabio Raffaelli, “parla alla grande
maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima
ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni
giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando
innovazione tecnologica.”
Non ci resta che fare le congratulazioni al Dottore, anzi, al Capitano de
L’Erbolario!
GRUPPO SAN DONATO
Assegnato al prof. Naldini
il premio capitani dell’anno 2016
Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a
Milano il Premio Capitani dell’Anno 2016. Il vincitore di quest’anno per la categoria
Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele
Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), «capitano di una squadra di ricercatori che
ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare,
che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con
l’applicazione della terapia genica».
Il Premio Capitani dell’Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio agli imprenditori che,
hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una
manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio, cresciuta
con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il
‘Premio Capitani dell’Anno’ è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest
e la collaborazione di ADACI e Air Berlin.
7-8 Ottobre 2016
Capitani dell'anno, premiati
gli imprenditori parmigiani
del food
Due giorni di dibattito in ateneo. Tra i premiati Mutti, Ceci, Chiara Nasi e
tre realtà impegnate nel sociale
Nel mondo c'è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano
un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Ma
quali sono i principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani? E quali sono i
mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica? Quali sono i prodotti italiani
più conosciuti ed esportati e quali gli ostacoli che frenano un'ulteriore diffusione del food &
beverage italiani nel mondo?
A queste ed altre domande risponderà la prima edizione di
Capitani dell’Anno
6 Food & Benessere, due giorni di
dibattito e di riconoscimenti organizzata in collaborazione
o l U i e sità di Pa a e A ade ia Nazio ale di
Ag i oltu a. Appu ta e to pe il e l di otto e ospiti
dell Aula Mag a del p estigioso Ate eo emiliano.
Il P e io Capita i dell A o, ideato
a i fa dal gio alista
ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto da Consultinvest e in
collaborazione con ADACI e Air Berlin), si apre quindi al
o do dell Ag oali e ta e, dopo il u e o ze o ealizzato
alla igilia dell Expo. G i ta, dete i azio e, o aggio e
voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista
i a essi ile, ueste le a atte isti he dei Capita i dell A o Food & Be esse e. Che, a Pa a,
porteranno avanti le nuove tematiche legate al tema della qualità e della sicurezza nel mondo
dell Ag oali e ta e. Il tutto suppo tato dagli auto e oli pa e i o solo degli addetti ai la o i e dei
do e ti dell U i e sità di Pa a a a he da espe ti p o e ie ti da tutta Italia.
Due le giornate i p og a
a, la p i a
otto e, o e ,
dedi ata al o eg o, ell Aula
Mag a dell U i e sità, la se o da otto e, o e
alle p e iazio i o espe ie ze i di etta di
gio a i he so o to ati all Ag i oltu a, di pi oli e edi i p e dito i he hanno consacrato le loro
e e gie iglio i alla as ita di ealtà he oggi po ta o, o su esso, il o e dell Italia el o do.
Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel
settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234
milioni di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro
p odotto, l olio ext avergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia,
ci sarà Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia).
P otago isti dell edizio e
, a a to a ealtà o solidate o e la Ni o Castiglio e
(rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un'antica tonnara diventata realtà accreditata nel mondo,
capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel rispetto del mare e della
t adizio e della pes a o la Latte ia Mo tello spa della fa iglia Lazza i all a a gua dia per qualità
di p odotto e te ologia i piegata, se za di e ti a e l a o e pe la t adizio e asea ia he
Nonno Nanni ha saputo tramandare) troveremo anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai
buongustai. Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri
i ue ge e azio i, u e elle za assoluta del pa o a a della pastifi azio e la o a a he g a i
antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della Famiglia Venturi (Fosse
Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa nel centro storico di Sogliano al
Rubicone in provincia di Forlì-Cesena).
Altre grandi realtà quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del
Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato
alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e
della CIR FOOD, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547 milioni
di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna, Chiara Nasi.
Di benessere si parlerà invece con il dottor Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta
spopola do sul e
o il suo sito
.do fa e . o
e l APP ollegata e s a i a ile
gratuitamente. Il riconoscimento andrà anche al team riminese (Andrea e Michele Pari) che ha
studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un
semplicissimo percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al sociale con il riconoscimento, a Lanterna di
Diogene, esperienza pilota che verrà illustrata da Giovanni Cuocci. Nel 2003 nasce una cooperativa
che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale
i fa tile : oggi la ealtà he e à p e iata può o ta e su u a fatto ia pe l alle a e to di
animali e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la
produzione di aceto balsamico tradizionale di Mode a. Dal
è ape ta a he u oste ia he
offre una cucina tipica emiliana, semplice e genuina.
ELENCO PREMIATI PARMA
CAPITANI DELL ANNO
FOOD & BENESSERE
Francesco Mutti
MUTTI SPA
Giovanni Fabbri
PASTIFICIO ARTIGINALE FABBRI
Famiglia Venturi
FOSSE VENTURI
Savino Muraglia
FRANTOIO OLEARIO MURAGLIA
Famiglia Ceci
CANTINE CECI spa
Eugenio Giacomazzi
NINO CASTIGLIONE
Chiara Nasi
CIR FOOD Soc. Coop.
Famiglia Lazzarin
LATTERIA MONTELLO SPA
CAPITANI DELL ANNO – FOOD & BENESSERE
SOCIALE
Fabrizio Malipiero
docFABER
Andrea e Michele Pari
docFABER
Giovanni Cuocci
LA LANTERNA di DIOGENE
Capitani dell’Anno 2016, a Parma
la prima edizione di Food & Benessere
Pubblicato il 7 ottobre 2016
Nel mondo c’è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano
un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Ma
quali sono i principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani? E quali sono i
mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica? Quali sono i prodotti italiani
più conosciuti ed esportati e quali gli ostacoli che frenano un’ulteriore diffusione del food &
beverage italiani nel mondo?
A queste ed altre domande di stringente attualità risponderà la prima edizione di Capitani
dell’Anno 2016 Food & benessere, due giorni di dibattito e di riconoscimenti organizzata in
collaborazione con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura. Appuntamento per
il 7 e l’8 di ottobre ospiti dell’Aula Magna del prestigioso Ateneo emiliano.
Il Premio Capitani dell’Anno, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto
da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin), si apre quindi al mondo
dell’Agroalimentare, dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo.
Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista
inaccessibile, queste le caratteristiche dei Capitani dell’Anno Food & Benessere. Che, a Parma,
porteranno avanti le nuove tematiche legate al tema della qualità e della sicurezza nel mondo
dell’Agroalimentare. Il tutto supportato dagli autorevoli pareri non solo degli addetti ai lavori e dei
docenti dell’Università di Parma ma anche da esperti provenienti da tutta Italia.
Due le giornate in programma, la prima (7 ottobre, ore 14,30) dedicata al convegno, nell’Aula
Magna dell’Università, la seconda (8 ottobre, ore 10) alle premiazioni con esperienze in ‘diretta’ di
giovani che sono tornati all’Agricoltura, di piccoli e medi imprenditori che hanno consacrato le loro
energie migliori alla nascita di realtà che oggi portano, con successo, il nome dell’Italia nel mondo.
Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel
settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni
di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro prodotto,
l’olio extravergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, ci sarà
Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia).Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà
consolidate come la Nino Castiglione (rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un’antica tonnara
diventata realtà accreditata nel mondo, capace di coniugare modernità e tradizione, passione e
tecnologia, nel rispetto del mare e della tradizione della pesca o la Latteria Montello spa della
famiglia Lazzarin (all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata, senza dimenticare
l’amore per la tradizione casearia che Nonno Nanni ha saputo tramandare) troveremo anche
produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai. Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che
con il suo Pastificio Artigianale Fabbri (cinque generazioni, un’eccellenza assoluta del panorama
della pastificazione) lavora anche grani antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla
Romagna della Famiglia Venturi (Fosse Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di
Fossa nel centro storico di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena).
Altre grandi realtà quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del
Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato
alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e
della CIR FOOD, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547
milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna, Chiara Nasi.
Di Benessere si parlerà invece con il dottor Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta
spopolando sul web con il suo sito www.docfaber.com e l’APP collegata e scaricabile
gratuitamente. Il riconoscimento andrà anche al team riminese (Andrea e Michele Pari) che ha
studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un semplicissimo
percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, a Lanterna di
Diogene, esperienza pilota che verrà illustrata da Giovanni Cuocci. Nel 2003 nasce una cooperativa
che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale
infantile): oggi la realtà che verrà premiata può contare su una fattoria per l’allevamento di animali
e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di
aceto balsamico tradizionale di Modena. Dal 2006 è aperta anche un’osteria che offre una cucina
tipica emiliana, semplice e genuina.
“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un
premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli
imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando
innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di
un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il
Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare,
oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno
affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di
sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo,
sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare
ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel
territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e
servizi d’eccellenza”.
Riconoscimenti
Tendenze
Gianni Fabbri nel reparto trafile
Giovanni Fabbri
è Capitano
della pasta
di Aleksandra Raffaelli
D
Per la sua passione e perspicacia imprenditoriale,
il Ceo toscano riceve il premio Capitani dell’Anno,
dato in passato a Barilla, Paone, Andalini e Martelli.
Da più di vent’anni è uno dei riconoscimenti italiani più prestigiosi. Sotto i riflettori di Capitani
dell’Anno sono passati i grandi nomi dell’imprenditoria italiana, da Guido Barilla a Urbano Cairo
(editore e dirigente sportivo italiano, presidente di
Cairo Communication, RCS MediaGroup e del Torino), mettendo sempre in luce uomini e donne che
hanno lottato per la loro azienda e che l’hanno difesa dalla crisi degli ultimi anni, conquistando anzi
quote importanti in un mercato quanto mai globale
e concorrenziale. Capitani dell’Anno è, soprattutto,
un messaggio di ottimismo e un incentivo per l’Italia
del “fare”, quella parte del Paese che pedala pedala e
spesso non viene gratificata né dalle istituzioni né
dai media.
Proprio per questo l’iniziativa è gradita agli imprenditori ma anche ai protagonisti del mondo culturale
e sociale italiano: persone che si ritrovano in quel co-
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mune denominatore rappresentato da spirito di sacrificio, attaccamento al territorio, gusto per la sfida.
Il successo del riconoscimento è tale che, da quest’an-
Attività sportiva
«e alimentazione
sono un binomio
vincente
per la qualità
della vita
»
PASTA&PASTAI
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Fabbri con i figli Marco e Lisa
regola d’arte” la sua ragione di vita. Un artigiano,
Giovanni Fabbri, che non soltanto ha recepito la
lezione di un passato glorioso ma l’ha metabolizzata
così bene da trasfonderla, con entusiasmo alle ultime generazioni, rappresentate dai figli Marco e Lisa.
no, si è giunti anche ad un’edizione internazionale,
per accendere i riflettori sugli imprenditori nostri
connazionali che hanno avuto il coraggio e la grinta
di fare impresa all’estero, magari dopo aver sofferto
o, addirittura, essere stati costretti a chiudere la loro
attività in Italia. Tant’è che lo scorso ottobre, il Ceo
genovese Paolo De Francisci, a capo di una giovane ma promettente azienda di pasta fresca ad Addis
Abeba - Bottega Italia - ha ricevuto il Premio Capitani dell’Anno Italia-Etiopia, come imprenditore distintosi per spirito d'intraprendenza e creatività (vedi
articolo alle pagine precedenti, ndr).
Food & Benessere
Capitani, nel corso della sua lunga storia costellata
di racconti in prima persona, ha spesso rivolto il suo
sguardo al mondo della pasta e dei pastai.
A fine settembre a Parma, per l’evento organizzato
nel corso della prima edizione di Capitani dell’Anno
- Food & Benessere (con il patrocinio dell’Università, il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di
Adaci e Air Berlin) i riflettori si sono accesi, ancora
una volta, per un uomo che ha reso la pasta “fatta a
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Fabbri: «Un successo longevo»
Commosso alla lettura della motivazione - “L’esperienza accumulata per cinque generazioni ha reso il
Pastificio Fabbri un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione” - Giovanni si lascia andare e
racconta in pillole il segreto di un successo così longevo: «Riusciamo a pastificare con il metodo classico ogni tipo di grano. Siamo in grado di lavorare
anche grani antichi che non si trovano quasi più;
per fare ciò collaboriamo con piccoli produttori e
mugnai così da realizzare dei prodotti adatti ai soggetti intolleranti al glutine». «I grani antichi - spiega
Fabbri - sono riconosciuti dal nostro organismo e
passati come “buoni”, tanto da permetterne la digeribilità senza produrre intolleranze. Darwin spiega
come siano necessari migliaia di anni per produrre
dei cambiamenti genetici. Negli ultimi trent’anni il
Dna del grano è stato rivoluzionato e alcune persone
non riescono più a mangiare pasta se non con Dna
antichi».
Al nutrizionista e dietista bolognese Fabrizio Malipiero, premiato anche lui per l’esperimento pilota
di DocFaber che aiuta gli italiani a mantenersi in
linea senza soffrire, Fabbri spiega: «La semola da noi
utilizzata è ricavata da grani selezionati, nei quali è
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Riconoscimenti
ricercata, non tanto la quantità ma, soprattutto, la
qualità del glutine contenuto. I grani sono macinati da molini di nostra fiducia che non devono mai
riscaldare il grano durante la macinazione, in modo
da mantenere inalterate le proprietà organolettiche
del prodotto».
E subito dopo, rivolgendosi al pubblico, Fabbri
aggiunge: «Abbiamo una linea di pasta (“Il Pastaio del Chianti Classico”) prodotta con una semola
semi-integrale, durante la macinazione viene raffinata meno rispetto alla “classica”. Si ottiene, quindi,
il semolato. Rispetto alla semola, nutre meglio e in
modo più completo, grazie al maggiore contenuto
di fibre e polifenoli, al germe di grano e alle vitamine. Non è semola integrale, perché gli viene tolta
la crusca grossolana, quella che può danneggiare il
nostro intestino. Le fibre alimentari rimanenti nel
semolato, quelle ricche di nutrienti, contribuiscono
a fornire la sensazione di sazietà, abbassando la glicemia e il tasso di colesterolo nel sangue e, infine,
facilitano il transito intestinale».
Il Museo Fabbri
Curiosità tra le curiosità, il museo interno, all’interno del pastificio: «Da noi, a Strada in Chianti chiarisce Fabbri - abbiamo un luogo della memoria
dedicato alla pasta, nato dall’amore e alla passione
del fondatore, Giovanni Fabbri, il quale, dal 1893
fino alla morte, ha collezionato i macchinari che
adoperava in ditta. Vi sono, poi, altri oggetti unici,
collegati alla pasta e tramandati nelle generazioni.
Così abbiamo creato un ambiente dove raccontiamo
le conoscenze acquisite in anni di lavoro ma, soprat-
«Produciamo pasta anche con anche grani antichi»,
spiega Fabbri
tutto, spieghiamo cosa è il glutine e l’amido e come
sono stati modificati i grani di ultima generazione.
In sostanza, raccontiamo ai nostri ospiti il percorso
che il grano faceva una volta: dalla lavorazione della
terra alla sua raccolta col forcone, alla trafilatura e
vendita del prodotto finito, la pasta».
All’interno del museo Fabbri spiega cos’è il glutine e come nasce la sua pasta.
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Riconoscimenti
Barilla: «La pasta
è simbolo del Paese»
La “passione” di Capitani dell’Anno (www.capitanidellanno.com) per il mondo della pasta nasce nel
2010 quando, a ricevere il prestigioso riconoscimento, è Guido Barilla: «La pasta è il principe dei
prodotti italiani - racconterà nel volume edito per
l’occasione, Capitani Coraggiosi 2 - il simbolo più
vero e sincero del nostro Paese e del nostro essere.
Intorno a questo connubio tra alimento e contesto
geografico-culturale si è sviluppata, nel corso dei decenni, la nostra azienda».
Una considerazione, quella fatta dal presidente di
un’azienda che da Parma ha creato un impero in
tutto il mondo, che meglio di ogni racconto riassume una storia di eccellenza assoluta. Un’industria
talmente importante ed estesa da sovrapporre naturalmente il proprio nome alla pasta, all’Italia e alle
sue millenarie tradizioni alimentari.
Il primo passo per la creazione dell’impero della pasta, ricordano gli organizzatori del Premio in
occasione della Cerimonia di consegna, ha origine
nel 1877, con Pietro Barilla Senior. Una famiglia di
mugnai e panificatori, quella dei Barilla, che fonda
la sua vocazione verso farina e pane nel Settecento e
che, per prima, guarda a un mercato di nuovo tipo:
quello formato dalle masse che iniziano a crearsi nel-
Guido Barilla, Capitano dell’Anno 2010
!
!
PASTA&PASTAI
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Riconoscimenti
Stefano Paone alla cerimonia di premiazione per la sua
azienda «frutto di qualità, creatività e tradizione»
le grandi città con la nascita della società industriale.
«Agli esordi del Novecento - racconta Guido in un’intervista esclusiva - la ditta muove il primo passo verso
l’industrializzazione attraverso una fase di espansione
che comporta anche la costruzione di un forno. In
quei tempi la guida della Barilla è affidata ai figli di
Pietro, Riccardo e Gualtiero. A partire dal 1920, la
grande attenzione della famiglia verso ogni aspetto
dell’innovazione tecnologica la porta a divenire la
prima industria alimentare dell’Emilia Romagna. Nel
secondo dopoguerra si registra un nuovo momento
di grande crescita per l’impresa di Parma: questo,
proprio quando la guida dell’azienda passa alla terza
generazione dei Barilla, con Pietro quale responsabile
commerciale e Gianni che si occupa di tutti gli aspetti produttivi. Sono gli anni del boom economico: la
società italiana vuole fortemente ripartire dopo un
periodo buio, c’è lavoro in abbondanza, nulla sembra
impossibile e tutti vogliono godere del benessere che
sembra pervadere la nostra penisola».
Un’impresa che precede i tempi
Ancora una volta - continuiamo noi - la Barilla precorre i cambiamenti della nostra società: in questo
periodo è sospesa la produzione del pane per concentrarsi sulla pasta, di semola o all’uovo che siano.
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La grande attenzione ai processi produttivi (pochi
sanno che proprio Barilla è la prima industria a utilizzare il cellophane alimentare per incartare i propri
prodotti) unita all’intuizione delle grandi potenzialità della comunicazione pubblicitaria, consentono
al Gruppo di estendere la propria leadership. Barilla
diventa un marchio senza concorrenti, a livello nazionale, per la qualità proposta a prezzi estremamente contenuti. Il marchio comincia a sostituirsi,
nell’immaginario collettivo, ai prodotti venduti.
La crescita di Barilla sembra inarrestabile, tanto che,
negli anni Sessanta, inaugura diversi stabilimenti
in tutto lo Stivale e oltrepassa la soglia degli 8.000
quintali di prodotti al giorno.
Non solo “alti”, come in tutte le storie dei Capitani:
«Nel 1970 la grande crisi economica coglie tutti impreparati - si legge in Capitani Coraggiosi - e anche
i Barilla sono costretti a cedere l’azienda agli americani di W.R. Grace & Company. Sembra la fine
di una dinastia, se non fosse che questa famiglia è
composta da imprenditori veri, gente nata per affrontare insieme alle proprie maestranze (alle quali
sono oltremodo affezionati) le incognite giornaliere
con le quali l’industria italiana inizia a fare i conti. Nel 1979 Pietro Barilla ricompra l’azienda tra lo
scetticismo generale e a prezzo di grandi sacrifici. I
lavoratori e tutta Parma salutano la decisione come il
ritorno a casa di un fratello maggiore che non vuole
staccarsi dalla propria famiglia».
Paone: «Alla ricerca della perfezione»
Dopo Barilla, a Roma, è la volta di altri Capitani
della pasta, questa volta di Formia (Lt). A raccontare un’altra storia di successo è Stefano Paone:
«Tutto comincia nel 1878, quando Domenico Paone, proprietario dell’unico molino a vapore della
zona, decide, insieme ad un amico, di aprire un
laboratorio di pane e pasta nel centro di Formia.
Ben presto Domenico intuisce il potenziale della
pasta e, in essa, scopre la sua vera passione, tanto da
decidere di dedicarsi esclusivamente alla sua produzione e vendita».
Oggi, la Paone esporta in tutto il mondo e costituisce per la pasta uno tra i maggiori partner commerciali di Giappone e Venezuela. «Rappresentante
a pieno titolo di quel made in Italy - si legge nella
motivazione al Premio Capitani - frutto di qualità,
creatività e tradizione, riconosciuto e apprezzato in
tutti i continenti».
A supporto di tanto successo, nel 2010 è realizzato un
nuovo stabilimento, tecnologicamente all’avanguardia e capace di supportare l’incremento produttivo.
PASTA&PASTAI
144 NOVEMBRE/DICEMBRE
Riconoscimenti
Un’accurata selezione delle materie prime, insieme a
un attento monitoraggio delle fasi lavorazione, sono
il segreto della qualità dei prodotti dell’impresa laziale. La semola, ricavata dai migliori grani, prima
di unirsi all’acqua, è sottoposta ad accurate analisi di
laboratorio: colore, consistenza e proprietà organolettiche devono corrispondere agli standard qualitativi richiesti.
Altro ingrediente fondamentale è l’acqua: «Per essere
certi della sua purezza - racconta il premiato - utilizziamo acqua di montagna proveniente da una sorgente di proprietà della famiglia, che scorre vicino
al pastificio. A questa semplice e millenaria ricetta,
Paone aggiunge passione e dedizione, insieme alla
ricerca costante della perfezione».
Paone produce più di 100 formati di pasta suddivisi in 5 linee di produzione, che vanno dalla “Linea
Classica” ai “Formati Speciali”, fino all’ultima nata
che nel nome rende omaggio a Cicerone, prodotta
con una speciale miscela dei migliori grani.
Andalini:«Un’azienda
sempre in crescita»
Da Formia, caratterizzata da quel clima mite che
tanto ispirava Marziale, risaliamo lo Stivale per fermarci a “casa” di un altro illustre premiato, Massi-
mo Andalini. È il 1959 quando a Cento, vicino a
Ferrara, nasce il “Pastificio Andalini e Aleotti”.
La stessa posizione geografica della città del Guercino rappresenterà un valore aggiunto per la crescita
della neonata azienda. Situata nel bel mezzo delle province di Ferrara, Modena e Bologna, Cento
subisce le influenze gastronomiche di queste capitali della cucina italiana, riunendo in sé quanto di
meglio l’Emilia Romagna ha da offrire a livello di
pasta fresca all’uovo. In breve tempo, il laboratorio
artigianale diventa un’azienda in piena regola, e i
successi tanto rapidamente riscossi spingono Arrigo
Andalini, pioniere dell’attività, ad aprire nel 1962
un nuovo stabilimento dedicato alla produzione di
pasta secca.
«Il percorso inaugurato - racconta Andalini durante
la premiazione de “Il cibo che verrà” (uno speciale
di Capitani alla vigilia di Expo 2015 che premia anche il famoso riso Acquerello e il suo capitano, Piero Rondolino) - è quello di un’azienda in costante
crescita: nel 1967 l’offerta Andalini si arricchisce di
nuovi formati, tipologie e ingredienti, come la pasta
con spinaci, i maccheroni al torchio e le tagliatelle in
vassoio. Nel 1992 il pastificio diventa Andalini Massimo & C. Srl e nasce lo stabilimento di Cento che,
ad oggi, conta 14 mila metri quadri di superficie,
Massimo Andalini con la figlia Simona mentre ricevono uno speciale di Capitani - A destra, l’ideatore del premio, Fabio
Raffaelli
PASTA&PASTAI
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Riconoscimenti
40 dipendenti, due linee per pasta nido (tagliatelle),
due per pasta corta e sei di confezionamento (catering/retail).
La strategia di espansione e consolidamento perseguita sotto la guida di Massimo - continuiamo noi
- porta all’acquisizione, nel 2001, del pastificio “La
Sovrana di Puglia”, di Canosa (Bt). Lo stabilimento, completamente ristrutturato nel 2012 con 9.500
metri quadri di superficie coperta e scoperta, impiega
15 dipendenti e produce una linea per pasta lunga
(spaghetti), una per pasta corta e quattro di confezionamento con una potenzialità produttiva annua
di 10 mila tonnellate, oltre a possedere conoscenze
tecniche e operative per rispondere tempestivamente a commesse personalizzate. Il 2013 vede il grande
salto in borsa: Andalini diventa una società per azioni
e rilancia la propria immagine grazie ad un completo
restyling del packaging e della comunicazione.
Oggi l’azienda è giunta alla terza generazione sotto la guida di Simona Andalini (Amministratore
delegato e figlia del presidente Massimo), conta 55
dipendenti e una varietà di prodotti che va dalla pasta all’uovo a quella di semola, dalla pasta a cottura
rapida ai formati speciali.
La pasta all’uovo continua a rappresentare la principale linea produttiva con 8 mila tonnellate rea-
Paolo De Francisci
Capitano della pasta in Etiopia
Prestigioso riconoscimento per Paolo De
Francisci, fondatore e amministratore delegato
di Bottega Italia, uno dei maggiori pastifici di
pasta fresca in Etiopia (vedi articolo alle pagine
precedenti, ndr).
chiusura, si è poi tenuto il Premio Capitani
dell’Anno Italia-Etiopia che ha incoronato
5 personaggi italiani e 5 etiopi. Tra questi,
anche, l’imprenditore ligure, per lo spirito
d’intraprendenza e la creatività.
Lo scorso ottobre si è svolta, all’Hilton di
Addis Abeba, la conferenza internazionale
“Italian food Dna”, che ha sugellato lo stretto
rapporto di partnership imprenditoriale
tra Italia e il Paese africano, capace di offrire
opportunità e lavoro.
Il Premio Capitani dell’Anno ha festeggiato
quest’anno non soltanto i 21 anni di vita in
Italia ma anche il debutto in Etiopia con la
prima edizione del riconoscimento dedicata ai
rapporti di lavoro ma anche culturali tra l’Italia
e il Paese africano. L’iniziativa, nata nel 1995
da un’idea del giornalista ed editore Fabio
Raffaelli, vedrà nel 2017 la nascita anche di
un’edizione in India.
L’evento, organizzato da Avenue media, ha
messo a confronto esponenti del mondo
politico, economico, imprenditoriale e
agroalimentare di entrambi i Paesi. A
Mebrahtu Meles, viceministro dell’Industria,
all’evento organizzato da Avenue media
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Paolo De Francisci con il Premio
Capitani 2016
PASTA&PASTAI
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Riconoscimenti
Dino e Mario Martelli, premiati nel 2015 come “ecce llenze della Toscana”
Alessandra Campia
lizzate, alle quali si sommano le 2.600 di pasta di
semola, per una produzione complessiva di 10.600
tonnellate nel 2014. Per la produzione si ricorre al
grano italiano e a uova allevate a terra di categoria
A, ampliando l’offerta a diversi target, compresi gli
Non solo pasta: Piero Rondolino, premiato per il fa moso
riso Acquerello
PASTA&PASTAI
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amanti del biologico di qualità e i professionisti della
ristorazione, a cui è dedicata una linea di prodotti
specifica.
Martelli, eccellenza dalla Toscana
Ultimi, ma non meno importanti, nella nostra panoramica dei “Capitani pastai” i fratelli Martelli,
premiati a Poppiano (Montespertoli, Fi) nel castello dei Conti Guicciardini, nell’autunno del 2015,
come “eccellenze della Toscana”.
«Venite a Lari, vicino Pisa - dicono all’unisono Dino
e Mario Martelli nel corso della premiazione - e vi
faremo vedere come nasce la nostra pasta».
«I nostri prodotti (gli “Spaghetti”, le “Penne classiche®”, gli “Spaghettini” e i “Maccheroni di Toscana”)
- raccontano - sono ottenuti impastando lentamente
le migliori semole di grano duro con acqua fredda,
mediante la trafilatura in bronzo, che la rende ruvida. Successivamente è essiccata a “bassa temperatura
tradizionale” (33-36° C) per circa 50 ore, a seconda
delle condizioni atmosferiche».
Il risultato? Una pasta gustosa e di porosità tale da
assorbire bene i condimenti.
«Nel pastificio - raccontano e concludono i fratelli - lavorano solo i componenti della famiglia, che
uniscono una lunga professionalità alla passione di
continuare a produrre la pasta nel rispetto della tradizione artigianale italiana». \[[
Aleksandra Raffaelli
27
Mutti e Ceci
fra i Capitani dell’Anno
Francesco Mutti e la famiglia Ceci tra i Capitani d’azienda dell’anno. Successo
pieno per la prima edizione di Capitani dell’Anno 2016 Food & benessere, una
due giorni di dibattito e di riconoscimenti all’insegna di quel Made in Italy che spopola
nel mondo intero. I dati emersi dalla manifestazione, organizzata in collaborazione con
l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura, parlano chiaro: ogni anno
1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben
750 milioni sono consumatori fidelizzati.
Il Premio Capitani dell’Anno, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli
(sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con Adaci e Air Berlin), ha saputo,
nella due giorni di Parma, ascoltare e proporre, grazie anche alle testimonianze di
imprenditori, piccoli e grandi ma anche di studenti ansiosi di sapere se e come
investire in questo settore. Grande attenzione quindi per il nuovo corso di laurea
presentato dall’Università di Parma, Food System, creato per rispondere alle
professionalità di domani.
Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a
prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche dei Capitani dell’Anno Food &
Benessere. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti
(Mutti spa) leader nel settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato
che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni di euro ma anche intere famiglie che da
generazioni hanno curato come un figlio il loro prodotto, l’olio extravergine, oggi sulle
tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, è arrivato Savino Muraglia
del Frantoio Oleario Muraglia).
Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Nino Castiglione
(rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un’antica tonnara diventata realtà accreditata
nel mondo, capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel
rispetto del mare e della tradizione della pesca o la Latteria Montello spa della famiglia
Lazzarin (all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata, senza
dimenticare l’amore per la tradizione casearia che Nonno Nanni ha saputo
tramandare) sono state anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai.
Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri
(cinque generazioni, un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione) lavora
anche grani antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della
Famiglia Venturi (Fosse Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa
nel centro storico di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena).
Altre grandi realtà sono sfilate nell’Aula Magna dell’Ateneo parmense, come quelle
della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del Lambrusco di qualità
(di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato alla
produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del
Lambrusco) e della Cir Food, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole,
ospedali e aziende (547 milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una
donna che sognava di fare l’avvocato ma che ha scelto la strada del manager di
successo, Chiara Nasi.
Di Benessere si è parlato a lungo invece con Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese
che sta spopolando sul web con il suo sito www.docfaber.com e l’APP collegata e
scaricabile gratuitamente. Il riconoscimento è andato anche al team riminese Andrea
e Michele Pari che ha studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che
aiuta gli italiani, con un semplicissimo percorso quotidiano, a rimanere in linea e
vivere in salute.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, a
Lanterna di Diogene, esperienza pilota che è stato illustrato da Giovanni Cuocci. Nel
2003 è nata una cooperativa che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome
di down, psicosi, paralisi cerebrale infantile): oggi la realtà premiata può contare su
una fattoria per l’allevamento di animali e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta,
oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di aceto balsamico tradizionale di
Modena. Dal 2006 è aperta anche un’osteria che offre una cucina tipica emiliana,
semplice e genuina.
“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli
imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un
pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio,
offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano
contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre
più competitivo. Naturalmente – ha concluso l’organizzatore – il Premio è anche
un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre
ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’
hanno affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di
Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio
all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o
di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie
imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo
stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi
d’eccellenza”.
Parma, debutta
Capitani Food
& Benessere
A Par a, a a to a gra di realtà dell’i pre ditoria agroali e tare, a he
progetti pilota e iniziative rivolte al Sociale. Si parte il 7 ottobre con un Convegno
che parlerà non solo del nuovo corso di laurea, Food System, creato per
rispondere alle professionalità di domani ma anche di Marketing Nutrizionale e
o trollo dell’o esità. Sa ato 8 le pre iazio i i Aula Mag a. Il patro i io di
Accademia Nazionale di Agricoltura e il sostegno di Consultinvest
PARMA - Nel mondo c'è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone
comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori
fidelizzati. Ma quali sono i principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani? E
quali sono i mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica? Quali sono i
prodotti italiani più conosciuti ed esportati e quali gli ostacoli che frenano un'ulteriore diffusione del
food & beverage italiani nel mondo?
A queste ed altre domande di stringente attualità risponderà la prima edizione di Capitani dell’Anno
2016 Food & benessere, due giorni di dibattito e di riconoscimenti organizzata in collaborazione
con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura. Appuntamento per il 7 e l’8 di
ottobre ospiti dell’Aula Magna del prestigioso Ateneo emiliano.
Il Premio Capitani dell’Anno, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto
da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin), si apre quindi al mondo
dell’Agroalimentare, dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo.
Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista
inaccessibile, queste le caratteristiche dei Capitani dell’Anno Food & Benessere. Che, a Parma,
porteranno avanti le nuove tematiche legate al tema della qualità e della sicurezza nel mondo
dell’Agroalimentare. Il tutto supportato dagli autorevoli pareri non solo degli addetti ai lavori e dei
docenti dell’Università di Parma ma anche da esperti provenienti da tutta Italia.
Due le giornate in programma, la prima (7 ottobre, ore 14,30) dedicata al convegno, nell’Aula
Magna dell’Università, la seconda (8 ottobre, ore 10) alle premiazioni con esperienze in ‘diretta’ di
giovani che sono tornati all’Agricoltura, di piccoli e medi imprenditori che hanno consacrato le loro
energie migliori alla nascita di realtà che oggi portano, con successo, il nome dell’Italia nel mondo.
Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel
settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni
di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro prodotto,
l’olio extravergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, ci sarà
Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia).
Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Nino Castiglione
(rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un'antica tonnara diventata realtà accreditata nel mondo,
capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel rispetto del mare e della
tradizione della pesca o la Latteria Montello spa della famiglia Lazzarin (all’avanguardia per qualità
di prodotto e tecnologia impiegata, senza dimenticare l’amore per la tradizione casearia che Nonno
Nanni ha saputo tramandare) troveremo anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai.
Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri (cinque
generazioni, un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione) lavora anche grani antichi
che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della Famiglia Venturi (Fosse Venturi è
stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa nel centro storico di Sogliano al Rubicone in
provincia di Forlì-Cesena).
Altre grandi realtà quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del
Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato
alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e
della CIR FOOD, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547
milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna, Chiara Nasi.
Di Benessere si parlerà invece con il dottor Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta
spopolando sul web con il suo sito www.docfaber.com e l’APP collegata e scaricabile
gratuitamente. Il riconoscimento andrà anche al team riminese (Andrea e Michele Pari) che ha
studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un semplicissimo
percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute.
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, a Lanterna di
Diogene, esperienza pilota che verrà illustrata da Giovanni Cuocci. Nel 2003 nasce una cooperativa
che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale
infantile): oggi la realtà che verrà premiata può contare su una fattoria per l’allevamento di animali
e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di
aceto balsamico tradizionale di Modena. Dal 2006 è aperta anche un’osteria che offre una cucina
tipica emiliana, semplice e genuina.
“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un
premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli
imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando
innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di
un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio
è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad
una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato
la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di
sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo,
sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare
ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel
territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e
servizi d’eccellenza”.
Savino Muraglia tra i Capitani 2016
Savino Muraglia nominato tra i Capitani dell’Anno 2016
per la nuova sezione Food & Benessere
Savino Muraglia, rappresentante della quinta generazione della famiglia pugliese
a dedicarsi alla produzione di olio extravergine e oggi alla guida dell’Antico
Frantoio Muraglia, è stato nominato tra i Capitani dell’Anno 2016 per la nuova
sezione Food & Benessere.
Savino è tra un ristretto numero di imprenditori italiani ad aver ricevuto il
riconoscimento ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli
(sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin) per
premiare le storie più meritevoli fatte di “grinta, determinazione, coraggio e
voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile”,
suggellando il successo del Made in Italy nel mondo.
Esattamente quello che ha fatto Savino, decidendo di tornare a occuparsi del
frantoio di famiglia e affiancando all’esperienza e al know how delle generazioni
che l’hanno preceduto, un sapiente approccio imprenditoriale e di marketing
basato sull’innovazione ma anche sul recupero e sulla valorizzazione del territorio
pugliese e delle sue eccellenze: dall’olio extravergine d’alta qualità alle bellissime
e colorate ceramiche artigianali che sono diventato un po’ il simbolo dell’azienda
e che campeggiano su tavoli e scaffali di ristoranti e pizzerie “top” di tutt’Italia e
del mondo.
Il 7 e 8 ottobre scorsi l’Aula Magna dell’Università di Parma ha ospitato due
giorni di convegno dedicati all’agroalimentare e la cerimonia di premiazione dei
nuovi Capitani, consacrando così il ruolo di primo piano di questo settore per
l’economia nazionale. Dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo,
infatti, per la prima volta nella sua storia il Premio ha previsto una sezione
dedicata al Food&Benessere, settore che si conferma sempre più in grado di fare
da traino per il Made in Italy.
“Nel mondo c’è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di
persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni
sono consumatori fidelizzati. Nel 2014 la soglia dell’export agroalimentare
italiano ha raggiunto i 34,3 miliardi di euro, con un tasso espansivo del +2,7%
rispetto all’anno precedente”, riporta la pagina dedicata sul sito
www.capitanidellanno.com.
E proprio a questi temi – indagando sui principali paesi di destinazione dei
prodotti agroalimentari italiani, sui mercati in cui la domanda di Made in Italy si
dimostra più dinamica, sui prodotti italiani più conosciuti ed esportati e sugli
ostacoli che frenano un’ulteriore diffusione del food & beverage italiano nel
mondo sono state dedicate le due giornate parmensi. Oltre che alla giusta
celebrazione di coloro che a queste domande hanno saputo dare risposta con i
successi delle proprie aziende come appunto Savino Muraglia.
di Luciana Squadrilli
Premi Capitani dell’Anno 2016
Food & Benessere
Parma - Until 08 Oct 2016
Where
Aula Magna dell'Università - Via Università, 12 - Parma
www.unipr.it
Description
UNIVERSITÀ'. Venerdì 7 e sabato 8 ottobre, nell’Aula Magna dell’Ateneo, si svolgerà il
convegno “Premi Capitani dell’Anno 2016 – Food & Benessere”, organizzato da
Consultinvest e da Editutto e patrocinato dall’Università di Parma.
L’8 ottobre saranno consegnati i premi “Capitani dell’anno” a uomini e donne che hanno
portato all’eccellenza le loro imprese e hanno saputo difenderle dalla crisi.
Parteciperanno all’evento i docenti dell’Ateneo Furio Brighenti, Pro Rettore per l'Area
Ricerca e sistema bibliotecario e museale, Guido Cristini, Gianpiero Lugli, Maria Grazia
Cardinali, Filippo Arfini e Maria Cecilia Mancini.
redazione APParma
12/10/2016
CIR FOOD: UN PREMIO A CHIARA NASI
E NUOVI PROGETTI FRA CULTURA E INNOVAZIONE
Cultura di impresa, innovazione, promozione del valore del cibo. Sono questi i
tre concetti chiave che sabato 8 ottobre sono stati al centro di altrettanti eventi
pubblici di cui CIR food è stata protagonista, sottolineando ancora una volta il
suo
ruolo
di
azienda
leader
nel
settore
della
ristorazione.
L’evento più significativo è stata la consegna alla Presidente Chiara Nasi del
riconoscimento Capitani dell’Anno Food & Benessere, riservato a tutti gli
uomini e le donne che hanno investito le loro energie alla nascita di realtà che
oggi portano il nome dell’Italia nel mondo. Il premio, sostenuto da Consultinvest
e organizzato in collaborazione con l’Università di Parma e Accademia
Nazionale di Agricoltura, è stato consegnato a Chiara Nasi durante un evento a
Parma, nell’Aula Magna dell’Università.
15 Ottobre 2016
BERGAMO
Bergamo premia
i “capitani lombardi”
I premiati (foto di Paolo Nava)
BERGAMO — Bergamo veste per un giorno i panni di capitale
dell’imprenditoria lombarda. La sede di Confindustria Bergamo ha infatti
ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti “Capitani dell’anno
Lombardia” (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di
Adaci e Air Berlin).
Il premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome
del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle
regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è
stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma
anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato
continuamente in fermento.
Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a
prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai
Capitani dell’Anno Lombardia 2016. Uomini ma anche donne, con le loro storie di
successi, di sfide, di ansie.
Aziende come la Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell’industria lapidea o
alla Ocrim di Cremona, realtà nata nel 1945 (a ritirare il premio è stato l’ingegnere
Alberto Antolini) leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori
per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti
elettrici, silos e trasporto cereali. Ma anche giovanissime realtà come la start up
Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e
pellegrinaggi. A raccontare questa impresa è stato invece l’amministratore delegato
Stefano Vismara.
Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la
Gamba Edoardo (rappresentata sabato da Pierluigi), dal 1880 sinonimo di qualità nel
campo dei salumi (sono nati a Villa d’Almè, all’epoca crocevia importante per gli
accessi alla val Brembana, valle Imagna e la zona di Bergamo), o la Inox Mecc (da
oltre 50 anni la realtà italiana di riferimento per la produzione di componentistica
dedicata al settore chimico e petrolchimico, a Bergamo rappresentata da Ferruccio
Bellebono abbiamo trovato anche i grandi interpreti di lavorazioni tradizionali come
quella del Lanificio Feltrificio Gusmini. I fratelli Gusmini hanno raccontato le gesta
di Giacomo Gusmini, bisnonno degli attuali titolari, che dette il via, nel 1887, al
l’attività di produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell’epoca
realizzati con i telai dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Altra grande
realtà sotto i riflettori di Bergamo è stata quella della Fedegari Autoclavi spa (nata
dalla genialità di Fortunato e Giampiero e oggi società con circa 220 dipendenti e il
90 per cento della produzione esportato in Europa occidentale, USA, India e Cina).
Spazio al sociale con il riconoscimento a Itaca Onlus (il riconoscimento è andato al
presidente Luca Franzi De Luca): nata nel 2012 a Milano è attiva nel campo della
salute mentale e attualmente coordina un network di 10 associazioni locali, e ne
promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio della sezione cultura è
stato assegnato invece a Giacinto De Pietrantonio per l’importante crescita della
Gamec (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) considerata oggi
uno dei centri di eccellenza dell’arte dell’Italia settentrionale. Altro riconoscimento è
andato a Mauro Micheli e Sergio Beretta dell’Officina Italiana Design, lo studio nato
nel 1994 e tradizionalmente legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali
collabora da oltre vent’anni.
Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla
Famiglia Cerea per la qualità assoluta del ristorante Da Vittorio, una delle eccellenze
del territorio. La prima stella, hanno raccontato, arrivò nel 1970 (quando i
riconoscimenti di questo tipo erano rarissimi), nel 1996 la seconda e poi, finalmente,
nel 2006, il coronamento dell’ascesa: le tre stelle. Giusto per farsi un’idea, sono
solamente 8 in tutta Italia i ristoranti che hanno raggiunto questo traguardo e 120 in
tutto il mondo. Oggi a occuparsi del ristorante sono la signora Bruna e i cinque figli.
GAMeC riceve
il premio CAPITANI DELL'ANNO
LOMBARDIA
La GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è lieta di annunciare di
essere stata selezionata quale vincitrice del Premio Capitani Lombardia sezione Cultura, “per
l’importante crescita del museo, considerato oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia
settentrionale”.
Il premio sarà consegnato a Giacinto Di Pietrantonio, Direttore della GAMeC, durante la
cerimonia che si terrà presso la Sala Giunta di Confindustria Bergamo il prossimo 15 ottobre,
alle ore 10:00.
Il Premio Capitani dell’Anno, nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon
nome del Paese nel mondo, e promosso ogni anno su scala nazionale, debutta quest’anno a
Bergamo con un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di
imprese. Un’occasione di confronto per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio
privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento.
L’appuntamento con Capitani dell’Anno Lombardia, realizzato con il sostegno di Consultinvest
e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, “vuole essere prima di tutto un elogio all’operatività
del territorio – sottolineano gli organizzatori del riconoscimento –; aziende piccole e grandi che
sono riuscite a tener testa ad una concorrenza sempre più agguerrita”.
Per maggiori informazioni in merito al premio: http://www.capitanidellanno.com/
LA GAMEC DI BERGAMO VINCE
IL PREMIO CAPITANI CULTURA.
RICONOSCIMENTO CHE INCORAGGIA
LE ECCELLENZE ITALIANE
BERGAMO - La GAMeC di Bergamo ha vinto il Premio Capitani Lombardia
sezione Cultura, riconoscimento nazionale nato a Bologna nel 1995 (e sostenuto da
Consultinvest in collaborazione con ADACI e Air Berlin) per incoraggiare le realtà
imprenditoriali che portano le eccellenze italiane nel mondo. E anche la cultura è
fondamentale per lo sviluppo del nostro paese, un luogo ricco di storia e beni che
aspettano solo di essere valorizzati. E quest’anno Capitani dell’Anno ha scelto
Bergamo per premiare le imprese lombarde, seconda provincia industriale d’Europa
con 9,7 miliardi di euro di valore aggiunto e 156 mila occupati.
Una giuria composta da giornalisti italiani ha scelto di assegnare il premio per la
sezione cultura proprio alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
"per l’importante crescita del museo, considerato oggi uno dei centri di eccellenza
dell'arte dell'Italia settentrionale”. Il riconoscimento sarà consegnato a Giacinto Di
Pietrantonio, direttore della GAMeC, durante la cerimonia che si terrà presso la Sala
Giunta di Confindustria Bergamo sabato 15 ottobre alle ore 10.
'Capitani dell’Anno
Lombardia', alla Ocrim
uno dei riconoscimenti
Alberto Antolini, a destra, ritira il premio
La Ocrim di Cremona, si è aggiudicata uno dei prestigiosi riconoscimenti “Capitani dell’Anno
Lombardia 2016”, in una manifestazione organizzata da Editutto, in collaborazione con
Consultinvest, ADACI e Air Berlin, presso la sede di Confindustria Bergamo. L’azienda è
leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del
grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A
ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini.
Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese
nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più
alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la
manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato
per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’
lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell’industria
lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945. Ma anche giovanissime realtà come
la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza
e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è stato invece
l’amministratore delegato Stefano Vismara.
CRONACA
'Capitani dell'Anno Lombardia', alla Ocrim Cremona
uno dei prestigiosi riconoscimenti
La Ocrim di Cremona, si è aggiudicata uno dei prestigiosi riconoscimenti "Capitani
dell'Anno Lombardia 2016", in una manifestazione organizzata da Editutto, in
collaborazione con Consultinvest, ADACI e Air Berlin, presso la sede di Confindustria
Bergamo.
La Ocrim di Cremona, si è aggiudicata uno dei prestigiosi riconoscimenti “Capitani
dell’Anno Lombardia 2016”, in una manifestazione organizzata da Editutto, in
collaborazione con Consultinvest, ADACI e Air Berlin, presso la sede di Confindustria
Bergamo. L’azienda è leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori
per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici,
silos e trasporto cereali. A ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini.
Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del
Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni
con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato
ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un
osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in
fermento.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’
lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell’industria
lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945. Ma anche giovanissime realtà
come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso,
accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima
è stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara.
Alla Ocrim di Cremona
il Premio Capitani dell'Anno
LA OCRIM DI CREMONA SI È AGGIUDICATA IL RICONOSCIMENTO CAPITANI
DELL’ANNO LOMBARDIA 2016. L’AZIENDA È LEADER NELLA COSTRUZIONE DI
IMPIANTI MOLITORI. GRANDI REALTÀ DELL’IMPRENDITORIA E START UP
CREMONA - La Ocrim di Cremona, realtà nata nel 1945, si è aggiudicata una dei prestigiosi
riconoscimenti
Capitani
dell’Anno
Lombardia
2016,
organizzato
da
Editutto,
in
collaborazione con Consultinvest, presso la sede di Confindustria Bergamo. L’Azienda è
leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del
grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A
ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini.
Bergamo, per un giorno, ha vestito, meritatamente, i panni di capitale dell’imprenditoria lombarda.
La sede di Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti
Capitani dell’Anno Lombardia (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di
ADACI e Air Berlin). Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon
nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni
con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante
la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per
chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento.
Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista
inaccessibile, queste le caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia
2016. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’ lombarda:
basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell'industria lapidea o alla OCRIM
di Cremona, realtà nata nel 1945 (a ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini) leader a
livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e
cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. Ma anche giovanissime
realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso,
accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è stato
invece l’amministratore delegato Stefano Vismara.
Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la Gamba Edoardo
(rappresentata sabato da Pierluigi), dal 1880 sinonimo di qualità nel campo dei salumi (sono nati a
Villa d’Almè, all’epoca crocevia importante per gli accessi alla val Brembana, valle Imagna e la
zona di Bergamo), o la Inox Mecc (da oltre 50 anni la realtà italiana di riferimento per la
produzione di componentistica dedicata al settore chimico e petrolchimico, a Bergamo
rappresentata da Ferruccio Bellebono abbiamo trovato anche i grandi interpreti di lavorazioni
tradizionali come quella del Lanificio Feltrificio Gusmini. I fratelli Gusmini hanno raccontato le
gesta di Giacomo Gusmini, bisnonno degli attuali titolari, che dette il via, nel 1887, al l'attività di
produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell'epoca realizzati con i telai dei folloni
e delle antiche “Chiodere” di Vertova.
Altra grande realtà sotto i riflettori di Bergamo è stata quella della Fedegari Autoclavi spa (nata
dalla genialità di Fortunato e Giampiero e oggi società con circa 220 dipendenti e il 90 per cento
della produzione esportato in Europa occidentale, USA, India e Cina) .
Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, al Progetto Itaca
Onlus (il riconoscimento è andato al presidente Luca Franzi De Luca): nata nel 2012 a Milano è
attiva nel campo della Salute Mentale e attualmente coordina un network di 10 Associazioni locali,
e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano.
Il premio Capitani Lombardia sezione Cultura è stato assegnato invece a Giacinto De Pietrantonio
per l’importante crescita della GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo)
considerata oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale.
Altro riconoscimento è andato a Mauro Micheli e Sergio Beretta dell’Officina Italiana Design, lo
studio nato nel 1994 e tradizionalmente legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali
collabora da oltre vent’anni.
Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea
per la qualità assoluta del Ristorante da Vittorio, una delle eccellenze del territorio. La prima stella,
hanno raccontato, arrivò nel 1970 (quando i riconoscimenti di questo tipo erano rarissimi), nel 1996
la seconda e poi, finalmente, nel 2006, il coronamento dell’ascesa: le tre stelle. Giusto per farsi
un’idea, sono solamente 8 in tutta Italia i ristoranti che hanno raggiunto questo traguardo e 120 in
tutto il mondo. Oggi a occuparsi del ristorante sono la signora Bruna e i cinque figli.
«Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla
alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai
bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio,
offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi
economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non
va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni
edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala».
«Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di
sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo,
sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare
ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel
territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e
servizi d’eccellenza».
Alla Ocrim di Cremona
il Premio Capitani dell'Anno
LA OCRIM DI CREMONA SI È AGGIUDICATA IL RICONOSCIMENTO
CAPITANI DELL’ANNO LOMBARDIA 2016. L’AZIENDA È LEADER
NELLA COSTRUZIONE DI IMPIANTI MOLITORI. GRANDI REALTÀ
DELL’IMPRENDITORIA E START UP SOTTO I RIFLETTORI DI
CONFINDUSTRIA
CREMONA - La Ocrim di Cremona, realtà nata nel 1945, si è aggiudicata una
dei prestigiosi riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia 2016, organizzato
da Editutto, in collaborazione con Consultinvest, presso la sede di Confindustria
Bergamo. L’Azienda è leader a livello internazionale nella costruzione di
impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale,
mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A ritirare il premio è
stato l’ingegnere Alberto Antolini. Bergamo, per un giorno, ha vestito,
meritatamente, i panni di capitale dell’imprenditoria lombarda. La sede di
Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei
riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia (realizzato con il sostegno di
Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). Il Premio nato 21
anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel
mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni
con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è
stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà
ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un
mercato continuamente in fermento.Grinta, determinazione, coraggio e voglia
di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le
caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia 2016.
Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione
‘speciale’ lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel
settore dell'industria lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945 (a
ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini) leader a livello
internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del
grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e
trasporto cereali. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it,
primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e
pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è
stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara.
Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la
Gamba Edoardo (rappresentata sabato da Pierluigi), dal 1880 sinonimo di
qualità nel campo dei salumi (sono nati a Villa d’Almè, all’epoca crocevia
importante per gli accessi alla val Brembana, valle Imagna e la zona di
Bergamo), o la Inox Mecc (da oltre 50 anni la realtà italiana di riferimento per
la produzione di componentistica dedicata al settore chimico e petrolchimico, a
Bergamo rappresentata da Ferruccio Bellebono abbiamo trovato anche i grandi
interpreti di lavorazioni tradizionali come quella del Lanificio Feltrificio
Gusmini. I fratelli Gusmini hanno raccontato le gesta di Giacomo Gusmini,
bisnonno degli attuali titolari, che dette il via, nel 1887, al l'attività di
produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell'epoca realizzati
con i telai dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Altra grande realtà
sotto i riflettori di Bergamo è stata quella della Fedegari Autoclavi spa (nata
dalla genialità di Fortunato e Giampiero e oggi società con circa 220 dipendenti
e il 90 per cento della produzione esportato in Europa occidentale, USA, India e
Cina) . Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il
riconoscimento, al Progetto Itaca Onlus (il riconoscimento è andato al
presidente Luca Franzi De Luca): nata nel 2012 a Milano è attiva nel campo
della Salute Mentale e attualmente coordina un network di 10 Associazioni
locali, e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio
Capitani Lombardia sezione Cultura è stato assegnato invece a Giacinto De
Pietrantonio per l’importante crescita della GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e
Contemporanea di Bergamo) considerata oggi uno dei centri di eccellenza
dell'arte dell'Italia settentrionale. Altro riconoscimento è andato a Mauro
Micheli e Sergio Beretta dell’Officina Italiana Design, lo studio nato nel 1994 e
tradizionalmente legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali
collabora da oltre vent’anni. Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla
cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea per la qualità assoluta del
Ristorante da Vittorio, una delle eccellenze del territorio. La prima stella, hanno
raccontato, arrivò nel 1970 (quando i riconoscimenti di questo tipo erano
rarissimi), nel 1996 la seconda e poi, finalmente, nel 2006, il coronamento
dell’ascesa: le tre stelle. Giusto per farsi un’idea, sono solamente 8 in tutta Italia
i ristoranti che hanno raggiunto questo traguardo e 120 in tutto il mondo. Oggi a
occuparsi del ristorante sono la signora Bruna e i cinque figli.
«Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio
Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al
coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti
quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di
lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una
crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più
competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche
un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può
migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni
edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala».
«Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di
Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà
spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si
parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e
visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel
territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere
un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza».
Antolini dell'Ocrim tra i capitani
lombardi industriali 2016
Bergamo, per un giorno, ha vestito, meritatamente, i
panni di capitale dell’imprenditoria lombarda. La sede
di Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la
cerimonia di consegna dei riconoscimenti Capitani
dell’Anno Lombardia (realizzato con il sostegno di
Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air
Berlin). Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare
l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel
mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale
dedicata ad una delle regioni con la più alta
concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto,
come è stato ricordato durante la manifestazione, per
chi ha già costruito solide realtà ma anche un
osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso
a un mercato continuamente in fermento.
Grinta, determinazione, coraggio e voglia di
ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le
caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia 2016. Uomini
ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’
lombarda: basti pensare alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945 (il premio è andato
all’ingegnere Alberto Antolini, nella foto) leader a livello internazionale nella costruzione
di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici,
impianti elettrici, silos e trasporto cereali.
Il quotidiano fondato da Alcide De Gasperi
Bergamo premia i lombardi eccellenti
Capitani dell’Anno, il Premio nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli
imprenditori che, più di altri, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita, debutta a
Bergamo con un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta
concentrazione di imprese. Questa mattina, alle 10 nella Sala Giunta di
Confindustria Bergamo, si svolgerà Capitani dell’Anno Lombardia, realizzato con il
sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin.
Tra i premiati, figurano la Arnaboldi, rappresentata dal capitano Angelo, nome storico dal
1880 nel settore dell'industria lapidea; la Ocrim di Cremona, leader a livello internazionale
nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in
generale, che festeggia quest'anno il 60esimo anniversario. Ma anche giovanissime realtà
come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso,
accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima
sarà l’amministratore delegato Stefano Vismara. Protagonisti dell’edizione Lombardia
2016, accanto a realtà consolidate come la Gamba Edoardo, dal 1880 sinonimo di qualità
nel campo dei salumi, o la Inox Mecc, anche i grandi interpreti di lavorazioni tradizionali
come quella del Lanificio Feltrificio Gusmini, il cui bisnonno dette il via, nel 1887, all'attività
di produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell'epoca realizzati con i telai
dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Spazio, come in tutte le edizioni del
Premio, al Sociale con il riconoscimento, al Progetto Itaca Onlus: nata nel 2012 a Milano è
attiva nel campo della Salute Mentale e attualmente coordina un network di 10
Associazioni locali, e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio
Capitani Lombardia sezione Cultura andrà invece a Giacinto De Pietrantonio per
l’importante crescita della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo,
considerata oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale. Chiusura a
tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea
per la qualità assoluta del Ristorante da Vittorio, una delle eccellenze del territorio.
Assegnato il premio Capitani dell'Anno
a Officina Italiana Design
(PRIMAPRESS) - BERGAMO - Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono
stati insigniti del premio Capitani dell’Anno, promosso da Editutto con il sostegno di Consultinvest
e in collaborazione con ADACI ed Air Berlin. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a
Bergamo, è legato al marchio degli iconici Cantieri Riva, con i quali lo studio collabora da oltre
vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri.
Quest’anno il premio ha dedicato un’edizione speciale a Bergamo. “Per noi è un onore l’aver
ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli, rispettivamente Ceo e Designer
di Officina Italiana Design, “Significa che il nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere
alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute e
sono considerati come elementi imprescindibili per diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti
italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani - parla alla
grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai
bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio,
offrendo
posti
di
lavoro
e
sviluppando
innovazione
tecnologica.
Tra gli altri vincitori del premio Capitani dell’Anno 2016, il lanificio Gusmini, Ferruccio Bellebono
di Inox Meccanica e Alberto Antolini di Ocrim. - (PRIMAPRESS)
DESIGN
Sergio Beretta e Mauro Micheli
«Capitani dell'anno»
Disegnano i motoscafi Riva da vent’anni. Tutta la gamma di imbarcazioni, dai 10 ai
60 metri, uscita dai cantieri della storica azienda di Sarnico negli ultimi quattro lustri
è frutto del loro spirito innovativo, delle loro eleganti intuizioni, della loro cultura e
dei loro sogni. Un’eccellenza dello stile italiano che è valsa al bresciano Sergio
Beretta, a Mauro Micheli e al loro studio «Officina italiana design» il premio
«Capitani dell’anno» 2016.
Un riconoscimento che è stato consegnato nella sede di Confindustria Bergamo nei
giorni scorsi, realizzato proprio con il patrocinio dell’associazione degli industriali
bergamaschi, il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin,
ideato per promuovere e «incoraggiare l’Italia che produce e che porta il buon nome
del Paese nel mondo». Per i due designer aver ottenuto il premio significa che «il
nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del
design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute». Officina
italiana design è nata nel 1994.
BERGAMO NOMINA MAURO MICHELI
E SERGIO BERETTA “CAPITANI
DELL’ANNO 2016”
20 ottobre 2016
Sabato 15 ottobre Officina Italiana Design è stata premiata accanto a grandi realtà
dell’imprenditoria lombarda, giovani start up e iniziative rivolte al Sociale
Sabato 15 ottobre Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati insigniti
del prestigioso premio Capitani delll’Anno presso la sala Giunta della Confindustria Bergamo
come rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano.
Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei celebri Cantieri
Riva, con i quali collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10
metri sino a 60 metri.
Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest e
la collaborazione di ADACI e Air Berlin e nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e
porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato quest’anno a Bergamo con un’edizione
speciale dedicata a una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di
confronto, questo lo spirito di Capitani, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un
osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento.
“Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli,
rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, “Significa che il nostro sforzo e la
nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle
performance nautiche sono riconosciute e sono considerati come elementi imprescindibili, oltre che
valore intrinseco, di un brand, Riva, che contribuisce diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti
italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani –
parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima
ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del
proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano
contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più
competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per
guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza
diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo
orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere
questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si
tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio
spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e,
al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi
d’eccellenza”.
ELENCO PREMIATI LOMBARDIA
Angelo Arnaboldi, Arnaboldi Angelo; Ing. Alberto Antolini, OCRIM spa, Pierluigi Gamba,
Gamba Edoardo; Ferruccio Bellebono, Inox Mecc; Fratelli Fedegari, Fedegari Autoclavi spa;
Fratelli Gusmini, Lanificio Feltrificio Gusmini.
SPECIALE START UP Stefano Vismara EXAUDI.it
SPECIALE SOLIDARIETA’Luca Franzi De Luca Progetto Itaca Onlus
SPECIALE CULTURA Mauro Micheli Sergio Beretta Officina Italiana Design; Giacinto Di
Pietrantonio GAMeC
SPECIALE TRADIZIONE Famiglia Cerea
by Top Yacht Design on October 24, 2016
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Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana
design, insigniti del premio Capitani delll’Anno
Sabato 15 ottobre Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati
insigniti del prestigioso premio Capitani delll’Anno presso la sala Giunta della Confindustria
Bergamo come rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano. Officina Italiana Design,
studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei celebri Cantieri Riva, con i quali
collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60
metri.
Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest
è nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel
mondo, ha debuttato quest’anno a Bergamo con un’edizione speciale dedicata a una delle
regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito
di Capitani, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi
vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento.
“Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli,
rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, “Significa che il nostro sforzo e la
nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle
performance nautiche sono riconosciute e sono considerati come elementi imprescindibili,
oltre che valore intrinseco, di un brand, Riva, che contribuisce diffondere il lifestyle e la qualità
dei prodotti italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”.
Mauro Micheli e Sergio Beretta
Capitani dell’Anno 2016
Sabato 15 ottobre Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati insigniti del
prestigioso premio Capitani dell’Anno presso la sala Giunta della Confindustria Bergamo come
rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano.
Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei
celebri Cantieri Riva, con i quali collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera
gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri. Il Premio, realizzato con il
patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest e la
collaborazione di ADACI e Air Berlin e nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che
produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato quest’anno a
Bergamo con un’ edizione speciale dedicata a una delle regioni con la più alta
concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito di Capitani,
per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi
vuole tastare il polso a un mercato continuamente in fermento.
“Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro
Micheli, rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, Significa che il
nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del
design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute e sono
considerati come elementi imprescindibili, oltre che valore intrinseco, di un brand,
Riva, che contribuisce diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti italiani nel
mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”.“Ogni nostro evento
– afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla
grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima
ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno
rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica.
Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto
di mercato sempre più competitivo.
Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per
guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande
esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei‘ Capitani ’hanno
affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore
delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei
eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che
si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e
visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento
nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere
un ’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Mauro Micheli e Sergio Beretta “capitani
dell’anno 2016”
Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design sono stati
insigniti del prestigioso premio Capitani dell’Anno come rappresentanti
dell’eccellenza dello stile italiano
Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design sono i Capitani delll’Anno, il
riconoscimento è stato consegnato ai due designer presso la sala Giunta della
Confindustria di Bergamo. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è
legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali collabora da oltre vent’anni
disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri.
Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di
Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin e nato 21 anni fa per
incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato
quest’anno a Bergamo con un’edizione speciale dedicata a una delle regioni con la più
alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito di Capitani,
per chi ha già costruito solide realtà, ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole
tastare il polso a un mercato continuamente in fermento.
29 Ottobre 2016
Faenza e Lugo capitali della cultura,
eletti i Capitani dell'Anno
Ravenna, 27 ottobre 2016 - Il sindaco di Lugo e la direttrice del Museo
internazionale delle ceramiche di Faenza sono i due Capitani dell'Anno 2016 per
la Cultura. Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza e il sindaco di Lugo,
Davide Ranalli, per il Teatro Rossini sono i due romagnoli a cui sono andati i
riconoscimenti di Capitani dell'Anno 2016 nella sezione cultura. Il premio Capitani
dell'anno, alla sua 21esima edizione, è organizzato da Editutto con il supporto di
Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin, ed è riservato a imprenditori
e personaggi che hanno portato all’eccellenza le imprese e istituzioni che guidano.
Sabato 29 alle 10.15, a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia Onlus
si svolgerà la cerimonia di premiazione.
Franco Pannuti tra le eccellenze
dell'Emilia Romagna 2016
Ins igniti il profe s s ore e s ua figlia Ra ffa e lla , P re s ide nte de lla Fonda zione Ant, che da l 1985
a oggi ha a s s is tito in modo gra tuito 113.000 ma la ti oncologici in 10 re gioni ita lia ne
Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio Capitani dell’Anno - che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato
sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno
avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una
concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno.
Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben
21) i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei
Premi 2016, svoltasi presso l’Aula Magna della Fondazione ANT Italia onlus. Capitani dell’Anno
(realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin), nato anche
e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, è
tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con
numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della
Fondazione ANT.
Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli
‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della
Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi
ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito
113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna, Pannuti è stato docente
di chemioterapia antiblastica presso la scuola di specializzazione in oncologia dell'Università di
Bologna e docente di oncologia generale presso la scuola di specializzazione in geriatria e
radioterapia dell'Università di Bologna. È stato Primario della divisione di oncologia del Policlinico
Sant'Orsola-Malpighi dal 1972 al 1997 ed è membro dell'Accademia delle Scienze di New York.
Fondazione ANT Italia ONLUS. Nel 1978 per sua iniziativa nasce l'Associazione Nazionale
Tumori (ANT) – trasformata in Fondazione ANT Italia Onlus nel 2002.
ELENCO PREMIATI EMILIA ROMAGNA CAPITANI DELL’ANNO 2016
Giovanni Zanzi
Vivai F.lli Zanzi (Ferrara)
Ugo Biondi – Alberto e Matteo Benuzzi
Vetreria Bazzanese (Bologna)
Famiglia Baiocchi
Az.Agr. Baiocchi Enzo (Reggio Emilia)
Famiglia Davolio Marani
Davolio Marani Luigi e Antonio (Reggio Emilia)
CAPITANI SOLIDARIETA’
Professor Franco Pannuti
Fondazione ANT Italia Onlus
Raffaella Pannuti
Fondazione ANT Italia Onlus
CAPITANI DELLA CULTURA
Sindaco Davide Ranalli
Teatro Rossini di Lugo
Claudia Casali
Museo Internazionale
delle Ceramiche di Faenza
CAPITANI DELL’INNOVAZIONE
Alessandro Cillario
CUBBIT
SPECIALE ASSOCIAZIONI
Renzo Zarantonello
Presidente ADACI
Due eccellenze della Romagna tra i premiati
Capitani dell'Anno 2016
admin 18 ore ago Cronaca Locale, Emilia Romagna 15 Views
Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a
Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non
premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci
di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno.
Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben 21) i panni di capitale
dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei Premi 2016, svoltasi nell’Aula Magna della
Fondazione ANT Italia onlus. Capitani dell’Anno (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di
ADACI e Air Berlin), nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel
mondo, è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri
impressionanti, nel mondo del Sociale.
Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione ANT. Una scelta non casuale perché è proprio a due
motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi
Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi Any
ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in
10 regioni italiane. Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base
anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista
inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano romagnola: basti pensare alla
Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato dal capitano Giovanni), azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel
settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di
esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla
Baiocchi di Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e
al padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, rinomato
per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora tradizione legata al mondo agricolo con la
Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800 specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano
tenero di varie tipologie, soprattutto per la pizza.
Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, c'erano anche giovanissime ‘imprese’ come quella messa in moto da
Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma gli hard disk esterni in cloud, semplicemente
collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione, questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che, con
Alberto e Matteo Benuzzi hanno ritirato il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese
che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che
coniugano in sé il valore estetico di un vero e proprio prodotto artistico.
Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due premi. Il primo è andato al
sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'Emilia-Romagna
tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: “quasi 800mila euro
— ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto”. Il secondo riconoscimento ha
premiato invece l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Miv) di Faenza,
dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’Unesco. Uno speciale riconoscimento è andato, al
termine della mattinata a Renzo Zarantonello, presidente di ADACI, l’associazione che è diventata, in Italia, un preciso
riferimento culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali,
Logistica e Facility Management.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande
maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a
tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione
tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più
competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci
cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei
‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di
Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo,
sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e
visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un
dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Eccellenza ferrarese tra i premiati
dei Capitani dell’Anno 2016
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche nell’edizione 2016 con,
in primo piano, un’eccellenza ferrarese come i Vivai Fratelli Zanzi. L’importante
realtà è stata rappresentata, nella cerimonia di premiazione a Bologna, dal capitano
Giovanni: azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo,
attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre
crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da
frutto e 15 milioni di piante di fragole. Accanto a grandi realtà dell’imprenditoria
emiliano romagnola, anche Cultura, start up e iniziative rivolte al Sociale. Impresa,
ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a
Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di
eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma
uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in
solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai
agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno.
Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne
festeggia ben 21) i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia
di consegna dei Premi 2016, svoltasi presso l’Aula Magna della Fondazione Ant Italia
onlus. Capitani dell’Anno (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione
di Adaci e Air Berlin), nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta
il buon nome del Paese nel mondo, è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre
alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del
Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione Ant. Una scelta non
casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali
Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della
Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985
a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo
completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane.
Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le
caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di
ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne,
con le loro storie di successi, di sfide, di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano
romagnola: basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato dal capitano
Giovanni), azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva
in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di
esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di
piante di fragole o alla Baiocchi di Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di
allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e al padre Andrea la nascita, dal 2008,
dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, rinomato per le
sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora tradizione legata al
mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800 specializzata, con
il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie, soprattutto per la
pizza.
Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, abbiamo trovato anche giovanissime ‘imprese’
come quella messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema
che trasforma gli hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router.
Ancora alta specializzazione, questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che, con
Alberto e Matteo Benuzzi hanno ritirato il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria
Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta
oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che coniugano in sé il valore
estetico di un vero e proprio prodotto artistico.
Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due
premi. Il primo è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al
‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al
suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: ‘quasi 800mila euro
— ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto’. Il
secondo riconoscimento ha premiato invece l’impegno di Claudia Casali, direttrice del
Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) di Faenza, dichiarato nel 2011 Monumento
testimone di una cultura di pace dall’Unesco.
Uno speciale riconoscimento è andato, al termine della mattinata a Renzo Zarantonello,
presidente di Adaci, l’associazione che è diventata, in Italia, un preciso riferimento
culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management,
Gestione Materiali, Logistica e Facility Management.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani –
parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima
ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno
rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica.
Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di
mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è
anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare,
oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei
‘Capitani’ hanno affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest
– di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di
alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione
preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un
forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di
diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Elenco premiati Emilia Romagna Capitani dell’ anno 2016
Giovanni Zanzi
Vivai F.lli Zanzi (Ferrara)
Ugo Biondi – Alberto e Matteo Benuzzi
Vetreria Bazzanese (Bologna)
Famiglia Baiocchi
Az.Agr. Baiocchi Enzo (Reggio Emilia)
Famiglia Davolio Marani
Davolio Marani Luigi e Antonio (Reggio Emilia)
Capitani Solidarietà
Professor Franco Pannuti
Fondazione Ant Italia Onlus
Raffaella Pannuti
Fondazione Ant Italia Onlus
Capitani della Cultura
Sindaco Davide Ranalli
Teatro Rossini di Lugo
Claudia Casali
Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza
Capitani dell’ innovazione
Alessandro Cillario
Cubbit
Speciale Associazioni
Renzo Zarantonello
Presidente Adaci
Estense.com
Vivai Zanzi premiata a Bologna
Conferito il premio Capitani dell’Anno 2016
Per il premio Capitani dell’Anno 2016 è stata premiata a Bologna come eccellenza ferrarese Vivai
Fratelli Zanzi.
L’importante realtà è stata rappresentata, nella cerimonia di premiazione a Bologna, dal capitano
Giovanni: azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa,
Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace
di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole. Accanto a
grandi realtà dell’imprenditoria emiliano romagnola, anche Cultura, start up e iniziative rivolte al
Sociale.
Svoltasi presso l’Aula Magna della Fondazione Ant Italia onlus. Capitani dell’Anno è tornato con
un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri
impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della
Fondazione Ant. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono
andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente
della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a
oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente
gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane.
27 ottobre 2016 - Faenza, Lugo, Cronaca, Cultura
Lugo e Faenza, ecco i Capitani dell'anno
per la cultura 2016
Davide Ranalli e Claudia Casali
Claudia Casali
Il sindaco di Lugo Davide Ranalli e la direttrice del Museo internazionale delle
ceramiche di Faenza, Claudia Casali sono i due capitani dell'anno 2016 per la
Cultura. I due personaggi delle cittadine romagnole saranno insigniti, sabato 29
ottobre, alle 10.15, a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia Onlu, dei
riconoscimenti Capitani dell'Anno 2016 nella sezione cultura.
Il premio Capitani dell'anno, alla sua 21esima edizione, è organizzato da Editutto con
il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin, ed è riservato
a imprenditori e personaggi che hanno portato all’eccellenza le imprese e istituzioni
che guidano; Ranalli per aver triplicato gli investimenti nella cultura e in particolare
per l'attenzione al teatro Rossini di Lugo e la Casali per il lavoro che sta svolgendo al
Museo delle Ceramiche di Faenza.
Cultura in città Faenza è Ceramica
Claudia Casali (Mic) premiata
Capitano dell’anno per la cultura
2016
E’ stato aggiudicato a Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle
Ceramiche (Mic) di Faenza – dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una
cultura di pace dall’Unesco – uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani
dell’Anno 2016 per la Cultura, alla sua 21esima edizione. L’altro è andato al
sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico
teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Sabato 29 ottobre,
alle 10.15, a Bologna, nell’Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via
Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione.
Claudia Casali: “Un Premio che va a tutto lo staff del Mic”
Un premio non casuale, che arriva tre anni dopo il riconoscimento di “miglior
direttrice dell’anno” ricevuto nel 2013. «E’ un riconoscimento che non va alla mia
persona ma al Mic e al suo efficiente staff di collaboratori – commenta Claudia
Casali – che con grande abnegazione e rispetto per questo magico luogo lavorano
ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande
onore dirigere il Mic e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e
promuovere progetti non solo per la nostra città e il nostro territorio, ma anche per la
nostra Nazione e per il mondo intero. Il Mic è il fiore all’occhiello della nostra
cultura nazionale, un’eccellenza che deve essere un vanto per tutti noi». Claudia
Casali è direttrice del Mic dal 2011.
Premio per coloro che portano il nome dell’Italia nel mondo
Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio
che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo
di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma
uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in
solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai
agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Capitani dell’Anno, nato
anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del
Paese nel mondo, Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione,
coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli
imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista
inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di
ansie.
Premio Capitani dell’Anno: idee e imprese vincenti
«Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio
Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio
individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli
imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e
sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi
economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo.
Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per
guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande
esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno
affollato la sala». «Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore
delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei
eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che
si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e
visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel
territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta
di prodotti e servizi d’eccellenza».
L’appuntamento con Capitani dell’Anno Emilia Romagna è realizzato con il sostegno
di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin.
Faenzanotizia.it
Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza,
premiata "Capitano dell’anno 2016 per la cultura"
Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci
ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo
trasformarle in solide realtà.
Claudia Casali
Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza - dichiarato nel
2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’UNESCO - si è aggiudicata uno dei due
riconoscimenti del Premio Capitani dell’Anno 2016 per la Cultura, alla sua 21esima edizione. L’altro
è andato al Sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro
comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti.
Sabato 29 ottobre, alle 10.15, a Bologna, nell’Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via
Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione.
“È un riconoscimento che non va alla mia persona ma al MIC e al suo efficiente staff di collaboratori –
commenta Claudia Casali - che con grande abnegazione e rispetto per questo magico luogo lavorano
ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande onore dirigere il
MIC e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e promuovere progetti non solo per la nostra
città e il nostro territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo intero. Il MIC è il fiore
all’occhiello della nostra cultura nazionale, un’eccellenza che deve essere un vanto per tutti noi”.
Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a
Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza, e che
premia le persone capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un
mercato che non fa più sconti a nessuno.
Capitani dell’Anno, nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome
del Paese nel mondo, torna con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa
impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, non è infatti
la tradizionale Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio (che ha ospitato quasi tutte le edizioni) ma
l’Aula Magna della Fondazione Ant.
Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che andranno gli ‘speciali
Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione
Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e
il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici
in 10 regioni italiane.
Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base
anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un
mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di
ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano
romagnola: basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato prossimo dal capitano
Giovanni), azienda del ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa,
Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di
produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla Baiocchi di
Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico
e al padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle
Vacche Rosse, rinomato per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora
tradizione legata al mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800
specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie, soprattutto
per la pizza. Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, troveremo anche giovanissime ‘imprese’ come
quella messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma
gli hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione,
questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che ritirerà il premio per i pezzi unici creati dalla
Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta oggi
una gamma di proposte creative di altissimo livello, che coniugano in sé il valore estetico di un vero e
proprio prodotto artistico. Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con
ben due premi.
Il primo andrà al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro
comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha
triplicato i fondi per la cultura: "quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune
non si misura in chilometri di asfalto”. A margine della cerimonia verrà consegnato uno speciale
riconoscimento a Renzo Zarantonello, Presidente nazionale ADACI, per il sostegno dato
all’associazione in anni difficili e complessi.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla
grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci,
un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di
lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica
perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude
l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si
può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei
‘Capitani’ hanno affollato la sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere
questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti
di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e
visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo
stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
L’appuntamento con Capitani dell’Anno Emilia Romagna è realizzato con il sostegno di Consultinvest
e la collaborazione di ADACI e Air Berlin.
Al sindaco di Lugo Davide Ranalli il premio
"Capitano dell'anno 2016 per la Cultura"
"Voglio condivide re que s to pre mio con tutta la cittadinanza - ha dichiarato il s indaco
Davide Ranalli -, poiché cre do che s ia motivo di grande orgoglio pe r la comunità lughe s e "
Il sindaco di Lugo Davide Ranalli si è aggiudicato il premio “Capitano dell'anno 2016 per la
Cultura”. La cerimonia di premiazione si terrà sabato alle 10.15 a Bologna, nell’aula magna
della Fondazione Ant Italia Onlus, in via Jacopo Di Paolo 36. Il premio a Davide Ranalli è
stato conferito “per aver triplicato gli investimenti nella cultura e in particolare per
l'attenzione al teatro Rossini di Lugo”. Insieme a Ranalli, sarà premiata anche la direttrice
del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, Claudia Casali, “per il lavoro che sta
svolgendo al Museo delle Ceramiche di Faenza”.
ll premio “Capitani dell’anno” è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che,
più di altri, hanno dettato in Italia i ritmi della crescita: “Un messaggio di ottimismo, una
manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio - si legge nel sito
del premio -, cresciuta con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del
nostro Paese. Il “Premio Capitani dell’Anno”, giunto alla sua 21esima edizione, è organizzato
da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin. Sono
quattro le categorie premiate: industria, ricerca, cultura e sport.
“Voglio condividere questo premio con tutta la cittadinanza - ha dichiarato il sindaco Davide
Ranalli -, poiché credo che sia motivo di grande orgoglio per la comunità lughese. Lo sforzo
che abbiamo intrapreso all’inizio di questa legislatura per investire su un bene importante
quale la cultura oggi ritrova in questo premio un riconoscimento. Credo che questo sia un
riconoscimento al coraggio, alla voglia di fare e di cambiamento che questa Amministrazione
sta mettendo in piedi e sta portando avanti per tutta la città. Il teatro Rossini è uno dei più
antichi in regione e abbiamo scelto di valorizzarlo, una scelta che credo sia stata condivisa
dalla città e che come abbiamo ben visto in questi mesi è stata apprezzata anche da fuori dei
nostri confini comunali e provinciali. È una delle primissime volte che questo premio viene
conferito a un amministratore pubblico e questa gioia e soddisfazione voglio condividerla con
tutti i miei concittadini”.
Lugonotizie
Lugo, il sindaco Ranalli si aggiudica il premio
"Capitano dell'anno 2016 per la cultura"
Davide Ranalli con il maestro Rinaldo Alessandrini
La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 29 ottobre alle 10.15 a
Bologna
Il sindaco di Lugo Davide Ranalli si è aggiudicato il premio “Capitano
dell'anno 2016 per la Cultura”. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 29
ottobre alle 10.15 a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia
Onlus, in via Jacopo Di Paolo 36. Il premio a Davide Ranalli è stato conferito
“per aver triplicato gli investimenti nella cultura e in particolare per l'attenzione
al teatro Rossini di Lugo”.
Insieme a Ranalli, sarà premiata anche la direttrice del Museo
internazionale delle ceramiche di Faenza, Claudia Casali, “per il lavoro
che sta svolgendo al Museo delle Ceramiche di Faenza”. ll premio “Capitani
dell’anno” è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più
di altri, hanno dettato in Italia i ritmi della crescita: “Un messaggio di
ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee
e del coraggio - si legge nel sito del premio -, cresciuta con l’intento di
mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il
“Premio Capitani dell’Anno”, giunto alla sua 21esima edizione, è organizzato
da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air
Berlin. Sono quattro le categorie premiate: industria, ricerca, cultura e sport.
“Voglio condividere questo premio con tutta la cittadinanza - ha dichiarato il
sindaco Davide Ranalli -, poiché credo che sia motivo di grande orgoglio
per la comunità lughese. Lo sforzo che abbiamo intrapreso all’inizio di questa
legislatura per investire su un bene importante quale la cultura oggi ritrova in
questo premio un riconoscimento. Credo che questo sia un riconoscimento al
coraggio, alla voglia di fare e di cambiamento che questa Amministrazione
sta mettendo in piedi e sta portando avanti per tutta la città. Il teatro Rossini è
uno dei più antichi in regione e abbiamo scelto di valorizzarlo, una scelta che
credo sia stata condivisa dalla città e che come abbiamo ben visto in questi
mesi è stata apprezzata anche da fuori dei nostri confini comunali e
provinciali. È una delle primissime volte che questo premio viene conferito a
un amministratore pubblico e questa gioia e soddisfazione voglio condividerla
con tutti i miei concittadini”.
Due eccellenze della Romagna
tra i premiati dei Capitani dell'Anno 2016
Un riconos cime nto, Capitani de ll'Anno, che non pre mia i bilanci ma uomini e donne che
hanno avuto ide e importanti e hanno s aputo tras formarle in s olide re altà
Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a
Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un
riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto
idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza
internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno.
Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben 21)
i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei Premi
2016, svoltasi nell’Aula Magna della Fondazione ANT Italia onlus. Capitani dell’Anno (realizzato
con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin), nato anche e
soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, è tornato
con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri
impressionanti, nel mondo del Sociale.
Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione ANT. Una scelta non casuale perché
è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco
Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come
motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi Any ha assistito (e il dato è aggiornato solo al
dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane.
Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base
anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un
mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide,
di ansie.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano romagnola:
basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato dal capitano Giovanni), azienda del
Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente
e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno
oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla Baiocchi di Praticello di
Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e al
padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche
Rosse, rinomato per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora
tradizione legata al mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800
specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie,
soprattutto per la pizza.
Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, c'erano anche giovanissime ‘imprese’ come quella
messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma gli
hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione,
questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che, con Alberto e Matteo Benuzzi hanno ritirato
il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco
delle star dell’architettura e vanta oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che
coniugano in sé il valore estetico di un vero e proprio prodotto artistico.
Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due premi. Il
primo è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico
teatro comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato,
Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: "quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità
di un comune non si misura in chilometri di asfalto”. Il secondo riconoscimento ha premiato invece
l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Miv) di Faenza,
dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’Unesco. Uno speciale
riconoscimento è andato, al termine della mattinata a Renzo Zarantonello, presidente di Adaci,
l’associazione che è diventata, in Italia, un preciso riferimento culturale e professionale per chi
opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali, Logistica e Facility
Management.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla
alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai
bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio,
offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi
economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non
va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni
edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo,
amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei
eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di
cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie
imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un
dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Cronaca / Faenza
La direttrice del Mic Claudia Casali
premiata Capitano dell’Anno 2016 per la cultura
E' stato aggiudicato a Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche
(MIC) di Faenza, uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell'Anno 2016
E stato aggiudicato a Claudia Casali, direttrice del Museo )nternazionale delle
Ceramiche (MIC) di Faenza - dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura
di pace dall UNESCO - uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell Anno
per la Cultura, alla sua esima edizione. L altro è andato al Sindaco di Lugo, Davide
Ranalli, per la sua attenzione al Rossini , il pi‘ antico teatro comunale dell'EmiliaRomagna tra quelli tuttora esistenti. Sabato 9 ottobre, alle . , a Bologna, nell Aula
Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la
cerimonia di premiazione.
E un riconoscimento che non va alla mia persona ma al M)C e al suo efficiente staff di
collaboratori – commenta Claudia Casali - che con grande abnegazione e rispetto per
questo magico luogo lavorano ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho
sempre dichiarato è un grande onore dirigere il MIC e avere avuto la possibilità in
questi anni di proporre e promuovere progetti non solo per la nostra città e il nostro
territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo intero. Il MIC è il fiore
all occhiello della nostra cultura nazionale, un eccellenza che deve essere un vanto per
tutti noi .
Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio
che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di
eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell Anno, che non premia i bilanci ma uomini
e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà.
Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un
mercato che non fa più sconti a nessuno.
Capitani dell Anno, nato anche e soprattutto per incoraggiare l )talia che produce e
porta il buon nome del Paese nel mondo, torna con un edizione speciale dedicata
sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo
del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, non è infatti la tradizionale Sala dello Stabat
Mater dell Archiginnasio che ha ospitato quasi tutte le edizioni ma l Aula Magna della
Fondazione Ant. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà
che andranno gli speciali Solidarietà : il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella,
oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il
riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al
dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10
regioni italiane.
Romagnanotizie.it
Capitani dell’Anno 2016, premiate a Bologna
due eccellenze della Romagna: Ranalli e Casali
Sabato 29 Ottobre 2016
Claudia Casali riceve il premio
Ovvero il Sindaco di Lugo per i suoi stanziamenti per la cultura
e la direttrice del MIC di Faenza
Romagna in prima linea a Capitani dell’Anno 2016, ieri le premiazioni a Bologna. Alla
Cultura ben due premi ed entrambi targati Romagna. Il primo è andato al sindaco di Lugo,
Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'EmiliaRomagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i
fondi per la cultura: "quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune
non si misura in chilometri di asfalto”. Il secondo riconoscimento ha premiato invece
l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di
Faenza, dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’UNESCO.
Capitani dell’anno: Premio a Claudia Casali
del Mic
Un altro riconoscimento al sindaco di Lugo Davide Ranalli
per la sua attenzione al teatro Rossini
E' stato assegnato a Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) di
Faenza uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell’Anno 2016 per la Cultura, alla sua
21esima edizione. L’altro è andato al Sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al
teatro ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Nella
mattinata di oggi, alle 10.15, a Bologna, nell’Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via
Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione.
“E’ un riconoscimento che non va alla mia persona ma al Mic e al suo efficiente staff di
collaboratori – commenta Claudia Casali - che con grande abnegazione e rispetto per questo magico
luogo lavorano ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande
onore dirigere il MIC e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e promuovere progetti
non solo per la nostra città e il nostro territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo
intero. Il Mic è il fiore all’occhiello della nostra cultura nazionale, un’eccellenza che deve essere un
vanto per tutti noi”.
MODENA
12 Novembre 2016
Co2motori
Valentino Rossi: da Dottore
a Capitano dell’Anno 2016
A Modena, il 12, la prima edizione dedicata ad Auto e Moto
Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui
ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità . Con questa motivazione la Giuria del
premio Capitani dell’Anno (organizzato da Editutto e sostenuto da Consultinvest) ha
premiato, alla vigilia della prima edizione dedicata interamente ad Auto e Moto (ma il
riconoscimento di anni ne compie, nel 2016, ben ventuno), Valentino Rossi, che va ad
aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti,
Vincenzo Nibali e Fiona May.
Non c è gara che non lo veda protagonista - continua la Giuria – solo lui da anni riesce a
incendiare il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed
emozioni da infarto . ) riconoscimenti verranno consegnati, il prossimo
novembre, alle 0
e 5, presso il Tecnopolo di Modena l università di Modena e Reggio patrocina il Premio . )l
campione di Tavullia, in provincia di Pesaro (ma in realtà è nato ad Urbino il 16 febbraio del
1979, figlio di Stefania Palma e Graziano Rossi, a sua volta pilota motociclistico a cavallo degli
Anni
e
è tra i piloti pi‘ blasonati del motociclismo, in virt‘ dei nove titoli mondiali
conquistati (cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005) ed è l'unico pilota
nella storia del Motomondiale ad aver vinto il Mondiale in quattro classi differenti: 125 (1),
250 (1), 500 (1) e MotoGP (6). Valentino detiene inoltre il primato del maggior numero di
Gran Premi disputati consecutivamente nel mondiale di velocità, con 228 presenze. Capitani
dell Anno è realizzato anche con la collaborazione di ADACI e Air Berlin.
MotoGp: ancora un premio per
Valentino Rossi, una nomina davvero
importante per il Dottore
LaPresse/PA
Valentino Rossi accumula premi su premi: il Dottore è stato
nominato Capitano dell’anno 2016 per lo Sport
. “Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede
una quarta, davvero unica, la generosità“. Con questa motivazione la Giuria del premio Capitani dell’Anno
(organizzato
da
Editutto
e
sostenuto
da
Consultinvest) ha premiato, alla vigilia della
prima edizione dedicata interamente ad Auto e
Moto (ma il riconoscimento di anni ne compie, nel
2016, ben ventuno), Valentino Rossi, che va ad
aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra
gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo
Nibali e Fiona May. “Non c’è gara che non lo
veda protagonista – continua la Giuria – solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato, regalando ai milioni
di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto“. I riconoscimenti verranno consegnati, il
prossimo 12 novembre, alle 10 e 15, presso il Tecnopolo di Modena (l’Universita’ di Modena e Reggio patrocina
il Premio). (ITALPRESS).
Coriano premiata per il museo
dedicato a Simoncelli, ancora forte il
ricordo del grande campione
12:44 - 08 Novembre 2016
Sabato 12 novembre a Modena si terrà la prima edizione del Premio
Capitani dell’Anno, dedicata ad Auto & Moto. L'iniziativa ha il
patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Un
riconoscimento andrà al Museo Marco Simoncelli – La storia del Sic di
Coriano, la galleria museo nata per riscoprire le imprese e le gesta
dell’amato pilota di moto scomparso cinque anni fa. Nel museo sono
osposti caschi e tute da gara appartenenti al Sic e posizionati su
sostegni come se fossero vere e proprie opere d'arte. A ritirare il
premio sarà il sindaco di Coriano Domenica Spinelli, da sempre
legata alla famiglia del campione. Il premio sport sarà invece
assegnato a Valentino Rossi.
Al professor Boriani il Premio
Capitani dell’Anno Ricerca
Tra i desti atari del Pre io Capita i dell’A o
6, he per la pri a volta ele ra i protago isti
del o do Auto & Moto , ’è a he il do e te U i ore – Università degli Studi di Modena e
Reggio E ilia e Direttore della “truttura Co plessa di Cardiologia dell’Azie da OspedalieroUniversitaria di Modena prof. Giuseppe Boriani
A lui sa à asseg ato il i o os i e to pe Ri e a. Ci fa olto pia e e i eve e il P e io Ri e a
Capita i dell’a o pe la ost a attività di i e a sul uo e e la o seg a ell’a ito della
a ifestazio e sui oto i Auto e Moto – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani – ha un
significato particolare. Infatti il nostro cuore è un vero motore, con attività elettrica e meccanica
caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100
ila attiti he dive go o ell’a o della i te a vita
circa 3 miliardi di battiti. Il nostro cuore è quindi una
macchina incredibile, che va piano ma ha una grande
durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla
i pie a effi ie za e studia la o g a de atte zio e.
P esso la “t uttu a Co plessa di Ca diologia dell’AOU
Policlinico di Modena viene svolta attività clinica
assistenziale e di ricerca su tutti i settori della
Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie
cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici
impiantabili e la telemedicina, la cardiopatia ischemica
a uta e
o i a, l’i te ve tisti a o o a i a, lo
s o pe so a dia o, le valvulopatie, l’e o a diog afia
e la ipertensione polmonare, con il concorso di
medici strutturati, specializzandi, infermieri e tecnici.
La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di
Consultinvest ed il pat o i io dell’U ive sità degli “tudi di Mode a e Reggio E ilia, he si svolge à
sabato 12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2)
a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti
disti tisi ell’i p e dito ia, ell’i ovazio e e ella solida ietà.
L’att i uzio e al ollega Giuseppe Bo ia i di uesto i po ta te i o os i e to – ha commentato
il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e
di u i e ato e he ha estituito sla io e p estigio alla Ca diologia ode ese. Nell’o asio e i
fa piacere anche rivolgere un ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per
la p i a edizio e del P e io Capita i dell’A o dedi ato a Auto & Moto ha o s elto o e
sede la ost a U ive sità, dove p esto p e de à il via l’A ade y del Vei olo .
Il P e io Capita i dell’A o è ato el 1995 pe e de e o aggio a uegli i p enditori che, più di
altri in Italia, hanno dettato i ritmi della crescita e a personaggi che si sono distinti in altri campi
come lo sport e la realtà del sociale.
Giuseppe Boriani.
Il professor Giuseppe Boriani è da un anno alla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in
qualità di professore ordinario di Cardiologia e Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia
del Poli li i o di Mode a. E’ i olt e Di etto e della S uola di Spe ializzazio e i Ca diologia e
Direttore del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata di Malattie Nefrologiche Cardiache
e Vascolari. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna, ove ha ottenuto anche la
Specializzazione in Cardiologia e ha svolto la attività di professore associato di Malattie
dell’Apparato Cardiovascolare e Responsabile della Struttura semplice di Elettrostimolazione
presso la Divisione di Cardiologia del Policlinico S. Orsola Malpighi. Nella sua intensa carriera
professionale ha conseguito diversi riconoscimenti per la sua attività scientifica, tra i quali il
Dottorato di Ricerca e il titolo di Scholar in Cardiologia, rilasciato dalla Società Italiana di
Ca diologia. Il suo p i ipale a po di i e a è uello della gestio e delle a it ie e dell’i piego
dei dispositivi elettrici impiantabili nello scompenso cardiaco. Ha ricoperto varie cariche a livello
della European Heart Rhythm Association, Associazione della Società Europea di Cardiologia ed è
attual e te il P eside te Nazio ale dell’AIAC Asso iazio e Italia a di A it ologia e
Ca diosti olazio e . Dall’otto e
è il Chai a del Regist o Eu opeo EORP-AF, un registro
internazionale sui pazienti con fibrillazione atriale promosso dalla Società Europea di Cardiologia.
E’ auto e di olt e
pu li azio i s ie tifi he.
MODENATODAY
Ricerca, il Premio Capitani dell'Anno
al prof. Giuseppe Boriani
La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno
di Consultinvest ed il patrocinio dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che si svolgerà
sabato 12 novembre
A i eve e il P e io Capita i dell’A o
6, he pe la p i a volta ele a i p otago isti del o do Auto
& Moto , ’è a he il do e te U iMoRe il p of. Giuseppe Boriani, Direttore della Struttura Complessa di
Ca diologia dell’Azie da Ospedalie o-Universitaria di Modena. A lui sarà assegnato il riconoscimento per
Ricerca.
La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di
Consultinvest ed il pat o i io dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che si svolgerà sabato
12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2) a cui
prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti distintisi
ell’i p e dito ia, ell’i ovazio e e ella solida ietà.
"Ci fa olto pia e e i eve e il P e io Ri e a Capita i dell’a o – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani pe la ost a attività di i e a sul uo e e la o seg a ell’a ito della a ifestazio e sui oto i Auto e
Moto ha u sig ifi ato pa ti ola e. I fatti il ost o uo e è u ve o oto e, o attività elett i a e
meccanica caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100
mila attiti he dive go o ell’a o della i te a vita i a
ilia di di attiti. Il ost o uo e è ui di u a
macchina incredibile, che va piano ma ha una grande durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla
in piena efficienza e studiarla con grande atte zio e.
P esso la “t uttu a Co plessa di Ca diologia dell’AOU Poli li i o di Mode a vie e svolta attività li i a
assistenziale e di ricerca su tutti i settori della Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie
cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la cardiopatia ischemica
a uta e o i a, l’i te ve tisti a o o a i a, lo s o pe so a dia o, le valvulopatie, l’e o a diog afia e la
ipertensione polmonare, con il concorso di medici strutturati, specializzandi, infermieri e tecnici.
L’att i uzio e al ollega Giuseppe Bo ia i di uesto i po ta te i o os i e to – ha commentato il
Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e di un
rice ato e he ha estituito sla io e p estigio alla Ca diologia ode ese. Nell’o asio e i fa pia e e
anche rivolgere un ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per la prima edizione del
P e io Capita i dell’A o dedi ato a Auto & Moto ha o s elto o e sede la ost a U ive sità, dove
p esto p e de à il via l’A ade y del Vei olo .
POLICLINICO DI MODENA
PREMIO CAPITANI DELL’ANNO 2016:
ANCHE LA CARDIOLOGIA DEL POLICLINICO
TRA LE ECCELLENZE
Giuseppe Boriani
Tra i destinatari del Pre io Capita i dell’A
del
o
6, che per la prima volta celebra i protagonisti
o do Auto & Moto , ’è a he il do e te U i ore – Università degli Studi di Modena e
Reggio E ilia e Direttore della “truttura Co plessa di Cardiologia dell’Azie da OspedalieroUniversitaria di Modena prof. Giuseppe Boriani.
A lui sarà assegnato il riconoscimento per Ricerca. Ci fa molto piacere ricevere il Premio Ricerca
Capita i dell’a
o per la ostra attività di ri er a sul uore e la o seg a ell’a
a ifestazio e sui
ito della
otori Auto e Moto – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani - ha un
significato particolare. Infatti il nostro cuore è un vero motore, con attività elettrica e meccanica
caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100
ila attiti he dive go o ell’ar o della i tera vita ir a 3
iliardi di attiti. Il nostro cuore è
quindi una macchina incredibile, che va piano ma ha una grande durata e il nostro compito di
cardiologi è mantenerla in piena efficienza e studiarla con grande attenzione.
Presso la Struttura Complessa di Cardiologia dell’AOU Policlinico di Modena viene svolta attività
clinica assistenziale e di ricerca su tutti i settori della Cardiologia con particolare focalizzazione
sulle aritmie cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la
cardiopatia is he i a a uta e ro i a, l’i terve tisti a oro ari a, lo s o pe so ardia o, le
valvulopatie, l’e o ardiografia e la iperte sio e pol o are, o il o orso di
edi i strutturati,
specializzandi, infermieri e tecnici.
La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di
Co sulti vest ed il patro i io dell’U iversità degli “tudi di Mode a e Reggio E ilia, he si svolgerà
sabato 12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli
2) a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti
disti tisi ell’i pre ditoria, ell’i
ovazio e e ella solidarietà. L’attri uzio e al ollega Giuseppe
Boriani di questo importante riconoscimento – ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O.
Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e di un ricercatore che ha restituito
sla io e prestigio alla Cardiologia
ode ese. Nell’o asio e
i fa pia ere a he rivolgere u
ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per la prima edizione del Premio
Capita i dell’A
o dedi ato a Auto & Moto ha
Il Pre io Capita i dell’A
o s elto o e sede la ostra U iversità
o è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più di
altri in Italia, hanno dettato i ritmi della crescita e a personaggi che si sono distinti in altri campi
come lo sport e la realtà del sociale. Giuseppe Boriani Il professor Giuseppe Boriani è da un anno
alla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in qualità di professore ordinario di
Cardiologia e Direttore della “truttura Co plessa di Cardiologia del Poli li i o di Mode a. E’
inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e Direttore del Dipartimento
Interaziendale ad Attività Integrata di Malattie Nefrologiche Cardiache e Vascolari. Si è laureato in
Medicina e Chirurgia a Bologna, ove ha ottenuto anche la Specializzazione in Cardiologia e ha
svolto la attività di professore associato di Malattie dell’Apparato Cardiovas olare e Respo sa ile
della Struttura semplice di Elettrostimolazione presso la Divisione di Cardiologia del Policlinico S.
Orsola Malpighi. Nella sua intensa carriera professionale ha conseguito diversi riconoscimenti per
la sua attività scientifica, tra i quali il Dottorato di Ricerca e il titolo di Scholar in Cardiologia,
rilasciato dalla Società Italiana di Cardiologia. Il suo principale campo di ricerca è quello della
gestio e delle arit ie e dell’i piego dei dispositivi elettri i impiantabili nello scompenso cardiaco.
Ha ricoperto varie cariche a livello della European Heart Rhythm Association, Associazione della
“o ietà Europea di Cardiologia ed è attual e te il Preside te Nazio ale dell’AIAC Asso iazio e
Italiana di Aritmologia e Cardiosti olazio e . Dall’otto re
è il Chair a del Registro Europeo
EORP-AF, un registro internazionale sui pazienti con fibrillazione atriale promosso dalla Società
Europea di Cardiologia. E’ autore di oltre
pu
li azio i s ie tifi he.
Capitani dell’Anno 2016, Modena premia i grandi
dell’Auto e della Moto
Sabato 12 novembre a Modena prima edizione del Premio Capitani
dell’Anno dedicata ad Auto & Moto. Il patrocinio dell’Università di Modena
e Reggio Emilia, il sostegno di Consultinvest. Accanto a grandi realtà del
motorismo anche start up e iniziative rivolte al Sociale. Lo speciale Sport
a Valentino Rossi.
A conquistare la “pole”, stavolta, ci ha messo un attimo. I giurati del Premio
Capitani dell’Anno non hanno infatti avuto dubbi nell’assegnare lo “speciale” Sport
a Valentino Rossi, come Capitano dell’Anno 2016. Il campione di Tavullia apre la
galleria dei premiati della prima edizione del Premio (che, di anni, ne compie ben
21) dedicata interamente ad Auto & Moto (organizzata da Editutto con il sostegno
di Consultinvest). La motivazione inquadra perfettamente il “dottore”: «Se
grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del
Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità. Non c’è gara
che non lo veda protagonista, solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato,
regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da
infarto». Valentino Rossi va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra
gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. Campioni dello
sport ma anche dell’impresa, come nella natura di Capitani dell’Anno: questa la
ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto
che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani
dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee
importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una
concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più
sconti a nessuno.
Modena vestirà, il prossimo 12 novembre, a partire dalle ore 10 (Sala Eventi del
Tecnopolo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, via Vivarelli 2) i panni di
capitale dell’Auto e della Moto. Nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia
che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Capitani ha deciso di
dedicare un’intera edizione al mondo dei Motori, prendendo in considerazione
storiche realtà ma anche dando voce a start up innovative che stanno attirando
l’attenzione di Media e investitori.
Accanto a grandi nomi del panorama internazionale come Giampaolo Dallara (uno
dei “papà” della Miura Lamborghini poi, dal 1969, protagonista in Formula 1 e
Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro De Tomaso) troveremo infatti
anche tre giovanissimi (Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro
dell’Ateneo di Bologna) che hanno messo a punto il Progetto Shelmet, un casco
per motociclisti che impedisce alla moto di accendersi se il conducente ha bevuto
un po’ troppo.
Grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani
del motorismo 2016.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Italo Deda, storica figura
della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata leader in Europa
nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma) ma anche esperienze
recentissime e vincenti come quella capitanata da Andrea Vezzani (Energica Motor
Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima moto supersportiva 100%
elettrica made in Italy, nata da un perfetto equilibro fra tecnologia, innovazione e
design (« il frutto di un sogno green su due ruote realizzato a Modena»).
Super
rispettoso
dell’ambiente
anche
il
team guidato dal PI Vincenzo Di Bella di Siracusa che, a Modena, racconterà i
successi dell’Associazione Futuro Solare, con il prototipo ARCHIMEDE, veicolo
elettrico alimentato completamente da energia solare diretta (le celle
contenute nei pannelli solari, che ricoprono la parte superiore del veicolo,
convertono l’energia del sole in energia elettrica. Questa, attraverso un sistema
hardware, ricarica un pacco batterie che permette l’alimentazione del motore
elettrico).
Altro protagonista della prima edizione di Capitani Auto & Moto sarà Alberto
Broggi, da Parma, con la sua Vislab, spin-off nato dall’università della città ducale
(e pioniere nel campo dei mezzi a guida autonoma), acquistato per 30 milioni dalla
californiana Ambarella. ‘Nicchià preziosa quella della Carrozzeria Nuova GM di
Camposanto (Modena) specializzata nel ridare vita a Ferrari da milioni e milioni. A
rappresentarla ci sarà Andrea Donati.
Un altro importante riconoscimento andrà al Museo Marco Simoncelli – La storia
del Sic, la galleria museo per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di
moto scomparso cinque anni fa. A ritirare il premio sarà il sindaco di Coriano
(Rimini)
La dottoressa Domenica Spinelli, da sempre legata alla famiglia del campione.
Spazio, in questa edizione, anche alla Ricerca e alla Solidarietà.
Il primo riconoscimento andrà al professor Giuseppe Boriani, al timone della
Struttura Complessa di Cardiochirurgia del Policlinico di Modena («Il cuore –
afferma con ironia l’illustre clinico – altro non è se non il migliore motore mai
inventato. Va un po’ piano ma dura molto». Accanto a lui, per il Premio Capitani
Solidarietà, gli intrapendenti fondatori di ‘Bambini nel Deserto Onlus’ di Modena,
con in testa Luca Iotti. Tra le altre iniziative quella di Davide e Francesca che, da
cinque anni, Davide e Francesca vivono su un camion-camper con la ‘mission’ di
portare il cinema nei villaggi più isolati del mondo. Dall’Africa alla Siberia fino in
Mongolia, storia di un progetto eccezionale chiamato “Cinema du Desert”.
Cultura e Bellezza con lo “speciale” dedicato al Villa d’Este Style, uno dei più
importanti ed esclusivi concorsi d’eleganza motoristici a livello internazionale,
omaggio all’intramontabile 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este. A ritirare il premio il
project leader Marco Makaus.
«Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio
Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio
individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli
imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e
sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi
economica
perdurante
all’interno
di
un
contesto
di
mercato
sempre
più
competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche
un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare,
oltre a una grande esperienza diretta per i tanti giovani che a ogni edizione dei
‘Capitanì hanno affollato la sala».
«Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di
Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà
spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli
di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a
storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al
tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti
e servizi d’eccellenza».
ELENCO PREMIATI AUTO & MOTO
CAPITANI DELL’ANNO 2016
Giampaolo Dallara – Dallara (Parma)
Italo Deda – Sag Tubi spa (Reggio Emilia)
Andrea Vezzani – Energica Motor Company spa (Modena)
Alberto Broggi – Vislab (Parma)
Andrea Donati – Carrozzeria Nuova GM
PREMIO SPORT
Valentino Rossi
PREMIO INNOVAZIONE
Enzo Di Bella
Associazione Futuro Solare onlus (Siracusa)
Tommaso Polonelli
Angelo D’Aloia
Lorenzo Spadaro
Progetto Shelmet
PREMIO RICERCA
Prof. Giuseppe Boriani
Struttura Complessa di Cardiologia – Policlinico di Modena
PREMIO SOLIDARIETA’
Luca Iotti
Bambini nel Deserto Onlus (Modena)
SPECIALI CONCORSI E MUSEI
Marco Makaus
Villa d’Este Style
Museo Marco Simoncelli
La storia del Sic (Coriano- Rimini)
Futuro solare, l’associazione onlus è Capitano
dell’anno per l’innovazione
di
Marco Cerri
-
L’associazione
onlus
Futuro
Solare
è
Capitano dell’anno per
l’innovazione,
un
riconoscimento che non
premia i bilanci ma gli
uomini e le donne che
hanno
avuto
idee
importanti
e
hanno
saputo trasformarle in
solide realtà.
La prima edizione del
Premio
Capitani
dell’anno dedicata ad Auto & Moto conferirà il primo premio a Valentino
Rossi per le sue caratteristiche che incarnano perfettamente i valori premiati;
se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali di
un capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità.
Non c’è gara infatti che non lo veda protagonista e capace di incendiare il
campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed
emozioni da infarto.
Modena quindi vestirà, il prossimo 12 novembre, i panni di capitale dell’auto e
della moto premiando realtà storiche, come Giampaolo Dallara, ma anche
dando voce a startup innovative che stanno attirando l’attenzione di media e
investitori.
È il caso di Futuro Solare, vincitrice del premio innovazione, per Archimede
1.0, prototipo che ha visto la luce nel 2015 dopo circa due anni di
progettazione e continue verifiche ed è un’autovettura elettrica la cui unica
forma di energia è quella prodotta onboard dalla conversione fotovoltaica
diretta.
Futuro Solare nasce a Siracusa nel 2005 con l’obiettivo di sperimentare
tecnologie che possano effettuare la ricarica di energia on board sulle biciclette
elettriche, sfruttando la conversione fotovoltaica.
Il team di Futuro Solare è costituito da appassionati, ingegneri e studenti
universitari che, dopo aver portato a termine la sperimentazione sulle
biciclette, ha deciso di proseguire gli esperimenti realizzando da zero
un’autovettura low cost a trazione elettrica da conversione fotovoltaica.
In seguito ai test su strada, Archimede sta beneficiando di tutti i miglioramenti
aerodinamici ed energetici necessari per diventare un’autovettura
esteticamente accattivante e comoda da utilizzare, ma come la filosofia
del progetto prevede vuole segnare un punto fermo sulla progettazione di
vetture a basso impatto.
Mission di Futuro Solare è fare ricerca combinando diversamente materiali
comuni, reperibili con facilità sul mercato e dai costi contenuti, materiali
provenienti da riciclo industriale al fine di realizzare un prodotto finale alla
portata di tutti.
Archimede Solar Car è il primo prototipo di veicolo a trazione fotovoltaica su
quattro ruote prodotto con tecnologie e materiali low cost e riciclati.
Awards time for Archimede 1.0 and its team
Gifts result of the devouted work around the solar car of Siracusa, Sicily, that
we have continued to participate in the European Solar Challenge in
September.
Archimede Solar Car is the first prototype of a solar car produced with low
cost technologies and recycled materials that have participated in a
international
challenge.
And
that’s
not
all
folks!
The November 12, 2016 a delegation of our team will have the honor of being
awarded at the Tecnopolo dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
The historic Premio Capitani dell’Anno 2016 for the first year has its
automotive section in “Capitani dell’Anno Auto e Moto” and is an expected
and constant event for the Italian entrepreneurship, research, culture and
solidarity.
“An award to the commitment, determination and passion of the Captains,
who over the years has brought together in the same context, some of the
most important and best known of the Italian country along with the most
interesting and innovative startups.”.
A prestigious award we were happy to accept, with the aim to forward the
instances that are the heart of our association: sustainable mobility, research
and economic development and education.
A Modena, le ‘sindache’ di Tavullia e Coriano ritirano
il Premio Capitani dell’Anno tributato a ‘Vale’ e al ‘Sic’
MODENA – I giurati del Premio Capitani dell’Anno non hanno infatti avuto dubbi nell’assegnare
lo ‘speciale’ a Valentino Rossi, come campione del 2016. L’eroe di Tavullia apre la galleria dei
premiati della prima edizione del Premio (che, di anni, ne compie ben 21) dedicata interamente ad
Auto & Moto (organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest, il patrocinio
dell’Università di Modena e Reggio Emilia e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). La
motivazione inquadra perfettamente il ‘dottore’: “Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre
caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità.
Non c’è gara che non lo veda protagonista, solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato,
regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto”. Valentino
Rossi va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti,
Vincenzo Nibali e Fiona May. A ricevere il premio, commossa e fiera allo stesso tempo, Francesca
Paolucci, primo cittadino di Tavullia.
Francesca Paolucci Sindaca di Tavullia
Fabio Raffaelli Giornalista ideatore del Premio Capitani
Gianluca Ugolini Vicesindaco di Coriano
Domenica Spinelli Sindaca di Coriano
Prof. Angelo Oreste Andrisano Rettore Università di Modena-Reggio Emilia
Campioni dello sport ma anche dell’impresa, come nella natura di Capitani dell’Anno: questa la
ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è
diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci
ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà.
Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non
fa più sconti a nessuno. Modena ha vestito i panni di capitale dell’Auto e della Moto. Nato anche e
soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Capitani
ha deciso di dedicare un’intera edizione al mondo dei Motori, prendendo in considerazione storiche
realtà ma anche dando voce a start up innovative che stanno attirando l’attenzione di Media ed
investitori.
Accanto a grandi nomi del panorama internazionale come Giampaolo Dallara (uno dei ‘papà’ della
Miura Lamborghini poi, dal 1969, protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams
e Alejandro De Tomaso) abbiamo trovato infatti anche tre giovanissimi (Tommaso Polonelli,
Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro dell’Ateneo di Bologna) che hanno messo a punto il Progetto
Shelmet (sviluppato e pensato all’interno del gruppo di ricerca del professor L.Benini e sotto il
coordinamento di Michele Magno), un casco per motociclisti che impedisce alla moto di accendersi
se il conducente ha bevuto un po’ troppo. Grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche
base anche dei Capitani del motorismo 2016. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni
come Italo Deda, storica figura della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata
leader in Europa nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma, 960 dipendenti, 112 milioni di
fatturato nel 2016) ma anche esperienze recentissime e vincenti come quella che vede protagonista
Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima moto
supersportiva 100% elettrica made in Italy, nata da un perfetto equilibro fra tecnologia, innovazione
e design (“ il frutto di un sogno green su due ruote realizzato a Modena”). Super rispettoso
dell’ambiente anche il team guidato dall’ingegner Vincenzo Di Bella di Siracusa che, a Modena, ha
raccontato, incoraggiato dalla presenza dell’intero team, i successi dell’Associazione Futuro Solare,
con il prototipo ARCHIMEDE, veicolo elettrico alimentato completamente da energia solare diretta
(le celle contenute nei pannelli solari, che ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono
l’energia del sole in energia elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco
batterie che permette l’alimentazione del motore elettrico). Altro protagonista della prima edizione
di Capitani Auto & Moto è stato Alberto Broggi, da Parma, con la sua Vislab, spin-off nato
dall’università della città ducale (e pioniere nel campo dei mezzi a guida autonoma), acquistato per
30 milioni dalla californiana Ambarella. ‘Nicchia’ preziosa quella della Carrozzeria Nuova GM di
Camposanto (Modena) specializzata nel ridare vita a Ferrari da milioni e milioni. A rappresentarla
per la premiazione Andrea Donati.
Angelo Oreste Andrisano, Rettore Università di Modena-Reggio Emilia e Domenica Spinelli,
Sindaca di Coriano
Un altro importante riconoscimento è andato al Museo Marco Simoncelli – La storia del Sic, la
galleria museo per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di moto scomparso cinque anni
fa. A ritirare il premio è stato il sindaco di Coriano (Rimini), la dottoressa Domenica Spinelli, da
sempre legata alla famiglia del campione. “E’ stato per me un onore ritirare questo premio in nome
del Sic – dice il primo cittadino – Un premio che non è di immagine ma di grande contenuto
culturale e sociale, a conferma e garanzia vi è, tra gli altri, il patrocinio dell’Università di Modena
e Reggio Emilia. Onore doppio ritirarlo insieme alla mia collega e amica Francesca Paolucci
sindaca di Tavullia. Si è reso omaggio a due grandi Campioni Vale e Marco, campioni nello sport e
nella vita. Due ragazzi scanzonati e genuini, ciascuno con sfumature diverse uniti da una grande
Passione, la moto. Marco ha portato Coriano nel mondo e adesso porta il mondo a Coriano. Il suo
protagonismo nella storia della moto e nella vita ci guida verso la valorizzazione di Coriano quale
Città del Sociale.
Rimininotizie.it
Coriano, ritirato sabato dal sindaco
Spinelli il Premio Capitani per la galleria
'la Storia del Sic'
Martedì 15 Novembre 2016
Domenica Spinelli e Gianluca Ugolini ritirano il premio per conto della Fondazione Marco Simoncelli
Lui è preso, in Spagna, dall’ultima del campionato di MotoGP. A migliaia di chilometri di
distanza riecheggia il suo nome, come Capitano dell’Anno 2016 Sport. Al Tecnopolo di
Modena entusiasmo alle stelle, come se i presenti fossero ai bordi della pista. I giurati del
Premio Capitani dell’Anno non hanno infatti avuto dubbi nell’assegnare lo ‘speciale’ a
Valentino Rossi, come campione del 2016.
L’eroe di Tavullia apre la galleria dei premiati della prima edizione del Premio (che, di
anni, ne compie ben 21) dedicata interamente ad Auto & Moto (organizzata da Editutto
con il sostegno di Consultinvest, il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e
la collaborazione di ADACI e Air Berlin). La motivazione inquadra perfettamente il
‘dottore’: “Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali
del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità. Non c’è gara che
non lo veda protagonista, solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato, regalando ai
milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto”.
Valentino Rossi va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in
prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. A ricevere il premio, commossa
e fiera allo stesso tempo, Francesca Paolucci, primo cittadino di Tavullia. Campioni dello
sport ma anche dell’impresa, come nella natura di Capitani dell’Anno: questa la ricetta
vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è
diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i
bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in
solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita,
in un mercato che non fa più sconti a nessuno.
Modena ha vestito i panni di capitale dell’Auto e della Moto. Nato anche e soprattutto per
incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Capitani ha
deciso di dedicare un’intera edizione al mondo dei Motori, prendendo in considerazione
storiche realtà ma anche dando voce a start up innovative che stanno attirando
l’attenzione di Media ed investitori. Accanto a grandi nomi del panorama internazionale
come Giampaolo Dallara (uno dei ‘papà’ della Miura Lamborghini poi, dal 1969,
protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro De Tomaso)
abbiamo trovato infatti anche tre giovanissimi (Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e
Lorenzo Spadaro dell’Ateneo di Bologna) che hanno messo a punto il Progetto Shelmet
(sviluppato e pensato all'interno del gruppo di ricerca del professor L.Benini e sotto il
coordinamento di Michele Magno), un casco per motociclisti che impedisce alla moto
di accendersi se il conducente ha bevuto un po’ troppo. Grinta, determinazione,
coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani del motorismo 2016.
Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Italo Deda, storica figura della
Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata leader in Europa nella
lavorazione di tubazioni in metallo e gomma, 960 dipendenti, 112 milioni di fatturato nel
2016) ma anche esperienze recentissime e vincenti come quella che vede protagonista
Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima
moto supersportiva 100% elettrica made in Italy, nata da un perfetto equilibro fra
tecnologia, innovazione e design (“il frutto di un sogno green su due ruote realizzato a
Modena”).
Super rispettoso dell’ambiente anche il team guidato dall’ingegner Vincenzo Di Bella di
Siracusa che, a Modena, ha raccontato, incoraggiato dalla presenza dell’intero team, i
successi dell’Associazione Futuro Solare, con il prototipo Archimede, veicolo elettrico
alimentato completamente da energia solare diretta (le celle contenute nei pannelli solari,
che ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono l’energia del sole in energia
elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco batterie che permette
l’alimentazione del motore elettrico).
Altro protagonista della prima edizione di Capitani Auto & Moto è stato Alberto
Broggi, da Parma, con la sua Vislab, spin-off nato dall’università della città ducale (e
pioniere nel campo dei mezzi a guida autonoma), acquistato per 30 milioni dalla
californiana Ambarella. ‘Nicchia’ preziosa quella della Carrozzeria Nuova GM di
Camposanto (Modena) specializzata nel ridare vita a Ferrari da milioni e milioni. A
rappresentarla per la premiazione Andrea Donati.
Un altro importante riconoscimento è andato al Museo Marco Simoncelli – La storia
del Sic, la galleria museo per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di moto
scomparso cinque anni fa. A ritirare il premio è stato il sindaco di Coriano, la dottoressa
Domenica Spinelli, da sempre legata alla famiglia del campione.
Spazio, in questa edizione, anche alla Ricerca e alla Solidarietà. Il primo riconoscimento
è andato al professor Giuseppe Boriani, al timone della Struttura Complessa di
Cardiologia del Policlinico di Modena (“Il cuore – ha affermato con ironia l’illustre clinico –
altro non è se non il migliore motore mai inventato. Va un po’ piano ma dura molto”).
Accanto a lui, per il Premio Capitani Solidarietà, gli intraprendenti fondatori di
‘Bambini nel Deserto Onlus’ di Modena, con in testa Luca Iotti.
Tra le altre iniziative quella di Davide e Francesca che, da cinque anni vivono su un
camion-camper con la ‘mission’ di portare il cinema nei villaggi più isolati del mondo.
Dall'Africa alla Siberia fino in Mongolia, storia di un progetto eccezionale chiamato
"Cinema du Desert". Cultura e Bellezza con lo ‘speciale’ dedicato al Villa d’Este Style, uno
dei più importanti ed esclusivi concorsi d’eleganza motoristici a livello internazionale,
omaggio all’intramontabile 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este. A ritirare il premio è stato il
project leader Marco Makaus.
“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio
Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio
individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che
ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione
tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un
contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente il Premio è anche un’occasione
per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande
esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la
sala”.
“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di
Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio
all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di
ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali,
come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un
dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”.
Il Premio Capitani Ricerca
al professor Boriani
Riconoscimento anche
per Valentino Rossi
Tra i destinatari del Premio Capitani dell'Anno 2016, che per la prima volta
celebra i protagonisti del mondo "Auto & Moto", c'è anche il docente Unimore
– Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore della Struttura
Complessa di Cardiologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
prof. Giuseppe Boriani.
A lui sarà assegnato il riconoscimento per Ricerca. "Ci fa molto piacere ricevere
il Premio Ricerca "Capitani dell'anno" per la nostra attività di ricerca sul cuore e
la consegna nell'ambito della manifestazione sui motori "Auto e Moto" – ha
affermato il prof. Giuseppe Boriani - ha un significato particolare. Infatti il
nostro cuore è un vero motore, con attività elettrica e meccanica caratterizzata
da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa
100 mila battiti che divengono nell'arco della intera vita circa 3 miliardi di
battiti. Il nostro cuore è quindi una macchina incredibile, che va piano ma ha
una grande durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla in piena
efficienza e studiarla con grande attenzione."
Presso la Struttura Complessa di Cardiologia dell'AOU Policlinico di Modena
viene svolta attività clinica assistenziale e di ricerca su tutti i settori della
Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie cardiache e la
elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la
cardiopatia ischemica acuta e cronica, l'interventistica coronarica, lo
scompenso cardiaco, le valvulopatie, l'ecocardiografia e la ipertensione
polmonare, con il concorso di medici strutturati, specializzandi, infermieri e
tecnici.
La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da
Editutto con il sostegno di Consultinvest ed il patrocinio dell'Università degli
Studi di Modena e Reggio Emilia, che si svolgerà sabato 12 novembre dalle
ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2)
a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre
ad altri protagonisti distintisi nell'imprenditoria, nell'innovazione e nella
solidarietà.
"L'attribuzione al collega Giuseppe Boriani di questo importante riconoscimento
– ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il
valore ed i meriti di un professionista e di un ricercatore che ha restituito
slancio e prestigio alla Cardiologia modenese. Nell'occasione mi fa piacere
anche rivolgere un ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione,
che per la prima edizione del Premio Capitani dell'Anno dedicato a "Auto &
Moto" hanno scelto come sede la nostra Università, dove presto prenderà il via
l'Academy del Veicolo".
Il Premio Capitani dell'Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli
imprenditori che, più di altri in Italia, hanno dettato i ritmi della crescita e a
personaggi che si sono distinti in altri campi come lo sport e la realtà del
sociale.
Giuseppe Boriani
Il professor Giuseppe Boriani è da un anno alla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
in qualità di professore ordinario di Cardiologia e Direttore della Struttura Complessa di
Cardiologia del Policlinico di Modena. E' inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in
Cardiologia e Direttore del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata di Malattie
Nefrologiche Cardiache e Vascolari. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna, ove ha
ottenuto anche la Specializzazione in Cardiologia e ha svolto la attività di professore associato di
Malattie dell'Apparato Cardiovascolare e Responsabile della Struttura semplice di
Elettrostimolazione presso la Divisione di Cardiologia del Policlinico S. Orsola Malpighi. Nella sua
intensa carriera professionale ha conseguito diversi riconoscimenti per la sua attività scientifica, tra
i quali il Dottorato di Ricerca e il titolo di Scholar in Cardiologia, rilasciato dalla Società Italiana di
Cardiologia. Il suo principale campo di ricerca è quello della gestione delle aritmie e dell'impiego
dei dispositivi elettrici impiantabili nello scompenso cardiaco. Ha ricoperto varie cariche a livello
della European Heart Rhythm Association, Associazione della Società Europea di Cardiologia ed è
attualmente il Presidente Nazionale dell'AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e
Cardiostimolazione). Dall'ottobre 2015 è il Chairman del Registro Europeo EORP-AF, un registro
internazionale sui pazienti con fibrillazione atriale promosso dalla Società Europea di Cardiologia.
E' autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche.
La rivoluzione solare nata a
Siracusa: premio a Modena
per la solar car Archimede
Siracusa / Gianni Catania / 7 novembre 2016 07:50 /
SIRACUSA - C’è anche un siracusano tra i vincitori del premio “Capitani
dell’Anno”, patrocinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia con il sostegno
di Consultinvest. E’ dedicato ai “grandi” del settore auto e motori con premio
speciale a Valentino Rossi. Il “Dottore” incrocerà sul palco della serata di gala di
sabato 12 a Modena anche Enzo Di Bella, dell’associazione siracusana Futuro Solare
onlus. E’ lui che, insieme al suo team, ha creato e sviluppato il progetto Archimede,
la solar car che ha lanciato nuove tecnologie per l’utilizzo dell’energia solare nel
settore dei motori. Non a caso gli è stata assegnata la menzione speciale nella sezione
“Innovazione”.
Altri premiati: Giampaolo Dallara (uno dei “papà” della Miura Lamborghini poi, dal
1969, protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro
De Tomaso); i giovanissimi Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro
dell’Ateneo di Bologna che hanno messo a punto il Progetto Shelmet (un casco per
motociclisti che impedisce alla moto di accendersi se il conducente ha bevuto); e poi
Italo Deda, storica figura della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è
diventata leader in Europa nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma);
Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la
prima moto supersportiva 100 per cento elettrica made in Italy.
Il siracusano Enzo Di Bella, a Modena, racconterà i successi dell’Associazione
Futuro Solare, con il prototipo Archimede, veicolo elettrico alimentato
completamente da energia solare diretta. Le celle contenute nei pannelli solari, che
ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono l’energia del sole in energia
elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco batterie che
permette l’alimentazione del motore elettrico.
E N E R GI C A P RE M I A TA “ C A P ITA N O D ELL’ AN N O 20 16”
I N SI E M E A V AL E N TI NO R O SS I
Si sono svolte a Modena le consegne dei premi “Capitani dell’Anno 2016”, riconoscimento dedicato al
mondo dell’Auto e della Moto organizzata da Editutto con il sostegno di Co n s u ltin ve s t, il patrocinio
dell’Università di Modena e Reggio Emilia e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Un riconoscimento,
Capitani dell’Anno, che premia personaggi, aziende ed imprenditori che hanno avuto idee importanti e
hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale
agguerrita, in un mercato sfidante come quello dei motori. Anche questa volta la città di Modena è stata
la “capitale” di questo premio dedicato al mondo dell’auto e della moto.
A ritirare il premio per Energica, il nostro CFO Andrea Vezzani.
Arrivederci
al 2017!