Rassegna stampa Capitani dell`Anno 2016
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Rassegna stampa Capitani dell`Anno 2016
24 Settembre 2016 •• 6 CRONACA PISA MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2016 IL FRONTE ECONOMICO NEL 2017 IL VENTENNALE FONDATA NEL 1997 COME AZIENDA FAMILIARE, ABIOGEN È OGGI UNA REALTÀ CHE MANTIENE SALDAMENTE QUESTA CONNOTAZIONE, MA HA UNA VISIONE DI FORTE VOCAZIONE INTERNAZIONALE Massimo Di Martino tra i «Capitani dell’anno 2016» In breve La riforma costituzionale illustrata dal professor Emanuele Rossi Premiato l’ad di Abiogen Pharma MASSIMO Di Martino, presidente e ad di Abiogen Pharma, ha ricevuto il titolo di Capitani dell’anno 2016 Toscana , premio nato 21 anni fa per rendere omaggio agli imprenditori italiani che, più di altri, hanno dettato i ritmi della crescita. La cerimonia di premiazione si è tenuta nella prestigiosa sede del Castello di Poppiano di Montespertoli. Abiogen Pharma, che nel 2017 si appresta a festeggiare il proprio ventennale, pur essendo giovane, affonda le sue radici nella storia della farmaceutica italiana fin dal 1917, anno di fondazione dell’Istituto Galenico, poi Istituto Gentili, da parte del Commendatore Alfredo Gentili. La data di rinascita è il 1997 quando l’Istituto Gentili, viene venduta a Merck Sharp & Dhome e Massimo Di Martino, pronipote del fondatore, costituisce Abiogen Pharma, con l’obiettivo di mantenere vivo il frutto di quasi cent’anni di impegno da parte della famiglia. «ESSERE fra i Capitani dell’an- San Giusto Massimo Di Martino Abbiamo scelto di privilegiare la crescita organica e non le acquisizioni no 2016, al fianco di alcuni dei più noti imprenditori toscani e Italiani – dichiara Massimo Di Martino – conferma come la strada intrapresa da Abiogen Pharma sia quella giusta. Questo premio, infatti, evidenzia come il nostro sviluppo abbia solide basi, perché abbiamo scelto di privilegiare la crescita organica e non le acquisizioni, garantendo all’Azienda una crescita a doppia cifra nell’ultimo triennio, con oltre il 13% anno su anno. Il nostro modello di business, innovativo e flessibile, si basa sull’eccellenza della professionalità delle nostre persone, grazie alle quali siamo realmente IMPRENDITORE Massimo Di Martino (a sinistra) riceve l’ambito riconoscimento competitivi sul mercato globale dei farmaci». CON questo riconoscimento, Abiogen Pharma consolida un percorso di successo che, negli ultimi anni, l’ha vista più volte premiata sia per le performance economiche, certificate dal Rating Cribis D&B 1, con la nomina ad eccellenza italiana in occasione dell’Osservatorio PMI 2015/2016, sia per l’attività innovativa e per il particolare modello competitivo, e con i riconoscimenti conferiti direttamente a Di Martino, nominato prima Cavaliere della Repubblica Italiana e successivamente Commendatore. Abiogen Pharma nel 2015 ha registrato un incremento del fatturato, rispetto al 2014, del 14% circa e un incremento medio nel triennio 2013 – 15 (CAGR) del +13,28%. Da segnalare inoltre l’incremento dei ricavi dell’area Marketing e Vendite (+14%) e i ricavi dell’area Contract Manufacturing, che evidenziano una decisa inversione di tendenza (+17%) dopo che l’esercizio 2014 aveva fatto registrare una lieve flessione in un settore i cui ricavi sono influenzati dal tipo di produzione (full service o semilavorato) e dalle dinamiche commerciali dei partner. «L’ ABC della Riforma. Proviamo a capirci qualcosa». E il tema dell incontro promosso dalle Acli stasera alle 21.15 nell ex Convento dei Cappuccini. Tommaso Strambi intervisterà il professor Emanuele Rossi, docente di Diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant Anna. Decostruzione della famiglia e restrizione delle libertà Cisanello IL COMITATO per il NO costituito dal Comitato «Difendiamo i Nostri Figli» organizza per stasera alle 21.15 all Hotel S. Ranieri l incontro «Le ragioni del NO: dalla decostruzione della famiglia alla restrizione delle libertà democratiche» interviene l avvocato Simone Pillon. OGGI | 26 SETTEMBRE 2016 09:54 Massimo Di Martino tra i Capitani 2016 per la Toscana Il presidente e amministratore delegato del gruppo farmaceutico con sede a Pisa Abiogen Pharma, Massimo Di Martino (nella foto) ha ricevuto il titolo di "Capitani dell'anno 2016 Toscana", premio nato 21 anni fa (e organizzato da Editutto con Consultinvest) per rendere omaggio agli imprenditori italiani che, più di altri, hanno dettato i ritmi della crescita. «Essere tra i Capitani dell'anno 2016 - dice Di Martino - conferma come la strada intrapresa da Abiogen Pharma sia quella giusta. Questo premio, infatti, evidenzia come il nostro sviluppo abbia solide basi, perché abbiamo scelto di privilegiare la crescita organica e non le acquisizioni. L'azienda è cresciuta a doppia cifra nell'ultimo triennio, con oltre il 13% anno su anno. Il nostro modello di business, innovativo e flessibile, si basa sull'eccellenza della professionalità delle persone, grazie alle quali siamo realmente competitivi sul mercato globale dei farmaci». © RIPRODUZIONE RISERVATA 26/09/2016 12:17 Sito Web aboutpharma.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LINK: http://www.aboutpharma.com/blog/2016/09/26/massimo-martino-abiogen-premio-capitano-dellanno-2016-toscana/ aboutpharma.com 26/09/2016 12:17 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato A Massimo Di Martino (Abiogen) premio Capitani dell'Anno Massimo Di Martino, presidente e AD di Abiogen Pharma, ha ricevuto il titolo di Capita i dell’a o Tosca a , pre io ato a i fa per re dere o aggio agli imprenditori italiani che, più di altri, hanno dettato i ritmi della crescita. Il presidente e AD di Abiogen Pharma, è stato insignito del prestigioso premio, non solo per le eccezio ali perfor a ce eco o iche dell’Azie da pisa a ( Milio i di fatturato 2015), ma per aver saputo creare vero valore i veste do co coraggio sul proprio territorio sia per lo sviluppo della ricerca scientifica, che per la produzione dei farmaci, con un crescente impatto in termini di occupazione e di posti di lavoro creati. I Capitani della Toscana premiati da Consultinvest Nuovo sostenitore per il Premio che compie 21 anni. "Un’occasione preziosa afferma l'amministratore delegato Maurizio Vitolo - per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Firenze, 25/09/2016 - 09:45 (economia) - L’Italia, nonostante tutto, è ancora uno dei posti più belli dove progettare il futuro. Lo hanno testimoniato con discorsi e accenti diversi gli imprenditori riuniti stamani al Castello di Poppiano di Montespertoli della famiglia Guicciardini, per la tappa toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’. Un messaggio imperniato ancora una volta sull’ottimismo con gli imprenditori che hanno sottolineato l’importanza delle idee e del coraggio, condizione indispensabile per le tante realtà sane e dinamiche del nostro Paese. Pubblico delle grandi occasioni per questa terza edizione toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’: il riconoscimento ideato 21 anni fa e condotto dal giornalista Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, ha dato voce, nella storica dimora della famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto il mondo. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il marchese Piero Antinori (oggi coadiuvato nell’azienda vitivinicola dalle figlie Albiera, Allegra e Alessia), ma anche l’emergente azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis, in particolare l'Arco di Trionfo di Palmira in scala 1 a 1 , ricostruito grazie alla robotica. Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Pontetorto spa (la famiglia Banci produce da oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo Di Martino, ai primi posti nel panorama farmaceutico nazionale o la fiorentina Chelini con il ‘capitano Gastone, noto marchio dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche ‘gettonatissimi’ come lo IED Istituto Europeo Design frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da studenti di tutta Europa. Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design), rappresentata da Valerio Mazzei o come Ro.ial. srl guidata dall’ing. Romeo Romano (leader in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di articoli monouso) sono state anche realtà dove il passaggio generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging. Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ ha voluto essere, ancora una volta, una vetrina capace di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena nazionale: Alessandro Cecchi, direttore di Casa Buonarroti, Italo Marri, ideatore dell’Isola del Libro, l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’Isola Maggiore del Lago Trasimeno e Paola Locchi che, con l’Antica Moleria Locchi, rinnova una preziosa tradizione culturale e artigianale. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato con il riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la Fondazione Tommasino Bacciotti e allo Sport con l’omaggio al Circolo Golf Ugolino e al suo Presidente Piero Montauti. Uno speciale riconoscimento è stato attribuito a Youli Zhang della Zhuchao Investment Group per aver promosso con successo importanti brand italiani in Cina. “Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – ha concluso l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. Un'azienda di Sinalunga tra i Capitani dell'anno La 'Imballaggi alimentari' premiata a Poppiano Esistono imprese italiane dove entusiasmo e determinazione vincono la crisi ed alle volte questa vittoria viene premiata. È il caso del riconoscimento "Capitani dell’anno ", nato ventun’ anni fa dalla mente di Fabio Raffaelli, con l’intenzione di lodare ’imprenditori che si sono distinti e si sono dimostrati leader, in questo caso meglio dire dei veri capitani, nel loro settore: “un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci” secondo il suo ideatore.L’iniziativa composta di sei eventi è tornata il 24 Settembre in Toscana, presso il castello di Poppiano: storica fortezza che racchiude a sua volta una storia imprenditoriale dove grinta e innovazione hanno premiato l’attuale proprietario Ferdinando Guicciardini. Sono stati premiati capitani dell’industria, della ricerca, della cultura, dello sport, della solidarietà e della promozione del brand italiano all’estero. Dodici il numero totale dei premiati: tra loro anche un’azienda senese, la Imballaggi Alimentari, specializzata nel packaging, con sede a Sinalunga ma un rete distributiva che copre l’intera penisola. L'azienda guidata da Moreno Gamibini è stata premiata in particolare come esempio di realtà dove il passaggio generazionale si è compiuto in modo efficace.. Tra gli altri a ricevere il riconoscimento la Marchesi Antinori, l’Antica Moleria Locchi, lo IED di Firenze fino allo Zhuchao Investment Group, azienda che da oltre sedici anni promuove il brand italiano in Cina. Una giornata di festa ma anche di confronto, di stimolo per coloro che partecipano e vedono una faccia dell’Italia che di rado viene mostrata, tantomeno premiata. Il Premio Capitani dell’Anno è sostenuto da Consultinvest con la collaborazione di ADACI e Air Berlin Un'azienda di Sinalunga tra i Capitani dell'anno 2016 Pubblicato il 23 settembre 2016 Domani a Poppiano la consegna dei riconoscimenti Esistono imprese italiane dove entusiasmo e determinazione vincono la crisi ed alle volte questa vittoria viene premiata. È il caso del riconoscimento "Capitani dell’anno ", nato ventun’ anni fa dalla mente di Fabio Raffaelli, con l’intenzione di lodare ’imprenditori che si sono distinti e si sono dimostrati leader, in questo caso meglio dire dei veri capitani, nel loro settore: “un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci” secondo il suo ideatore. L’iniziativa , sostenuta da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin e composta di sei eventi torna il 24 Settembre in Toscana, presso il castello di Poppiano: storica fortezza che racchiude a sua volta una storia imprenditoriale dove grinta e innovazione hanno premiato l’attuale proprietario Ferdinando Guicciardini. Saranno premiati capitani dell’industria, della ricerca, della cultura, dello sport, della solidarietà e della promozione del brand italiano all’estero. Dodici il numero totale dei premiati: tra loro anche un’azienda senese, la Imballaggi Alimentari, specializzata nel packaging, con sede a Sinalunga ma un rete distributiva che copre l’intera penisola. Tra gli altri a ricevere il riconoscimento la Marchesi Antinori, l’Antica Moleria Locchi, lo IED di Firenze fino allo Zhuchao Investment Group, azienda che da oltre sedici anni promuove brand italiani in Cina. Una giornata di festa ma anche di confronto, di stimolo per coloro che partecipano e vedono una faccia dell’Italia che di rado viene mostrata, tantomeno premiata. Il cortonese Italo Marri vince il Premio Capitani dell'Anno 2016 L’Italia, nonostante tutto, è ancora uno dei posti più belli dove progettare il futuro. Lo hanno testimoniato con discorsi e accenti diversi gli imprenditori riuniti stamani al Castello di Poppiano di Montespertoli della famiglia Guicciardini, per la tappa toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’. Un messaggio imperniato ancora una volta sull’ottimismo con gli imprenditori che hanno sottolineato l’importanza delle idee e del coraggio, condizione indispensabile per le tante realtà sane e dinamiche del nostro Paese. Pubblico delle grandi occasioni per questa terza edizione toscana del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’: il riconoscimento ideato 21 anni fa e condotto dal giornalista Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, ha dato voce, nella storica dimora della famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto il mondo. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il marchese Piero Antinori (oggi coadiuvato nell’azienda vitivinicola dalle figlie Albiera, Allegra e Alessia), ma anche l’emergente azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis, in particolare l'Arco di Trionfo di Palmira in scala 1 a 1 , ricostruito grazie alla robotica. Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Pontetorto spa (la famiglia Banci produce da oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo Di Martino, ai primi posti nel panorama farmaceutico nazionale o la fiorentina Chelini con il ‘capitano Gastone, noto marchio dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche ‘gettonatissimi’ come lo IED Istituto Europeo Design frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da studenti di tutta Europa. Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design), rappresentata da Valerio Mazzei o come Ro.ial. srl guidata dall’ing. Romeo Romano (leader in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di articoli monouso) sono state anche realtà dove il passaggio generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging. Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ ha voluto essere, ancora una volta, una vetrina capace di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena nazionale: Alessandro Cecchi, direttore di Casa Buonarroti, Italo Marri, ideatore dell’Isola del Libro, l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’Isola Maggiore del Lago Trasimeno e Paola Locchi che, con l’Antica Moleria Locchi, rinnova una preziosa tradizione culturale e artigianale. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato con il riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la Fondazione Tommasino Bacciotti e allo Sport con l’omaggio al Circolo Golf Ugolino e al suo Presidente Piero Montauti. Uno speciale riconoscimento è stato attribuito a Youli Zhang della Zhuchao Investment Group per aver promosso con successo importanti brand italiani in Cina. “Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – ha concluso l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. CAPITANI DELL’ANNO 6 PREMIO ALLA PONTETORTO 27 settembre 2016 Matteo Grazzini E la Po teto to u a delle vi it i i del p e io Capita i 6, asseg ato alle azie de più di a i he dell i p e dito ia italia a. L azie da del dist etto p atese ha a olto a he i o pli e ti del si da o di Montemu lo, dove Po teto to ha i p op i sta ili e ti: “o o davve o olto o te to – ha detto Mauro Lorenzini – he u azie da del ost o dist etto i dust iale i eva uesto p estigioso i o os i e to, he premia le realtà imprenditoriali più sane e dinamiche dell Italia. La Po teto to è u a delle azie de storiche del territorio, che sta crescendo, di generazione in generazione, grazie al lavoro, alla tenacia e alla lungimiranza dei fratelli Banci. Come sindaco di Montemurlo sono orgoglioso e fiero di avere sul mio te ito io i p e dito i e azie de o uesto d a d e elle za. C edo he a Mo te u lo la Po teto to a ia t ovato l hu us giusto el uale es e e e sviluppa si e pe oi app ese ta u va to ed u otivo d o goglio. Co pli e ti du ue ai f atelli Ba i per i risultati ottenuti in questi anni e per i t agua di he a o a li atte do o . T a gli alt i p e iati l ad di A ioge Pha a di Pisa Massi o Di Ma ti o; Italo Ma i ideato e e fo dato e dell Isola del Li o T asi e o; la fio e ti a Cheli i o il apita o Gasto e, a hio dell a eda e to di lusso made in Italy: lo IED (Istituto Europeo Design) di Firenze; Edra spa; RO.IAL (produzione di articoli monouso) e la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging. La Toscana brilla con i suoi Capitani 2016 Cre a to: Ma rte dì, 20 S e tte mbre 2016 21:30 Un m e s s a g g io d i o ttim is m o . Una ma nife s ta zione ca pa ce di sottoline a re l’importanza delle idee e del coraggio, nata con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamichedel nos troP a e s e . Que s ta la mis sion de l ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’, che s a b a to 24 s e tte m b re , a lle o re 10 e 15, ne lla pre s tigiosa s e de de l Ca s te llo d i P o p p ia no di Monte spe rtoli, ritorne rà pe r la te rza volta in Tosca na . Il pre mio ide a to 21 a nni fa e condotto da l giorna lis ta Fa b io Ra ffa e lli, con il s upporto di Co n s u ltin ve s t e la colla bora zione di ADACI e Air Be rlin , da rà voce , ne lla s torica dimora de lla famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto il mondo. Personaggi che non hanno bisogno di pre se nta zioni come il ma rche s e P ie ro An tin o ri (oggi coadiuvato nell’azienda vitivinicola da lle figlie Alb ie ra , Alle g ra e Ale s s ia ), ma anche l’emergente azienda apuana To r Art (di Gia c o m o Ma s s a ri e Filip p o Tin c o lin i) già a l la voro pe r ricre a re le ope re dis trutte da ll'Is is , in pa rticola re l'a rco di Trionfo di P a lmira in s ca la 1 a 1 , ricos truito gra zie a lla robotica . P rota gonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la P o n te to rto s p a (la fa miglia Ba n c i produce da oltre me zzo s e colo te s s uti di a ltis sima qua lità ), la pisa na Ab io g e n P h a rm a guida ta da Ma s s imo Di Ma rtin o , a i primi pos ti ne l pa nora ma fa rma ce utico na ziona le o la fiore ntina Ch e lin i con il ‘capitano Ga s to n e , noto marchio dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche ‘gettonatissimi’ come lo IED Is titu to Eu ro p e o De s ig n fre que nta to, ne lla s ua s e de fiorentina guida ta da Ale s s a n d ro Co lo m b o , da s tude nti di tutta Europa . Acca nto a giga nti come Ed ra s p a (da 25 a nni prota gonis ta ne l mondo de l de s ign), che s a rà ra ppre se nta ta da Va le rio Ma zze i o come RO.IAL guida ta da Ro m e o Ro m a n o (le a de r in Ita lia e tra le prime in Europa ne lla produzione di a rticoli monous o) trove remo a nche re a ltà dove il pa s s a ggio ge ne ra ziona le s i è conclus o fe lice me nte come la Im b a lla g g i Alim e n ta ri guida ta da Mo re n o Ga m b in i, s pe cia lizza ta ne l pa cka ging. Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ vuole essere a nche una ve trina ca pa ce di va lorizza re una pa rte importa nte de l nos tro pa trimonio cultura le . Tra i prota gonis ti di que s ta e dizione toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena nazionale: Ale s s a n d ro Ce c c h i, dire ttore di Ca s a Bu o n a rro ti, Ita lo Ma rri, ideatore dell’Is o la d e l Lib ro , l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’ìsola Maggiore del Lago Trasimeno e P a o la Lo c c h i che, con l’An tic a Mo le ria Lo c c h i, rinnova una pre zios a tra dizione cultura le e a rtigia na le . S pa zio, come in tutte le e dizioni de l P re mio, a lla S o lid a rie tà e a l vo lo n ta ria to con il riconos cime nto, me rita tiss imo, a P a o lo Ba c c io tti pe r a ve r promos s o a l me glio la Fo n d a zio n e To m ma s in o Ba c c io tti e a llo S p o rt con l’omaggio al Circo lo Go lf Ug o lin o e a l s uo P re side nte P ie ro Mo n ta u ti. Uno s pe cia le riconos cime nto ve rrà a ttribuito a Yo u li Zh a n g de lla Zh u c h a o In ve s tm e n t Gro u p pe r a ve r promos s o con s ucce s s o importa nti bra nd ita lia ni in Cina . “Ogni nostro evento – a ffe rma Ra ffa e lli – pa rla a lla gra nde ma ggioranza de gli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti que gli impre nditori che ogni giorno ris chia no de l proprio, offre ndo pos ti di la voro e s viluppa ndo innova zione te cnologica . P e rs one che lotta no contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più compe titivo. Na tura lme nte - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in fa ccia e dirci cos a non va e come si può migliorare , oltre a d una grande e spe rie nza dire tta pe r i ta nti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichia ra Ma u rizio Vito lo , a mminis tra tore de le ga to di Co n s u ltin ve s t – di s os te ne re que s ta inizia tiva che , in ognuno de i s e i e ve nti, dà spa zio a ll’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e vis ibilità a s torie impre nditoria li, come la nos tra , con un forte ra dica me nto ne l te rritorio e , a l te m po stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. I cinesi sbarcano per aiutare le eccellenze della Toscana A Capitani dell’Anno premiato anche Youli Zhang che promuove ad oriente i grandi brand di qualità italiani Firenze: I cinesi sbarcano tra le eccellenze della Toscana. “Per me è un sogno. Fantastico essere qui, un sogno ancor più grande quello di essere premiato accanto a tanti imprenditori di successo”. Mr.Youli Zhang è sinceramente emozionato e l’interprete fa fatica a trasmettere pienamente e compiutamente il suo stato d’animo. E’ uno dei premiati della terza edizione del Premio Capitani dell’Anno Toscana: per una volta i cinesi non sono venuti per prendere spunto ma per aiutare le imprese toscane. La ZHUCHAO INVESTMENT GROUP, infatti, costituita 17 anni fa si è specializzata nella commercializzazione di importanti brand italiani legati al mondo dell’edilizia e dell’arredamento: caso simbolo quello di Imola Ceramica, oggi primo marchio di piastrelle di importazione in Cina. Il gruppo ha costruito una fittissima rete di distribuzione nel mercato cinese, diffondendo nel territorio la qualità dei prodotti italiani. E’ tutto uno scambiarsi biglietti da visita, nelle sale del Castello di Poppiano a Montespertoli) con la gentilezza tipica degli orientali ma anche la ‘grinta’ di un team che è arrivato da Milano (sono in dieci) e non perde mai di vista la ‘mission’: fare affari e portare anche i toscani a fare affari. Perché la Cina è grande e un grande mercato ha bisogno sì di numeri ma anche di qualità e, appunto, di eccellenze. E di ‘primi della classe’ è piena questa terza edizione del ‘Premio Capitani dell’Anno 2016’, il riconoscimento ideato 21 anni fa e condotto dal giornalista Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, che ha dato voce, nella storica dimora della famiglia Guicciardini, all’imprenditoria toscana conosciuta in tutto il mondo. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il marchese Piero Antinori (oggi coadiuvato nell’azienda vitivinicola dalle figlie Albiera, Allegra e Alessia), ma anche l’emergente azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis, in particolare l'Arco di Trionfo di Palmira in scala 1 a 1 , ricostruito grazie alla robotica. Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Pontetorto spa (la famiglia Banci produce da oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo Di Martino, ai primi posti nel panorama farmaceutico nazionale o la fiorentina Chelini con il ‘capitano Gastone, noto marchio dell’arredamento di lusso Made in Italy targata 1892, anche ‘gettonatissimi’ come lo IED Istituto Europeo Design frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da studenti di tutta Europa. Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design), rappresentata da Valerio Mazzei o come Ro.ial. srl guidata dall’ing. Romeo Romano (leader in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di articoli monouso) sono state anche realtà dove il passaggio generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging. Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’, così apprezzato verrebbe da dire anche dagli amici cinesi, ha voluto essere, ancora una volta, una vetrina capace di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione toscana 2016 dei ‘Capitani’ alcuni dei principali interpreti della scena nazionale: Alessandro Cecchi, direttore di Casa Buonarroti, Italo Marri, ideatore dell’ Isola del Libro, l’iniziativa che da quattro anni ravviva l’Isola Maggiore del Lago Trasimeno e Paola Locchi che, con l’ Antica Moleria Locchi, rinnova una preziosa tradizione culturale e artigianale. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato con il riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la Fondazione Tommasino Bacciotti e allo Sport con l’omaggio al Circolo Golf Ugolino e al suo Presidente Piero Montauti. “Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – ha concluso l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Isola del Libro, Italo Marri p e iato apita o dell a o 6 sessio e ultu a P e io Capita i dell’A o 6 Tos a a’ è u p e io ideato anni fa e condotto dal giornalista Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin che uest’a o ha aggiu to a he l’U ia. Nella sessio e ultu a infatti è stato premiato Italo Marri ideatore e fondatore dell’Isola del Li o T asi e o. P otago isti dell edizio e 6, a a to a ealtà o solidate o e la Po teto to spa (la famiglia Banci produce da oltre mezzo secolo tessuti di altissima qualità), la pisana Abiogen Pharma guidata da Massimo Di Ma ti o, ai p i i posti el pa o a a fa a euti o azio ale o la fio e ti a Cheli i o il apita o Gastone, noto marchio dell a eda e to di lusso Made i Italy ta gata , a he getto atissi i o e lo IED Istituto Europeo Design frequentato, nella sua sede fiorentina guidata da Alessandro Colombo, da studenti di tutta Europa. Accanto a giganti come Edra spa (da 25 anni protagonista nel mondo del design), che sarà rappresentata da Valerio Mazzei o come RO.IAL guidata da Romeo Romano (leader in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di articoli monouso) troveremo anche realtà dove il passaggio generazionale si è concluso felicemente come la Imballaggi Alimentari guidata da Moreno Gambini, specializzata nel packaging. G a de i p e dito ia e o solo: il P e io Capita i dell A o vuole esse e a he u a vet i a apa e di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione tos a a 6 dei Capita i al u i dei p i ipali i te p eti della s e a azio ale: Alessa d o Ce hi, di etto e di Casa Buo a oti, Italo Ma i, ideato e dell Isola del Li o, l i iziativa he da quattro anni ravviva l Isola Maggio e del Lago T asi e o e Paola Lo hi he, o l A ti a Mole ia Lo hi, i ova u a p eziosa tradizione culturale e artigianale. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, alla Solidarietà e al volontariato con il riconoscimento, meritatissimo, a Paolo Bacciotti per aver promosso al meglio la Fo dazio e To asi o Ba iotti e allo “po t o l o aggio al Ci olo Golf Ugoli o e al suo P eside te Pie o Montauti. Uno speciale riconoscimento verrà attribuito a Youli Zhang della Zhuchao Investment Group per aver promosso con successo importanti brand italiani in Cina. Og i ost o eve to – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pu li o g azie a tutti uegli i p e dito i he og i giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lotta o o t o u a isi e o o i a pe du a te all i te o di u o testo di e ato se p e più competitivo. Naturalmente – o lude l o ga izzato e – il P e io è a he u o asio e pe gua da i i faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani he ad og i edizio e dei Capita i ha o affollato la sala . “ia o o gogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all i p e dito ia di alto p ofilo, sia he si t atti di i dust ia, sia he si parli di cultura o di ricerca. U o asio e p eziosa pe da e a pio spazio e visi ilità a sto ie i p e dito iali, o e la ost a, o u forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere u offe ta di p odotti e se vizi d e elle za . Questi i vincitori del PREMIO CAPITANI 2016 TOSCANA Marchese Piero Antinori MARCHESI ANTINORI spa Valerio Mazzei EDRA spa Famiglia Banci PONTETORTO spa Romeo Romano RO.IAL Massimo Di Martino ABIOGEN PHARMA SPA Giacomo Massari Filippo Tincolini TOR ART Gastone Chelini CHELINI Alessandro Colombo IED Istituto Europeo Design Moreno Gambini IMBALLAGGI ALIMENTARI CAPITANI DELL ANNO CULTU‘A Alessandro Cecchi CASA BUONARROTI Paola Locchi ANTICA MOLERIA LOCCHI Italo Marri ISOLA DEL LIBRO CAPITANI DELL ANNO “OLIDA‘IETA Paolo Bacciotti FONDAZIONE TOMMASINO BACCIOTTI CAPITANI DELL ANNO “PO‘T Piero Montauti CIRCOLO GOLF UGOLINO CAPITANI DELL ANNO P‘OMOZIONE DEI B‘AND ITALIANI Mr. Youli Zhang ZHUCHAO INVESTMENT GROUP AGLIANA L'azienda Ro.ial. srl ha ricevuto il premio "Capitani dell’anno Toscana 2016" - L'azienda Ro.ial. srl di Agliana ha ricevuto nei giorni scorsi il premio "Capitani dell’anno Toscana 2016": si tratta di un riconoscimento che va a grandi realtà, ma che vuole mettere in luce anche il meglio della Toscana che produce per il mondo intero. La Ro.ial è un’azienda che produce articoli monouso in tessuto non tessuto e carta a secco e si rivolge al mercato nazionale e internazionale nei settori professionali della ristorazione, del sanitario e all’importante mercato dell’estetica e benessere, in continua espansione. L’azienda, attiva nel territorio dal 1994 conta 85 dipendenti: rispetto della natura e dell’ambiente rientrano nella sua mission, tanto che anche il processo industriale di produzione si svolge utilizzando esclusivamente energia pulita, generata dall’energia solare con impianti fotovoltaici di ultima generazione, installati sui tetti degli stabilimenti su una superficie di 22mila metri quadrati. Il premio, realizzato da Editutto con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin è stato ritirato da Romeo Romano, amministratore e titolare dell’azienda insieme alla moglie Cristina Ialini, durante la cerimonia svoltasi pochi giorni fa a Montespertoli. Anche un'azienda di Bettolle tra i "Capitani dell'anno" Capitani dell’Anno Toscana parla anche di noi con un’Azienda di Bettolle. L'iniziativa, realizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, è tornata il 24 Settembre in Toscana, presso il castello di Poppiano: storica fortezza che racchiude a sua volta una storia imprenditoriale dove grinta e innovazione hanno premiato l'attuale proprietario Ferdinando Guicciardini. Sono stati premiati capitani dell'industria, della ricerca, della cultura, dello sport, della solidarietà e della promozione del brand italiano all'estero. Dodici il numero totale dei premiati: tra loro anche l'azienda di Sinalunga di imballaggi alimentari, specializzata nel packaging che una rete distributiva che copre l'intera penisola. L'azienda è guidata da Moreno Gambini di Bettolle ed è stata premiata in particolare come esempio di realtà dove il passaggio generazionale si è compiuto in modo efficace. L'azienda impiega circa 25 persone, oltre ai rappresentanti in giro per l'Italia, con più di 15 milioni di pezzi venduti ogni anno puntando sempre alla qualità, requisito indispensabile per questo settore. 1 Ottobre 2016 Cronaca A Bollate un'altra "stella" per "InGalera", il ristorante dentro il carcere Prestigioso riconoscimento per il ristorante aperto il 26 ottobre 2015 nel carcere di Bollate di ROBERTA RAMPINI Bollate (Milano), 10 ottobre 2016 - Prestigioso riconoscimento per il ristorante "InGalera" aperto il 26 ottobre 2015 nel carcere di Bollate. Nei giorni scorsi il ristorante è stato insignito del premio Capitani dell’Anno Milano 6. Il i o os i e to è stato asseg ato dalla Giu ia pe "l’alto valo e so iale dell’i iziativa". Questa la otivazio e del p estigioso p e io ato a Bolog a a i fa da u ’idea del giornalista ed editore Fabio Raffaelli: "InGalera è un ristorante ma soprattutto un progetto che ha saputo abbattere il muro di pregiudizi legati alla capacità dei detenuti di sapersi riscattare. Seguiti da uno chef e un maître professionisti, i detenuti imparano o hanno già imparato a lavorare i cibi e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il ristorante nasce per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione, mettendoli in rapporto con il mercato, il mondo del lavoro e la società civile". A ritirare il premio, Silvia Polleri, presidente della cooperativa di catering Abc La Sapienza a Tavola, che dal 2004 lavora con i detenuti nel settore della ristorazione e ideatrice del progetto. "Un premio è la concretizzazione della gioia e della convinzione di chi ci ha scelto, è un riconoscimento alla fati a, all’i peg o pe aggiu ge e u o iettivo - dichiara la Polleri - simbolicamente io rappresento la tenacia ed il coraggio delle molte persone che insieme, liberi e reclusi, hanno voluto la realizzazione di uesto p ogetto, o divido o tutti uesto o o e". Si t atta du ue dell’e esi o i o os i e to pe il isto a te so iale he off e u ’oppo tu ità o eta di ei se i e to so iale ai dete uti e app ese ta u a finestra sul carcere per chi sta fuori. Nei mesi scorsi del ristorante ne aveva parlato anche il New York Times o u epo tage dell’i viato Ji Ya dley he aveva defi ito Silvia Polle i "visio a ia" e i o os iuto he si t attava di "u t io fo ve tigi oso". U a s o essa vi ta all’i te o del a e e all’ava gua dia pe il trattamento dei detenuti, dove ogni sera è tutto esaurito. Milano, 30 settembre 2016 - 12:43 Ospedali per i profughi tibetani Premiata l’Onlus Woeser Chiara Luce Ai volontari il riconoscimento «Capitani dell’anno»: hanno organizzato punti nascita e dispensari nei campi in India dove vivono due milioni di persone, in esilio dal 1959 di Laura Cuppini Una foto scattata in Tibet dai volontari dell’Associazione Woeser Chiara Luce Woeser in tibetano significa “chiara luce”. Così il Dalai Lama ha definito, ormai dieci anni fa, il progetto di un gruppo di volontari innamorati del popolo che vive esiliato in India dopo l’invasione del Tibet da parte della Cina nel 1959. Da allora quei volontari fanno parte dell’Associazione Woeser Chiara Luce Onlus, che il 1° ottobre riceverà, a Palazzo Sormani a Milano, il premio “Capitani dell’anno”, riservato a chi, partendo da una piccola realtà, raggiunge grandi obiettivi. Un ospedale, diversi punti nascita, depuratori per acqua, scuola bus e persino un acquedotto: questi sono i progetti che l’associazione è riuscita a realizzare, grazie alla donazioni, nei numerosi campi profughi dove vivono più di due milioni di tibetani, sparsi in tutta l’India. Inoltre i volontari promuovono le adozioni a distanza di bambini e anziani. Ospedali e depuratori d’acqua «Per me tutto è cominciato nel 1998, quando ho adottato a distanza una bimba tibetana che aveva la stessa età del mio primo figlio. Volevo che crescessero restando in contatto tra loro - spiega Raffaella Chionna, ginecologa all’Ospedale San Raffaele di Milano e presidente dell’associazione -. Poi sono stata invitata a recarmi in un campo profughi per organizzare un punto nascita e mi sono letteralmente innamorata del popolo tibetano». Dell’associazione fanno parte 11 volontari e i progetti vengono realizzati esclusivamente grazie alle donazioni. «I tibetani hanno bisogno di infrastrutture, ospedali, depuratori d’acqua... Non hanno alcuna necessità di personale formato perché hanno un livello culturale molto elevato e non di rado arrivano alla laurea. Le scuole organizzate nei campi profughi sono di ottimo livello e a tutti i bambini è garantita un’istruzione, anche grazie all’impegno della sorella del Dalai Lama. Sul fronte educativo, noi abbiamo soltanto fornito degli scuolabus per permettere a coloro che abitano più distanti di frequentare le lezioni senza problemi». Rete affidabile di collaboratori L’ambito di lavoro dei volontari è principalmente quello legato alla salute. «Anche in questo caso non serve portare là personale, perché possono contare come dicevo su professionisti di alto livello, anche sanitari - prosegue Chionna -. Mancano però completamente di infrastrutture e di welfare, per cui chi è malato non ha diritto ad alcun tipo di assistenza, se non a pagamento. Ecco perché abbiamo costruito un ospedale a Orissa e diversi dispensari, punti nascita e centri di isolamento per i malati di tubercolosi nelle zone di Karnataka, Sikkim e Darjeeling. Nel campo profughi di Ravangla, in Sikkim, siamo riusciti a costruire un acquedotto per portare acqua pulita fin dentro le case. Uno dei principale problemi sanitari è infatti la difficoltà ad accedere all’acqua purificata. Tutti i nostri progetti vengono finanziati da noi ma realizzati da personale del luogo, abbiamo una rete molto affidabile di collaboratori tibetani; quindi vengono presi in carico dal governo in esilio, perché le attività possano proseguire. Negli ospedali e nei punti nascita è sempre presente un medico tibetano che propone la medicina tradizionale (fitoterapica), accanto a quella convenzionale». Donazioni, tornei e mercatini La raccolta fondi si svolge invece in Italia, attraverso donazioni, lotterie, serate, tornei sportivi e mercatini in cui viene venduto artigianato tibetano: oggetti di meditazione, campane buddhiste, piccoli gioielli, sciarpe, coperte. «In questi anni la sensibilità e disponibilità delle persone che abbiamo incontrato ci ha permesso di rendere concrete le necessità più impellenti del popolo tibetano in esilio e grazie al sostegno di molti abbiamo realizzato numerosi progetti - dice Chionna -. Quest’anno abbiamo avuto l’onore di ricevere il prestigioso premio dei “Capitani dell’anno”, che rappresenta per noi un riconoscimento del nostro costante impegno verso questo prezioso popolo ormai senza più una patria». 30 settembre 2016 © RIPRODUZIONE RISERVATA Capitani dell’Anno 2016, ecco milanesi e lombardi eccellenti Premiati, accanto alle grandi realtà dell’imprenditoria milanese, i dipendenti della Patrolline che hanno salvato l’Azienda e i detenuti ‘stellati’ del progetto InGalera del carcere di Bollate. MILANO - I p i a fila, t a i p e dito i avigati e sta t up ai p i i vagiti, e a o lo o al g a o pleto, i agazzi di Al avilla i p ovi ia di Co o he, di olpo e dopo u a vita da g ega i, ha o salvato l azie da, riportandola con successo sul e ato. U a ipolo di a di e tosi he, spi ti da i ovata passio e e i fi ito e tusias o si so o se titi uasi i o ligo, a he o e "dove e o ale" ei o f o ti della clientela, di non disperdere il know how acquisito (producono da sempre sofisti ati siste i d alla e dando vita alla Patrolline Group Società Cooperativa. Un messaggio di ottimismo, il loro, che ben si è sposato o la filosofia di Capita i dell A o, u a a ifestazio e ata a i fa e apa e di sottoli ea e l i po ta za delle idee e del o aggio, o l i te to di dinamiche del nostro Paese. ette e i lu e le ta te ealtà i p e dito iali sa e e Il Premio, ideato e condotto dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, ha dato voce ,nella storica location di Palazzo Sormani, all i p e dito ia ila ese o os iuta i tutto il o do. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il conte Niccolò Branca, a capo di un impero all i seg a del fa oso Fernet, ma anche intere famiglie come quella dei Panigada che da tre generazioni produce, a San Colombano (fra la bassa pavese e la piana lodigiana) un vino prezioso e apprezzato che porta il curioso nome di Banino. P otago isti dell edizio e 6, ella “ala del Grechetto, accanto a realtà consolidate come la Almax di Como (leader internazionale nell'ideazione e produzione di manichini, oggettistica e display) fondata dal ‘agio ie “ave io Cata ese o L E ola io guidata da F a o Be ga as hi og i gio o carichi profumati di cosmetici partono alla volta di 5500 erboristerie e farmacie italiane, ma anche di negozi dei 5 continenti) a ia o t ovato l i t ap e de za di Vitto io A d eis he ha po tato la Fluid-o-Tech (sistemi per il trattamento dei fluidi) a diventare società globale con più di 200 dipendenti e lo sprint di Roberto Martone, al timone della ICR spa (Industrie Cosmetiche Riunite) scelta da molti stilisti italiani, da Renato Balestra a Nazareno Gabrielli, da Romeo Gigli a Nicola Trussardi e Gianni Versace. G a de i p e dito ia e o solo: il P e io Capita i dell A o ha voluto esse e a he u a vet i a apa e di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione ila ese 6 dei Capita i uno dei principali interpreti della scena nazionale: Massimo Vitta Zelman da anni alla guida di Skira Editore spa. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, meritatissimo, a Silvia Polleri, ideatrice e animatrice del progetto del Ristorante InGalera presso il Carcere di Bollate, nato per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro con un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione. Altro momento clou della mattinata la premiazione delle importanti realtà legate al mondo della Ricerca e del Volo ta iato. A o i ia e dalla Fo dazio e GIMBE eata ve ti a i fa pe iglio a e, t a l alt o, la ualità etodologi a, l eti a, l i teg ità, la rilevanza clinica e il valore sociale della ricerca sanitaria), passa do pe il p ofesso Luigi Naldi i Istituto “a ‘affaele Teletho pe la Te apia Ge i a , apita o di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l appli azio e della te apia ge i a, fi o ad a iva e a ‘affaella Chio a, oto e dell Asso iazio e Woese – Chiara Luce che, da anni, porta aiuti concreti ai profughi tibetani in India, operando in loco, in accordo con il Governo tibetano in esilio, per la realizzazione di progetti di sviluppo. Og i ost o eve to – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al o aggio i dividuale p i a a o a he ai ila i, u pu li o g azie a tutti uegli i p e dito i he og i giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una isi e o o i a pe du a te all i te o di u o testo di e ato se p e più competitivo. Naturalmente - o lude l o ga izzato e - il P e io è a he u o asio e pe gua da i i faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani he ad og i edizio e dei Capita i ha o affollato la sala . “ia o o gogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all i p e dito ia di alto p ofilo, sia he si t atti di i dust ia, sia he si pa li di ultu a o di i e a. U o asio e p eziosa pe da e a pio spazio e visi ilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un di a is o he pe ette di diffo de e u offe ta di p odotti e se vizi d e elle za . A Niccolò Branca il “Premio Capitani dell’Anno 2016” Un nuovo riconoscimento al presidente e ad di Fratelli Branca Distillerie, per il lavoro svolto finora. «Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare qualità e valori dell’Italia nel mondo», ha commentato Niccolò Branca (nella foto), presidente e amministratore delegato di Fratelli Branca Distillerie ha ricevuto il “Premio Capitani dell’Anno 2016”, ideato dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese. Niccolò Branca «Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno - ha dichiarato Niccolò Branca - con grande soddisfazione. Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino a ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti». «L’eccellenza è nel nostro Dna - ha proseguito Niccolò Branca - ed è ciò che fa da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’economia della consapevolezza: non trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore finale». Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il suo percorso sull'innovazione nel rispetto della tradizione e della qualità. La presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per l’efficace azione imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare l’azienda ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e i piani di sviluppo per mercati strategici come Usa, Sud America e Nord Europa, così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti investimenti in Ricerca e sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’80% è generato dall’export. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sfida di un mercato sempre più competitivo. A Niccolò Branca il “Premio Capitani dell’Anno 2016” Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato di Fratelli Branca Distillerie ha ricevuto il “Premio Capitani dell’Anno 2016”, ideato dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese. “Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno co n grande soddisfazione – afferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’Economia della Consapevolezza: non trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore finale. Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il suo percorso sull`innovazione nel rispetto della tradizione e della qualità. La Presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per l’efficace azione imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare l’azienda ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e i pi ani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti investimenti in Ricerca e Sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei prod otti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’80% è generato dall’export. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sfida di un mercato sempre più competitivo. A Niccolò Branca il Premio Capitani dell’Anno Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato di Fratelli Branca Distillerie ha ricevuto il Premio Capitani dell’Anno 2016, ideato dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese. “Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno con grande soddisfazione – afferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’Economia della Consapevolezza: non trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore finale”. Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il suo percorso sull’innovazione nel rispetto della tradizione e della qualità. La Presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per l’efficace azione imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare l’azienda ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e i piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti investimenti in Ricerca e Sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’80% è generato dall’export. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sfida di un mercato sempre più competitivo. MILANO (MF-DJ)--Niccolò Branca, presidente e amministratore delegato di Fratelli Branca Distillerie, ha ricevuto il "Premio Capitani dell'Anno 2016", ideato dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. "Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell'Anno con grande soddisfazione", commenta in una nota Niccolò Branca. "Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l'azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida dell'azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell'Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L'eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l'eccellenza, la passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell'Economia della Consapevolezza: non trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il rispetto per l'ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore finale". com/mur [email protected] (fine) MF-DJ NEWS A Niccolò Branca il "Premio Capitani dell'Anno 2016" Un nuovo prestigioso riconoscimento al Presidente e Amministratore Delegato di Fratelli Branca Distillerie, l'azienda milanese che da 171 anni porta l'eccellenza italiana in tutto il mondo "Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell'Anno con grande soddisfazione - afferma Niccolò Branca - Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l'azienda rappresenta oggi” Milano, 01 ottobre 2016 – Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato di F atelli B a a Distille ie ha i evuto il P e io Capita i dell’A o 6 , ideato dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con l’i te to di ette e i lu e le ta te ealtà i p e dito iali sa e e di a i he del nostro Paese. Ho a olto la otizia del P e io Capita i dell’A o o g a de soddisfazio e – afferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad o a da e e dai iei olla o ato i e pe ua to l’azie da app ese ta oggi. Da ua do so o alla guida dell’azie da ho e ato di po ta e la ualità e i valo i dell’Italia el o do, i i peg ia o quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’e elle za è el ost o DNA, ed è iò he fa da guida alla ost a visio : po ta e i tutto il o do l’e elle za, la passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai p i ipi dell’E o o ia della Co sapevolezza: on trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza di e ti a e il ispetto pe l’a ie te, pe la o u ità he i ospita e pe il o su ato e fi ale . Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il suo percorso sull'innovazione nel rispetto della tradizione e della ualità. La P eside za di Ni olò B a a si è se p e o t addisti ta pe l’effi a e azione imprenditoriale e per la passione dimostrata el p oietta e l’azie da ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la sua guida so o state va ate i iziative uali l’a plia e to del po tafoglio p odotti e i piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a o siste ti i vesti e ti i Ri e a e “viluppo e all’atte zio e osta te pe la ualità dei prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in olt e 6 Paesi e u fattu ato he pe l’8 % è ge e ato dall’expo t. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale mila ese he ha o po tato all’e elle za le p op ie i p ese e he adesso raccolgono la sfida di un mercato sempre più competitivo. Il Pre io Capita i dell’A o a Bra a Un nuovo prestigioso riconoscimento al Presidente e A i istratore Delegato di Fratelli Bra a Distillerie, l’azie da ila ese he da a i porta l’e elle za italia a i tutto il mondo. Ni olò Bra a, Preside te e A i istratore Delegato di Fratelli Bra a Distillerie ha ri evuto il Pre io Capita i dell’A o , ideato dal gior alista ed editore Fa io Raffaelli, o il supporto di Co sulti vest e la olla orazio e di ADACI e Air Berli . U a a ifestazio e ata a i fa o l’i te to di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese. Ho a olto la otizia del P e io Capita i dell’A o con grande soddisfazione – afferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora da me e dai miei olla o ato i e pe ua to l’azie da app ese ta oggi. Da ua do so o alla guida dell’azie da ho e ato di po ta e la ualità e i valo i dell’Italia el o do, i i peg ia o uotidia a e te pe poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la eazio e di u p odotto p e iu a essi ile a tutti. L’e elle za è el ost o DNA, ed è iò he fa da guida alla ost a visio : po ta e i tutto il o do l’e elle za, la passione e il gusto del bello e del uo fa e italia o. La attuia o ife e do i ai p i ipi dell’E o o ia della Co sapevolezza: o trascuriamo il profitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimentica e il ispetto pe l’a ie te, pe la o u ità he i ospita e pe il o su ato e fi ale . Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il suo pe o so sull’i ovazio e el ispetto della t adizio e e della qualità. La Presidenza di Niccolò B a a si è se p e o t addisti ta pe l’effi a e azio e i p e dito iale e pe la passio e di ost ata el p oietta e l’azie da ad o upa e posizio i se p e più solide ed estese ei e ati internazionali. Sotto la sua guida so o state va ate i iziative uali l’a plia e to del po tafoglio prodotti e i piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti i vesti e ti i Ri e a e “viluppo e all’atte zio e osta te pe la ualità dei p odotti, ha o permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’ % è ge e ato dall’expo t. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato all’e elle za le p op ie i p ese e he adesso a olgo o la sfida di u e ato se p e più competitivo. La F atelli B a a Distille ie è u ’affe ata ealtà i p e dito iale italia a ope a te el setto e spi its. Fo data a i fa a Mila o, l’azie da è da se p e o t ollata e guidata dalla fa iglia Branca, oggi giunta alla quinta generazione sotto la guida del Presidente e Ad Niccolò Branca. L’evoluzio e dell’azie da ha i izio o la eazio e el , da pa te di Be a di o B a a, dell’a a o dive tato fa oso i tutto il o do: il Fe et-Branca, la cui formula unica e segreta è rimasta immutata nel tempo. Qualità e innovazione nel rispetto della tradizione hanno contraddistinto da sempre la crescita aziendale, che da Fernet-Branca è passata attraverso altri p odotti sto i i dell’azie da o e “t ave hio B a a e B a a e ta, si o all’a plia e to del portafoglio prodotti, che ora vede tra i principali brand: Fernet–Branca, Brancamenta, Stravecchio Branca, Caffè Borghetti, Grappa Candolini, Grappa Sensèa, Punt e Mes, Carpano Classico, Bianco e Dry, Antica Formula, Sambuca Borghetti, il distillato premium Magnamater, la vodka Sernova, i vini Chianti Classici Villa Branca e spumante Bellarco. Fratelli Branca Distillerie distribuisce in Italia anche i prestigiosi brand del gruppo francese Rémy-Cointreau, la Tequila Sierra del gruppo tedesco Borco e lo champagne Tsarine, di Chanoine Frères. Assegnato al prof. Naldini il premio Capitani dell’Anno 2016 (Source: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale San Raffaele) Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il Premio Capitani dell'Anno 2016. Il vincitore di quest'anno è un "capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l'applicazione della terapia genica Assegnato al prof. Naldini il pre io Capita i dell’A o 2016 Milano - Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il Premio Capitani dell'Anno 2016. Il vincitore di quest'anno per la categoria Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini, direttore dell'Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l'applicazione della terapia genica». Il Premio Capitani dell'Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio agli imprenditori che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l'importanza delle idee e del coraggio, cresciuta con l'intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il Premio Capitani dell'Anno è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Capitani della Ricerca 2016 Premiato il professor Naldini Un Premio alla Ricerca, per un team che ogni giorno si applica per il bene della comunità. Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il Premio Capitani dell’Anno 2016. Il vincitore di quest’anno per la categoria Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l’applicazione della terapia genica». Il Premio Capitani dell’Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio agli imprenditori che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio, cresciuta con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il Premio Capitani dell’Anno è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il P e io Capita i dell’A o . Il vi cito e di uest’a o pe la catego ia Rice ca e Sa ità è il p ofesso Luigi Naldi i, di etto e dell’Istituto Sa Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SRTiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza i te azio ale co l’applicazio e della te apia ge ica». Il P e io Capita i dell’A o è ato el 99 pe e de e o aggio agli i p e dito i che, ha o dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottoli ea e l’i po ta za delle idee e del co aggio, c esciuta co l’i te to di ette e i luce le ta te ealtà i p e dito iali sa e del ost o Paese. Il P e io Capita i dell’A o è o ga izzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Assegnato al prof. Naldini il premio Capitani dell’Anno 2016 Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il Premio Capitani dell’Anno 2016. Il vincitore di quest’anno per la categoria Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SRTiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l’applicazione della terapia genica». Il Premio Capitani dell’Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio agli imprenditori che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio, cresciuta con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il Premio Capitani dell’Anno è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Il “Premio Capitani dell’Anno 2016” a Branca Un nuovo prestigioso riconoscimento al Presidente e Amministratore Delegato di Fratelli Branca Distillerie, l’azienda milanese che da 171 anni porta l’eccellenza italiana in tutto il mondo. Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato di Fratelli Branca Distillerie ha ricevuto il “Premio Capitani dell’Anno 2016”, ideato dal giornalista ed editore Fabio Rafaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Una manifestazione nata 21 anni fa con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese. “Ho accolto la notizia del Premio Capitani dell’Anno con grande soddisfazione – aferma Niccolò Branca – Si tratta di un riconoscimento per il lavoro svolto ino ad ora da me e dai miei collaboratori e per quanto l’azienda rappresenta oggi. Da quando sono alla guida dell’azienda ho cercato di portare la qualità e i valori dell’Italia nel mondo, ci impegniamo quotidianamente per poter continuare questo percorso anche in futuro. Nel nostro stabilimento, trasformiamo gli ingredienti di elevata qualità raccolti in 4 continenti e li riportiamo al resto del mondo con la creazione di un prodotto premium accessibile a tutti. L’eccellenza è nel nostro DNA, ed è ciò che fa da guida alla nostra vision: portare in tutto il mondo l’eccellenza, la passione e il gusto del bello e del buon fare italiano. La attuiamo riferendoci ai principi dell’Economia della Consapevolezza: non trascuriamo il proitto, ma mettiamo al primo posto tutte le persone coinvolte nel processo produttivo, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, per la comunità che ci ospita e per il consumatore inale”. Branca ha lavorato per fare del Fernet-Branca uno degli amari più famosi al mondo, impostando il suo percorso sull’innovazione nel rispetto della tradizione e della qualità. La Presidenza di Niccolò Branca si è sempre contraddistinta per l’eicace azione imprenditoriale e per la passione dimostrata nel proiettare l’azienda ad occupare posizioni sempre più solide ed estese nei mercati internazionali. Sotto la sua guida sono state varate iniziative quali l’ampliamento del portafoglio prodotti e i piani di sviluppo per mercati strategici come U.S.A, Sud America e Nord Europa, così come il perfezionamento delle precedenti acquisizioni. Azioni che, insieme a consistenti investimenti in Ricerca e Sviluppo e all’attenzione costante per la qualità dei prodotti, hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi: la presenza in oltre 160 Paesi e un fatturato che per l’80% è generato dall’export. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1 ottobre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e ha riunito grandi protagonisti del mondo imprenditoriale milanese che hanno portato all’eccellenza le proprie imprese e che adesso raccolgono la sida di un mercato sempre più competitivo. Capitani del gusto A Milano l’edizione 2016 premia, accanto alle grandi realtà dell’imprenditoria milanese, il Progetto InGalera del Carcere di Bollate ideato da Silvia Polleri. MILANO - Il ristorante InGalera di Bollate in prima fila alla Cerimonia di consegna, nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, dei premi Capitani dell’Anno Milano 2016. Il riconoscimento è stato assegnato dalla Giuria per “l'alto valore sociale dell'iniziativa”. Questa la motivazione del prestigioso premio nato a Bologna 21 anni fa da un’idea del giornalista ed editore Fabio Raffaelli (e sostenuto da Consultinvest in collaborazione con Adaci e Air Berlin) : “InGalera è un ristorante ma soprattutto un progetto che ha saputo abbattere il muro di pregiudizi legati alla capacità dei detenuti di sapersi riscattare. Seguiti da uno chef e un maître professionisti, i detenuti imparano o hanno già imparato a lavorare i cibi e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il ristorante nasce per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione, mettendoli in rapporto con il mercato, il mondo del lavoro e la società civile”. Vincitori PREMIO CAPITANI 2016 Milano 1 ottobre 2016 - Palazzo Sormani Niccolò Branca Fratelli Branca Distillerie Roberto Martone ICR spa Franco Bergamaschi L’Erbolario Ing. Saverio Catanese Almax Vittorio Andreis FLUID-O-TECH Patrolline Group Società Cooperativa Antonio Panigada Az. Agr. Panigada Antonio PREMIO CAPITANI DELL’ANNO CULTURA Massimo Vitta Zelman Skira Editore spa PREMIO CAPITANI DELL’ANNO SOCIALE Silvia Polleri Ristorante InGalera Carcere di Bollate PREMIO CAPITANI DELL’ANNO RICERCA E SANITA’ Prof. Luigi Naldini Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica Fondazione GIMBE PREMIO CAPITANI DELL’ANNO SOLIDARIETA’ Raffaella Chionna Associazione Woeser - Chiara Luce Milano: tra i Capitani dell'Anno i detenuti "maestri" in cucina 2 settembre 2016 Il ristorante InGalera di Bollate verrà premiato il primo ottobre a Milano accanto ad alcuni tra i più bei nomi dell'imprenditoria milanese. Il riconoscimento per l'alto valore sociale dell'iniziativa. Capitani dell'Anno nuovamente sulla rampa di lancio. Il prestigioso premio nato a Bologna (e che festeggia ben 21 anni) torna con due novità: un'edizione speciale dedicata al Food & Benessere (Parma, 7 e 8 ottobre) e un'altra ad Auto e Moto, realizzata in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia (Modena, 12 novembre). Tra le curiosità dei Premi 2016 (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con Adaci e Air Berlin) il riconoscimento che, il primo ottobre a Milano, per il Sociale, verrà attribuito a InGalera, il primo ed unico ristorante in Italia, realizzato in un carcere, aperto al pubblico sia a mezzogiorno che alla sera, in cui lavorano gli ospiti del carcere di Bollate detenuti, seguiti da uno chef e un maître professionisti, dove imparano o hanno già imparato la lavorazione dei cibi e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il ristorante nasce per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione, mettendoli in rapporto con il mercato, il mondo del lavoro e la società civile. Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il P e io Capita i dell’A o . Il vi ito e di uest’a o pe la atego ia Ri e a e Sa ità è il p ofesso Luigi Naldi i, di etto e dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SRTiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza i te azio ale o l’appli azio e della te apia genica». Il P e io Capita i dell’A o è ato el 99 pe rendere omaggio agli imprenditori che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottoli ea e l’i po ta za delle idee e del o aggio, es iuta o l’i te to di ette e i lu e le ta te ealtà i p e dito iali sa e del ost o Paese. Il P e io Capita i dell’A o è o ga izzato da Editutto o il suppo to di Co sulti vest e la olla o azio e di ADACI e Air Berlin. L’ERBOLARIO Complimenti Dottor Bergamaschi… anzi, Capitano! 10 ottobre 2016 Siamo felici di annunciare che il fondatore de L’Erbolario, il Dottor Franco Bergamaschi, è stato insignito del prestigioso premio Capitani dell’anno 2016, una manifestazione nata più di vent’anni fa – da un’idea del giornalista Fabio Raffaelli con il supporto di Consultinvest – con l’intenzione di premiare le realtà imprenditoriali più dinamiche e sane del nostro Paese. Il Dottor Bergamaschi è stato premiato per aver creato un’azienda che, a partire da una piccola erboristeria artigiana, oggi è presente in 5.500 erboristerie, farmacia e parafarmacie in Italia ed esporta con successo in 45 Paesi del mondo. “Ogni nostro evento” ha affermato Fabio Raffaelli, “parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica.” Non ci resta che fare le congratulazioni al Dottore, anzi, al Capitano de L’Erbolario! GRUPPO SAN DONATO Assegnato al prof. Naldini il premio capitani dell’anno 2016 Sabato 1 ottobre è stato assegnato, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano il Premio Capitani dell’Anno 2016. Il vincitore di quest’anno per la categoria Ricerca e Sanità è il professor Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), «capitano di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l’applicazione della terapia genica». Il Premio Capitani dell’Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio agli imprenditori che, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita. Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio, cresciuta con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il ‘Premio Capitani dell’Anno’ è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. 7-8 Ottobre 2016 Capitani dell'anno, premiati gli imprenditori parmigiani del food Due giorni di dibattito in ateneo. Tra i premiati Mutti, Ceci, Chiara Nasi e tre realtà impegnate nel sociale Nel mondo c'è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Ma quali sono i principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani? E quali sono i mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica? Quali sono i prodotti italiani più conosciuti ed esportati e quali gli ostacoli che frenano un'ulteriore diffusione del food & beverage italiani nel mondo? A queste ed altre domande risponderà la prima edizione di Capitani dell’Anno 6 Food & Benessere, due giorni di dibattito e di riconoscimenti organizzata in collaborazione o l U i e sità di Pa a e A ade ia Nazio ale di Ag i oltu a. Appu ta e to pe il e l di otto e ospiti dell Aula Mag a del p estigioso Ate eo emiliano. Il P e io Capita i dell A o, ideato a i fa dal gio alista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin), si apre quindi al o do dell Ag oali e ta e, dopo il u e o ze o ealizzato alla igilia dell Expo. G i ta, dete i azio e, o aggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista i a essi ile, ueste le a atte isti he dei Capita i dell A o Food & Be esse e. Che, a Pa a, porteranno avanti le nuove tematiche legate al tema della qualità e della sicurezza nel mondo dell Ag oali e ta e. Il tutto suppo tato dagli auto e oli pa e i o solo degli addetti ai la o i e dei do e ti dell U i e sità di Pa a a a he da espe ti p o e ie ti da tutta Italia. Due le giornate i p og a a, la p i a otto e, o e , dedi ata al o eg o, ell Aula Mag a dell U i e sità, la se o da otto e, o e alle p e iazio i o espe ie ze i di etta di gio a i he so o to ati all Ag i oltu a, di pi oli e edi i p e dito i he hanno consacrato le loro e e gie iglio i alla as ita di ealtà he oggi po ta o, o su esso, il o e dell Italia el o do. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro p odotto, l olio ext avergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, ci sarà Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia). P otago isti dell edizio e , a a to a ealtà o solidate o e la Ni o Castiglio e (rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un'antica tonnara diventata realtà accreditata nel mondo, capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel rispetto del mare e della t adizio e della pes a o la Latte ia Mo tello spa della fa iglia Lazza i all a a gua dia per qualità di p odotto e te ologia i piegata, se za di e ti a e l a o e pe la t adizio e asea ia he Nonno Nanni ha saputo tramandare) troveremo anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai. Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri i ue ge e azio i, u e elle za assoluta del pa o a a della pastifi azio e la o a a he g a i antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della Famiglia Venturi (Fosse Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa nel centro storico di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena). Altre grandi realtà quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e della CIR FOOD, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547 milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna, Chiara Nasi. Di benessere si parlerà invece con il dottor Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta spopola do sul e o il suo sito .do fa e . o e l APP ollegata e s a i a ile gratuitamente. Il riconoscimento andrà anche al team riminese (Andrea e Michele Pari) che ha studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un semplicissimo percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al sociale con il riconoscimento, a Lanterna di Diogene, esperienza pilota che verrà illustrata da Giovanni Cuocci. Nel 2003 nasce una cooperativa che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale i fa tile : oggi la ealtà he e à p e iata può o ta e su u a fatto ia pe l alle a e to di animali e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di aceto balsamico tradizionale di Mode a. Dal è ape ta a he u oste ia he offre una cucina tipica emiliana, semplice e genuina. ELENCO PREMIATI PARMA CAPITANI DELL ANNO FOOD & BENESSERE Francesco Mutti MUTTI SPA Giovanni Fabbri PASTIFICIO ARTIGINALE FABBRI Famiglia Venturi FOSSE VENTURI Savino Muraglia FRANTOIO OLEARIO MURAGLIA Famiglia Ceci CANTINE CECI spa Eugenio Giacomazzi NINO CASTIGLIONE Chiara Nasi CIR FOOD Soc. Coop. Famiglia Lazzarin LATTERIA MONTELLO SPA CAPITANI DELL ANNO – FOOD & BENESSERE SOCIALE Fabrizio Malipiero docFABER Andrea e Michele Pari docFABER Giovanni Cuocci LA LANTERNA di DIOGENE Capitani dell’Anno 2016, a Parma la prima edizione di Food & Benessere Pubblicato il 7 ottobre 2016 Nel mondo c’è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Ma quali sono i principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani? E quali sono i mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica? Quali sono i prodotti italiani più conosciuti ed esportati e quali gli ostacoli che frenano un’ulteriore diffusione del food & beverage italiani nel mondo? A queste ed altre domande di stringente attualità risponderà la prima edizione di Capitani dell’Anno 2016 Food & benessere, due giorni di dibattito e di riconoscimenti organizzata in collaborazione con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura. Appuntamento per il 7 e l’8 di ottobre ospiti dell’Aula Magna del prestigioso Ateneo emiliano. Il Premio Capitani dell’Anno, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin), si apre quindi al mondo dell’Agroalimentare, dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo. Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche dei Capitani dell’Anno Food & Benessere. Che, a Parma, porteranno avanti le nuove tematiche legate al tema della qualità e della sicurezza nel mondo dell’Agroalimentare. Il tutto supportato dagli autorevoli pareri non solo degli addetti ai lavori e dei docenti dell’Università di Parma ma anche da esperti provenienti da tutta Italia. Due le giornate in programma, la prima (7 ottobre, ore 14,30) dedicata al convegno, nell’Aula Magna dell’Università, la seconda (8 ottobre, ore 10) alle premiazioni con esperienze in ‘diretta’ di giovani che sono tornati all’Agricoltura, di piccoli e medi imprenditori che hanno consacrato le loro energie migliori alla nascita di realtà che oggi portano, con successo, il nome dell’Italia nel mondo. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro prodotto, l’olio extravergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, ci sarà Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia).Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Nino Castiglione (rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un’antica tonnara diventata realtà accreditata nel mondo, capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel rispetto del mare e della tradizione della pesca o la Latteria Montello spa della famiglia Lazzarin (all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata, senza dimenticare l’amore per la tradizione casearia che Nonno Nanni ha saputo tramandare) troveremo anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai. Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri (cinque generazioni, un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione) lavora anche grani antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della Famiglia Venturi (Fosse Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa nel centro storico di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena). Altre grandi realtà quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e della CIR FOOD, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547 milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna, Chiara Nasi. Di Benessere si parlerà invece con il dottor Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta spopolando sul web con il suo sito www.docfaber.com e l’APP collegata e scaricabile gratuitamente. Il riconoscimento andrà anche al team riminese (Andrea e Michele Pari) che ha studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un semplicissimo percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, a Lanterna di Diogene, esperienza pilota che verrà illustrata da Giovanni Cuocci. Nel 2003 nasce una cooperativa che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale infantile): oggi la realtà che verrà premiata può contare su una fattoria per l’allevamento di animali e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di aceto balsamico tradizionale di Modena. Dal 2006 è aperta anche un’osteria che offre una cucina tipica emiliana, semplice e genuina. “Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Riconoscimenti Tendenze Gianni Fabbri nel reparto trafile Giovanni Fabbri è Capitano della pasta di Aleksandra Raffaelli D Per la sua passione e perspicacia imprenditoriale, il Ceo toscano riceve il premio Capitani dell’Anno, dato in passato a Barilla, Paone, Andalini e Martelli. Da più di vent’anni è uno dei riconoscimenti italiani più prestigiosi. Sotto i riflettori di Capitani dell’Anno sono passati i grandi nomi dell’imprenditoria italiana, da Guido Barilla a Urbano Cairo (editore e dirigente sportivo italiano, presidente di Cairo Communication, RCS MediaGroup e del Torino), mettendo sempre in luce uomini e donne che hanno lottato per la loro azienda e che l’hanno difesa dalla crisi degli ultimi anni, conquistando anzi quote importanti in un mercato quanto mai globale e concorrenziale. Capitani dell’Anno è, soprattutto, un messaggio di ottimismo e un incentivo per l’Italia del “fare”, quella parte del Paese che pedala pedala e spesso non viene gratificata né dalle istituzioni né dai media. Proprio per questo l’iniziativa è gradita agli imprenditori ma anche ai protagonisti del mondo culturale e sociale italiano: persone che si ritrovano in quel co- 18 mune denominatore rappresentato da spirito di sacrificio, attaccamento al territorio, gusto per la sfida. Il successo del riconoscimento è tale che, da quest’an- Attività sportiva «e alimentazione sono un binomio vincente per la qualità della vita » PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE Fabbri con i figli Marco e Lisa regola d’arte” la sua ragione di vita. Un artigiano, Giovanni Fabbri, che non soltanto ha recepito la lezione di un passato glorioso ma l’ha metabolizzata così bene da trasfonderla, con entusiasmo alle ultime generazioni, rappresentate dai figli Marco e Lisa. no, si è giunti anche ad un’edizione internazionale, per accendere i riflettori sugli imprenditori nostri connazionali che hanno avuto il coraggio e la grinta di fare impresa all’estero, magari dopo aver sofferto o, addirittura, essere stati costretti a chiudere la loro attività in Italia. Tant’è che lo scorso ottobre, il Ceo genovese Paolo De Francisci, a capo di una giovane ma promettente azienda di pasta fresca ad Addis Abeba - Bottega Italia - ha ricevuto il Premio Capitani dell’Anno Italia-Etiopia, come imprenditore distintosi per spirito d'intraprendenza e creatività (vedi articolo alle pagine precedenti, ndr). Food & Benessere Capitani, nel corso della sua lunga storia costellata di racconti in prima persona, ha spesso rivolto il suo sguardo al mondo della pasta e dei pastai. A fine settembre a Parma, per l’evento organizzato nel corso della prima edizione di Capitani dell’Anno - Food & Benessere (con il patrocinio dell’Università, il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin) i riflettori si sono accesi, ancora una volta, per un uomo che ha reso la pasta “fatta a PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE Fabbri: «Un successo longevo» Commosso alla lettura della motivazione - “L’esperienza accumulata per cinque generazioni ha reso il Pastificio Fabbri un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione” - Giovanni si lascia andare e racconta in pillole il segreto di un successo così longevo: «Riusciamo a pastificare con il metodo classico ogni tipo di grano. Siamo in grado di lavorare anche grani antichi che non si trovano quasi più; per fare ciò collaboriamo con piccoli produttori e mugnai così da realizzare dei prodotti adatti ai soggetti intolleranti al glutine». «I grani antichi - spiega Fabbri - sono riconosciuti dal nostro organismo e passati come “buoni”, tanto da permetterne la digeribilità senza produrre intolleranze. Darwin spiega come siano necessari migliaia di anni per produrre dei cambiamenti genetici. Negli ultimi trent’anni il Dna del grano è stato rivoluzionato e alcune persone non riescono più a mangiare pasta se non con Dna antichi». Al nutrizionista e dietista bolognese Fabrizio Malipiero, premiato anche lui per l’esperimento pilota di DocFaber che aiuta gli italiani a mantenersi in linea senza soffrire, Fabbri spiega: «La semola da noi utilizzata è ricavata da grani selezionati, nei quali è 19 Riconoscimenti ricercata, non tanto la quantità ma, soprattutto, la qualità del glutine contenuto. I grani sono macinati da molini di nostra fiducia che non devono mai riscaldare il grano durante la macinazione, in modo da mantenere inalterate le proprietà organolettiche del prodotto». E subito dopo, rivolgendosi al pubblico, Fabbri aggiunge: «Abbiamo una linea di pasta (“Il Pastaio del Chianti Classico”) prodotta con una semola semi-integrale, durante la macinazione viene raffinata meno rispetto alla “classica”. Si ottiene, quindi, il semolato. Rispetto alla semola, nutre meglio e in modo più completo, grazie al maggiore contenuto di fibre e polifenoli, al germe di grano e alle vitamine. Non è semola integrale, perché gli viene tolta la crusca grossolana, quella che può danneggiare il nostro intestino. Le fibre alimentari rimanenti nel semolato, quelle ricche di nutrienti, contribuiscono a fornire la sensazione di sazietà, abbassando la glicemia e il tasso di colesterolo nel sangue e, infine, facilitano il transito intestinale». Il Museo Fabbri Curiosità tra le curiosità, il museo interno, all’interno del pastificio: «Da noi, a Strada in Chianti chiarisce Fabbri - abbiamo un luogo della memoria dedicato alla pasta, nato dall’amore e alla passione del fondatore, Giovanni Fabbri, il quale, dal 1893 fino alla morte, ha collezionato i macchinari che adoperava in ditta. Vi sono, poi, altri oggetti unici, collegati alla pasta e tramandati nelle generazioni. Così abbiamo creato un ambiente dove raccontiamo le conoscenze acquisite in anni di lavoro ma, soprat- «Produciamo pasta anche con anche grani antichi», spiega Fabbri tutto, spieghiamo cosa è il glutine e l’amido e come sono stati modificati i grani di ultima generazione. In sostanza, raccontiamo ai nostri ospiti il percorso che il grano faceva una volta: dalla lavorazione della terra alla sua raccolta col forcone, alla trafilatura e vendita del prodotto finito, la pasta». All’interno del museo Fabbri spiega cos’è il glutine e come nasce la sua pasta. 20 PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE Riconoscimenti Barilla: «La pasta è simbolo del Paese» La “passione” di Capitani dell’Anno (www.capitanidellanno.com) per il mondo della pasta nasce nel 2010 quando, a ricevere il prestigioso riconoscimento, è Guido Barilla: «La pasta è il principe dei prodotti italiani - racconterà nel volume edito per l’occasione, Capitani Coraggiosi 2 - il simbolo più vero e sincero del nostro Paese e del nostro essere. Intorno a questo connubio tra alimento e contesto geografico-culturale si è sviluppata, nel corso dei decenni, la nostra azienda». Una considerazione, quella fatta dal presidente di un’azienda che da Parma ha creato un impero in tutto il mondo, che meglio di ogni racconto riassume una storia di eccellenza assoluta. Un’industria talmente importante ed estesa da sovrapporre naturalmente il proprio nome alla pasta, all’Italia e alle sue millenarie tradizioni alimentari. Il primo passo per la creazione dell’impero della pasta, ricordano gli organizzatori del Premio in occasione della Cerimonia di consegna, ha origine nel 1877, con Pietro Barilla Senior. Una famiglia di mugnai e panificatori, quella dei Barilla, che fonda la sua vocazione verso farina e pane nel Settecento e che, per prima, guarda a un mercato di nuovo tipo: quello formato dalle masse che iniziano a crearsi nel- Guido Barilla, Capitano dell’Anno 2010 ! ! PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE 21 Riconoscimenti Stefano Paone alla cerimonia di premiazione per la sua azienda «frutto di qualità, creatività e tradizione» le grandi città con la nascita della società industriale. «Agli esordi del Novecento - racconta Guido in un’intervista esclusiva - la ditta muove il primo passo verso l’industrializzazione attraverso una fase di espansione che comporta anche la costruzione di un forno. In quei tempi la guida della Barilla è affidata ai figli di Pietro, Riccardo e Gualtiero. A partire dal 1920, la grande attenzione della famiglia verso ogni aspetto dell’innovazione tecnologica la porta a divenire la prima industria alimentare dell’Emilia Romagna. Nel secondo dopoguerra si registra un nuovo momento di grande crescita per l’impresa di Parma: questo, proprio quando la guida dell’azienda passa alla terza generazione dei Barilla, con Pietro quale responsabile commerciale e Gianni che si occupa di tutti gli aspetti produttivi. Sono gli anni del boom economico: la società italiana vuole fortemente ripartire dopo un periodo buio, c’è lavoro in abbondanza, nulla sembra impossibile e tutti vogliono godere del benessere che sembra pervadere la nostra penisola». Un’impresa che precede i tempi Ancora una volta - continuiamo noi - la Barilla precorre i cambiamenti della nostra società: in questo periodo è sospesa la produzione del pane per concentrarsi sulla pasta, di semola o all’uovo che siano. 24 La grande attenzione ai processi produttivi (pochi sanno che proprio Barilla è la prima industria a utilizzare il cellophane alimentare per incartare i propri prodotti) unita all’intuizione delle grandi potenzialità della comunicazione pubblicitaria, consentono al Gruppo di estendere la propria leadership. Barilla diventa un marchio senza concorrenti, a livello nazionale, per la qualità proposta a prezzi estremamente contenuti. Il marchio comincia a sostituirsi, nell’immaginario collettivo, ai prodotti venduti. La crescita di Barilla sembra inarrestabile, tanto che, negli anni Sessanta, inaugura diversi stabilimenti in tutto lo Stivale e oltrepassa la soglia degli 8.000 quintali di prodotti al giorno. Non solo “alti”, come in tutte le storie dei Capitani: «Nel 1970 la grande crisi economica coglie tutti impreparati - si legge in Capitani Coraggiosi - e anche i Barilla sono costretti a cedere l’azienda agli americani di W.R. Grace & Company. Sembra la fine di una dinastia, se non fosse che questa famiglia è composta da imprenditori veri, gente nata per affrontare insieme alle proprie maestranze (alle quali sono oltremodo affezionati) le incognite giornaliere con le quali l’industria italiana inizia a fare i conti. Nel 1979 Pietro Barilla ricompra l’azienda tra lo scetticismo generale e a prezzo di grandi sacrifici. I lavoratori e tutta Parma salutano la decisione come il ritorno a casa di un fratello maggiore che non vuole staccarsi dalla propria famiglia». Paone: «Alla ricerca della perfezione» Dopo Barilla, a Roma, è la volta di altri Capitani della pasta, questa volta di Formia (Lt). A raccontare un’altra storia di successo è Stefano Paone: «Tutto comincia nel 1878, quando Domenico Paone, proprietario dell’unico molino a vapore della zona, decide, insieme ad un amico, di aprire un laboratorio di pane e pasta nel centro di Formia. Ben presto Domenico intuisce il potenziale della pasta e, in essa, scopre la sua vera passione, tanto da decidere di dedicarsi esclusivamente alla sua produzione e vendita». Oggi, la Paone esporta in tutto il mondo e costituisce per la pasta uno tra i maggiori partner commerciali di Giappone e Venezuela. «Rappresentante a pieno titolo di quel made in Italy - si legge nella motivazione al Premio Capitani - frutto di qualità, creatività e tradizione, riconosciuto e apprezzato in tutti i continenti». A supporto di tanto successo, nel 2010 è realizzato un nuovo stabilimento, tecnologicamente all’avanguardia e capace di supportare l’incremento produttivo. PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE Riconoscimenti Un’accurata selezione delle materie prime, insieme a un attento monitoraggio delle fasi lavorazione, sono il segreto della qualità dei prodotti dell’impresa laziale. La semola, ricavata dai migliori grani, prima di unirsi all’acqua, è sottoposta ad accurate analisi di laboratorio: colore, consistenza e proprietà organolettiche devono corrispondere agli standard qualitativi richiesti. Altro ingrediente fondamentale è l’acqua: «Per essere certi della sua purezza - racconta il premiato - utilizziamo acqua di montagna proveniente da una sorgente di proprietà della famiglia, che scorre vicino al pastificio. A questa semplice e millenaria ricetta, Paone aggiunge passione e dedizione, insieme alla ricerca costante della perfezione». Paone produce più di 100 formati di pasta suddivisi in 5 linee di produzione, che vanno dalla “Linea Classica” ai “Formati Speciali”, fino all’ultima nata che nel nome rende omaggio a Cicerone, prodotta con una speciale miscela dei migliori grani. Andalini:«Un’azienda sempre in crescita» Da Formia, caratterizzata da quel clima mite che tanto ispirava Marziale, risaliamo lo Stivale per fermarci a “casa” di un altro illustre premiato, Massi- mo Andalini. È il 1959 quando a Cento, vicino a Ferrara, nasce il “Pastificio Andalini e Aleotti”. La stessa posizione geografica della città del Guercino rappresenterà un valore aggiunto per la crescita della neonata azienda. Situata nel bel mezzo delle province di Ferrara, Modena e Bologna, Cento subisce le influenze gastronomiche di queste capitali della cucina italiana, riunendo in sé quanto di meglio l’Emilia Romagna ha da offrire a livello di pasta fresca all’uovo. In breve tempo, il laboratorio artigianale diventa un’azienda in piena regola, e i successi tanto rapidamente riscossi spingono Arrigo Andalini, pioniere dell’attività, ad aprire nel 1962 un nuovo stabilimento dedicato alla produzione di pasta secca. «Il percorso inaugurato - racconta Andalini durante la premiazione de “Il cibo che verrà” (uno speciale di Capitani alla vigilia di Expo 2015 che premia anche il famoso riso Acquerello e il suo capitano, Piero Rondolino) - è quello di un’azienda in costante crescita: nel 1967 l’offerta Andalini si arricchisce di nuovi formati, tipologie e ingredienti, come la pasta con spinaci, i maccheroni al torchio e le tagliatelle in vassoio. Nel 1992 il pastificio diventa Andalini Massimo & C. Srl e nasce lo stabilimento di Cento che, ad oggi, conta 14 mila metri quadri di superficie, Massimo Andalini con la figlia Simona mentre ricevono uno speciale di Capitani - A destra, l’ideatore del premio, Fabio Raffaelli PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE 25 Riconoscimenti 40 dipendenti, due linee per pasta nido (tagliatelle), due per pasta corta e sei di confezionamento (catering/retail). La strategia di espansione e consolidamento perseguita sotto la guida di Massimo - continuiamo noi - porta all’acquisizione, nel 2001, del pastificio “La Sovrana di Puglia”, di Canosa (Bt). Lo stabilimento, completamente ristrutturato nel 2012 con 9.500 metri quadri di superficie coperta e scoperta, impiega 15 dipendenti e produce una linea per pasta lunga (spaghetti), una per pasta corta e quattro di confezionamento con una potenzialità produttiva annua di 10 mila tonnellate, oltre a possedere conoscenze tecniche e operative per rispondere tempestivamente a commesse personalizzate. Il 2013 vede il grande salto in borsa: Andalini diventa una società per azioni e rilancia la propria immagine grazie ad un completo restyling del packaging e della comunicazione. Oggi l’azienda è giunta alla terza generazione sotto la guida di Simona Andalini (Amministratore delegato e figlia del presidente Massimo), conta 55 dipendenti e una varietà di prodotti che va dalla pasta all’uovo a quella di semola, dalla pasta a cottura rapida ai formati speciali. La pasta all’uovo continua a rappresentare la principale linea produttiva con 8 mila tonnellate rea- Paolo De Francisci Capitano della pasta in Etiopia Prestigioso riconoscimento per Paolo De Francisci, fondatore e amministratore delegato di Bottega Italia, uno dei maggiori pastifici di pasta fresca in Etiopia (vedi articolo alle pagine precedenti, ndr). chiusura, si è poi tenuto il Premio Capitani dell’Anno Italia-Etiopia che ha incoronato 5 personaggi italiani e 5 etiopi. Tra questi, anche, l’imprenditore ligure, per lo spirito d’intraprendenza e la creatività. Lo scorso ottobre si è svolta, all’Hilton di Addis Abeba, la conferenza internazionale “Italian food Dna”, che ha sugellato lo stretto rapporto di partnership imprenditoriale tra Italia e il Paese africano, capace di offrire opportunità e lavoro. Il Premio Capitani dell’Anno ha festeggiato quest’anno non soltanto i 21 anni di vita in Italia ma anche il debutto in Etiopia con la prima edizione del riconoscimento dedicata ai rapporti di lavoro ma anche culturali tra l’Italia e il Paese africano. L’iniziativa, nata nel 1995 da un’idea del giornalista ed editore Fabio Raffaelli, vedrà nel 2017 la nascita anche di un’edizione in India. L’evento, organizzato da Avenue media, ha messo a confronto esponenti del mondo politico, economico, imprenditoriale e agroalimentare di entrambi i Paesi. A Mebrahtu Meles, viceministro dell’Industria, all’evento organizzato da Avenue media 26 Paolo De Francisci con il Premio Capitani 2016 PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE Riconoscimenti Dino e Mario Martelli, premiati nel 2015 come “ecce llenze della Toscana” Alessandra Campia lizzate, alle quali si sommano le 2.600 di pasta di semola, per una produzione complessiva di 10.600 tonnellate nel 2014. Per la produzione si ricorre al grano italiano e a uova allevate a terra di categoria A, ampliando l’offerta a diversi target, compresi gli Non solo pasta: Piero Rondolino, premiato per il fa moso riso Acquerello PASTA&PASTAI 144 NOVEMBRE/DICEMBRE amanti del biologico di qualità e i professionisti della ristorazione, a cui è dedicata una linea di prodotti specifica. Martelli, eccellenza dalla Toscana Ultimi, ma non meno importanti, nella nostra panoramica dei “Capitani pastai” i fratelli Martelli, premiati a Poppiano (Montespertoli, Fi) nel castello dei Conti Guicciardini, nell’autunno del 2015, come “eccellenze della Toscana”. «Venite a Lari, vicino Pisa - dicono all’unisono Dino e Mario Martelli nel corso della premiazione - e vi faremo vedere come nasce la nostra pasta». «I nostri prodotti (gli “Spaghetti”, le “Penne classiche®”, gli “Spaghettini” e i “Maccheroni di Toscana”) - raccontano - sono ottenuti impastando lentamente le migliori semole di grano duro con acqua fredda, mediante la trafilatura in bronzo, che la rende ruvida. Successivamente è essiccata a “bassa temperatura tradizionale” (33-36° C) per circa 50 ore, a seconda delle condizioni atmosferiche». Il risultato? Una pasta gustosa e di porosità tale da assorbire bene i condimenti. «Nel pastificio - raccontano e concludono i fratelli - lavorano solo i componenti della famiglia, che uniscono una lunga professionalità alla passione di continuare a produrre la pasta nel rispetto della tradizione artigianale italiana». \[[ Aleksandra Raffaelli 27 Mutti e Ceci fra i Capitani dell’Anno Francesco Mutti e la famiglia Ceci tra i Capitani d’azienda dell’anno. Successo pieno per la prima edizione di Capitani dell’Anno 2016 Food & benessere, una due giorni di dibattito e di riconoscimenti all’insegna di quel Made in Italy che spopola nel mondo intero. I dati emersi dalla manifestazione, organizzata in collaborazione con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura, parlano chiaro: ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Il Premio Capitani dell’Anno, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con Adaci e Air Berlin), ha saputo, nella due giorni di Parma, ascoltare e proporre, grazie anche alle testimonianze di imprenditori, piccoli e grandi ma anche di studenti ansiosi di sapere se e come investire in questo settore. Grande attenzione quindi per il nuovo corso di laurea presentato dall’Università di Parma, Food System, creato per rispondere alle professionalità di domani. Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche dei Capitani dell’Anno Food & Benessere. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro prodotto, l’olio extravergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, è arrivato Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia). Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Nino Castiglione (rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un’antica tonnara diventata realtà accreditata nel mondo, capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel rispetto del mare e della tradizione della pesca o la Latteria Montello spa della famiglia Lazzarin (all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata, senza dimenticare l’amore per la tradizione casearia che Nonno Nanni ha saputo tramandare) sono state anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai. Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri (cinque generazioni, un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione) lavora anche grani antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della Famiglia Venturi (Fosse Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa nel centro storico di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena). Altre grandi realtà sono sfilate nell’Aula Magna dell’Ateneo parmense, come quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e della Cir Food, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547 milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna che sognava di fare l’avvocato ma che ha scelto la strada del manager di successo, Chiara Nasi. Di Benessere si è parlato a lungo invece con Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta spopolando sul web con il suo sito www.docfaber.com e l’APP collegata e scaricabile gratuitamente. Il riconoscimento è andato anche al team riminese Andrea e Michele Pari che ha studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un semplicissimo percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, a Lanterna di Diogene, esperienza pilota che è stato illustrato da Giovanni Cuocci. Nel 2003 è nata una cooperativa che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale infantile): oggi la realtà premiata può contare su una fattoria per l’allevamento di animali e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di aceto balsamico tradizionale di Modena. Dal 2006 è aperta anche un’osteria che offre una cucina tipica emiliana, semplice e genuina. “Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – ha concluso l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Parma, debutta Capitani Food & Benessere A Par a, a a to a gra di realtà dell’i pre ditoria agroali e tare, a he progetti pilota e iniziative rivolte al Sociale. Si parte il 7 ottobre con un Convegno che parlerà non solo del nuovo corso di laurea, Food System, creato per rispondere alle professionalità di domani ma anche di Marketing Nutrizionale e o trollo dell’o esità. Sa ato 8 le pre iazio i i Aula Mag a. Il patro i io di Accademia Nazionale di Agricoltura e il sostegno di Consultinvest PARMA - Nel mondo c'è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Ma quali sono i principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani? E quali sono i mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica? Quali sono i prodotti italiani più conosciuti ed esportati e quali gli ostacoli che frenano un'ulteriore diffusione del food & beverage italiani nel mondo? A queste ed altre domande di stringente attualità risponderà la prima edizione di Capitani dell’Anno 2016 Food & benessere, due giorni di dibattito e di riconoscimenti organizzata in collaborazione con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura. Appuntamento per il 7 e l’8 di ottobre ospiti dell’Aula Magna del prestigioso Ateneo emiliano. Il Premio Capitani dell’Anno, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin), si apre quindi al mondo dell’Agroalimentare, dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo. Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche dei Capitani dell’Anno Food & Benessere. Che, a Parma, porteranno avanti le nuove tematiche legate al tema della qualità e della sicurezza nel mondo dell’Agroalimentare. Il tutto supportato dagli autorevoli pareri non solo degli addetti ai lavori e dei docenti dell’Università di Parma ma anche da esperti provenienti da tutta Italia. Due le giornate in programma, la prima (7 ottobre, ore 14,30) dedicata al convegno, nell’Aula Magna dell’Università, la seconda (8 ottobre, ore 10) alle premiazioni con esperienze in ‘diretta’ di giovani che sono tornati all’Agricoltura, di piccoli e medi imprenditori che hanno consacrato le loro energie migliori alla nascita di realtà che oggi portano, con successo, il nome dell’Italia nel mondo. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Francesco Mutti (Mutti spa) leader nel settore industria conserviera del pomodoro, con un fatturato che, nel 2015, ha toccato i 234 milioni di euro ma anche intere famiglie che da generazioni hanno curato come un figlio il loro prodotto, l’olio extravergine, oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo (a Parma, dalla Puglia, ci sarà Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia). Protagonisti dell’edizione 2016, accanto a realtà consolidate come la Nino Castiglione (rappresentata da Eugenio Giacomazzi), un'antica tonnara diventata realtà accreditata nel mondo, capace di coniugare modernità e tradizione, passione e tecnologia, nel rispetto del mare e della tradizione della pesca o la Latteria Montello spa della famiglia Lazzarin (all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata, senza dimenticare l’amore per la tradizione casearia che Nonno Nanni ha saputo tramandare) troveremo anche produzioni di nicchia, ricercatissime dai buongustai. Partendo da un toscano, Giovanni Fabbri che con il suo Pastificio Artigianale Fabbri (cinque generazioni, un’eccellenza assoluta del panorama della pastificazione) lavora anche grani antichi che non si trovano quasi più, per arrivare alla Romagna della Famiglia Venturi (Fosse Venturi è stato fra i primi stagionatori di Formaggio di Fossa nel centro storico di Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena). Altre grandi realtà quelle della famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) oggi sinonimo stesso del Lambrusco di qualità (di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo, di Rieti, ha portato alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti del Lambrusco) e della CIR FOOD, uno dei big della ristorazione collettiva per scuole, ospedali e aziende (547 milioni di euro di fatturato 2015) che vede al timone una donna, Chiara Nasi. Di Benessere si parlerà invece con il dottor Fabrizio Malipiero, il diet coach bolognese che sta spopolando sul web con il suo sito www.docfaber.com e l’APP collegata e scaricabile gratuitamente. Il riconoscimento andrà anche al team riminese (Andrea e Michele Pari) che ha studiato per mesi la messa a punto del magico algoritmo che aiuta gli italiani, con un semplicissimo percorso quotidiano, a rimanere in linea e vivere in salute. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, a Lanterna di Diogene, esperienza pilota che verrà illustrata da Giovanni Cuocci. Nel 2003 nasce una cooperativa che dà lavoro anche a persone con problemi (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale infantile): oggi la realtà che verrà premiata può contare su una fattoria per l’allevamento di animali e la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad un vigneto di trebbiano per la produzione di aceto balsamico tradizionale di Modena. Dal 2006 è aperta anche un’osteria che offre una cucina tipica emiliana, semplice e genuina. “Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Savino Muraglia tra i Capitani 2016 Savino Muraglia nominato tra i Capitani dell’Anno 2016 per la nuova sezione Food & Benessere Savino Muraglia, rappresentante della quinta generazione della famiglia pugliese a dedicarsi alla produzione di olio extravergine e oggi alla guida dell’Antico Frantoio Muraglia, è stato nominato tra i Capitani dell’Anno 2016 per la nuova sezione Food & Benessere. Savino è tra un ristretto numero di imprenditori italiani ad aver ricevuto il riconoscimento ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli (sostenuto da Consultinvest e in collaborazione con ADACI e Air Berlin) per premiare le storie più meritevoli fatte di “grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile”, suggellando il successo del Made in Italy nel mondo. Esattamente quello che ha fatto Savino, decidendo di tornare a occuparsi del frantoio di famiglia e affiancando all’esperienza e al know how delle generazioni che l’hanno preceduto, un sapiente approccio imprenditoriale e di marketing basato sull’innovazione ma anche sul recupero e sulla valorizzazione del territorio pugliese e delle sue eccellenze: dall’olio extravergine d’alta qualità alle bellissime e colorate ceramiche artigianali che sono diventato un po’ il simbolo dell’azienda e che campeggiano su tavoli e scaffali di ristoranti e pizzerie “top” di tutt’Italia e del mondo. Il 7 e 8 ottobre scorsi l’Aula Magna dell’Università di Parma ha ospitato due giorni di convegno dedicati all’agroalimentare e la cerimonia di premiazione dei nuovi Capitani, consacrando così il ruolo di primo piano di questo settore per l’economia nazionale. Dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo, infatti, per la prima volta nella sua storia il Premio ha previsto una sezione dedicata al Food&Benessere, settore che si conferma sempre più in grado di fare da traino per il Made in Italy. “Nel mondo c’è sempre di più voglia di Made in Italy. Ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Nel 2014 la soglia dell’export agroalimentare italiano ha raggiunto i 34,3 miliardi di euro, con un tasso espansivo del +2,7% rispetto all’anno precedente”, riporta la pagina dedicata sul sito www.capitanidellanno.com. E proprio a questi temi – indagando sui principali paesi di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani, sui mercati in cui la domanda di Made in Italy si dimostra più dinamica, sui prodotti italiani più conosciuti ed esportati e sugli ostacoli che frenano un’ulteriore diffusione del food & beverage italiano nel mondo sono state dedicate le due giornate parmensi. Oltre che alla giusta celebrazione di coloro che a queste domande hanno saputo dare risposta con i successi delle proprie aziende come appunto Savino Muraglia. di Luciana Squadrilli Premi Capitani dell’Anno 2016 Food & Benessere Parma - Until 08 Oct 2016 Where Aula Magna dell'Università - Via Università, 12 - Parma www.unipr.it Description UNIVERSITÀ'. Venerdì 7 e sabato 8 ottobre, nell’Aula Magna dell’Ateneo, si svolgerà il convegno “Premi Capitani dell’Anno 2016 – Food & Benessere”, organizzato da Consultinvest e da Editutto e patrocinato dall’Università di Parma. L’8 ottobre saranno consegnati i premi “Capitani dell’anno” a uomini e donne che hanno portato all’eccellenza le loro imprese e hanno saputo difenderle dalla crisi. Parteciperanno all’evento i docenti dell’Ateneo Furio Brighenti, Pro Rettore per l'Area Ricerca e sistema bibliotecario e museale, Guido Cristini, Gianpiero Lugli, Maria Grazia Cardinali, Filippo Arfini e Maria Cecilia Mancini. redazione APParma 12/10/2016 CIR FOOD: UN PREMIO A CHIARA NASI E NUOVI PROGETTI FRA CULTURA E INNOVAZIONE Cultura di impresa, innovazione, promozione del valore del cibo. Sono questi i tre concetti chiave che sabato 8 ottobre sono stati al centro di altrettanti eventi pubblici di cui CIR food è stata protagonista, sottolineando ancora una volta il suo ruolo di azienda leader nel settore della ristorazione. L’evento più significativo è stata la consegna alla Presidente Chiara Nasi del riconoscimento Capitani dell’Anno Food & Benessere, riservato a tutti gli uomini e le donne che hanno investito le loro energie alla nascita di realtà che oggi portano il nome dell’Italia nel mondo. Il premio, sostenuto da Consultinvest e organizzato in collaborazione con l’Università di Parma e Accademia Nazionale di Agricoltura, è stato consegnato a Chiara Nasi durante un evento a Parma, nell’Aula Magna dell’Università. 15 Ottobre 2016 BERGAMO Bergamo premia i “capitani lombardi” I premiati (foto di Paolo Nava) BERGAMO — Bergamo veste per un giorno i panni di capitale dell’imprenditoria lombarda. La sede di Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti “Capitani dell’anno Lombardia” (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin). Il premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia 2016. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Aziende come la Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell’industria lapidea o alla Ocrim di Cremona, realtà nata nel 1945 (a ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini) leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa è stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara. Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la Gamba Edoardo (rappresentata sabato da Pierluigi), dal 1880 sinonimo di qualità nel campo dei salumi (sono nati a Villa d’Almè, all’epoca crocevia importante per gli accessi alla val Brembana, valle Imagna e la zona di Bergamo), o la Inox Mecc (da oltre 50 anni la realtà italiana di riferimento per la produzione di componentistica dedicata al settore chimico e petrolchimico, a Bergamo rappresentata da Ferruccio Bellebono abbiamo trovato anche i grandi interpreti di lavorazioni tradizionali come quella del Lanificio Feltrificio Gusmini. I fratelli Gusmini hanno raccontato le gesta di Giacomo Gusmini, bisnonno degli attuali titolari, che dette il via, nel 1887, al l’attività di produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell’epoca realizzati con i telai dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Altra grande realtà sotto i riflettori di Bergamo è stata quella della Fedegari Autoclavi spa (nata dalla genialità di Fortunato e Giampiero e oggi società con circa 220 dipendenti e il 90 per cento della produzione esportato in Europa occidentale, USA, India e Cina). Spazio al sociale con il riconoscimento a Itaca Onlus (il riconoscimento è andato al presidente Luca Franzi De Luca): nata nel 2012 a Milano è attiva nel campo della salute mentale e attualmente coordina un network di 10 associazioni locali, e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio della sezione cultura è stato assegnato invece a Giacinto De Pietrantonio per l’importante crescita della Gamec (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) considerata oggi uno dei centri di eccellenza dell’arte dell’Italia settentrionale. Altro riconoscimento è andato a Mauro Micheli e Sergio Beretta dell’Officina Italiana Design, lo studio nato nel 1994 e tradizionalmente legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali collabora da oltre vent’anni. Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea per la qualità assoluta del ristorante Da Vittorio, una delle eccellenze del territorio. La prima stella, hanno raccontato, arrivò nel 1970 (quando i riconoscimenti di questo tipo erano rarissimi), nel 1996 la seconda e poi, finalmente, nel 2006, il coronamento dell’ascesa: le tre stelle. Giusto per farsi un’idea, sono solamente 8 in tutta Italia i ristoranti che hanno raggiunto questo traguardo e 120 in tutto il mondo. Oggi a occuparsi del ristorante sono la signora Bruna e i cinque figli. GAMeC riceve il premio CAPITANI DELL'ANNO LOMBARDIA La GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è lieta di annunciare di essere stata selezionata quale vincitrice del Premio Capitani Lombardia sezione Cultura, “per l’importante crescita del museo, considerato oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale”. Il premio sarà consegnato a Giacinto Di Pietrantonio, Direttore della GAMeC, durante la cerimonia che si terrà presso la Sala Giunta di Confindustria Bergamo il prossimo 15 ottobre, alle ore 10:00. Il Premio Capitani dell’Anno, nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, e promosso ogni anno su scala nazionale, debutta quest’anno a Bergamo con un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. L’appuntamento con Capitani dell’Anno Lombardia, realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, “vuole essere prima di tutto un elogio all’operatività del territorio – sottolineano gli organizzatori del riconoscimento –; aziende piccole e grandi che sono riuscite a tener testa ad una concorrenza sempre più agguerrita”. Per maggiori informazioni in merito al premio: http://www.capitanidellanno.com/ LA GAMEC DI BERGAMO VINCE IL PREMIO CAPITANI CULTURA. RICONOSCIMENTO CHE INCORAGGIA LE ECCELLENZE ITALIANE BERGAMO - La GAMeC di Bergamo ha vinto il Premio Capitani Lombardia sezione Cultura, riconoscimento nazionale nato a Bologna nel 1995 (e sostenuto da Consultinvest in collaborazione con ADACI e Air Berlin) per incoraggiare le realtà imprenditoriali che portano le eccellenze italiane nel mondo. E anche la cultura è fondamentale per lo sviluppo del nostro paese, un luogo ricco di storia e beni che aspettano solo di essere valorizzati. E quest’anno Capitani dell’Anno ha scelto Bergamo per premiare le imprese lombarde, seconda provincia industriale d’Europa con 9,7 miliardi di euro di valore aggiunto e 156 mila occupati. Una giuria composta da giornalisti italiani ha scelto di assegnare il premio per la sezione cultura proprio alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo "per l’importante crescita del museo, considerato oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale”. Il riconoscimento sarà consegnato a Giacinto Di Pietrantonio, direttore della GAMeC, durante la cerimonia che si terrà presso la Sala Giunta di Confindustria Bergamo sabato 15 ottobre alle ore 10. 'Capitani dell’Anno Lombardia', alla Ocrim uno dei riconoscimenti Alberto Antolini, a destra, ritira il premio La Ocrim di Cremona, si è aggiudicata uno dei prestigiosi riconoscimenti “Capitani dell’Anno Lombardia 2016”, in una manifestazione organizzata da Editutto, in collaborazione con Consultinvest, ADACI e Air Berlin, presso la sede di Confindustria Bergamo. L’azienda è leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini. Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’ lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell’industria lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara. CRONACA 'Capitani dell'Anno Lombardia', alla Ocrim Cremona uno dei prestigiosi riconoscimenti La Ocrim di Cremona, si è aggiudicata uno dei prestigiosi riconoscimenti "Capitani dell'Anno Lombardia 2016", in una manifestazione organizzata da Editutto, in collaborazione con Consultinvest, ADACI e Air Berlin, presso la sede di Confindustria Bergamo. La Ocrim di Cremona, si è aggiudicata uno dei prestigiosi riconoscimenti “Capitani dell’Anno Lombardia 2016”, in una manifestazione organizzata da Editutto, in collaborazione con Consultinvest, ADACI e Air Berlin, presso la sede di Confindustria Bergamo. L’azienda è leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini. Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’ lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell’industria lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara. Alla Ocrim di Cremona il Premio Capitani dell'Anno LA OCRIM DI CREMONA SI È AGGIUDICATA IL RICONOSCIMENTO CAPITANI DELL’ANNO LOMBARDIA 2016. L’AZIENDA È LEADER NELLA COSTRUZIONE DI IMPIANTI MOLITORI. GRANDI REALTÀ DELL’IMPRENDITORIA E START UP CREMONA - La Ocrim di Cremona, realtà nata nel 1945, si è aggiudicata una dei prestigiosi riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia 2016, organizzato da Editutto, in collaborazione con Consultinvest, presso la sede di Confindustria Bergamo. L’Azienda è leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini. Bergamo, per un giorno, ha vestito, meritatamente, i panni di capitale dell’imprenditoria lombarda. La sede di Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia 2016. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’ lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell'industria lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945 (a ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini) leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara. Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la Gamba Edoardo (rappresentata sabato da Pierluigi), dal 1880 sinonimo di qualità nel campo dei salumi (sono nati a Villa d’Almè, all’epoca crocevia importante per gli accessi alla val Brembana, valle Imagna e la zona di Bergamo), o la Inox Mecc (da oltre 50 anni la realtà italiana di riferimento per la produzione di componentistica dedicata al settore chimico e petrolchimico, a Bergamo rappresentata da Ferruccio Bellebono abbiamo trovato anche i grandi interpreti di lavorazioni tradizionali come quella del Lanificio Feltrificio Gusmini. I fratelli Gusmini hanno raccontato le gesta di Giacomo Gusmini, bisnonno degli attuali titolari, che dette il via, nel 1887, al l'attività di produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell'epoca realizzati con i telai dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Altra grande realtà sotto i riflettori di Bergamo è stata quella della Fedegari Autoclavi spa (nata dalla genialità di Fortunato e Giampiero e oggi società con circa 220 dipendenti e il 90 per cento della produzione esportato in Europa occidentale, USA, India e Cina) . Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, al Progetto Itaca Onlus (il riconoscimento è andato al presidente Luca Franzi De Luca): nata nel 2012 a Milano è attiva nel campo della Salute Mentale e attualmente coordina un network di 10 Associazioni locali, e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio Capitani Lombardia sezione Cultura è stato assegnato invece a Giacinto De Pietrantonio per l’importante crescita della GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) considerata oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale. Altro riconoscimento è andato a Mauro Micheli e Sergio Beretta dell’Officina Italiana Design, lo studio nato nel 1994 e tradizionalmente legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali collabora da oltre vent’anni. Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea per la qualità assoluta del Ristorante da Vittorio, una delle eccellenze del territorio. La prima stella, hanno raccontato, arrivò nel 1970 (quando i riconoscimenti di questo tipo erano rarissimi), nel 1996 la seconda e poi, finalmente, nel 2006, il coronamento dell’ascesa: le tre stelle. Giusto per farsi un’idea, sono solamente 8 in tutta Italia i ristoranti che hanno raggiunto questo traguardo e 120 in tutto il mondo. Oggi a occuparsi del ristorante sono la signora Bruna e i cinque figli. «Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala». «Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza». Alla Ocrim di Cremona il Premio Capitani dell'Anno LA OCRIM DI CREMONA SI È AGGIUDICATA IL RICONOSCIMENTO CAPITANI DELL’ANNO LOMBARDIA 2016. L’AZIENDA È LEADER NELLA COSTRUZIONE DI IMPIANTI MOLITORI. GRANDI REALTÀ DELL’IMPRENDITORIA E START UP SOTTO I RIFLETTORI DI CONFINDUSTRIA CREMONA - La Ocrim di Cremona, realtà nata nel 1945, si è aggiudicata una dei prestigiosi riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia 2016, organizzato da Editutto, in collaborazione con Consultinvest, presso la sede di Confindustria Bergamo. L’Azienda è leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. A ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini. Bergamo, per un giorno, ha vestito, meritatamente, i panni di capitale dell’imprenditoria lombarda. La sede di Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento.Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia 2016. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’ lombarda: basti pensare alla Arnaboldi, nome storico dal 1880 nel settore dell'industria lapidea o alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945 (a ritirare il premio è stato l’ingegnere Alberto Antolini) leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima è stato invece l’amministratore delegato Stefano Vismara. Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la Gamba Edoardo (rappresentata sabato da Pierluigi), dal 1880 sinonimo di qualità nel campo dei salumi (sono nati a Villa d’Almè, all’epoca crocevia importante per gli accessi alla val Brembana, valle Imagna e la zona di Bergamo), o la Inox Mecc (da oltre 50 anni la realtà italiana di riferimento per la produzione di componentistica dedicata al settore chimico e petrolchimico, a Bergamo rappresentata da Ferruccio Bellebono abbiamo trovato anche i grandi interpreti di lavorazioni tradizionali come quella del Lanificio Feltrificio Gusmini. I fratelli Gusmini hanno raccontato le gesta di Giacomo Gusmini, bisnonno degli attuali titolari, che dette il via, nel 1887, al l'attività di produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell'epoca realizzati con i telai dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Altra grande realtà sotto i riflettori di Bergamo è stata quella della Fedegari Autoclavi spa (nata dalla genialità di Fortunato e Giampiero e oggi società con circa 220 dipendenti e il 90 per cento della produzione esportato in Europa occidentale, USA, India e Cina) . Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, al Progetto Itaca Onlus (il riconoscimento è andato al presidente Luca Franzi De Luca): nata nel 2012 a Milano è attiva nel campo della Salute Mentale e attualmente coordina un network di 10 Associazioni locali, e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio Capitani Lombardia sezione Cultura è stato assegnato invece a Giacinto De Pietrantonio per l’importante crescita della GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) considerata oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale. Altro riconoscimento è andato a Mauro Micheli e Sergio Beretta dell’Officina Italiana Design, lo studio nato nel 1994 e tradizionalmente legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali collabora da oltre vent’anni. Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea per la qualità assoluta del Ristorante da Vittorio, una delle eccellenze del territorio. La prima stella, hanno raccontato, arrivò nel 1970 (quando i riconoscimenti di questo tipo erano rarissimi), nel 1996 la seconda e poi, finalmente, nel 2006, il coronamento dell’ascesa: le tre stelle. Giusto per farsi un’idea, sono solamente 8 in tutta Italia i ristoranti che hanno raggiunto questo traguardo e 120 in tutto il mondo. Oggi a occuparsi del ristorante sono la signora Bruna e i cinque figli. «Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala». «Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza». Antolini dell'Ocrim tra i capitani lombardi industriali 2016 Bergamo, per un giorno, ha vestito, meritatamente, i panni di capitale dell’imprenditoria lombarda. La sede di Confindustria Bergamo ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti Capitani dell’Anno Lombardia (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). Il Premio nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha dedicato sabato un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, come è stato ricordato durante la manifestazione, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso a un mercato continuamente in fermento. Grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile, queste le caratteristiche mostrate in Sala Giunta dai Capitani dell’Anno Lombardia 2016. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione ‘speciale’ lombarda: basti pensare alla OCRIM di Cremona, realtà nata nel 1945 (il premio è andato all’ingegnere Alberto Antolini, nella foto) leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, mangimifici, impianti elettrici, silos e trasporto cereali. Il quotidiano fondato da Alcide De Gasperi Bergamo premia i lombardi eccellenti Capitani dell’Anno, il Premio nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più di altri, hanno dettato, in Italia, i ritmi della crescita, debutta a Bergamo con un’edizione speciale dedicata ad una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Questa mattina, alle 10 nella Sala Giunta di Confindustria Bergamo, si svolgerà Capitani dell’Anno Lombardia, realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin. Tra i premiati, figurano la Arnaboldi, rappresentata dal capitano Angelo, nome storico dal 1880 nel settore dell'industria lapidea; la Ocrim di Cremona, leader a livello internazionale nella costruzione di impianti molitori per la macinazione del grano, mais e cereali in generale, che festeggia quest'anno il 60esimo anniversario. Ma anche giovanissime realtà come la start up Exaudi.it, primo portale web interamente dedicato al turismo religioso, accoglienza e pellegrinaggi. A raccontare questa impresa immediatamente gettonatissima sarà l’amministratore delegato Stefano Vismara. Protagonisti dell’edizione Lombardia 2016, accanto a realtà consolidate come la Gamba Edoardo, dal 1880 sinonimo di qualità nel campo dei salumi, o la Inox Mecc, anche i grandi interpreti di lavorazioni tradizionali come quella del Lanificio Feltrificio Gusmini, il cui bisnonno dette il via, nel 1887, all'attività di produzione e commercio dei “Panni Lana”, prodotti tipici dell'epoca realizzati con i telai dei folloni e delle antiche “Chiodere” di Vertova. Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, al Progetto Itaca Onlus: nata nel 2012 a Milano è attiva nel campo della Salute Mentale e attualmente coordina un network di 10 Associazioni locali, e ne promuove la diffusione su tutto il territorio italiano. Il premio Capitani Lombardia sezione Cultura andrà invece a Giacinto De Pietrantonio per l’importante crescita della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, considerata oggi uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale. Chiusura a tre stelle con il premio dedicato alla cultura del cibo: riconoscimento alla Famiglia Cerea per la qualità assoluta del Ristorante da Vittorio, una delle eccellenze del territorio. Assegnato il premio Capitani dell'Anno a Officina Italiana Design (PRIMAPRESS) - BERGAMO - Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati insigniti del premio Capitani dell’Anno, promosso da Editutto con il sostegno di Consultinvest e in collaborazione con ADACI ed Air Berlin. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio degli iconici Cantieri Riva, con i quali lo studio collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri. Quest’anno il premio ha dedicato un’edizione speciale a Bergamo. “Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli, rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, “Significa che il nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute e sono considerati come elementi imprescindibili per diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani - parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Tra gli altri vincitori del premio Capitani dell’Anno 2016, il lanificio Gusmini, Ferruccio Bellebono di Inox Meccanica e Alberto Antolini di Ocrim. - (PRIMAPRESS) DESIGN Sergio Beretta e Mauro Micheli «Capitani dell'anno» Disegnano i motoscafi Riva da vent’anni. Tutta la gamma di imbarcazioni, dai 10 ai 60 metri, uscita dai cantieri della storica azienda di Sarnico negli ultimi quattro lustri è frutto del loro spirito innovativo, delle loro eleganti intuizioni, della loro cultura e dei loro sogni. Un’eccellenza dello stile italiano che è valsa al bresciano Sergio Beretta, a Mauro Micheli e al loro studio «Officina italiana design» il premio «Capitani dell’anno» 2016. Un riconoscimento che è stato consegnato nella sede di Confindustria Bergamo nei giorni scorsi, realizzato proprio con il patrocinio dell’associazione degli industriali bergamaschi, il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin, ideato per promuovere e «incoraggiare l’Italia che produce e che porta il buon nome del Paese nel mondo». Per i due designer aver ottenuto il premio significa che «il nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute». Officina italiana design è nata nel 1994. BERGAMO NOMINA MAURO MICHELI E SERGIO BERETTA “CAPITANI DELL’ANNO 2016” 20 ottobre 2016 Sabato 15 ottobre Officina Italiana Design è stata premiata accanto a grandi realtà dell’imprenditoria lombarda, giovani start up e iniziative rivolte al Sociale Sabato 15 ottobre Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati insigniti del prestigioso premio Capitani delll’Anno presso la sala Giunta della Confindustria Bergamo come rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei celebri Cantieri Riva, con i quali collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri. Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin e nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato quest’anno a Bergamo con un’edizione speciale dedicata a una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito di Capitani, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. “Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli, rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, “Significa che il nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute e sono considerati come elementi imprescindibili, oltre che valore intrinseco, di un brand, Riva, che contribuisce diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. ELENCO PREMIATI LOMBARDIA Angelo Arnaboldi, Arnaboldi Angelo; Ing. Alberto Antolini, OCRIM spa, Pierluigi Gamba, Gamba Edoardo; Ferruccio Bellebono, Inox Mecc; Fratelli Fedegari, Fedegari Autoclavi spa; Fratelli Gusmini, Lanificio Feltrificio Gusmini. SPECIALE START UP Stefano Vismara EXAUDI.it SPECIALE SOLIDARIETA’Luca Franzi De Luca Progetto Itaca Onlus SPECIALE CULTURA Mauro Micheli Sergio Beretta Officina Italiana Design; Giacinto Di Pietrantonio GAMeC SPECIALE TRADIZIONE Famiglia Cerea by Top Yacht Design on October 24, 2016 12 Views | Like Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, insigniti del premio Capitani delll’Anno Sabato 15 ottobre Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati insigniti del prestigioso premio Capitani delll’Anno presso la sala Giunta della Confindustria Bergamo come rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei celebri Cantieri Riva, con i quali collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri. Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest è nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato quest’anno a Bergamo con un’edizione speciale dedicata a una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito di Capitani, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso ad un mercato continuamente in fermento. “Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli, rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, “Significa che il nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute e sono considerati come elementi imprescindibili, oltre che valore intrinseco, di un brand, Riva, che contribuisce diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”. Mauro Micheli e Sergio Beretta Capitani dell’Anno 2016 Sabato 15 ottobre Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design, sono stati insigniti del prestigioso premio Capitani dell’Anno presso la sala Giunta della Confindustria Bergamo come rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei celebri Cantieri Riva, con i quali collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri. Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin e nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato quest’anno a Bergamo con un’ edizione speciale dedicata a una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito di Capitani, per chi ha già costruito solide realtà ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso a un mercato continuamente in fermento. “Per noi è un onore l’aver ritirato questo premio”, dichiarano Sergio Beretta e Mauro Micheli, rispettivamente Ceo e Designer di Officina Italiana Design, Significa che il nostro sforzo e la nostra costante tensione a mantenere alto il livello qualitativo del design, dell’eleganza e delle performance nautiche sono riconosciute e sono considerati come elementi imprescindibili, oltre che valore intrinseco, di un brand, Riva, che contribuisce diffondere il lifestyle e la qualità dei prodotti italiani nel mondo, contribuendo alla ripresa economica del settore nautico”.“Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei‘ Capitani ’hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un ’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Mauro Micheli e Sergio Beretta “capitani dell’anno 2016” Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design sono stati insigniti del prestigioso premio Capitani dell’Anno come rappresentanti dell’eccellenza dello stile italiano Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana design sono i Capitani delll’Anno, il riconoscimento è stato consegnato ai due designer presso la sala Giunta della Confindustria di Bergamo. Officina Italiana Design, studio nato nel 1994 a Bergamo, è legato al marchio dei celebri Cantieri Riva con i quali collabora da oltre vent’anni disegnando l’intera gamma di imbarcazioni dai 10 metri sino a 60 metri. Il Premio, realizzato con il patrocinio di Confindustria Bergamo e il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin e nato 21 anni fa per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, ha debuttato quest’anno a Bergamo con un’edizione speciale dedicata a una delle regioni con la più alta concentrazione di imprese. Un’occasione di confronto, questo lo spirito di Capitani, per chi ha già costruito solide realtà, ma anche un osservatorio privilegiato per chi vuole tastare il polso a un mercato continuamente in fermento. 29 Ottobre 2016 Faenza e Lugo capitali della cultura, eletti i Capitani dell'Anno Ravenna, 27 ottobre 2016 - Il sindaco di Lugo e la direttrice del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza sono i due Capitani dell'Anno 2016 per la Cultura. Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza e il sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per il Teatro Rossini sono i due romagnoli a cui sono andati i riconoscimenti di Capitani dell'Anno 2016 nella sezione cultura. Il premio Capitani dell'anno, alla sua 21esima edizione, è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin, ed è riservato a imprenditori e personaggi che hanno portato all’eccellenza le imprese e istituzioni che guidano. Sabato 29 alle 10.15, a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia Onlus si svolgerà la cerimonia di premiazione. Franco Pannuti tra le eccellenze dell'Emilia Romagna 2016 Ins igniti il profe s s ore e s ua figlia Ra ffa e lla , P re s ide nte de lla Fonda zione Ant, che da l 1985 a oggi ha a s s is tito in modo gra tuito 113.000 ma la ti oncologici in 10 re gioni ita lia ne Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio Capitani dell’Anno - che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben 21) i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei Premi 2016, svoltasi presso l’Aula Magna della Fondazione ANT Italia onlus. Capitani dell’Anno (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin), nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione ANT. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna, Pannuti è stato docente di chemioterapia antiblastica presso la scuola di specializzazione in oncologia dell'Università di Bologna e docente di oncologia generale presso la scuola di specializzazione in geriatria e radioterapia dell'Università di Bologna. È stato Primario della divisione di oncologia del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi dal 1972 al 1997 ed è membro dell'Accademia delle Scienze di New York. Fondazione ANT Italia ONLUS. Nel 1978 per sua iniziativa nasce l'Associazione Nazionale Tumori (ANT) – trasformata in Fondazione ANT Italia Onlus nel 2002. ELENCO PREMIATI EMILIA ROMAGNA CAPITANI DELL’ANNO 2016 Giovanni Zanzi Vivai F.lli Zanzi (Ferrara) Ugo Biondi – Alberto e Matteo Benuzzi Vetreria Bazzanese (Bologna) Famiglia Baiocchi Az.Agr. Baiocchi Enzo (Reggio Emilia) Famiglia Davolio Marani Davolio Marani Luigi e Antonio (Reggio Emilia) CAPITANI SOLIDARIETA’ Professor Franco Pannuti Fondazione ANT Italia Onlus Raffaella Pannuti Fondazione ANT Italia Onlus CAPITANI DELLA CULTURA Sindaco Davide Ranalli Teatro Rossini di Lugo Claudia Casali Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza CAPITANI DELL’INNOVAZIONE Alessandro Cillario CUBBIT SPECIALE ASSOCIAZIONI Renzo Zarantonello Presidente ADACI Due eccellenze della Romagna tra i premiati Capitani dell'Anno 2016 admin 18 ore ago Cronaca Locale, Emilia Romagna 15 Views Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben 21) i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei Premi 2016, svoltasi nell’Aula Magna della Fondazione ANT Italia onlus. Capitani dell’Anno (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin), nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione ANT. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi Any ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano romagnola: basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato dal capitano Giovanni), azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla Baiocchi di Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e al padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, rinomato per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora tradizione legata al mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800 specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie, soprattutto per la pizza. Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, c'erano anche giovanissime ‘imprese’ come quella messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma gli hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione, questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che, con Alberto e Matteo Benuzzi hanno ritirato il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che coniugano in sé il valore estetico di un vero e proprio prodotto artistico. Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due premi. Il primo è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: “quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto”. Il secondo riconoscimento ha premiato invece l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Miv) di Faenza, dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’Unesco. Uno speciale riconoscimento è andato, al termine della mattinata a Renzo Zarantonello, presidente di ADACI, l’associazione che è diventata, in Italia, un preciso riferimento culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali, Logistica e Facility Management. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Eccellenza ferrarese tra i premiati dei Capitani dell’Anno 2016 Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche nell’edizione 2016 con, in primo piano, un’eccellenza ferrarese come i Vivai Fratelli Zanzi. L’importante realtà è stata rappresentata, nella cerimonia di premiazione a Bologna, dal capitano Giovanni: azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole. Accanto a grandi realtà dell’imprenditoria emiliano romagnola, anche Cultura, start up e iniziative rivolte al Sociale. Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben 21) i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei Premi 2016, svoltasi presso l’Aula Magna della Fondazione Ant Italia onlus. Capitani dell’Anno (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin), nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione Ant. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano romagnola: basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato dal capitano Giovanni), azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla Baiocchi di Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e al padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, rinomato per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora tradizione legata al mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800 specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie, soprattutto per la pizza. Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, abbiamo trovato anche giovanissime ‘imprese’ come quella messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma gli hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione, questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che, con Alberto e Matteo Benuzzi hanno ritirato il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che coniugano in sé il valore estetico di un vero e proprio prodotto artistico. Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due premi. Il primo è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: ‘quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto’. Il secondo riconoscimento ha premiato invece l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) di Faenza, dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’Unesco. Uno speciale riconoscimento è andato, al termine della mattinata a Renzo Zarantonello, presidente di Adaci, l’associazione che è diventata, in Italia, un preciso riferimento culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali, Logistica e Facility Management. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Elenco premiati Emilia Romagna Capitani dell’ anno 2016 Giovanni Zanzi Vivai F.lli Zanzi (Ferrara) Ugo Biondi – Alberto e Matteo Benuzzi Vetreria Bazzanese (Bologna) Famiglia Baiocchi Az.Agr. Baiocchi Enzo (Reggio Emilia) Famiglia Davolio Marani Davolio Marani Luigi e Antonio (Reggio Emilia) Capitani Solidarietà Professor Franco Pannuti Fondazione Ant Italia Onlus Raffaella Pannuti Fondazione Ant Italia Onlus Capitani della Cultura Sindaco Davide Ranalli Teatro Rossini di Lugo Claudia Casali Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza Capitani dell’ innovazione Alessandro Cillario Cubbit Speciale Associazioni Renzo Zarantonello Presidente Adaci Estense.com Vivai Zanzi premiata a Bologna Conferito il premio Capitani dell’Anno 2016 Per il premio Capitani dell’Anno 2016 è stata premiata a Bologna come eccellenza ferrarese Vivai Fratelli Zanzi. L’importante realtà è stata rappresentata, nella cerimonia di premiazione a Bologna, dal capitano Giovanni: azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole. Accanto a grandi realtà dell’imprenditoria emiliano romagnola, anche Cultura, start up e iniziative rivolte al Sociale. Svoltasi presso l’Aula Magna della Fondazione Ant Italia onlus. Capitani dell’Anno è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione Ant. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. 27 ottobre 2016 - Faenza, Lugo, Cronaca, Cultura Lugo e Faenza, ecco i Capitani dell'anno per la cultura 2016 Davide Ranalli e Claudia Casali Claudia Casali Il sindaco di Lugo Davide Ranalli e la direttrice del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, Claudia Casali sono i due capitani dell'anno 2016 per la Cultura. I due personaggi delle cittadine romagnole saranno insigniti, sabato 29 ottobre, alle 10.15, a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia Onlu, dei riconoscimenti Capitani dell'Anno 2016 nella sezione cultura. Il premio Capitani dell'anno, alla sua 21esima edizione, è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin, ed è riservato a imprenditori e personaggi che hanno portato all’eccellenza le imprese e istituzioni che guidano; Ranalli per aver triplicato gli investimenti nella cultura e in particolare per l'attenzione al teatro Rossini di Lugo e la Casali per il lavoro che sta svolgendo al Museo delle Ceramiche di Faenza. Cultura in città Faenza è Ceramica Claudia Casali (Mic) premiata Capitano dell’anno per la cultura 2016 E’ stato aggiudicato a Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) di Faenza – dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’Unesco – uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell’Anno 2016 per la Cultura, alla sua 21esima edizione. L’altro è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Sabato 29 ottobre, alle 10.15, a Bologna, nell’Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione. Claudia Casali: “Un Premio che va a tutto lo staff del Mic” Un premio non casuale, che arriva tre anni dopo il riconoscimento di “miglior direttrice dell’anno” ricevuto nel 2013. «E’ un riconoscimento che non va alla mia persona ma al Mic e al suo efficiente staff di collaboratori – commenta Claudia Casali – che con grande abnegazione e rispetto per questo magico luogo lavorano ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande onore dirigere il Mic e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e promuovere progetti non solo per la nostra città e il nostro territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo intero. Il Mic è il fiore all’occhiello della nostra cultura nazionale, un’eccellenza che deve essere un vanto per tutti noi». Claudia Casali è direttrice del Mic dal 2011. Premio per coloro che portano il nome dell’Italia nel mondo Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Capitani dell’Anno, nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Premio Capitani dell’Anno: idee e imprese vincenti «Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala». «Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza». L’appuntamento con Capitani dell’Anno Emilia Romagna è realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin. Faenzanotizia.it Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza, premiata "Capitano dell’anno 2016 per la cultura" Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Claudia Casali Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza - dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’UNESCO - si è aggiudicata uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell’Anno 2016 per la Cultura, alla sua 21esima edizione. L’altro è andato al Sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Sabato 29 ottobre, alle 10.15, a Bologna, nell’Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione. “È un riconoscimento che non va alla mia persona ma al MIC e al suo efficiente staff di collaboratori – commenta Claudia Casali - che con grande abnegazione e rispetto per questo magico luogo lavorano ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande onore dirigere il MIC e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e promuovere progetti non solo per la nostra città e il nostro territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo intero. Il MIC è il fiore all’occhiello della nostra cultura nazionale, un’eccellenza che deve essere un vanto per tutti noi”. Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza, e che premia le persone capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Capitani dell’Anno, nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, torna con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, non è infatti la tradizionale Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio (che ha ospitato quasi tutte le edizioni) ma l’Aula Magna della Fondazione Ant. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che andranno gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano romagnola: basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato prossimo dal capitano Giovanni), azienda del ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla Baiocchi di Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e al padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, rinomato per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora tradizione legata al mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800 specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie, soprattutto per la pizza. Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, troveremo anche giovanissime ‘imprese’ come quella messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma gli hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione, questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che ritirerà il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che coniugano in sé il valore estetico di un vero e proprio prodotto artistico. Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due premi. Il primo andrà al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: "quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto”. A margine della cerimonia verrà consegnato uno speciale riconoscimento a Renzo Zarantonello, Presidente nazionale ADACI, per il sostegno dato all’associazione in anni difficili e complessi. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. L’appuntamento con Capitani dell’Anno Emilia Romagna è realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Al sindaco di Lugo Davide Ranalli il premio "Capitano dell'anno 2016 per la Cultura" "Voglio condivide re que s to pre mio con tutta la cittadinanza - ha dichiarato il s indaco Davide Ranalli -, poiché cre do che s ia motivo di grande orgoglio pe r la comunità lughe s e " Il sindaco di Lugo Davide Ranalli si è aggiudicato il premio “Capitano dell'anno 2016 per la Cultura”. La cerimonia di premiazione si terrà sabato alle 10.15 a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia Onlus, in via Jacopo Di Paolo 36. Il premio a Davide Ranalli è stato conferito “per aver triplicato gli investimenti nella cultura e in particolare per l'attenzione al teatro Rossini di Lugo”. Insieme a Ranalli, sarà premiata anche la direttrice del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, Claudia Casali, “per il lavoro che sta svolgendo al Museo delle Ceramiche di Faenza”. ll premio “Capitani dell’anno” è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più di altri, hanno dettato in Italia i ritmi della crescita: “Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio - si legge nel sito del premio -, cresciuta con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il “Premio Capitani dell’Anno”, giunto alla sua 21esima edizione, è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin. Sono quattro le categorie premiate: industria, ricerca, cultura e sport. “Voglio condividere questo premio con tutta la cittadinanza - ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -, poiché credo che sia motivo di grande orgoglio per la comunità lughese. Lo sforzo che abbiamo intrapreso all’inizio di questa legislatura per investire su un bene importante quale la cultura oggi ritrova in questo premio un riconoscimento. Credo che questo sia un riconoscimento al coraggio, alla voglia di fare e di cambiamento che questa Amministrazione sta mettendo in piedi e sta portando avanti per tutta la città. Il teatro Rossini è uno dei più antichi in regione e abbiamo scelto di valorizzarlo, una scelta che credo sia stata condivisa dalla città e che come abbiamo ben visto in questi mesi è stata apprezzata anche da fuori dei nostri confini comunali e provinciali. È una delle primissime volte che questo premio viene conferito a un amministratore pubblico e questa gioia e soddisfazione voglio condividerla con tutti i miei concittadini”. Lugonotizie Lugo, il sindaco Ranalli si aggiudica il premio "Capitano dell'anno 2016 per la cultura" Davide Ranalli con il maestro Rinaldo Alessandrini La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 29 ottobre alle 10.15 a Bologna Il sindaco di Lugo Davide Ranalli si è aggiudicato il premio “Capitano dell'anno 2016 per la Cultura”. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 29 ottobre alle 10.15 a Bologna, nell’aula magna della Fondazione Ant Italia Onlus, in via Jacopo Di Paolo 36. Il premio a Davide Ranalli è stato conferito “per aver triplicato gli investimenti nella cultura e in particolare per l'attenzione al teatro Rossini di Lugo”. Insieme a Ranalli, sarà premiata anche la direttrice del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, Claudia Casali, “per il lavoro che sta svolgendo al Museo delle Ceramiche di Faenza”. ll premio “Capitani dell’anno” è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più di altri, hanno dettato in Italia i ritmi della crescita: “Un messaggio di ottimismo, una manifestazione capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio - si legge nel sito del premio -, cresciuta con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane del nostro Paese. Il “Premio Capitani dell’Anno”, giunto alla sua 21esima edizione, è organizzato da Editutto con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di Adaci e Air Berlin. Sono quattro le categorie premiate: industria, ricerca, cultura e sport. “Voglio condividere questo premio con tutta la cittadinanza - ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -, poiché credo che sia motivo di grande orgoglio per la comunità lughese. Lo sforzo che abbiamo intrapreso all’inizio di questa legislatura per investire su un bene importante quale la cultura oggi ritrova in questo premio un riconoscimento. Credo che questo sia un riconoscimento al coraggio, alla voglia di fare e di cambiamento che questa Amministrazione sta mettendo in piedi e sta portando avanti per tutta la città. Il teatro Rossini è uno dei più antichi in regione e abbiamo scelto di valorizzarlo, una scelta che credo sia stata condivisa dalla città e che come abbiamo ben visto in questi mesi è stata apprezzata anche da fuori dei nostri confini comunali e provinciali. È una delle primissime volte che questo premio viene conferito a un amministratore pubblico e questa gioia e soddisfazione voglio condividerla con tutti i miei concittadini”. Due eccellenze della Romagna tra i premiati dei Capitani dell'Anno 2016 Un riconos cime nto, Capitani de ll'Anno, che non pre mia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto ide e importanti e hanno s aputo tras formarle in s olide re altà Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Bologna è tornata a vestire, per la diciassettesima volta (ma ‘Capitani’, di anni, ne festeggia ben 21) i panni di capitale dell’imprenditoria emiliano romagnola con la cerimonia di consegna dei Premi 2016, svoltasi nell’Aula Magna della Fondazione ANT Italia onlus. Capitani dell’Anno (realizzato con il sostegno di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin), nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, è tornato con un’edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, è stato quello della Fondazione ANT. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che sono andati gli ‘speciali Solidarietà’: il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi Any ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. Che si tratti di Sociale o di imprese grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani 2016. Con in più, per gli imprenditori, la voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Uomini ma anche donne, con le loro storie di successi, di sfide, di ansie. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni anche in questa edizione emiliano romagnola: basti pensare alla Vivai Fratelli Zanzi (rappresentata sabato dal capitano Giovanni), azienda del Ferrarese di respiro internazionale, nel settore ortofrutticolo, attiva in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, con una percentuale sempre crescente di esportazioni. Capace di produrre ogni anno oltre 3 milioni di piante da frutto e 15 milioni di piante di fragole o alla Baiocchi di Praticello di Gattatico (Re) che, dal 1915, è sinonimo di allevamenti di altissima qualità: si deve a Enrico e al padre Andrea la nascita, dal 2008, dell’ormai famoso e pregiato Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, rinomato per le sue proprietà organolettiche e per il suo inconfondibile sapore. Ancora tradizione legata al mondo agricolo con la Famiglia Davolio Marani del Reggiano, dal 1800 specializzata, con il suo Molino, nella produzione di farine di grano tenero di varie tipologie, soprattutto per la pizza. Ma quest’anno, al fianco di secolari attività, c'erano anche giovanissime ‘imprese’ come quella messa in moto da Alessandro Cillario e Stefano Onofri. Cubbit.net è il sistema che trasforma gli hard disk esterni in cloud, semplicemente collegandoli a un router. Ancora alta specializzazione, questa volta nel campo del vetro, con Ugo Biondi che, con Alberto e Matteo Benuzzi hanno ritirato il premio per i pezzi unici creati dalla Vetreria Bazzanese. Una realtà bolognese che lavora al fianco delle star dell’architettura e vanta oggi una gamma di proposte creative di altissimo livello, che coniugano in sé il valore estetico di un vero e proprio prodotto artistico. Spazio, come in tutte le edizioni di Capitani dell’Anno 2016, alla Cultura con ben due premi. Il primo è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: "quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto”. Il secondo riconoscimento ha premiato invece l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Miv) di Faenza, dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’Unesco. Uno speciale riconoscimento è andato, al termine della mattinata a Renzo Zarantonello, presidente di Adaci, l’associazione che è diventata, in Italia, un preciso riferimento culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali, Logistica e Facility Management. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Cronaca / Faenza La direttrice del Mic Claudia Casali premiata Capitano dell’Anno 2016 per la cultura E' stato aggiudicato a Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza, uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell'Anno 2016 E stato aggiudicato a Claudia Casali, direttrice del Museo )nternazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza - dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall UNESCO - uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell Anno per la Cultura, alla sua esima edizione. L altro è andato al Sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al Rossini , il pi‘ antico teatro comunale dell'EmiliaRomagna tra quelli tuttora esistenti. Sabato 9 ottobre, alle . , a Bologna, nell Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione. E un riconoscimento che non va alla mia persona ma al M)C e al suo efficiente staff di collaboratori – commenta Claudia Casali - che con grande abnegazione e rispetto per questo magico luogo lavorano ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande onore dirigere il MIC e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e promuovere progetti non solo per la nostra città e il nostro territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo intero. Il MIC è il fiore all occhiello della nostra cultura nazionale, un eccellenza che deve essere un vanto per tutti noi . Impresa, ma anche tanta Cultura e Solidarietà. Questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Capitani dell Anno, nato anche e soprattutto per incoraggiare l )talia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, torna con un edizione speciale dedicata sempre alle imprese ma anche a chi fa impresa, con numeri impressionanti, nel mondo del Sociale. Il palcoscenico, per una volta, non è infatti la tradizionale Sala dello Stabat Mater dell Archiginnasio che ha ospitato quasi tutte le edizioni ma l Aula Magna della Fondazione Ant. Una scelta non casuale perché è proprio a due motori di questa realtà che andranno gli speciali Solidarietà : il professor Franco Pannuti e sua figlia Raffaella, oggi Presidente della Fondazione Ant. Bastano pochi numeri come motivazione per il riconoscimento: dal 1985 a oggi ANT ha assistito (e il dato è aggiornato solo al dicembre 2015), in modo completamente gratuito 113.000 malati oncologici in 10 regioni italiane. Romagnanotizie.it Capitani dell’Anno 2016, premiate a Bologna due eccellenze della Romagna: Ranalli e Casali Sabato 29 Ottobre 2016 Claudia Casali riceve il premio Ovvero il Sindaco di Lugo per i suoi stanziamenti per la cultura e la direttrice del MIC di Faenza Romagna in prima linea a Capitani dell’Anno 2016, ieri le premiazioni a Bologna. Alla Cultura ben due premi ed entrambi targati Romagna. Il primo è andato al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell'EmiliaRomagna tra quelli tuttora esistenti. Al suo primo anno di mandato, Ranalli ha triplicato i fondi per la cultura: "quasi 800mila euro — ha precisato — perché la qualità di un comune non si misura in chilometri di asfalto”. Il secondo riconoscimento ha premiato invece l’impegno di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza, dichiarato nel 2011 Monumento testimone di una cultura di pace dall’UNESCO. Capitani dell’anno: Premio a Claudia Casali del Mic Un altro riconoscimento al sindaco di Lugo Davide Ranalli per la sua attenzione al teatro Rossini E' stato assegnato a Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) di Faenza uno dei due riconoscimenti del Premio Capitani dell’Anno 2016 per la Cultura, alla sua 21esima edizione. L’altro è andato al Sindaco di Lugo, Davide Ranalli, per la sua attenzione al teatro ‘Rossini’, il più antico teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. Nella mattinata di oggi, alle 10.15, a Bologna, nell’Aula Magna della Fondazione Ant Italia Onlus (via Jacopo di Paolo 36) si svolgerà la cerimonia di premiazione. “E’ un riconoscimento che non va alla mia persona ma al Mic e al suo efficiente staff di collaboratori – commenta Claudia Casali - che con grande abnegazione e rispetto per questo magico luogo lavorano ogni giorno con passione e consapevolezza. Come ho sempre dichiarato è un grande onore dirigere il MIC e avere avuto la possibilità in questi anni di proporre e promuovere progetti non solo per la nostra città e il nostro territorio, ma anche per la nostra Nazione e per il mondo intero. Il Mic è il fiore all’occhiello della nostra cultura nazionale, un’eccellenza che deve essere un vanto per tutti noi”. MODENA 12 Novembre 2016 Co2motori Valentino Rossi: da Dottore a Capitano dell’Anno 2016 A Modena, il 12, la prima edizione dedicata ad Auto e Moto Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità . Con questa motivazione la Giuria del premio Capitani dell’Anno (organizzato da Editutto e sostenuto da Consultinvest) ha premiato, alla vigilia della prima edizione dedicata interamente ad Auto e Moto (ma il riconoscimento di anni ne compie, nel 2016, ben ventuno), Valentino Rossi, che va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. Non c è gara che non lo veda protagonista - continua la Giuria – solo lui da anni riesce a incendiare il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto . ) riconoscimenti verranno consegnati, il prossimo novembre, alle 0 e 5, presso il Tecnopolo di Modena l università di Modena e Reggio patrocina il Premio . )l campione di Tavullia, in provincia di Pesaro (ma in realtà è nato ad Urbino il 16 febbraio del 1979, figlio di Stefania Palma e Graziano Rossi, a sua volta pilota motociclistico a cavallo degli Anni e è tra i piloti pi‘ blasonati del motociclismo, in virt‘ dei nove titoli mondiali conquistati (cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005) ed è l'unico pilota nella storia del Motomondiale ad aver vinto il Mondiale in quattro classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6). Valentino detiene inoltre il primato del maggior numero di Gran Premi disputati consecutivamente nel mondiale di velocità, con 228 presenze. Capitani dell Anno è realizzato anche con la collaborazione di ADACI e Air Berlin. MotoGp: ancora un premio per Valentino Rossi, una nomina davvero importante per il Dottore LaPresse/PA Valentino Rossi accumula premi su premi: il Dottore è stato nominato Capitano dell’anno 2016 per lo Sport . “Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità“. Con questa motivazione la Giuria del premio Capitani dell’Anno (organizzato da Editutto e sostenuto da Consultinvest) ha premiato, alla vigilia della prima edizione dedicata interamente ad Auto e Moto (ma il riconoscimento di anni ne compie, nel 2016, ben ventuno), Valentino Rossi, che va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. “Non c’è gara che non lo veda protagonista – continua la Giuria – solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto“. I riconoscimenti verranno consegnati, il prossimo 12 novembre, alle 10 e 15, presso il Tecnopolo di Modena (l’Universita’ di Modena e Reggio patrocina il Premio). (ITALPRESS). Coriano premiata per il museo dedicato a Simoncelli, ancora forte il ricordo del grande campione 12:44 - 08 Novembre 2016 Sabato 12 novembre a Modena si terrà la prima edizione del Premio Capitani dell’Anno, dedicata ad Auto & Moto. L'iniziativa ha il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Un riconoscimento andrà al Museo Marco Simoncelli – La storia del Sic di Coriano, la galleria museo nata per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di moto scomparso cinque anni fa. Nel museo sono osposti caschi e tute da gara appartenenti al Sic e posizionati su sostegni come se fossero vere e proprie opere d'arte. A ritirare il premio sarà il sindaco di Coriano Domenica Spinelli, da sempre legata alla famiglia del campione. Il premio sport sarà invece assegnato a Valentino Rossi. Al professor Boriani il Premio Capitani dell’Anno Ricerca Tra i desti atari del Pre io Capita i dell’A o 6, he per la pri a volta ele ra i protago isti del o do Auto & Moto , ’è a he il do e te U i ore – Università degli Studi di Modena e Reggio E ilia e Direttore della “truttura Co plessa di Cardiologia dell’Azie da OspedalieroUniversitaria di Modena prof. Giuseppe Boriani A lui sa à asseg ato il i o os i e to pe Ri e a. Ci fa olto pia e e i eve e il P e io Ri e a Capita i dell’a o pe la ost a attività di i e a sul uo e e la o seg a ell’a ito della a ifestazio e sui oto i Auto e Moto – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani – ha un significato particolare. Infatti il nostro cuore è un vero motore, con attività elettrica e meccanica caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100 ila attiti he dive go o ell’a o della i te a vita circa 3 miliardi di battiti. Il nostro cuore è quindi una macchina incredibile, che va piano ma ha una grande durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla i pie a effi ie za e studia la o g a de atte zio e. P esso la “t uttu a Co plessa di Ca diologia dell’AOU Policlinico di Modena viene svolta attività clinica assistenziale e di ricerca su tutti i settori della Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la cardiopatia ischemica a uta e o i a, l’i te ve tisti a o o a i a, lo s o pe so a dia o, le valvulopatie, l’e o a diog afia e la ipertensione polmonare, con il concorso di medici strutturati, specializzandi, infermieri e tecnici. La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest ed il pat o i io dell’U ive sità degli “tudi di Mode a e Reggio E ilia, he si svolge à sabato 12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2) a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti disti tisi ell’i p e dito ia, ell’i ovazio e e ella solida ietà. L’att i uzio e al ollega Giuseppe Bo ia i di uesto i po ta te i o os i e to – ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e di u i e ato e he ha estituito sla io e p estigio alla Ca diologia ode ese. Nell’o asio e i fa piacere anche rivolgere un ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per la p i a edizio e del P e io Capita i dell’A o dedi ato a Auto & Moto ha o s elto o e sede la ost a U ive sità, dove p esto p e de à il via l’A ade y del Vei olo . Il P e io Capita i dell’A o è ato el 1995 pe e de e o aggio a uegli i p enditori che, più di altri in Italia, hanno dettato i ritmi della crescita e a personaggi che si sono distinti in altri campi come lo sport e la realtà del sociale. Giuseppe Boriani. Il professor Giuseppe Boriani è da un anno alla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in qualità di professore ordinario di Cardiologia e Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia del Poli li i o di Mode a. E’ i olt e Di etto e della S uola di Spe ializzazio e i Ca diologia e Direttore del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata di Malattie Nefrologiche Cardiache e Vascolari. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna, ove ha ottenuto anche la Specializzazione in Cardiologia e ha svolto la attività di professore associato di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e Responsabile della Struttura semplice di Elettrostimolazione presso la Divisione di Cardiologia del Policlinico S. Orsola Malpighi. Nella sua intensa carriera professionale ha conseguito diversi riconoscimenti per la sua attività scientifica, tra i quali il Dottorato di Ricerca e il titolo di Scholar in Cardiologia, rilasciato dalla Società Italiana di Ca diologia. Il suo p i ipale a po di i e a è uello della gestio e delle a it ie e dell’i piego dei dispositivi elettrici impiantabili nello scompenso cardiaco. Ha ricoperto varie cariche a livello della European Heart Rhythm Association, Associazione della Società Europea di Cardiologia ed è attual e te il P eside te Nazio ale dell’AIAC Asso iazio e Italia a di A it ologia e Ca diosti olazio e . Dall’otto e è il Chai a del Regist o Eu opeo EORP-AF, un registro internazionale sui pazienti con fibrillazione atriale promosso dalla Società Europea di Cardiologia. E’ auto e di olt e pu li azio i s ie tifi he. MODENATODAY Ricerca, il Premio Capitani dell'Anno al prof. Giuseppe Boriani La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest ed il patrocinio dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che si svolgerà sabato 12 novembre A i eve e il P e io Capita i dell’A o 6, he pe la p i a volta ele a i p otago isti del o do Auto & Moto , ’è a he il do e te U iMoRe il p of. Giuseppe Boriani, Direttore della Struttura Complessa di Ca diologia dell’Azie da Ospedalie o-Universitaria di Modena. A lui sarà assegnato il riconoscimento per Ricerca. La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest ed il pat o i io dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che si svolgerà sabato 12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2) a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti distintisi ell’i p e dito ia, ell’i ovazio e e ella solida ietà. "Ci fa olto pia e e i eve e il P e io Ri e a Capita i dell’a o – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani pe la ost a attività di i e a sul uo e e la o seg a ell’a ito della a ifestazio e sui oto i Auto e Moto ha u sig ifi ato pa ti ola e. I fatti il ost o uo e è u ve o oto e, o attività elett i a e meccanica caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100 mila attiti he dive go o ell’a o della i te a vita i a ilia di di attiti. Il ost o uo e è ui di u a macchina incredibile, che va piano ma ha una grande durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla in piena efficienza e studiarla con grande atte zio e. P esso la “t uttu a Co plessa di Ca diologia dell’AOU Poli li i o di Mode a vie e svolta attività li i a assistenziale e di ricerca su tutti i settori della Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la cardiopatia ischemica a uta e o i a, l’i te ve tisti a o o a i a, lo s o pe so a dia o, le valvulopatie, l’e o a diog afia e la ipertensione polmonare, con il concorso di medici strutturati, specializzandi, infermieri e tecnici. L’att i uzio e al ollega Giuseppe Bo ia i di uesto i po ta te i o os i e to – ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e di un rice ato e he ha estituito sla io e p estigio alla Ca diologia ode ese. Nell’o asio e i fa pia e e anche rivolgere un ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per la prima edizione del P e io Capita i dell’A o dedi ato a Auto & Moto ha o s elto o e sede la ost a U ive sità, dove p esto p e de à il via l’A ade y del Vei olo . POLICLINICO DI MODENA PREMIO CAPITANI DELL’ANNO 2016: ANCHE LA CARDIOLOGIA DEL POLICLINICO TRA LE ECCELLENZE Giuseppe Boriani Tra i destinatari del Pre io Capita i dell’A del o 6, che per la prima volta celebra i protagonisti o do Auto & Moto , ’è a he il do e te U i ore – Università degli Studi di Modena e Reggio E ilia e Direttore della “truttura Co plessa di Cardiologia dell’Azie da OspedalieroUniversitaria di Modena prof. Giuseppe Boriani. A lui sarà assegnato il riconoscimento per Ricerca. Ci fa molto piacere ricevere il Premio Ricerca Capita i dell’a o per la ostra attività di ri er a sul uore e la o seg a ell’a a ifestazio e sui ito della otori Auto e Moto – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani - ha un significato particolare. Infatti il nostro cuore è un vero motore, con attività elettrica e meccanica caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100 ila attiti he dive go o ell’ar o della i tera vita ir a 3 iliardi di attiti. Il nostro cuore è quindi una macchina incredibile, che va piano ma ha una grande durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla in piena efficienza e studiarla con grande attenzione. Presso la Struttura Complessa di Cardiologia dell’AOU Policlinico di Modena viene svolta attività clinica assistenziale e di ricerca su tutti i settori della Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la cardiopatia is he i a a uta e ro i a, l’i terve tisti a oro ari a, lo s o pe so ardia o, le valvulopatie, l’e o ardiografia e la iperte sio e pol o are, o il o orso di edi i strutturati, specializzandi, infermieri e tecnici. La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di Co sulti vest ed il patro i io dell’U iversità degli “tudi di Mode a e Reggio E ilia, he si svolgerà sabato 12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2) a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti disti tisi ell’i pre ditoria, ell’i ovazio e e ella solidarietà. L’attri uzio e al ollega Giuseppe Boriani di questo importante riconoscimento – ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e di un ricercatore che ha restituito sla io e prestigio alla Cardiologia ode ese. Nell’o asio e i fa pia ere a he rivolgere u ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per la prima edizione del Premio Capita i dell’A o dedi ato a Auto & Moto ha Il Pre io Capita i dell’A o s elto o e sede la ostra U iversità o è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più di altri in Italia, hanno dettato i ritmi della crescita e a personaggi che si sono distinti in altri campi come lo sport e la realtà del sociale. Giuseppe Boriani Il professor Giuseppe Boriani è da un anno alla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in qualità di professore ordinario di Cardiologia e Direttore della “truttura Co plessa di Cardiologia del Poli li i o di Mode a. E’ inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e Direttore del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata di Malattie Nefrologiche Cardiache e Vascolari. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna, ove ha ottenuto anche la Specializzazione in Cardiologia e ha svolto la attività di professore associato di Malattie dell’Apparato Cardiovas olare e Respo sa ile della Struttura semplice di Elettrostimolazione presso la Divisione di Cardiologia del Policlinico S. Orsola Malpighi. Nella sua intensa carriera professionale ha conseguito diversi riconoscimenti per la sua attività scientifica, tra i quali il Dottorato di Ricerca e il titolo di Scholar in Cardiologia, rilasciato dalla Società Italiana di Cardiologia. Il suo principale campo di ricerca è quello della gestio e delle arit ie e dell’i piego dei dispositivi elettri i impiantabili nello scompenso cardiaco. Ha ricoperto varie cariche a livello della European Heart Rhythm Association, Associazione della “o ietà Europea di Cardiologia ed è attual e te il Preside te Nazio ale dell’AIAC Asso iazio e Italiana di Aritmologia e Cardiosti olazio e . Dall’otto re è il Chair a del Registro Europeo EORP-AF, un registro internazionale sui pazienti con fibrillazione atriale promosso dalla Società Europea di Cardiologia. E’ autore di oltre pu li azio i s ie tifi he. Capitani dell’Anno 2016, Modena premia i grandi dell’Auto e della Moto Sabato 12 novembre a Modena prima edizione del Premio Capitani dell’Anno dedicata ad Auto & Moto. Il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il sostegno di Consultinvest. Accanto a grandi realtà del motorismo anche start up e iniziative rivolte al Sociale. Lo speciale Sport a Valentino Rossi. A conquistare la “pole”, stavolta, ci ha messo un attimo. I giurati del Premio Capitani dell’Anno non hanno infatti avuto dubbi nell’assegnare lo “speciale” Sport a Valentino Rossi, come Capitano dell’Anno 2016. Il campione di Tavullia apre la galleria dei premiati della prima edizione del Premio (che, di anni, ne compie ben 21) dedicata interamente ad Auto & Moto (organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest). La motivazione inquadra perfettamente il “dottore”: «Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità. Non c’è gara che non lo veda protagonista, solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto». Valentino Rossi va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. Campioni dello sport ma anche dell’impresa, come nella natura di Capitani dell’Anno: questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Modena vestirà, il prossimo 12 novembre, a partire dalle ore 10 (Sala Eventi del Tecnopolo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, via Vivarelli 2) i panni di capitale dell’Auto e della Moto. Nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Capitani ha deciso di dedicare un’intera edizione al mondo dei Motori, prendendo in considerazione storiche realtà ma anche dando voce a start up innovative che stanno attirando l’attenzione di Media e investitori. Accanto a grandi nomi del panorama internazionale come Giampaolo Dallara (uno dei “papà” della Miura Lamborghini poi, dal 1969, protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro De Tomaso) troveremo infatti anche tre giovanissimi (Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro dell’Ateneo di Bologna) che hanno messo a punto il Progetto Shelmet, un casco per motociclisti che impedisce alla moto di accendersi se il conducente ha bevuto un po’ troppo. Grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani del motorismo 2016. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Italo Deda, storica figura della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata leader in Europa nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma) ma anche esperienze recentissime e vincenti come quella capitanata da Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima moto supersportiva 100% elettrica made in Italy, nata da un perfetto equilibro fra tecnologia, innovazione e design (« il frutto di un sogno green su due ruote realizzato a Modena»). Super rispettoso dell’ambiente anche il team guidato dal PI Vincenzo Di Bella di Siracusa che, a Modena, racconterà i successi dell’Associazione Futuro Solare, con il prototipo ARCHIMEDE, veicolo elettrico alimentato completamente da energia solare diretta (le celle contenute nei pannelli solari, che ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono l’energia del sole in energia elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco batterie che permette l’alimentazione del motore elettrico). Altro protagonista della prima edizione di Capitani Auto & Moto sarà Alberto Broggi, da Parma, con la sua Vislab, spin-off nato dall’università della città ducale (e pioniere nel campo dei mezzi a guida autonoma), acquistato per 30 milioni dalla californiana Ambarella. ‘Nicchià preziosa quella della Carrozzeria Nuova GM di Camposanto (Modena) specializzata nel ridare vita a Ferrari da milioni e milioni. A rappresentarla ci sarà Andrea Donati. Un altro importante riconoscimento andrà al Museo Marco Simoncelli – La storia del Sic, la galleria museo per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di moto scomparso cinque anni fa. A ritirare il premio sarà il sindaco di Coriano (Rimini) La dottoressa Domenica Spinelli, da sempre legata alla famiglia del campione. Spazio, in questa edizione, anche alla Ricerca e alla Solidarietà. Il primo riconoscimento andrà al professor Giuseppe Boriani, al timone della Struttura Complessa di Cardiochirurgia del Policlinico di Modena («Il cuore – afferma con ironia l’illustre clinico – altro non è se non il migliore motore mai inventato. Va un po’ piano ma dura molto». Accanto a lui, per il Premio Capitani Solidarietà, gli intrapendenti fondatori di ‘Bambini nel Deserto Onlus’ di Modena, con in testa Luca Iotti. Tra le altre iniziative quella di Davide e Francesca che, da cinque anni, Davide e Francesca vivono su un camion-camper con la ‘mission’ di portare il cinema nei villaggi più isolati del mondo. Dall’Africa alla Siberia fino in Mongolia, storia di un progetto eccezionale chiamato “Cinema du Desert”. Cultura e Bellezza con lo “speciale” dedicato al Villa d’Este Style, uno dei più importanti ed esclusivi concorsi d’eleganza motoristici a livello internazionale, omaggio all’intramontabile 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este. A ritirare il premio il project leader Marco Makaus. «Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente – conclude l’organizzatore – il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre a una grande esperienza diretta per i tanti giovani che a ogni edizione dei ‘Capitanì hanno affollato la sala». «Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza». ELENCO PREMIATI AUTO & MOTO CAPITANI DELL’ANNO 2016 Giampaolo Dallara – Dallara (Parma) Italo Deda – Sag Tubi spa (Reggio Emilia) Andrea Vezzani – Energica Motor Company spa (Modena) Alberto Broggi – Vislab (Parma) Andrea Donati – Carrozzeria Nuova GM PREMIO SPORT Valentino Rossi PREMIO INNOVAZIONE Enzo Di Bella Associazione Futuro Solare onlus (Siracusa) Tommaso Polonelli Angelo D’Aloia Lorenzo Spadaro Progetto Shelmet PREMIO RICERCA Prof. Giuseppe Boriani Struttura Complessa di Cardiologia – Policlinico di Modena PREMIO SOLIDARIETA’ Luca Iotti Bambini nel Deserto Onlus (Modena) SPECIALI CONCORSI E MUSEI Marco Makaus Villa d’Este Style Museo Marco Simoncelli La storia del Sic (Coriano- Rimini) Futuro solare, l’associazione onlus è Capitano dell’anno per l’innovazione di Marco Cerri - L’associazione onlus Futuro Solare è Capitano dell’anno per l’innovazione, un riconoscimento che non premia i bilanci ma gli uomini e le donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. La prima edizione del Premio Capitani dell’anno dedicata ad Auto & Moto conferirà il primo premio a Valentino Rossi per le sue caratteristiche che incarnano perfettamente i valori premiati; se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali di un capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità. Non c’è gara infatti che non lo veda protagonista e capace di incendiare il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto. Modena quindi vestirà, il prossimo 12 novembre, i panni di capitale dell’auto e della moto premiando realtà storiche, come Giampaolo Dallara, ma anche dando voce a startup innovative che stanno attirando l’attenzione di media e investitori. È il caso di Futuro Solare, vincitrice del premio innovazione, per Archimede 1.0, prototipo che ha visto la luce nel 2015 dopo circa due anni di progettazione e continue verifiche ed è un’autovettura elettrica la cui unica forma di energia è quella prodotta onboard dalla conversione fotovoltaica diretta. Futuro Solare nasce a Siracusa nel 2005 con l’obiettivo di sperimentare tecnologie che possano effettuare la ricarica di energia on board sulle biciclette elettriche, sfruttando la conversione fotovoltaica. Il team di Futuro Solare è costituito da appassionati, ingegneri e studenti universitari che, dopo aver portato a termine la sperimentazione sulle biciclette, ha deciso di proseguire gli esperimenti realizzando da zero un’autovettura low cost a trazione elettrica da conversione fotovoltaica. In seguito ai test su strada, Archimede sta beneficiando di tutti i miglioramenti aerodinamici ed energetici necessari per diventare un’autovettura esteticamente accattivante e comoda da utilizzare, ma come la filosofia del progetto prevede vuole segnare un punto fermo sulla progettazione di vetture a basso impatto. Mission di Futuro Solare è fare ricerca combinando diversamente materiali comuni, reperibili con facilità sul mercato e dai costi contenuti, materiali provenienti da riciclo industriale al fine di realizzare un prodotto finale alla portata di tutti. Archimede Solar Car è il primo prototipo di veicolo a trazione fotovoltaica su quattro ruote prodotto con tecnologie e materiali low cost e riciclati. Awards time for Archimede 1.0 and its team Gifts result of the devouted work around the solar car of Siracusa, Sicily, that we have continued to participate in the European Solar Challenge in September. Archimede Solar Car is the first prototype of a solar car produced with low cost technologies and recycled materials that have participated in a international challenge. And that’s not all folks! The November 12, 2016 a delegation of our team will have the honor of being awarded at the Tecnopolo dell’Università di Modena e Reggio Emilia. The historic Premio Capitani dell’Anno 2016 for the first year has its automotive section in “Capitani dell’Anno Auto e Moto” and is an expected and constant event for the Italian entrepreneurship, research, culture and solidarity. “An award to the commitment, determination and passion of the Captains, who over the years has brought together in the same context, some of the most important and best known of the Italian country along with the most interesting and innovative startups.”. A prestigious award we were happy to accept, with the aim to forward the instances that are the heart of our association: sustainable mobility, research and economic development and education. A Modena, le ‘sindache’ di Tavullia e Coriano ritirano il Premio Capitani dell’Anno tributato a ‘Vale’ e al ‘Sic’ MODENA – I giurati del Premio Capitani dell’Anno non hanno infatti avuto dubbi nell’assegnare lo ‘speciale’ a Valentino Rossi, come campione del 2016. L’eroe di Tavullia apre la galleria dei premiati della prima edizione del Premio (che, di anni, ne compie ben 21) dedicata interamente ad Auto & Moto (organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest, il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). La motivazione inquadra perfettamente il ‘dottore’: “Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità. Non c’è gara che non lo veda protagonista, solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto”. Valentino Rossi va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. A ricevere il premio, commossa e fiera allo stesso tempo, Francesca Paolucci, primo cittadino di Tavullia. Francesca Paolucci Sindaca di Tavullia Fabio Raffaelli Giornalista ideatore del Premio Capitani Gianluca Ugolini Vicesindaco di Coriano Domenica Spinelli Sindaca di Coriano Prof. Angelo Oreste Andrisano Rettore Università di Modena-Reggio Emilia Campioni dello sport ma anche dell’impresa, come nella natura di Capitani dell’Anno: questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Modena ha vestito i panni di capitale dell’Auto e della Moto. Nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Capitani ha deciso di dedicare un’intera edizione al mondo dei Motori, prendendo in considerazione storiche realtà ma anche dando voce a start up innovative che stanno attirando l’attenzione di Media ed investitori. Accanto a grandi nomi del panorama internazionale come Giampaolo Dallara (uno dei ‘papà’ della Miura Lamborghini poi, dal 1969, protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro De Tomaso) abbiamo trovato infatti anche tre giovanissimi (Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro dell’Ateneo di Bologna) che hanno messo a punto il Progetto Shelmet (sviluppato e pensato all’interno del gruppo di ricerca del professor L.Benini e sotto il coordinamento di Michele Magno), un casco per motociclisti che impedisce alla moto di accendersi se il conducente ha bevuto un po’ troppo. Grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani del motorismo 2016. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Italo Deda, storica figura della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata leader in Europa nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma, 960 dipendenti, 112 milioni di fatturato nel 2016) ma anche esperienze recentissime e vincenti come quella che vede protagonista Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima moto supersportiva 100% elettrica made in Italy, nata da un perfetto equilibro fra tecnologia, innovazione e design (“ il frutto di un sogno green su due ruote realizzato a Modena”). Super rispettoso dell’ambiente anche il team guidato dall’ingegner Vincenzo Di Bella di Siracusa che, a Modena, ha raccontato, incoraggiato dalla presenza dell’intero team, i successi dell’Associazione Futuro Solare, con il prototipo ARCHIMEDE, veicolo elettrico alimentato completamente da energia solare diretta (le celle contenute nei pannelli solari, che ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono l’energia del sole in energia elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco batterie che permette l’alimentazione del motore elettrico). Altro protagonista della prima edizione di Capitani Auto & Moto è stato Alberto Broggi, da Parma, con la sua Vislab, spin-off nato dall’università della città ducale (e pioniere nel campo dei mezzi a guida autonoma), acquistato per 30 milioni dalla californiana Ambarella. ‘Nicchia’ preziosa quella della Carrozzeria Nuova GM di Camposanto (Modena) specializzata nel ridare vita a Ferrari da milioni e milioni. A rappresentarla per la premiazione Andrea Donati. Angelo Oreste Andrisano, Rettore Università di Modena-Reggio Emilia e Domenica Spinelli, Sindaca di Coriano Un altro importante riconoscimento è andato al Museo Marco Simoncelli – La storia del Sic, la galleria museo per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di moto scomparso cinque anni fa. A ritirare il premio è stato il sindaco di Coriano (Rimini), la dottoressa Domenica Spinelli, da sempre legata alla famiglia del campione. “E’ stato per me un onore ritirare questo premio in nome del Sic – dice il primo cittadino – Un premio che non è di immagine ma di grande contenuto culturale e sociale, a conferma e garanzia vi è, tra gli altri, il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Onore doppio ritirarlo insieme alla mia collega e amica Francesca Paolucci sindaca di Tavullia. Si è reso omaggio a due grandi Campioni Vale e Marco, campioni nello sport e nella vita. Due ragazzi scanzonati e genuini, ciascuno con sfumature diverse uniti da una grande Passione, la moto. Marco ha portato Coriano nel mondo e adesso porta il mondo a Coriano. Il suo protagonismo nella storia della moto e nella vita ci guida verso la valorizzazione di Coriano quale Città del Sociale. Rimininotizie.it Coriano, ritirato sabato dal sindaco Spinelli il Premio Capitani per la galleria 'la Storia del Sic' Martedì 15 Novembre 2016 Domenica Spinelli e Gianluca Ugolini ritirano il premio per conto della Fondazione Marco Simoncelli Lui è preso, in Spagna, dall’ultima del campionato di MotoGP. A migliaia di chilometri di distanza riecheggia il suo nome, come Capitano dell’Anno 2016 Sport. Al Tecnopolo di Modena entusiasmo alle stelle, come se i presenti fossero ai bordi della pista. I giurati del Premio Capitani dell’Anno non hanno infatti avuto dubbi nell’assegnare lo ‘speciale’ a Valentino Rossi, come campione del 2016. L’eroe di Tavullia apre la galleria dei premiati della prima edizione del Premio (che, di anni, ne compie ben 21) dedicata interamente ad Auto & Moto (organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest, il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e la collaborazione di ADACI e Air Berlin). La motivazione inquadra perfettamente il ‘dottore’: “Se grinta, determinazione e coraggio sono le tre caratteristiche fondamentali del Capitano, lui ne possiede una quarta, davvero unica, la generosità. Non c’è gara che non lo veda protagonista, solo lui da anni riesce a ‘incendiare’ il campionato, regalando ai milioni di tifosi che lo seguono attimi irripetibili ed emozioni da infarto”. Valentino Rossi va ad aggiungersi alla galleria di campioni che vede, tra gli altri, in prima fila Francesco Totti, Vincenzo Nibali e Fiona May. A ricevere il premio, commossa e fiera allo stesso tempo, Francesca Paolucci, primo cittadino di Tavullia. Campioni dello sport ma anche dell’impresa, come nella natura di Capitani dell’Anno: questa la ricetta vincente di un Premio che, a Bologna come a Milano, a Firenze piuttosto che a Parma, è diventato sinonimo di eccellenza. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che non premia i bilanci ma uomini e donne che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale quantomai agguerrita, in un mercato che non fa più sconti a nessuno. Modena ha vestito i panni di capitale dell’Auto e della Moto. Nato anche e soprattutto per incoraggiare l’Italia che produce e porta il buon nome del Paese nel mondo, Capitani ha deciso di dedicare un’intera edizione al mondo dei Motori, prendendo in considerazione storiche realtà ma anche dando voce a start up innovative che stanno attirando l’attenzione di Media ed investitori. Accanto a grandi nomi del panorama internazionale come Giampaolo Dallara (uno dei ‘papà’ della Miura Lamborghini poi, dal 1969, protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro De Tomaso) abbiamo trovato infatti anche tre giovanissimi (Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro dell’Ateneo di Bologna) che hanno messo a punto il Progetto Shelmet (sviluppato e pensato all'interno del gruppo di ricerca del professor L.Benini e sotto il coordinamento di Michele Magno), un casco per motociclisti che impedisce alla moto di accendersi se il conducente ha bevuto un po’ troppo. Grinta, determinazione, coraggio restano le caratteristiche base anche dei Capitani del motorismo 2016. Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come Italo Deda, storica figura della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata leader in Europa nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma, 960 dipendenti, 112 milioni di fatturato nel 2016) ma anche esperienze recentissime e vincenti come quella che vede protagonista Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima moto supersportiva 100% elettrica made in Italy, nata da un perfetto equilibro fra tecnologia, innovazione e design (“il frutto di un sogno green su due ruote realizzato a Modena”). Super rispettoso dell’ambiente anche il team guidato dall’ingegner Vincenzo Di Bella di Siracusa che, a Modena, ha raccontato, incoraggiato dalla presenza dell’intero team, i successi dell’Associazione Futuro Solare, con il prototipo Archimede, veicolo elettrico alimentato completamente da energia solare diretta (le celle contenute nei pannelli solari, che ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono l’energia del sole in energia elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco batterie che permette l’alimentazione del motore elettrico). Altro protagonista della prima edizione di Capitani Auto & Moto è stato Alberto Broggi, da Parma, con la sua Vislab, spin-off nato dall’università della città ducale (e pioniere nel campo dei mezzi a guida autonoma), acquistato per 30 milioni dalla californiana Ambarella. ‘Nicchia’ preziosa quella della Carrozzeria Nuova GM di Camposanto (Modena) specializzata nel ridare vita a Ferrari da milioni e milioni. A rappresentarla per la premiazione Andrea Donati. Un altro importante riconoscimento è andato al Museo Marco Simoncelli – La storia del Sic, la galleria museo per riscoprire le imprese e le gesta dell’amato pilota di moto scomparso cinque anni fa. A ritirare il premio è stato il sindaco di Coriano, la dottoressa Domenica Spinelli, da sempre legata alla famiglia del campione. Spazio, in questa edizione, anche alla Ricerca e alla Solidarietà. Il primo riconoscimento è andato al professor Giuseppe Boriani, al timone della Struttura Complessa di Cardiologia del Policlinico di Modena (“Il cuore – ha affermato con ironia l’illustre clinico – altro non è se non il migliore motore mai inventato. Va un po’ piano ma dura molto”). Accanto a lui, per il Premio Capitani Solidarietà, gli intraprendenti fondatori di ‘Bambini nel Deserto Onlus’ di Modena, con in testa Luca Iotti. Tra le altre iniziative quella di Davide e Francesca che, da cinque anni vivono su un camion-camper con la ‘mission’ di portare il cinema nei villaggi più isolati del mondo. Dall'Africa alla Siberia fino in Mongolia, storia di un progetto eccezionale chiamato "Cinema du Desert". Cultura e Bellezza con lo ‘speciale’ dedicato al Villa d’Este Style, uno dei più importanti ed esclusivi concorsi d’eleganza motoristici a livello internazionale, omaggio all’intramontabile 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este. A ritirare il premio è stato il project leader Marco Makaus. “Ogni nostro evento – afferma Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del Premio Capitani – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”. “Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. Il Premio Capitani Ricerca al professor Boriani Riconoscimento anche per Valentino Rossi Tra i destinatari del Premio Capitani dell'Anno 2016, che per la prima volta celebra i protagonisti del mondo "Auto & Moto", c'è anche il docente Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena prof. Giuseppe Boriani. A lui sarà assegnato il riconoscimento per Ricerca. "Ci fa molto piacere ricevere il Premio Ricerca "Capitani dell'anno" per la nostra attività di ricerca sul cuore e la consegna nell'ambito della manifestazione sui motori "Auto e Moto" – ha affermato il prof. Giuseppe Boriani - ha un significato particolare. Infatti il nostro cuore è un vero motore, con attività elettrica e meccanica caratterizzata da eccezionali prestazioni, se consideriamo che in una giornata abbiamo circa 100 mila battiti che divengono nell'arco della intera vita circa 3 miliardi di battiti. Il nostro cuore è quindi una macchina incredibile, che va piano ma ha una grande durata e il nostro compito di cardiologi è mantenerla in piena efficienza e studiarla con grande attenzione." Presso la Struttura Complessa di Cardiologia dell'AOU Policlinico di Modena viene svolta attività clinica assistenziale e di ricerca su tutti i settori della Cardiologia con particolare focalizzazione sulle aritmie cardiache e la elettrofisiologia, i dispositivi elettrici impiantabili e la telemedicina, la cardiopatia ischemica acuta e cronica, l'interventistica coronarica, lo scompenso cardiaco, le valvulopatie, l'ecocardiografia e la ipertensione polmonare, con il concorso di medici strutturati, specializzandi, infermieri e tecnici. La consegna avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale, organizzata da Editutto con il sostegno di Consultinvest ed il patrocinio dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che si svolgerà sabato 12 novembre dalle ore 10.00 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (via Vivarelli 2) a cui prenderanno parte anche Valentino Rossi e Giampaolo Dallara, oltre ad altri protagonisti distintisi nell'imprenditoria, nell'innovazione e nella solidarietà. "L'attribuzione al collega Giuseppe Boriani di questo importante riconoscimento – ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – sottolinea il valore ed i meriti di un professionista e di un ricercatore che ha restituito slancio e prestigio alla Cardiologia modenese. Nell'occasione mi fa piacere anche rivolgere un ringraziamento agli organizzatori di questa manifestazione, che per la prima edizione del Premio Capitani dell'Anno dedicato a "Auto & Moto" hanno scelto come sede la nostra Università, dove presto prenderà il via l'Academy del Veicolo". Il Premio Capitani dell'Anno è nato nel 1995 per rendere omaggio a quegli imprenditori che, più di altri in Italia, hanno dettato i ritmi della crescita e a personaggi che si sono distinti in altri campi come lo sport e la realtà del sociale. Giuseppe Boriani Il professor Giuseppe Boriani è da un anno alla Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in qualità di professore ordinario di Cardiologia e Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia del Policlinico di Modena. E' inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e Direttore del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata di Malattie Nefrologiche Cardiache e Vascolari. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna, ove ha ottenuto anche la Specializzazione in Cardiologia e ha svolto la attività di professore associato di Malattie dell'Apparato Cardiovascolare e Responsabile della Struttura semplice di Elettrostimolazione presso la Divisione di Cardiologia del Policlinico S. Orsola Malpighi. Nella sua intensa carriera professionale ha conseguito diversi riconoscimenti per la sua attività scientifica, tra i quali il Dottorato di Ricerca e il titolo di Scholar in Cardiologia, rilasciato dalla Società Italiana di Cardiologia. Il suo principale campo di ricerca è quello della gestione delle aritmie e dell'impiego dei dispositivi elettrici impiantabili nello scompenso cardiaco. Ha ricoperto varie cariche a livello della European Heart Rhythm Association, Associazione della Società Europea di Cardiologia ed è attualmente il Presidente Nazionale dell'AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione). Dall'ottobre 2015 è il Chairman del Registro Europeo EORP-AF, un registro internazionale sui pazienti con fibrillazione atriale promosso dalla Società Europea di Cardiologia. E' autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche. La rivoluzione solare nata a Siracusa: premio a Modena per la solar car Archimede Siracusa / Gianni Catania / 7 novembre 2016 07:50 / SIRACUSA - C’è anche un siracusano tra i vincitori del premio “Capitani dell’Anno”, patrocinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia con il sostegno di Consultinvest. E’ dedicato ai “grandi” del settore auto e motori con premio speciale a Valentino Rossi. Il “Dottore” incrocerà sul palco della serata di gala di sabato 12 a Modena anche Enzo Di Bella, dell’associazione siracusana Futuro Solare onlus. E’ lui che, insieme al suo team, ha creato e sviluppato il progetto Archimede, la solar car che ha lanciato nuove tecnologie per l’utilizzo dell’energia solare nel settore dei motori. Non a caso gli è stata assegnata la menzione speciale nella sezione “Innovazione”. Altri premiati: Giampaolo Dallara (uno dei “papà” della Miura Lamborghini poi, dal 1969, protagonista in Formula 1 e Formula 2 assieme a Frank Williams e Alejandro De Tomaso); i giovanissimi Tommaso Polonelli, Angelo D’Aloia e Lorenzo Spadaro dell’Ateneo di Bologna che hanno messo a punto il Progetto Shelmet (un casco per motociclisti che impedisce alla moto di accendersi se il conducente ha bevuto); e poi Italo Deda, storica figura della Sag Tubi (con quasi cinquant’anni di esperienza, è diventata leader in Europa nella lavorazione di tubazioni in metallo e gomma); Andrea Vezzani (Energica Motor Company spa) che ha sfornato ‘Energica Ego’, la prima moto supersportiva 100 per cento elettrica made in Italy. Il siracusano Enzo Di Bella, a Modena, racconterà i successi dell’Associazione Futuro Solare, con il prototipo Archimede, veicolo elettrico alimentato completamente da energia solare diretta. Le celle contenute nei pannelli solari, che ricoprono la parte superiore del veicolo, convertono l’energia del sole in energia elettrica. Questa, attraverso un sistema hardware, ricarica un pacco batterie che permette l’alimentazione del motore elettrico. E N E R GI C A P RE M I A TA “ C A P ITA N O D ELL’ AN N O 20 16” I N SI E M E A V AL E N TI NO R O SS I Si sono svolte a Modena le consegne dei premi “Capitani dell’Anno 2016”, riconoscimento dedicato al mondo dell’Auto e della Moto organizzata da Editutto con il sostegno di Co n s u ltin ve s t, il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e la collaborazione di ADACI e Air Berlin. Un riconoscimento, Capitani dell’Anno, che premia personaggi, aziende ed imprenditori che hanno avuto idee importanti e hanno saputo trasformarle in solide realtà. Capaci di fronteggiare una concorrenza internazionale agguerrita, in un mercato sfidante come quello dei motori. Anche questa volta la città di Modena è stata la “capitale” di questo premio dedicato al mondo dell’auto e della moto. A ritirare il premio per Energica, il nostro CFO Andrea Vezzani. Arrivederci al 2017!