Dai trattamenti ai sostegni: il progetto di vita nella residenzialità per
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Dai trattamenti ai sostegni: il progetto di vita nella residenzialità per
Dai trattamenti ai sostegni: il progetto di vita nella residenzialità per disabili adulti Opera Don Orione AIRIM Tre focus Il “prodotto”: QOL (qualità di vita) Il “paradigma”: dai trattamenti ai sostegni Il “destinatario”: il disabile adulto 2 Il prodotto: QOL Se non me lo chiedi, so che cos’è, quando me lo chiedi, non lo so più Un rischio… In questa residenza i disabili sono al centro dell’attenzione, si ha come obiettivo la loro qualità di vita attraverso interventi multipli che puntano al loro benessere complessivo…. 4 Definire la qualità di vita Eccellenza o standard ottimali riferiti a parametri come felicità, successo, realizzazione… …della vita: non dei servizi 5 Qualità di Vita e Cura La cura autentica (Heidegger): l’esistenza degli altri, e non qualcosa di cui prendersi cura 6 QOL e persona Il concetto di QOL è qualcosa di più della salute o del “funzionamento” Il rischio di HR-Qol o di FR-QoL Quali sono le cose più importanti nella vostra Vita? 8 QoL (Schalock-Verdugo, 2002) Sistema Sociale Micro Meso Macro Domini di Qualità di Vita Benessere emotivo Relazioni interpersonali Benessere materiale Sviluppo personale Benessere fisico Indicatori cruciali di QoL Autodeterminazione Valutazione Inclusione sociale Diritti Modello euristico Applicazione Misurazione Il paradigma: i trattamenti Obiettivi: salute e funzioni Metodo: i repertori e i pallini professionali Strumento: il PRI o PEI Interventi: le terapie e le -terapie 10 Salute… Esiti Focus Risultato Sistema di riferimento Metodo Clinico Sintomi Riduzione dei sintomi ICD/DSM Cartella clinica Funzioni… Esiti Funzionale Focus Risultato Funzioni Aumentata della vita capacità quotidiana Sistema di riferimento Metodo ICF VMD Il paradigma dei sostegni Il concetto di QOL sposta l’attenzione dagli interventi ai sostegni Le persone disabili hanno bisogno di maggiori sostegni di quanto normalmente richiesto Riorganizzare i servizi intorno alla persona al posto di collocare le persone entro i servizi 13 Qualità di Vita Esiti Focus Risultato Sistema di riferimento Metodo Personale Obiettivi e Qualità di priorità vita personali AAIDD/SIS / QoL Intervista Il disabile adulto QdV F x QdV SIS S Sostegni da erogare Bisogni di sostegno Interventi ICF + 10° AAIDD F Diagnosi Sostegno in atto QdV=f(F+S+?) Il progetto di vita: AAIDD XI Fase 1: Identificare esperienze di vita e obiettivi desiderati Fase 2: Determinare il modello e l’intensità dei bisogni di sostegno Fase 3: Sviluppare il piano individualizzato -Utilizzare i risultati della SIS e le informazioni ottenute attraverso la progettazione centrata sulla persona per dare priorità alle preferenze e indicare i bisogni di sostegno -Identificare le fonti di sostegno di cui una persona ha bisogno e quelle che sono attualmente utlizzate -Stendere un piano individualizzato che specifichi il modello e le tipologie di sostegno di cui una persona ha bisogno per partecipare alla vita di specifici contesti e svolgere le relative attività Fase 4: monitorare i progressi Livello a cui le esperienze di vita e gli obiettivi desiderati si stanno attuando Livello a cui le esperienze di vita e gli obiettivi desiderati si mantengono significativi Valutazione del PEI Livello a cui le il piano individualizzato si è realizzato Progettare la vita adulta Inclusione Autodeterminazione Il dominio “Inclusione” The difference between being “in” the community and being “of” the community Reinders, J. S., The good life for citizens with intellectual disability, Journal of Intellectual Disabilities Research, 46/2002, 1–5. Un’inclusione debole (“in”) Inclusione forte L’identità è un roles-set (Mead) I ruoli aumentano la status Intessono la trama della vita, con i compiti e le responsabilità che comportano Definiscono le aspettative che abbiamo su noi stessi e che altri hanno su di noi I ruoli sociali Essere “attivi” senza ruoli: l’immagine del villaggio turistico 21 Ruoli sociali tipici Vita domestica Ruoli familiari Ruoli lavorativi Esiti di una ricerca (Gardner, CQL, 2005) Me stesso (benessere): 71,0 % Mio mondo (inclusione): 49,6 % Miei sogni (indipendenza): 67,5 % La dimensione dell’inclusione ottiene esiti inferiori anche all’area dell’indipendenza e dell’autodeterminazione Tendenza Gli obiettivi maggiormente conseguiti sono quelli che dipendono direttamente da terapie e trattamenti I servizi hanno meno successo nel facilitare i PO che dipendono da servizi e sostegni che provengono da fonti varie interne alla comunità Beyond the disability bubble The disability bubble is often invisible, but it guides perception about where and how people can live their lives. The disability bubble limits the promise and opportunity of an inclusive society People with intellectual disabilities don’t have bridging social networks to resources and opportunities beyond the disability service bubble J.F.GARDNER, E.A.MATHIS, Inclusion: progress and promise. Beyond disability bubble, The International Journal of Leadership in Public Services, Vol. 5 suppl., 2009, pp. 40-42 Perché la bolla? L’età mentale In passato si riteneva che i disabili avessero una mente simile a quella dei bambini Calibrazione delle attività sulla cosiddetta “età mentale 26 Attività adatte all’età cronologica Esperienze di vita coerenti con l’età, senza tener conto della disabilità Gli atteggiamenti e i comportamenti del disabile sono comunque diversi da quelli del bambino Autodeterminazione (Wehmeier) Self-determined behavior refers to volitional actions that enable one to act as the primary causal agent in one’s life and to maintain or improve one’s quality of life. Progetti e… autodeterminazione Le organizzazioni offrono una gamma di sostegni e poi onorano le scelte degli individui È persino possibile “dire di no” Le organizzazioni progettano i servizi sulla persona Non incasellano dentro il “planning” Le organizzazioni non omettono opportunità perchè hanno deciso che esse “non sono buone” Il tempo libero è autodeterminato Grazie per l’attenzione!