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RIVIERA
CONTROCOPERTINA
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DOMENICA 26 OTTOBRE
3
Miracoli.Da sindaco a ministro
Dopo nove mesi dalla nomina
a ministro,il settimanale
l'Espresso si è chiesto chi l'ha
vista e se qualcuno ha idea di
che fine abbia fatto la
farmacista di Monasterace?
21 FEBBRAIO 2014
nasce l'esecutivo del segretario del Pd Matteo Renzi.
Nicola Gratteri viene trombato. All'ex sindaco di
Monasterace invece è affidata con sorpresa la poltrona
del dicastero per gli Affari regionali.
ERCOLE MACRÌ
L
avata, pelata, e tagliata così sottilmente
fino a farla quasi scomparire. La ministra
Lanzetta e l'Espresso, titolo e sommario:
«Maria Carmela Lanzetta, il ministro fantasma. Ma qualcuno ha idea di che fine
abbia fatto?» (titolo)
«La titolare del dicastero degli Affari
Regionali è un ectoplasma: da mesi non si
sente un suo intervento o una sua dichiarazione.
Qualcuno chiami "Chi l'ha visto"» (sommario).
Personalmente l'avevo salutata da sindaco di
Monasterace nel luglio del 2013 con una cover del nostro
piccolo giornale di provincia dal titolo “Ciao Maria!” e
me la ritrovo su un tir dell'informazione nazionale che
parla di lei come di un fantasma.
Chi l'ha vista? Si è chiesto in settimana Guido Quaranta,
titolare di Banana Republic, rubrica tra le più cliccate
dai “sinistri” vestiti alla moda, alcuni alla Moretti, altri
alla Guevara, entrambi scaduti, entrambi rivoluzionari
fino alla curva.
Ma neppure noi di Riviera Rupublic, con Pasquino
Crupi in pole position, l'avevamo mai vista, e l'avevamo
scritto a caratteri cubitali. Solo alcuni dei nostri lettori
protestanti, obnubilati dalla nascita, hanno contribuito a
elevarla a tale punto, per poi consegnarla immacolata a
Renzi. Ma come è stato possibile - ci siamo chiesti decine di volte - che una che da sindaco ha peggiorato il
tenore di vita, le abitudini, i rapporti personali e familiari, la vita sociale della gente di Monasterace sia diventata ministro?
Ancora non ci credo, la Lanzetta ministro?
Ma la sintesi non lascia scampo, come la storia decanta al
tempo giusto: Renzi ha reso
importante la Lanzetta?
Sono dovuti passare esattamente nove mesi per partorire
il tempo giusto, la sintesi ossigenata: è vero che Renzi ha
reso importante la Lanzetta,
ma l'Espresso ha reso banale
Renzi.
E noi siamo qui a registrare la
seconda volta della farmacista
di Monasterace, che non
lascerà niente e non tramanderà niente. Come tutti gli
ectoplasmi s'invetrierà nell'aria, cambiando gli sfondi per
pochi attimi. E poi volerà via.
Ciao Maria/2.
l’Espresso
Maria Lanzetta,
un ectoplasma
RIVIERA
PRIMO PIANO
“ITALIA CHE LAVORA”
San Luca
non si
costituisce
Parte Civile
I lavori pubblici di San Luca sarebbero
stati “cosa loro”. È quanto ritiene la
Procura distrettuale antimafia di Reggio
Calabria, che dagli esiti dell'indagine dei
carabinieri denominata “Italia che
lavora”,
sostiene
l'esistenza
e
l'operatività di un presunto cartello
criminoso a San Luca che si è
concentrato a impossessarsi negli anni
passati degli appalti pubblici banditi dal
comune, dalla Provincia di Reggio
Calabria e dalla Regione Calabria per
opere da eseguirsi in quel centro
aspromontano per un ammontare
complessivo di 5 milioni e mezzo di euro.
I lavori sottoposti al monitoraggio degli
inquirenti, e ritenuti appannaggio del
“cartello” delle famiglie sanluchesi sono
nove, oltre agli incarichi diretti per lavori
di somma urgenza.
Per i pubblici ministeri della Dda reggina
si sarebbe stretto in accordo collusivo,
sulla base di una logica spartitoria
dettata dagli equilibri mafiosi esistenti
nel territorio di San Luca, che avrebbe
registrato l'interessamento della famiglia
Mammoliti detti “fischiante”, nonché dei
Nirta alias “terribile”, ed ancora di altri
Nirta, in particolare quelli detti
“Zollaro”, nonché i Romeo intesi
“Staccu” ed i Pelle detti “Gambazza”.
Tra gli appalti vi sono i lavori di
collegamento viario tra la via Croce e la
via Cervi e il completamento di tratti
della rete fognante. I lavori nella vallata
della fiumara Bonamico nel comune di
San Luca, nonché gli interventi in
materia del suolo, consolidamento e
recupero del territorio in località Macrì Calvario. Un altro appalto monitorato
ha riguardato i lavori di sistemazione e
riqualificazione della strada provinciale
diga Mente - casello Cano, in località
Polsi, e ancora quello relativo al
completamento della strada di
collegamento che da San Luca arriva al
Santuario di Polsi; i lavori della
licitazione privata di costruzione rete
fognante in località Carosello; la
sistemazione e riqualificazione della
strada “Bivio di Montalto, bivio
Mastrangelo, bivio Vocale, innesto
strada San Luca- Polsi”; i lavori
d'urgenza per il rifacimento della rete
fognante tra corso Alvaro e corso
Matteotti, nel centro di San Luca, ed
infine i lavori di completamento del
mattatoio, dell'ampliamento della sede
municipale e dell'arredo urbano.
Il procedimento penale ha segnato una
sentenza in abbreviato, che ha portato ad
un condanna per complessivi 24 anni di
reclusione per 6 imputati, oltre a due
assoluzioni. L'altro filone, quello
in ordinario, è iniziato a
Locri, davanti al collegio
penale.
In entrambi i filoni il
comune di San Luca,
sottoposto
a
commissariamento
dopo
lo
scioglimento
per
infiltrazioni mafiose,
non si è costituto
parte civile.
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ILARIO
AMMENDOLIA
RISPONDE
A SEBI ROMEO
DOMENICA 26 OTTOBRE
4
“Apprendo da diversi organi di stampa di una presunta bocciatura della candidatura al consiglio regionale del
prof. Ilario Ammendolia - come tutti sanno, prestigioso dirigente del Partito Democratico, impegnato attivamente in importanti battaglie a difesa del Mezzogiorno e dei diritti - da parte della federazione che rappresento.
È utile, a questo punto, precisare che il Partito Democratico avrebbe considerato la candidatura di Ammendolia
un naturale, importante e positivo momento di impegno. In più occasioni ho avuto modo di discutere, personalmente, con Ilario di un suo eventuale coinvolgimento diretto nella ormai prossima competizione elettorale regionale, ma lo stesso ha inteso escludere questa possibilità pur ribadendo la sua massima volontà di impegno per
il partito e per la Calabria.
Sebi Romeo
Sacrificata la democrazia
LA RISPOSTA: Confermo che nel
mese di febbraio sono stato interpellato
dal segretario provinciale del PD, Seby
Romeo, in merito alla disponibilità di
una mia candidatura per le regionali.
Ho ringraziato Seby e, in quella occasione, ho detto che sarei stato disponibile
solo se i democratici della Locride fossero stati messi in condizione di esprimere una candidatura unitaria in modo
da concorrere seriamente alla elezione.
Il candidato avrebbe dovuto essere frutto, di un dibattito serio, leale, autentico,
capace di coinvolgere i circoli del partito, i singoli tesserati e, soprattutto, l'intera società civile che si riconosce nella
storia e nei valori che stanno alla base
della fondazione del PD.
Per me sarebbe stata l'occasione di confrontarmi con l'intero partito e con la
sinistra della Locride su temi quali il
garantismo, la marginalizzazione della
questione meridionale anche all'interno
del PD, la cinica e calcolata criminalizzazione dei calabresi.
Avrei messo in evidenza il “progetto
Locride” e la scissione tra tanti dei
“nostri”eletti e la gente. Certamente
non mi sarei sottoposto alle forche caudine di regole artefatte.
Prendo atto che non c'è stato alcun
dibattito!
Il PD calabrese m'è sembrato avvitato in
confronti personali, sacrificando la voce
dei territori e la democrazia nel partito.
La responsabilità non può essere addebitata a singole persone ma all'intero
partito calabrese che rinuncia così ad
una propria identità e a una propria
anima.
Le candidature, che in questo momento
disconosco, saranno certamente rispettabilissime, ma nascono da percorsi a
me (e non solo a me) sconosciuti.
C'è quindi una questione di metodo, di
stile e di sostanza.
Sono stato impegnato in politica fin da
quando ero ragazzino. I miei ricordi più
belli e più entusiasmanti risalgono ai
momenti in cui non ho occupato alcun
incarico istituzionale. Ritengo assolutamente marginale questa parentesi e
continuerò a spendermi per la mia Terra
con l'impegno di sempre.
Ilario Ammendolia
Vestito replica al consigliere Mesiti:
«fare bene non è un pregio?»
DESIDERIAMO
RINGRAZIARE IL
SETTIMANALE
RIVIERA E
RISPONDERE
PACATAMENTE,
SENZA POLEMICA,
COSÌ COME
ABBIAMO
CONDOTTO LA
CAMPAGNA
ELETTORALE E COSÌ
COME STIAMO
PORTANDO AVANTI
LA NOSTRA AZIONE
POLITICOAMMINISTRATIVA
PER MARINA DI
GIOIOSA IONICA.
D
esideriamo ringraziare il settimanale Riviera che ci consente di
replicare, argomentando meglio,
ad alcune osservazioni fatte dal
Consigliere di minoranza, Pasquale
Mesiti, in occasione dell'ultimo Consiglio
Comunale e ribadite su quel giornale, in
merito ai rapporti della maggioranza consiliare con l'opposizione. Lo facciamo
pacatamente, senza polemica, così come
abbiamo condotto la campagna elettorale
e così come stiamo portando avanti la
nostra azione politico-amministrativa per
Marina di Gioiosa Ionica. Riteniamo che
i fatti e le circostanze smentiscano, apertamente, quanto sostenuto dal cons. Mesiti.
Anzitutto i dati. Da quando ci siamo insediati, 22 novembre 2013, in moltissimi casi
il Cons. Mesiti si è astenuto nelle votazioni consiliari, a volte ha votato conformemente alla maggioranza e sono sporadici i
voti contrari espressi. Evidentemente,
quindi, i provvedimenti portati in consiglio dalla Giunta non erano così impresentabili. Ma non è tutto. Appena costituitasi la Commissione consiliare per la riforma dello Statuto Comunale e del
Regolamento del Consiglio, la maggioranza, attraverso i consiglieri Napoli e
Zavaglia, ha offerto la presidenza alla capo gruppo di
opposizione, Maria
Teresa Badolisani, la
quale ha garbatamente declinato. In
Commissione
Elettorale, poi, dove
l'opposizione era
rappresentata dal
consigliere
Sergio
Lombardo, tutte le
decisioni sono
state semp r e
assunte all'unanimità e nella stesura del
Codice di Autoregolamentazione per la
nomina degli scrutatori sono stati praticamente tutti accolti i suggerimenti dati dall'opposizione, tant'è che anche questo
provvedimento è stato approvato senza
alcun dissenso. Sulla possibilità di dialogo
in Consiglio, poi, tutto si può sostenere
tranne che le opposizioni non abbiano
spazio. Il Sindaco e la Giunta hanno sempre risposto puntualmente e e con serie
motivazioni alle varie interrogazioni ed
interpellanze proposte dalla minoranza.
Un organo di informazione locale, assolutamente imparziale, ha dato atto pubblicamente di ciò. Anche su questo tema,
però, un pizzico di incoerenza da parte di
Mesiti. In una seduta del Consiglio
Comunale la maggioranza è stata da lui
stesso redarguita perché avrebbe portato
troppi argomenti da discutere ed è stato
sostenuto che il Consiglio non può durare
eccessivamente. Ora, invece, ci viene
detto che le riunioni consigliari possono
durare fino a notte fonda. Delle due, l'una.
Ricordiamo ai nostri cittadini che è stato il
Sindaco, qualche settimane dopo le elezioni, a sollecitare il Movimento 5 Stelle,
di cui Mesiti è esponente di spicco, ad
organizzare a Marina di Gioiosa Ionica un
incontro con tutta la deputazione calabrese. Un appuntamento bello e partecipato, al quale era presente tutta la maggioranza e buona parte di Libertà è
Partecipazione.
Sulla disponibilità ad interloquire
con i cittadini, infine, siamo all'assurdo. Abbiamo instaurato un metodo di
partecipazione vera dei cittadini, non
quello della lamentela finalizzata a
fare un po' di assistenzialismo propagandistico. In dieci mesi abbiamo tenuto una decina di
assemblee pubbliche e
tanti suggerimenti emersi
in quelle occasioni sono diventati atti di
governo della cosa pubblica. Sui grandi
temi ci siamo confrontati sempre con la
cittadinanza e con i consiglieri di opposizione. Il Sindaco, il Vicesindaco, gli
Assessori e i Consiglieri di maggioranza
interloquiscono quotidianamente con
tutti i cittadini che desiderano incontrarli.
Siamo una squadra, che lavora coesa e
unita. Ci confrontiamo, giornalmente, con
decine di persone, raccogliendo suggerimenti, critiche, apprezzamenti e cercando
di affrontare e risolvere i problemi che ci
vengono posti.
I fatti parlano più di mille parole. E' talmente radicata l'idea della condivisione e
della corresponsabilità che Libertà è
Partecipazione, recentemente, ha costituito dei gruppi di lavoro, ai quali può partecipare qualsiasi cittadino, che affiancano i
componenti della Giunta nell'attività
amministrativa, con idee, proposte ed elaborazione di progetti. Credevamo che
voler fare e fare bene fosse un pregio,
apprendiamo, invece, che rappresenta un
difetto. Continueremo a coltivarlo.
Domenico Vestito
VERSO LE ELEZIONI REGIONALE
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ILARIO AMMENDOLIA
Non dobbiamo aver paura delle idee
perché anche l’idea più piccola può
cambiare il mondo.
Votare o non votare?
Molti si pongono questa domanda
per la prima volta nella loro vita.
Che senso ha votare quando le elezioni non delineano una seria alternativa?
Che senso ha dare forza a chi trasformerà il nostro voto
in privilegi di casta?
Che senso ha votare un nome senza una storia, senza
entusiasmo, senza passione, senza progetto?
Quel è l’alternativa?
Astenersi dal voto come protesta estrema?
C’è in agguato il rischio di qualunquismo!
C’è il pericolo di mettere in discussione quel poco che
resta della “sovranità popolare”!
Personalmente mi indigno quando penso di aver votato,
alle ultime elezioni politiche, una lista capeggiata dall’onorevole Rosy Bindi. Ricordo bene i suoi impegni messi
per iscritto, le sue promesse salvo poi di non farsi mai più
vedere nella Locride. Probabilmente è in montagna a
combattere la ‘ndrangheta.
Non è andata meglio al centrodestra che ha eletto in
A un mese dal voto
cerchiamo di conoscere
i programmi dei
candidati a governatore
della Calabria
Da molti anni manca un progetto Calabria.
Che vede nel futuro di questa sciagurata Regione?
La sciagura in Calabria è il vittimismo ed il senso di impotenza che
ci pervade. In realtà, dove non
c’è nulla si può fare tutto. Tocca
a noi ed alla nostra immaginazione inventare una Calabria
diversa. Ma prima occorre
imparare a guardarsi dentro
per capire i propri talenti e le
proprie
passioni.
Successivamente occorre
guardarsi attorno per capire
ed assecondare la vocazione
del territorio. In questi anni ho
incontrato molti calabresi che
hanno già intrapreso questo percorso di sfida ai luoghi comuni che vedono i calabresi assistenzialisti ed incapaci di una vera
cultura d’impresa. Seguendo questi esempi la Calabria ha un
futuro, anzi è il futuro per il resto d’Italia. Solo da noi si può ricominciare a tessere un rapporto virtuoso tra uomo e ambiente, una
trama di relazioni sociali vitali e produttive.
Come affronterà il problema della disoccupazione in Calabria?
La politica non deve creare lavoro surrettizio con promesse facili e facili abbagli.
Per prima cosa occorre garantire la dignità del cittadino con un reddito di cittadinanza che
si associato ad un percorso di crescita formativa della persona o con un patto tra il cittadino
e l’istituzione per l’espletamento di attività meritevoli. Il tutto legato alle condizioni reddituali della persona: la dignità non sta nel lavoro ma nel reddito! Occorre, inoltre, stimolare l’inventiva e la creatività dei nostri giovani che devono vedere nel territorio un valore e da questo valore saperne anche ricavare un reddito. Produciamo lavoro, non produciamo rifiuti:
attraverso la raccolta differenziata porta a porta e l’affidamento in house del servizio ai comuni, potremo creare migliaia di posti di lavoro e salvaguardare salute, ambiente e le tasche dei
cittadini. Fare la differenziata non costa!
La Locride è un territorio in forte ritardo di sviluppo, quali potrebbero essere i progetti per
una sua crescita futura?
Ciò che ho scritto sopra vale anche (forse a maggior ragione) per la Locride. Quanto più non
si è subito il fascino dell’industrializzazione, tanto più si ha la possibilità di riattivare una relazione con il territorio che porti benessere e valore economico.
Una battuta sui suoi avversari?
Auguro loro ogni fortuna possibile
CONO CANTELMI
(Cinque stelle):
«Bisogna capire talenti,
passione e assecondare le vocazioni
del territorio»
Da molti anni manca un progetto Calabria. Che vede nel futuro
di questa sciagurata Regione?
Il progetto Calabria deve puntare
alla valorizzazione di tutte le risorse che fanno della nostra regione
una terra unica: basti pensare che
il Censis ha individuato tra le
regioni d’Europa proprio nella
nostra terra il più importante patrimonio culturale, ma anche il più
sconosciuto, agli stessi calabresi.
Quando ripeto in continuazione
“Calabria, diventa ciò che sei”
penso a questo e ad altro in un
processo “in divenire”, un processo evolutivo che può partire dai
calabresi che devono tutti quanti
mettersi in discussione e trasformarsi; la politica deve semplicemente indicare la strada e favorire
questa evoluzione.
Come affronterà il problema della disoccupazione in Calabria?
Con ogni strumento a disposizione, partendo proprio dai fondi
europei che dovranno produrre prima d’ogni cosa occupazione e
non più cattedrali nel deserto o sogni irrealizzabili. La nostra regione deve essere “normale”, una vera rivoluzione culturale che metta
al lavoro gli amministratori, ma dietro le quinte, lasciando che a
prevalere sia il merito e non le anticamere della politica. È ora di
mettere una volta per tutte la parola fine ad un’era in cui un giovane preparato non ha l’opportunità di superare un concorso, trovare un lavoro o superare qualsiasi tipo d’ostacolo senza prima doversi rivolgere al politico di turno.
La Locride è un territorio in forte ritardo di sviluppo, quali
potrebbero essere i progetti per una sua crescita futura?
È un’area meravigliosa che ha tutte le carte in regola per vincere
ogni possibile sfida, perché possiede risorse straordinarie proprio
come patrimonio culturale, tradizioni, storia. Sono stati predisposti
piani di sviluppo che dovranno essere analizzati e se necessario
valorizzati, ma è importante che il rilancio delle attività produttive,
dell’agricoltura, del turismo e dell’artigianato locale sia accompagnato da una visione d’insieme che non isoli la Locride dal resto
della regione: una terra, quando cresce, cresce tutta insieme. È
importante che l’intero territorio regionale sia messo in rete, che le
differenze diventino risorse e non diversità, che ogni specificità locale sia parte del progetto globale di crescita di una terra che dal
Pollino fino alla punta dello Stretto deve imparare a comprendere
la forza dello stare insieme.
Una battuta sui suoi avversari?
Essendo l’unica donna in campo, ed anche
la prima della storia calabrese ad essere
candidata alla presidenza della
Regione, sono certa che si comporteranno da cavalieri. Mi
auguro che siano animati
dalla mia stessa volontà di
voltare pagina e che abbiano le energie per riuscire a
vincere una sfida difficile, ma anche irripetibile.
È una delle ultime
occasioni per un cambiamento reale e occorre stare lontani dalla
logore vecchie logiche di
una politica fallimentare
e dalle spinte radicali che
potrebbero demolire anziché ricostruire. Sarà una
corsa che si vince facendo
leva sulle proprie gambe e non
trainando un cocchio da guerra
o da giostra.
WANDA FERRO
(Forza Italia):
«I calabresi devono
mettersi
in discussione
e trasformarsi»
(P
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“
Nel centrodestra
c’è in corso la notte
dei lunghi coltelli.
Nella“sinistra”la
guerra sotterranea
sui nomi è stata
inversamente
proporzionale al
vuoto di contenuti.
Calabria Scilipoti.
S C I L I P O TI, pensate voi dove siamo andati a finire.
Siamo un popolo umiliato a cui si vuol far bere l’intruglio più osceno.
Adesso si voterà alle regionali.
Nel centrodestra c’è in corso la notte dei lunghi
coltelli.
Nella “sinistra” la guerra sotterranea sui
nomi è stata inversamente proporzionale al vuoto di contenuti.
Nel 2005 erano visibili ad occhio
nudo gli accampamenti di turbe
di parassiti che si erano insediati nel centro sinistra alla vigilia
delle elezioni.
Nel 2010 le stesse tende
erano accampate a destra.
Navi corsare fiutano il
vento e si spostano veloci
da una parte all’altra..
Intanto, la Locride è allo
sbando.
Ho detto e ripeto che
questa terra non ha mai
avuto una vera classe
dirigente. Un’impresa
7
quasi impossibile perché chi comanda in Italia e in
Calabria ha bisogno di subalternità politica e culturale.
Nella Locride, le classi dominanti hanno reso e rendono
difficilissima la vita a chi è un uomo libero.
Partendo da queste considerazioni dobbiamo quantomeno evitare che le elezioni vengano trasformate in un
mercato rionale oppure che vengano ipotecate dall’impostura.
Sicuramente, fra i nomi che circolano come candidati alle regionali nella Locride, ( e fuori,) ci
sono tante ottime persone.. Ma ciò non
basta!
La Locride è senza un progetto, senza
democrazia, senza libertà.
Ci vuole un colpo di reni. Una capacità di drizzare la schiena ed alzare
la testa.
Noi vogliamo votare! Ma pretendiamo che ci siano impegni precisi: i partiti non hanno il diritto
di chiederci di più.
Impegni concreti, credibili, seri.
Li chiediamo per la Calabria.
Li chiediamo per la Locride.
Non promesse ma la capacità
di delineare i tratti essenziali di
un futuro governo che garantisca tutti i territori e tutti i cittadini in uguali misura. Il popolo
chiamato ad essere custode e sentinella degli impegni presi e siglati
col voto.
Un progetto per la Calabria. Un progetto per la Locride!
Senza di ciò la campagna elettorale si
trasformerà in un indegna gazzarra e noi
non vorremmo essere complici.
Diventiamo protagonisti e non rassegnati
oggetti delle insane voglie altrui.
Pronti a votare. Pronti a lottare.
Questa terra non ha mai
avuto una vera classe
dirigente. Un’impresa quasi
impossibile perché chi comanda in
Italia e in Calabria ha bisogno di
subalternità politica e culturale.
Nella Locride, le classi dominanti
hanno reso e rendono
difficilissima la vita a chi è
un uomo libero.
dilemma !
MARIO OLIVERIO
Partito Democratico):
?
DOMENICA 26 OTTOBRE
Mario
Oliviero del
centrosinistra e
dal profilo vecchio
stampo, non ci ha
risposto: troppo impegnato nell'assestamento dei soliti noti all'interno delle
sue liste.
Da molti anni manca un progetto
Calabria. Che vede nel futuro di
questa sciagurata Regione?
Noi abbiamo un nostro Progetto
Politico. Le forze politiche esistenti
non ne hanno. Si ricerca il potere
per il potere, non per affrontare e
risolvere i problemi della regione.
Chiaravalloti, Loiero, Scopelliti
hanno responsabilità rilevanti,
insieme alle proprie corti di assessori; 3 fasi di programmazione settennale di fondi comunitari si sono
rivelate disastrose; a differenza di
regioni come Puglia, Basilicata,
Sardegna che sono uscite dalla lista
delle regioni in ritardo di sviluppo,
la nostra addirittura ha subito un
regresso. Dato che le forze politiche purtroppo continuano con le vecchie logiche, mutano le denominazioni dei partiti, ma continuano a rimanere in scena i soliti personaggi, molti dei quali con problemi giudiziari per cattiva condotta, il mio
timore è che la Calabria precipiti nel baratro. Basta vedere i trend crescenti di disoccupazione e di emigrazione cui hanno costretto i nostri
giovani, lo stato dell’economia regionale e dei servizi pubblici, lo stato
dei trasporti e dell’ambiente, la perdita irresponsabile di centinaia di
milioni di euro di fondi comunitari, per rendersi conto che siamo già
nel disastro.
Come affronterà il problema della disoccupazione in Calabria?
Il nostro Progetto Politico si fonda su idee innovative e sulla concretezza. Una scelta di fondo è di puntare su opere distribuite sul territorio
piuttosto che sulle grandi opere inutili che assorbono risorse consistenti e richiedono tempi lunghi. Noi dobbiamo attivare subito meccanismi
virtuosi, partendo dalle esigenze reali del territorio e non dalle esigenze delle lobby del cemento, della finanza o della ‘ndrangheta. Vogliamo
ripartire dall’ambiente e dai servizi, con un mix equilibrato di interventi. Vogliamo salvaguardare e incoraggiare le imprese sane che in questo momento rischiano di fallire o non ce la fanno perchè lasciate sole.
Mettere in sicurezza le persone, l’ambiente, le infrastrutture, i centri
abitati, già produrrebbe molta occupazione diretta e indotta. Pensiamo
al dissesto idro-geologico, al patrimonio archeologico e paesaggistico,
alle acque inquinate, allo stato di abbandono delle nostre aree interne
e dei numerosi centri che si vanno spopolando, alle aree urbane carenti in ogni settore. Interventi decisamente orientati alla salvaguardia, al
recupero e alla valorizzazione delle nostre risorse ambientali e culturali potranno rendere effettivo il potenziale latente del nostro territorio;
ma bisogna puntare anche ad un’agricoltura moderna, a nuove attività
come il commercio equo-solidale, l’industria non inquinante, il turismo
balneare e montano, coltivando le buone pratiche già sperimentate con
successo in altre regioni e in alcune zone della
Calabria, e intrecciando le attività in modo
intelligente; ad esempio saldando agricoltura, turismo, industria agro-alimentare, formazione e ricerca
scientifica attraverso progetti
coordinati. Ed occorre una
forte azione sul settore dei
servizi, che vogliamo ripubblicizzare in modo da evitare le gestioni clientelari e
deleterie di questi anni, un
comparto che può generare opportunità occupazionali a catena. Ad
esempio nel campo dei
trasporti e della logistica
(ferrovie, Gioia Tauro, trasporto aereo, sistema viario, logistica distributiva),
della ricerca e dell’innovazione tecnologica, dell’assistenza
qualificata alle persone più
deboli, della prevenzione dei disastri ambientali (piano rifiuti zero,
prevenzione sismica, acqua pulita e
DOMENICO GATTUSO
(Tsipras):
«Per la Locride
serve un lavoro corale
straordinario»
pubblica, suoli bonificati), della formazione di alto livello in rapporto
alla domanda reale delle aziende. Ma occorre rimuovere ostacoli che
in passato hanno ingessato l’iniziativa privata e pubblica: snellire drasticamente la burocrazia, selezionare una nuova classe dirigente nel comparto dell’amministrazione secondo criteri limpidi e concorsi pubblici,
favorire e sostenere processi di crescita di un nuovo sistema bancario
fondato su princìpi etici che dia impulso a chi lavora onestamente, attivare redditi di sostegno e di accompagnamento per i giovani, in modo
da facilitarne l’inserimento lavorativo, per le donne, per i bambini, per
gli anziani, per i più poveri, attivare misure di accompagnamento e
sostegno tecnico per i comuni che troppo spesso non sono attrezzati
rispetto alle opportunità di finanziamento che si presentano loro.
Occorre anche attivare regole preventive di legalità al fine di prevenire
il fenomeno impressionante dei comuni commissariati; è noto a tutti
che le gestioni commissariali rappresentano fasi critiche per le comunità locali. Occorre incoraggiare i calabresi e ristabilire un clima di fiducia e speranza lavorando con loro e attivando forme concrete di democrazia partecipata e di coinvolgimento attivo. La nuova programmazione 2014-20 può rappresentare una nuova chance; si parla di circa 10
Miliardi di Euro di finanziamenti; noi vorremmo non lasciare questa
opportunità nelle mani di chi ha già dimostrato di non saper governare. Occorre una svolta netta.
3)
La Locride è un territorio in forte ritardo di sviluppo, quali
potrebbero essere i progetti per una sua crescita futura?
Per recuperare il ritardo di sviluppo della Locride occorre agire con
progetti territorialmente integrati. Non si tratta di mettere in competizione i territori, secondo la concezione neo-liberista di stampo renzoberlusconiano, ma di attivare meccanismi virtuosi nel campo dell’economia, dei servizi e del sociale, misurati in rapporto alle condizioni
locali. Fermo restando alcuni concetti già espressi prima, validi per l’intera regione, per la Locride noi pensiamo si debba puntare sulla piena
valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale. Tra i
progetti da attivare pensiamo a: messa in sicurezza del territorio per
prevenire gli effetti nefasti di calamità naturali; un progetto prioritario
per la formazione e l’assistenza degli amministratori locali per attivare
forme virtuose di governo locale; un progetto che renda le donne calabresi protagoniste attive del cambiamento; un progetto per promuovere attività agricole, forestali e di trasformazione integrate; un progetto
per il recupero produttivo e sociale delle aree interne e per la valorizzazione del paesaggio naturale; un progetto per la mobilità che renda
agevoli le comunicazioni interne e verso l’esterno (dotazione di infrastrutture e servizi coordinati, maglia viaria gerarchizzata e funzionale,
trasporti pubblici su standard europei); un progetto per la salvaguardia
e la riqualificazione delle coste e la pulizia del mare con impianti di
depurazione efficienti; un progetto Cultura e Turismo capace di rendere attrattiva la nostra regione tutto l’anno per visitatori provenienti
da tutto il mondo; un progetto mirato alla piena occupazione dei giovani attraverso redditi di scopo, ovvero redditi indirizzati all’inserimento produttivo a termine e non all’assistenzialismo; un progetto per l’accoglienza, l’inserimento sociale e la cura delle persone più deboli, delle
persone con disabilità, dei profughi fuggiti da carestie e guerre, assicurando continuità alle buone pratiche già in essere; un progetto di sviluppo della ricerca e dell’alta formazione, che valorizzi iniziative locali
di eccellenza; un progetto per un sistema sanitario integrato e funzionale che superi le logiche del passato, tolga la gestione ai partiti, punti
a dare servizi di qualità ai pazienti e alle persone sofferenti che oggi
sono costrette a emigrare anche per curarsi. Si tratta di progetti fattibili in tempi relativamente contenuti, che potranno trovare attuazione
concreta a patto di rimuovere alcuni degli ostacoli di cui si è già detto.
E si tratta di coinvolgere e rendere protagonisti tutte le competenze
presenti sul territorio, in uno sforzo corale straordinario.
Una battuta sui suoi avversari?
Noi siamo convinti che la politica non debba essere un mestiere, ma
un’attività di servizio a termine, svolta con competenza e passione. In
Europa è quasi ovunque così. I candidati Oliverio e Ferro fanno parte
della vecchia nomenclatura, sono presenti sulla scena da troppo tempo,
senza grandi meriti. Brave persone, ma contornate da personaggi politici di modesto profilo, e purtroppo assoggettate alle beghe di partiti
che hanno prodotto il disastro in Calabria negli ultimi 20 anni. Sul candidato del partito M5S non so quasi nulla. So che egli stato selezionato attraverso una votazione di poche persone via web; è una pratica che
non ci appartiene e non ci convince; forse è più difficile, ma la pratica
della vera democrazia si basa il confronto diretto, la partecipazione
popolare e la libera espressione delle persone.
RIVIERA
PRIMO PIANO
www.rivieraweb.it
DOMENICA 26 OTTOBRE
8
Quindici domande ai
commissari sidernesi
ANTONIO TASSONE
“
La situazione non è facile ma il nostro impegno
per cercare di normalizzarla non mancherà e riteniamo di
aver già fatto un buon lavoro”. Così
dichiararono qualche mese fa in
conferenza stampa, i componenti
della triade commissariale di
Siderno, Francesco Tarricone, (presidente), Eugenio Pitaro e Maria
Cacciola (componenti) i quali posero l'accento sulla necessità di sensibilizzare i cittadini alla puntualità nel
versamento dei tributi comunali per
evitare intoppi nei pagamenti (anche
dei dipendenti) e fare funzionare
così meglio i servizi. Ma i problemi
che allo stato attuale si registrano a
Siderno sono tanti e non può bastare
la precaria situazione economica
dell'Ente a giustificare la mancata
adozione di alcune scelte importanti
per il futuro della nostra città . Il
responsabile dell'area finanziaria
Giuseppe Canino continua sempre a
dire che al Comune si registrano
debiti per milioni di euro”, un terzo
dei quali, a quanto pare, sarebbero
già stati pagati ma per lo stesso è
ancora necessario razionalizzare al
massimo le spese, riducendo soprattutto gli sprechi. In questa situazione, vediamo di porre alcune domande ai commissari, raccolte dal sottoscritto, tra cittadini che non conoscono bene la situazione attuale e
che pertanto vorrebbero ricevere
delle precise risposte.
Ecco le domande:
1) Dopo le devastanti mareggiate
che hanno colpito il Lungomare di
Siderno, i lavori di ripristino di un
tratto, finanziato dalla Provincia di
Reggio Calabria e dalla Protezione
Civile regionale, sono sostanzialmente fermi da mesi. I lavoratori
interessati lamentano il mancato
pagamento ed anche i servizi igienici
sono stati rimossi.
Considerata l'eccezionalità dell'evento e dei danni causati al posto più
bello della nostra città, si sperava
nella celerità dei medesimi lavori,
ma, almeno sino ad oggi, si è perso
inutilmente tempo e siamo sempre
più convinti che alla prima mareggiata i “gabbioni” cederanno alla
forza delle onde con ulteriore spreco
di risorse pubbliche. A quel punto
sarebbe semplice individuare precise
responsabilità. Ci potrebbero dire i
commissari a che punto è la situazione ?
2) E' convinta la triade che serva
urgentemente un riassetto organizzativo del personale comunale che
presenta attualmente gravi carenze
riguardo alle figure professionali tecniche, ed è effettivamente convinta
che, di questi tempi, ci sia davvero
bisogno di affidare ad una società
esterna l'attività di controllo tributaria che, vogliano ricordarlo si dice
che costerà ai sidernesi circa un
milione e mezzo di euro in cinque
anni ? Non si potevano utilizzare i
dipendenti “precari”, magari stabilizzandoli?
3) Arriveranno i soldi per pagare i
dipendenti di Siderno Ambiente (
societa' che gestisce il funzionamento del depuratore
) sofferenti per il
mancato pagamento dei loro
stipendi ed a che
punto sono le
procedure per
garantire la futura
situazione gestionale?
4) Ci possono
spiegare i commissari perché
hanno deliberato
di cedere le quote
di partecipazione
del Comune nelle
società partecipate: Locride
Ambiente,
Asmenet Calabria
SCT, Promedia
SCARL e
Locride Sviluppo senza giustificare
questa scelta con la motivazione di
atto necessario per diminuire la
grave situazione finanziaria
dell'Ente. Tutto ciò, in particolare,
dopo che nei giorni scorsi, il presidente del consorzio Locride
Ambiente, Vincenzo Loiero, in una
nota stampa, ha rimarcato che si
tratta di una scelta ingiustificata in
“
NELLE FOTO
Sopra: l’impanto di separazione dei
rifiuti in contrada San Leo
Al centro: I commissari Pitaro,
Tarricone e Cacciola
Sotto: il lungomare distrutto lo
scorso inverno dal mareggiate
raccolta differenziata. Come può
allora, si domanda Loiero (ed anche
noi) una commissione prefettizia
adottare atti che non tengono conto
dei vincoli imposti
dal piano regionale
rifiuti ?
5) Cosa pensa la
triade commissariale circa la possibilità di mettere in
vendita la piscina
comunale ed il teatro comunale di cui
si registrano scarsi
proventi e per i
quali, ricordiamo, il
Comune paga consistenti mutui ed a
che punto è la
costruzione di quel
famoso palazzetto
dello sport che
Siderno invoca da
decenni?
6) L'eccessiva esposizione debitoria
del comune derivante dal contenzioso, collegato in relazione alle richieste di risarcimento dei danni ,
dovrebbe indurre i commissari, nel
più breve tempo possibile, a ripristinare le condizioni di viabilità in tutte
le strade cittadine attraverso una
necessaria bitumazione delle stesse.
Cosa hanno intenzione di fare?
d'acqua nonché di tombini e cunette, in tempi utili , anche al fine di
prevenire eventuali allagamenti o
situazioni di dissesto idrogeologico
come purtroppo è avvenuto recentemente in altre parti d'Italia ?
9) Come intendono risolvere la problematica dell'impianto di smaltimento di rifiuti di Contrada San
Leo, dopo le forti proteste dei cittadini per i miasmi che hanno infestato per molto tempo la città di
Siderno ed a che punto stanno i promessi lavori per la messa in sicurezza dell'impianto finalizzati alla totale
eliminazione dei miasmi. I commissari sono convinti che i cittadini di
Siderno saranno sempre disponibili
a tollerare?
10) La stazione ferroviaria cittadina
e alcune vie limitrofe sono ormai
divenute punto di riferimento per
prostitute e gente poco raccomandabile. Dopo un periodo di tregua,
negli ultimi tempi, la situazione si è
tornata ad aggravarsi per la continua
presenza di giovani prostitute, solitamente di colore. Un vero degrado!
Possiamo chiedere ai commissari se
e in che modo intenderanno agire?
11) La Diga sul torrente Lordo, oggi
svuotata d'acqua, a parte i terribili
effetti visivi , con la visione obbligata
di una vasta distesa di fango, ha
creato gravissimi disagi e danni agli
agricoltori ed ai piccoli proprietari
terrieri che utilizzavano l"acqua.
Cosa si farà per cercare di risolvere
questa delicata problematica?
12) Si è parlato di un possibile
accordo tra la Commissione straordinaria e la Provincia di Reggio
Calabria sulla possibile destinazione
a Biblioteca comunale della sede
dell''ex Istituto tecnico per
Geometri. Servono però urgenti
lavori di ripristino del prospetto, dei
servizi igienici, delle aule e gli stessi
infissi. La Commissione intenderà
sollecitare gli incontri con la
Provincia per la definizione di questa problematica?
quanto "da oltre 13 anni Locride
Ambiente spa dà da vivere a decine
di famiglie della locride. Il Comune
di Siderno, in base a quanto sostiene
Loiero, non ha speso un centesimo
per avere le azioni, che sono state
finanziate integralmente dall'ufficio
del commissario per l'emergenza
ambientale con fondi europei. Lo
statuto della società, inoltre, pubblicato nel 2000 dall'Ufficio del
Commissario per l'emergenza
ambientale, obbliga i comuni a parteciparvi fino al 2030, data della scadenza. Il Piano Regionale dei rifiuti
del 2007, riconosce, infine, il ruolo
centrale delle società miste nella
gestione - in privativa - dei servizi di
13) Perché in una struttura importante qual è l'ex ospedale di Siderno,
oggi ricco anche di numerose aree
mediche, non esiste un servizio di
pronto intervento ? I Commissari si
attiveranno per richiedere un preciso impegno in tal senso alla nuova
compagine governativa regionale?
7) C'è la farà la commissione ad elaborare il Piano strutturale comunale,
come da decreto emanato dal
Consiglio dei Ministri pubblicato
sulla GU n 206 del 05 settembre
2014, entro la data del 31 gennaio
2015? E gli stessi riusciranno nei
tempi ad esaminare il necessario
Piano Spiaggia quale strumento finalizzato a garantire la migliore funzionalità e produttività delle attività
presenti sul lungomare?
8) Hanno intenzione i commissari di
comandare il personale comunale a
provvedere alla pulitura dei torrenti
e corsi
14) Più volte si era detto che i locali
dell'ex sezione staccata del Tribunale
di Siderno, di proprietà comunale,
avrebbero ospitato la nuova
Caserma dei Carabinieri. Ci potete
dire se la procedura di assegnazione
dei locali sta viaggiando regolarmente?
15) Il concorso riservato agli avvocati del comune è stato, dopo mille
polemiche, annullato ed è stato bandito il nuovo.
Cosa è accaduto?
Rimaniamo in attesa di risposta.
RIVIERA
TERRITORIO
Il comune di Locri approva
il“Piano della Performance”
È di venerdì 17 ottobre la notizia che il
comune di Locri ha deciso di approvare il
“Piano della Performance” per il triennio
2014-2016.
Per capire esattamente che cosa questa frase
voglia dire, dobbiamo tornare al 27 ottobre
del 2009 e all'approvazione del decreto legislativo n° 150 meglio noto come “Riforma
Brunetta” o “Decreto Brunetta”. Nel periodo in questione, l'allora Ministro per la
Pubblica
Amministrazione
Renato
Brunetta, preoccupato per le prospettive
poco rosee alle quali andava incontro il
nostro Paese appena entrato nella crisi,
aveva iniziato una lotta senza quartiere nei
confronti della bassa produttività e dell'assenteismo lavorativo, sfociata già nel 2008
nella promulgazione del decreto 112, ribattezzato in breve tempo “Decreto anti-fannulloni”. Il complicato iter del DDL in questione avrebbe obbligato le istituzioni a ridiscuterne le peculiarità, fino a quando, nel
marzo del 2009, non venne approvata la
legge, attuata definitivamente nell'ottobre
dello stesso anno. Una volta pubblicato, in
Gazzetta si sarebbe letto che “il decreto prevede l'attivazione di un ciclo generale di
gestione della performance, per consentire
alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un ottica di miglioramento della prestazione e dei servizi resi e
realizza il passaggio dalla cultura di mezzi a
quella di risultati con l'obiettivo di produrre
un tangibile miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche”.
Nel sito del comune di Locri si legge che l'attuazione del piano era già prevista dal febbraio scorso e la calda estate del sindaco
Calabrese, trascorsa nella promozione con
ogni mezzo della sua lotta all'assenteismo
diffuso presso gli impiegati del comune, non
poteva che sfociare nell'approvazione di un
provvedimento tanto importante. La Giunta
Comunale ha ritenuto necessario dotarsi di
questo strumento con l'obiettivo di migliorare la comunicazione tra le diverse strutture
organizzative, rendere più efficaci i meccani-
IN BREVE
smi di comunicazione sia interna che esterna
e favorire la trasparenza e la tracciabilità dell'azione amministrativa. Questi elementi
verranno tutti valutati da un organismo
esterno, l'OIV (Organismo Indipendente di
Valutazione, anch'esso istituito a seguito dell'approvazione del decreto 150), sulla base
dei dati resi disponibili dal sistema di misurazione istituzionale.
Una volta pienamente avviato, il piano
seguirà contestualmente le predisposizioni
della “relazione previsionale programmatica”. Quest'ultimo è un documento giuridico
annualmente elaborato dal Governo e pre-
definizione di azioni, tempi e responsabilità
utili al raggiungimento dell'obiettivo strategico e copre un lasso di tempo molto più
limitato (che può essere di un anno come di
sei mesi).
In un piccolo centro come Locri, l'approvazione di questa normativa, già sperimentata
con buoni risultati in agglomerati urbani più
estesi, garantirà senza ombra di dubbio un'azione maggiormente efficiente e mirata da
parte della giunta, che possederà finalmente
una falsariga da seguire per poter soddisfare
le necessità dei suoi cittadini.
Abbiamo provato con insistenza a contattare il sindaco Giovanni Calabrese per potergli chiedere un ulteriore approfondimento e
avere un'idea più precisa di quali siano i
punti che la giunta ha deciso di sviluppare
con maggiore urgenza ma, purtroppo, la
gestione della politica comunale, congiuntamente al suo impegno nella campagna per le
elezioni regionali, gli hanno impedito di
rispondere alle nostre domande. Oltre a
confidare, dunque, che questa svolta si concretizzerà in un maggiore benessere dello
stile di vita di tutti i locresi, prima ancora che
di quello dei suoi amministratori, rinnoviamo al primo cittadino l'invito di dedicare un
po' di tempo alle domande che sono state
lasciate sulla sua casella di posta elettronica,
le cui risposte troveranno sempre spazio
sulle pagine del nostro giornale.
Jacopo Giuca
Il ponte di Catalisano: ringhiere rotte al posto di guard rail
Passafaro candidato
con Wanda Ferro A
KATIA CANDIDO
Si dà con orgoglio notizia che, Alfonso Passafaro sarà
candidato alle elezioni Regionali del 23 Novembre P.V. alla
carica di Consigliere Regionale per la coalizione di
CENTRO DESTRA nella lista del Presidente WANDA
FERRO. Tanta è la soddisfazione e la gioia del gruppo di
cui è espressione Passafaro, per la fiducia dimostratagli da
chi ha composto la lista e da chi ha sostenuto fortemente la
sua candidatura. A far maturare la decisione di candidare
Alfonso Passafaro, di sicuro avranno pesato le sue ormai
riconosciute doti di buon amministratore, le qualità umane,
la coerenza politica, l'altruismo e la disponibilità verso i più
umili che hanno sempre contraddistinto la sua vita.
Ci adopereremo affinché la Locride, la Provincia e la
Calabria tutta possa essere rappresentata negli scranni
regionali, da chi come Alfonso Passafaro ha dimostrato che
con la coerenza e l'impegno si possono affrontare e
superare i problemi che attanagliano la nostra terra.
Luigi Nicita
sentato al Parlamento entro il 30 settembre
e prevede l'illustrazione delle caratteristiche
generali del territorio, della sua economia e
dei servizi messi a disposizione della popolazione prima di valutare attentamente i mezzi
finanziari e le fonti di finanziamento da fornirle. Si tratta di una messa in evidenza dell'andamento dello sviluppo territoriale e
della dimostrazione, in ultima analisi, delle
variazioni intervenute rispetto al lasso di
tempo precedente.
Il nucleo centrale del Piano della
Performance è costituito dal cosiddetto
“albero della performance”, un mappa concettuale che mette in evidenza i legami esistenti tra mandato istituzionale, missione
della giunta, aree e obiettivi strategici e piani
operativi per la loro messa in pratica. Per
ognuna delle aree sopracitate è stato deciso
di comune accordo un risultato atteso, composto da obiettivi strategici a loro volta articolati in obiettivi operativi. Proprio gli obiettivi strategici sono ciò che richiede che il
piano abbia una durata così estesa, in quanto, data la loro particolare rilevanza, non è
assolutamente semplice modificarli nel
breve periodo. Programmati dunque su base
triennale, vengono all'occorrenza modificati
annualmente a seconda delle priorità dell'amministrazione, che attribuisce loro le
risorse finanziare indicativamente dedicate
allo sviluppo del singolo obiettivo.
L'obiettivo operativo, invece, consiste nella
ncora un altro esempio di negligenza
sulla sicurezza stradale: il ponte di
Catalisano, frazione di Grotteria,
posto al bivio tra il medesimo comune e San
Giovanni di Gerace, si presenta in condizioni
visibilmente precarie per le annose e malridotte protezioni. Al posto dei guard rail ci
sono delle classiche ringhiere ormai arrugginite e per lo più sfondate, tale da costituire
un pericolo anche al solo passaggio pedonale. Differenza abissale se guardiamo il nuovo
ponte costruito in località Farri, appartenente sempre allo stesso comune. Costruito dopo
le piogge torrenziali che hanno abbattuto il
precedente, il ponte attuale è decisamente
più forte e più sicuro, composto da ben due
barriere, una posta al ciglio della pavimentazione, la seconda ai margini della strada.
Ebbene si, come dice il detto: “San Petru si
misi i porti doppu chi ncià robbaru”. Questo
è ciò che è accaduto qui. Avevo incontrato
per caso una persona la quale mi chiese un
passaggio per quelle zone, da me, francamente quasi sconosciute e imboccando quella
strada non potè non notare il primo ponte,
pericoloso, basta nulla per precipitare giù
nella fiumara. Quelle che dovrebbero essere
delle protezioni, sono invece poste lì solo per
darne l'impressione e ciò che è peggio è che
gli abitanti del luogo non ci fanno neppure
caso: circolano tranquillamente come nulla
fosse, da sempre, anche perché le altre vie
accessibili sarebbero troppo lunghe da percorrere. La preoccupazione, infatti non è per
i residenti, ormai rassegnati alle condizioni in
cui versano le nostre località ma per coloro
che non avendo la conoscenza delle zone inaspettatamente s'imbattono in strade poco
sicure. Lungo il tragitto, arrivata allo svincolo tra contrada Farri e Mammola mi ritrovo
davanti un altro ponte, totalmente l'opposto
del primo. Insomma, non possiamo aspettare
che si faccia male qualcuno per rendere agibile una via. Le nostre strade vengono sempre più trascurate a causa della negligenza di
Comuni e Province, è ora di rimboccarsi le
maniche e dire finalmente basta, la sicurezza
stradale è un nostro diritto.
RIVIERA
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DOMENICA 26 OTTOBRE 11
Calabria:
il confine tra
bello e brutto
è superabile
La mia è una terra di confine, tra il certo e l'incerto. A me piace.
Mi piacciono le sue contraddizioni, il bello che si
mescola al brutto disarmonicamente.
Mi piace il contrasto cromatico della spazzatura
abbandonata sull'erba, alla stessa stregua del
cielo che si fonde con il mare, nelle giornate di
scirocco.
L'erba che cresce sui marciapiedi, le buche sul
manto stradale, i cani randagi, i lampioni spenti
di notte e accesi di giorno; mi piace lo strato di
polvere perenne, che copre tutto e gli acquazzoni improvvisi che lo lavano, inondando le strade.
Mi piacciono i tombini eternamente intasati e i
sottopassi impraticabili, già dalle prime gocce di
pioggia.
E dire che qui non piove quasi mai, e lentamente ci stiamo avviando a un processo di trasformazione in deserto, ma nel bel mezzo di questo processo costante se pur lento, il Punteruolo Rosso
s'è abbattuto come un flagello apocalittico sulle
nostre palme!
Mi piacciono i giovani che ciondolano tutto l'inverno, in attesa dell'estate, sperando e pregando
che le maree risparmino il tratto di spiaggia riservato all'Ushuhaia, tanto quanto le scuole fatiscenti, fabbriche di certificati che non serviranno
a nulla. Gli smartphone con le loro web-apps,
che li collegano al mondo scollegandoli dal loro
territorio ma li aggiornano in tempo reale sull'aumento del tasso di disoccupazione. I nostri intellettuali, meridionalisti e garantisti, sugli ultimi a
dire il vero avrei qualche riserva!
Le stazioni ferroviarie chiuse, e quelle degli autobus senza orari di transito.
Mi piace la Calabria. Sarà perché sono calabre-
“Mi piace la Calabria.
Perché non tutto
quel che luccica,
è oro, come tutto
quel che puzza
non è letame.
Semplicemente perché
non tutto puzza”
se, sudicia e molesta, non discendo da antichi
guerrieri, difensori di Polis e Statuti ma conosco
i calabresi. Sono nata in questa terra, bellissima e
irraggiungibile, e qui vorrei morire. O perché
non tutto quel che luccica, è oro, come tutto quel
che puzza non è letame. Semplicemente perché
non tutto puzza.
Chi ha sentito l'odore della zagara al tramonto,
quando il sole tinge di rosa il mare, sa che il confine tra bello e brutto può essere valicato.
Sa, che non ci sono colpe, o meglio che la negligenza è nostra, ciascuno è responsabile. A nulla
serve rivangare il passato, per quanto glorioso
possa essere, o attribuire il nostro malessere a
errori commessi, se perpetrati nel presente, a
nulla servono giustificazioni storiche, ma un
“Mea culpa” sentito e non di facciata sarebbe
necessario.
Caterina Niutta
Raccolta differenziata Gioiosa Jonica
Gioiosa Ionica si appresta alla riattivazione
della raccolta differenziata,
a cura
dell'Amministrazione Comunale. Questo
sistema indica la raccolta degli scarti urbani
che prevede, per ogni tipologia di rifiuto,
una prima selezione o differenziazione in
base al tipo, da parte dei cittadini, diversificandola dalla raccolta totalmente indifferenziata. Il fine ultimo è la separazione dei
rifiuti in modo tale da reindirizzare ciascuna
tipologia verso il rispettivo più adatto trattamento di smaltimento o recupero che va
dallo stoccaggio in discarica al compostaggio per l'organico e al riciclo per il differenziato propriamente detto, carta, vetro, plastica, metallo e quant'altro. Problemi ecologici e di difesa ambientale rendono sempre
più difficile reperire aree per le discariche di
tipo tradizionale, nelle quali immettere
materiali di tutti i generi, talvolta inquinanti come, medicinali, batterie, solventi o più
spesso utili come fonte di materie prime
come l'alluminio. Il riciclaggio dei rifiuti,
oltre a risolvere il problema delle discariche, consente dunque importanti risparmi
di energia e di materie prime. Sono stati collocati dieci postazioni di raccolta per la
carta, il vetro e il multi materiale. Nello stesso tempo è attivo un servizio di raccolta
domiciliare per utenze commerciali : il martedi e il venerdì avviene la raccolta degli
imballaggi in cartone mentre il mercoledì è
la volta del vetro. Ogni esercizio è stato
dotato di appositi contenitori. Inoltre, in
località Misogano, sono stati situati una
serie di cassoni scarrabili che consentiranno
alle famiglie di conferire direttamente varie
tipologie di rifiuti. Allo scopo d'incentivare
questo progetto, l'Amministrazione predisporrà un meccanismo di sostegno, ovvero
uno sconto sulla tassa rifiuti , già esistente,
per coloro che adotteranno il compostaggio
domestico al fine di trasformare l'umido in
fertilizzante. Questo trattamento è una
sfida che attende non solo Gioiosa Ionica
ma tutti i comuni poiché rappresenta il 40%
dei rifiuti e, allo stato attuale, la piattaforma
di smaltimento presso l'impianto San Leo
risulta inattivo, per cui gli Enti locali, su
questo versante possono fare ben poco.
Questo progetto non dovrà essere un impegno costante solo per l'Amministrazione ma
costiuisce un onere anche per tutti i cittadini poiché “lavorare in team ha sempre prodotto ottimi risultati”.
Katia Candido
POESIA
Dedicato ai sidernesi di un tempo che hanno vissuto momenti di grande bellezza, in un luogo indimenticabile.
A TERRA I SIDERNU
Figghioli mei chi ppreju sta' matina ,
pedalijandu supo u lungumari.
Appena arbisci ,Sidernu e' cchiglia i prima ,
comu a na vota ,chi ssi faci amari.
Ma poi m'abbertu ca chista passijata
esti canteri apertu, ferru e cimentu.
Avundi mi giru Sidernu e smindicata,
a natura no sbagghia,ca ndavi u supravventu.
Cca' di putichi, bar e stabilimenti
ndavi a ogni passu ,non capi ormai cchiu nnenti.
Ma chistu e' normali,staci finendu a stati,
chistu esti u cuntu da nostra civirtati.
Na vota di Sidernu si sapia
chera nu juri ppoiatu sup'o mari.
Non c'era pacciu chi potia cridiri
ca pe bellezza si potia appattari.
Mo' ieu non sacciu cchiu chi t'imbattiu,
Sidernu mia ,non sacciu chimmu penzu .
N'ta ddui fijumari restati assulicata,
senza riparu e a nuda scumbogghjiata.
Stu gruppu n'ta gula , vogghiu u spocu,
ma restu mbelatu davanti ad ogni locu.
Non pozzu cchiu',vidiri cosi storti,
n'to paisegliu meu tradutu a morti.
E' ura cotra',u torna chiglia stima,
riarzamundi a na vota,ca'simu chigli i prima.
Scippamundi sta benda n'ta da vucca,
rricchiamu stu lamentu chi ndi stocca.
Era nattu u destinu i stu paisi,
riccu i profumu,d'arti e d'omini valenti .
Mo',rijettati e ad ogni locu offisi,
all'occhi i tanti, simu menu i nenti.
T'abbrazzu mo'Sidernu a mani chini.
Non m'accuttentu cchiu'i sti restatini.
Ripigghiu a bricichetta ,rifazzu natta strata
ca nostargia i Sidernu paisi meu i na vota
Martin sett 2014
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
Cod. Mecc. RCRI010006 Via Mazzini, 2 89048 SIDERNO
Con riferimento alla programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013, Circ.Str. PON F
Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” 2007 IT 051PO002 - Azione C1 - “I
PERCORSI STU
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
con riferimento alla programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013, Circ.Str.
PON FSE 676 del 23.01.2014 - PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI 2007- 2013 - Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo
Sviluppo” 2007 IT 051PO002 - Azione C1 - “Interventi formativi per lo sviluppo
delle competenze chiave - Comunicazione nelle lingue straniere”
PREMESSO
- che il MIUR ha emanato la Circolare PON FSE 676 del 23.01.2014 nell'Ambito
del Piano di Azione Coesione per la concessione di contributi per la realizzazione di
progetti di apprendimento della lingua inglese rivolti alle scuole statali primarie e
secondarie, nell'ambito del PON FSE 2007/2013 ASSE IV CAPITALE UMANO
- Obiettivo Operativo C1”
- che le informazioni sulle azioni previste vengono diffuse con la massima pubblicità
allo scopo di valorizzare il ruolo dell'Unione Europea e di garantire la massima
trasparenza dell'intervento sopra specificato;
- che questa Istituzione scolastica ha ricevuto dal MIUR Autorizzazione
AOODGAI 4596 del 27.05.2014 alla realizzazione del progetto “Let's speak English
up!” nell'ambito del PON FSE 2007/2013 ASSE IV CAPITALE UMANO Obiettivo Operativo C1”
RENDE NOTO
“
CHE QUESTO ISTITUTO HA EFFETTUATO, PRESSO ISTITUZIONI
SCOLASTICHE NELLA REPUBBLICA DI MALTA, DUE PERCORSI DI
STUDIO denominati “Let's speak English up!” e “Learn English in the real world”
e destinati, complessivamente, a 30 allievi (2 gruppi di 15 allievi ciascuno) frequentanti le classi terze, quarte e quinte dell'Istituto. Ciascun percorso, che era stato preceduto da un modulo di formazione propedeutica allo stage, della durata di 15 ore,
è consistito in un periodo di soggiorno-studio della durata di 4 settimane ed è stato
finalizzato al conseguimento, al suo termine, della certificazione linguistica europea
di livello A2 per gli allievi delle classi terze e B1 per gli allievi delle classi quarte e
quinte partecipanti. Docenti accompagnatori sono state le prof.sse Angela Rega,
Miranda De Agostino, Anna Gentile e Rosella Del Duce.
Con tale progetto questo Istituto di istruzione secondaria di 2^ grado ha inteso
offrire ai suoi studenti l'opportunità di apprendere le lingue comunitarie attraverso
periodi di residenza e studio in scuole all'estero (Paesi Europei) con lo scopo di
favorire l'inserimento degli stessi, al termine degli studi, nel mercato del lavoro.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO - Cod. Mecc. RCR
O PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO
(RC) Sede coordinata di LOCRI: Via Marconi - www.ipsiasiderno.it
FSE 676 del 23.01.2014 - PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI 2007- 2013
Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave - Comunicazione nelle lingue straniere”
UDIO A MALTA
“
Considerate le caratteristiche degli allievi dell'Istituto, si è ritenuto che, per favorire
l'apprendimento della lingua inglese, il paese più adatto per una prima esperienza
internazionale fosse la Repubblica di Malta, Stato in cui la lingua madre è l'inglese.
Al tempo stesso, per la sua vicinanza geografica alla Calabria, tale Paese consente
una maggiore facilità nella risoluzione delle varie problematiche connesse al sistema
dei trasporti. Pertanto, partendo dalla scelta della località e dall'esigenza di proporre
quanto di meglio esistente in quello Stato dal punto di vista della didattica, i docenti hanno effettuato una indagine per identificare una realtà formativa di eccellenza
con riconosciuta efficacia nelle metodologie di insegnamento della lingua inglese. A
tale riguardo è emerso che "EF Education First” - organizzazione leader mondiale
nella formazione linguistica, con 50 anni di esperienza nel settore, ha istituito proprio a Malta una Scuola di rilevante importanza, riconosciuta ed accreditata dai più
importanti enti internazionali di controllo come “Independent Schools
Inspectorate”, “British Council”, “EAQUALS”, “ACCET”.
La Scuola EF Education First sita a St. Julian's (Malta), che ha ospitato gli studenti
dell'IPSIA di Siderno, collabora con l'Università di Cambridge nel campo delle
nuove didattiche. Gli allievi, attraverso la partecipazione al corso intensivo residenziale di EF, denominato «EF Intensive Course», la cui metodologia didattica si
ritiene la più indicata per il target di riferimento immaginato, hanno acquisito le
competenze utili alla comunicazione in inglese a livello A2 / B1. E ciò attraverso l'uso
della lingua nella interazione quotidiana e la maturazione della capacità di usare l'inglese per affrontare conversazioni semplici ma indipendenti, ossia come "independent user". Le lezioni del percorso formativo di lingua inglese sono state tenute da
docenti in possesso di specifica esperienza e certificazione per l'insegnamento della
lingua a studenti stranieri. Esse sono state articolate in corsi intensivi della durata di
80 ore effettive in lingua inglese suddivise in moduli di 20 ore settimanali. Il percorso didattico si è concluso con il rilascio della certificazione riconosciuta da tutti i sistemi formativi dell'Unione Europea, spendibile anche al di fuori del circuito scolastico. Il che ha contribuito significativamente ad arricchire il curriculum vitae degli
allievi.
Oltre alle attività didattiche sono state svolte attivita' ricreative e culturali, quali: “Go
karting”, “Harbour Cruises”, “Sightseeing Malta”, “Country Side Walk on the
Victoria Walls”, nonchè escursioni e visite guidate presso le città di La Valletta e
Mdina e alle isole Gozo e Comino.
Hanno fattivamente collaborato alla riuscita dell'iniziativa le Prof.sse Filomena
Gerace, Daniela La Porta e Maria T. Vita con il Personale di Segreteria dell'Istituto,
egregiamente coordinato dai Dott.ri Angelica Hanuman e Vincenzo Crea.
Il Dirigente Scolastico
Gaetano Pedulla'
RI010006- 89048 SIDERNO (RC) via Mazzini, 2 - tel. 0964048034 - LocriVia Marconi - tel. 0964048010
GERENZA
Registrata al Tribunale
di Locri (RC) N° 1/14
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rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali,
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ANTONIO TASSONE
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Siderno
DOMENICA 26 OTTOBRE 14
Nelricordo
delcomandante
AntonioFiano
LETTERA AL DIRETTORE
Ilnostrocompito
èdarenotizie
Gentilissimo direttore della “Riviera”,
sono un cittadino di Marina di Gioiosa
Jonica, Luigi Femia, nato e cresciuto in
questo paese meraviglioso, sposato e padre
di due gioielli di figli. Sono un docente in
pensione da un anno: insegnavo in una
scuola della Locride. Domenica 12 u.s. nel
leggere il suo giornale, come di consueto, ho
visto una pagina intera dedicata al mio
Sindaco e le devo confessare di esserne
rimasto deluso.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LaCalabriaè
attanagliata
dallaMafiosità
La crisi che il nostro Paese sta attraversando,
ormai da lungo tempo, ha fatto ritornare il Sud
agli anni '50.
Non si stanno realizzando più le opere pubbliche (strade, aeroporti, porti etc) , di vitale
importanza per lo sviluppo socio-economico
dell'Italia e, inoltre, le poche opere iniziate e
poi sospese, stanno a testimoniare la non
volontà della nostra classe dirigente centrale
a far decollare in termini positivi il nostro Sud
e l'incapacità della classe politica e sindacale a
rivendicare il tanto decantato sviluppo mai
realizzato.
Il tessuto sociale del Meridione si sta sfilac-
Le domande che mi venivano naturali
erano: “ Perché lo maltratta?”
“ E' solo critica giornalistica o c'è del personale?
“ Cosa c'entra il matrimonio precedente, il
figlio della moglie, con la sua attività
amministrativa?
Vede, Direttore, sarà forse il mio passato
professionale, che mi condiziona ( in ogni
allievo si cercava di scoprire le positività e
successivamente ad esse agganciare, sviluppare e sostenere le attività di formazione e
ciando sempre di più causa la disoccupazione,
con conseguente ripresa dell'emigrazione dal
sud verso il nord del Paese e non solo.
Ad andare via sono principalmente i giovani i
quali sono l'ossatura della società, l'energia
che spinge la macchina ad andare avanti, la
parte che
rigenera e rinvigorisce.
A restare sono i problemi di sempre: sottosviluppo, disoccupazione e l'invecchiamento
della popolazione. A questo si aggiungono i
problemi sociali e l'ormai esagerata convinzione che qui tutto è mafia e che pertanto
qualsiasi iniziativa in partenza è destinata a fallire.
Dire che il problema non esiste è sciocco ma
non capire che il pericolo e l'ostacolo non è
tanto la mafia quanto la mafiosità è offensivo
all'intelligenza.
La mafiosità è tanto silente quanto presente in
ogni dove, nelle istituzioni locali, nei partiti (o
finti tali) , nelle parti sociali, nella burocrazia e
in tutti gli uffici dai quali dipende il vivere civile
della società.
La mafiosità approfitta delle risorse pubbliche,
si costituisce in gruppo e annulla le intelligenze
e le capacità , colloca sempre le stesse persone
nei posti dove si gestisce il potere, indipendentemente
dalle
capacità.
La mafiosità uccide moralmente, spegne la
creatività , sfilaccia le organizzazioni positive,
genera apatia e accidia, blocca la voglia di
crescita e fa sì che i giovani laureati non rientrino in questa nostra terra a causa della convinzione che ad occupare gli spazi di operosità
e di prestigio non saranno i migliori ma i
mediocri, la feccia cresciuta appunto nella
mafiosità di quella scuola che non ha voluto
selezionare, che ha subito in silenzio e pertanto è diventata a volte l'artefice e spesso complice dei motivi di regresso.
Tapparsi gli occhi o far finta di non capire non
è rendere un buon servizio alla Calabria, a chi
ci vive ed a chi vorrebbe viverci ma ci rinuncia.
I mass media, a mio avviso, potrebbero fare
tanto per far capire ai signori che rappresentano la classe dirigente, che ormai il fenomeno
non è solo calabrese e meridionale , ma è diffuso in tutto il Paese ed i migliori insegnanti
sono i politici disattenti, incapaci e disonesti e
tutti quei burocrati che affondano le mani
nella marmellata, come i maiali nella
brodaglia.
FRANCESCO TALIA
crescita, attenti sempre a non indebolirne l'autostima ), ma non credo che il Sindaco ed il
mio paese meritino questa pagina di giornale.
Domenico Vestito, avrà i limiti ed i difetti di
ogni essere umano, ma agli occhi di chi scrive
ha avuto anche il coraggio e la generosità di
dare la sua disponibilità (condivisa con l'elettorato), a traghettare il paese, in una fase particolarmente delicata, verso la normalità amministrativa.
Il tempo dirà se poteva fare di più e meglio.
Concludo nel ringraziarla per quanto di buono
fa con il suo giornale in un contesto territoriale
dove, spesso, anche sognare per un futuro
migliore, può essere considerato errore. Ai giovani facenti parte dell'Amministrazione
Vestito, leggere quell'articolo, potrebbe far
nascere delusione e senso d'impotenza a cambiare le cose...e poi?....
Luigi Femia
Carissimo signor Femia, mentre i cronisti dormono e tanti altri, per il quieto vivere, hanno
deciso d'indossare un elmetto arruolandosi nell'esercito della nuova informazione, il vero giornalista dovrebbe spingersi alla ricerca obiettiva
della verità, raccontandola in maniera asettica.
Oggi l'informazione è cambiata, non è più possibile avere segreti. Gli armadi vengono aperti
e non ci può essere più nulla di nascosto. Con
la pubblicazione della notizia che Vestito sia
convolato a nozze con una donna già sposata (e
già madre) non si voleva metterlo in “cattiva
luce” agli occhi delle nostre comunità. Poi, che
il Sindaco di Marina di Gioiosa (personaggio
pubblico) abbia dichiarato sui social network
che ami sua moglie ed il di lei figlio, sembra una
cosa scontata. Nessuno lo aveva messo in dubbio. Grazie, infine, per la bella manifestazione
d'affetto verso il giornale ed anche noi aspettiamo di verificare nel tempo l'operato del
Sindaco. Intanto, come piccolo giornale di
provincia, “che costa quel che vale”, gli auguriamo buon lavoro.
Antonio Tassone
Tre anni fa, dopo una breve malattia è deceduto nel paese natale in provincia di Caserta
il colonnello Antonio Fiano, già Comandante
Provinciale di Reggio Calabria.. Laureato in
scienze
politiche
presso
l'Istituto
Universitario Orientale di Napoli, ha anche
conseguito la laurea in “Scienze della
Sicurezza” alla Sapienza di Roma. Nominato
S. Tenente in spe dei Carabinieri nel 1979, ha
retto il comando delle Compagnie di
Menaggio (CO), Barletta (BA) e Palermo.
Dal 1990 al 1999 ha prestato servizio al
R.O.S. (Raggruppamento Operativo
Speciale) ove ha retto l'incarico di comandante della Sezione Antieversione Internazionale
e successivamente quello di capo dello staff
del Comandante. Dal 1999 al 2001 ha comandato il Comando Provinciale di Arezzo e successivamente ha svolto un incarico di Stato
Maggiore presso il Comando Interregionale
di Roma. Dall'8 settembre 2003 fino al 16 settembre 2007 Comandante Provinciale dei
Carabinieri di Reggio di Calabria, il 17 settembre 2007, trasferito alla Legione
Carabinieri “Sicilia”, ha assunto l'incarico di
Capo di Stato Maggiore della Legione, successivamente, transitato al Ministero
dell'Interno, in servizio all' A.I.S.I. Insignito
delle seguenti onorificenze: cavaliere al merito della Repubblica; medaglia d'oro di lungo
comando; medaglia d'oro per anzianità di servizio; donato di devozione dell'ordine di
Malta; cavaliere al merito dell'ordine
Costantiniano di San Giorgio.
La Riviera che ha dedicato alla sua morte un
articolo di Pasquino
Crupi, lo ricorda ancora
oggi con
la stessa
stima.
LA SCOMPARSA
CiaoFrancesco, seistatoun
grande esempio per tutti
Come un fulmine a ciel sereno è piombata in redazione la notizia della morte, a Roccella J., del maestro Francesco Mazzaferro, papà di Giuseppe, editore di Telemia. Insegnante scolastico, da diversi
anni in pensione, Francesco Mazzaferro è stato un
preciso punto di riferimento per molte generazioni
lasciando nei suoi alunni un gradevolissimo ricordo. Nutriva una grande passione la poesia dialettale e si è imposto, grazie alla sua eccellente cultura,
nelle più importanti manifestazioni regionali e
nazionali. Alcuni suoi eccellenti componimenti trovano spazio nelle migliori antologie dedicate alla
lingua dialettale calabrese. Impegnato in politica,
non ha mai fatto mancare il suo sostegno al figlio
Giuseppe che sin da ragazzo iniziava a coltivare la
sua passione per l'emittenza radio-televisiva che è
sfociata nella creazione dell'emittente "Telemia" ,
attualmente una delle prime emittenti regionali in
quanto ad ascolti. Francesco da tempo soffriva per
alcuni problemi di natura cardiologica. La triste
notizia che ha praticamente mandato in tilt la
nostra redazione. Condoglianze a tutta la famiglia
Mazzaferro, in particolare al nostro amico editore
Giuseppe Mazzaferro ed a tutta la redazione di
Telemia. Per tutti noi si tratta di una grave perdita.
Ciao Francesco
Antonio Tassone
RIVIERA
PROGETTI. DA PALIZZI A MONASTERACE
L'appello del presidente di Locride Sviluppo:
«Associazione dei Comuni, ascoltami!
Cari presidenti Imperitura e Strangio: non c'è
crescita senza formazione
N
MARIA G. COGLIANDRO
on prende lo stipendio da
35 mesi. Il suo primo atto,
una volta divenuto presidente, è stato quello di
ridurre dell'80% l'indennità di carica. Perché
Salvatore Galluzzo, dal
2011
presidente
di
Locride Sviluppo, nella sua agenzia di sviluppo locale ci crede davvero. “Avrei potuto mandarla in liquidazione. Aveva tutti i presupposti perché lo facessi.
Eppure l'ho risanata. L'ho tolta dal fango che nel
corso degli anni le era stato gettato. Ho fatto rimuovere alcune coperture politiche che esistevano al suo
interno”. Galluzzo è uno che si dà da fare, non sta
mai fermo, una fucina in piena attività, scoppiettante. Come argento vivo è scivolato sul piano accidentato di questa avventura e vorrebbe che la sua azione vivificante continuasse a fare il suo corso puntando a risvegliare dal torpore tutti i sindaci della
Locride. In questi giorni verrà presentata in
Commissione Finanze e Tesoro un'interrogazione
da parte di due senatori per convincere il governo a
sbloccare circa 300 milioni di euro che attualmente
sono perenti presso la Cassa Depositi e Prestiti e che
dovrebbero essere gestiti dai vecchi soggetti responsabili dei Patti Territoriali. Per la sola Calabria sono
70 milioni di euro, una somma che anziché marcire
potrebbe essere destinata allo sviluppo locale.
Ebbene questa interrogazione è stata voluta da lui,
dal presidente Galluzzo, che insieme con il presidente del Patto Territoriale dello Stretto, Giancarlo
Mamone, si è recato a Roma e ha discusso con alcuni funzionari del Ministero dello Sviluppo
Economico. “È il primo passo per cercare di convincere che i soldi ci sono e ci sono sempre stati, ma
sono gestiti male o al massimo al 50%” - sostiene
Galluzzo che da anni ormai chiede umilmente a
Giorgio Imperitura, presidente dell'Assemblea dei
sindaci e a Giuseppe Strangio, presidente del
Comitato, una convocazione all'Assocomuni per
spiegare ai sindaci l'importanza di Locride Sviluppo.
“Bisogna invogliare i sindaci a cambiare passo” dichiara amareggiato.
Galluzzo è pieno di buone intenzioni e ha una gran
voglia di far decollare il territorio della Locride.
Ci racconta che nel 2012 è riuscito ad avere 4 milioni e mezzo - i residui del Patto territoriale della
Locride per il quale, nel 1999, il Ministero dello
Sviluppo dell'Economia aveva messo a disposizione
ben 100 miliardi delle vecchie lire - da destinare a un
progetto infrastrutturale. “Ho ripreso un vecchio
progetto che era stato pensato quando in consiglio di
amministrazione c'era Pietro Fuda, ovvero la realizzazione di un incubatore d'impresa che inizialmente
si pensava di creare a Siderno, nei pressi del centro
polifunzionale, ma che non fu mai finanziato. L'ho
riproposto e ampliato”. È stata individuata, quindi,
una nuova struttura: l'ex hotel Orsa di Bovalino.
“Sarebbe stato più comodo pensare a una struttura
tra Siderno e Roccella, in situazioni ambientali più
innocue e maggiormente sviluppate dal punto di
vista economico. Investire a Bovalino è stata per noi
una sfida. Perché da Bovalino in poi c'è il nulla: una
struttura qui farà da contrappeso tra la zona nord e
la zona sud”. All'interno di questo incubatore saranno accolte le giovani aziende del settore dell'artigianato agroalimentare, tradizionale e artistico, e saranno offerti loro - a condizioni incentivate - i locali, dei
servizi e in generale un supporto al primo sviluppo
aziendale. L'intervento prevede, infatti, la realizzazione, accanto all'incubatore d'impresa, di un centro
servizi per le imprese del territorio. “Con l'attuale
crisi d'impresa è più che mai necessaria una bussola
per la corretta gestione.” - prosegue Galluzzo che ha
previsto nel suo progetto anche corsi di formazione
tecnica altamente qualificati con enti e scuole di riconosciuta fama internazionale. “Riscontro, purtroppo, una scarsa formazione sia nelle imprese sia negli
Enti locali. Una delle pecche della mancata realizzazione dei progetti è l'inadeguatezza dei funzionari
comunali nel seguire dal punto di vista burocratico e
tecnico i progetti stessi.”
È per questa ragione che saranno riservati dei servizi anche alla Pubblica Amministrazione e agli Enti
pubblici locali, al fine di elevare le competenze degli
stessi in relazione al processo continuo di elaborazione di strategie e di innovazione organizzativa. Per
far questo saranno valorizzate e capitalizzate le
migliori esperienze del territorio.
Il progetto ambizioso di Galluzzo potrebbe, dunque,
essere il coronamento di quanto auspicato negli anni
dagli attori politici del comprensorio, ovvero la capacità dei comuni di unirsi in un unico progetto che
vedrà l'associazione dei sindaci adoperarsi fattivamente e il centro servizi di Bovalino divenire il fulcro di una nuova mentalità operativa economica e
occupazionale.
Galluzzo e Loiero. For m
SETTIMANALE
www.larivieraonline.com
DOMENICA26 OTTOBRE 17
Vincenzo Loiero, l’uomo che ha vinto le battaglie
più difficili degli ultimi 20 anni, proietterà la
Locride in Rete e, insieme a Salvatore Galluzzo,
cercherà di superare lo scoglio Sorical.
V
CARMELO CARABETTA
incenzo Loiero, presidente del
Consorzio Locride Ambiente,
l'uomo dai 33 milioni di euro come l'abbiamo battezzato noi
di Riviera - ha pronto un
nuovo colpo in canna. Un progetto da 100 mila euro denominato “Locride in Rete” con
cui le aziende presenti nei 29 comuni che vanno da
Bruzzano a Mammola, passando per il territorio di
Canolo, potranno trasmigrare on line. Tutte, in
massa, potranno approdare in rete e proiettarsi sui
mercati nazionali e internazionali.
“Con un patrimonio rurale, culturale e turistico di
grande spessore come il nostro, le aziende sono
l'attore principe che fa sì che terzi possano usufruire di servizi, gustare prodotti, visitare monumenti,
godere delle mete turistiche, vivere le tradizioni,
oltre che trasferire ricchezza su tutta la popolazione residente”.
Le aziende, quindi, e attraverso di loro l'intero
patrimonio culturale della Locride, saranno catapultate nella realtà virtuale della Rete. Tutti i prodotti tipici, tra cui anche alcuni di rilievo dal punto
di vista delle certificazioni, saranno visibili al
mondo intero. Greco di Bianco, ricotta affumicata
di Mammola, caciocavallo di Ciminà, tutti in fila
uno dietro l'altro per avere un posto d'onore sul
palcoscenico virtuale.
Il sito sarà tradotto in 5 lingue: italiano, inglese,
francese, tedesco e spagnolo e sarà suddiviso in tre
macroaree: Cultura e territorio, Imprese e Servizi,
Eventi. Sarà possibile realizzare un numero infinito di percorsi del gusto e di percorsi turistici: se si è
interessati alla natura è possibile richiedere informazioni sulle “attrazioni naturali”, se si è interessati alla storia allora si dovrà selezionare “vista storica”.
Un progetto al passo coi tempi, quello di Loiero,
un uomo che non ama mettersi in mostra, fattivo,
costruttivo, saggio, affatto dedito alla sola “contemplazione”.
Perché, per lui, il logos che non si trasforma in
praxis sconfina nella vana chiacchiera, sterile e
improduttiva. Le sue ottime idee non sono destinate a naufragare nei frangenti della Storia, ma
trionfano sempre, vedi il progetto Ecolocride.
Piacevolmente sorpresi dalla sua voglia di fare
poniamo al presidente del Consorzio Locride
Ambiente una domanda che con la realtà virtuale
ha poco a che vedere. Ci soffermiamo sul problema acqua e sui suoi costi.
“I nostri comuni spendono una marea di soldi per
l'acqua con la Sorical, tranne Siderno gestita dalla
SIS, grazie alla quale il comune anziché pagare
0,33 cent paga 0,22; e Roccella gestita Ionica
Sistemi Idrici che riesce a farsi pagare dal 90%
delle persone, mentre nei nostri comuni la pagano
il 35-40%. Sono questi i due esempi da cui partire
per poi investire risparmi nella crescita economica
dei territori di riferimento. Locride Sviluppo
potrebbe offrirci un'attività di supporto dal punto
di vista della conoscenza, della ricognizione dei
dati, mentre noi ci occuperemmo della riscossione
dei tributi. Da qui la complementarietà che c'è
sempre stata tra le due società. Purtroppo, però,
c'è lo scoglio Sorical quindi bisognerebbe dotarsi di
un parere giuridico su come superarlo. Questo
porterebbe a un risparmio di milioni di euro che
potrebbero essere investiti per la comunità. Serve
pensare a un nuovo sistema di captazione, di raccolta e distribuzione dell'acqua. Locride Ambiente
e Locride Sviluppo possono avere degli affidamenti diretti da parte dei comuni, cosa che non è stata
mai fatta. I segretari comunali non riescono a capire l'importanza di avere una possibilità di aggregazione comprensoriale, ognuno si cura il proprio
orticello”.
Locride Ambiente potrebbe creare una società
con dei manager che gestisca i comuni della
Locride? - incalziamo noi. “No, però è una delle
nostre priorità rivolgerci a dei manager di origine
calabrese che si sono formati in territori di assoluta avanguardia italiana e straniera. C'è gente della
provincia di Reggio che ha cambiato la prospettiva
a molti paesi. Potremmo partire da qui recuperando qualcuno di loro o attraverso dei progetti o con
veri e propri contratti di collaborazione”.
Vincenzo Loiero, dunque, passerà alla storia come
colui che ha vinto le battaglie più difficili degli ultimi venti anni: gestione dei rifiuti, sviluppo della
Locride, che presto sarà proiettata anche in Rete e
prossimamente, insieme a Salvatore Galluzzo, cercherà di superare lo scoglio Sorical.
mazione più sviluppo
RIVIERA
CULTURA
IL CONVEGNO
Pillole Naturopatiche
A cura di:
Patrizia Pellegrini
Naturopata Bioterapia Nutrizionale®
Presidente Associazione Culturale Tone
TEMPODIUVA...
CONTINUANOIPROFUMI
NELL’ARIAD’AUTUNNO
UVA
Definita dagli antichi Greci “nettare degli dei”, l'uva
da vino possiede principi nutritivi di grande importanza, tanto che pane ed uva potrebbero nutrire
qualsiasi individuo, senza bisogno di altri alimenti.
“Le virtù dell'uva sono leggendarie" il suo valore
nutrizionale, riconosciuto da tutti i dietologi, la
rende molto simile al latte di donna (con il vantaggio di contenere anche ferro), facendone un alimento consigliabile ai bambini in crescita, ma anche
agli sportivi, agli anziani, agli anemici, ai depressi,
alle persone nervose, agli intellettuali e, comunque,
a chiunque debba sottoporsi ad uno sforzo fisico”.
Per le sue proprietà, essa costituisce un rimedio ideale contro le malattie di cuore, l'ipertensione, l'arteriosclerosi, l'obesità, le nefriti, la stitichezza, la gotta,
i reumatismi, i disturbi del fegato, dell'apparato urinario e della pelle. Per godere in pieno delle tante
proprietà di questo frutto, lo si dovrebbe consumare con i semi e i vinaccioli, masticando con
cura.
Composizione e funzioni bionutrizionali
Ricchissima in zuccheri (fruttosio, glucosio, levulosio e mannosio naturale), l'uva da vino contiene
molti sali minerali, quali manganese, calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro, cloro, fosforo, iodio (2
mcg %) ed arsenico, oltre ad acido tartarico (ad
azione antineoplastica) e tannino, presenti nella
buccia. Per la ricchezza in acido fosforico (17 mg
%), silicio (2,2 mg %) e vitamine B1, B2, e PP, essa
può essere considerata un ricostituente del sistema
nervoso, della pelle e dei capelli.
Ricca in acido tannico e fenolo, l'uva svolge un'attività antibatterica ed antivirale (J.Konowalchuk,
J.I.Speirs), mentre l'acido caffeico, l'acido cinnamico, le antocianine, i flavoni e le catechine, contenute
nella buccia, ne fanno un importante antitumorale.
(A.C.Hulme, J.Kanner, L.W.Wattenberg). Da
questo punto di vista, il principio attivo più interessante e promettente è il resveratrolo, anch'esso contenuto nella buccia, ma solo dell'uva nera (J.
Pezzuto, Università dell'Illinois, Chicago). Tutte
queste caratteristiche terapeutiche si riferiscono
esclusivamente all'uva da vino e non a quella da
tavola. Per il contenuto salino e vitaminico, oltre a
favorire l'attività cardiaca, l'uva stimola la contrattilità della colecisti e la produzione dei succhi pancreatici, migliorando le funzioni digestive. Il tannino
modera l'effetto troppo lassativo degli zuccheri, così
come l'enocianina contribuisce a tonificare tutti i
distretti organici. L'uva è diuretica e facilita l'eliminazione dell'acido urico e della renella, per cui è
indicata nei pazienti sofferenti di gotta e di litiasi
renale, ma risulta utile anche per gli individui affetti da dermatosi, eczemi, patologie degenerative
osteo-articolari ed in molte forme infettive (H.
Leclerc). Nelle stipsi di vecchia data, l'impiego dell'uva è molto efficace, sia come frutto, sia sotto
forma di spremuta, da bere al mattino a digiuno;
nelle stipsi croniche, che di solito rispondono in
maniera brillante a questo stimolo, si può aggiungere un cucchiaio di miele, che nutre e ne aumenta
l'effetto terapeutico. Rispetto al frutto intero (che
stimola la peristalsi intestinale anche per il contenuto in fibra e cellulosa della buccia), il succo ha
un'azione più fisiologica e meno intensa, simile ad
un blando lassativo, che rende più liquida la massa
fecale addensata. Per esempio, in caso di sospetto di
subocclusione intestinale, sarà da preferire la scelta
del succo d'uva, rispetto al pericolo di una stimolazione peristaltica incontrollata.Il succo d'uva fresco, alla dose di 700-1500 cc al giorno, è indicato
anche nelle disbiosi intestinali, ricordando che,
come tutti i succhi di frutta, anche questo si ossida
rapidamente all'aria, per cui deve essere consumato in breve tempo. Per l'azione lassativa, diuretica e
drenante, esso si rivela efficace negli avvelenamenti e nelle intossicazioni croniche da metalli pesanti,
quali piombo e mercurio. Negli squilibri elettrolitici
con manifestazioni neurologiche, l'uva offre il vantaggio dei suoi sali e degli zuccheri utilizzabili con
estrema rapidità dal cervello, senza correre il rischio
di una imbibizione del tessuto nervoso.
Filippo Racco e la sua
suggestiva monografia
“La Croce e la Mezzaluna” edita da Franco
Pancallo è l'ultima monografia dell'avvocato Filippo Racco, deputato di Storia patria
per la Calabria e socio di altri sodalizi storici e culturali. In essa Racco, dopo aver
riportato alla luce come un rabdomante
testi antichi ormai sepolti dalla polvere e
immersi nel sonno dell'oblio, ripercorre
l'appassionata Oratione di fra Bonaventura
di Aragona e d'Aierbe, una rievocazione
storica suggestiva ed emozionante per
ricordare l'assedio avvenuto quattrocentoventi anni fa e i combattenti che ne furono
protagonisti.
Aurelio Barilaro
Roberto Romeo
Antonio Gerace
Iniziamo
il nostro percorso
alla scoperta
dei talenti nostrani
Domenico Mazzone
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta dei migliori
talenti calcistici locali, presentandovi questa settimana i primi quattro calciatori che, scoperti e lanciati nel calcio che conta da Bruno Larosa e
Manuel Montipò, in futuro faranno la fortune di
molte squadre. Oggi parliamo di Roberto Romeo ,
Aurelio Barilaro, Domenico Mazzone e Antonio
Gerace. Romeo Roberto, classe 1990 è un esterno
destro di centrocampo, nato a Guardavalle (CZ),
attualmente milita nel Gaz Metan compagine della
serie A rumena che può vantare la presenza di altri
due calabresi, il trequartista sidernese Cosimo
dell'Ancona, è cresciuto nelle giovanili della
Reggina e dopo aver partecipato al campionato di
Eccellenza con le compagini della Nuova Gioiese e
del Guardavalle, ha vinto l'anno scorso il campionato di seie D, ad Ancona, attirando su di se l'interesse di vari club di serie B. Mazzone Domenico,
nato a Gioiosa Jonica nel 1997, è una classica
mezza punta che molto bene si sta comportando
nella fila della Reggina Berretti ed inoltre è stato
spesso aggregato alla prima squadra da mister
Ciccio Cozza. Figlio d'arte, il papà Mario anche egli
calciatore, ha militato per diverse squadre calabre-
Astri nascenti
del calcio calabrese
Figliomeni ed il preparatore atletico Prof.
Massimo Stalteri. Romeo dopo aver giocato nelle
giovanili della Juventus prima e della Reggina in
seguito, ha collezionato circa 50 presenze (vincendo anche un campionato con il Catanzaro) in serie
C. Dalla stagione 2013/2014 milita in Romania e
quest'anno è tra i titolari del club di Medias.
Barilaro Aurelio, è nato nel 1994 a Polistena (RC).
Terzino destro che milita in Lega Pro tra le fila
si. Domenico vanta attualmente diverse convocazioni con la Nazionale italiana under 17. Gerace
Antonio, è nato a Roccella Jonica nel 2000. E' un
terzino sinistro che sta militando nei giovanissimi
nazionali del Carpi. Dotato di una discreta struttura fisica e di buona tecnica di base, ha nella corsa la
sua qualità migliore. Antonio in questo inizio di stagione ha favorevolmente impressionato gli addetti
ai lavori. ( Antonio Tassone)
NELRICORDO
DISALVATOREFILOCAMO
Presentato a Siderno Superiore, il volume “Voci e valori del mio tempo”
Domenica scorsa, è stato presentato nella sua Siderno Superiore, presso i
locali del prestigioso palazzo De Mojà, il volume “Voci e valori del mio
tempo” che raccoglie tutte le opere del compianto poeta dialettale sidernese Salvatore Filocamo. Ad introdurre i lavori è stata la figlia del compianto
poeta, Jolanda Filocamo è quindi seguita e la relazione del curatore del
libro, il prof.Ugo Mollica e dell'editore Franco Pancallo. Interessante il successivo dibattito che si è instaurato dopo gli interventi della prof.ssa Paola
Radici Colace, ordinario di filologia classica presso l'Università di Messina ,
della dott.ssa Albarosa Dolfin, presidente del Sidus club e del prof.Vito
Pirruccio, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Siderno-Agnana.
Folta la rappresentanza di cittadini che hanno preso parte all'interessante
manifestazione culturale.
SETTIMANALE
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Moda autunno /inverno:
torna la pelliccia,
non quella ecologica
SARA LEONE
È ufficiale.
Le passerelle delle più prestigiose case di moda hanno
fatto le loro scelte.
Così la collezione autunno/inverno vedrà un tripudio di
verde, bordeaux giallo e blu, ma sicuramente a spopolare sono le fantasie, tra le più eccentriche e barocche,
dagli scacchi, al quadrettato bicolore.
Questo è quello che propongono i marchi low cost,
indossati ormai da tantissimi vip, e in alcuni casi anche
dell'alta moda.
Per la donna in carriera, quella che più di tutte vuole
evitare di passare inosservata, gli stilisti hanno proposto
un ritorno alla pelliccia.
Così quest'anno le first lady, e anche quelle che lo vorrebbero anche solo sembrare, sfoggeranno folte pellicce dai toni e dalle sfumature naturali.
Naturali? Naturalissime!
Non saranno pellicce ecologiche, bensì pellicce autentiche, realizzate scuoiando vivi, innocenti animali, colpevoli solo di possedere un bellissimo mantello, dai colori sfumati o unici, e lucidissimo.
Non c'è bisogno di essere animalisti convinti per capire
che quella che subiscono gli animali è una vera e propria tortura.
Numerosi i servizi mandati in onda dai Tg satirici.
Gli animalisti invitano tutti ad unirsi al loro appello,
inveiscono contro le case di moda, e manifestano.
Manifestano anche contro tutti quelli che hanno avviato dei veri e propri allevamenti, allo scopo di vendere gli
animali, condannati poi a morte per la loro bellissima
pelliccia.
L'uomo nei primi anni della sua esistenza dopo aver
usufruito di pellicce di animale per proteggersi dal freddo, dopo aver imparato ad accendere il fuoco, dopo
essersi istruito, laureato, realizzato, evoluto, dopo essere sbarcato sulla luna, lascia sempre i suoi simili spiazzati e compie gesti che vanno contro il minimo progresso di civiltà.
In molti potrebbero sostenere che questa non sia una
politica equa: alcuni animali muoiono per essere tramutati in cibo, altri per fungere da decoro alle donne.
E a questo si può ribattere dicendo che, una cosa è
cibarsi, il che eventualmente potrebbe trovare qualche
giustificazione, altra questione è invece ornare il corpo.
E allora, first lady per una sera non ci si può sentire
anche con una pelliccia ecologica creata con l'utilizzo di
fibre tessili?
Immaginiamo se a noi esseri umani, dovessero prelevare la cute per realizzare bellissimi pantaloni in pelle
"color carne".
É utopico, ma rende l'idea.
Quest’anno le first lady, e anche chi vorrebbe
sembrarlo, sfoggeranno folte pellicce
autentiche, realizzate scuoiando vivi,
innocenti animali, colpevoli solo di
possedere un bellissimo mantello, dai colori
sfumati o unici, e lucidissimo.
“Strade & Storie”, la riscoperta
di un territorio inestimabile
L'
associazione culturale “Giovani per la Locride” sta promuovendo
in questi giorni una bellissima iniziativa volta alla riscoperta del
nostro meraviglioso territorio. “Strade & Storie” nasce dalla collaborazione con la giovane guida turistica Nicola Monteleone, che ha proposto un percorso simile ormai tre anni fa, organizzando incontri a Locri,
Gerace e Stilo.
“Visto l'enorme e inaspettato successo dei tour di tre anni fa - ci ha detto
Nicola - la collaborazione che ho iniziato con l'associazione 'Giovani per la
Locride' ci ha spinto a ripetere l'esperienza, organizzando nuovi incontri.”
Partita in sordina il 18 maggio scorso con un incontro presso il complesso
archeologico di Locri, l'edizione in corso di “Strade & Storie” è tornata il 5
ottobre con un'approfondimento di quella visita, che ha fatto focalizzare l'attenzione sulla parte romana degli scavi locresi e sul Museo Nazionale.
“Il prossimo appuntamento - continua Nicola - avrà luogo a Gerace, il 26
ottobre. Dopo l'incontro con i partecipanti, alle 10.30 in Piazza delle tre
Chiese, la visita guidata prevede l'ingresso nei luoghi di culto di S. Francesco,
Sacro Cuore, presso la Cattedrale e la sua cripta per poi proseguire con il
Castello e il Baglio, il tutto attraversando a piedi i meravigliosi vicoli medievali della città, i cui ristoratori ci accoglieranno con la degustazione di prodotti tipici.
L'incontro, come quelli che mi auguro seguiranno, saranno aperti a tutti e
completamente gratuiti salvo, come accade proprio questa domenica con la
visita ai tesori della Cattedrale, l'ingresso in qualche complesso museale che
preveda l'acquisto del biglietto.
“Il nostro intento - ha poi detto la guida turistica - è di proporre nuovamen-
te Stilo prima di passare a Sibari, Rossano, Pizzo Calabro e Tropea solo per
segnalare alcune delle tappe che mi stanno più a cuore.
Prima di tutto però, sarà importante organizzare una visita a Reggio
Calabria e Scilla durante la prima domenica di dicembre, per poter approfittare dell'ingresso gratuito previsto dal Ministero dei Beni Culturali nel
museo Archeologico Nazionale, dove ci aspettano i Bronzi di Riace, le opere
in assoluto più eccezionali che possiamo vantare di avere sul nostro territorio.
“L'obiettivo di questi incontri vuole essere non solo una semplice sensibilizzazione nei confronti del territorio da parte di chi partecipa, ma anche permettere ai cittadini di comprendere lo stato delle opere pubbliche e quanto
sia importante la tutela del territorio e della sua storia, sia greca che bizantina. Purtroppo, non posso segnalare il patrocinio dei comuni e dell'assessore
alla cultura, che ci hanno sostenuto solo a livello morale.
Nonostante tutto, però, l'ottimo lavoro di promozione da parte dell'associazione culturale ha garantito lo stesso il successo dell'iniziativa, che a questo
punto possiamo definire spontanea, alla quale hanno partecipato persone
provenienti da quasi tutta la Calabria, come è avvenuto con i gruppi provenienti da Catanzaro.”
Chi fosse interessato a sostenere questa attività meravigliosa o volesse partecipare per un interesse personale, non deve fare altro che mettere il suo
“Mi piace” alla pagina Facebook “Giovani per la locride”, presso la quale
potrete anche reperire le date dei prossimi eventi via via che verranno organizzati in modo definitivo, o consultare il sito http://www.giovanilocride.net.
Jacopo Giuca
DOMENICA 26 OTTOBRE 19
RIVIERA
SALUTE & MEDICINA
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Librobatte
Kindle:
È
Siderno: VI Giornata
Nazionale A.V.O. Siderno-Locri
Si è svolta ieri la Giornata Nazionale dei Volontari
Ospedalieri. L'A.V.O. Siderno-Locri, guidata dal
Presidente Ersilia Multari, durante la quale sono
state organizzate diverse attività per promuovere la
cultura del volontariato ospedaliero e per raccogliere
le adesioni di chi eventualmente intendeva accostarsi
alla realtà A.V.O., per condividerne il messaggio di
solidarietà. La manifestazione ha avuto inizio presso
il Tennis Club di Siderno, con la consueta partita “Un
calcio all'indifferenza” tra gli “Amici dell'A.V.O.” e la
squadra “Calcio Forense Locri”. Quindi, nel pomeriggio, presso l'ASP di Locri, è stato allestito un
punto informativo per la distribuzione di materiale
esplicativo sulle attività dell'Associazione. La giornata si è conclusa al Palazzo della Cultura di Locri,
dove sono stati messi in scena due atti unici di E. De
Filippo “Amicizia” & “Pericolosamente”, a cura del
Gruppo Teatro Grotteria e con il patrocinio del
Comune di Locri. Appuntamento al prossimo anno.
LA MODERNIZZAZIONE DELLA LETTURA
un dato di fatto,
ed anche molto
amaro: si legge
sempre
meno.
Perché?
Sarà
colpa dei ritmi frenetici, delle
giornate molto impegnative,
dello stress mentale che ci
impedisce di concederci una
lettura a fine serata? O è semplicemente noia, attenzione
rubata da programmi in seconda serata dietro a persone che
mangiano carta igienica o che
si fanno squartare come animali per diventare più belle e
sensuali? Tutto sembra essere
più attraente di quel buon
libro: Real time che ci cattura
come mosche, insieme all'ormai fedele smartphone, compagno inseparabile. È lì che ci
si aggiorna ormai: la cronaca
nera più cruda, gli scandali
politici,
il
gossip
sulla
Hunziker che sceglie nella lista
nozze un mestolo di 300 euro.
Abbiamo il mondo nelle mani
(come la simbologia di internet ci ricorda). Ma che fine
fanno in tutto questo i libri?
Ormai scaricabili anche da
google, per risparmiare, per
tenerli direttamente sul cellulare, o nel libro di nuova generazione: il kindle. Il kindle è
un lettore di libri elettronici e
la traduzione di questo aggeggio, simbolicamente vuol dire
“muovere un'emozione”. Ed io
che pensavo che le emozioni
derivassero
da
altro!
Quest'aggeggino di un centinaio di grammi è anche
in grado di monitorare
la velocità di lettura,
così da poter calcolare il tempo medio
che
impiegherete
per finire un libro
(ma si parla di lettura o di una
gara?). E' qui che
si impone con
forza il buon
vecchio libro,
di carta. Quei
libri
che
quando
li
apri emanano
un
o d o r e
autorevole. Con
le pieghe di
acqua
e salsedin e ,
che
a
furia di portarli a
mare, il bagno se lo son fatto
anche loro. Quelli in cui le
frasi più belle sono state sottolineate con la matita, quelli
che nella prima pagina riportano la dedica di un amico stori-
co, di un fidanzato diventato
tuo marito, di una persona che
non c'è più. La bellezza di
entrare in una libreria, la visione coloratissima e d'impatto di
tutte quelle copertine che sembrano dire “Scegli me”, alla
faccia della monotonia cromatica del “signor kindle”, a cui
fanno compagnia una serie di
schermi televisivi e altra roba
fin troppo luminosa. Un libro è
un compagno di viaggio, che
vive con te, ti accompagna:
attraversa stretti, prende aerei,
perde treni. Il libro ha un'identità, chiara e netta. Si presenta
insieme a te, quando lo tiri
fuori dalla borsa come fa il
mago col coniglio. Il libro parla
per te agli occhi di chi cerca di
spiarne il titolo. Lo puoi prestare. Lo puoi riporre nella tua
grande o piccola biblioteca,
umiliandolo con un po' di polvere per poi riprenderlo al
momento opportuno: se è stato
un buon compagno, si meriterà
di viaggiare ancora con te. Non
si tratta di non volersi globalizzare, di non accettare il nuovo,
ma di preservare ciò che di
buono c'è nel “vecchio”. Quel
vecchio al quale oggi si sta
dando un'accezione pressocchè
negativa, e che si cerca di
modernizzare a tutti i costi. A
volte, sarebbe meglio lasciare
le cose, come dire, un po' vintage.
Sara Jacopetta
DOMENICA 26 OTTOBRE 21
Staiti è un grazioso e minuscolo paesino della costa Jonica calabrese, ricco di
fascino, storia, arte e tradizione. Si
trova mirabilmente arroccato sul grande basamento roccioso della Rocca
Giambatore a più di 500 m s.l.m.. Dalla
sua altura sulla vallata domina il paesaggio intorno e riversa lo sguardo alla
magnifica veduta intorno alla fiumara
di Bruzzano, alla linea d'orizzonte nella
quale il mare blu dello jonio si lega al
cielo di uguale tinta.
Questa perla naturalistica ricca di arte
e antica cultura popolare è posizionata
all'estremo confine a sud del Parco
Nazionale dell'Aspromonte, il suo
intorno si presenta come un luogo
rigoglioso di boschi e vegetazione fittissima dove poter fare lunghe passeggiate all'aperto per raccogliere funghi o
fare divertenti pic-nic nelle aree attrezzate realizzate dal corpo forestale loca-
ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò
Staiti: ricca e antica
perla dell'Area Grecanica
le.
Le origini di Staiti sono alquanto incerte, dai vari studi effettuati da storici si
suppone possa essere stato edificato
intorno all'anno 1500 in quanto divenne in poco tempo, grazie alla sua posizione strategica, un importante luogo
d'avvistamento facente parte del feudo
di Brancaleone di proprietà del ducato
dei Ruffo. Secondo alcune documentazioni questo luogo assunse successivamente l'odierna denominazione di
Staiti allorché fu acquistato dalla famiglia Staiti (cognome molto diffuso sia
nel Messinese che nel Reggino) che lo
fortificò e lo cedette poi ai principi
Carafa di Roccella Jonica.
Staiti è realmente un posto magico,
ancora oggi rievoca il tempo che fu.
L'Amministrazione comunale fa il possibile, nella figura del Sindaco Arch. D.
Principato insieme a tutti suoi collaboratori, a mantenerlo vivo e ricco, a
ristrutturare le antiche viuzze che si
dislocano tra le vecchie case e gli antichi “catoj”, e dare sempre quel senso
privilegiato e di importanza che ebbe
questo luogo nel tempo. Molto importanti dal punto di vista religioso ed artistico sono le due chiese del paese:
quella di S. Anna ( santa matrona) su
cui padroneggia un antico rosone, e la
chiesa Matrice ubicata nella piazza
principale, che spicca con il suo alto
campanile; opere entrambe ristrutturate negli ultimi anni e riportate all'antico splendore. Diversi i palazzi con
fregi antichi, le terrazze panoramiche,
o le antiche fontane. Ma ancor più
Staiti nasconde nel suo ventre, nel
posto più nascosto e segreto, una creatura magnifica, artisticamente ed
architettonicamente parlando: l'antica
Chiesa-Abbazia di S. Maria dei
Tridetti.
Sorta probabilmente su un antico
Tempio greco dedicato al Dio Nettuno,
risalente forse intorno all'anno 1000.
Nel suo insieme l'antico complesso
presenta un'architettura molto variegata, frutto probabilmente delle rifiniture nelle diverse epoche. Su di essa sono
presenti una serie di elementi artistici
ed architettonici di diversa natura che
ne danno piena dignità d'insieme: vi è
presente un carattere greco per varie
parti, uno arabeggiante dovuto alla
forma acuta dell'arco trionfale, ed infine un carattere bizantino, per le evidenti e pregiate trame del rivestimento
esterno eseguito con decorazione di
laterizio. Questo luogo anche se pur
dislocato dal centro del paese è un polmone di arte, storia, cultura del paese
stesso e di tutta l'Area Gracanica. Un
punto fermo della storia locale che
bisognerebbe conoscere e ancor più
valorizzare.
A
tal
proposito
l'Amministrazione Comunale ha ideato tramite un bando ed in collaborazione con un artista locale, un percorso
artistico di prossima realizzazione,
dislocando in diversi punti strategici
del bel paesino, delle opere d'arte che
sappiano ricordare e legare ancor più
fortemente S. Maria dei Tridetti a
Staiti, ai suoi cittadini e a tutti i turisti
e passanti che desiderano conoscere e
immergersi in questo percorso rivivendo contemporaneamente arte, storia,
architettura,
cultura
dell'Area
Gracanica
RIVIERA
La famiglia Pesce al
gran completo
Parliamo del telefilm “Squadra antimafia 6”
che continua ad avere un alto indice di gradimento sugli schermi di Canale 5. Tra i protagonisti il nostro grande amico Antonio Tallura,
Gianni Pellegrino e Rossano Scalzo.
Roccaforte del Greco
Trasformare il monte in monumento all’intraprendenza umana, alla scalata faticosa in
cerca di rifugio, alla bellezza della vista che leva il fiato e travolge i pensieri. Abitazioni
sulla roccia viva, come nidi d’aquile d’Aspromonte, sorretti da volontà indomabili, per
toccare il cielo basso di Calabria, e riempirsi i polmoni d’aria fresca.
Abbracciamose
Michele & Giuseppe
L'ex sindaco di Locri, barone Francesco Macrì,
mentre abbraccia il suo grande rivale oleario signor
Capogreco. I re dell'olio.
Amicizia è potersi appoggiare l'uno alla spalla dell'altro, per portare insieme i propri fardelli.
Michele dice a Giuseppe: “se ti tieni dal
pennello, tolgo la scala”. Giuseppe
coglie al volo il suggerimento dell’amico
ed i risultati non potranno che essere
strabilianti. ”E passa e spassa sotto a su
balcone ma tu si guaglione”. E meno
male che non c’era da guardare Laura
Antonelli in “Malizia”.
Lello tra i Vips
La Juve non va, ma lui
va. Strabiliante successo
televisivo per il nostro
Lello Roberto, presidente dei club Juventus doc
sparsi in Italia, che ,
nonostante il pareggio
dei Campioni d'Italia a
Sassuolo, ha vissuto la
partita assieme agli amici
di JTV ed alla neo conduttrice Laura Barriales
... Vamos Lello!
A cena con i Buongustai
Cena d'autore con eccellente degustazione dei buongustai. Ecco il padrone di casa, Ivan
Leotta, Mario Murdolo, Maurizio Baggetta, Ernesto Riggio e il presidente del Gal
Minervino.“Se il brodo fosse stato caldo come il vino, il vino vecchio come il pollo, il pollo grasso come la cuoca, la cuoca pulita come le mie tasche, sarebbe stata una cena impagabile.”
Il Sultano della
Mozzarella
Franco Greco, ribattezzato “il sultano
della mozzarella” del
mercato coperto di
Siderno:
«Ti fai dare mezzo
chilo di mozzarella di
Davoli, freschissima!
Assicurati che sia
buona: pigliala con
due dita, premi la
mozzarella, se cola il
latte te la pigli, se no
desisti!».
I ragazzi di San Luca in visita al Quirinale
Il portiere Siciliano
Arriva direttamente dall’altra sponda
dello Stretto, ottimo portiere ed all’occorrenza buono anche in difesa. Uno
come lui è sinonimo di garanzia.
Azienda Agricola
“Falletti”
Vende olio extravergine d’oliva di
propria produzione
Per info 347 2360309 Francesco
Per iniziativa del dirigente scolastico di San Luca, Mimma Cacciatore, i Ragazzi di San Luca
in visita nei Saloni d'onore del Quirinale col Ministro MIUR Stefania Giannini per
Inaugurazione dell'A.S. 2014-15.
"Vi presento i miei amori, i miei alunni tanto amati i cui occhi puri mi hanno dato la forza di
andare avanti e resistere a prove feroci" ha dichiarato orgogliosa la prof. Mimma Cacciatore.
SETTIMANALE
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Buddy Valastro, il boss delle torte americane, (originario della Sicilia)
accanto al segretario provinciale del Pd reggino, Seby Romeo. Il nostro
prepara torte meravigliose, dal gusto e dalla bontà inimitabile, e sembra
che Seby ne abbia prenotato un centinaio per il prossimo 24 novembre
allorquando si conosceranno i risultati delle regionali calabresi. Visto che
si parla di tagli agli sprechi, almeno qualche fortunato si addolcirà.
L’orchestra “la Lucciola”
L'orchestra “la lucciola” che per tanti
anni ha allietato le
serata nella locride. Ecco a voi
Mimì, Totò lupis e
…….
“Un'orchestra, se
sta funzionando
nel migliore dei
modi, è un'unità
creativa. Un gruppo di uomini arrivano al punto di ricreare insieme
qualcosa che è
bello.”
Che selfie!!! Diciamolooooo!!!!
Selfie d'autore, assieme ad Ignazio La Russa, dei nostri amici
Antonio e Rocco. “Dovreste ringraziare Fini per aver definito il
fascismo il male assoluto, perché adesso siamo liberi di dire ad
alta voce tutte le altre cose buone che è stato il fascismo”.
Diciamoloooo!!!!!!!!!
DOMENICA 26 OTTOBRE 23
Poker d'assi in quel di Strongoli (Kr). A cena nel noto ristorante
Strabbioni, famoso per la preparazione di succulenti manicaretti a
base di maialino nero e vino biologico della locale cantina
Ceraudo,ecco a voi Massimo Boldi, Giucas Casella (figlio di paragnosta), il nostro grande amico vip Giuseppe Ruggero e Max
Giusti. Uè paisà…
Eravamo 5 amici al bar...
Candidati Sel davanti
al Tentazioni di
Siderno. Si notano
Mimmo Panetta, ex
sindaco di Siderno e
Rosario Rocca, attuale
sindaco di Benestare.
“Quando si chiedono
sacrifici alla gente che
lavora, ci vuole un
grande consenso, una
grande credibilità politica e la capacità di
colpire esosi e intollerabili privilegi”.
Enrico Berlinguer
Next gig
England!
Franc Cinelli
Cavalleria
Rusticana versione
sidernese
“Cavalleria rusticana” al teatro
comunale di Siderno.
Tarricone aveva promesso: mai più
cavalli davanti al teatro”.
A parte la promessa (non mantenuta) al caro commissario ricordiamo che dopo una tregua sono
ritornati e bussano per le prime
file. I Vigili Urbani completano il
quadro con l'attività di sorveglianza. Prossima rappresentazione in
calendario: “O cavallo”di
Giuseppe Equino.
La nuova strada creativa di
Nicola Iervasi lo riporta a
Roccella Jonica
Ha voluto festeggiare il suo 40° compleanno
a casa sua con la sua famiglia, Nicola Iervasi,
ballerino roccellese trasferitosi nella Grande
Mela nel '98. Rientrato nel Belpaese, l'ha
girato in lungo e in largo per proporre un
metodo assolutamente originale: voce ,
danza e un sorriso questi gli ingredienti
indispensabili del The Wave Within, l'Onda
delle Emozioni. Perché non basta la
tecnica a fare un grande danzatore: bisogna muoversi con
la musica ma anche lasciarci
muovere dall'energia che ci
scorre dentro, superando le
nostre inibizioni e paure. Il
metodo di comunicazione
corporea di Nicola Iervasi
ha fatto tappa a grande
richiesta anche a Bovalino il
22 ottobre ed a Roccella il
23.
Franc Cinelli, bluesman italoinglese cantante, autore e
polistrumentista, è nato a
Roma, cresciuto a Londra e
vissuto tra Inghilterra e Stati
Uniti. Il suo è un rock di stampo angloamericano (tra il
Boss, Dylan e Nutini) ma dal
cuore italiano.
La sua musica è stata descritta
dalla stampa inglese come
“piena di speranze e di promesse, è come il sole che tramonta sul deserto, ed è ricca
di candore fanciullesco”
Lo scorso aprile ha aperto due
importanti concerti di Ligabue
alla Royal Albert Hall di
Londra. Dopo il successo dei
recenti shows in locali mitici di
New York, Nashville e una
tournée in Inghilterra conclusasi al 100 Club di Londra,
Franc Cinelli ha chiuso la sua
tappa italiana al Blue Note di
Milano insieme a Joe
Bastianich in un concerto ritrasmesso da Sky Uno.