modelliamo con voi
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modelliamo con voi
Anno I - n° 5 PROIETTARE CON USB Più piccoli di un foglio in formato A4 e con un peso inferiore ai 2 kg. Epson EMP-1715, videoproiettore wireless ad elevata luminosità, è il più piccolo e leggero del mercato. Con la funzionalità USB Display è possibile collegare il computer al videoproiettore con un semplice cavo USB per l'invio dei dati, un primato a livello mondiale, coma la funzionalità multischermo che permette di suddividere l'immagine del computer su più schermi (fino ad un massimo di quattro) per migliorare la visualizzazione di documenti complessi. Grazie alla migliore qualità di trasferimento dell'interfaccia USB 2.0, sarà possibile visualizzare con facilità le proprie immagini di alta qualità in formato anteprima direttamente dalla memoria USB. Inoltre, è possibile utilizzare comandi del programma che permettono di mettere in pausa, mandare avanti e indietro la proiezione durante il playback di filmati MPEG2, in modo da non essere più necessaria la presenza vicino al computer durante la presentazione. È possibile altresì proiettare uno schermo da 60” da una distanza di soli 2m; ideale per le strutture didattiche con aule piccole o per le aziende che dispongono di spazi limitati. La funzione Instant Off consente di spegnere il videoproiettore immediatamente (o entro 10 secondi se montato sul soffitto) senza dover aspettare che si raffreddi. In tutti e tre i videoproiettori, che richiedono una manutenzione minima, le lampade possono essere sostituite senza smontare il videoproiettore dal soffitto. Dichiara Carla Conca, Business Manager Videoproiettori di Epson Italia: “La serie EMP-1700 è la prova dell'impegno di Epson nello sviluppo di tecnologie di imaging innovative e di qualità superiore. La tecnologia multi-schermo e la connettività USB di EMP-1715 sono altri due primati mondiali di Epson che offrono una straordinaria funzionalità. Tali innovazioni sono state specificamente progettate per una maggiore praticità, flessibilità e qualità di proiezione: una conferma della posizione di leadership di Epson nel campo dei videoproiettori avanzati per le presentazioni mobili”. www.gruppovenco.it Venerdì 6 ottobre 2006 MODELLIAMO CON VOI Il nuovo servizio di modellazione 3D, avviato dal Gruppo Venco, è in grado di fornire alla clientela, professionalità ed esperienza capace di ricoprire a 360° il mondo del virtuale. Le immagini 3D sono oggi uno strumento di marketing praticamente insostituibile e molto diffuso nel settore architettonico e immobiliare. Il livello qualitativo raggiungibile con programmi di grafica 3D infatti rasenta la perfezione. Partendo dai file Autocad del cliente (o producendoli nel caso venisse richiesto) siamo in grado di realizzare modelli 3D e rendering di alta qualità. Le immagini prodotte vengono realizzate da tecnici specializzati con anni di esperienza nel settore della computer grafica. Le esigenze dei nostri clienti vanno dalla modellazione di semplici case alla modellazione di intere lottizzazioni o palazzi. Siamo in grado di presentare al meglio i progetti riguardanti la realizzazione di opere pubbliche , commerciali, grandi e piccole strutture civili per inserirle in un contesto reale. A completamento si possono produrre animazioni apposite per simulare al meglio la funzionalità del vostro progetto con l'ambiente circostante (impatto ambientale). In definitiva il servizio di Modellazione 3D del Gruppo Venco soddisfa le seguenti esigenze: Rendering Esterni Servizio professionale per la realizzazione di immagini fotorealistiche di immobili. Ottimo per vendere immobili ancora in fase progettuale o in costruzione. Rendering Interni Servizio per la creazione di immagini fotorealistiche di interni quali cucine, salotti, soggiorni, uffici, discoteche, centri commerciali. Accuratezza dei materiali e degli oggetti d'arredamento. Rendering Volumetrici Modellazione e rendering volumetrico di esterni. Ideali per dare una idea degli spazi e della struttura dell'immobile. Studio di impatto ambientale Tutti gli specialisti di cui avete bisogno per il vostro Studio di Impatto Ambientale Animazioni 3D Le animazioni tridimensionali sono un prodotto di grande impatto visivo e di importanza strategica nella presentazione di un immobile, di un progetto o di un prodotto. Planimetrie 3D Le planimetrie tridimensionali uniscono la semplicità espositiva di una vista in pianta e la vista 3D affinché si possa analizzare le funzionalità del progetto. Valutazione di impatto ambientale Attraverso i nostri servizi di computer grafica è possibile visualizzare in anteprima il contesto in cui verrà inserito il nuovo stabile in costruzione. Verranno utilizzate alcune foto scattate sul luogo e successivamente verrà realizzato il modello 3d dell'immobile ed inserito all'interno della foto. Per informazioni sul servizio di modellazione 3D [email protected] oppure tel. 011 27 47 842. (http://www.gruppovenco.it/cad/cadteam/fcad.htm). ALL’INTERNO Microsoft parla a Bizhub Il recupero del testo Chi vuole la TV su Internet? Adobe Acrobat 8 Corrente dalla rete Oled: display che si autoalimenta Epson: i 400 anni di Rembrandt Stampa 1000 fogli al minuto Risparmiate fino al 60% e passate a un prodotto pensato per voi. Passate dal Vostro AutoCAD LT a uno dei prodotti Autodesk specializzati nei diversi mercati risparmiando migliaia di euro. Tutti i prodotti, basati sulla versione integrale di AutoCAD 2007, garantiscono la compatibilità DWG, la massima produttività nel disegno e un'interfaccia utente familiare. Si tratta di strumenti di progettazione avanzati, concepiti espressamente per il vostro settore. Questa interessante offerta ® scade il 15 novembre 2006. Affrettatevi! Per maggiori informazioni sulla promozione e sui prodotti offerti, visitate contattate il numero telefonico 011 27 47 842 oppure inviate una e-mail di richiesta a [email protected]. In qualunque momento potrete scoprire i benefici che otterrete passando ad un prodotto specifico per il vostro lavoro, visitando il seguente link http://www.gruppovenco.it/cad/cadteam/fcad.htm dove sono presenti 4 filmati in grado di fornirvi importanti informazioni sulle funzionalità del nuovo AutoCAD 2007. Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected] Anno I - n° 5 Venerdì 6 ottobre 2006 MICROSOFT PARLA A BIZHUB IL RECUPERO DEL TESTO ADOBE ® ACROBAT 8 Durante la conferenza di presenta-zione dell'ultimo sistema operativo a progettisti hardware tenutasi a Seattle lo scorso maggio, la casa di Redmond si è affidata al sistema multifunzione Konica Minolta bizhub C450 per dimostrare una delle più importanti tecnologie implementate. Spesso succede di non potersi accontentare di avere una “semplice” scansione del documento cartaceo, una fedele fotografia dell'originale, priva però del contenuto di tipo testuale. Pensiamo ai casi in cui sia fondamentale recuperare il testo contenuto nei documenti, allo scopo per esempio di modificarne il contenuto, la formattazione, ottenere quindi delle nuove versioni. I motori di ricerca dei sistemi software per la gestione documentale, poi, possono esprimere performance sorprendenti se alimentati con documenti contenenti testo: le ricerche potrebbero così avvenire prendendo in esame non solo i dati agganciati al documento nei campi di un database, ma anche quanto scritto all'interno del documento stesso, applicando regole di vario tipo per raggiungere sinonimi o coniugazioni e declinazioni diverse rispetto ai termini impostati come filtro di ricerca. Il compito di convertire le pure immagini ottenute tramite scansione in testi veri e propri è affidato ai software di OCR/ICR sui quali Micrograf ha ormai un'esperienza consolidata, avendo già svolto corposi servizi in tal senso per realtà pubbliche e private. I progetti possono essere di tipo molto diverso: recupero di test per ripubblicazione, cattura di dati per indicizzazione dei documenti, costituzione di archivi per basi di conoscenza, elaborazione di moduli per la raccolta di dati e via dicendo. Una interessante svolta nel modo di fruire dei testi ricavati tramite OCR è stata impressa (già diverso tempo fa) da Adobe con la tecnologia dei PDF in modalità “Searchable Image”. Si tratta di un modo del tutto standard e assolutamente consolidato di produrre dei PDF, leggibili col normale Acrobat Reader in cui La famiglia di prodotti Adobe Acrobat 8 consente ai professionisti aziendali, ai creativi e ai professionisti del settore tecnico di comunicare e collaborare in modo affidabile utilizzando il formato Adobe PDF, lo standard per eccellenza per lo scambio di documenti elettronici. Convertite informazioni provenienti da un'ampia varietà di applicazioni in formato Adobe PDF, in modo semplice e sicuro, per attuare processi di comunicazione e collaborazione più affidabili con colleghi, clienti e partner tra piattaforme diverse. La dimostrazione della tecnologia XPS* (la nuova tecnologia che combina un linguaggio di descrizione pagina come PCL/PostScript e un formato file, per poter gestire dei documenti in formato elettronico in modo totalmente indi-pendente dalla piattaforma con assoluta sicurezza) ha visto l'utilizzo di bizhub nel processo di workflow per l'acquisizione e la gestione del documento in rete. La fiducia riposta nel marchio Konica Minolta per l'occasione è un'ulteriore dimostrazione dell'alta affidabilità e dell'avanzato contenuto tecnologico dei nostri sistemi. …E questa volta la dimostrazione è stato un successo anche grazie a Konica Minolta bizhub C450! Al seguente link è possibile prendere visione di un filmato riguardo l'argomento: http://www.microsoft.com/winme/0605/27803/Win HEC06_WillP_MBR.asx CHI VUOLE LA TV SU INTERNET? Chi ha bisogno di canali televisivi diffusi in banda larga sul proprio computer? Non certo la setta emergente di quelli che la televisione non la guardano proprio: le partite al pub sono più divertenti perché i commenti dei presenti mantengono un po' di gioco dove i giochi sono scomparsi da tempo. I film? Quando non è necessario vederli al cinema si affittano ad un euro e per l'informazione, su Internet c'è solo l'imbarazzo della scelta, rigorosamente pull, faidatè, anzi faidamè. Me la scelgo da solo: le news di Google, rassegna stampa veloce, sfaccettata e poliedrica; Punto Informatico, qualche altro sito e poi all'arrembaggio dei blog (testo, audio e video): più esatti, completi e taglienti di qualsiasi giornale. Ma, a parte chi non ha la televisione, che dire di chi non ha Internet o la usa poco o niente? Deve contare su videoteche, megastore dai costosi dvd e la vecchia televisione analogica che in qualche anno chiuderà i battenti perché poco efficiente nello sfruttamento dello spettro radio, oppure su quella digitale e satellitare. Chi non ha Internet insomma guarda quello che passa il convento e paga per guardare quello che gli piace ma anche tutto ciò che non vede, non segue e non interessa. Sono loro, ora, quelli a cui si vorrebbero far spendere altri 37 euro al mese per un'Alice 20 Mega, per poter così guardare le cose che pagano già 34 euro al mese per vederle via satellite o che spendono per le rate del televisore ultimo grido. Tutto questo ha un senso e se ce l'ha che senso ha? Le risposte sono (quasi) tutte racchiuse in una intervista a Riccardo Ruggero, amministratore delegato di Telecom Italia, e in una analisi critica fornita da uno dei più acuti guru delle TLC italiane. (fonte:www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2620 di lunedì 2 ottobre 2006) Creazione intuitiva dei documenti e accesso universale Adobe Acrobat 8 consente di convertire in modo affidabile informazioni provenienti da diverse applicazioni in Adobe PDF, formato sicuro e accessibile a tutti gli utenti di Adobe Reader®, il software gratuito utilizzato da oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo. È possibile unire e adattare con facilità in un unico documento ottimizzato contenuti provenienti da più applicazioni per migliorare e snellire la comunicazione con colleghi, clienti e partner tra piattaforme diverse. Processi di collaborazione e scambio di informazioni facilitati Acrobat 8 agevola la collaborazione e lo scambio di informazioni, dall'inserimento di commenti in documenti PDF di bozza alla raccolta di dati tramite moduli PDF interattivi. Adobe Acrobat 8 Professional l'immagine della scansione viene completata con una “velina” invisibile contenente il testo riconosciuto dall'OCR. In questo modo viene garantita la totale conformità all'originale di una ristampa del file; in più le funzioni di “Cerca” hanno la possibilità di trovare i termini desiderati all'interno del testo vero e proprio che, ovviamente, si può anche copiare ed incollare in altre applicazioni. Un altro esempio di utilizzo dei servizi Micrograf orientati all'OCR è quello del riconoscimento, per esempio, dei dati contenuti in moduli compilati in risposta a questionari, pagamenti, rilevazioni di vario tipo. Con gli scanner ad alta velocità dei laboratori Micrograf e software di riferimento nell'ambito ICR, si riescono a raggiungere livelli di produttività sorprendenti, con relative ricadute benefiche sui prezzi per il Cliente. Micrograf è a disposizione per effettuare tutti i test che possano convincere della qualità dei servizi offerti. e Acrobat 3D Versione 8 estendono queste funzionalità a tutti gli utenti, consentendo loro l'accesso ad avanzati strumenti di collaborazione e di creazione di moduli in Adobe Reader (versione 7.0 o 8). Controlli e criteri avanzati per la protezione dei documenti Acrobat 8 consente di proteggere e limitare la distribuzione e l'utilizzo delle informazioni con controlli precisi che possono essere estesi per offrire livelli di autorizzazione diversi a utenti diversi. Tramite l'utilizzo di password, autorizzazioni e firme digitali è possibile migliorare l’integrità, la protezione e l'autenticità dei documenti e dei moduli PDF creati con Acrobat. Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected] Anno I - n° 5 CORRENTE DALLA RETE La possibilità di trasmettere energia elettrica lungo il cavo utilizzato per la trasmissione dei dati è una delle tecnologie che, tutto sommato, sono state maggiormente utilizzate nell'ambito della storia delle telecomunicazioni. Non per nulla i normali telefoni analogici, ai quali abbiamo sempre affidato la nostra voce, sfruttavano proprio questo principio, al quale, con il tempo, è stato assegnato il nome di Power over Ethernet (PoE) e che oggi si basa sullo standard leee 802.3af. L'obiettivo è quello di trasmettere, su un'infrastruttura Lan esistente, l'energia elettrica in modo sicuro e senza interruzioni. Il principio di funzionamento è, in teoria, relativamente semplice e si basa sull'idea di alimentare un cavo Lan standard con dell'energia elettrica a 48 Vcc, sfruttando le coppie libere o quelle per i dati. Un singolo power Hub, in grado di supportare sino a 24 terminali, fornisce l'energia a un segmento della rete utilizzando i patch panel ordinar! (Midspan) o gli switch (Endspan). In ogni caso è fondamentale che l'energia venga attivata automaticamente solo quando un dispositivo PoE è collegato alla rete. La vera sfida tecnologica è quella di non influenzare i dati in transito, soprattutto al crescere della larghezza di banda. Oltre a questo aspetto, di tipo prettamente qualitativo, è fondamentale che un simile sistema non danneggi l'infrastruttura di cablaggio esistente ma, soprattutto, che non metta a repentaglio l'incolumità delle persone che stanno utilizzando le apparecchiature alimentate in questo modo. In particolare, per quanto riguarda la sicurezza, oltre a fornire l'energia elettrica quando un dispositivo viene collegato, il sistema deve essere in grado di interrompere il flusso di elettricità nel momento in cui un apparecchio viene scollegato. Ma, soprattutto, è importante che il sistema non danneggi gli apparecchi per i quali non è prevista un'alimentazione attraverso la porta RJ45. Oltre a definire la sorgente che porta energia sul sistema di cablaggio strutturato attraverso un cavo bilanciato a 100 Ohm, si aggiungono le caratteristiche di carico dell'apparecchio alimentato dalla sorgente in questione e un particolare protocollo che permette di identificare la presenza di un'apparecchiatura che può Venerdì 6 ottobre 2006 essere alimentata direttamente dalla rete dati. In questo modo è possibile impedire la fornitura di energia elettrica quando non richiesta o, soprattutto, non necessaria. Infine, anche se non obbligatorio, esiste un metodo per classificare gli apparecchi in funzione dell'energia richiesta. L'obiettivo del sistema consiste, quindi, nel trasmettere ['energia solo ai terminali che ne facciano effettivamente richiesta, evitando qualunque erogazione incontrollata. È inoltre necessario che il sistema sia in grado di proteggere gli apparecchi collegati da eventuali sovraccarichi o corto circuiti. Il tutto, nel pieno rispetto delle reti esistenti e senza la necessità di apportare modifiche o aggiunte al cablaggio esistente. Un sistema di tipo Power over Ethernet permette di risparmiare tempo e denaro, in quanto l'installazione della rete dati e di quella di alimentazione avvengono contemporaneamente. Si evita, così, di stendere cavi che, alla prova dei fatti, si rivelano non necessari. Inoltre, l'energia può essere portata in posti "inaccessibili", come quelli in cui vengono installati gli access point wireless o le telecamere Ip e per i quali è spesso problematico fornire anche la semplice connessione attraverso il cavo dati. Accanto agli aspetti di tipo tecnico, come la possibilità di utilizzare gli apparati predisposti anche in postazioni non dotate di prese elettriche, è imme-diato valutare e apprezzare i vantaggi di tipo estetico, in quanto vengono dimezzati gli ingombranti cavi e le prolunghe indispensabili per garantire il funzionamento di tali apparecchi. Le moderne tecnologie, infine, garantiscono il massimo a livello di sicurezza e, per alcuni versi, eliminano anche alcuni dei pericoli tipici delle connessioni elettriche tradizionali. Ovviamente, per sfruttare questi vantaggi è fondamentale non trascurare anche alcuni aspetti di tipo fisico, come la possibilità di far transitare, all'interno dell'armadio, tutta l'energia necessaria per alimentare gli apparati collegati. Una situazione che, oltre agli ingombri di tipo fisico, comporta anche seri problemi termici, poiché una simile concentrazione di apparecchiature all'interno di un armadio potrebbe provocare l'innalzamento della temperatura e, per tale ragione, è necessario dotare l'armadio stesso di adeguati sistemi di raffreddamento. Il tutto senza dimenticare che, per garantire la business continuity, è necessario prevedere un adeguato sistema di backup e di ridondanza dell'alimentazione. OLED: IL DISPLAY CHE SI AUTOALIMENTA Un team di ricercatori americani tira fuori dal cilindro un nuovo tipo di semiconduttore organico che potrà essere utilizzato per costruire display OLED flessibili, capaci di generare elettricità dalla luce Roma - Oltre a far risparmiare energia, i display Organic LED (OLED) sono ora persino in grado di produrla. La notiziona arriva dalla Cornell University, dove un gruppo di ricercatori ha creato un nuovo tipo di semiconduttore organico che, oltre ad emettere luce propria, può agire come una sorta di cella fotovoltaica. Questi semiconduttori potranno essere utilizzati per la fabbricazione di display OLED capaci di convertire l'elettricità in luce e, viceversa, la luce in elettricità. Potranno così essere utilizzati non solo come schermi, ma anche come piccoli generatori fotovoltaici capaci di fornire energia ad un dispositivo elettronico. La prima applicazione che viene in mente è la ricarica delle batterie di cellulari e altri piccoli device, ma probabilmente è anche quella meno realistica: non solo l'energia generata da un piccolo display sarebbe infatti insufficiente per ricaricare una batteria, ma va anche considerato che generalmente i gadget hi-tech si tengono in tasca, e non alla luce del sole. Decisamente più realizzabili, secondo gli scienziati americani, display OLED flessibili e in grado di autoalimentarsi da integrare in capi d'abbigliamento, depliant e altri materiali pieghevoli. I semiconduttori messi a punto dalla Cornell possono infatti essere creati sotto forma di sottili fogli plastici trasparenti. “Flessibile si traduce in minori costi di produzione", ha spiegato George Malliaras, il professore della Cornell che dirige il laboratorio in cui si sta conducendo la ricerca. "Ciò significa anche la possibilità di produrre grandi quantità di celle solari a basso costo”. Malliaras suggerisce dunque che questo nuovo tipo di semiconduttore organico potrebbe in futuro rimpiazzare le tradizionali celle fotovoltaiche, oggi costruite per lo più con il silicio, ed essere impiegato su larga scala per la produzione di energia pulita. (fonte:www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2612) Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected] Anno I - n° 5 Venerdì 6 ottobre 2006 REMBRANDT COMPIE 400 ANNI STAMPA 1000 FOGLI AL MINUTO AMD SFIDA CORE 2 Per festeggiare il 400entesimo anniversario della nascita del grande pittore olandese il museo Beurs van Berlage di Amsterdam ha riunito in un'unica mostra tutte le opere del maestro sotto forma di riproduzioni digitali firmate Epson. Da Israele una super stampante che, secondo il suo creatore potrebbe presto rivoluzionare il mondo dell'editoria cartacea. Libri realmente istantanei in arrivo È una AMD in visibile affanno quella che oggi, sulla base delle novità annunciate in questi mesi da Intel, sta pianificando le strategie per il futuro. Il chipmaker di Sunnyvale non solo deve fronteggiare l'arrivo sul mercato dei processori Core 2 Duo dell'avversaria, capaci di svettare in quasi ogni benchmark, ma deve già prepararsi alla sfida sulle CPU quad-core, che Intel lancerà tra meno di due mesi. Per quanto riguarda il mercato dei processori mainstream a doppio core, la roadmap di AMD prevede il rilascio, probabilmente a novembre, di un nuovo core Athlon 64 X2 da 65 nanometri (nome in codice Brisbane). DigiTimes riporta che i nuovi modelli di Athlon dual-core saranno inizialmente tre: il 4000+, con clock di 2,1 GHz, il 4400+, con clock di E' la prima volta che tutte le opere conosciute del grande "maestro della luce" olandese sono state riunite in un'unica esposizione dando vita a un viaggio nella vita e nell'opera del pittore. Piccolo particolare: i quadri non sono gli originali bensì fedelissime riproduzioni digitali stampate con Stylus Pro 7800 e 9800. L'idea della mostra (aperta dal 7 luglio al 3 settembre) è nata in occasione dei 400 anni della nascita di Rembrandt, che ha visto un proliferare di tante piccole esposizioni in tutto il paese. Il museo Beurs van Berlage di Amsterdam ha sentito l'esigenza di fare qualcosa in più " r i u n e n d o " virtualmente tutte le opere del pittore, i cui originali sono sparsi nei musei e nelle collezioni private di tutto il mondo. E per riprodurre quadri assolutamente indistinguibili rispetto agli originali, il museo si è affidato alla tecnologia di stampa UltraChrome K3, come ha dichiarato il responsabile dell'organizzazione della mostra:"Abbiamo scelto Epson perchè è un leader sempre all'avanguardia nel campo delle tecnologie digitali ed eccelle per qualità e competenza, requisiti indispensabili per la buona riuscita del nostro progetto." Grazie a questa tecnologia ogni particolare, ogni sfumatura, sono stati resi con grande precisione, permettendo ai visitatori di goderne appieno. I dettagli più significativi sono stati addirittura ingranditi e posti vicino alla riproduzione dell'originale da cui il particolare era tratto. E non è finita qui! I visitatori potevano scegliere l'opera da loro preferita e richiederne una stampa all'apposito servizio allestito da Epson in collaborazione con Life Print all'interno del museo. Che cosa avrebbe pensato Rembrandt di questa iniziativa? Sempre secondo l'organizzatore della mostra "l'avrebbe apprezzata molto, perchè Rembrandt voleva un'arte vicina alla gente e per la gente". E' proprio quello che il museo ed Epson si sono proposti di fare. Tel Aviv - I ricercatori dell'Università di Giudea e Samaria hanno sviluppato un nuovo tipo di stampante che, grazie ad una innovativa tecnica di getto dell'inchiostro, è riuscita già dopo il primo collaudo a stampare circa un migliaio di fogli nell'arco di soli 60 secondi. Ma non sono solamente le sue prestazioni a stupire. Il prototipo, costruito dal team capeggiato dal professor Moshe Einat, misura solamente dodici centimetri quadrati e al suo interno sono posti 57.600 "spruzzatori", alimentati da piccoli serbatoi di inchiostro della grandezza di un millimetro quadrato. In questo modo secondo Einat si potrà abbandonare totalmente, entro un paio d'anni al massimo, l'attuale tipologia di stampanti, considerata obsoleta da più di uno studioso, basata su una testina che dovendosi muovere lungo la superficie del foglio e per tutta la sua lunghezza al tempo della stampa aggiunge quello del movimento stesso. La nuova tecnica, denominata JeTix, invece utilizza le migliaia di microerogatori per inchiostrare contemporaneamente tutte le parti del foglio, e non ha presentato difetti rilevanti durante il collaudo. I 140mila dollari necessari per le spese di ricerca e per la registrazione del brevetto sono stati forniti sia dal governo di Tel Aviv sia da alcuni privati e se saranno concesse altre sovvenzioni l'equipe di Einat ritene che entro un anno e mezzo saranno messi in vendita i primi dispositivi di stampa della nuova generazione. Einat parla di alcune possibili reazioni economiche. La nostra tecnologia - dichiara - permetterà di produrre materiale cartaceo con una velocità mai vista prima e cambierà radicalmente alcune attività economiche come, ad esempio, quella del libraio, che non dovrà più tenere in magazzino centinaia di libri ma gli basterà stampare un documento dal proprio pc per avere, in meno di 30 secondi, un libro di 500 pagine. (fonte: www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2615 di Cliccando sul pulsante Download, è possibile accedere ad una pagina web dal quale potete scaricare 5 Tools GRATUITI per visualizzare e convertire in diversi formati i disegni CAD. 2,3 GHz, e il 4800+, con clock di 2,5 GHz. Va fatto notare che le versioni a 90 nm oggi sul mercato, che portano lo stesso numero di modello, si distinguono dai chip Brisbane per la frequenza di clock, inferiore di 100 Mhz. A fronte di questo leggero incremento di clock, le fonti taiwanesi riportano che gli Athlon 64 X2 da 65 nm dovrebbero integrare 1 MB di cache L2 (2 x 512 KB) contro i 2 MB (2 x 1 MB) delle versioni da 90 nm: questa scelta, se confermata, potrebbe penalizzare le performance delle nuove CPU in diversi ambiti applicativi. La buona notizia, forse la più importante, è che i nuovi processori avranno un consumo massimo (TDP) di 65 watt, dunque in linea con quello dei Core 2 Duo desktop di Intel: non a caso, entrambe le famiglie di chip adottano una tecnologia poduttiva a 65 nm. Entro la fine dell'anno AMD lancerà anche i modelli hi-end 5000+ e 6000+. Il primo, prodotto con un processo a 65 nm, dovrebbe avere un clock di 2,7 GHz e distinguersi dai suoi fratelli per un TDP di 76 watt. Il secondo, prodotto con la vecchia tecnologia a 90 nm, avrà un clock di 3 GHz e una cache L2 di 2 MB: stando alle indiscrezioni, questo chip sarà di fatto un Athlon 64 FX-64 rinominato. Al contrario di Intel, AMD non ha ancora annunciato le proprie CPU quad-core, ma secondo varie fonti queste non arriveranno prima della metà del prossimo anno: ciò però non significa che, fino ad allora, la mamma dell'Athlon se ne starà con le mani in grembo. L'approccio di AMD al quad-core sarà, almeno inizialmente, multi-socket: in altre parole, per "sommare i core" delle proprie CPU l'azienda non si avvarrà di inteconnessioni a livello di die o package, ma di schede madri dotate di doppio socket. Questa piattaforma, attualmente nota con il nome in codice 4x4, potrebbe arrivare sul mercato in concomitanza con il lancio, da parte di Intel, del suo primo processore quad-core: il Core 2 Extreme QX6700. (fonte:www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2618 di giovedì 28 settembre 2006) Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]