dispensa DSA

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dispensa DSA
DSA
(disturbi specifici dell’apprendimento)
dislessia.it
dislessia.anastasis.ii
aiditalia.org
[email protected]
Sede di Trento: via Vittorio Veneto 24. Apertura il martedì con orario 18.00-21.00 (disponibile il software)
Origine neurobiologica: il soggetto nasce con questa caratteristica, è una condizione congenita. La
matrice è biologica ma si innestano anche fattori ambientali: un contesto socio-culturale povero
può far peggiorare i disturbi. Non si guarisce, è un modo d’essere.
Il disturbo è specifico, il resto del cervello funziona correttamente.
Dislessia: difficoltà nella lettura (più o meno in terza media la velocità di lettura è definitiva)
Disortografia: scrivere con errori
Discalculia: problemi nello scrivere o leggere numeri, difficoltà a fare calcoli, a memorizzare le
tabelline, difficoltà di dominare gli algoritmi delle operazioni in colonna (alle scuole superiori non
si può più rimediare, quindi bisogna concedere l’uso della calcolatrice)
Disgrafia: scrivere con una brutta calligrafia (non riuscire a tenere il rigo e a formare le lettere)
La scuola si deve attivare su due piani:
Fase di acquisizione di didattica differenziata e individualizzata
Fase successiva: valutazione differenziata e individualizzata.
Diagnosi: dello specialista, la legge non prevede che sia del servizio pubblico, viene accolta anche
la diagnosi di un libero professionista (neuropsichiatra infantile o psicologo). Non è una
certificazione ai sensi della legge 104/1992, quindi non prevede alcun investimento di risorse, ma
solo che gli insegnanti si attivino. La dislessia non è considerata un handicap.
Per i dislessici la lettura non è un processo automatico, richiede uno sforzo costante. Leggere ad
alta voce è più faticoso perché contemporaneamente bisogna anche parlare.
I dislessici sono “madre lingua orale”.
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DSA E SCUOLA SECONDARIA
STRUMENTI, ATTENZIONI, VERIFICHE E VALUTAZIONE
Segnali della dislessia:
Scambio di lettere
L’alunno è svogliato
Sembra poco intelligente
Discrepanza tra capacità percepita e risultati (alunno brillante ma con performances negative)
Lentezza (in tutto: scrivere, leggere, mettere via i quaderni)
Disgrafia (scrivere male)
Errori ortografici
Difficoltà nella lettura
Incapacità di riportare elenchi seriali (mesi, stagioni ecc.)
Incapacità di leggere l’orologio
Difficoltà nel tenere in ordine il diario scolastico.
Attuazione di misure dispensative e compensative, strumenti e attenzioni:
Dislessici: lettore (un insegnante o un compagno che legge), Carlo II, loquendo, registratore
Disgrafici, disortografici: computer (con uso del correttore ortografico), scrivano (far scrivere a un
compagno in stampato maiuscolo o usare la carta carbone), dizionari elettronici per le lingue
straniere
Discalculici: calcolatrice, tabelle
Disturbo del linguaggio: formulare domande semplici, fare schemi, dare più tempo
Costruzione di mappe in gruppo
Forma di aiuto per i linguaggi specifici:
 valutare l’alunno in modo diverso dagli altri
 fare verifiche orali anziché scritte
 portare durante la verifica un foglio con 10 termini scritti (non frasi o spiegazioni):
può essere la parola che mette in moto tutto il resto (questo però deve essere
concesso a tutta la classe)
stimolare l’alunno a concentrarsi sugli elementi extra-testuali (titolo, illustrazioni ecc.)
Cloze (testo bucato): per i DSA fornire le parole corrette da inserire
Redazione di testi in gruppo valorizzando le diverse competenze (es.: illustrare, parlare, smorzare i
contrasti, scrivere al PC). È l’insegnante che crea i gruppi e assegna i ruoli.
Registrare le lezioni
Utilizzare il libro parlato (Centro per ciechi)
Utilizzare sussidi audiovisivi (che il ragazzo possa rivedere a casa, come compito)
Scrivere le verifiche e alla lavagna con caratteri grandi e in stampato maiuscolo (mentre si scrive
alla lavagna non parlare)
Mettere gli alunni DSA in prima o seconda fila
Scrivere alla lavagna poche parole chiave, magari da dare anche in fotocopia da inserire nel
quaderno (gli alunni DSA fanno fatica a tenere il quaderno in ordine)
Non fare leggere in classe a voce alta (a meno che l’alunno non lo richieda espressamente)
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Non costringere a prendere appunti mentre l’insegnante spiega (richiede troppo sforzo, sono due
compiti cognitivi da assolvere contemporaneamente, scrivere e comprendere). Fare la fotocopia di
un compagno che scriva in stampato maiuscolo
Non pretendere uno studio mnemonico (ad esempio poesie o verbi irregolari nelle lingue straniere)
Fare attenzione al primo compito assegnato, che spesso è “etichettante”: l’alunno si sente marchiato.
Scegliere quindi un primo compito che lui possa svolgere agevolmente.
Gli errori automatizzati non si possono correggere, quindi non bisogna “calcare la mano” nella correzione,
si può anche evitare di sottolinearli quando si è compreso che sono errori oramai fissati.
Importante è l’incremento dell’autostima (più elogi e meno rimproveri)
La valutazione deve avere queste caratteristiche:
personalizzazione (o concedere più tempo o dare una verifica più breve)
evidenziazione dei progressi
tenere conto che le difficoltà sono indipendenti da impegno, volontà e motivazione.
Verifiche:
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garantire tempi più lunghi e/o verifiche più brevi
preferire test di riconoscimento a quelli di produzione
formulare le consegne sempre anche a voce
esplicitare l’indicatore: Comprensione? Produzione?
anche nelle verifiche mettere i titoli degli argomenti trattati. Evidenziare le parole chiave
(possibilmente la verifica deve richiamare graficamente la scheda su cui hanno studiato)
 non far ricopiare le domande ma fornirle già scritte
 se una frase scritta dall’alunno nella verifica non è chiara non considerarla insufficiente, ma
chiedere a voce cosa voleva dire
Verifiche e indicazioni per materia:
MATEMATICA
far usare la calcolatrice, la tavola pitagorica, tabelle con formule
DISEGNO
per i disgrafici può essere molto difficile (anche leggere una piantina). Difficile anche il disegno
geometrico (ad esempio collocare le lettere su vertici, lati, angoli)
LINGUA STRANIERA
normalmente è sconsigliabile affrontarne più di una
privilegiare l’orale
far lavorare in gruppo
abbandonare l’impostazione grammaticale (usare la telefonata, partire dal contesto, ecc.)
tener presente che una lingua straniera si può prima imparare a parlarla e solo in seguito a scriverla
tener presente che le difficoltà presenti in italiano si mostrano anche nella lingua straniera (lettura
dell’orologio, confusione fra destra e sinistra, numeri…)
possibilità di svolgere le verifiche con audiocassette
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separare produzione da comprensione
privilegiare gli aspetti positivi (nelle verifiche dare più punti rispetto agli altri per le cose che sa fare)
ricordare che è impossibile l’uso del dizionario cartaceo. Ricorrere al dizionario del PC o al
dizionario elettronico
non assegnare prove scritte sui vocaboli, ma chiederli oralmente
nelle verifiche con domande aperte dare la possibilità di rispondere in modo secco, senza
riformulare la frase (es: domanda “Sei biondo o castano?” / risposta “biondo”)
ricordare che per questi ragazzi la grammatica non deve incidere sulla valutazione
tenere presente che la comprensione orale non è compromessa, quindi trovarsi all’estero può
essere una situazione favorevole
GRAMMATICA
nell’analisi grammaticale, logica e del periodo permettere di consultare schemi con le possibili voci
(es.: aggettivo: qualificativo/dimostrativo/possessivo/indefinito)
STORIA
difficoltà con i numeri romani
difficoltà con il senso del tempo: non si deve valutare un errore di data
se riescono a ricordare una data è solo per 1 o 2 giorni, quindi è inutile insistere in questo senso
difficoltà nella comprensione della linea del tempo: è inutile utilizzarla come strumento. Anche
capire il concetti di a.C. e d.C. per questi ragazzi è difficile
si può provare ad ottenere che sappia che un avvenimento è accaduto prima o dopo di un altro, ma
in casi gravi anche questo potrebbe essere difficile
EDUCAZIONE FISICA
non pretendere:
 il riconoscimento di destra e sinistra
 orientamento spaziale
 memorizzazione di sequenze (es. in una gimcana)
tenere presente che ci possono mettere molto a cambiarsi nello spogliatoio
aspetto teorico dell’educazione fisica: il docente deve mettere in atto gli stessi accorgimenti degli
altri insegnanti
memorizzare muscoli e ossa per gli alunni DSA può essere un problema
VALUTAZIONE:
 non considerare gli errori di calcolo
 non considerare gli errori di trascrizione
 non correggere e non considerare gli errori ortografici
 non calcolare i tempi impiegati
 tenere conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti
 premiare progressi e sforzi
RIFLESSI DELLA DISLESSIA
 errori spazio-temporali (ad esempio segnare i compiti sul diario nel giorno sbagliato,
confondere un quaderno con un altro)
 disordine nella tenuta dei quaderni
 vivacità o agitazione, introversione, dovuti a pregresso disagio e a perdita di autostima
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IL RUOLO DELL’INFORMATICA NELLA DIDATTICA PER I DSA
Il computer è un ottimo strumento compensativo, ha delle caratteristiche positive che corrispondono alle
principali difficoltà di un dislessico:
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grande memoria
possibilità di rielaborare, modificare, riutilizzare
reperibilità delle informazioni (rispetto ad un archivio cartaceo)
agevola lo scambio (file piuttosto che faldoni)
materiale esteticamente bello a prescindere dalla capacità motoria (calligrafia)
velocità
capacità di applicare regole
Barra di Google: si installa andando in Google e serve per fare ricerche. C’è l’evidenziatore che evidenzia le
parole che ho cercato.
STRUMENTI PER LO STUDIO:
Libri cartacei: per il DSA sono un nemico. Utili sono titoli, sottotitoli, immagini, indici, ecc. I libri vanno
presentati all’inizio dell’anno: come sono strutturati, per paragrafi, box, didascalie, ecc. Il libro deve
diventare strumento per prendere appunti; la memoria visiva del DSA è buona. Dagli appunti si può
costruire una mappa concettuale, che aiuta a memorizzare e consente di avere in un’unica immagine 2 o 3
pagine del libro (inizialmente si può dare una mappa già iniziata, o con le parole chiave già scritte).
Libri digitalizzati: si parte dal cartaceo e attraverso scanner e programma OCR digitalizzo il libro. Una volta
che il libro è in formato Word lo posso leggere con la sintesi vocale. La sintesi vocale ha bisogno di un
software che la gestisce; il software si può trovare nella sede di Trento dell’AID.
Libri in formato digitale: file PDF che utilizza l’editore per andare in stampa. Il libro è completo, con
immagini ecc. Posso anche copiare e incollare parti del testo. L’AID riesce a fornire questi libri, ha l’elenco
degli editori che hanno aderito a questa iniziativa; deve essere la famiglia che lo richiede.
Lettore Carlo II: consente di leggere libri digitali. Può calare anche la velocità di lettura.
Enciclopedie multimediali: da consigliare alle famiglie come alternativa ad internet. Il testo è selezionabile
quindi leggibile col sintetizzatore vocale.
Internet
Libro parlato: libro letto da un umano (strumento nato per i ciechi). Molto utile per la narrativa, per leggere
libri in ordine, dall’inizio alla fine (leggere con le orecchie). Il libro parlato è invece da sconsigliare per i testi
scolastici (es.: problema di trovare la pagina giusta).
Audiolibro: prodotto dagli editori, con un lettore professionista. A volte il testo è letto troppo velocemente
perché il prodotto è nato per i non vedenti che hanno velocità di ascolto.
E-book: ascolto e vedo il testo.
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Podcast: contenuti audio o video che si trovano in internet (andare su Wilkipedia, cercare “podcast” e
quindi gli elenchi dei siti; sono siti anche scolastici, quindi con contenuti disciplinari)
Strumenti per le lingue straniere:
 sintesi vocale madrelingua (oralizza lo scritto e dà una pronuncia corretta)
 traduttori automatici (traduzione non perfetta ma che consente di capire il contenuto)
 dizionari on-line e CD (è più facile trovare le parole)
Superquaderno: programma dell’ANASTASIS. Scrive e ripete a voce le parole scritte, affiancando
automaticamente le immagini. L’alunno sentendo la voce che legge si accorge se c’è qualcosa che non va e
quindi se ha scritto in modo scorretto. C’è anche la calcolatrice parlante. Sito dislessia.anastasis.it oppure
anastasis.it (dimostrativi).
SuperMappe: programma per creare mappe. Consente di creare un ipertesto con approfondimenti. Le
mappe si possono portare in Word. Costo € 99 (2 licenze).
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