Amarcord Morciano La meglio gioventù c`è sempre stata,Foro

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Amarcord Morciano La meglio gioventù c`è sempre stata,Foro
Amarcord Morciano La meglio
gioventù c'è sempre stata
Foro Boario
Gianni, canta il… - “Allora Gianni, canta il canarino?”.
Gianenrico (per tutti Gianni) Ghigi non scoraggia e rilancia
con la stessa moneta: “Canta, certo che canta”. Il siparietto
è diventato un tormentino nella sfera di Gianni e combriccola;
notizie messe in circolo a regola d’arte dagli Amici del
sabato. Tutto nasce all’interno della simposio che da decenni
tutti i sabati si ritrova a tavola per puro piacere e per
canzonarsi con leggerezza. Il canarino è tutto fantasia di
Gino Mazzini, morcianese che da anni abita a Riccione. Con
successo, Gino alleva canarini. Gianni: “Me ne regali uno?”.
Detto e fatto. Solo che il pennuto canterino quando cambia
ambiente per ritrovare l’ugola ha bisogno di tempo. “Allora
Gianni, canta il canarino…”.
Racconti: successissimo… – Agli organizzatori del concorso
letterario morcianese “Raccontami una storia” sono giunti
quasi 167 racconti. Un successo che lascia di stucco ma
neppure troppo. Dopo tutto se il Paese non affonda è perché
qualcuno fa il proprio dovere e nel tempo solo per sé libera
la fantasia in giravolte che commuovono. Insieme le capriole
sono più colorate.
Il portone verde… – Una telefonata avverte che lo screpolato e
vivo portone verde di via Ronci continua a sfornare cartigli
ironici non meno che arguti e strettamente personali. L’ultimo
reca: “Filippo. Il più intelligente di sempre dei Ghigi”
Ritorna
il
fotografia
corso
di
Il corso si articolerà in otto lezioni di due ore ciascuna,
dalle ore 21, nelle serate del 2, 6, 9, 13, 16, 20, 23, 27
febbraio.
Il corso è tenuto da un insegnante appartenente alla
Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. L’iscrizione è
di 80 euro, compresa la quota associativa al Circolo
Fotografico. Alla conclusione del corso sarà rilasciato un
attestato di frequenza valido anche per i crediti formativi.
Per iscrizioni ed informazioni rivolgersi presso la Biblioteca
Comunale via Pascoli -Morciano – in orari d’ufficio,
[email protected] – tel. 0541.987221. Oppure contattare
il presidente del Circolo – Giancarlo Pari E mail –
[email protected]
Programma:
Lezione 1- La fotocamera. Tipi di fotocamera, componenti
principali della fotocamera, sistema reflex, supporti
sensibili, (pellicola e sensore). Gli obiettivi e le loro
caratteristiche.
Lezione 2 – L’esposizione ed elementi che la determinano.
Tempi, diaframmi, sensibilità.
Lezione 3 – Effetti sulla foto ala variare dei tempi.
Lezione 4 – Effetti sulla foto al variare dei diaframmi
Lezione 5 – Ripasso della profondità di campo con accenni alla
macro fotografia. Uso dei filtri e dei flash.
Lezione 6 – Differenze fra analogico e digitale. Bilanciamento
del bianco, temperatura colore, analisi dell’istogramma, il
file row.
Lezione 7 – Impostazione dei menù della fotocamera.
Lezione 8 – Analisi delle foto effettuate dagli allievi.
Polverelli, chiude la bottega
dopo 51 anni
- Mario Polverelli ha chiuso la sua bottega di via Pascoli lo
scorso 31 dicembre, dopo 51 anni di fotografie, duplicazioni,
archiviazioni. Ha nei suoi speciali e ordinati cassetti tutte
le immagini dei morcianesi, di Morciano e non solo, dai primi
del ‘900 fino ad oggi. Grazie al Comune, alla Bpv, ha
pubblicato tre libri. Uomo profondo, generoso e dal basso
profilo. In stile inglese si direbbe. Fa parte degli Amici del
sabato e degli Amici del giovedì; due combriccole che si
ritrovano a tavola per godere delle bellezze della vita. La
famiglia ha anche una foto-ottica a Rimini, in via Roma.
- Mario Polverelli è nato a Morciano di Romagna il 23 novembre
1933. Sposato con Guerrina ha due figli, Roberto e Alessandro.
Il suo amore per la fotografia diventa un mestiere nella prima
adolescenza. Nel 1960 apre in via Pascoli 10 (dove ancora oggi
si trova), lo studio “Foto Ottica Polverelli”. In quasi
cinquanta anni ha raccontato Morciano attraverso i suoi
scatti: persone, strade, edifici, piazze, eventi e
avvenimenti. Lo ha fatto con passione e meticolosità come si
conviene a un “certosino”. Ogni sua foto è un racconto,
un’esperienza precisa e della quale possiamo quasi udire una
voce, un suono. Su Morciano, Polverelli ha raccolto quasi
tutte le immagini possibili dalla fine dell’800 ai giorni
nostri. Ha avuto l’accortezza, la lungimiranza e la
sensibilità di fare e archiviare sempre una copia di tutte le
foto che i concittadini gli portavano a riprodurre. Nel suo
curriculum può vantare alcune importanti mostre. La prima
risale all’85, quando per festeggiare venticinque anni di
lavoro espose i suoi scatti nella biblioteca comunale, dove fu
proiettato anche il filmato “E nost bel Murcen”. Dieci anni
dopo, in occasione del trentacinquesimo compleanno, nei locali
di via Marconi di Luciano Innocenti, furono esposte
duecentocinquanta foto che rappresentarono uno spaccato di
storia morcianese e che furono viste, stando al numero delle
firme sul libro delle presenze, da 2500 persone. La terza
esposizione, questa volta foto di scolaresche, fu allestita
nel padiglione fieristico di Morciano l’11 ottobre 1992 in
occasione della mostra ornitologica.
A Rimini, negli spazi della vecchia fiera durante “Art’arte”,
Poverelli allestì nel 1996 una quarta mostra.
Le foto di Polverelli sono state pubblicate non solo in libri,
testi e trattati, ma anche da tutti i giornali della provincia
di Rimini e non solo: “l’Ape del Conca, il Resto del carlino,
la Voce, il Corriere Romagna, la Valle, la Piazza, Forum”. Ha
fotografato tutti i personaggi prestigiosi arrivati a
Morciano. Solo qualche nome: Rita Levi Moltalcini, Giulio
Andreotti, Philippe Noiret, Giuseppe Tornatore, Arnaldo
Pomodoro. Nel 2002 il Lions Club Morciano – Valle del Conca
gli ha consegnato il “Premio alla professionalità”. Racconta:
“Questo primo volume è l’omaggio alle radici della nostra
cittadina. Le foto sono state raccolte con sacrificio e amore,
conservandole come fossero un tesoro. Le dedico a tutti i
concittadini ai quali va il mio sentito ringraziamento. Mi
auguro, profondamente e con la massima onestà, che possano
gioire, dilettarsi e rallegrarsi, sfogliando le pagine che
raccontano il nostro caro paese. Infine, il mio sentito e
sincero riconoscimento va al sindaco Giorgio Ciotti e alla sua
giunta per aver fornito, attraverso tale opera, l’opportunità
di conservare l’importante memoria dei nostri padri e tenerla
stretta nel nostro cuore come un grande tesoro”.
(Brano tratto dal primo libro fotografico firmato da Mario
Polverelli)
Cardellini, poeta su You Tube
PERSONE
- Giuliano Cardellini non finisce mai di stupire. Andando su
You Tube e digitando Giuliano Cardellini compaiono 3 videointervista in cui si racconta di poesia.
“La poesia non è scrivere poesia. E’ percepire, vivere,
soffrire, gioire, essere presente. Poi, quelli che sono i
sentimenti, vengono trasmessi, con ricerca, con fatica, con
passione, con approfondimento. Però è così estasiante, così
gratificante”, dice Cardellini. La sua riflessione è promossa
ed organizzata da La Soirèe Blanche Edizioni.
“L’amore è bistrattato – continua il poeta che di professione
fa l’avvocato -, ci sono tanti altri valori come il denaro, la
carriera, il successo. L’amore sembra essere superficiale,
invece è la cosa più importante; è legato alla solidarietà,
all’essere vicini, all’essere vivi d’animo: perché l’amore è
in grado di dare, di dare”.
“Il poeta è lo specchio riflesso della società – rimarca il
morcianese -. Se il poeta è lasciato al margine, non viene
ascoltato, la società si impoverisce, diventa sempre più
materialistica. Il materialismo porta all’aridità d’animo”.
Insomma, secondo Cardellini vi è una stretta connessione tra
l’emarginazione del poeta e l’andamento così materialistico
della attuale società. Il materialismo comporta la
trascuratezza per le opere artistiche e culturali, la loro
subordinazione a semplici interessi economici.
Cardellini: “Le parole di una poesia nascono da una esperienza
di vita, da una emozione intensa, da una creatività.
La poesia è appassionante, è qualcosa che crea, ti può far
riflettere e sognare, la poesia ha questa incommensurabile
qualità di legare la realtà al sogno, chi altro lo può fare?”.
Con questa concezione Cardellini vuol comunicare quello che
secondo lui è una verità: la forza della poesia di smuovere le
coscienze, di far sognare. Forse di stimolare per essere un
po’ migliori nel nostro animo.
Cardellini nella intervista cita anche Milosz (poeta polacco,
Premio Nobel letteratura nel 1980): “Lasciate ai poeti un
istante di gioia o perirà il vostro mondo. I poeti devono
avere spazio per esprimersi, per esternare la loro
interiorità, altrimenti l’altro mondo, quello del consumismo,
dell’individualismo, dell’egoismo non solo non potrà evolvere
verso la bellezza, ma al contrario degenererà sempre più”.
E ancora: “L’espressione artistica è una forma di bellezza e
la bellezza affascina e gratifica. La cultura deve essere
fruibile da tutti”.
Cardellini pone in stretta correlazione l’arte e la cultura
con la bellezza ed il sentirsi gratificati, lasciando
intendere, in maniera piuttosto evidente, che non c’è
alternativa e questa è l’unica alternativa ad una società
egoista e materialista.
“Le persone – approfondisce l’autore di due libri di poesie –
hanno bisogno della poesia. Hanno bisogno di parlare con sé
stessi. Hanno bisogno di ritrovare dentro di sé le emozioni
vere. Hanno bisogno di dare un senso alla vita oltre la
materialità quotidiana. Dare spazio, dare spazio alla poesia a
tutti i livelli, dare spazio alla poesia è la cosa più
importante”.
Lega la poesia ad una vera e propria esigenza di vita per
tutto quello che la poesia è in grado di suscitare dentro di
noi. L’auspicio di Cardellini è quindi che vi sia sempre più
spazio per la poesia, non solo con la divulgazione
all’esterno, ma anche e soprattutto con una ricerca nel nostro
interiore, di cui la poesia sia stimolo costante.
Perché rilasciare questa intervista? “Cerco di dare il mio
modesto contributo non solo alla divulgazione della poesia, ma
di informare su tutto quello che la poesia comporta. La poesia
è in grado di andare a fondo alla coscienza delle persone.
Forse potrei dire per una società migliore, più giusta, più
attenta alle esigenze di civiltà di ogni essere umano. Non
saprei, quello che so è che mi sembra molto importante farlo,
la sento come una mia esigenza vitale.”
A chi gli chiede di altri progetti in vista, risponde: “Si, ho
un progetto molto bello, però vorrei che rimasse ancora
riservato. Forse sarà pronto ad aprile, o a ottobre, speriamo
di quest’anno.”
L’avvocato Cardellini per quello che sta facendo è un
coraggioso, Sa infondere fiducia; e trova sempre forza e
energia per divulgare le sue idee. La sua poesia.
Spogliatoi calcio, finalmente
si mette mano
Quello del 2012 non è la prima volta del bilancio partecipato
per Morciano, ma la terza. Per il terzo anno consecutivo si è
concluso il lungo iter del “Bilancio Partecipato”, la formula
con cui l’amministrazione comunale di Morciano – uno dei pochi
comuni ad adottarla, in Regione e in Italia – chiama
direttamente i cittadini a scegliere un’opera pubblica da
indicare all’interno del bilancio.
Debitamente informati per tempo, i morcianesi hanno prima
fatto pervenire una rosa di indicazioni (sei), quindi hanno
sancito la scelta mediante la rituale votazione svoltasi nel
corso dell’affollata assemblea tenutasi il 12 dicembre.
Le opzioni erano: il rifacimento degli spogliatoi e
dell’impianto termico, idraulico ed elettrico alla palestra
comunale di via Stadio; la realizzazione di un campo da
calcetto e l’arredo del parco di via Montaldosso; il restauro
del monumento ai Caduti; l’installazione di uno schermo
luminoso per le informazioni; l’ampliamento della scuola
primaria; il parcheggio per il personale scolastico della
scuola primaria e secondaria.
Bpv, borse di studio
giovani musicisti
per
La data prescelta, che l’istituto di credito vorrebbe farne un
appuntamento fisso nel tempo, per ricordare quel lontano 1
febbraio 1911 quando la Banca inizio la propria attività a
Morciano di Romagna, è proprio il 1 febbraio al consevatorio
Rossini, nell’auditorium Pedrotti, una delle saòe più belle
del mondo. Inizio cerimonia: ore 19.
Il 2010 è stata la prima edizione e l’anno appena trascorso la
seconda.
L’iniziativa si affianca ad altre borse di studio per laureati
ed al concorso di Pittura Alida Epremian, che l’Istituto di
credito cura già da diversi anni; e rappresenta un ulteriore
impegno, in un ambito completamente nuovo quale la musica, in
collaborazione con il prestigioso Conservatorio conosciuto a
livello internazionale.
In occasione del concerto dei vincitori, previsto dal
regolamento, saranno consegnate le borse di studio; la
performance degli artisti sarà l’occasione per un piacevole
incontro in cui soci, clienti ed amici potranno apprezzare i
giovani musicisti.
Scuola, vince la ‘fame e la
follia’ dell'Itc Gobetti
GIOVANI
- “La fame e la follia” dell’Itc Gobetti vincono. La IV A del
Liceo economico mette in cascina il primo premio di € 2.000
del concorso regionale indetto da Legacoop Emilia Romagna per
le scuole superiori di secondo grado con il progetto:
cooperativa “La Duna – Cooperando con il sole”
“Facciamo vincere le idee”. Questa la sfida lanciata da
Legacoop Emilia Romagna per promuovere i migliori progetti
presentati dagli studenti delle scuole medie superiori che
hanno partecipato alla edizione 2011 della Rete regionale
Bellacoopia (il progetto di Legacoop che promuove la
cooperazione nelle scuole del territorio regionale favorendo
un più stretto legame tra la scuola e il mondo produttivo).
Ad aggiudicarsi il primo premio di € 2.000 la 4° A del Liceo
economico “P. Gobetti” di Morciano di Romagna (RN) con la
cooperativa “La Duna – Cooperando con il sole”, che ha
realizzato un progetto di stabilimento balneare appositamente
creato per accogliere persone disabili e anziani non
autosufficienti in un ambiente perfettamente integrato
all’eco-sistema. “ La cooperativa “La Duna”, la cooperativa
ideata per partecipare al progetto Bella Coopia (progetto
istituito dalla Lega Coop) dalla classe 4°A dell’Itc P.
Gobetti di Morciano di Romagna è stata pensata con l’obiettivo
di creare idealmente delle opportunità lavorative a giovani
che trovano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Gli
alunni hanno rivolto i loro sforzi alla progettazione di uno
stabilimento balneare che offra una serie di servizi a
carattere ludico-ricreativo e culturale, ispirati ai valori
dell’ascolto, dell’accoglienza, della tolleranza e della
solidarietà.
Esso nasce da un’idea maturata dalla necessità di una zona
spiaggia alternativa alle numerose già presenti sul litorale
romagnolo. Per “alternativa” si intende un luogo dove poter
accogliere e assistere, con personale qualificato, anche
persone anziane e disabili durante tutto l’arco della loro
permanenza presso lo stabilimento, con l’ausilio di strutture
adeguate alle loro necessità. Un’altra peculiarità di questa
spiaggia è che è volta totalmente all’eco-sostenibilità, come
lascia anche intuire lo slogan scelto dalla classe:
“Cooperando con il Sole”.
La Duna nasce anche con l’intento di far stare insieme le
famiglie, di facilitare l’apertura all’altro per offrire
soprattutto un’esperienza umana. La presenza giornaliera di
numerosi collaboratori volontari e non permette lo svolgimento
di numerose attività che coinvolgono tutti, grandi e piccini,
offrendo momenti di svago e relax con corsi per mantenersi in
forma, escursioni e momenti mondani. Impianti sportivi e aree
giochi andranno ad allietare le ore dei più piccoli e durante
le ore più calde un bar-ristorante (alimentato a pannelli
solari e fotovoltaici)
necessità.
offrirà
ristoro
a
chi
ne
avrà
La classe si è mostrata da subito entusiasta all’idea di
creare anche seppur concettualmente un qualcosa di così
importante ed impegnativo; non si è limitata però solo ad
ideare una spiaggia alternativa con i suoi relativi servizi:
infatti i ragazzi, con l’aiuto delle proff. Bulzoni e Coscia
(rispettivamente economia aziendale e informatica), hanno
realizzato anche l’aspetto economico-finanziario e gestionale
del progetto, un lavoro che ha richiesto molto tempo e sforzi
che sono stati premiati in duplice forma: lo scorso a.s. la
classe infatti si era già classificata seconda alla selezione
provinciale e quest’anno gli alunni della 4°A sono stati
incoronati a Reggio Emilia vincitori a livello regionale, una
vittoria che si potrebbe definire inaspettata e che ha portato
una ventata di euforia, gioia e soddisfazione nel gruppo.
Chissà che in un prossimo futuro questi ragazzi non possano
usufruire realmente di questa idea per guadagnarsi da
vivere???
Alessio Della Chiara
Indimenticabili cartoline
CULTURA
- Un libro che sa cogliere l’attimo, soprattutto a riflettere
sull’obbrobrio urbanistico legato all’ex area Ghigi. Si
intitola “Un pensiero da Morciano”. Presentato lo scorso 24
novembre nella sala conferenze della Banca Popolare Valconca,
nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni dello stesso
istituto di credito. Un contributo lo ha portato anche Lions
Club Valle del Conca presieduto da Giancarlo Masia, dal Leo
Club e da Ada onlus. La Banca lo ha dedicato a Gianni Romani,
un bel morcianese scomparso prima del tempo nel male oscuro
della solitudine. Come scrisse Cesare Pavese: “Non fate troppi
pettegolezzi dopo che me ne sono andato”. Lassù, lo vediamo
sorridere felice Gianni; e chissà che quando riprende il filo
del discorso con qualche amico non incespica più sulle parole
ora che è in cielo.
Il volume reca le cartoline collezionate da nove morcianesi
che amano il proprio paese e raccolgono ogni frammento che
reca Morciano. Sono: Gianni Romani, Fiorenzo Sanchi, Geo
Fraternali, Gianenrico (Gianni) Ghigi, Umberto Zanni, Giovanni
Bartolini, Vincenzo Palazzi, Bruno Baffoni e Ezio Angelini. Le
119 istantanee vanno dal 1901 al 1945. La prima riporta una
sterrata via XX Settembre (oggi via Marconi); quasi tutte le
abitazioni di allora sono quelle di oggi.
L’ultima cartolina, quella del ’45 accoglie tre piccole vedute
ed una dedica “Un pensiero di Morciano”. Poi tutte le altre.
Se ci si sofferma, è come leggere un piccolo-grande libro con
la storia della città. Gli umori di Morciano narrati dalle
lenti di questi scatti aiuta a capire dove dovrebbe andare lo
sviluppo urbanistico di una comunità. Con viva e umana
contraddizione, il benessere e le maggiori capacità tecniche
del dopoguerra, non hanno aiutato a costruire un reticolo
urbano al servizio dell’uomo, ma un agglomerato che aveva
altri interessi. Spesso non proprio nobili. E’ dovere dei soci
Lions lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato.
Le pagine sono aperte da due riflessioni: di Massimo Lazzarini
(presidente della Bpv) e di Giancarlo Masia (presidente del
Lion Club Valle del Conca. Scrive Lazzarini: “…possiamo
alzarci in piedi e, forti della memoria del passato, procedere
spediti in questo tempo che ci è dato”.
Masia: “…ci hanno donato un frammento del passato di Morciano,
da consegnare alle generazioni più
conoscere le radici e se stessi”.
giovani
per
meglio
Foro Boario
Sogni, lotto e vincite – Un’amica sogna di bighellonare con
Danilo Ottaviani insieme ad un amico. Gioca al lotto la strana
immagine. Vince 500 euro. Che cosa dire? E’ stato il caso,
oppure i sogni indicano qualcosa di misterioso.
Ragazzo-vecchio – Erano in tre lo scorso 25 novembre. Danilo
Ottaviani, politico di lunghissimo corso nonostante la
“giovane” età e molte preferenze, una sua amica (quella del
lotto) ed un’altra persona. Quest’ultimo dice: “La vuoi
smettere di ridere con quel ragazzo sempre elegantino!”.
“Ragazzo; ma se è un vecchietto di 58 anni e mezzo”. Danilo
Ottaviani ha quasi 60 anni… portati benissimo.
E’ corteggiato ma… - Una fanciulla spesso armeggia davanti
l’ufficio di Danilo Ottaviani; cerca inesorabilmente di farsi
notare. La fatidica amica chiosa: “E’ proprio diventato un
pollo, non si accorge più di nulla. Una volta avrebbe notato
anche il battito delle ali di un’ape”.
Spogliatoi, ancora tristi – Sono ancora tristi e poco degni di
Morciano gli spogliatoi “nuovi” del Carlo Brigo. Una
fatiscenza lasciata a se stessa.
Grande tennista - Suda e si diverte Carlo Ghigi sul un campo
da tennis. Dopo aver appeso il pallone al chiodo ha scelto uno
sport dove basta un amico con il quale passare un’ora e
stringergli la mano dopo la vittoria o la sconfitta. Alla
Kipling.