Il ballerino Kledi Kadiu aggredito sull`Appia

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Il ballerino Kledi Kadiu aggredito sull`Appia
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RASSEGNA STAMPA | CRONACA
29/05/2008 - IL BALLERINO KLEDI KADIU AGGREDITO
29 maggio 2008 IL MESSAGGERO
Il ballerino Kledi Kadiu aggredito sull'Appia:
«Albanese di m... ti rimando in Albania»
Il sindaco: «Scongiurare ogni rischio di intolleranza e di violenza»
Il ballerino: «Non capisco perché lo hanno fatto, è incomprensibile»
Image: http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/HIGH/20080528_kledi-aggredito.jpg
ROMA (28 maggio) - «Albanese di m...ti rimando in Albania». Parole forti, seguite da
un'aggressione. La vittima è Kledi Kadiu, il ballerino della trasmissione "Amici di Maria De Filippi".
L'aggressione è avvenuta sull'Appia, alla Kledi Academy, la scuola di danza che il 34enne di
Tirana gestisce a Roma da 4 anni. Oggi era la giornata precedente al saggio di fine anno. Tanta
gente, i colloqui con i genitori dei piccoli allievi e poi qualcosa di strano. Kledi nota tre individui che
con una videocamera riprendono le esibizioni nell'accademia di danza a via Castro dei Volsci, nei
locali dell'oratorio della parrocchia di San Gaspare del Bufalo nel quartiere Appio-Tuscolano. Si
avvicina, chiede spiegazioni. Uno scappa, l'altro, corpulento, lo aggredisce, lo strattona, gli mette
le mani sul collo e grida: «Albanese di m...ti rimando in Albania». Il ballerino non ha ancora
presentato denuncia. Dopo l'aggressione è andato al pronto soccorso del San Giovanni per farsi
medicare.
Kledi Kadiu, da anni protagonista di Amici di Maria De Filippi, C'è posta per te, nel 2005 è stato
protagonista del film Passo a due, di Andrea Barzini. Nella pelliccola accanto a Laura Chiatti
interpreta proprio un ballerino albanese che dopo tanti sacrifici e vittima di angherie riesce a
coronare il suo sogno. Così come è successo nella vita reale. Il racconto di Kledi. «Stavo facendo un discorso ai genitori come faccio ogni fine anno - ha
detto al Tg5 il ballerino - è stata la mia segretaria a farmi notare che c'erano tre individui che mi
stavano riprendendo con delle telecamere digitali, li ho fermati. Due sono scappati con la
videocamera mentre uno mi ha stretto, mi ha messo una mano sul collo sbattendomi sul tavolo
della direzione dicendomi frasi sulla mia origine: "Albanese di m... adesso ti rispediamo in
Albania"». Prima della colluttazione uno dei tre ha detto al ballerino: «Te lo faccio vedere io chi
sono albanese di merda». Kledi ha raccontato di essere «stato separato da due genitori presenti e
altri 50 hanno fatto da testimoni». «Fatto incomprensibile». «Due di loro sono scappati con una macchina, il terzo a piedi. Alcuni
genitori con i telefonini hanno scattato delle foto alla macchina e infatti abbiamo anche il numero di
targa. Poi abbiamo chiamato i carabinieri che sono venuti e ai quali abbiamo raccontato tutto
dando anche il numero della targa dell'auto. I carabinieri - aggiunge Kadiu - mi hanno detto che ho
trenta giorni per sporgere denuncia, cosa che non ho ancora fatto. Non voglio ingigantire l'episodio
- sottolinea il ballerino - ma certo è una cosa per me incredibile e incomprensibile». «Non capisco perché». «Vorrei capire perché lo hanno fatto - dice Kadiu, visibilmente scosso - e
soprattutto chi sono queste tre persone che sono entrate nella mia scuola». Kledi stava parlando
con i genitori di alcune ragazze del suo corso «come faccio ogni anno prima del saggio finale della
scuola», che si terrà domani al teatro Orione. «Sono li da quattro anni - aggiunge Kadiu - e non mi
è mai successo nulla. Come ogni anno anche stavolta avevo messo un annuncio per dare un
appuntamento ai genitori che volevano parlare con me dei propri figli in vista del saggio finale.
Continuo a non capire le ragioni di una aggressione per me senza motivo». Kadiu, anche su
consiglio dei carabinieri, è stato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni dove si è fatto
medicare.
Il sindaco Alemanno ha condannato dell'episodio e espresso solidarietà al ballerino «artista che
arricchisce e rende onore alla nostra città». «Credo - ha detto il sindaco - sia venuto il momento di
lanciare un appello congiunto da parte di tutti gli esponenti politici del centrodestra e del
centrosinistra affinché nella nostra città possa essere scongiurato ogni rischio di intolleranza e di
violenza».