ondivisi - BCC Formello

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ondivisi - BCC Formello
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N. 28 - Settembre 2015 - Periodico trimestrale di finanza e cultura - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - 70% - Roma Aut. N. 21/2009
Trent’anni di viaggi, scoperte e momenti condivisi
Dalla fine degli anni Ottanta ai nostri giorni, ogni anno la Banca ha organizzato un
viaggio culturale per i propri soci. Le mete sono state le più belle città italiane come
Siena e Venezia, regioni ricche di fascino come la Sicilia e la Sardegna e le capitali
europee, da Parigi a San Pietroburgo.
Ora vogliamo ripercorrere questa grande avventura condivisa, raccogliendo
testimonianze, appunti di viaggio e fotografie, soprattutto le immagini di gruppo: una
storia di incontri, scoperte e amicizie profonde.
Ogni socio può contribuire a questa raccolta, consegnando le proprie fotografie o appunti
di viaggio alla Segreteria della Banca (Formello, Viale Umberto I, 92 - Tel. 06 90 14 30 95).
GO
LA
Aspettiamo le vostre
fotografie e i vostri
appunti di viaggio
VELA
IO
VE
Le gite sociali
della Banca
LA RIVISTA DELLA BANCA
DI FORMELLO E TREVIGNANO
DI CREDITO COOPERATIVO
LA GITA SOCIALE A MILANO
VOLTI E PAROLE DALL’EXPO
CONOSCERE ROMA
IL NUOVO CALENDARIO
PREVENZIONE
VACCINAZIONI E SCREENING
NAVIGARE NELLA STORIA
BROGLI ELETTORALI
TREVIGNANO FILMFEST
IL CINEMA E LE RELIGIONI
Le fotografie saranno scansionate e subito restituite.
BCC
CREDITO COOPERATIVO
Formello
e
Trevignano Romano
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BCC
CREDITO COOPERATIVO
CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
Formello
e
Trevignano Romano
Presidente
Gino Polidori
Vice Presidente
Alvaro Altarocca
Siamo presenti a:
Sede Amministrativa FORMELLO
Viale Umberto I°, 92 - Tel. 06.90143095 - Fax 06.90146800
Sede Centrale FORMELLO
Viale Umberto I°, 4 - Tel. 06.9014301 - Fax 06.9089034
Agenzia n° 1 LE RUGHE
Viale Africa, 8 - Tel. 06.9087359 - Fax 06.90129315
Filiale CAMPAGNANO DI ROMA
Piazza Regina Elena, 23 - Tel. 06.90154376/77 - Fax 06.90154380
Agenzia n° 2 OLMETTI
Via degli Olmetti, 41 3U - Tel. 06.90400394 - Fax 06.90400352
Filiale TREVIGNANO ROMANO
Via IV Novembre, 2 - Tel. 06.999121 - Fax 06.9999514
Filiale ANGUILLARA SABAZIA
Via Anguillarese Km 5,200 - Tel. 06.9994574/385 - Fax 06.9995337
Filiale CESANO
Via della Stazione, 359 - Tel. 06.30439538/88 - Fax 06.3038935
Filiale MONTEROSI
Via Roma, 50 - Tel. 06.9014301
Filiale NEPI
Via Monsignor Olivares (Centro comm. San Bernardo) - Tel. 0761.556598
Consiglieri
Angelo Buccioli
Edda D’Alessio
Gianluca Franchini
Piergiorgio Montani
Marco Palma
Matteo Stefanelli
Maurizio Varzi
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Cristiano Sforzini
Sindaci
Filippo Salvatore Licenziato
Nazzareno Neri
Sindaci supplenti
Massimo Caramante
Giuseppe Giurato
ORGANISMO DI VIGILANZA
Presidente
Sandro Cioccoloni
Membri effettivi
Gabriele Bozzo
Giuseppe Mansueti
DIREZIONE
Direttore Generale
Mario Porcu
Nepi
Monterosi
Trevignano
Romano
Campagnano
di Roma
Anguillara
Sabazia
FORMELLO
Cesano
Le Rughe
Olmetti
BCC
CREDITO COOPERATIVO
Formello
e
Trevignano Romano
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Le Ladyvette sul palco del
“FormelloJazz Festival”. Si
chiamano Pepper, Sugar e Cherry
(Pepe, Zucchero e Ciliegia).
Sembrano uscite da una
cartolina illustrata degli anni ‘50!
Quest’estate la Banca ha sostenuto tante
rassegne di spettacoli in tutti i nostri
comuni. Il “FormelloJazz Festival” è uno
dei pochissimi festival di jazz tradizionale
in Italia, sotto la direzione artistica di
Cesare Banchi e l’organizzazione
dell’Associazione CB.Eventi di Formello.
Sul palco, in questi sette anni, musicisti del
calibro di Antonella Aprea, Armando
Bertozzi, Giorgio Cuscito e la Swing Valley
Band, Greg, Enrico Zanisi, Luca Velotti,
Elisabetta Antonini, due capisaldi della
storia del jazz come Carlo Loffredo e Lino
Patruno, Gabriele Coen, Marco Guidolotti,
la Bixi Big Band e quest’anno la Max
Ciafrei Orchestra, la Massimo Pirone Big
Band e appunto le bravissime Ladyvette.
Novità della settima edizione è stata la
presenza delle bande, che nelle due serate
di luglio hanno interpretato un repertorio
di musica jazz: protagoniste assolute, la
Banda comunale di Formello e la Banda
“Outside Big Band di Campagnano”. La
presenza della Scuola di Swing di Formello
ha poi reso “visibile” il ritmo delle musiche
di quegli anni e assieme alle auto d’epoca,
esemplari rarissimi dal 1920 al 1950 del
club romano “La Manovella”, ha
contribuito a ricreare l’atmosfera di
quando si ballava e si ascoltava musica in
locali pieni di fumo.
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N.
N. 28
28 - Settembre
Settembre 2015
2015 - P
Periodico
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Aut. N.
N. 21/2009
21/2009
IO
VE
VELA
Sommario
GO
LA
LA RIVISTA DELLA BANCA
DI FORMELLO E TREVIGNANO
DI CREDITO COOPERATIVO
LA GITA SOCIALE A MILANO
VOLTI E PAROLE DALL’EXPO
CONOSCERE ROMA
IL NUOVO CALENDARIO
PREVENZIONE
VACCINAZIONI E SCREENING
NAVIGARE NELLA STORIA
BROGLI ELETTORALI
TREVIGNANO FILMFEST
IL CINEMA E LE RELIGIONI
B
BCC
CC
CCREDITO
REEDITO CCOOPERATIVO
OOPERATIVO
3
Editoriale del Presidente
4
La cooperazione internazionale
5
Il Punto del Direttore
6
La gita sociale all’Expo
6
Formello
F
ormello
e
T
revignano Romano
Romano
Trevignano
La rivista della Banca
di Formello e Trevignano
di Credito Cooperativo
Periodico trimestrale
Anno 8 - N. 28
Settembre 2015
Registrato presso
il Tribunale di Tivoli
il 27-10-2008
al N. 21/2008
10 Conoscere Roma
10
Sede
Viale Umberto I, 92
Formello (Roma)
Tel. 06 90 14 30 95
Direttore Responsabile
Gino Polidori
Redattore
Armando Finocchi
Ufficio Soci
Tel. 06 90 14 30 55
Stampa
Miligraf Srl
Via degli Olmetti, 36
Formello (Roma)
Tel. 06 90 75 142
12 Un paese o una comunità?
14 La prevenzione
Un valore aggiunto per tutti
16 Gli Archivi della Memoria
I vincitori del concorso
In copertina:
La fierezza gentile di una donna
indonesiana in costume
tra i padiglioni dell’Expo.
“Bhinneka Tungaal Ika”
è il motto dello Stato
indonesiano.
Vuol dire “Unità nella diversità”
e ben si addice all’Esposizione
universale milanese.
www.bccformello.com
17 Il cinema racconta le religioni
20 Navigare nella storia
24 In breve
24
L'Altare della Patria
visto dai Mercati
di Traiano
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L’importanza
di un lavoro qualunque
Lorenzo, il raccoglitore
di ferro vecchio
v molto caldo quel giorno, uno degli ultimi di Luglio. Alle
FFaceva
undici il termometro già segnava
v trentasette. All’incrocio della
provinciale fo
f rmellese con via di Va
V lle Scurella, in fo
f ndo alla
quale si trova
v un deposito di materiali ingombranti, un uomo
uscì da
d ll’ombra di una quercia per dirmi qualcosa. Accanto un’A
’ pe fu
f rg
r onata, ricolma di
f rro arrugginito, ne dichiarava
fe
v il mestiere. Mi colp
l irono subito le mani ruvide da
d “robivecchi” e il suo dimesso modo di vestire, che tuttavia lasciava ugualmente trasparire
un’a
’ ntica dignità. “Porta alla discarica anche del fe
f rro?” mi disse.
“Raccolg
l o tubi, cancelli arrugginiti, lava
v trici, reti metalliche, paletti, fr
f igorife
f ri”. Risposi
che portavo al deposito soltanto vecchi va
v si di plastica. Sul suo viso bruciato da
d l sole un
moto appena percettibile di delusione. Incuriosito scesi per conoscere da
d vicino un raccoglitore di fe
f rro ed anche per rompere una soff
fferta solitudine. “Ve
V de, giro per Fo
F rmello
e nei paesi vicini per tutta la settimana, ma il Sabato mi fe
f rmo a questo incrocio dove le
macchine per anda
d re alla discarica debbono rallentare per fo
f rz
r a, fa
f cilitando così un approccio volante. I più generosi si fe
f rmano per donarmi quel che hanno. Nei giorni più
f rtunati riesco a riempire il cassone. Solo allora rip
fo
i arto per anda
d re a vendere il materiale
recuperato al deposito della Nomentana, dove gli daranno una nuova
v vita industriale,
guada
d gnando così qualcosa per la mia fa
f miglia. Non ho altro lavoro, mi arrangio così”.
Mi raccontò che non era entrato nella nuova
v fr
f on
ntiera dei minatori urbani che ogni notte
scava
v no nei cassonetti della città a caccia di fe
f rro
o, cestelli di lava
v trice, batterie e rifi
f uti fe
f rrosi di ogni genere. “C’è una concorrenza spiettata ed anche un pericolo per la propria
incolumità, se non appartieni alla fl
f otta dei vicolli org
r anizz
z ati che ogni notte inizia la caccia programmata ai fi
f lari di bidoni stracolmi di im
mmondizia”, mi disse. Poi aggiunse: “I pesci più grandi sono muniti perfi
f no di metal-de
etector rendendo impossibile il lavoro a
quelli più piccoli. E io piccolo sono, e quindi mi limito a cercare materiale fe
f rroso ai margini della grande città”.
Discutemmo pure delle norme che regolano la raccolta di materiali fe
f rrosi, di un Albo a
cui è necessario iscriversi, dei registri di carico e scarico, della tracciabilità del percorso e
di altre diavolerie che pingui burocrati hanno sttudiato per Lorenzo e i suoi compagni di
sventura. Gli dissi di aspettarmi, avr
v ei trova
v to qualcosa. Racimolai fe
f rraccio e un rotolo di
rete metallica arrugginito e corsi di nuovo a Va
V llle Scurella. Il robivecchi però era anda
d to
già via e allora nascosi il “tesoro” sotto la siepe
e, così come mi aveva
v suggerito. Giorni
dopo rip
i assai in quel posto e sotto la siepe non c’era più nulla. Mi piacque pensare al
mesto sorriso di Lorenzo per quel dono, un uom
mo che era riuscito a crearsi un lavoro girando nelle strade polverose della campagna rom
mana tra casali e nuove borg
r ate. Precario
senz’a
’ ltro ma pur sempre un lavoro con cui riessce a sostenere con dignità la propria fa
f miglia.
Il Preside
ente
Gino Polidori
3
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VELA CREDITO COOPERATIVO
La cooperazione
internazionale
In Ecuador, in Argentina e nel Togo il Credito cooperativo porta avanti
progetti di sviluppo sociale ed economico. In territori lontani a prendere
forma sono i nostri stessi valori. Con un approccio nuovo: pensare globalmente, agire localmente.
4
ei quattro angoli del Pianeta le imprese cooperative stanno costruendo un mondo migliore.
T lvolta con singole iniziative (contributi di solidaTa
rietà, adozioni a distanza, sostegno alle associazioni
di volontariato), altre volte in modo sinergico, le
BCC italiane diff
f ondono la cooperazione internazionale e il valore sociale del credito.
Il progetto di cooperazione più radicato è la “Mi-
N
cooperativo italiano ha incoraggiato la nascita di
comitati promotori di istituti di credito, come accadeva da noi negli anni Cinquanta del Novecento,
quando a Formello e a Tr
T evignano nascevano i comitati che portarono alla fondazione della nostra
Banca. La storia si ripete, con attori diversi, ma con
le stesse finalità di sviluppo locale.
In To
T go, infine, paese dell’Africa centrale sulla costa
crofinanza Campesina”, inaugurata in Ecuador nel
2002 per favorire la nascita di piccole banche di
villaggio. In più di dodici anni sono stati messi a disposizione ben 40 milioni di dollari per finanziamenti agevolati a beneficio di oltre 150 mila famiglie
di contadine e contadini, i “campesinos”.
In Argentina il progetto per la costituzione di casse
cooperative è partito invece nel 2007, dopo la crisi
economica che aveva gettato sul lastrico centinaia
di famiglie e di imprese. In questo caso il Credito
atlantica, è stato avviato il progetto più recente, nel
2012. Mira a finanziare l’agricoltura con il microcredito ma anche con la formazione. In questo
modo le BCC italiane contribuiranno alla sicurezza
sociale e all’autosuff
f icienza alimentare del To
T go,
scongiurando i viaggi della speranza che spesso si
infrangono tragicamente tra le onde del Mediterraneo. È nella loro terra che questi cittadini africani
impareranno a dissodare, seminare e migliorare le
loro condizioni di vita.
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Investire nell’innovazione
Da sempre è il segreto
delle imprese italiane
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l e economie emerg
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Il Direttore
Mario Porcu
5
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VELA EXPO
La gita sociale all'Expo
Il diario del viaggio
Dopo l’arrivo a Milano, abbiamo passeggiato in centro, tra Piazza della
Scala, la Galleria Vittorio Emanuele II (“il salotto di Milano” perché fin
dall’Ottocento è il ritrovo della borghesia milanese) e il Duomo, l’opera
più importante dell’architettura gotica in Italia. Non poteva mancare il
risotto alla milanese e la torta del Credito cooperativo, anticipata da un
saluto del presidente Gino Polidori e del consigliere Maurizio Varzi. E poi
l’Expo, la meta del viaggio: le immagini sono di Emanuela Gizzi, le parole
dei nostri soci, raccolte tra i padiglioni e durante il ritorno.
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Mi ha colpito una massima:
quando raccogli i fasci del grano,
le “gregne”, se ne rimane una,
non tornare a raccoglierla. Potrà
servire a una vedova, a una
bambina o agli uccelli.
Sergio Lucchetti
Ho ancora negli occhi i suoni
e le luci del padiglione dell'Italia.
L'avvenire è nelle cose più
genuine.
Angela Peretti
Che spettacolo l'Albero della
Vita! Si accende di fontane,
musica e fumi tricolori.
Carla Mampieri e Dino Gizzi
Anche
nell’architettura
dei padiglioni
ogni nazione
ha voluto
trasmettere
gli elementi
della propria
identità
culturale.
Mi è piaciuto il padiglione del
Kazakistan perché ha raccontato
la storia di un popolo in modo
innovativo.
Giorgia Picotti
Architetture strabilianti, ma forse
occorreva concentrarsi di più sul
tema e utilizzare maggiormente
materiali sostenibili.
Giulia Martoni
A
Abbiamo pranzato nel padiglione
del Giappone. Stessi ingredienti
che conosciamo, ma cucinati in
modo diverso.
Angelo Del Monaco
e Maria Pia Gallotti
L’Expo è un viaggio
nell'agricoltura mondiale. E in
Italia l'arte si è aggiunta ai
prodotti della terra: un
patrimonio straordinario.
Gabriella e Maria Domenica
Cardellini
La Terra è ancora un pianeta
meraviglioso. Che voglia di
partire, passeggiando tra i
padiglioni degli Stati asiatici!
Tutta un'altra filosofia di vita...
Rita Altarocca
7
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Sarà possibile tornare alle origini,
senza i veleni dell'agricoltura
chimica? Dobbiamo ispirarci alla
perfetta organizzazione sociale
delle api.
Franco Braccini
Ho visto gli orti verticali nel
padiglione degli Stati Uniti.
Sarà anche così l'agricoltura
del futuro?
Anna Sanapo
Un grande spazio espositivo e
ben organizzato, che ha retto
l'affluenza record proprio nei
giorni del nostro viaggio.
Francesco Ronzetti
Non solo
alimentazione:
l’Expo
è un
caleidoscopio
di volti,
tradizioni
e costumi
di tutto
il mondo.
Nel padiglione degli Emirati
Arabi abbiamo riflettuto sulla
necessità di ridurre gli sprechi:
l'acqua, soprattutto, la ricchezza
più preziosa.
Mirella Marcon e Umberto Vitali
Il ritmo della musica tribale mi
ha accolto nel padiglione
dell'Angola, con donne fiere di se
stesse e del loro lavoro.
Un'immagine nuova dell'Africa,
che sa sfamare i suoi abitanti.
Sonia Maier
Per ogni regione italiana
ho ascoltato una storia esemplare
su come rilanciare l'agricoltura.
Maria Forti
Nel
N padiglione del Qatar
abbiamo visto le nuove
tecnologie per dissalare l'acqua
del mare. Costruire un futuro
senza intaccare le risorse naturali
è la vera sfida di oggi.
Antonella Rapagnani
e Piero Scarponi
Le piccole realtà dei Paesi poveri
devono essere aiutate dai governi
dei Paesi ricchi.
Lino Giannopolo
8
8
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EXPO VELA
Il padiglione italiano è costruito con un
cemento speciale, nato dal riciclo di altri
materiali.
Loreto Cardellini e Graziella Ronzetti
G i di vento caldo
Getti
ld e
spruzzi di vapore acqueo
ricreano il clima umido
della Thailandia, un Paese
dove solo il 10% delle
terre è coltivabile.
Maura Amadio
di li
d ll Polonia
l i
Nell padiglione
della
cassette di legno formavano le
pareti e ricoprivano i pilastri.
Gianluca Caravaggi
Tutto molto scenografico,
T
Tutto
ma con il rischio di
trasformare un messaggio
vitale in una operazione
commerciale.
Giulia Conforti
Ho rivisto le immagini del
terremoto di Assisi. La grande
natura in un attimo può
cancellare secoli di storia.
Ma sappiamo ricostruire con
operosità e guardare avanti.
Orazio Santi
Un fascio di luce crea un libro virtuale.
L’agricoltura del futuro dovrà intrecciare
le tradizioni con le nuove tecnologie.
8
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VELA CONOSCERE ROMA
Il corpetto
di spighe,
una gonna
di biscotti,
bracciali
e cappello
di pane.
È una delle installazioni
artistiche che abbiamo visto
all’interno dei Mercati
Traianei, in occasione della
nostra visita che ha concluso
il calendario 2014-2015.
Ha ispirato anche l’abito
delle fatine che hanno
accolto i visitatori alla Notte
di San Giovanni, tra il 23 e il
24 giugno, festeggiata come
ogni anno ballando attorno
al falò nell’aia del museo
contadino di Formello.
10
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CONOSCERE ROMA VELA
Il nuovo calendario
Le gite dedicate ai soci ripartono il 14 novembre
con la visita all’Abbazia delle Tre Fontane
Sabato 14 novembre 2015: Abbazia delle Tre Fontane
Un autentico pellegrinaggio, nell'anno giubilare, in una valletta dell'antica via
Laurentina, che fu teatro del martirio dell'apostolo Paolo e oggi è uno straordinario
complesso abbaziale passato dai benedettini ai trappisti, immerso nella natura e
ricco di suggestioni storiche ed artistiche.
Sabato 23 gennaio 2016: Terme di Diocleziano
Il più grandioso complesso termale della Roma tardoantica, da cui prende il nome
la vicina stazione ferroviaria, è oggi allestito come uno straordinario museo,
risultato della trasfo
f rmazione del sito archeologico nella certosa di Santa Maria
degli Angeli: le grandi aule termali, la suggestiva natatio, i resti delle decorazioni
marmoree, il chiostro di Michelangelo.
Sabato 12 marzo: Villa dei Quintili
La più estesa e fastosa residenza del suburbio romano si estende sulla via Appia ed
evoca la memoria dei due fratelli proprietari, cui venne confiscata per ordine di
Commodo: consta di un quartiere uff
f iciale, un'area residenziale, grandi aule
termali, decorazioni policrome, cisterne per l'approvvigionamento idrico e tanta
storia da raccontare.
Sabato 7 maggio: Chiesa dei Cappuccini
Dopo due anni di restauro torna a brillare questo favoloso gioiello del Seicento romano, autentico scrigno che custodisce gelosamente i suoi tesori: le pale d'altare
dei più famosi artisti romani, i monumenti funerari, il museo sulla santità cappuccina, la celebre cripta con le ossa dei defunti.
Sabato 11 giugno: Palazzo Doria-Pamphilj di Valmontone
Alla scoperta del maestoso palazzo, all'epoca inserito in un complesso urbano
provvisto di fo
f resteria, armeria, stalle, granaio, carceri, botteghe e decorato su
tutt
t o il piano nobile con uno splendido ciclo di aff
f reschi seicenteschi recentemente
recuperati, stanza dopo stanza: un progetto definito dalle cronache coeve ‘città
panfilia’, che rappresenta uno degli ultimi riflessi della teoria rinascimentale sulla
città ideale.
Le partenze in pullman avvengono da Trevignano (ore 8:00) e da Formello (ore 8:30). È necessario
prenotarsi ad ogni singola gita, fino all'esaurimento dei posti disponibili, al numero 06 90 14 30 55
(Ufficio Soci). Ad attenderci ci sarà la nostra bravissima guida Valeria Marino. Ogni socio può farsi accompagnare da un famigliare. Chiediamo ai nostri soci prenotati di mantenere l'impegno o, in caso di un
imprevisto, di avvertire dell'assenza entro il giovedì precedente la data della gita, in modo da dare tempo
all'Ufficio Soci di contattare i prenotati nella lista di riserva.
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VELA SOCIETÀ
Un paese
o una comunità?
Una ricerca denominata “Formello Paese”, condotta da tre studentesse
universitarie, ha esplorato il modo in cui la cittadinanza vive il rapporto
tra le origini storiche del paese e la sua nuova veste moderna. Vi hanno
partecipato amministratori, associazioni, imprenditori e semplici cittadini.
Dalla raccolta delle opinioni al confronto delle idee: un metodo che può
essere esteso a tutti i nostri territori.
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SOCIETÀ VELA
re studentesse della Sapienza
Università di Roma, specializzande nel corso di laurea in Psicologia Clinica, hanno off
ffert
r o un
punto di vista inedito sulla nostra
società. Sono Giulia Sica, residente a Formello, Mart
r ina Porcelli
e Silvia Scirocchi.
T
Un progetto condiviso
La prima fa
f se della ricerc
r a ha raccolto i pareri di persone
che hanno un ruolo att
t ivo nella società, come chi ricopre una carica politica o si occupa di temi sociali e culturali: att
t raverso le interviste si è arrivati insieme a delineare in quale direzione indirizzare gli approfo
f ndimenti.
A seguire le tre ricercatrici hanno interpellato i citt
t adini
di due diversi quart
r ieri fo
f rmellesi: uno di recente costruzione, l’altro di più antico insediamento. Un’ultima
f se ha visto un incontro finale di “restituzione” di tutt
fa
to
il materiale emerso durante la ricerca, al quale hanno
part
r ecipato tutt
t i coloro che avevano preso part
r e al progett
t o e altri citt
t adini invitati per l’occasione. L’incontro
si è tenuto nella Sala Confe
f renze della nostra Banca:
dal commento del materiale raccolto con le interviste
si è passati alla discussione di gruppo.
Vecchi e nuovi residenti
Ciò che ha evidenziato la ricerca è il rapport
r o tra “vecchia” e “nuova” citt
t adinanza. Uno dei punti di vista
emersi più frequentemente nel corso delle interviste è
l’idea che il citt
t adino del “paese” sia il citt
t adino “storico”, quello che vive sul territorio da varie generazioni.
Ci si trova quindi spesso nella situazione in cui persone
che vi abitano da poco o tanto tempo, ma comunque
non da generazioni, sono considerate “fo
f restiere”, e
una minoranza di persone si definisce invece “autoctona”. Gli “autoctoni” hanno un rapport
r o con il loro
territorio di residenza molto intimo, come è tradizione
in paesi di medie dimensioni, che li fa
f sentire in un
contesto protett
t o e amicale. Tu
T tt
t avia Formello, con gli
anni, si è andata sempre più espandendo, aprendo le
port
r e a una grande aff
f luenza di persone provenienti da
Roma e dintorni. La diff
f icoltà per i nuovi arrivati è stata
proprio questa: inserirsi in una comunità così intimamente condivisa dagli abitanti storici. I nuovi citt
t adini
di Formello infa
f tt
t i vi giungono principalmente per trovarvi la calma e la naturalità che una metropoli come
Roma non può off
f rire, o per costruire un nuovo futuro
commerc
r iale in un’area protett
t a e ritenuta “ricca”. Sono
quindi alla ricerca di un’identità di citt
t adinanza che
però fa
f ticano a trovare, così come fa
f ticano ad entrare
in confidenza con il patrimonio culturale del paese.
Legare il passato al futuro
Molto intenso l’ultimo incontro, quando tutt
t i i presenti
hanno commentato i cart
rtelloni te
t matici aff
f issi alle pareti,
redatt
t i dalle tre ricercatrici Sica, Porcelli e Scirocchi, e
hanno esposto le loro idee di futuro, dagli spazi di socialità ai trasport
r i, fino alla necessità di inte
t grare quart
r ieri
frastagliati in un progett
t o di sviluppo comune e di creare
un modo di pensare che unisca le tradizioni e lo sguardo
al futuro. Per la Banca di Credito Cooperativo di Forr
mello e Tr
T evignano sono intervenuti il presidente Gino
Polidori e il consigliere Maurizio Va
V rz
r i, per l’Amministrazione comunale il sindaco Serg
r io Celestino e l’Assessore alla Cultura Barbara Paoli, oltre a tanti responsabili di associazioni di citt
t adini. Il tema più discusso è
stato il lavoro, sopratt
t utt
t o per i più giovani, ipotizzando
nuovi mestieri da stimolare istituendo percorsi di apprendimento di tecniche profe
f ssionali. Solo il lavoro
permett
t e un vero radicamento, e solo un vero radicamento dà la fo
f rz
r a e la passione per trasfo
f rmare i progett
ti
in realtà.
Che cos’è l’analisi di comunità
È una tecnica che permette di osservare la comunità attraverso una lettura approfondita dei
molteplici fattori che vi interagiscono contemporaneamente. Si arriva a tracciare un profilo
della comunità, composto da punti di forza e di
debolezza suddivisi in macro-aree. Una volta
messe a punto delle ipotesi, si procede con la
creazione di alcuni “focus group”: è una rilevazione qualitativa utile alla raccolta di materiali
empirici, basata su una discussione di gruppo
attorno a un focus tematico che si intende indagare in profondità, in modo da comprendere
un problema facendo emergere le opinioni e
osservando la dinamica relazionale che si instaura nel gruppo. L’indagine si conclude con
un incontro finale in cui si individuano le priorità
di cambiamento, sempre utilizzando le modalità
di discussione di gruppo.
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VELA SALUTE
AZIENDE
ell’era dei tablet, degli smarr
tphone e della vita touch,
tutto diventa digitale: e così anche il mercato dei libri si trasforma. Almeno secondo il Rapt to de
d ll’editoria in
porto sullo sta
Ita
t lia, redatto dall’Associazione
italiana editori (Aie), organizzazione di categoria che riunisce
tutti gli editori che conducono la
loro battaglia culturale sulla carta
N
stampata. Non stupisce quindi
uno dei primi assunti di questa
ricerca: il mercato dell’editoria è
in profonda crisi; calano le vendite (-4%), diminuiscono i lettori
(-6,1%) e si riduce il numero di
copie vendute (-2,3%).
ormai evidente e non esiste ambito che non abbia subito una
forte contrazione; eppure il merr
cato editoriale – più di altri settori – sta pagando un prezzo alto,
anche a causa di congiunture
economiche sfavorevoli: su tutte
il forte aumento del prezzo della
carta, che negli anni d’oro dell’editoria ha rappresentato una
voce ininfluente nel costo complessivo di stampa di un libro.
La prevenzione
Un valore aggiunto
per tutti
Declino o rinascita
del libro?
La litania della crisi economica è
Il dott. Stefano Sgricia
I vaccini hanno salvato milioni di vite umane. L'Organizzazione Mondiale
della Sanità ha calcolato che ogni anno 3 milioni di bambini evitano di
contrarre malattie come la difterite, la pertosse, il morbillo e il tetano proprio
grazie a una vaccinazione tempestiva. E negli adulti i controlli preventivi
(screening) permettono di individuare una malattia allo stato iniziale,
consentendo una diagnosi precoce e aumentando le possibilità di guarigione.
l vaccino è un prodotto che contiene frammenti
del microrganismo che vogliamo combattere:
quando ci viene somministrato, il nostro corpo inizia
a produrre gli anticorpi che ci proteggeranno in seguito, rendendoci immuni dalla malattia. Le vaccinazioni sono una delle scelte più import
r anti che i genitori
possono fare per la salute dei loro figli. Sono uno strumento semplice, eff
f icace e sicuro per proteggere i
bambini contro importanti malattie infe
f ttive. Di vaccinazioni e di screening parliamo con il medico igienista Stefano Sgricia, dirigente della ASL ROMA F.
I
È meglio prevenire che affrontare poi il problema nell’emergenza.
Certo, la prevenzione è fo
f ndamentale, a tutti i livelli.
V le per la medicina ma anche, ad esempio, nella
Va
pianificazione ambientale del territorio. Sembrano
due tempi distanti, ma in fo
f ndo stiamo parlando della
nostra salute. Nei nostri frigorife
f ri abbiamo tutte le
vaccinazioni presenti in Italia. In alcuni periodi dell’anno, come quello della vaccinazione influenzale,
in soli due mesi eroghiamo circa 50.000 prestazioni,
coinvolgendo centinaia di medici di famiglia, farmacisti e operatori del servizio vaccinale. Ma dietro quei
due mesi c’è il lavoro di un anno intero.
Capita però di incontrare genitori diffidenti o
addirittura radicalmente contrari alle vaccinazioni.
14
Noi operiamo secondo conoscenze scientificamente
consolidate. Le vaccinazioni hanno portato in questi
ultimi anni a risultati clamorosi. Ricordate il vaiolo?
È stato calcolato che solo nel Novecento ha causato
oltre 300 milioni di vittime. Oggi è una malattia
scomparsa proprio grazie alle vaccinazioni di massa.
L'ultimo episodio di questa malattia fu denunciato
in Somalia nel 1977. Quattro anni dopo, nel 1981,
il vaiolo è stato dichiarato eradicato.
Oggi i vaccini sono estremamente sicuri.
urante la produzione e la commercializzazione
di un vaccino ci sono controlli attentissimi. Come
per tutti i farmaci, possono verificarsi alcuni eff
f etti
collaterali, che solitamente sono modesti, di breve
durata e senza conseguenze. I casi gravi sono davvero rarissimi, in genere legati ad allergie imprevedibili. Il rischio di infezioni è ridotto praticamente a
zero. Viene usato sempre e soltanto materiale monouso. La somministrazione del vaccino avviene
generalmente con una iniezione per lo più intramuscolare sulla spalla o sulla coscia.
Dove nasce allora questo scetticismo?
Nasce dalla disinformazione o dal sospetto che le
vaccinazioni siano imposte dagli interessi commerr
ciali delle grandi industrie farmaceutiche. Invece è
stato dimostrato che i vaccini rappresentano una
piccolissima parte della spesa farmaceutica mon-
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SALUTE VELA
diale. In Italia il costo dei vaccini non arriva all’1,5%
della spesa totale per i farmaci. Inoltre, credo che a
spaventare sia qualche caso di cronaca su un’infezione o una complicazione allergica, che finisce
sui giornali proprio per la sua eccezionalità. Come
sempre un episodio sfortunato ottiene molta più risonanza di tutta la buona sanità che viene erogata
ogni giorno a tutti i livelli. Occorre una maggiore
interazione tra i servizi e le persone. Anche grazie
alla partecipazione di tutti è possibile migliorare la
prevenzione.
La vaccinazione è un interesse pubblico.
Sì. A volte non ci si pensa fino in fondo: una persona
non vaccinata (bambino o adulto che sia) è un pericolo non solo per sé, ma anche per gli altri. Al
contrario, una persona vaccinata protegge senza accorgersene le persone con cui viene a contatto ogni
giorno; possiamo dire che vaccinando i bambini
proteggiamo anche genitori e nonni e viceversa vaccinando genitori e nonni proteggiamo anche figli e
nipoti. È un valore aggiunto per la società intera.
Per gli adulti, invece, il nostro sistema sanitario
nazionale organizza anche programmi di screening rivolti a specifici gruppi di persone, considerate “a rischio”.
ttualmente vengono eff
f ettuati screening per i tumori dell’intestino colon-rettale, del seno e del collo
dell’utero. La ASL invia una lettera con l’invito ad
aderire all’esame e l’indicazione della struttura sanitaria in cui recarsi per eff
f ettuare il test in modo
completamente gratuito. A rispondere, nel Lazio, è
il 40% delle donne. Nei nostri comuni la media è
più alta, fino al 60%, ma c’è ancora molto da fare
per superare la disinformazione e le diff
f idenze.
Conosciamo meglio queste forme tumorali. Del
resto, ignorarle non ci darà alcun beneficio.
Il tumore dell’intestino colon-rettale colpisce l’ultima
parte dell’intestino: il rischio di ammalarsi riguarda
sia uomini che donne, e aumenta dopo i 50 anni.
In caso di diagnosi precoce si registra un’elevata
percentuale di guarigioni. Il test di controllo consiste
in un semplice esame delle feci, ogni due anni; se
ci sono queste microscopiche emorragie si procede
ad una colonscopia. Il tumore al seno (carcinoma
della mammella) è una patologia purtroppo molto
diffusa: ogni anno vengono diagnosticati circa
38.000 casi in Italia e il 29% delle donne malate
non riesce a sconfiggere la malattia. Ma anche questo tumore così diff
f uso, se scoperto allo stadio iniziale con una mammografia, ha una percentuale di
guarigione di oltre l’80% dei casi. La mammografia
Perché le vaccinazioni infantili
sono così importanti? È obbligatorio
vaccinarsi? Quali sostanze
si trovano nei vaccini?
Le risposte a queste e altre domande sono in
un’agile brochure
pubblicata dalla
ASL ROMA F e
dalla Regione Lazio, dal titolo “Le
vaccinazioni nei
bambini: i tanti
perché di una
scelta
consapevole”, utilissima per saperne di più. Alcune copie sono in distribuzione gratuita
in tutte le agenzie della Banca.
è una radiografia del seno, esame non invasivo,
qualche volta solo un po' fastidioso. Il tumore al
collo dell’utero, o cervice uterina, invece, colpisce
il collo dell’utero, cioè la sua parte più bassa. La
diagnosi precoce consiste nel pap-test/
t HPV test (a
seconda delle'età della donna), un prelievo non doloroso di una piccola quantità di materiale presente
sul collo dell’utero che verrà poi analizzata in laboratorio. Fortunatamente è un tumore in forte calo
negli ultimi anni, e anche in questo caso può essere
curato in modo eff
f icace se individuato in una fase
iniziale.
In una società globalizzata, con una mobilità
sociale molto più intensa che in passato, le
vaccinazioni e i controlli assumeranno un’importanza sempre maggiore.
È vero. Oggi è cambiato il concetto di distanza. In
poche ore di aereo possiamo essere dall’altra parte
del mondo: ad esempio la poliomelite (la paralisi
infantile), i cui eff
f etti sono noti fin dall’antichità e
che da noi non esiste più, la possiamo ritrovare ad
appena quattro ore di aereo dalla nostra casa. Al
tempo stesso, persone partite da molto lontano varr
cano i nostri confini, spinti dalla fame, dalle persecuzioni o dalla speranza di una vita migliore. Cambiamenti planetari che, se per certi aspetti
rappresentano anche un’opportunità, per altri richiedono un’attenzione specifica e il corretto uso
degli strumenti di prevenzione e controllo di cui disponiamo.
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VELA GLI ARCHIVI DELLA MEMORIA
I vincitori
del concorso
Lo Statuto di Formello
Per l’importanza che lo Statuto aveva
nella vita sociale e politica della comunità, riferimento imprescindibile per
comprendere la vita quotidiana e l’organizzazione della giustizia.
Noemi Antonini è laureata in Lettere e specializzata in Storia, in particolare nello studio dei codici medievali.
Vive a Formello. Attualmente sta svolgendo il servizio civile
presso la Biblioteca comunale multimediale.
Storia di famiglie, di
donne e di uomini nella
Trevignano dei secoli
scorsi
La Commissione di docenti
universitari ha emesso il suo
verdetto. Tutte e sette le ricerche prevenute sono state
giudicate di grande qualità,
ma dopo attente valutazioni
sono state scelte le tre opere
che la Banca pubblicherà
per la Festa del Socio di dicembre. Oltre all’accuratezza della ricerca storica, i
docenti hanno convenuto di
premiare gli studi che, per
importanza dell’argomento
e per la chiarezza espositiva, potranno maggiormente coinvolgere il pubblico dei lettori e dei soci
della Banca.
Per la molteplicità delle fo
f nti utilizzate nel delineare l’andamento
demografico del paese, in cui possono ritrovarsi le origini famigliari
di molti cittadini di oggi.
Antonella Morichelli, Giovanni Pentassuglio ed Emanuele Trunzo
Trevignanese doc, Antonella Morichelli ha una preparazione umanistica ed è molo att
T
t iva nel sociale: ad esempio
è tra le sostenitrici del calendario della Fondazione Kamen per la lott
t a ai tumori nelle donne. Giovanni Pentassuglio
è laureato in Giurisprudenza e ha ricopert
r o ruoli dirigenziali in varie aziende e gruppi industriali. Emanuele
T unzo dopo la maturità classica si è iscritt
Tr
t o alla fa
f coltà di Lett
t ere della Sapienza Università di Roma; ha scopert
ro
la passione per la storia sfo
f gliando i libri antichi dell’archivio parrocchiale. Tu
T tt
t i e tre vivono a Tr
T evignano.
La giustizia criminale in una comunità di Antico Regime.
Il caso di Nepi
Per l’accuratezza del lavoro di ricostruzione storica utilizzando documenti di difficile accesso, come alcune complesse carte processuali della fine del Settecento.
Luca De Santis e Francesca Zampaletta
Luca De Santis è neolaureato in Archivistica e Biblioteconomia alla Sapienza
Università di Roma. Vive a Campagnano. Francesca Zampaletta ha studiato
Scienze archivistiche alla facoltà di Conservazione dei Beni Culturali a Viterbo.
Attualmente è impiegata nella Biblioteca comunale di Nepi, ma si occupa
anche di ricerca storica e assistenza in archivio. Vive a Nepi.
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APPUNTAMENTI VELA
Il cinema racconta
le religioni
Dal 25 al 28 settembre torna il Trevignano FilmFest al Cinema Palma. Un biglietto unico di appena 5 euro permette di vedere tutti i film e i cortometraggi.
biamo già raccontato la storia del
Cinema Palma, nato dalla caparbia
volontà di Fabio, un fa
f legname con la
passione per il grande schermo che negli
anni Quaranta comprò un proiett
t ore e
lo piazzò nel suo laboratorio. E tutt
t o il
paese imparò a conoscere la sett
t ima art
r e.
Dopo i tragici eventi della guerra, quando
il proiett
t ore venne nascosto sott
t oterra per
timore che venisse requisito dall’esercito
tedesco, le proiezioni ripresero con il figlio Fernando e poi con il nipote Fabio,
stesso nome del nonno, che fra l’altro ha
saputo dotare il Palma delle più moderne
strumentazioni. È la piccola grande storia
di un cinema di provincia, una vicenda
narrata nel 2006 da Corrado Giustiniani nel libro “La
balilla di Nonno Fabio” e che fa
f venire in mente Giuseppe To
T rnatore e il suo “Nuovo Cinema Paradiso”. Lo
stesso To
T rnatore trovò sorprendenti analogie tra l’epopea
del cinema di Tr
T evignano con il suo “Paradiso”, vincitore
nel 1990 del Premio Oscar come miglior film straniero.
A
Le religioni in un anno cruciale
Dal 2012 il Cinema Palma ospita il Tr
T evignano FilmFest.
Dopo aver aff
f rontato i temi della scuola, dell’economia
e delle migrazioni, nell’edizione di quest’anno la rassegna
racconterà il tema delle religioni. “Non poteva essere altrimenti - aff
fferma proprio Corrado Giustiniani, ideatore
e presidente del fe
f stival - in un anno inaugurato, il 7
gennaio, dalla strage nella redazione del quotidiano parigino Charlie Hebdo, in cui dodici giornalisti persero la
vita, seguita da quella al supermercato ebraico Hypercasher,
r che hanno lasciato nell’opinione pubblica un’impressione così intensa, come fo
f rse non accadeva dall’11
sett
t embre 2001, quando a New Yo
Y rk crollarono le To
T rri
gemelle. Se a questi due att
t i terroristici aggiungiamo i rapimenti, le decapitazioni, le minacce continue di nuovi
att
t acchi dell’Isis, possiamo ben dire che il 2015 ci consegna un mondo meno sicuro”. Il dibatt
t ito religioso, del
resto, sarà ancora al centro della scena con il Giubileo
straordinario indett
t o da papa Francesco.
““Visioni divine”
““Visioni divine, il cinema e le relig
gioni”
è dunque il titolo di questa
quarta edizione. Il team di giornalisti
q
vvolontari coordinato da Giustiniani,
ccon la guida artistica di Fabio Ferzetti,
ccritico cinematografico del “Messagggero”, proporrà al pubblico dodici film
di assoluto interesse (con la tradiziod
nale proiezione del lunedì mattina,
n
dedicata alle scuole di Tr
d
T evignano) al
prezzo assolutamente politico, lo
p
sstesso dello scorso anno, di 5 euro in
ttutto. Ta
T nto poco costerà la FilmFest
ccard: in pratica, niente altro che un
ssimbolico sostegno alla manifestazzione. I film scelti, dopo una lunga e
accurata selezione che ha coinvolto l’intero team, riguardano le principali religioni del pianeta. Una novità per l’Italia è ad esempio “Kreuzweg”, del tedesco
Dieter Bruggemann, sugli eccessi del cattolicesimo
tradizionalista. Sul cattolicesimo ci saranno anche
“Uomini di Dio” di Xavier Beauvois e “Corpo celeste”
di Alice Rohrwacher.
Il bellissimo “Water” della regista indiana Deepa
Mehta parlerà della fine riservata alle vedove bambine
dalla religione indu. Due film sull’ebraismo: “La sposa
promessa” di un’altra donna, Rama Burshtein, e “Viviane” ancora di una regista, Ronit Elkabetz. I film
sull’islam, infine: verranno riproposti “Timbuktu”, successo dell’ultima stagione di Abdeurrahame Sissako,
il meno noto “Viaggio alla Mecca” di Ismael Ferroukhi
e “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” di Francois
Dupeyron, che costituisce anche un omaggio a Omar
Sharif, il grande attore scomparso quest’anno.
T a i documentari, due appena usciti: “Napolislam”
Tr
di Ernesto Pagano e “Going Clear” di Alex Gibney,
y
che racconta cos’è e com’è nata la religione che ha
sedotto To
T m Cruise e John Tr
T avolta. C’è infine una
sorpresa, su cui gli organizzatori vogliono mantenere
fino all’ultimo il segreto, come sui personaggi invitati,
che rappresenteranno le più diff
f use religioni nel nostro Paese.
17
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VELA AZIENDE
Il caciofiore
Una riscoperta
Massimo Antonini
Un’antica ricetta tramandata dai tempi dell'agronomo romano Columella
insegna a produrre il formaggio con il caglio vegetale. L’ha ripresa Massimo
Antonini, titolare dell'azienda Acquaranda di Trevignano, che oggi esporta il
suo caciofiore in tutto il mondo. Lo incontriamo nel suo punto-vendita.
Sei appena rientrato a Trevignano dopo aver svolto
all'Expo due dimostrazioni sulla preparazione del
formaggio.
Sì, una volta con Slow Food, un'altra con “Campagna
Amica” della Coldiretti. L'agricoltura fa conoscere i
nostri territori, e i nostri prodotti ci vengono richiesti
anche dagli Stati Uniti. In questo
l'Expo è davvero una grande vetrina.
Come è nata la tua azienda?
Mio padre, pastore e agricoltore, non
voleva che facessi questo lavoro. Ma
a me piaceva vivere in campagna,
stare all'aria aperta, fare qualcosa di
mio. Prima aiutavo in famiglia, poi,
a 25 anni, mi sono messo per conto
mio. Ho iniziato con 4 vacche da
latt
t e, che con il tempo divennero 50.
Nel 2000, con le diff
f icoltà legate alle
quote-latte, ho venduto le mucche e
ho comprato 60 pecore.
18
raccolti nel periodo estivo. Il caglio vegetale ai tempi
dei romani era molto diff
f uso, ne parlano Va
V rrone e
Columella, ma ci sono voluti due anni di ricerca per
rimettere in produzione questo formaggio che può
essere considerato l'antenato del Pecorino romano.
Qui in azienda lo facciamo stagionare nel fieno
oppure tra le fo
o
f glie di castagno.
S stato tra i fondatori
Sei
dell'Associazione Formaggi Storici
d
della
Campagna romana.
d
Siamo in tutt
t o 9 produtt
t ori: oltre a me,
uno a Mart
u
r ignano, uno a Capena, due
aad Anguillara, uno a Bracciano, uno
nella zona del Divino Amore, uno a
n
LLatina e un altro sulla Cassia prima di
FFormello. L'Associazione tutela la
produzione e il gusto di fo
p
f rmaggi che
hanno una tradizione di secoli. Oggi
h
ne sono diventato Presidente.
n
Una pagina nuova: dalle mucche
alle pecore, ma anche dall'agricoltura all'agriturismo.
ll' it i
Ho compreso che il mestiere di agricoltore stava
camb
biand
do: ho creato un piccollo caseifficio aziend
dalle,
ho allestito tre camere per i turisti, ho accolto le scuole
in fattoria e ho aperto un punto-vendita proprio qui,
in azienda, uno dei primi del Lazio.
S anche nostro socio.
Sei
Da trent'anni. Anche con il Credito
D
Cooperativo
C
ti
ho innovato la mia azienda. Tu
h
T tto è
molto diverso dal passato: oggi riceviamo gli ordini
con internet e allimentiamo i nostri impianti ellettrici
con pannelli fo
f tovoltaici. Ma il cuore di tutt
t o è ancora
il gesto di una mano che con lo spino rompe la
cagliata.
Con il caseificio, ecco la riscoperta del caciofiore.
È il formaggio di pecora ottenuto con il caglio
veggetale,, derivato dal fiore di carciofo o di card
do
selvatico (Cynara cardunculus o Cynara scolimus)
Azienda Agrituristica Acquaranda
Via dello Sboccatore, 8 - Trevignano R.
Tel. 06 9985301 / Email: [email protected]
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CON IL PATROCINIO DELLA BANCA VELA
Mai darsi per vinti
Il “Dream World Bridgestone Cup” è l'unica gara al mondo per piloti disabili,
ideata e organizzata dalla onlus “Di.Di. Diversamente Disabili”. Si è tenuta a
Vallelunga ai primi di giugno. Ma le sfide non finiscono con la bandiera a scacchi.
uando il pilota del motomondiale Alex De Angelis e Chiara Va
V lentini, una delle animatrici
della onlus, hanno uff
f icialmente aperto la gara con
un giro d'onore, la tensione ai box era già altissima,
tra sostenitori, tecnici e fo
f tografi. Ve
V ntidue i piloti alla
partenza di questa seconda edizione: tanti ragazzi
ansiosi di confrontarsi ad armi pari e di raff
f rontare le
soluzioni tecniche adottate per guidare al meglio la
propria moto nonostante le disabilità.
È il caso dei quatt
t ro ragazzi paraplegici, pertanto privi
di sensibilità agli arti infe
f riori, che hanno conquistato
V llelunga: Stephane Paulus dalla Francia, Paul Garrett
Va
t
dalla Nuova Zelanda, Ta
T lan Skeels-Piggins dall’Inghilterra e Maximilian Sontacchi, italiano. Altri iscritti
come Franco Ubaldini e Fabio Bitocchi hanno acquistato la moto ad aprile appositamente per partecipare a questa competizione. In pista anche Emiliano
Malagoli, presidente della onlus, nella doppia veste
di pilota e organizzatore della manife
f stazione, e una
ragazza, Samantha Palmucci.
A fare da madrina la cantante Annalisa Minetti, già
presente nell'edizione dell'anno scorso, sempre att
t enta
ai temi dello sport e della disabilità. Per le classifiche
finali, i tempi del cronometro sono stati calcolati anche
secondo dei coeff
f icienti di disabilità applicati in modo
sperimentale per questa gara. Hanno vinto Daniele
Barbero nelle “1000” e Umberto Lisanti nelle “600”,
ma ognuno dei piloti ha lasciato il segno e ha emozionato il pubblico sugli spalti.
La BCC ha dato un prezioso contributo per la riuscita
della manife
f stazione, assieme ad altre aziende e associazioni, come il Motoclub “Gli Scoordinati” di Anguillara Sabazia, che si sono rese disponibili per realizzare un evento unico, seguito in diretta e sul web
da tutto il mondo.
“Sono entusiasta di come i piloti esteri e le nostre
nuove leve abbiano accolto l’invito a partecipare alla
Dream Wo
W rld Bridgestone Cup - ha detto Emiliano
Malagoli subito dopo la gara - Ora tutti sono ansiosi
di sapere quando sarà il prossimo appuntamento perr
ché vogliono partecipare e prepararsi per tempo. Un
Q
bellissimo riconoscimento per questo duro lavoro di
mesi! Stiamo già pensando all'edizione del 2016, con
grandi novità che non voglio svelare per scaramanzia,
e intanto ci occuperemo del rilascio delle Patenti Speciali per off
f rire a persone disabili la possibilità di guidare e rendersi autonomi”. Per tutti loro, la vera sfida
è nella quotidianità.
Mia mamma non lo deve sapere!
Questo il cartello, ironico e tenerissimo, che Giovanni
Aranciofebo aveva applicato sul cupolino della moto.
Giovanni, siciliano, ha perso il braccio destro in un
incidente sul lavoro. Con una protesi e comandi
modificati ha partecipato alla gara delle 600,
sfrecciando velocissimo e facendo registrare tempi di
tutto rispetto anche per un normodotato.
19
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VELA NAVIGARE NELLA STORIA
Brogli elettorali
In difesa
di Lucio Murena
A Lanuvio era ancora buio quel 9 novembre del 63 a.C. e tuttavia alle
porte del paese c’era fermento. Una folta delegazione di cittadini stava
per partire alla volta della Capitale. Dovevano affrettarsi per arrivare al
Foro romano prima degli altri e prendere così i primi posti nell’aula in cui
si sarebbe svolto il processo.
mputato era un loro illustre concittadino, Lucio
Licinio Murena, che aveva vinto le elezioni a Console per l’anno successivo insieme a Silano. Erano
stati battuti Servio Sulpicio Rufo, eminente giurista, e
Catilina, candidato non eletto anche nell’anno precedente.
Ma gli sconfitt
t i denunciarono Lucio Murena per brogli
elettorali con la speranza, se ritenuto colpevole, di
andare a nuove elezioni. Il momento era particolarr
mente diff
f icile per la Repubblica senatoria, attaccata
frontalmente in quei mesi dai movimenti rivoluzionari
di Catilina. Il pericolo di una sedizione era reale perr
ché sostenuta anche da Quinto Metello, Tr
T ibuno della
plebe. Cicerone avvertì per primo la possibilità di un
sovvertimento dello Stato, che poteva innescarsi proprio ad un eventuale esito sfavorevole del processo
nei confronti di Murena.
I
20
Corrotti e corruttori
Era molto praticata in quei tempi la corruzione elettorale. La propaganda veniva esercitata il più delle
volte con veri e propri atti di violenza fisica, altre
volte con ricatti morali per favori in precedenza elarr
giti o per promesse legate alla vittoria conseguita.
Più spesso ancora si ricorreva alla distribuzione di
considerevoli somme di denaro attraverso un meccanismo ben collaudato. Il candidato si rivolgeva ad
una vera e propria organizzazione addetta alla gestione di brogli. Il primo contatto avveniva con gli
inte
t rp
r re
r te
t s che, una volta ottenuto il mandato, andavano a contrattare con i rappresentanti di gruppi elettorali, ben organizzati, la somma di denaro da versare
per acquistare 100, 500 o 1000 voti.
Il corrispettivo pattuito non veniva però versato immediatamente, ma depositato presso i sequestr
tres, uo-
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NAVIGARE
IL FILO DELLA
NELLA
MEMORIA
STORIA VELA
mini addetti alla sua custodia e sui quali correva
l’obbligo di consentire il controllo di ambo le parti.
Ad elezioni avvenute e a risultati raggiunti, entravano in scena i divis
i ore
r s che distribuivano il denaro.
Il passaggio di mano tra più categorie di criminali
non consentiva di risalire al candidato corruttore.
Non c’era candidato inoltre che non off
f risse inviti
a pranzo a tutti i cittadini, o biglietti per spettacoli
teatrali o gladiatori. Ognuno di loro poi organizzava
un grosso codazzo di clienti o amici, quasi tutti retribuiti, che doveva seguirlo per le vie di Roma.
L'accusa
Ad aula gremita entrò il collegio di difesa del Console Murena: prima l’avvocato Marco Grasso, poi
Quinto Ortensio Ortalo e infine Cicerone. Tr
T a la
gente di Lanuvio vi erano tanti amici e parenti dell’imputato, nonché il generale Lucullo, vincitore
della guerra contro Mitridate, alla quale aveva partecipato lo stesso Murena.
Poi entrò la pubblica accusa, rappresentata da Serr
vio Sulpicio Rufo, Gaio Postumo e da Catone l’Uticense, il personaggio più in vista della vita politica
di quel periodo, convinto assertore della legalità e
strenuo difensore del prestigio senatorio.
Al Console venne addebitato per prima cosa lo
sfrutt
t amento, a fini elett
t orali, della presenza a Roma
dei soldati del generale Lucullo e anche suoi, che
avevano invaso la città per la celebrazione del
trionfo
f al termine della campagna contro Mitridate.
Legionari ben motivati, ampiamente appagati dalle
gratifiche ottenute, per tradizione e convenienza
molto legati ai loro comandanti.
Gli venne imputata inoltre l’abitudine di att
t raversare
le vie di Roma durante i comizi elettorali, con al
seguito un lungo codazzo di gente, rumorosa e
plaudente, evidentemente prezzolata, per esaltare
il proprio prestigio e dignità aristocratica.
Catone tentò di dimostrare che la complessa macchina elettorale messa in piedi da Murena aveva
funzionato soltanto perché sostenuta e finanziata
da ingenti somme di denaro e che l’elezione a Console era stata ottenuta esclusivamente attraverso un
capillare meccanismo corruttorio.
Accuse gravissime che, se provate, potevano di
certo portare all’annullamento delle elezioni. Rincarò la dose l’altro componente dell’accusa, l’avvocato Sulpicio Rufo: con acredine e puntigliosità
tentò di dimostrare, attraverso la descrizione di alcuni episodi, che Murena aveva condotto e conduceva una vita dissoluta e priva dei sani principi morali propri della virtus romana.
21
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VELA NAVIGARE NELLA STORIA
La difesa
Tra gli applausi scroscianti dei concitt
T
t adini di Lanuvio
e dei numerosi gruppi di cliente
t s al seguito dei personaggi presenti in aula, tutti rigorosamente in tunica
bianca, iniziarono le orazioni della difesa.
Cominciarono Ortensio e Crasso i quali, per una concordata divisione dei compiti con Marco Tu
T llio Cicerone, si attardarono a confutare punto per punto le
accuse mosse al loro assistito. Soprattutto l’avvocato
Ortensio tentò di smontare il castello accusatorio con
la sua irruente oratoria e con la consueta gestualità
che diff
ffondeva tra il pubblico gli immancabili profumi
d’oriente di cui faceva perennemente uso.
Retroscena imbarazzanti
Il dibattimento defluiva peraltro in un clima di latente
imbarazzo, avvertito dai pochi che conoscevano i
22
retroscena tra Ortensio e Catone. A costoro era nota
la simpatia che il primo nutriva nei confronti della figlia del “moralista”, che sdegnato rifiutò più volte il
consenso alle nozze.
L’eminente avvocato però, per niente ritenutosi vinto,
chiese dopo qualche tempo a Catone di sposare Murr
zia, proprio sua moglie. Questa volta l’integerrimo
moralista acconsentì, con l’intesa che alla morte del
grande avvocato, ormai molto anziano, Murzia sarebbe ritornata sotto l’antico tetto coniugale, portandosi dietro le enormi ricchezze del vecchio gaudente,
accumulate in quarant’anni di attività forense. Per di
più in molti rilevarono che l’altro Console vincitore
delle elezioni non era stato chiamato sul banco degli
imputati, pur avendo condotto identica campagna
elettorale. Ma qui tutti sapevano che Silano era il
marito di Servilia, sorellastra di Catone, da anni
amante di Giulio Cesare.
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NAVIGARE NELLA STORIA
VELA
L'orazione di Cicerone
Po
oi finalmente entrò
ò in scena Cicerone.
Ellegante nello svolgimento, modulata ritmicamente, permeaata da finezze psicolo
ogiche, la sua oraazione Pro
r Mure
r na
teenne sospesa l’atteenzione di tutti fino
alll’ultima parola. Affferrò l’attenzione del
pu
ubblico per molte ore, fe
f ce piangere la
geente, la commossee quando descrisse le
do
oti morali di Mureena e l’ora grave che
sttava vivendo in atteesa del giudizio. Riusccì a creare una fren
netica attesa per l’imminente sentenza ch
he, secondo il grande
orratore, poteva segn
nare anche il destino
deella traballante Repubblica.
Laa pero
r ra
r tio, la part
r e finale dell’orazione,
co
oinvolse emotivam
mente anche gli abitu
uali spettatori di tutti i giorni, perché
ab
bilmente arricchita di espedienti emotivi
peer nulla attinenti al processo. Poi si rivo
olse ai giudici: “conservate a lui l’uff
f icio
asssegnatogli dal po
opolo romano, ridate
allla Repubblica il su
uo Console, fatelo per
l’o
onore suo e per il padre estinto, per la
sttirpe e la famiglia sua”.
Po
oi l’aff
ffondo, per so
ollevare la platea: “fateelo infine per quell''onorando municipio
dii Lanuvio, i cui citttadini vedeste, mesti,
afffollarsi a lui d’intorrno per tutt
t a la durata
dii questo processo. Non vogliate soprattu
utto sottrarre alle celebrazioni locali in
on
nore di Giunone Salvatrice, che è doveere di ogni Consolee adempiere, proprio
il Console cittadino
o”.
Il tramonto della Repubblica
Murena fu assolto. I più si chiiesero se per la sua
presunta innocenza o per la braavura del collegio di
difesa. Di cerrto non si interrup
ppe la pratica della
corruttela. Settte anni dopo infattti lo stesso Cicerone,
con al fianco l’elegante ed indistruttibile Ortensio,
fece assolveree dalle stesse accu
use il Tr
T ibuno Publio
Sestio, che “trrasgredì la legge siia presentandosi durante la camp
pagna elettorale per il Tr
T ibunato circondato da un
n gran seguito di schiavi o di uomini
prezzolati, siaa costituendo, duraante il suo tribunato,
bande armate e arrivando alla mischia con l’avversario”.
Di lì a poco Roma accantonò per qualche tempo le
tensioni di un
n così vasto e peerverso meccanismo
elettorale. Busssava alle porte la lunga tragedia delle
guerre civili. Poi Farsalo, Filipp
pi e Azio, le tappe su
cui caddero lee macerie della Reepubblica. (G.P.)
23
23
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VELA IN BREVE
LLE SERATE BORGIANE A NEPI
G
Grande
successo per le Serate Borgiane
cche si sono svolte nel Forte dei Borgia di
Nepi
dal 5 luglio al 2 settembre. La rasN
segna,
s
che ha avuto la nostra Banca tra i
partners
più importanti, ha visto sul palp
c Katia Ricciarelli, Sabina Guzzanti,
co
G
Giobbe
Covatta, Pippo Franco (nella foto
v
vicino
al sindaco di Nepi Pietro Soldattelli), Gianfranco Jannuzzo, Debora Cap
prioglio e poi ancora Alda D’Eusanio,
M
Michele Mirabella, Massimo Bagnato e
ttanti altri. Musica, teatro e satira hanno
aanimato l’intera estate nepesina, con
eeventi gratuiti o a prezzi popolari. I dirrettori artistici della kermesse sono Rob
berto Cresca, tenore e vincitore del 64°
concorso lirico “Comunità europea di Spoleto”, e Gianfranco Pappalardo Fiumara, pianista, docente e medaglia all’onore e al merito artistico del Presidente della Repubblica. Per il respiro nazionale della sua offerta
culturale, il festival è stato patrocinato dalla Presidenza della Repubblica italiana.
VELA ARRIVA CON LA NEWSLETTER
E SI RITIRA NELLE AGENZIE
Da questo numero VELA non arriverà più per posta.
Dopo ripetute esperienze negative relative ai ritardi e
in qualche caso ai mancati recapiti da parte del servizio postale, il Consiglio di Amministrazione ha deciso
di inviare la nostra rivista per posta elettronica in fo
f rr
ma digitale con la newsletter VELAflash, che arriva a
oltre duemila contatti, e di distribuirlo in fo
f rma cartacea in tutte le nostre agenzie, in cui abbiamo aumentato le copie per mett
t erlo a disposizione di coloro che
prefe
f riscono leggerlo nella fo
f rma tradizionale.
UN PONTE
PER LA SICILIA,
VENERDÌ
23 OTTOBRE
24
Sarà un vero e proprio
viaggio nella cultura
siciliana quello che ci
farà fare Matteo Montalto, studente quattordicenne dell'Istituto
Comprensivo
“Via
Cassia 1694” a La
Storta. Con grande passione il giovanissimo Matteo
ha raccolto notizie su Francofonte, in provincia di
Siracusa, il paese dei nonni dove ogni anno soggiorr
na per le vacanze, paese noto anche per essere uno
dei territori d'origine dall'Arancia Rossa Siciliana.
Matteo ha intervistato gli anziani, ha fatto ricerche
nell'archivio comunale e in numerose biblioteche,
ha annotato le tradizioni più antiche e ha pubblicato
preziose foto d'epoca: la leggenda della Madonna
della Neve, le decorazioni del palazzo principale
del paese, le feste patronali e molto altro ancora.
“Matteo è molto legato alla Sicilia - racconta la madre, la signora Pina – e dice sempre che, se un giorr
no diventerà qualcuno, realizzerà qualcosa di grande per la sua terra”. La storia di questo angolo di Sicilia ci permetterà di confrontare la vita di Francofonte con quella delle nostre comunità, anch’esse
sospese tra tradizione e modernità nella rapida evoluzione sociale del dopoguerra. Potremo conoscere
Matteo venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 17 nella Sala Conferenze della Banca (viale Umberto I, 92 Formello), quando commenterà per noi le immagini
più suggestive della sua ricerca.
LA FESTA DEL SOCIO,
SABATO 12 E DOMENICA 13 DICEMBRE
Vi aspettiamo sabato 12 dicembre 2015 a Trevignano
(nella sala-anfiteatro della BCC, in Via IV Novembre
2) e domenica 13 a Formello (al Teatro comunale) per
l’annuale Festa del Socio. Sarà l’occasione per farci
gli auguri di Natale, per presentare i libri nati dal concorso “Gli Archivi della Memoria” e per premiare le
associazioni culturali, sportive e di volontariato che
con le loro attività hanno animato la vita dei nostri
comuni. È il tessuto sociale di impegno e progettualità da sempre sostenuto dalla nostra Banca e da cui
la Banca ha sempre tratto ispirazione.
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BCC
CREDITO COOPERATIVO
CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
Formello
e
Trevignano Romano
Presidente
Gino Polidori
Vice Presidente
Alvaro Altarocca
Siamo presenti a:
Sede Amministrativa FORMELLO
Viale Umberto I°, 92 - Tel. 06.90143095 - Fax 06.90146800
Sede Centrale FORMELLO
Viale Umberto I°, 4 - Tel. 06.9014301 - Fax 06.9089034
Agenzia n° 1 LE RUGHE
Viale Africa, 8 - Tel. 06.9087359 - Fax 06.90129315
Filiale CAMPAGNANO DI ROMA
Piazza Regina Elena, 23 - Tel. 06.90154376/77 - Fax 06.90154380
Agenzia n° 2 OLMETTI
Via degli Olmetti, 41 3U - Tel. 06.90400394 - Fax 06.90400352
Filiale TREVIGNANO ROMANO
Via IV Novembre, 2 - Tel. 06.999121 - Fax 06.9999514
Filiale ANGUILLARA SABAZIA
Via Anguillarese Km 5,200 - Tel. 06.9994574/385 - Fax 06.9995337
Filiale CESANO
Via della Stazione, 359 - Tel. 06.30439538/88 - Fax 06.3038935
Filiale MONTEROSI
Via Roma, 50 - Tel. 06.9014301
Filiale NEPI
Via Monsignor Olivares (Centro comm. San Bernardo) - Tel. 0761.556598
Consiglieri
Angelo Buccioli
Edda D’Alessio
Gianluca Franchini
Piergiorgio Montani
Marco Palma
Matteo Stefanelli
Maurizio Varzi
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Cristiano Sforzini
Sindaci
Filippo Salvatore Licenziato
Nazzareno Neri
Sindaci supplenti
Massimo Caramante
Giuseppe Giurato
ORGANISMO DI VIGILANZA
Presidente
Sandro Cioccoloni
Membri effettivi
Gabriele Bozzo
Giuseppe Mansueti
DIREZIONE
Direttore Generale
Mario Porcu
Nepi
Monterosi
Trevignano
Romano
Campagnano
di Roma
Anguillara
Sabazia
FORMELLO
Cesano
Le Rughe
Olmetti
BCC
CREDITO COOPERATIVO
Formello
e
Trevignano Romano
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N. 28 - Settembre 2015 - Periodico trimestrale di finanza e cultura - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - 70% - Roma Aut. N. 21/2009
Trent’anni di viaggi, scoperte e momenti condivisi
Dalla fine degli anni Ottanta ai nostri giorni, ogni anno la Banca ha organizzato un
viaggio culturale per i propri soci. Le mete sono state le più belle città italiane come
Siena e Venezia, regioni ricche di fascino come la Sicilia e la Sardegna e le capitali
europee, da Parigi a San Pietroburgo.
Ora vogliamo ripercorrere questa grande avventura condivisa, raccogliendo
testimonianze, appunti di viaggio e fotografie, soprattutto le immagini di gruppo: una
storia di incontri, scoperte e amicizie profonde.
Ogni socio può contribuire a questa raccolta, consegnando le proprie fotografie o appunti
di viaggio alla Segreteria della Banca (Formello, Viale Umberto I, 92 - Tel. 06 90 14 30 95).
GO
LA
Aspettiamo le vostre
fotografie e i vostri
appunti di viaggio
VELA
IO
VE
Le gite sociali
della Banca
LA RIVISTA DELLA BANCA
DI FORMELLO E TREVIGNANO
DI CREDITO COOPERATIVO
LA GITA SOCIALE A MILANO
VOLTI E PAROLE DALL’EXPO
CONOSCERE ROMA
IL NUOVO CALENDARIO
PREVENZIONE
VACCINAZIONI E SCREENING
NAVIGARE NELLA STORIA
BROGLI ELETTORALI
TREVIGNANO FILMFEST
IL CINEMA E LE RELIGIONI
Le fotografie saranno scansionate e subito restituite.
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