Deliberazione del Consiglio Comunale

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Deliberazione del Consiglio Comunale
COMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO
Provincia di Verona
C.F. 0034663 023 9 - Tel. 045/6339800 - Fax 045/6370290
COPIA
DELIBERAZIONE N. 66 DEL 13/09/2012
Deliberazione del Consiglio Comunale
OGGETTO:
CONVENZIONE TRA I COMUNI DI MOZZECANE - VALEGGIO SUL MINCIO - VIGASIO POVEGLIANO VERONESE - VILLAFRANCA DI VERONA - NOGAROLE ROCCA - TREVENZUOLO
ED ERBE' PER LA GESTIONE DI SITUAZIONI RELATIVE A NUCLEI FAMILIARI CON MINORI O
DISABILI INTERESSATI DA SFRATTI PER MOROSITA'.
L’anno 2012 addì tredici del mese di Settembre alle ore 19:30 nella sala delle adunanze consiliari
in seduta pubblica, sessione ordinaria di prima convocazione;
Previa l’osservanza delle formalità prescritte dal D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000 vennero oggi
convocati a seduta i Consiglieri Comunali.
All’appello risultano:
TOSONI ANGELO
VESENTINI ANDREA
MARCONI MARTINA
OLIOSI LEONARDO
MENINI CESARE
BONFAINI FRANCESCO
VALBUSA VANIA
MAZZAFELLI SIMONE
DAL FORNO MARCO
MOLINARI ANDREA
TURRINA GIAMPAOLO
BENINI SILVANO
MAZZI CORRADO
FORNARI VALENTINA
LUGO MARIA GRAZIA
CORDIOLI NICOLA
PASINI FRANCESCO
PEZZINI ALBINO
SACHETTO FAUSTO
VICENTINI GIORGIO
MORANDINI GIAN LUCA
Sindaco
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale - Presidente
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Consigliere Comunale
Presente
Presente
Assente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Assente
Presente
Assente
Presente
Presente
Presente
Assente
Presente
Presente
Presenti n. 17 Assenti n. 4
Assiste all’adunanza il Segretario Comunale Sig. PERUZZI DR. GIOVANNI.
Constatato legale il numero degli intervenuti il Sig. MENINI CESARE, assunta la Presidenza,
dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale a discutere e deliberare sopra l’oggetto
sopraindicato, il cui testo è riportato nel foglio allegato.
Copia della presente deliberazione viene trasmessa, a cura dell’Ufficio Segreteria, ai Responsabili degli Uffici appresso indicati che ne
accusano ricevuta per l’attuazione come da firma che segue:
Uff. Ragioneria: _________________
Uff. proponente: _________________
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Vista la proposta di deliberazione riguardante:
CONVENZIONE TRA I COMUNI DI MOZZECANE - VALEGGIO SUL MINCIO - VIGASIO - POVEGLIANO
VERONESE - VILLAFRANCA DI VERONA - NOGAROLE ROCCA - TREVENZUOLO ED ERBE' PER LA
GESTIONE DI SITUAZIONI RELATIVE A NUCLEI FAMILIARI CON MINORI O DISABILI INTERESSATI DA
SFRATTI PER MOROSITA'
corredata dei prescritti pareri a norma art. 49 D.Lgs. 18.8.2000 n. 267;
Udito quanto emerso dalla discussione in aula, come sommariamente riportata nel verbale di
adunanza ed integralmente conservata agli atti mediante registrazione magnetica, a cura della segreteria
comunale, a disposizione dei singoli Consiglieri e degli aventi titolo;
Ritenuta la proposta meritevole di approvazione per le motivazioni in essa indicate che si
recepiscono nel presente provvedimento anche per i fini di cui all’art. 3 della Legge 241/1990;
Effettuata la votazione per alzata di mano ed eseguito il computo dei voti, si ha il seguente risultato:
Consiglieri presenti
n. 17
Consiglieri astenuti
nessuno
Consiglieri votanti
n. 17
Maggioranza
n. 9
Voti favorevoli
n. 17
Voti contrari
nessuno
Il Consiglio Comunale approva.
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PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
DI INIZIATIVA DELL’ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE - POLITICHE SOCIALI – POLITICHE
DELLA FAMIGLIA
OGGETTO: CONVENZIONE TRA I COMUNI DI MOZZECANE – VALEGGIO SUL MINCIO – VIGAGIO –
POVEGLIANO VERONESE – VILLAFRANCA DI VERONA – NOGAROLE ROCCA –
TREVENZUOLO ED ERBE’ PER LA GESTIONE DI STIUAZIONI RELATIVE A NUCLEI
FAMILIARI CON MINORI O DISABILI INTERESSATI DA SFRATTI PER MOROSITA’.
Premesso che:
•
•
•
nell’anno 2011 nei territori di competenza dei Comuni di Villafranca, Mozzecane, Povegliano, Vigasio,
Isola della Scala, Valeggio, Nogarole Rocca, Trevenzuolo ed Erbè sono stati programmati n. 102 sfratti
esecutivi e che di questi n. 50 sono riconducibili a nuclei familiari con minori;
nell’anno 2012 nel territorio dell’Ulss 22 - Ambito Distrettuale n. 3 si prevede un aumento del numero
di procedimenti di sfratto avviati, e di quelli già definiti con convalida, con conseguenti disagi abitativi e
tensioni sociali che rischiano di acuirsi progressivamente;
un numero rilevante di procedure esecutive è riconducibile a casi di morosità del conduttore
derivante, per la maggior parte dei casi, alla perdita o diminuzione della capacità reddituale del nucleo
familiare a seguito di problematiche lavorative connesse all’attuale crisi economica;
Considerato che il Comune è l’Ente pubblico chiamato per legge a garantire e tutelare il benessere psicofisico di soggetti fragili, quali minori e disabili, presenti in nuclei familiari in difficoltà;
Tenuto conto del carattere di straordinarietà rivestito dall’attuale situazione di crisi economica globalizzata
che necessita l’implementazione delle normali risorse economiche ed abitative messe a disposizione da ogni
singolo Ente Locale al fine di attivare percorsi alternativi di solidarietà intra ed extra familiare;
Considerata la rilevanza sociale del fenomeno in esame, che rende opportuno un intervento pubblico a
sostegno delle situazioni maggiormente in difficoltà a causa della scarsità di valide reti di sostegno primarie e
secondarie autonomamente attivabili;
Valutato opportuno affrontare tali problematiche abitative sia sollecitando una maggiore efficacia di gestione
degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, sia sviluppando risorse e procedure tese ad uniformare, in
un’ottica di area vasta, gli interventi per evitare l’acuirsi di ingiustificabili diseguaglianze;
Vista l’utilità di concordare procedure operative che garantiscano la massima attenuazione di conflitti sociali
sul territorio con il competente Tribunale, sedi di Verona e di Legnago, preposto all’esecuzione anche forzata
degli sfratti esecutivi tramite i propri Ufficiali Giudiziari;
Resosi necessario, inoltre, potenziare interventi di sussidiarietà orizzontale tesi al coinvolgimento attivo della
società civile e delle sue espressioni codificate di mutuo soccorso, non solo nella fase acuta di emergenza
sociale ma anche in quella di prevenzione primaria;
Richiamato l’accordo raggiunto dai Comuni di Mozzecane, Villafranca, Trevenzuolo, Nogarole Rocca, Erbè,
Vigasio, Povegliano e Valeggio Sul Mincio partecipanti all’Ambito Distrettuale n. 3 dell’Ulss 22, così come
formalizzato dal verbale della riunione tenutasi lo scorso 12.04.2012 presso la sede del Comune di
Villafranca;
Vista la disponibilità manifestata nella riunione tenutasi lo scorso mese di Novembre 2011 dai Dirigenti, Dott.
Claudio Stasio e Dott.ssa Silvia Perazzani, rispettivamente responsabili dell’Ufficio Notifiche ed Esecuzione
Protesti del Tribunale di Verona e della sede distaccata di Legnago;
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Visto l’interesse espresso dall’Associazione SOS Casa di Villafranca di Verona a collaborare attivamente
all’attuazione operativa del protocollo concordato;
Dato atto dell’allegato documento titolato “Convenzione per la gestione di situazioni relative a nuclei familiari
con minori o disabili interessati da sfratti per morosità” nel quale vengono esplicitate nel dettaglio le modalità
di attuazione dell’accordo;
Preso atto che, in sede di redazione della Convenzione, gli Enti Locali sottoscrittori hanno stabilito di
nominare il Comune di Mozzecane proprio Capofila titolato a gestire le risorse comunali condivise, a
mantenere le relazioni istituzionali con il competente Tribunale, a coordinare le diverse attività operative ed a
stipulare con ATER n . 2 contratti di locazione di alloggi di edilizia privata da dedicare al progetto;
Considerato che tale accordo prevede la costituzione di un Fondo di Solidarietà per l’attivazione di
progettualità d’intervento sull’utenza e la gestione dei sopra menzionati alloggi costituito da un contributo procapite, tarato su n. 8 Comuni, pari ad € 0,25 ad abitante da versarsi a cura di ogni soggetto pubblico aderente
all’Ente Capofila;
Dato atto della disponibilità manifestata, con propria nota ns. prot. 1060 del 21.02.2012, dall’ATER Verona a
concedere in locazione alloggi di edilizia privata per le finalità indicate nell’approvanda Convenzione;
Visto il D. Lgs. 18/8/2000, n. 267;
SI
PROPONE
1) Di approvare la “Convenzione per la gestione di situazioni relative a nuclei familiari con minori o
disabili interessati da sfratti per morosità” tra i Comuni dell’Ambito Distrettuale n. 3 dell’Ulss 22, il
Tribunale di
2) Verona e l’Associazione SOS Casa di Villafranca, composto da n. 18 articoli e n. 7 allegati,
includendola al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
3) Di dare atto che la presente Convenzione prevede una durata minima di 6 anni, rinnovabile
espressamente, durante il quale è possibile recedere dagli impegni intrapresi solamente nei termini
previsti dall’art. 4;
4) Di nominare il Comune di Mozzecane Ente Capofila del progetto, delegandolo ad attivare e gestire le
risorse condivise previste nell’accordo, ivi compresa la sottoscrizione di n. 2 contratti di locazione con
ATER Verona;
5) Di costituire, in collaborazione con gli altri 8 Comuni, in premessa citati, il Fondo di Solidarietà
previsto dall’art. 15 della citata Convenzione versando, come disposto dall’art. 17, la relativa quota di
compartecipazione, pari ad € 0,25 per abitante per complessivi € 3.614,00 annui, (Euro 0,25 x
14.456 abitanti al 31/12/2010) con le modalità, i tempi e gli importi richiesti dall’Ente Capofila;
6) Di demandare alla Giunta Comunale ogni altro atto modificativo od integrativo della Convenzione che
si dovesse rendere necessario durante il periodo di esecuzione delle attività previste, ivi compreso
l’eventuale adeguamento condiviso con gli altri Enti Locali della quota pro-capite di
compartecipazione al Fondo di Solidarietà;
7) Di stabilire che la spesa a copertura delle obbligazioni derivanti dal presente provvedimento,
quantificate in Euro 21.684,00 (Euro 3.614,00 x 6 anni di durata della convenzione) fanno carico
come segue:
-
Euro 3.614,00 all’intervento 1.10.04.05 – Cap. 11045/1 “Contributi del minimo vitale” del
Bilancio 2012
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-
Euro 3.614,00 all’intervento 1.10.04.05 – Cap. 11045/1 “Contributi del minimo vitale” del
Bilancio 2013
-
Euro 3.614,00 all’intervento 1.10.04.05 – Cap. 11045/1 “Contributi del minimo vitale” del
Bilancio 2014
ed Euro 3.614,00 del Bilancio 2015 – 2016 – 2017 ove sarà tenuto conto del relativo onere
8) Di demandare al Responsabile dell’Area Servizi alla Persona – Attività Produttive – Risorse Umane
ogni provvedimento inerente l’esecuzione della convenzione qui approvata ad esclusione della sola
sottoscrizione di competenza del Sindaco quale legale rappresentante dell’Ente.
IL PROPONENTE
F.to Marco Dal Forno
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L’anno _________ e questo dì ___________ del mese di ______________ nella sede comunale di
Mozzecane
TRA
Il Comune di _____________ , rappresentato dal ____________ autorizzato alla sottoscrizione del presente
atto con deliberazione di Consiglio Comunale n. ____ del _______
E
Il Comune di _____________ , rappresentato dal ____________ autorizzato alla sottoscrizione del presente
atto con deliberazione di Consiglio Comunale n. ____ del _______ (aggiungere tutti quelli aderenti)
E
Il Tribunale _____________ di _____________ (di seguito Tribunale), rappresentato dal ____________ in
qualità di __________________________
E
L’Associazione
di
_____________
___________________________
,
rappresentata
dal
____________
in
qualità
di
PREMESSO
Che nell’anno 2011 nei territori di competenza dei Comuni di Villafranca di Verona, Mozzecane, Povegliano
Veronese, Vigasio, Isola della Scala, Valeggio sul Mincio, Nogarole Rocca, Trevenzuolo ed Erbè sono stati
programmati n. 102 sfratti esecutivi e che di questi n. 50 sono riconducibili a nuclei familiari con minori;
Che anche nell’anno 2012 nel territorio dell’Ulss 22 - Ambito Distrettuale n. 3 si prevede un aumento del
numero di procedimenti di sfratto avviati, e di quelli già definiti con convalida, con conseguenti disagi abitativi
e tensioni sociali che rischiano di acuirsi progressivamente;
Che un numero rilevante di procedure esecutive è riconducibile a casi di morosità del conduttore derivante,
per la maggior parte dei casi, alla perdita o diminuzione della capacità reddituale del nucleo familiare a
seguito di problematiche lavorative connesse all’attuale crisi economica;
Che il Comune è l’Ente pubblico chiamato per legge a garantire e tutelare il benessere psico-fisico di soggetti
fragili, quali minori e disabili, presenti in nuclei familiari in difficoltà;
Che l’attuale situazione di crisi economica globalizzata riveste carattere di straordinarietà che necessita
l’implementazione delle normali risorse economiche ed abitative messe a disposizione da ogni singolo Ente
Locale al fine di attivare percorsi alternativi di solidarietà intra ed extra familiare;
CONSIDERATA
La rilevanza sociale del fenomeno in esame, che rende opportuno un intervento pubblico a sostegno delle
situazioni maggiormente in difficoltà a causa della scarsità di valide reti di sostegno primarie e secondarie
autonomamente attivabili;
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L’opportunità di affrontare tali problematiche abitative sia sollecitando una maggiore efficacia di gestione
degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, sia sviluppando risorse e procedure tese ad uniformare, in
un’ottica di area vasta, gli interventi per evitare l’acuirsi di ingiustificabili diseguaglianze;
L’utilità di concordare procedure operative che garantiscano la massima attenuazione di conflitti sociali sul
territorio con il competente Tribunale, sedi di Verona e di Legnago, preposto all’esecuzione anche forzata
degli sfratti esecutivi tramite i propri Ufficiali Giudiziari;
L’opportunità di procedere alla massima diffusione di informazioni corrette relative alle problematiche
abitative, alle reali risorse attivabili sui diversi territori ed alle possibili conseguenze derivanti da situazioni
prolungate di morosità;
La necessità di potenziare interventi di sussidiarietà orizzontale tesi al coinvolgimento attivo della società
civile e delle sue espressioni codificate di mutuo soccorso, non solo nella fase acuta di emergenza sociale
ma anche in quella di prevenzione primaria;
L’accordo raggiunto dai Comuni di Mozzecane, Villafranca, Trevenzuolo, Nogarole Rocca, Erbè, Vigasio,
Povegliano e Valeggio Sul Mincio partecipanti all’Ambito Distrettuale n. 3 dell’Ulss 22, così come formalizzato
dal verbale della riunione tenutasi lo scorso 12.04.2012 presso la sede del Comune di Villafranca;
Tutto ciò premesso e considerato, si conviene e si stipula quanto segue:
Art 1 – Oggetto e Finalità
La presente convenzione mira a tutelare il benessere psico-fisico di minori o disabili presenti in nuclei
familiari interessati da sfratti esecutivi per morosità, mediante l’introduzione di prassi
operative e risorse condivise in grado di evitare o ridurre l’insorgere di situazioni di tensione ed emergenza
sociale derivante dalla perdita dell’alloggio.
Art 2 – Durata
La presente convenzione è valida a partire dalla data di sottoscrizione per un periodo di 6 anni,
eventualmente rinnovabile espressamente con apposito atto di Giunta Comunale da adottarsi entro 6 mesi
dalla scadenza.
Art 3 – Scadenza
In caso di mancato rinnovo di tutti i Comuni le somme non utilizzate, salvo diverso accordo tra le parti
interessate, dovranno essere restituite in modo proporzionale ai singoli Enti finanziatori del Fondo di
Solidarietà di cui al successivo art. 15.
Nel caso in cui negli alloggi in gestione condivisa fossero ancora presenti famiglie in difficoltà, l’Ente Locale di
residenza delle stesse al momento dell’inserimento si obbliga a farsi carico di tutti i costi e degli oneri
connessi alla gestione di tali situazioni, compresi quelli assunti dal Comune Capofila durante il periodo di
validità dell’accordo.
Art 4 – Recesso
Le parti possono recedere dalla presente convenzione solamente con un preavviso di almeno 6 mesi dalla
prima scadenza triennale del contratto di locazione stipulato dal Comune Capofila con ATER per l’utilizzo
delle risorse di cui al successivo art. 15 - paragrafo 2. Durante tale periodo l’Ente dimissionario non potrà
attivare alcun nuovo intervento abitativo.
Il recesso deve essere comunicato formalmente al Comune Capofila a mezzo raccomandata con ricevuta di
ritorno, posta elettronica certificata o fax.
Le somme versate a titolo di compartecipazione al Fondo di Solidarietà non verranno restituite.
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Non possono recedere dalla presente convenzione gli Enti firmatari che abbiano in quel momento inserito
presso le abitazioni, di cui al successivo art. 15, propri cittadini.
Art 5 – Destinatari
Possono beneficiare delle azioni previste dalla presente convenzione tutti i nuclei familiari aventi i requisiti di
cui al successivo art. 6 e in situazione di precarietà abitativa legata all’esecuzione con forza pubblica di uno
sfratto per morosità derivante dal mancato pagamento di uno o più affitti.
Sono espressamente escluse le situazioni non direttamente connesse al mancato versamento di canoni di
locazione (es. mutui)
Art 6 – Requisiti
I nuclei di cui al precedente art. 5 devono essere in possesso di tutti i seguenti requisiti:
a.
residenza in uno dei Comuni firmatari
b.
presenza di minori o disabili
c.
mancanza di risorse socio-economiche proprie in grado di far fronte al disagio abitativo
d.
adesione attiva a percorsi individuali di autonomia proposti dai Servizi Sociali comunali
Art 7 – Ambito territoriale di riferimento
La presente convenzione è valida esclusivamente sul territorio degli Enti firmatari.
Art 8 – Obblighi dei Comuni
Con la sottoscrizione della presente convenzione ogni Comune firmatario si obbliga a:
a.
prendere in carico tutti i nuclei familiari in possesso dei requisiti sopra elencati;
b.
adottare le procedure di cui al successivo art. 14;
c.
garantire il sostegno economico e la gestione professionale dei progetti sociali elaborati dai propri
uffici, anche nel caso di variazione della residenza della famiglia inserita negli alloggi di cui al successivo
art. 15, sino alla risoluzione definitiva della situazione di emergenza sociale;
d.
costituire e reintegrare il Fondo di Solidarietà, adeguandosi alle modalità operative previste
nell’allegato 1, garantendo il versamento di una quota annua minima di importo almeno sufficiente a
provvedere alla completa copertura dei costi sostenuti dal Comune Capofila per la gestione degli alloggi
di cui al successivo art. 15;
e.
collaborare con il Comune Capofila nello svolgimento delle operazioni di avvio di tutti gli alloggi in
gestione condivisa di cui al successivo art. 15;
f.
garantire la massima collaborazione agli Ufficiali Giudiziari competenti per territorio mediante
l’apertura di canali privilegiati di scambio di informazioni;
g.
promuovere la conoscenza della convenzione attraverso il sito web istituzionale ed ogni altra idonea
iniziativa di comunicazione esterna;
h.
valorizzare e sostenere le realtà associative e cooperativistiche operanti sul territorio dei Comuni
firmatari e direttamente interessate al tema del disagio abitativo, anche mediante aiuto nella ricerca di
nuovi volontari;
i.
promuovere eventi di sensibilizzazione ed informazione sui temi del disagio abitativo e sulle possibili
risorse utilizzabili per farvi fronte.
Art 9 – Obblighi del Tribunale
Con la sottoscrizione della presente convenzione il Tribunale si obbliga a:
a.
garantire la collaborazione ai Comuni firmatari, anche tramite i propri Ufficiali Giudiziari competenti
per territorio, mediante l’apertura di canali privilegiati di scambio di informazioni e la massima
valorizzazione dei progetti individualizzati d’aiuto elaborati dai Servizi Sociali;
b.
aggiornare costantemente i Servizi Sociali comunali sull’evoluzione delle situazioni
inviate
dall’Ufficiale Giudiziario competente per una presa in carico;
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c.
d.
e.
adottare le procedure di cui al successivo art. 14;
promuovere la conoscenza della Convenzione attraverso il sito web istituzionale ed ogni altra idonea
iniziativa di comunicazione esterna;
collaborare con i Comuni firmatari nella promozione di eventi di sensibilizzazione ed informazione sui
temi del disagio abitativo e sulle possibili risorse utilizzabili per farvi fronte.
Art 10 – Obblighi del Privato Sociale
Con la sottoscrizione della presente Convenzione il Privato Sociale si obbliga a:
a.
collaborare attivamente con i Servizi Sociali Comunali alla realizzazione dei percorsi d’aiuto
all’utenza, così come sottoscritti nei Contratti Sociali concordati con l’utenza;
b.
rispettare le procedure di cui al successivo art. 14;
c.
promuovere la conoscenza della Convenzione attraverso il sito web istituzionale ed ogni altra idonea
iniziativa di comunicazione esterna;
d.
collaborare nella promozione di eventi di sensibilizzazione ed informazione sui temi del disagio
abitativo e sulle possibili risorse utilizzabili per farvi fronte.
Art 11 – Ente Locale Capofila
Gli Enti Locali sottoscrittori della presente Convenzione nominano il Comune di Mozzecane quale proprio
Capofila titolato a gestire le risorse comunali attivabili previste dal successivo art. 15, a mantenere le relazioni
istituzionali con il competente Tribunale ed a coordinare le diverse attività operative.
Nello svolgimento delle funzioni assegnate il Comune Capofila si avvale del proprio Responsabile del Settore
Servizi alla Persona, il quale assume la qualifica di Responsabile delle attività.
Art 12 – Referenti tecnici ed operativi
Entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione del presente accordo:
a.
tutti i Comuni firmatari devono comunicare all’Ente Capofila il nominativo di un proprio Referente
Assistente Sociale per l’attuazione della Convenzione;
b.
il Tribunale dovrà comunicare al Comune Capofila il nominativo e la qualifica del proprio Referente
per l’attuazione della Convenzione;
c.
il Privato Sociale firmatario dovrà comunicare al Comune Capofila il nominativo e la qualifica di un
proprio Referente per l’attuazione della Convenzione.
Art 13– Equipe Tecnica
L’Equipe Tecnica è composta da tutti gli Assistenti Sociali Referenti, di cui all’art. 12, e dal Responsabile della
attività, o suo delegato, che ne presiede e ne coordina l’operato. Tutti i predetti componenti hanno titolarità di
voto.
Nel caso in cui la situazione sociale in esame sia in carico ad un operatore differente dal Referente del
Comune designato, al team di lavoro potrà partecipare attivamente, senza potere di voto, anche l’Assistente
Sociale titolare del caso in quanto direttamente coinvolta.
Qualora ritenuto necessario agli incontri tecnici può presenziare, su invito e con mera funzione consultiva, il
Privato Sociale opportunamente convocato dall’Assistente Sociale titolare del caso.
Art 14 – Procedure operative
Nel prendere in carico situazioni familiari problematiche, aventi le caratteristiche di cui di cui a precedenti artt.
5 e 6, gli Enti firmatari si obbligano ad attivare il seguente processo d’aiuto:
1.
presa in carico del nucleo familiare, aventi le caratteristiche di cui al precedente art. 6, da parte del
Comune di residenza:
a. su accesso spontaneo
b. d’ufficio
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13.
14.
15.
16.
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18.
19.
c. su invio dell’Ufficiale Giudiziario. Tale invio deve avvenire solamente dopo aver eseguito inutilmente
il primo accesso, dandone adeguato preavviso all’Assistente Sociale del Comune e tenendola
informata sull’evoluzione della situazione segnalata. Devono essere evitati in ogni modo invii
impropri legati alla mancata certezza della presenza reale, e non solo anagrafica, di soggetti minori
o disabili che potrebbero risentire della perdita dell’abitazione principale
valutazione del bisogno da parte dell’Assistente Sociale Comunale mediante utilizzo dell’allegata
Scheda I.D.A. (Indice di Assistibilità)
richiesta scritta di convocazione dell’équipe tecnica da parte dell’Assistente Sociale Comunale
all’Ente Capofila
convocazione dell’Equipe Tecnica da parte del Responsabile delle attività (vedi fac-simile allegato
modulo 1)
esposizione, da parte dell’Assistente Sociale Comunale titolare del caso, della situazione di disagio
abitativo in carico, del relativo progetto individualizzato ipotizzato (vedi fac-simile allegato modulo 2) e
del punteggio I.D.A. ottenuto
confronto professionale dell’èquipe sulle motivazioni delle valutazioni tecniche, operate in sede di
compilazione della Scheda I.D.A, e conseguenti modifiche resesi necessarie. Eventuali divergenze
valutative sui singoli items verranno risolte a maggioranza degli operatori presenti titolati ad esprimersi
considerando, nel caso di parità, doppia la votazione espressa dall’Assistente Sociale titolare del caso in
esame.
consulenza professionale all’Assistente Sociale titolare del caso da parte dell’èquipe sul progetto
individualizzato, sul Contratto Sociale proposto e sulle risorse comuni richieste. Trattandosi di
consulenza, in questa fase non è prevista alcuna attività di votazione in quanto viene riconosciuta
autonomia tecnica all’operatore che ha in carico la situazione di disagio
approvazione all’unanimità della progettualità discussa, qualora il punteggio I.D.A. risultasse pari o
inferiore a punti 500, o presa d’atto in tutti gli altri casi.
valutazione, con espressione di parere positivo in merito alla fattibilità economica-amministrativa
all’uso delle risorse comuni attivabili, da parte del Responsabile delle attività
verbalizzazione degli esiti della riunione d’équipe, da parte dell’Assistente Sociale titolare del caso,
con indicazione almeno delle informazioni di cui all’allegato modulo 3. Tale documento, dopo opportuna
approvazione di tutti i componenti presenti alla discussione, diverrà ufficiale e tenuta agli atti dal
Comune Capofila
riformulazione e ricontrattazione con l’utente del progetto individualizzato sulla base delle eventuali
indicazioni emerse in sede di tavolo tecnico. Qualora la relazione con l’utente sia particolarmente
conflittuale, o per ragioni di opportunità decise in équipe, l’Assistente Sociale titolare del caso potrà
essere affiancato in tale comunicazione da altro collega.
firma del contratto sociale con l’utente, e il suo nucleo familiare qualora necessario, utilizzando
l’allegato modulo 4
richiesta al Comune Capofila dell’attivazione delle risorse indicate nel verbale, di cui al precedente
punto 10, tramite invio dell’allegato modulo n. 5
trasmissione del verbale d’équipe (mod. 3) e del contratto sociale sottoscritto (mod. 4) all’Ufficiale
Giudiziario
informativa dell’Ufficiale Giudiziario al proprietario di casa relativamente al progetto elaborato e alla
possibilità di rivolgersi direttamente all’Assistente Sociale per eventuali informazioni / spiegazioni
comunicazione, da parte dell’Ufficiale Giudiziario, al Comune interessato della eventuale disponibilità
a collaborare da parte del proprietario (es. proroga sfratto). Aggiornamento, a cura dell’Assistente
Sociale titolare del caso, sull’evoluzione della situazione e sull’eventuale necessità di attivare
concretamente le risorse stabilite al Comune Capofila
attivazione delle risorse
proseguimento del progetto, qualora previsto in sede di contratto sociale, per un massimo di 6 mesi
dopo il rilascio dell’abitazione (es. per continuare a trovare un lavoro)
monitoraggio, anche con l’ausilio del Privato Sociale aderente alla Convenzione, e rendicontazione,
ex-post con le tempistiche definite nel contratto sociale, in équipe tecnica sull’andamento del progetto
individualizzato. Tali attività sono di competenza dell’Assistente Sociale titolare del caso
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20.
registrazione dei dati a fini statistici, mediante compilazione dell’allegato modello n. 6, a cura del
Servizio Sociale del Comune titolare del caso. Tale scheda deve essere successivamente inviata al
Comune Capofila che provvederà a registrare tutte le informazioni raccolte in un unico database
21.
chiusura del progetto individualizzato
Art 15 – Risorse comunali attivabili
1. Fondo di Solidarietà
Al fine di realizzare le finalità di cui all’art. 1, i Comuni firmatari si impegnano a costituire, utilizzare e
tempestivamente reintegrare il Fondo di Solidarietà con le modalità e gli importi previsti nell’allegato 1.
La gestione di tale fondo compete all’Ente Capofila previsto dal precedente art. 11.
2. Alloggi ATER
Il Comune Capofila si impegna a stipulare con ATER n. 2 contratti di locazione di alloggi di edilizia privata,
per la durata di anni 3 + 2, da gestire per il raggiungimento delle finalità e secondo le modalità previste dalla
presente Convenzione e dall’allegato 2.
Tutti i costi a qualsiasi titolo sostenuti relativamente alla gestione, ordinaria e straordinaria, di tali alloggi
saranno a carico del Fondo di Solidarietà di cui al precedente punto 1.
Il numero delle abitazioni potrà variare durante il periodo di validità della presente Convenzione solamente
previo consenso formale da parte di tutti i Comuni firmatari.
L’uso di tali abitazioni si configura come rapporto temporaneo di tipo convenzionale tra Amministrazioni
Pubbliche e, pertanto, non fa sorgere alcun diritto in capo ai soggetti inseriti, i quali non potranno in nessun
caso portarvi la residenza anagrafica.
3. Alloggi comunali
L’Amministrazione di Mozzecane mette a disposizione di tutti gli altri soggetti pubblici sottoscrittori
l’appartamento arredato di mq. 68 di proprietà di ATER, ma attualmente in propria disponibilità a seguito di
stipula di un contratto di locazione di anni 3+2, sito a Verona in stradone S. Lucia 3.
La richiesta di utilizzo dovrà essere inoltrata al Settore Servizi alla Persona del Comune dall’Assistente
Sociale titolare del caso il quale dovrà garantire:
•
la continuità assistenziale al nucleo familiare inserito;
•
la permanenza dei soggetti inseriti per un massimo di 6 mesi;
L’importo del dovuto canone omnicomprensivo (utenze, manutenzioni, spese condominiali, etc…) sarà di
volta in volta comunicato dal Comune di Mozzecane prima dell’inserimento del nucleo familiare, e verrà
pagato utilizzando il Fondo di Solidarietà di cui al precedente paragrafo 1.
L’uso di tale abitazione, possibile solamente qualora l’unità abitativa non fosse già utilizzata da altri soggetti,
si configura come rapporto temporaneo di tipo convenzionale tra Amministrazioni Pubbliche e, pertanto, non
fa sorgere alcun diritto in capo ai soggetti inseriti, i quali non potranno in nessun caso portarvi la residenza
anagrafica.
Qualora altri Enti Locali intendessero mettere a disposizione risorse abitative proprie da utilizzarsi con le
modalità descritte nel presente paragrafo, tale facoltà potrà essere esercitata mediante mera comunicazione
formale al Comune Capofila che provvederà a darne adeguata diffusione a tutti i soggetti interessati.
Art 16 – Ammissione di altri Enti
L’ammissione alla presente Convenzione di altri Enti Pubblici deve essere richiesta all’Ente Capofila, il quale
autorizzerà solamente previo accordo unanime di tutti i Comuni già firmatari, che potranno anche prevedere il
versamento di una quota di compartecipazione al Fondo di Solidarietà.
La sottoscrizione di nuovi soggetti del Privato Sociale, invece, è sottoposta esclusivamente all’assunzione
degli impegni previsti nel presente provvedimento e deve essere a titolo gratuito salvo eventuali rimborsi
spese sostenute nell’esecuzione dei progetti individualizzati concordati.
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Art 17 – Disposizioni transitorie e finali
In sede di prima applicazione il Fondo di Solidarietà, di cui al precedente art. 15, deve essere costituito entro i
termini e con le modalità in dettaglio rese note ufficialmente dal Comune Capofila dopo la sottoscrizione della
presente Convenzione. Per l’anno 2012 la quota di compartecipazione dovuta da ciascun Ente sarà calcolata
in misura proporzionale al periodo di validità dell’accordo e tenendo conto delle spese straordinarie di avvio
eventualmente necessarie (es. acquisto arredi nuovi alloggi).
La presente Convenzione può essere in ogni momento integrata con risorse aggiuntive comunali che
dovranno essere precedute da un accordo scritto tra i soli Enti Locali firmatari.
Al fine di facilitare e velocizzare l’avvio delle unità abitative di cui al precedente art. 15, paragrafo 2, il
Comune Capofila potrà avvalersi della collaborazione dei Servizi Sociali degli altri Enti Pubblici firmatari
suddividendo, in accordo con i singoli operatori, mansioni ed incombenze (es. attivazione utenze, selezione
arredi, etc…).
Art 18 – Allegati
Fanno parte integrante e sostanziale della presente Convenzione i seguenti documenti:
•
allegato 1 – fondo di solidarietà per sfratti esecutivi
•
allegato 2 – gestione alloggi ATER
•
modulo 1 – convocazione tavolo tecnico
•
modulo 2 – scheda presentazione caso sociale
•
modulo 3 – schema verbale équipe
•
modulo 4 – contratto sociale
•
modulo 5 – richiesta attivazione risorse
•
modulo 6 – scheda registrazione dati
•
modulo 7 – scheda I.D.A. (Indice di Assistibilità)
Visto, letto e sottoscritto.
Firme
Comuni di _________________
Tribunale di _______________
Privato Sociale _____________
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FONDO DI SOLIDARIETA’ PER SFRATTI ESECUTIVI
(All. 1)
1.
Tipologia di solidarietà
Il fondo viene costituito e gestito in regime di solidarietà totale.
2.
a.
b.
c.
d.
Tipologie di spese autorizzate
pagamento cauzioni per nuove abitazioni private (non ATER)
pagamento spese di gestione alloggi ATER condivisi (es. affitti, manutenzioni, utenze, etc…)
pagamento canone omnicomprensivo uso alloggi comunali in disponibilità
acquisto arredi ed attrezzature per il funzionamento degli alloggi ATER condivisi per il
raggiungimento delle finalità previste dalla Convenzione
e.
pagamento spese di viaggio per il ricongiungimento del nucleo alla propria rete di appoggio (es.
famigliari, amici, parenti, etc...)
f.
attuazione accordi economici intercorsi con il proprietario di casa per evitare in via definitiva lo sfratto
g.
rimborso spese sostenute dal Privato Sociale firmatario della Convenzione per l’attuazione degli
impegni sottoscritti in sede di elaborazione dei progetti individualizzati sull’utenza
h.
rimborso spese sostenute dal Privato Sociale per la promozione di eventi di sensibilizzazione ed
informazione sui temi del disagio abitativo, decisi a maggioranza dai Comuni aderenti al Fondo
3.
Importo quota
1
Quota pro-capite a regime: euro 0,25 (euro 0,15 per gestione n. 2 alloggi + euro 0,10 per progetti)
Quota anno 2012:
proporzionale ai mesi di validità della Convenzione e alle spese sostenute, come
meglio quantificato in sede di prima applicazione dal Comune Capofila
Aumenti di quota: possibili con decisione a maggioranza dei Comuni aderenti al Fondo
4.
Reintegro quota
Frequenza: annuale o su istanza del Comune Capofila qualora importo insufficiente
Modalità: tempi e metodi stabiliti dal Comune Capofila
Deroga: qualora il Fondo venisse impiegato per sostenere spese di cui al precedente punto 2/c, l’importo
stanziato per l’utilizzo di tale risorsa dovrà essere reintegrato da tutti gli Enti aderenti ad
esclusione di quello proprietario dell’alloggio comunale
5.
Modalità di utilizzo
Il Fondo è dato in gestione al Comune Capofila il quale provvederà, come da accordi, ad utilizzarlo per
sostenere le spese di cui al precedente punto 2.
Per l’accesso a questa risorsa è necessario:
•
aver sottoscritto la Convenzione intercomunale dell’Ambito Distrettuale n. 3, che stabilisce le
procedure e le modalità operative da seguire nella gestione degli sfratti esecutivi di nuclei familiari con
minori e disabili;
•
aver aderito alla costituzione del Fondo, mediante versamento della propria quota di competenza;
•
aver rispettato le procedure previste dalla sopra citata Convenzione;
1 L’importo del Fondo di Solidarietà sarà quindi di euro 20.499,00 calcolato su una popolazione di riferimento di 81.996,00 abitanti (dato
Ulss 22 al 31.12.2010 riferiti ai Comuni di Mozzecane, Villafranca, Valeggio, Vigasio, Trevenzuolo, Erbè, Nogarole Rocca e Povegliano)
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(All. 2)
GESTIONE ALLOGGI ATER CONDIVISI
1.
Procedure di accesso
Gli alloggi ATER in gestione condivisa vengono assegnati, su richiesta dell’Ente Locale titolare del caso, dal
Comune Capofila ai soggetti identificati con le modalità previste dalla Convenzione (in particolare artt. 5-614). Tale assegnazione avviene mediante sottoscrizione di apposito documento redatto a cura del
Responsabile delle attività, di cui all’art. 11 della Convenzione.
2.
Obblighi del Comune titolare del caso
Il Comune titolare del caso si impegna a:
•
monitorare l’evoluzione socio-economica del nucleo familiare inserito;
•
vigilare sul corretto impiego dell’abitazione e di tutti gli oggetti in essa contenuti;
•
vigilare che gli spazi siano utilizzati solamente dai soggetti autorizzati;
•
gestire, dal punto di vista professionale, il progetto sociale sull’utente, così come stabilito in sede
d’équipe tecnica (vedi verbale + contratto sociale);
•
essere punto di riferimento per il Comune Capofila nella gestione dell’abitazione, facendosi carico del
rapporto diretto con l’utenza inserita, anche qualora relativa alla mera gestione degli ambienti, e
supportandolo nell’espletamento delle incombenze quotidiane;
•
far fronte con proprie risorse umane ad ogni eventuale onere organizzativo e gestionale derivante
dall’inserimento dell’utenza.
3.
Modalità di utilizzo da parte dell’utenza
Il Comune titolare del caso si impegna a far rispettare agli utenti inseriti le seguenti prescrizioni:
•
aver cura degli ambienti;
•
rispettare le regole di buona convivenza, il regolamento condominiale ed ogni altra disposizione
impartita dal Comune Capofila;
•
tenere indenne il Comune Capofila da ogni responsabilità derivante dal cattivo uso dell’alloggio o
degli spazi comuni del condominio;
•
non opporsi alle visite per controlli e riparazione ed a portare a conoscenza del Comune titolare del
caso qualsiasi cattivo funzionamento degli impianti;
•
non trasportare mobilio di proprietà nell’appartamento;
•
non assumere formale residenza all’interno dell’alloggio.
4.
Termini di permanenza
La permanenza del nucleo familiare all’interno dell’alloggio designato ha carattere temporaneo ed urgente
per un periodo massimo di 3 + 3 mesi. Al termine di tale periodo l’Ente Locale titolare del caso, qualora il
progetto individualizzato non abbia prodotto gli effetti sperati in termini di autonomia, dovrà provvedere ad
altra sistemazione dei soggetti inseriti o a rimborsare direttamente, senza quindi l’utilizzo del Fondo di
Solidarietà, il Comune Capofila di tutte le spese sostenute dopo la scadenza di detto termine.
5.
Sostenibilità economica della gestione
Tutte le spese relative alla gestione diretta o indiretta, ordinaria o straordinaria sono a carico del Comune
Capofila il quale utilizzerà il Fondo di Solidarietà per farvi fronte. Qualora tale Fondo non fosse sufficiente per
sostenere almeno le spese ordinarie (es. affitto, utenze, spese condominiali, etc…), gli Enti Locali firmatari
della Convenzione si impegnano ad integrarlo tempestivamente in misura sufficiente.
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Mod. 1
Al Comune di _________
c.a. Assistente Sociale ___________________
SEDE
Fax _______________
OGGETTO:
Convocazione tavolo tecnico previsto dalla “Convenzione per la gestione di situazioni
relative a nuclei familiari con minori o disabili interessati da sfratti per morosità”.
In data odierna il Comune di __________ , Assistente Sociale ________ , ha chiesto la convocazione del
tavolo tecnico di cui all’oggetto al fine di valutare una situazione d’emergenza in carico ai propri Servizi
Sociali.
Come richiamato dal suddetto documento d’intesa, pertanto, in qualità di Comune capofila con la presente
si convoca l’èquipe di lavoro per il prossimo ________________ alle ore ___________ presso i locali la sede
municipale di ____________ - via ______________ .
Al fine di agevolare il corretto svolgimento dell’incontro si prega dare conferma della propria presenza
all’indirizzo mail ____________ .
Si rimane a disposizione al fine di fornire ulteriori informazioni al n. ____________ .
Distinti Saluti
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Mod. 2
SCHEDA PRESENTAZIONE CASO
COMPOSIZIONE NUCLEO:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
BREVE STORIA DEL NUCLEO:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
PRINCIPALI PROBLEMATICHE RILEVATE:
_________________________________________________________________
_________________________________________________________________
_________________________________________________________________
_________________________________________________________________
INTERVENTI GIÀ EFFETTUATI CON IL NUCLEO (ANAMNESI):
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
PROGETTO IPOTIZZATO PER LO SFRATTO:
________________________________________________________________
________________________________________________________________
________________________________________________________________
________________________________________________________________
TEMPISTICA PREVISTA:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
FATTIBILITÀ DEL PROGETTO (criticità/punti di forza):
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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Mod. 4
Spett.le Comune di
________________________
OGGETTO: Richiesta attivazione risorse
A seguito del progetto a favore del nucleo famigliare del/della sig./sig.ra__________________, elaborato
dall’assistente sociale _________________ e valutato in equipe riunitasi in data_________________, come
da verbale allegato, si richiede l’attivazione della seguente risorsa:
Inserimento appartamento situato nel Comune di _____________ in via ________________
N° componenti nucleo/composizione nucleo:
- _____________________
- _____________________
- _____________________
Periodo: dal ________________ al ________________
Rinnovo: dal ________________ al ________________
Pagamento utenze a carico di:
________________
Prelievo dal Fondo per la solidarietà famigliare, gestito dal Comune di ______________ per:
o Cauzione di euro ______
o ___________________
o ___________________
Altro
Operatore di riferimento: A.S. ___________________
Tel.___________________
Firma
_____________
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Mod 5
Contratto Sociale
Il presente contratto viene stipulato all’interno di un progetto individualizzato concordato tra il/la Sig./Sig.ra
_____________________ nato/a a ________________________ il __ / __ / __ (documento di
riconoscimento tipo _______ numero __________________ rilasciato a _____________ il __ / __ / __), di
seguito denominato/a “Cliente”, e l’Ufficio di Servizio Sociale del Comune di __________________ nella
persona del ________________.
Patti e Condizioni
1. il presente contratto non ha rilevanza giuridica bensì è da considerarsi esclusivamente un accordo tra le
parti con valenza interna di tipo educativa
2. gli impegni contenuti nel presente documento potranno essere modificati solamente previo accordo tra le
parti al quale farà seguito la stipulazione di un nuovo “Contratto Sociale”
3. la rescissione dal presente contratto provocata unilateralmente dal Cliente senza giustificato motivo sarà
causa, nei limiti della discrezionalità tecnico-professionale prevista da norme e/o regolamenti, di parere
e/o valutazione negativa da parte dell’Ufficio di Servizio Sociale per l’ottenimento di qualsiasi tipo di
beneficio socio-economico / assistenziale
4. in caso di controversie tra le parti la situazione verrà sottoposta al Responsabile dell’Ufficio di Servizio
Sociale che è riconosciuto competente a decidere nel merito
5. la finalità ultima del presente contratto è il raggiungimento, da parte del Cliente, di un’autonomia sociolavorativa duratura. A tal fine, pertanto, sono concordati i seguenti SUB-OBIETTIVI:
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6. il CLIENTE SI IMPEGNA a svolgere le seguenti attività con le modalità ed i tempi qui di seguito previsti:
Tipologia
Tempi
7. l’UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE, nella persona dell’Assistente Sociale incaricata,
SI IMPEGNA
seguenti attività con le modalità ed i tempi qui di seguito riportati:
Tipologia
a svolgere le
Tempi
Visto, letto e confermato
Povegliano Veronese, __ / __ / __
Il Cliente
L’Assistente Sociale
___________________
_______________________
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Scheda “ I.D.A. ”
( Indice Di Assistibilità )
Strumento tecnico-operativo per la quantificazione delle
problematiche socio-economiche
_____________________________________________________
(Cognome e Nome utente)
___ / ___ / ___
(data di nascita)
Utente
Residenza: ___________ - _______________________________________
(Comune)
(indirizzo e nr. civico)
Codice Fiscale _________________________ Tel. ____________________
Operatore
Rilevatore: _____________________________ Tel. ___________________
Servizio di riferimento: ___________________________________________
VALORE I.D.A.
(Parametro 0 – 1000)
____________
DATA ___ / ___ / ___
L’ASSISTENTE SOCIALE
___________________
Riepilogo
Totale valutazioni
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Analisi Economico-Assistenziale
(Parametro -7 / 23)
__________
Analisi Familiare
(Parametro 0 / 23)
__________
Analisi Socio-Ambientale
(Parametro 0 / 23)
__________
*
TOTALE
(Parametro 0 - 69)
__________
Indici
Valore Fiduciario Individuale
(Parametro 0 / 10)
*
__________
Tale valore, che più è elevato più rileva un problema socio-economico, non può essere
negativo. In tal caso, quindi, il totale è da considerarsi uguale a zero.
Calcolo Indice di Assistibilità
(Totale valutazioni * Valore Fiduciario Individuale) * 1000
------------------------------------------------------------------------690
___ / ___ / ___
(Data)
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Valore Fiduciario Individuale
Sig. _____________________________________________________
(Cognome e Nome utente)
___ / ___ / ___
(data di nascita)
Nel richiedere assistenza l’utente, e/o il suo nucleo familiare, manifesta atteggiamenti di:
collaborazione
delega / deresponsabilizzazione
diritto incondizionato
Nella risoluzione del proprio problema l’utente e/o il suo nucleo familiare dimostra, o ha dimostrato, di essere:
attivo
neutro, poiché in difficoltà ad attivarsi
passivo
Nella gestione del denaro l’utente, e/o il suo nucleo familiare, da o ha dato prova di:
capacità / equilibrio
difficoltà
ma con validi supporti da parte di soggetti terzi
senza validi supporti da parte di soggetti terzi
incapacità
ma con validi supporti da parte di soggetti terzi
senza validi supporti da parte di soggetti terzi
VALORE FIDUCIARIO INDIVIDUALE ________
___ / ___ / ___
(Data)
Pag.22
Analisi Economico- Assistenziale
Sig. _____________________________________________________
(Cognome e Nome utente)
___ / ___ / ___
(data di nascita)
Reddito (pro-capite del nucleo familiare)
inferiore al 50% di una
Pensione Minima INPS
in prevalenza
derivante da
disoccupazione
pensione e/o redditi simili
reddito fisso
reddito saltuario
inferiore a una Pensione
Minima INPS
in prevalenza
derivante da
pensione e/o redditi simili
reddito fisso
reddito saltuario
superiore a una Pensione
Minima INPS
in prevalenza
derivante da
pensione e/o redditi simili
reddito fisso
reddito saltuario
Civilmente obbligati (solo figli, ex-coniuge e genitori non conviventi)
presenti e realmente in grado di contribuire
presenti ma non in grado di contribuire
non presenti
Pag.23
Abitazione
di proprietà e/o
in usufrutto
in affitto
con un mutuo e spese condominiali (o riscaldamento)
il cui importo mensile globale incide sul reddito per circa:
meno del 25%
25%
50%
75%
100%
più del 100%
l’importo dell’affitto e delle spese condominiali (o spese di riscaldamento) incide sul reddito
per circa:
meno del 25%
25%
50%
75%
100%
più del 100%
di Edilizia Residenziale Pubblica
senza spese condominiali
con spese condominiali adeguate al reddito
con elevate spese condominiali
Spese Mediche necessarie (mensili sostenute dal nucleo familiare)
nessuna
inferiori a 50 Euro
da 51 a 75 Euro
da 76 a 150 Euro
da 151 a 200 Euro
superiori a 201 Euro
Beni indicatori di benessere (ESCLUSO il caso di improvvisa decurtazione del reddito)
auto
utilitaria
mobilia di medio valore
cellulare di valore
computer / consolle (es. play station)
abbigliamento ricercato
di categoria superiore
TOT A.E.A. ________
di lusso / più auto
___ / ___ / ___
(Data)
Pag.24
Analisi Familiare
Sig. _____________________________________________________
(Cognome e Nome utente)
___ / ___ / ___
(data di nascita)
Soggetti deboli presenti
l’utente vive solo
minore/i a carico
anziano/i
nr. ___ da 0 a 3 anni
nr. ___ da 4 a 5 anni
nr. ___ da 6 a 10 anni
nr. ___ da 11 a 14 anni
nr. ___ da 15 a 18 anni
non autosuff.
autosuff.
sogg. con gravi
deficit psico-fisici
(con o senza inv.civ.)
non autosuff.
autosuff.
nr. ___ con contr. / assist. pubb.
nr. ___ senza contr. / assist. pubb.
nr. ___
nr. ___ con contr. / assist. pubb.
nr. ___ senza contr. / assist. pubb.
nr. ___
Nr. _____ sogg. con problemi di dipendenza
Nr. _____ sogg. con rilevanti problemi psicologici
Nr. _____ sogg. a misura/e alternativa/e alla detenzione - recente carcerazione
Nr. _____ sogg. con grave disagio sociale
*
Ogni componente del nucleo familiare può essere conteggiato solamente una volta. Il
punteggio viene calcolato moltiplicando il valore tra parentesi con il relativo nr. dei soggetti
considerati. Se l’utente vive solo il punteggio deve essere raddoppiato.
Pag.25
Relazioni
Elementi di valutazione
*
1. Confini sottosistemi
confusi
chiari
rigidi
motivazione:
_________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
2. Ciclo Vitale
Formazione del nucleo familiare
Famiglia con bambini
Famiglia con adolescenti
Famiglia trampolino
Famiglia in tarda età
3. Senso d’appartenenza
(in relazione al Ciclo Vitale)
insufficiente
adeguato
eccessivo (c.d. invischiamento)
4. Senso di differenziazione
insufficiente
(in relazione al Ciclo Vitale)
adeguato
eccessivo (c.d. disimpegno)
5. Evento Critico
adeguatamente affrontato
non adeguatamente affrontato
motivazione:_________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
Gioco familiare
adeguato
parzialmente adeguato
inadeguato
motivazione: _____________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
* Queste informazioni non determinano punteggio ma
risultano necessarie alla definizione del “Gioco
Familiare”
Pag.26
Percezione del nucleo familiare
Mondo esterno
(ambiente)
Coscienza della propria
difficoltà sociale
SI
Coscienza delle opportunità
socio-assistenziali per
risolvere il problema
Mondo interno
(gioco familiare)
Coscienza del proprio gioco
familiare
Coscienza delle risorse
familiari utilizzabili per
risolvere il problema
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
non a pieno
non a pieno
non a pieno
non a pieno
Risorse
Del nucleo familiare convivente
nulle
Dell’utente designato
nulle
insufficienti
sufficienti
buone
insufficienti
sufficienti
buone
TOT A.F. ________
Pag.27
___ / ___ / ___
(Data)
Analisi Socio-Ambientale
Sig. _____________________________________________________
(Cognome e Nome utente)
___ / ___ / ___
(data di nascita)
Reti di fronteggiamento presenti
Primarie
(famiglia, parenti)
SI
utilizzabili con continuità
utilizzabili con discontinuità
utilizzabili raramente
non utilizzabili
NO
Secondarie
(amici, vicini)
amici significativi
volontari
*
Terziarie Istituzionali
(Gruppi, Istituzioni, etc..)
nessuno
alcuni
molti
nessuno
alcuni
molti
SI
NO
* Escluso il Servizio del valutatore
Mod. A.S.A. 1/3
Analisi reticolare
Variabili Strutturali
(estensione della rete)
Ampiezza
media
Densità
(forza media dei legami)
bassa
media
bassa
alta
alta
Variabili Interazionali
Intensità
(profondità media delle relazioni)
media
Durata
(tempo medio di persistenza dei legami)
bassa
media
bassa
alta
alta
Capacità di coping reticolare
Bisogni elementari, di salute e sicurezza
(Es: mangiare, bere, dormire, curarsi, etc…)
rete inadeguata
rete parzialmente adeguata
rete adeguata
Bisogni relazionali
(Es: avere contatti sociali, sentirsi apprezzati, etc…)
rete inadeguata
rete parzialmente adeguata
rete adeguata
Bisogni di realizzazione personale
(Es: aumentare la propria autostima, etc…)
rete inadeguata
rete parzialmente adeguata
rete adeguata
Bisogni di autorealizzazione
(Es: realizzare le proprie aspirazioni, etc…)
rete inadeguata
rete parzialmente adeguata
Pag.29
rete adeguata
Contesto ambientale
Nella risoluzione del problema l’ambiente risulta essere:
ostile
neutro
attivo ma inefficace
facilitante
TOT A.S.A. ________
___ / ___ / ___
(Data)
Pag.30
Mod 6
SCHEDA REGISTRAZIONE DATI PER SFRATTI
CON MINORI E DISABILI ASSISTITI IN CONVENZIONE
DATI GENERALI
N. sfratti assistiti:
di cui con minori nr:
di cui con disabili nr:
N. sfratti non assistiti a seguito di mancato accordo con utenza:
gg. (da équipe a conclusione
Tempi medi progetti:
sostanziale)
Spesa complessiva per progetti €:
di cui del Fondo € :
di cui dei Comuni €
:
MOTIVAZIONE MOROSITA' (problematica prevalente)
N. perdite occupazione:
N. redditi insufficienti:
N. disoccupazioni
cicliche:
N. situazioni sociali:
N. Altro:
DATI COMPOSIZIONE NUCLEI FAMILIARI
N. adulti maschi
di cui cittadini stranieri nr:
N. adulti femmine
di cui cittadini stranieri nr:
N. anziani maschi
di cui cittadini stranieri nr:
N. anziani femmine
di cui cittadini stranieri nr:
N. minori
di cui cittadini stranieri nr:
N. disabili
di cui cittadini stranieri nr:
Anzianità residenza:
anni (del firmatario del contratto d'affitto)
SUDDIVISIONE SFRATTI ASSISTITI PER COMUNE
Villafranca di Verona
Mozzecane
Vigasio
Nogarole Rocca
Trevenzuolo
Erbè
Povegliano Veronese
Valeggio sul Mincio
TIPOLOGIA RISORSE ATTIVATE
Pronta accoglienza:
di cui in albergo nr:
di cui in alloggi nr:
N. prelievi da fondo:
N. progetti con SOS
casa:
COMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO
Provincia di Verona
C.F. 0034663 023 9 - Tel. 045/6339800 - Fax 045/6370290
Mod. 3
VERBALE ÉQUIPE (data riunione tavolo: ________)
A.S. PRESENTI:
_______________________________________________________________________________________
AS REFERENTE: ___________________
COMUNE DI RESIDENZA del nucleo:
____________________________
NOME UTENTE (capofamiglia e compagno/a):
_______________________________________________________________
NUMERO MINORI/DISABILI presenti nel nucleo:
___________________________________________________________
STATO dello SFRATTO: _______________________ UFFICIALE GIUDIZIARIO:
________________________________
RISORSA DA ATTIVARE:
Appartamento ATER sito in _______________________
Appartamento Comunale sito in ____________________
Pronta accoglienza Conferenza dei Sindaci
Fondo di solidarietà finalizzato a
_________________________________________________________________________
COSTO PROGETTO: _______________________________
DATA PRESUNTA di INSERIMENTO in struttura/TRASLOCO in nuova casa:
_____________________________
DURATA DEL PROGETTO: _________________________________________________________
OPERATORI ESTERNI coinvolti (Sos casa…):
___________________________________________________
CONTRATTO SOCIALE ALLEGATO: SI □
NO □
VERIFICHE PREVISTE CON IL
TAVOLO:_________________________________________________________________
Mozzecane, _____________
FIRMA VERBALIZZANTE: ______________________________
Pag.32
COMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO
Provincia di Verona
C.F. 0034663 023 9 - Tel. 045/6339800 - Fax 045/6370290
Deliberazione Consiglio Comunale n. «numero_del» del «data_sed»
Letto, confermato e sottoscritto
IL PRESIDENTE
F.to MENINI CESARE
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to PERUZZI DR. GIOVANNI
RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE
Copia della presente deliberazione è stata affissa all’albo pretorio e vi rimarrà per quindici giorni
consecutivi.
Addì ______________
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to PERUZZI DR. GIOVANNI
_____________________________________________________________________________
Per copia conforme all’originale ad uso amministrativo.
Addì ______________
IL SEGRETARIO COMUNALE
PERUZZI DR. GIOVANNI
Il sottoscritto Segretario Comunale, visti gli atti d’ufficio.
A T T E S T A
- che la presente deliberazione:
[ ] è stata dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134 - comma 4 – D.Lgs. n. 267/2000).
- che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il ___________
[ X ] decorsi 10 giorni dalla pubblicazione.
Addì ______________
IL SEGRETARIO COMUNALE
PERUZZI DR. GIOVANNI
Pag
33